Idee della comunità
Petrolio, l’eccesso di offerta prevale sui timori geopoliticiIl Brent ha aperto la settimana con un forte ribasso, con i prezzi che sono scesi a causa dell'allentamento delle tensioni tra Israele e Iran che hanno spostato il focus del mercato petrolifero verso i persistenti rischi di eccesso di offerta.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Allentamento delle tensioni geopolitiche
Il calo dei prezzi di lunedì è stato innescato dai recenti sviluppi nel Medio Oriente. Durante il fine settimana, Israele si è astenuto dal colpire le cruciali infrastrutture petrolifere e nucleari iraniane e la reazione dell'Iran è stata notevolmente contenuta. Tale risposta ha attenuato i timori di un'immediata interruzione delle forniture dalla regione, riportando l'attenzione del mercato sui fondamentali di domanda e offerta che hanno pesato sul Brent per mesi.
Alla luce di questa risposta contenuta, il sovrapprezzo del petrolio legato al rischio geopolitico si è presto volatilizzato, indicando che i trader sono meno preoccupati, quantomeno nel breve termine, di un imminente impatto sull'offerta proveniente dal Medio Oriente. In assenza di una escalation sostanziale, la probabilità di una carenza di forniture derivante dal conflitto rimane minima, riorientando il sentiment del mercato su questioni più persistenti quali le eccedenze dell'offerta.
Le preoccupazioni sul fronte dell'offerta crescono
L' eccedenza dell'offerta è stata una preoccupazione primaria per il Brent per gran parte del 2024, con il quadro generale che propende sempre più a favore del surplus con il passare dell'anno. L'Arabia Saudita ha accennato a un aumento della produzione a partire da dicembre, una mossa che potrebbe spingere il Brent ancora più in basso se ulteriori barili dovessero inondare un mercato già ben fornito.
I recenti tagli dell'OPEC, sebbene concepiti per bilanciare il mercato, potrebbero concludersi entro il prossimo anno con l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, che storicamente hanno dimostrato una certa resilienza nel compensare le carenze. Qualora i membri dell'OPEC continuassero ad allentare le limitazioni, il Brent potrebbe rimanere sottoposto a pressioni.
Prospettiva dal punto di vista tecnico: Brent in posizione ribassista
Dal punto di vista tecnico, il trend ribassista del Brent si è consolidato da aprile, dove ogni rally non è riuscito a superare la soglia dei massimi di oscillazione precedenti, creando un modello continuo di massimi più bassi sui grafici giornalieri. Tale configurazione indica il consolidamento di una tendenza al ribasso, indicando che i venditori rimangono al comando.
Inoltre, la media mobile a 50 giorni del Brent sta divergendo al di sotto della media mobile a 200 giorni, il che crea uno scenario di “ death cross” quando i prezzi si trovano al di sotto di entrambe. Tale indicatore di lungo termine viene spesso interpretato come un segnale di indebolimento prolungato, in particolare quando coincide con la ripetuta mancata rottura di una resistenza.
Grafico a candela giornaliero
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Uno sguardo alle prospettive future
Il mercato rimane focalizzato sul rischio sostanziale di un eccesso dell'offerta, una storia che si sta sviluppando da mesi e che probabilmente predominerà nel corso del prossimo anno.
Per i trader, le prospettive sotto il punto di vista tecnico indicano una continua pressione sul Brent, dove qualsiasi rialzo potrebbe incontrare una forte resistenza. Gli occhi, almeno per il breve termine, saranno puntati, sulla capacità del Brent di mantenersi al di sopra della soglia dei 70 $.
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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NEWSLETTER#91: USD e AUDDOLLARO IN FASE LATERALE
Dopo il rilascio dei dati di ieri pomeriggio il dollaro non ha subito grosse volatilità, rimanendo all’interno del range laterale iniziato mercoledì scorso.
L’indice sulla fiducia dei consumatori ha registrato il guadagno mensile più forte dal 2021.
I nuovi lavori JOLTs segnalano un raffreddamento continuo del mercato del lavoro.
Oggi pomeriggio verranno pubblicati altri dati da seguire attentamente: PIL e occupazione ADP.
INFLAZIONE AUD
L’inflazione in Australia continua a scendere.
A settembre registra un calo al 2,8%, dal 3,8% precedente.
Il consenso si aspettava una diminuzione maggiore al 2,3%.
Tuttavia l’inflazione annua dei servizi è stata del 4,6% nel trimestre di settembre, leggermente superiore a quella di giugno ed è rimasta intorno al 4,5% negli ultimi 12 mesi.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Fiducia dei consumatori e PIL (11:00) (EUR)
- Variazione agricola ADP (13:30) (USD)
- PIL USA (13:30) (USD)
- Contratti pendenti di vendita di abitazioni (15:00) (USD)
Buon trading a tutti
Borse miste in attesa dei datiIn attesa dei prossimi eventi relativi alle elezioni americane, e alla decisione della Fed, la settimana borsistica pare interlocutoria, ovvero poco volatile, con le price action ancora vicino ai massimi storici, ma incapaci di rompere supporti e resistenze delle ultime sessioni. Nel frattempo, il rapporto sui Jolts openings, ovvero le offerte di lavoro nelle aree commerciali, industriali e uffici degli Stati Uniti (Il calcolo include tutti i posti vacanti che rimangono aperti a partire dall'ultimo giorno lavorativo del mese), uscito ieri, ha mostrato che il numero di posti di lavoro è stato il più basso da gennaio 2021 e i licenziamenti sono aumentati,
La fiducia dei consumatori è aumentata invece al livello più alto da marzo 2021. Detto ciò, le probabilità di una riduzione del tasso di 25 punti base la prossima settimana si attestano attualmente intorno al 95%. Tornando ai listini Usa, Il Nasdaq 100 è salito dell'1%, avvicinandosi a un nuovo massimo storico, mentre l'S&P 500 è aumentato dello 0,2% e il Dow Jones è sceso dello 0,3%. Alphabet è salito dell'1,8% prima del suo rapporto sugli utili, alimentando l'ottimismo nonostante le incombenti preoccupazioni antitrust.
Tra i big, segnaliamo i risultati di Apple (+0,1%) e AMD (+3,9%), mentre sul fronte dati non dimentichiamo quelli sull'inflazione e sull'occupazione per cercare indizi sulla direzione del mercato. Tra gli altri titoli, McDonald's è sceso dello 0,6%, mentre Ford è crollata dell'8,5% dopo aver abbassato le sue previsioni sugli utili. Pfizer è scesa dell'1,4% nonostante abbia riportato un forte Q3 con un aumento dei ricavi del 31%.
VALUTE, CALMA PRIMA DELLA TEMPESTA
Cambi poco mossi, sempre all’interno dei trading range chiave delle ultime sedute, e in attesa che la tempesta si scateni, eventualmente con le elezioni del 5 Novembre e/o con le Fed di due giorni dopo. Tutto ciò rischia di far passare in secondo piano i dati sul mercato del lavoro, usciti ieri, che hanno evidenziato un raffreddamento importante dei Jolts e che, se confermati anche dagli Adp di oggi e dai Nfp di venerdì, potrebbero realmente cambiare qualcosa a livello delle price action.
EurUsd appena sopra 1.0800, avendo già attaccato due volte, per ora senza successo, l’area di 1.0765 70, respinta da ordini di acquisto interessanti nell’area. Va detto che sopra, 1.0840, sembra, per ora, un muro invalicabile. Difficile fare previsioni, considerato che oggi usciranno dati su Eurozona relativi a Pil, disoccupazione, inflazione, tutti numeri che potrebbero spostare gli obiettivi di breve termine. L’idea che si possa correggere un po’ al rialzo, tra Euro e Gbp, rimane valida, anche se, per il momento, sarebbero solo correzioni. Le oceaniche continuano a restare estremamente deboli, dopo la pubblicazione dell’inflazione in Australia.
L'indice mensile dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato del 2,8% su base annua a settembre 2024, attestandosi al di sotto delle previsioni di mercato del 2,9% e della lettura di agosto del 3.8%. Si è trattato del dato più basso dal primo trimestre del 2021, riportando l'inflazione nell'intervallo obiettivo della banca centrale del 2-3% per il secondo mese consecutivo. AudUsd è sceso a 0.6530, stabilizzandosi sui minimi. Ha tenuto leggermente meglio NzdUsd, ma solo in ragione del fatto che era sceso prima, con 0.5950 di minimo. UsdCad sopra 1.3910, con possibilità di attaccare quota 1.3950.
Sul fronte Jpy, per ora 154.00 è stato respinto ma non si segnalano altri interventi verbali, oltre a quello del Ministro delle Finanze Kato di due giorni orsono, contro una eccessiva svalutazione dello Jpy. Chf in leggero calo, spinto soprattutto dalla tenuta di EurUsd che ha permesso all’EurChf di avvicinarsi a 0.9400.
JOLTS IN DECISO PEGGIORAMENTO
Il numero di posti di lavoro vacanti è sceso di 418.000 a 7,4 milioni a settembre 2024, da un dato rivisto al ribasso di 7,8 milioni ad agosto e al di sotto delle aspettative di mercato di 8 milioni. È il livello più basso da gennaio 2021, e conferma che il mercato del lavoro si sta raffreddando. Le offerte di lavoro sono diminuite nell'assistenza sanitaria e sociale, e in generale in tutto il settore pubblico.
USA, BILANCIA COMMERCIALE
Il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ampliato bruscamente a 108 miliardi di dollari a settembre 2024 rispetto al dato precedente di 94 miliardi di dollari riscontrato ad agosto. Si è trattato del deficit più ampio dal marzo 2022. Le importazioni sono aumentate del 3,8% rispetto al mese precedente a 282 miliardi di dollari, con notevoli aumenti per beni di consumo, beni strumentali, forniture industriali e alimenti.
A dimostrazione che la domanda Usa è ancora forte e resta resiliente, mentre cala la domanda estera, tanto è vero che le esportazioni sono diminuite del 2% a 174 miliardi di dollari, tra cali per beni strumentali, forniture industriali e beni di consumo.
GERMANIA, FIDUCIA DEI CONSUMATORI
L'indicatore del clima dei consumatori GfK per la Germania è salito a -18,3 a novembre 2024 dal -21,0 rivisto nel periodo precedente. È stata la lettura più alta da aprile 2022, con un sentiment in miglioramento per il secondo mese e superiore alle aspettative di mercato di -20,5. Le aspettative di reddito si sono rafforzate e la propensione all'acquisto ha raggiunto il livello più alto in quasi tre anni, entrambi in avanzamento per il secondo mese consecutivo.
Inoltre, la tendenza al risparmio è leggermente diminuita. Tuttavia, le prospettive economiche sono diminuite per il terzo mese, a seguito di una revisione al ribasso della crescita economica per il 2024. Le incertezze derivanti da crisi, guerre e prezzi elevati continuano a frenare i consumi. Nel frattempo, l'aumento delle insolvenze aziendali, i piani di tagli al personale e le intenzioni di delocalizzare la produzione all'estero incidono anche sul sentiment dei consumatori.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Analisi del prezzo dell'oro, 30 ottobreAnalisi fondamentale
Mercoledì i prezzi dell'oro sono saliti a un nuovo massimo storico durante la sessione asiatica, poiché le incertezze relative alle elezioni presidenziali americane e al conflitto in Medio Oriente hanno continuato a stimolare la domanda di beni rifugio del tutto tradizionali. Inoltre, un leggero calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi e la debole azione dei prezzi del dollaro statunitense (USD) avvantaggiano il metallo prezioso. I fattori di supporto, in misura maggiore, oscurano l’umore rialzista del mercato, che tende a indebolire le materie prime.
Anche le aspettative di un minor numero di tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve e di un aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi non possono nascondere il sentimento rialzista di fondo che circonda i prezzi improduttivi dell’oro. Tuttavia, resta da vedere se i rialzisti riusciranno a creare slancio in condizioni di lieve ipercomprato sul grafico giornaliero e in vista dei principali rilasci macroeconomici statunitensi. I dati potrebbero fornire un segnale sulle prospettive dei tassi di interesse della Fed e determinare il prossimo passo del movimento direzionale per XAU/USD.
Analisi tecnica
L'oro è al massimo storico con l'aspettativa di attendere i nuovi test per continuare ad acquistare secondo la tendenza. Le prime aree a cui prestare attenzione sono la zona di breakout 2770, la zona successiva è intorno a 2761 e l'ultima area a cui prestare attenzione è intorno a 2745. Si tratta di 3 importanti zone di supporto con l'obiettivo di spostarsi verso la porta rotonda 2800. Solo considera lo scalping in queste aree fascia di prezzo psicologica 2785 -2790-2800.
Rottura della tendenza rialzista dell'USOILIl prezzo dell'USOIL ha rotto la sua tendenza rialzista con un GAP di apertura del mercato. Questa rottura potrebbe creare una nuova tendenza rialzista a meno che il GAP non venga coperto successivamente. Bisogna osservare se il supporto, ora diventato resistenza, reggerà.
Stock of the day: CRDONASDAQ:CRDO Credo Technology Group Holding Ltd. è impegnata nello sviluppo di soluzioni e prodotti di connettività per il mercato delle infrastrutture dati. I suoi prodotti includono circuiti integrati, cavi elettrici attivi e chiplet SerDes.
Graficamente oggi è avvenuto un B-OUT dopo un bellissimo periodo di accumulazione a cavallo della SMA10D in cui è rimasto in un range strettissimo (VCP) ma che comunque ha fatto si che il prezzo guadagnasse una RSI ai massimi di 250D.
L'azienda ha appena presentato i suo nuovi prodotti per l'intelligenza artificiale al OCP GLOBAL SUMMIT di S JOSE che comprendono connessioni ad alte prestazioni per i Data Center e soluzioni per i Chipset NVDA, AMD, MSI,GIGABYTE fra le tante.
Essendo un'azienda relativamente giovane, ha tutte le carte in regola per far benissimo, forte anche di utili in continua crescita.
Entry point in area 40-41$
Stop loss sotto la SMA21D
BTC - nona sinfonia - Time Frame 1HNona sinfonia
Avevo segnalato possibile ingresso l'altro ieri (vedi mia idea del 26/10 ore 16)
Nona sinfonia, un sistema che:
cerca, ma non sempre ci riesce, momenti di accumulo
cerca, ma non sempre ci riesce, l'esplosione short o long
regola, lo stop loss
regola il take profit
il tutto per essere statisticamente profittevoli
presenti con una spesa certa
aperti ad un guadagno "regalato" dal mercato
stop loss certi, take profit certo, ma trade gratis a volontà
se ne vuoi sapere di più, in calce i nostri canali
Gold nel breve diretto 2780 $L'oro nel breve 2780$?
Si con questa analisi ElliottWave mostra la voglia di salire ancora.
PS siamo ormai al termine di tutti cli superiori concludendo una 3° oda minore 5° minuto.
Al interno della 5° minuto troviamo il primo impulso che è di grado sotto-minuetto "Really fast ".
Vedendo in primo piano questo grado sotto-minuetto si vede che potrebbe essere già arrivata al livello dell'onda 4, siche mi aspetto un ultimo impulso di una giornata per fare 2685$, po da li fare una correzione fino al pool back del canale a livelli attuali 2650$
Conclusioni piano piano entro fine anno i 2780$ sono più che fattibili, po essere fine ottobre come fine novembre
XAU USD - rally del 50%Buongiorno traders!
È da un bel po' di tempo che non mi presento qui su Tradingview per portarmi la mia visione dei mercati... lo voglio fare oggi con questo video aggiornamento sulla mia visione dell'oro per il medio lungo termine.
Capire il potenziale e la proiezione più probabile del sottostante che commerciamo e non soffermarci alla mera analisi dei setup tecnici intraday è un vero e grande vantaggio di mercato... e lo vedrete da voi nei risultati se inizierete ad applicare un processo di studio, analisi ed esecuzione pianificata in modo professionale.
Per quanto riguarda il GOLD potremmo parlare per molto tempo, potremmo e dovremmo fare analisi multi time frame, solo per comprendere meglio l'aspetto tecnico, ma qui oggi volevo semplicemente portarvi un punto da mettere in questione e da apportare qualunque sia la vostra tipologia di analisi e di trading e qualunque sia il vostro stile... scalp, swing, intraday, non importa.
Conoscere ed analizzare lateralmente l'asset ed i mercati correlati è fondamentale per il lungo termine.
Mi auguro che questa condivisione possa esservi d'aiuto.
Buon trading a tutti, che i pips siano con voi e con il vostro bank account!
House of Trading: i tanti appuntamenti che muoveranno i mercatiLa stagione delle trimestrali che entra nel vivo, le importanti indicazioni macroeconomiche e l’attesa per le elezioni USA. Era da tempo ormai che non si registrava una settimana così ricca di indicazioni.
A Wall Street la Earning Season propone l’appuntamento con 5 delle Magnifiche 7, in agenda macro troviamo in prezzi al consumo in Eurolandia e Stati Uniti (in versione PCE) ed i numeri sul mercato del lavoro USA mentre l’attesissima sfida Trump-Harris è probabile che sarà decisa da un pugno di voti (il tycoon sembrerebbe in lieve vantaggio).
Positive le indicazioni che arrivano dai numeri della corporate America: quattro aziende su cinque tra quelle facenti parte dello S&P 500 che hanno alzato il velo sui conti hanno superato le stime di consenso per gli utili per azione (in media del 6,1%).
Dal fronte macroeconomico è attesa una conferma della debolezza dei prezzi nella Zona Euro, che anche se in rialzo dovrebbero confermarsi sotto la fatidica soglia del 2%, mentre il dato USA non dovrebbe segnare variazioni di rilievo. Un mercato del lavoro in rallentamento dovrebbe permettere alla Fed di gestire senza particolari patemi il processo di normalizzazione dei tassi.
Questo fattore, insieme al vantaggio di Trump ed alle tensioni geopolitiche, sta spingendo gli acquisti sul dollaro. L’oro si conferma nei pressi dei record mentre il petrolio soffre la debolezza della domanda cinese e l’abbondanza dell’offerta statunitense.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata, la squadra dei Trader, composta da Stefano Serafini e da Nicola Para, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire sull’Euro/Dollaro, sul T-Bond, sul Bund e sul petrolio WTI. I primi due trade sono a mercato (+0,99% e -3,47%), il terzo ha raggiunto il target (+5,82%) mentre il quarto ha toccato lo stop loss.
Tre operazioni su quattro di quelle inserite dagli analisti (due trade su A2A ed uno su Enel), la squadra era composta da Andrea Cartisano e da Riccardo Designori, non sono invece divenute operative mentre quella sulle azioni Barrick Gold è a mercato con un -16,81%.
La classifica generale segna il vantaggio dei Trader con 50 carte a target, 7 in più degli analisti (4 carte a mercato per Trader, 5 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 29 ottobre 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Duranti e da Massimo Rea mentre i due analisti saranno Andrea Cartisano e Riccardo Designori.
Il sondaggio di questa settimana guarda a Washington: “Il risultato delle elezioni USA finirà per influenzare la politica monetaria della Fed?”. L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.10.2024Sulle Borse Usa prevale I’ottimismo alla vigilia delle Presidenziali.
Le trimestrali delle magnifiche 7 bigtech Usa nel mirino degli analisti.
Segnali di moderazione tra Israele ed Iran, scende il prezzo del greggio.
Giappone a rischio instabilità? Governo senza maggioranza in Parlamento.
Ieri le Borse europee hanno chiuso in moderato rialzo nell’attesa delle trimestrali delle Big tech in uscita questa settimana: gli investitori sembrano credere anche nella parziale de-escalation dei conflitti in Medio Oriente, dopo l’attacco «chirurgico» di Israele all’Iran, limitato alle sole strutture militari.
Sul piano globale, l’evento geopolitico più atteso è certmente quello delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, in calendario il 5 novembre, ma giovedì 31 avremo anche i dati sull’inflazione in Europa e Stati Uniti e gli indici PMI (Purchasing managers Index) Usa e infine venerdì i dati di ottobre sul mercato del lavoro Usa.
Questi dati macro potrebbero influenzare sia gli elettori ancora indecisi, sia la Banca centrale Americana (FED-Federal Reserve) nelle sue prossime scelte sui tassi.
Tornando a ieri, Milano ha guadagnato +0,69% ri-superando quota 35.000, le altre maggiori Borse hanno giadagnato frazionalmente, ma si nota che Parigi, +0,79%, è stata la migliore nonostante l’agenzia Moody’s abbia abbassato l'outlook della Francia a negativo.
Bene anche Wall Street: Dow Jones +0,65%, Nasdaq +0,25%, S&P500 +0,27%, ad esprimere una certa serenità sulla prospettiva economica e politica, testimoniata anche dal calo del prezzo del petrolio, col WTI (greggio di riferimento Usa) oltre -5% e sotto i 68 Dllari/barile, e dell’oro, che resta comunque vicino ai massimi storici.
Come accennato, negli Stati Uniti è iniziata la settimana più densa di rilascio delle trimestrali e questo proprio alla vigilia delle elezioni presidenziali: c’è molta attesa per i numeri di 5 delle “magnifiche 7” società tecnologiche: Alphabet oggi, Microsoft, Meta Platforms mercoledi, Amazon e Apple giovedì.
Ieri intanto si è riacceso l’interesse per Spotify Technology +2,2%, grazie all’inclusione dell’azione tra le preferite da Wells Fargo, e per Mcdonald's, che ha annunciato il ritorno nel menù del celebre hamburger Quarter Pounder, dopo che la diffusione del batterio E-coli aveva suggerito di sospenderne le vendite.
Sul fronte obbligazionario notiamo la stabilità dello spread di rendimento tra BTp decennale italiano e omologo Bund tedesco, attorno a 120 bps, accompagnata dal leggero rialzo dei rendimenti, con quello del BTp decennale benchmark a 3,5%.
Stamane le Borse europee aggiornano i rialzi di ieri, con un +0,4% medio alle 13.00 CET, nell’attesa dei numeri trimestrali di Alphabet, holding di Google, la prima a pubblicare tra le big-tech Usa.
Sui mercati asiatici stamattina hanno prevalso le chiusure negative, sebbene Tokyo abbia chiuso in rialzo, +0,77%, trascinata dai titoli finanziari.
Gli investitori sul mercato del “sol levante” si interrogano sulla prospettiva della politica interna, dopo che, nelle elezioni di Domenica 27 la coalizione al Governo ha perso la maggioranza parlamentare: un altro punto interrogativo riguarda la politica monetaria in vista della riunione, giovedì 31, della Bank of Japan.
Nel frattempo il Governo giapponese comunica che la disoccupazione a settembre è migliorata di -0,1% a 2,4%, segnando il 2’ mese consecutivo di calo.
Restando in Asia, Hong Kong è salita +0,32%, Shanghai ha perso -1,05% e Shenzhen -1,5%: l'Asx200 australiano è salito +0,34%.
Il colosso bancario asiatico Hsbc insieme a conti trimestrali sopra le attese e sostenuti soprattutto dalla prosperità della divisione Asset management, ha annunciato il riacquisto di azioni proprie per 3 miliardi di Dollari.
In Cina, tra giovedì e venerdì, si attende la pubblicazione degli indici PMI di ottobre, che potrebbero formire le prime indicazioni sull'efficacia delle misure di stimolo varate da Governo e Banca centrale (PboC) nelle ultime settimane.
Negli Usa sarà anche una settimana caldissima per dati macro e societari, cruciali per gli eventi “clou” della prossima, vale a dire elezioni Presidenziali il 5 e la riunione della Banca centrale il 7 novembre: da quest’ultima si attende un taglio dei tassi di -25 bps.
Sul fronte macroeconomico oggi, 29 ottobre, si inizia con i JOLTS (Job Openings, alias posizioni di lavoro vacanti) e con la fiducia dei consumatori calcolata dal Conference Board. In settimana saranno poi diffusi i dati sulla crescita del GDP nel 3’ trimestre, atteso a +3%, e sull'inflazione PCE (Personal Consumer Expenditure).
Presidenziali Usa: la possibilità che Donald Trump sia rieletto Presidente, data al 50% circa, cioè in parita con la sfidante e vice presidente attuale Kamala Harris, sembra corroborare la fiducia verso Bitcoin, salito ai massimi da giugno sopra US$ 71 mila.
Sul mercato valutario, il cross Euro/Dollaro è stabile attorno 1,081. Sempre debole la valuta giapponese, attorno 165,7 nel cross Eur/Yen e 153,2 in quello US$/Yen.
I future su Wall Street anticipano riaperture in calo medio di -0,3%, con un maggior cedevolezza, -0,9%, per l’indice generalista Russel 2000. (ore 13.30 CET)
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