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WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.10.2025Wall Street soffre il riemergere di contrasti Usa-Cina sui dazi.
Occhi aperti sulle trimestrali Usa, si comincia con quelle delle big banks.
Oro e argento ancora su, e si parla di «debasement trade» verso assets reali.
Borse asiatiche di nuovo toniche, il «catch-up valutativo» è in corso.
🌍 Tensioni geopolitiche e rally dei metalli: mercati globali tra incertezza e segnali di ripresa. Le Borse europee archiviano una giornata debole, chiudendo quasi tutte in calo. Fa eccezione Londra, dove il FTSE 100 avanza dello 0,10%. Parigi (CAC 40) perde lo 0,18%, Francoforte (DAX) cede lo 0,62%, risultando la peggiore del giorno, mentre Milano (Piazza Affari) arretra dello 0,22%.
Alla base del nervosismo c'è il riaccendersi delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Il segretario al Tesoro Usa, Bessent, ha accusato Pechino di voler deliberatamente rallentare l’economia globale. A peggiorare il quadro, la decisione del governo cinese di vietare alle proprie imprese di collaborare con le controllate USA del colosso sudcoreano Hanwha Ocean, proprio nel giorno dell’entrata in vigore di nuove tariffe portuali tra Cina e Stati Uniti.
✨ Metalli preziosi al top. Le attese per un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve non bastano a rassicurare i mercati azionari, ma sostengono i metalli preziosi. Oro sopra quota 4.100 dollari l’oncia. Argento a 53 dollari l’oncia/
L’oro ha aperto la seduta toccando i 4.190 dollari, segnando il nono rialzo in dieci giorni e un impressionante +59% da inizio anno, il miglior risultato dal 1979. Il fenomeno è spinto dal cosiddetto “debasement trade”: fuga dagli asset sovrani dei Paesi fortemente indebitati e rifugio in beni reali.
🏦 Europa: banche sotto pressione e BCE cauta. A Piazza Affari il focus è sulle banche, tutte in calo, complice l’approvazione da parte dell’Abi di un contributo straordinario alla manovra 2026.
In un'intervista alla CNBC, Christine Lagarde, presidente della BCE, ha confermato che l’economia dell’eurozona è “solida e resiliente”, nonostante l’impatto delle tariffe americane. Ha auspicato un approccio costruttivo nei rapporti UE-USA e una maggiore stabilità tra Washington e Pechino, sottolineando che la guerra commerciale sta penalizzando investimenti e supply chain.
💬 FMI: vigilanza su IA e finanza ombra. Il Fondo Monetario Internazionale lancia un doppio avvertimento:
- Rischi crescenti dalle istituzioni finanziarie non bancarie, che oggi gestiscono il 50% degli asset globali. Possono trasmettere instabilità attraverso credito privato, immobiliare e cripto.
- Attese troppo ottimistiche sull’intelligenza artificiale: un eventuale flop del settore potrebbe innescare un crollo simile a quello della bolla dot-com del 2000-2001.
Secondo l’ultimo World Economic Outlook, il PIL mondiale crescerà del +3,2% nel 2025, in miglioramento rispetto al +3% di luglio e +2,8% di aprile. La crescita degli USA è attesa al +2% per il 2025 e +2,1% nel 2026.
Per l’Italia, l’FMI prevede una crescita dello 0,5% nel 2025 e 0,8% nel 2026. Il debito pubblico salirà al 136,8% del PIL nel 2025, fino al 138,3% nel 2026, per poi scendere al 137% nel 2030.
🌏 Asia in rally, tech coreano sugli scudi. La seduta del 15 ottobre si apre con un sentiment positivo in Asia: Hang Seng +1,40%, CSI 300 +0,4%, Taiex (Taipei) +1,2%, Nikkei 225 +1,8%, Kospi (Corea) +2%, nuovo massimo storico.
Il Kospi è in crescita del +41% da inizio 2025. Merito soprattutto di Samsung Electronics, che ha previsto un utile operativo di 12.100 miliardi di won (8,5 miliardi USD) nel terzo trimestre, in crescita del +31,8% rispetto allo scorso anno.
Gli investitori globali martedì hanno acquistato azioni sudcoreane per 311,1 milioni di dollari netti.
L’indice MSCI Asia-Pacific (ex Japan) ha registrato un progresso del +21% YTD, battendo il +15,40% dell’MSCI World. Le valutazioni più basse e il forte peso del mercato interno (l'85% dei ricavi cinesi è generato “in house”) attirano capitali. Il P/E medio è 17x con yield al 2,3%, contro i 22,5x e 1,6% dell’indice mondiale.
🛢️ Petrolio debole, rame in risalita. Il prezzo del petrolio WTI si mantiene stabile intorno a 60 USD/barile, con l’EIA che prevede per il 2026 un surplus fino a 4 milioni di barili/giorno, a causa di un’offerta crescente e una domanda debole.
Intanto, cresce la domanda cinese di rame, segno di vivacità nei settori infrastrutturale ed elettrico. A settembre le importazioni totali in Cina sono salite del +7,4% su base annua, quelle di rame del +24,4%, ai massimi da 17 mesi.
📉 Obbligazionario: rendimenti in calo. La retorica accomodante del presidente della Fed, Jerome Powell, ha spinto nuovi acquisti di Treasury, facendo scendere il rendimento del decennale USA al 4,0%, livello che non si vedeva da un anno. A gennaio era al 4,80%.
BTP decennale italiano: 3,39%, ai minimi dal dicembre 2024. Rendimento ad inizio anno: +4,20%. OAT decennale francese: 3,39%, in netto calo rispetto al 3,60% di settembre
In Francia, il premier Lecornu ha annunciato il congelamento della riforma pensionistica fino al 2027, nel tentativo di favorire l’approvazione della legge di bilancio.
📌 In sintesi. I mercati navigano tra volatilità geopolitica, attese su tagli dei tassi e rotazioni settoriali. L’Asia traina, l’oro vola, le banche europee zoppicano, mentre i timori legati all’intelligenza artificiale e alla “finanza ombra” impongono prudenza. La parola d’ordine per gli investitori resta: diversificazione e vigilanza.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.10.2025La tregua Israele-Hamas toglie slancio all’oro e ridà fiato al Dollaro Usa.
Borse più caute verso il fine settimana, in attesa di trimestrali e novità sui tassi.
Borse cinesi fanno una pausa, ma la tech asiatica è sempre più gradita.
I metalli della «energy transition», rame, argento, zinco, restano «caldi».
I mercati globali si muovono con cautela su entrambe le sponde dell’Atlantico, mentre la notizia del cessate il fuoco a Gaza e il rally dei titoli tecnologici portano volatilità e prese di profitto dopo i recenti record di S&P500 e Nasdaq, trainati dalle società legate all’intelligenza artificiale.
Il governo israeliano ha dato il via libera a una tregua con Hamas, che dovrebbe fermare i combattimenti e portare al rilascio degli ostaggi entro domenica sera. L’accordo prevede anche un ritiro graduale delle truppe israeliane, con la firma ufficiale attesa in Egitto alla presenza del presidente Donald Trump, invitato anche a intervenire alla Knesset (parlamento israeliano).
Sul fronte commerciale, l’Unione europea ha proposto di alzare i dazi sull’acciaio fino al 50% per le importazioni in eccesso e di ridurre le quote esenti, mossa mirata a proteggere l’industria europea dall’ondata di acciaio cinese a basso costo.
In Europa prevale l’incertezza politica: a Parigi si attende la nomina del nuovo primo ministro dopo le dimissioni di Sébastien Lecornu. Il presidente Emmanuel Macron ha convocato i leader dei principali partiti (esclusi Rassemblement National e La France Insoumise) all’Eliseo e ha promesso un nome entro venerdì sera.
A Piazza Affari giornata da dimenticare: Ftse Mib -1,6%, zavorrato da Ferrari (-15,4%) nel giorno della presentazione del piano strategico al 2030. Giù anche Madrid (-0,5%), Londra (-0,3%) e Parigi (-0,1%), mentre Francoforte avanza di +0,25%. A Wall Street prevalgono leggere prese di profitto: Dow Jones -0,52%, S&P500 -0,3%, Nasdaq -0,1%.
La BCE mette in guardia dal segnale lanciato dal boom dell’oro: “l’aumento significativo delle quotazioni negli ultimi 18 mesi rappresenta un avvertimento dei rischi sui mercati”, si legge nelle minute della riunione del 10-11 settembre. L’istituto teme “valutazioni errate” e un eccessivo ottimismo degli investitori.
Sul fronte commerciale, l’Ue ha espresso “preoccupazione” per la decisione di Pechino di limitare l’export di terre rare e tecnologie correlate. “Ci aspettiamo che la Cina agisca come un partner affidabile”, ha dichiarato Olof Gill, portavoce della Commissione europea per il Commercio.
Negli Stati Uniti, il CEO di J.P. Morgan, Jamie Dimon, si dice “molto più preoccupato di altri” per un crollo dell’azionario americano, ipotizzando una forte correzione entro 6-24 mesi.
Tornando a Ferrari, il piano al 2030 delinea 9 miliardi di ricavi e 4,7 miliardi di investimenti nei prossimi cinque anni. Presentata anche la prima Ferrari elettrica, con 4 porte, 4 posti, oltre 1000 cavalli, autonomia di 530 km e velocità massima di 310 km/h. Un debutto epocale, ma accolto con scetticismo: il mercato teme un replay del caso Porsche Taycan, mentre deludono anche le vendite in Cina, attese come motore di crescita. Risultato: titolo in picchiata, -15%.
In Asia, oggi prevalgono i ribassi dopo la chiusura debole di Wall Street. Il Nikkei225 perde -1,5%, con vendite sui titoli AI e difesa, ma resta in rialzo di quasi +5% nella settimana, sostenuto dalle attese di una politica fiscale espansiva dopo la nomina di Sanae Takaichi alla guida del partito di maggioranza.
In Cina, l’indice CSI300 scivola -1,3%: a pesare sono le nuove restrizioni di Pechino sulle esportazioni di batterie al litio e materiali critici, in vigore dall’8 novembre.
A Hong Kong, l’Hang Seng arretra -1%: Baidu -3,2%, Li Auto -3,3%, Alibaba -2,2%, JD.com -1,9%. Corea euforica, col Kospi a +1,4% al nuovo record storico grazie a Samsung Electronics. Da inizio anno, l’indice guadagna quasi +40%, miglior performance mondiale. Il P/E del Kospi (15,7x) resta ben sotto il 17,3x dell’MSCI Asia-Pacific, il 23x dell’MSCI World e il 37x del Nasdaq.
Sul fronte geopolitico, la Cina ha annunciato un’ulteriore stretta sulle terre rare, aggiungendo cinque elementi (olmio, erbio, tulio, europio e itterbio) alla lista dei materiali soggetti a controllo: Pechino produce oltre il 90% delle terre rare lavorate e dei magneti globali.
L’oro, reduce da un rally del +50% da inizio anno, ha vissuto la peggior seduta da due mesi (-1,6%), scendendo sotto i 3.970 dollari/oncia. Il calo riflette l’accordo su Gaza e il rimbalzo del dollaro, ma secondo Deutsche Bank la domanda delle banche centrali resta elevata, “al doppio del ritmo medio 2011-2021”. La quota aurea delle riserve è salita al 24% nel secondo trimestre 2025, dal minimo del 9% nel 2015, pur lontana dal picco del 74% degli anni ’80.
Il dollaro si rafforza ulteriormente, con EUR/USD a 1,156, avviandosi a chiudere la miglior settimana+ 1,5%, da novembre 2024. Le tensioni politiche in Francia e l’attesa per una politica più espansiva in Giappone hanno favorito il US$, mentre lo shutdown federale è passato in secondo piano.
Nel comparto obbligazionario, la volatilità resta minima: Treasury decennale 4,13%, BTP 3,51%. Il presidente della Fed New York, John Williams, si è detto favorevole a nuovi tagli dei tassi entro fine anno per evitare un deterioramento del mercato del lavoro. In serata, attesa per la decisione di S&P Global sul rating dell’Italia, oggi BBB+ con outlook stabile dopo il miglioramento di aprile.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.09.2025Torna, puntuale, il rischio di shut-down del settore publico Usa.
Democratici e Repubblicani alla ricerca di un accordo sul tema.
Metalli preziosi segnano record continui, risveglio di quelli industriali.
Nasdaq e listini asiatici i «winners» del terzo trimestre 2025.
I mercati globali si muovono con il fiato sospeso davanti al rischio di shutdown del governo statunitense, un’eventualità che potrebbe bloccare la pubblicazione del rapporto sulle buste paga di settembre, atteso venerdì, insieme ad altri dati economici cruciali. Al centro della scena, il presidente Donald Trump, che oggi incontra i leader democratici e repubblicani al Congresso per trovare un’intesa sull’estensione dei finanziamenti governativi.
Ma lo stallo resta evidente. Il vicepresidente JD Vance ha dichiarato: “Penso che ci stiamo dirigendo verso uno shutdown perché i Democratici non faranno la cosa giusta. Spero che cambino idea, ma vedremo”. Con poche ore per un accordo, i due partiti continuano a rinfacciarsi rigidità, lasciando aperto il rischio di blocco federale.
L’incertezza politica spinge gli investitori verso i beni rifugio, con l’oro che aggiorna i suoi massimi: 3.864 dollari l’oncia (+0,7%), livello record che consolida un rally poderoso da inizio anno.
Sul fronte azionario, la seduta di ieri, 29 settembre, è stata opaca per l’Europa: Cac 40 +0,13%, Dax 30 +0,02%, Ftse 100 +0,16%, mentre a Milano il Ftse Mib ha perso lo 0,22%. Meglio Wall Street, che ha chiuso con un timido ottimismo: Dow Jones +0,15%, S&P500 +0,26%, Nasdaq +0,48%.
Ma Trump ha rilanciato un nuovo fronte nella sua politica commerciale: “Gli Stati Uniti imporranno dazi del 100% su tutti i film prodotti all’estero”, ha scritto su Truth, denunciando che l’industria cinematografica americana è stata “rubata come le caramelle a un bambino”.
In Europa, l’agenda macro dei prossimi giorni è fitta. In Germania le vendite al dettaglio di agosto dovrebbero rimbalzare dello 0,6% dopo il calo di luglio (-0,9%). Mercoledì sarà la volta del tasso di disoccupazione, previsto stabile al 6,3%. In Italia, riflettori sugli indici PMI manifatturieri di settembre, stimati in calo a 49,9 punti, di nuovo in area recessiva, dopo la sorpresa di agosto (50,4).
Intanto a Roma il governo lavora al nuovo piano pluriennale, con fonti che parlano di un deficit/Pil vicino al 3% o poco sotto per il 2025. Le entrate fiscali superiori alle attese e interessi più bassi sul debito consentirebbero un disavanzo più contenuto: ciò permetterebbe all’Italia di chiudere la procedura Ue per deficit eccessivo entro metà 2026, un anno prima del previsto.
Sul fronte industriale, il Ministro delle Imprese Adolfo Urso ha commentato il possibile dazio del 15% sulle auto verso gli Stati Uniti: “In molti comparti del Made in Italy il 15% non è insormontabile. I nostri concorrenti spesso pagano dazi ben più alti”. Tuttavia, ha aggiunto, sarà cruciale definire i dettagli finali dell’accordo.
Oggi, 30 settembre, il rischio shutdown pesa solo marginalmente sui listini, mentre l’oro continua la sua corsa. I future su Wall Street e Eurostoxx restano piatti.
In Asia, la seduta è stata contrastata. In Giappone, il Nikkei 225 chiude sulla parità, con la produzione industriale in calo per il secondo mese consecutivo ad agosto, segno della prudenza delle imprese in un contesto globale reso incerto dai dazi Usa. Nella sfera cinese, mercati poco mossi: Hang Seng -0,1%, CSI 300 +0,2%, con il manifatturiero che segna il sesto mese consecutivo di contrazione, il periodo più lungo dal 2019. In Corea, Kospi invariato; in India, il BSE Sensex resta sulla parità, con la Reserve Bank of India attesa lasciare i tassi invariati, mentre un taglio da 25 bps sarebbe una sorpresa positiva.
Guardando al trimestre appena concluso, emergono performance di rilievo: Nasdaq +12%, Hang Seng +11%, e soprattutto CSI 300 +18%. Poco sotto il +10% si piazzano Brasile e Taiwan, mentre tra il +5% e il +10% troviamo il Nikkei giapponese (+7,9%) e il Kospi (+8%). A livello globale, MSCI World e MSCI Emerging Markets corrono appaiati a +6,3% nel trimestre, confermando la tendenza vista nel secondo: rispettivamente +16% e +23% da inizio anno.
Il rally dell’oro resta il protagonista indiscusso del 2025: 3.860 dollari/oncia in apertura, nuovo record, con un guadagno da inizio anno del +47%. Le riserve auree del Tesoro Usa hanno superato i 1.000 miliardi di dollari, oltre 90 volte quanto iscritto a bilancio.
Il dollaro resta stabile a 1,17 contro euro, sostenuto dalle attese sul lavoro. Gli economisti prevedono che a settembre siano stati creati 51.000 posti, contro i 22.000 di agosto. Un dato forte potrebbe frenare i tagli Fed: gli operatori ora prezzano circa 40 punti base di allentamento entro fine anno, la metà rispetto a inizio settembre. Da qui la view operativa: risalite del cambio nel range 1,17–1,20 rappresentano occasioni di diversificazione in dollari.
Tra gli asset digitali, Bitcoin ha ritrovato slancio: 114.400 dollari (+3%), ai massimi da 4 settimane, grazie al lancio di Crypto-as-a-Service di Binance, soluzione pensata per banche e broker che vogliono offrire servizi di trading sfruttando l’infrastruttura dell’exchange.
Sul mercato obbligazionario, calma piatta: Treasury decennale 4,15%, Bund 2,70%, BTP e OAT 3,53% dai precedenti 3,56%.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.09.2025La Fed taglia di 25 bps, ma Powell predica calma: niente corsa ai tagli.
Tech contrastato: Nvidia penalizzata da Pechino, Alibaba in rally.
Europa: Francia in piazza, spread BTP-OAT fermo.
Asia in festa: Nikkei e Kospi a record storici.
Le Borse europee chiudono a corrente alternata, mentre gli investitori tengono gli occhi puntati su Washington: la Federal Reserve ha tagliato i tassi di 25 punti base, portandoli nel range 4,00%-4,25%. Una mossa ampiamente prezzata, ma che segna un passaggio cruciale nella narrativa dei mercati globali.
🏦 Fed: il “taglietto” che tutti si aspettavano. Il mercato aveva già scontato la mossa, ma guarda oltre: ci si attende 5-6 tagli nel 2026, per un totale vicino a 150 punti base di allentamento. Jerome Powell mantiene la linea della prudenza: i dazi commerciali americani stanno già mostrando effetti inflazionistici in alcuni comparti, rendendo difficile promettere una discesa rapida dei tassi.
Il messaggio è chiaro: due ulteriori tagli nel 2025 sono solo una possibilità, non una certezza. Dentro la Fed, equilibri interessanti: Stephen Miran (nominato da Trump) ha spinto per un taglio più profondo da 50 punti base, mentre i falchi Christopher Waller e Michelle Bowman, che due mesi fa dissentivano, hanno votato con la maggioranza. Segnale che, almeno per ora, la credibilità e indipendenza della Fed reggono.
Mercati poco reattivi al taglio, che era scontato: rendimento Treasury decennale salito leggermente da 4,03% a 4,06%, col biennale sceso da 3,55% a 3,53%. Per Wall Street chiusure miste: Dow Jones +0,52%, S&P500 -0,09%, Nasdaq -0,33%.
💻 Tech: tra divieti e opportunità: Nvidia, ieri +1,97%, resta sotto pressione in Cina, dopo che Pechino ha vietato l’acquisto dei suoi chip e l’ha accusata di violare le norme antitrust. Alibaba corre, grazie alla notizia di un nuovo cliente strategico per i suoi chip AI.
In generale, in Asia, il comparto tech brilla: Hang Seng Tech +1% (dopo il +4,3% di ieri), Baidu +4%, ai massimi da due anni e mezzo, calmo il “largo mercato” CSI300 Shanghai&Shenzhen +0,1%.
Europa: in bilico tra prospettive Bce, scioperi e spread in movimento: per la Bce, dopo i tagli aggressivi degli scorsi mesi, ora si prevede uno stop. Il contesto è diverso rispetto agli USA, dove c’è crescita robusta, ma inflazione ancora sopra target. In Europa abbiamo crescita fragile, inflazione in calo, e dunque poco margine di manovra.
Francia sotto pressione politica: il neo-premier Sébastien Lecornu si trova ad affrontare subito uno sciopero nazionale. I sindacati protestano contro i tagli annunciati e l’ipotesi di nuove tasse indirette. Scioperi e manifestazioni rischiano di bloccare trasporti, scuole e servizi pubblici. Per i mercati, l’entità della protesta sarà un termometro della capacità del governo di agire sulle malandate finanze pubbliche.
Spread BTP-Bund stabile a 82 punti base, con rendimento del decennale italiano in lieve calo al 3,50% dal 3,51%.
In UK, la Bank of England dovrebbe confermare i tassi al 4%. Pesano i dati dell’inflazione di agosto: 3,8% annuo, sotto il 3,9% atteso ma ancora lontana dal 2% target, col “core CPI al 3,6% dal 3,8%. Intanto la sterlina resta solida, dopo aver toccato i massimi da luglio.
🏡 Mutui USA: dai tagli una boccata d’ossigeno. La prospettiva di tassi più bassi fa volare le richieste ad agoso: +29,1% a Us$ 386,1 mld, massimo dall’aprile 2022, col yasso medio mutuo fisso 30 anni sceso a 6,39% dal 6,49%, minimo da ottobre 2024. Mutui per acquisto case concessi, +20% annuo: un buon segnale che il mercato immobiliare potrebbe beneficiare più rapidamente degli allentamenti monetari.
📊 Commodities. Per il prezzo dell’Oro, dopo il balzo oltre 3.700 $/oncia, ieri un calo di -0,8% e stamane di -0,2%, a 3.653 $oncia (ore 11.00 CET). Domanda cinese robusta: importazioni nette +126,8% YoY tra giugno e luglio.
Petrolio Brent: stabile a 67,8 $/barile, poco sensibile alle mosse della Fed. Focus su domanda USA e sulla guerra Russia/Ucraina.
Stamane, 18 settembre, rally diffuso in Asia-Pacifico: Kospi Seoul +1,2%, nuovo record storico. La banca centrale coreana sottolinea che la Fed apre spazi per una politica più orientata alla crescita. Nikkei225 Tokyo +1,5%, quinto massimo storico da inizio settembre. Performance YTD +14%, ma lo yen si è svalutato del 7% contro euro, riducendo i guadagni effettivi per gli investitori europei.
💰 Cripto: Bitcoin di nuovo superstar a 117.500 $, +1,6%, massimo da un mese. La SEC ha approvato modifiche che velocizzano la quotazione di ETF su criptovalute e commodities spot. In pipeline: nuovi ETF legati a Solana, Dogecoin, XRP e altre altcoin. Un passo che potrebbe consolidare il mercato crypto come asset class “regolamentata” a pieno titolo.
Il quadro generale resta quello di un mercato fiducioso nello scenario di “soft landing”: crescita solida negli Stati Uniti, banche centrali che iniziano ad allentare la stretta, inflazione in calo ma ancora da domare. L’elemento di rischio? Sempre lo stesso: un mix di geopolitica, tensioni sociali in Europa e possibili sorprese macro.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.06.2025Usa e Cina vicine all’accordo commerciale. Ok sulle terre rare!
Trump critica Europa e Canada: con loro negoziati sulle tariffe in alto mare.
Un paio di dati macro Usa deboli accendono speranza su taglio tassi.
Si chiude un semestre molto buono per le Borse, bonds e bitcoin.
Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un accordo per velocizzare le spedizioni di terre rare verso il mercato americano, come confermato da un funzionario dell’amministrazione statunitense. L’annuncio segue le dichiarazioni del presidente Donald Trump, che aveva anticipato l’intesa senza fornire dettagli. Il segretario al Commercio, Howard Lutnick, ha poi chiarito che l’accordo è stato “firmato e sigillato due giorni fa”.
Le terre rare, risorse strategiche per l’industria tecnologica, erano recentemente state incluse da Pechino nella lista dei controlli all’export. L’intesa prevede che la Cina esamini e approvi le loro esportazioni, mentre gli Stati Uniti si sono impegnati a rimuovere alcune delle restrizioni commerciali esistenti.
Il clima positivo derivante da questo accordo si è riflesso sui mercati europei, che venerdì 27 giugno: Parigi +1,78%, Francoforte +1,62%, Londra +0,72% e Milano +0,99%.
Parallelamente, Trump ha ripreso i toni aggressivi contro Unione Europea e Canada, accusando Bruxelles di imporre “tasse ingiuste” alle imprese americane e definendo l’UE “creata per danneggiare gli Stati Uniti”.
Riguardo al Canada, ha criticato la nuova tassa sui servizi digitali, definendola un attacco diretto alle aziende tech americane. Ha annunciato l'interruzione immediata dei colloqui con Ottawa e anticipato che nei prossimi sette giorni saranno comunicati i nuovi dazi sulle importazioni dal Canada.
Trump ha poi affermato che altri Paesi dovranno prepararsi a pagare tariffe per continuare a commerciare con gli Stati Uniti, e citato nuovi accordi in fase avanzata con India, Regno Unito e altri quattro Paesi.
L’annuncio dell’accordo USA-Cina ha indebolito il dollaro, con l’euro salito a 1,1712 USD (+0,15%) e il cambio euro/yen a 169,58 (+0,4%): dollaro/yen è salito a 144,74 (+0,23%).
Wall Street ha segnato nuovi massimi storici: S&P500 e Nasdaq100 hanno guadagnato +0,6%, grazie all’ottimismo sui futuri tagli dei tassi da parte della Federal Reserve suggeriti da dati macroeconomici deludenti. A maggio, infatti, sia la spesa personale sia il reddito si sono contratti, mentre l’indice core PCE,usato dalla Fed per misurare l’inflazione, è salito inaspettatamente.
Il primo semestre 2025 si chiude con numerosi record: mentre S&P500, Nasdaq Composite e Nasdaq100 segnano i loro massimi assoluti, Russell2000 e Bloomberg Magnificent Seven, sono negativi YtoD, nonostante il record di NVIDIA. La performance di Wall Street è penalizzata per gli investitori europei dal dollaro debole, che ha registrato il peggior semestre dal 1991.
In Europa, anche se senza nuovi record, gli indici principali hanno registrato performance positive: il DAX tedesco, l’IBEX spagnolo e il FTSE MIB italiano segnano circa +20%. In Asia, il Kospi coreano ha raggiunto i livelli più alti da settembre 2021, con un +24% da inizio anno.
L’indice MSCI World è cresciuto +8% in dollari, (-4,4% in euro), mentre l’MSCI Emerging Markets è salito ai massimi da febbraio 2022 con +14,2% da inizio anno.
L’indice MSCI Asia-Pacific chiude il semestre con +12,5%, con un incremento del +5% solo a giugno, favorito dalle speranze su nuovi accordi commerciali e dalla tregua Israele-Iran mediata da Trump, che rassicurato i mercati sulle catene di fornitura oil&gas.
In Giappone, stamane, 30 giugno, Nikkei225 a +1,5%, massimo da un anno. A giugno, il Nikkei ha registrato +8%. Tuttavia, la produzione industriale di maggio ha deluso le aspettative, frenata dalla debole domanda esterna e dai dazi USA sulle auto.
In Cina, Shanghai Composite +0,3%, e Shanghai&Shenzhen CSI300 stabile: entrambi chiudono giugno con guadagni superiori a +2%. L’Hang Seng di Hong Kong ha perso -0,6%, ma segna +3,5% mensile. Il settore manifatturiero cinese, pur restando in difficoltà, ha mostrato una contrazione inferiore alle attese.
In Corea, KOSPI a +0,8%, chiudendo giugno con un impressionante +14%, anche se la produzione industriale a maggio cala per il secondo mese consecutivo.
Il greggio WTI ha chiuso la settimana con -12%, interrompendo tre settimane consecutive di rialzi legati alle tensioni in Medio Oriente. L’oro ha perso -2,8% la scorsa settimana, ma tenta un rimbalzo verso i 3.300 dollari/oncia, favorito dalle attese di taglio tassi da parte della Fed.
Il dollaro statunitense sta chiudendo il peggior semestre dal 1991 con -13%, toccando i minimi dal settembre 2021. Questo è dovuto in parte alla perdita della “eccezionalità” americana nei portafogli globali, dove la quota del dollaro era superiore al 70%.
Bitcoin torna a salire e sfiora 109.000 dollari, beneficiando dell’aumento della propensione al rischio.
I Treasury USA a lunga scadenza chiudonpo una settimana positiva, col rendimento del decennale in calo a 4,27%. In Eurozona, lo spread BTP-Bund è sceso a 88 bps, minimo da 15 anni, col BTP decennale che rende 3,47%.
Infine, il piano fiscale di Trump – che estende i tagli del 2017 e innalza il tetto del debito – è avanzato al Senato. Una stima indipendente prevede un impatto sul debito pubblico di 3,3 trilioni di dollari in dieci anni. Le critiche sono arrivate sia da Democratici sia da Repubblicani, oltre che da Elon Musk, che ha definito la misura “folle”. Trump, però, resta fiducioso: “la crescita economica compensarà tutto, dieci volte tanto”.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.09.2023Cina: Country Garden evita il default, il Governo pensa a nuovi stimoli.
BCE proseguira’ sulla linea del rigore. Nuovi aumenti tassi il 14 Settembre.?
In Usa si consolida la speranza di una pausa dei tassi a settembre e oltre..
Prezzo del petrolio ancora su’, WTI a 87 US$/barile, in vista di tagli Opec+.
Ieri, 4 settembre, Wall Street era chiusa per il Labor Day, ma nella mattinata europea prevaleva l’ottimismo, basato sulla diffusa convinzione del prospettico ammorbidimento della “stance” (attitudine) della Federal Reserve sui tassi d’interesse, e delle concrete iniziative a supporto del settore immobiliare e dei consumi privati decise dal Governo cinese.
Gli stimoli decisi da Pechino mirano a far ripartire gli acquisti di case, mentre l'approvazione della proroga delle scadenze delle obbligazioni da parte dei creditori di Country Garden (operatore cinese in difficolta’ finanziarie) hanno restituito un po’ di fiducia sulle prospettive del settore costruzioni e favorito chiusure asiatiche in deciso rialzo nella mattinata di ieri. Ma l’ottimismo e’ durato poco.
Christine Lagarde, Presidente della Banca centrale europea (BCE-ECB), ha ribadito la linea del rigore finché l'obiettivo dell'inflazione al 2% non sarà raggiunto e che è cruciale "comunicare in modo efficace" per “ancorare” le aspettative d’inflazione.
Questo significa un’alta probabilita’ per un nuovo aumento dei tassi d’interesse di +0,25% nel prossimo meeting del 14 settembre, che ieri ha pesato sulle Borse europee, che dopo un avvio brillante, hanno chiuso leggermente negative. Milano invariata, Parigi -0,24%, Francoforte -0,10%, Londra -0,16%.
Dall’altra parte dell’Atlantico c'è maggiore convinzione e probabilita’ “implicita” che la Banca centrale USA (FED-Federal Reserve) abbia concluso la fase “restrittiva”, rallentando inflazione ed economia senza causare ricadute troppo negative: in altre parole, alla riunione del 20 settembre la FED potrebbe decidere una pausa sui tassi.
Sul versante delle materie prime energetiche si consolida il trend di contenimento dell'offerta di greggio da parte dei principali membri del cartello Opec+ (14 maggiori esportatori + partners).
La Russia ha confermato la volonta’ di ridurre ulteriormente la sua produzione, scenario non dissimile da quello previsto per l’Arabia Saudita. Sta di fatto che esportazioni di greggio da Arabia Saudita e Kuwait sono ai minimi dalla primavera 2021, e che il prezzo del WTI (greggio di riferimento Usa) ieri e’ salito ancora sino a 85,9 Dollari/barile.
Macro europea: l'indice Sentix sulla fiducia degli investitori nella Zona-Euro e’ sceso ancora ad agosto a -21,5, facendo peggio del previsto, -19,6. L’economia tedesca rivela la congiuntura piu’ difficile, col suo dato nazionale al minimo da luglio 2020.
Stamattina e’ stato diffuso il dato sull’attività dei servizi in Cina, che ad agosto ha rallentato sino al minimo da 8 mesi: l’indice Caixin, frutto di interviste ai responsabili acquisti delle grandi aziende, e’ sceso a 51,8 punti dai 54,1 di luglio, pur restando sopra “quota 50” punti e dunque in area d’espansione, ma ben sotto i 53,6 punti attesi.
Sebbene neI loro complesso i vari sottoindici, compreso quello dei nuovi ordini, scendano rispetto a luglio restando sopra 50, notiamo che quello sugli ordini per l’esportazione scende per la 1’ volta da dicembre 2022 in area di contrazione. In chiave positiva, osserviamo che si tratta comunque dell'8’ mese consecutivo di espansione.
Restando in Cina, il maggior sviluppatore immobiliare privato, Country Garden, in grave crisi finanziaria, ha evitato il default, dopo aver onorato entro la scadenza del periodo di grazia di 30 giorni (alias del 5-6 settembre) il pagamento delle cedole su 2 bond in Dollari per 22,5 milioni.
Stamane, nell’ambito di questo quadro in chiaro-scuro, le maggiori borse della “greater China” hanno chiuso negative: Shanghai -0,8%, Shenzhen -0,7%, China A50 -0,8%, Hong Kong -2,3%, In discreto progresso Tokio +0,27%, sostenuta dalle azioni del settore immobiliare ed elettronico.
Ieri, 4 settembre, dopo la pubblicazione dei deboli dati sui consumi delle famiglie giaponesi a luglio, -5,0%, si e’ registrato un indebolimento dello Yen, che oggi sfiora quota 147 verso US$, da 146,4 della chiusura precedente, giocando in favore dei gruppi esportatori nipponici. Tra la altre borse asiatiche notiamo il +0,9% di Taiwan ed il -0,1% del Kospi50 coreano.
Segno leggermente negativo, in media -0,1% con un acceno di recupero, alle 12.30 CET per le maggiori Borse europee, nonostanti i dati deludenti sul settore dei servizi in Cina, che confermando la dbolezza della ripresa cinese, hanno depresso le chiusure delle piazze asiatiche.
Qualche tensione sul fronte obbligazionario europeo: lo spread di rendimento tra il BTP italiano decennale benchmark e quello dell’omologo Bund tedesco sale stamani, 5 settembre, a 172 punti base, +2 da ieri, col rendimento del BTP benchmark a 4,33%.
Sul mercato valutario l'Euro perde ancora terreno sul Dollaro Usa, toccando 1,076, mentre spicca la debolezza del Dollaro australiano, dopo che la Banca centrale ha deciso di lasciare nuovamente stabili i tassi di interesse.
Nessuna tregua sul prezzo sul petrolio, salito oltre +5% nelle ultime 5 sedute e nuovamente in aumento del +1,9$ stamen, a 87,3 Dollari/barile oggi (ore 14.00 CET): il mercato e’ sempre piu’ convinto di nuovi tagli alla produzione da parte dei membri “pesanti” di Opec+.
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WisdomTree Tactical Daily Update - 11.05.2022Timido rimbalzo ieri in Usa ed Europa: il mood resta comunque molto cauto.
Quadro macro in deterioramento negli Usa, in Cina ed Europa.
Petrolio: peggiorano le prospettive della domanda, ma il prezzo fatica a calare.
La FED riconosce il rischio di deterioramento condizioni finanziarie.
Nella seduta di ieri si e’ verificato l’atteso recupero deI mercati azionari ed obbligazionari, dopo i timori di innescati dai violenti cali del 9 maggio, “lunedì nero”.
Tra i listini azionari europei notiamo Francoforte, +1,2% e Milano, +1,0%, ma anche i progressi di Londra, +0,4%, e di Parigi +0,5%. Discreti recuperi a Wall Street, con chiusure sotto i massimi intraday: Dow -0,26%, S&P500 +0,25% e Nasdaq +0,98%.
Il piccolo rimbalzo di ieri non deve alimentare grandi illusioni: i mercati restano in balia delle paure sui danni causati dall'inflazione troppo alta e persistente che indurra’ le Banche Centrali ad una politica monetaria piu’ restrittiva, dal rallentamento della crescita cinese, europea e globale, e dalle ricadute della guerra in Ucraina, specie sui prezzi delle materie prime energetiche e agricole.
Negli Usa il quadro macro avvalora uno scenario di rallentamento, ma non recessivo: l’occupazione e’ cresciuta sopra livelli pre-Covid, le aziende faticano a trovare personale qualificato e lo attirano aumentando i salari, col rischio di alimentare una spirale inflattiva “prezzi-salari”.
Un rallentamento economico a 12 mesi e’ comunque nelle attese del 28% degli economisti interpellati dal Wall Street Journal.
La Banca Centrale Americana (Federal Reserve), nel rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria, indica nel rapido aumento dei tassi d'interesse, nelle conseguenze della guerra Ucraina sulle materie prime e nelle difficolta’ persistenti in alcune catene globali degli approvvigionamenti, le possibili origini del rischio di un significativo deterioramento delle condizioni finanziarie.
Attenzione spasmodica oggi, 11 maggio, per il dato macro piu’ rilevante della settimana, quello sull'inflazione negli Usa, previsto per le 14.30 CET, dal quale si spera emergano i primi sintomi di raffreddamento.
Tuttavia, secondo le previsioni, in aprile i prezzi al consumo (CPI) potrebbero salire ulterioremente a +8,5% annuo, da +8,1%. Il dato “core”, depurato da cibo ed energia, passerebbe da +6,0% a +6,5%.
La Banca Europea Ricostruzione e Sviluppo (BERD), ha aggiornato le stime sugli effetti del conflitto russo ucraino: l'economia ucraina potrebbe contrarsi di oltre il -30% nel 2022, a causa dell'aggressione militare russa, una previsione peggiore di quella del -20% formulata a marzo.
Dovrebbe rimbalzare, +25%, nel 2023: l’economia della Russia si contrarra’ oltre il -10% nel 2022, senza ripresa nel 2023.
Il prezzo del petrolio si muove contrastato, pur senza crolli: sulla prospettiva della domanda pesano le restrizioni in Cina, principale importatore mondiale, che significano un rallentamento dei consumi energetici. Al rialzo giocano invece le sanzioni contro la Russia e l’offerta rigida dell’Opec+ (Cartello dei maggiori esportatori).
Il prezzo WTI (West Texas Intermediate), segna oggi +2,6% a 102,4 Dollari/barile (ore 14.00 CET): il progresso da inizio anno supera il +32%.
Il prezzo del gas naturale europeo ha segnato +5% ieri, 10 maggio, dopo che l’operatore ucraino dell’infrastruttura di transito ha annunciato lo stop del gas a causa del bombardamento russo alcune infrastrutture per il pompaggio.
Qualche segnale di stabilizzazione sta emergendo sul comparto obbligazionario: il rendimento del Treasury Note Usa decennale e’ sceso a +2,96%, da 3,21% del fine settimana scorsa. Lieve ripiegamento dei rendimento del BTP decennale italiano, stamane a +3,01%, ben sotto al massimo di lunedi’ 9 a +3,19%, mentre lo spread tra Btp 10 anni e Bund tedeschi, conferma l’area 200 bps (ore 13.30 CET).
Ieri alcuni membri del board della Federal Reserve hanno commentato sulle future mosse restrittive: Loretta Mester (Fed di Cleveland) non ha escluso rialzi da +0,75% (!) se l’inflazione eccessiva lo rendesse necessario. Raphael Bostic (Fed di Atlanta), e’ parso piu’ moderato, sottolineando che la Banca Centrale potrebbe essere meno aggressiva se si verificasse un rallentamento della crescita e dell’inflazione.
Mercati valutari piuttosto tranquilli stamani, 11 maggio: il Dollaro resta comunque sui massimi dal 2018 verso le principali valute: il cross con l’Euro segna 1,052 (invariato) e quello con lo Yen giapponese e’ stabile a 130,5. (ore 13.30 CET).
Le borse azionarie cinesi segnano buoni rialzi stamattina, supportate dai futures positivi per Wall Steet (rialzi medi del +0,5%) e dalle aperture europee, e dai confortanti numeri sui nuovi contagi, in netto calo (-50% in un giorno a Shanghai).
L’indice CSI300 di Shanghai e Shenzen ha chiuso a +1,4%, noncurante dei dati sull’inflazione, salita in aprile più del previsto: prezzi alla produzione +8% anuale vs +7,8% stimato. Prezzi al consumo +2,1% annuale, da +1,5% di marzo, sopra le attese di +1,8%.
L’Hang Seng di Hong Kong è salito +1,0% grazie al recupero dei tech, che hanno spinto l’Hang Seng Tech a guadagnare +3,5%. Tra gli altri indici asiatici, Nikkei giapponese +0,2%, Kospi50 coreano +0,1% e Sensex indiano -0,5%.
Le Borse europee, gia’ ben impostate a inizio seduta, chiudono la mattinata con progressi medi del +1,1% (ore 13.00 CET).
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.05.2022Amazon delude e deprime tutto il comparto tecnologico: Nasdaq -4,4%.
GDP (PIL) Eurozona non e’ cresciuto nel 1’ trimestre: pesa il marzo “di guerra”.
Anche l’economia cinese rallenta e Pechino corre ai ripari.
Il Dollaro troppo forte preoccupa le imprese esportatrici Usa.
Venerdi’ 29 aprile e’ stata una seduta di rialzi per le Borse europe, noncuranti di alcuni dati macroeconomici che hanno sancito il rallentamento dell’economia dell’Euro zona, alle prese con l’inflazione alle stelle e col prolungarsi del conflitto in Ucraina. Madrid (Ibex) e’ stata la migliore, +0,9% seguita da Milano (FtseMib) +0,8%, Francoforte (Dax40) +0,8%, Londra (Ftse100) +0,5% e Parigi (Cac40) +0,4%.
I dati macro europei di venerdi’ 29 hanno rivelato i contraccolpi della guerra in Ucraina e delle sanzioni incrociate tra Russia e “mondo occidentale. Il GDP (prodotto interno lordo) francese non e’ cresciuto nel primo trimestre 2022, mancando le stime di +0,3% degli analisti, a causa del forte calo dei consumi privati.
La Germania ha fatto un po’ meglio, con un’espansione economica nel trimestre del +0,2%, leggermente migliore del +0,1% atteso, sancendo il ritorno alla crescita dopo il -0,3% del 4’ trimestre 2021. In Italia, l’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ha comunicato una contrazione del -0,2% trimestrale, un po’ meglio del -0,5% stimato dal Governo nell’ultimo Documento Economico Finanziario (DEF).
Lo scenario di rallentamento economico europeo rende piu’ difficoltoso prevedere le prossime mosse dell’ECB (Banca Centrale Europea), anche se l’ipotesi piu’ accreditata, anche dal Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco in un’intervista a CNBC, e’ un graduale rialzo dei tassi di riferimento nella seconda metà dell'anno.
Nel frattempo la Banca Centrale Usa, a meta’ settimana (mercoledi’ 4 maggio), dovrebbe alzare i tassi di interesse di +0,5%, il piu’ ampio rialzo singolo dal 2000: oggi, 2 maggio, e’ prevista la pubblicazione dell'ISM (Institute Supply Management) manifatturiero, il focus degli analisti sara’ sulla componente “prezzi pagati”.
Qualche scricchiolio si sente anche sul fronte della “corporate USA”: la relazione trimestrale di Amazon ha rivelato utli in forte calo e attese caute sul resto dell’anno, ed anche Apple, pur sfoggiando utili sopra le attese, ha espresso cautela sul resto dell’anno a causa di persistenti strozzature negli approvigionamenti.
Chiusura pesante per Wall Street venerdi’ 29, a cui non e’ estraneo il -14% di Amazon: Dow Jones -2,8%, Nasdaq -4,2% e S&P500 -3,6%: quest’ultimo indice, col calo di venerdi’, ha chiuso il mese di aprile a -8,8%, la peggior performance mensile da marzo 2020, quando “esplosero” pandemia e relativo lock-down.
Anche in Cina le cose non vanno benissimo, come dimostra l’intervento di sostegno da parte della Banca Centrale, che ha immesso liquidita’ addizionale per 10 miliardi di Yuan (1,5 miliardi di Dollari circa), emettendo “pronti contro termine” a 7 giorni remunerati a +2,1% di tasso di interesse.
Il prezzo del petrolio ha un andamento ondivago, ma per ora non accenna a scendere significaticamente, forse nel timore che il possibile totale “stop” agli acquisti europei di greggio russo possano creare fenomeni di carenza e incetta. Tuttavia, il WTI (Greggio di riferimento Usa) stamane, 2 maggio, scende del -3,1% a 101,5 Dollari/barile, su scenari di rallentamento della domanda (ore 12.30 CET).
L’Unione Europea sarebbe vicina al varo di un 6’ round di sanzioni alla Russia che potrebbero portare progressivamente allo stop degli acquisti di petrolio russo, ma anche al divieto per le imprese europee di effettuare consulenze di natura finanziaria, ad esportare una vasta gamma di prodotti chimici, oltre a prevedere un’estensione della lista degli “oligarchi” soggetti a misure sanzionatorie.
Il mercato obligazionario e’ nervoso, nell’attesa delle decisioni delle Banche Centrali sui tassi: il rendimento del BTP decennale italiano stamane, 2 maggio, e’ vicono ai livelli di venerdi’ scorso, a +2,78%, quello dell’omologo Bund tedesco a +0,92%, ed il loro spread e’ salito a 186 bps, il livello piu’ elevato da febbraio 2019. Nella settimana della riunione della FED il Treasury Note decennale rende +2,93%.
Sul mercato valutario permane evidente la forza del Dollaro Usa, che conferma i livelli piu’ elevati da cinque anni nel fixing vero Euro, attorno a 1,052.
Si indebolisce invece lo Yuan cinese, dopo la pubblicazione dell’indice PMI (Purchasing Managers Index) manifatturiero, che segnala il forte calo delle aspettative delle aziende, a 47,4 punti in aprile da 49,5 di marzo. Ancora peggio il calo dell’indice PMI dei servizi, crollato a 41,9 in aprile da 48,4 di marzo, quando il consensus puntava a 47.
Questa settimana parte con la chiusura per festitivita’ di alcune importanti piazze finanziarie, come Hong Kong, Shanghai, Shenzen e Taipei. Il Nikkei giapponese ha perso -0,1%, il Kospi50 coreano -0,4%, l’ASX200 australiano -1,2% ed il Sensex indiano -0,2%.
In Europa, Londra e’ chiusa per “bank holiday” ma, a fine mattinata, tutti i principali listini registrano perdite pesaneti, attorno a -1,5%. (ore 12.30 CET).
I future dell’indice S&P500 anticipano rialzi medi del +0,5%, mentre il prezzo dell’Oro e’ in forte calo, attorno a 1.878 Dollari/oncia, -1,3%.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.04.2022Meta (Facebook), Apple ed altri big tech supportano recupero del Nasdaq.
GDP (PIL) Usa in calo nel 1’ Trimestre, pesa deficit commerciale.
Offensiva russa in Ucraina a rilento, ma non le minacce di Mosca all’occidente.
Dollaro Usa molto forte, ai massimi storici contro Yen, oltre 130.
L'economia americana ha registrato un’inattesa contrazione nel primo trimestre 2022, col GDP (prodotto interno lordo) calato del -1,4%, contro attese di consenso di +1,0%, che compromette non poco la prospettiva sull’intero anno. La responsabilita’ e’ per lo piu’ attribuita al maxi deficit della bilancia commerciale, pari a -$ 113 mld, da -87 del 1’ trim. 2021, con una detrazione al GDP pari a -3,2%.
Pesa il calo delle spese governative e delle scorte industriali, mentre tengono bene spese delle famiglie e investimenti delle imprese. Il Presidente Biden, sul tema, sfoggia ottimismo, sottolineando la notevole resilienza dell’economia americana “di fronte a sfide storiche” e l’impatto transitorio di “fattori tecnici".
Il brutto dato sul GDP Usa non ha impedito, ieri 28 aprile, chiusure positive in Europa: Milano +0,9%, Londra +1,1%, Francoforte +1,3% e Parigi +1,00%. Ancora piu’ pimpante Wall Street, galvanizzata dalla trimestrale di Meta (ex Facebook), che ha battuto sugli utili e sul numero di utenti attivi: la sua azione e’ salita del +17%. Alla conclusione degli scambi, Dow Jones +1,9%, S&P500 +2,5% e Nasdaq +3,1%.
La positivita’ degli indici non nasconde tuttavia l’elevata volatilità dei mercati, accentuata dalle reciproche minacce di Russia, Stati Uniti e Unione Europea sulle forniture di gas russo all’Europa e di armi di Europa e Usa all’esercito ucraino. Come noto, la disputa sul gas riguarda le modalità di pagamento delle forniture che il Cremlino vuole in rubli, regola alla quale l'Europa non vuole soggiacere.
Tuttavia sembrerebbe (fonti giornalistiche non verificate) che alcuni operatori europei si stiano attrezzandosi aprendo un conto in rubli presso Gazprombank Suisse, facendo un primo pagamento in valuta forte, trasformato poi in rubli dall’intermediario elevetico, e aggirando di fatto la sanzione UE.
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto al Congresso 33 miliardi di Dollari a sostegno dell'Ucraina, di cui oltre 20 miliardi per armi, munizioni e altre forme di aiuti militari. Il Presidente russo Putin minaccia una risposta istantanea e proporzionata se USA ed Europa continueranno ad interferire nel conflitto e ad armare l’Ucraina.
Nel frattempo corre l’inflazione europea: in Germania il dato preliminare di aprile ha toccato +7,4%, il secondo piu’ alto della storia della Germania riunificata, spinto ancora dai prezzi dell'energia ma anche dai nuovi colli di bottiglia nella logistica internazionale, cioe’ nelle catene di approvvigionamento.
L'aumento mensile in Germania ha toccato +0,8% (+0,7% il dato armonizzato agli standard dell’Unione Europea). Curiosamente differente l’andamento dell’inflazione al consumo (CPI) in Spagna, dove ha segnato un rallentamento di -0,1% mesile, contro +0,4% stimato.
Nelle trimestrali Usa prevale l’ottimismo. Apple, nel 1’ trimestre 2022 ha aumentato i ricavi del +9% a 94,9 miliardi di Dollari, meglio del previsto, e con un margine operativo lordo del +43,7%, sopra il 43,0% stimato. Molto forti le vendite di I-Phone, ma la Societa’ avverte che nel trimestre in corso potrebbe soffrire di problemi di logistica e di reperibilita’ di componenti.
Amazon ha pubblicato a mercato chiuso (azione a -9% nell’after hour), un aumento dei ricavi del +7% a 116,4 miliardi di Dollari, sotto le attese, segnando la crescita annuale piu’ debole dal 2001. Sotte le attese lanche le previsioni sul secondo trimestre, con ricavi stimati tra 116 e 121 miliardi.
Torna caldo il fronte obbligazionario europeo, col rendimento del BTP decennale italiano che ieri e’ salito oltre il +2,71% , livello record dal 2019. Radicale movimento al rialzo anche di quello del Bund decennale tedesco, oltre +0,90%, per uno spread Btp - Bund sopra 180 bps. Relativamente piu’ calmo il rendimento del Treasury Usa 10 anni, +2,82%, stabile sulla chiusura precedente.
Le materie prime sono di nuovo in tensione, col prezzo del petrolio che e‘ tornato a salire nel pomeriggio di ieri, 28 aprile, portando quello del WTI (greggio di riferimento Usa) a 105,7 Dollari/barile, +3,7%. Stamane lo troviamo a 106,6 (ore 12.30 CET).
Sul mercato dei cambi si impone ancora la forza del Dollaro su tutte le princiapli valute internazionali, e spicca l’ulteriore debolezza dello Yen giapponese, scivolato a 130 contro Dollaro, frutto anche dell’impegno della Banca Centrale del Giappone ad un massiccio programma acquisti di bond sul mercato ed a mantenere a zero i tassi di interesse.
Bene, questa mattina, 29 aprile, le chiusure delle borse asiatiche, che hanno recuperato dopo un avvio incerto. Hang Seng di Hong Kong +4,0%, ma il mese di aprile si chiude con un ribasso del -3,5%. Nikkei di Tokyo +1,7%, -5% il mese. Shanghai +3,4%, Kospi50 +1,8% e -1,1% nel mese, Sensex indiano +0,7%, e -0,2% nel mese.
Listini europei in frazionale risalita anche oggi, 29 aprile: in media +0,5%. Future di Wall Street deboli, in media -1%. (ore 12.45 CET).
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Update - 24.06.2021Giornata di cali sui mercati azionari europei, nonostante i buoni dati macro PMI Eurozona
Qualche segnale contrastante dai dati macro negli Stati Uniti
Rallentano le vendite di case nuove negli Usa, pesano gli aumenti di prezzo di legname ed altre materie prime
Petrolio ai massimi da 3 anni, grazie a domanda in crescita e calo scorte Usa.
L’effetto tranquillizzante dell’audizione alla Camera del Presidente della Federal Reserve (Banca Centrale Americana), Jerome Powell, assieme ai positivi indicatori macro sull'economia dell’Eurozona, con indice Pmi (Purchasing Managers Index) composito salito a 59,2 punti in giugno (massimo dal 2006), avrebbero potuto dare sostegno alle Borse europee, invece ha prevalso la cautela.
Tutti i listini del “vecchio continente” hanno terminato la seduta di ieri, 23 giugno, in perdita. L’indice FTSE Mib italiano ha segnato -0,94%, il Ftse100 britannico -0,23%, il Cac40 parigino -0,91%, l’Ibex di Madrid -0,82%, e il Dax30 tedesco -1,15%.
Anche Wall Street si e’ mossa poco, col Dow Jones che ha terminato la giornata in lieve ribasso, -0,07% e lo Standard&Poor’s 500 invariato, +0,01%. Il listino tecnologico Nasdaq, con un minimo rialzo, +0,14%, ha stabilito un ulteriore record storico.
La prospettiva delle aziende tecnologiche, evidentemente, ha la meglio sui timori per l’esito della discussione della Commissione Giustizia della Camera Usa su ben sei progetti di legge che puntano a limitare il potere delle grandi aziende tecnologiche tra cui Facebook, Google Apple, Amazon: seguiremo con attenzione gli sviluppi.
Giornata importante, quella di ieri, sul versante ”macro”. L'economia europea è in ripresa, e la crescita della domanda per consumi e investimenti sospingono finalmente gli indici dei servizi (PMI relativo salito a 58,0 da 55,2) oltre a quelli della manifattura, testimoniando l’effetto benefico del re-opening.
Qualche indicazione contrastante e’ emersa invece dai dati Usa di giugno diffusi nel pomeriggio di ieri, 23 maggio.
Mantre l'indice PMI manifatturiero è aumentato a giugno per la tredicesima volta consecutiva, da 61,5 a 62,8 punti, verso stime di 61,5. L'attività nei servizi registra invece una flessione a 64,8 punti, dopo il dato record di maggio a 70,1. Stiamo comunque parlando di una robusta espansione economica.
Anche le vendite di case nuove in maggio negli Stati Uniti hanno un po’ deluso, con un calo del -5,9%, curiosamente identico al dato di aprile, a 769.000, contro attese di 859.000.
Pur senza grande impatto sui mercati, segnaliamo che nel 1’ trimestre del 2021 il deficit USA delle partite correnti è aumentato del +11,8% a $ 196 miliardi, rispetto al trimestre precedente, e pari al 3,6% del prodotto interno lordo, in peggioramento rispetto al 3,3% del 4’ trimestre 2020.
Ha invece fatto notizia ieri, 23 maggio, il crollo delle azioni Fanny Mae (Federal National Mortgage Association), una delle 2 Società a controllo statale che ha in garanzia, per circa $ 11 trilioni, una larga fatta dei mutui immobiliari americani.
Il collasso del prezzo dell’azione si deve alla decisione della Corte Suprema di rigettare l’appello di alcuni detentori dei suoi bond contro la decisione del Board di Fanny Mae di riservare il suo primo utile al Ministro del Tesoro Usa.
Il Treasury Note decennale rende l’1,50%, incorporando attese di inflazione in ridimensionamento nei prossimi mesi: considerato che sulla scadenza a 2 anni il rendimento e’ attorno a 0,25%, si deduce che il differenziale tra le 2 scadenze e’ sceso a 125bps, da circa 160 bps di fine marzo.
Questa riduzione della pendenza della curva dei tassi (in inglese “steepening”) normalmente e’ un indicatore anticipatore (1 o 2 trimestri) di rallentamento dell’economia.
Non e’ detto che lo sia anche questa volta, poiche’ molto dipende dalle scelte della FED (Banca Centrale Americana), nei prossimi mesi, sul tema dei tassi e del “tapering” (riduzione graduale degli acquisti di titoli obbligazionari sul mercato).
Il petrolio conferma i massimi recenti, col WTI (West Texas Intermediate) a 73,5 Dollari/barile, +0,6% ed il Brent (European North Sea) a 75,6 Dollari/barile (+0,6%, ore 10.30 CET) ). sostenuti da una domanda globale di gasoline e jet fuel in piena ripresa e dal calo delle scorte strategiche Usa, ai minimi degli ultimi tre anni.
Qualche cedimento si nota su altre commodities, come i metalli industriali ed il legname, ben sintetizzato, stamattina, dal -0,3% del Bloomberg Commodity Index (ore 8.00 CET).
Stamane, in Asia, poche novita’: il Nikkei 225 giapponese ha segnato -0,05%, e nel China cluster” si notano Shanghai a +0,025 e l’Hang Seng di Hong King a +0,35%. Buona intonazione per il Kospi50 coreano, +0,32% e per il Sensex indiano, +0,42%.
Le piazze azionarie europee sono positive, guadagnando mediamente il +0,7%. Futures su Wall Street in rialzo di circa 0,4% (ore 10.45 CET).
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WisdomTree Tactical Update - 02.06.2021Indici manifatturieri boom in Usa ed Europa. La ripresa e’ forte.
Inflazione europea al 2%, spinta dai prezzi del petrolio.
Il Prezzo del petrolio si impenna dopo la rinione “lampo” dell‘Opec+.
Le Borse mondiali consolidano i massimi storici.
La ripresa economica accelera in Europa e le vaccinazioni stanno producendo il risultato desiderato di ridurre contagi, morti ed ospedalizzazioni. Spinti da una prospettiva favorevole, i listini europei sono saliti ieri, 1’ giugno, a nuovi massimi recenti, per poi ripegare attorno alla parita’ a fine giornata.
Il Ftse Mib italiano, arrivato a guadagnare +0,6%, oltre i 25.500 punti, ha segnato il nuovo massimo post pandemia, superando il livello di 25.478 del 19 febbraio 2020, prima che scoppiasse l'epidemia di Covid-19. Il DAX tedesco, +0,10%, conferma i massimi storici, similmente al CAC 40 francese, +0,05%.
Gli investitori, che a inizio seduta avevamo celebrato dati macro molto forti buoni sulla manifattura, hanno poi risentito del dato sull’inflazione dell’area Euro, salita da 1,6% di aprile a 2,0% di maggio, e dell’apertura incerta di Wall Street.
In effetti, la stima flash di Eurostat (European Union official statistical information) di maggio tocca il 2%, a lungo indicato dall’ECB (Banca Centrale europea) come il livello target ottimale: tuttavia e’ la velocita’ con cui ci si e’ arrivati a creare qualche preoccupazione.
La componente “energetica” rivela il tasso di crescita anni su anno piu’ alto, +13,1% dal 10,4% ad aprile, seguita, a grande distanza, dai servizi, +1,1% da 0,9%, dai beni industriali ex energy, +0,7% da 0,4%, e da alimentari, alcol e tabacco, +0,6%, invariati su aprile.
Escludendo la componente energetica, il tasso di inflazione è 0,9% anno su anno, molto piu’ contenuto che negli Usa.
Gli indici manifatturieri europei, come dicevamo, confermano la forza della ripresa e l’Indice Pmi (Purchasing Manager Index) ha segnato il terzo record assoluto consecutivo assoluto in maggio, con una progressione che non ha precedenti nei quasi 25 anni di rilevazioni. L’indice e’ salito a 63,1 in maggio, da 62,9 di aprile.
Il secondo trimestre dell’anno pertanto, per la manifattura europea, potrebbe ben figurare anche nel confronto con lo stesso periodo 2019, mentre il balzo rispetto al 2’ trimestre 2020 sara’ “favorito” dal contesto emergenziale assoluto della primavera dello scorso anno. Anche in Italia, l'indice è cresciuto molto bene, a 62,3.
Wall Street, chiusa lunedì 31 maggio per il Memorial day, ha vissuto ieri, 1’ giugno, una giornata di conferma dei record recenti, con analisti e investitori che oscillano tra l’ottimismo dei principali dati macro ed il deciso calo dei nuovi casi di Covid-19, e la paura per l’inflazione: Dow Jones +0,13%, S&P500 -0,05%, Nasdaq -0,09%.
In effetti, nel pomeriggio di ieri, sono stati accolti con favore i dati record di maggio sul Pmi manifatturiero Usa, salito a 62,1 punti da 60,5 di aprile, e quelli, sopra le attese, dell'Ism manifatturiero (Institute for the supply management), cresciuto a 61,2 da 60,7 di aprile.
Quasi in contemporanea, tuttavia, l’atteso dato sull’inflazione Pce (Personal consumption expenditures price index) , ha fatto segnare i massimi degli ultimi 13 anni, con una variazione anno su anno del 3,6%, ed una mesile dello 0,6%. La speranza e’ che si verifichi un picco tra maggio e giugno, e che successivamente il fenomeno si attenui.
Di cio’ (transitorieta’ del fenomeno) continua a dirsi convinta la Fed (Banca Centrale Americana), secondo la quale l’attuale dinamica dei prezzi non suggerisce cambiamenti alla sua politica monetaria molto accomodante.
La veloce, meno di un’ora, riunione mensile dell'Opec+ (13 Paesi esportatori di petrolio+partners), svoltasi ieri, 1’ giugno, ha confermato l'impegno assunto lo scorso aprile di ridurre gradualmente i tagli alla produzione in vigore dalla primavera 2020, che significa un aumento dell’offerta di circa 2 milioni di barili/giorno nell’arco del trimestre maggio/luglio 2021.
Dopo l’annuncio della decisone, il greggio Wti (west Texas intermediate) è salito oltre il 3%, superando i 68 Dollari/barile. Si rischia di vederne la ricaduta sull’inflazione dei prossimi 2 mesi.
Sul versante del reddito fisso, l’allarme tassi sembra rientrato. Il rendimento del BTP decennale italiano, e’ ritornato sotto 0,90% (ore 12.20 CET), nonostante i dati macro esplosivi e quelli dell’inflazione sopra le attese.
Lo spread tra il BTP decennale italiano e l’omologo tedesco resta in area 109 bps, in “rientro” dai 123 bps del 19 aprile.
Stamane, le chiusure asiatiche rivelano debolezza delle borse cinesi: Shanghai -0,78%, Shenzhen-1,18%. Il Nikkei giapponese e’ salito +0,46%, il Kospi50 coreano ha perso il -0,29%.
Il listini europei sono in lieve rialzo, +0,2% medio (ore 12.30 CET). L’oro e’ immobile attorno a 1.900 Dollari/oncia, consolidanto i progressi recenti.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.10.2025Trump stempera i toni, ed il shutdown sarebbe vicino ad una svolta positiva.
Wall Street ha vissuto una seduta brillante, l’Europa ha seguito al rialzo.
L’Italia colloca con successo il nuovo BTP valore al «retail».
In Giappone tutto pronto per il primo Premier donna della storia.
È partita una settimana densa di appuntamenti per i mercati, inaugurata dall’avvio ufficiale della stagione delle trimestrali. Gli occhi degli investitori sono puntati sui conti di Netflix e Coca-Cola in uscita oggi, 21 ottobre, seguiti da quelli di AT&T e Tesla, mentre in Europa saranno le banche a inaugurare la stagione, con Unicredit e Barclays mercoledì 22.
Le Borse europee chiudono la seduta in positivo, spinte dal rinnovato ottimismo sull’economia globale. Francoforte guida i rialzi con +1,8%, seguita da Londra, +0,52%, e Parigi, +0,39%, frenata però dal recente taglio del rating di S&P e dal crollo di BNP Paribas, la cui azione ha perso -7,7%, dopo che un tribunale di New York ha giudicato l’istituto complice delle violenze in Sudan, accusandolo di aver facilitato transazioni a beneficio del regime di Omar al-Bashir.
La decisione della giuria, emessa venerdì 17 ottobre, apre la strada a possibili richieste di risarcimento: BNP aveva operato nel Paese africano dalla fine degli anni ’90 fino al 2009, fornendo lettere di credito per le importazioni ed esportazioni sudanesi.
Milano ha chiuso in netto rialzo, +1,5%, trainato dai titoli bancari e della difesa. A sostenere il sentiment anche il successo della prima giornata di collocamento al solo “retail” del BTP Valore, che ha raccolto Eur 5,399 miliardi, con oltre 152mila sottoscrittori.
Sul fronte politico italiano non manca la polemica: il vicepremier Matteo Salvini ha commentato la manovra economica ricordando che “potrebbero essere non solo cinque, ma sei o sette, i miliardi di contributo delle banche”, sottolineando che “tutti possono lamentarsi, tranne le banche italiane”. Un “piccolo contributo” di un settore che macina circa 50 miliardi di utili, ha aggiunto, sarebbe giusto per sostenere i consumatori.
Oltreoceano, Wall Street apre la settimana in rialzo, col Dow Jones e l’S&P500 entrambi in aumento dell’1,1%, e il Nasdaq +1,4%. L’indice S&P500 si è spinto a mezzo punto dal suo record storico (6.764), anche se su base mensile il bilancio resta quasi invariato per effetto delle incertezze macro. Settembre aveva segnato il quinto mese consecutivo di rialzi, il sesto su nove da inizio anno.
Gli strategist, tuttavia, invitano alla cautela. Bank of America segnala cinque rischi crescenti che potrebbero anticipare una correzione di mercato: tra i venti indicatori monitorati, cinque, il rapporto tra capitalizzazione e PIL, il prezzo/valore contabile, il prezzo/flusso di cassa operativo, e il valore d’impresa/fatturato, hanno toccato nuovi massimi, superando persino i livelli del marzo 2000, alla vigilia della bolla delle dot-com.
Inoltre, secondo BofA, il 60% dei segnali tipici di un mercato ribassista (tra cui multipli elevati, differenziale di performance tra titoli costosi e “cheap”, e alcuni indicatori di credito) sono affiorati negli ultimi mesi.
Il quadro macro resta incerto anche per l’assenza di dati ufficiali dovuta allo shutdown federale, che dura ormai da 20 giorni. Il sentiment però si è alleggerito dopo le parole del presidente Donald Trump, che ha promesso di ridurre le tensioni commerciali con la Cina in vista dei nuovi colloqui bilaterali in Malesia. Secondo il Wall Street Journal, Washington ha già esentato decine di prodotti dai dazi reciproci, mentre il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, ha indicato che lo shutdown potrebbe terminare entro la settimana.
La settimana si preannuncia intensa anche per il settore bancario regionale statunitense, reduce dalle turbolenze legate ai timori di una nuova crisi del credito. I primi risultati trimestrali positivi hanno però contribuito a ridurre la volatilità e a riportare fiducia nel comparto.
Sul fronte asiatico, la giornata del 21 ottobre si apre con nuovi record storici per Tokyo e Seul. Il Nikkei225 guadagna +1%, mentre il Kospi sale +0,3%, portando il rialzo da inizio anno a un impressionante +47%. In Giappone, il Parlamento ha avviato le votazioni per nominare Sanae Takaichi nuovo premier: la leader del Partito Liberal-democratico punta a rivedere i documenti chiave sulla sicurezza nazionale per incrementare la spesa militare, in un contesto geopolitico sempre più teso.
In Corea, l’export di semiconduttori cresce +20,2% annuale a ottobre, mentre le esportazioni di automobili calano -25% sotto il peso dei dazi americani.
Hang Seng +1,7% e CSI300 +1,5% beneficiano delle aperture diplomatiche: Trump ha annunciato che visiterà Pechino all’inizio del prossimo anno, accettando l’invito del governo cinese.
Materie prime, il petrolio resta sotto pressione: Brent a 61,0 dollari/barile, WTI 57,0, sui minimi da cinque mesi. Pesano i timori per l’eccesso di offerta e la domanda debole. L’OPEC+ ha progressivamente aumentato la produzione, mentre USA e Brasile hanno ampliato le esportazioni, rispondendo all’appello di Trump per prezzi energetici più bassi.
Il Bitcoin, a 108.200 dollari, perde -2,6% nella prima seduta della settimana, dopo due settimane di rialzi per oro, argento e titoli tecnologici. Il movimento conferma il suo disaccoppiamento dai beni rifugio tradizionali.
Infine, sul mercato obbligazionario, il BTP decennale rende 3,36%, ai minimi da dicembre 2024, l’OAT francese 3,37%, mentre S&P Global ha abbassato il rating di Parigi da AA-/A-1+ a A+/A-1, e il giudizio di Moody’s (atteso per venerdì 24) resta fermo a Aa3, outlook stabile. Le agenzie guardano con scetticismo al rinvio della riforma delle pensioni oltre il 2027, che allontana l’obiettivo di risanamento dei conti pubblici.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.10.2025Trump torna ad un approccio più morbido verso la Cina.
Wall Street recupera sul finale, mette da parte la paura le banche regionali.
Debito pubblico italiano promosso da DBRS e dal FMI.
La crescita cinese resta forte, avvicina il target del +5,0%.
Le borse globali hanno chiuso una settimana turbolenta, zavorrate da tensioni commerciali Usa-Cina, stress nel sistema bancario americano e shutdown federale ormai alla terza settimana.
Il presidente Donald Trump, dopo aver minacciato nuovi dazi al 100% contro la Cina, ha definito la misura “non sostenibile” ma “necessaria”, auspicando un “accordo giusto” con Pechino. Le parole del presidente hanno contribuito ad allentare le tensioni e a migliorare il sentiment nella giornata di lunedì, quando tutte le borse asiatiche hanno aperto in rialzo.
Il comparto bancario statunitense è rimasto al centro dell’attenzione dopo i fallimenti di due istituti legati al settore automobilistico e l’impennata dei crediti deteriorati in Zions, Jefferies e Western Alliance, i cui titoli hanno registrato forti ribassi. Le preoccupazioni sulla qualità del credito hanno riacceso i timori di una crisi sistemica simile a quella del 2023, costringendo la Fed a monitorare da vicino il settore.
In Europa i listini hanno faticato: Francoforte -1,75%, Milano -1,45%, Londra -0,90%, Parigi -0,18%. Nonostante lo stress bancario, Wall Street ha recuperato terreno a fine settimana: Dow Jones, S&P500 e Nasdaq hanno chiuso in rialzo di +0,5%, grazie ai segnali di distensione tra Washington e Pechino.
Bloomberg riporta che la Casa Bianca è pronta ad alleggerire il peso dei dazi sull’industria automobilistica, con una proroga di cinque anni all’accordo che consente di ridurre le tariffe su componenti importati. Una misura che rappresenterebbe una vittoria per le case automobilistiche statunitensi, alle prese con i costi elevati di acciaio e alluminio.
In Asia, la Cina ha registrato nel terzo trimestre una crescita del +4,8%, in lieve rallentamento rispetto al +5,2% del trimestre precedente, ma sopra le attese (+4,7%). Il CSI 300 è salito dello 0,7%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha guadagnato +2,4%, spinto da Alibaba (+5%) e Semiconductor Manufacturing (+4%).
In Giappone, il Nikkei ha toccato un nuovo record storico (+3%), sostenuto dalle aspettative che Sanae Takaichi, favorevole a una politica fiscale espansiva, diventi premier. Record anche a Seoul, dove il Kospi avanza dell’1,5%, portando il progresso da inizio anno a +47%.
Il Fondo Monetario Internazionale ha elogiato l’Italia per la “sovra-performance sul deficit”, stimando un rapporto deficit/Pil del 3,3% nel 2025, inferiore alle attese. Dbrs Morningstar ha inoltre alzato il rating sovrano dell’Italia ad “A basso” con outlook stabile, citando il miglioramento del sistema bancario e dei conti esterni.
Più cauta la visione macroeconomica del FMI sull’Europa: il continente “si avvia verso una crescita mediocre nel medio termine”, penalizzato da dazi e incertezza politica. L’istituzione prevede che tali fattori possano sottrarre 0,5 punti percentuali di crescita tra il 2026 e il 2027, mentre le spese per difesa e infrastrutture offriranno solo un parziale contrappeso.
Senza riforme strutturali, l’FMI avverte che il debito europeo medio potrebbe salire fino al 155% del Pil nei prossimi 15 anni.
Dal 52° incontro dell’IMFC a Washington, la presidente Christine Lagarde ha ribadito che la Bce seguirà un approccio “dipendente dai dati” e “riunione per riunione”, senza impegnarsi in anticipo su un percorso di tassi. L’obiettivo resta un’inflazione stabile al 2% nel medio termine.
Il petrolio Brent resta debole a 61,10 dollari, zavorrato dalle dichiarazioni di Trump che ha annunciato la volontà dell’India di interrompere l’acquisto di greggio russo, minacciando nuovi dazi “enormi” in caso contrario.
L’oro, dopo aver toccato un nuovo massimo storico a 4.379 dollari, si è assestato a 4.250 dollari, mantenendo un guadagno del +62% da inizio anno. Il recente raffreddamento è legato ai segnali distensivi sul fronte commerciale e al consolidamento del dollaro.
Sul Forex, l’euro/dollaro (1,1655) resta stabile dopo una settimana di consolidamento. I mercati prezzano al 100% un taglio Fed da 25 pb, ma l’attenzione è tutta sulla forward guidance: ulteriori tagli a dicembre potrebbero indebolire il biglietto verde, mentre un tono più cauto lo rafforzerebbe.
Il Bitcoin è sceso a 105.250 dollari (-2,5%), minimo da luglio, travolto dall’avversione al rischio e da liquidazioni per circa 20 miliardi di dollari. Ciononostante, l’interesse istituzionale resta elevato: secondo CoinShares, l’esposizione degli investitori agli ETF Bitcoin è più che raddoppiata a 33,4 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2025 (+57% sul periodo precedente).
Il boom dell’intelligenza artificiale continua a trainare il settore tecnologico. In due anni, le azioni dei semiconduttori hanno messo a segno un +253%, contro il +56% dell’S&P500, secondo Bernstein.
La crescita è supportata dai fondamentali: le stime di ricavi per il 2025 sono in aumento del +45%, e Nvidia resta il leader assoluto con margini superiori del 36% alle attese. Anche Super Micro, Broadcom e Vertiv hanno beneficiato di revisioni positive, mentre gli analisti notano come il comparto stia assumendo una valenza strutturale più che ciclica.
Nel mercato dei titoli di Stato europei, il BTP decennale ha chiuso la terza settimana consecutiva di rialzo, con rendimento al 3,37%, nuovi minimi da dicembre 2024. La revisione positiva del rating da parte di Dbrs e la stabilità politica percepita hanno sostenuto la domanda di titoli italiani.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 17.10.2025Borse in frenata, ma non scordiamo la corsa dei primi mesi dell’anno.
Trump e Bessent tornano ottimisti sulle relazioni con Cina e Russia.
Non rallenta la corsa dei metalli preziosi: per l’oro si parla di «bolla».
Rendimenti bond governativi in calo, ma corporate spreads in allargamento.
La giornata di ieri, 16 ottobre, si era aperta all’insegna della debolezza per i mercati europei, salvo poi virare in territorio positivo. Le incertezze economiche e le tensioni geopolitiche continuano a spingere gli investitori verso i beni rifugio, innescando un vero e proprio rally dell’oro, che tocca nuovi massimi storici e trascina con sé anche l’argento.
Nel frattempo, negli Stati Uniti, il segretario al Tesoro Scott Bessent ha offerto una nota di ottimismo: progressi nei colloqui con la Cina, nuovi accordi in vista con la Corea del Sud, e negoziati con il Canada tornati su binari promettenti.
Tuttavia, il clima positivo è stato offuscato dallo spettro dello shutdown: il blocco del governo federale, causato dallo stallo sul tetto del debito, potrebbe costare 15 miliardi di dollari a settimana, come corretto dal Tesoro dopo una prima stima errata di 15 miliardi al giorno.
Le Borse del Vecchio Continente hanno chiuso in verde, con Parigi in testa a +1,38%, seguita da Milano (+1,12%), Zurigo (+1,66%), Francoforte (+0,31%), Madrid (+0,33%), Amsterdam e Londra, quest’ultima con un modesto +0,09%.
Lo spread BTP-Bund è sceso di un punto base, chiudendo a 79, mentre il rendimento del BTP decennale resta stabile al 3,36%. L’euro si rafforza contro il dollaro, chiudendo a 1,1675 USD (+0,24%) e si apprezza leggermente anche sullo yen (176,11, +0,11%). In controtendenza il cambio USD/JPY, in calo a 150,80 (-0,17%).
🏛️ Merz: “Serve una piazza finanziaria europea”. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz rilancia un tema sempre più urgente per l’UE: costruire una piazza finanziaria integrata, capace di competere con Wall Street e i mercati asiatici.
L'obiettivo? Evitare la fuga di capitali e offrire alle imprese europee un mercato più profondo e veloce per finanziarsi. “Le nostre imprese hanno bisogno di un mercato dei capitali sufficientemente ampio e profondo per potersi finanziare meglio e, soprattutto, più rapidamente”, ha dichiarato.
La seduta odierna, 17 ottobre, si apre con un tono decisamente più negativo. Le prime crepe nel comparto del credito nelle banche regionali statunitensi hanno depresso Wall Street, con i future USA in calo dello 0,5%. Le Borse europee, alle ore 12:00 CET, segnano un ribasso medio di -1,2%.
In Asia, la debolezza è generalizzata: Nikkei -1,1% in attesa della nomina del nuovo premier giapponese, Hang Seng -1,3%, CSI300 -1,6%,Taiex -1,2%.
Fa eccezione Seul, dove il Kospi sale dello 0,5%, portando il bilancio settimanale provvisorio a +4% e quello da inizio anno addirittura a +45%. In India, l’indice BSE Sensex è piatto, ma l’attenzione si concentra sull’imminente festa di Diwali, tradizionalmente un indicatore del sentiment dei consumatori.
Il presidente Usa Donald Trump ha avuto un colloquio telefonico di due ore e mezza con Vladimir Putin, il primo dopo 2 mesi, definendolo “molto produttivo”. Argomenti principali: la pace in Medio Oriente, il futuro dei rapporti Russia-USA post-conflitto ucraino e un prossimo incontro a Budapest, la cui data è ancora da definire.
Secondo Trump, ogni passo verso la fine della guerra in Ucraina potrebbe avere ripercussioni sui mercati, in particolare sul petrolio: un allentamento delle sanzioni USA a Mosca potrebbe consentire alla Russia di aumentare significativamente le esportazioni di greggio.
Nel frattempo, il prezzo del WTI scivola ai minimi da cinque mesi, poco sopra i 57 USD/barile, segnando la 3’ settimana negativa consecutiva (-3%). Le raffinerie indiane, nonostante le pressioni USA, non prevedono di interrompere completamente gli acquisti di olio russo. “La cooperazione energetica con l’India continuerà”, ha assicurato il vicepremier russo Alexander Novak.
È l’oro il protagonista assoluto: vola a 4.360 USD/oncia, segnando il nuovo massimo storico. La performance settimanale provvisoria è +8,5%, la nona consecutiva in positivo. Da inizio anno il balzo è +66%.
Il rally dell’oro sta però erodendo la domanda di gioielli in India, proprio alla vigilia della stagione d’oro di Diwali. Prezzi troppo elevati stanno scoraggiando anche i consumatori cinesi, tradizionalmente tra i più attivi sul metallo giallo.
Parallelamente, il Bitcoin si ritrova sui minimi da luglio, a 108.800 USD, in netto calo rispetto al picco di 126.000 del 6 ottobre (-15%). La crescente attrazione per i metalli preziosi come asset rifugio potrebbe aver indebolito l’interesse per le criptovalute.
Obbligazionario. Sul mercato dei bond, il rendimento del Treasury USA 10 anni cala a 3,94%, toccando i minimi da un anno. Un netto ridimensionamento rispetto al range di 4,60-4,80% registrato tra gennaio e aprile, smentendo chi ipotizzava una fuga dagli asset americani per timori legati alla guerra commerciale.
In Italia, il BTP decennale scende a 3,35%, il livello più basso dal dicembre 2024. Attesa in serata la valutazione dell’agenzia DBRS, che attualmente assegna al debito italiano un rating 'BBB (high)' con outlook positivo. Segnali di fiducia già arrivati da Standard & Poor’s e dalla promozione di Fitch il 20 settembre.
Ieri il Tesoro ha annunciato i dettagli del prossimo BTP Valore, destinato al pubblico retail. La nuova emissione avrà una durata di sette anni, cedole trimestrali progressive con meccanismo step-up (3+2+2 anni) e un premio finale dello 0,8%.
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Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.10.2025Wall Street ritrova stabilità, il recupero guidato, anch stavolta, dalla «tech».
Numeri confortanti ed in crescita nelle trimestrali delle big banks Usa.
Metalli preziosi in un rialzo infinito: segnali di profit taking sull’oro?
Borse asiatiche proseguono il recupero dopo anni di ritardi.
Piazza Affari ha chiuso la seduta in ribasso dello 0,4%, appesantita dal comparto bancario e assicurativo, mentre Nexi ha registrato un tonfo del -5,4%. Tornano a pesare le incertezze sul possibile contributo degli istituti di credito alla manovra del governo: gli investitori si interrogano sull'entità dell'intervento mentre le trattative restano in corso.
Anche gli altri mercati europei hanno mostrato segnali di rallentamento nella seconda parte della giornata. Francoforte ha archiviato la seduta con un calo dello 0,2%, Londra ha chiuso negativa, mentre Madrid si è mossa intorno alla parità. Unica eccezione positiva è Amsterdam, che ha chiuso in rialzo dello 0,6%.
Il listino migliore in Europa è stato quello di Parigi, che ha messo a segno un deciso +2,15%, sostenuto dalle notizie politiche rassicuranti e dall’exploit dei titoli del lusso. Il primo ministro francese Sébastien Lecornu ha annunciato che la proposta per sospendere la riforma delle pensioni fino alle elezioni presidenziali del 2027 sarà presentata in Parlamento già a novembre. La misura risponde, almeno in parte, alle richieste dei Socialisti, da cui dipende la stabilità del nuovo esecutivo.
A contribuire al rally francese è stata anche la forte performance di LVMH, che ha guadagnato il 12% dopo la pubblicazione dei ricavi relativi ai primi nove mesi dell’anno.
Negli Stati Uniti, lo shutdown prosegue da oltre due settimane, ma i mercati hanno reagito positivamente grazie all’impulso dei titoli tecnologici. Wall Street ha chiuso in territorio misto: il Nasdaq ha registrato +0,66%, lo S&P 500 è salito +0,40%, mentre il Dow Jones ha ceduto -0,04%.
I mercati sono stati sostenuti anche da una serie di trimestrali bancarie migliori delle attese. Bank of America ha superato le stime sia per quanto riguarda gli utili che i ricavi, trainata dalle attività di investment banking. Anche Goldman Sachs, Wells Fargo e Morgan Stanley hanno pubblicato risultati solidi; quest’ultima è salita di circa il 2%.
Sul fronte monetario, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha aperto alla possibilità di nuovi tagli dei tassi e all’interruzione della stretta quantitativa (quantitative tightening), alimentando le aspettative di una politica monetaria più espansiva.
Secondo il Beige Book della Fed, l’economia statunitense si è mantenuta stabile ma eterogenea. Tre distretti hanno sperimentato una crescita modesta, quattro un leggero rallentamento e cinque hanno riportato condizioni invariate. Il quadro generale mostra una elevata incertezza economica, che sarà alla base delle prossime decisioni di politica monetaria.
L’oro ha raggiunto un nuovo massimo storico, con il contratto spot che ha superato la soglia dei 4.200 dollari/oncia, per poi stabilizzarsi intorno ai 4.180 dollari alla chiusura dei mercati europei.
A spingere il metallo prezioso sono stati l’inasprimento delle tensioni tra USA e Cina, la prospettiva di due ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed entro fine anno e il calo dei rendimenti obbligazionari.
Il rendimento del Treasury decennale statunitense si è stabilizzato al 4,0%, un livello che non si vedeva da circa un anno. A gennaio, il rendimento era balzato fino al 4,80%, spinto dai timori legati all’inflazione.
Lo spread di rendimento tra BTP decennali italiani e Bund tedeschi ha chiuso in calo, attestandosi a 80 punti base, -2 rispetto alla vigilia.
In calo anche i rendimenti dei titoli francesi: l’OAT decennale ha chiuso con uno spread di 77 bps rispetto al Bund, con un rendimento sceso dal 3,41% al 3,33%. Il rendimento del decennale italiano è calato al 3,36%, dal 3,42% del giorno precedente.
I mercati asiatici continuano a sovraperformare i listini sviluppati. L’indice MSCI Asia-Pacific ha guadagnato il 22% da inizio anno, contro il +13,4% dello S&P 500.
Stamane, a Tokyo, il Nikkei ha chiuso in rialzo dell’1%, sostenuto dalle dichiarazioni del membro della Banca del Giappone Naoki Tamura, che ha ribadito la necessità di un rialzo dei tassi per fronteggiare il rischio inflazione.
A Seul, il Kospi ha registrato +2%, in continuità col +3% della seduta precedente. Le Borse cinesi si sono invece mostrate più deboli: l’Hang Seng di Hong Kong ha perso -0,7%, dopo un avvio positivo.
Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha dichiarato che gli Stati Uniti sono vicini a un nuovo accordo commerciale con la Corea, e che i negoziati con il Canada sono tornati su binari costruttivi. Inoltre, ha sottolineato come il rapporto personale tra il presidente Trump e il leader cinese Xi Jinping potrebbe contribuire a raffreddare le tensioni commerciali tra le due potenze.
Il prezzo del petrolio Brent è sceso a 62,2 dollari/barile, vicino ai minimi degli ultimi cinque mesi, ma ha mostrato un timido rimbalzo, +1%, nelle prime ore della mattina.
A sostenere i prezzi è stata la dichiarazione dell’ex presidente Donald Trump, secondo cui il premier indiano Narendra Modi si sarebbe impegnato a interrompere gli acquisti di petrolio russo, un’eventualità che potrebbe ridurre l’offerta globale.
L’India, insieme alla Cina, ha approfittato dei prezzi scontati del petrolio russo attraverso il meccanismo di price cap del G7. Tuttavia, le pressioni da parte degli Stati Uniti e le accuse di speculazione rivolte alle aziende indiane potrebbero spingere il paese a rivedere le proprie strategie di approvvigionamento, puntando maggiormente su fornitori mediorientali.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 14.10.2025Wall Street recupera, ma le tensioni Usa – Cina incidono sul mood.
Open AI investirà US$ 25 miliardi in Argentina per un mega data center.
Oro e argento inarrestabili, segnano nuovi massimi assoluti.
Al via le trimestrali USA: coi mercati ai massimi, possibile alta volatilità.
📈 Mercati in Risalita tra Trump, dazi, oro e trimestrali. Ieri, 13 ottobre, le Borse europee tornano a sorridere grazie a un segnale distensivo dalla Casa Bianca. Donald Trump, parlando dall’Air Force One, ha detto di credere in una risoluzione della disputa con la Cina: “Penso che risolveremo la questione”.
Ma la distensione è solo apparente. Pechino ha immediatamente risposto minacciando “misure decisive” se gli Stati Uniti porteranno i dazi al 100% sui beni cinesi, come annunciato, dal 1° novembre.
Il Segretario al Tesoro USA Scott Bessent mantiene comunque aperta la porta al dialogo: l’incontro tra Trump e Xi Jinping in Corea del Sud, previsto per fine ottobre, è “ancora possibile”. “Abbiamo sostanzialmente ridotto l’escalation”, ha affermato Bessent, sottolineando che le comunicazioni con la Cina restano attive.
Nel frattempo, Trump ha fatto visita a Israele ed Egitto, festeggiando la tregua in Medio Oriente tra Hamas e Israele
🏦 Wall Street: partono le trimestrali con entusiasmo (e dubbi), dopo che ieri Wall Street ha recuperato buona parte della scivolata di venerdì 10: Dow Jones +1,29% S&P500 +1,56%, Nasdaq +2,21%.
Si apre oggi la stagione delle trimestrali USA. Clima forse troppo euforico: tutti gli indici principali sono sui massimi storici, nonostante dazi, geopolitica e un mercato del lavoro traballante: il rally dell’intelligenza artificiale ha sollevato interrogativi sulla sostenibilità delle valutazioni.
Intanto l’Argentina punta sull’AI con OpenAI: il Presidente Javier Milei ha accolto i vertici di OpenAI per lanciare Stargate Argentina: un progetto colossale per costruire un mega data center in Patagonia da 500 megawatt, in collaborazione con Sur Energy. Investimento previsto: 25 miliardi di dollari, uno dei più grandi progetti tech-energetici nella storia del Paese.
Si parte con le big bank: oggi, 14 ottobre: JPMorgan, Goldman Sachs, Wells Fargo, Citigroup e BlackRock, domani 15 ottobre: Bank of America e Morgan Stanley. Ma l'attesa spasmodica è per i Magnifici Sette/Otto della tech: 21 ottobre: Netflix, 22 ottobre: Tesla, 29 ottobre: Microsoft, Alphabet, Meta, 30 ottobre: Apple, 19 novembre: Nvidia, regina dell’AI.
🧮 Inflazione, FED e Treasury: i dati che conterebbero, se ci fossero. Il mercato obbligazionario USA riapre oggi, 14 ottobre, dopo il Columbus Day, con un Treasury decennale al 4,03%, vicino ai minimi annuali.
Tuttavia, a causa dello shutdown al Congresso, potrebbero slittare alcuni dati macro cruciali, in particolare l’inflazione CPI di settembre attesa mercoledì: CPI complessivo atteso: +3,1% annuo (da +2,9%), CPI core stabile: +3,1%. Prevista deflazione nei settori hotel e aerei, mentre i giocattoli potrebbero vedere aumenti in vista del Natale. Il dato sarà cruciale per la FED, che deciderà sul tasso il 29 ottobre. Le opzioni prezzano un taglio di 25 bps.
Chiusura positiva ieri, 13 ottobre, per le Borse europee: Londra +0,16%, Parigi +0,08%,Francoforte +0,55%, Madrid +0,40%, Milano +0,29%.
Crisi politica francese: il primo ministro incaricato Sébastien Lecornu tenta di varare un nuovo “governo di scopo” con 34 ministri, di cui 8 tecnici. Ruoli chiave per società civile a Lavoro, Interni e Transizione Ecologica.
Ma l’opposizione è già sul piede di guerra: Le Pen (RN) e Mélenchon (LFI) hanno annunciato mozioni di censura ed anche i socialisti di Faure (PS) potrebbero unirsi rendendo “lo scioglimento è lo scenario più probabile”. Macron però resiste: nessuna intenzione di dimettersi.
Nel frattempo, i rendimenti restano sotto controllo: BTP 10Y: 3,43%, Bund tedesco: 2,64%, OAT francese: 3,46%.
Stamane, 14 ottobre, seduta negativa in Asia: Nikkei -2,5%, con lo Yen a 151,8 contro dollaro, Hang Seng -0,2%, CSI300 -0,1%, insensibile alle tensioni USA-Cina, Kospi coreano -1,2%, nonostante le previsioni di +32% utili per Samsung.
In Giappone, clima politico inedito: l’opposizione potrebbe sostenere un candidato unico, Yuichiro Tamaki, contro la premier Sanae Takaichi. Un vero terremoto per la rigidissima politica nipponica.
L’oro corre ancora: prezzo al nuovo record di : 4.160 $/oncia, +1,4%, dopo il +2,3% di lunedì. Da inizio anno: +59% in dollari, +42% in euro. Il rally è alimentato dal timore di svalutazione dei debiti sovrani e dalla caccia a beni reali, sebbene gli analisti facciano a spiegare la portata del boom.
Focus anche sul rame: prezzo attuale: 10.820 $/tonnellata, poco distanti dal record recente di 11.000 $ il 9 ottobre e dal massimo storico: 11.104,50 $ (maggio 2024).
Il rally è sospettato di essere speculativo, anche se al calo delle scorte mondiali si aggiungono i problemi estrattivi, come a Grasberg (Indonesia), che hanno un ruolo importante.
Nessuna tensione sul mercato petrolifero. Secondo l’OPEC, offerta e domanda saranno allineate nel 2026, a fronte di una domanda globale cresciuta +1,3 milioni di barili/giorno nel 2025, con una crescita simile attesa per il 2026.
L’indice Bloomberg Commodity (106,20 $) segna il secondo rialzo consecutivo, recuperando quasi tutte le perdite della scorsa settimana (-1,2%).
Il dollaro consolida i recenti guadagni, ora a 1,158 sull’euro. La crisi politica francese e le attese su un governo più espansivo in Giappone spingono il biglietto verde.
Occhi puntati su Jerome Powell, che parlerà oggi alla NABE. Il suo discorso potrebbe rafforzare le attese su un taglio tassi a fine mese.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.10.2025Lo shut-down Usa è iniziato, ma Wall Street tira dritto, a nuovi massimi.
Trattative in corso Dem e Rep per una soluzione «bypartisan».
Oro, preziosi e cryptos in evidenza: l’incertezza li premia.
Borse asiatiche si confermano tra i nuovi «darling» del 2025.
I mercati finanziari hanno inaugurato ottobre con un atteggiamento di cauta fiducia, nonostante l’avvio del primo shutdown del governo statunitense da sette anni. La chiusura positiva di settembre ha fatto da traino ai listini europei, che hanno mostrato un rimbalzo ordinato. Tuttavia, la paralisi politica a Washington ha riportato al centro del dibattito il tema della fragilità istituzionale e del suo impatto sui mercati globali.
Il mancato accordo tra Congresso e Casa Bianca sul bilancio federale ha fatto scattare lo stop automatico alle attività governative non essenziali. Le trattative si sono bloccate principalmente sulle richieste dei Democratici per maggiori fondi destinati alla sanità.
Il vicepresidente JD Vance ha cercato di rassicurare gli operatori finanziari, dichiarando che non si attende uno shutdown prolungato e che l’amministrazione confida nell’appoggio di almeno altri cinque senatori democratici moderati, oltre ai tre che hanno già votato insieme ai repubblicani.
L’ultimo blocco federale, anch’esso sotto la presidenza Trump, durò circa un mese e comportò effetti economici tangibili. Secondo le stime del Congressional Budget Office, l’attuale impasse potrebbe avere conseguenze significative: circa 750.000 dipendenti federali resteranno senza lavoro, con un impatto di Us$ 400 milioni/giorno in termini di mancati stipendi. Inoltre, lo shutdown sospenderà servizi governativi fondamentali e ritarderà la pubblicazione di dati economici chiave, compreso il rapporto sull’occupazione di settembre, molto atteso dagli investitori.
Nonostante questo scenario, la reazione dei mercati è stata contenuta. Wall Street ha chiuso in leggero progresso: Dow Jones +0,1%, Nasdaq +0,4% e S&P500 +0,3%.
Sul fronte obbligazionario, il rendimento del Treasury decennale è sceso al 4,09%, in calo di sei punti base, mentre l’oro ha aggiornato i massimi toccando quota 3.860 Dollari/oncia e avvicinandosi alla soglia psicologica dei 3.900 dollari, confermandosi bene rifugio per eccellenza.
In Europa, l’attenzione si è concentrata sui dati di inflazione dell’Eurozona. A settembre il dato è salito leggermente, ma le prospettive restano di discesa grazie al rallentamento della crescita salariale, ai prezzi energetici contenuti, a un euro più forte e a una domanda interna ancora moderata.
Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread BTP/Bund si è ridotto a 81 bps, col rendimento del decennale italiano al 3,5%, quello tedesco al 2,69% e il francese al 3,51%, risultando leggermente superiore a quello italiano.
A Piazza Affari l’indice ha guadagnato 0,83%, in linea con le altre borse europee. Sul tema delle finanze pubbliche italiane, secondo Bloomberg la bozza di bilancio 2025 in discussione prevede un deficit pari al 3% del PIL, cioè entro il massimo consentito dall’Unione Europea. La stima di crescita è +0,6% nel 2025 e +0,7% nel 2026. Rientrare nei parametri di Maastricht potrebbe aprire la strada a un’uscita dell’Italia dalla procedura europea per disavanzo eccessivo.
Dall’altra parte dell’Atlantico, i dati sul mercato del lavoro hanno sorpreso in negativo. L’ADP Employment Report ha segnalato una perdita di 32.000 posti di lavoro nel settore privato a settembre, contro attese per un incremento di 50.000. Ad agosto la revisione aveva già mostrato una lieve contrazione di 3.000 posti. Il dato alimenta la percezione che il mercato del lavoro americano stia rallentando più rapidamente del previsto, fattore che potrebbe influenzare le prossime mosse della Federal Reserve.
Il dollaro ha reagito indebolendosi: l’euro è salito a 1,175, in rialzo dello 0,2%. In direzione opposta l’oro, che continua a rafforzarsi come bene rifugio, mentre anche Bitcoin ha ripreso quota, riportandosi a 118.500 dollari, riaffermando, almeno temporaneamente, un ruolo simile a quello dell’oro in contesti di incertezza.
In Asia la scena è stata dominata dalla Corea, con l’indice Kospi in rialzo, +3% e i titoli tecnologici sugli scudi. Samsung ha guadagnato +5% e Hynix addirittura +11%, toccando massimi pluriennali grazie all’annuncio di accordi preliminari con OpenAI per la fornitura di chip per il progetto Stargate.
In Giappone Nikkei225 a +0,7%, sostenuto dal quarto giorno consecutivo di rafforzamento dello yen, scambiato a quota 147 contro dollaro. La fiducia delle grandi imprese nipponiche è migliorata per il secondo trimestre consecutivo, aumentando le probabilità di un imminente rialzo dei tassi da parte della Bank of Japan. Sul fronte politico, i media locali anticipano che il nuovo leader del Partito Liberal-Democratico sarà anche destinato a diventare Primo Ministro, anche se la coalizione di governo ha perso la maggioranza in entrambe le camere del Parlamento.
Gli indici globali confermano il trend positivo: sia l’MSCI All Countries che l’MSCI Asia Pacific hanno aggiornato i propri massimi storici.
Il petrolio resta debole, col Brent a 65,7 dollari/barile in un andamento laterale, dopo che le scorte statunitensi sono aumentate di 1,792 milioni barili a 416,5, ben oltre le attese di +0,3 milioni. La produzione americana è salita a 13,5 milioni barili/giorno, il livello più alto da marzo, favorita dall’aumento per la quinta settimana consecutiva del numero di impianti di trivellazione.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.10.2025S’è chiuso un 3’ trimestre splendido per oro, borse asiatiche, Usa ed EU.
Democratici e Repubblicani in disaccordo per evitare lo "shut-down"
Petrolio e Dollaro i «looser» del trimestre.
Cryptos, argento e metalli industriali di nuovo ben comprati.
Settembre si è chiuso con una nota positiva per i mercati europei, spinti dal primo taglio dei tassi della Fed e capaci di scrollarsi di dosso – almeno in parte – le ombre geopolitiche e la guerra commerciale. L’Euro Stoxx 600 ha segnato il terzo mese consecutivo in rialzo (+2,7%), confermando il sentiment costruttivo.
Tra le piazze del Vecchio Continente, brilla ancora Madrid (+3,6%), già “maglia rosa” in agosto, seguita da Parigi (+2,5%) che ha ritrovato slancio dopo la crisi di governo. Più indietro Milano (+1,3%), mentre Francoforte (-0,6%) resta in territorio negativo. A trainare gli scambi, i settori più ciclici: materie prime (+9,2%), retail (+8,2%) e tecnologia (+6,8%). In calo invece il comparto food & beverage (-4,8%).
Il 30 settembre ha portato tensioni per il rischio di shutdown Usa, con Borse europee caute ma in recupero nel finale: Milano +0,4%, Parigi sopra la parità. Oltreoceano, Wall Street ha chiuso in verde: Dow Jones +0,18%, Nasdaq +0,30%, S&P500 +0,41%. Con questo, si è archiviato un terzo trimestre brillante: S&P +7,4%, Nasdaq quasi +11%, Dow +1,7% (quinto trimestre consecutivo in crescita).
Settembre è stato il migliore degli ultimi 15 anni per l’S&P500 (+3,5%), mentre il trimestre, +7,4%, miglior risultato dal 2020. Da inizio 2025, l’indice avanza +13,7%, con un record toccato il 23 settembre a 6.699 punti.
Storicamente, il quarto trimestre è il più favorevole per Wall Street: nell’80% dei casi dal 1928 a oggi si è chiuso in rialzo, con guadagni medi oltre il +4%. Ma i rischi non mancano: rallentamento della domanda di intelligenza artificiale, possibile debolezza macro, tensioni sul mercato obbligazionario.
Shutdown: storia nota, ma timing delicato: lo shutdown non è di solito un fattore di grande impatto, ma questa volta arriva in un contesto più fragile. Le agenzie di rating (Moody’s ha già declassato gli Usa a maggio) potrebbero rivedere il merito di credito. Senza accordo tra Democratici e Repubblicani, il blocco delle attività governative scatterebbe già oggi, 1° ottobre.
I dati macro più attesi, e a rischio di non-pubblicazione, restano i non-farm payrolls di venerdì. Intanto, i JOLTS (offerte di lavoro insoddisfatte) confermano domanda stabile di lavoro, ma la fiducia dei consumatori di settembre è scesa a 94,2 contro i 96 attesi.
Il vicepresidente Fed Jefferson avverte: mercato del lavoro in rallentamento sì, ma pressioni inflazionistiche ancora elevate. Non è comunque escluso un nuovo taglio da 25 punti base già a fine ottobre.
Oro superstar, petrolio in affanno:: l’oro continua la sua corsa, toccando i 3.871 dollari/oncia, per poi stabilizzarsi attorno a 3.800. Si tratta del settimo trimestre positivo negli ultimi otto (+16%), sostenuto da tensioni geopolitiche, acquisti delle banche centrali e debolezza del dollaro.
Sul fronte opposto, il petrolio resta debole: Brent sotto 68 dollari/barile. Tra lunedì e martedì ha perso -3% su rumors di nuovi aumento produttivo dell’Opec+, in dscussione in settimana.
Bond: seduta positiva per i titoli di Stato. Lo spread BTp-Bund resta stabile a 85 punti base, con rendimento decennale italiano al 3,56%. Lo spread OAT-Bund è a 82 bps.
Secondo Christine Lagarde, con i tassi al 2% l’ECB è ben posizionata per gestire eventuali shock. Anche il vicepresidente de Guindos ha ribadito che l’attuale livello è “adeguato”.
Nel Regno Unito, il PIL è salito dello 0,3% QoQ e dell’1,4% YoY, meglio dell’1,2% previsto.
In Italia, inflazione di settembre in calo: -0,2% MoM, +1,6% YoY.
Stamane, in Asia luci e ombre: con le borse cinesi e di Hong Kong chiusi fino all’8 ottobre, troviamo il Nikkei a -0,84%, lo yen si rafforza a 147,9 per dollaro (pur in calo del 2,7% QoQ).
A Taipei Taiex +1%, a Seul Kospi +0,7%.
L’India sorprende: Sensex +0,8% dopo un trimestre in calo del -7,4%. Le buone condizioni meteo migliorano le prospettive agricole e spingono l’ottimismo sui consumi interni.
L’indice Bloomberg Commodity (104,80 usd) ha chiuso il trimestre a +2,6%, trainato da oro (+16%), argento (+30%), caffè (+25%), rame (+4%), alluminio (+3,2%), acciaio (+10%). Zavorra invece da petrolio e gas (-2,5%).
Cripto in evidenza: Bitcoin scambia a 114.700 dollari, con un trimestre a +6,5%, che segue il +30% precedente. Il bilancio 2025 è +22%. Cresce l’appeal come “bene rifugio” parallelo all’oro.
Novità in arrivo: Vanguard valuterebbe di aprire ai suoi oltre 50 milioni di clienti (11.000 miliardi AUM) l’accesso a ETF su Bitcoin ed Ether di altre società.
Bond USA ed Europa: prevale la calma, col rendimento del Treasury decennale fermo a 4,14%, e volatilità contenuta. In Europa: Bund 2,71%, BTp e OAT 3,53%.
👉 In sintesi: settembre ha regalato una stagione di record a equity e oro, mentre petrolio e dollaro restano deboli. Ma il vero protagonista del Q4 sarà il braccio di ferro politico negli Usa: se lo shutdown si prolungherà, il rally di fine anno rischia di incepparsi.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.09.2025Sembra tornato il «risk/on mood» sulle borse Usa e asiatiche.
USA: sale il PIL e scendono richieste sussidi disoccupazione USA.
Se inflazione Usa lo permetterà, FED taglierà 2 volte entro fine anno.
Oro e argento ancora sù: rialzo solido, per pluralità e varietà di compratori.
Ultima seduta della settimana col sorriso per i listini europei, capaci di dribblare i nuovi dazi di Trump sui farmaci e chiudere in volata, complici i dati Usa sull’inflazione PCE in linea con le attese: per ora, la guerra tariffaria non ha riacceso la corsa dei prezzi.
Bilancio settimanale solo con guadagni frazionali, frenati dal taglio dei target del settore auto, sotto pressione tra frenata cinese, dazi e rallentamento dell’elettrico, e dalla prudenza di Jerome Powell su possibili ulteriori tagli dei tassi, mentre Wall Street continua a vivere giornate complicate sul fronte tecnologico. Nonostante ciò, le piazze europee si sono mosse in territorio positivo: Milano +0,8%, la migliore, seguita da Londra +0,7%, Madrid +0,6%, Francoforte +0,4% e Parigi +0,2%.
Resta alto il dibattito sul percorso dei tassi Fed: Wall Street, reduce da tre chiusure in rosso, resta prudente, con i tecnologici sotto pressione.
A trainare i listini del Vecchio Continente, invece, sono banche e assicurazioni. Sul fronte dazi, Trump ha confermato che dal 1° ottobre scatteranno nuove tariffe: 100% sui farmaci, 25% sugli autocarri e 30% sui mobili importati. Il messaggio è chiaro: chi non produce in America, pagherà il conto.
Intanto, a New York il dato sull’inflazione PCE ha regalato ossigeno: il Dow Jones +0,66%, il Nasdaq +0,38% e lo S&P 500 +0,56%. Ma gli analisti guardano oltre, concentrati sull’Intelligenza Artificiale dopo la partnership Nvidia–OpenAI, e sul dossier semiconduttori, con la Casa Bianca che valuta un piano per ridurre la dipendenza da chip esteri.
Sul macro americano, sorpresa dal Pil del secondo trimestre, rivisto al rialzo a +3,8% annuo dal precedente +3,3%, a testimonianza della solidità della congiuntura. Le richieste di sussidi di disoccupazione, invece, sono scese di 14.000 unità a 218.000, meglio delle attese (235.000). Dati che rendono più complessa la posizione della Fed, forse meno aggressiva nei tagli al costo del denaro.
Sul valutario, l’euro si rafforza verso quota 1,17 dollari, stabile sullo yen (sotto quota 175). Il dollaro/yen scende sotto 149. Energia in rialzo: Brent +1,5% sopra i 70 dollari, WTI +2% oltre 66 dollari, gas a 32,5 €/MWh sul TTF di Amsterdam. Lo spread BTP-Bund chiude a 86 pb, un punto in meno, con il rendimento del decennale in calo al 3,61% dal 3,64%.
La settimana inizia in Asia con tono positivo: salgono Cina, Corea del Sud e Australia, mentre il Nikkei arretra di -0,5% per lo stacco dividendi. In Cina, l’Hang Seng +1,3%, il CSI 300 +0,5% (da inizio trimestre +16%) e i profitti industriali in ripresa. Esordio scoppiettante per Sony Financial Group: +37% al debutto sul listino giapponese, prima quotazione diretta sul Nikkei da oltre vent’anni. Bene anche Seul (Kospi +1,2%) e Sydney (S&P ASX200 +0,6%).
Sul fronte europeo, fari puntati sulla Francia. Il rendimento dell’OAT decennale è balzato dal 3,20% di inizio anno al 3,60%, massimo da 15 anni, azzerando lo spread con l’Italia. Scope ha confermato il rating AA-, ma ha tagliato l’outlook a negativo per via di debito e instabilità politica.
Il nuovo premier Lecornu punta a ridurre il deficit al 4,7% del Pil nel 2026 e al 3% entro il 2029, senza reintrodurre la tassa sul patrimonio. Gli analisti restano scettici: il deficit potrebbe arrivare al 6% già a fine anno. Occhi puntati su Moody’s il 24 ottobre, che attualmente assegna alla Francia un rating Aa3 con outlook stabile.
Materie prime protagoniste: il Brent 69,8 $/barile ha chiuso la miglior settimana da tre mesi e mezzo (+5%), tornando sopra i 70 $. Tuttavia, l’OPEC+ potrebbe decidere domenica 5 ottobre di aumentare la produzione di almeno 137.000 barili/giorno, smorzando il rally. A traino, l’Indice Bloomberg Commodity ha chiuso la miglior settimana da due mesi e mezzo (+2%) a quota 105,1 $, con bilancio annuo a +6%, sostenuto dai metalli preziosi.
Protagonista assoluto l’oro, che vola a 3.805 $/oncia, oltrepassando i 3.800 $ e centrando la sesta settimana positiva di fila (+2%), record dal 1979. Da inizio anno l’avanzata è di +45%, alimentata dagli acquisti delle banche centrali e dalla corsa agli ETF garantiti da lingotti.
Riflessi positivi anche sulle cripto: il Bitcoin rimbalza a 111.900 $, terzo rialzo consecutivo dopo tre settimane di debolezza che avevano bruciato oltre 160 miliardi di $ di capitalizzazione.
Sul mercato obbligazionario Usa, il Treasury decennale segna rendimento al 4,16%, massimo da tre settimane, nonostante la terza settimana negativa di fila (-0,4%). Ma settembre, se chiuderà così, consegnerà il terzo trimestre positivo consecutivo (+0,3%). L’inflazione PCE, su base annua, resta stabile: +2,7% generale, +2,9% core.
In Italia, il BTP decennale riparte dal 3,56%, reduce da cinque settimane negative consecutive. Fitch ha offerto un assist, ma la vera partita si gioca sulla Legge di Bilancio 2026, che il governo si prepara a presentare, delineando un quadro economico-fiscale decisivo per il prossimo triennio.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 26.09.2025Nessuna sorpresa dal dato di inflazione PCE Usa di agosto.
Il Pil Usa nel 2’ trimestre è salito +3,8% QoQ, dopo un primo trimestre fiacco.
Trump: dazi 100% su farmaci stranieri dal 1’ ottobre.
Crypto ancora deboli, stupisce la divergenza con l’oro.
Il Pil degli Stati Uniti sorprende nel secondo trimestre con un +3,8% QoQ, sopra le attese, confermando la resilienza dell’economia americana.
Nonostante ciò, le Borse europee hanno chiuso in negativo: Milano -0,43%, Parigi -0,41%, Londra -0,39%, Francoforte -0,56% e Madrid -0,38%. Wall Street ha registrato perdite frazionali comprese tra -0,2% e -0,5% a seconda degli indici. L’attenzione degli investitori resta ora rivolta ai dati di venerdì sull’indice PCE Usa di settembre, la misura preferita dalla Federal Reserve per monitorare l’inflazione: una lettura debole potrebbe rafforzare l’ipotesi di un nuovo taglio dei tassi a ottobre.
Ad agosto il PCE è cresciuto dello 0,3% MoM e del 2,7% YoY, in linea con le attese e sopra il 2,6% del mese precedente. La componente core è salita dello 0,2% MoM e del 2,9% YoY, anch’essa in linea con le stime. Secondo il CME FedWatch, i mercati scontano con una probabilità del 93% un taglio di 25 punti base a ottobre, e con il 59,8% la possibilità di un ulteriore intervento a dicembre.
In Europa, cattive notizie dal comparto industriale: Bosch sarebbe pronta a tagliare migliaia di posti di lavoro, oltre ai 9.000 già annunciati entro fine 2024. Sul fronte politico americano, Donald Trump ha annunciato dazi del 100% su qualsiasi farmaco brevettato non prodotto in stabilimenti situati negli Stati Uniti, con esenzioni solo per cantieri già avviati.
La notizia ha avuto impatto immediato sul comparto farmaceutico: Merck -2,6%, Eli Lilly -3,7%, l’indice S&P500 Healthcare -1,7%, con performance YTD a -2,5%. In Europa, lo Stoxx Healthcare -7,4% YTD, in netto contrasto con lo Stoxx600 +8,4%.
Sul fronte obbligazionario, lo spread BTP-Bund è risalito a 87 punti base (+2 pb), con il rendimento del decennale italiano in aumento al 3,64% dal 3,59% della vigilia.
Tra le singole storie societarie, spicca Intel +5,8%, dopo indiscrezioni su un possibile investimento da parte di Apple, volto a rafforzare un’azienda oggi parzialmente controllata dal governo Usa. Le due società starebbero anche valutando ulteriori forme di collaborazione. In ambito macro, le richieste di sussidi di disoccupazione Usa sono calate di 14.000 unità a 218.000, contro attese a 233.000.
Nelle borse asiatiche, la seduta del 26 settembre si è aperta in rosso: l’indice MSCI Asia Pacific -0,5%, dopo la terza chiusura negativa consecutiva di Wall Street.
A metà giornata (ore 13.00 CET) le Borse europee segnano un rialzo medio di circa +0,5%, mentre i future Usa sono piatti. Bene ancora il settore difesa, favorito dai nuovi sconfinamenti di aerei russi nello spazio NATO: secondo Bloomberg, Mosca sarebbe stata informalmente avvertita che eventuali violazioni future comporteranno l’abbattimento dei velivoli.
In Giappone, il Nikkei -0,5%, mentre lo yen si indebolisce fino a 149,7 per dollaro, vicino alla soglia psicologica di 150. Bank of America ha rivisto le sue previsioni sul cambio dollaro/yen a 153 entro fine 2025, dal precedente 155, per effetto della maggiore debolezza del biglietto verde.
I titoli farmaceutici nipponici hanno sofferto: Sumitomo Dainippon Pharma, Chugai e Otsuka -3/-4,5%, Daiichi Sankyo -1,6%. A Hong Kong WuXi AppTec e WuXi Biologics -1,6%, in Cina continentale CSPC -4,6% e Jiangsu Hengrui -1,8%, in India Dr Reddy’s -1,2% e Sun Pharma -3%.
Negativi anche gli indici cinesi: Taiex -1,8% a Taipei, azzerando i guadagni della settimana; Hang Seng -0,6%, CSI 300 -0,3% (ma +1,6% su base settimanale). In Corea, il Kospi -2,7%, penalizzato da prese di profitto su Samsung -4% dopo quattro sedute di rialzo. Sul fronte geopolitico, il presidente sudcoreano Lee Jae-myung ha dichiarato che la Corea del Nord è nella “fase finale” dello sviluppo di un missile balistico intercontinentale nucleare in grado di colpire gli Stati Uniti.
Sul fronte delle materie prime, il Brent resta poco sotto i 70 $/barile, livello che non supera da due mesi. Il bilancio settimanale è positivo per circa +4,5%, miglior risultato da metà giugno. Due i fattori chiave: 1) attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche russe che hanno spinto Mosca a limitare esportazioni e produzione; 2) calo superiore alle attese delle scorte Usa. L’oro si stabilizza a 3.749 $/oncia, vicino al massimo storico di 3.791 $: quinta settimana positiva consecutiva con un guadagno provvisorio di +1,7%.
Sul mercato valutario, l’euro/dollaro scambia a 1,168, mentre il dollaro si rafforza, segnando la prima settimana positiva dopo tre in rosso. Trump ha però contribuito a frenare il rally con nuove pressioni sulla Fed e critiche al presidente Powell, accusato di mantenere tassi “troppo alti”. Il presidente ha elogiato i dati del Pil ma ribadito che, senza le politiche tardive della Fed, il costo del denaro sarebbe già vicino al 2%.
Infine, nel comparto crypto, continua la debolezza di Bitcoin (109.400 $), in calo di quasi -4% nella seduta di ieri. Colpisce la divergenza con l’oro: la criptovaluta ha annullato tutti i guadagni accumulati da inizio settembre, mentre il metallo prezioso mantiene un progresso di circa +10% nello stesso periodo.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.09.2025Pausa di riflessione per Wall Street, che consolida i massimi storici.
Tecnologia sembre in auge. Prosegue il trend di recupero della tech cinese.
Oro punta a nuovi massimi, fase laterale per Bitcoin.
Mercato obbligazionario calmo, premia debito sovrano italiano.
Tensioni geopolitiche e mercati tra cautela e opportunità. La settimana prosegue nervosa, con i riflettori puntati su New York, dove è in corso l’80ª assemblea generale delle Nazioni Unite. Sul tavolo restano i nodi delle tensioni internazionali, mentre in Europa arriva un nuovo segnale di debolezza dalla locomotiva tedesca: l’indice Ifo di settembre scende a 87,7 punti, in calo rispetto agli 88,9 di agosto, confermando la frenata dell’economia.
Negli Stati Uniti, l’attenzione è tutta sulla Federal Reserve. Il presidente Jerome Powell ha ribadito che la politica monetaria resta «moderatamente restrittiva» anche dopo il recente taglio dei tassi, aprendo la porta a ulteriori riduzioni nei prossimi mesi. Tuttavia, ogni decisione dipenderà dal bilanciamento fra la debolezza del mercato del lavoro e i segnali di inflazione ancora ostinata. L’obiettivo resta chiaro: mantenere la stabilità dei prezzi senza compromettere l’occupazione.
Le divergenze però si accentuano: Stephen Miran, neo-consigliere Fed vicino a Trump, spinge per portare il costo del denaro al 2%, mostrando la crescente spaccatura interna.
Dopo i record toccati nelle scorse settimane grazie al traino dell’intelligenza artificiale, gli indici americani hanno chiuso in calo. Il Dow Jones ha perso /0,36%, il Nasdaq -0,34%, mentre lo S&P50 -0,29%.
Fra i titoli più osservati, Nvidia ha continuato a correre dopo l’annuncio di un maxi-investimento da 100 miliardi di dollari in OpenAI, mentre Micron Technology ha deluso il mercato con previsioni poco brillanti. Rally invece per Alibaba, che ha annunciato nuovi investimenti nell’AI, e volata record per Lithium America (+70%), dopo le indiscrezioni di Reuters su un possibile ingresso del governo americano nel capitale con una quota fino al 10%.
Le Borse europee ieri hanno chiuso in ordine sparso, con Milano poco sotto la parità. Milano si avvia a chiudere settembre come terzo miglior listino globale, con un progresso del 28% da inizio anno. Davanti solo il Kospi di Seul (+31%) e l’Ibex di Madrid (+31%). A premiare il mercato italiano sono stati la stabilità politica, conti pubblici migliori del previsto, la resilienza dell’economia e i risultati societari oltre le attese.
Il comparto tecnologico è tornato protagonista, trainato da Alibaba e dalla rinnovata corsa globale all’intelligenza artificiale. Grande fermento anche per il settore difesa: le parole di Donald Trump all’Onu sugli sconfinamenti russi e sul conflitto in Ucraina hanno fatto decollare le quotazioni. Leonardo-Finmeccanica si è mossa al rialzo insieme ai colossi continentali: Airbus e Thales a Parigi, Bae Systems e Rolls Royce a Londra, Rheinmetall a Francoforte e Saab in Svezia.
Sul mercato valutario il dollaro resta debole, con l’euro vicino a 1,18. Dopo la reazione iniziale al taglio dei tassi Fed, i commenti più prudenti di Powell hanno riportato volatilità sul cross. La flessione della valuta americana non riflette un disimpegno dagli asset USA, quanto piuttosto la crescente diffidenza degli operatori verso la credibilità politica dell’amministrazione.
Sul fronte dei preziosi, l’oro è tornato a salire dopo la correzione della vigilia, sostenuto anche dalla notizia che la Cina sarebbe disposta a custodire le riserve auree di altri Paesi.
Obbligazionario e spread: in Europa i rendimenti mostrano una lieve tendenza rialzista. Lo spread BTp-Bund si è allargato a 85 punti base, in aumento di 2 rispetto alla vigilia. Il rendimento del decennale italiano chiude al 3,59%, dal 3,58% della vigilia.
Asia e mercati emergenti si muovono oggi, 25 settembre, senza grandi scosse: il Nikkei 225 guadagna +0,2% dopo l’asta dei titoli di Stato giapponesi a 40 anni, che ha mostrato una domanda superiore alla media dell’ultimo anno. Nell’area cinese, Hang Seng -0,1%, CSI300 +0,6%, lieve calo per il Taiex -Taipei.
In evidenza Chery Automobile, il più grande esportatore cinese di auto, che ha debuttato a Hong Kong con un balzo dell’11% dopo un’IPO da US$ 1,2 miliardi. Bene anche Xiaomi (+2,5%), in attesa del lancio del nuovo Xiaomi17, diretto concorrente dell’iPhone17 di Apple.
Materie prime e criptovalute. Il petrolio Brent si stabilizza a 69 dollari/barile, in forte calo da inizio anno, ma ai massimi da sette settimane, dopo un +2,5% mercoledì, miglior seduta da due mesi. A sostenere i prezzi, il calo inatteso delle scorte americane e i timori legati agli attacchi ucraini alle infrastrutture russe.
Più incerta la traiettoria del Bitcoin, in calo dell’1,4% a 111.900 dollari. Secondo Michael Saylor, patron di MicroStrategy, nonostante la correzione la criptovaluta resterà la “prossima frontiera” e arriverà a valere dieci volte l’oro, spinta dall’adozione crescente nelle aziende e nelle riserve degli Stati.
Rating sovrani: Italia premiata, Francia sotto osservazione. Capitolo cruciale quello delle agenzie di rating. Dopo la promozione di Fitch all’Italia e la bocciatura della Francia, gli occhi sono puntati su DBRS (17 ottobre) e soprattutto su Moody’s (21 novembre), che potrebbe migliorare il giudizio sul nostro Paese dall’attuale livello minimo Baa3.
La Francia invece rischia: il 28 novembre S&P potrebbe abbassare ulteriormente il rating, con possibili effetti sulle strategie degli investitori istituzionali.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.09.2025Wall Street continua a segnare record ma cresce il dibattito in Fed.
Oro superstar a 3.759 USD, mentre petrolio e crypto faticano..
Europa convince su valutazioni e politica fiscale..
Nvidia scommette 100 miliardi sull’IA..
Mercati globali in bilico: dopo i record messi a segno da Wall Street la scorsa settimana, spinti dall’ottimismo sui tagli della Federal Reserve e dal rally tech, l’Asia apre contrastata. Oggi i listini del Pacifico si muovono senza direzione, il dollaro resta stabile e i future USA oscillano leggermente in attesa dei dati PMI di domani.
I mercati restano in bilico tra euforia e cautela: l’autunno si preannuncia caldo, tra banche centrali, dati macro e tensioni geopolitiche.
Nel frattempo, dieci funzionari della Fed — incluso Jerome Powell, atteso per domani — prenderanno la parola, con i mercati pronti a scrutare ogni sfumatura.
Oro da record, Milano positiva. A Piazza Affari ieri, 22 settembre, il Ftse Mib archivia la seduta in rialzo di +0,26%. Brilla l’oro, che segna un nuovo massimo storico a 3.759 dollari. Da inizio anno il metallo giallo vola di +42,5% in USD (+25% in euro), candidandosi a fare del 2025 l’anno migliore dal 1979. Operativamente, la rottura di quota 3.500 USD ha innescato nuovi acquisti, con target a 3.800 USD per prese di profitto.
TikTok: l’accordo “made in USA”: novità sul fronte geopolitico-tecnologico: la versione americana di TikTok sarà indipendente da ByteDance e userà una copia dell’attuale algoritmo, gestito da Oracle. Dati e codice resteranno negli USA, lontani da Pechino. Secondo la Casa Bianca, l’intesa preliminare non prevede né partecipazioni pubbliche né “golden share”, ma soddisfa le richieste del Congresso.
Fed divisa, Bostic frena. Non tutti dentro la Fed condividono la corsa ai tagli: Raphael Bostic (Atlanta FED) ha dichiarato al WSJ di essere “preoccupato” dall’inflazione “troppo alta per troppo tempo”. Anche Alberto Musalem (St. Louis) invita alla prudenza. Intanto l’S&P500 aggiorna per la nona volta da settembre il suo record, a 6.698 punti (+0,5%).
Europa: revival di interesse. Le Borse europee non toccano ancora i massimi ma attraggono flussi globali grazie a rendimenti resilienti e a valutazioni più convenienti. Lo Stoxx 600 guadagna il +9,2% YTD, trainato dal boom di Aerospace & Defense (+62%) e Banche (+45%), contro il +13,5% dell’S&P500 sostenuto dall’IA. Sul piano valutazioni, il gap è netto: 15,6x P/E forward per lo Stoxx 600, contro 25,3x per l’indice USA.
La politica fiscale europea dà ulteriore spinta: fondo infrastrutturale tedesco da 500 miliardi di euro e impegno dell’Eurozona ad aumentare la spesa per la difesa al 3,5% del PIL. Misure definite “rivoluzionarie”.
Non mancano, però, scivoloni: lo Stoxx 600 ha ceduto lo -0,25%, zavorrato dall’automotive. Volkswagen -3,9%, Porsche -4,3%, mentre pesa il profit warning.
Buffett vende Byd. Sul fronte asiatico, fa rumore il disimpegno di Warren Buffett: la sua Berkshire Hathaway avrebbe completato la cessione della quota in Byd, gigante EV cinese. Il titolo perde il -3,35% a Hong Kong, dopo i ribassi iniziati già tre anni fa.
Asia-Pacifico: quadro misto
• Kospi (Corea del Sud): +0,5%, nuovo record; Samsung +2,9% dopo upgrade di Goldman Sachs.
• Cina: Hang Seng -1,1%, CSI 300 -1,1%; Hong Kong in allerta per un super-tifone.
• Australia (S&P ASX200): +0,6%.
• Singapore (Straits Times): +0,3%.
• Mumbai (BSE Sensex): poco sotto la parità.
• Giappone: mercato chiuso per festività.
Intanto Nvidia annuncia un investimento monstre da 100 miliardi di dollari in OpenAI, dedicato a nuovi data center e infrastrutture IA. Il titolo balza +3,9%.
Materie prime e valute. Il petrolio scivola per il quinto giorno consecutivo: timori geopolitici bilanciati da eccesso di offerta. L’Iraq, secondo produttore OPEC, prevede esportazioni di settembre tra 3,4-3,45 mln b/g. In ottica trading: buy a 65 USD, sell a 73 USD.
Sul Forex, l’EUR/USD scambia a 1,18, vicino ai minimi quadriennali (1,1919) dopo la mossa Fed. Il dollaro sconta nuovi tagli rapidi.
Il Bitcoin arretra sui minimi delle ultime due settimane, attorno a 112.500 USD, muovendosi in controtendenza rispetto all’oro. Intanto Strategy dichiara all’SEC l’acquisto di 850 BTC (15-21 settembre) per 99,7 mln USD, a un prezzo medio di 117.344 USD.
Bond & Rating. Negli USA, il rendimento del Treasury decennale sale a 4,15%. Il mercato sconta altri due tagli Fed nel 2025 e fino a uno/due nel 2026, ma il dato chiave sarà il PCE Deflatore di agosto (atteso al +2,7% annuo, dal +2,6% di luglio; core stabile al +2,9%).
In Italia, il BTP decennale quota al 3,54%, con spread di +2 pb sull’OAT francese e 79 pb sul Bund. La promozione di Fitch ha rilanciato le prospettive di un ritorno al rating “A”. Prossimi appuntamenti cruciali: 21 novembre con Moody’s (attualmente Baa3, outlook positivo), e le altre review di S&P (10 ottobre), DBRS (17 ottobre) e Scope (31 ottobre).
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.






















