Certificato Multi Express su Ferrari, Stellantis e VolkswagenIl settore automotive europeo sta attraversando una fase di profonda trasformazione, tra elettrificazione e nuovi modelli di business. In questo contesto dinamico, il certificato che analizzerei oggi offre un’opportunità interessante per posizionarsi su tre protagonisti del mercato: Ferrari, Stellantis e Volkswagen. Con un rendimento annualizzato del 15% e una barriera capitale al 50%, questo strumento strutturato combina potenziale di rendimento e protezione condizionata del capitale.
Il certificato appartiene alla categoria Multi Express con Barriera, una struttura che tipicamente combina la possibilità di rimborso anticipato con un flusso cedolare regolare. La caratteristica principale di questo prodotto è l’attraente rendimento del 15% annualizzato, che si posiziona ben al di sopra delle alternative tradizionali a reddito fisso.
Le caratteristiche tecniche principali includono:
Barriera capitale: 50% dei valori iniziali
Buffer di protezione: 49% rispetto ai livelli attuali
Scadenza: 3 giugno 2027
Meccanismo worst-of sui tre sottostanti
La struttura Multi Express suggerisce che il certificato offra cedole periodiche con possibilità di rimborso anticipato al verificarsi di determinate condizioni. Il buffer del 49% indica che i sottostanti possono perdere quasi la metà del loro valore attuale prima che la barriera capitale venga toccata, offrendo un margine di sicurezza significativo.
Analisi completa sul nostro blog: isinconnect.co.uk
Buone opportunità a tutti!
Disclaimer: questo contenuto non rappresenta sollecitazione al pubblico risparmio, promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazione finanziaria. Le informazioni sono fornite a scopo educativo e informativo.
Idee della comunità
Analisi della struttura di XAUUSD | Concetti di Smart MoneyAnalisi della struttura di XAUUSD | Concetti di Smart Money | 17 luglio 2025
Panoramica di mercato:
L'oro (XAUUSD) è attualmente scambiato intorno al livello di $ 3.328, mostrando un chiaro comportamento di Smart Money con molteplici Break of Structure (BOS), accumuli di liquidità e reazioni da zone chiave. Il grafico delinea un'azione di prezzo ben definita tra un intervallo di resistenza e un supporto definito, mostrando segnali di una potenziale inversione o di una configurazione di continuazione.
🧠 Concetti chiave evidenziati:
BOS (Break of Structure):
Diversi livelli di BOS confermano i cambiamenti interni nella struttura del mercato, indicando la partecipazione attiva di istituzioni e investitori di Smart Money. Ogni BOS indica un potenziale blocco degli ordini o una zona di sweep di liquidità.
Zona di resistenza ($ 3.375 - $ 3.400):
Il prezzo ha reagito più volte da questo livello, mostrando un esaurimento a ogni spinta. Questa zona funge da magnete per la liquidità, ma anche da forte area di offerta.
Zona di supporto ($ 3.320 - $ 3.335):
Quest'area ha generato diversi rigetti e conferme da parte della BOS, trasformandosi in una zona di riaccumulo. L'attuale andamento dei prezzi si sta consolidando all'interno di questo supporto.
Supporto forte ($ 3.245 - $ 3.270):
In caso di ulteriore ribasso, questa zona potrebbe rappresentare un'entrata long ad alta probabilità per gli acquirenti swing, grazie alla domanda storica e alle precedenti acquisizioni di liquidità.
📈 Prospettive di trading:
Se il prezzo mantiene il supporto sopra i $ 3.320, potremmo assistere a una reazione rialzista verso i $ 3.375, puntando alla resistenza superiore.
Una BOS pulita sopra i $ 3.375 confermerebbe una continuazione rialzista a breve termine e una potenziale fase di espansione.
Il mancato mantenimento di questo supporto aprirebbe la strada verso l'area dei $ 3.270, offrendo prezzi scontati per i rialzisti a lungo termine.
🎯 Approfondimento didattico:
Questo grafico è un esempio pratico della struttura dello Smart Money Concept (SMC):
Osservare la frequenza BOS come impronte digitali istituzionali.
Il prezzo rispetta le precedenti zone di domanda, lasciando spazio a configurazioni di trading reattive.
La confluenza tra supporto orizzontale e rottura della trendline fornisce ulteriore conferma per il processo decisionale.
GOLD | Sussidi operativi.Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Oggi i sussidi me li sono operati!
Un trade con non poco rischio, ma a volte bisogna correrlo, no risk no profit.
Operazione totalmente basata sul movimento anomalo di ieri, quest'induzione pazzesca a rialzo.
Studiando attentamente, volevo una ricerca di liquidità sotto il minimo di partenza di questa induzione ovvero quello dei 3320$ per oncia, è avvenuta e anche molto profonda fino ai 3310$ spaccati, da lì è avvenuto un forte rientro, io ho preferito entrare prima del rientro perché mi piaceva come si stava comportando il rifiuto di quella zona.
Protezione ovviamente sotto il minimo vicino , abbastanza abbondante, non voglio correre grossi rischi.
Gestione del rischio dell'operazione dimezzata, visto il forte momentum SHORT che c'era.
Ora parliamo di target e di che penso ora del grafico.
Con questo tipo di atteggiamento di oggi penso voglia spingere molto in su fino a riprendere il massimo di ieri creato dalla forte induzione, questo il primo target e zona di parzializzazione, poi cercherò di farlo spingere ancora più su fino alla liquidità dei 3410$.
Vediamo cosa ci riserverà domani.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Biancheria intima d'oro: 3300-3310Biancheria intima d'oro: 3300-3310
Come mostrato in figura:
Oggi, il prezzo dell'oro sta nuovamente affrontando la prova del livello di supporto 3300-3310
Come da titolo di oggi: Biancheria intima d'oro in arrivo
Sta per scoppiare una nuova fase di battaglia long-short
Già dalla prossima settimana, c'è un'alta probabilità che si instauri un mercato storico.
Dalla struttura macro, il prezzo dell'oro ha raggiunto la fine dello shock e i lati long e short sono attualmente in forte disaccordo.
Intervallo di stallo in aumento: 3310-3375
Al momento, il prezzo dell'oro: shock di intervallo 3315-3320
La prossima strategia è molto chiara:
1: Finché il prezzo dell'oro si mantiene sopra 3310, questo è l'intervallo migliore per la pesca di fondo e le posizioni long, e lo stop loss è impostato a 3300-3295.
2: Una volta superato quota 3310, i rialzisti devono essere cauti e attenti alla possibilità di un brusco calo. Finché il prezzo dell'oro si stabilizza sotto quota 3300, è possibile passare direttamente al trading a breve termine, con lo stop loss impostato tra 3310 e 3315.
Preferisco seguire il trend principale e considerarlo una strategia di acquisto a un prezzo basso.
Acquisto: 3310-3315
Stop loss: 3300-3295
Obiettivo: 3350-3375
I dati sull'oro hanno innescato un crollo improvvisoI dati sull'oro hanno innescato un crollo improvviso, gli orsi supereranno quota 3300?
Analisi di mercato: il sentimento di avversione al rischio cambia all'istante, i prezzi dell'oro salgono e poi scendono
Ieri il mercato dell'oro ha nuovamente subito forti oscillazioni. Inizialmente è sceso a circa 3320 a causa della pressione del rafforzamento del dollaro statunitense, e poi, stimolato dalla voce secondo cui "Trump potrebbe licenziare Powell", è balzato di 50 dollari statunitensi nel breve termine a 3377, ma i guadagni sono stati ceduti dopo che la notizia è stata chiarita, e infine ha chiuso a circa 3347. La linea giornaliera ha chiuso in positivo ma non è riuscita a rompere la resistenza chiave.
Nella prima sessione asiatica di oggi, i prezzi dell'oro hanno oscillato intorno a 3346 e il mercato ha operato con cautela. I dati sulle vendite al dettaglio e sulle prime richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono stati positivi, l'indice del dollaro statunitense è cresciuto nel breve termine, i rendimenti dei titoli del Tesoro USA sono aumentati e l'oro è stato messo sotto pressione ed è sceso sotto i 3.320. Tuttavia, il mercato resta diviso sulle politiche della Fed e il ribasso dei prezzi dell'oro potrebbe essere limitato.
Analisi tecnica: lo shock non è stato interrotto e acquistare a prezzi alti e vendere a prezzi bassi è ancora il tema principale
1. Livello giornaliero: continua l'oscillazione dell'intervallo
Gamma di tasti: 3320-3375. Ha testato 3375 tre volte senza però riuscire a sfondare, e ha testato 3320 due volte trovando supporto, il che indica un duro tiro alla fune tra tori e orsi.
Segnali dell'indicatore: il KDJ è smussato, il MACD è appiccicoso, MA5-MA10 è una croce d'oro, ma lo slancio è insufficiente ed è difficile formare un trend unilaterale nel breve termine.
2. Livello a 4 ore: la pressione di pullback a breve termine aumenta
Il MACD è morto, il KDJ è sceso, indicando che c'è ancora bisogno di una correzione a breve termine. Il supporto sottostante è 3320 (la banda di Bollinger inferiore). Se scende sotto, potrebbe attestarsi sui 3300-3285.
La resistenza superiore è 3358-3377. Se dovesse sfondare, potrebbe toccare quota 3400, ma dobbiamo stare attenti al rischio di rialzi e ribassi.
Strategia operativa: acquistare a basso prezzo e non inseguire posizioni corte
Posizione bassa-lunga a breve termine: provare ad acquistare con una posizione leggera quando scende a 3310-3315, stop loss a 3300, obiettivo 3340-3350.
Opportunità ad alta quota: se rimbalza a 3365-3370 ed è sotto pressione, puoi provare a vendere allo scoperto, con uno stop loss a 3380 e un obiettivo a 3350-3340.
Follow-up in caso di breakout: se inaspettatamente scende sotto i 3300, aspetta e osserva, e aspetta il supporto di 3280-3260 prima di prendere in considerazione l'acquisto su base bassa; se supera i 3400, potrebbe aprirsi uno spazio al rialzo, ma bisogna fare attenzione alle false rotture.
Sentimento del mercato e avviso di rischio
Fattori negativi: rafforzamento del dollaro USA, aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA e raffreddamento delle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed.
Supporti positivi: incertezza geopolitica, elevati rischi di valutazione delle azioni statunitensi e ancora elevata sensibilità del mercato ai dati economici.
Opinione personale: nonostante i dati siano ribassisti per l'oro nel breve termine, il mercato è ancora in un andamento volatile e non è consigliabile cercare posizioni corte. Gli investitori prudenti dovrebbero attendere i livelli di supporto chiave per acquistare a prezzi bassi oppure seguire il trend dopo una svolta.
EURUSD, euro troppo veloce chiesti patente e librettoChart di Capital.Com
L’euro ha trovato un motivo per prendere fiato non in un momento qualunque
Contro dollaro, graficamente ha impattato sulla parte alta del canale rialzista di lungo periodo mentre all’interno del basket di valute “coalizzate” contro dollaro è coinciso col contatto del Dollar Index con la parte bassa del canale di lungo
L'analisi fondamentale lo avrebbe potuto immaginare/prevedere?
Il cambio eurusd al contatto con la trendline sul settimanale ha prodotto un pattern di dark cloud cover con cui sta attualmente scendendo.
Il DXY ha formato un hammer con cui sta salendo.
La settimana non è chiusa e i prezzi sono sul supporto degli 1,16.
Vedremo con che forma la candela chiuderà e ne sapremo di più.
Nel frattempo, siccome siamo curiosi di capire che potrà mai accadere, diamo una sbirciata più giù sul giornaliero.
Qui il caso è ambiguo.
Non abbiamo particolari figure di inversione, tuttavia, abbiamo l’abbandono della parte bassa del canale rialzista di breve con i prezzi che potrebbero aver anche fatto pullback su di esso con la shooting star di ieri.
Ancora, al momento in cui scrivo, non è validata ma il livello di breakout coincide tragicamente col support degli 1,16.
Non resta che attendere domani la candela settimanale, per quel che mi riguarda, per evitare le trappole del giornaliero.
Infatti, il rischio che si corre è quello di andare short oggi se dovesse cedere 1,16 e risvegliarsi domani con un hammer sia sul daily che sul weekly.
S&P500: Trade del giornoBuongiorno a tutti amici trader e investitori,
oggi condivido il grafico di OANDA:SPX500USD con la mia strategia LuBot Ultimate che sul timeframe a 4H ha una probabilità di vittoria del 74%.
Mi è arrivato un alert di acquisto su cui ho piazzato un ordine limite qualche pips sotto la chiusura della candela del segnale.
I livelli di uscita sono esattamente quelli mostrati dalla strategia.
Il trade è attivo e considerando che siamo ai massimi storici e potrei aspettarmi una correzione più profonda, ho limitato il rischio investendo meno della mia percentuale solita e mantenendo l'uscita sui massimi precedenti indicati dalla strategia che, anche se porta il livello di uscita abbastanza vicino, dovrebbe aumentare le probabilità di essere raggiunto e diminuire il rischio di ritrovarci appesi ad una posizione in perdita da gestire.
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⚠️ Disclaimer: Questo post è a solo scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria. Fai sempre le tue ricerche prima di prendere decisioni di investimento.
FRED:SP500 SP:SPX TVC:SPX CBOE:SPX
I prezzi dell'oro rimangono nel range
Analisi del mercato
Giovedì (17 luglio), nella prima sessione asiatica, l'oro spot è stato scambiato in un range ristretto a 3.346,50 dollari l'oncia. Il mercato notturno è stato dominato dalle notizie e i prezzi dell'oro hanno dato vita a un mercato "montagne russe": nella prima sessione di New York, è sceso a un minimo intraday di 3.319,58 dollari a causa del rafforzamento del dollaro statunitense, per poi impennarsi di 50 dollari, raggiungendo un massimo di tre settimane di 3.377,17 dollari a causa delle voci secondo cui "Trump potrebbe licenziare Powell". Dopo che Trump ha smentito le voci, i prezzi dell'oro hanno ceduto parte dei loro guadagni e hanno infine chiuso in rialzo dello 0,68% a 3.347,38 dollari.
Analisi tecnica
Livello giornaliero
Oscillazioni nel range: i prezzi continuano a essere limitati al range 3.320-3.375 dollari, sondando quota 3.375 tre volte senza romperla e testando supporto a 3.320 due volte.
Segnale indicatore: il KDJ è smussato, le doppie linee del MACD sono incollate e la croce dorata MA5-MA10 suggerisce un potenziale trend rialzista, ma un momentum insufficiente limita il mercato unilaterale.
Livello a 4 ore
Pressione a breve termine: il KDJ volge al ribasso dopo la croce dorata, la croce morta del MACD continua e la colonna verde dell'energia cinetica indica la necessità di un callback.
Posizione chiave: prestare attenzione al supporto di 3320 (traccia inferiore della banda di Bollinger) sottostante e guardare verso 3300-3285 in caso di rottura; la resistenza superiore è ancora 3375.
Suggerimenti operativi
Strategia: principalmente posizioni basse e lunghe all'interno del range, andare lunghi a 3320-3322 per la prima volta, stop loss a 3312 e obiettivo 3340-3350.
Avvertenza sui rischi: se si rompe quota 3375 o si scende sotto quota 3320, prestare attenzione all'inizio del mercato di tendenza.
Trump, Powell e l’Oro nel Selvaggio Westho bisogno del tuo sostegno.
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Per le mie analisi utilizzo:
*Chart di Capital.com*
🌞 Buongiorno a tutti 🌞
Anche se riusciamo a prendere ottime zone con movimenti su quasi ogni asset che analiziamo sugli outlook del lunedi, diventa difficile reagire ai continui scossoni improvvisi.
Ieri è stato l’esempio perfetto:
Trump ha parlato di licenziare Powell e in 1 minuto l’oro ha fatto +600 pips e subito dopo il contrario.
Ad oggi, il quadro su USD e GOLD è complicato. Riassumo le notizie principali:
-Trump: ha dichiarato che potrebbe licenziare Powell se rieletto. Mercato incerto.
-Powell: ieri discorso neutrale, ma sotto pressione politica.
-IPC USA: uscito più alto del previsto = inflazione ancora forte.
-PPI USA: dati misti, ma in linea con il trend di inflazione ancora presente.
-GENIUS BILL: nuova legge in discussione, potrebbe spingere il dollaro e penalizzare oro nel breve.
-Retail Sales: in uscita oggi, dato chiave per capire la forza del consumatore USA.
COSA FACCIO ORA?
Nessuna previsione chiara.
L’oro potrebbe avere ancora pressione ribassista, ma lo scenario resta instabile.
notando che il daily di mercoledi è andato a liquidare i massimi delle candele di lunedi martedi in una botta sola quasi al tocco della nostra zona di supply segnata, potrei aspettarmi oggi e domani una espansione ribassista andato fino alle zone di demand segnate sotto.
Io resto fermo fino al dato sulle vendite al dettaglio.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Oro in calo: il mercato reagisce alle dichiarazioni di TrumpIl prezzo dell'oro ieri sera ha registrato un forte aumento di decine di USD/oz, ma ha rapidamente invertito la tendenza dal massimo di 3.370 USD/oz dopo che il presidente Donald Trump ha confermato di non avere intenzione di licenziare il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
In un altro sviluppo, il rapporto sul prezzo alla produzione (PPI) degli Stati Uniti pubblicato questa mattina ha mostrato un aumento leggermente inferiore alle previsioni degli analisti.
Tuttavia, il mercato dell'oro non ha reagito in modo significativo a questa notizia, poiché gli investitori si concentrano ancora sulle dichiarazioni del presidente Trump e sulle aspettative riguardo alla politica dei tassi di interesse. Attualmente, l'oro si muove intorno ai 3330 USD.
La volatilità del prezzo dell'oro oggi riflette la sensibilità del mercato alle notizie relative alla politica monetaria e alle mosse della Fed. Gli investitori stanno aspettando ulteriori dati economici, inclusi i prossimi rapporti sull'inflazione dei consumatori (CPI), per valutare la possibilità che la Fed cambi i tassi di interesse in futuro. In questo contesto, l'oro mantiene una tendenza ribassista a breve termine.
EURODOLLARO: ANALISI GRAFICA SECONDO LA TEORIA DELLE ONDE DI ELLIn questo breve articolo analizziamo un grafico settimanale del cross EURO/DOLLARO spot secondo la Teoria delle Onde di Elliott.
Se nel grafico sopra riportato prendiamo in considerazione un minimo importante e un possibile massimo importante, notiamo che potrebbe essersi chiusa una struttura impulsiva in 5 onde di grado primario, tracciata in blu, con una ipotetica onda 3 in estensione, tracciata in rosso.
Ipoteticamente è già partita un’onda correttiva, che dovrebbe riportare i prezzi all’altezza dell’onda 4 dell’impulso precedente e quindi in area 1,10, ma considerato il supporto statico, che evidenziamo nel grafico con una linea orizzontale, potremmo anche dire in area 1,11-1,12.
Anche l’analisi algoritmica (Elliott oscillator) ci conferma che la struttura di grado primario potrebbe essere, con alte probabilità, di carattere impulsivo e che è partita una correzione che dovrebbe riportare i valori dell’oscillatore verso la linea dello zero, dove indicativamente si potrebbe chiudere la correzione.
Dopo la correzione si dovrebbe attuare un ulteriore impulso rialzista.
Buon Trading
Agata Gimmillaro
EURUSD - analisi macroeconomica e finanziariaI rendimenti dei Treasury decennali statunitensi sono saliti intorno al 4,48% nella giornata di giovedì, in un contesto di attenuazione delle tensioni sui mercati, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha definito “altamente improbabile” l’ipotesi di rimuovere Jerome Powell dalla guida della Federal Reserve. La dichiarazione ha contribuito a rasserenare gli investitori, dopo che nella seduta precedente erano circolate indiscrezioni su un possibile licenziamento del presidente della Fed, ipotesi che aveva innescato un calo dei rendimenti per via dei timori di un’accelerazione nei tagli dei tassi d’interesse.
L’attenzione degli operatori si concentra ora sui dati relativi alle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, attesi nel corso della giornata, che potrebbero offrire ulteriori indicazioni sullo stato di salute dell’economia americana e sulle prossime mosse della banca centrale. Il tutto si inserisce in un quadro macroeconomico caratterizzato da segnali contrastanti: da un lato, un rallentamento dei prezzi alla produzione; dall’altro, un’accelerazione dell’inflazione al consumo.
Sul fronte commerciale, Trump ha dichiarato mercoledì che gli Stati Uniti manterranno probabilmente i dazi del 25% sulle importazioni dal Giappone, e ha lasciato intendere la possibilità di un nuovo accordo commerciale con l’India, dopo l’annuncio di un’intesa con l’Indonesia avvenuto il giorno precedente.
Nel frattempo, l’indice del dollaro statunitense è risalito a quota 98,7, recuperando terreno dopo una seduta volatile che si era chiusa in ribasso a causa delle preoccupazioni sull’indipendenza della Federal Reserve. Le tensioni si sono in parte dissipate dopo la smentita ufficiale da parte di Trump, che ha definito “altamente improbabile” un intervento diretto sulla leadership della banca centrale.
La produzione industriale statunitense ha registrato un incremento dello 0,3% nel mese di giugno, superando le attese del consenso, che indicavano un aumento più contenuto dello 0,1%. Il dato segna una ripresa dopo due mesi consecutivi di stagnazione, con variazioni nulle sia ad aprile che a maggio.
All’interno del comparto, la produzione manifatturiera – che rappresenta circa il 78% del totale – è cresciuta dello 0,1%, lievemente al di sopra delle previsioni di invarianza. Particolarmente significativa è stata la performance del settore delle utilities, in rialzo del 2,8%, trainata da un aumento del 3,5% nella produzione di energia elettrica, che ha più che compensato il calo del 2,6% nella produzione di gas naturale. Di contro, il settore minerario ha registrato una contrazione dello 0,3%.
Il tasso di utilizzo della capacità produttiva è salito al 77,6%, rimanendo tuttavia al di sotto della media di lungo periodo del 79,6% (riferita al periodo 1972–2024).
Nel complesso, nel secondo trimestre del 2025, la produzione industriale ha evidenziato una crescita annualizzata dell’1,1%, segnalando una moderata espansione dell’attività economica nel comparto secondario.
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono rimasti invariati nel mese di giugno, segnando una pausa dopo l’incremento dello 0,3% registrato a maggio (dato rivisto al rialzo), e risultando inferiori alle attese del mercato, che indicavano un aumento dello 0,2%.
La componente dei servizi ha evidenziato una flessione dello 0,1%, dopo il +0,4% del mese precedente, principalmente a causa di un marcato calo (-4,1%) dei prezzi dei servizi di alloggio per i viaggiatori. Ribassi si sono osservati anche nei segmenti della vendita al dettaglio di automobili e ricambi, nei servizi di deposito, nel trasporto aereo passeggeri e nel commercio all’ingrosso di alimenti e bevande alcoliche.
Al contrario, i prezzi dei beni sono aumentati dello 0,3%, il ritmo più sostenuto da febbraio, sostenuti in particolare da un incremento dello 0,8% nel comparto delle comunicazioni e delle attrezzature correlate. Rialzi si sono registrati anche nei prezzi di benzina, energia elettrica residenziale, pollame trasformato, carni e frutta a guscio.
Su base annua, l’inflazione alla produzione è rallentata al 2,3%, il livello più basso da settembre 2024, in calo rispetto al 2,7% di maggio (dato rivisto) e al di sotto delle previsioni del 2,5%. Anche l’indice core PPI è rimasto invariato su base mensile, deludendo le attese di un +0,2%, mentre il tasso core annuo è sceso al 2,6% dal 3,2%, anch’esso inferiore al consensus del 2,7%.
Per quanto riguarda l’inflazione al consumo (USA), nel mese di giugno 2025, ha registrato un incremento dello 0,3% su base mensile, segnando la variazione più marcata degli ultimi cinque mesi. Il dato si confronta con un aumento dello 0,1% rilevato a maggio ed è risultato in linea con le attese del consenso di mercato.
Il principale contributo all’accelerazione dell’inflazione è derivato dalla componente abitativa, che ha evidenziato un incremento dello 0,2%. Parallelamente, si è osservato un rialzo dell’1,0% nei prezzi dei carburanti e dello 0,3% nel comparto alimentare.
Al contrario, alcune componenti del paniere hanno mostrato dinamiche deflazionistiche: i prezzi dei veicoli usati sono diminuiti dello 0,7%, mentre quelli dei veicoli nuovi hanno registrato una flessione dello 0,3%.
Analisi tecnica
Grafico giornaliero (Daily Chart)
Il quadro tecnico rimane impostato al rialzo, nonostante l’attuale fase di ritracciamento, attribuibile all’alternanza di tensioni sul fronte commerciale – in particolare in materia di dazi – e agli attriti istituzionali tra il Presidente Trump e il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Tali dinamiche stanno contribuendo a un contesto di crescente incertezza in merito all’orientamento futuro della politica monetaria statunitense.
Tale incertezza si è riflessa in un aumento della volatilità, particolarmente evidente nella sessione di mercoledì, caratterizzata da ampie escursioni di prezzo. Nonostante ciò, il trend di fondo si conferma rialzista, con la price action che continua a gravitare attorno al supporto dinamico rappresentato dalla Kijun Sen dell’indicatore Ichimoku.
Particolare attenzione è rivolta alla chiusura della candela odierna: una chiusura al di sotto della Kijun Sen potrebbe aprire spazi per ulteriori correzioni, con primo target tecnico individuato in area 1,144, dove il prezzo potrebbe trovare supporto sulla media mobile esponenziale a 50 periodi (EMA 50), come già osservato nella candela del 13 maggio.
Attualmente, il mercato si trova in corrispondenza di una confluenza tecnica tra la Kijun Sen e il livello di ritracciamento di Fibonacci 0,618, calcolato sull’ultimo impulso rialzista compreso tra il 23 giugno e il 1° luglio. In tale contesto, i trader orientati al trend following potrebbero valutare l’opportunità di incrementare le proprie esposizioni rialziste in prossimità di tali livelli chiave.
Grafico settimanale (Weekly Chart)
Anche su scala settimanale, il quadro tecnico conferma una chiara impostazione rialzista. Il prezzo si mantiene ben al di sopra della Tenkan Sen, evidenziando una fase di espansione direzionale. Per i trader trend follower con un approccio più conservativo, risulta rilevante osservare come la Tenkan Sen abbia agito da supporto dinamico in più occasioni, in particolare sulle candele del 7 aprile e del 12 maggio, con reazioni tecniche quasi millimetriche.
Sarà pertanto interessante monitorare l’eventuale ripetizione di tale comportamento, che potrebbe offrire ulteriori segnali di conferma per strategie di accumulo in ottica rialzista.
#009: Opportunità Investimento LONG su EUR/AUD
Abbiamo piazzato un ordine buy limit a 1.776, in attesa di uno spike ribassista che ci permetta di entrare insieme alle istituzioni, non contro di loro.
Perché questo ingresso?
🔻 Aspettiamo un falso breakout a 1.776, livello chiave dove i big player stanno accumulando liquidità con stop hunt tecnici.
🔐 Lo SL è piazzato sotto i livelli dove i sistemi bancari hanno ordini protettivi futuri.
📊 I retail sono ancora pesantemente short, e non stanno uscendo, il che conferma che il movimento up non è ancora partito.
📈 L’Open Interest mostra attesa di rottura imminente, con carico progressivo da parte di grossi player.
⏳ Stiamo fuori ora per non essere vittime del ritracciamento, ma pronti a entrare sullo spike ribassista istituzionale.
Un’espansione violenta verso 1.79, con una candela direzionale che partirà non appena si completa la pulizia retail sotto 1.776.
Il trade ha tutte le caratteristiche dell’ingresso istituzionale perfetto: posizionamento anticipato, pazienza, e stop in zona difesa.
Il mercato sale grazie a in calo e utili banche.Il mercato sale grazie al raffreddamento del PPI e agli utili delle grandi banche.
Nonostante un momentaneo rallentamento dovuto al nuovo scontro tra il presidente Trump e la Federal Reserve, i mercati azionari sono tornati in territorio positivo nella giornata di ieri, mentre gli investitori continuano a essere sommersi da report sugli utili e dati sull’inflazione.
Il NASDAQ ha proseguito la sua corsa da record, guadagnando lo 0,25% (circa 52 punti) e toccando un nuovo massimo storico a quota 20.730,49. Anche gli altri principali indici hanno recuperato dal calo registrato martedì: il Dow Jones è salito dello 0,53% (231 punti) a 44.254,78, mentre l’S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,32%, raggiungendo i 6.263,70 punti.
A metà giornata, i listini erano passati in territorio negativo, a seguito della notizia secondo cui il presidente Trump starebbe valutando la possibilità di rimuovere Jerome Powell dalla guida della Fed. Tuttavia, i mercati si sono rapidamente ripresi dopo che lo stesso Trump ha dichiarato che tale scenario era “altamente improbabile”, pur ribadendo la sua disapprovazione nei confronti di Powell e rifiutandosi di escludere del tutto l’ipotesi.
Nella giornata odierna, tuttavia, sono arrivate notizie più concrete, tra cui un nuovo rapporto sull’indice dei prezzi alla produzione (PPI), che ha contribuito a placare alcune preoccupazioni emerse dopo i dati sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) diffusi martedì. I prezzi all’ingrosso sono rimasti invariati su base mensile e hanno segnato un incremento del 2,3% su base annua, entrambi inferiori alle attese (rispettivamente +0,2% e +2,5%). Anche il PPI core si è rivelato inferiore alle previsioni. Questi dati si inseriscono positivamente nel contesto delineato dal CPI, che ha rispettato le stime pur risultando leggermente superiore alla rilevazione precedente.
Nel frattempo, le grandi banche statunitensi continuano a pubblicare i risultati relativi al secondo trimestre. Goldman Sachs (+0,9%), Bank of America (-0,26%) e Morgan Stanley (-1,3%) hanno tutte superato le aspettative sugli utili; ad eccezione di BAC, hanno battuto anche i risultati netti.
Al di fuori del settore finanziario, Johnson & Johnson ha registrato un balzo di oltre il 6% grazie a un trimestre positivo, dopo un periodo altalenante.
Tra i numerosi report previsti per oggi, spicca anche quello del colosso dello streaming Netflix, che dovrebbe chiudere un altro trimestre solido, con una crescita del fatturato superiore al 15% e un utile per azione (EPS) in aumento del 44%. Prima dell’apertura dei mercati, sono attesi anche i risultati di Taiwan Semiconductor, GE Aerospace, Abbott Laboratories e PepsiCo.
Per il momento, i principali dati sull’inflazione sembrano essere stati diffusi; tuttavia, nel corso della giornata conosceremo nuovi dettagli sui consumi, grazie ai dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Come di consueto, giovedì sarà invece la volta delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.
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FERRARI potrebbe essere una nicchia sicuraFERRARI continua a difendere i prezzi sopra 400 euro. Non appena si tenta di scendere il titolo reagisce forte.
Nelle ultime sedute abbiamo assistito anche ad una forza capace di rompere la trendline discendente e a puntare su massimi crescenti. Il ritmo del trend, se ancora sostenuto, potrebbe riportare i prezzi sui massimi precedenti.
Inoltre il recente rialzo è sostenuto da un leggero aumento dei volumi, segno che il flow è presente e attivo.
Con un portafoglio ordini pieno fino al 2026, Ferrari resta un investimento di qualità. La Ferrari elettrica è attesa nel 2026... sarà apprezzata? riuscirà a mantenere alto il margine di profitto tipico dei prodotti di questa azienda?
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Mercati in rialzo tra Powell, Trump e dati USATRUMP VERSUS POWELL?
Le azioni statunitensi hanno chiuso in lieve rialzo mercoledì pomeriggio, dopo che il presidente Donald Trump ha smentito l’intenzione di licenziare il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, pur lasciando aperta la possibilità. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,35%, recuperando terreno dopo le perdite iniziali, mentre il Dow Jones è salito dello 0,50% e il Nasdaq 100 dello 0,12%.
In apertura, i mercati avevano reagito negativamente alle indiscrezioni secondo cui Trump stesse valutando la rimozione di Powell, alimentando i timori già presenti riguardo ai tassi d’interesse e alle tensioni commerciali. Un elemento di sollievo è arrivato dall’indice dei prezzi alla produzione (PPI), rimasto invariato a giugno, dopo che il giorno precedente il dato sull’inflazione al consumo (CPI) aveva superato le attese.
Sul fronte societario, Bank of America ha perso lo 0,7% a seguito di ricavi inferiori alle previsioni, mentre Morgan Stanley ha ceduto il 3% nonostante risultati solidi. In controtendenza, Goldman Sachs ha registrato un incremento dello 0,6% grazie a un forte miglioramento degli utili. Johnson & Johnson ha sorpreso positivamente, balzando di quasi il 6% dopo aver superato le stime e rivisto al rialzo le previsioni per l’intero anno.
PPI USA
Nel mese di giugno, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono rimasti invariati rispetto a maggio, dopo un aumento dello 0,3% rivisto al rialzo nel mese precedente. Il dato si è rivelato inferiore alle attese degli analisti, che prevedevano un incremento dello 0,2%. I prezzi dei servizi sono diminuiti dello 0,1%, in controtendenza rispetto al +0,4% di maggio, con cali registrati nei settori della vendita al dettaglio di automobili e ricambi, dei servizi di deposito, del trasporto aereo passeggeri e del commercio all’ingrosso di alimenti e alcolici.
Al contrario, i prezzi dei beni sono aumentati dello 0,3%, il livello più alto da febbraio, trainati in particolare da un incremento dello 0,8% nel comparto delle comunicazioni. Su base annua, l’inflazione alla produzione è scesa al 2,3%, il valore più basso da settembre 2024, rispetto al 2,7% di maggio e a una previsione del 2,5%. Anche l’indice core del PPI è rimasto stabile, deludendo le attese di un aumento dello 0,2%, mentre il tasso core annuo è sceso al 2,6% dal 3,2%, anch’esso sotto le previsioni del 2,7%.
VALUTE
Sul mercato dei cambi, i movimenti sono rimasti contenuti, fatta eccezione per un aumento della volatilità innescato dalle dichiarazioni di un funzionario della Casa Bianca, secondo cui Trump avrebbe preso in considerazione il licenziamento di Powell. La notizia, poi smentita dallo stesso presidente, ha temporaneamente agitato i mercati.
Dal punto di vista tecnico, l’euro-dollaro si trova in una fase distributiva, con minimi e massimi decrescenti nelle ultime due settimane. Ieri ha toccato un minimo a 1,1560, per poi rimbalzare fino a 1,1720. La sterlina continua a essere sotto pressione, avvicinandosi al supporto di 1,3360, livello oltre il quale si potrebbe assistere a un ritorno verso quota 1,3250.
Il dollaro/yen è sceso fino a 146,80, per poi recuperare terreno e risalire a 148,50 dopo la smentita di Trump. Anche gli altri principali cambi si sono mossi in modo simile. Il quadro tecnico resta interlocutorio, ma non si esclude un ulteriore rafforzamento del dollaro, soprattutto in vista di possibili prese di profitto da parte degli investitori istituzionali ancora posizionati short sulla valuta statunitense.
EUROZONA, SURPLUS COMMERCIALE
Il surplus commerciale dell’Eurozona è aumentato a 16,2 miliardi di euro nel mese di maggio 2025, rispetto ai 12,7 miliardi registrati nello stesso mese dell’anno precedente. Le esportazioni sono cresciute dello 0,9%, mentre le importazioni sono diminuite dello 0,6%.
Le vendite verso i principali partner commerciali hanno mostrato un andamento positivo, con aumenti verso gli Stati Uniti (+4,4%), la Svizzera (+6,8%) e il Regno Unito (+2,5%). Sul fronte delle importazioni, l’Unione Europea ha acquistato beni per un valore di 203,8 miliardi di euro, in calo del 2% rispetto all’anno precedente.
Il calo è stato determinato principalmente dalla minore domanda di energia (-18,7%) e di materie prime (-1,7%). Le importazioni dalla Cina sono aumentate del 3,4%, mentre sono diminuite in modo significativo quelle provenienti dagli Stati Uniti (-7,4%) e dal Regno Unito (-7,1%).
REGNO UNITO, INFLAZIONE
Nel Regno Unito, il tasso di inflazione annuo è salito al 3,6% nel mese di giugno 2025, il livello più alto da gennaio 2024. Il dato è in aumento rispetto al 3,4% di maggio e ha superato le aspettative del mercato. La principale spinta al rialzo è arrivata dai prezzi dei trasporti, aumentati dell’1,7%, trainati soprattutto dai costi del carburante. Anche le tariffe aeree e ferroviarie hanno contribuito all’aumento.
L’inflazione dei servizi è rimasta stabile al 4,7%, mentre si è registrato un calo nei settori dell’edilizia abitativa e dei servizi alla persona. Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è aumentato dello 0,3%, superando il +0,2% di maggio. Anche l’inflazione core ha mostrato un’accelerazione, con il tasso annuo salito al 3,7% e quello mensile allo 0,4%.
USA, PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale negli Stati Uniti è aumentata dello 0,3% a giugno, superando le previsioni di un incremento dello 0,1%, dopo essere rimasta invariata nei mesi di aprile e maggio. La produzione manifatturiera, che rappresenta circa il 78% del totale, è cresciuta dello 0,1%, leggermente al di sopra delle attese.
Nel complesso, nel secondo trimestre del 2025, la produzione industriale statunitense ha registrato una crescita a un tasso annualizzato dell’1,1%.
Saverio Berlinzani
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Hai guadagnato oggi?
Ho osservato l'avversione al rischio causata da questi fondamentali improvvisi. Il presidente degli Stati Uniti Trump ha redatto una lettera per licenziare il presidente della Fed Powell, e poi ha affermato di non aver parlato di licenziamento del presidente della Fed Powell. Al momento, il prezzo si è leggermente stabilizzato. Per quanto riguarda il mercato future, continuo a rimbalzare e a vendere allo scoperto. Dopo aver digerito le notizie sull'avversione al rischio, torno di nuovo al lato tecnico. In breve, ignoro direttamente questa ondata di rialzo. Quando l'atteggiamento di Trump si è attenuato, mi ha rassicurato e ha rafforzato la mia fiducia nel continuare a rimbalzare e vendere allo scoperto nel mercato future.
Tecnicamente, affidandomi alla pressione del bordo superiore della linea di tendenza, continuo a vendere allo scoperto nell'area 3351-3355. (Già entrato nel mercato) L'obiettivo è di guardare prima allo spartiacque a breve termine dei tori a 3335 e continuare a guardare a 3320. Ridurre le posizioni nella banda di alta quota e il ritmo di rimbalzo e vendita allo scoperto rimane invariato al centro.
Guida pratica al trading con levaIl trading nei mercati del forex, degli indici o delle materie prime si effettua per la maggior parte attraverso derivati che utilizzano la cosiddetta leva finanziaria.
Cos’è la leva finanziaria
La leva finanziaria permette a un trader di controllare una posizione più grande rispetto al capitale che ha effettivamente sul conto. È come un “moltiplicatore” che il broker mette a disposizione: ad esempio, con una leva x10, x50 o x100, puoi muovere una quantità di denaro dieci, o cinquanto o addirittura cento volte superiore rispetto al tuo deposito iniziale.
Esempio pratico:
Con 1.000 euro e una leva x50, puoi aprire una posizione da 50.000 euro. Se il mercato si muove in tuo favore di una piccola percentuale, il guadagno verrà “amplificato” dalla leva, moltiplicando i profitti. Ma attenzione lo stesso vale per le perdite, che possono superare facilmente il capitale investito inizialmente.
Costi della leva
Il broker chiede una “garanzia” detta margine (solitamente una piccola percentuale della posizione totale) e ti addebita una commissione o un interesse giornaliero per ogni giorno in cui tieni la posizione aperta. Questi costi possono incidere sui profitti, quindi è fondamentale tenerne conto quando decidi quanto tempo lasciare attiva una posizione.
Vantaggi e rischi
Capitale ridotto. La leva permette anche a chi ha poco capitale di accedere a posizioni di maggior valore.
Profitti amplificati. Un piccolo movimento di prezzo può generare profitti ragguardevoli, grazie alla leva.
Perdite amplificate. Anche le perdite vengono moltiplicate. Un movimento contrario può azzerare il capitale investito molto rapidamente.
Margin call. Se le perdite superano il margine depositato, il broker può chiudere automaticamente la posizione o chiederti di versare altri fondi per coprire la perdita.
Costi aggiuntivi. Gli interessi, solitamente noti come costi di swap o commissioni overnight possono incidere sul guadagno netto.
L’importanza del stop loss e della gestione del rischio
Per difendersi dalle perdite, il trading con leva richiede una gestione del rischio rigorosa.
Stop Loss. Imposta sempre uno stop loss. È un ordine automatico che chiude la posizione se il prezzo raggiunge una soglia prestabilita, limitando la perdita.
Calcolo del rischio. Prima di aprire ogni operazione, definisci quanto sei disposto a perdere. Un buon trader non rischia mai più di una piccola parte del suo capitale in una singola operazione.
Attenzione alla volatilità. In mercati molto volatili, anche uno stop loss può non proteggere completamente da slippage o perdite superiori al previsto.
Conclusioni
La leva nel trading è uno strumento potente ma va usata con consapevolezza. Amplifica sia i guadagni che le perdite. Prima di utilizzare la leva, informati, fai simulazioni, sfrutta conti demo e valuta accuratament la gestione del rischio. Solo così potrai sfruttare al meglio le opportunità dei mercati finanziari, evitando di mettere a rischio l’intero capitale
Sta per iniziare la stagione delle ALTCOIN?Questa è la grande domanda per gli investitori i cui portafogli di criptovalute sono allo 0% di bitcoin e al 100% di altcoin. Questa suddivisione è stata finora la strategia sbagliata di questo ciclo, poiché il dominio del bitcoin è cresciuto costantemente dall'inizio del ciclo toro iniziato a 15.000 dollari nell'autunno del 2022.
Ma dall'inizio di luglio, nonostante il nuovo massimo storico del prezzo del bitcoin, la sua posizione dominante ha iniziato a ridursi dopo aver sviluppato una divergenza prezzo/momento ribassista (il momento è rappresentato dall'indicatore tecnico RSI).
Ciò è dovuto in gran parte a un netto rimbalzo della forza relativa dell'Ether rispetto al Bitcoin, ma non solo.
Diversi grafici sono a favore del ritorno di una piccola stagione di altcoin tra oggi e la fine della corsa al rialzo del bitcoin.
1) Una divergenza ribassista confermata nel dominio del bitcoin nei dati settimanali
Si tratta di un segnale a lungo atteso dalla comunità degli investitori in criptovalute, ovvero il giorno in cui il dominio del bitcoin si ritirerà per lasciare spazio a un migliore comportamento relativo delle altcoin. Si tratta di un fenomeno noto come “stagione delle altcoin”, che entrerà in scena se, e solo se, la dominanza del BTC darà un segnale di inversione al ribasso. Ecco perché dobbiamo tenere d'occhio questa potenziale divergenza ribassista sulla dominanza del BTC.
Il grafico sottostante mostra le candele giapponesi settimanali per la dominanza del Bitcoin
2) L'indice globale delle altcoin ha dato un segnale tecnico positivo nei dati settimanali
Un buon modo di rappresentare le altcoin è quello di rimuovere la capitalizzazione di mercato di bitcoin, ETH e stablecoin dalla capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute. In questo modo si ottiene una rappresentazione grafica più pura delle altcoin. Questo grafico delle altcoin è riportato qui sotto con le candele giapponesi settimanali e si può notare che è stato dato un segnale grafico rialzista con la rottura tecnica rialzista della resistenza. Questo segnale grafico è un argomento a favore del fatto che le altcoin continuino a salire da qui alla fine della corsa al rialzo del bitcoin, prevista per l'autunno del 2025.
3) ALTCOINS: esiste una potenziale divergenza rialzista sul rapporto tra altcoins (rappresentato dall'indice TOTAL3) e BTC
Ma è il rapporto altcoins/bitcoin il miglior barometro per vedere l'arrivo di una potenziale stagione altcoin. Questo rapporto è rappresentato dal rapporto TOTAL3/BTC e si sta formando una potenziale divergenza rialzista. Se questo rapporto dovesse confermarlo rompendo la resistenza tecnica, segnalerebbe l'inizio della stagione degli altcoin.
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