Natural Gas, siamo al salto decisivo?Chart di Capital.Com
Il gas naturale è oggi un protagonista assoluto nello scenario economico e finanziario e lo sarà necessariamente anche nel futuro prossimo.
Tra le fonti energetiche di origine fossile e quella più green sulla quale si fa affidamento per sostenere l'insaziabile fame di energia sul pianeta.
Con lo sviluppo esponenziale per le applicazioni legate alla IA, già oggi si richiede ampio uso di energia, particolarmente per l'attività di elaborazione dati che la gestione di questo fenomeno richiede.
Tutto ciò è in via generale di supporto per il consumo e quindi per i prezzi.
Al di là del rumore del breve termine, soprattutto originato da rilascio di dati economici più che altro, si sbaglierebbe se non si tenesse sempre presente questa sorta di spinta/sostegno gentile che, invisibile, agisce nei mercati.
Solo delle novità strategiche ed importanti da un punto geologico o metodologiche potrebbero scompaginare il quadro che oggi osserviamo per la generazione dell’energia.
Da un punto di vista tecnico, dai minimi di febbraio 2023 il Natural gas ha lateralizzato in un processo di accumulazione con evidenti volumi in crescita.
L'ultima settimana di contrattazioni ha addirittura segnato un picco di volumi che non si vedeva esattamente febbraio 2020.
I prezzi si stanno avvicinando alla più importante area di prezzo degli ultimi otto anni. Si tratta della resistenza statica sul livello 3,5
Sul time frame mensile inoltre possiamo vedere come, curiosamente, sulla stessa area incomba la sma 200 che ha diretto il traffico efficacemente negli ultimi 20 anni determinando la formazione di importanti pivot che oggi vediamo sui grafici di lunghissimo termine.
Sul time frame weekly invece possiamo meglio apprezzare la fase di accumulazione che ha assunto la forma di un triangolo ascendente e che, statisticamente, lascia presagire una rottura al rialzo.
Come si vede i volumi sono coerenti nel senso che diminuiscono in occasione delle correzioni e si riprendono in occasione della rialzo.
Personalmente consiglio pazienza, la resistenza 3.5 è ostica perché è importante per cui probabilmente non verrebbe infranta in un sol colpo.
Potremmo più facilmente assistere a false rotture o, nella migliore delle ipotesi, in un movimento di pull back che sarebbe il migliore da comprare.
Obiettivo è quello di cercare di comprare la commodity nella maniera più efficiente possibile nella speranza che vada velocemente a ripercorrere verso l'alto, se non tutta almeno una parte, il violento calo del 2023.
Efficiente nel senso che eviterei di comprare il breakout per le difficoltà che potremmo riscontrare a livello di reward/risk dovendo nel contempo necessariamente individuare un livello di protezione.
Non bisogna infatti sottovalutare l'imponente volatilità che questa materia prima usualmente manifesta.
Idealmente l'area di approdo è quella che va da 5 a 5,2.
Cerca nelle idee per "COMMODITY"
XAUUSD (GOLD)Ciao a tutti, questa è la mia idea sul gold, se conferma il testa spalle in H4 possiamo vendere fino ad arrivare ai 2580, domani mercoledì 3 abbiamo news importanti per il dollaro che se confermate le previsioni possiamo aspettarci questo movimento da parte mia.
Grazie a tutti
In basso troverete lo spazio firma
Se l’idea è di vostro interesse vi prego di lasciare un like (bost)per la mia divulgazione gratuita, a voi non costa nulla.
WisdomTree - Tactical Italian Update - 28.11.2024Le Borse europee ed Usa si muovono laterali vicine ai massimi.
Francia osservato speciale: si ampliano gli spread vs Bund, Governo in bilico.
L'ECB non ha grandi spazi per nuovi tagli, dice Isabel Schnabel.
Borse cinesi&asiatiche fiacche, in apprensione per i dazi Usa.
Le Borse europee ieri, 27 novembre, hanno registrato una giornata negativa, influenzate dall'attesa di importanti dati macroeconomici dagli Stati Uniti, come inflazione, GDP del 3’ trimestre, e richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (cd Jobless claims).
L'indice preferito dalla Banca centrale Usa per calcolare l'inflazione per le famiglio (PCE – Personal consumption expenditures) ha confermato un rallentamento controllato, con un aumento del 2,3% su base annua a ottobre, in linea con le previsioni, mentre i Jobless claims sono scesi a 213 mila, segnano il 3’ calo consecutivo.
Sull’umore dei listini europei hanno invece pesato le parole di Isabel Schnabel, membro della BCE (ECB – Banca centrale europea), che ha dichiarato che c’è "poco spazio per ulteriori tagli dei tassi”.
Milano ha chiuso in calo di -0,2%, condividendo il trend generale: Parigi -0,7%, Madrid -0,5%. Ha fatto eccezione Londra, che ha chiuso in lieve progresso, +0,2%. Le incertezze politiche e i segnali di rallentamento economico in Paesi “chiave” come Germania, Italia e Francia continuano a pesare sulle prospettive europee.
Negli Usa, i dati recenti indicano un'economia ancora robusta, con una crescita del GDP (PIL) del +2,8% nel 3’ trimestre, sebbene inferiore al +3,0% del trimestre precedente. I dati macroeconomici dagli Stati Uniti confermano un rallentamento graduale dell'inflazione, offrendo alla Federal Reserve spazio per una politica monetaria più flessibile.
Il mercato azionario Usa ha patito qualche presa di profitto, mentre il Dollaro resta forte, attorno a 1,05 verso Euro.
La futura Amministrazione Trump sta già avviando nuove collaborazioni internazionali, come l’accordo con il Messico per la gestione dell’immigrazione, mentre proseguono le discussioni sulle criptovalute, con la possibilità di spostare la supervisione normativa alla Commodity Futures Trading Commission, più favorevole al settore rispetto alla SEC.
Economia europea: S&P Global ha rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2025 a +1,2% dal +1,3% precedente, segnalando difficoltà in Paesi come Germania, Francia: i probemi della Francia si rilevano anche nel calo dell’indice CAC40, -5% da inizio anno, che risente delle tensioni politiche interne e del rallentamento del settore del lusso.
La Francia sta affrontando sfide politiche e una debolezza economica che mettono sotto pressione il Governo. La Germania, storicamente un pilastro della crescita europea, è in ritardo rispetto agli altri Paesi, specie sul fronte della manifattura.
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del petrolio è rimasto stabile, nonostante un aumento inatteso delle scorte di benzina negli USA, giovandosi anche delle minori tensioni geostrategiche mitigate dal cessate il fuoco in Libano concordato tra Israele ed Hezbollah .
Tra i metalli spicca la debolezza del prezzo del rame, sceso sotto 9.000 USD/tonnellata, a causa dei timori per gli atriti commerciali USA-Cina.
I bond governativi europei hanno mostrato lievi miglioramenti dei prezzi. Tuttavia, il premio per il rischio sul debito francese è ai massimi dal 2012, oltre 90 bps vs l’omologo Bund tedesco, segnalando preoccupazioni crescenti sulla tenuta dei conti pubblici e sul bilancio della Francia. Lo spread tra il Bund tedesco e il BTP italiano si è ridotto a 125 punti base, segno di una relativa maggiore fiducia nell'Italia.
Sempre effervescente il mondo delle Criptovalute: le opportunità prospettiche risidedono nel cambio di approccio normativo negli Stati Uniti, che potrebbe favorire il settore delle criptovalute, riducendo la pressione regolatoria e stimolando investimenti.
Bitcoin ieri, 27 novembre, ha ceduto -1% circa, ma rimane sostenuto e oggi torna a crescere oltre +2,2%, consolidando il progresso di oltre +40% segnato dalla data della vittoria di Trump del 3 novembre.
I mercati asiatici stamane, 28 novembre, segnalano volatilità, influenzati dalla paura di un'escalation nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il Nikkei è cresciuto (+0,56%), ma l'Hang Seng (-1,33%) e Shenzhen (-0,88%) hanno registrato cali.
La Banca Centrale della Corea ha sorpreso con un taglio dei tassi di -25 bps, segnalando un ulteriore rallentamento economico. Il cambio Dollaro-Yen si è stabilizzato attorno 152, ma gli orientamenti divergenti tra Banca centrale e Governo creano incertezze.
In Asia e in Europa l'incertezza politica e la debolezza della domanda interna stanno rallentando le prospettive di crescita, tuttavia oggi, 28 novembre, prevalgono i segni positivi sui maggiori listini europei, in media +0,4% alle 13.00 CET, in una seduta che sarà priva del riferimento di Wall Street, chiusa nel giorno del Ringraziamento.
La Francia è l’osservato speciale, pochè il Governo guidato da Michel Barnier è alle prese con una difficile approvazione parlamentare del bilancio 2025. Qualche speranza di accordo l’hanno tuttavia fornito le parole del Ministro delle Finanze, Antoine Armand, che si dice pronto a flessibilità e concessioni su diversi temi.
I future su Wall Street “funzionano” anche oggi, indicando potenziali riaperture in frazionale ascesa, in media +0,3% (ore 13.00 CET)
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
GUARDATE DA VICINO, PERCHÈ PIÙ VICINI SARETE, IN REALTÀ MENO VEDToday’S Trading del 17.10.2024
GUARDATE DA VICINO, PERCHÈ PIÙ VICINI SARETE, IN REALTÀ MENO VEDRETE!
MACRO BACKGROUND
Compito davvero difficile quello delle banche centrali, non solo dover compiere le giuste scelte, ma compierle nei tempi giusti e mantenendo la view più corretta.
Ma qual è la view giusta?
Meglio focalizzarsi su un paramentro, scandagliarlo e lasciarsi guidare da quel solo unico dato, o è cosa saggia allargare lo spettro di attenzione e non perdere la macro view?
Secondo il noto film Now You See Me, più tentiamo di capire, di osservare da vicino e più saremo ingannati perché nel frattempo il trucco, la magia ,si svolge altrove.
Parallelamente , mentre le banche centrali erano intente ad osservare l’inflazione e tutte le se declinazioni ( core / headline, MoM/ YoY , ecc ), la vera azione si svolgeva sul fronte della crescita, sotto gli occhi di tutti il rallentamento economico europeo sta dilagando, trascinato da un lato dal mancato supporto del partner asiatico, dall’altro dall’incapacità di rinnovarsi , senza parlare dei conflitti e tensioni geopolitiche che hanno messo a nudo la dipendenza europea dalle materie prime estere.
Oggi la BCE è chiamata ad un terzo taglio dei tassi di interesse, taglio atteso in realtà al termine del 2024, ma che in virtù degli ultimi dati sulla crescita sembra indispensabile anticipare.
Se in Europa ci si sveglia da un lungo sonno e si tenta di salvare il salvabile, oltreoceano gli operatori sono alle prese con le trimestrali e anche in questo caso il mercato illusionista ha dato spettacolo con le trimestrali anticipate di ASML, azienda produttrice di macchine litografiche a ultrasuoni , essenziali per la costruzione di semiconduttori. Mentre tutti erano concentrati sulle pessime proiezioni di vendite future dell’azienda , lasciandosi trasportare dal panico che il settore Ai fosse in pericolo , pochi hanno letto le dichiarazioni del CEO che specifica un crollo per le vendite nel settore PC e Cellulari.
Il comparto Ai sta investendo in Server GPU che sono ancora ben lontani da entrare nelle nostre case, ed i timidi tentativi di inserire l’AI nei cellulari sta dandoscarsi risultati, basti guardare Apple ed il nuovo Iphone16, pertanto il dato che pur scatenando vendite massicce nel settore, non può danneggiare le aspettative sui risultati di Nvidia.
Il mercato riprende a salire una volta che ha capito il trucco… GUARDATE DA VICINO, PERCHÈ PIÙ VICINI SARETE, IN REALTÀ MENO VEDRETE!
FOREX
Il valutario di fatto paralizzato nella morsa di un dollaro USA troppo robusto, mette in luce il focus degli operatori: si compra l’economia che ripartirà prima! Di fatto il differenziale tassi, che resta si un fattore principe nella direzionalità del mondo fx, viene messo in secondo piano e si guarda ora alle valute che rispecchiano le maggiori possibilità di crescita dell’economia che rappresentano. Ecco la debolezza della moneta unica, cosi come il dollaro canadese e anche le oceaniche cedono sotto il peso di una Cina incapace di dare slancio.
EQUITY
La paura di due giorni fa sulla possibile fine del settore Ai e dei semiconduttori si è risolta in un modesto -1.70%per il nasdaq, movimento ribassista che ha tuttavia dato grande slancio alle piccole medie capitalizzazioni , portando il Russell2000 ai massimi di periodo a 23010pnt in un pieno rally rialzista.Il nasdaq inciampa e torna a 20250 pnt prima per poi riguadagnare i 20510 in questa mattina, ma ora le prospettive di crescita tornano a farsi sentire e l’opportunità ( per chi ha saputo coglierla) di comprare a prezzi migliori titoli come Nvidia potrebbero non ripresentarsi a breve.
COMMODITY
Fuga del Gold che si porta ai 2705$ mostrando ancora una volta come gli operatori , pur non lasciando il risk on, cercano coperture degne del rischio che stanno acquistando. Resta invecenella zona di fair value il WTI che si attesta ai 70.70$ trovando ora floor ai 69.60$ attendiamo di fatto maggiori dettagli dai report dell’Opec e dalle scorte di greggio.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
O SI VINCE COME SQUADRA O SI PERDE COME SINGOLIToday’S Trading del 14.10.2024
MACRO BACKGROUND
In uno dei discorsi motivazionali più conosciuti della storia del cinema, Al Pacino nello spogliatoio della suo squadra di Rugby ci fa capire come tutti devono lottare anche solo per guadagnare un centimetro per consentire al compagno di squadra di avanzare o di prendere un passaggio , in generale tutti devono dare il massimo per far dare il massimo.
Ora alla guida dell’Europa ci servirebbe proprio Al Pacino!
Le disuguaglianze attanagliano il blocco europeo dove ogni paese vive difficoltà diverse e sembra sordo al al richiamo del bene comune. Da un lato i paesi dell’Est Europa che vorrebbero maggiore attenzione alla difesa, la Russia sembra sempre piu una minaccia, i paesi del Nord Europa vorrebbero una rinascina del commercio interno dopo che la Cina sembra fallire il miracolo di salvezza per i paesi esportatori ed in fine i paesi periferici aspettano timoli ed investimenti per rilanciare un Pil utile oramai solo a ripagare gli interessi sul debito.
Un’Europa che appare vecchia, lontana dalla crescita globale che cavalca i nuovi modelli di business trainati dalle nuove tecnologie, mentre i tanto vantati pilastri una old economicy stanno zavorrando il veccio continente nella gara di crescita globale.
Mentre l’EU dovrebbe crescere solo del 1.3% questo 2024 , realtà come la Cina ( sebbene zavorrata) dovrebbe superare il 3%, ancora l’India che dovrebbe fare 5 volte tanto, tutto lascia presagire ad un’europa alla deriva, con un mercato del lavoro sempre più asfittico sotto le pressioni delle aziende che cercano di lasciare il continente europeo per approdare in realtà più elatiche e moderne.
La BCE questa settimana è chiamata alla decisione sui tassi ed il delicato equilibrio economico sembra fare pressioni per ulteriori alentamenti da aprte della Lagarde , spostare cosi il focus dall’inflazione oramai ben sotto i target per dare respiro a famiglie ed imprese prima che sia troppo tardi.
FOREX
Il valutario resta sotto lo scacco del super dollaro USA, che grazie alla ripresa degli ultimi dati macroeconomici sembra allontanare l’ipotesi di tagli tassi da 50Bp, mentre si palesa l’idea di una FED conservativa con soli 25Bp di taglio al prossimo Novembre.
Il dollaro forte lasica le oceaniche schiacciate sui minimi di periodo a 0.6080 nzdusd, cosi come audusd che ritesta 0.6717 , non meglio per la sterlina che ritorna al supporto di 1.3040.
Infinito il rally rialzista di usdcad che si porta a 1.38, mentre usdjpy riagguanta le aree di 150.00
EQUITY
Azioanrio USA che aggioran i massimi con l’SP500 oramai in piena euforia , sia per le imminenti elezioni USA sia per i tagli tassi FED che sostengono un azionario che non sembra essere in bolla. Secondo interessanti studi da GS, i livellli di leva usati sono molto modesti, pertanto la crescita dei titoli azionari sembra ancora sana e non preoccupa gli istituti di credito che alzano ancora le loro previsioni per quello che sembra essere un anno d’oro.
COMMODITY
Torana rialzista il Gold che riagguanta i 2684$/oc e apre nuovamente la strada verso i massimi storici. Il continuo rally dell’ora ora sembra sostenuto dalla paura dell’eccessivo indebitamento internazionale, che lascia gli operatori con pochi porti sicuri contro scenari di risk off. Se i mercati dovessero implodere , troverebbero gli stati uniti incapaci di sostenerne il peso dato il loro fortissimo indebitamento, cosi si lascia campo libero al buon vecchio oro fisico di cui molte banche ne hanno fatto scorte in questo 2024.
Torna pesante il WI che senza motivazioni esogene a sostenere la salita, ritorna sotto i 75$ aprendo la strada ad un fair value dei 70$
Restano in sottofondo le attese per le partenze delle trimestrali USA
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
-----------------------------------------
PETROLIO SI , PETROLIO NOToday’S Trading del 09.10.2024
PETROLIO SI , PETROLIO NO
MACRO BACKGROUND
Difficle questo ottobre per i traders del WTI che nel mese di Settembre scontavano una chiara idea di scarsa domanda per il prossimo 2025, su piano globale, il che giustificava il basso livello di scorte presente.
Le contrattazioni ferme nell’intorno dei 68$ esprimevano un fair value dettato dalla prospettiva di un surplus di offerta per l’intero 2025, ma ancora una volta i mercati esprimono la loro imprevedibilità e questa volta le tensioni in medio oriente hanno cambiato la prospettiva futura sull’offerta di WTI e di conseguenza il fair value.
L’idea di una escalation delle tensioni in medio oriente e la possibilità di attacchi agli impianti petroliferi ha fatto si che gli operatori rivalutassero la necessità di rimpolpare le scorte attuali, se la capacità produttiva dovesse calare, verrebbe a mancare il surplus di offerta sino a ieri dato per certo e con le scorte sui minimi ci sarebbe una corsa all’oro nero che porterebbe le quotzioni fortemente a rialzo.
Gli operatori hanno rivisto le loro posizioni, ma ancora una volta il quadro cambia e toni distensivi e possibilità di dialoghi lasciano serenamente fluire il petrolio dal Golfo Persico.
Nessun crollo dell’offerta dunque, si torna al quadro di eccesso di supply e le quotazioni tornano a prendere di mira il fair value.
FOREX
Il mercato valutario torna a focalizzarsi sul dollaro USA in attesa dei dati sull’inflazione di domani, dati attesi stabili con un nulla di fatto rispetto ai dati precedenti, il che aprirebbe ancora la strada alla cautela per la FED che rimarrebbe data dependet senza fretta nel procedere al taglio tassi.
Il dollaro USA resta forte duqnue sulla scia degli ottimi dati NFP di venerdi, e mette sotto pressione le majors concorrenti.
Prima tra tutte a soffrire il dollaro neozelandese, ora piu di prima con il taglio tassi della RBNZ di 50Bp questa notte, il che porta le quotazioni sotto 0.63 con un affondo del 4.80% dai massimi di fine settembre.
Pesante anche la moneta unica che si porta sotto quota1.10 a 1.0950 e sembra voler proseguire il trend ribassista che esprime sia il differenziale tassi a favore di dollari che un differenziale nelle possibilità di ripartenza dell’economia USA
EQUITY
Robusto il settore azionario in America, guidato nuovamente dal comparto tech. Le attese per le trimestrali Nvidia unite alle aspettative per i rialzi dell’anno elettorale , sostenuto il tutto dai tagli tassi FED sembra guidare il Nasdaq verso i massimi annuali.
Meno brillante l’azionario cinese, che perde forza, dopo la delusione di un piano di stimoli che meglio analizzato non risponde minimamente ai bisogni di liquidità della Cina. Il rappoto stimolo/Pil resta sui minimi stornici ed i mercati ritraccaino di circa il 20% dai massimi.
La pesantezza della Cina ora rende anche l’Europa meno appetibile, con un Dax che fatica a riagguantare i massimi della scorsa settimana, pur torvando interessanti Bid sulle aree di 19050pnt.
COMMODITY
Il comparto commodities vive interesse per il WTI, mentre i metalli hanno ugualemnte perso terreno visto il potenzile deal in medio oriente. Nessuna corsa alle materie prime dunque, anche il gold lascia le aree di massimo e tenta test ai supporti di 2620$, resta interessante un potenziale ritorno al poc naked di ieri a 2662$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
-----------------------------------------
AL LUPO, AL LUPO!Today’S Trading del 07.10.2024
MACRO BACKGROUND
Powell aveva dunque ragione! L’economia USA si sta dimostrando ancora una volta forte e ancora per una volta la paura di una recessione viene respinta, cosi come da più di due anni a questa parte, cioè da quando la FED ha iniziato con il suo ciclo di taglio dei tassi.
È oramai dal marzo del 2022 , quando la FED ha iniziato ad alzare il costo del denaro che analisti ed operatori dei mercati si attendono un forte rallentamento dell’economia USA come risposta alle politiche monetarie, ancora nella fase di rialzo dei tassi si poteva pensare ad un ritardo nella risposta ancora naturale, ma ora che la FED inizia il percorso di allentamento…. Ora no!
Il coro di analisti e banche d’affari si era diviso in due: i primi che credevano nelle parole di Powell, in un’economia robusta da difendere, ed i secondi che nel taglio da 50 Bp e segnali di debolezza del mondo del lavoro vedevano i primi segni di un’imminente recessione!
Recessione, recessione!
Ancora una volta il mercato del lavoro USA ha stupito, venerdi grandi numeri dai NFP che mostrano una disoccupazione in calo al 4.1% dal precedente 4.2% con 254K nuovi ruoli paga ed una revisione a rialzo del dato precedente a 159K, dati che con un tasso di partecipazione stabile al 62.7% e oltre 8milioni di opportunità lavorative rilevate dai Jolts , aprono la porta ad una FED cauta nel ciclo di tagli tassi.
Torna dunque il focus inflazione, ora che il mercato del lavoro ha dato un segnale forte della sua robustezza , la FED potrebbe nuovamente rallentare nel ciclo di taglio tassi , con una pausa alla riunione di novembre o un taglio modesto da 25Bp, decisione che a questo punto dipenderà anche dai prossimi dati sull’Inflazione.
Ancora si cerca un equilibrio nel doppio mandato FED tra stabilità dei prezzi e piena occupazione, la ricerca del tasso di equilibrio è compito arduo per Powell che per ora sta dimostrando, dati alla mano , di essere in sintonia con l’economia USA ( almeno per il mandato FED)
FOREX
Torna il super dollaro USA, tutti i giochi sono da rifare ora che il mercato del lavoro ha ribaltato le possibili decisioni della FED. Le probabilità di andare oltre 1punto percentuale di tagli tassi per la FED in questo 2024 sembrano sparite , pertanto il dollaro USA va rivalutato. Le pesanti vendite dello scorso mese vanno riviste ed il biglietto verde inizia questo mese di ottobre con un +1.90% medi contro le relative majors, portando eurusd sotto 1.10 ai minimi di 1.0966, alle porte dei primi supporti volumetrici di 1.0925.
Giu anche la sterlina che di riporta a 1.3110 primo supporto volumetrico di medio periodo,interessante anche usdjpy che si porta a 149.25 resistenza chiave , in confluenza volumetrica con le medie mobili daily che potrebbe porre ostacoli alla forza del dollaro USA.
EQUITY
Torna il Risk on, le borse mondiali festeggiano con chiusure settimanali rialzista, lasciandosi alle spalle i timori di un rallentamento economico e di deboli utili aziendali. Tuttavia il mese di ottobre non brilla per gli indici USA , il Russell segna un -1.20% , Dow -0.21% sp500 -0.50% nasdaq -0.42%. L’avvio di settimana sembra ora necessitare di ricoperture dopo la spinta rialzista di venerdi, tuttavia resta difficle ora crede in crolli strutturali dei mercati , sempre che la stagione delle trimestrali USA non riaccenda la paura negli investitori.
Il Nasdaq lascia scoperto il POc di venerdi a 20103pnt, livello che potrebbe dover rivedere coperture prima di nuove spinte rialziste, cosi come l’SP500 con il poc a 5770 pnt , mentre per il Russell resta livello di equilibrio il POC settimanale a 2216 pnt.
COMMODITY
Ancora il settore energy a dettare legge , con le tensioni in Medio oriente a dominare la scena. Il wti riconquista 75$ in un pieno rally long, mentre per i metalli il gold soffre ora la rinnovata forza del biglietto verde e la tenuta dei rendimenti obbligazionari, lasciando le quotazioni del metallo giallo nell’intorno dei 2672$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
Crude oil: fiammata rialzista, dove arriverà?La crisi in Medio Oriente ha portato un incredibile rialzo del prezzo del WTI nel corso dell’ultima settimana.
Tale rialzo, in parte dovuta alla chiusura delle posizioni short sulla commodity, è dovuto alle preoccupazioni crescenti di una potenziale escalation della guerra, ormai allargata anche a Libano e Iran, tra Israele e Palestina.
Il potenziale bombardamento di giacimenti petroliferi potrebbe ridurre la produzione di petrolio, al momento però, i fondamentali restano stabili con un’offerta che super ampiamente la domanda.
Il trend del prezzo del WTI resta ribassista nonostante il rialzo degli ultimi giorni.
La rottura al rialzo della trendline ribassista partita a luglio avvenuta ieri potrebbe attrarre acquisti, ma comunque i fondamentali per il momento restano ribassisti.
È ancora lontano l’obiettivo degli 80 dollari con superamento degli 84, solo in tal caso si inizierebbe a pensare di una potenziale inversione del trend.
L’EUFORIA ASIATICAToday’S Trading del 30.09.2024
MACRO BACKGROUND
La tanto attesa riscossa della Cina sembra finalmente arrivata. Dopo circa 4 anni dalla caduta dell’economia cinese a causa della crisi covid, arriva un piano di sostegno all’economia che può essere definito un Bazooka. La volontà di raggiungere una crescita del 5% in questo 2024 è rimasto un progetto sino ad oggi incompleto, con il settore immobiliare che non riesce a riprendersi dall’ultima forte crisi ed una generale sfiducia sia dei consumatori che degli investitori esteri che ha lasciato la seconda economia mondiale incapace di reagire.
La risposta della PBOC come del Governo non ha tardato , e con un super piano di stimoli all’economia sembra aver dato nuova fiducia agli investitori ed ai mercati.
La serie di iniziative messe in campo in questo settembre , per diversi analisti potrebbe essere solo una prima manovra, alla quale seguirà poi una seconda indata di aiuti che metterebbe in luce la determinazione del governo nel raggiungere i suoi target di crescita.
Il mercato Cinese torna ad interessare agli investitori che con grandi flussi di denaro riportano l’indice CSI 300 su del 16% in una settimana, crescita che non si vedeva dalla crisi del 2008.
C’è da notare che la rinnovata fiducia sulla Cina arriva anche in un momento in cui l’America potrebbe perdere il suo fascino, perché se è vero che la FED ha iniziato il suo ciclo di taglio tassi è anche vero che la fase recessiva non è staa di certo scongurata.
La possibilità di un rallentamento economico USA è un’opzione ancora presente sul tavolo, e con il bisogno di controllare l’infalzione in occidente, non si può certo sperare in grandi manovre per salvare l’economia , se non qualche ulteriore taglio del costo del denaro e questo mette in primo piano la CINa dove iniezioni di liquidità piacciono molto di più agli investitori.
Insomma euforia e risk on dominano la scena, stavolta con protagonista la Cina, super eroe inatteso dell’economia globale.
FOREX
Si chiude il mese di settembre con un dollaro USA asfittico, valuta peggiore del panorama delle big seven con una performance media del – 1.50%, seguito dal canadese con un -1.44%. La forza si concentra sullo yen, che al netto di una altissima volatilità si colloca al primo posto come aset migliore del mese con un +1.57% medio. Dopo la deludente riunione della BOJ nella quale Ueda aveva disatteso gli investitori con tono morbidi e poco decisi su un futuro rialzo tassi, lo yen aveva perso tereeno mettendo in luce nuova debolezze, è servita l’elezione del nuovo primo ministo Ishiba a dare nuova speranza per politiche di rilancio all’economia e nuova speranza di tassi alti. Seguono la scia di euforia asiatica le oceaniche, con l’australiano che chiude il mese con un +1.20% medio godendo delle forti partnership con la Cina e la natura economica del paese tipicamente esportatrice di materie prime.
EQUITY
Azionario nuovamente in risk on, innegabile la super performance delgi indici asiatici, l’hang sang in due settimane segna un +20.90% , Cina 50 batte un +21.60% insomma torna la voglia di comprare Cina. Segue come proxy l’Europa che potrebbe godere della rinascita cinese, special modo la Germania che è partner commericale , pertanto il Dax si lancia in uovi massimi a 19660pnt , segnaliamo che la forte spinta long di questi gioni ha lasicato scopeto il poc di giovedi, a 19300 pnt, area che potrebbe necessitare di ricoperture prima di vedere nuovi allunghi rialzisti.
In America continuano le rotazioni settoriali, evidente la dinamica di venerdi, dove il Nasdaq ha chiuso negativo con un -0.60% a 20220pnt, mentre il Dow ha aggiornato i massimi a 43000 pnt prima di riassorbire e chiudere comune a 42.650 pnt.
COMMODITY
Rallenta il Gold, che dopo aver segnato massimo storico a 2709$ venerdi mette a segno il primo ritracciamento short cion una close a 2668$ portandosi ai primi Low Volume Node del composito mensile. Le quotazioni ora restano comprese tra i due Hight volume node di 2685$ e 2650$
Da segnalare ancora il WTI che dopo la fase di accumulo in area 67.50$ trova spunti di ripartenza long fino al test delle prime resistenze a 69.20$, si guarda ora ai break out rialzisti fino ai massimi precedenti di 71$.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
-----------------------------------------
XAUUSDIdea sul nostro amato GOLD, attualmente sta rimbalzando e sta tenendo il prezzo all'interno delle due trendline.. possiamo notare la formazione di un pattern di inversione ovviamente come sempre dobbiamo aspettare le avvenute conferme sia di rottura che di ritorno del prezzo sulla rottura. vi ricordo di notare le linee e i rettangoli tracciati sono di alta importanza.
In basso troverete lo spazio firma.
Se l'idea è di vostro interesse vi chiedo di lasciare un bost(like) grazie per il supporto.
TUTTI IN RECESSIONE? NO GLI USA NO!Today’S Trading del 23.09.2024
TUTTI IN RECESSIONE? NO GLI USA NO!
MACRO BACKGROUND
Il focus dei mercati oramai si è spostato dal tema inflazione al tema crescita e questo è oramai un dato di fatto, il core di questo tema diventa dunque : quale economia andrà in recessione e quale no?
Facendo una rapida e alquanto superficiale carrellata tra le economie globali, troviamo l’Asia ben divisa: la Cina che non riesce a mantenere le promesse di crescita al 5% con il settore immobiliare che ancora traina a ribasso la crescita del paese ed una dilagante sfiducia degli investitori esteri sempre più delusi, Il Giappone che non vede negli attuali livelli di inflazione alcuna minaccia e pertanto non sembra voler intraprendere politiche economiche più aggressive di quelle attuali ,infine unico vero motore sembra essere l’India che resta economia emergente con una crescita annua del 6.7% ed un’inflazione al 3.65% (minimi degli utlimi 5 anni)
L’Europa oramai alla deriva, con la Germania e la Francia che restano locomotive ferme la crescita della zona Euro sembra non avere molto da sperare. I dati pubblicati questa mattina per i PMI mettono i riflettori su un quadro davvero disastroso, il forte rallentamento della Germania sia nel settore manifatturiero che service mette in ginocchio l’intera Eurozona. I PMI risultano cosi composti :per il manifatturiero si passa al44.8 dal già pessimo 45.8, per il service al 48.9 dal 51.0. Nel report di SPglobal si legge che la sfiducia nel futuro dell’economia tedesca, unita al calo drastico dei nuovi ordini porta le imprese a ridurre la mano d’opera. Insomma meno lavoro, meno produzione e meno crescita.
Ultimo baluardo resta l’America, dove sebbene la FED abbia dato proiezioni economiche non cosi gradevoli, il discorso di Powell ha generato fiducia. Si crede in un’economia ancora forte, una forza da salvaguardare con tagli tassi decisi che possano evitare la fase recessiva mettendo cosi a segno la magia del soft landing.
Gli operatori ora sembrano credere ad una FED supereroina, ma solo i dati potranno dire davvero dove sta andando l’economia USA e quella mondiale che al momento non da certo segnali incoraggianti per il prossimo 2025.
FOREX
Il mercato fx ritrova fiducia nel biglietto verde, nella prospettiva di un’Europa oramai prossima alla recessine, la possibilità di un’economia USA ancora robusta in futuro da nuova linfa al biglietto verde che porta eurusd al test dei minimi di 1.1080-75. Restano per ora resistenze le aree di 1.1130 e 1.1190 mettendo ora limiti all’approdo a 1.12 figura.
Unico ostacolo alla rinnovata forza del dollaro sembra essere lo yen giapponese che pur lasciando le aree di massimo per il mese di settembre trova oggi nuova linfa e porta usdjpy al test delle imbalance di venerdi area 143.25-143.00
Resta al momento piu brillante la sterlina che dopo il test della parte bassa del canale rialzista di medio periodo tenta allunghi oltre i massimi di 1.3320 , segnale che darebbe continuita al trend long in atto.
EQUITY
Azionario che trova in America maggiore forza dalle small cap, dopo una prima parte dell’anno dominata dal mondo tech e dalle magnifiche sette, gli operatori tendono ora a puntare sulle small cap ,in vista di un’era di ripartenza guidata dai tagli tassi della FED.
Il Dow resta non lontano dai massimi di 42.550 pronto per nuovi allunghi rialzisti, anche il russell che sebbene stia vivnedo una breve fase lateral ribassista resta proiettato a nuovi massimi oltre 2310pnt.
COMMODITY
Innegabile ancora il trend rialzista del Gold che al netto di brevi ritracciamenti sui supporti di 2640$ non lascia le aree di massimo e sembra intenzionato ad aggiornare ancora e ancora i record storici.
Forte al momento anche il WTI che riagguanta i 71.71$ e mira ora ai massimidi 72.50$ prima vera resistenza di breve periodo.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
-----------------------------------------
COTONE: Pronto per un allungo al rialzoPer il cotone è terminato il pesante e duraturo ciclo ribassista e sta ora tentando, dopo un pò di lateralità in prossimità del rettangolo verde area di domanda/supporto, di recuperare terreno.
La stagionalità è positiva e l'approdo sull'area di resistenza rappresentata dal rettangolo rosso è ipotizzabile dopo un breve ritracciamento.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
XAUUSDSituazione del nostro amato gold, abbiamo avuto una discesa date le news positive per il dollaro, adesso mi aspetto questo possibile movimento di ripresa dei massimi e anche chisura gap in m1 sui 2589 circa.
Se l'idea è di vostro interesse vi prego di lasciarmi un bost (like) grazie per il supporto.
In basso troverete lo spazio firma dove vi consiglio di vedere gratuitamente grazie.
VALUTARE I RISCHI MAGGIORIToday’S Trading del 18.09.2024
MACRO BACKGROUND
Quando non esiste la scelta giusta, l’unica cosa che puoi fare e scegliere la meno dolorosa!
Nessuno di noi vorrebbe ora essere al posto di Powell o più in generale a scegliere per la FED cosa fare in questo momento storico, di certo l’idea di dare il via al ciclo di taglio tassi ci sembra a dir poco ovvia, ma procedere con cautela o essere aggressivi questo è il primo dilemma, poi ancora: ma il vero tasso di equilibrio quale sarà?
Ricordiamo sempre che le decisioni di politica monetaria di una banca centrale sono mirate alla ricerca del tasso di equilibrio , ovvero quel costo del denaro che permette all’inflazione di crescere nel range del 2% annuo e al contempo di mantenere la piena occupazione, questo il mandato della FED , ma quale sia questo tasso nessuno lo sa davvero.
Powell in un suo passato speech, quando erano intenti ad alzare il costo del denaro e aricercare il tasso di interesse corretto che potesse fermare l’inflazione, disse esplicitamente che non sapevano quale fosse il costo del denaro giusto per il loro scopo , e che lo avrebbero scoperto solo una volta raggiunto.
Si ripresenta ora la medesima scena, non sappiamo quale sia il costo giusto del denaro e procedere con cautela , con tagli da 25Bp darebbe tempo per monitorare l’andamento dell’economia, è altrettanto vero che se il tasso di equilibrio dovesse essere molto più in basso dei livelli attuali , procedere di soli 25Bp alla volta darebbe alla FED troppo ritardo sul ciclo economico e si rischierebbe la recessione.
Se non sai bene cosa fare, scegli la strada meno dolorosa. La Fed Dunque è chiamata non alla scelta piu corretta, ma alla valutazione giusta dei maggiori rischi: meglio prevenire un ritorno dell’Inflazione o prevenire una fase recessiva?
Se la Fed dovesse optare per un taglio da 50Bp , il mercato potrebbe interpretarlo come avviso che il rischio maggiore è quello recessivo e potrebbe dunque prendere contromisure e dare il via a forti vendite, al contempo un taglio di soli 25Bp potrebbe oramai essere scontato nei prezzi del mercato e dare via a prese di profitto e rispozionamenti sul dollaro USA
FOREX
Il mercato valutario continua a manifestare pressioni sul dollaro USA , sebbene le dinamciche del dollar index restino ancora sopra i supporti di 100.50 , non si trovano motivi di acquisto che spingano l dollaro sopra 102 resistenza chiave.
Salgono dunque le majors, con eurusd che si porta al test di 1.1150 e sembra voler attaccare i primi masismi di 1.1160 restistanza che se violata aprirebbe le porte a 1.1200
Robusta la spinta rialzista anche per Gbpusd che tenta attacchi ai massimi di 1.3240 area che se violata a rialzo darebbe vita ad allunghi fino 1.3275 – 1.33
Unico dollaro USA che ha stutture di respiro rialzista è usdjpy, grazie ad una momentanea fase di storno dello yen dai massimi di periodo usdjpy lascia i minimi di 140.25 rompe la trend line resistiva e testa 142.40 livello che se violato aprirebbe a 144 figura.
EQUITY
Resta indietro il comparto tech, con il nasdaq incapace al momento di superare i 19843 pnt, area di massimi volumi per il periodo 15 agosto 10 settembre. Le quotaiozni restano per ora ferme tre 19850 e 19580 pnt in attesa ovviamente della FED
Piu tonici gli industriali con il daw che testa i nuovi massimi a 42276 pnt e sembra ora rimanere stabilemnte sopra i supporti di 41800 pnt.
Anche il russell tenta allunghi fino ai 2250 pnt e testa la trend line resistiva di medio periodo partita dai massimi di inizio agosto.
COMMODITY
Storno per il gold che lascia le aree di massimo storico per ritracciare fino ai 2588$, sebbene livelli di maggiore interesse siano collocati a 2570$ riteniamo opportuno notare ancora l’estrema forza del metallo giallo pertanto preferiamo ora monitorare l’eventuale break out rialzista della flag in atto , per un ritorno a nuovi massimi .
Wti che non supera i 71$ , attenzione dunque ad eventuali rotture del nuovo canale rialzista in atto e dei relativi minimi a 68.50$ che aprirebbero la strada a ritoni verso i minimi di 64.25$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
EARNINGS SU , MA CON LA RECESSIONE?Today’S Trading del 12.09.2024
MACRO BACKGROUND
Sempre più complesso il Quadro economico globale , gli analisti oscillano tra l’euforia di una crescita futura guidata dai tagli tassi e una paura incontrollata di una fase recessiva dell’economia USA.
Diverse banche d’affari continuano a guardare al futuro delle aziende USA con estremo ottimismo, sostenuti forse ancora dall’euforia dell’AI, ma fatto è che ben 4 volte negli ultimi picchi del ciclo economico gli analisti hanno sovrastimato le proiezioni degli utili di circa il 30%.
Questo vorrebbe dire che , sebbene una recessione si sia poi palesata nei mesi seguenti le stime, gli analisti restano quasi sempre ottimisti seppur le indicazioni di una recessione siano ben chiari.
Altra discrepanza di cui tener nota è come possa ritenersi possibile una crescita degli utili aziendali,in uno scenario di calo della domanda aggregata, quindi dei consumi , in un contesto di scarse opportunità lavorative. Rallenta il mercato del lavoro, cala l’inflazione e quindi i prezzi, scendono i redditi ed i risparmi, ma allora da dove nascono questi utili in crescita?
A far nota positiva tuttavia lo scenario di taglio dei tassi di interesse, è infatti vero che se la FED procede al ciclo di tagli tassi, per le aziende si aprirebbero riduzioni dei costi di finanziamento, lasciando più spazio ai margini.
Quadro complesso, nel quale forse le banche centrali dovranno procedere con cautela, pertanto i tagli tassi da 25Bp sembrano essere la scelta più corretta per rimanere ancora vigli e legati ai dati delle congiunture macroeconomiche.
FOREX
Il mercato valutario ora riprezza il dollaro Usa, dopo le pesanti vendite delle scorse settimane guidate dallo scenario di tagli tassi da 50Bp e dall’arrivo della recessione, ora i dati sul mercato del alvoro Usa uniti al CPI di ieri sembrano dare obbligo alla fed di procedere con soli 25Bp di riduzione del costo del denaro, pertanto il dollaro risulterebbe ora eccessivamente svalutato nei confronti delle majors concorrenti.
Eurusd rompe a ribasso i supporti di 1.1025 e sembra ora fermarsi su 1.10 figura, ma l’appuntamento di oggi con la Lagarde non depone a favore di scenari rialzisti, pertanto ulteriori affondi sotto 1.10 per approdi a 1.0975 sembrano scenari plausibili.
La fase rialzista del dollaro Usa ed il rinnovato risk on premia usdchf, che grazie alla caduta del franco svizzero ora rompe le resistenze di 0.8540 e completa una buona fase di accumulazione sopra 0.8375 e sembra pronto a delle ripartenze long fino 0.8620
Nata speciale per i cross, con CHFjpy che completa una configurazione di testa spalla, e sembra pronta ad aggredire i supporti di 166.50- 166.00 grazie all’inversione delle relative politiche monetarie.
EQUITY
Azionario con il Tech in grande spolvero ieri, dopo i dati sull’inflazione torna la fame di tech, con il nasdq che recupera dai minimi di 18380 a 19300 pnt, lasciando dietro di se i primi supporti a 18961 e 19122 pnt, per aprire poi la strada rialzista verso i 19600 pnt, prima vera resistenza volumetrica.
Robusto anche il Dax che si porta non lontano dal test dei 18650 pnt , livelli di resistenza volumetrica che ha dominato la scena nel momento ribassita dello scorso agosto e solo la sua violazione porterebbe ad ulteriori allunghi verso le aree di 18800 pnt
COMMODITY
Notizia per il WTI, con le scorte di petrolio USA pubblicate ieri dall’EIA che sorprendono con dati decisamente inferiori alle attese. La domanda dunque sembra robusta, scarse le importanzioni che costringono a ridurre le scorte , pertanto le quotazioni riprendono a salire allontanando lo spauracchio di un crollo della domanda. Il Wti lascia dunque le aree dei 65$ per aggredire le resistenze di 69$. Poniamo la vostra attenzione sulle chiusure settimanili che potrebbero dare vita ad interessantissimi pattern rialzisti di medio periodo.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
SE CHIEDI LA PIOGGIA , IL FANGO DEVI METTERLO IN CONTO!Today’S Trading del 10.09.2024
MACRO BACKGROUND
Se hai campi che sono un deserto, pregherai per avere la pioggia e se la tua preghiera dovesse essere esaudita non potrai sperare di avere anche la giusta dose di acqua… potrebbe piovere più del necessario e un po di fango dovrai averlo.
se chiedi la pioggia , il fango devi metterlo in conto!
Questa frase ripresa nel noto film THE Equalizer, seppur con le dovute differenze, calza perfettamente per l’attuale fase economica: abbiamo pregato per un rallentamento dell’Inflazione, sono arrivate le strette nelle politiche monetarie ed ora non possiamo troppo lamentarci se la disoccupazione sale o se la recessione minaccia le economie mondiali.
Ma i mercati non sono poi cosi comprensivi e manifestano subito le loro esigenze, gridando a gran voce la necessità di nuovi correttivi alle politiche monetarie, questa volta si parla di allentamenti, di tagli tassi per la BCE, come per la FED come per la Cina.
In Europa, la recessione tedesca grida il bisogno di ulteriori tagli tassi, specialmodo visto il taglio ai rinnovi dei piani si salvataggio App e Pepp. Un mare di liquidità in meno che rende difficile la ripartenza se non aiutata da allentamenti nella politica monetaria e dal sostegno di politiche locali mirate all’aumento della produttività dei singoli paesi.
In America rallenta il mercato del lavoro, mettendo in luce il calo di opportunità lavorative con i Jolts sotto gli 8 milioni e la disoccupazione che sale. Lo spauracchio della recessione si fa sentire e tagli del costo del denaro ora sono chiesti a gran voce.
Infine la Cina che non riesce a trovare la fiducia dei consumatori e degli investitori , sempre più convinti del mancato raggiungimento dei target di crescita del 5%. Delusione che fa scappare investitori e che non trova al momento interventi congrui da parte del governo cinese.
FOREX
Il mercato FX trova le majors ancora in pieni trading range, con una momentanea forza di dollari USA nata in seguito ai dati sui NFP e alla disoccupazione al 4.2%, ma ora il focus resta al FED con i timori di tagli tassi da 50Bp che aprirebbero timori di una recessione.
A pagare maggior pegno contro il dollaro USA in questa settimana sono le oceaniche, sulle quali grava la difficile condizione della CINA, pertanto audusd resta a ridosso dei supporti di 0.6640, mentre nzdusd continua la sua dinamica in un trend ribassista sotto le resistenze di 0.6175.
Non si ferma ora la ripartenza dello Yen giapponese che sostenuto dalle aspettative di una BOJ aggressiva, mette sotto scacco le altre majors concorrenti.
Ancora tanto il percorso da ricoperire per i cross yen, con eurjpy che ora attacca i minimi di 157.50, ma lontano dia primi veri supporti di 147.50-25
Riteniamo ancora aperta la possibilità di ulteriore forza dello yen giapponese contro le principali majors per un ritorno a valori medi più consoni allo smantellamento delle posizioni carry trades
EQUITY
Ancora rotazione settoriale per l’azionario USA, con un recupero notevole delle azione value in questo trimestre rispetto al comparto growth che pur rimanendo non lontano dai massimi di questo 2024 cede ora il passo. Gli investitori più prudenti cercano diversificazione su asset a miner capitalizzazione più stabili che possano proteggere i portafogli in questa fase di incertezza.
Da segnalare ancora gli indici cinesi che restano non lontano dai minimi di questo 2024 e decisamente indietro rispetto al resto del mondo che segna invece performance positive in alcuni casi a doppia cifra.
COMMODITY
Da segnalare ancora la pesantezza del Wti che non trova slanci per superare le resistenze di 69$ e resta al momento sui minimi di 67.50 in attesa o di un intervento deciso dell’Opec+ o di una rinnovata speranza di ripartenza della domanda globale di energia.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
-----------------------------------------
CHI NON LAVORA… FA TAGLIARE I TASSI ALLA FED!Today’S Trading del 06.09.2024
MACRO BACKGROUND
Il risk off sembra non lasciare i mercati finanziari e la serie incerta di dati macroeconomici che sono stati pubblicati sino ad oggi no aiuta ad aver maggior chiarezza nelle scelte d’investimento.
I dati sui PMI sono contrastanti ancora una volta, da un lato il comparto manifatturiero che rallenta pesantemente e mette in crisi la fiducia futura mostrando un calo preoccupante dei nuovi ordini e delle assunzioni, mentre il comparto service resta meno pessimista trovandosi addirittura in leggera crescita per agosto rispetto al mese di luglio. Unico punto sul quale concordano è il mercato del lavoro, dal quale risultano aziende che non licenziano , ma che nemmeno assumono.
La scarsa quantita di mano d’opera lasica le aziende in una condizione di stallo, dove non licenziano personale in attesa di una potenziale ripartenza, ma non procedono nemmeno ad assunzioni per timore di un rallentamento nella domanda, pertanto coloro che lasciano il lavoro di fatto on vengono rimpiazzati lasciando raffreddare il mercato del lavoro.
Ieri l’ADP research ha pubbilcato la sua ricerca mensile sui nuovi posti di lavoro privati mostrando solo 99K nuove unità,decisamente poche! Il capo economista Nela Richardson, ha cosi commentato: “La deriva verso il basso del mercato del lavoro ci ha portato ad assunzioni più lente del normale dopo due anni di crescita sproporzionata. Il prossimo indicatore da tenere d'occhio è la crescita salariale, che si sta stabilizzando dopo un drammatico rallentamento post-pandemia.”
Poco altro da aggiungere dunque, il mercato del lavoro si raffredda rapidamente e se oggi i NFP dovessero confermare il trend rialzista della disoccupazione USA la FED potrebbe vedersi costretta ad un taglio di 50bp e ridurre il costo del denaro per questo 2024 forse oltre il punto percentuale.
I mercati restano in modalità risk off
FOREX
Il forex si adegua rapidamente al mood di periodo, premiando in questa primissima parte di settembre gli asset rifugio, con uno yen in gran spolvero che guadagna un +1.65% medio rispetto alle majors concorrenti. La possibilità di una BOJ aggressiva e la mecessità di asset rifugio portano i big players a comprare yen , anche il rapporto COT mostra ben 25868 contratti netti long nelle tasche dei non commercial.
Sale anche il franco svizzero, con un +0.45% medio in linea con la moneta unica , a segnalare l’esigenza di protezione e rifugio.
Male in ovvia correlazione gli asset ciclici da investimento, come il dollaro australiano che perde il +1.10% da inizio mese, seguito dal canadese con un -0.66% e dal neozelandese con un +0.56%, a segnalare la fuga dagli asset valutari correlati direttamente al ciclo economico.
Infine prosegue la debolezza del dollaro USA che con un -0.54% medio continua a lasciare intenddete paura per i tagli tassi FED e per una possibile recessione che porta con se storicamente caduta del biglietto verde a beneficio di tutte le altre majors.
EQUITY
Pessime le aperture di questo venerdi, dopo due giorni di lateralità i mercati scelgono la strada ribassista.
In Europa il dax rope i 18560 pnt e allunga a 18440 aprendo la strada a potenziali affondi verso i 18000, male tutti gli altri indici europei , IBEX -0.58% , UK100 – 0.37% , piu ampio l’EUSTXX500 a -0.58%.
L’Asia lascia crollare il Nikkey che segna un pessimo -2.23% segnalando la forte sfiducia nel comparto asiatico. Diverse le banche d’affari che in coro vedono impossibile per la Cina la tanto attesa ripartenza ed il raggiungimento del target del 5% del PIL.
Indici americani che pur avendo ora un pre market decisamente debole aspetteranno la pubblicazione dei dati NFP di oggi pomeriggio.
COMMODITY
Fermo sui minimi il WTI che buca i 70$ per trovare floor a 68.80, non sono tuttavia sufficienti le dichiarazioni dell’Opec + di voler rimandare l’aumento di produzione due mesi a sostenere le quotazioni. Come sempre a farla da padrona è la domanda, sulla quale resta l’incognita recessione.
Meglio i metalli, con il gold che torna a 2550$ e gode ora della debolezza del dollaro USA. La prospettiva di tagli tassi da parte della FED e la possibilità di una fase recessiva fanno tornare la fame di protezione.
Resta per oggi dato cardine il mercato del lavoro USA che potrebbe capovolgere le aspettative e diradare le nubi di paura ed incertezza, cosi come confermare le paure e generare panic selling, massima cautela dunque per oggi.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
-----------------------------------------
CHI CI SALVERà STAVOLTA?Today’S Trading del 04.09.2024
MACRO BACKGROUND
Questa volta i mercati sembrano non aver nessun paladino a difenderli dalla paura, il Uper Nvidia è fuori gioco ed i timori per l’arrivo della recessione sono fuori controllo.
Non è la prima volta che dati macroeconomici aprano le porte all’arrivo della recessione in America, questa volta è stato il turno dei PMI Manifatturieri ISM, indice sintetico che pur superando il dato precedente di 46.8 posizionandosi a 47.2, trova al suo interno un quadro pesantissimo per il futuro dell’economia USA.
Esplodendo il dato troviamo un rallentamento dei nuovi ordini, che si attestano a 44.6 dal precedente 47.4 ,un calo di 2.8 punti che evidenzia le incertezze sul futuro dell’economia USA e sulla fase di sfiducia che si sta aprendo nelle aziende manifatturiere americane, che trovano motivi per raffreddare anche la produzione che rallenta a 44.8 da 45.9.
Il dato che supporta i timori della FED per un mercato del lavoro in declino e che sembra giustificare un’intervento massiccio di tagli tassi da parte della banca centrale USA non ha trovato difese nel settore TECH. Sino ad oggi tutti i timori venivano spazzati via dalla fede nel comparto tecnologico, nel progredire del settore AI e nel super titolo Nvidia, ma questa volta i mercati se la devono sbrigare da soli, perché Nvidia è alle prese con il dipartimento di giustizia degli stati uniti. Secondo un rapporto di Bloomberg, il Dipartimento è ora alle prese con l’escalation di indagini antitrust secondo le quali Nvidia avrebbe ostacolato la diffusione di prodotti concorrenti.
Il titolo perde oltre il 9% e Huang , co fondatore di Nvidia perde circa 10 miliardi $
IL mercato ora si trova a dover fare i conti con i prossimi dati del mercato del lavoro USA ,partiremo con i Jolts, poi ADP ed infine venerdi con i NFP… una settimana davvero impegnativa!
FOREX
Ritornano a gran voce gli asset rifugio, dopo la fase di spolvero rialzista del dollaro USA, dovuta forse più a prese di profitto e a condizioni tecniche che non ad una vera fame di dollari , ora ci si concentra sullo Yen giapponese e sul Franco Svizzero.
Lo yen giapponese guadagna un +0.63% medio contro le principali majors da inizio mese di Settembre posizionandosi come asset valutario migliore, seguito dalla moneta unica con un +0.37% e dal franco svizzero con un +0.28% medio.
Il quadro globale di risk off si completa con la caduta delle valute Cicliche, dollaro australiano perde lo 0.79% medio e il neozelandese lo 0.67% medio, segue il canadese con un -0.38%.
Per il canadese sarebbe da aprire apposita parentesi, in quanto oggi la BOC è chiamata alla decisione sui tassi di interesse, aprendo ancora una volta le porte a potenziali tagli dei tassi.
I rapporti di forza e debolezza, portano la nostra attenzione a cross come audjpy che da 100.00 crolla a 97, ritrovando le aree supportive che hanno dominato il mese di agosto.
EQUITY
L’azionario crolla, il mondo tech si riscopre debole con il Nasdaq che perde ieri oltre il 3% abbandonando le aree di 19690 pnt per atterrare a 18900, rompendodi fatto i minimi della scorsa settimana di 19140 pnt e andando a ricoprire l’Imbalance che si estende fino i 18700 pnt.
L’SP mette in luce la rotazione settoriale, cdoverosa in questa fase, che premia i comparti difensivi come il Real estate o Health care, facendo luce sulla necessità degli investitori di proteggere i portafogli per l’imminente arrivo di una fase recessiva.
COMMODITY
Vanno male anche le commodities legate all’energy, la paura di un rallentamento nella produzione mondiale, quindi nei consumi porta a rivedere le prospettive di una domanda mondiale di energia.
Il WTI crolla e va a testare i mnimi di 69.50$ livelli visti nel giugno 2024 mettendo a segno una perdita del 5.9% da inizio settembre.
Male anche i metalli, specialmodo quelli industriali come il rame , che ieri segnano perdite oltre il 3%, si difende il gold che pur essendo riconosciuto come rifugio viene in questa fase surclassato dal mondo obbligazionario. Il gold si riporta a quota 2500$ e non sembra aver terminato qui la sua fase ribassista.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
SEI COME OROToday’S Trading del 20.08.2024
MACRO BACKGROUND
Nota ai più la scena del film Die Hard nella quale l’attore Samuel Jackson dimentica un lingotto d’oro sul sediolino di un taxi, ebbene oggi quel lingotto varrebbe circa 1 milione di dollari… Bella mancia direi!
In un contesto di incertezza, dove gli operatori sperano di avere maggiori dettagli sul percorso futuro delle politiche monetarie della FED questo venerdi con il Simposio di JackonHole, l’unica vera certezza sembra tornare ad essere il metallo giallo.
Da sempre in correlazione inversa con il mondo del debito sovrano, il gold ha vissuto una prima parte del 2024 con una anomala salita correlata direttamente all’obbligazionario Usa, salita attribuita principalmente ai massicci acquisti effettuati dalle banche centrali mondiali e in modo particolare dagli acquisti cinesi. Il mood sembra ora essere tornato alla normalità, ovvero il mondo del debito sovrano trova massicce vendite in attesa dei tagli tassi FED e sui timori di una potenziale recessione, dando terreno fertile ad ulteriori spinte long dell’ORO che aggiorna ancora i sui record storici portandosi oltre i 2500$ per oncia troy.
In un contesto storico - economico di incertezze, dove i debiti pubblici sembrano fuori controllo e scarni di garanzie reali, dove anche il settore azionario (sebbene paghi ancora interessanti rendimenti) resta troppo pericoloso ed incerto, l’unico porto sicuro sembra essere tornato il GOLD!
FOREX
Il mercato valutario continua nel suo mood di debolezza dollari USA, senza sosta dollar index affonda sotto 102 e approda a 101.75 aprendo la strada verso 100.90-100.60 , sebbene i tagli tassi attesi da aprte della FED siano ora di soli 25Bp dopo gli ottimi dati sulle vendite al dettaglio, ma solo una FED ancora aggressiva potrebbe salvare le sorti del biglietto verde da una caduta profonda.
Rispondono le majors con forti salite, eurusd si porta alle soglie di 1.11 toccando 1.1090,rally indubbiamente meritevole di storni tecnici, ma che per ora non trova motivazioni valide per dare il via alle prese di profitto. Spinge anche cable che tocca 1.30 e sembra oramai intenzionato ag aggiornare i massimi del 2024 che si collocano a 1.3042. indiscusso il recupero dell’australiano che dai minimi di 0.6360 è tornato a 1.6750, aprendo la strada ai massimi del 2024 a 0.68
Debolezza del dollaro USA ben visibile ora su usdcad , che affonda a 1.3615 dai massimi di 1.3950, si aprono cosi scenari di ulteriori affondi fino ai minim i di 1.3550
EQUITY
Azionario europeo senza freni a partire del nostro indice che si porta ai mssimi di periodo dei 33 465, riaprendosi cosi la strada verso i 34845 pnt , non meno interessante il DAX che si porta alla soglia dei 18478 pnt con un recupero a V della caduta di inzio agosto, dimostrando di poter riagguantere i massimi dell’anno.
Record per l’azionario USA , con il nasdaq100 che in 8 giorni di sola salita, non solo recupera le perdite di inizio mese, ma allunga a poco meno del 2% dai massimi storici.
Piu evidente il recupero sull’SP500 che si porta a 5638pnt e sembra ora inevitabile un ritorno ai massimi storici di 5720 pnt , in un rally senza storni di 9 giorni consecutivi only long.
COMMODITY
Non possiamo non parlare dell’Oro che aggiorna i massimi storici con 2558$ oncia, e dopo una fase laterale partita ad aprile 2024 e terminata a metà agosto con il break out dei 2525$/Oc sembra chiara la strada di sola salita che cerca il metallo giallo.
Decisamente indietro il silver, che non trova ancora le giuste motivazioni per tornare ai massimi dell’anno a 33$ , ma resta per ora fermo ai 29.70$ con un ottimo recupero dai minimi di 26.50$.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
-----------------------------------------
FED, TASSI DI INTERESSE E DEBITO USAToday’S Trading del 19.08.2024 –
MACRO BACKGROUND
Pochi i punti chiave da seguire questa settimana e tante le incertezze che li avvolgono, partendo dall’appuntamento con Jackson Hole e la FED , con Powell che venerdi ha programmato il suo speech durante il quale gli operatori sperano di avere maggior chiarezza sul percorso che intende intraprendere la FED.
Il taglio del costo del denaro è oramai dato per scontato alla prossima riunione di Settembre, il vero quesito ora resta la forza con la quale la FED interverrà, se da un lato il mercato del lavoro preoccupa gli operatori, dall’altro c’è stata grande fiducia dal GDP e dalle vendite al dettaglio, perntanto un forte taglio da 50Bp potrebbe mettere in evidenza una FED preoccupata di un hard landing e pronta ad interevenire, d’altro lato se dovesse mostrarsi indecisa, con tagli da 25bp e ancora molto legata ai dati della congiuntura macro la delusione sarebbe forte ed i mercati potrebbero viverlo come un segnale di vendita.
Non facile dunque il momento nel quale le FED si trova a combattere anche con un super debito pubblico. Sebbene non rientri nel mandato della FED, sappiamo bene che mantenere ancora l’attuale costo del denaro porterebbe il solo costo degli interessi a circa 12 milioni cumulativi , ovvero un totale di circa 1.4 trilioni $, secondo i dati BofA
Il dilemma dunque resta: tagliare o non tagliare… quanto tagliare?
FOREX
Il mercato valutario trova il suo punto focale nella debolezza del dollaro USA, che porta in buona conseguenza ad una riscoperta delle valute asiatiche e più in generale ad una forza delle majors concorrenti.
Dollar index continua il suo trend ribassista portansosi stanotte ai minimi di 102.00, si apre dunque una prima strada dove la FED taglia di 50Bp e la pesante congiuntura macro USA porta il dollaro ai minimi di 100.90-60, unica via di speranza per un rialzo del biglietto verde a nostro parere resta una FED meno accomodante, con modesti tagli da 25Bp e dati macro in ripresa, allora il dollaro avrebbe ancora qualcosa da dire e ritorni sopra 103 diventerebbero plausibili.
Tra gli asset che sembrano beneficiare di piu della debolezza del dollaro troviamo l’australiano , dove la RBA ha dichairato di voler mantenre tassi alti ancora per lungo tempo, anche se non si prevedono ulteriori rialzi secondo il presidente Michele Bullock, dall’altro lato troviamo la Sterlina che grazie ai buoni dati sul Pil trova nuova fiducia da aprte degli operatori, che portando le quotazioni del British Pound a 1.2980 alle porte di 1.30, riteniamo pertanto ancora valido il trend long sterline , ma preferiamo valutare ingressi sui supporti migliori a 1.2875 area
EQUITY
Azionario mondiale che chiude tra le sue migliori settimane, recuperando gran parte delle perdite viste ad inizio agosto.
In Europa vola l’indice italiano che riconquista le resistenze di 33 300 pnt, sebbene i supporti siano piu in basso a 32550 e 32400 pnt, riteniamo ancora valida la strada rialzista, in linea con il resto d’Europa dove il DAx tenta attacchi ai massimi di 18350 pnt per allungare verso i 18546 pnt prima resistenza utile
Doppi massimi per il Nasdaq che non supera i 19682 pnt in questa apertura di settimana, e lascia le prime quotazioni insiede nelle dinamiche di venerdi. Il trend fortemente rialzista resta ora la strada principale da seguire, sebbene si preferiscano ingressi sui supporti a 19216 pnt e 19100 pnt enetuali break out dei massimi ci proietterebbero a 19990 pnt.
COMMODITY
Non possiamo non citare i massimi del gold visti venerdi, portatosi a 2548$ il gold racchiude in se sia la debolezza del biglietto verde che una sfiducia del comparto obbligazionario. Proteggersi ancora dai rischi dell’azionario sembra doveroso, ma l’obbligazionario sembra ancora un porto incerto dove approdare dando cosi linfa al gold. Restano supporti primi i 2527$ poi 2517$
Interessanti infine le dinamiche del WTI che torna a 74.80$ dopo aver abbandonato i massimi di 79$ , riportandosi cosi al 50% di ritracciamento del movimento long e alla mediana della piu ampia fase di compressione dei prezzi, ben visibile sul daily. Ci attendiamo futura volatilità in aumento anche su questo asset una volta terminata la fase di compressione. Restano supporti i 74.13$ poi 72.20$ e 70.72$ infine.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
-----------------------------------------
LA CRESCITA ECONOMICA DIVENTA Più IMPORTANTE DELL’INFLAZIONEToday’S Trading del 16.08.2024 –
MACRO BACKGROUND
Innegabile il cambio di focus per i mercati che passano dal concentrarsi sui dati relativi ai prezzi al consumo a quelli relativi a domanda aggregata e crescita economica.
La settimana che sta per concludersi mette ben in evidenza come i dati sull’inflazione abbiano oramai poco sorpreso gli operatori, che si attendono un naturale e lento ritorno ai target, portando scarso interesse e bassa volatilità in risposta a dati poco discordanti dalle aspettative, mentre diventa ora principale focus la crescita economica USA ed ovviamente globale!
La paura di entrare in una fase di recessione , anticipata dal mercato del lavoro in progressivo raffreddamento, mette gli operatori in guardia e a caccia di conferme o smentite su un potenziale hard landing. Ecco dunque che i dati di ieri relativi alle vendite al dettaglio, misura perfetta per valutare lo stato della domanda aggregata e dei consumi, assume maggior rilievo per i mercati.
Il dato ottimo che si è attestato al +0.4% per il mese di Luglio rispetto alle attese di un modesto +0.1% fanno da volano agli altrettanto seguiti initials jobless claims che questa settimana si sono portati a 227K unità, ben sotto i precedenti 234K e ovviamente sotto la media destagionalizzata.
Spariscono dunque i timori legati alla recessione, si ricostruiscono le posizioni in carry trades sulla fiducia di una BOJ ferma sulle attuali politiche monetarie , per dare nuova linfa ad un sistema di indebitamento a basso costo e acquisto di alto rischio che ha generato in questi anni sorprendenti profitti.
Torna il risk on sui mercati sulla fiducia di un’economia USA robusta che eviterà ancora una volta la recessione e dove la FED porterà a casa il tanto atteso soft landing.
FOREX
Il mercato valutario trova nei dati sul lavoro e sulle vendite al dettaglio buoni motivi per comprare un po di dollari USA ed evitare cosi i break out ribassisti dei minimi di usd index di 102.20, rimane tuttavia ancora sotto le resistenze di 103.60 senza invalidare l’attuale trend ribassista.
Torna la forza della sterlina, che beneficiando degli ottimi dati macro relativi alla crescita del Pil , torna ad aggredire 1.29 riprendendo un buon trend rialzista.
In ultimo focus sullo yen, che torna ad essere lo strumento di creazione di carry trades con le quotazioni di usdjpy che tornano a 149 e sembrano ora puntare a 152.00. Attenzione dunque ad una fase di borse Up e yen debole che potrebbe essere nuovo campanello di allarme per la ripresa di usdjpy.
EQUITY
Azionario i gran festa negli USA, il tech torna a galoppare a rialzo e porta il nasdaq 100 a 19714 pnt, recuperando gran parte delle perdite viste la scorsa settimana. Il recupero a dir poco veloce dell’indice tecnologico mette in luce diverse inefficienze volumetriche tra i 19200 e 19400 pnt che potrebbero dover essere ricoperte prima di assistere a nuovi allunghi rialzisti.
Quadro similare per l’SP500 le cui inefficienze si collocano tra i 5495 e 5527pnt, attenzione dunque alle ricoperture di queste aree.
Bene anche l’asia dove il Nikkey ritorna a 38000 pnt andando a testare il PoC di tutta la fase discendente vista le scorse settimane. Anche in questo caso lasciamo aperta la possibilità di storni tecnici a ricoprire inefficienze fino 36800 pnt prima di ulteriori onde rialziste.
COMMODITY
Poco da aggiungere per il gold che resta sotto i massimi di 2520 $ e sopra i supporti di 2473$ in una fase laterale ribassista che ancora non da interessanti spunti operativi.
Piu dinamico il WTI che lasica le aree degli 80$ per tornare a 75.50$ in una fase composta a massimi e minimi decrescenti che trova il suo prossimo supporto a 74.50$, mentre le resistenze si collocano a 77$
I pochi dati previsti per questo venerdì non dovrebbero dare vita ad anomale esplosioni di volatilità , guidandoci con calma alle chiusure settimanali.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
-----------------------------------------
LA CRESCITA ECONOMICA DIVENTA Più IMPORTANTE DELL’INFLAZIONEToday’S Trading del 16.08.2024 –
MACRO BACKGROUND
Innegabile il cambio di focus per i mercati che passano dal concentrarsi sui dati relativi ai prezzi al consumo a quelli relativi a domanda aggregata e crescita economica.
La settimana che sta per concludersi mette ben in evidenza come i dati sull’inflazione abbiano oramai poco sorpreso gli operatori, che si attendono un naturale e lento ritorno ai target, portando scarso interesse e bassa volatilità in risposta a dati poco discordanti dalle aspettative, mentre diventa ora principale focus la crescita economica USA ed ovviamente globale!
La paura di entrare in una fase di recessione , anticipata dal mercato del lavoro in progressivo raffreddamento, mette gli operatori in guardia e a caccia di conferme o smentite su un potenziale hard landing. Ecco dunque che i dati di ieri relativi alle vendite al dettaglio, misura perfetta per valutare lo stato della domanda aggregata e dei consumi, assume maggior rilievo per i mercati.
Il dato ottimo che si è attestato al +0.4% per il mese di Luglio rispetto alle attese di un modesto +0.1% fanno da volano agli altrettanto seguiti initials jobless claims che questa settimana si sono portati a 227K unità, ben sotto i precedenti 234K e ovviamente sotto la media destagionalizzata.
Spariscono dunque i timori legati alla recessione, si ricostruiscono le posizioni in carry trades sulla fiducia di una BOJ ferma sulle attuali politiche monetarie , per dare nuova linfa ad un sistema di indebitamento a basso costo e acquisto di alto rischio che ha generato in questi anni sorprendenti profitti.
Torna il risk on sui mercati sulla fiducia di un’economia USA robusta che eviterà ancora una volta la recessione e dove la FED porterà a casa il tanto atteso soft landing.
FOREX
Il mercato valutario trova nei dati sul lavoro e sulle vendite al dettaglio buoni motivi per comprare un po di dollari USA ed evitare cosi i break out ribassisti dei minimi di usd index di 102.20, rimane tuttavia ancora sotto le resistenze di 103.60 senza invalidare l’attuale trend ribassista.
Torna la forza della sterlina, che beneficiando degli ottimi dati macro relativi alla crescita del Pil , torna ad aggredire 1.29 riprendendo un buon trend rialzista.
In ultimo focus sullo yen, che torna ad essere lo strumento di creazione di carry trades con le quotazioni di usdjpy che tornano a 149 e sembrano ora puntare a 152.00. Attenzione dunque ad una fase di borse Up e yen debole che potrebbe essere nuovo campanello di allarme per la ripresa di usdjpy.
EQUITY
Azionario i gran festa negli USA, il tech torna a galoppare a rialzo e porta il nasdaq 100 a 19714 pnt, recuperando gran parte delle perdite viste la scorsa settimana. Il recupero a dir poco veloce dell’indice tecnologico mette in luce diverse inefficienze volumetriche tra i 19200 e 19400 pnt che potrebbero dover essere ricoperte prima di assistere a nuovi allunghi rialzisti.
Quadro similare per l’SP500 le cui inefficienze si collocano tra i 5495 e 5527pnt, attenzione dunque alle ricoperture di queste aree.
Bene anche l’asia dove il Nikkey ritorna a 38000 pnt andando a testare il PoC di tutta la fase discendente vista le scorse settimane. Anche in questo caso lasciamo aperta la possibilità di storni tecnici a ricoprire inefficienze fino 36800 pnt prima di ulteriori onde rialziste.
COMMODITY
Poco da aggiungere per il gold che resta sotto i massimi di 2520 $ e sopra i supporti di 2473$ in una fase laterale ribassista che ancora non da interessanti spunti operativi.
Piu dinamico il WTI che lasica le aree degli 80$ per tornare a 75.50$ in una fase composta a massimi e minimi decrescenti che trova il suo prossimo supporto a 74.50$, mentre le resistenze si collocano a 77$
I pochi dati previsti per questo venerdì non dovrebbero dare vita ad anomale esplosioni di volatilità , guidandoci con calma alle chiusure settimanali.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
-----------------------------------------