WisdomTree - Tactical Daily Update - 26.01.2022Tentativo di rimbalzo delle Borse nel giorno della Fed. La volatilita’ resta alta.
Stasera, come esito del FOMC, i dettagli sulla svolta “hawkish” della FED.
Petrolio alle stelle, l’inflazione sara’ elevata anche nei prossimi mesi.
Cryptovalute tentano di risollevarsi, ma e’ tutto da confermare.
Ieri, 25 gennaio, le Borse europee, dopo il crollo di lunedi’ 24 costato in media -3,6%, si sono stabilizzate ed hanno chiuso con marginali recuperi: FtseMib italiano +0,2%, Dax40 tedesco+0,8%, Cac40 francese +0,7%, mentre il Ftse100 britannico ha primeggiato col +1,0%.
Ancora una giornata di vendite prevalenti a Wall Street, che resta imprevedibilmente volatile, dopo aver sorpreso tutti, lunedi’ 24 passando da -4% ad un leggero rialzo. Ieri, lo S&P500 è arrivato a perdere il -2,5% a inizio seduta, per poi recuperare nel pomeriggio fino alla parita ‘e tornare a scendere verso la chiusura.
Al closing, lo S&P500 ha perso -1,2% e il Nasdaq -2,3%, mentre il Dow Jones, che e’ un indice molto concentrato, grazie al +9% di American Express ed al +5,5% di IBM, ha sfiorato il pareggio, -0,2%.
Resta il fatto che, a meno di fenomenali recuperi nelle ultime 4 sedute, il mese di gennaio, col -8,6% dello S&P500 ed il -13,4% del Nasdaq, potrebbe essere archiviato come il peggior dall’inizio della pandemia.
Ieri, 25 gennaio, e’ iniziato il FOMC (Federal Open Market Committee), il Comitato di politica monetaria della FED (Banca Centrale Americana), che dovrebbe decidere il rialzo dei tassi dei tassi gia’ a marzo, da +0,25%: l’annuncio ufficiale, alle 20.00 CET, conterra’ anche indicazioni sul piano di contrasto all’inflazione (CPI) che negli Stati Uniti ha toccato +7,0% a dicembre.
Dopo anni di “easing monetario” spinto, quella della politica monetaria della FED e’ una svolta restrittiva radicale ed e’ normale che scateni un’elevata volatilita’ sul mercato azionario: l’indice Vix, che misura la volatilita’ delle opzioni sull’S&P500 è salito ieri a 30, ai massimi da un anno.
Diverso l’impatto sul mercato dei Governativi Usa: l’interruzione da 2 settimane del trend ascendente dei rendimenti dei Treasury sembra essere l’effetto della fase di acuta risk-adversione, ma la prospettiva di una risalita dei tassi di interesse e’ intatta.
Come fattore addizionale di preoccupazione troviamo la questione del conflitto strisciante tra Russia e Ucraina sul destino delle province ribelli di Donetsk e Luhanks che riaccende la tensione tra Russia e Stati Uniti su armamenti, estensione della Nato nell’Est-Europa e crisi del gas. Sembrerebbe prevalere la via diplomatica di risoluzione del conflitto.
E’ quasi passata in secondo piano la pandemia, poiche’ a fronte di un numero di contagi sempre piu’ alto si misura una letalita’ ridotta ed una minor pressione sugli ospedali.
Anche la pubblicazione dei conti trimestrali/anno 2021, in pieno svolgimento negli Usa e iniziata anche in Europa, riceve minor attenzione rispetto ad altre fasi storiche.
Un ritorno di interesse per le trimestrali e’ scontato, vista l’importanza dei messaggi sulla prospettiva 2022 che verra’ espresso dal management di molte societa’ strategiche: oggi sara’ il turno di Johnson&Johnson, Verizon, American Express, General Electric e, amercati chiusi, di Microsoft.
Quella di ieri, 25 gennaio, e’ stata una giornata povera di dati macro e, almeno in Italia, l’attenzione degli operatori e’ stata riservata alla seconda infruttuosa giornata di votazione per eleggere il Presidente della Repubblica.
Il mondo degli investimenti vedrebbe bene un secondo mandato all’attuale Capo dello Stato Sergio Mattarella, perche’ darebbe continuita’ al Governo Draghi sino a fine mandato, a marzo 2023.
Sul versante valutario, la convinzione che la stretta monetaria della Fed sarà sostanziale, da’ forza al Dollaro, tornato sotto 1,13 verso Euro (+0,3%, ore 11.45 CET).
Tra commodities resta protagonista per il suo impatto sull’inflazione, il continuo aumento del prezzo del petrolio, col WTI (greggio di riferimento nord-americano) che ieri ha segnato +2,6% a 85,6 Dollari/barile e stamattina aggiunge +0,5% a 86,0.
L’American Petroleum Institute prevede un nuovo calo delle scorte di mid-distillates negli Usa, dopo i -700 milioni di barili della scorsa settimana.
L'Amministrazione Biden continua a “rilasciare” petrolio delle riserve strategiche, di circa 40 milioni di barili da dicembre. Forse cio’ ha prevenuto carenze lungo la filiera di approvvigionamento, ma non ha impedito ai prezzi di salire ai massimi dal 2014.
Il mercato obbligazionario e’ tranquillo: lo spread di rendimento tra BTP e Bund decennali e’ stabile a 136 bps, rendimento del BTP a +1,29% (ore 12.00 CET).
Il prezzo dell'oro oggi sembra consolidare i recenti progressi, sopra 1.840 Dollari/oncia, massimi da novembre.
Stamattina osserviamo maggior tranquillita’ sul versante azionario con chiusure poco mosse dei listini asiatici: Nikkei giapponese -0,2%, Hang Seng di Hong -Kong -0,2%, CSI300 di Shanghai e Shenzen +0,3%, Kospi coreano -0,3%.
Le Borse europee sono partite in deciso rialzo, sperando nella soluzione diplomatica della crisi ucraina e dando per scontata la svolta restrittiva che della Fed. I rialzi medi, a fine mattinata, sono +1,7% (ore 12.00 CET). Positivi anche i future Usa: quello sull’S&P500 indica +1,3% quello sul Nasdaq +2,0% (ore 12.00 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.01.2022Risk-adversion molto evidente: Wall Street da -4% a positiva in chiusura.
Inflazione alta, Banche Centrali “falchi”, crisi ucraina: tutto e’ “contro” le azioni.
Oggi e domani il Comitato di politica monetaria della FED: attesa nervosa.
Cryptovalute senza pace, tentano di fare una base dopo il -50% medio.
L'attesa per le indicazioni della Federal Reserve sull’aumento dei tassi creano nervosismo e forte volatilita’ sulle Borse europee ed americane.
Le Borse europee ieri, 24 gennaio, sono state interessate da un’intensa pressione venditrice, chiudendo in sensibile calo, pur con un cenno di recupero sul finale.
Il FtseMib italiano ha perso -4,0%, di cui -0,4% come effetto “dividendi”, tornando sui livelli di novembre 2021. Il Cac40 francese ha perso -4,0%, il Dax tedesco -3,8% e il Ftse100 britannico -2,7%.
Giravolta sbalorditiva a Wall Street, che ha chiuso positiva dopo una seduta per lo piu’ in pesante perdita, a tratti -4%: nelle ultime due ore un’ondata improvvisa di acquisti (ricoperture? chiusura di opzioni?) hanno ridato slancio ai listini: Dow Jones +0,3%, Nasdaq +0,6%, S&P500 +0,3%.
Poca cosa rispetto alle perdite della scorsa settimana, la peggiore per Wall Street da marzo 2020, quando il Nasdaq ha perso -7,6% e lo S&P500 -5,7%, ma sufficiente a sollevare gli operatori che temevano un finale ben piu’ rovinoso (i.e capitulation).
Preoccupano le tensioni sul possibile intervento militare russo nelle province autonome dell’est Ucraina (Donbas). Il Presidente Usa Biden starebbe considerando l’invio di truppe, oltre che di armamenti di terra, mare e cielo, distribuiti tra i vari Paesi membri della Nato nell’est Europa e nelle Repubbliche baltiche.
L'America cerca di muoversi di concerto con l'Unione Europe ed il Regno Unito per parlare ad una sola voce a Mosca, dissuadendola da atti di forza nella regione del Donbass, che porterebbe ad una nuova violazione dell’integrita’ territoriale dell’Ucraina, come gia’ avvenuto in Crimea. L’indice RTS della Borsa di Mosca ha perso ieri fino al -8%, debole anche il Rublo.
Inizia oggi la riunione del FOMC, il Comitato di Politica monetaria della FED: domani alle 20.00 CET sara’ pubblicato il Comunicato che non dovrebbe prevedere rialzi dei tassi nell’immediato, ma fornire invece indicazioni sulle mosse future: secondo il consenso degli analisti, un ritocco da +0,25%, forse addirittura +0,50%, a marzo.
L’Italia vive la fase incerta dell’elezioni del nuovo Presidente della Repubblica: i mercati finanziari sembrano non risentirne troppo: tra gli operatori sembra prevalere il favore per una permanenza di Draghi come Primo Ministro piuttosto che come Presidente italiano.
La soluzione preferita sarebbe un secondo mandato a Sergio Mattarella o una figura di grande prestigio, anche relativamente estranea al Mondo politico, sostenuta da una larga maggioranza e la prosecuzione dell’attuale Governo sino a fine mandato, a marzo 2023.
L’inflazione sale in ogni angolo del Globo ed e’ fonte di grande preoccupazione per Governi e Banche Centrali. In presenza di economie in robusta crescita e’ facile innescare pericolose spirali prezzi/salari, che alla lunga nuocciono alla prospettiva di crescita, impattando sulla capacita’ di spesa di famiglie e imprese.
In Australia nel 4’ trimestre, e’ cresciuta del +1,3% rispetto al terzo, sopra le stime di +1,0%. L’aumento annuo, +3,5%, e’ il piu’ alto dal 2014.
L’inflazione è un problema anche a Singapore, dove non era quasi esistita negli ultimi 20 anni: col +2,1% annuo di dicembre, l’Autorita’ Monetaria locale, equivalente alla Banca Centrale, ha deciso di innalzare il tetto della banda di oscillazione della valuta locale, nella speranza che sortisca un effeto simile a quello di un rialzo dei tassi ufficiali.
Buone notizie per l’economia Sud Coreana, cresciuta nel 4’ trimestre 2021 del +4,1% annuo, sopra le aspettative di consenso che indicavano +3,8%. I 3 rialzi dei tassi decisi dalla Banca centrale da agosto in poi non hanno tolto slancio alla crescita coreana: buono a sapersi..
Stamattina, 25 gennaio, tutte le Borse asiatiche sono scese, spingendo l’indice MSCI Asia ex-Japan ai livelli depressi di novembre 2020. In breve, Nikkei giapponese -1,7%, Hang Seng di Hong-Kong -1,7%, CSI300 di Shanghai&Shenzen -2,3%, Kospi coreano, -2,5%, Straits-Times di Singapore -1,8%.
I future di Wall Street, all’indomani del piu’ incredibile rimbalzo intraday che si ricordi, indicano riaperture in marcato ribasso, compreso tra -0,8% del DowJones e -2,1% del Nasdaq (ore 14.00 CET).
A fine mattinata di oggi, 25 gennaio, sono positivi tutti gli indici europei, con progressi medi del +0,6%. La strada della diplomazia sembra essere quella preferita dalle parti per la definizione della crisi Ucraina, e gli indici PMI europei sono usciti misti, con quello della manifattura sopra le attese di 57,5 a quota 59, e quello dei servizi a 51,2, in calo da 53,1 e sotto le stime di 52,6.
Poco da dire sui mercati obbligazionari: il Treasury Note decennale rende +1,75%, il suo omologo BTP italiano +1,27%, ed il Bund tedesco -0,10%. Spread 137 bps.
Della fase di avversione al rischio si avvantaggia il Dollaro, a 1,128 verso Euro, +0,4%, mentre le cryptovalute sono depresse e volatili: Bitcoin 36.300 Dollari, -1,2%.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 24.01.2021Accelera il sell-off degli asset rischiosi: tech bombardata, Nasdaq -14% dal max.
Disastro Cryptovalute, il loro valore complesivo si e’ piu’ che dimezzato.
Oro e preziosi sembrano non giovarsi del contesto di avversione al rischio.
I rendimenti dei Govies, dopo 3 settimane di salita, ripiegano…
Nell'ultima seduta della settimana passata, 21 gennaio, tutte le Borse europee hanno segnato pesanti ribassi, in parallelo alla persistente negativita’ che interessa Wall Street ormai da 3 settimane.
La convinzione che la Federal Reserve (Banca Centrale Usa) dara’ il via ad una rapida stretta monetaria per combattere l’inflazione, insieme a qualche indicazione cauta che accompagna la pubblicazione delle relazioni trimestrali delle societa’ americane, stanno alimentando un chiaro movimento di riduzione del rischio.
Domani si riunira’ il Federal Open Market Committee della FED, cioe’ il Comitato di Politica monetaria, e mercoledi’ 26, alle 20.00 CET, sara’ diffuso il Comunicato ufficiale con l’indicazione di tempi e modalita’ di rialzo dei tassi. Nei giorni scorsi e’ circolata l’ipotesi che il primo rialzo, previsto per marzo, possa essere di 50 punti base, invece dei tradizionali 25. Non resta che attendere..
Tornando alle Borse Europee, le chiusure di venerdi’ parlano da sole: FtseMib italiano -1,8%, Ftse100 britannico -1,2%, Dax tedesco -2,0%, Cac40 -1,7%.
Stessa musica per Wall Street: Dow Jones -1,3%, Nasdaq -2,7%, S&P500 -1,9%. Si e’ trattato della settimana coi maggiori cali per S&P500 e Nasdaq dal marzo 2020.
Il clima generale di risk-off ha interrotto il movimento di risalita dei rendimenti dei “governativi”, con quello del BTP decennale che scende stamani, 24 gennaio, a +1,25%, 4 bps sotto i livelli di venerdi’ e ben 15 bps meno che a meta’ gennaio. Lo spread tra Btp e Bund decennali e’ 135 bps e non segnala deterioramenti.
Il debito italiano non sembra dunque risentire del clima di incertezza che riguarda le elezioni per il Presidente della Repubblica. Il Governo Draghi, alle prese con l’impennata delle bollette energetiche per famiglie ed imprese ha varato il Decreto che stanzia Eur 5,5 miliardi di sostegni, divisi tra 1,7 alle imprese e 3,8 alle famiglie.
Bankitalia, nel frattempo, ha limato la crescita attesa 2022 per l’Italia da +4,2% a +3,8%, recependo l’effetto negativo dell’inflazione.
Le cryptovalute sono in caduta libera, negando l’attesa di essere “de-correlate” dai “risky assets”. La slavina e’ proseguita anche nel weekend e stamani, 24 gennaio.
Bitcoin è crollato del -16% solo nelle ultime 48 ore, scendendo a 33.040 Dollari (ore 12.30 CET), piu’ che dimezzato dai massimi storici di novembre e tornato ai prezzi di luglio 2021. Sorte simile anche per Ethereum, massacrate Solana e Shiba Inu.
Sempre forte ed ai massimi dal 2014 il petrolio, col prezzo del WTI (West Texas Intermediate) a 85 Dollari/barile (ore 13.00 CET). Le tensioni geopolitiche e alcune inefficienze infrastrutturali a oleodotti e gasdotti, combinate alla vivacita’ della domanda ed alla disciplina dell’Opec+ (cartello dei principali esportatori) danno un forte sostegno al prezzo, almeno per ora.
Di positivo, tra le variabili di scenario, c’e’ che di Covid-19 si parla con toni sempre meno allarmati. In Cina, le autorità sanitarie regionali hanno revocato il lockdown totale a Xi'an, la capitale dello Shaanxi, citta’ con ben 13 milioni di residenti.
In un’intervista diffusa nel weekend, il Professor Anthony Fauci, esperto designato dall’Amministrazione Usa sulla pandemia, ha affermato che il picco dei contagi delle nuove varianti e’ stato raggiunto ed e’ iniziata la fase di regresso.
Preoccupa, invece, l’escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Russia sulla questione Ucraina. La diplomazia e’ attivamente alla ricerca di una soluzione pacifica ed oggi e’ previsto, sul tema, un “Summit” dei ministri dell’Unione Europea.
Tuttavia gli Stati Uniti confermano l’invio di armamenti all’esercito dell’ex Repubblica sovietica e ordinano ai familiari dei membri dell’ambasciata a Kiev di lasciare il Paese, mentre la Russia ammasserebbe armi e uomini nella regione di Voronezh, al confine con l'Ucraina.
Stamattina, 24 gennaio, alcune borse dell’Asia-Pacifico hanno tentato il rimbalzo, divergendo dalla tendenza franosa di Wall Street. Il CSI 300 di Shanghai&Shenzen ha guadagnato +0,2%, confermando il ritrovato favore degli investitori istituzionali esteri verso l’azionario cinese “in valuta forte”.
Segno positivo anche per il Nikkei giapponese, +0,2% e per il Taiex di Taipei +0,5%. Giu’ il Kospi coreano, -1,5% e l’Hang Seng di Hong Kong ,-1,2%.
L’azionario europeo e’ invece partiro pesante ed e’ andato via via peggiorando: a meta’ seduta perde in media il -2,1% (ore 13.30 CET). I futures su Wall Street sembravano anticipare un rimbalzo stamattina, ma a due ore dalla riapertura hanno girato in negativo, in media -1,1% (ore 14.00 CET).
La rotazione settoriale in corso negli Usa, è sempre più visibile ed il Nasdaq si prepara ai numeri trimestrali di Microsoft , Apple e Tesla, con una perdita che, alla chiusura di venerdi 21, e’ oltre il -14% dai massimi, contro il -7% del Dow Jones.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.01.2021Risk-off generalizzato e convinto: fine della festa sull’azionario? Vedremo..
Crypto-currencies in caduta libera. Scarso assorbimento delle vendite.
Prezzo del petrolio in calo, finalmente, ma resta ai massimi dal 2014
Oro e preziosi potrebbero rimbalzare? Il contesto prudente lo suggerirebbe.
L’inflazione in Germania, col PPI a +24,2% a dicembre, fa paura!
La giornata di ieri, 20 dicembre, era partita bene, con un buon recupero delle borse asiatiche. I listini europei erano partiti con un rialzo poco convinto e la volatilita’ e’ stata elevata per tutta la seduta producendo andamenti erratici degli indici che, con un insperato recupero nel finale, hanno poi chiuso positivi.
Il FtseMib italiano ha segnato +0,7%, similmente al Dax40 tedesco. Il Cac40 francese si e’ fermato a +0,3%, mentre il Ftse100 britannico e’ marginalmente sceso, -0,1%.
Wall Street, dopo lo slancio iniziale, ha chiuso con perdite significative: S&P500 -1,1%, Nasdaq -1,3%, Dow Jones -0,9%.
Il sell-off sulla tecnologia prosegue e la sensibilita’ alla guidance fornite in occasione delle “trimestrali” e’ sempre maggiore. Ieri sera, a mercati chiusi, Netflix ha perso fino al -20% dopo aver segnalato un ritmo di nuovi abbonato sotto le attese di consenso nel 1’ trimestre 2022.
Insieme alla pubblicazione dei risultati dell’ultimo trimestre ed intero anno 2021, riscontriamo una crescente attenzione ai dati macroeconomici, efficaci misuratori della congiuntura e della prospettiva economica. Il quadro che emerge e’ assai misto.
L'Indice sulla salute della manifattura, calcolato mensilmente dalla Fed regionale di Philadelphia, ha sorpreso ieri al rialzo, salendo a 23,2 in gennaio e smentendo le indicazioni emerse solo 2 giorni fa dall'Empire Manifacturing Index, relativo all’area di New York. Gli ordini sono in crescita e si riducono i tempi di consegna, segnalando che si stanno allentando le difficolta’ di approvvigionamento di materie prime e componenti.
Ieri, sempre negli Usa, e’ stato pubblicato il dato sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione, risalite di +55 mila a 286 mila, invertendo la tendenza virtuosa durata sino alla settimana scorsa. Tornano a crescere anche le richieste di sussidi continuativi, a 1.635 milioni, da 1.551.
L’indice dei prezzi alla produzione tedesco (PPI), a dicembre, e’ salito al massimo storico del +24.2% a dicembre, ponendo le condizioni per nuovi incrementi dei prezzi al dettaglio (CPI) nei prossimi mesi, quando gli aumenti “filtreranno a valle”.
Insomma, l’inflazione annuale europea sta ancora salendo, toccando a dicembre livelli da record nell’epoca “Euro”, +5,0%, dal +4,9% precedente, massimo da 25 anni, ma la Banca Centrale Europea (ECB) sembra voler confermare la “stance” iperespansiva degli ultimi anni, ovvero “tassi 0” ancora per tutto l’anno 2022.
Su questo fronte, la ECB sembra orientarsi ad una politica economica divergente rispetto a quella della Federal reserve (Banca Centrale Americana) che ha deciso di muoversi velocemente, probabilmente gia’ da marzo, con una serie di rialzi dei tassi che il mercato stima in 4 da +0,25% nel 2022 ed altri 2 nel 2023.
Tuttavia, dai verbali del meeting ECB di dicembre emerge una spaccatura in seno al Consiglio: un buon numero di membri chiede di agire in senso restrittivo se l’escalation dei prezzi dovesse minacciare la crescita economica, scoraggiando consumi e invstimenti e creando una dannosa spirale prezzi/salari.
Ieri, 20 gennaio, Europa ed Usa si sono espresse sulla questione Ucraina: la Russia ammassa truppe lungo la linea di confine con le province russofone indipendentiste del Donbas, facendo temere una prossima invasione/annessione.
ll Governo di Kiev chiede aiuto militare all’Occidente e l’inclusione nella Nato (North Atlantic Treaty Organization). Biden (USA) e Von der Leien (EU) prospettano pesanti sanzioni economiche alla Russia qualora attentasse all'integrità territoriale Ucraina.
Per la prima volta ieri 20 gennaio, e’ sceso il prezzo del petrolio, comunque vicino ai massimi dal 2014, sostenuto da una domanda robusta, da tensioni geo-politiche, e da un atteggiamento disciplinato dell’Opec+ (Cartello dei maggiori Paesi esportatori) sul ripristino graduale delle quantita’ pre-Pandemia. Il WTI (greggio di riferimento nord-americano, segna 84,0 Dollari/barile, -1,9% (ore 13.00 CET).
Stamattina, 20 gennaio, le borse dell’Asia-Pacifico hanno chiuso in forte calo, in scia al calo di Wall Street di ieri: il CSI300 di Shanghai&Shenzhen ha perso -0,9%, il Nikkei giapponese -0,9% (-3,1% nella settimana), il Nifty indiano -0,9%, il Kospi coreano -1,0%. In pareggio l’Hang Seng di Hong-Kong, +0,05%. In Giappone, l’inflazione e’ salita anche in dicembre, a +0,8% annuo, ma mano di quanto stimato.
A fine mattinata, i listini europei perdono in media -1,5%, proseguendo la striscia negativa settimanale, con una chiara atttudine “risk-off”. I future su Wall Street anticipano aperture negative, con quello sul Nasdaq -0,8%.
Cambio di rotta sui rendimenti dei Governativi. Il clima di avversione al rischio fa scendere di 7 bps in un solo giorno quello del decennale Usa a +1,77%: in Europa vediamo il rendimento del Bund decennale tedesco a -0,06% e quello del BTP a +1,29%. Spread stabile a 135 bps.
Giornata catastrofica per le cryptovalute: vendite massice con scarso assorbimento spingono Bitcoin a -10%, sotto 38 mila Dollari, dimezzato rispetto ai massimi di novembre.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.01.2022Nuovo calo a Wall Street, ma stavolta omogeneo tra i 3 maggiori indici.
Petrolio ancora in rialzo: IEA aumenta stime per la domanda 2022.
Oro (1.840 Dollari/oncia)e preziosi in recupero robusto, ma da confermare.
Banca Centrale Cinesi taglia i tassi: rimbalzano le azioni tech asiatiche.
La seduta borsistica di ieri, 19 gennaio, era partita bene per i listini europei, ma nel pomeriggio, in parallelo all’incapacita’di Wall Street di rimbalzare nonostante la reporting season che prosegue mediamente meglio delle attese, i progressi si sono ridimensionati.
Il Cac40 parigino, che era arrivato a guadagnare oltre il +1%, ha poi chiuso a +0,5%, nonostante l'ottimo andamento del comparto del lusso favorito dalle brillanti trimestrali di Richemond e Burberry: il Ftse100 britannico a segnato +0,4%, il Dax40 tedesco a +0,2%, mentre il FtseMib milanese ha ceduto sul finale sino a -0,4%.
Le vendite sui titoli tecnologici hanno di nuovo affossato il NASDAQ, che ha chiuso a -1,1%. Similmente negative, e sui minimi di seduta, le chiusure del Dow Jones e dello S&P 500, entrambi -1,0%.
Col calo di ieri il Nasdaq ha realizzato un correzione tecnica, scendendo oltre il -10% dai massimi storici toccati a novembre.
A poco sono serviti i buoni numeri trimestrali di “big cap” come Morgan Stanley, UnitedHealth e Procter&Gamble.
Sull’umore degli investitori pesa sicuramente il rialzo dei rendimenti dei titoli governativi Usa, con quello a scadenza 2 anni risalito rapidamente oltre il +1% per la prima volta dal 2020, e quello del decennale che e’ arrivato a sfiorare +1,90%, per poi ripiegaare a 1,83%, dove lo troviamo oggi, 20 gennaio (ore 11.30 CET).
Le curve dei rendimenti dei Govies Usa incorporano la convinzione che la Federal Reserve alzerà i tassi ufficiali d'interesse almeno 4 volte nel 2022, a cominciare da marzo, anche in misura superiore al +0,25% a volta sinora ipotizzato.
Piu’ misurata e incerta la risalita dei rendimenti in Europa, col decennale tedesco che e’ tornato momentaneamente ad un rendimento positivo, e che stamani arretra a -0,03%: quello dell’omologo BTP italiano, dopo un rapido passaggio sopra +1,37%, scende stamane a +1,34%, per un spread BTP/Bund pari a 137bps (ore 12.00 CET).
Il prezzo del petrolio ha continuato a salire anche ieri, 19 gennaio, a nuovi record dal 2014. L’Agenzia Internazionale per l'Energia ha rivisto al rialzo le sue stime sulla domanda globale, mentre prosegue il temporaneo stop dell’importante oleodotto tra Iraq e Turchia causato da una non meglio precisata esplosione.
Il prezzo del WTI (greggio di riferimento nord americano) e’ salito ieri oltre 86,2 Dollari/barile, +1,3%.
La pandemia resta un fattore di preoccupazione, con numeri e velocita’ di diffusione della variante Omicron ben maggiori che nelle precedenti ondate. In Germania il numero dei nuovi positivi giornalieri e’ salito per la prima volta oltre i 100.000, con oltre 200 decessi/giorno.
In forte recupero, dopo oltre un anno di performance opaca, i prezzi dei metalli preziosi: quello dell’oro ha guadagnato ieri, 19 gennaio, quasi il +2%, superando i 1.840 Dollari/oncia.
Sul fonte macro ieri, 19 gennaio, i numeri sulle costruzioni residenziali di dicembre negli Usa hanno battuto le stime, crescendo alla piu’ elevata velocita’ degli ultimi dieci mesi, testimoniando una robusta domanda di case e nonostante i problemi di disponibilita’ di materiali da costruzione e personale qualificato.
Sul versante europeo, e’ ancora l’inflazione a catalizzare l’attenzione, dopo aver raggiunto il +5,0% medio a dicembre, una dinamica rialzista che non si vedeva da fine anni ’90. In Germania, in seconda lettura, e’ stato confermato il +5,3% a dicembre.
In Gran Bretagna l’inflazione è salita a +5,4%, oltre le attese di +5,2%, alimentando l’aspettativa che anche la Banca d'Inghilterra possa svoltare verso una politica monetaria piu’ restrittiva.
Insomma, anche in Europa cresce la preoccupazione per l’aumento del costo della vita ed anche quella che riguarda la spesa per interessi sui debiti pubblici, dopo che a dicembre la Banca Centrale Europea (BCE) ha confermato che il programma di acquisti PEPP (Pandemic emergency purchase program) terminera’ a marzo, pur proseguendo con volumi piú moderati in altre forme tecniche gia’ esistenti.
Sebbene anche nell’ultima guidance la BCE abbia tendenzialmente escluso un aumento dei tassi ufficiali nel 2022, i mercati obbligazionari sembrano prezzare un piccolo rialzo (+0,15/+0,25%) entro la fine dell’anno.
La Banca Centrale Cinese ha tagliato nuovamente alcuni tassi di riferimento, col chiaro intento di ravvivare la crescita economica in generale, ed i consumi privati e l’acquisto di immobili residenziali in specifico.
Le Borse asiatiche sembrano plaudire al nuovo atteggiamento accomodante del colosso cinese: stamattina ha rimbalzato il Nikkei giapponese, +1,1%, sostenuto da il buon dato sull’export in dicembre, ma soprattutto l’Hang-Seng di Hong Kong +3,4%, con le big-tech in marcato recupero. In rialzo del +0,9% il Csi300 di Shanghai&Shenzhen, ed il Kospi coreano, +0,7%.
Mattinata incerta per le Borse europee, in media invariate. I future di Wall Street indicano riaperture mediamente in rialzo del +0,5%. (ore 12.30 CET).
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical daily Update - 19.01.2022Franano i titoli ed i listini tecnologici: Nasdaq oltre il -10% sotto i massimi.
Petrolio alle stelle: Biden invita produttori ad adeguare offerta.
Salgono, ma senza strappi eccessivi, i rendimenti dei Govies Usa ed EU.
Governo e Banca Centrale cinesi promettono supporto all’economia.
Il rendimento del Treasury bond 10 anni (titolo governativo Usa benchmark) è salito ieri a +1,87%, nuovo massimo da gennaio 2020. Combinato all’ulteriore accelerazione del prezzo del petrolio, +1,8% a 85,4 Dollari/barile per il WTI (West Texas Intermedate) che ieri ha segnato nuovi massimi dal 2014, non c’e’ da sorprenderci se ieri, 18 gennaio, sia stata una giornata negativa per i mercati azionari.
Le Borse europee hanno chiuso in rosso al pari di Wall Street, dove le azioni tecnologiche sono state pesantemente vendute, stanti le loro valutazioni ritenute eccessive in uno scenario di rialzo dei rendimenti e dei tassi di interesse. La prospettiva di plurimi ritocchi all’insu’ dei tassi ufficiali da parte della Federal Reserve (Banca Centrale Usa) prevede ormai 4 rialzi da 0,25% già a partire da marzo.
E cosi’, alla chiusura dell’azionario europeo, troviamo il Dax tedesco a -1,0%, il Cac40 parigino a -0,9%, il Ftse100 britannico a -0,6% ed il FtseMib italiano a -0,7%. Forte ribasso a Wall Street, che soffriva anche dalla chiusura di lunedi’ 17 per il Martin Luther King Day: Dow Jones -1,5%, S&P500 -1,8% e Nasdaq -2,6%.
Il sell-off generalizzato sulla componente “growth” (crescita) dei listini azionari ha spinto l‘indice Nasdaq sotto la sua media mobile a 200 giorni, un parametro molto osservato dai “graficisti” (analisti tecnici), ed oltre il -10% dai massimi registrati due mesi fa.
Che sia in atto una significativa rotazione di temi e’ evidente: lo spaccato settoriale dello S&P 500 rivela che a perdere sono stati soprattutto i comparti finanziario, -2,3% ed IT (infomation technology), -2,5%. Sulla scorta del nuovo balzo del petrolio, si e’ mosso solitario al rialzo il sub-indice dell’”energy”, +0,4%.
Gli investitori Usa accolgono con freddezza i numeri trimestrali delle grandi banche americane: Goldman Sachs ha riportato utili netti sotto le attese nel quarto trimestre: -3% a $ 3,8 miliardi contro 4,36 miliardi del 4’ trimestre 2020. Tuttavia i ricavi lordi sono cresciuti del +8% a $ 12,6 miliardi, sopra le stime: soprattutto, l'utile consolidato del 2021 è quasi raddoppiato, a 21,2 miliardi rispetto a quello 2020.
Jumboo take-over nel comparto dei videogiochi. Microsoft che annunciato l'intenzione di acquisire Activision-Blizzard per $ 68,7 miliardi, convinta delle formidabili sinergie tra il gaming sofware di A.C. e l’apporto hardware e di infrastruttura digitale di Microsoft.
L’inflazione tedesca e’ la piu’ osservata in Europa, anche perche’ e’ la piu’ alta tra i grandi paesi europei: la stima finale ha confermato +5,3% a dicembre, da +5,2% di novembre, ma quella “armonizzata” è scesa da +6,0% a +5,7%, un piccolo incoraggiante segnale, da confermare nei mesi prossimi “petrolio permettendo”.
La Cina e’ tornata alla ribalta del mondo economico globale per il supporto che la sua Banca Centrale ha prospettato, anche e non solo attraverso un calo dei tassi ufficiali, dopo che nel 2021, a causa dei problemi del settore immobiliare e del riaffiorare della pandemia, l’economia ha mostrato segni di rallentamento.
Il mercato azionario continentale cinese attendeva una benefica boccata di ottimismo. L’indice MSCI China ha perso oltre il -30% da febbraio 2021, ma mostra uno dei rari segni positivi da inizio anno.
Il Governo di Pechino sembra aver alleggerito la pressione regolatoria su molti business tecnologici e cio’, combinato con una svolta espansiva della politica monetaria, potrebbe giovare anche alla performance del “China equity universe” (Cina piu’ Hong-Kong, Taiwan).
Sul fronte valutario poche novita’, con l'Euro un filo piu’ debole e 1,134 Dollari e appena sotto quota 130 verso Yen. Cryptovalute ancora trascurate e per lo piu’ vendute: Bitcoin -1% a 41.900 Dollari (ore 13.00 CET).
La tendenza alla risalita dei rendimenti continua ad interessare anche l’Europa; il rendimento del BTP decennale italiano e’ +1,33%, ma lo spread verso quello dell’omologo bund tedesco e’ stabile a 134 punti base.
Pessimo risveglio stamattina per le borse dell’Asia-Pacifico: il Nikkei giapponese ha perso -2,8%, col colosso dell’elettoronica Sony -9%. Gli analisti vedono nell’acquisto di Activision da parte di Microsoft una minaccia considerevole, su volumi e margini, per l’ecosistema Playstation di Sony. Kospi coreano -0,8%, ASX200 australiano -0,7%.
Il CSI 300 di Shanghai&Shenzen ha perso -0,7%, mentre ha difeso la parità l’Hang Seng di Hong-Kong, +0,06%, aiutato dal rimbalzo di alcuni operatori dell’immobiliare e dell’high-tech cinese.
Il petrolio e’ ancora in rialzo del +1,2% a 86,4 Dollari/barile (ore 12.00 CET), in attesa del nuovo dato sulle scorte Usa nel pomeriggio di oggi, e del ripristino del principale oleodotto Iraq-Turchia, danneggiato da un’esplosione.
Intanto, il Consiglio per la Sicurezza Nazionale ha comunicato che l’Amministrazione Usa sta chiedendo ai Paesi produttori/produttori di impegnarsi ad adeguati livelli di offerta.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.01.2022Corrono i rendinenti dei Governativi Usa: soffrono I listini tecnologici.
Trimestrali Usa entrano nel vivo: attenzione per le indicazionisul 2022.
Massimi dal 2014 del petrolio: strette monetarie anti-inflazione in vista.
Il Presidente cinese promette sostegno della politica monetaria alla crescita.
Lo scenario economico sta mutando rapidamente. Cresce infatti la convinzione che i tassi ufficiali di interesse saliranno rapidamente, a partire da marzo, negli Usa, ma anche in Europa, forse gia’ nella parte finale dell’anno.
La seduta di ieri, 17 gennaio, e’ stata a ranghi ridotti, poiche’ Wall Street era chiusa nella giornata dedicata a Martin Luther King, ma i listini azionari europei sono timidamente saliti: Milano +0,49%, Francoforte +0,34%, Parigi +0,82% e Londra +0,91%.
L'aumento dei rendimenti dei Treasury Usa, col 10 anni al +1,83%, testimonia la convinzione degli investitori in un rialzo dei tassi da parte della FED (Banca Centrale Americana) già nel prossimo mese, seguito da altre 3 mosse restrittive da 0,25% ciascuna entro la fine dell’anno: insomma, almeno +100 bps in meno di un anno.
Partendo da un contesto di “tassi 0” puo’ sembrare poca cosa, ma sul mercato dei Govies l’effetto “aspettative” e’ molto chiaro: il rendimento dei Treasury bill con scadenza 2 anni è salito da 0,20% di settembre 2021 fino a superare il +1,0% stamane (ore 12.30 CET), incorporando implicitamente l’attesa di altri rialzi nel 2023.
Le curve dei rendimenti tendono inoltre ad appiattirsi: lo spread tra 2 e 10 anni e’ solo 80 bps.
I rendimenti salgono ed i prezzi delle obbligazioni scendono in tutto il Mondo, compreso in Giappone, Paese in cui inflazione e rendimenti erano parole dimenticate da oltre 20 anni: il rendimento del bond decennale giapponese e’ salito a +0,13%, il picco massimo degli ultimi dodici mesi.
Se questa tendenza alla rapida risalita dei tassi si confermasse, e’ abbastanza prevedibile che si verifichi una significativa rotazione di preferenze nell’universo azionario, con un’ovvia penalizzazione dei titoli tech/growth, le cui valutazioni elevate soffrono dell’aumento dei tassi, ed una riscoperta e ri-valutazione dei temi di investimento piu’ ciclici, come industriali di base, banche, ed “energy realated”.
La Cina spiazza una volta ancora l’Occidente, dando sostegno alla propria crescita economica con una politica monetaria nuovamente espansiva. Nel proprio intervento via video-messaggio alla Conferenza di Davos, anche quest’anno virtuale, il Presidente Xi-Jinping ha sottolineato la minaccia alla crescita che la corsa all’aumento dei tassi (ovvio riferimento agli Usa) potrebbe rappresentare.
La svolta verso politiche monetarie piu’ restrittive riguarda molte Banche Centrali in tutto il Mondo ma, evidentemente, molto meno quella cinese, poiche’ nel Paese i prezzi al consumo stanno salendo piu’ lentamente (in Dicembre sono addirittura scesi rispetto a novembre) e l’attuale struttura dei tassi lascia spazio per misurati tagli.
La musica cambia anche se si guarda al Giappone. Nel meeting appena concluso, la Bank of Japan (BoJ), ha deciso di lasciare invariata la politica monetaria, ed apportato un marginale al rialzo delle previsioni di inflazione, comunque largamente al di sotto del target del 2%. Un po’ di ottimismo in piu’ anche con riguardo ai rischi di scenario, ora definiti come "generalmente bilanciati".
La Borsa di Tokyo, contagiata dal mood generale molto cauto, ha chiuso in leggera flessione, Nikkei -0,3%, nonostante la BoJ abbia rivisto al ribasso le stime di crescita del GDP (prodotto interno lordo) per l'anno finanziario 2021/2022, a +2,8% dal +3,4% precedente, ed al rialzo quelle per il prossimo 2022/23, a +3,8% dal +2,9%.
L’Hang Seng di Hong-Kong ha perso il -0,4%, il Kospi coreano il -0,9%.
Sul fronte macroeconomico europeo ha sorpreso positivamente l’indice sull’ottimismo economico Zew tedesco di gennaio, che a fronte di un lieve peggiramento delle “condizioni correnti”, ha invece registrato un balzo a 51,7 (da 29,9 di dicembre) delle “aspettative”.
Oggi pomeriggio, 18 gennaio, negli Stati Uniti, e’ atteso l'indice sull’attivita’ manufatturiera Empire della Fed di New York, relativo a gennaio: è previsto in calo, pur segnalando il perdurare della fase espansiva. Il forte continuo rialzo dei prezzi delle materie prime e le strozzature sulla loro disponibilita’ continuano a pesare sulla prospettiva del comparto.
Il continuo aumento del prezzo del petrolio e’ la piu’ grande minaccia alla normalizzazione dei prezzi alla produzione (PPI) ed al consumo (CPI) nel corso di quest’anno. Anche stamattina, il WTI (greggio di riferiemento nord americano) guadagna il +1,2% a 84,9 Dollari/barile, replicando il recente record di ottobre 2021.
Goldman Sachs, in un recentissomo studio, ha rivisto al rialzo le previsioni sul prezzo del petrolio, prevedendo il superamento della soglia di 100 Dollari/barile per il Brent (greggio del mare del nord europeo) entro il 2022 ed il suo stazionare sopra “quota 100” per il 2023. Speriamo che non sia cosi’...
A fine mattinata le Borse Europee perdono in media il -1% ed il future sul Nasdaq indica un’apertura pesante, oltre il -1%.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Il Treasury americano raggiunge oggi 1,838. Che conseguenze...Il Treasury americano raggiunge oggi 1,838. Che conseguenze crea all'investitore.
A Wall Street si dice:
"Gli storici falsificano il passato, le Agenzie di rating il futuro."
Norman Ralph Agostino
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è variato del +0,08%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono negativi: S&P 500 -0,46%, per il Nasdaq -0,96% e per il Dow Jones -0,20% circa.
• La prestazione ad 1 anno dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano è la seguente:
• Dow Jones +16,54%
• S&P 500 +23,74%
• Nasdaq +14,58%
• FTSE MIB +22,42%
• La prestazione dal 1° gennaio dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano è la seguente:
• Dow Jones -1,17%
• S&P 500 -2,17%
• Nasdaq -4,80%
• Nasdaq +0,72%
Questa mattina ci svegliamo con il Treasury americano che sta quotando 1,838 piu 3,71% rispetto alla chiusura precedente di 1,772.
• Cosa significa per chi opera sui mercati tutto questo? Quali sono gli investimenti che possono svalutarsi e quali sono quelli che possono crescere in questo contesto? Gli investimenti che possono scendere sono:
• 1. Obbligazioni: per rimanere competitive le nuove emissioni di obbligazioni offriranno rendimenti più alti e questo farà in modo che le esistenti obbligazioni diventeranno meno attraenti.
• 2. Società azionarie che pagano dividendi: la crescita dei rendimenti obbligazionari crea un'alternativa più sicura a coloro che cercano nell'investimento soprattutto il dividendo.
• 3. Le azioni del settore definito “growth/crescita”: queste società per espandersi hanno bisogno di indebitarsi e conseguentemente tassi di interesse in crescita creano maggiori spese per queste società il che potrebbe significare una minore crescita.
• 4. Oro: considerato il bene rifugio per eccellenza l'oro è meno attrattivo durante i periodi nei quali l'obbligazionario aumenta i suoi tassi di interesse.
• Gli investimenti che possono salire sono:
• 1. Dollaro americano: la crescita dei rendimenti attrae anche chi da fuori degli Stati Uniti cerca rendimenti sicuri e quindi compra il debito degli Stati Uniti in dollari americani.
• 2. I conti di risparmio USA: quando aumenta l'inflazione la banca centrale è molto più probabile che aumenterà i tassi di interesse.
• 3. Immobiliare: di fronte ad una crescita dei tassi, tipicamente la crescita economica trasla in una più grande richiesta di beni immobili.
• 4. Azioni cicliche “Value-Valore”: le tipiche azioni che crescono con l'aumento dei tassi sono quelle che si muovono con l'economia, tra tutte le banche che ne traggono il maggior beneficio.
• Come hanno chiuso i mercati asiatici questa notte in assenza dei mercati USA chiusi ieri per festività.
I mercati asiatici hanno terminato prevalentemente in terreno positivo in assenza di catalyst provenienti dal mercato USA chiuso a seguito di una festa nazionale negli Stati Uniti. La BOJ, Banca del Giappone ha concluso un incontro di due giorni sulla politica monetaria senza grandi cambiamenti. Il tasso d'interesse di riferimento rimane a -0,1%. La politica monetaria estremamente accomodante della banca centrale giapponese era prevedibile che rimanesse invariata per il momento. In Giappone come del resto in tutto il mondo infuria l'aumento dei casi di infezioni COVID causati dalla variante omicron. Il recente e improvviso aumento dei casi segnalati rischia di paralizzare l'attività economica. Per chi non lo sapesse vi ricordo che il Giappone, non ha avuto alcun blocco, ha solo attraversato periodi di restrizioni per frenare la diffusione del COVID-19, soprattutto con la chiusura anticipata di ristoranti e bar. Un approccio completamente diverso da quello che conosciamo in Italia, pensate che queste restrizioni dovrebbero espandersi questa settimana ma se questo avvenisse raggiungerebbero solo circa un terzo della nazione, includendo Tokyo.
Il Nikkei 225 giapponese è salito del +0,9%. L'australiano S&P/ASX 200 ha guadagnato il +0,1%. Il Kospi della Corea del Sud è sceso del -0,1%. L'Hang Seng di Hong Kong è salito del +0,3%. Lo Shanghai Composite è salito del +0,4%.
Per quanto riguarda le campagne di vaccinazione l'Asia è rimasta molto indietro rispetto all'Occidente. Circa l'80% della popolazione giapponese, ha ricevuto due vaccini, e solo l'1% la terza vaccinazione.
o L'inflazione preoccupa anche in Giappone anche se l'aumento dei prezzi è stato meno pronunciato che negli Stati Uniti e in Europa. La BOJ ha aumentato la sua previsione di inflazione per l'anno fiscale che inizia ad aprile dal 0,9% all'1,1%.
o Esistono molte preoccupazioni specialmente in Cina che l'aumento dei casi di COVID possa danneggiare la produzione nelle nazioni asiatiche.
o Lunedì il governo cinese ha comunicato che la sua economia si è espansa ad un ritmo annuale dell'8,1% nel 2021, per la Cina questi sono numeri da recessione. Contrariamente a quello che sta avvenendo negli Stati Uniti l'approccio Di Pechino è di sostenere la crescita con tagli dei tassi di interesse e spese per opere pubbliche.
• Vediamo adesso insieme, cosa hanno fatto nell'ultima sessione alcuni titoli rappresentativi per l'intero mercato.
• Sessione positiva per i titoli tecnologici quella di venerdì che ha aiutato l'intero mercato. Lam Research ha chiuso in rialzo di oltre il +6% miglior titolo nel Nasdaq 100. Applied Materials ha chiuso a +6%, Marvell Technology ha chiuso oltre il +5%, Advanced Micro Devices e Xilinx hanno chiuso oltre il +3%, e Qualcomm oltre il +2%.
• È stata un'ottima sessione anche per i titoli energetici e i fornitori di servizi energetici spinti dalla crescita del petrolio greggio in cui i prezzi sono saliti di oltre +2% ai massimi di 2 mesi. Diamondback Energy, Marathon Oil, Schlumberger, e Baker Hughes hanno chiuso in rialzo di oltre il +4%, e ConocoPhillips (NYSE:COP) e Occidental Petroleum hanno chiuso in rialzo di oltre il +3%.
• I titoli di casinò quotati negli Stati Uniti con interessi a Macao sono saliti venerdì quando è uscita la notizia che Macao ha annunciato modifiche alla legge locale sui casinò volte a rafforzare la supervisione del governo. Las Vegas Sands ha chiuso in rialzo di oltre il +14% miglior titolo nell’S&P 500. Melco Resorts & Entertainment ha chiuso in rialzo di oltre il +16%, e Wynn Resorts indicato come "titolo numero 1 del giorno 12 gennaio" ha chiuso in rialzo di oltre il +8%.
Cosa invece non ha aiutato il mercato nell’ultima sessione?
• Venerdì erano attesi gli utili delle grandi banche statunitensi, che purtroppo hanno deluso. JPMorgan Chase ha chiuso in calo di oltre il -6% peggior titolo nell’S&P 500 e nel Dow Jones Industrials dopo aver riportato vendite e ricavi di trading di $3.33 miliardi, sotto il consenso di $3.42 miliardi. Morgan Stanley (NYSE:MS) ha chiuso in calo di oltre il -3%, American Express e Goldman Sachs (NYSE:GS) hanno chiuso in calo di oltre il -2%, e Bank of America e Citigroup (NYSE:C) hanno chiuso in calo di oltre il -1%.
• Monster Beverage ha chiuso in calo di oltre il -4% peggior titolo nel Nasdaq 100 sulle preoccupazioni di approvvigionamento di materiali per l'imballaggio del prodotto. la società ha comunicato che anche nel 2022 ci saranno problemi di fornitura per le lattine di alluminio.
• TOYOTA MOTOR CORP ADR +20,86%
• BOEING CO +10,63%
• GENERAL ELECTRIC CO +10,10%
• HONDA MOTOR CO ADR-SPONS +8,73%
• INTEL (NASDAQ:INTC) CORP +8,21%
• Nel mio portafoglio nel mercato USA attualmente i titoli con la migliore performance, aperti recentemente tra quelli nel MIB 40 sono presenti:
• Sm Energy Company +19,88%
• Marathon Petroleum Corp (NYSE:MPC) +15,46%
• Ternium S.A. +13,61%
• Republic First Bcp +11,14%
• Bank of America Corp (NYSE:BAC) +8,62%
• Nel mio portafoglio nel mercato ITALIA attualmente i titoli con la migliore performance, aperti recentemente tra quelli nel MIB 40 sono presenti:
• INTESA SANPAOLO (MI:ISP) +19,30%
• STELLANTIS +16,46%
• TENARIS (MI:TENR) +13,75%
• SAIPEM (MI:SPMI) +11,36%
• BANCO BPM (MI:BAMI) +10,76%
• Nel mio portafoglio nel mercato ITALIA attualmente i titoli con la migliore performance, aperti recentemente tra quelli a media capitalizzazione sono presenti:
• Deutsche Lufthansa +22,38%
• MAIRE TECNIMONT 16,17%
• AUTOGRILL SPA 14,46%
• BMW +12,34%
• Credito Emiliano (MI:EMBI) Spa +5,96%
• Questi portafogli fanno parte del mio abbonamento: Portafoglio Azioni Italia e Usa.
• Questo portafoglio è diviso in 6 sotto-portafogli. Tre di questi sono dedicati all'area geografica Italia. • Mib 40. • Numero 1 oggi in Italia (Ogni giorno indico il titolo che secondo me è il migliore acquisto che faccio sul mercato italiano). • Tutte le recenti numero 1 Italia.
• Tre di questi sono dedicati all'area geografica Italia. • Best Brands. • Numero 1 oggi in USA (Ogni giorno indico il titolo che secondo me è il migliore acquisto che faccio sul mercato USA). • Tutte le recenti numero 1 USA.
• Come impostare la strategia corretta per il copy trading della mia strategia sul canale 1 Mib 40 e canale 4 Best Brands.
• Premesse:
• La crescita di questi portafogli è stata molto lineare durante tutto il corso dell'anno e quindi si sono prestati bene ad essere seguiti durante tutto il corso del 2021.
• Strategia per applicare il copy trading statistico:
• Divido il mio capitale in 15 parti con le quali compero 15 titoli, 6,66% su ogni titolo.
• Il portafoglio Best Brands è composto di 34 titoli e quindi acquistandone 15 praticamente possiedo il 44,11% (il Mib 40 di 40 titoli e quindi il 37,5%) dell'intero portafoglio, abbastanza per avere una rilevanza statistica che nel lungo periodo creerà le condizioni per avere le performance allineate con quelle del 100% del portafoglio.
• Acquisto fino ad esaurimento del capitale i titoli mano a mano che diventano long e quindi max 15 titoli in portafoglio.
• Vendo i titoli in portafoglio mano a mano che scatta il segnale di vendita e con la nuova liquidità sono pronto a ricominciare gli acquisti.
• Conclusioni:
• I portafogli Mib 40 e Best Brands nel corso del 2021 sono stati molto lineari nella loro crescita ed in ogni momento dell'anno hanno dato performance in crescita e quindi ritengo siano stati un perfetto esempio per copiare il mio trading con il metodo statistico sopra descritto.
Il Treasury americano ragiunge oggi 1,838. Che conseguenze crea all'investitore.
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
• L'inizio della stagione degli utili è stato un po' sconcertante, ma siamo solo all'inizio! A partire da oggi entreremo nel vivo: questa settimana sono attese più di 90 società pronte a presentare gli utili. Di queste 37 fanno parte S&P 500. La maggior parte di questi titoli sarà del settore finanziario, in più si aggiungerà Netflix (NASDAQ:NFLX) e alcune compagnie aeree e alcuni operatori ferroviari. Segnalo il movimento di Netflix di venerdì che è salito del +1,25%, preparando il mercato al report sugli utili del 20 gennaio con la notizia di aver aumentato i prezzi degli abbonati. Vediamo cosa Accadrà oggi...
• La prestazione settimanale dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano è la seguente:
• Dow Jones -0,43%
• S&P 500 -0,16%
• Nasdaq -0,33%
• FTSE MIB +0,70%
• Concludo con la mia solita domanda riflessione ai miei lettori: Avete chiaro come muovervi adesso nel mercato azionario? Quali settori privilegerete nei vostri acquisti? La mia posizione sugli indici per mezzo della quale opero sui Futures è la seguente:
o Nasdaq 100 Long,
o Dow Jones Industrial Flat,
o S&P 500 Flat,
o Euro Stoxx 50 Long,
o Dax Flat,
o Ftse Mib Long,
• La mia operatività è rivista ogni 24 ore: gli abbonati al mio blog finaziario ricevono i miei livelli operativi esatti in tempo reale per copiare esattamente il mio trading.
• Mi piacerebbe leggere sotto la mia analisi le vostre opinioni.
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:
o L’S&P 500 è variato di +3,82 punti a 4.662,84 per un +0,08%. Ultimo record il 3 gennaio.
o Il Dow Jones è variato di -201,81 punti a 35.911,82 per un -0,56%. Ultimo record il 4 gennaio.
o Il Nasdaq 100 è variato di +115,98 punti a 15.611,59 per un +0,75%. Ultimo record il 19 novembre.
o L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap è variato di -0,24% ed adesso vale 2.152,50.
o Il rendimento del Treasury a 10 anni, che influenza direttamente i tassi di interesse sui mutui e altri prestiti al consumo, ha chiuso a 1,836% dall’1,793% del giorno precedente.
o Il valore dell’oro dal minimo di marzo di 1.680$ dollari l’oncia ha guadagnato 134$ ed adesso si attesta sui $1.814 dollari.
o Il prezzo del Future greggio americano WTI è variato di +1,48 dollari questa mattina e in questo momento quota 84,77 dollari al barile.
o L'indice di volatilità VIX S&P 500 ha chiuso a 19,19. Minimo e massimo delle ultime 52 settimane 14,10 e 37,51.
Ecco il rendimento completo di tutti i miei portafogli nell'ultimo anno. Classifica dei migliori rendimenti dal 14/01/2021 al 13/01/2022:
o 1.Portafoglio Commodities, Bitcoin, Index + Oper. Straord. (USA) +158,33
o 2.Portafoglio Mib 40 (AZIONI ITALIA) +109,35%
o 3.Portafoglio BEST BRANDS (AZIONI USA) +104,29%
o 4.Portafoglio numero 1 Oggi in Italia (AZ. ITALIA) +103,87%
o 5.Portafoglio Tutte le Recenti N.1 - Italia (AZ. ITALIA) +90,30%
o 6.Portafoglio Tutte le Recenti N.1 - USA (AZIONI USA) +82,18%
o 7.Portafoglio numero 1 Oggi in USA (AZIONI USA)44,95%
Eccezionale ad oggi ci sono ben 4 portafogli su 7 che nella classifica superano il 100% di performance nella performance ad 1 anno.
WisdomTree - Tactical daily Update - 17.01.2022Oggi Wall Street chiusa: le Borse europee ritrovano un po’ di ottimismo.
Trimestrali delle grandi banche Usa solide, ma reazioni differenziate.
Petrolio a nuovi massimi dal 2014, si aggrava prospettiva per l’inflazione.
La Banca centrale cinese taglia i tassi per sostenere la crescita 2022.
Quella di venerdi’ 14, l’ultima seduta della settimana, e’ stata una seduta partita fiacca e finita con perdite attorno a -1% per le Borse europee.
A frenare le iniziative di acquisto restano i soliti temi: un’inflazione troppo alta che minaccia la crescita, il rapido diffondersi della “variante omicron”, e la prospettiva di un rapido aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Americana (FED).
Nel pomeriggio di venerdi’ ha stupito negativamente il dato sulle vendite al dettaglio destagionalizzato di dicembre negli Usa, il più debole da dieci mesi con un -1,9% vs -0,1% previsto.
Cio’ si e’ combinato con risultati del 4’ trimestre 2021 piuttosto disomogenei per i giganti bancari americani, che hanno originato reazioni eterogenee: JPMorgan, -6% e Citi, -1%, hanno deluso per i ricavi da trading sotto le attese. Wells Fargo, +4%, ha dato indicazioni positive sull’evoluzione del busines prestiti a privati e imprese.
A fine giornata, tuttavia, Wall Street ha ripreso vigore, ma per l’Europa la seduta era terminata da un pezzo con il FtseMib a -1,08%%, il Ftse100 a -0,3%, il Dax tedesco --0,95% ed il Cac40 francese -0,81%. Negli Stati Uniti, invece, il quadro e’ stato misto: Dow Jones -0,56%, S&P500 +0,08%, Nasdaq +0,59%.
Negli Usa e’ sostanzialmente iniziata la pre-campagna elettorale di “mid-term” (meta’ mandato): la consultazione e’ prevista a novembre. L’ex Presidente Trump ha tenuto il primo acceso comizio all’elettorato repubblicano, promettendo la riconquista del potere tra 2 anni ed, implicitamente, ricandidandosi ad un secondo mandato.
Trump ha accusato l’Amministrazione Biden di essere stata immobile rispetto ad un’inflazione salita dal +1,4% al +7,0% e di essere “crollata” nell’indice di “approvazione”, dal 56% al 42%, dopo appena un anno di mandato, soprattutto a causa di una gestione poco convincente della pandemia.
Venerdi’ 14 il quadro macroeconomico europeo si e’ arricchito di numerosi dati; il Prodotto interno lordo (GDP), nel 2021, e’ cresciuto del +2,7% in linea con le stime, ma e’ lontano dal recuperare il -4,6% del 2020.
In Francia, a dicembre, l’inflazione al consumo (CPI) sembra aver decelerato la propria corsa, con un aumento del +0,2% mese su mese e del +2,8% su base annua.
Stamattina, 17 gennaio, e’ stato pubblicato il dato sulla crescita del Pil (GDP) della Cina: nel 4’ trimestre è cresciuto del +4,0% anno su anno, in rallentamento rispetto al +4,9% registrato nel terzo trimestre, ma sopra le stime di consenso che indicavano +3,3%.
Sempre in Cina, sia la produzione industriale di dicembre, +4,3% annuale, che le vendite al dettaglio, +1,7% annuale, hanno mancato le attese, soffrendo probabilmente dei selettivi “lock-down” sul fine anno.
In parallelo al rilascio dei dati macro, la Banca Centrale Cinese (People’s Bank of China) ha annunciato il taglio del -0,10% dei tassi di riferimento alle banche commerciali per 2 tipologie di rifinanziamento: quello a 1 anno al +2,85% e quello a 7 giorni a +2,1%. Si tratta del primo “easing” da 2 anni ad oggi, ed e’ visto come una mossa a supporto dell’espansione economica.
In Italia, stamani 17 gennaio, la pubblicazione dell'indice armonizzato dei prezzi al consumo, aggiornato a dicembre 2021, ha confermato il dato preliminare di +0,4% mese su mese e +3,9% su base annua.
Il prezzo del petrolio continua a salire, aggravendo la prospettiva inflattiva, specie in Europa. Con oggi, 17 gennaio, siamo alla quarta settimana consecutiva di rialzo, ed il WTI (greggio di riferimento Usa), è ai massimi dal 2014 a 83,9 Dollari/barile, +0,2% (ore 12.00 CET).
Sul mercato valutario, stamattina, 17 gennaio, osserviamo stabilita’ nel rapporto Euro/Dollaro a quota 1,14 e in quello Euro/Yen, a 130,7. (ore 12.30 CET).
Bitcoin, dopo il timido tentativo di recupero della scorsa settimana, e’ oggi in calo, per il secondo giorno consecutivo, a 42.700 Dollari, -0,7% (ore 13.00 CET).
Calma, almeno apparente, anche sul comparto obbligazionario, con lo spread di rendimento tra Btp decennale italiano ed omologo Bund tedesco a 132 bps ed un rendiemento del BTP 10 anni a +1,29% (ore 12.45 CET). Il Treasury Note Usa a dieci anni rende +1,78%, stabile, al livello piu’ remunerativo da inizio pandemia.
Stamattina, 17 gennaio, le borse dell’Asia-Pacifico hanno dimostrato ottimismo: il Nikkei giapponese ha chiuso in rialzo del +0,74%, il CSI300 cinese continentale di Shanghai&Shenzen del +0,86%, l’Hang Seng di Hong-Kong, -0,68%, il Kospi di Seul -1,1%, dopo il lancio di 2 missili balistici in mare da parte della Corea del Nord.
Mattinata positiva per i listini europei, in rialzo in media del +0,6% (ore 13.00 CET). Oggi manchera’ all’appello Wall Street, chiusa per il Martin Luther King day: tuttavia i futures indicherebbero un marginale rialzo.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 14.01.2022Nuova giornata nera per la tecnologia: Nasdaq -2,5%.
Investitori preoccupati dale mosse della Fed: da marzo in poi, 3 o 4 rialzi.
Oro in recupero nella settimana: consolida quota 1820 $/oncia.
Cryptovalute trascurate: e’ forse fuoco che cova sotto la cenere?
C’era molta attesa ieri, 13 gennaio, per la pubblicazione dell'indice dei prezzi alla produzione (PPI) negli Stati Uniti: l’aumento, pari al +9,7% anno su anno a dicembre, si confronta col +8,6% di novembre: l'indice “core”, cioe’ depurato dalla componenti “cibo ed energia” (le piu’ volatili), e’ salito a +8,3%, contro attese di +8,0%.
La variazione mensile e’ la più bassa da novembre 2020 e dischiude qualche speranza nel rallentamento della corsa al rialzo che dura da oltre un anno. Un contributo al raffreddamento dell’inflazione potrebbe venire dai miglioramenti che si cominciano a vedere nelle catene di approvvigionamento, ma la robustezza della domanda tiene alti i prezzi delle materie prime, a cominciare dal petrolio.
Guardando ai principali indici borsistici europei di ieri, 13 gennaio, notiamo una notevole dipersione di performances: il Cac40 francese ha perso -0,5%, il Dax tedesco ha guadagnato +0,15%, il Ftse100 britannico +0,06%, il FtseMib italiano ha superato tutti con +0,47%.
E’ andata molto peggio a Wall Street, con tutti gli indici in rosso: colpito dalle vendite soprattutto il listino tecnologico Nasdaq, -2,5%, male anche lo S&P500 -1,37%, mentre ha relativamente resistito il Dow Jones, -0,49%.
Inflazione troppo alta e cambio di passo, in senso piu’ restrittivo, delle Banche Centrali, a cominciare da quella degli Usa (FED), incidono sull’umore degli investitori, specie in una giornata in cui si sono espressi ben 4 membri del Comitato di Politica monetaria (FOMC) della FED.
Il Presidente della Fed regionale di Philadelphia Patrick Harker, in un'intervista al Financial Times, ha avvalorato l’ipotesi di più di tre rialzi dei tassi di interesse nel 2022, il primo dei quali a marzo.
Nella sua audizione al Senato, Lael Brainard, vice di Jerome Powell, ha confermato il primo rialzo a marzo, in concomitanza con la conclusione del programma di acquisto di titoli sul mercato. Anche Thomas Barkin (Fed di Richmond) e Charles Evans (Fed di Chicago), hanno avallato almeno 3 rialzi dei tassi nel corso del 2022.
Come tutti i giovedi’, anche ieri abbiamo registrato il dato sulle nuove richieste settimanali di sussidi negli Usa (jobless claims): cresciute di 23 mila a 230 mila, hanno parzialmente deluso le stime che prevedevano un calo di 7 mila. Il numero dei percettori continuativi (continuing claims) e’ sceso comunque i minimi dal 1973.
Restando in tema “macro”, segnaliamo che la Cina, nel 2021 appena chiuso, ha segnato l’ennesimo record del surplus commerciale, grazie ad esportazioni in aumnento, +29,9% ed importazioni anch’esse in crescita, +19,5%.
Sul fronte macro Europeo, la produzione industriale Italiana e’ tornata a crescere a novembre, +1,9% mese su mese, dopo il calo di ottobre.
Il mercato valutario continua a evidenziare la forza dell'Euro, che ieri ha chiuso nuovamente in rialzo sopra quota 1,145 Dollari, mentre e’ stabile verso Yen attorno a 130,6. Le cryptovalute proseguono la fase di debolezza iniziata a novembre: Bitcoin -2,2% stamane, 14 gennaio, a 41.900 Dollari (ore 12.30 CET).
I rendimenti sui governativi Usa ed Europei, dopo una corsa durata 3 settimane, prendono una pausa: quello del BTP decennale italiano e’ +1,25%, quello dell’omologo tedesco -0,07%, per uno spread di 125 punti base. Negli Stati Uniti, il Treasury Note a 10 anni paga +1,74% (ore 12.45 CET).
Il prezzo dell’oro consolida il recupero iniziato la scorsa settimana e segna 1.823 Dollari/oncia, in rialzo del +0,2%, con un guadgano settimanale del +1,7%.
Il petrolio continua la sua corsa: il WTI (greggio di riferimento Usa) vale 83,1 Dollari/barile ed il bilancio provvisorio settimanale è di +5,0% (ore 12.00 CET).
Oggi, 14 gennaio, puo’ considerarsi la vera data di inizio della “reporting season Usa”, visto che pubblicheranno i risultati di “full year 2021” ben 4 grandi banche: JP Morgan, Citi, Blackrock e Wells Fargo.
Nell’attesa, registriamo una mattinata negativa per le borse Europee, in media -0,7%, eredita’ del finale debole di Wall Street di ieri. Ultima seduta settimanale al ribasso anche per le borse dell’Asia-Pacifico: Nikkei di Tokyo -1,3%, e calo identico nella settimana, Hang Seng di Hong Kong -0,9% e +3,0% nella settimana, CSI 300 di Shanghai&Shenzen -0,8% (-2,0%), Kospi coreano 1,4% (-1,0%). (ore 13.00 CET).
Degna di segnalazione la notizia che la Banca Centrale della Corea del Sud abbia alzato i tassi di interesse di 25 punti base portandoli a +1,25%, cioe’ sui livelli precedenti lo scoppio della pandemia.
I futures su Wall Street indicano aperture poco variate, in una giornata che, negli Usa, vedra’ anche la pubblicazione del dato sulle vendite al dettaglio in dicembre e la prima lettura dell’indice di fiducia dei consumatori di gennaio, calcolato dall’Università del Michigan.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical daily Update - 13.01.2022Inflazione Usa al +7,0% a Dicembre. In linea con le attese. Mercati composti.
La Fed agira’, da marzo in poi, con almento 3 rialzi dei tassi.
BCE ottimista: crescita europea robusta anche nel 2022.
Non si ferma la corsa del petrolio: WTI sopra 82$/barile.
Alla fine, l’annuncio che l’inflazione dei prezzi al consumo negli Usa ha raggiunto il +7,0% anno su anno a Dicembre e’ stato ricevuto senza traumi dai mercati finanziari, con le maggiori Borse che hanno chiuso la seduta di ieri, 12 gennaio, in buon rialzo.
L'inflazione negli Usa cresce alla velocita’ piu’ alta dal 1982, con un aumento mensile del +0,5%, in rallentamento rispetto al +0,8% di novembre, ma leggermente sopra le attese di +0,4%. Il dato "core", cioe’ al netto delle componenti piu’ volatili di cibo ed energia, ha segnato +0,6% mensile, che si confronta col +0,5% delle attese e del mese precedente.
L’inflazione “core”, su base annua, è cresciuta del +5,5% dal +4,9% di novembre, ai massimi dal 1991.
A questo punto, ben si comprende perche’ anche ieri il Chairman della FED (Banca Centrale Americana), Jerome Powell, nel giorno della sua investitura ufficiale per il secondo mandato, abbia ribadito come la Banca Centrale si predisponga ad utilizzare tutti gli strumenti utili a ridimensionare questa nociva impennata dei prezzi.
Il perdurare di questa tendenza al rialzo rischia di alimentare una dannosa spirale prezzi/salari e offuscare la prospettiva di crescita della maggior economia mondiale, mettendo in difficolta’ le famiglie consumatrici, le aziende, e minacciando, se non ricondotta sui binari della “normalita’”, l’obbiettivo di piena occupazione.
Oltre che aspettarsi almeno tre rialzi dei tassi nel corso del 2022, gli analisti prefigurano anche che, a partire dall’estate, la FED inizia anche ad essere venditrice netta di titoli, riducendo in tal modo il proprio cumulo di assets creato da anni di “quantitative easing”.
Alla fine, le Borse europee hanno chiuso bene una seduta che gia’ dalla mattinata si era prospettata all’insegna di un misurato ottimismo: il Ftse100 britannico ha segnato +0,81%, il Dax tedesco +0,43%, il Cac40 francese +0,75% ed il FtseMib milanese +0,65%. Anche a Wall Street frazionale recupero in chiusura: Dow Jones +0,11%, S&P500 +0,28% e Nasdaq +0,23%.
Non e’ stato solo Powell a parlare ieri in rappresentanza della Banca Centrale Usa: il membro votante del Fomc (Comitato di politica monetraia) e Presidente della Fed regionale di Philadelphia, Patrick Harker, in un’intervista al Financial Times, ha ribadito che i rialzi dei tassi ufficiali, nel corso del 2022 e a partire da marzo, potrebbero essere anche piu’ di 3, se necessario.
Intanto, nel pomeriggio di oggi, parlera’ al Senato Usa la Signora Leal Brainard, vice di Jerome Powell: anche da Lei potrebbe venire qualche nuovo dettaglio sul “path” (sentiero) degli imminenti rialzi.
Sul versante europeo e’ invece pubblicato l’atteso Rapporto Mensile della Banca Centrale Europea, anch’esso incentrato sul tema della crescita dei prezzi oltre che su tassi di interesse, occupazione, e nuova emergenza sanitaria da Covid.
La Banca centrale rallentera’ da inizio 2022 e sino marzo, quando li interrompera’ definitivamente, gli acquisti di titoli di Stato nell’ambito del Pepp (programma per l'emergenza pandemica).
Questo non significhera’ uno stop definitivo agli acquisti, poiche’ i reinvestimenti dei bond giunti a scadenza saranno estesi almeno sino alla fine del 2024 ed effettuati in modo “flessibile” nel tempo, tra le diverse tipologie e in modo selettivo tra i vari Paesi che emittono titoli del debito pubblico.
L’economia dell’Unione Europea, pur restando in espansione, e’ in un momento di rallentamento dovuto alle restrizioni da Covid, ma dovrebbe tornare ad una robusta crescita, grazie alla vivace domanda di beni e servizi. L'inflazione resterà ben oltre il +2% per tutto il 2022, con il rischio di essere alimentata dagli aumenti salariali oltre che dall’accelerazione dei prezzi di mote materie prime.
Nel frattempo, prosegue la corsa al rialzo del prezzo del petrolio, che col +1,6% di ieri, ha raggiunto, nel caso del WTI (greggio di riferimento nord americano), gli 82,6 Dollari/barile, dove lo troviamo anche stamane (ore 12.00 CET).
Chiusure per lo piu’ negative per le Borse asiatiche stamattina, 13 gennaio: Nikkei giapponese -0,96%, ma Hang Seng di Hong-Kong +0,11%, Kospi coreano a -0,35%, CSI300 della Cina continentale -1,64%, sul riaffiorare della crisi finanziaria dei big immobiliari, tra cui Shimao Group, fino ad ora considerato solido.
Sul fronte valutario si accentua l’indebolimento del Dollaro Usa, col fixing verso Euro sopra quota 1,146 Dollari, mentre e’ stabile lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi a 138 bps. Il BTP decennale italiano rende +1,33% ed il Treasury 10 anni Usa il +1,75% (ore 12.30 CET).
Le Borse europee chiudono pressoche’ invariate la mattinata di oggi, 13 gennaio, ed anche i future su Wall Street sono poco mossi, mentre l’oro, dopo 3 giorni di recuperi, e’ stabile a 1.824 Dollari/oncia.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 12.01.2022 Jerome Powell tranquillizza i mercati: la Fed agira’ contro inflazione troppo alta.
I rendimenti dei Govies Usa ed Europei si stabilizzano dopo 3 settimane di rialzi.
Inflazione Usa: oggi il dato su quella al consumo, mercoledi’ alla produzione.
Nuovo balzo del petrolio dopo i dati sulle scorte Usa: WTI sopra 82$/barile.
Ieri, 11 gennaio, lo scenario borsistico europeo si e’ rasserenato e tutti gli indici azionari si sono mossi al rialzo: Dax tedesco +1,15%, Cac40 francese +1,27%, Ftse100 britannico +0,53% e FtseMib italiano +0,77%.
Il momento cruciale della giornata era rappresentato dall'audizione alla Commissione Banche del Senato del Chairman della FED (Banca Centrale Usa), Jerome Powell, che si candida per un secondo mandato.
Powell ha confermato l'impegno della Banca Centrale a contrastare l'inflazione troppo alta, che protraendosi nel tempo rischierebbe di alimentare una nociva spirale di salari&prezzi.
Nella stessa giornata di ieri, peraltro, altri membri votanti del FOMC (Comitato di politica monetaria) della FED hanno confermato un predominante consenso per un rialzo dei tassi d’interesse gia’ a marzo, insieme ad una graduale riduzione, gia’ da quest’anno, della massa di titoli obbligazionari ammassati durante la prolungata fase di Quantitative easing.
Le parole di Powell sembrano aver rassicurato i mercati, evidentemente fiduciosi che la Banca Centrale Usa sapra’ conciliare l’obbiettivo di ridimensionare l’inflazione piu’ alta degli ultimi 30 anni con quella di favorire il proseguimento dell’attuale fase di crescita economica negli Usa.
Il risultato e’ stato che tutti gli indici di Wall Street sono saliti, compreso lo S&P 500 che ha interrotto la fase di declino durata cinque sedute consecutive ed ha segnato un robusto +0,92%. Piu’ contenuto il recupero del Dow Jones, +0,51%, mentre il Nasdaq ha brillato, con un sontuoso +1,41%.
Massima attenzione oggi, 12 gennaio, per la pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo (CPI) negli Stati Uniti, relativi a dicembre. Le stime di consenso prevedono +0,4% e +0,5% mese su mese rispettivamente per gli indici “headline” (generale) e “core” (al netto di cibo e prodotti energetici), che porterebbero l’aumento annuo a +7,0% e +5,4% rispettivamente: livelli troppo alti, dannosi per famiglie e imprese.
Sul fronte “inflazione” la Cina sembra fare storia a se’, vista la discesa dei prezzi al consumo (CPI) a dicembre: +1,5% anno su anno, ben sotto il +1,8% stimato ed al +2,3% di novembre. Il calo mensile del -0,3% e’ stato principalmente determinato dalla discesa dei prezzi del cibo, -1,2% da +1,6% di novembre.
Qualche segno di rallentamento anche sul fronte dei prezzi alla produzione (PPI): +10,3% su base annua e dicembre contro il +12,9% di novembre, frutto di un calo del -1,2% su base mensile.
Sul versante macro europeo, la produzione industriale dell'Eurozona a novembre (fonte Eurostat, Ufficio statistico dell’UE) è cresciuta +2,3% mese su mese, invertendo il trend negativo di ottobre, quando era diminuita dell'1,3%. La nuova ondata di contagi “Omicron” potrebbe tuttavia impattare sul dato di dicembre e gennaio.
Giornata incendescente quella di ieri, 11 gennaio, per il petrolio: il WTI (greggio di riferimento americano) e’ salito del +3,6%, e stamattina avanza di un ulteriore +0,7%, a 81,8 Dollari/barile. L'indice Stoxx delle Materie di Base col +2,1% di oggi segna nuovi massimi dal 2011.
Ad innescare il rialzo la comunicazione dell’API, (American Petroleum Institute) del dato sulle scorte di greggio, scese la scorsa settimana di 1 milione di barili, un dato che confronteremo oggi, 12 gennaio, con quelli ufficiali dell’EIA (Energy Information Administration).
Fase relativamente tranquilla per i mercati obbligazionari, con rendimenti stabili. Sembra volersi prendere una pausa la fase di aumento dei rendimenti durata 3 settimane: il BTP decennale italiano rende +1,29%, l’omologo Bund tedesco -0,05%, per uno spread stabile a 134 punti base. Il Treasury decennale Usa rende +1,74%, pressoche’ invariato da 2 sedute.
Contagiate dal buon umore di Wall Street, hanno chiuso in forte miglioramento le principali borse asiatiche: il Nikkei 225 di Tokyo +1,92%, Hong-Kong (Hang Seng), ben +2,79%, ai massimi da cinque settimane, CSI300 di Shanghai&Shenzhen +0,84%, Kospi coreano +1,54%. (ore 13.00 CET)
Mattinata positiva per tutte le maggiori borse europee, con rialzi medi attorno a +0,5%. I futures su wall Street preludono ad aperture in marginale rialzo, in attesa sul dato dell’inflazione Usa di dicembre.
Sul mercato valutario segnaliamo l’indebolimento del Dollaro Usa, sceso ieri a 1,136 nel cross verso Euro, al livello piu’ basso da meta’ novembre 2021.
Il comparto delle criptovalute sembra aver trovato una base piu’ stabile,dopo la prolungata fase di indebolimento che ha portato Bitcoin a perdere sino al -43% dai massimi di fine novembre, fin sotto i 40 mila Dollari. Oggi rimbalza a 43.100 Dollari, +0,9% (ore 13.30 CET).
L’oro e’ stato ben acquistato nella giornata di ieri, 11 gennaio, e’ si e’ riportato in area 1820 Dollari/oncia, dove lo ritroviamo anche oggi. Pronto per ripartire al rialzo?
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.01.2022Torna la pressione delle vendite sull’azionario, specie sulla tecnologia.
La curva dei tassi Usa incorpora 4 rialzi da 0,25% gia’ quest’anno.
Rallenta la corsa al rialzo dei rendimenti sui governativi Usa & Eu.
Crisi Kazaca e libica supportano prezzo del petrolio: WTI sopra 80, poi ripiega.
L’opinione consolidata che nella sua ultima riunione la FED (Banca Centrale Usa) abbia deciso per l'accelerazione del rialzo dei tassi di interesse incide sulle valutazioni e sulla prospettiva delle Borse mondiali. Inoltre, negli Usa, i dati sull'occupazione a dicembre comunicati venerdi’ 7 hanno parzialmente deluso, vista la creazione di 199 mila nuovi posti di lavoro, sotto le attese di 450.000.
Gli indici azionari europei, con l’eccezione di Londra, sono risultati in calo: FtseMib italiano -0,13%, Dax tedesco -0,65%, Cac40 francese -0,42%. Balzo inaspettato sul finale, invece, per il Ftse100 britannico, +0,47%.
L’inflazione troppo alta ed in ulteriore ascesa in dicembre avvalora uno scenario di poltiche monetarie piu’ restrittive da parte delle Banche Centrali che insieme al boom di contagi da variante Omicron, non aiuta ne’ la prospettiva di crescita profittevole dell’economia mondiale ne’ gli attuali livelli valutativi dei comparti azionari “growth”, cioe’ ad alta crescita.
Venerdì 10 l’indice Nasdaq ha perso -0,96%, lo S&P500 -0,41%, mentre il Dow Jones ha chiuso invariato, -0,01%. Il bilancio settimanale e’ ancora piu’ eloquente : il Nasdaq ha perso -4,5%, il Dow Jones solo -0,3%. Il ritrovato maggior favore verso il titoli “value” e pro-ciclici appare in tutta evidenza.
Venerdì pomeriggio il deludente dato sulla creazione di posti di lavoro a dicembre negli Usa (“non farm” payrolls”) e’ stato peraltro compensato dalla revisione al rialzo della “job creation” di ottobre e novembre (+140 mila), dal calo di -0,1% al 4,2% del tasso di disoccupazione, dal rialzo del tasso di partecipazione alla forza lavoro e dalla solida ascesa dei salari orari.
Tuttavia, dall’esame delle minute dell’ultimo FOMC (Comitato di politica monetaria della FED) emerge chiaramente che il focus e’ l’inflazione e non l’occupazione. Gli analisti ritengono probabile un rialzo del costo del denaro di 25 bps già col FOMC di marzo, seguito da altri 3 nel corso dell’anno.
Negli Usa, la tendenza al rialzo dei tassi d’interesse ha gia’ risvolti molto concreti: quelli sui mutui a 30 anni, la scorsa settimana, hanno toccato +3,22%, dal +3,11% della scorsa precedente, toccando i massimi da maggio 2020. Cio’ potrebbe incidere sull’attuale vivacita’ del mercato immobiliare americano, reduce da 2 anni di boom.
La Banca Centrale Europea non potra’ restare a lungo immobile, visto che l’impennata dei prezzi non ha piu’ natura transitoria e che la “transizione ecologica” potrebbe determinare un effetto inflazionistico. Ne e’ convinta Isabel Schnabel, membro del Comitato Esecutivo della BCE, in un’intervista pubbblicata sabato 8.
Guardando alla “macro” europea, Eurostat, l’ufficio centrale di statistica dell’Unione Europea, ha anticipato, in prima lettura, che l'inflazione annuale al consumo nell'Euro Zona potrebbe essere +5% a dicembre 2021, in aumento dal +4,9% di novembre.
La componente “energia” col +26% annuale a dicembre, in lieve calo rispetto al +27,5% di novembre, resta la principale causa dell’aumento dei prezzi, seguita a grande distanza da alcool, tabacco e generali alimentari, prodotti beni industriali non energetici e servizi.
La produzione industriale tedesca, a novembre, ha segnato un calo del -0,2% mensile e del -2,4% annuale, mentre rispetto a febbraio 2020, ultimo mese prima dell’esplosione della pandemia e del lock-down, il calo è -7%: insomma la locomotiva tedesca cammina, ma non corre come dovrebbe.
Le tensioni sociali in Kazakhstan e i conflitti fra milizie libiche che hanno causato ammanchi nella produzione ed esportazione hanno contribuito a riportare il prezzo del petrolio WTI (Greggio di riferimento Usa) sopra 80 Dollari/barile alla fine della scorsa settimana. Oggi, complice il mood negativo sui mercati, il WTI segna 78,5 Dollari/barile (ore 14.00 CET) .
Qualche segnale di raffreddamento anche nel trend di rialzo dei rendimenti obbligazionari. Quello del BTP decennale italiano e’ sceso a 1,28% e lo spread con l’omologo Bund tedesco e’ stabile a 135 punti base, ben sotto i 139 toccati la scorsa settimana. Il rendimento del Treasury Note decennale e’ +1,78%, il livello piu’ alto da febbraio 2020, + 26 bps in una settimana (ore 14.00 CET).
Poco da segnalare sul fronte valutario, con l'Euro a 1,132 verso Dollaro e 130,5 verso Yen. (ore 14.00 CET).
Come prevedibile, l’avvio settimanale dei mercati azionari e’ molto cauto, con cali medi del -0,6% in Europa e futures Usa negativi. La borsa giapponese è chiusa, l’HangSeng di Hong-Kong è in rialzo, +1,0,8% grazie al recupero della tecnologia. L’indice CSI300 di Shanghai&Shenzhen guadagna +0,45%, mentre il Kospi coreano perde -0,9%.
Inizia questa settimana la “earning season” americana, coi numeri del 4’ trimestre e dell’anno. Segnaliamo, venerdi’ 14, il trittico di “big bank” americane: JPMorgan, Citi e BlackRock.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.01.2022Calma ripristinata sull’azionario, ma l’aumento dei tassi induce prudenza.
Inflazione europea ai massimi da meta’ anni ‘90: a rischio i consumi privati.
Ancora in rialzo, ma senza strappi i rendimenti dei governativi Usa & Eu.
Crisi delle crypto: manca chi ha spesso ha scommesso sul rimbalzo..
Le minute dell’ultimo FOMC (Comitato di politica monetaria) della Federal Reserve, (Banca Centrale Americana) non lasciano spazio all’interpretazione. La tanto attesa svolta restrittiva e’ formalmente annunciata e avra’ luogo in tempi rapidi.
Nel verbale diffuso mercoled’ sera, alle 20.00 ora italiano, quando mancavano 2 ore alla chiusura di Wall Street, si puo’ leggere: "La prospettiva per l'economia, per il mercato del lavoro e per l'inflazione, potrebbero giustificare aumenti dei tassi di interesse in anticipo e a ritmi piu’ rapidi di quanto anticipato recentemente".
In piu’, alcuni membri del FOMC, alias Presidenti delle Fed regionali, ritengono che la Banca Centrale dovrebbe valutare di ridurre la massa di attivi accumulata nella lunga fase di Quantitative Easing, in parallelo all’avvio della stagione di rialzi dei tassi.
A questo cambio di rotta, peraltro auspicato e sintomo di una ritrovata “normalita’”, i marcati hanno reagito male, a cominciare dal Nasdaq che, mercoledi’ 5 gennaio, ha perso oltre il -3,3% in chiusura. Le Borse asiatiche ed europee ieri, 6 gennaio, hanno segnato performance negative, ma senza panico, interrompendo comunque la fase positiva iniziata prima di natale e proseguita sino a mercoledi’ 5.
In Europa il FtseMib italiano ha perso -1,8%, il Ftse100 britannico -0,9%, il Dax40 tedesco -1,3%, il Cac40 parigino -1,7%.
Nuovamente negativa anche Wall Street, ma senza la frana temuta: Dow Jones -0,5%, Nasdaq e S&P500 -0,1%. L’ulteriore aumento dei rendimenti del Tresuries incide negativamente sulla valutazione delle azioni “growth” (ad elevata crescita), favorendo al contrario l’appetibilita’ e la relativa “rivalutazione” delle azioni delle societa’ piu’ esposte alla fase comunque espansiva del ciclo economico, come quelle del comparto energetico e le banche.
Siamo in un contesto di complessa interpretazione: l’allarme sanitario indotto dal boom dei contagi e’ limitato, poiche’ prevale a convinzione che questa nuova ondata sia caratterizzata da sintomi piu’ contenuti e minore letalita’.
L’inflazione e’ esplosa in tutta le parti del globo, ma soprattutto in Europa, dopo quasi vent’anni di sostanziale assenza, e’ un tema complicato e doloroso, poiche’ i salari non tengono minimamente il passo dell’aumento dei prezzi.
Le famiglie finiranno per consumare meno visto che una quota crescente del reddito disponibile viene erosa dalle bollette energetiche e dai servizi. Dipendendo in larga misura dal prezzo del petrolio, e’ difficile prevedere un’inversione di tendenza nel breve termine.
Pensiamo alla Germania: l'inflazione al consumo (CPI) in dicembre ha toccato il livello record di +5,3%: non accadeva dal 1993. Ci si consola pensando che la velocita’ di crescita sembra attenuarsi e che la variazione mensile si sia limitata a +0,3% su basi armonizzate ai parametri UE.
Quella europea, per il 2021, tocca il +5,0% in prima lettura. Insomma, c’e’ poco da stare allegri ed anche la BCE (Banca Centrale Europea) sara’ indotta a qualche misura di “tightening” della sua politica monetaria.
La fase di risveglio dei tassi e’ proseguita anche ieri, 6 gennaio, con qualche riflesso sul mercato valutario. Il rendimento del Treasury decennale Usa a +1,72% aiuta il Dollaro ad apprezzarsi verso le divise asiatiche, come dimostra il cross verso lo yen giapponese a quota 116, al massimi da cinque anni.
Nel frattempo segnaliamo la persistente debolezza delle “crypto”: Bitcoin perde oltr 2% anche oggi, a 41.900 Dollari, quasi -40% dai massimi di ottobre.
I titoli di Stato italiani rendono ogni giorno qualcosa di piu’: quello del BTP decennale ha toccato ieri +1,30% e stamane lo troviamo a +1,28% con lo spread verso l’omologo Bund tedesco a 135 punti base.
Il prezzo del petrolio, complice le rivolte in Kazakhstan ed in Libia, e’ risalito a livelli vicini ai massimi di ottobre: il WTI (Greggio di riferimento Usa) e’ lievemente sopra gli 80 Dollari/barile (ore 13.30 CET).
La mattinata di oggi nell’area Asia-Pacifico e’ stata incoraggiante, grazie al recupero dei titoli tecnologici: l’indice Hang Seng di Hong Kong ha segnato +1,8% trainato da +5% abbondante di Alibaba. Il Piatti il Nikkei giapponese ed il CSI300 di Shanghai e Shenzen +0,2%. Il Kospi coreano ha accelerato sul finale sino a +1,2%.
Andamento incerto per i listini europei, in lieve calo (in media -0,2%, ore 13.30 CET), mentre i futures su Wall Street indicano aperture in cauto rialzo.
Molta attenzione, nel pomeriggio, ai dati sul mercato del lavoro Usa: il consensus stima un aumento di 440.000 posti di lavoro, escludendo l’agricoltura, ma la rilevazione di ADP di mercoledi’ 5, che aveva sospreso con +840 nuovi occupati, lascia spazio a sorprese. La prudenza e’ comunque d’obbligo, visto che l’esplosione della variante Omicron lascera’ il segno sulle rilevazioni di gennaio e febbraio.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 06.01.2022Storno violento di Wall Street: tecnologia pesantemente venduta.
Dalle minute dell’ultimo Fomc la certezza del rialzo dei tassi in USA.
Accelera la risalita dei rendimenti sui governativi Usa ed Europei.
Borse asiatiche pesanti: effetto Nasdaq sui listini ricchi di azioni tecnologiche.
Ad un primo sguardo, il 2022 sembrerebbe partito molto bene per le Borse europee, dato che ieri, 5 gennaio, hanno messo a segno il terzo rialzo consecutivo. In effetti fino alle 8 p.m. di ieri sera ne’ variante Omicron, ne’ inflazione galoppante in Europa sembravano scalfire l’ottimismo degli operatori finanziari.
A brillare soprattutto il Ftse Mib italiano, che col +0,74% di ieri ha accumulato un progresso da inizio anno sopra il +3%, riportandosi sopra quota 28mila che non vedeva da settembre 2008, cioe’ alla vigilia del fallimento di Lehman Brothers e della grande crisi finanziaria.
Come dicevamo, buone chiusure ieri, 5 gennaio, per tutti i listini europei: Dax40 tedesco +0,70%, Ftse100 britannico +0,14%, Cac40 parigino +0,81%. Tuttavia, l’apertura fiacca di Wall Street anticipava un cambio di mood degli investitori, preoccupati dal veloce aumento dei rendimenti sui governativi Usa e dai dettagli contenuti nelle minute dell’ultimo FOMC (Federal Open Markets Committee) della federal Reserve (Banca Centrale Usa), rilasciate in serata.
I verbali di ogni riunione del Fomc, pubblicati in genere 3 settimane dopo le delibere, forniscono indicazioni piu’ dettagliate sulla strategia della Banca Centrale in tema di politica economica, tassi di interesse, e stabilizzazione dei prezzi. Ebbene, i membri regionali della Banca centrale Usa hanno detto chiaramente che l'inflazione si sta rivelando più alta e persitente del previsto.
Cio’ rendera’ urgente e necessari diversi rialzi dei tassi d'interesse, con una tempistica piu’ ravvicinata di quanto previsto sino a un mese prima. Secondo la maggioranza dei membri del Fomc è anche necessario ridurre gli stimoli monetari straordinari, perche’ l’economia va bene ed e’ in solida crescita.
L’accelerazione dei rendimenti dei Treasury bonds sono la testimonianza piu’ evidente della convinzione di analisti ed operatori che la Federal Reserve agira’ aggressivamente ed in tempi rapidi verso una politica monetaria piu’ restrittiva. Il programma emergenziale di acquisto di bond finira’ entro marzo, probabilmente accompagnato dal primo rialzo dei tassi d'interesse dal 2018.
Wall Street ne ha preso atto ed e’ nettamente peggiorata nelle ultime 2 ore di contrattazione. Alla chiusura osserviamo: Dow Jones -1,07%, S&P500 – 1,9% e Nasdaq -3,34%. Wow, cali cosi’ ampi non si vedevano da un po’.
Come detto, la congiuntura economica Usa e’ brillante e, mentre l’inflazione elevata spaventa, l’occupazione fornisce indicazioni confortanti. Il rapporto Adp (indagine indipendente sulla creazione di posti di lavoro nel settore privato), ha rivelato la creazione di 807mila nuovi posti di lavoro a dicembre, circa il doppio delle stime.
La risalita, oltre ogni previsione, dei contagi da Covid-19 (variante Omicron), incidera’ purtroppo soprattutto sul comparto dei servizi in Europa, ma anche sull’attivita’ manifatturiera, gia’ in parte frenata dalle difficolta’ di reperimento di materie prime e componenti, potrebbe risentirne.
L’Indice PMI Composito (Sondaggio condotto presso i direttori degli Uffici acquisti relativo a Industria+Servizi) di dicembre, calcolato da IHS-Markit Pmi per la zona Euro, è sceso a 53,3 da 55,4 di novembre, segnando il ridimensionamento piu’ marcato da marzo 2021.
Il mercato obbligazionario europeo, pur con qualche tensione al rialzo dei rendimenti, resta molto recettivo di “nuova carta”. Ieri si e’ chiuso con successo, con richieste per 55 miliardi di Euro, il collocamento sindacato del nuovo BTP a 30 anni del Tesoro italiano.
Il movimento al rialzo dei rendimenti e’ comunque evidente anche oggi, 6 gennaio, sui decenali: BTP +1.30%, +7bps, Bund -0,05%, +4 bps, Treasury +1,74%, +3 bps (vedere grafico allegato).
La debolezza di ieri del prezzo del petrolio e’ durata poche ore ed un barile di Wti (greggio di riferimento Usa), per consegna febbraio, riavvicina oggi, 6 gennaio, i 79 Dollari/barile, +1,3%. Il gas natuale e’ in rialzo sulla trading venue olandese a 94 Euro/megawattora (ore 13.00 CET).
Chiusura in rosso per le Borse dell’area Asia-Pacifico, ovvio riflesso delle chiusure pesanti di Wall Street: ad andar male soprattutto i titoli della tecnologia, come ieri sera sul Nadaq e sul S&P500. L'indice Nikkei giapponese ha perso -2,88%, il CSI300 di Shanghai&Shenhen -1,02%%, il Kospi coreano, -1,13%, mentre Hong Kong ha spuntato un piccolo rialzo, +0,33%.
La mattinata europea si chiude con ampi ribassi, ma senza panico, con perdite medie attorno a -1,3%, mentre i future su Wall Street anticipano aperture in frazionale ulteriore calo per il Nasdaq e stabili per lo S&P 500 ed il Dow Jones. (ore 13.30 CET).
Tranquillo il fonte valutario, col cross Euro/Dollaro stabile a 1.131 e l’Euro/Yen a 131. Le criptovalute restano deboli e la pressione venditrice le hanno spinte ad una perdita media del 30% dai massimi di fine settembre/inizio ottobre. Bitcoin a 42.200 Dollari (ore 13.30 CET).
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.01.2022Borse europee in rialzo, piu’ incerto l’azionario Usa, con la tecnologia in calo.
Dal meeting Opec+ conferma della crescita programmata della produzione.
Dati sull’inflazione Europea di dicembre: alti, ma potrebbero essere il picco.
Borse asiatiche in calo: risentono di tassi in ascesa perche’ ricche di azioni tech.
Ieri, 4 gennaio, nella seconda seduta del 2022, i principali indici azionari europei sono stati ancora orientati al rialzo, testimoniando fiducia sulla prospettiva economica nonostante la variante Omicron, l’inflazione troppo alta e lo scenario probabile di una stretta monetaria delle Banche centrali.
Il FtseMib italiano ha segnato +0,81%, il Cac40 francese +1,39%, il Ftse 100 britannico +1,63% ed il Dax40 +0,83%. Gli acquisti di titoli energetici, banche, ciclici e del lusso hanno largamente compensato la debolezza di tecnologici e farmaceutici, emersa nel pomeriggio in parallelo a Wall Street.
I listini Usa, dopo una brillante apertura, si sono indeboliti, ma in maniera differenziata: il Dow Jones e’ comunque salito del +0,59%, lo S&P500 ha perso il -0,06%, ed il Nasdaq il -1,33%. In breve a Wall Street, in parallelo ad un rapido rialzo dei rendimenti sui “governativi”, sono tornati gli acquisti sui beni di largo consumo, turismo, hotel e ristorazione, mentre hanno prevalso le vendite di azioni del settore sanitario e, soprattutto, della tecnologia.
Evidentemente, benche’ l'andamento negli Usa dei contagi con variante Omicron sia allarmante, con oltre un milione di contagi in un giorno, sembra prevalere la convinzione che questa nuova ondata non sia in grado di rallentare troppo la crescita economica globale, poiche’ non obblighera’ i Governi a scelte drastiche di lock-down.
Peraltro il focus degli investitori, nella giornata di ieri, 4 gennaio, era sulla riunione dell’Opec+ (Cartello dei principali esportatori di petrolio). Come previsto, Opec+ ha confermato l'aumento mensile gia’ programmato della produzione di petrolio, pari a +400 mila barili/giorno in febbraio, e per i mesi succesivi.
Insomma, il Cartello ritiene ancora valida la strategia di ripristinare lentamente i livelli pre-pandemia, dopo che a marzo 2020, nella fase piu’ acuta dell’emergenza sanitaria, aveva scelto un taglio record di 10 milioni di barili/giorno. Opec+ considera gli effetti della variante Omicron meno penalizzanti per la domanda di greggio rispetto a quelli delle precedenti 3 ondate.
La decisione di ieri ha sostenuto i prezzi, col WTI (greggio di riferimento Usa) che ha rivisto quota 77 Dollari/barile, ed il Brent (Mare del Nord europeo) gli 80 Dollari/barile, dove li ritroviamo stamane (ore 12.00 CET).
Sul fronte dei dati macroeconomici, l’indice Ism manifatturiero, che misura la performance dell’industria negli Stati Uniti, a dicembre e’ peggiorato a 58,7 rispetto al 61,1 di novembre, pur restando largamente in area di espansione (sopra i 50 punti) per il 19’ mese consecutivo.
In Germania, insieme ad un dato sulle vendite al dettaglio che a novembre sono scese del -2,9% su base annua, si registra anche un tasso di disoccupazione invariato al 3,3%, un livello in assoluto molto basso e confortante.
Come dicevamo, prosegue, sul mercato obbligazionario, il graduale movimento al rialzo dei rendimenti, ma il differenziale tra quello del Btp decennale italiano e quello del Bund tedesco si è stablizzato a 132 punti base. Il rendimento del decennale italiano sale anche oggi, +2 bps a +1,23%, ai massimi da fine giugno 2020.
Negli Usa si consolidano le aspettative che vedono la Federal Reserve aumentare i tassi di interesse di +0,25% almeno 3 volte nel 2022. Cio’ favorisce una risalita dei rendimenti dei Treasury americani verso nuovi massimi di periodo. Stamane quello del Treasury decennale benchmark Usa e’ sopra +1,65%, non lontano da picco di fine marzo a quota 1,76%.
Oggi, 5 gennaio, dopo un avvio incerto, i mercati azionari europei hanno nuovamente imboccato la strada del rialzo, e a fine mattinata guadagnano in media il +0,5%. (ore 13.00 CET).
L’aumento dei tassi di interesse e’ tra le possibili concause della frenata dei titoli tech di ieri, ed ha inciso sulle chiusure delle Borse asiatiche stamattina: solo il Nikkei giapponese e’ riuscito a segnare un piccolo rialzo: +0,1%, mentre sono pesantemente scivolati l’Hang-Seng di Hong-Kong -1,6%, il Kospi coreano -1,2% e il CSI300 di Shanghai&Shenzhen -1,0%.
La parte restante di questa settimana e’ ricca di dati macroeconomici: stamane e’ stato pubblicato il dato preliminare dell'inflazione a dicembre in Italia: +4,2%, in linea con le attese, ed in salita dal +3,9% di novembre. Diffusi nella mattinata anche gli indici PMI (Purchasing managers Index) dei servizi in Eurozona: 53,1 in dicembre, leggermente sotto le stime ed al dato del mese prima, entrambi 53,3.
Attenzione in serata, a mercati americani aperti, alla pubblicazione dei verbali dell'ultimo FOMC (Comitato di politica monetaria) della Federal Reserve e domani, sempre negli Usa, ad un paio di dati sul mercato del lavoro: le assunzioni nel settore privato (ADP) e le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione (Jobless claims).
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.12.2021Si chiude un memorabile 2021 per le Borse europee ed americane.
La variante Omicron non spaventa i mercati: eccesso di compiacenza?
L’inflazione alta c’e’ ed e’ qui per restare e pesare sulla prospettiva 2022 .
Watch-out! I prezzi di petrolio e gas restano le variabili piu’ imponderabili.
La fine dell’anno si avvicina, ed e’ tempo di tirare le somme di un anno straordinario, ricco di sorprese e soddisfazioni, soprattutto per chi ha investito nelle azioni.
Guardando all’Europa spicca il +23% del FtseMib italiano, aiutato dalla credibilita’ del Governo Draghi e della vivacita’ inaspettata della ripresa economica. Ha fatto ancora meglio il Cac40 francese, +29%, favorito dal boom dei titoli del lusso. L’eurostoxx50 ha guadagnato il +20,6%, il FTSE 100 britannico il +22,2% (calcolato in Euro).
Wall Street festeggera’ un 2021 memorabile: la ripresa economica, favorita da politiche monetarie e fiscali particolarmente espansive, ha determinato bilanci floridi per la “corporate America” quotata: l'indice S&P500 è cresciuto del +28%, salendo a doppia cifra per il terzo anno consecutivo. Il Nasdaq ha segnato +22%, dando continuita’ ad un 2020 fenomenale (+43%).
Tornado a ieri, 29 dicembre, le Borse europee hanno chiuso in lieve arretramento, dopo 3 sedute di brillanti rialzi: Milano ha perso -0,37% mentre Londra, che “recuperava” 2 giorni di chiusura post-natalizia, e’ salita +0,8%. Il Dax tedesco ha perso -0,7% ed il Cac40 francese -0,27%.
Wall Street mista col Dow Jones +0,25%, lo S&P500 +0,14% al nuovo record assoluto e al 70’ nuovo massimo dell’anno, e Nasdaq incerto a -0,10%.
Il clima e’ comunque straordinariamente rilassato se si pensa che la variante Omicron del Covid-19 si sta diffondendo con una velocita’ impressionante e, sebbene meno letale delle precedenti, stia mettendo sotto pressione i sistemi ospedalieri di molti Paesi.
Analisti ed investitori credono che l’impatto sulla crescita economica globale sara’ limitato, poiche’ non vi sara’ un nuovo drastico “lock-down”. Auguriamoci che sia cosi’, anche se turismo, traporto aereo e hotels lamentino gia’ delle cancellazioni.
Curiosamente non si parla piu’ tanto di inflazione. Strano, perche’ i presupposti perche’ resti elevata anche nei prossimi mesi ci sono tutti. Le materie prime rimangono in media vicino ai massimi 2021, anche se senza evidenti pressioni al rialzo, e l’esuberante domanda di mercato di beni e servizi determina una minor sensitivita’ ai prezzi di vendita, alimentando la spirale inflattiva.
Peccato che i salari, soprattutto in Europa, non crescano allo stesso ritmo dei prezzi e dunque, qualche rallentamento della spese personali e’ da metter in conto nell’anno che verra’.
Il prezzo del petrolio, la cui ascesa e’ stata la principale determinante dell’inflazione sui prezzi alla produzione e al consumo nel 2021, si e’ mosso marginalmente al rialzo nella giornata di ieri, 29 dicembre, col Wti a +0,3%: oggi perde il -0,8% a 76.0 Dollari/barile.
Ieri, 29 dicembre, la EIA (Energy Information Administration) ha reso noto che le scorte di greggio in Usa, la scorsa settimana, sono scese di 3,6 milioni di barili, segnando la quinta settimana consecutiva di calo. Un barile di greggio quota oggi il -11% sotto ai massimi di fine ottobre, ma il +50% rispetto al prezzo di inizio anno.
Il prezzo del Gas naturale europeo, che alla vigilia del Natale si era impennato fin sopra 180 Euro/Mwh, ha aperto stamane in calo del -2,5% a 94 Euro, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha detto che il gasdotto sotto il Mar baltico “Nord Stream 2”, quando sara’ finalmente operativo (...attende ok da Governo tedesco) potra’ stabilizzare i prezzi del metano in Europa.
Stamani per diverse borse asiatiche è stato l'ultimo giorno di negoziazione dell'anno, tra scambi rarefatti. A Tokio il Nikkei ha chiuso in ribasso del -0,4%, il Kospi coreano ha segnato -0,5%, nonostante il buon dato sulla produzione industriale a novembre, +5,1% mese su mese.
In generale, non e’ stato un anno glorioso per le borse asiatiche: l’indice MSCI Asia-Pacifico, ex Giappone, chiude l’anno con un - 6%. Il Nikkei giapponese si salva con un +1,4% in Euro nell’anno. Solo Taiwan, grazie alla peculiare esposizione ai semiconduttori, puo’ vantare un ottimo +24% nell’anno.
“Fotografia” di fine 2021 anche per il leggendario “spread” tra i rendimenti dei titoli governativi decennali Italiani e Tedeschi: 133 punti base stamani (ore 13.00 CET), col rendimento del BTP decennale a +1,13%. Intanto quello del Treasury Bond Usa e’ salito ieri a +1,55%, con curva dei rendimenti per scadenza ancora anomalmente “piatta” e negativa in termini reali.
A fine mattinata gli indici azionari europei registrano progressi medi del +0,3%, i futures su Wall Street preannunciano aperture in lieve rialzo (ore 13.00 CET).
Il mercato valutario tradizionale e’ soporifero, cross Eur/Usd a 1,132, ma le criptovalute restano sotto pressione e volatili: Bitcoin -0,4% a 46.900 Dollari (ore 12.00 CET).
Sereno 2022!
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.12.2021Nuovi progressi anche ieri per le azioni europee: oggi prevale la cautela.
La variante Omicron si diffonde velocissima, ma sintomi meno gravi.
Il petrolio e’ salito anche ieri portando il progresso in dicembre a +14%.
Governi e Banche Centrali si preparano a sostenere l’economia anche nel 2022.
Ieri, 28 dicembre, un’altra seduta di sano ottimismo per le Borse europee, dopo la mattinata di rialzi in Asia. Meno convinta di segnare nuovi record Wall Street, dopo l’ennesimo massimo storico, il 69’ nel 2021, dell’indice S&P500, ieri -0,10%.
Il FtseMib italiano ha guadagnato +0,8%, similmente al Dax tedesco, mentre il Cac40 parigino si e’ accontentato di +0,6%. Londra, chiusa per 2 giorni di “bank holiday” ha riaperto oggi, 29 dicembre, “recuperando” un solido +1,0% (ore 12.30 CET).
Negli States, il Dow Jones e’ stato l’unico indice positivo, seppur di un modesto +0,26%, mentre il Nasdaq ha sacrificato -0,56%.
La chiusura d’anno 2021 si avvicina, ed i mercati azionari hanno regalato grandi soddisfazioni agli investitori: siamo infatti reduci da 3 anni consecutivi di forti rialzi, nonostante la tragedia della pandemia piu’ devastante e duratura dell’ultimo secolo.
L’economia americana e le sue Borse hanno rivelato una straordinaria capacita’ di resilienza e reazione, ma anche il resto del Mondo ha fatto la sua parte.
Banche Centrali e Governi hanno contrastato l’emergenza pandemica con politiche monetaria e fiscali super espansive, che hanno prodotto uno stimolo benefico per famiglie ed imprese, tornate a spendere ed investire come e piu’ che prima del Covid: la pandemia e’ ancora qui, i contagi della variante Omicron crescono velocemente, ma con sintomi meno gravi e latali.
La speranza di un ritorno alla piena normalita’ si è pero’ interrotta ed alcune attivita’, come trasporto aereo, crociere, alberghi, ristoranti, turismo in generale, stanno gia’ soffrendo di inattesi cali, ma cio’ non sovverte la convinzione che i lockdown piu’ drastici potranno essere evitati.
Sul tema, un’analisi di JP Morgan sostiene che la variante Omicron avra’ basso impatto negativo sulla crescita economica.
L’Organizzazione mondiale della Sanita’ (OMS) e’ piu’ prudente e raccomanda di non allentare, ma semmai rafforzare, le misure di contenimento: “Prove affidabili, misurate in diversi Paesi, mostrano che Omicron ha una capacita’ di diffondersi ben maggiore della variante Delta, e puo’ raddoppiare i contagi in due o tre giorni".
Appare chiaro che anche nel 2022 le Banche Centrali dovranno fare la loro parte, e nonostante il recente cambio di linguaggio, terranno bassi i tassi ufficiali di interesse ed eviteranno di rimuovere totalmente gli stimoli monetari emergenziali che tanto hanno giovato all’economia reale.
I Governi, dal canto loro, avranno ancora il 2022, come minimo, per dispiegare i grandi piani di rilancio e riforma varati nel 2021.
L’economia americana prosegue nella sua esuberante crescita: lo dimostra anche l'indice S&P Case-Shiller, che misura i prezzi medi delle case nelle 20 maggiori citta’, +18,4% di ottobre, in linea con le attese.
Il quadro macro migliora in Giappone dove, a novembre, il tasso di disoccupazione è sceso al 2,8%, mentre la produzione industriale e’ salita del +7,2% rispetto ad ottobre, battendo le stime degli analisti.
Il prezzo del petrolio sta per arichiviare un dicembre in pieno recupero, +14%, dopo la debolezza di novembre, -21%: l’allarme sui possibili effetti depressivi sulla domanda della variante “Omicron” si sono, evidentemente, ridimensionati: il WTI (West Texas Intermediate) e’salito alla chiusura di ieri, 28 dicembre, a 76,1 Dollari. Oggi ripega del -0,7% a 75,5.
Fortunatamente per famiglie ed imprese, sembra ridimensionarsi l’assurda fiammata del prezzo del gas naturale: sulla trading venue olandese TFT è sceso sotto i 100 Euro/MWh, ieri aveva chiuso a 106, lontano dal picco sopra 180 Dollari della settimana scorsa. Quasi 30 navi gasiere LNG americane fanno rotta sul vecchio continente per ripristinare gli stoccaggi assottigliati dai consumi invernali.
Poche novita' sul mercato valutario, con l’Euro stable attorno a1,13 dollari e 129,7 yen (ore 13.00 CET). Bitcoin ancora sotto pressione -1,4% a 46.900 Dollari dopo che ieri aveva perso -6,7%, peggior performence giornaliera di dicembre.
Clima tranquillo nel comparto obbligazionario, dove si osserva uno spread di rendimento tra Btp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi a 136 punti base, associato ad un rendimento del +1,13% del “Treasury bond” italiano.
Stamattina osserviamo chiusure deboli in Asia, in particolare per l'indice CSI300 continentale cinese, -1,46%. E’ il risultato dei rinnovati contrasti tra Cina e Usa sulla questione Taiwan. Il Governo cinese minaccia "misure drastiche" se Taiwan intraprendera’ passi formali verso l'indipendenza, considerata un “linea rossa” invalicabile.
Nikkei giapponese -0,56% e Hang Seng di Hong-king -0,83%, Kospi -0,88% completano un quadro di generale ripiegamento.
Le Borse europee, dopo un avvio contrastato, segnano ribassi medi di -0,4% a fine mattinata (ore 13.00), mentre i futures su Wall Street preludono ad aperture frazionalmente negative.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.12.2021Ottimismo, solo in parte giustificato, sui mercati azionari globali.
Covid-19: la variante Omicron fa meno paura: iducia nei vaccini.
Prosegue il rialzo dei rendimenti sui titoli Governativi europei: curve piu’ ripide.
Rimbalzo del prezzo del petrolio: recuperato meta’ del calo di novembre.
Il Natale deve aver portato serenita’ ed ottimismo anche agli investitori finanziari. Quella di ieri, 27 dicembre, e’ stata un’altra giornata di rialzi per le Borse europee, quando mancano solo 3 sedute alla fine dell’anno.
Probabilmente contagiati dai nuovi record di Wall Street, i listini azionari europei, dopo un avvio cauto, hanno accelerato al rialzo: il progresso, da venerdi’ 17, quello delle “3 streghe”, supera i 5 punti percentuali per l’Eurostoxx 50!
Chi se lo sarebbe aspettato..: variante Omicron, inflazione elevata, voli e crociere cancellate, super Green Pass, nuove restrizioni, fanno certamente paura, ma non tolgono fiducia verso le azioni, vere vincitrici del 2021.
Il FtseMib italiano, +0,74%, ha superato ieri, 27 dicembre, la soglia dei 27 mila punti e punta a recuperare il massimo dell’anno toccato a metà novembre, attorno a 27.800. Positive anche Francoforte, col Dax +0,5%, Parigi, col Cac40 +0,76% e Amsterdam con l’Aex +0,86%. Londra era chiusa per “bank-holiday” e lo sara’ anche oggi.
Wall Street pare irrefrenabile, chiude in rialzo su tutti gli indici, con lo S&P500, +1,38%, al suo nuovo record assoluto, il 59’ quest’anno. Bene anche il Dow Jones, +0,98% ed il Nasdaq, +1,39%, di nuovo vicino a quota 16 mila.
Meno vistosa, ma comunque rilevante, e’ la tendenza al rialzo dei tassi di interesse sui Governativi europei, con le curve dei rendimenti che sembrano evolversi verso una ripidita’ piu’ “convenzionale, ampliando i differenziali al crescere delle scadenze.
L’esempio piu’ facile e’ quello sul BTP italiano: il rendimento del decennale e’ salito a +1,16%, quello del 2 anni e’ ancora negativo, a -0,1%.
Difficile dire con certezza cosa dia sostegno ai prezzi delle azioni, ma ieri l’impressione e’ che gli investitori abbiano apprezzato la promessa del Governo e della Banca Centrale cinesi di sostenere l'economia reale ed i piccoli proprietari immobiliari. Inoltre, cresce la convinzione che la variante Omicron del Covid sia molto contagiosa e veloce a diffondersi, ma anche meno pericolosa.
Il gigante bancario americano Jp Morgan sostiene che la sua diffusione avra’ un impatto poco significativo sulla crescita economica se non, addirittura, rappresentare la fine naturale della pandemia!
Staremo a vedere, ma nel frattempo non passa giorno senza che qualche Governo vari nuove misure di contenimento, che si tratti di super green pass, come in Francia, o di accelerare le campagne vaccinali con la 3’ dose, anticipando il “richiamo” a 4 o 5 mesi dalla seconda.
Il comparto “pharma”, di tutto cio’, sembra chiaramente avvantaggiarsene: la svizzera Roche ha guadagnato un altro +1%, dopo che l‘Autorita’ sanitaria americana Food and Drug Administration ha autorizzato l'utilizzo d'urgenza del suo dispositivo di autotest per il Covid-19, disponibile negli Stati Unito da gennaio.
Cio’ si aggiunge, sempre negli Stati Uniti, all’approvazione dei primi due trattamenti orali di Pfizer e Merck, per le persone ad alto rischio risultate positive.
Sul mercato valutario poche novita’, con l’Euro che si e’ stabilizzato nei confronti del Dollaro poco sopra 1,132 e dello Yen giapponese a 130,1 (ore 13.00 CET). Di nuovo pesantemente vendute le cryptovalute, in balia delle speculazione e dell’incertezza normativa. Bitcoin perde il -3,6% a 49.200 Dollari: valeva 67.700 il 9 novembre.
Ha invece ripreso a correre il prezzo del petrolio, a dispetto delle cattiva notizie provenienti dal settore aereo e delle crociere. Il greggio nordamericano di riferimento WTI, dopo essere salito ieri del +3,7% a 75,8 Dollari/barile, guadagna oggi, 28 Dicembre un altro +1,2% a 76,7 e porta il recupero da inizio mese a + 14%: tempi duri per immaginare un calo dell’inflazione!
Stamane, Borse dell’Asia-Pacifico in corale rialzo, contagiate dal buon umore di Wall Street: il Nikkei giapponese ha segnato +1,4%, il CSI300 di Shanghai&Shenzhen ed il Kospi coreano +0,7%, il Sensex indiano +0,6%. Australia ancora chiusa.
Le Borse europee, a fine mattinata, confermano l’intonazione rialzista, con progressi medi del +0,5% (ore 13.30 CET). Il FtseMib italiano e’ il miglior listino continentale, e avanza del +0,9% trainato da banche e titoli dell’energia e del lusso. Il Cac40 francese, col +0,6% di oggi, aggiorna il proprio record storico. Chiusa Londra per il 2’ giorno di bank holiday.
Wall Street, a giudicare dai futures, si prepara ad un’altra seduta di rialzi, e fa parlare di “rally natalizio”: attendiamo conferme....
Fine d’anno di recuperi da riposizionamento per i metalli preziosi, dopo un 2021 lontani dai riflettori: l’oro guadagna il +0,3% a 1.817 Dollari/oncia, l’argento il +0,5% a 23,18 Dollari/oncia.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.12.2021Variante Omicron: piu’ fiducia nei vaccini, ma la crescita potrebbe frenare.
Inflazione e variante Omicrom pesano sulla fiducia dei consumatori tedeschi.
Pechino preme sui big sani dell’immobiliare: verso una soluzione di sistema?
Qualche movimento al rialzo dei tassi: quanto durera’?
Ieri, 21 dicembre, gli investitori hanno voluto credere all’efficacia dei vaccini per contrastare l'ultima variante del Covid e alla prosecuzione di politiche fiscali espnsive, in primo luogo da parte dell’Amministrazione Biden alle prese con l’approvazione del mega-Piano di investimenti infrastrutturali.
I principali listini azionari mondiali hanno registrato ampi progressi, che hanno sostanzialmente compensato i cali di lunedi’ scorso. Il Cac40 parigino e il Ftse100 britannico hanno guadagnato +1,4%, il Dax tedesco +1,3% ed il FtseMib italiano +1,8%. Bene anche Wall Street, dopo tre sedute consecutive di pesanti ribassi: Nasdaq +2,4%, S&P 500 +1,8%, Dow Jones + 1,6%.
E’ comunque difficile classificare la giornata positiva di ieri come un trend strutturale di recupero. Il 2021 termina con crescenti allarmi per la rapida diffusione della nuova variante del Covid, e le misure restrittive varate ogni giorno dai Governi incideranno sulla crescita economica gia’ nell’ultimo trimestre di quest’anno.
Secondo un’indagine di Bloomberg, il prodotto interno lordo globale potrebbe crescere del +0,7% trimestre su trimestre, un numero praticamente dimezzato rispetto a quello del terzo, e sotto il +1,0% stimato nella stessa indagine condotta 2 mesi fa.
La crescita del GDP (PIL) stimata per la sola Eurozona è ora +0,8%, quando era +1,1% a inizio novembre. Nella piu’ grande economia europea, quella tedesca, l'indice GfK sulla fiducia dei consumatori è crollata a -6,8 punti da -1,8 punti della lettura precedente e contro attese di -2,5 punti. Pesano sul dato sia l’inflazione stellare tedesca (attorno a +6% anche in dicembre) che la peggiorata prospettiva sanitaria.
Anche gli Stati Unito sono alle prese con la quarta ondata di Covid: nei prossimi giorni la Food&Drug Administration dovrebbe autorizzare le pillole anti-Covid di Pfizer e Merck & Co.
L’Amministrazione Biden vuole evitare toni drammatici e lock-down troppo rigidi, convinta che la variante Omicron determinera’ un aumento di casi anche tra i vaccinati, ma con sintomi di entita’ minore e impatti relativamente gestibili sulle strutture sanitarie. Il Presidente Biden, parlando alla Nazione, ha promesso 500 milioni di test rapidi gratuiti, senza menzionare nuove restrizioni e divieti.
Situazione tesa anche in Asia: stamattina, 22 dicembre, il Governo di Singapore ha vietato la vendita dei biglietti aerei e di autobus dal 23 dicembre al 20 gennaio a tutte le persone, anche se vaccinate e non sottoposte a quarantena, in arrivo o in partenza da/per 24 Paesi.
Le Borse asiatiche sono comunque in fase di stabilizzazione da un paio di sedute: l'indice Msci-Asia Pacific, che sintetizza il loro andamento, ha guadagnato il +2,3% nelle prime 2 sedute della settimana, grazie al recupero del Nikkei giapponese e a qualche spiraglio positivo per l'immobiliare cinese, dopo che il Governo di Pechino ha invitato le grandi società immobiliari private e pubbliche a supportare (acquisire in tutto od in parte) progetti di sviluppo in transitoria difficolta’ finanziaria.
Il recupero del comparto azionario, paraltro da verificare nelle prossime settimane, ha prodotto qualche vendita sulle obbligazioni, col correlato aumento dei rendimenti. Quello del Tresury Bond Usa, +1,47%, e’ salito di 6 bps.
Il rendimento del BTP decennale italiano è tornato ieri, 21 dicembre, sopra il +1% e oggi tocca il +1,04%, con un corrispondente allargamento dello spread con quello del Bund, ora a 133 bps, (+2bps).
Il prezzo del petrolio e’ in recupero, dopo una lunga fase depressa che lo ha visto perdere oltre il 20% dai massimi di fine ottobre. Il Wti (greggio di riferimento Usa) segna stamane 71,3 Dollari/barile, +0,4% (ore 13.00 CET), consoldando il +3,7% di ieri.
I future sul gas naturale, sia negli Stati Uniti che in Europa, salgono per il 3’ giorno consecutivo: ad esempio, quello “parametro del nodo olandese” ha superato i 180 euro/megawattora (ore 11.00 CET).
Metalli preziosi poco variati, anche se sembrano piu’ richiesti rispetto all’anemica fase autunnale. Oro a 1.791 Dollari l'oncia, +0,1% e Argento in recupero, +0,5% a 22,7 Dollari/oncia.
Borse asiatiche in frazionale ulteriore recupero, alla chiusura di stamattina, 22 dicembre. Stabile il Nikkei giapponese, +0,16% ed il CSI300 della Cina continentale, +0,02%. Leggermente piu’ tonici l’Hang Seng di Hong-Kong, +0,57%, il Kospi coreano +0,32% ed il Sensex indiano +1,08%.
La mattinata europea e’ stata moderatamente positiva, +0,2% in media, consolidando i progressi di ieri, ed evidenziando un maggior favore per i titoli “growth” rispetto a quelli ciclici.
I futures Usa anticipano aperture in leggero calo, nel giorno in cui il Presidente Biden cerchera’ di chiudere l’accodo col senatore democratico “ribelle” Joe Manchin, per varare il piano Build Back Better.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.12.2021I mercati temono il diffondersi della variante Omicron e nuovi lock-down.
La 4’ ondata di Covid potrebbe incidere sulla crescita economica 2022.
Tutte le Banche Centrali, finalmente, agiscono contro l’inflazione troppo alta.
Bitcoin&crypto ancora vendute e ormai oltre il -30% dai massimi.
Le Borse europee, venerdi’ 17, hanno chiuso debolmente una settimana ricca di appuntamenti e decisioni delle banche centrali, di crescente allarme Covid, e di volatilita’ amplificata dalle contemporanee scadenze di future e opzioni (alias “giorno delle quattro streghe”, 3’ venerdì del mese finale d’ogni trimestre).
Giovedi’ 16 la Banca Centrale Europa, diversamente dalla Federal Reserve (Banca Centrale Usa) e dalla Banca d'Inghilterra (BoE) che si erano dette orientate ad un rialzo dei tassi nel breve (di cui +15bps da subito per la BoE), ha detto di ritenere "molto improbabile" un loro aumento già il prossimo anno.
La BCE ha ribadito che il piano PEPP (Pandemic Emergency Purchase Program) di stimoli straordinari, figlio dell’emergenza pandemica, non sarà rinnovato alla scadenza naturale di marzo 2022.
Da aprile, pertanto, si ritorna alle regole ordinarie del QE (quantitative easing), che contemplano l’acquisto di bond governativi in proporzione alla partecipazione (capital key) del singolo Paese emittente al capitale della BCE.
Cessera’ pertanto il regime straordinario di acquisti preferenziali indirizzati agli emittenti piu’ “fragili”, quelli della “periferia d’Europa”, Italia, Spagna, Portogallo ed ultimamente Grecia.
In generale, dalle riunioni della scorsa settimana della banche centrali è emersa la comune intenzione di ridurre gli stimoli monetari straordinari come risposta al rischio di un’inflazione che sta assumento il pericoloso carattere di “strutturale/permanente”.
Gli investitori, come e’ ovvio, nel predisporre i portafogli al nuovo anno, temono l'andamento dei contagi e la variante Omicron. Il Ministro della Salute britannico Sajid Javid ha dichiarato che ricorrerà a tutte le restrizioni necessarie, compreso il lock-down piu’ drastico, per evitare crisi del sistema sanitario e nuove vittime.
L’Olanda ha re-introdoto un lock-down parziale, similmente alla Danimarca che chiudera' teatri, cinema e parchi divertimenti sino al 17 gennaio, oltre ad imporre il coprifuoco alle 23 a bar e ristoranti. Sull’altra sponda dell’Atlantico le cose non vanno molto meglio: il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha chiesto aiuto al Governo per contrastare la nuova esplosione di contagi.
Che la luna di miele con l’investimento azionario si sia incrinata lo dicono le performance di venerdi’ 17 e quelle cumulate della scorsa settimana: il FtseMib italiano venerdi’ e’ sceso -0,64%, il Dax tedesco -0,67%, il Cac40 parigino -1,12%, il Ftse100 britannico +0,09%.
Nella settimana Milano ha perso -0,4%, Londra -0,3%, Francoforte -0,6%, Parigi 0,9%.
Venerdi’ scorso, chiusure negative anche a Wall Street: Dow Jones -1,48%, S&P 500 -1,03%, e Nasdaq -0,07%. Oggi, 20 dicembre, i futures sui listini Usa preludono ad apertura negative di almeno -1% (ore 14.00 CET).
La Turchia anima la cronaca finanziaria: la Borsa di Istanbul ha perso -8,5% venerdi’ 17, in parallelo al drammatico deprezzamento della Lira causato dall’ulteriore taglio dei tassi da parte della Banca Centrale.
Adeguandosi alle eccentriche convinzioni del presidente Erdogan ed in contraddizione alle piu’ consolidate prassi di politica monetaria, la scelta di una politica espansiva mina inesorabilmente la fiducia domestica/internazionale verso la Lira e alimenta la spirale inflazionistica.
Il mercato del reddito fisso continua a esprimere rendimenti bassissimi, specie in termini reali, dove determina ritorni negativi surreali.
Lo spread di rendimento tra BTP decennale e omologo Bund tedesco e’ 131 bps, col rendimento del BTp +0,92% e quello del bund -0,39% (!). Negli Usa il Treasury Note decennale rende +1,38%.
Poche novita’ sul fronte dei cambi. Dollaro in leggero rafforzamento, cross Euro/Dollaro 1,127 dopo che la FED ha avvalorato tre rialzi dei tassi nel 2022 e altrettanti nel 2023.
Debole, invece, la Sterlina britannica dopo la decisione della BoE di alzare i tassi di +0,15%. Crypto ancora depresse, Bitcoin -2,0% a 45.700 Dollari (ore 13.30 CET). Petrolio in calo, WTI -3% a 68,1 Dollari/barile (vedi grafico).
Stamattina, 20 dicembre, andamento pesante per le azioni dell’Asia-Pacifico: Nikkei giapponese -2,1%, Hang Seng di Hong-Kong -1,9%, Kospi coreano -1,8%, Sensex indiano -2,1%, CSI300 di Shanghai&Shenzen -1,5%, dopo che la Banca centrale cinese (Pboc) ha marginalmente tagliato il Loan prime rate (Lpr, -0,05% a +3,80%) per la prima volta in 20 mesi.
Anche la mattinata europea delle Borse e’ stata depressa, con cali medi del -1,4% (ore 14.00 CET), in leggero recupero dai minimi.
Sul fronte macro europeo prevarra’ il “clima natalizio”, mentre negli Usa mercoledi verranno pubblicati i numeri del GDP (prodotto interno lordo) del terzo trimestre e qualli delle vendite di casi esistenti a novembre.
Giovedi’ saranno pubblicati quelli degli ordini di beni durevoli, della spesa delle famiglie, della vendita di nuove case e delle richieste di sussidi di disoccupazione.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.12.2021La Fed, in linea con le attese, ha deciso di accelerare il ritmo del “tapering”. Borse Usa ed europee positive.
Il FOMC ha aggiornato le previsioni sui tassi: 3 rialzi sia nel 2022 che nel 2023 .
Oggi e’ la volta della BCE: attese indicazioni sul dopo“PEPP”.
Bitcoin e altre crypto ancora neglette, stazionano a -30% dai massimi.
I principali mercati azionari europei, fatta eccezione per l’Ibex spagnolo afflitto dal calo del -4% di Inditex, e per il Ftse100 britannico, hanno chiuso positivamente la seduta di ieri, 15 dicembre, nell’attesa delle decisioni della Federal Reserve (Banca Centrale Usa).
Milano (FtseMib) +0,41%, Francoforte (Dax40) +0,47% e Parigi (Cac40) +0,17%.
La Fed ha deciso di rispondere all’aumento dell'inflazione accelerando la conclusione degli stimoli monetari, con un “tapering” che ora vale 30 miliardi/mese (era di 15/mese) e che terminera’ il QE (quantitative easing) entro marzo 2022.
L’accelerazione è stata votata all’unanimità da tutti i 18 membri del FOMC (Federal Open Market Committee) che prevedono anche 3 rialzi dei tassi l’anno prossimo ed altri tre nel 2023.
Jerome Powell, Chairman della FED, si e’ detto soddisfatto della robustezza dell’economia degli Stati Uniti e della creazione di nuovi posti di lavoro.
Wall Street, che era partita prudente, ha poi virato in positivo nelle fasi finali della seduta, ed a brillare e’ stato in primo luogo il Nasdaq +2,1%, seguito da S&P500 +1,6% e Dow Jones +1,1%.
Hanno ripreso slancio soprattutto il comparto tecnologico e quello farmaceutico, ma il recupero e’ stato generalizzato.
La reazione sul “reddito fisso” e’ stata ancora una volta composta, col rendimento del Treasury decennale salito marginalmente a +1,46%, +3 punti base, nell’immediato post Fomc, e che stamani torna a +1,43% (ore 12.30 CET).
Piu’ utile osservare che il breakeven rate a 5 anni staziona in area +2,8%, incorporando un certo scetticismo sulla capacita’ della FED di far rientrare l'inflazione verso il target del +2%. Nell’insieme, comunque, questa svolta “hawkish” della FED non ha spaventato i mercati.
Quello che continua invece a preoccupare e’ l'inflazione: negli Usa, i prezzi alla produzione (PPI) sono aumentati a novembre del +9,6% anno su anno, in accelerazione dal +8,6% di ottobre, e cio’ fa il paio con l’allamente dinamica dei prezzi al consumo (CPI),+6,8% annuo, l’aumento piu’ forte dal giugno 1982.
Le vendite al dettaglio di novembre negli Usa sembrano perdere slancio, con + 0,3% mensile, da +1,8% di ottobre (fonte Dipartimento del Commercio), molto inferiore alle attese, che stimavano +0,8. Rispetto al novembre 2020, va riconosciuto, le vendite al dettaglio sono cresciute di un solido +18,2%.
Anche in Italia l’inflazione erode la capacita’ di spesa di molte famiglie, sebbene l'Istat (Istituto Centrale di Statistica) abbia corretto al ribasso il dato tendenziale di novembre, ora pari a +3,7% (da +3,8%), il livello e’ più alto da settembre 2008. Il rialzo in un solo mese e’ stato pari a +0,6%.
L’ulteriore accelerazione si deve all’impennata dei prodotti energetici, +30,7% a novembre, e piu’ in specifico alla componente non regolamentata, il cosiddetto “mercato libero” (+24,3% da +15,0%), mentre quella regolamentata, pur con variazioni annuali impressionanti, decelera lievemente da +42,3% a +41,8% a/a.
Vendite meno insistenti sul mercato del petrolio WTI (greggio di riferimento Usa), che ieri, 15 dicembre, pur influenzato dalle incertezze sulla domanda implicate dal diffondersi dalla variante Omicron e delle correlate misure restrittive, e’ riuscito a recuperare +1,4% a 70,9 Dollari/ barile, ed oggi aggiunge un altro +1,0% a 71,5.
Imperturbabile, alla vigilia delle decisioni della BCE, il comparto obbligazionario, dove e‘ stabile, attorno a 128 bps, ill differenziale di rendimento tra il BTp decennale e l’omologo Bund “pari durata” tedesco. Il rendimento del BTp decennale benchmark, rispetto alla chiusura a +0,92% di ieri, sfiora +0,93% alla fine mattinata (ore 13.00 CET).
L’entusiasmo di Wall Street di ieri sera ha impattato solo in parte le borse dell’Asia-Pacifico, ma il Nikkei giapponese svetta col +1,7%, dopo che il Governo ha comunicato che in novembre le esportazioni sono tornate a crescere dopo 5 mesi di cali. La variazione annuale è stata del +20,5%, con una provvidenziale impennata dei prodotti per la siderurgia e delle attrezzature per la produzione di microchip.
Il Kospi coreano e’ salito del +0,6%, nonostante l’annuncio del ripristino di rigide misure di contenimento del Covid-19. Tra le altre borse asiatiche segnaliamo il Sensex indiano a +0,3%, l’Hang Seng di Hong-Kong a +0,2%, il CSI 300 di Shanghai& Shenzen a +0,6% ed il Taiex di Taipei a +0,6%.
La mattinata delle Borse europea e’ stata da subito di vivace rialzo: la crescita media degli indici e’ +1,6% (ore 13.00 CET). Stabile il comparto valutario, col Dollaro leggerente indebolito verso Euro a quota 1.133 (-0,4%). Scendono ancora bitcoin e altre cryptovalute, reduci da cali vicini al -30% rispetto ai picchi di 1 mese fa.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical daily update - 14.12.2021Settimana ricca di meeting delle maggiori Banche Centrali.
Il FOMC della Fed potrebbe decidere un’accelerazione del “tapering”.
Ancora aspre le discussionisul North Stream: prezzo del gas alle stelle.
Bitcoin tenta il rimbalzo dopo il crollo di ieri (-6%).
Ieri, 13 dicembre, la crescente preoccupazione per il diffondersi della variante Omicron, insieme al clima di attesa per le decisioni delle maggiori Banche centrali ha originato chiusure debole per le principali Borse europee.
Il Primo Ministro britannico Boris Johnson ha annunciato il primo decesso dovuto alla nuova variante del virus ed affermato che a Londra rappresenta già il 40% di tutti i nuovi casi positivi di Covid. Il Governo Italiano, nel Consiglio di Ministri odierno, potrebbe decidere la proroga dello stato di emergenza al 31 marzo e accelerare il ritmo di vaccinazioni per evitare la reintroduzione di dannose misure restrittive.
I mercati vivono con apprensione questa settimana piena di riunioni di Banche Bentrali, tra le quali la Federal Reserve americana (FED, 14 e 15 dicembre), la Banca centrale europea (ECB, 16 dicembre), la Banca Centrale Inglese (BOE, 16 dicembre) e quella giapponese (BOJ, 17 dicembre).
Il FtseMib italiano ha chiuso in calo a -0,64%, il Ftse100 di Londra a -0,83%, il Dax tedesco a -0,02%, il Cac40 francese -0,70%. Wall Street, dopo i progressi della scorsa settimana, la migliore da febbraio, ha terminato la seduta con cali significativi: Dow Jones -0,89%, S&P 500 -0,90%, Nasdaq -1,39%.
Oggi, 14 dicembre, inizia il FOMC (Federal Open Market Committee), cioe’ il Comitato di politica monetaria della Federal Reserve. Gli analisti assegnano una buona probabilita’ alla decisione di un’accelerazione dei tagli degli acquisti di bond (alias il “tapering”) dai 15 miliardi/mese già previsti a 30/mese, riducendo a 4 mesi il tempo di “smontamento” del programma che sino ad ottobre valeva 120 miliardi di Dollari/mese.
Domani, alle 20.00 CET, ci sara’ l’annuncio ufficiale ed alle 20.30 iniziera’ la conferenza stampa del Chairman dell FED Jerome Powell. Il consenso ritiene improbabile l’annuncio di un imminente aumento dei tassi, ma Goldman Sachs ne prevede tre nel 2022, ed altri due nel 2023, tutti da 0,25%. L’obbiettivo principale e’ quello di rallentare l’inflazione, salita a +6,8% a novembre, sebbene la crescita economica potrebbe risentirne.
Nell’attesa, i rendimenti dei Treasury, insensibili a qualunque allarme sull’inflazione, sono di nuovo ai minimi storici, con quelli sul decennale a +1,43% (ore 12.30 CET).
“Calma piatta” anche sui governativi europei, col Bund 10 tedesco che rende -0,38%, e l’omologo BTP italiano +0,91%, ed uno spread che torna di un soffio sotto 130 bps.
Ieri e’ tornato in evidenza, purtroppo, il prezzo del gas naturale, col benchmark europeo (Hub olandese) con consegna dicembre, che e’ salito del +10% 115,7 Eur per MWh, vicino al record storico di 117,5 toccato in ottobre. Le discussioni sull’attivazione del gasdotto Nord Stream 2, che fornirebbe gas russo all'Europa “via Germania” senza passare dall'Ucraina, sono ancora ad un punto morto.
Il nuovo Ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, insiste sul fatto che il gasdotto “russo-tedesco” non può entrare in funzione perché «non soddisfa ancora i requisiti legali dell’Unione europea in materia di energia e che la presenza di oltre 100 mila soldati russi al confine con la province separatiste ucraine del Donbass “non aiuta”.
Il Governo Russo, dal canto suo, chiede perentoriamente alla Nato (North Atlantic Treaty Organization) di bloccare ogni ulteriore espansione verso Est, cioe’ verso i suoi confini, altrimenti “sara’ costretta” a schierare missili nucleari a raggio intermedio nella Russia “europea”.
La chiusura negativa di Wall Street ha influito sulle borse asiatiche che stamattina, 14 dicembre, sono tutte negative, come testimoniato dall’indice MSCI Asia-Pacific (ex Giappone), giunto al terzo giorno consecutivo di ribasso, -0,3%.
In dettaglio, Nikkei giapponese -0,7%, Kospi coreano -0,4%, Hang Seng di Hong-Kong -1,3%, quest’ultimo appesantito dal nuovo crollo del comparto immobiliare, con Evergrande a -7%. L’indice CSI300 di Shanghai&Shenzen e’sceso del -0,7%, alla vigilia di una giornata (domani, 15 dicembre) ricca di dati macro Cinesi tra cui i consumi privati, la produzione industriale e gli investimenti.
Sul fronte valutario, l'Euro difende il livello di 1,13 Dollari, dove e’ risalito venerdì scorso, 10 dicembre, dopo i dati sull’inflazione in Usa: oggi il “cross” segna 1,132, +0,3%. Il bitcoin tenta un timido rimbalzo, +1,7% a 47.600 Dollari, dopo la scivolata di ieri (-6%).
Prosegue intanto il movimento laterale del prezzo del petrolio, stamane invariato, col WTI (Greggio di riferimento texano) a 71,3 Dollari/barile. (ore 13.00 Cet)
Mattinata europea sulla parita’ e futures su Wall Street poco mossi completano il quadro di una giornata di attesa per le mosse delle Banche Centrali.
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