Sandoz Group mostra i muscoli e punta i massimi!Sandoz Group esce da un periodo di due mesi di calo fisiologico e a mio parere di natura tecnica, e mostra i muscoli, rientrando all'interno del triangolo ascendente con prepotenza e puntando i massimi storici, che potrebbero essere ri-testati già settimana prossima (range 29-70-30 CHF). Vi alascio all'analisi tecnica in video, sperando sia di vostro interesse. Buon week end
Healthcare
Sandoz Group - Un giovane cavallo da corsa di razza...Buongiorno, a seguito del rilascio degli utili del Q423 di ieri, Sandoz ha deciso di mostrare i muscoli ancora una volta, andando a violare al rialzo una struttura di prezzo he potrebbe portarci a livelli di prezzo estremamente interessanti già in questo anno solare 2024.
Auguro a ttti un buon proseguimento di settimana
Sandoz Group, spin off Novartis, sotto i riflettori!Sandoz Group, spin off di Novartis e colosso nel settore dei farmaci generici, è un titolo sicuramente molto giovane ma, a mio modesto parere, con grandi prospettive future, nel breve e nel lungo termine.
Vi lascio all'analisi tecnica del titolo e vi auguro un buon proseguimento di settimana
Un passo indietroI grandi investitori sembrano interessati a Philips e questo è già da un po'.
Per varie vicende legali il titolo ha dovuto soffrire una pressione da parte di alcune tipologie di investitori e per ultimo il crollo avvenuto nei giorni scorsi.
Tuttavia non è stata intaccata la tendenza alla riduzione degli short da parte degli investitori istituzionali e da parte degli investitori professionali.
Il recente crollo sembra dovuto per lo più a una vendita in massa da parte di investitori privati e trader.
E' questo il motivo per cui secondo me Philips tornerà esattamente da dove era partito per poi continuare nella sua salita.
IPOTESI 2022. COS'HA SCONTATO IL MERCATO NELL'ULTIMO MESE?Buongiorno a tutti, siamo finalmente entrati in Q1 2022. Questa idea ha l’obiettivo di analizzare determinati “indicatori” e settori e i loro comportamenti in maniera tale da capire quello che potrà accadere in Q1 2022. La domanda importante da porsi è: dove i grandi investitori stanno posizionando i loro capitali?
RAPPORTO TRA AZIENDE VALUE, AZIENDE GROWTH ED S&P500
Il primo grafico che vi porto è il rapporto esistente tra aziende value e growth. Per chi ancora non lo sapesse, le aziende value sono quelle con un business molto forte che basano i loro guadagni nel presente; non hanno grandi prospettive di crescita futura e una parte dei loro guadagni sono ridistribuiti agli azionisti sotto forma di dividendi; quelle growth, come dice la parola stessa, sono aziende di “crescita”, ossia basano i loro guadagni in un tempo futuro, talvolta accontentandosi di avere bassi guadagni in tempi presenti; parte dei loro guadagni sono poi rienvestiti nell’azienda in maniera tale da espanderla e di conseguenza, spesso, i dividendi forniti agli azionisti sono bassi oppure totalmente assenti.
Dal grafico possiamo notare come, da metà novembre circa, le aziende value hanno sovraperformato le aziende growth. Nella parte bassa del grafico vi ho riportato l’andamento dell’S&P500. Vediamo come la sovraperformance delle value ha conciso con un momento di perlopiù lateralizzazione da parte dell’indice di riferimento; sono così andato ad evidenziare tutti quei momenti nell’ultimo anno in cui abbiamo avuto le value più forti rispetto alle growth (momenti evidenziati da canali paralleli ascendenti) e osservato il comportamento dell’ S&P negli stessi periodi: notiamo come ad un rafforzamento delle value rispetto alle growth è coinciso un momento di lateralità o momenti di bassissimi guadagni da parte dello Standard and Poor.
Al contrario, invece, possiamo osservare come ad un rafforzamento delle growth rispetto alle value (in tutte quelle parti non evidenziate) l’S&P500 ha realizzato performance più cospicue. Come mai accade ciò?
Per provare a far luce a tutto ciò ci viene in aiuto il vix:
come potete notare, il vix si trova nella parte bassa del grafico, con la linea rappresentativa di color azzurro.
Ho tracciato una retta di color rosso nel livello 20, considerato lo spartiacque tra “paura” e “relativa tranquillità” dei mercati, ed inoltre ho utilizzato dei rettangolini azzurri per indicare tutti i picchi di volatilità avuti nel 2021:
E’ facile notare come gli investitori, in periodi prossimi o corrispondenti a picchi di volatilità, abbiano preferito comprare azioni di aziende value rispetto a quelle growth.
Notiamo infatti come il primo picco di volatilità (a febbraio circa) è stato seguito da una grande forza relativa delle value, che è continuata anche nel picco relativo a marzo. Ciò è accaduto anche a maggio e a metà luglio per arrivare a dicembre quando, a causa della scoperta di omicron, la volatilità era salita di tanto spaventando i mercati.
Abbiamo quindi spiegato il motivo per cui, ad una forza relativa maggiore delle value rispetto alle growth, l’S&P 500 talvolta ha stornato, lateralizzato o segnato bassi guadagni? Perché a questi momenti è sempre corrisposta una volatilità “preoccupante”, tale da indurre gli investitori a chiudere posizioni long sulle aziende growth e ad aprirne su azioni value, considerate quindi più “difensive”.
Quando poi invece la volatilità si riabbassava, le growth diventavano più forti delle value, segno del fatto che la stessa non spaventava più. In base a quest’ultima frase da me scritta, che insegnamento possiamo trarne per tutto il 2022? Che quando le growth vanno a sovraperformare le value, ci troviamo in un clima di risk-on dei mercati, e questo è appunto dimostrato dal fatto che le growth performano bene in periodi di bassa volatilità e perché lo Standard and Poor, negli stessi periodi, guadagna in maniera cospicua.
Questo grafico da me costruito sarà un’indicatore che guarderò molto da vicino per capire il clima di rischio sui mercati per valutare il rischio stesso di ogni investimento.
AZIONI HIGH BETA, LOW BETA ED SP500
Lo stesso discorso fatto per le aziende value e growth può essere fatto con aziende a basso beta e ad alto beta. Sapete di cosa parlo?
ll Beta è un coefficiente che misura la variazione attesa del rendimento di un certo titolo per ogni variazione di un singolo punto percentuale del mercato di riferimento.
Il valore di questo coefficiente tende a muoversi intorno a 1: nello specifico, se il Beta di un’azione è pari a 1, questa tenderà a muoversi in linea con il mercato di riferimento, senza amplificare o ridurre i movimenti dello stesso. Quando il Beta di un’azione è maggiore di 1 invece, si è davanti a un titolo “aggressivo”, che amplifica i movimenti del mercato, l’attività è considerata quindi più rischiosa. Se il Beta è compreso tra 0 e 1, si ha di fronte un’azione “difensiva”, la quale tende a muoversi in modo meno che proporzionale all’indice di riferimento. Infine, un titolo con Beta negativo tenderà a muoversi in maniera opposta al mercato.
Spiegato cos’è il coefficiente Beta, vediamo il grafico di sotto:
La linea superiore in azzurro è il rapporto tra aziende a basso beta e aziende ad alto beta, mentre in basso, identificato con una linea color arancio, abbiamo l’andamento dell’S&P500.
Ho messo i due asset a confronto, e osserviamo come l’S&P tenda a crescere quando le aziende ad alto beta sovraperformano quelle a basso beta mentre, in caso contrario, l’S&P500 tende a lateralizzare.
In quest’ultimo periodo siamo in un momento in cui quelle a basso beta rendono meglio rispetto a quelle a beta più alto.
Vi siete chiesti quali sono i settori “low beta” tra quelli che nomino sempre? Sono il settore delle utilities, dei beni di prima necessità e il settore sanitario; vi riporto ora la correlazione esistente tra le aziende a basso beta e i 3 settori nominati per farvi osservare graficamente la grande correlazione positiva:
• SETTORE UTILITIES
Nei vari rettangoli vi ho evidenziato la grande correlazione positiva.
• SETTORE BENI DI PRIMA NECESSITA’
• SETTORE SANITARIO
Riassumendo quello che vi ho detto fin’ora, abbiamo quindi capito come le aziende più “difensive” come il settore delle utilities, sanitario e dei beni di prima necessità stiano performando bene:
Ricordo a chi non lo sapesse che tipicamente i settori difensivi vanno a performare bene in tempi di incertezze o rallentamenti economici o comunque, più in generale, in periodi di risk off dei mercati: questo accade perché gli stessi settori riescono comunque a generare guadagni nonostante il particolare periodo economico.
Dico sempre che la finanza tende sempre a scontare prima quello che poi in realtà succede, e vi ho dimostrato più di una volta che questa ipotesi è vera (vi consiglio di leggere le mie ultime idee, troverete tanti spunti sotto questo punto di vista). La domanda da farsi quindi è: come mai nell’ultimo mese sono stati i settori difensivi i veri protagonisti? Il mercato si aspetta un periodo di incertezza economica o un rallentamento?
Per spiegare questo, utilizzo un indice, il Russell 2000; quest’ultimo racchiude nel suo paniere le più importanti 2000 aziende statunitensi a piccola e media capitalizzazione. Utilizzo quest’ultimo come indicatore perché le aziende più piccole tendono ad avere la loro attività negli Stati Uniti, al contrario delle mega-cap che hanno affari in tutto il mondo; aziende come Microsoft, Amazon oppure Apple, essendo delle multinazionali, nonostante siano statunitensi, vendono i loro prodotti in tutto il mondo. Capendo quindi che le small e mid-cap hanno affari soltanto a livello nazionale, possiamo affermare che vanno a riflettere meglio lo sviluppo dell'economia statunitense. Di conseguenza, cosa possiamo aspettarci a livello grafico? Che se gli investitori vedono nel futuro un’economia forte, anche il Russell 2000 dovrebbe presentarsi forte e in trend lateral-rialzista; viceversa, ad un’aspettativa di rallentamento economico, dovremmo aspettarci un Russell debole e in trend lateral-ribassista. Vediamo come si sta comportando nella grafica:
Vediamo come, dagli inizi di novembre, l’indice abbia iniziato a disegnare una parabola discendente. Vediamo invece come da ottobre 2020 a inizi 2021,quando eravamo in ripresa economica, il Russell fosse invece salito in maniera abbastanza forte, rispettando quindi la sua funzione di “termometro dell’economia statunitense”. Questo ci deve far capire un qualcosa di importante: se gli investitori avessero avuto una visione positiva dell’economia, perché negli ultimi 2 mesi avrebbe venduto il Russell? Semplice: ciò significa che la loro visione economica non è positiva.
A tale scopo vi ho poi condiviso nella parte bassa del grafico gli stessi settori difensivi che vi ho citato prima: vedete come sono saliti a dispetto del Russell?
RUSSELL 2000 E APPIATTIMENTO DELLA CURVA DEI RENDIMENTI COME SEGNALI ANTICIPATORI
Come vi ho spiegato diverse volte, un altro termometro economico importante è il mondo obbligazionario, in particolare i titoli di stato USA a diversa scadenza e i loro rendimenti. Avevo scritto un’idea riguardo al loro comportamento, in particolare come essi variavano nelle diverse condizioni economiche; per maggiori dettagli, vi linko l’idea qua sotto:
Nel grafico sottostante abbiamo con la linea arancio il Russell 2000 mentre con la linea azzurra lo spread tra i rendimenti dei titoli di stato USA a 10 anni e 2 anni. Per chi non sapesse a cosa si riferisce questo spread, è molto semplice: i 10 anni vengono considerati una scadenza lunga, mentre i 2 anni una scadenza corta; ciò significa che più lo spread tra i due titoli si restringe, più si ha l’appiattimento della curva dei rendimenti. Infatti, vedete come da aprile 2021 lo spread ha disegnato un trend ribassista? Significa semplicemente che, pian piano, la curva sta andando ad appiattirsi, segno del fatto che gli investitori si aspettano un rallentamento economico.
E’ curiosa la correlazione tra il Russell e lo spread: in ripresa ed espansione economica (ossia la parte racchiusa entro il rettangolo arancio) entrambi gli asset erano saliti (ricordo che se lo spread tra i due titoli è più pronunciato positivamente, ossia a percentuali positive, la curva è da considerarsi più “steep”).
Successivamente, da aprile 2021 ad oggi, il Russel ha iniziato una fase di lateralità mentre lo spread è andato a contrarsi; questa correlazione mi fa capire quanto entrambi gli asset siano correlati all’economia statunitense e come, in particolare, ci diano le stesse informazioni dal punto di vista del sentiment del mercato.
IL SETTORE PER ECCELLENZA IN TEMPI DI INFLAZIONE: REAL ESTATE
Un altro grande settore dalle grandi performance è sicuramente quello del Real Estate:
Come possiamo vedere dalla grafica, il settore è stato sicuramente tra i migliori, con una performance di oltre il 40%. Sapete come mai il settore immobiliare performa bene in questo periodo? Grazie all’inflazione!
Questo perché le aziende immobiliari riescono a trasferire al consumatore l’aumento percentuale dei prezzi in quanto gli immobili, in tempi inflattivi appunto, tendono a conservare il loro valore, al contrario di altri beni. Infatti, come saprete, con un inflazione che aumenta, aumentano anche i prezzi degli affitti, delle case e degli stabilimenti, e questo significa che i guadagni delle aziende immobiliari, in particolare i REITS, non vengono erosi (proprio per la capacità degli immobili di conservare quindi il loro valore).
L’inflazione in USA è al 6,8%; si prevede che nel 2022 si abbasserà di qualche punto percentuale. Quando succederà? Questo non si sa, ma credo che guardando il prezzo degli energetici e i valori dei PMI potremmo avere in futuro qualche certezza in più.
Spero questa analisi vi possa servire. Vi auguro un felice anno nuovo! MATTEO FARCI
Centene, ti stavo trascurando ma ora ti vedo nel tuo splendoreL' advisor algoritmico Market Miracle sta suggerendo da alcuni giorni un ingresso LONG sul titolo CENTENE $CNC
L'azienda che è fondamentalmente un HealthCare si occupa della cura a livello Statunitense di pazienti con e senza copertura sanitaria.
I segnali che mi sono stati forniti su Centene in questi giorni non avevano un aspetto particolarmente esplosivo per cui per mia colpa sono stati trascurati ma analizzando l'azienda più dai fondamentali emerge che Centene è davvero in ottima salute e matura per una possibile crescita lenta ma costante per molto tempo.
Infatti secondo alcuni siti che uso come riferimento per reperire dati sulle aziende è molto al di sotto del suo valore fair, non ha particolari alert se non una situazione debitoria in cui il covid ha contribuito molto ma che si spera con il tempo dovrebbe andarsi a ridurre.
Dal punto di vista grafico siamo già sui massimi e fra un ipercomprato e l'altro riesce sempre a salire un gradino più su indice della sua forza.
Analizzando Miracle Viewer, l'indicatore che cerca di individuare le posizioni dei grandi players di marcato, vediamo che stanno tornando gli investimenti da parte degli istituzionali per cui il titolo potrebbe accelerare la sua salita.
Dal punto di vista grafico nel brevissimo mi aspetto una salita come quella descritta nel grafico ma immagino ci saranno nuovi e futuri aggiornamenti molto presto.
Prenderò appena possibile una posizione sul titolo.
Dentro il FTSE MIB : "Recordati: comincia la corsa?"Oggi l’attenzione è sul titolo farmaceutico Recordati che sembra essersi riportato oltre la resistenza a 45,50€ che aveva impedito un allungo al rialzo di questo 2021.
L’azienda è stata protagonista di un buy-back azionario intorno a metà marzo durato cinque giorni e, escludendo la volontà di sostenere il titolo in borsa dato che P/B è intorno a 7,29 contro la media del settore Healthcare che si aggira intorno a 4, è probabile che i manager abbiano intenzione di offrire piani di stock option o acquisire qualche società pagandola anche in azioni. La creazione di valore per gli azionisti tramite l’aumento dell’EPS potrebbe essere un motivo a fronte di un leggero calo degli utili nel 2020, o semplicemente un riutilizzo delle proprie risorse dato che il ROE rimane elevato e la leva finanziaria bassa.
La mia idea è che Recordati sti valutando delle operazioni di M&A nel settore dei farmaci orfani (quelli impiegati nel trattamento di malattie rare) per accrescere la sua fetta di mercato in questo settore che già rappresenta per l’azienda più di un quinto del fatturato. Recente è la notizia dei buoni risultati nella fase 3 del farmaco Isturisa, usato per il trattamento nella sindrome di Cushing, e anche il Giappone ha dato via libera all’utilizzo del farmaco.
Data l’over performance dell’anno scorso sull’Eurostoxx Healthcare e la pausa di inizio, è molto probabile che il titolo cominci a creare nuove opportunità long.
A livello settoriale il settore Healthcare europeo da inizio anno viaggia in terreno moderatamente positivo (0,47%) e anche il trend di medio periodo sembrerebbe confermare questa direzione. Al contrario l'Italia si mostra praticamente neutra con un -0,09%. Non è questo un momento di forza del settore che ha già avuto il suo momento l’anno scorso, ma anche se brillerà meno di altri questo non riduce le buone opportunità che si possono trovare.
Dal punto di vista tecnico ci sono i presupposti per un'entrata long con tre target (46.46/47.31/47.82) dove si andrà a chiudere parzialmente l’operazione di breve termine; un prezzo che si porta sotto zona 44.56 cambierebbe lo scenario di investimento. Il rapporto rischio rendimento non è eccezionale e va da 0,45 a 1,5. Da seguire gli sviluppi per ulteriori allunghi del titolo.
PSNL | Rischiosa ma interessanteDico rischiosa perché gli earnings stanno scendendo. Nonostante ciò le vendite aumentano, e ciò mi fa pensare (soprattutto perché fa parte dell'healthcare) a forti investimenti.
Per quanto riguarda l'asetto tecnico bisogna stare attenti all'ADX line che risulta un po' carica già adesso...
Penso la metterò dentro nel portafoglio ma con un rischio ridotto, giusto come azienda satellite.
JYNT | Lato tecnico ottimo, lato fondamentale... anche!Ecco un'ottima azienda con un bellissimo consolidamento e rottura con forti volumi. L'unico appunto per il lato tecnico è l'ADX molto carica...
Fondamentali beh che dire, in crescita e da pochi anni ha raggiunto gli utili positivi (un'azienda che passa da utili negativi a utili positivi ritengo sia un'azienda molto forte).
Possibile anticipare uno Skyrocket? - Esempio Alterity (ATHE)Le azioni quotate negli Stati Uniti di Alterity Therapeutics Ltd. ATHE (NASDAQ), sono letteralmente schizzate in alto lunedi, dopo che l'azienda, con sede in Australia, ha annunciato l'indennità di un nuovo brevetto per composti di prossima generazione per il trattamento di malattie neurodegenerative. Il volume degli scambi è esploso a 61,3 milioni di azioni, rendendo il titolo il secondo più attivo negli Stati Uniti e facendo guadagnare al titolo più del 146% in un solo giorno.
Era possibile in qualche modo anticipare il trend e definire il Target Price?
Analizzando il grafico con time frame settimanale è possibile notare come il prezzo abbia trovato un valido supporto nella media a 50 periodi. Il recupero del gap in chiusura poteva rappresentare un valido segnale di ingresso, seppur dall'elevato rischio per il trader.
Definito il punto di ingresso, il Target Price sarebbe stato individuato con il livello 618 di Fibonacci partendo dagli S.H. e S.L. indicati in figura.
GRANDI ASPETTATIVE, MODERNAAbbiamo analizzato il grafico di Moderna.
La situazione sembra molto interessante dal punto di vista fondamentale in quanto nei giorni passati sono stati annunciati importanti avanzamenti nella ricerca di cure al coronavirus, se Moderna dovesse riuscire a sviluppare dell cure efficaci o a sviluppare un vaccino potremmo assistere ad un rialzo poderoso dei prezzi.
Un primo target di breve potrebbe essere 106 ma se dovesse essere raggiunto sarebbe opportuno continuare a seguire il trend e lasciare correre i profitti .
Se Moderna non riuscirà a trovare una cura e deluderà le aspettative ecco che potremmo vedere una discesa altrettanto rapida , il tempo scorre.
Amplifon prova a frenare la discesaTitolo, Amplifon, che ha avuto un crollo del 50% dai massimi del 19-20 Febbraio andando a rompere la mm 50 su tf settimanale alla quale risultava essere molto resistente, e addirittura a testare quella a 200 periodi, che per ora sembra averne arrestato la caduta. Penso che il titolo rimanga forte sul lungo periodo, in quanto rivolto principalmente agli anziani e marchio di riferimento del suo settore. "Ovvietà" confermate dal suo trend indiscutibilmente positivo negli anni, ma del quale anche per questo motivo è difficile individuare il fair value. L'annuncio dell' annullamento del dividendo per ora non ha pesato in modo importante sul titolo (complice il fatto che lo yield non fosse particolarmente alto probabilmente) e sta proseguendo nella sua ricerca di un prezzo di equilibrio in corrispondeza della zona compresa tra le due medie mobili di 50 e 200 periodi su tf settimanale. Ciò che andrò a monitorare maggiormente sarà proprio la reazione di questi due indicatori sul weekly, con un occhio di riguardo anche alla violazione della mm 50 sul 4h alla quale il prezzo si sta approcciando attualmente, anche se ichimoku sembra suggerire che necessiterà ancora tempo, e tempo in questo caso significa proseguimento del ribasso. Un eventuale ribasso potrebbe anche andare a formare una divergenza rialzista sul CCI settimanale, che se legata ad una tenuta della mm 200 potrebbe farmi propendere per una prima entrata su questo titolo al quale ero interessato da tempo. Sempre con la consapevolezza che in situazioni come questa l'analisi tecnica conta relativamente e non bisogna certo strafare, ma stare il piu possibile dalla parte dei bottoni ed entrare soltanto se si conoscono bene i rischi e si accetta di dover eventualmente tenere il titolo molto molto tempo o di accettare loss. D'altro lato, se fosse una situazione standard non staremmo parlando di "occasioni". In questo caso, se prenderò posizioni, seguirò gli andamenti del mercato in quanto sarei intenzionato a tenerlo a lungo ma essendo una situazione molto difficile ed esogena al titolo in questione su molti aspetti, se vedrò nubi all'orizzonte potrei pensare di uscire in corrispondenza della mm200 del 4h. Come sempre questi post sono da intendere come spunti di riflessione e discussione e non come consigli di investimento. Buon trading
Biogen: Possibile Fine dell'IncertezzaDopo il grande rialzo di metà ottobre (dopo la comunicazione del continuo sviluppo di "aducanumab"), Biogen ha iniziato una fase di lateralizzazione mantenendo il valore raggiunto in questa seduta, e consolidandolo.
Ho tracciato le Ichimoku Cloud su un grafico giornaliero, insieme alle bande di Bollinger per evidenziare la volatilità e confermare la fase di lateralizzazione. Attualmente, da un punto di vista tecnico, ci troviamo in una fase molto interessante di test della resistenza superiore della nuvola con una impostazione al rialzo, come confermato anche dallo Stocastico.
La tendenza rialzista è confermata anche dall'analisi fondamentale. Biogen può contare su una forte partneship con Roche per quanto riguarda l'oncologia, e su ricavi crescenti grazie ad Ocrevus (Sclerosi multipla), oltre che ad una importante pipeline.
Inoltre, la complessità dei farmaci di Biogen rende difficile la produzione di Biosimilari.
Disclosure: Non ho alcun rapporto commerciale con alcuna società i cui titoli sono menzionati in questo sito Web. I miei articoli contengono dichiarazioni e proiezioni basate su ipotesi sui mercati dei capitali e quindi intrinsecamente soggette a numerosi rischi e incertezze. Prima di acquistare o vendere azioni, è necessario effettuare le proprie ricerche e raggiungere le proprie conclusioni o consultare un consulente finanziario. Gli investimenti comprendono rischi, inclusa la perdita di capitale. Non sono un consulente finanziario.