GBPAUD GBPAUD abbiamo visto tutto il mese di agosto un rally rialzista tra la fine luglio e gli inizi di agosto si è caricato creando un range e creando molta liquidità a ribasso successivamente, ha reagito sulla supply manipolando il livello prendendo liquidità sul massimo di luglio, ora sta creando strutture ribassiste verso un nuovo obiettivo.
Mi aspetterei ora una discesa fino dove ho segnato il livello chiave per poi reagire a rialzo se la zona regge.
Fibonacci
GBPUSD: quando l'analisi tecnica è chirurgica. Analisi macroeconomica sul cross
Fronte U.S.A.
Nel mese di luglio, le vendite di abitazioni esistenti hanno registrato un incremento del 2,0% su base mensile, recuperando sostanzialmente il calo osservato a giugno. Tale rimbalzo, sebbene incoraggiante, non modifica il quadro di fondo: il ritmo annualizzato destagionalizzato si attesta a 4,0 milioni di unità, in linea con la media registrata dall’inizio del 2025, confermando così una dinamica laterale del mercato.
Il persistere di condizioni di accessibilità sfavorevoli — tassi ipotecari elevati e prezzi delle abitazioni storicamente alti — continua a mantenere l’attività su livelli ben inferiori rispetto alle medie di lungo periodo. Parallelamente, l’offerta sta mostrando segnali di accumulo: a luglio, lo stock disponibile ha raggiunto 1,36 milioni di unità, massimo dal 2020. L’aumento dell’inventario riflette una domanda strutturalmente debole, con effetti diretti sulla dinamica dei prezzi. Infatti, il prezzo mediano delle abitazioni unifamiliari ha segnato un incremento marginale dello 0,3% su base annua, il ritmo più contenuto degli ultimi due anni, segnalando un significativo raffreddamento dell’apprezzamento immobiliare.
Sul fronte dell’edilizia residenziale, i dati mostrano un quadro misto. A luglio, i nuovi cantieri edili sono cresciuti del 5,2%, trainati da una ripresa sia nel segmento unifamiliare sia in quello multifamiliare. Tuttavia, il trend di medio periodo rimane debole: gli avvii unifamiliari risultano in calo del 6% da inizio anno, mentre i permessi edilizi segnano un arretramento del 12%. La resilienza dimostrata negli anni recenti dal comparto unifamiliare, sostenuta in passato da incentivi ai costruttori e da un’offerta di rivendita limitata, sta ora venendo meno, con vendite di nuove abitazioni che non riescono a tenere il passo con le nuove consegne.
Il deterioramento del sentiment è ben rappresentato dall’indice NAHB Housing Market Index (HMI), che ad agosto si è attestato su livelli prossimi ai minimi osservati durante la fase acuta della pandemia. Tale contesto suggerisce che i costruttori siano orientati a una ulteriore contrazione della produzione, con impatti negativi sugli investimenti fissi residenziali, già in contrazione nella prima metà del 2025 e destinati a rappresentare un freno alla crescita del PIL.
Il quadro macroeconomico appare ulteriormente complesso se si considera l’effetto di spillover del settore immobiliare: la correlazione positiva tra compravendite immobiliari e consumi in beni durevoli (materiali edili, arredamento) implica rischi al ribasso per la spesa delle famiglie. Inoltre, il potenziale rallentamento dell’occupazione nel comparto edilizio potrebbe amplificare gli effetti negativi sulla dinamica occupazionale complessiva, in un momento in cui il mercato del lavoro mostra segnali di progressivo indebolimento. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, pur restando su livelli relativamente bassi, evidenziano un trend di incremento che suggerisce crescenti difficoltà per i lavoratori disoccupati a reinserirsi rapidamente nel mercato.
Alla luce di questi elementi, la Federal Reserve appare sempre più orientata verso un allentamento della politica monetaria. I verbali del FOMC di luglio hanno evidenziato l’attenzione dei policymaker ai rischi al ribasso derivanti dal settore immobiliare, mentre nel recente Simposio di Jackson Hole il Presidente Powell ha sottolineato la disponibilità a intervenire qualora l’indebolimento del mercato del lavoro e la decelerazione della crescita dovessero accentuarsi. Le aspettative di mercato prezzano con probabilità crescente un taglio dei tassi di 25 punti base già nella riunione di settembre, con ulteriori riduzioni attese entro fine anno.
Sul piano strategico, la Fed ha inoltre aggiornato il proprio quadro di riferimento di politica monetaria, abbandonando formalmente il regime di Flexible Average Inflation Targeting (FAIT) introdotto nel 2020 e rafforzando la simmetria tra i due mandati di stabilità dei prezzi e massima occupazione. Questo implica una maggiore prontezza ad agire preventivamente in risposta a eventuali nuove pressioni inflazionistiche, pur mantenendo la flessibilità necessaria a sostenere il mercato del lavoro.
In sintesi, il settore immobiliare continua a rappresentare un punto critico per la crescita statunitense, incidendo sia direttamente sugli investimenti residenziali sia indirettamente sui consumi e sull’occupazione. In tale contesto, la politica monetaria rimane il principale strumento di mitigazione dei rischi macroeconomici, ma l’efficacia degli interventi dipenderà dalla capacità della Fed di bilanciare l’obiettivo di stabilità dei prezzi con la necessità di preservare la resilienza del mercato del lavoro.
Fronte Regno Unito
Nel Regno Unito, i dati sull’inflazione di luglio hanno sorpreso al rialzo, delineando uno scenario più complesso per la politica monetaria della Bank of England (BoE). L’indice dei prezzi al consumo (CPI) headline è accelerato al 3,8% su base annua, in aumento rispetto al 3,6% di giugno e oltre le attese di consenso per un incremento al 3,7%. Parallelamente, l’inflazione core si è attestata anch’essa al 3,8%, mentre l’inflazione dei servizi – componente particolarmente monitorata dai decisori di politica monetaria – è salita al 5,0% dal 4,7% precedente.
A trainare la dinamica inflattiva sono stati i costi dei trasporti, con le tariffe aeree che hanno registrato l’aumento più marcato per il mese di luglio dal 2001, riflettendo la concomitanza con le vacanze scolastiche. Sebbene le letture siano sostanzialmente in linea con le proiezioni della BoE pubblicate ad agosto, i dati confermano il rischio che le pressioni inflazionistiche possano protrarsi più a lungo del previsto. In tale contesto, un’inflazione prossima al 4% rende politicamente ed economicamente complesso giustificare ulteriori tagli dei tassi nel breve termine.
Il nostro scenario di base continua a prevedere due ulteriori riduzioni del tasso di riferimento di 25 pb ciascuna – una a novembre e una a febbraio – con un target al 3,50% entro l’inizio del 2026. Tuttavia, la persistenza delle pressioni inflattive o la resilienza del mercato del lavoro rappresentano fattori di rischio che potrebbero ritardare l’attuazione di tale percorso.
Sul fronte congiunturale, gli indici PMI di agosto hanno offerto un quadro eterogeneo. Il PMI composito si è attestato a 53,0, segnando il ritmo di crescita più sostenuto dell’ultimo anno, trainato dalla componente dei servizi (53,6 da 51,8), mentre il PMI manifatturiero ha evidenziato ulteriore debolezza, scivolando a 47,3. La solidità del settore dei servizi suggerisce che le pressioni inflazionistiche potrebbero rimanere persistenti, inducendo i policymaker più restrittivi a considerare l’attuale resilienza economica come ragione per rinviare ulteriori misure espansive.
Nel complesso, sebbene i recenti tagli abbiano contribuito a sostenere l’attività, la combinazione di una crescita più robusta nei servizi e di un’inflazione ancora elevata riduce sensibilmente le probabilità di un allentamento aggiuntivo nel corso del 2025. È verosimile che la BoE preferisca attendere segnali più convincenti di disinflazione prima di procedere con ulteriori riduzioni dei tassi.
Analisi tecnica sul cross
Nell'analisi tecnica pubblicata la settimana scorsa avevamo sottolineato zone di prezzo in cui il prezzo avrebbe potuto reagire in quanto zone ad alta confluenza. Richiamiamo, dunque, di nuovo l'attenzione all'analisi scorsa ripartendo da li, con un focus sul daily chart.
Come anticipato nella precedente analisi – alla quale si rimanda per un quadro contestuale più ampio – l’andamento dei prezzi ha confermato la rilevanza tecnica della Senkou Span A dell’Ichimoku Kinko Hyo, che sta attualmente agendo come resistenza dinamica. Dopo ripetuti test di tale livello, il mercato ha avviato una fase di correzione tecnica durante la settimana, culminata nella sessione di giovedì con un minimo intraday a 1,34056, in prossimità della soglia psicologica di 1,3400.
Tale area, precedentemente identificata come zona di alta confluenza tecnica, risultava già evidenziata nella nostra ultima analisi, poiché coincide con:
- il livello di Pivot Point S1;
- un’area di concentrazione di volumi (price action significativa);
- il ritracciamento di Fibonacci compreso tra 0,382 e 0,50, tipico punto di potenziale inversione o consolidamento.
Successivamente, il rimbalzo dei prezzi è stato sostenuto anche dal contesto macro-finanziario: in particolare, le dichiarazioni a tono dovish del Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al Simposio di Jackson Hole hanno contribuito a ridimensionare le aspettative di ulteriori rialzi aggressivi dei tassi di interesse. Ciò ha generato un sentiment più favorevole al rischio e ha offerto supporto alla valuta.
Nella sessione di venerdì il prezzo ha infatti messo a segno un recupero significativo, registrando una performance giornaliera del +0,85%, con massimi a 1,3544 e chiusura a 1,3527, recuperando integralmente le perdite accumulate nel corso della settimana.
Dal punto di vista tecnico, sebbene il prezzo non sia ancora riuscito a superare la resistenza dinamica fornita dalla Senkou Span A, il quadro grafico conserva una propensione rialzista. La conferma di tale scenario avverrebbe con la rottura della suddetta resistenza, seguita dal superamento del livello psicologico chiave a 1,3600.
Sul piano degli indicatori, l’RSI si attesta a 55,31, valore che indica un margine residuo di spinta al rialzo senza segnali di ipercomprato, coerente con una potenziale prosecuzione del movimento ascendente.
In sintesi, il mercato si trova in una fase di consolidamento positivo, con livelli tecnici ben definiti:
- supporto primario in area 1,3400;
- resistenza dinamica sulla Senkou Span A;
- target successivo a 1,3600 in caso di breakout confermato.
Il posizionamento rimane quindi orientato verso un possibile rafforzamento della tendenza rialzista, pur in un contesto in cui gli sviluppi della politica monetaria statunitense continueranno a giocare un ruolo determinante nel breve termine.
ANALISI DEL COT
Analisi del COT su BRITISH POUND - CHICAGO MERCANTILE EXCHANGE
Vige meno pessimismo speculativo, in quanto il net short dei non-commercial passa a −25,2k grazie a short covering (−6,3k short) e nuovi long (+7,6k). Il rapporto short/long degli speculatori (~1,31) resta ribassista, ma in rientro. Con OI in aumento, la riduzione del net short è credibile (non dovuta solo a contrazione del mercato). I commercial restano net long (+20,8k) ma ridimensionano la posizione (−14,7k w/w), segnale di maggiore copertura contro apprezzamenti della sterlina. La forte polarizzazione tra gli Asset Manager e i Leveraged Founds aumenta drasticamente il rischio di movimenti direzionali più ripidi. Un proseguimento del rafforzamento della GBP potrebbe innescare ulteriori ricoperture da parte degli Asset Manager; viceversa, shock macro sfavorevoli porterebbero i fondi leva a liquidare long con effetto amplificante.
Analisi del COT sul Dollaro Americano - Chicago Mercantile Exchange
il bias speculativo resta ancora ribassista, ma in attenuazione, con i non-commercial che restano net short per 5.988 contratti; tuttavia, la riduzione più marcata degli short rispetto ai long (-1.629 vs -1.370) ha alleggerito la posizione ribassista di circa +259 contratti. In termini di intensità, il netto speculativo equivale a circa -20,7% dell’OI (-5.988 / 28.891), segnale di pessimismo moderato, non estremo.
Il calo dell’open interest (-1.519 w/w) insieme al taglio di posizioni su entrambi i lati nei non-commercial suggerisce riduzione del rischio in attesa di catalizzatori macro (prossimi dati su inflazione/PCE, mercato del lavoro USA, comunicazione Fed). Un OI in flessione può amplificare i movimenti di prezzo al sopraggiungere di sorprese macro, aumentando il rischio di short-covering in caso di rimbalzo del dollaro.
In conclusione, l'interesse speculativo resta ribassista sul dollaro americano, ma meno aggressivo rispetto alla settimana precedente. Ulteriori segnali di raffreddamento macro USA e guidance dovish, emersa nel corso della settimana conclusasi, rafforzerebbero la tesi di un USD debole, con possibile incremento degli short speculativi dopo il de-grossing attuale.
In conclusione, la sterlina mostra segnali di una possibile ripresa del sentiment rialzista: il net short è diminuito, la partecipazione è aumentata e gli hedger restano fortemente long. Tuttavia, la forte concentrazione espone il mercato a potenziali shock in caso di aggiustamenti repentini dei grandi operatori. il dollaro americano ha ancora speculatori short, ma in misura minore rispetto alla settimana precedente. Con gli hedger ancora long, il dollaro conserva una base difensiva. Tuttavia, il calo dell’open interest segnala un potenziale indebolimento della partecipazione e un rischio di reazioni brusche in caso di news rilevanti.
Il de-grossing sulla sterlina con speculatori che riducono gli short unito a una partecipazione attiva suggerisce potenziale spazio per un rafforzamento del GBP. Il dollaro, pur conservando una posizione più difensiva, mostra iniziali segnali di indebolimento sia dal sentiment che dalla riduzione dell’open interest.
Si ricorda che i dati COT CFTC, futures-only, sono aggiornamenti settimanali basati su posizioni a mercato chiuso del martedì, pubblicati il venerdì. Vanno integrati con analisi tecnico-macroeconomica per valutare scenari futuri. Il COT non è un segnale di breve periodo, ma un indicatore di posizionamento e flussi potenziali (hedging vs speculazione).
EURUSD - segnali accomodanti dalla Fed sorreggono l’euro.L’euro (EUR) ha registrato un apprezzamento nella giornata di mercoledì, proseguendo la modesta tendenza rialzista già osservata martedì nei confronti del dollaro statunitense (USD). In questo contesto, la coppia valutaria EUR/USD è riuscita a superare in modo convincente la soglia tecnica di 1,1600, raggiungendo nuovi massimi su base plurigiornaliera oltre il livello di 1,1650.
Il marcato indebolimento del biglietto verde è stato innescato da un rinnovato orientamento degli investitori verso un’ulteriore allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve nella seconda metà dell’anno. Tale dinamica è stata ulteriormente rafforzata dalle dichiarazioni di Neel Kashkari, presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, il quale ha ritenuto ancora “appropriate” due riduzioni dei tassi d’interesse nei prossimi mesi.
Il dollaro statunitense ha registrato un rafforzamento significativo a seguito della recente intesa commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, annunciata nei giorni scorsi. L’accordo, frutto di negoziati multilaterali prolungati, ridefinisce in modo sostanziale i termini dell’interscambio transatlantico, incidendo sia sulle politiche tariffarie che sugli impegni strategici in ambito energetico, industriale e finanziario.
Secondo le disposizioni concordate, la maggior parte delle esportazioni europee verso il mercato statunitense sarà ora soggetta a una tariffa media del 15%, in rialzo rispetto al 10% applicato ad aprile, ma sensibilmente inferiore al livello del 30% inizialmente prospettato durante le fasi preliminari del confronto bilaterale. Tuttavia, l’accordo prevede l’esenzione da dazi per settori ad alto valore aggiunto, quali l’aerospaziale, la microelettronica (in particolare i semiconduttori), l’industria chimica avanzata e alcune categorie selezionate del comparto agroalimentare.
Permangono invece a livelli elevati, pari al 50%, le tariffe sull’importazione di acciaio e alluminio europeo, settori considerati strategici per la sicurezza economica nazionale degli Stati Uniti e già soggetti a misure protezionistiche rafforzate sin dai precedenti cicli negoziali.
In contropartita, l’Unione Europea ha formalizzato una serie di impegni sostanziali a favore dell’economia statunitense, tra cui l’acquisto di forniture energetiche — principalmente gas naturale liquefatto (GNL) — per un valore complessivo di 750 miliardi di dollari. A ciò si aggiunge un incremento degli appalti nel settore della difesa a beneficio delle imprese americane, nonché l’impegno a destinare oltre 600 miliardi di dollari in investimenti diretti e partecipazioni strategiche sul mercato statunitense, con l’obiettivo di rafforzare i legami industriali e tecnologici transatlantici.
Nel breve termine si profila un’intensificazione dell’attività sul fronte commerciale da parte degli Stati Uniti. Il 7 agosto, il Presidente Trump è atteso emettere un ordine esecutivo volto all’introduzione di un nuovo regime tariffario “reciproco” che interesserà le esportazioni provenienti da 69 partner commerciali. Il provvedimento prevede un incremento selettivo delle aliquote doganali, con un range compreso tra il 10% e il 41%, che entrerà in vigore a partire da sette giorni successivi alla firma. L’obiettivo dichiarato è quello di riequilibrare le condizioni di accesso ai mercati, colmando il divario tra le barriere tariffarie imposte dagli Stati Uniti e quelle applicate dai rispettivi partner.
Contestualmente, l’amministrazione statunitense ha emesso un avvertimento diretto alla Federazione Russa: qualora Mosca non dimostri progressi concreti verso la cessazione delle ostilità in Ucraina, Washington si riserva il diritto di implementare ulteriori misure economiche restrittive. Queste potrebbero includere un rafforzamento del quadro sanzionatorio esistente, nonché l’introduzione di dazi aggiuntivi su settori economici strategici per l’economia russa.
Sul versante Cina-Usa, una scadenza critica è fissata per il 12 agosto, data entro la quale la Casa Bianca dovrà decidere se prorogare l’attuale tregua commerciale con la Repubblica Popolare Cinese, la cui validità è prossima alla scadenza. In assenza di un’estensione formale dell’accordo, le tariffe attualmente sospese potrebbero automaticamente tornare a livelli elevati, potenzialmente superiori al 100%. Tale scenario comporterebbe il rischio concreto di una riaccensione delle tensioni commerciali tra le due principali economie globali, con ripercussioni significative sul commercio internazionale, sulla fiducia dei mercati e sulle prospettive di crescita economica a livello mondiale.
Nelle rispettive ultime riunioni di politica monetaria, sia la Federal Reserve (Fed) che la Banca Centrale Europea (BCE) hanno optato per un mantenimento invariato dei tassi di interesse di riferimento, segnalando un approccio prudente nel contesto di un ciclo economico ancora soggetto a elevata incertezza.
Negli Stati Uniti, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha adottato un tono moderatamente attendista, sottolineando la necessità di ulteriori evidenze sull’evoluzione dell’inflazione prima di procedere a un eventuale allentamento della politica monetaria. Nonostante il consenso generale all’interno del FOMC, i governatori Christopher Waller e Michelle Bowman hanno espresso opinioni più restrittive, indicando un orientamento meno favorevole a una riduzione anticipata dei tassi. Questa divergenza interna riflette la complessità del quadro macroeconomico e la difficoltà di calibrare una risposta coerente di fronte a segnali contrastanti provenienti dal mercato del lavoro e dall’inflazione core.
In ambito europeo, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha descritto la crescita economica dell’Eurozona come “solida, seppur leggermente migliorata”, lasciando intendere una stabilizzazione della ripresa. Tuttavia, le aspettative di mercato in merito a una possibile normalizzazione dei tassi si sono spostate in avanti nel tempo. In particolare, gli operatori hanno posticipato le previsioni di ulteriori tagli dei tassi d’interesse alla primavera del 2026, riflettendo un contesto inflazionistico ancora persistentemente elevato in alcune economie chiave dell’area euro e una politica monetaria che rimane vincolata dalla necessità di ancorare le aspettative inflazionistiche.
Dal lato dei mercati valutari, i dati della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) aggiornati al 29 luglio evidenziano un netto ridimensionamento del posizionamento rialzista sull’euro. Le posizioni nette lunghe sull’EUR sono scese a circa 123.300 contratti, registrando il livello più contenuto delle ultime tre settimane. Parallelamente, le posizioni nette corte detenute da investitori istituzionali si sono ridotte a circa 175.800 contratti, segnalando un parziale disimpegno anche tra gli operatori con outlook ribassista. Inoltre, l’interesse aperto complessivo sul mercato dei futures in EUR ha mostrato una contrazione per la prima volta in sei settimane, attestandosi intorno a 828.600 contratti. Questa dinamica suggerisce una crescente incertezza tra gli operatori sul medio termine, in un contesto di forward guidance poco chiara da parte delle principali banche centrali e volatilità contenuta nei mercati valutari.
Profilo tecnico
Analisi tecnica EUR/USD – struttura di supporti, resistenze e indicatori di trend
Il cambio EUR/USD mostra attualmente una configurazione tecnica caratterizzata da una fase di consolidamento, con livelli chiave ben delineati sia sul fronte delle resistenze che dei supporti.
Resistenze principali
Il primo ostacolo al proseguimento del trend rialzista si colloca in area 1,1788, corrispondente al massimo settimanale registrato il 24 luglio. Una rottura confermata di questo livello aprirebbe la strada verso la resistenza intermedia a 1,1830, massimo relativo segnato il 1° luglio 2025, attualmente il top annuale. Oltre tale soglia, l’attenzione si sposta verso il massimo di lungo termine a 1,1909, risalente al 3 settembre 2021, che rappresenta un’importante area di congestione tecnica. Al di sopra di quest’ultimo livello, l’area psicologicamente e tecnicamente significativa di 1,2000 costituirebbe il successivo obiettivo, con implicazioni di medio-lungo periodo.
Supporti tecnici
Sul lato opposto, i livelli di supporto iniziano dal minimo mensile di 1,1391 (registrato il 1° agosto), in prossimità del quale transita anche la media mobile semplice a 100 giorni (SMA 100), attualmente in area 1,1383, fornendo così un supporto dinamico rilevante. Un cedimento sotto questo doppio livello tecnico potrebbe aprire la strada a un’estensione correttiva verso il minimo settimanale di 1,1210, segnato il 29 maggio, che costituisce un’area di supporto strutturale di medio termine.
Indicatori tecnici di momentum e trend
L’Indice di Forza Relativa (RSI), attualmente in area 55, indica una moderata pressione rialzista senza ancora segnalare condizioni di ipercomprato (soglia 70). Questo posizionamento suggerisce spazio residuo per ulteriori movimenti al rialzo, purché accompagnati da un aumento dei volumi e dalla rottura delle resistenze chiave.
L’Average Directional Index (ADX) si attesta intorno a 20, un valore che riflette un’assenza di direzionalità marcata nel trend attuale. Questo conferma l’attuale fase laterale del mercato e sottolinea la necessità di una chiara violazione dei livelli tecnici sopra menzionati per determinare una ripresa direzionale convincente.
Conclusioni operative
La struttura tecnica dell’EUR/USD suggerisce un potenziale rialzista latente, ma subordinato al superamento deciso della zona di resistenza compresa tra 1,1788 e 1,1830. Al ribasso, l’area 1,1390–1,1380 rappresenta un livello critico da monitorare per evitare un deterioramento del quadro tecnico nel breve termine. L’assenza di segnali forti dai principali indicatori di trend (es. ADX) implica che gli operatori dovrebbero mantenere un approccio cauto e attendista, in attesa di una conferma direzionale.
Weekly chart
L’analisi del grafico weekly del cambio EUR/USD evidenzia un impianto strutturale marcatamente rialzista, sebbene attualmente il mercato stia attraversando una fase di consolidamento all’interno di un range compreso tra supporti dinamici e resistenze statiche.
Le ultime candele settimanali mostrano una notevole precisione tecnica, chiudendo sistematicamente in prossimità o con appoggio diretto sulla Tenkan Sen, che sta operando con efficacia come supporto dinamico di breve termine. Questo comportamento testimonia una tenuta del momentum rialzista, anche in assenza di breakout direzionali nelle ultime settimane, e suggerisce che il mercato stia accumulando forza in attesa di un nuovo impulso direzionale.
La Kijun Sen, attualmente posizionata sensibilmente al di sotto delle quotazioni correnti, riflette la solidità della gamba rialzista in corso e funge da supporto strategico di medio periodo. La distanza tra Tenkan e Kijun segnala l’assenza di segnali di debolezza imminente nel trend primario.
Parallelamente, la Chikou Span si colloca in posizione favorevole, ben al di sopra del prezzo corrente e priva di ostacoli tecnici retrostanti nei periodi di riferimento. Questa configurazione rafforza la lettura rialzista dell’indicatore Ichimoku, indicando spazio di manovra per un’estensione del trend in assenza di barriere strutturali nei prezzi passati.
Sul fronte delle medie mobili esponenziali, sia la EMA a 50 che la EMA a 100 periodi si mantengono inclinate positivamente e sufficientemente distanti dall’azione dei prezzi, confermando la persistenza della fase rialzista su base ciclica. La EMA a 200 periodi, sebbene in posizione più neutrale e piatta, non presenta segnali di inversione e contribuisce a delineare un quadro strutturalmente sano e coerente con una tendenza ascendente di lungo termine.
Livelli di Fibonacci: aree chiave di ritracciamento e target
Tracciando i livelli di Fibonacci dal minimo significativo di gennaio 2025 (area 1,0117) fino al massimo del 2025 a 1,1830, emergono importanti livelli tecnici di ritracciamento e proiezione:
• 38,2% di ritracciamento → 1,1200: primo supporto tecnico rilevante, che si avvicina al minimo del 29 maggio (1,1065); un’eventuale rottura rafforzerebbe lo scenario correttivo.
• 50,0% di ritracciamento → 1,100: supporto psicologico e strutturale di medio periodo.
• 61,8% di ritracciamento → 1,080: supporto strategico, la cui violazione implicherebbe un potenziale cambio di trend settimanale.
Sul fronte rialzista, proiettando le estensioni di Fibonacci dal medesimo movimento, i target potenziali in caso di breakout al di sopra di 1,1830 includono:
• Estensione 127,2% → 1,229: in linea con la soglia psicologica di 1,2000.
• Estensione 161,8% → 1,2867: obiettivo tecnico di lungo periodo, che corrisponderebbe a un recupero esteso del ciclo rialzista.
Indicatori di momentum
• L’RSI settimanale si attesta in area 55–58, confermando la presenza di momentum rialzista moderato, ma ancora lontano da zone di ipercomprato.
• L’ADX, stabile sotto i 20, segnala l’assenza di una direzionalità forte nel breve termine, suggerendo che un’espansione di volatilità sarà necessaria per convalidare la prossima mossa direzionale.
Conclusioni operative
La configurazione tecnica settimanale di EUR/USD rimane positiva finché il prezzo si mantiene sopra la Tenkan Sen (attualmente in area 1,1440 circa). Una chiusura settimanale al di sotto di tale livello potrebbe attivare una fase correttiva con target intermedi lungo i livelli di Fibonacci descritti. Al contrario, il superamento deciso della zona di resistenza a 1,1830 aprirebbe lo scenario per una nuova gamba rialzista con obiettivi in area 1,2000–1,2260, coerenti con le estensioni di Fibonacci.
S&P 500 Future. Fondamentale la tenuta di 6250 per il longAd inizio settimana prosegue la risalita del Future S&P 500 con la tenuta del supporto in area 6250. Attualmente livelli di 23.6 e 38.2 di Fibonacci (evidenziati sul grafico) rappresentano le principali resistenze, la cui rottura potrebbe ipotizzare una presa di controllo da parte dei rialzisti ed un eventuale ritorno almeno in area 6400, vero target di rialzista di breve. Ogni ripresa di acquisti long su azionario, passa per la conferma del suddetto scenario. E' evidente che la rottura del supporto 6250/6240 aprirebbe uno scenario ribassista fino a 6180 e poi 6100,
EURUSD - trend al rialzo ma attenzione alle tensioni commercialiRafforzamento dell’ottimismo sull’euro e dinamiche di mercato
L’euro (EUR) ha registrato un rinnovato slancio nella giornata di lunedì, con la coppia valutaria EUR/USD che ha effettuato un solido retest dell’area immediatamente superiore alla soglia tecnica chiave di 1,1700, toccando contestualmente i massimi degli ultimi tre giorni. Questo movimento riflette un crescente ottimismo da parte degli operatori nei confronti della moneta unica, sostenuto da una combinazione di fattori tecnici e fondamentali.
Persistenza delle tensioni commerciali e impatto sul sentiment di mercato
Nonostante il rinvio da parte di Washington della prossima decisione in materia di dazi al 1° agosto, il contesto macroeconomico globale rimane caratterizzato da un’elevata incertezza. Le minacce di imposizione di tariffe del 30% sulle esportazioni europee, dazi del 25% sulle importazioni provenienti da Giappone e Corea del Sud, nonché un potenziale sovrapprezzo del 50% sul rame, hanno alimentato i timori di un’escalation delle tensioni commerciali a livello globale. In tale contesto, gli investitori hanno mostrato una crescente propensione verso asset rifugio, tra cui il dollaro statunitense, contribuendo a una temporanea pressione al ribasso sull’euro nei giorni precedenti.
Prospettive negoziali e risposta dell’Unione Europea
Parallelamente, i negoziati commerciali hanno assunto un ruolo centrale nell’agenda diplomatica. Fonti istituzionali hanno indicato che l’Unione Europea sta valutando l’adozione di un pacchetto di misure “anticoercitive” di ampia portata. In caso di mancato accordo, tali misure potrebbero includere restrizioni mirate ai servizi statunitensi o limitazioni all’accesso delle imprese USA agli appalti pubblici europei, configurando una risposta strategica volta a tutelare gli interessi economici dell’Unione.
Prospettive protezionistiche e divergenze tra le politiche monetarie
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha paventato l’introduzione di dazi del 30% sulle importazioni provenienti dall’Unione Europea, qualora non si giungesse a un’intesa commerciale entro la scadenza fissata per il 1° agosto. Tale minaccia ha riacceso le preoccupazioni circa un possibile irrigidimento delle relazioni transatlantiche e un ulteriore deterioramento del contesto commerciale globale.
Federal Reserve: orientamenti divergenti all’interno del FOMC
I verbali della riunione di giugno del Federal Open Market Committee (FOMC) hanno evidenziato una marcata spaccatura tra i membri. Da un lato, alcuni esponenti hanno espresso la necessità di un taglio tempestivo dei tassi di interesse per contrastare i potenziali effetti recessivi delle tensioni commerciali; dall’altro, una fazione più prudente ha sottolineato l’importanza di attendere ulteriori evidenze sull’impatto inflazionistico delle misure tariffarie prima di procedere con un allentamento monetario.
L’incremento dell’indice dei prezzi al consumo registrato negli Stati Uniti nel mese di giugno ha rafforzato l’approccio attendista del presidente della Fed, Jerome Powell. Tuttavia, i mercati dei futures continuano a prezzare una probabilità non trascurabile di un moderato allentamento monetario nel corso del secondo semestre.
Banca Centrale Europea: politica accomodante e prospettive di pausa
In contrasto con l’orientamento della Fed, la Banca Centrale Europea ha adottato una posizione più espansiva, riducendo il tasso sui depositi al 2,00% all’inizio di giugno. L’istituto di Francoforte ha tuttavia precisato che eventuali ulteriori misure di stimolo saranno subordinate all’emergere di segnali più evidenti di indebolimento della domanda esterna. Gli operatori di mercato si attendono che la BCE mantenga un atteggiamento attendista nella riunione di questa settimana, optando per una “pausa tecnica” nel ciclo di politica monetaria.
Analisi COT – Euro FX (15 luglio 2025)
I più recenti dati del Commitments of Traders (COT), riferiti alla settimana conclusasi il 15 luglio, confermano una marcata inclinazione rialzista da parte degli investitori istituzionali e degli hedge fund nei confronti dell’euro.
Le posizioni nette lunghe detenute dai trader non commerciali si sono attestate a 128.121 contratti, segnando il livello più elevato dal dicembre 2023. Questo incremento è stato sostenuto da un'apertura netta di 971 nuove posizioni long, accompagnata da una contestuale riduzione delle posizioni short, a testimonianza di un sentiment sempre più favorevole alla moneta unica.
A rafforzare ulteriormente questa dinamica, l’open interest complessivo ha registrato un’espansione pari a +14.593 contratti, segnalando un aumento della partecipazione al mercato e una crescente fiducia nella prosecuzione del trend rialzista.
Analisi tecnica
daily chart
Analisi Tecnica EUR/USD – Contesto di consolidamento su livelli chiave
Il recente contesto di tensioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa, unito a una fase di elevata stabilità macroeconomica, ha favorito una correzione della price action dai massimi annuali, culminata nel superamento della soglia tecnica di 1,1800. Attualmente, il cambio EUR/USD sta testando il livello psicologico di 1,1700, area di particolare rilevanza tecnica in quanto zona di confluenza volumetrica e livello 0,50 di ritracciamento di Fibonacci, calcolato sull’impulso rialzista compreso tra il minimo del 1° luglio e il massimo del 17 luglio.
L’indicatore Ichimoku Kinko Hyo evidenzia una fase di flessione tecnica: la Tenkan Sen si sta progressivamente avvicinando alla Kijun Sen, pur non avendo ancora generato un segnale di inversione (cross ribassista). Particolare attenzione va posta al supporto dinamico offerto dalla Kijun Sen, nonché al punto pivot situato in area 1,1640, che potrebbe fungere da base per un eventuale rimbalzo tecnico volto a ritestare i massimi precedenti.
Dal punto di vista dell’RSI (Relative Strength Index), l’indicatore si mantiene in territorio positivo, pur avendo ritracciato dal livello di ipercomprato. Attualmente si colloca al di sotto della propria media mobile, in area 57,72, suggerendo una fase di consolidamento del momentum rialzista.
In sintesi, il cambio si trova in una fase di stallo tecnico, influenzata dalle incertezze legate alla politica commerciale transatlantica. Tuttavia, il trend di fondo rimane orientato al rialzo, come evidenziato dalla distanza significativa tra le principali medie mobili e la linea di prezzo corrente.
Netflix (NFLX): Correzione post-utili, opportunità d'acquisto?Buonasera a tutti i trader, Netflix (NFLX) post-annuncio utili, analizziamo i punti illustrati nella mia videoanalisi.
Utili battuti ma reazione negativa del mercato:
"NFLX venerdì ha annunciato gli utili ed ha battuto le stime, ma il mercato non lo ha premiato, anzi venerdì ha perso il 5% con lunga candela accompagnata da volumi."
Questa è una situazione classica di "buy the rumor, sell the news" (compra sulla voce, vendi sulla notizia) o semplicemente che le aspettative implicite del mercato fossero ancora più alte delle stime effettivamente superate. A volte, anche un "beat" non è sufficiente se la guidance futura non è entusiasmante o se ci sono altri dettagli nel report che preoccupano gli investitori (ad esempio, rallentamento della crescita abbonati, aumento dei costi, concorrenza, ecc.).
La lunga candela rossa con volumi elevati è un segnale tecnico forte di vendita. Indica che la pressione di vendita è stata significativa e supportata da un notevole numero di transazioni.
Direzione verso i livelli di supporto:
"Ora si sta dirigendo in area di primo supporto a 1180$ poi secondo supporto sulla VH del volume profile giornaliero area 1140."
Questo mostra una buona applicazione dell'analisi tecnica. Identificare i livelli di supporto chiave è fondamentale. L'area di 1180 e 1140 (specialmente se confermata dal Volume Profile come "Value High" o area di alto volume di scambi) sono punti dove ci si aspetta che la pressione di acquisto possa riemergere. Il Volume Profile, in particolare, è uno strumento potente per identificare dove c'è stato il maggiore interesse di scambio in passato.
Salute e opportunità di ingresso:
"Comunque nflx rimane sempre forte, ed è sano che in questo momento corregge un po, per darci la possibilità di entrare nel trade, anche gli indicatori di momentum e RSI ci indicano debolezza di breve. Questo e quello che penso io."
"NFLX rimane sempre forte": Questa è una considerazione fondamentale. Nonostante la correzione, se i fondamentali di lungo termine (crescita degli abbonati, monetizzazione, espansione in nuovi mercati, solidità finanziaria) rimangono solidi, il ritracciamento è solo una pausa in un trend rialzista.
"È sano che in questo momento corregge un po', per darci la possibilità di entrare nel trade": Condivido pienamente questa prospettiva. Le correzioni in mercati rialzisti sani sono opportunità per gli investitori che aspettano un prezzo migliore o per chi vuole aumentare la propria posizione. I prezzi non salgono in linea retta.
"Gli indicatori di momentum e RSI ci indicano debolezza di breve": Questa è una conferma tecnica importante. Un RSI in calo o che esce dalla zona di "ipercomprato" (o si avvicina alla zona neutrale/di "ipervenduto") indica che la pressione di acquisto si è allentata nel breve termine, supportando l'idea del ritracciamento. Il momentum in calo significa che la forza del movimento rialzista si sta riducendo.
Considerazioni Aggiuntive:
Il contesto del mercato generale: Come sta performando il Nasdaq o il settore tecnologico in generale? A volte, le singole azioni subiscono anche la pressione di un sentiment negativo più ampio.
Volatilità post-utili: Le azioni tendono ad essere più volatili subito dopo l'annuncio degli utili, poiché il mercato digerisce le nuove informazioni.
Reversals e Pattern di Candele: Una volta che il prezzo si avvicina ai supporti che hai identificato, cerca pattern di candele di inversione (es. Hammer, Engulfing Bullish) o segnali di conferma dagli indicatori (es. RSI che inizia a curvare verso l'alto dalla zona di ipervenduto o da un livello chiave).
In sintesi, la tua analisi è molto lucida. Stai correttamente identificando una correzione come potenziale opportunità di ingresso, basandoti su segnali tecnici e una visione generale della forza dell'azienda. L'area dei supporti identificati sarà cruciale per vedere se gli acquirenti torneranno a intervenire.
Un caro saluto a tutti, vi abbraccio.
Grazie Ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Il Breakout del Silver e le Prossime Mosse di Oro e PetrolioBuona domenica a tutti i trader! In questa videoanalisi, esamineremo le materie prime che seguiamo abitualmente.
Analisi dei Mercati: Argento, Oro e Petrolio
Il Silver (argento) ha finalmente rotto il box superiore e si è portato sopra, raggiungendo i 38,9$. Questo è un movimento convincente, sostenuto da volumi che ne confermano la forza. Ora l'argento potrà costruire un nuovo livello di supporto a 37,3$.
L'oro, invece, continua a muoversi lateralmente nel box che va dai 3200$ ai 3400$. Tuttavia, potrebbe spostarsi nella zona alta per tentare una rottura del livello e l'accettazione dei 3400$.
Per quanto riguarda il petrolio, come avevamo già osservato nei video precedenti, dopo aver toccato il livello dei 64$ è ripartito. Si è portato all'interno del "buco volumetrico" fino ad arrivare all'area dei 68$, che rappresenta la nostra area target, dove troviamo il POC (Point of Control) giornaliero e la SMA200 (Simple Moving Average a 200 periodi).
Con questo è tutto. Un grande saluto e un abbraccio.
Grazie Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
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LUVE ( LUVE ), Strategia rialzistaLUVE ( LUVE ), Strategia rialzista
DESCRIZIONE TITOLO:
LU-VE S.p.A. è stata fondata nel 1985 e ha sede a Uboldo, in Italia. LU-VE S.p.A. è una controllata di Finami S.R.L. LU-VE S.p.A. è impegnata nella produzione e commercializzazione di scambiatori di calore e apparecchiature per il raffreddamento ad aria in Italia e a livello internazionale. Opera attraverso i sistemi SBU Cooling Systems e SBU Components. L'azienda offre scambiatori di calore, tra cui raffreddatori commerciali e industriali, raffreddatori ad aria, condensatori in acciaio senza tubo, condensatori ad aria e a gas, raffreddatori a secco, accessori e prodotti speciali. Fornisce anche bobine, porte in vetro e prodotti IOT. L'azienda offre i suoi prodotti per applicazioni di refrigerazione, condizionamento, raffreddamento industriale, energia e potenza, raffreddamento di data center e big data e soluzioni di digital signage.
DATI: 07 / 07 / 2024
Prezzo = 26.55 Euro
Capitalizzazione = 589,577M
Beta (5 anni mensile) = 0,86
Rapporto PE (ttm) = 17,24
EPS (ttm) = 1,54
Target Price LUVE di lungo periodo:
1° Target Price: 32.40 Euro
2° Target Price: 47.30 Euro
3° Target Price: 71.50 Euro
4° Target Price: 95.60 Euro
5° Target Price: 110.60 Euro
C'era una volta l'alt season.Per la prima volta da quando sono state inventate le alternative currencies, abbiamo assistito a qualcosa che non era mai capitato. Non sono qui per stabilire se c'è stato o non c'è stato il rialzo delle alt coins, sono qui per analizzare i dati.
Più di 5 anni fa, io ho pensato di usare un indicatore di forza relativa(mercato alts escluse stablecoins) per stabilire il momento buono, in cui si poteva comprare qualche progetto alternativo a Bitcoin. Ogni volta che l'indicatore andava sotto la linea dello zero o la toccava, il mercato si trovava nella cosiddetta alt season o alts party. Questa volta c'è stato un momento in cui si sono visti rialzi stratosferici su alcuni token, ma niente di simile ai precedenti periodi del 2017 e del 2021. Il 2024 può essere visto come l'anno in cui qualcosa è cambiato nel mercato delle cripto valute, a parte il laterale di 8 mesi di cui ho parlato molte volte nelle mie analisi passate, c'è stata un'anomalia rispetto alle bullrun precedenti.
Come potete notare sul grafico, quello che è successo in questo rialzo partito verso la fine del 2022, la forza delle alts è stata molto debole rispetto a bitcoin che è stato padrone del mercato. Non so cosa succederà nel futuro, ma per vedere una bullrun sulle alts servirebbe qualcosa di mai visto e non è quello che dice attualmente il grafico.
Scenario SHORT su Prysmian: dove può arrivare?📉 Scenario tecnico interessante sul titolo ( MIL:PRY ): l’impostazione rimane short.
Dopo il minimo del 7 aprile 2025, il rimbalzo tecnico si è fermato puntualmente sul livello FIB del 61,8%, senza riuscire a superarlo. Attualmente i prezzi stanno consolidando in un range che comprende anche la EMA 200, agendo da resistenza dinamica.
Ulteriore segnale di debolezza può avvenire alla rottura al ribasso della EMA 50, che rafforza la view ribassista.
🎯 Target possibile? Non escluderei un ritorno all’interno del range 36–40 euro, zona di POC volumetrico molto significativo, ben visibile su TF weekly.
Occhio anche ai gap ancora aperti: il primo a 48,60 euro, l’altro in zona 41,50 euro.
📊 In questo scenario, complicato dalle news geopolitiche, massima prudenza su eventuali ingressi long: al momento, il contesto tecnico non offre ancora segnali di inversione credibili.
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IBM - MOVIMENTO CONVINCENTE, ANALIZZIAMOLA IN DETTAGLIOBuonasera a tutti i traders, andiamo ad analizzare IBM.
Il titolo International Business Machines (NYSE: IBM) sta mostrando un dinamismo notevole sul mercato azionario, con un recente movimento di prezzo che ha catturato l'attenzione degli investitori. Dopo aver toccato un nuovo massimo a $272.77, il titolo si trova in una fase di consolidamento ma mantiene un forte potenziale rialzista, sostenuto da fattori tecnici e notizie positive.
Al 9 giugno 2025, il prezzo di IBM si attesta intorno ai $272.69. Questo rappresenta un significativo incremento rispetto ai minimi delle 52 settimane ($166.81), evidenziando una crescita robusta nel corso dell'ultimo anno. La performance recente mostra un aumento del 1.33% nella giornata di oggi, dopo una chiusura precedente a $268.87. IBM ha raggiunto un nuovo massimo storico, consolidando la sua posizione.
Riprendendo gli spunti della precedente analisi e aggiornandoli con i dati più recenti:
Pullback sulla SMA 200 Periodi (7 Aprile 2025): Come già notato, il pullback sulla media mobile semplice a 200 periodi in aprile ha fornito un punto di ingresso strategico e ha dimostrato la resilienza del titolo. Questo livello ha agito da forte supporto, permettendo al prezzo di rimbalzare con decisione.
Proiezione verso il POC e Chiusura sopra la Value Area High: Il movimento successivo al pullback ha visto IBM proiettarsi con forza verso il Point of Control (POC) dei 200 periodi e, in un segnale di grande forza, chiudere al di sopra della Value Area High. Questo indica che il mercato ha accettato livelli di prezzo più elevati come un'area di valore equo, alimentando l'ottimismo per ulteriori apprezzamenti.
Rottura dei Massimi Precedenti (15 Maggio 2025): Il 15 maggio, IBM ha rotto i massimi a $266, per poi effettuare un breve pullback e rompere nuovamente i massimi precedenti. Questa dinamica di "breakout-retest-continuation" è un pattern tecnico molto bullish, confermando la solidità del trend rialzista e la persistenza della domanda.
Medie Mobili: Attualmente, le medie mobili a breve termine (5, 20, 50 giorni) sono al di sopra delle medie mobili a lungo termine (100, 200 giorni), confermando un forte trend rialzista. La media mobile a 200 giorni si trova a $233.38, ben al di sotto del prezzo attuale, sottolineando la forza del trend.
RSI (Relative Strength Index): Mentre a fine maggio l'RSI suggeriva un possibile pullback a breve termine, l'attuale ripresa indica che qualsiasi eccesso di acquisto è stato assorbito, e il titolo è ora pronto per continuare la sua ascesa. L'RSI a 14 giorni è a 64.70%, indicando che il titolo non è ancora in zona di ipercomprato estremo, lasciando spazio per ulteriori guadagni.
Analisi Ondulatoria (Wave Analysis): Alcune analisi recenti (3 giugno 2025) suggeriscono che IBM ha invertito dalla zona di supporto tra il livello di $255.90, la media mobile a 20 giorni e il 61.8% di ritracciamento di Fibonacci. Questo movimento rialzista continua le onde impulsive attive, con una probabile proiezione verso il livello di resistenza di $270.00 (già superato).
Catalizzatori Fondamentali
Earnings Positivi (23 Aprile 2025): I risultati degli earnings del 23 aprile hanno riportato una sorpresa positiva per gli investitori. IBM ha superato le aspettative di utili e ricavi, dimostrando una solida performance finanziaria e una crescita trainata dai segmenti AI e cloud computing. Il Q1 2025 ha riportato un EPS di $1.60 contro un'aspettativa di $1.42, e ricavi di $14.54 miliardi contro i $14.39 miliardi previsti.
Focus su AI e Quantum Computing: IBM sta continuando a investire pesantemente in settori ad alta crescita come l'intelligenza artificiale (AI) e il quantum computing. Notizie recenti, come la collaborazione con CoreWeave e NVIDIA per la sottomissione dei più grandi risultati MLPerf® di sempre, e l'apertura dei watsonx AI Labs, evidenziano l'impegno di IBM in questi ambiti, posizionandola strategicamente per la crescita futura.
Rating degli Analisti: Sebbene le opinioni degli analisti siano leggermente divise (con una combinazione di "Buy", "Hold" e "Sell"), la maggioranza tende a un cauto ottimismo. Il target price medio si aggira intorno a $261.29, con un massimo di $300.00. Questo suggerisce che, pur avendo già realizzato guadagni significativi, c'è ancora spazio per un apprezzamento, soprattutto se IBM continua a superare le aspettative.
Considerazioni Finali
Il movimento del titolo IBM è indubbiamente convincente. La rottura dei massimi storici, sostenuta da un'eccellente configurazione tecnica e da catalizzatori fondamentali positivi, indica che IBM sta capitalizzando con successo le sue strategie di trasformazione, in particolare nei settori dell'AI e del cloud ibrido. Sebbene i mercati siano sempre soggetti a volatilità e a rischi macroeconomici (come le incertezze sulla politica commerciale), l'attuale slancio di IBM suggerisce un forte potenziale per il proseguimento del trend rialzista. Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente i prossimi sviluppi e i dati tecnici per confermare questa tendenza.Attivo personalmente il mio setup per una possibilità d'ingresso come da grafico, dove ho segnato delle aree di possibile BUY se dovesse tornare, ed con l'estensione fibbonacci vediamo i possibili target.
Grazie e buona serata a tutti i traders.
Ciao Mauro
Mondadori: verso un breakout direzionale?Mondadori ( MIL:MN ) è uno dei principali gruppi editoriali italiani, attivo nella pubblicazione di libri, riviste e contenuti digitali. Il titolo è quotato su Euronext Milan e presenta una capitalizzazione contenuta rispetto ai big del settore, con un focus su dividendi e generazione di cassa.
Analisi tecnica:
Dai massimi di settembre 2024 a 2,685 €, il titolo ha avviato una rapida discesa fino ai minimi in area 1,88 €, segnando un drawdown del -30% e completando un ritracciamento del 61,8% di Fibonacci.
Da circa 6 mesi, i prezzi si muovono in consolidamento laterale in corrispondenza della media mobile esponenziale a 200 periodi (EMA 200 Rossa) e del livello del 38,2% di recupero dai minimi.
Il livello chiave da monitorare è posto a 2,24 €.
Solo una chiusura daily confermata sopra questo livello potrebbe segnalare una ripresa del trend rialzista, con primi target a:
- 2,39 € (61,8% di Fibonacci)
- 2,49 € (area resistenziale successiva)
Il livello di 2,20 € ha più volte respinto i prezzi, rendendolo una zona tecnica particolarmente significativa.
🎯 Strategia operativa:
Ingresso long solo sopra 2,24 € in chiusura daily con conferma
Stop loss su ritorno dei prezzi sotto al POC (area di maggiore scambio e accumulo)
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Caccia al minimo su LVMH: ecco dove entrare nel lungo periodo📉 LVMH (Ticker MIL:1MC / mercato GEM): analisi di lungo periodo
📌 P/E: 24,01 – Ricavi: 84 miliardi € – Dividendo ~2,1%
Diamo un’occhiata al grafico mensile del colosso della moda francese.
Dopo un’ascesa ininterrotta culminata nel picco di aprile 2023 a quota 944€, seguita da un costante declino che ha riportato i prezzi fino agli attuali 480€, con una perdita di circa il 50% dai massimi.
In ottica di lungo periodo, assumono particolare rilevanza i ritracciamenti di Fibonacci. Il livello del 50% è già stato raggiunto, mentre il 61,8%, in area 370–400€, rappresenta un livello tecnico e psicologico di primaria importanza, grazie anche alla confluenza con una zona volumetrica significativa (POC).
📌 Sul grafico si evidenzia un grande testa e spalle ribassista già completato, con target teorico in area 180€. Tuttavia, su un time frame così ampio come il mensile, ritengo che figure di questa scala abbiano valenza limitata. La simmetria quasi perfetta tra le due spalle rende comunque la figura degna di nota.
🎯 Strategia: monitorare con attenzione il time frame settimanale. Un eventuale arrivo dei prezzi in zona 370–400€ potrebbe rappresentare un’opportunità di ingresso per un investimento di medio/lungo periodo, in attesa di conferme da parte del prezzo e dei volumi.
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WEBUILD: Fibonacci e medie mobili: opportunità Long?Analisi Tecnica su Timeframe Daily --- MIL:WBD
Dai recenti storni, il titolo ha trovato un solido supporto in corrispondenza del 61,8% di ritracciamento di Fibonacci calcolato dai minimi di marzo 2023. Quest’area coincide anche con una significativa zona di concentrazione volumetrica, confermandone la valenza tecnica.
Attualmente i prezzi stanno testando un’importante area di resistenza in area 3,06 euro, che rappresenta il 50% di ritracciamento dal massimo di marzo 2025 a 3,724 euro e la media mobile esponenziale a 50 periodi (EMA 50).
📊 Focus su EMA 50
Osservando lo storico dell’ultimo anno, l’EMA 50 ha spesso rappresentato un punto chiave per il prezzo, fungendo alternativamente da supporto o resistenza. Il superamento convinto di questo livello ha frequentemente segnato un’inversione o una ripresa del trend.
📌 Scenario operativo
Ingresso Long: su chiusura daily superiore all’EMA 50;
Stop Loss: alla perdita dell’EMA 10, attualmente in area 2,95 euro;
Target:
1) primo target a 3,214 euro (61,8% di ritracciamento),
2) secondo target in area 3,724 euro, corrispondente ai top di periodo (+20% circa dai livelli attuali).
⚠️ Dividendo in arrivo Attenzione allo stacco cedola di 0,081 euro previsto per il 21 maggio (data stacco 19 maggio), evento che potrebbe temporaneamente influenzare i livelli tecnici.
🔍 L’analisi combinata tra medie mobili esponenziali e livelli di Fibonacci si conferma un valido approccio per individuare punti di ingresso e gestione del rischio in ottica strategica.
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RITORNO ALL'ACQUISTO DELL'ORO, ANALIZZIAMO I MERCATIBuon sabato a tutti i trader! Con i mercati che mostrano una spiccata turbolenza, è fondamentale fare il punto della situazione e capire cosa possiamo aspettarci dagli indici principali.
La volatilità è aumentata, e questo richiede un'attenzione particolare alle dinamiche tecniche. L'incertezza deriva da un mix di fattori macroeconomici e microeconomici che stanno influenzando le decisioni degli investitori.
Per avere un quadro più chiaro, è opportuno analizzare i seguenti punti chiave:
Livelli di Supporto e Resistenza: Dove si sono fermati o hanno rimbalzato gli indici? Questi livelli sono cruciali per capire i prossimi movimenti.
Volumi di Scambio: Un aumento dei volumi in fase di ribasso conferma la forza della pressione di vendita, mentre volumi bassi su un rimbalzo possono indicare una debolezza della ripresa.
Trend di Breve e Medio Termine: Stiamo assistendo a un'inversione di trend o a una semplice correzione all'interno di un trend più ampio?
Capire questi aspetti ci aiuterà a formulare ipotesi più concrete sui futuri andamenti e a definire strategie operative più efficaci in questo contesto di mercato così dinamico.Analisi Tecnica del Mercato Azionario Americano: Ritorno all'Acquisto dell'Oro
Il mercato azionario americano mostra segnali di incertezza, con gli investitori che sembrano orientarsi nuovamente verso l'acquisto di oro, un bene rifugio. I principali indici, Nasdaq, S&P 500 e Dow Jones, hanno registrato un ritracciamento, attestandosi sui loro primi livelli di supporto.
Tuttavia, l'osservazione più preoccupante è l'aumento dei volumi di vendita. Questo dato suggerisce che la pressione ribassista è significativa e che il "rimbalzo" iniziale potrebbe essere solo temporaneo. La dinamica dei volumi è cruciale nell'analisi tecnica: un aumento dei volumi durante un ribasso conferma la forza del movimento, indicando che molti operatori stanno liquidando le proprie posizioni.
Alla luce di questi elementi, è plausibile aspettarsi un ulteriore ribasso per gli indici azionari americani, anche dopo un eventuale tentativo di rimbalzo. Il primo supporto, pur avendo momentaneamente arrestato la caduta, potrebbe non essere sufficiente a contenere la pressione di vendita in aumento. Gli occhi degli investitori saranno puntati sui prossimi livelli di supporto e sulla reazione dei volumi in caso di ulteriori flessioni.
In sintesi, il quadro tecnico attuale indica che il mercato azionario americano è in una fase delicata, con l'oro che si conferma come un'alternativa più sicura in periodi di incertezza.
Grazie e Buon weekend un abbraccio Mauro.
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
BTCUSDT...inversione?Nella mia ultima analisi, che trovate qui , ho evidenziato come, secondo la Teoria delle Onde di Elliott, il prezzo abbia raggiunto un livello chiave da cui potrebbe verificarsi una breve inversione. Questo movimento potrebbe riportare il prezzo in un’area che in passato ha funzionato da resistenza, ma che ora potrebbe agire come supporto.
Non siamo di fronte a un impulso classico, in cui la terza onda si estende fino al 161,8% rispetto alla prima (secondo i rapporti di Fibonacci), ma a un’estensione leggermente più corta. Tuttavia, ciò non invalida la struttura dell’impulso, né contraddice le tre regole fondamentali della teoria di Elliott. Tuttavia, c’è anche la possibilità che il movimento attuale si estenda leggermente oltre il massimo assoluto prima di invertire per un breve periodo, configurando così un’onda 5 estesa. Va inoltre considerato che le condizioni macroeconomiche sono ancora incerte: il dollaro, infatti, non è ancora forte come dovrebbe, e questo rappresenta un vantaggio per chi sta acquistando dollari in questa fase.
Aggiornamento BREMBO: ecco il comportamento degli investitoriBrembo ( MIL:BRE ), gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nella produzione di sistemi frenanti, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con un fatturato di 957 milioni di euro (-4,7% rispetto al 1Q 2024), un EBITDA di 153,3 milioni di euro (16% dei ricavi vs 17,6% un anno fa) e un utile netto di 51,1 milioni di euro (-31,9% su anno).
Fase di consolidamento tecnica:
Il titolo sta attraversando una fase di consolidamento a ridosso della media mobile esponenziale a 50 periodi (linea BLU), che coincide con il 50% di ritracciamento FIB dell’impulso ribassista precedente.
📉 Ieri abbiamo assistito a una brusca discesa dei prezzi a seguito della pubblicazione dei risultati del 1° trimestre 2025, ma il movimento è stato completamente riassorbito in chiusura di seduta, evidenziando una reazione molto forte da parte del mercato.
📉 Oggi si è verificato un nuovo tentativo di ribasso, meno marcato, anch’esso riassorbito rapidamente nel giro di 30 minuti: un segnale di forza evidente che riflette un sentiment positivo degli investitori.
📈 Se il titolo manterrà i minimi di ieri in area 7,70€, aumentano le probabilità di una rottura della resistenza in area 8,46€, con target successivi a:
- 8,70€ (POC volumetrico)
- 9,20€, in corrispondenza della EMA 200
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Onde di Wolfe: Il Codice Segreto del Mercato?Per quanto riguarda l’articolo di educazione, questa settimana andremo a vedere più da vicino cosa sono le onde di Wolfe (Wolfe Waves). Questo strumento è ampiamente utilizzato dai traders quando si tratta di effettuare analisi, ed è uno strumento che può essere adattato su qualsiasi tipo di timeframe e qualsiasi tipo di asset come Forex, Materie Prime, mercato azionario, indici.
A cosa serve nello specifico il pattern delle onde di Wolfe?
Questo pattern può essere catalogato come un pattern di inversione, quindi serve al trader a delineare e preannunciare una possibile inversione di tendenza di un movimento. Questo è un modello a cinque onde in cui ci sono massimi e minimi crescenti o decrescenti. Il pattern viene identificato solitamente attraverso le due onde correttive (sono le onde 2 e 4) e le tre onde che vengono chiamate “impulso” che sono le onde 1, 3 e 5.
L’obiettivo principale sta nell’individuare in modo quanto più preciso e dettagliato possibile, la fine della terza onda, in quanto la numero 4 solitamente è una cosidetta onda di correzione. Senza dubbio un modo che può fare da supporto nell’individuare la correzione è attraverso l’aiuto di un Fibonacci, in quanto il ritraccio dell’onda 4 dovrebbe teoricamente corrispondere con il valore 61.8% del Fibo.
Come possiamo identificare nel modo corretto un pattern Wolfe Wave?
Come già menzionato, questo pattern è composto da 5 movimenti, e possiamo avere un pattern rialzista ed un pattern ribassista.
Onda di Wolfe Rialzista:
In questo caso avremo massimi e minimi che sono decrescenti ed è importante che il modello segua determinati punti, quali:
Minimo importante
Salita del prezzo in cui vi è la formazione di un nuovo massimo
Discesa del prezzo con creazione del minimo che sia inferiore di quello del punto 1
Risalita del prezzo in cui vi è la formazione di un massimo che sia inferiore rispetto a quello del punto 2.
Ultimo minimo che deve passare la trendline che collega i minimi 1 e 3
Inoltre è importante capire come sia fondamentale che i punti 1 e 3 e i punti 2 e 4 siano convergenti tra di loro. Questa tipologia di analisi, comporta in teoria l’apertura di una posizione rialzista con uno stop loss che dovrebbe essere piazzato al di sotto del minimo del punto 5.
Onda di Wolfe Ribassista:
In questo secondo caso parleremo della Onda di Wolfe Ribassista. I massimi e i minimi saranno crescenti e potrete tracciare sui grafici di Pepperstone questa tipologia di pattern.
Il modello, affinchè possa definirsi ribassista, deve seguire i seguenti punti quali:
Massimo significativo
Discesa del prezzo con la formazione di un nuovo minimo
Prezzo che risale e che forma un massimo che sia superiore a quello citato nel punto 1.
Discesa del prezzo che viene a formare un minimo che non superi il minimo citato nel punto 2.
È il massimo che viene a formarsi successivamente a quello del punto 3, e che deve rompere la trendline del punto 1 e 3.
In questo caso, se vi è un’entrata ribassista, è importante che lo stop venga posizionato al di sopra del massimo creato dal movimento 5
Questa si tratta solo ed esclusivamente di un articolo informativo che non rappresenta alcun consiglio finanziario. Ogni trader deve valutare se questa tipologia di pattern può essere integrato nella propria strategia e deve valutarne i rischi.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Resistenze storiche in vista: come reagirà l’US500?ANALISI MACROECONOMICA:
La settimana macroeconomica comincia in modo relativamente tranquillo a causa delle varie festività nei principali mercati asiatici ed europei. Nel corso dei giorni successivi, possiamo vedere come emergono dati significativi che offrono spunti molto rilevanti per comprendere l’evoluzione economica globale.
Lunedì 5 Maggio: dati USA del settore terziario deboli
Nonostante la giornata di stop in Giappone, Cina, Hong Kong e Regno Unito, gli Stati Uniti hanno pubblicato due dati chiave per il settore dei servizi.
L’indice PMI del settore terziario (Aprile) è sceso a 51,4, in calo rispetto al 54,4 del mese precedente, segnalando un rallentamento dell’attività. Anche l’indice ISM non manifatturiero ha mostrato debolezza, attestandosi a 50,2 contro il 50,8 di Marzo. Entrambi i valori si mantengono comunque sopra la soglia di 50, indicando ancora una modesta espansione in vista. Staremo a vedere cosa succederà nelle prossime settimane.
Martedì 6 Maggio: servizi italiani in rallentamento?
Tornando in Europa, l’unico dato di rilievo arriva dall’Italia con l’indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi, che passa da 52,0 a 51,3. Pur restando in territorio di espansione, il dato conferma una perdita di slancio nella crescita del comparto terziario.
Mercoledì 7 Maggio: focus sulla FED e sulle vendite italiane
Prestiamo nuovamente attenzione al territorio italiano con i dati sulle vendite al dettaglio di Marzo. Il dato mensile sale dello 0,2%, sopra lo 0,1% precedente, ma su base annua si registra un calo del -1,5%, a conferma della persistente debolezza dei consumi interni.
Negli Stati Uniti, il mercato guarda con attenzione alle decisioni della Federal Reserve. La banca centrale ha mantenuto invariato il tasso d’interesse sui fondi federali al 4,50%, con dichiarazioni prudenti durante la conferenza stampa del FOMC. La pubblicazione delle scorte di petrolio grezzo ha evidenziato un forte calo di 2,696 milioni di barili, potenzialmente indicativo di un incremento della domanda o di riduzioni nell’offerta.
Giovedì 8 Maggio: BoE taglia i tassi, sussidi USA in calo
La Bank of England ha sorpreso i mercati con un taglio dei tassi dal 4,50% al 4,25%, segnando un possibile cambio di rotta nella politica monetaria britannica. La mossa è stata accompagnata dalla pubblicazione della lettera sull’inflazione, attesa con attenzione dagli investitori per comprendere meglio le prospettive future.
Negli Stati Uniti, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono scese a 232.000, in calo rispetto alle 241.000 della settimana precedente, suggerendo una tenuta del mercato del lavoro nonostante i segnali contrastanti provenienti da altri indicatori economici.
La settimana offre segnali abbastanza misti: da un lato la tenuta dell’occupazione statunitense e l’approccio attendista della FED, dall’altro il rallentamento del settore terziario e dei consumi sia in Europa che negli USA. Il taglio dei tassi da parte della BoE introduce nuovi elementi di incertezza sui percorsi futuri delle politiche monetarie. I prossimi dati macroeconomici saranno determinanti per chiarire se ci troviamo in una fase di semplice rallentamento ciclico o alle soglie di una contrazione più marcata.
Questa si tratta di un’analisi puramente informativa e non si tratta di alcun consiglio finanziario. Ogni trader ed investitore deve fare le proprie ricerche e valutare il proprio rischio di investimento.
ANALISI TECNICA:
Per quanto riguarda l’analisi tecnica, andiamo a dare uno sguardo alla situazione americana, precisamente su US500.
Dal grafico daily vediamo subito come il prezzo è rimbalzato aggressivamente sul minimo di Aprile 2024, rimasto inviolato, portandolo in soli pochi giorni da un livello psicologico di 4800 dollari a un livello 5480.
Stiamo parlando di un incremento di circa 13% su un asset che gioca un ruolo chiave mondiale sui mercati finanziari.
Il prezzo ha poi ritracciato sul livello 50% del ritracciamento di Fibonacci per poi ripartire nuovamente senza sosta verso i 5700 circa.
Cosa succede adesso? Non possiamo non prendere in considerazione le due grosse aree di resistenza che il prezzo ha davanti, con una prima area sui 5750 circa, ed una seconda area sui 6100 circa che coincide con il massimo storico.
Queste sono aree estremamente sensibili dove bisogna assolutamente minimizzare i rischi cercando di non lasciarsi prendere dalle emozioni. Il prezzo potrebbe potenzialmente cominciare a rimbalzare tra le due aree o ritracciare nuovamente su un livello molto psicologico intorno ai 5000.
Queste condizioni di estrema volatilità su asset del genere devono farci immediatamente pensare a come gestire al meglio le nostre posizioni nel caso in cui si voglia operare in condizioni simili. Il risk management qui gioca un ruolo chiave. Fate molta attenzione.
Questa si tratta di un’analisi a solo scopo informativo e non si tratta di alcun consiglio finanziario. Inoltre ricordiamo che tradare CFD comporta rischi di perdita di denaro a causa della volatilità. Ogni trader deve valutare il proprio rischio e questa analisi non rappresenta alcun segnale di entrata a mercato.
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Prossime zone di vendita.Attualmente la mia propensione è per posizioni short. Negli ultimi 9 giorni il prezzo non ha fatto che salire, ma in un trend che rimane, ancora, ribassista. Regressione lineare inclinata negativamente, 0.618 di Fibonacci, super-trend. Insomma un po' tutti gli indicatori mi dicono che l'area dei 42000 saprebbe da shortare. Ovviamente non mi piazzerò a prescindere con un sell limit nell'area ma attenderò un trigger di price action.
Da notare che anche i volumi sono in discesa, non sostenendo questa salita.