Eni, testa e spalle rialzista e 16 euro nel mirinoIl titolo Eni (MI:ENI), secondo per capitalizzazione nel ftse mib, durante il mese di maggio si è unito al coro ribassista delle quotazioni del greggio e del nostro indice azionario.
Il drawdown è stato del 16% circa.
Ora, sul grafico daily, il titolo ha disegnato un chiaro testa e spalle rialzista
La figura si presenta ben fatta da un punto di vista canonico. Infatti abbiamo i volumi che accompagnano la formazione dei due minimi della spalla sinistra e della testa che si presentano in contrazione. Significa che il mercato in occasione del minimo della testa non si è dimostrato così convinto, atteggiamento certificato da volumi più bassi e visibile dal calo della loro media a 14 periodi.
Un neo è da riscontrarsi nel posizionamento. Cioè la figura si è formata dopo un calo non molto lungo. Infatti un aspetto, tra gli altri, che contribuisce alla affidabilità del pattern è che esso debba presentarsi dopo un movimento (calo in questo caso) sufficientemente profondo.
Il movimento down osservato nel mese di maggio è stato impiegato dal titolo per costruire la spalla sinistra ed il minimo della testa. Successivamente in giugno abbiamo assistito alla formazione della spalla destra e quindi alla definizione della nek line.
Andando a vivisezionare il pattern notiamo oltra alla corretta contrazione dei volumi in occasione della formazione di spalla sinistra e testa, anche un altro comportamento che contribuisce alla validità della figura. Mi riferisco alla ripresa dei volumi in occasione della definitiva formazione della testa e della rottura della trend line ribassista tracciata sulla spalla sinistra:
Ad aiutare l'analisi possiamo anche fare qualche considerazione sulla relazione tra il titolo e l'indice di riferimento (ftse mib) nonché del petrolio.
Esiste un indicatore, il beta, che mostra con quale intensità un titolo si muova rispetto al mercato (rischio sistematico). Un beta pari a zero indica che il titolo non si muove rispetto a mercato, un valore pari ad 1 significa che a fronte di un rialzo del 1% del mercato Eni sale anche del 1%, un valore superiore ad 1 significa che Eni amplifica il movimento del mercato. Ovviamente stesse considerazioni, diametralmente opposte, valgono al ribasso.
Negli ultimi 4 anni ad esempio, Eni mediamente mostra un beta respetto al ftse mib dello 0,7 circa e, facendo una forzatura e considerando anche il beta relativo al petrolio, certamente maggiore di 1 nei confronti del Brent. Quindi tende ad amplificare i movimenti del petrolio e a smorzare quelli dell'indice.
Il motivo per cui richiamo questi aspetti è perchè si può osservare che rispetto a questi il calo di maggio e la risalita fino al presente è avvenuto con un beta di circa 1 per entrambi.
Sembra che il titolo si sia lasciato irretire più dall'umore di Piazza Affari che di quello del Brent visto che, contrariamente a quel che ci si poteva aspettare, ha amplificato i movimenti del ftse mib e snobbato in parte quelli del Brent.
Allora visto che Eni è sull'uscio di casa, nel senso che dovrebbe decidersi se rompere o meno la nek line e conclamare il pattern di inversione, se dovesse ancora durare il buon umore sulla piazza italiana e continuare le agitazioni geopolitiche relativamente al Brent si verrebbe a creare il giusto mix per uno scatto all'insù e rompere la resistenza. Soprattutto se dovesse ripristinarsi una maggiore sensibilità nei confronti del petrolio.
Il buonumore del Ftse mib è tra l'altro ben segnalato dagli acquisti continui sul BTP che mostrano come gli operatori stiano riprezzando al ribasso il rischio paese a seguito dell'abbandono, per ora, della procedura UE per debito eccessivo. La circostanza è rafforzata dall'andamento in controtendenza del BTP rispetto al Bund ed al Treasury per i quali negli ultimi giorni si è assistito a vendite, probabilmente, anche di realizzo.
Ora non resta che tenere sotto controllo i movimenti e, soprattutto, i volumi delle prossime sedute. Infatti solo se la rottura della nek line dovesse avvenire con decisa partecipazione del mercato il pattern potrà essere considerato affidabile.
Se rottura dovesse esserci e visto che, nella stragrande maggioranza dei casi di questa figura, si assiste ad un pull back sulla nek line mi viene da consigliare questo tipo di ingresso rispetto alla rottura. Infatti acquistando direttamente la rottura non avremmo modo di verificare correttamente i volumi se non in modo postumo.
Non aiuta a mio parere rivolgersi ai time frame più bassi i quali potrebbero segnalare forti volumi inizialmente ed indurci all'acquisto, ma calare successivamente e mostrarsi insufficienti a fine giornata dul daily.
Comunque le proiezioni della figura potrebbero essere queste:
Per quel che riguarda gli stop francamente risulta prematuro individuarli ora e, personalmente, non mi piace metterli sotto la spalla destra perchè sarebbe troppo ampio e renderebbe il reward/risk meno interessante. Peer quel che mi riguarda, alla lunga conta più il contenimento delle perdite che l'ampiezza dei guadagni.
Invece per i target personalmente, sebbene indicati, escluderei i il canonico 16,30 per non restare vittime di un arresto delle quotazioni sui massimi relativi di 16,05. Ed escluderei anche i 16,05 perchè per risultare insormontabile una resistenza non è mica detto che debba per forza essere testata dai prezzi.
Questi potrebbero benissimo fermarsi a distanza di sicurezza e testare il livello con gli occhi per poi ritornare in basso. Una sorta di moral suasion della resistenza. Quest'ultimo movimento potrebbe non essere colto facilmente dai trader meno esperti i quali tendono a considerare mediamente i target dei pattern grafici con un piglio da ragionieri. Invece occorre essere molto elastici e diffidenti.
A prova di ciò un simile movimento dei prezzi se osservato a distanza di tempo sui grafici verrebbe tranquillamente bollata come effettivo test della resistenza. Ma si sa, quando si è in balia dell'adrenalina da competizione i dettagli facilmente sfuggono.
Se il movimento dei prezzi lo giustifica, nei prossimi giorni potrei pubblicare una breve analisi incentrata unicamente sull'operatività.
Petrolio
Petrolio in rialzo tra crisi geopolitiche e tagli produzione Il petrolio gira al rialzo e rompe la trendline ribassista dopo la pubblicazione del dato molto positivo sulla diminuzione delle scorte. Si aggravano le tensioni tra USA e Iran con potenziali minacce di dispiegamenti di eserciti. I livelli attuali del petrolio sono i più alti da fine maggio. La forte rottura al rialzo di trendline e medie mobili fa presagire una paura degli operatori ai potenziali scontri e netta diminuzione delle scorte. Un accumulo al di sopra dei 60 dollari potrebbe far puntare i prezzi alla resistenza dei 65 dollaro, massimo da novembre 2018.
In caso di incertezza in chiusura di settimana e rottura al ribasso dei 56 dollari, il target torna ad essere il supporto psicologico a 50 dollari.
Petrolio alle prese con la KumoBuongiorno a tutti
il petrolio come avevamo ipotizzato nelle scorse settimane con la tenuta di area 55.40 dove transitava la Kujin Sen si sarebbe riproposto verso i massimi di periodo.
Ora sia sul daily che sul weekly stiamo lottando con la resistenza evidenziata dalla kumo.
Chiusure sopra i 60 dollari potrebbero offrire nuovi spazi rialzisti con obiettivi posti a 62 prima e 64 poi.
Importante ora la tenuta della Tenkan riconquistata ieri in area 58 dollari.
Le analisi hanno uno scopo puramente didattico e possono cambiare anche notevolmente con l’evolversi del mercato.
Buon trading a tutti.
Petrolio SHORT sul settimanale in linea con tendenza del momentoIl petrolio ha toccato un'importante trend line giornaliera (evidenziata dalle ellissi in giallo) ed ha rimbalzato sul 61,8% dell'ultimo impulso settimanale.
Al momento la visione rimane ribassista con primo target il minimo relativo più vicino in area 51
Buon Trade
Arte Trading Professionale
WTI recuperata la KijunBuongiorno a tutti
il petrolio ha recuperato di prepotenza la Kijun Sen di ichimoku ed è un bel segnale di forza, i prossimi target dovrebbero essere 58.60 e 59.60, però farei molta attenzione perchè 1 e 2 Luglio prevista riunione OPEC e potremmo salire sulle montagne russe, quindi attenderei la fine della riunione e l'abbassamento della volatilità, anche se viste le tensioni geopolitiche tra Trump e l'Iran difficilmente vedremo il prezzo scendere, ma nel trading mai dire mai, quindi attualmente starò lontano dal petrolio.
Area di supporto molto vicina posta a 57 dollari.
Le analisi hanno uno scopo puramente didattico e possono cambiare anche notevolmente con l’evolversi del mercato.
Buon trading a tutti.
EurCad, possibile spunto al rialzoCon la stagionalità del petrolio ancora ribassista ed un euro che pare in ripresa, l'attuale discesa di questa coppia forex è interessante in chiave acquisto visto anche il livello psicologico importante in cui ci troviamo e che può rappresentare una base di supporto importante
CADCHF - SHORT SULLA ROTTURA DELLA FIGURA -Salve a tutti, da qualche settimana seguo CADCHF sul triangolo discendente che sembra aver formato su timeframe giornaliero, l'idea è che il mercato voglia sfruttare una figura di questo genere come zona di orizzontalizzazione atta a proseguire l'impulso ribassista principale (W) dopo il pullback al rialzo che è arrivato fino al 50% dei ritracciamenti di fibonacci dell'impulso ribassista appunto. L'entrata diventa possibile sulla rottura della zona di supporto rappresentata dal rettangolo verde, il target invece sono i minimi toccati in precedenza dall'impulso ribassista.
Il tutto rafforzato da un petrolio in caduta libera.
Cosa ne pensate? Avete idee simili/contrastanti?
Fatelo sapere nei commenti!
Il petrolio WTI non si doma piùBuongiorno a tutti
il WTI è come un toro sia la rialzo che al ribasso e non si doma più.
Da 76 a 42 da Ottobre a Dicembre, da 42 a 66 da Gennaio ad Aprile e da 66 a 52 solo in Maggio.
Il petrolio non conosce vie dimezzo e sembra apprestarsi a toccare i 50 dollari.
Non venderei mai a questi livelli perchè il prezzo è sceso troppo, però fatico anche tecnicamente a vedere un rimbalzo con questa debolezza, ma sappiamo che OIL WTI è sempre pronto a stupire.
L'area tra 54 e 50 è un'area che i prezzi hanno lavorato parecchio tra Novembre e Febbraio e quindi potrei sbilanciarmi dicendo che i prezzi potrebbero veleggiare in questa zona di congestione per qualche tempo prima di decidersi a ripartire per nuovi orizzonti al rialzo o al ribasso.
Le analisi hanno uno scopo puramente didattico e possono cambiare anche notevolmente con l’evolversi del mercato.
Buon trading a tutti
USAOIL WTI PERICOLOSO BREAK OUT MM 200Ieri le scorte EIA hanno mostrato un rialzo di 4.7 mln di barili vs attese di una riduzione di 1.7 milioni, in contrasto con la tendenza stagionale. Anche la benzina e i distillati hanno pubblicato numeri assai più elevati. Il tasso di utilizzazione della capacità di raffinazione è sceso di 0.6% a 89.9, ai minimi dal 2014, una volta aggiustato per la stagionalità. Il fatto è che la produzione US ha preso il volo negli ultimi mesi. Aggiungiamoci che le attese sulla domanda soffrono del deterioramento di quelle macro (la Cina è il primo importatore mondiale tra l’altro) ed ecco che si spiega la brusca discesa delle ultime 48 ore. E la rottura del citato supporto rischia di alimentare ulteriori liquidazioni.
Chiaramente è un movimento che non fa bene al sentiment, come abbiamo avuto modo di notare nel 2014/15 e, in misura più ridotta nel quarto trimestre 2018.
WTI: SHORTIl greggio ha fatto segnare qualche giorno fa il primo massimo decrescente da fine dicembre, dando quindi la prima indicazione per un possibile ritracciamento. I livelli da monitorare sono i 63.79 e i 60 dollari. In caso di rottura dei 60 potrebbe essere confermato un ritracciamento almeno fino ai 57. L'analisi verrebbe inficiata soltanto dalla rottura dei 63.79, che potrebbe portaread un nuovo tentativo di allungo verso i 66.50 e oltre.
Indici giù...Petrolio? Giù....Se dovesse esserci la correzione sugli indici il petrolio sicuramente seguirebbe la sua fase stagionale più debole e cmq a livello grafico questa debolezza è abbastanza chiara sia tecnicamente che come indicatori.
Da seguire eventuali tensioni nei paesi medio orietali che potrebbero invalidare lo scenario, mentre scorte e dazi vanno solo a favore di una discesa
OIL WTI indeciso Buon trading a tutti
Petrolio WTI agganciato alla resistenza in area 63.20 che fa da tappo. Un eventuale spunto rialzista verso i massimi di periodo aprirebbe due scenari, il possibile doppio massimo con conseguente discesa oppure la rottura al rialzo e l'obiettivo 70 dollari tondi. Qui non ci sono spunti interessanti per l'operatività anche se una tenuta di questa resistenza potrebbe proiettare i prezzi nuovamente ad un test del supporto in area 60 dollari.
Le analisi hanno uno scopo puramente didattico e possono cambiare anche notevolmente con l’evolversi del mercato.
Buon trading a tutti
Strategia Intraday 30 Minuti Heikin-AshiEcco un esempio di strategia che uso con le candele Heikin-Ashi con time frame a 30 minuti.
USDCAD ha disegnato una candela verde con un long partito alle ore 15.
Il petrolio ha risposto mezz'ora dopo con uno short.
Per quanto riguarda i livelli di uscita in stop e profit, nel Forex consiglio 20 pips, mentre per OIL, stop sopra il max (se short) e profit di almeno pari misura.
Nuova onda per il greggio Per quanto riguarda il WTI, il prezzo ha rotto e confermato la rottura al rialzo dell'area di resistenza compresa tra la zona bassa individuata dalle due EMA 20 e 200 periodi daily, facendole incrociare verso l'alto, a quota 59.20$ circa, e la zona alta, dove si trova a quota 61.60$ il 23.6% del ritracciamento di Fibonacci. Tecnicamente ora tutte queste resistenze son diventati supporti chiave che, qualora venissero violati al ribasso, farebbero riprendere il downtrend iniziato ad ottobre dell'anno scorso. In questo momento, però, il trend sembra essere almeno nel breve periodo ancora long: il prossimo target del petrolio greggio dovrebbe coincidere con la resistenza statica a quota 66,10 dollari al barile. Dalla quotazione attuale alla resistenza appena citata c'è solo un livello di minore importanza che potrebbe ostacolare questo uptrend, ovvero la resistenza secondaria a quota 63.45$. In ogni caso, ad ora, sembra più probabile che prosegui per i 66 piuttosto che ritracci tornando in area 59/58$. A livello fondamentale, i dati sulle scorte continuano a non migliorare, con importanti quantità ancora tenute negli impianti di stoccaggio vista la scarsa domanda. La produzione non accenna a fermarsi e nonostante ciò il prezzo del petrolio continua a salire. Qualora giungesse in area 66 dollari al barili, valuteremo la possibilità di entrare short e mantenere la posizione in portafoglio per un periodo prolungato.
WTI atteso un ritorno in area 57.00Buongiorno a tutti
il petrolio WTI sta effettuando l'ennesimo storno fisiologico durante la salita partita dai minimi in area 42.50 circa.
Questi storni o pause di riflessione che avvengono con cadenza quasi regolare durante la salita sono molto utili a mantenere il trend sano, perchè danno modo allo strumento di scaricare gli eccessi.
L'area dei 57 dollari potrebbe essere interessata a breve e potrebbe essere la base per una nuova partenza rialzista.
Molto importante in caso di cedimenti dei 57 dollari non rompere al ribasso area 54.30 che sul settimanale coincide con una parte flat importante della Kumo e quindi supporto di notevole importanza.
Le analisi hanno uno scopo puramente didattico e possono cambiare anche notevolmente con l’evolversi del mercato.
Buon trading a tutti
Brent raggiunge la correzione al 50% - shortIl brent ha raggiunto il livello del 50% nel Daily e sembra che stia per iniziare una nuova fase ribassista. Ho individuato nel grafico due possibili target , uno al 38.2 e l'altro al 23.6 di Fibonacci.
Stop loss unico per entrambe le operazioni.
Potrei decidere di rafforzare la mia idea short qualora la candela heikin ashi di oggi, venerdi, dovesse chiudere in short.
Greggio vicino al PIVOTIl prezzo sta per raggiungere un'area di resistenza chiave per determinare l'andamento nel brevissimo termine: tra i 58.80 ed i 59.70 si è formata una barriera che fa da spartiacque tra un'ulteriore salita di altri 6 dollari verso la zona compresa tra i 62/64$ al barile, oppure, un ritracciamento verso il supporto posto a 52.20 dollari. Lo scenario fondamentale che si sta configurando è abbastanza chiaro: secondo gli analisti, gli USA stanno producendo più petrolio rispetto alla domanda del mercato, che rimane costante (se non addirittura in calo in certi periodi). Questa situazione sta spingendo gli investitori a rimanere cauti con posizioni "long" su questa commodity: nonostante il rialzo di queste ultime sedute, è probabile che la seconda ipotesi, quella del ritracciamento, sia quella che si dovrebbe verificare nel breve periodo.
Dall'altra parte, per quanto riguarda il BRENT, il prezzo dovrebbe subire cali minori in quanto è sostenuto da un taglio produzione stabile da parte dei paesi OPEC e dalle interruzioni di produzione in Iran e Venezuela, mantenendo una sorta di equilibrio tra domanda e offerta. Consigliamo un ingresso a mercato short su WTI, nonostante il prezzo sia nei pressi di un pivot importante, anticipando il mercato.
NYMEX:CL1! il prezzo è davvero alto? ..risposta...LONGIl Light Crude Oil (Petrolio) scadenza aprile 2019 è in rialzo. Nonostante l'affermazione di Trump: "il prezzo del petrolio sta diventando troppo alto", ritengo che ci sia una buona opportunità di entrata a mercato LONG. La chiusura mensile è stata superiore ai 55,09$ che mi ero prefissato per una possibile inversione rialzista. Il trend è confermato dalla svolta dell'indicatore CCI (l'ADX è ancora un po' basso ma vedremo in seguito l'evoluzione). Come si può notare dal grafico siamo al terzo rimbalzo sulla linea di supporto che unisce i primi due rimbalzi. Procediamo per step e stiamo a vedere.






















