Nuova ripartenza da livello tattico 2,22 per GBP/NZDRimbalza nuovamente la Sterlina dal livello chiave di 2,22 dando così un segnale forte in chiave long.
Ormai da metà Aprile, dopo un lungo trend rialzista ripartito da inizio 2023, le quotazioni oscillano in una stretta congestione tra il supporto in area 2,22 e la resistenza in area 2,28.
Vediamo perchè potrebbe essere questa una buona occasione per entrare long:
- Per la terza volta livello 2,22 ha retto mostrando tutta la sua validità
- La dashboard mostra una Sterlina forte nei confronti del Dollaro Neozelandese in tutti i timeframe
- L'oscillatore in basso ha arpionato al rialzo da area di ipervenduto, anticipando una ripartenza long
- Il trend di fondo, almeno fino a prova contraria, resta indiscutibilmente long.
Tutto questo, in aggiunta al fatto di avere oltre il vantaggio statistico di operare a favore di trend, ci porta ad avere anche un risk/reward favorevole dato che:
- avremmo lato stop una chiusura di candela daily sotto i 2,22
- lato target avremmo un primo target potenziale al livello alto del range 2,28 (rr 1:1), per poi spingersi fino ai precedenti massimi in area 2,32/2,33 (rr 1:2,5).
Idee della comunità
BTC/USD – Continuazione Ribassista dal Canale Ascendente BTC/USD – Continuazione Ribassista dal Canale Ascendente 🚨🧱
Questo grafico mostra una chiara struttura di mercato ribassista, con diversi elementi tecnici importanti:
🔍 Analisi Tecnica:
Cambio di Carattere (CHoCH) 🔄
Si è verificato un cambio di trend da rialzista a ribassista, confermato da una forte rottura dopo il massimo (CHoCH).
Questo segnala la fine della precedente fase bullish.
Formazione di una Bearish Flag 📉📐
Dopo un forte impulso ribassista, il prezzo ha formato un canale ascendente, tipico di una bearish flag.
Questo modello suggerisce una possibile continuazione del movimento al ribasso.
Rifiuto dalla Zona di Resistenza 🚫
Il prezzo è stato respinto dalla zona 105.800–106.500, che in precedenza fungeva da supporto.
Il rifiuto rafforza la pressione ribassista.
Proiezione al Ribasso ⬇️📍
Se la struttura viene confermata, il prezzo potrebbe scendere verso la zona di supporto chiave tra 100.000 e 101.000.
📌 Livelli Chiave:
Zone di Resistenza:
105.800–106.500 🧱
109.500–111.000 🧱
Zona di Supporto:
100.000–101.000 💚
🧠 Conclusione:
BTC/USD si trova in una fase di continuazione ribassista, con conferma della rottura del pattern e forte rifiuto dalla zona di resistenza. Una discesa sotto 104.500 potrebbe aprire la strada verso l'obiettivo dei 100k. In condizioni di alta volatilità, è fondamentale una buona gestione del rischio
Finché il prezzo dell'oro è superiore a 3400Finché il prezzo dell'oro è superiore a 3400, continua ad andare long.
Come mostrato nella Figura 4h, mostro chiaramente l'andamento dei prezzi dell'oro attraverso il grafico a segmenti.
1: L'intervallo ABC forma la sezione aurea, indicando che se il prezzo dell'oro continua a salire in modo incontrollato in futuro, salirà fino a un intervallo compreso tra 3700 e 4000.
2: L'angolo del triangolo blu è un triangolo convergente nel trend rialzista, che è un triangolo forte. La probabilità di un rialzo la prossima settimana è alta e la possibilità di sfondare e tornare nell'intervallo tra 3450 e 3500 è molto alta.
3: Dobbiamo considerare la possibilità più improbabile, ovvero le peggiori aspettative e risultati.
Se il prezzo dell'oro sfonda quota 3450 e si tratta di una falsa rottura, ci si potrebbe aspettare un brusco calo: 3365-3330-3270.
Strategia operativa:
Come mostrato in figura:
1: Prestare attenzione al percorso 1-2 e difendere il percorso 3-4.
2: Attendere i prezzi bassi per trovare opportunità di acquisto.
3: Finché il prezzo dell'oro è superiore a 3400 punti, partecipare solo alla strategia di acquisto.
4: Intervallo di oscillazione del prezzo dell'oro: 3400-3450.
5: Due aree di pressione di prova per la vendita allo scoperto a breve termine intraday: 3450 e 3500.
6: Area di supporto forte: 3400-3365-3330-3270. Questi punti possono essere utilizzati come punti di supporto e intervalli di stop loss per futuri tentativi di acquisto.
GOLD, in settimana potremmo avere i nuovi massimi storiciChart di Capital.Com
Il mese di maggio aveva messo un po' di apprensione con la formazione di una candela di Doji
Tuttavia, il mese in corso sembra aver spazzato via le preoccupazioni violando il massimo di questa candela quindi svuotandone il significato tecnico.
Sul finire del mese di maggio, la sequenza di massimi e minimi decrescenti che si poteva osservare sul giornaliero è stata interrotta ad inizio giugno con la formazione di un primo minimo più alto di quello precedente.
Il germe di un cambio di trend su questo time frame
I prezzi hanno iniziato una nuova sequenza di massimi e minimi crescenti questa volta con la benedizione di un pullback sulla trendline violata.
I prezzi sono usciti da una fase laterale triangolare con un breakout della trendline ribassista supportato da volumi in crescita.
Ci sono tutte le condizioni per aggiornare i massimi storici la prossima settimana.
Intervallo di pressione chiave del prezzo dell'oro: 3440-3450Intervallo di pressione chiave del prezzo dell'oro: 3440-3450
Nel fine settimana analizzeremo i macro trend dell’oro.
Come mostrato nella Figura 4h.
Il canale arancione presenta in modo chiaro e accurato il trend macro dei prezzi dell'oro nell'ultimo anno.
Si tratta di un prezzo davvero interessante. Il prezzo attuale dell'oro si aggira intorno ai 3450, valore prossimo al limite massimo della pressione del macro trend.
Per questo motivo, venerdì non abbiamo esitato a vendere allo scoperto nella fascia 3440-3445 e poi a realizzare profitti nella fascia 3430-3425. Questa è la prima opportunità per raggiungere il livello di resistenza del canale di tendenza annuale, il che rappresenta una strategia intraday perfetta.
Pertanto, ora estendiamo la previsione del prezzo dell'oro per la prossima settimana attraverso l'estensione del trend e l'estensione del punto:
Aumento previsto: 3600
Calo previsto: 3250
Prezzo attuale: 3432
È interessante notare che (3600+3250)/2=3425
Ciò significa che la performance dei prezzi dell'oro la prossima settimana oscillerà nell'intervallo 3420-3430.
Con l'intensificarsi delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente nel fine settimana, i prezzi dell'oro potrebbero continuare a beneficiare dell'avversione al rischio la prossima settimana e si prevede che all'inizio della prossima settimana raggiungeranno i 3.500 dollari l'oncia. Anche fattori come la decisione della Federal Reserve e il discorso di Powell durante la settimana avranno un impatto sui prezzi dell'oro. Inoltre, il presidente degli Stati Uniti Trump visiterà il Canada dal 15 al 17 giugno per partecipare al vertice del G7. Il suo discorso di allora potrebbe influenzare anche la fluttuazione del prezzo dell'oro, il che merita attenzione.
Suggerimenti per le operazioni intraday: acquistare principalmente sui ribassi e vendere sui massimi;
Il livello di supporto si concentra nell'area 3395-3400;
Il livello di pressione è concentrato nell'area 3440-3450.
1: Finché il prezzo dell'oro è superiore a $ 3.400, adotterà una strategia long a basso prezzo con uno stop loss fissato a $ 3.390.
2: Finché il prezzo dell'oro è inferiore a 3450, verrà adottata una strategia short con uno stop loss a 3460.
Consiglio di prudenza operativa: abbandonare le vendite allo scoperto e concentrarsi solo sulle opportunità lunghe.
Suggerimento radicale: trading intraday, con un obiettivo di profitto di 10 punti, si possono provare sia posizioni lunghe che corte, seguendo rigorosamente le 12 strategie sopra indicate.
Tra Pressioni Attiviste e Rilancio: Il Retail Storico al bivioFondata nel 1858, Macy’s NYSE:M è una storica catena americana di grandi magazzini, con circa 100 punti vendita negli Stati Uniti. L’azienda è specializzata in abbigliamento, accessori e articoli per la casa.
Nel dicembre 2024, i fondi Barington Capital e Thor Equities hanno esercitato pressioni sul management, accusando Macy’s di non valorizzare appieno il proprio potenziale. Tra le richieste principali figurano:
La separazione dei marchi premium Bloomingdale’s e Bluemercury, ritenuti più redditizi.
L’inserimento di propri rappresentanti nel consiglio di amministrazione.
La riduzione degli investimenti e un programma di riacquisto azionario fino a 3 miliardi di dollari.
La correzione di errori gestionali accumulati nell’ultimo decennio.
In risposta, il nuovo CEO Tony Spring ha annunciato la chiusura di 150 negozi poco redditizi entro il 2026 e l’espansione dei punti vendita legati ai marchi più performanti. Un piano che ha parzialmente rassicurato gli investitori.
Tuttavia, nel 2025 Macy’s ha perso il 18% del proprio valore di mercato e ha posticipato la pubblicazione degli utili a causa di spese interne non dichiarate per 154 milioni di dollari, aggravando la sfiducia.
Nonostante queste difficoltà, alcuni analisti ritengono Macy’s sottovalutata. Vediamo perché.
Valutazioni e Multipli
P/E: 5,79 — oltre tre volte inferiore alla media del settore retail (18,23) e circa la metà rispetto alla media dei grandi magazzini (10,59).
P/FCF: 12,46 — inferiore alla media del settore (20,74), ma in linea con quella industriale.
Prezzo/Cassa: 3,44 — ben al di sotto della media settoriale (7,89) e leggermente sotto la media industriale (4,40).
EV/Fatturato TTM: 0,34 — molto più basso rispetto a settore (0,76) e industria (1,11).
EV/EBIT TTM: 8,91 — significativamente inferiore alla media di settore (17,14) e leggermente sotto quella industriale (11,55).
EV/EBITDA TTM: 4,44 — decisamente sotto la media settoriale (12,66) e industriale.
Macy’s appare sottovalutata su tutti i principali multipli. Il basso P/E e P/FCF segnalano una valutazione contenuta rispetto a utili e flussi di cassa. I multipli basati sul valore d’impresa indicano che il mercato sta scontando le difficoltà operative, offrendo però potenziale di rivalutazione.
Dividendi
Rendimento da dividendo: 6,14% — ben superiore sia alla media del settore (2,08%) che a quella industriale (3,87%).
Macy’s restituisce valore significativo agli azionisti, un aspetto importante in ottica difensiva.
Redditività
Margine lordo TTM: 3,22% — superiore al settore retail (1,85%), ma inferiore alla media industriale (7,01%).
ROE TTM: 12,92% — sopra la media del settore (6,97%) e in linea con quella industriale (12,70%).
ROIC TTM: 5,49% — meglio della media settoriale (3,69%), ma sotto la media dell’industria (7,64%).
Macy’s dimostra una gestione efficace rispetto ai concorrenti diretti, ma non ha ancora colmato il divario strutturale rispetto ai top player del settore.
Conclusioni
Macy’s si trova in un momento critico, stretto tra le richieste degli azionisti attivisti, le sfide operative e il bisogno di ristrutturazione. Tuttavia, i fondamentali evidenziano una valutazione estremamente bassa rispetto al settore e una buona capacità di generare valore per gli azionisti, come testimoniato dall’alto dividendo.
Il mercato sta scontando scenari molto negativi, ma se il nuovo piano strategico riuscisse anche solo parzialmente, Macy’s potrebbe vedere una rivalutazione significativa. Le attività premium (Bloomingdale’s e Bluemercury) rappresentano un’opportunità di spin-off o valorizzazione separata.
Domanda per gli Investitori
La ristrutturazione in atto e il potenziale scorporo dei marchi di fascia alta rappresentano un punto di svolta? Il titolo Macy’s è oggi un’opportunità contrarian oppure un value trap mascherata da dividendo elevato?
Movimento negato per il Crude oilTotalmente invalidato il movimento che avevo prospettato nelle scorse settimane con il cedimento di 65$.
Con la rottura di 65$ mi aspettavo un ritorno per il medio termine ai valori di 40$, a meno che non avesse recuperato in fretta i 65$ con chiusura di candela settimanale, meglio se mensile; in tal caso, scrivevo, un recupero avrebbe portato ad un primo target intorno ai 70$.
Bene, facciamo un pò di chiarezza a questo punto:
- Area 78 (massimo settimanale 77,62), 83 e 90 poi rappresentano delle solide resistenze volumetriche
- Abbiamo una trendline discendente, segnalata in bianco, da monitorare in chiusura di settimana
- Mi piacerebbe attendere la chiusura mensile prima di farmi un idea sul movimento che verrà
- Il movimento di oggi è stato causato da fattori politici
Per riassumere, mi piacerebbe attendere la chiusura di candela mensile prima di farmi un idea, questi movimenti di solito sono legati a fattori geopolitici che poco hanno a che fare con l'analisi tecnica; allo stesso tempo, essendo molto influenzati da fattori esterni, come hanno fatto movimenti bruschi, possono altrettanto velocemente rientrare dagli stessi movimenti.
L'unica raccomandazione che posso dare su questo strumento per il momento è cercare di evitarlo, si rischia di restare bloccati in posizioni prive di fondamenta; meglio attendere che la situazione si stemperi poi si ragionerà lucidamente sui movimenti di medio/lungo termine.
Spinta fondamentale, il prezzo dell'oro punta a 3500
I rischi geopolitici spingono il prezzo dell'oro, attenzione alla resistenza chiave
Fattori trainanti del mercato
L'escalation della situazione geopolitica in Medio Oriente è diventata il catalizzatore principale per i prezzi dell'oro. Il ritiro parziale del personale statunitense e gli avvertimenti di ritorsione dell'Iran hanno intensificato la domanda di beni rifugio e l'oro, in quanto bene rifugio tradizionale, ha ricevuto un forte sostegno agli acquisti. La storia dimostra che i conflitti in Medio Oriente spesso spingono i prezzi dell'oro a salire gradualmente e l'attuale scontro tra Stati Uniti e Iran potrebbe continuare a far salire i prezzi dell'oro.
Analisi tecnica
Il grafico a 4 ore dell'oro mostra una struttura volatile al rialzo. Nelle prime contrattazioni, ha superato quota 3400 grazie alle notizie sui beni rifugio. La resistenza a breve termine si è spostata verso l'alto nell'area 3435-3438. Se superata, raggiungerà ulteriormente 3468-3493. Il supporto chiave è a 3403-3380, e si indebolirà se perderà quota 3380. Se la sessione europea rimane sopra 3410, si prevede che la sessione statunitense continuerà a salire; se il momentum diminuisce, bisogna fare attenzione al rischio di un rapido ritracciamento.
Strategia operativa
Posizione lunga: disporre posizioni in lotti quando il prezzo scende a 3403-3380, stop loss sotto 3375, obiettivo 3435-3468.
Posizione corta: provare una posizione corta con una posizione leggera quando il prezzo tocca per la prima volta 3435-3438, stop loss a 3445, obiettivo 3400; se il prezzo sfonda quota 3440, attendere fino a 3468 e poi invertire il prezzo.
Avvertenza sui rischi
Le aspettative di politica monetaria della Fed e i cambiamenti nella situazione in Medio Oriente sono ancora armi a doppio taglio. Fate attenzione a non prendere profitto dopo che l'avversione al rischio si è attenuata. Nel breve termine, il prezzo dovrebbe essere più volatile, ma lo stop loss dovrebbe essere rigorosamente rispettato.
$COINBASE:BTCUSD Rimbalzo?COINBASE:BTCUSD Questa è una personale interpretazione del grafico, non è un consiglio finanziario.
Bitcoin ha reagito oggi sul PoC e sulla SMA50 (quasi coincidenti) ed è tornato sui valori iniziali di "seduta". Sarà interessante osservare come verrà chiusa la candela per valutare se un pattern candlestick supporta l'ipotesi di continuazione verso l'alto del movimento (nel breve).
Analisi dell'ultimo trend dell'oro del 13 giugno:
Analisi della risonanza multiperiodale dell'oro
1. Livello giornaliero - fase di rafforzamento del trend
Rottura strutturale: il prezzo si è effettivamente attestato al di sopra della linea di scollatura a 3350 (il limite superiore del precedente intervallo di oscillazione) e la chiusura giornaliera ha "inghiottito la linea positiva", confermando la dominanza rialzista.
Sistema di medie mobili: le medie mobili a 5/10/20 giorni sono disposte in un pattern rialzista, le doppie linee MACD divergono verso l'alto dall'asse zero e l'RSI (14) rimane sopra 60 senza ipercomprato.
Pressione chiave: area 3390-3400 (livello di ritracciamento settimanale di Fibonacci del 78,6%).
2. Livello a 4 ore - verifica del momentum
Struttura dell'onda: il minimo a 3320 può essere considerato la fine dell'onda C e l'attuale andamento è sub-onda 3 dell'onda trainante 3, con un obiettivo teorico a 3415 (livello di estensione 1,618).
Coordinamento di volume e prezzo: il rialzo è accompagnato da un aumento del volume di scambi, mentre il pullback della sessione asiatica si riduce, indicando che la pressione di vendita è limitata.
3. Livello a 1 ora - punto di ancoraggio per il trading a breve termine
Supporto time-sharing:
Posizione difensiva forte a 3356 (punto di partenza della sessione mattutina asiatica + linea mediana di Bollinger)
Linea di vita rialzista a 3348 (supporto di conversione del massimo precedente + ritracciamento a V della posizione del 61,8%)
Canale intraday: Attualmente si muove lungo il canale ascendente (linea inferiore 3355/linea superiore 3395)
Strategia di trading tridimensionale di oggi
▶ Piano principale long
Migliore area di ingresso: 3362-3355 (area di sovrapposizione tra EMA10 a 4 ore e linea inferiore del canale)
Allocazione delle posizioni: 50% della posizione principale, stop loss a 3345 (lo stop loss sale dopo aver superato il massimo precedente)
Obiettivo 1: 3385 (misurazione di pari ampiezza dopo aver superato il massimo della sessione asiatica)
Obiettivo 2: 3400 (ridurre la posizione del 50% nel grafico giornaliero) Zona di pressione)
Obiettivo 3: 3415 (posizione libera sulla posizione obiettivo della teoria delle onde)
▶ Opportunità di short ausiliarie
Condizioni di controtendenza: primo tocco a 3408 e comparsa di:
linea di gravidanza/stella della sera sul grafico orario
divergenza al massimo del MACD + volume di trading in calo
Operazione: posizione short leggera (posizione ≤ 20%), stop loss a 3418, target a 3380
▶ Strategia di inseguimento degli ordini di breakthrough
Superamento di 3402: ribasso a 3392 per inseguire un long, stop loss a 3385, target a 3425
Superamento di 3348: rialzo e rimbalzo a 3352 per andare short, stop loss a 3360, target a 3330
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.06.2025Israele bombarda siti nucleari in Iran: possibile escalation dello scontro.
Oro e petrolio in forte rialzo, Borse deboli, ma senza franare.
Il Dollaro Usa questa volta non si rivela un “rifugio” e scivola sino a 1,16 vs Eur.
Trump promette nuovi dazi su auto importate: il settore soffre a Wall Street.
Tensione tra Israele e Iran: attacco al programma nucleare. Nella notte tra il 12 e il 13 giugno, Israele ha lanciato un attacco aereo massiccio contro il programma nucleare iraniano e infrastrutture legate ai missili balistici.
Secondo il Wall Street Journal, l’operazione ha coinvolto circa 200 aerei dell’Aeronautica israeliana. L’IDF, l’esercito israeliano, ha confermato l’azione, definendola una risposta all’imminente pericolo rappresentato dal programma nucleare di Teheran.
Israele giustifica l’intervento sostenendo che l’Iran, negli ultimi mesi, ha accelerato le attività nucleari, avvicinandosi a disporre di materiale fissile sufficiente per 15 testate. Inoltre, Teheran avrebbe condotto test segreti per l’assemblaggio di armi nucleari e starebbe pianificando di triplicare l’arsenale di missili balistici entro un anno.
La reazione iraniana: il Ministero degli Esteri iraniano ha definito l’attacco una “violazione della sovranità” e una “chiara aggressione” che infrange la Carta delle Nazioni Unite. Ha rivendicato il diritto alla difesa, promettendo una risposta “con tutta la potenza militare” a disposizione.
Secondo l’agenzia IRNA, il leader supremo Ali Khamenei ha dichiarato che il “regime sionista ha scelto un destino amaro e subirà una dura punizione”.
La televisione di Stato iraniana ha inoltre riferito della morte di Hossein Salami, capo delle Guardie Rivoluzionarie, anche se la notizia non è ancora confermata da fonti indipendenti.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha confermato che il sito nucleare di Natanz è stato colpito, ma al momento non si registrano aumenti di radioattività. Il direttore Rafael Grossi ha espresso “profonda preoccupazione”.
La posizione degli Stati Uniti rivela un certo fastidio e smarcatura: Washington ha preso le distanze dall’azione militare israeliana ed il segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato che gli Stati Uniti non sono coinvolti e che la priorità è proteggere le forze americane nella regione.
Donald Trump ha affermato che Israele ha agito per autodifesa, mentre l’amministrazione americana resta in contatto con i partner regionali.
Ieri, 12 giugno, ancor prima dell’attacco israelinao, i mercati azionari risultavano sotto pressione: le tensioni geopolitiche e le incertezze economiche continuano ad avere ripercussioni sui mercati globali: le borse europee hanno chiuso in calo, con l’eccezione del Ftse 100 di Londra (+0,23%). Variazioni negative per Milano (-0,58%), Francoforte (-0,9%), Parigi (-0,14%), Madrid (-0,33%) e Amsterdam (-0,54%).
Lo spread di rendiemento tra BTP decennali italiani e Bund tedeschi si era leggermente ampliato a 96 punti base (+2), col rendimento del BTP decennale benchmark attorno a 3,42%.
Sul mercato valutario Euro in rialzo sul Dollaro a 1,1575 (+0,76%) e sullo Yen a 166,51 (+0,28%). Dollaro/Yen a 143,82 (-0,48%). La persistente debolezza del Dollaro, in calo a doppia cifra sull-Euro da inizio anno e al minimo dal 2022, è ancora legata all’incertezza sulla politica commerciale statunitense.
Trump continua infatti ad agitare i mercati: ieri ha annunciato l'intenzione di inviare lettere formali entro il 9 luglio ai principali partner commerciali per introdurre nuove tariffe unilaterali. Le sue mosse hanno aumentato la volatilità di Wall Street, col settore automobilistico sotto pressione: General Motors (-1,42%), Ford (-1,59%), Stellantis (-1,79%).
Trump ha infatti firmato un provvedimento per bloccare la normativa della California che vieta la vendita di nuove auto a benzina dal 2035, contrastando così le politiche ambientali dello Stato.
Prospettive economiche e reazioni secondo la Banca centrale Europea> Luis de Guindos, vicepresidente della BCE, ha dichiarato che la crescente incertezza e la svolta protezionistica degli USA segnalano la fine del modello di globalizzazione basato su regole.
A suo avviso, l’Europa dovrà affrontare una frammentazione economica duratura, che si estenderà oltre il commercio anche alla politica monetaria e alla sicurezza.
Macro USA: le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti sono rimaste stabili a 248.000 nella settimana conclusasi il 7 giugno, sopra le attese di 242.000. Il dato è stato comunicato dal Dipartimento del Lavoro.
Stamene, 13 giugno, le Borse asiatici hanno reagito ne, gativamente agli sviluppi in Medio Oriente: Tokyo (Nikkei) -1,3% (settimana: -0,7%), con lo Yen che si rafforza contro il dollaro a 143,5.
Hong Kong (Hang Seng) -0,7%, Cina (CSI 300) -0,8%, Taipei (Taiex) -0,7%, Seul (Kospi) -1,4%, pur chiude la settimana a +2,4%.
Naturalmente la crisi Isreale-Iran si riflette sui prezzi delle materie prime, che sono in forte movimento: il petrolio, +6,4% a 71,1 Dollari/barile il WTI (greggio di riferimento Usa) si avvia a registrare il maggior guadagno settimanale dal 2022, sconta sia le tensioni geopolitiche che la decisione dell’OPEC+ di accelerare la riattivazione della capacità produttiva. JPMorgan avverte che i prezzi potrebbero salire fino a 130 dollari al barile in caso di escalation in Medio Oriente.
L’oro ha raggiunto 3.440 dollari/oncia, a soli 2% dal massimo storico di 3.510 dollari del 3 febbraio.
Il rendimento del Treasury USA decennale scende bruscamente al 4,34% (da 4,47%), mentre quello del BTP decennale italiano cala a 3,40%, ai minimi da fine 2024.
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Analisi GOLD SPOT (XAU/USD) 4H – Slancio Rialzista Confermato 🔔 Analisi GOLD SPOT (XAU/USD) 4H – Slancio Rialzista Confermato 💥📈
📊 Panoramica:
L’oro ha confermato una rottura rialzista decisa dopo una fase di consolidamento. Dopo il rimbalzo dalla zona di SUPPORTO PRINCIPALE intorno ai 3.200 $, il prezzo ha raggiunto con successo il Primo Take Profit (TP1) a 3.429 $.
🔍 Livelli Chiave:
🟩 Supporto Principale: 3.200 $ – ha agito come forte base per il movimento rialzista.
📌 TP1 (raggiunto): 3.429 $ – resistenza testata con successo.
🎯 Prossimo Obiettivo (TP2): 3.504 $ – livello potenziale se la spinta rialzista continua.
📈 Prospettiva Tecnica:
La struttura dei prezzi mostra minimi crescenti e un impulso rialzista netto.
I compratori dominano con forza crescente.
Finché il prezzo rimane sopra i 3.366 $, la tendenza resta rialzista.
🛑 Nota di Rischio:
Possibile reazione o rifiuto vicino alla zona TP2.
Una rottura sotto i 3.366 $ potrebbe avviare una correzione più profonda.
✅ Conclusione:
Lo scenario rialzista resta valido con una probabile estensione verso i 3.504 $. I ritracciamenti possono rappresentare buone opportunità d’ingresso long, con un'attenta gestione del rischio. 🔐📊
Bitcoin dopo ISR vs IRANBitcoin nella notte scende sotto 104k come prima reazione dopo i primi attacchi di Israele verso IRAN.
ETF FLOW fino a ieri è stato fortemente in acquisto.
Mantenere 100k è il primo obiettivo per un trend rialzista sostenibile anche se tecnicamente c'è un'area a 98k che potrebbe essere rivista.
GOLD e Petrolio invece sono saliti nella notte.
Situazione non facile da decifrare. Personalmente propendo ancora per un LONG.
Chart di Capital.com
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Risk Disclaimer: this is not a financial advise;
Onda 5 dell’oro in piena spinta! 📊 Analisi del grafico:
Struttura a Onde di Elliott – Siamo nella Onda 5, in un canale ascendente partito dal minimo della Onda 4, con obiettivo intorno a ≈ 3.500–3.600 USD.
Zona di resistenza chiave e possibile breakout – L’area 3.497–3.500 USD è cruciale: un breakout netto può aprire la strada verso 3.600 USD+.
Supporto immediato – Il livello 3.392 USD, ex resistenza, ora è supporto solido. Un ritracciamento verso 3.420–3.440 USD potrebbe offrire un’ottima occasione d’ingresso.
Fattori macroeconomici – Le crescenti tensioni mediorientali (tra Israele e Iran) e un dollaro in calo stanno rafforzando la domanda di oro come asset rifugio
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📈 Prospettive e strategia:
Breve termine: ci si aspetta un po’ di consolidamento — range di acquisto suggerito: 3.420–3.450 USD.
Medio termine: una rottura sopra 3.500 USD potrebbe spingere l’oro fino a 3.600–3.700 USD.
Stop-loss: da collocare sotto il supporto chiave (~3.392 USD).
Target di profitto: primo obiettivo a 3.500 USD, successivamente 3.600 USD+.
DAX affonda nel risk-off: nuovi gap, vecchi supporti- ANALISI DEL TREND E FASI DI MERCATO
Chiuso un Gap se ne riapre un altro, questa volta al ribasso e questa volta dovuto alle tensione geopolitiche, l'inbalance dovuta alle cospicue vendite è stat ricoperta solo in parte ad apertura della sessione europea, il supporto a quota 23000 rimane ancora valido, di certo ora il mood di risk off pesa molto sull'equity e il Dax non fa eccezione. Tecnicamente il trend del DAX è ribassista, il fascio di medie in H1 ha accelerato la sua apertura al ribasso.
- ANALISI VOLUMETRICA
Attualmente, il volume profile si divide in tre distribuzioni ed i LVN sono identificati nel grafico come rettangoli rossi delimitano le tre aree, al momento queste aree rappresentano le resistenze se pur nel breve, dovute alle numerose vendite.
- STRATEGIE E DECISIONE DI TRADING
Vi ricordo che il GAP in questo caso è stato creato a causa delle numerose vendite, quindi non è detto che deve essere richiuso anzi... l'esempio l'abbiamo avuto proprio sul DAX che solo ieri è andato a richiudere il GAP aperto il 26 maggio. Considerando il trend ribassista di spazio sotto ne abbiamo ancora almeno fino ai 23000 quindi attenzione ai minimi di oggi per lo scenario short. Per lo scenario long bisogna che i BID superino almeno la prima area (rettangolo rosso) compresa tra 23580 e i 23616 per tentare di richiudere il GAP e tornare al POC di ieri a 23780. Per poi provare a superare la seconda area a bassi volumi 23905-23907 e ritornare nella distribuzione più grande del composito settimanale dove troviamo il weekly POC a 24016. I breakout sopra descritti devono essere sostenuti dai BID e dalla generazione di pattern come il BAR.
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Buon trading
Pietro Perrino
Attacco Israele-Iran: il WTI vola ma i supporti restano in basso- ANALISI DEL TREND E FASI DI MERCATO
Il WTI in una notte raggiunge i massimi annuali battuti a Gennaio a quota 78,11$ al barile, questa espansione di volatilità è stata scaturita dalla notizia dell'attacco di Israele agli impianti nucleari iraniani.
- ANALISI VOLUMETRICA
Il volume profile settimanale si è completamente allungato e vede la sua distribuzione più grande in basso, è evidente che quest'allungo è dovuto a fattori esogeni, e non ad una costruzione strutturale, i livelli chiave strutturalmente parlando rimangono quelli più in basso. Il supporto che va dai 63.4$ a 64.4$, il LVN weekly a quota 66.75$ anch'esso ha dimostrato di essere un buon supporto.
- STRATEGIE E DECISIONE DI TRADING
Diventa difficile ora poter determinare dei livelli chiavi, poiché la situazione è ancora molto calda, razionalmente si può dire che il WTI è su prezzi molto cari, ma ciò non esclude che un ulteriore news potrebbero far rischizzare i prezzi al rialzo.
Tecnicamente è presente un inbalance fino ai 68.5$, ma personalmente ritengo il rischio troppo elevato, quindi attenderei che la situazione si raffreddi.
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Buon trading
Pietro Perrino
Dominanza BID sul Gold: prossima fermata 3500$?- ANALISI DEL TREND E FASI DI MERCATO
Il Gold giova del mood risk off e punta verso i suoi massimi storici ovvero a quota 3500$, i massimi e minimi sono crescenti e il fascio di medie in H1 è ben aperto verso l'alto, i massimi della scorsa settimana sono stati rotti con forza al rialzo ed anche il retest sembrerebbe andato a buon fine.
- ANALISI VOLUMETRICA
Il volume profile della settimana in corso giunta all'ultimo giorno di contrattazione, vede la distribuzione più grande in basso formatasi nei primi tre giorni della settimana dove ha dominato la lateralità, dopo aver breakkato e retestato la LVA della scorsa settimana a 3368 i BID hanno preso la dominance del mercato e portato i prezzi in alto.
I massimi della scorsa settimana a quota a quota 3427 stanno ben funzionando come di supporto nel breve, ma il primo supporto è identificato nell'area tra il LVN weekly a 3398 e la HVA sia della scorsa settimana che annuale a 3403.
- STRATEGIE E DECISIONE DI TRADING
La partita si gioca sul supporto sopra descritto compreso tra 3398 e 3403 se i BID dovessero difendere le loro posizioni allora potremmo assistere ad ulteriori slanci rialzisti, scenario inverso se i sellers dovessero prendere il sopravvento allora si ritornerebbe prima nell'area del POC della scorsa settimana e poi addirittura fino al POC di questa settimana a quota 3354$.
Attenzione ad eventuali breakout rialzisti primo trigger il Monthly LVN 3343n dove c'è già stato il breakout, ma è fallito il retest, da attenzionare anche i massimi della giornata odierna 3466.
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Buon trading
Pietro Perrino
Le valute rifugio sono ancora una scelta saggia?Per quanto riguarda l’articolo educativo, questa settimana andiamo a vedere più da vicino quali sono le valute più importanti (cosidette major) e soprattutto andiamo a vedere quelle che sono considerate “valute rifugio” e del perchè viene dato questo nome.
Quando i mercati vanno in tilt, molti investitori cercano un luogo dove mettere al sicuro i propri risparmi. Le valute rifugio, sono proprio questo: strumenti considerati stabili o addirittura in crescita quando le cose si mettono male.
Cosa sono le valute rifugio?
Si tratta tipicamente di divise che resistono o addirittura vi è un forte acquisto quando ci sono instabilità a livello globale. Tra le più famose ci sono il dollaro americano (USD), lo yen giapponese (JPY) e il franco svizzero (CHF) In periodi di nervosismo globale, si assiste a una vera e propria “fuga verso la sicurezza” (‘flight to quality’), e molti capitali migrano proprio verso queste monete in quanto sono considerati Paesi sicuri.
Per quale motivo avviene questo? Ci sono due motivi principali:
- Riserva di ricchezza: Paesi con grandi riserve in valuta estera possono richiamare capitale in patria quando serve.
- Il cosiddetto Effetto gregge: se una valuta ha dimostrato nel passato di crescere in momenti di crisi, i trader la comprano pensando lo farà di nuovo
Quali caratteristiche deve avere una valuta per essere considerata “rifugio”?
Ci sono vari fattori: alta liquidità, economia stabile, politiche monetarie affidabili, bassa inflazione e stabilità politica . Questi elementi, però, non bastano sempre: vedi lo yen, che è considerato rifugio nonostante il Giappone sia uno dei paesi con il debito pubblico più alto al mondo
Inoltre, le banche centrali a volte intervengono per frenare l’apprezzamento eccessivo della valuta: la Svizzera ha replicato questa strategia più volte, così come il Giappone, che ha utilizzato tassi negativi o venduto yen per sostenere le esportazioni .
Le tre principali valute del rifugio: USD, CHF, JPY
- Dollaro USA (USD)
Simbolo universale del rischio, il suo rafforzamento indica spesso che i mercati sono in ansia.
- Franco svizzero (CHF)
La Svizzera gode di una reputazione di stabilità politica, fiscale e monetaria, e il franco tende sempre a rinforzarsi durante le crisi.
- Yen giapponese (JPY)
Anche lo yen è un classico rifugio: quando gli investitori scappano dal rischio, è probabile che il JPY salga. Tuttavia, un yen troppo forte danneggia le esportazioni giapponesi, motivo per cui la Banca del Giappone a volte vende yen o adotta tassi negativi.
Inoltre se consideriamo anche le materie prime, sicuramente la materia prima per eccellenza considerato come “bene rifugio” è l’oro. Difatti nei momenti a più elevata tensione macroeconomica, il prezzo dell’oro viene sempre apprezzato che porta ad un rialzo quasi sempre importante di questa materia prima. Un esempio attuale è la news di questa notte di una escalation di guerra tra Israele ed Iran.
Come ha reagito il prezzo? Il prezzo è schizzato dai 3330$ a 3390$ nel giro di poche ore, portando elevata volatilità sui mercati.
Risk On vs Risk Off
Nel mercato si parla spesso di Risk On e Risk Off ed è molto importante capirne il concetto. Si tratta di momenti in cui si investe nel rischio (“risk on”) o se ne fugge (“risk off”). Durante le fasi “risk off”, appunto, le valute rifugio tendono a dare il meglio di sé; quando il sentimento migliora, invece, perdono appeal e valore
Conviene davvero investire in valute rifugio?
La tentazione è forte, soprattutto in tempi turbolenti. Ma attenzione: una valuta non produce interessi e l’unico guadagno reale deriva da oscillazioni di cambio. Quindi nel lungo termine, spesso, si parla di investimenti “a somma zero” .
Un’alternativa più interessante può essere investire in azioni denominate in valute rifugio, che permettono di sfruttare anche i dividendi e la crescita del business. Sconsigliati invece i bond in valuta rifugio: il rischio di cambio può erodere i guadagni
Considerazioni finali
Le valute rifugio sono strumenti utili per proteggere parte del portafoglio in situazioni difficili.
Tuttavia non sono fonti di rendimento a lungo termine e vanno integrate con investimenti produttivi, come azioni in valuta rifugio o altri asset.
Prima di puntarci, valuta bene i tuoi obiettivi, il profilo di rischio e la strategia complessiva.
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