Di tutti gli errori l'impazienza è il più costoso
Una cosa che amo del trading è che ti costringe a metterti continuamente alla prova.
I mercati sono maestri severi, ma se guardi con attenzione ogni giorno ti insegnano qualcosa sia su di loro che su te stesso...
Ho voluto condividere questa operazione non perché ci sia qualcosa di brillante, in questa operazione di intelligente o brillante non c'è proprio niente...ma intelligenti e brillanti possiamo essere noi a trarne qualcosa di importante.
Quando sono entrata in questa operazione il mio setup non si era completato ed era troppo presto anche da un punto di vista orario per quelle che sono le mie regole, e nel secondo dopo essere uscita il mio cervello ha istantaneamente realizzato che non c'era assolutamente motivo di entrare.
Il problema è che io volevo entrare. Volevo entrare perché il livello di prezzo era interessante e soprattutto non avevo proprio nessuna voglia di perdere il trade, quindi il mio cervello ha temporaneamente offuscato la mia percezione delle informazioni di mercato, e pur di non perdere il trade sono entrata in un trade perdente....
E questo ci porta all'analisi di oggi:
Cosa possiamo fare per impedire al nostro cervello di offuscarsi? O almeno per renderci conto per tempo che la nostra capacità di giudizio è compromessa da paure e desideri?
Non so se ci sia una risposta universale a questa domanda, ma posso condividere con voi quello che ho notato fino ad adesso e su cui sto cercando di lavorare 🙂
1- Innanzitutto utilizzare un dannatissimo stop loss giornaliero. Questa per me è la cosa più importante, perché ti permette di restare a galla quando tutto il resto non funziona. Se c'è una sola cosa giusta da fare in una giornata, è questa. Ci sono giorni in cui semplicemente il nostro cervello e la nostra strategia non vanno, e ho imparato dolorosamente che la cosa più utile e funzionale da fare in questi casi è semplicemente fermarsi. Stabilire un tot di tik massimi da rischiare ogni giorno e restare nel budget "no matter what". Ricordiamoci sempre che l'unica cosa che possiamo (quasi) controllare sono i soldi che stiamo rischiando.
2- Utilizzare un dannatissimo stop loss giornaliero coerente con il guadagno medio per trade. Per me è buona norma non perdere in un giorno più di quanto posso recuperare con una singola operazione. Nessuno sa se, quando, e quanto durano le fasi di drawdown... dobbiamo sempre ricordarci che il nostro capitale ci serve per lavorare, e se lo perdo tutto nel giro di 10 giorni la situazione si fa alquanto drammatica.
3- Avere una routine pre-apertura che mi disponga nello stato mentale ottimale: la mia è qualche minuto di meditazione e ripetere ad alta voce quali sono le mie regole.
4- Avere un'immagine chiarissima di come si presenta il setup ed utilizzare una checklist (più concisa è più sarà efficace) per verificare che ci siano effettivamente tutte le condizioni che mi servono per l'entrata
5- Concentrarmi su quello che vedo e non su quello che voglio. E questo è veramente difficile, difficilissimo direi.
Una delle cose più importanti da capire è che è sempre il mercato a comandare. Il suo comportamento ci lancia dei segnali, ma non riusciremo mai a interpretarli correttamente se ci focalizziamo su quello che vorremmo ci fosse e non su quello che c'è (come me oggi, tanto per dirne una)
6- Essere resilienti. A nessuno piace perdere, ma proprio proprio a nessuno, eppure in questo lavoro è veramente indispensabile imparare a farlo in modo sano. Imparare a resistere, a concentrarsi nonostante tutto, e dare un senso alla confusione senza lasciarsi trasportare e senza avere paura di sbagliare. E quando si sbaglia accettare che è parte del processo e non esiste un modo di evitarlo. Accettare che rispettare tutti questi passaggi non ti garantisce il successo, e va bene così.
Voi cosa fate per gestire meglio questo aspetto? Avete una routine pre-apertura? E com'è fatta? :)
Gestione del rischio
QUANDO IL TRADING NON FA PER TEPersonalmente ritengo il trading un attività adatta a poche persone rispetto ai normali lavori, questo perche oltre al dover sviluppare delle skills tecniche bisogna sviluppare delle skills mentali. In breve, bisogna cambiare e mutare le nostre convinzioni a livello psicologico.
Proprio per questo, le motivazioni per cui non dovresti fare trading sono per lo più soggettive , riguardanti la sfera comportamentale e personale.
Tuttavia ci sono anche delle motivazioni negative e più oggettive , come il rischio dell’attività in se;
Questo rischio è legato alla leva finanziaria , che rappresenta il primo punto a cui bisogna fare molta attenzione poichè se usata senza conoscenza può, appunto, diventare un vero pericolo.
Un’altra motivazione oggettiva e sempre presente, riguarda semplicemente il rischio di incappare in truffe , sia a livello di formazione che a livello trading operativo. Fortunatamente negli ultimi anni si è un pò calmata la situazione a riguardo, ma ci vuole veramente poco per imbattersi in un broker che non fà i nostri interessi e ci riempie di commissioni e costi nascosti, sopratutto se questi si pubblicizzano e sembrano essere i più “presenti” sul mercato.
L’ultimo rischio oggettivo è quello della perdita.
Così scontato Mattia? Vi assicuro che per molte persone non è ancora scontato!
Come ripetiamo sempre all’interno del percorso, nei seminari e a tutte le persone con cui parliamo, perdere è normale, non esiste trader al mondo in grado di non prendere stop, anche il migliore dei traders subisce delle perdite, l’importante è che esse siano limitate, contenute e gestite nel migliore dei modi. Inoltre questa componente è intrinsecamente presente in tutto quello che facciamo nella nostra vita, anche se nel trading non viene mai data per scontata ma anzi demonizzata, a differenza di altre attività.
Passando ora sul lato soggettivo e comportamentale, ho scritto ed elencato solo alcuni dei motivi per cui qualsiasi persona che si riconosce in questi comportamenti, NON DOVREBBE FARE TRADING:
-Persone che non hanno ancora compreso e accettato il fatto che il trading NON E’ FACILE.
-Le persone che non hanno MOTIVAZIONE, cioè uno scopo per agire, per fare quello che fanno, per iniziare appunto la loro attività di trading.
-Persone che non hanno VOGLIA DI iniziare un percorso di studio per acquisire e sviluppare competenze tecniche, unite allo sviluppo della propria personalità.
-Quelli che solitamente scaricano la colpa su gli altri o alla sfiga, persone che abitualmente non si assumono le loro responsabilità.
-Soggetti fortemente superstiziosi.
-Persone che NON amano studiare, imparare ed evolversi.
-Quelli che considerano il trading sullo stesso piano del gioco d’azzardo.
-Le persone che immaginano il trading come una scorciatoia per ottenere soldi facili.
-Quelli che “tanto l’80% dei traders è perdente”
-Le persone che pensano che il mercato si muova in maniera casuale.
-Le persone inclini all’azzardo.
-Quelli che non hanno o non vogliono sviluppare la costanza e la disciplina.
-Le persone che non hanno o non vogliono sviluppare l’arte della pazienza.
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La ROUTINE del TRADER👨🏻💻Buongiorno ragazzi di Trading View! Oggi volevo parlarvi in breve di quella che è la routine del trader, sia giornaliera che a livello settimanale.
E' sempre utile ripetere che la figura del trader ha bisogno di seguire delle regole molto più di un lavoro comune e queste non si limitano solo ai grafici ma secondo me e secondo la mia esperienza si estendono anche al proprio stile di vita.
"Se vuoi essere trader devi vivere da trader" e non sto parlando di macchine di lusso, yacht, grandi ristoranti, etc. perchè queste sono solo conseguenze di anni di duro lavoro.
Il trader full-time che si occupa dei propri investimenti lavora nell'ombra, spesso negli orari dove le altre persone dormono e, come tutti, deve affrontare moltissimi sacrifici per vedere dei risultati appaganti.
Il trader deve essere per necessità un programmatore, un life planner.
Nel weekend (il momento più importante per un trader) il lavoro non finisce affatto, anche se magari i suoi mercati sono chiusi, bensì lui deve sfruttare quei momenti per:
•Rivedere la settimana passata e studiare gli eventuali errori.
•Analizzare le opportubità e preparare i grafici per la settimana successiva.
•Pianificare ogni giorno della settimana seguente (per ottimizzare i tempi sopratutto se si fà un altro lavoro).
•Back-testare le proprie strategie (se esse lo prevedono).
•Trovare il tempo per disconnettersi da tutti gli apparecchi elettronici e rilassarsi (quando ogni giorno della settimana si viene a contatto con PC, screen e cellulari può diventare pesante).
•Passare del tempo con la propria famiglia, i propri amici ed in generale i propri affetti.
Solo dopo aver fatto questo lavoro di pianificazione nel weekend, si puo "eseguire" la settimana, proprio come facciamo con un trade.
Solo dopo aver definito nostra routine settimanale possiamo definire la nostra routine Giornaliera ,
che comprenderà:
•Sveglia presto per avere chiaro il punto della situazione.
•Controllare che i setup individuati nell'analisi del weekend siano sempre validi.
•Controllare le proprie posizioni ed i relativi progressi.
•Gestire le operazioni che stanno andando nel verso giusto (aggiustare SL a breakeven o in profitto se necessario).
La routine giornaliera vi suonerà sicuramente più facile immagino, giusto? In realtà può esserlo SOLO facendo i propri "compiti" bene nel weekend!
Come vedete, ancora una volta, il trader è un lavoro di estrema dedizione, attitudine e responsabilità, spesso decisamente più duro e frustrante di molti altri, per cui prima di intraprendere questa strada tenete conto che dovrete sviluppare una forte pianificazione generale. Ad ogni beneficio di questo lavoro corrisponde un sacrificio.
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TASSE e TRADING👨🏫 Buongiorno a tutti i lettori di trading view ed ai ragazzi degli Ichimokers.
Oggi, avendo scoperto che vi piacciono molto, vi propongo un nuovo articolo formativo. Fino ad ora abbiamo parlato di regole, di psicologia, delle differenze tra fare trading ed investire e tra trader professionisti ed amatori ma una delle domande che spesso si pongono e mi pongono le persone che decidono di approcciarsi ai mercati riguarda la tassazione dei proventi sulla loro attività di trading.
"Perche devo pagare anche le tasse su quello che guadagno?"
Ebbene sì! Purtroppo a volte si chiede consiglio all’amico che non è ben informato, invece di rivolgersi ad un bravo commercialista, ma non vi preoccupate perchè in realtà è più facile di quanto si pensi ed ora vi darò un infarinatura base, ad entrare nel dettaglio ci penseremo appena uscirà il capitolo del percorso inerente, scritto da un vero professionista in materia.
Quando parliamo di tasse nel trading stiamo parlando del differenziale positivo che si crea tra il capitale finanziario investito inizialmente ed il capitale finale ottenuto alla conclusione di un operazione e questo valore prende il nome di capital gain.
In Italia la tassazione sul capital gain equivale al 26% ed il regime delle rendite finanziarie è diverso a seconda del tipo di investimento effettuato.
Si ma quindi come funziona la tassazione su questi capital gain?
Per prima cosa sicuramente abbiamo bisogno di conoscere le differenze tra i due regimi fiscali a cui è possibile associarlo, per scegliere autonomamente a quale vogliamo aderire:
il regime dichiarativo ed il regime amministrato.
REGIME DICHIARATIVO
Il trader che aderisce a questo regime si assumerà le responsabilità di versare autonomamente le imposte entro le scadenze della dichiarazione dei redditi. Sicuramente questo regime è formato da una complessa gestione e di conseguenza il trader che ne aderisce deve avere una buona conoscenza delle norme fiscali, o in alternativa deve rivolgersi ad un bravo commercialista.
In questo caso, il trader incassa il capital gain al lordo delle imposte, sta poi a lui occuparsi di mettersi in regola con le tasse.
REGIME AMMINISTRATO
Chi aderisce a questo regime metterà la propria tassazione in mano all’intermediario (Broker), che in questo caso fungerà da sostituto d'imposta e verserà le imposte per voi con il sistema della ritenuta d’acconto.
In questo caso, quindi, il trader incassa il capital gain già al netto delle imposte, sono poi gli stessi intermediari finanziari a dover segnalare all’Agenzia delle Entrate il regime amministrato.
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TRADING vs INVESTIRE: Le differenze più importantiBuongiorno a tutti i lettori di trading view, quest'oggi vi voglio portare un articolo formativo contenente una raccolta di differenze tra la figura del trader e la figura dell'investitore, poichè ho notato che molte persone confondono o addirittura comparano i due ruoli, che in realtà sono ben diversi.
Ci sono molte differenze tra fare trading ed investire, con i relativi pro e contro di ognuno ma è importante avere una visione chiara delle due figure per scegliere quale si addice di più ai tuoi obiettivi, alle tue prospettive, al tuo stile di vita ed alla tua situazione finanziaria.
TRADER:
-BREVE/MEDIO TERMINE
La figura del trader nel mercato si cimenta in operazioni di breve/media durata.
-MENTALITA' VOLTA AL PROFITTO
Il trader medio cerca di sfruttare i strumenti finanziari in base al possibile profitto.
-BENEFICI DALLA VOLATILITA'
Il trader cerca di sfruttare la volatilità nelle sue strategie per arrivare ai profitti.
-PIU' CONTATTO CON IL RISCHIO
Cimentandosi in più operazioni di qualsiasi natura il trader sviluppa più in fretta un'attitudine al rischio.
-ANALISI TECNICA
Usa di più l'analisi tecnica per fare le sue previsioni di mercato.
-COMPRA e VENDE
-IDEALE PER COSTRUIRE IL CAPITALE
Il trading è in genere più idoneo a quel tipo di persona che punta alla costruzione di un capitale.
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INVESTITORE:
-LUNGO TERMINE
La figura dell'investitore si cimenta in operazioni di lungo termine.
-MENTALITA' VOLTA ALLA CRESCITA
L'investitore sfrutta gli asset in base alla loro potenziale crescita.
-BENEFICI DALLA STABILITA'
L'investitore non si cura troppo della volatilità poichè operando nel lungo termine si interesserà più alla solidità del suo asset.
-MENO CONTATTO CON IL RISCHIO
Facendo operazioni di più lunga durata ha un rapporto con il rischio totalmente diverso.
-ANALISI FONDAMENTALE
-COMPRA E TIENE (Hold)
-IDEALE PER FAR CRESCERE IL CAPITALE
L'investitore in genere è già in possesso del capitale e punta alla sua crescita.
>>Spero che questo articolo vi sia piaciuto e vi abbia chiarito un po le idee, come al solito vorrei sentire i vostri pensieri sull'argomento, per questo lasciami un commento con la tua visione sull'argomento e se vuoi aggiungere qualche altro punto a questo elenco!
LE DIFFERENZE TRA UN TRADER AMATORE ED UN PROFESSIONISTA 🆚 Buongiorno a tutti i lettori di Trading View, quest’oggi voglio parlarvi delle differenze che caratterizzano il trader con un approccio da principiante dal trader con un approccio da professionista.
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Molte volte, anche nel percorso, abbiamo ripetuto che il trading è una vera e propria professione e come tale deve essere trattata; Solo con un approccio serio si può essere profittevoli nel lungo periodo!
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Immaginate voi stessi mentre svolgete il vostro lavoro o una qualsiasi mansione,
se vi approccerete con poco impegno i risultati non potranno che essere mediocri e non tarderete, magari, a collezionare lettere di richiamo o le fughe dei vostri clienti.
Nel trading è praticamente uguale, solo che a sfuggirvi saranno i soldi!
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Molte volte queste differenze che determinano “chi” volete essere nel mercato, sono solo delle piccole accortezze che necessitano di un pò di impegno iniziale, prima di entrare automaticamente nel circolo delle abitudini.
Come al solito ho raccolto alcune differenze tra le due categorie e voglio illustrarvele subito.
Questi sono solo alcuni dei più comuni comportamenti del trader amatore:
TRADER AMATORE
1. Apre la sua piattaforma e cerca disperatamente delle entrate random sui strumenti.
2. Cade nelle trappola dell’Over trading, trading vendicativo e spera di fare soldi facili e veloci.
3. Chiude le sue operazioni e le abbandona, evitando di studiarle ed imparare da ognuna di loro.
4. Cambia la sua strategia dopo alcune operazioni perdenti o un periodo di drawdown.
5. Chiude i trade vincenti troppo presto per paura di dover restituire al mercato il profitto.
6. Lascia le perdite correre, sperando che tornino indietro.
Questi sono i consigli e le risposte, per ogni punto, del trader professionista:
TRADER PROFESSIONISTA
1. Ha il suo trading plan, lo segue religiosamente e pianifica anticipatamente la trading week.
2. E’consapevole dell’impatto che hanno le emozioni sul trading e sà come identificare e gestire le decisioni impulsive.
3. Analizza le operazioni passate ed ha un trading journal dove raccoglie tutti i suoi errori e miglioramenti. (ogni errore ci avvicina al successo)
4. E’ fedele alla sua strategia ed è consapevole che il processo è fatto di salite e discese.
5. Protegge nel modo giusto i profitti lasciandoli correre, fino ad un chiaro segnale di uscita.
6. Taglia le perdite quando è possibile e quando il trade risulta invalidato.
Sperando che vi sia piaciuto l’articolo e che vi abbia dato uno spunto per migliorare, vi saluto e vi auguro un buon fine settimana ricordandovi che nel mercato nessuno è meglio dell’altro (ovviamente chi studia e impara le regole ed il giusto approccio sì ahah)
è spesso comune che i più capitalizzati appaiano irraggiungibili e più professionali,
ma ricordate lucidamente che i risultati economici oltre ad avere “un’allettante impatto visivo” sugli altri, dipendono anche dal capitale e questo a volte può c’entrare ben poco con il saper far trading.
Ognuno ha la propria verità e la propria strategia, ne esistono centinaia ma nessuna nasce migliore di un’altra, queste diventano valide grazie a noi, al nostro impegno, ai nostri studi, ai nostri miglioramenti ed al nostro approccio mentale.
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Le Regole D'oro per i Nuovi Traders 💰Buongiorno a tutti i lettori di Trading View, quest'oggi voglio parlarvi e mostrarvi una raccolta di regole molto semplici, ma a volte sottovalutate, da tutti i traders neofiti.
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Le persone con cui parlo sono eccitate all'idea di guadagnare, comprano un pc nuovo, studiano un pò, aprono un conto con i loro risparmi e sono pronti a cliccare il mouse comodamente seduti dal divano di casa, saltando così tutta la PROGRAMMAZIONE che c'è dietro l'attività del trader. Ancora una volta si approcciano ad essa con poca serietà, magari perchè non ne hanno voglia e credevano fosse tutto più facile (come suggeriscono molte pubblicità) o magari perchè nessuno gliene ha mai parlato fino ad ora.
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A me, a noi del gruppo, piace dire la verità, siamo quì per condividere i nostri errori ed evitare di farli fare agli altri e questo mi obbliga ad essere sempre onesto, anche se a molti nuovi lettori non piacerà.
Ed ancora una volta vi parlerò di cose noiose e non di soldi penserete, ma in realtà vi invito a vedere il processo come una scala; Senza prima programmarvi e seguire queste regole non potrete mai arrivare a guadagnare, un gradino non puo reggersi senza il suo precedente e la scala non può essere completa se ne manca anche solo uno.
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Di seguito vi condivido alcune regole d'oro per un trader neofita:
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1. Non tradare prima di avere un Trading Plan completo, che includa regole su entrate, uscite e risk management.
(Se sei un Ichimokers e vuoi ricevere il trading plan esempio, scrivici nel gruppo)
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2. Trada solo ed esclusivamente il tuo piano, la tua strategia ed i tuoi segnali, NON le tue opinioni e le tue predizioni.
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3. Non tradare MAI qualcosa che non capisci al 100%
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4. Trova una metodologia di trading che si adegui alla tua personalità.
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5. Guarda soltanto le opportunità con un buon risk/reward o setups ad alta probabilità di riuscita e quando non hai nessun segnale, semplicemente non fare nulla.
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6. Mai perdere più del 1% o 2% del tuo capitale in una singola operazione.
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7. Mai aggiungere posizioni ad un trade in perdita.
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Quando NON tradare❌Buongiorno a tutti i lettori di trading view, oggi vi propongo un articolo formativo contenente spunti di riflessione sul quando è meglio evitare di entrare in posizione. Proprio così, non siamo obbligati a tradare ogni giorno solo per il gusto di farlo o per la voglia di guadagnare, nessuno ci punta una pistola e ci obbliga ad entrare, abbiamo libero arbitrio su quando comprare o vendere e quando decidere di non farlo, ed a volte, proprio perchè il trading è un attività che lascia molta libertà di scelta, possiamo perdere la cognizione di causa.
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Prima dell’analisi, prima di decidere stop e target, dobbiamo saper riconoscere in che stato mentale siamo e la situazione che ci troviamo davanti sul grafico, se vogliamo salvaguardare la salute del nostro conto di trading.
Solo perché sei un trader, non significa che devi essere sempre in posizione!
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A seguire ho raccolto una serie di motivi e principi da prendere in considerazione quando vogliamo capire se entrare in posizione o meno sia la scelta giusta o sbagliata.
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EVITA DI FARE TRADING:
1.Quando semplicemente non ami il trade in cui stai prendendo parte
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2.Quando non hai predefinito uno stop ben preciso
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3.Quando non hai precedentemente svolto la tua analisi
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4.Se stai inseguendo i prezzi
(Prendereste mai un treno in corsa, sapendo che ne passano altrettanti in continuazione?!)
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5.Quando chiedi a troppe persone opinioni sul tuo trade
(Sintomo di insicurezza e sfiducia in se stessi e nella propria analisi, ognuno ha la propria visione e nessuno vi garantisce che sia migliore della vostra)
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6.Quando ti senti molto stanco o stressato nella tua vita privata
(La tua mente è distratta o disconcentrata e potresti incorrere facilmente in scelte sbagliate)
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7.Quando vuoi forzatamente raggiungere un obiettivo di guadagno ben preciso.
(Sempre meglio essere elastici quando si lavora con il mercato)
Per leggere altri articoli ed avere trading tips segui i link in descrizione<<
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Cosa possiamo realmente controllare? ⏸Buongiorno a tutti i lettori ma in particolare agli Ichimokers, quest'oggi propongo un articolo di natura formativa che spero vi piaccia!
Molto spesso leggendo in giro per i social o tramite i ragazzi che mi scrivono in privato per avere informazioni, ho notato che molti, nonostante abbiano il giusto approccio tecnico, continuano a fallire nell’essere profitevvoli a lungo termine.
Tutto questo è molto strano penserete voi, una volta che si ha la giusta formazione tecnica ed una strategia testata cos’altro può impedirci di essere profittevoli?!
In realtà non c’è niente di più normale..
Questo accade principalmente perchè programmiamo alla perfezione i nostri trades quindi ci aspettiamo che seguano i nostri piani e di conseguenza ci focalizziamo sul tentatare di controllare fattori che in realtà non possiamo controllare, ovvero il prezzo.
Ancora una volta, la nostra mente ci sta facendo uno scherzo, ancora una volta vediamo come non basta la sola formazione tecnica accostata ad una o piu strategie, bensì bisogna sviluppare il giusto profilo e la giusta personalità per rimanere a galla nei mercati.
Quindi, cosa possiamo realmente controllare?
Abbiamo già detto che l’andamento dei prezzi è l’ultima su cui abbiamo il controllo, il mercato farà sempre quello che vuole, ma nonostante ciò se spostiamo la nostra attenzione dai prezzi al controllo di fattori come:
Rischio (1%-2% fisso x Trade consigliato / Rischio:Rendimento minimo di 1:2 / etc.)
Costi (Tagliare perdite / Proteggere i profitti)
Tempo (Intraday/ Swing trading / Notizie / Orari Borse/ etc.)
Comportamento (NO SENTIMENTI NO AVARIZIA / Sì FREDDEZZA Sì PENSIERO PROBABILISTICO Sì ACCETTAZIONE DEL RISCHIO )
Potremo notare che tutto questo, accostato alla giusta formazione di base ed una strategia, ci porterà più vicino al successo complessivo di quanto possiamo immaginare.
Fatemi sapere se vi è piaciuto questo articolo con un like, se avete qualcosa da aggiungere e ne volete degli altri commentate pure…ci sentiamo sul gruppo ragazzi 🙏
Ogni errore ci avvicina al successo☑️Buona sera a tutti i lettori di Trading View, ho deciso di riprendere l'operatività da Lunedì 6 Gennaio quindi sicuramente Domenica posterò delle analisi tecniche per la watchlist settimanale. Nel frattempo ho notato che avete apprezzato l'idea formativa che ho pubblicato precedentemente e quindi oggi, sperando sempre che vi piaccia, ve ne propongo un altra.
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Trovandomi di frequente a parlare con aspiranti trader noto che spesso molte persone arrivano a dubitare di se stessi e delle loro capacità, per colpa di "piccoli errori momentanei".
Questo succede non solo nel trading ma anche sul lavoro, nello sport e in molti altri aspetti della vita.
Alcune persone hanno una forte psicologia e non soffrono gli errori, ma la maggioranza, sopratutto nei primi tempi della loro attività di trading si lasciano trasportare da questi e finiscono per auto-sabotarsi, perdendo la loro autostima e le loro convinzioni.
E' successo diverse volte anche a me e cercando un metodo per evitare l'influenza negativa di questi piccoli errori e proteggermi, ho sviluppato e scritto nel mio quaderno 5 aspetti positivi sugli errori, che ri leggo ogni qualvolta mi sento di avere un mindset sbagliato.
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1. Più errori commetto, più divento un esperto in una determinata area.
2. Gli errori mi permettono di rimanere concentrato e di mantenermi umile.
3. Gli errori mi aiutano a migliorare, quindi ogni errore mi avvicina al successo.
4. Gli errori sono semplicemente i costi di gestione della mia attività di trading.
5. Gli errori sono inevitabili e sono parte integrante del mio piano per raggiungere i miei obiettivi.
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E' chiaro che senza errori non potremmo mai raggiungere i nostri obiettivi, ed è per questo che dobbiamo imparare ad accettarli, imparare da loro (Trading Journal/Screenshot/Excel) e limitarli (per questo esiste lo stop loss ahah).
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>>Come vivi gli errori?
>>Hai mai pensato di prenderli come parte positiva della tuo trading?
>>C'è qualcosa che aggiungeresti a quello che ho scritto?
Psicologia ▶️ Tecnica Buongiorno a tutti i lettori e tutti i miei followers di Trading View, per iniziare vi faccio gli auguri di Buon Natale e Buone Feste!
Essendo questo un periodo particolare e avendo deciso di riprendere l'operatività con l'arrivo dell'anno nuovo, oggi vi propongo un idea formativa , piuttosto che la solita analisi tecnica settimanale, sperando che vi piaccia!
Spesso mi vengono chiesti consigli su analisi o sulle strategie,
vedo tutti i ragazzi aspiranti full-time trader come me concentrarsi molto sulla tecnica quando in realtà la differenza viene fatta dall’approccio psicologico.
Quando si lavora a stretto contatto con i soldi sono necessarie delle regole ferree perchè la nostra mente può farci molti "scherzi".
Ho segnato una raccolta di consigli che funzionano con qualsiasi strategia e che secondo me vengono prima di qualsiasi tecnica
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•Aspetta pazientemente il tuo segnale
•Non aver paura di rimanere fuori da un trade
•Usa il giusto rischio
•Mantieni un R/R buono
•Non inseguire mai i prezzi
•Non tradare per vendicarti
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•Accetta le perdite e vai avanti
•Lascia correre i profitti senza paura
•Proteggi le operazioni
•Tieni un Trading Journal
•Pensa solo a lungo-termine
•Dai un orario al tuo trading
•Accetta le responsabilità delle tue azioni
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Mi piacerebbe sapere, quali di questi trovi più difficoltà a mettere in pratica?
Quale consiglio aggiungeresti?
>>Lasciami un commento quì sotto con la tua opinione!
>>Se ti piace questa tipologia di idee formative fammelo capire lasciandomi un like!
Sotto gli occhi di tuttiGli ultimi studi che ho postato sono relativi a titoli di rilevantissime multinazionali che sono tra i maggiori sponsor del Mondiale di Russia 2018.
Indipendentemente dalle informazioni ottenibili dallo studio tecnico di ogni società presa singolarmente quello che vorrei rilevare con questa schermata multipla con una griglia di 6 grafici mensili è che tutte le società osservate hanno fatto registrare performance più che brillanti negli ultimi 10anni. Si va da un +110% circa di Coca-Cola ad un +1000% circa di Visa.
Un investimento vincente... sotto gli occhi di tutto il mondo!
IL MERCATO HA QUATTRO FASI. VOI IN QUALE COMPRATE?Questo è il primo di una serie di contributi formativi che ho intenzione di scrivere su TradingView, piattaforma che utilizzo per il mio lavoro professionale di analista tecnico. Sono infatti un analista professionista indipendente con certificazione internazionale IFTA CFTe, oltre ad essere iscritto all'Albo dei Consulenti Finanziari.
Nel corso dei lunghi anni passati davanti ai monitor ho sviluppato una serie di metodologie di analisi tecnica e di costruzione di scenari d'investimento che funzionano bene anche nei mercati attuali. Per spiegarle al grande pubblico ho scritto il libro "La Ruota dei mercati finanziari", Hoepli Editore, 2018 insieme a Massimiliano Malandra esperto di analisi fondamentale e portafogli. Nella prima parte del libro spiego le mie metodologie che coprono Analisi Intermarket (il metodo "Ruota dei Mercati"), analisi tecnica (il metodo "6Bolle"), Swing Trading speculativo (il metodo "Candele K") e la creazione di scenari d'investimento.
Oggi parliamo di come si sviluppa qualsiasi mercato finanziario, la cui comprensione è alla base del successo di ogni investitore. Se non capiamo dove (in quale fase) stiamo comprando saremo sempre a rischio di fallimento! E' il caso di iniziare il nostro viaggio nei mercati finanziari studiando il grafico creato da Jean-Paul Rodrigue, della Hofstra University, secondo il quale il ciclo di vita del mercato è scomponibile in quattro fasi, in cui si alternano tre tipologie di investitori. Nella prima fase agisce lo Smart Money, ovvero i soggetti che individuano in anticipo sugli altri un’opportunità di investimento in un settore o in un’azienda. Entriamo quindi nella “Awareness Phase”, dove il prezzo cresce per via dei consistenti acquisti da parte dei nuovi investitori e dal rafforzamento delle posizioni dello Smart Money. Si entra nella “Mania Phase”, guidata dall’euforia irrazionale che porta gli investitori ad acquistare a qualsiasi costo, con continui strappi rialzisti del prezzo (confermati dal volume degli scambi), evidenziati sul grafico dalla classica curva parabolica che si allontana da qualsiasi supporto precedentemente identificato. La delusione della massa arriva nella fase di “Blow Off ”, dove lo scoppio della bolla è accompagnato dall’iniziale negazione dell’evidenza e poi dalla paura di perdere tutto, che porta gli investitori a liquidare il titolo a qualsiasi prezzo.
E' sempre così e per dimostrarvelo ho creato con TradingView la storia della bolla dei titoli internet dal 1994 al 2002 utilizzando proprio lo schema teorico di Rodrigue. Vedete in figura il grafico del Nasdaq e notate come il grande pubblico sia entrato a mercato in piena bolla speculativa, quando alla quotazione in borsa i titoli moltiplicavano di valore facendoci credere di diventare tutti ricchi molto in fretta (Finmatica ha fatto +700% il giorno di quotazione!). Oggi sono i titoli FAANG, domani saranno quelli di robotica e intelligenza artificiale, ma la storia in Borsa si ripete... Quindi, tenete a mente questo schema quando state analizzando un titolo o un settore in cui volete investire per entrare a mercato con il timing corretto. Alla prossima, e buon trading!
IL SEGRETO PER GUADAGNARE E’ ESSERE UN PASSERO O UN GIAGUAROCiao ragazzi,
forse anche voi vi sarete sempre chiesti qual è il segreto per guadagnare.
Probabilmente siete su questo social proprio per scoprire qualche segreto da chi, come me, fa trading come unico lavoro da più di 20 anni.
Questa attività non è facile, magari ci provate e riprovate facendo un passo avanti e uno indietro ma niente, non c’è verso: non riuscite a procurarvi dal trading un reddito che vi permetta di vivere in tranquillità e agiatezza.
E allora, sedetevi comodi e leggete perché forse vi posso indicare qual è il segreto per guadagnare sui mercati finanziati: essere un passero o un giaguaro.
O meglio, essere entrambi.
Mi spiego. Come avrete certamente notato, leggendo attentamente le nostre note, abbiamo condiviso in tempo reale con voi e con i vostri colleghi, 14 operazioni consecutive in utile. Qualche d’una in più l’ abbiamo naturalmente fornita agli utenti ufficiali del nostro sito , dando loro i quantitativi adeguati, seguendoli passo passo e procurando loro, in questo modo, un incremento di reddito mensile, come ci prefiggiamo da sempre.
Ma come si fa ad avere 14 operazioni consecutive in utile e un totale complessivo di oltre il 94% di operazioni a proprio favore?
E’ molto semplice: bisogna essere un passero o un giaguaro. Meglio se tutti e due.
Il metodo del passero è infatti quello di essere veloci, ovvero prendere il piccolo boccone e scappare via.
Un passero vincerà sempre contro un colombo, che invece resta sul posto e si fa prendere il boccone a poco a poco.
Un giaguaro invece non cerca la piccola preda, ma sta acquattato tra i cespugli o i rami di un albero in attesa della grossa: farà poche operazioni ma, quelle che farà, avranno un grande rendimento.
Ecco che è stato possibile per tutti noi (come si vede nel grafico), effettuare molte operazioni come un passero, che ci hanno sfamato, e poche operazioni come un giaguaro, che ci hanno fatto innalzare considerevolmente il capitale.
Molti purtroppo si confondono in borsa: pensano di essere giaguari quando non è tempo di essere giaguari stando troppo su un’ operazione in attesa di un utile che non verrà mai e che, invece, si trasformerà in perdita.
Altri invece pensano di essere passeri ma non lo sono e non prendono il grosso utile quando si presenta, rimanendo sempre a bocca asciutta.
Spero di essere riuscito a spiegarvi, in poche righe ed in maniera divertente, qual è il metodo vincente per ottenere un reddito costante dai mercati finanziari e non essere invece voi quelli che distribuiscono il pane ai passeri e rappresentano la preda prediletta dei giaguari. Perché da soli non è facile. Da soli non è possibile perché non si conoscono le probabilità.
Il dono più bello che si possa fare è quello della libertà finanziaria.
<<GESTIONE DEL RISCHIO e GESTIONE DEL TRADE>>Buongiorno a tutti, questa settimana avevo preparato diverse analisi (che per mancanza di tempo non ho potuto postare), alcune sono andate bene altre meno. Ma oggi non sono qui per postarle bensì volevo mostrarvi una cosa diversa, cioè il come ho gestito questa settimana di trading ricca di dati macroeconomici.
Ho portato come esempio due delle analisi fatte. La prima è un esempio lampante di GESTIONE DEL RISCHIO.
AUD/USD
Nello scorso week-end avevo preparato un analisi molto accurata su questo cross, che prevedeva un long.
Imposto il mio ordine di buy con un rischio/rendimento di quasi 1:3. L'ordine scatta alle 9 di sera di lunedì.
Il trade scorre, vado subito in profitto poi i prezzi ritracciano ma ciò non mi preoccupa perchè sono lontani dal mio stop.
I prezzi ritornano sù nella nottata di martedi e sono in discreto profitto.
DA QUI IN POI INIZIA LA MIA GESTIONE DEL RISCHIO . Mercoledì 14
Avendo controllato, come tutti i giorni, il calendario economico e sapendo che sono previste per la giornata molteplici notizie macroeconomiche che potrebbero RIBALTARE o AIUTARE il mio trade, aspetto un ora prima dell'uscita di esse e sono in profitto di pochissimo ma decido ugualmente di CHIUDERE LA POSIZIONE. NON VADO A RISCHIARE NULLA tentando la FORTUNA. SPERANDO nell'aiuto
Come vedete, dopo l'uscita dei dati, i prezzi sono crollati sotto il mio stop per poi risalire e continuare la via iniziale arrivando fino alla mia previsione di profitto.
Per ragionamento (e non per fortuna) però ho preferito non espormi troppo al rischio (molto alto in queste situazioni) e seguire il mio piano di trading che mi obbliga a chiudere le operazioni prima dell'uscita di dati sensibili.
Sono soddisfatto ugualmente, ma non per il piccolo profitto, non sono riuscito ad arrivare a target ma ho evitato anche uno stop! Non ho fatto prevalere l'emotività e sono rimasto freddo e cinico davanti al grande capo, colui che comanda SEMPRE: IL MERCATO.
PSICOLOGIA
PIANO DI TRADING
GESTIONE DEL RISCHIO
Sono questi i 3 ingredienti chiave, i piu importanti di tutti se si vuole imparare a lavorare con il mercato
USD/JPY
Come per l'altra operazione, anche questa è stata preparata nel weekend e prevedeva uno short su questo cross.
Vendita che è scattata ieri, al non superamento della zona di resistenza arancione. Grazie alla vicinanza con la resistenza ho potuto impostare anche uno stop molto piccolo rispetto al target che mi ero prefissato: una kijun daily che ha portato il Rischio/Rendimento a 1:10
Il trade scorreva da subito molto bene, avevo raggiunto un buonissimo profitto. Dopo circa 40 pips ho spostato lo stop a 0 ed ho lasciato correre i profitti.
Questa mattina, sapendo che anche oggi ci sarebbero stati un dei dati che avrebbero potuto influire sulla mia operazione, ho deciso di chiudere il tutto "accontentandomi" di un Rischio/Rendimento di 1:4.
Un ottimo profitto se rapportato al rischio che ho avuto (pari a 0 o quasi) ed a quello a cui sarei potuto andare incontro con i dati !
PROTEGGETE I VOSTRI PROFITTI E TAGLIATE LE VOSTRE PERDITE.
RISCHIO RENDIMENTO SEMPRE ALTO, Mai rischiare troppo per poco.
e ancora una volta PSICOLOGIA / TRADING PLAN e RISK MANAGEMENT!
Spero vi sia piaciuta questa idea formativa, molto semplice, fatta sì di concetti gia visti e ripetuti all'infinito ma il segreto della riuscita in questa attività si cela proprio dietro questi 3 fattori oltre che nel potere della costanza.
Mettetemi un like se vi è piaciuto, mi farebbe molto piacere!