WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.01.2024Avvio 2024 cauto per le borsemondiali: anche oggi tirano il fiato.
Macro europea resta debole, facendo sperare nuovo calo dell’inflazione.
Boom di Bitcoin: cryptovalute verso una luna di miele con gli investitori?
La ripresa cinese c’e’, ma la strada e’ accidentata, specie nell’export.
Le Borse mondiali hanno iniziato il nuovo anno col piede sul freno e hanno chiuso deboli ed incerte la seduta di ieri, 2 gennaio, sia negli Usa che in Europa. Fatta eccezione per Madrid, salita +0,8%, registriamo variazioni minime per Francoforte, +0,1%, Milano, Parigi e Londra, -0,1%, ed Amsterdam –0,4%. Peccato, se si considera che a inizio seduta Milano aveva toccato addirittura +1,5%.
Chiusure deboli anche per Wall Street, reduce da 9 settimane consecutive di guadagni: Dow Jones “flat”, +0,07%, ma Nasdaq -1,63%, e S&P 500 -0,57%.
Dopo il “rally” di fine 2023, gli investitori si chiedono se non ci sia stato un eccesso di ottimismo su ritmo e misura dei futuri taglio dei tassi da parte delle banche centrali. Apple (dopo il downgrade di Barclays) e NVidia, top-performers 2023, sono state colpite da massicce vendite. 14:04
Ancora depresse le borse cinesi, questa volta a causa della sorpresa negativa dell’indice Pmi (Purchasing managers Index) manifatturiero di dicembre, che oltre a restare sotto 50, cioe’ in area di contrazione, ha segnato un misero 49,0, meno del 49,6 stimato dal consenso.
ll PMI servizi cinese, pur risalito a 50,4 in virtu’ del recupero del comparto costruzioni, manca ancora dello slancio auspicato. 17:47
Il Pmi manifatturiero dell'Euro-zona a dicembre e’ restato depresso, pur recuperando leggermente a 44,4, sopra le stime di 44,2. Per il 7’ mese consecutivo l’attivita’ europea e’ rimasta debole, con ricadute negative sui volumi prodottivi ed i primi contraccolpi sull’occupazione. Migliora, ma non ancora abbastanza, la fiducia delle imprese, e si accorciano i tempi di approvvigionamento.
Guardando al calendario macro dei prossimi giorni spicca i dati sull'inflazione nell'Euro-zona, giovedì quello tedesco e venerdì quello continentale, ma prima, nella serata di oggi, 3 gennaio, avremo i verbali della riunione di dicembre del FOMC (Federal open market committee della Banca centrale Usa-FED), che forniranno qualche anteprima sulle intenzioni della FED sui tassi nel 2024.
Venerdi’ 5 avremo la consueta (esce il 1’ venerdi’ di ogni mese) indagine sull'occupazione americana, ben sapendo che il mercato gradirebbe segnali di “misurato” rallentamento della “job creation” e della crescita salariale.
Ieri, 2 gennaio, si e’ fermata anche la discesa dei rendimenti dei bond governativi europei: quello del Btp decennale benchmark italiano e’ arrivato a salire di 7 punti base fino al 3,76%, per poi ripiegare, mentre lo spread BTP/Bund è rimasto stabile a 166 punti base.
I
Il prezzo del petrolio resta debole, e ieri, sul finale, ha completamente eroso il rialzo di inizio giornata, nuovamente alimentato dai rischi di pirateria che affliggono i transiti che attraversano il Mar Rosso verso il canale di Suez.
Ieri gli Stati Uniti hanno annunciato le maniere forti per scoraggiare il gruppo Houthi yemenita da nuove azioni. Il WTI (West Texas intermediate) e’ sceso fino a 71 Dollari/barile. Il gas naturale europeo e’ piombato sotto i 30 Eur/megawattora.
Sul fronte valutario si registra il recupero del Dollaro, il cui cambio verso Euro e’ sceso a 1,095 da 1,103 di inizio seduta e da 1,105 del 29 dicembre 2023: lo Yen resta debole verso Euro, confermandosi sopra quota 155,4.
E’ un momento di grande riconsiderazione per le cryptovalute e ieri la quotazione di Bitcoin ha sfiorato 45.800 Dollari, con un balzo vicino a +5%, al massimo da oltre 2 anni. Il cosiddetto “halving”, cioè il taglio a meta’ delle commissioni a chi “estrae” (mining) di Bitcoin previsto ogni 4 anni, col prossimo a maggio 2024, concorre ad alimentare il trend rialzista.
Inoltre, gli investitori credono che il via libera da parte della SEC (organo di vigilanza dei mercati finanziari Usa) possa giungere già la prossima settimana permettendo il lancio di Etf spot su Bitcoin da parte di Blackrock e altre ETF house, facilitando e “democratizzando” l’investimento sulle valute digitali.
Oggi, 3 gennaio, Borse asiatiche per lo piu’ in rosso: Hang Seng di Hong Kong -0,86%, a causa del –2,0% della tecnologia, Shanghai Composite +0,17%, ma Shenzhen -0,61%, Tokio chiusa per la festa di Capodanno, Seoul –2,34%, Mumbai –0,75%.
Anche in Europa e’ stato chiaro sin dall’avvio il passo incerto delle Borse, che a fine mattinata perdono mediamente –1,1% (ore 13.30 CET): sembra predominare la cautela dopo un brillante finale del 2023 per tutti i principali listini, alimentato dalla “quasi certezza” che molto presto le banche centrali taglieranno il costo del denaro.
Anche le chiusure negative della “tech” americana hanno inciso stamani sul mood in Asia ed in Europa. I future su Wall Street anticipano riaperture in calo medio del –1%. 09:21
Il conflitto Israele-Hamas ha visto una svolta preoccupante, con l’uccisione, in territorio libanese, di alcuni leader dell’organizzazione fondamentalista palestinese: questo sanguinoso episodio potrebbe essere all’origine del recupero del prezzo del petrolio: quello del WTI, a inizio pomeriggio sale +1,8% a 71,6 Dollari/barile.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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Ethereum breakout resistenza e canale ribassista. Punta i 2250$Ethereum ha finalmente rotto la resistenza in area 1.840$ che bloccava il prezzo. Osservando il grafico daily, si può notare come ETH sia partito al rialzo dopo aver testato il supporto a 1.500$ che avevo evidenziato in analisi precedenti, come quella del 18 Ottobre .
Da questo livello il prezzo è rimbalzato, fermandosi alla resistenza a 1.830$ per alcune giorni, fino al break out di due giorni fa.
Inoltre Ethereum sta rompendo al rialzo anche ll canale ribassista, che parte dai massimi fatti lo scorso Aprile al prezzo di 2.140$ in pieno lancio dell’aggiornamento Shangai. La proiezione rialzista del canale porta il prezzo verso i 2.100$, vicino all’area dei massimi relativi dell’anno. L ’obiettivo grosso adesso è il break out della resistenza vettoriale a in area 2.230$.
In caso di ritracciamento , il primo livello di appoggio passa a 1.820$ ma ha una rilevanza relativa rispetto ai successivi.
I due supporti principali li abbiamo in area 1.760$ e poi il successivo e principale in area 1.700$.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.10.2023 Scorte petrolifere Usa sopra le attese, ma il prezzo del greggio torna a salire.
Incontro FMI-Banca Mondiale in Marocco: parlano i banchieri centrali.
Inflazione Usa invariata a Settembre, cioe’ ancora alta: nuovo rialzo tassi?
Via alle trimestrali Usa, come sempre coi numeri delle Big banks.
Ieri, 12 ottobre, l’incertezza ha dominato sulle Borse europee. Tra i fattori determinanti il dato peggiore delle attese sull’inflazione al consumo (CPI) negli Usa a settembre: 3,7%, come in agosto, ma sopra la stima che indicava leggero calo a 3,6%. ll dato “core”, cioe’ ex energia e cibo, è invece calato come previsto. Purtroppo l’inflazione che non cala aumenta la probabilita’ di rialzo dei tassi a novembre.
Il mercato del lavoro Usa resta forte e le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono rimaste stabili a 209 mila, allineate alle attese di 210 mila. In tale contesto perturbato, Milano ha chiuso con +0,3% come Londra,Amsterdam +0,5%, Parigi -0,3%, Francoforte e Madrid -0,2%.
Grande sorpresa per la stima delle scorte settimanali di petrolio negli Stati Uniti, aumentate di 10,18 milioni di barili, quando le stime indicavano +0,49 milioni: la settimana prima erano calate di 2,2: il prezzo del greggio ignora bellamente il dato e, dopo i ribassi dei giorni scorsi, il WTI (West Texas Intermediate) e’ salito +1,0% a 84,2 Dollari/barile.
Il prezzo del gas naturale europeo resta sull’ottovolante, arrivando a toccare addirittura 52,9 Euro/megawattora sulla tarding venue TTF Amsterdam. Oltre alle incertezze sull'esito delle trattative tra Chevron ed i sindacati australiani, pesa l'indagine sul possibile sabotaggio del gasdotto finlandese/estone BalticConnect.
Dalle minute dell’ultima riunione (14 settembre) dell’ECB (Bance centrale europea) e’ emerso come una “solida maggioranza” abbia optato per il rialzo di +0,25% del “repo-rate” sottolineando che i livelli dell'inflazione sono ancora alti e ribadendo la forte determinazione del Consiglio direttivo di riportarla all'obiettivo del 2,0% in modo tempestivo.
Ieri e’ stata una giornata relativamente tranquilla per i bond governativi euopei: lo spread Btp-Bund decennali e’ sceso a 194 punti base, col rendimento del BTP benchmark sceso a 4,67%, -6 bps.
Macro europea: un quadro grigio, ma non drammatico. A settembre l'inflazione francese e’ rimasta invariata a +4,9% annuale, come previsto: la mancata discesa si deve soprattutto alla componente “energy” del paniere di misura. Su base mensile i prezzi sono saliti +0,5% dopo l’allarmante +1,0% di agosto, ed in linea con le attese.
Il Italia, secondo le stime di Confcommercio (Confederazione delle imprese commerciali) il GDP (Prodotto interno lordo) a ottobre dovrebbe scendere -0,1% su settembre e +0,6% annuale: il "quadro congiunturale peggiora", ristagnano i consumi privati e la produzione industriale.
In Germania, secondo il Presidente delle Banca centrale (Bundesbank) Nagel, Inflazione avrebbe toccato il picco” e dovrebbe rallentare al 2,7% entro il 2025: “la stretta monetaria sta portando a risultati nella giusta direzione”. A settembre, in Germania, l'inflazione al consumo e’ scesa a +4,5% annuale.
Stamane, 13 ottobre, prevale la cautela sulle Borse: in media -0,4% quelle europee alle 13.30 CET, e future stabili sugli indici di Wall Street, anche a causa di rendimenti dei Treasury in risalita salire e dell’inflazione americana più alta del previsto che potrebbe “ispirare” nuovi rialzi dei tassi.
Conflitto tra Israele ed Hamas: Israele ha dato 24 ore agli abitanti di Gaza per abbandonare la parte nord della “Striscia”, forse in preparazione dell'offensiva di terra: cio’ impatta negativamente sul prezzo del petrolio che torna a crescere, col WTI oltre 86,3 Dollari/barile, +3,1%: il prezzo del gas naturale oscilla paurosamente, attorno 54 Euro/ mwh, avviandosi a chiudere la settimana con un rialzo oltre +40%!!
L'inflazione (CPI) in Cina a settembre è risultata invariata e sotto le attese del mercato, con 0,0% di variazione annua (stima +0,2%). Sempre a settembre i prezzi alla produzione (PPI) sono calati -2,5% su base annua, dal -3,0% di agosto.
Il debole contesto economico globale non ha impedito alla Cina di registrare a settembre un surplus commerciale di 77,7 miliardi Dollari, sotto agli 82,7 di settembre 2022, ma in rialzo sui 68,4 miliardi di agosto e meglio delle attese di 70. L'export e’ calato -6,2% annuale, da -8,8% di agosto, e l'import e’ in contrazione per il 7’ mese consecutivo: -6,2%, da -7,3% di agosto.
Le Borse cinesi stamane hanno chiuso col segno negativo: Shanghai -0,64%, Shenzhen -0,79%, soffrendo il possibile rischio di deflazione e l’andamento fiacco del commercio internazionale: il rumour citato da Bloomberg di un possibile fondo statale cinese per stabilizzare il mercato azionario non ha prodotto benefici. Tra le altre Borse asiatiche, Tokyo -0,5%, Sydney -0,6%, Seul -1,5% e Hong Kong -2,3%.
In Europa, sul fronte macro, con possibili riflessi sui listini azionari, sono attesi i dati sulla produzione industriale dell'eurozona a settembre, mentre negli Usa sara’ pubblicato l'indice di fiducia dei consumatori calcolato dall'Università del Michigan.
Oggi, 13 ottobre, le grandi banche Usa Jp-Morgan, Citigroup, Blackrock e Wells Fargo avviano la stagione delle trimestrali: Blackrock, il piu’ grande asset manager del Mondo, ha annunciato una crescita del 13% dell’utile netto battendo le attese, e Jp Morgan un utile netto di 13,2 mld Dollari, ben sopra quello del 3’ trim. 2022.
Prosegue intanto il meeting annuale di FMI-Banca Mondiale a Marrakech (Marocco): nel week-end ci sara’ la riunione dei ministri delle Finanze del G20 e dei Governatori delle Banche centrali. Occhi e orecchie aperti sugli scenari dei tassi!!
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Xauusd yet another retail trap?Hello Guys,
From my analysis I can say that gold could "continue" in its declining phase simply because in D1 it never stopped falling, unlike the minor Timeframes which presented changes but only due to the classic market trend of: Impulse and Retrocess.
So from what can be seen in the minor TFs for those like me who trade intraday we have a choch (change of character) favorable to a bearish trend, and a bos where it creates a decision-making and an orderblock to which we can rely with a possibility of trade and a RR 1:5.
Where could it go?
I don't have a crystal ball in my favor, but the market seems to be quite clear, we have more possibilities and I will show you 2 (the ones I will take into consideration)
1) Get Below The LL and create a Lower Low.
2) Go further down trying to fill at least one of the 2 unmitigated imbalances left down
Goodbye Guys and good luck
Marco De Donno
US100 - BIAS Long, forte direzionalità La BIAS torna Long prepotentemente sul Nasdaq, ieri ci siamo lasciati con un Fakeout e una direzionalità contraria a quella prevista che ha portato a delle rotture Short.
Successivamente ad un Failed LL e accettazione sopra un Lower High di riferimento, oggi siamo tornati Long, in più dopo il rilascio dei dati su PCE Index, l'asset ha preso forte direzionalità Long andando a rompere il resto delle strutture e accettando nuovamente Long.
Per ora la direzionalità sembra molto forte, solitamente in queste condizioni tende a continuare senza ritracciamento particolarmente profondi, quindi potremmo non avere il ritorno in zone Discount più profonde.
Il movimento tuttavia presenta diverse Inefficienza su H1, in confluenza con livelli tondi e mezzi tondi e, più giù, con zone Discount e 50% Asiatica.
Aspettiamo NY Open per vedere se avviene il ritracciamento o meno.
IL CASO BORUSSIA DORTMUND: UNA LEZIONE DA IMPARAREL’obiettivo di questa analisi è quella di commentare il dramma sportivo del Borussia Dortmund della scorsa settimana cercando di estrapolare da esso un concetto fortemente importante, capace di impattare sull’operatività in borsa.
Buona lettura.
1. ANALISI DEL BORUSSIA DORTMUND: DALLE STELLE…
Nonostante il calcio sia tra gli sport più popolari a livello mondiale, non è troppo comune sentir parlare delle loro prestazioni in borsa.
Cosa accade al prezzo di una società che si appresta a vincere un campionato dopo 11 anni di digiuno?
• Sabato, 20 maggio. ll Bayern Monaco perde clamorosamente all’Allianz Arena la penultima giornata di campionato contro il Lipsia per 3-1, permettendo così ai rivali del Borussia Dortmund il sorpasso al primo posto in classifica. Essi, domenica 21, non tradiscono le aspettative: doppietta di Haller e 3-0 finale siglato da Brandt
È già festa. Non tanto in campo, quanto in borsa:
• Come mostra la figura successiva, gli investitori festeggiano tanto da permettere al prezzo di “BVB09” un rialzo di oltre 30 punti percentuali in una settimana.
In questo contesto sarebbe stato fin troppo facile affermare:
“Il mercato ha prezzato la vittoria della Bundesliga”
2...ALLE STALLE
• Sabato, 27 maggio. Accade il dramma sportivo: Colonia 1-2 Bayern Monaco e… BVB09 2-2 Mainz. Bayern campione di Germania per l’undicesima volta di fila e Borussia secondo.
Osserviamo nella figura successiva il prezzo della società sportiva all’apertura delle contrattazioni di lunedì:
-28% all’apertura dei mercati, con perdite estese nella seduta del martedì, per arrivare ad un -30% totale.
Nei prossimi paragrafi proveremo a spiegare i motivi che hanno portato il prezzo della società sportiva prima alle stelle e poi…alle stalle.
3. L’IMPORTANZA DEL BLASONE
È importante ricordare che le società sportive, come le più conosciute di Wall Street, generano degli utili.
Quanto più una società sarà capace di generare utili attuali (“value”) o futuri (“growth”), tanto più sarà appetibile agli occhi di un investitore.
Come guadagna una società sportiva?
• Competizioni (campionati o coppe nazionali ed europee)
• Vendita dei biglietti per le partite casalinghe
• Sponsorizzazioni
• Vendita di prodotti ufficiali (come palloni, maglie, sciarpe)
• Diritti televisivi
• Plusvalenze sul calcio mercato
A cosa sono legate le entrate derivate dai sei punti precedenti?
Al blasone di un club.
Infatti, pensiamoci bene:
• È probabile che i tifosi (o gli amanti del calcio) spendano più denaro per assistere a delle partite di una squadra vincente che non per una di secondo piano
• Se una squadra è vincente, tante altre società vorranno essere sponsorizzate per avere più visibilità (non è un caso che le aziende sportive più conosciute firmino ricchi sponsor)
• C’è da considerare un ulteriore aspetto: le squadre blasonate attirano i campioni che, a loro volta e per i motivi citati precedentemente, permettono maggiori utili dalle vendite di articoli sportivi: si pensi alla Juventus e all’effetto “Cristiano Ronaldo” dell’estate 2018: come mostra la grafica successiva, la società italiana riuscì a realizzare in pochissimi mesi una prestazione di oltre il 170%:
4. LA LEZIONE DA APPRENDERE
Partiamo dalla riflessione secondo la quale il Borussia Dortmund è un club che negli ultimi anni non è stato in grado di vincere delle importanti competizioni calcistiche; la stessa possibilità non era in previsione per il 2023 ma successivamente, complice la sconfitta del Bayern, si è materializzata. Possiamo affermare che per gli investitori è stata a tutti gli effetti una “sorpresa positiva” o, per essere più precisi, un market mover capace di assicurare (probabilmente) alla società maggiori utili nel medio termine.
Dopo il sorpasso al primo in classifica, il mercato ha considerato per certa la vittoria della Bundesliga, con la stessa sicurezza che dava la squadra come seconda in classifica (alla fine del campionato) la settimana precedente; il 27 maggio, dopo il disastro sportivo, gli investitori hanno probabilmente riprezzato i potenziali utili futuri.
Qual è la lezione da apprendere?
• Gli eventi non attesi dal mercato creano volatilità su un titolo. Più un evento è capace di influenzare una società, più la volatilità rappresenta un rischio: se quest’ultima è a favore dell’investitore, può portare lauti guadagni; al contrario, cocenti perdite
Rimanendo in tema volatilità, ricordate:
• L’asset che di natura presenta un’alta volatilità e dunque la possibilità di farci ottenere dei grandi guadagni è lo stesso che in condizioni avverse è capace di farci sentire, come si dice in gergo, “da schifo”
Concludo affermando che:
• La volatilità è una “bestia” da saper domare. È capace di creare nella mente di un piccolo investitore o trader degli stati di euforia o disagio, emozioni che vanno successivamente ad impattare fortemente sull’operatività e, dunque, sui guadagni nel medio/lungo termine.
Buona giornata.
Aggiorniamo i target ribassistiCome analizzato nella scorsa analisi, ci aspettavamo la prosecuzione del nuovo trend SHROT, con il raggiungimento del nostro primo target di riferimento al livello 1.08323.
ll livello è stato raggiunto, di conseguenza, aggiorniamo il nostro target ribassista, che diventa, ora, l'area 1.08020, che rappresenta uno punto di swing visibile su grafico giornaliero
WisdomTree Tactical Daily Update - 26.04.2023Torna la paura per la salute delle Banche Usa ed europee.
Euro/Dollaro sopra 1,10 fa soffrire l’export europeo.
Conti trimestrali OK per Alphabet e Microsoft: Nasdaq non reagisce...
Vigilia di riunioni di Banche centrali: aumento dei tassi e’ quasi certezza.
Con l’eccezione di Francoforte, +0,05%, chiusura in calo ieri, 25 aprile, per le Borse europee: Londra -0,27%, Parigi -0,56%, Milano la peggiore, -1,03%.
La banca americana First Republic comunica la continua emoraggia di depositi anche dopo il suo “salvataggio di sistema”, mentre si avvicina il giorno delle riunioni delle Banche centrali americana ed europea che probabilmente decideranno per un nuovo rialzo dei tassi.
Il quadro macro Usa si sta indebolendo, le relazioni trimestrali sono un po’ “miste”, cresce la paura per la “tenuta” delle banche medio-piccole, ed il risultato e’ stato un “trimming” (alleggerimento) della porzione azionaria dei portafogli anche a Wall Street: Dow Jones -1,01%, Nasdaq -1,98%, S&P500 -1,58%.
Cosa succeede a First Republic Bank, le cui azioni sono state sospese dalle contrattazioni ieri a Wall Street? Semplice, nel 1’ trimestre la banca ha registrato un crollo dei depositi, -40% a 104,5 miliardi di Dollari.
Dalla relazione trimestrale chiusa il 31 marzo si nota che la banca ha 173 miliardi di Dollari di impieghi a clienti e 74 miliardi in, depositi, piu’ i 30 ricevuto dal consorzio di banche che l’hanno “salvata”: ora First Republic sta valutando di vendere fino a 100 miliardi di Dollari di attivi, in seno ad un piano di ristrutturazione “radicale”.
In tema di risultati trimestrali e crisi bancarie, segnaliamo che Ubs, il leader bancario svizzero che ha salvato e integrera’ Credit Suisse ha chiuso il 1’ trimestre con un utile netto di 1,03 miliardi di Dollari, meno della meta’ dei 2,14 dello stesso periodo 2022, a causa di oneri straordinari per la definizione di contenziosi legali.
Il gruppo bancario leader europeo Santander chiude il 1’ trimestre 2023 con un utile netto in crescita+1% anno su anno a 2,57 miliardi Euro: bene la redditivita’ delle attivita’ europee, in calo quella di Stati Uniti e Latin America.
Dalle trimestrali Usa emergono numeri rassicuranti per Microsoft e Alphabet, entrambi sopra le attese: oggi, 26 aprile, sara’ la volta di Meta e Boeing: a circa meta’ delle trimestrali Usa pubblicate, si comincia a stimare un calo medio tra il 4 ed il 6% degli utili netti, da confermare.
Il Presidente Usa Biden ieri, 25 aprile, 4 anni esatti dopo l'annuncio della sua candidatura alle “presidenziali” del 2020, ha annunciato la sua ricandidatura per il 2024, con Kamala Harris ancora al suo fianco, « to finish the job” (completare il lavoro).
Come noto, la prossima settimana si riuniranno sia la Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) il 2 e 3 maggio, che l’ECB (Banca centrale europea) il 4 maggio. Gli analisti convergono su un rialzo di +0,25% negli Usa, mentre si dividono tra +0,25% e +0,50% in Europa. Il motivo del nuovo rialzo risiede nel fatto che l’inflazione “core”, quella al netto di cibo ed energia, resta troppo alta.
Isabel Schnabel, membro del consiglio direttivo dell’ECB, pensa che «un nuovo rialzo di 50 bps a maggio non sia da escludere», ed anche il suo Capo economista Philip Lane, prevede un ritocco del costo del denaro.
Francois Villeroy de Galhau, Governatore della Banca centrale francese, si dice fiducioso che la Banca centrale europea spingera’ giu’ l'inflazione a circa 2% entro il 2025, forse gia’ verso fine 2024, ma una politica restrittiva resta al momento necessaria.
Occhi aperti, in vista del meeting dell’ECB, ai primi dati sull’inflazione al consumo e sui prestiti bancari di aprile nell’Euro zona, che usciranno poco prima della riunione di giovedi’ 4 maggio. Intanto la Banca centrale svedese Riksbank ha alzato i tassi di +0,5% portandoli a +3,5%, indicando come probabili ulteriori rialzi da +0,25% a giugno e/o settembre.
Oggi, 2 aprile, vedra’ la luce la 1’ proposta di discussione della riforma delle regole del “Patto di stabilità” tra Paesi membri dell’Unione europea: lo ha annunciato il Vice Presidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis.
In Germania la fiducia dei consumatori (indice Gfk) è cresciuta oltre le attese nelle stime su maggio, segnando -25,7 da -29,3 su aprile e attese per -27,9: e’ il miglior dato da novembre 2022 ed esprime una perdita di potere d'acquisto causata dall'inflazione inferiore a quanto stimato.
Sul mercato valutario, ll cambio Euro/Dollaro staziona attorno a 1,10, che significa il 15% di deprezzamento della valuta Usa in 6 mesi, dal picco a 0,96 di ottobre!! La forza dell’Euro non aiuta di certo l’export dell’industria manifatturiera europea...
Fronte obbligazionario relativamente tranquillo, ma lo spread lo spread BTP/Bund ha “allargato” oltre 190 bps, dopo che l’agenzia di rating Moody’s ha rimproverato all’Italia crescita lenta e costi del finanziamento pubblico in risalita, che determinano, unico Paese in Europa un rating Baa3, molto basso, e outlook negativo».
Borse asiatiche miste stamane, 26 aprile: Tokyo -0,7%, per le insitenti vendite di azioni bancarie e minerarie. Hong Kong piu’ tonica, +0,7%, Shanghai, Sydney e Taiwan invariati, Mumbai +0,25%, Shenzhen +0,5%.
Listini azionari europei di malumore a fine mattinata, con cali medi di -0,8%. Future Usa negativi di -0,5% medio (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.02.2023Tentativi di rimbalzo delle Borse, febbraio comunque positivo in Europa.
Inflazione in risalita in Spagna e Francia: si teme il dato UE di giovedi’.
Economia Usa resiste alla stretta monetaria: altri aumenti in vista...
Materie prime in movimento laterale, ma quelle energetiche restano deboli.
Ieri, 27 febbraio, le Borse europee hanno iniziato la nuova settimana in recupero, allontanando le paure che, alla fine di quella scorsa, riguardavano l'inflazione Usa e le nuove possibili strette di politica monetaria
I maggiori indici azionari europei hanno esordito in rialzo e sono via via migliorati nella giornata, in concomitanza con le aperture positive di Wall Street: in chiusura Milano +1,7%, Francoforte +1,1%, Parigi +1,5%, Londra +0,7%.
Chiusure positive anche a Wall Street, dopo che la scorsa e’ stata la peggior settimana del 2023: Nasdaq +0,6%, S&P500 +0,3%, Dow Jones +0,2%.
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E’ evidente che a febbraio i mercati siano stati piu’ vulnerabili che a gennaio alle future mosse sui tassi delle banche centrali Usa ed europea. Prevale la convinzione che la Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) agira’ ancora aggressivamente per raffreddare l'inflazione, alzando i tassi sopra il 5% (fino a 5,50%), e che anche l’ECB (Banca centrale europea) aggiungera’ +0,5% al prossimo meeting di marzo.
I recenti dati macro degli Stati Uniti mostrano una notevole resistenza dell’economia americana, che favorira’ gli utili delle aziende quotate e non, ma frustrano le ambizioni delle FED di riportare velocemente l’inflazione verso il target del 2%.
Ieri Wall Street ha trovato supporto nel dato sugli ordini di beni durevoli di gennaio in Usa, scesi -4,5% rispetto a dicembre, contro attese di -4,0%, mentre il dato di dicembre è stato rivisto da +5,6% a +5,1%. Rallentamento, dunque? Non veramente, vien da dire, quando osserviamo che gli ordini per beni strumentali, ex difesa e comparto aereo, hanno registrato una crescita di +1,1%.
Questo scenario di inaspettata resilienza di famiglie e imprese rende plausibile una stretta monetaria più forte e per lungo tempo nel 2023, sebbene sia diffusa l’aspettativa di tagli del costo del denaro nel 2024: in settimana, valuteremo con particolare attenzione i dati sulle scorte aziendali e quelli sulla fiducia dei consumatori.
In Europa, non faremo in tempo a celebrare l’accordo commerciale tra UE e Regno Unito sull'Irlanda del Nord, che ci troveremo all’appuntamento di giovedi’ 2 marzo, col dato dell’inflazione dell’Area-Euro, dove le speranze di rallentamento nutrite dagli investitori potrebbero essere in parte deluse.
A febbraio, in Europa, si è interrotto il recupero dell'indicatore di clima economico, che era iniziato a novembre, e stamane la crescita dei prezzi si e’ confermata troppo elevata a febbraio, sia in Francia che in Spagna.
ll dato sulla crescita dell’economia francese nella parte finale del 2022 ha evidenziato un rallentamento nel 4’ trimestre, con la crescita su base annua scesa a +0,5% da +1,0% del trimestre precedente: venerdi’ sara’ pubblicato il dato relativo all’Italia.
Il Governo Italiano sta trattando con l'Unione Europea per garantirsi almeno 6 miliardi di Euro del budget previsto dal Piano REPowerEU. L’Italia punta a rendersi completamente indipendente dalle forniture di gas russo, evolvendo il proprio assetto energetico piu’ rapidamente possibile, in linea con gli obbiettivi di sostenibilita’ ambientale previsti dall’Accordo di Parigi.
Stamane, 28 febbario, notiamo il rialzo del prezzo del petrolio: il Wti (West Texas Intermediate) segna 76,4 Dollari/barile, +1,0%. Sale anche il prezzo del metano (gas naturale) europeo, pur restando sotto i 50 Euro/megawattora: +1,5% a 48,1 Euro/megawattora (ore 13.30 CET).
Sul comparto obbligazionario, pur senza strappi vistosi ne’ degenazione degli spread, si osserva come la diffusa attesa di un prolungamento del “tightening monetario” stia spingendo i rendimenti al rialzo. Negli Stati Uniti quello del Treasury a 2 anni è salito a 4,86%, massimo da luglio 2007: la curva dei rendimenti si è ulteriormente appiattita e, pur restando “invertita”, cala lo spread tra il 2 e 10 anni.
Tra i Governativi europei segnaliamo il +4,48% del BTP 10 anni benchmark italiano, ma spread BTP/Bund e’ stabile a 185 bps.
Sul mercato valutario ieri si e’ messa in luce la Sterlina britannica, che ha registrato un rapido apprezzamento sulla notizia dell’accordo tra Regno Unito ed Ue, fino sopra 1,20 verso Dollaro Usa. Oggi, 28 febbraio, l'Euro scambia attorno 1,059 Dollari e 144,3 Yen (143,842).
Stamattina le Borse asiatiche hanno chiuso in ordine sparso: quasi invariato il Nikkei giapponese, +0,1%, positivi i listini cinesi, Shanghai +0,7% e Shenzhen +0,7%, e quello coreano, Kospi +0,4%. Negativi l’Hang Seng di Hong Kong, - 0,7% ed il Sensex indiano, -0,2%.
Le borse europee terminano la mattinata in lieve rialzo, dopo un avvio piuttosto incerto: +0,2% medio, preparandosi a chiudere il mese di febbraio in modo comunque positivo, nonostante alta inflazione e banche centrali “hawkish” (restrittive) rapresentino una minaccia significativa.
Futures su Wall Street senza direzione. (ore 13.30 CET).
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
USOIL : Probabile ingresso Short di brevePer questa analisi utilizzo:
- Indicatore LuBot adesso disponibile al pubblico (vedi : )
- Indicatore di candlestick patterns Premium, puoi accedere alla versione base gratuitamente (vedi: )
- Gli altri indicatori che utilizzo momentaneamente non sono stati pubblicati ma lo farò presto.
1. LuBot: Mostra un ultimo segnale Short che mi indica la tendenza principale da seguire, la sua TrendCloud è ancora ribassista e il prezzo ha effettuato un buon ritracciamento creando dei falsi massimi di swing che sono stati negati nell'ultimo movimento crendo un LL LowerLow.
La candela odierna al momento sta appoggiando il suo massimo sulla TrendCloud/ema21 mostrando debolezza e un massimo di swing LH inferiore al massimo precedente.
2. Candlestick e price action: Nelle ultime giornate il prezzo ha tentato più volte di scavalcare il muro degli 82$ senza successo crendo così una resistenza. La price action mostra dei segnali negativi tra cui il DarkCloudCover, e con la candela di oggi abbiamo una preFT50 che indica un pre segnale Short in modo da essere pronti per un eventuale Short sulla rottura del minimo della candela.
3. Indicatori da supporto: LuExcess si trova nella zona bassa, ciò vuol dire che il mercato è pronto per un nuovo slancio. LuPredictor indica momentaneamente che la tendenza Short è confermata per il resto del mese. LuTrender ci da un ulteriore indicazione di tendenza Short confermata sia sul timeframe Daily che Weekly.
Tutto è favorevole per una continuazione Short e il trigger di ingresso sarà la rottura del minimo della candela corrente alle condizioni attuali.
Nonostante l'operazione potrebbe essere gestita nel corso dei futuri movimenti preferisco sempre mentre uno Stop Loss in via precauzionale al di sopra del livello di resistenza creatosi in area 83.70 e un Take Profit sul livello di supporto più vicino in area 72.70.
Il rapporto di rischio rendimento è di 1:1 con questa configurazione per un trade di breve termine.
Bitcoin bloccato nell'area di resistenzaBitcoin ha sì dato un colpo al rialzo ma si è fermato su quella che è l'area di resistenza tra 20500 e 20900$. Quest'area è data da un doppio vettore e relativi livelli di Fibonacci. Solo con un suo superamento si potrà puntare al livello superiore e più importante in area 21700$.
Il fatto che il prezzo si stia fermando da alcuni giorni nell'area di prima resistenza non è di ottimo auspicio, ma a livello ciclico il tempo chiama ancora la finestra di acquisto. ll setup degli indicatori è ancora impostato al rialzo. Il primo supporto l'abbiamo tra 19980 e 19880$, il successivo e più importante a 19600/500$.
I BIG PLAYERS SCARICANO EQUITY E COMPRANO EUROSettimane importanti sui mercati finanziari prima del consueto periodo estivo , spesso caratterizzato da minore liquidità, ma non certo da minore volatilità. Negli ultimi anni, il mese di agosto di è dimostrato un mese altamente volatile, che ha dato vita a grandi movimenti sui mercati, pertanto non abbassiamo la guardia.
Questa settimana la rubrica dedicata ll’analisi dei dati del cot, mostra forti ridimensionamenti dei big players su tutto il comparto equity, senza tutta via cadere in panic selling, il che mantiene il vix ancorato a livelli decisamente contenuti.
Si inizia a far spazio l’euro, nei portafogli dei big players, che a quanto pare inizia a scommettere su un possibile intervento della BCE nelle prossime riunioni di Luglio, pertanto comprare i supporti non sembra più una cattivissima idea.
Procediamo con il consueto ordine.
Primo asset di grande interesse proprio la moneta unica, che vede i large speculators incrementare le loro posizioni nette long per la terza settimana consecutiva, portandosi a 38930 contratti netti lunghi, il che fa ben pensare a possibili allunghi rialzisti, o comunque a chiare speranze in un ‘intervento da parte della BCE atto a contrastare l’inflazione che oramai dilaga in Europa, a causa anche degli elevatissimi costi di Food ed Energy. Tutta vai una valuta debole non può che far peggiorare la situazione, e oramai sembra chiaro anche alla BCE, che già da qualche tempo accenna ad un possibile rialzo del costo del denaro a Luglio.
Le aspettative come sempre fanno da guida ai mercati, e il futures euro dai minimi di 1.0375 sembra aver trovato sprint rialzista, tale da rompere a rialzo le precedenti resistenze poste a 1.0625-1.0650, che sono divenuti chiari supporti. Non possiamo escludere a questo punto allunghi fino alle are di 1.0850-1.0875.
Seppur il futures sterlina ha trovato forza per interessanti rimbalzi, il posizionamento netto delle mani forti, sembra non trovare spazio per acquisti di cable, rimanendo ancorati ai -80372 contratti short, segno che la congiuntura macro pesa ancora grandemente sulla fiducia che ripongono i grandi investitori nella moneta britannica.
Osserveremo con attenzione i dati del secondo trimestre, che potrebbero dare la conferma per una recessione tecnica, e data la fortissima inflazione, sarebbe chiaro lo scenario di stagflazione.
Quadro che penalizzerebbe grandemente la sterlina, attualmente alle prese con le resistenze poste a 1.2625, con potenziali proiezioni rialziste fino alle aree di 1.2975-1.30 figura, previo conferma dei dati macroeconomici.
Prendono fiato le posizioni nette corte sullo yen giapponese che questa settimana si riducono di 2865 contratti, lasciando tuttavia i big players ancorati sulle massime esposizioni nette corte di -99444 contratti, segno che il panic selling è lontano dai mercati, e le vendite alle quali abbiamo assisiti in queste settimane sul mondo equity, non hanno ancora dato vita al panico, come dimostra anche il VIX.
Il future yen, recupera dai minimi senza tuttavia trovare forza per rompere le resistenze , che aprirebbero la strada ad allunghi verso la mm100 periodi daily. Vedremo se le prossime settimane, saranno ancora di recupero per l’azionario, allora un approdo nuovamente sui minimi di periodo non è da escludersi, o se nuovi ribassi, possano in qualche modo scatenare il panico necessario a far correre gli investitori a comprare yen giapponese.
Si continuano a comprare dollari, seppur timidamente, con i large speculators che incrementano le loro posizioni nette corte di ben 1826 contratti, mantenendo una posizione netta lunga di 38039 contratti.
Il dollar index tuttavia mostra una settimana di storno, andando a ritestare i primi supporti posti a 101.50, seppur non escludiamo la possibilità di approdi alle aree di 101 figura o 100.50 , riteniamo tuttavia che sono ancora occasioni per nuovi acquisti di dollari americani, per un 2022 che vedrà ancora rialzi tassi fino a settembre, dove il FOMC ha già confermato una pausa , che permetterà loro di valutare la risposta dell’economia reale alle manovre di politica monetaria in atto.
Il mondo azionario vede i big players, ridurre le loro posizioni su tutti i maggiori asset, dall’S&P con una riduzione di ben 17758 contratti al DOW con -584 contratti questa settimana.
La sfiducia sembra farla da padrona e anche gli storni degli ultimi giorni, non crediamo possano essere preludi a recuperi verso i massimi storici.
Pesantissima la riduzione di posizioni su S&P dove i large speculatores sono passati da 66646 contratti long a 48888, con la terza settimana consecutiva di vendite.
Seppur il sentimen non è ancora netto corto, non possiamo che essere lontani dall’idea di prendere posizionamenti lunghi sull’indice, che potrebbe vedere ulteriori allunghi ribassisti, prima di invertire davvero la rotta, e sperare in nuovi approdi verso i massimi. Il ciclo economico non ha ancora dato chiari segnali di quanto duratura potra essere la fase di rallentamento /recessione che ci attende, pertanto la cautela sembra essere d’obbligo.
Torna la voglia di comprare sul comparto energy, che non trova ancora equilibrio a causa delle dinamiche geo politiche che stanno caratterizzando questo 2022. Nuovi acquisti per i large speculators sui principali asset , Ngas e Crude oil.
Tornano a334761 i contratti netti lunghi sul crude oil, riportandosi sopra la media delle ultime 21 rilevazioni, e al contempo i prezzi del wti, tornano ad aggredire i massimi di periodo, oramai alla soglia dei 116$, sembra oramai prossimo il break out dei prezzi visti nel marzo 2022. Quali i targhet? Difficile dirlo , ma le proiezioni della spinta rialzista ci portano a valutare approdi alle aree di 130$. Presto per dirlo, tutto dipenderà dagli sviluppi del conflitto in Ucraina, e degli accordi con la Russia.
Stabili anche le posizioni per il Ngas, con 111570contratti neti corti, mostrando per ora scarsa volatilità nel posizionamento dei large speculators, cosi come nei prezzi che restano sostenuti sulle aree di massimo di 9$, dopo aver toccato i 9.50$. i primi supporti sono gia a ridosso dei 8.10$ , rotti i quali approdi alle aree di 6.50$ non ci sembrano poi cosi impossibili, ma per ora il trend rialzista sembra solido, e fino a che il contesto politico non farà la sua parte per calmierare la forte speculazione in atto, faremo fatica a vedere pezzi più vicini al fair value di questo asset.
Attendiamo dunque un estate rovente sui mercati, ricca di novità da seguire con attenzione, e manteniamo alta la guardia per possibili fiammate di volatilità .
buon trading
Salvatore Bilotta
Ftse Mib: sulla linea della partenza
Di Fabio Pioli, trader professionista
Una nuova direzione di mercato dovrà partire? E se sì, dovrà partire fortemente al ribasso? Vediamolo insieme analizzando la fase laterale attuale unitamente agli errori tipici che i piccoli risparmiatori fanno in questi momenti.
I livelli attuali del future sull’ indice Ftse Mib sono stati battuti innumerevoli volte negli utlimi 3 mesi; da quando, cioè, è iniziato il movimento laterale che imperversa sul mercato italiano ( Figura 1 ).
Questo dovrebbe indurre a preoccupazione perché significa che il risparmiatore si è adattato a questi livelli: li ha, per così dire, metabolizzati.
Quando questo avviene, l’ esperienza insegna che sta perdendo il controllo del rischio: piano piano è costretto ad abituarsi alle oscillazioni e, come già detto nell’ articolo della scorsa settimana (“Ftse Mib: la musica non cambia”) questo lo rassicura e lo porta a a prendere posizioni (da una parte o dall’ altra) troppo cariche.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Al primo movimento direzionale quindi si troverà impreparato.
Ma quando avverrà questo movimento direzionale?
Le 50 giornate già trascorse di laterale continuo sono un numero molto alto rispetto alla media. Da un certo punto di vista ci troviamo in una situazione anomala ma da un altro è normale: è il mercato che ci sta dicendo che quando partirà in direzione, il trend risultante sarà di eccezionale entità.
Il problema è che, per mancanza di pazienza, dove sarà lecito accorgersene sarà anche troppo tardi per l’ investitore. Mettiamo che infatti il mercato parta al ribasso.
In assenza di segnali (che noi professionisti consigliamo sempre di aspettare) il livello inequivocabile per decretare il ribasso sarà 21.060 punti di future sul Ftse Mib( Figura 2 ).
Ma a quel livello sarà troppo tardi per iì piccolo risparmiatore rialzista per prendere provvedimenti: la perdite sarebbero già tali da indurlo all’ inazione o alla vendita tardiva.
Mettiamo invece che il mercato vada al rialzo.
Dove ce ne accorgeremmo senza margine di dubbio? In verità, passando dal livello intermedio di 25.500, solo a 28.100 punti (sempre Figura 2 ).
A quel punto sarà troppo tardi per ll piccolo risparmiatore ribassista: le perdite sarebbero tali da farlo bloccare o da indurlo all’ azione di riacquisto tardiva.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Insomma a questo serve il laterale: a indurre, tramite l’impazienza, a compiere gli stessi errori che una sana esperienza eviterebbe.
Bisogna invece in queste fase essere pesati bene; il giusto.
Prima dei livelli di 21.060 e 28.000 indicati, possiamo parlare anche della forma grafica.
Chiarendo che si tratta di analisi tecnica (e non ci dilungheremo mai abbastanza sull’ errore che fanno alcuni di confondere l’ analisi tecnica con l’ affidabilità matematica) la lettura che ci sembra di preferire (di nuovo: noi non agiremo in base ad essa) è quella di Figura 3: il movimento principale è ribassista (segnato con 1) e quindi SI DEVE (NON SI DEVE quindi nella realta ma è solo possibile; lo si tenga quindi in debita considerazione), adesso o da 25.500 punti, partire per il ribasso.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in mduplice:ateria di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
short prendendo spunto da altro traderOsservando lo short anticipato di un altro trader mi ero messo l'alert, qui sulla linea gialla.
che è una resistenza dinamica di lungo periodo che non è detto funzioni.
Tentiamo lo short se il prezzo torna sotto l'apertura precedente. stop sul massimo. (oppure sopra il massimo di oggi volendo stare piu stretti)
Se entra congeliamo il rischio per obbiettivo e proviamo a lasciare correre il restante. PEP molto simile
Ll'ordine short è valido solo per oggi... se non entra domani rivalutiamo.
Joe Ross : dobbiamo metterci a favore di rischio; dobbiamo poi gestire il trade con regole.. quali per esempio stop di tempo di obbiettivo, più si allarga la tempistica e più diventa importante congelare il rischjio
GBPJPY | POSSIBILE SHORT DI MEDIO PERIODO? Operazione aperta ieri 12/04 su un livello abbastanza importante, la coppia è abbastanza potente a rialzo però comunque ha inizato a creare strutture con HL e LL su time frames più bassi.
Attualmente ho già chiuso il 50% dell'operazione e sono a breack even, ora aspetto e monitoro come si muove per magari riposizionarmi o chiudere direttamente l'operazione.
Fatemi sapere cosa ne pensate e qual'è la vostra visione
BTC - Fallito triplo massimo in H4Buongiorno traders, oggi vi condivido un'aggiornamento della mia precedente analisi fatta in 1 Febbraio:
analisi 1 Febbraio -->
Si è concluso con un ribasso il prezzo di BTC dopo aver costruito un triplo massimo in H4.
Triplo massimo che, inoltre, è in area 61.8 del ritracciamento di Fibonacci con riferimento i 43.000$ del 22 Gennaio fino al minimo dei 33.000$ di settimana scorsa.
Come previsto, il prezzo è sceso, andanzo a livello del precedente LH. Questo punto è FONDAMENTALE, in quanto possiamo avere una lateralizzazione del prezzo con successivo ribasso del prezzo, andando a creare nuovi HL e LL (quindi un'inversione di trend). Se questo dovesse verificarsi nei prossimi giorni, potremmo vedere BTC molto probabilmente a 30.000$ con presa di liquidità e tentare di ripartire.
++
non è un consiglio finanziario
WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.01.2021Risk-off generalizzato e convinto: fine della festa sull’azionario? Vedremo..
Crypto-currencies in caduta libera. Scarso assorbimento delle vendite.
Prezzo del petrolio in calo, finalmente, ma resta ai massimi dal 2014
Oro e preziosi potrebbero rimbalzare? Il contesto prudente lo suggerirebbe.
L’inflazione in Germania, col PPI a +24,2% a dicembre, fa paura!
La giornata di ieri, 20 dicembre, era partita bene, con un buon recupero delle borse asiatiche. I listini europei erano partiti con un rialzo poco convinto e la volatilita’ e’ stata elevata per tutta la seduta producendo andamenti erratici degli indici che, con un insperato recupero nel finale, hanno poi chiuso positivi.
Il FtseMib italiano ha segnato +0,7%, similmente al Dax40 tedesco. Il Cac40 francese si e’ fermato a +0,3%, mentre il Ftse100 britannico e’ marginalmente sceso, -0,1%.
Wall Street, dopo lo slancio iniziale, ha chiuso con perdite significative: S&P500 -1,1%, Nasdaq -1,3%, Dow Jones -0,9%.
Il sell-off sulla tecnologia prosegue e la sensibilita’ alla guidance fornite in occasione delle “trimestrali” e’ sempre maggiore. Ieri sera, a mercati chiusi, Netflix ha perso fino al -20% dopo aver segnalato un ritmo di nuovi abbonato sotto le attese di consenso nel 1’ trimestre 2022.
Insieme alla pubblicazione dei risultati dell’ultimo trimestre ed intero anno 2021, riscontriamo una crescente attenzione ai dati macroeconomici, efficaci misuratori della congiuntura e della prospettiva economica. Il quadro che emerge e’ assai misto.
L'Indice sulla salute della manifattura, calcolato mensilmente dalla Fed regionale di Philadelphia, ha sorpreso ieri al rialzo, salendo a 23,2 in gennaio e smentendo le indicazioni emerse solo 2 giorni fa dall'Empire Manifacturing Index, relativo all’area di New York. Gli ordini sono in crescita e si riducono i tempi di consegna, segnalando che si stanno allentando le difficolta’ di approvvigionamento di materie prime e componenti.
Ieri, sempre negli Usa, e’ stato pubblicato il dato sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione, risalite di +55 mila a 286 mila, invertendo la tendenza virtuosa durata sino alla settimana scorsa. Tornano a crescere anche le richieste di sussidi continuativi, a 1.635 milioni, da 1.551.
L’indice dei prezzi alla produzione tedesco (PPI), a dicembre, e’ salito al massimo storico del +24.2% a dicembre, ponendo le condizioni per nuovi incrementi dei prezzi al dettaglio (CPI) nei prossimi mesi, quando gli aumenti “filtreranno a valle”.
Insomma, l’inflazione annuale europea sta ancora salendo, toccando a dicembre livelli da record nell’epoca “Euro”, +5,0%, dal +4,9% precedente, massimo da 25 anni, ma la Banca Centrale Europea (ECB) sembra voler confermare la “stance” iperespansiva degli ultimi anni, ovvero “tassi 0” ancora per tutto l’anno 2022.
Su questo fronte, la ECB sembra orientarsi ad una politica economica divergente rispetto a quella della Federal reserve (Banca Centrale Americana) che ha deciso di muoversi velocemente, probabilmente gia’ da marzo, con una serie di rialzi dei tassi che il mercato stima in 4 da +0,25% nel 2022 ed altri 2 nel 2023.
Tuttavia, dai verbali del meeting ECB di dicembre emerge una spaccatura in seno al Consiglio: un buon numero di membri chiede di agire in senso restrittivo se l’escalation dei prezzi dovesse minacciare la crescita economica, scoraggiando consumi e invstimenti e creando una dannosa spirale prezzi/salari.
Ieri, 20 gennaio, Europa ed Usa si sono espresse sulla questione Ucraina: la Russia ammassa truppe lungo la linea di confine con le province russofone indipendentiste del Donbas, facendo temere una prossima invasione/annessione.
ll Governo di Kiev chiede aiuto militare all’Occidente e l’inclusione nella Nato (North Atlantic Treaty Organization). Biden (USA) e Von der Leien (EU) prospettano pesanti sanzioni economiche alla Russia qualora attentasse all'integrità territoriale Ucraina.
Per la prima volta ieri 20 gennaio, e’ sceso il prezzo del petrolio, comunque vicino ai massimi dal 2014, sostenuto da una domanda robusta, da tensioni geo-politiche, e da un atteggiamento disciplinato dell’Opec+ (Cartello dei maggiori Paesi esportatori) sul ripristino graduale delle quantita’ pre-Pandemia. Il WTI (greggio di riferimento nord-americano, segna 84,0 Dollari/barile, -1,9% (ore 13.00 CET).
Stamattina, 20 gennaio, le borse dell’Asia-Pacifico hanno chiuso in forte calo, in scia al calo di Wall Street di ieri: il CSI300 di Shanghai&Shenzhen ha perso -0,9%, il Nikkei giapponese -0,9% (-3,1% nella settimana), il Nifty indiano -0,9%, il Kospi coreano -1,0%. In pareggio l’Hang Seng di Hong-Kong, +0,05%. In Giappone, l’inflazione e’ salita anche in dicembre, a +0,8% annuo, ma mano di quanto stimato.
A fine mattinata, i listini europei perdono in media -1,5%, proseguendo la striscia negativa settimanale, con una chiara atttudine “risk-off”. I future su Wall Street anticipano aperture negative, con quello sul Nasdaq -0,8%.
Cambio di rotta sui rendimenti dei Governativi. Il clima di avversione al rischio fa scendere di 7 bps in un solo giorno quello del decennale Usa a +1,77%: in Europa vediamo il rendimento del Bund decennale tedesco a -0,06% e quello del BTP a +1,29%. Spread stabile a 135 bps.
Giornata catastrofica per le cryptovalute: vendite massice con scarso assorbimento spingono Bitcoin a -10%, sotto 38 mila Dollari, dimezzato rispetto ai massimi di novembre.
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USDCAD analisi del trend e indicatoriSiamo sempre alla ricerca di opportunità con basso rischio e la più alta probabilità di portarci un buon profitto. Per fare questo ci serve comprendere la fase di mercato dell'asset che osserviamo e ipotizzare i movimenti di prezzo sui quali prendere posizione. Anche se reputo essenziale essere in grado di disegnare il trend solo guardando il prezzo, ci sono strumenti che ci possono aiutare, io personalmente utilizzo zigzag ma ad ognuno il suo preferito. Oggi ho voluto provare a disegnare il trend utilizzando le informazioni del mio indicatore personale, che mi supporta nel valutare gli swing di mercato.
Ho disegnato in fase rialzista i minimi (crescenti) nel punto in cui un picco di espansione blu cade sopra la linea blu, viceversa in fase ribassista ho disegnato i massimi (decrescenti) nel punto in cui picchi di espansione bianca cadono sopra la linea bianca.
Quello che posso leggere dal trend è che: 1) anticipando lo zigzag, la rottura della struttura avvenuta il 27 dicembre poteva già far presagire un ulteriore ribasso; 2) si sta formando un LL, a cui seguirà un LH che sarà il mio punto di ingresso. Quando avverrà? Attendo che si chiuda il ciclo di espansione blu e poi che si formi il picco bianco, osservo il prezzo ed entro dove (e solo se!) ci sarà la reazione dei sellers.
La presente analisi non è un invito ad investire
IPOTESI 2022. COS'HA SCONTATO IL MERCATO NELL'ULTIMO MESE?Buongiorno a tutti, siamo finalmente entrati in Q1 2022. Questa idea ha l’obiettivo di analizzare determinati “indicatori” e settori e i loro comportamenti in maniera tale da capire quello che potrà accadere in Q1 2022. La domanda importante da porsi è: dove i grandi investitori stanno posizionando i loro capitali?
RAPPORTO TRA AZIENDE VALUE, AZIENDE GROWTH ED S&P500
Il primo grafico che vi porto è il rapporto esistente tra aziende value e growth. Per chi ancora non lo sapesse, le aziende value sono quelle con un business molto forte che basano i loro guadagni nel presente; non hanno grandi prospettive di crescita futura e una parte dei loro guadagni sono ridistribuiti agli azionisti sotto forma di dividendi; quelle growth, come dice la parola stessa, sono aziende di “crescita”, ossia basano i loro guadagni in un tempo futuro, talvolta accontentandosi di avere bassi guadagni in tempi presenti; parte dei loro guadagni sono poi rienvestiti nell’azienda in maniera tale da espanderla e di conseguenza, spesso, i dividendi forniti agli azionisti sono bassi oppure totalmente assenti.
Dal grafico possiamo notare come, da metà novembre circa, le aziende value hanno sovraperformato le aziende growth. Nella parte bassa del grafico vi ho riportato l’andamento dell’S&P500. Vediamo come la sovraperformance delle value ha conciso con un momento di perlopiù lateralizzazione da parte dell’indice di riferimento; sono così andato ad evidenziare tutti quei momenti nell’ultimo anno in cui abbiamo avuto le value più forti rispetto alle growth (momenti evidenziati da canali paralleli ascendenti) e osservato il comportamento dell’ S&P negli stessi periodi: notiamo come ad un rafforzamento delle value rispetto alle growth è coinciso un momento di lateralità o momenti di bassissimi guadagni da parte dello Standard and Poor.
Al contrario, invece, possiamo osservare come ad un rafforzamento delle growth rispetto alle value (in tutte quelle parti non evidenziate) l’S&P500 ha realizzato performance più cospicue. Come mai accade ciò?
Per provare a far luce a tutto ciò ci viene in aiuto il vix:
come potete notare, il vix si trova nella parte bassa del grafico, con la linea rappresentativa di color azzurro.
Ho tracciato una retta di color rosso nel livello 20, considerato lo spartiacque tra “paura” e “relativa tranquillità” dei mercati, ed inoltre ho utilizzato dei rettangolini azzurri per indicare tutti i picchi di volatilità avuti nel 2021:
E’ facile notare come gli investitori, in periodi prossimi o corrispondenti a picchi di volatilità, abbiano preferito comprare azioni di aziende value rispetto a quelle growth.
Notiamo infatti come il primo picco di volatilità (a febbraio circa) è stato seguito da una grande forza relativa delle value, che è continuata anche nel picco relativo a marzo. Ciò è accaduto anche a maggio e a metà luglio per arrivare a dicembre quando, a causa della scoperta di omicron, la volatilità era salita di tanto spaventando i mercati.
Abbiamo quindi spiegato il motivo per cui, ad una forza relativa maggiore delle value rispetto alle growth, l’S&P 500 talvolta ha stornato, lateralizzato o segnato bassi guadagni? Perché a questi momenti è sempre corrisposta una volatilità “preoccupante”, tale da indurre gli investitori a chiudere posizioni long sulle aziende growth e ad aprirne su azioni value, considerate quindi più “difensive”.
Quando poi invece la volatilità si riabbassava, le growth diventavano più forti delle value, segno del fatto che la stessa non spaventava più. In base a quest’ultima frase da me scritta, che insegnamento possiamo trarne per tutto il 2022? Che quando le growth vanno a sovraperformare le value, ci troviamo in un clima di risk-on dei mercati, e questo è appunto dimostrato dal fatto che le growth performano bene in periodi di bassa volatilità e perché lo Standard and Poor, negli stessi periodi, guadagna in maniera cospicua.
Questo grafico da me costruito sarà un’indicatore che guarderò molto da vicino per capire il clima di rischio sui mercati per valutare il rischio stesso di ogni investimento.
AZIONI HIGH BETA, LOW BETA ED SP500
Lo stesso discorso fatto per le aziende value e growth può essere fatto con aziende a basso beta e ad alto beta. Sapete di cosa parlo?
ll Beta è un coefficiente che misura la variazione attesa del rendimento di un certo titolo per ogni variazione di un singolo punto percentuale del mercato di riferimento.
Il valore di questo coefficiente tende a muoversi intorno a 1: nello specifico, se il Beta di un’azione è pari a 1, questa tenderà a muoversi in linea con il mercato di riferimento, senza amplificare o ridurre i movimenti dello stesso. Quando il Beta di un’azione è maggiore di 1 invece, si è davanti a un titolo “aggressivo”, che amplifica i movimenti del mercato, l’attività è considerata quindi più rischiosa. Se il Beta è compreso tra 0 e 1, si ha di fronte un’azione “difensiva”, la quale tende a muoversi in modo meno che proporzionale all’indice di riferimento. Infine, un titolo con Beta negativo tenderà a muoversi in maniera opposta al mercato.
Spiegato cos’è il coefficiente Beta, vediamo il grafico di sotto:
La linea superiore in azzurro è il rapporto tra aziende a basso beta e aziende ad alto beta, mentre in basso, identificato con una linea color arancio, abbiamo l’andamento dell’S&P500.
Ho messo i due asset a confronto, e osserviamo come l’S&P tenda a crescere quando le aziende ad alto beta sovraperformano quelle a basso beta mentre, in caso contrario, l’S&P500 tende a lateralizzare.
In quest’ultimo periodo siamo in un momento in cui quelle a basso beta rendono meglio rispetto a quelle a beta più alto.
Vi siete chiesti quali sono i settori “low beta” tra quelli che nomino sempre? Sono il settore delle utilities, dei beni di prima necessità e il settore sanitario; vi riporto ora la correlazione esistente tra le aziende a basso beta e i 3 settori nominati per farvi osservare graficamente la grande correlazione positiva:
• SETTORE UTILITIES
Nei vari rettangoli vi ho evidenziato la grande correlazione positiva.
• SETTORE BENI DI PRIMA NECESSITA’
• SETTORE SANITARIO
Riassumendo quello che vi ho detto fin’ora, abbiamo quindi capito come le aziende più “difensive” come il settore delle utilities, sanitario e dei beni di prima necessità stiano performando bene:
Ricordo a chi non lo sapesse che tipicamente i settori difensivi vanno a performare bene in tempi di incertezze o rallentamenti economici o comunque, più in generale, in periodi di risk off dei mercati: questo accade perché gli stessi settori riescono comunque a generare guadagni nonostante il particolare periodo economico.
Dico sempre che la finanza tende sempre a scontare prima quello che poi in realtà succede, e vi ho dimostrato più di una volta che questa ipotesi è vera (vi consiglio di leggere le mie ultime idee, troverete tanti spunti sotto questo punto di vista). La domanda da farsi quindi è: come mai nell’ultimo mese sono stati i settori difensivi i veri protagonisti? Il mercato si aspetta un periodo di incertezza economica o un rallentamento?
Per spiegare questo, utilizzo un indice, il Russell 2000; quest’ultimo racchiude nel suo paniere le più importanti 2000 aziende statunitensi a piccola e media capitalizzazione. Utilizzo quest’ultimo come indicatore perché le aziende più piccole tendono ad avere la loro attività negli Stati Uniti, al contrario delle mega-cap che hanno affari in tutto il mondo; aziende come Microsoft, Amazon oppure Apple, essendo delle multinazionali, nonostante siano statunitensi, vendono i loro prodotti in tutto il mondo. Capendo quindi che le small e mid-cap hanno affari soltanto a livello nazionale, possiamo affermare che vanno a riflettere meglio lo sviluppo dell'economia statunitense. Di conseguenza, cosa possiamo aspettarci a livello grafico? Che se gli investitori vedono nel futuro un’economia forte, anche il Russell 2000 dovrebbe presentarsi forte e in trend lateral-rialzista; viceversa, ad un’aspettativa di rallentamento economico, dovremmo aspettarci un Russell debole e in trend lateral-ribassista. Vediamo come si sta comportando nella grafica:
Vediamo come, dagli inizi di novembre, l’indice abbia iniziato a disegnare una parabola discendente. Vediamo invece come da ottobre 2020 a inizi 2021,quando eravamo in ripresa economica, il Russell fosse invece salito in maniera abbastanza forte, rispettando quindi la sua funzione di “termometro dell’economia statunitense”. Questo ci deve far capire un qualcosa di importante: se gli investitori avessero avuto una visione positiva dell’economia, perché negli ultimi 2 mesi avrebbe venduto il Russell? Semplice: ciò significa che la loro visione economica non è positiva.
A tale scopo vi ho poi condiviso nella parte bassa del grafico gli stessi settori difensivi che vi ho citato prima: vedete come sono saliti a dispetto del Russell?
RUSSELL 2000 E APPIATTIMENTO DELLA CURVA DEI RENDIMENTI COME SEGNALI ANTICIPATORI
Come vi ho spiegato diverse volte, un altro termometro economico importante è il mondo obbligazionario, in particolare i titoli di stato USA a diversa scadenza e i loro rendimenti. Avevo scritto un’idea riguardo al loro comportamento, in particolare come essi variavano nelle diverse condizioni economiche; per maggiori dettagli, vi linko l’idea qua sotto:
Nel grafico sottostante abbiamo con la linea arancio il Russell 2000 mentre con la linea azzurra lo spread tra i rendimenti dei titoli di stato USA a 10 anni e 2 anni. Per chi non sapesse a cosa si riferisce questo spread, è molto semplice: i 10 anni vengono considerati una scadenza lunga, mentre i 2 anni una scadenza corta; ciò significa che più lo spread tra i due titoli si restringe, più si ha l’appiattimento della curva dei rendimenti. Infatti, vedete come da aprile 2021 lo spread ha disegnato un trend ribassista? Significa semplicemente che, pian piano, la curva sta andando ad appiattirsi, segno del fatto che gli investitori si aspettano un rallentamento economico.
E’ curiosa la correlazione tra il Russell e lo spread: in ripresa ed espansione economica (ossia la parte racchiusa entro il rettangolo arancio) entrambi gli asset erano saliti (ricordo che se lo spread tra i due titoli è più pronunciato positivamente, ossia a percentuali positive, la curva è da considerarsi più “steep”).
Successivamente, da aprile 2021 ad oggi, il Russel ha iniziato una fase di lateralità mentre lo spread è andato a contrarsi; questa correlazione mi fa capire quanto entrambi gli asset siano correlati all’economia statunitense e come, in particolare, ci diano le stesse informazioni dal punto di vista del sentiment del mercato.
IL SETTORE PER ECCELLENZA IN TEMPI DI INFLAZIONE: REAL ESTATE
Un altro grande settore dalle grandi performance è sicuramente quello del Real Estate:
Come possiamo vedere dalla grafica, il settore è stato sicuramente tra i migliori, con una performance di oltre il 40%. Sapete come mai il settore immobiliare performa bene in questo periodo? Grazie all’inflazione!
Questo perché le aziende immobiliari riescono a trasferire al consumatore l’aumento percentuale dei prezzi in quanto gli immobili, in tempi inflattivi appunto, tendono a conservare il loro valore, al contrario di altri beni. Infatti, come saprete, con un inflazione che aumenta, aumentano anche i prezzi degli affitti, delle case e degli stabilimenti, e questo significa che i guadagni delle aziende immobiliari, in particolare i REITS, non vengono erosi (proprio per la capacità degli immobili di conservare quindi il loro valore).
L’inflazione in USA è al 6,8%; si prevede che nel 2022 si abbasserà di qualche punto percentuale. Quando succederà? Questo non si sa, ma credo che guardando il prezzo degli energetici e i valori dei PMI potremmo avere in futuro qualche certezza in più.
Spero questa analisi vi possa servire. Vi auguro un felice anno nuovo! MATTEO FARCI
EURJPY pullback: un esempio di operatività 2Vediamo come si è sviluppata l'analisi precedente. I tre fattori chiave per me sono: prezzo, struttura di mercato, conferma da indicatore. Nel dettaglio c'è stato: 1) un breakout rialzista con formazione di un high high, a cui è seguito il pullback senza violazione del minimo precedente; 2) un pattern di inversione con candela bullish a copertura totale dell'ultima candela bearish; 3) il raggiungimento della massima espansione del dominio sellers in corrispondenza della linea rossa sul nostro indicatore.
L'operazione doveva essere impostata con stop loss sul LL o più aggressiva appena sotto il HL e con target almeno il massimo precedente. Perchè non l'ho fatta? Perchè ero già esposto long su gbp e usd contro yen, e si sa come è andata! Quindi nessun rammarico piuttosto la conferma che il setup operativo è valido e continuerò a seguirlo anche nel prossimo anno.
Buon trading e buone feste!!