La stretta sui prezzi dell'oro sta per finire?La stretta sui prezzi dell'oro sta per finire?
I prezzi dell'oro hanno continuato il loro trend rialzista nelle prime contrattazioni asiatiche di martedì, raggiungendo un massimo di quasi due settimane a 3.386 dollari l'oncia. Il sentiment rialzista del mercato deriva principalmente da due fattori: le crescenti preoccupazioni per l'interferenza con l'indipendenza della Federal Reserve e il rafforzamento delle aspettative di un taglio dei tassi a settembre. Lo strumento FedWatch del CME mostra attualmente che le aspettative del mercato per un taglio dei tassi di 25 punti base a settembre sono salite all'84,3%, significativamente al di sopra del 61,9% registrato un mese fa. Le crescenti aspettative di un taglio dei tassi hanno ulteriormente rafforzato l'appeal dell'oro come asset senza interessi.
Tuttavia, questa settimana saranno pubblicati diversi dati chiave, tra cui l'indice di fiducia dei consumatori statunitensi, gli ordini di beni durevoli e l'indice manifatturiero della Fed di Richmond martedì, nonché la revisione del PIL del secondo trimestre e l'indice dei prezzi PCE core di luglio giovedì. Dati solidi o un'inflazione inaspettata potrebbero rafforzare il dollaro USA e mettere pressione sui prezzi dell'oro.
In una prospettiva di medio termine, rimango cautamente ribassista sull'oro. Quattro ombre superiori consecutive sul grafico mensile indicano una significativa pressione al rialzo e le prospettive tecniche rimangono ribassiste. Da un punto di vista fondamentale, l'impatto dei dazi è stato pienamente scontato dal mercato. Anche se in futuro dovessero essere introdotte nuove misure, è improbabile che replichino l'impatto osservato nei primi giorni della presidenza Trump. Mentre le turbolenze geopolitiche persistono, la mancanza di una partecipazione sostanziale delle principali potenze ne ha limitato l'impatto sui prezzi dell'oro. Le aspettative del mercato di un taglio dei tassi da parte della Fed sono state ripetutamente enfatizzate per quasi due anni e l'effetto "al lupo al lupo" sta gradualmente emergendo. Soprattutto durante l'attuale ciclo di politica monetaria di Trump, l'indipendenza della Fed è sotto esame e l'impatto effettivo delle sue politiche potrebbe essere inferiore rispetto a prima.
Sulla base della logica sopra esposta, credo che l'oro continuerà a scendere nel medio termine, arrivando a testare il range 3150-3120, o addirittura a ritestare il livello 3000-2950, il punto di partenza di questa tornata di attività tariffarie. Il supporto chiave si trova attualmente a 3350, con un significativo supporto intraday a 3330-3335. Al rialzo, si dovrebbe prestare attenzione alla zona di resistenza 3400-3410 e alla possibilità di una rottura del limite superiore del pattern triangolare giornaliero. Se l'oro riuscisse a mantenersi sopra 3380, potrebbe potenzialmente sfidare la resistenza sopra 3400. Al contrario, se la pressione dovesse persistere, non si può escludere un calo diretto e radicale.
In termini di trading, oggi raccomandiamo un cauto orientamento rialzista, confidando nel supporto vicino a 3365. Gli investitori prudenti possono cercare opportunità di calo vicino a 3350. Per le posizioni corte, possiamo attendere che il prezzo testi la zona di resistenza 3400-3410 o il limite superiore del triangolo giornaliero. La chiusura di questo mese è cruciale e fornirà indicazioni importanti per il trend di medio termine.
In breve, nonostante la forza dell'oro a breve termine, credo ancora che il trend ribassista di medio termine rimanga intatto. In mezzo alla frenesia del mercato, dobbiamo mantenere la calma. Dopotutto, solo quando la marea si ritira scopriamo chi ha nuotato nudo.
Idee della comunità
I tagli dei tassi d'interesse stimolano il mercato!
L'oro ha registrato un rally da rifugio sicuro nella sessione asiatica odierna, mostrando un chiaro trend di recupero verso il raggiungimento del minimo dopo la campana di apertura. Dopo essere sceso a circa 3351, i rialzisti hanno rapidamente messo a segno un forte rally, non solo recuperando le perdite intraday, ma anche sfondando i massimi di venerdì per raggiungere circa 3386. Questo trend dimostra chiaramente la continua forza del momentum rialzista a breve termine e la dominanza rialzista rimane invariata. Tecnicamente, il grafico giornaliero mostra una chiara forza, con i prezzi che si muovono al di sopra della media mobile a breve termine. In combinazione con il supporto fondamentale del taglio dei tassi d'interesse, i prezzi dell'oro hanno ancora spazio per un ulteriore slancio rialzista. Sì, nel breve termine, dovremmo concentrarci sulla zona di resistenza superiore del grafico giornaliero. Nel frattempo, il prezzo ha mantenuto con successo il supporto a 3367 due volte nel trend a breve termine, fornendo un'importante guida per il momentum rialzista del mercato statunitense. Per quanto riguarda il trading, consigliamo di concentrarsi sui guadagni e sulle perdite al massimo di 3386. Se il prezzo rimane forte, consigliamo di aprire una posizione lunga a 3370. Se il prezzo ritraccia verso il livello di supporto vicino a 3365, dovremmo aumentare la posizione lunga, puntando all'area sopra 3385. Se sfonda il massimo di 3386, dovremmo monitorare ulteriormente il livello di resistenza di 3400.
Strategia di trading: consigliamo di acquistare oro inizialmente vicino a 3370 e di aumentare le posizioni lunghe quando il prezzo ritraccia a 3365. Impostate uno stop-loss a 3360, con un target tra 3380 e 3400.
Oro in rialzo, verso la resistenzaL'oro è scambiato intorno a 3.377, dopo un brusco rimbalzo dal supporto del canale. La struttura del mercato mostra che il trend rialzista di breve termine è ancora mantenuto, con la formazione di un chiaro canale ascendente. L'importante zona target è a 3.409, dove coincide la resistenza principale e rappresenta anche un test per la forza degli acquirenti.
L'RSI è attualmente a 57, indicando che c'è ancora spazio per la crescita, non essendo ancora entrato in zona di ipercomprato. Se il momentum continua a mantenersi, XAUUSD potrebbe muoversi completamente per sfidare la resistenza sopra indicata.
Scenario principale: il prezzo mantiene il canale ascendente, continuando a fluttuare verso la zona 3.409-3.420. La rottura e la chiusura sopra 3.410 apriranno l'opportunità di salire fino alla zona 3.450.
Contesto di mercato: l'oro è sostenuto dalle aspettative che la Fed mantenga una posizione cauta, insieme alle tensioni geopolitiche che stimolano i flussi verso i beni rifugio.
State seguendo questa ondata?
EURUSD – Pronto a Riesalire Dopo il Retest?Ciao a tutti! Quali sono i vostri pensieri sull’attuale trend di EURUSD?
L’EURUSD era balzato con forza in precedenza, uscendo dal canale discendente e segnando un nuovo massimo. Tuttavia, il forte aumento della domanda di dollari statunitensi lunedì ha reso gli acquirenti più cauti, spingendo la coppia EUR/USD a restituire gran parte del rialzo vigoroso guidato da Powell venerdì.
Sul grafico, dopo un breakout deciso al di sopra della trendline discendente, il prezzo ha effettuato un pullback controllato per ritestare una zona di supporto chiave — la stessa area che aveva alimentato il precedente rally. Se questo supporto reggerà, il mercato avrà buone possibilità di ritrovare slancio rialzista, con lo scenario più logico che resta la continuazione del trend bullish verso la zona di supply o l’area di inversione dove la pressione di vendita era emersa in passato.
E voi, come vedete la prossima mossa dell’oro? Condividete le vostre idee nei commenti! Buona fortuna!
Gold Closing Imbalanceho bisogno del tuo sostegno.
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Capital.com è il mio alleato per l’analisi tecnica: grafici fluidi, puliti e precisi!
🌞 BUON GIORNO A TUTTI🌞
Ciao belli,
il signor Gold ha chiuso toccando l’imbalance e ha reagito in notturna con una reazione di 350 pips.
Non rispettando il mio piano, certi trade cerco di evitarli.
resto in attesa di livelli più 'scontati' per entrare.
Intanto mi muovo su altri asset interessanti nel Forex.
Se volete analisi su altri pair, fatemelo sapere nei commenti o su TradingView in privato. S
arò felice di mandarvele.
📌Fondamentale Update
-Il presidente Trump ha licenziato la governatrice della Fed, Lisa Cook. Ha innescato incertezza sui mercati, indebolendo il dollaro e spingendo l’oro a un massimo di due settimane
-L'incertezza ha rafforzato l’oro come bene rifugio, mentre cresce l’attesa per un possibile taglio dei tassi nella riunione Fed di settembre
Tecnicamente, XAU/USD ha raggiunto i 3.387 USD nell’Asia session, poi si è aggiustato a +0,3 %, in scia alla pressione sui tassi e al clima di mercato incerto
Oro ben supportato nel breve termine, soprattutto dati i venti macro (tagli tassi Fed, fuga verso i rifugi)
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Mercati divisi: sterlina sostenuta o fragilità in vista?
ANALISI MACROECONOMICA
Nelle ultime ore il tema più discusso sui mercati non riguarda tanto i dati macro, quanto la questione politica legata alla Federal Reserve. Donald Trump ha infatti deciso di rimuovere Lisa Cook, attuale governatrice della Fed, accusandola di aver falsificato documenti legati a mutui.
La mossa, oltre a essere clamorosa sul piano politico, rischia di ridisegnare gli equilibri all’interno del board della banca centrale. Se la decisione dovesse avere seguito, Trump avrebbe la possibilità di guadagnare una maggioranza nel consiglio della Fed, rafforzando così il suo controllo sull’istituto.
Cook, prima donna afroamericana a ricoprire questa carica, ha però risposto senza mezzi termini: ha dichiarato che il presidente non ha alcun potere di licenziarla e che non ha intenzione di dimettersi. La questione, quindi, è tutt’altro che chiusa e apre uno scenario delicato sull’indipendenza della banca centrale americana.
Trump spinge da tempo per accelerare i tagli ai tassi, nel tentativo di stimolare l’economia in vista delle elezioni. Ma l’indipendenza della Fed, difesa a più riprese da Jerome Powell, sembra scricchiolare. Anche Christine Lagarde, presidente della BCE, è intervenuta in difesa dell’autonomia delle banche centrali, sottolineando come sia vitale tenerle separate dalle pressioni della politica.
Se negli Stati Uniti il dibattito si concentra sulla Fed, in Europa le tensioni restano principalmente politiche. Tutti gli occhi sono puntati sulla Francia, dove il governo guidato da François Bayrou è appeso a un filo: l’8 settembre si voterà una mozione di fiducia che potrebbe sancirne la fine.
L’opposizione, sia a destra con il Rassemblement National, sia a sinistra con France Unbowed, ha già annunciato il voto contrario. Se Bayrou dovesse cadere, la presidenza di Macron si troverebbe ulteriormente indebolita, con ripercussioni dirette sulla stabilità economica del Paese.
Il clima non è dei migliori: i rendimenti sul debito francese sono saliti, segnale che gli investitori stanno iniziando a preoccuparsi.
Coppie Valutarie
Sul mercato valutario, il dollaro sta respirando dopo un agosto debole. La resistenza mostrata da Lisa Cook, ha ridato fiducia alla valuta americana. Dopo l’intervento di Powell a Jackson Hole, in cui aveva aperto alla possibilità di ulteriori tagli dei tassi, il dollaro era scivolato fino a toccare i minimi del mese a quota 97.60 sull’indice del biglietto verde, il DXY.
Ora, però, ha recuperato terreno tornando sopra 98.50, anche se non si intravede ancora un trend definito.
L’unica valuta che mostra una direzione chiara è il dollaro neozelandese, che continua a indebolirsi. Gli operatori restano convinti che la RBNZ procederà con nuovi tagli ai tassi, e questo mantiene la pressione sulla divisa.
Materie Prime
Sul fronte delle materie prime prevale la stabilità. L’oro continua a muoversi in un range compreso tra i 3.330 e i 3.540 dollari, senza particolari scossoni. Il petrolio WTI ha invece ripiegato dopo il recente rally: dai 65 dollari si è riportato in area 64, primo livello di supporto da monitorare. Più interessante appare però il gas naturale, che prosegue la sua discesa fino a 2,60 dollari.
L’arrivo di nuova offerta sul mercato mantiene la pressione ribassista e, al momento, non emergono segnali di inversione.
Indici azionari
Sul fronte azionario il clima resta instabile, complice anche la stagionalità: settembre è storicamente il mese più difficile dell’anno per i listini. Finita l’euforia iniziale per la prospettiva di tagli dei tassi, gli investitori guardano ora ai market movers veri e propri. Da un lato i dati macro, in particolare il PCE, che dovranno confermare le condizioni per un allentamento della Fed nella prossima riunione. Dall’altro lato, le trimestrali di Nvidia, attese come un vero test di fiducia per il settore tech.
Al momento il Nasdaq ha corretto dai 23.700 ai 23.400 punti, con i supporti chiave a quota 23.050. Anche l’S&P 500 non riesce a superare i massimi precedenti a 6.500 punti, arretrando verso i primi livelli di supporto a 6.425.
Questa si tratta di una semplice analisi macroeconomica e non fornisce alcun consiglio finanziario.
ANALISI TECNICA
Per quanto riguarda l’analisi tecnica, in questo inizio di settimana andremo ad analizzare la situazione su EURUSD. Se andiamo a vedere il time frame in 4 ore, possiamo notare come venerdi il forte impulso rialzista abbia chiuso una struttura ribassista, andando a chiudere perfettamente un’inefficienza lasciata intorno ai 1.17500.
Difatti la zona ha dato una forte reazione, ed è combaciata perfettamente con la “fuoriscita” del prezzo dalla VALUE AREA HIGH, scatenando un ritorno nella zona in cui ci sono stati maggiori scambi di contratti.
Cosa possiamo aspettarci nei prossimi giorni da questo asset? Sicuramente sarà interessante monitorare le zone al di sotto, ovvero 1.16000 e 1.15500, zone che potrebbero dare nuovamente un movimento rialzista.
Nulla è scontato e non è detto che ciò avvenga, motivo per cui è importante che ci siano le dovute conferme anche in base alla propria strategia.
Potremmo anche trovarci dinanzi ad una spinta rialzista fino a 1.17000 che potrebbe portare successivamente ad una possibile vendita.
Queste sono solo ipotesi e non si tratta di alcun consiglio finanziario. Inoltre ricordiamo che tradare CFD può comportare la perdita di denaro.
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BTC/USDBTC/USD - Rising Wedge - Pattern di inversione - Idea di vendita/short
Bitcoin sta formando un cuneo ascendente sul grafico a 4 ore, un pattern di inversione ribassista che segnala un indebolimento del momentum rialzista. Il prezzo si attesta attualmente intorno a $ 114.700, con una resistenza a cuneo vicina a $ 128.000 e un supporto crescente intorno a $ 112.000. Una rottura confermata sotto $ 112.000 potrebbe innescare un movimento verso $ 103.000, con il principale obiettivo di ribasso al Punto di Controllo (POC) del volume vicino a $ 97.000, un'importante zona di liquidità dove si è verificata la massima attività di trading.
Un breve retest di $ 115.000-$ 118.000 dopo la rottura è possibile prima di un ulteriore ribasso. L'invalidazione si verifica in caso di una rottura decisiva sopra $ 128.000.
Banche centrali, il grande paradosso del 2025Quest’anno 2025 rivela un paradosso nel mercato dei cambi fluttuanti (Forex), un paradosso che posso definire raro. La base dell’evoluzione delle valute sul mercato dei cambi è la divergenza delle politiche monetarie. In altre parole, è la differenza di traiettoria tra i tassi d’interesse delle principali banche centrali del mondo a determinare la tendenza di fondo delle coppie principali in USD sul Forex.
Ma quest’anno 2025 presenta una configurazione rara: la divergenza delle politiche monetarie ha avuto quasi nessun effetto sul FX.
Perché? Perché il dollaro USA è (di gran lunga) la valuta più debole del FX nel 2025, nonostante la Fed non abbia toccato il suo tasso d’interesse, che resta il più alto tra le principali banche centrali, come mostra il grafico principale di questa analisi.
1) Nel 2025, la divergenza delle politiche monetarie non ha inciso sul FX
La tabella seguente confronta l’evoluzione dei tassi d’interesse delle principali banche centrali e la loro situazione in termini di inflazione. Ad eccezione della Banca del Giappone, tutte le principali banche centrali hanno ridotto i tassi più volte quest’anno, poiché l’obiettivo di inflazione è stato raggiunto o quasi raggiunto.
Solo la Fed non ha toccato il tasso dei federal funds, che ora è il più alto di tutte le banche centrali.
La tabella sottostante è stata realizzata dall’analista Vincent Ganne per Swissquote e propone un confronto delle politiche monetarie delle principali banche centrali nel 2025.
L’infografica sottostante, tratta da Bloomberg, propone un confronto dell’evoluzione dei tassi d’interesse delle banche centrali del mondo nel 2025.
2) Ecco il paradosso: il dollaro USA è la valuta più debole del FX quest’anno (in calo del 10%) nonostante la posizione favorevole dei tassi USA
Non solo il dollaro USA è l’unica valuta principale del FX che è scesa nel 2025, ma questo calo è molto marcato, una flessione del 10 %.
Questo crollo del dollaro USA è in totale contraddizione con la divergenza delle politiche monetarie, che avrebbe dovuto far salire il dollaro rispetto a un paniere di valute principali. La domanda ora è quale tendenza prenderà il dollaro se la Fed dovesse decidere di tagliare il suo tasso d’interesse a fine anno.
3) Alla fine, il ruolo della divergenza delle politiche monetarie è temporaneamente sospeso poiché l’economia USA affronta incertezze strutturali
• Dazi doganali e loro impatto sulle prospettive di crescita economica degli Stati Uniti
• Aumento del debito pubblico USA e politica fiscale/budgetaria dell’Amministrazione Trump (“Big Beautiful Bill”)
Queste due sfide strutturali hanno neutralizzato per quest’anno la divergenza delle politiche monetarie, ma quest’ultima dovrebbe tornare a prevalere nel 2026 e forse consentire un rimbalzo del dollaro USA sul FX.
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XAUUSD: Analisi di mercato e strategia per il 26 agostoLivelli di supporto e resistenza dell'oro:
Resistenza grafico giornaliero: 3405, Supporto: 3320
Resistenza grafico a 4 ore: 3386, Supporto: 3350
Resistenza grafico a 1 ora: 3380, Supporto: 3368.
L'oro si trova attualmente all'interno del range del triangolo e deve sfondarlo per espandersi. Finora non è riuscito a sfondarlo in modo efficace, ma le notizie odierne sul mercato asiatico hanno causato qualche movimento nell'oro. Bisognerà vedere come si manterrà.
Inoltre, il rapido calo odierno del mercato asiatico ha coinciso con il range 3350-3355, l'area di supporto menzionata ieri. Il rimbalzo indica che il supporto è valido.
Pertanto, finché l'oro non romperà al di sotto del supporto chiave oggi, continuerà a fluttuare al rialzo.
È importante notare che se l'oro rompe, raggiungerà rapidamente la resistenza 3390-3405. La risposta chiave sarà osservare i prezzi dell'oro. Se si incontra nuovamente resistenza, potrebbe scendere e poi oscillare al rialzo.
Durante la sessione di trading statunitense, tenete d'occhio dati come il tasso degli ordini di beni durevoli di luglio e l'indice di fiducia dei consumatori del Conference Board di agosto, che potrebbero essere i principali fattori che determineranno il massimo intraday di oggi.
ACQUISTA: 3360 vicino
ACQUISTA: 3350 vicino
Il dollaro rimbalza, mercati in tensioneIMPROVVISAMENTE IL DOLLARO
Il rally che aveva spinto i titoli azionari vicino ai massimi storici sembra essersi arrestato. I rendimenti obbligazionari sono saliti, complice l’attenuazione del sentiment verso i possibili tagli della Fed, in attesa dei dati chiave del PCE.
Ieri Wall Street ha chiuso in rosso, tornando a essere scambiata in modo contrastato. Permane la disconnessione tra i diversi settori, mentre i mercati sembrano aver già prezzato l'entità dei tagli dei tassi e l’impatto dei dazi sui produttori di beni.
Il Dow Jones ha perso lo 0,77% a 45.282,47 punti, il Nasdaq lo 0,22% a 21.449,29 punti e l’S&P 500 lo 0,43% a 6.439,32 punti.
Venerdì, il presidente della Fed Powell ha osservato che un indebolimento del mercato del lavoro potrebbe giustificare un taglio dei tassi nella riunione di settembre, se i dati sull'occupazione e sui prezzi non riserveranno sorprese.
Tuttavia, i timori di un'inflazione elevata espressi da altri membri del FOMC hanno frenato un rally più deciso.
Nvidia è salita dell'1,5% in vista della pubblicazione degli utili di mercoledì, mentre i timori di valutazioni esorbitanti nel settore tech hanno mantenuto alta la tensione tra i titoli a grande capitalizzazione.
Intel è balzata dell'1% dopo che il governo statunitense ha acquisito una quota del 10% per 8,9 miliardi di dollari.
Keurig Dr Pepper è invece crollata dell'8% dopo l’acquisizione della società olandese JDE Peet's per 18 miliardi di dollari.
VALUTE
Il dollaro torna prepotentemente in auge, con un forte recupero contro le principali valute concorrenti, in particolare euro e sterlina.
Le ragioni sembrano legate alla presenza di importanti posizioni short ormai consolidate, mentre il mercato ha già assorbito le notizie positive relative al possibile taglio dei tassi da parte della Fed a settembre.
L’Eur/Usd è tornato ieri sera in area 1,1600, per poi risalire nella notte a 1,1660 e consolidare a 1,1630.
L’Usd/Jpy si muove nel range consolidato tra 147,00 e 148,00, con un recupero di quasi 100 pips dai minimi di 146,985.
Il Cable è sceso di circa 100 pips fino a 1,3440. Le valute oceaniche sono stabili o in leggera discesa, ma tendenzialmente deboli contro il dollaro.
Correzioni in corso anche su diversi cambi risk-on/risk-off, come Nzd/Chf, Eur/Nzd ed Eur/Aud.
IFO IN RECUPERO
L’indice tedesco Ifo Business Climate è salito ad agosto a 89, da 88,6 di luglio, il livello più alto da maggio 2024 e superiore alle previsioni.
Le aspettative delle aziende per i prossimi mesi sono migliorate (91,6 contro 90,7), mentre le valutazioni sulla situazione attuale sono leggermente diminuite (86,4 contro 86,5), segnalando una ripresa economica ancora debole.
Nel manifatturiero, il sentiment è sceso marginalmente (-12,2 contro -11,9), con preoccupazioni per le condizioni attuali e la bassa crescita degli ordini.
Il settore dei servizi ha registrato un lieve calo, nonostante condizioni attuali migliori (2,6 contro 2,8), a causa di aspettative più caute. Gli studi di architettura e ingegneria, però, si sono mostrati più ottimisti.
Il sentiment commerciale si è indebolito (-21,4 contro -20,3) per via di performance più deboli, anche se le aspettative future sono leggermente meno pessimistiche.
L’edilizia ha registrato un lieve calo dopo mesi di stabilità (-15,3 contro -14,3), con minore soddisfazione attuale ma prospettive migliori per i mesi a venire.
INDICE FED DI CHICAGO
L’indice CFNAI della Fed di Chicago è sceso a -0,19 a luglio, rispetto al -0,18 rivisto di giugno, segnalando che l’attività economica statunitense è rimasta sotto il trend storico per il quarto mese consecutivo.
Solo una delle quattro categorie generali ha registrato un peggioramento rispetto a giugno, ma tre hanno comunque contribuito negativamente all’indice.
Gli indicatori sulla produzione hanno invertito la tendenza rispetto al +0,01 di giugno. Quelli sull’occupazione hanno contribuito con -0,06, leggermente meglio rispetto al -0,08 precedente.
Le categorie relative a vendite, ordini e scorte hanno contribuito con -0,02, in miglioramento rispetto al -0,10. I consumi personali e le abitazioni hanno fornito un contributo neutrale, rispetto al -0,01 di giugno.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono saliti di oltre l’1,5% a 64,7 dollari al barile lunedì, il massimo da quasi tre settimane, prolungando un rally di quattro giorni.
I prezzi sono sostenuti dai rischi geopolitici e dalle aspettative di politica monetaria. I timori di interruzioni dell’approvvigionamento russo sono aumentati dopo nuovi attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche, tra cui incendi al terminal di Ust’-Luga e alla raffineria di Novoshakhtinsk.
L’incertezza sui colloqui di pace, le minacce di nuove sanzioni da parte di Trump e dazi più elevati sulle importazioni indiane hanno alimentato le preoccupazioni sull’offerta.
Powell ha segnalato possibili tagli dei tassi già a settembre, rafforzando il sentiment che una crescita più forte negli USA possa aumentare la domanda di petrolio.
Tuttavia, i venti contrari economici restano un freno, con operatori cauti sul fatto che una crescita debole possa limitare i consumi a lungo termine.
Dal lato dell’offerta, il piano dell’OPEC+ di ripristinare parte della produzione ha riacceso i timori di eccesso, mantenendo i future circa il 9% sotto i livelli di gennaio.
GIAPPONE: RENDIMENTI IN SALITA
Il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni è salito martedì oltre l’1,62%, il livello più alto dal 2008. Gli investitori aumentano le scommesse su ulteriori rialzi dei tassi da parte della BoJ.
A Jackson Hole, il governatore Kazuo Ueda ha affermato che si prevede un ulteriore aumento dei salari in Giappone, a fronte di un mercato del lavoro in contrazione. Questo rafforza la fiducia che le condizioni per un rialzo dei tassi si stiano concretizzando.
La BoJ ha sospeso il ciclo di rialzi negli ultimi mesi, preoccupata per l’impatto dei dazi statunitensi sull’economia giapponese, fortemente dipendente dalle esportazioni.
Nella riunione di luglio, la banca centrale ha lasciato i tassi invariati, ma ha alzato le previsioni di inflazione e fornito prospettive economiche più ottimistiche.
Saverio Berlinzani
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Consolidamento dell'oro e mood di crescitaConsolidamento dell'oro e mood di crescita
L'oro si è consolidato, con una leggera tendenza rialzista, suggerendo un accumulo in prossimità di una zona strutturale critica. Il mercato ha chiuso a 3371, avvicinandosi a un livello di supporto chiave, indicando un potenziale scenario per un breakout.
Livelli tecnici chiave:
Questa è un'area significativa da tenere d'occhio. Una rottura netta sotto 3340 potrebbe innescare un momentum ribassista, portando potenzialmente a un breakout al ribasso. Se il prezzo si mantiene al di sopra del supporto e rompe nettamente questa resistenza, potrebbe indicare una continuazione rialzista, puntando a livelli superiori. 3400 / 3420 seguono la condizione del grafico.