GBPUSD 7 NOVEMBRE 2019 Torno sul Cable a 4H , divergenza dayli ribassista, inversione del trend sulla devianza e analisi del prezzo che indica un probabile short da parte del mercato, avevo postato un analisi simile sul ribasso di questa coppia qualche giorno fa, un trade che poi non è stato eseguito in quanto il mercato ha continuato a lateralizzare. Che sia arrivato il momento della discesa ?
Il setup a livello di management prevede tre profitline, la prima in caso di gain che fungerà da break even point, e due profit line sui livelli di fibonacci 0.5 e 0.618 . Trade rischioso in termini di rischio percentuale, ma si sa, il rendimento è inversamente proporzionale al rischio in questa giungla.
Rischio rendimento dell'operazione compreso tra 1:1 e 1:2
Be strong!
Buon trading a tutti!
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NZDCHF : Finalmente ci siamo??Da un pò seguo la coppia di valute NZDCHF e, da agosto 2019, ho iniziato a pensare di entrare Long, ma perchè? Principalmente perchè il prezzo ha raggiunto un forte supporto creatosi ad agosto 2015. Con l'andare dei giorni come possiamo vedere il prezzo ha creato un base di supporto intorno l'area di 0.6200, in quest'ultimo periodo possiamo notare come invece il prezzo sta creando nuovi massimi e la direzione sembra stia andando a favore del pensiero positivo. Inoltre i miei script personalizzati mi indicano anch'essi che siamo vicini un area di minimo quindi mi segnalano di entrare Long. In questo momento il prezzo ha raggiunto una zona di resistenza e a mio parere la prossima settimana potremmo vedere un ultimo spunto al ribasso che potrebbe arrivare in area 0.6274 circa per poi decidersi a rompere la resistenza e andare al rialzo. Mi aspetto un rialzo che possa arrivare in area 0.6500 ma per adesso andiamoci piano e in via cautelare inserisco un ordine Long con ingresso sui 0.6273, stop sotto l'ultimo minimo a 0.6230 e un take profit sui 0.6370 avendo così un R/R di 1 : 2,30 che non è affatto male. Ovviamente il TP e SL potranno variare a operazione aperta in base al mio money management e la mia strategia. Se siete d'accordo con la mia analisi vi invito a lasciare un bel like o un commento sulla vostra idea o su un chiarimento. Ciao e buon trading a tutti 😁
Crude Oil future: saranno sostenibili i valori raggiunti?Le quotazioni del Crude Oil rientrano gradualmente nella normalità dopo l'exploit di inizio settimana causato dalle distruzione della raffineria più grande del mondo in Arabia Saudita,il cui output pesa il 5% della domanda mondiale di prodotti petroliferi.
Si stempera tra l'altro la tensione accumulata dai mercati azionari e così anche l'interesse speculative di corto respiro per i titoli petroliferi italiani ad eccezione forse di Eni, che beneficia di fondamentali in netto miglioramento.
Più specificatamente i prezzi del future dopo aver completato la chiusura del gap down lasciato aperto il 21 maggio scorso a 63.18$ flettono nettamente stabilizzando prima il minimo a 57.60 e successivamente i 58.80$.
Appare a questo punto legittimo chiedersi se le valutazioni attuali intorno ai 59/60$ saranno nel breve termine sostenibili, oppure se le pressione produttive riprenderanno a spingere i corsi verso la soglia dei 62$.
Dal punto di vista strettamente tecnico emergono indizi sempre più evidenti di un sostanziale indebolimento del trend rialzista scaturito dal break out di quota 56$ che ha contribuito i corsi a spingere i prezzi a ridosso 59$ prima dell'attacco delle raffineria.
L'indicatore di trend cci pur segnalando ancora la sussistenza dell'evoluzione rialzista inizia subire gli effetti di una sostanziale caduta di pressione in acquisto, avvicinandosi alla soglia dei 100 punti e vista la volatilità attuale non sarà difficile vedere testare quota 57.50 per l'inizio della prossima settimana.
La successione di candele negative annullano, grazie all'operazione denominata blending, in buona parte i guadagni realizzati lunedì scorso e non è detto che le prese di benefico siano terminate.
O peggio che le quotazioni attuali possano essere sfruttare per aprire posizioni al ribasso a prezzi vantaggiosi in vista di una verifica del supporto più importante a 54$.
Lo scenario rialzista ancora dominante dovrà necessariamente difendere quota 57$ per scongiurare un peggioramento della struttura tecnica di sopporto che vede nei livelli di 55.60 e 54.80 gli ultimi baluardi per evitare un ritorno a ridosso dei minimi di agosto a 53$.
Strategia operativa sul Crude Oil future
Per le posizioni long: attendere la verifica del supporto a 56.80$ prima di rischiare nuovi ingressi, con stop di massimo 2.8$ ed un target oltre 62.40$.
Con un profilo di rischio contenuto ed una struttura di risk management migliore attendere la formazione di un valido livello di sostegno, intorno ad esempio quota 57.80 da cui sarà possibile sfruttare un possibile ritorno delle quotazioni oltre i 62$, con uno stop a 56$.
Per le posizioni short: nell'eventualità di nuovi scatti al rialzo oltre i 60.80$ sarà interessante valutare ingressi una volta ottenuta conferma della sostenibilità della resistenza, con stop di massimo 2$ ed un target sotto i 57,50$
Bat pattern-EUR/AUD H4Bat pattern quasi completato su questo cross. In realtà è si vede anche su h4 questo pattern. Ci sono una serie di confluenze che potrebbero portare questo pattern nella statistica dei Pattern profittevoli e quindi ad una probabile inversione dei prezzi.
-la zona di potenziale inversione è a ridosso di un supporto dinamico
-le candele ribassiste sembrano essere sempre più piccole, potrebbe indicare una perdita di forza in questa fase.
-nell'ultima correzione troviamo prima una doji indice di incertezza e poi una dragonfly che se messa vicino ad un supporto dinamico potrebbe stare ad indicare una probabile inversione.
-di fatto la zona di profitto andrebbe a favore di trend
-L'RSI settato a 7 periodi è in zona di ipervenduto
Il pattern precedente sembra aver sentito molto la resistenza dinamica portandolo in profitto.
Ci sono i presupposti per avere anche un buon rapporto R/R ovviamente in base alle proprie regole/strategia/money management
Questi sono solo segnali che potrebbero portare la statistica dalla nostra parte, il mercato alla fine fa sempre quello che vuole.
Si potrebbe valutare anche l'ipotesi di una strategia di trend continuation qualora se ne avesse una profittevole.
N.B.Tutte le informazioni contenute sono di carattere esclusivamente educativo e non sono intese come consulenza finanziaria.Tutte le informazioni qui incluse rappresentano esclusivamente l’opinione personale dell’autore (e non un consiglio o una consulenza finanziaria di alcun genere) e non devono essere utilizzate in un’attività finanziaria.
Guai in difesa per la Juventus, supporti in bilicoDopo la partenza del campionato di calcio gli investitori non ravvedono la necessità di prolungare oltre la permanenza nei loro portafogli di un titolo come Juventus, volatile e sopravvalutato in termini di fair value.
Infatti come dimostra la discesa intrapresa a partire dallo scorso 23 agosto a 1.6090€, in corrispondenza del quale si notano non a caso volumi scambiati doppi rispetto alla media, il titolo ha messo a segno una perdita di oltre il 10%, parzialmente ridotta dal rimbalzo odierno peraltro già riassorbito.
Il minimo relativo segnato a 1.4180 fissa il limite ultimo entro il quale giudicare il trend di medio termine ancora rialzista.
Infatti un suo probabile cedimento, visto il livello raggiunto dall'indicatore di trend cci a -127 punti, innescherebbe pesanti prese di beneficio spingendo i prezzi verso i livelli di medio termine a 1.3890 e 1.3580€.
Meglio dunque rinviare eventuali piani d'acquisto ai prezzi correnti in quanto potrebbe essere necessario fronteggiare un ribasso rilevante delle quotazioni, prima che i corsi riprendano il cammino rialzista di fondo.
Dal punto di vista dei fondamentali di bilancio come premesso il titolo appare sopravvalutato, in quanto occorre fare i conti con una struttura dei costi di gestione ancora molto alta a fronte di una redditività senz'altro di prim'ordine, ma che é al di sotto del potenziale rispetto alle altre big d'Europa, Manchester United in testa.
Più precisamente con ricavi netti poco oltre 330 milioni di euro nel 2018, una costosa rosa calciatori in termini di monte salari erogato ed un indebitamento netto cresciuto nel 2018 a 385 milioni, il management dovrà applicare particolare attenzione nel gestire i futuri flussi di cassa, laddove la squadra dovesse fallire gli obiettivi prefissati.
Infatti nonostante il Exor N.V. controlli la squadra con il 63.8% i vertici della holding delle famiglia Agnelli hanno sempre rimarcato la necessità che la Juventus debba contare sulle proprie forze, ad esempio con cessioni di giocatori importi, escludendo iniezioni di liquidità a colmare fabbisogni finanziari nascenti dal fallimento dei target sportivi.
Strategie operative su Juventus
Per le posizioni long : in ottica d'investimento a medio termine meglio attendere prezzi più bassi ad esempio lungo 1.32/35 più consoni alle poste di bilancio.
Per prospettive operative di breve termine acquistare solo dopo la conferma del supporto ancora da testare a 1.3890€, rischiando uno stop loss a 1.3350 ed un target oltre 1.5230 €.
Per le posizioni short : le vendite allo scoperto con il tasso di volatilità tipico della prezzi di Juventus appaiono particolarmente rischioso in termini di probabilità di verifica dello stop loss.
Meglio acquistare opzioni Put, strike 1.45€, scadenza dicembre 2019, soltanto nell'eventualità di cedimenti sotto quota 1.40€ entro la fine di settembre, beneficiando di rendimenti potenziali amplificati dalla leva ed un rischio massimo ridotto al controvalore del premio pagato.
Crude Oil future: troppo forti le resistenze di breve termine Inizio del mese di agosto sfortunato per il future sul Crude Oil quotato al Nimex, che vede respinto per l'ennesima volta il tentativo di consolidare la reazione oltre i 59$ e da cui è scaturito un'interessante quanto inquietante movimento discendente.
L'evoluzione ribassista infatti grazie al consolidamento del canale formato dalla trendline che unisce i massimi decrescenti a 61$ e 58.80$, non subisce sostanziali mutamenti, anzi conferma il proprio dominio grazie al recente fallimento di portarsi oltre i 59$ culminato con il crollo verso quota 54$.
L'analisi dell'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero evidenzia il permanere della debolezza di fondo non modificando l'assento generale acquisito con la perdita di quota 57$, offrendo quindi un ottimo spunto operativo con la rottura del minimo di seduta avvenuto sempre il 1 agosto.
Insieme alla trendline inferiore che unifica i minimi decrescenti rispettivamente a 56.30$ e 54.80$ e 53.90$, il canale cosi delimitato aumenta le probabilità di assistere ad una accelerazione ribassista notevole, tale da produrre la violazione della forte fascia di supporto compresa tra 51.65 e 50.80$.
Di converso per ribaltare la struttura dei corsi così delineata occorrerà attendere una nuova fase di consolidamento dei supporti lungo 55$ prima e 58$ a seguire, per invertire la potente tendenza ribassista di breve termine.
Mentre per spezzare il dominio dei venditori nel medio termine sarà necessario scardinare quota 63.70$ scenario al momento alquanto improbabile.
Strategia operative sul Crude Oil future
Per le posizioni long : attendere i l consolidamento di quota 54$ prima di rischiare nuove ingressi al rialzo che offrono un medicre fattore di profitto e una elevata probabilità di incorrere in costosi stop loss.
Con un profilo di rischio contenuto ed una struttura di risk management migliore, collocare lungo quota 52.70$ ordini pendenti con target a 57$ e stop loss sotto 49.80$.
Per le posizioni short: valutare eventuali pull back al rialzo come quello verificatosi durante l'inizio del mese verso quota 59 e 61$, da cui collocare ordini una volta stabilizzate le resistenze, rischiando al massimo 3$ di stop ed un target sotto quota 54.50$ prima e 52.30 a seguire.
A2A sul supporto di 1,56 potrebbe ripartire riabbracciando il trIl titolo dopo avere testato la resistenza a 1,64 ha confezionato due figure di inversione apprezzabili sul daily.
Il 19 luglio ha perfezionato una bearish engulfing ed il 29 ha rotto al ribasso il minimo di un doppio massimo formatosi sulla stessa resistenza a 1,64
Il contatto con la resistenza a 1,64 va anche visto come proiezione minimale di un doppio minimo formatosi tra maggio e giugno, cui avevo dedicato una recente analisi.
In quella occasione pur considerando come target naturale del pattern il livello 1,69 raccomandavo il target di 1,62 vista l'opposizione offerta dalla resistenza a 1,64.
Questo per dire, ancora una volta, che l'analisi tecnica trae sicura autorevolezza dal fatto di basarsi sul comportamento reale (a mercato) degli operatori ma pecca in modo naturale per quanto riguarda l'esattezza delle proiezioni.
Questa è la mia personale convinzione. Per questo motivo, quanto a target, mi faccio sempre guidare dal buon senso e non dal manuale del bravo trader.
Questo porta ad avere aspettative di profit un tantino più morigerate ma sicuramente più reaistiche. L'atteggiamento, abbinato ad un soddisfacente risk management, rende a mio avviso sostenibile l'approccio.
Comunque viva Dio che sia possibile avere idee varie ed a volte poco convenzionali e pur tuttavia restare nel perimetro dell'accettabile.
Dopo questa digressione, di cui mi scuso coi meno pazienti, torniamo all'oggi.
Faccio questa premessa per qualificare anche il contesto attuale perchè il doppio massimo in questione oggi vorrebbe come target naturale 1,53 ma sulla sua strada trova la resistenza offerta dall'area a 1,56 per almeno tre motivi.
Sul daily questi sono, il supporto statico dei massimi del 17 maggio, il livello 38,2 di FIBO e la ema50.
Ora i prezzi sembrano avere frenato a contatto con quest'area e per ora hanno anche formato un hammer che di per se non è una grande figura di inversione (con l'aggravante dei bassi volumi) ma inserita nel contesto su esposto potrebbe essere presa in considerazione per un long che, si badi, sarebbe in favore del trend principale.
BOMBA di Quintessential su BIO ONQuintessential Capital Management diffonde i risultati di un’indagine sulla società, dichiarando Bio-on un “castello di carte” ed il titolo chiude per eccesso di ribasso. Bisognerà fare chiarezza prima che gli investitori riprendano fiducia su Bio ON.
Si procede all'avvio di una strategia di investimento SHORT con primo obiettivo fissato a quota 44,5€.
Telecom rialza la testa dopo il tonfo di venerdìSembrava interrompersi bruscamente venerdì scorso il lento ma inesorabile cammino rialzista per Telecom, che dai minimi dello scorso giugno mette a segno un rimbalzo di oltre il 16%.
Invece la pronta ripresa dell'indice ridona quanto meno maggiore resilienza ai supporti più ravvicinati frenando da subito ulteriori spinte volta a rovinare l'andamento ascendente delle ultime settimane.
È lodevole il tentativo fatto dal management di imprimere una svolta nella riduzione dell'enorme mole di debito attraverso una serie di dismissioni.
A cominciare dall'inizio delle trattative con Vodafone per cedere una quota in Inwit, incassando circa un miliardo, mentre altre risorse dovrebbero arrivare dalla cessione del sezione dedicata al credito al consumo, completando le strategie di valorizzazione degli asset di Telecom.
Perché acquistare azioni Telecom
Osservando con attenzione l'evoluzione del prezzo emerge la famigerata black marubozu, formatasi venerdì scorso.
Dalla chiara valenza negativa, il pattern candlestick pur frenando le prospettive di crescita oltre il target psicologico di 0.50, non presenta dimensioni tali da pregiudicare il canale rialzista originatosi a partire dai minimi di giugno a 0.4340 €.
L'analisi dell'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero non perde i valori positivi attestandosi oltre i 40 punti, prospettando ancora buone probabilità di superare quota 0.51€.
Rischi sulle posizioni di Telecom
Viste le difficoltà a superare quota 0.51 € conviene impiegare piccole porzioni del portafoglio, aspettando ulteriori test dei supporti più bassi a 0.47 €.
Lo scenario ribassista alternativo si farà concreto soltanto al superamento verso il basso di quota 0.455.
Da questo livello sarà possibile difendersi acquistando opzioni Put, strike 0.48 €, scadenza settembre 2019, nell'eventualità entro il mese di agosto i prezzi dovessero rompere al ribasso quota 0.47 €.
FTSE Mib - lunedì 22/07 - Pronti a un nuovo T+2 mensile Buongiorno,
Se avete ascoltato l'analisi settimanale di ieri, sapete che dobbiamo prepararci con tecniche di money management a una ripartenza verso l'alto.
Certo ogni ciclo che non riuscirà a superare lo swing di controllo tornerà ad essere ribassista e a far parte del T settimanale attuale.
Il tempo per una ripartenza però, raccordi ciclici a parte, è vicino e noi dobbiamo prepararci.
Buon ascolto e buona giornata!
Jacopo
FTSE Mib - Analisi Settimanale 32 - Prepariamoci a entrate long Buongiorno,
Nel video un riassunto articolato della situazione ciclica attuale in attesa della chiusura del primo T+2, ciclo mensile del 2'T+4 Semestrale.
Tanti ragionamenti e un'attesa di altri minimi prima che si torni pro trend a rialzo.
Dobbiamo prepararci a entrare long con tecniche di money management (dividendo in 3-4 entrate il capitale che vogliamo usare per il trade).
Per farlo dobbiamo attendere il momento più propizio, esattamente come abbiamo atteso il miglior momento per entrare short nei giorni precedenti.
I nostri trade, le nostre operazioni long o short vanno PIANIFICATE dalla A alla Z.
Nulla va lasciato al caso per ottenere una statistica di risultati positivi quanto mai ampia rispetto alle perdite.
Buon ascolto e buona domenica!
Jacopo
P.s. Oggi sarò a un corso e quindi non riuscirò a rispondervi rapidamente, quindi ci si rilegge questa sera.
Accordo con EOS per EnergeticaRenergetica consolida il posizionamento sul mercato italiano. La società quotata sul mercato AIM Italia e EOS Investment Management Group hanno sottoscritto un accordo per lo sviluppo, da parte di Renergetica, - nel prossimo triennio - di una pipeline di autorizzazioni per impianti fotovoltaici a terra su tutto il territorio italiano per una potenza complessiva pari a 110 MW, con possibilità da parte di EOS IM Group di acquistare ulteriori progetti, fino ad un massimo di 250 MW.
Poste prova a nascondersi ma ha un ottimo potenziale rialzistaIl titolo Poste (MI:PST) italiane malamente prova a nascondere quelle che sembrano le sue intenzioni rialziste.
Siamo sui massimi storici e l'azienda già vale di più rispetto a quando incorporava il dividendo ultimo.
Queste considerazioni trovano ispirazione dall'analisi dei volumi degli ultimi 3 mesi circa che permette di fare alcune interessanti osservazioni. Soprattutto alla luce del fatto che, essendo in una zona mai frequentata prima dovrebbe essere meno complicato analizzare i dati.
Osservando il daily gli ultimi strappi rialzisti sono avvenuti con evidenti volumi in crescita a differenza delle fasi correttive in cui francamente non si è registrata convinta partecipazione.
Se si prova ad interpretare le possibili posizioni aperte dei rialzisti si capisce che il potenziale del titolo merita attenzione.
Tutti coloro che hanno acquistato nella metà di aprile e di giugno insieme agli ultimi accodati di inizio luglio non credo abbiano ancora tratto profitto dai loro long per cui i prezzi non dovrebbero trovare una apprezzabile pressione di vendite. Questo dovrebbe rendere più facile il gioco dei rialzisti.
L'ultima fase correttiva fino ad oggi potrebbe avere già colpito gran parte degli stop di coloro che si sono posti in acquisto ad inizio mese per cui oltre non dovremmo trovare gente che è pronta a chiudere operazioni.
Inoltre visto che abbiamo anche il sostegno della sma20 e della trend line rialzista tracciata a partire dai recenti minimi relativi, l'attuale area di prezzo potrebbe rappresentare un interessante punto di ripartenza.
In ottica di prudente risk management, un eventuale posizionamento long sarebbe possibile con la protezione di uno stretto stop da collocare sotto il minimo della candela del 18 luglio ed entry alla violazione del massimo della stessa candela
Visto lo stretto stop, come primo ragionevole target non possiamo non considerare i recenti massimi a 9,812. Questo valore permetterebbe uno striminzito reward/risk di circa 1,5. Ma, come detto, non si può escludere che i prezzi non riescano a superare questo massimo e tornare indietro per cui si potrebbe pensare ad una parziale chiusura della size e/o spostamento in alto dello stop, ad esempio in pareggio.
Ovvio che l'aspettativa più interessante non sia questa.
Interessante invece è la possibilità che il titolo possa rompere il recinto posto a 9,812 e scorrazzare felice per campi, tra l'altro sconosciuti.
Ritengo questa seconda idea quella che merita di essere sposata, al costo noto in partenza di beccarsi o lo stop sui denti già subito dopo l'apertura del trade o nel caso che, come detto, il titolo non riesca a rompere la resistenza offerta dai recenti nuovi massimi.
Il rischio potrebbe valere la candela.
Unicredit finalmente si prende la sua rivincitaAllungo rialzista imponente quello messo in mostra da Unicredit che accumula in sole due sedute guadagni di poco superiori al 12%, con volumi scambiati più che raddoppiati rispetto alla media giornaliera.
Da troppo tempo il titolo è stato snobbato dagli operatori, a causa della mancanza di appeal speculativo dopo l'interruzione delle trattative di fusione con Commerzbank.
Dal punto di vista dell'analisi grafica i prezzi si sono impantanati lungo una prolungata fase di congestione, entro gli angusti limiti compresi tra 9.90 e 10.40 euro, dopo una pesante fase ribassista costata un perdita di valore superiore al 23%.
Adesso finalmente i corsi riprendono il giusto vigore sfidando direttamente la resistenza psicologica a 12 euro e mantenendo concrete aspirazioni a superare lo sbarramento più difficile a 12.40, prima di suggellare il recupero con l'exploit oltre quota 13 euro.
In tal senso appare senz'altro dissonante con le quotazioni attuali, la valutazione complessiva fatta dalla stragrande maggioranza degli analisti, che indicano un target price medio almeno superiore a quota 14 euro.
Vengono infatti sottostimati dagli investitori gli enormi sforzi fatti dal management nel rendere più snella ed efficiente la struttura degli Npl e degli Utp, ovvero le inadempienze probabili su crediti forniti soprattutto alle Pmi.
Tale situazione non è rappresentata adeguatamente dai prezzi del titolo, in evidente affanno fino a qualche seduta fa lungo quota 10.70 euro.
Le prospettive vista la forza rialzista del FTSE MIB sono orientate quanto meno a stabilizzare quota 11.50 e solo in seguito tentare l'assalto alle resistenze di 12.40 prima e 13.20 in seguito.
Strategie operative su Unicredit
Per le posizioni long: iniziare ad accumulare il titolo in portafoglio ai prezzi correnti, puntando al test cruciale della resistenza oltre quota 13 euro entro breve termine.
Prospettive più ampie d'investimento possono essere colte unificando all'investimento diretto sul titolo un operatività volta a controbilanciare le fasi di maggiore volatilità e di calo dei prezzi.
In tal senso difendere il valore dei titoli detenuti acquistando opzioni Put, strike 12 euro, scadenza 20 settembre qualora i prezzi dovessero riscontrare difficoltà a consolidare rapidamente quota 12.40 resistenza chiave per capire le reali ambizioni del titolo.
Per le posizioni short: nell'eventualità i prezzi vengano respinti dai target rialzisti oltre quota 12 euro, procedere alla vendita una volta verificata la successione di massimi uguali o decrescenti, rischiando al massimo un euro di stop loss ed un target sotto quota 10.80 euro.
In alternativa alla vendita diretta del titolo, acquistare opzioni Put, strike 11,50 euro , scadenza settembre 2019, con rischio contenuto al premio pagato ed vantaggio di rendimenti amplificati dalla leva.
#FTSEMIB: CICLO MENSILE DA 19535. BASTANO POCHE RIGHE UNIVOCHEDa19535 almeno nuovo Mensile in fase rialzo con obbligo di nuovi massimi ogni TCY e PdC condizionato a 20391 nel suo
1° T+1 in fase rialzo con obbligo di nuovi massimi ogni T-1 e PdC in condizionato a 20391 (condizionato a 20534) nel suo
2° TCY da 20391 in fase rialzo nel suo
1° T-1 in fase rialzo con obbligo di nuovi massimi almeno ogni T-3 e PdC incondizionato a 20534 (che si alzerà nella giornata odierna)
Questa è l'analisi del trend con i cicli, senza chiacchiere superflue, senza inutili algoritmi prodigiosi, senza medie mobili o indicatori che altro non sono che la mera e successiva conseguenza dell'azione del prezzo nel tempo.
Una volta interiorizzata questa mappa del passato e del presente si può passare con più sicurezza all'operatività nel futuro.
Perché ora si conosce lo stato attuale e le alleanze delle forze (orsi e tori) in campo, i progressi effettuati e quelli possibili, i punti di non ritorno per ogni ogni esercito, i tempi medi di percorrenza di ogni assalto a livelli controllati dall'avversario.
Ingressi, stop loss, tempistica, pattern operativi diventano la più banale delle conseguenze e vanno ad adattarsi alle esigenze operative e allo stile di money di management di ognuno di noi
oro in bandiera pronto per decollareoro ha formato una flag in h1, se osserviamo timeframe maggiori come il daily possiamo notare un falling wedge, 1285 è il prezzo chiave se l oro riuscisse a romperlo con volumi forti si genererebbe un forte movimento fino a 1300 dollari l oncia.
quindi conviene attendere una rottura per entrare a mercato. la bandiera pare essere confermata dalla diminuzione dei volumi come indicato nel grafico.
contattatemi per account management e creazione gruppo di trading grazie a tutti buona giornata
Minimi shock per Anima holdingNon accenna a placarsi il ribasso di Anima holding rompendo non solo il forte livello di sbarramento a 3 euro, ma anche quota 2.85, entrambi minimi storici dall'Ipo avvenuta nel lontano 2014 ad una forcheta compresa tra 4/5 euro.
Probabilmente alla base del crollo e di tanta sfiducia da parte degli investitori vi sono le scelte effettuate dai maggiori azionisti e dal management circa l'acquisizione di banca Aletti, avvenuta facendo ricorso all'indebitamento con l'attivazione di linee di credito pari a 300 milioni di euro.
Il mercato stima l'impatto negativo sugli utili come crescente, date le necessità di accantonamento al fine di ridurre velocemente lo stock di debito accumulato, attualmente a quota 280 milioni.
Ciò riduce l'appeal sul titolo che vedrebbe le proprie prospettive di redditività in rallentamento e quindi un minore interesse nel medio termine per le quotazioni attuali, già ampiamente sacrificate dall'andamento ribassista del Ftse Mib.
Dal punto di vista grafico l'accelerazione al ribasso avvenuta a partire da cedimento di quota 3.35 prima e 3.20 in seguito, ha depresso ulteriormente i corsi stacco dividendo a parte che impatta sul calo per non più del 6%, mentre il "crash" da fine aprile scorso ammonta ad oltre il 20%.
Le prospettive nel breve termine sono tutte legate al consolidamento ora del tutto assente di quota 2.70/2.80 euro, da cui potrebbero ripartire veloci ricoperture tali da alimentare rimbalzi oltre 3.15 euro.
A quel punto sarà possibile stimare le probabilità di verificare la sostenibilità delle quotazioni raggiunte e quindi capire se verranno ripristinati i valori oltre 3.50 euro, più consoni ai fondamentali del titolo.
Ovviamente qualunque cedimento dell'ultimo baluardo posto a 2.67 euro avrebbe ulteriori effetti negativi sulle quotazioni, allontanando i prezzi dalla prospettiva di recuperare almeno 3.40 euro in tempi brevi.
Strategie operative su Anima Holding
Per le posizioni long: attendere la fine del trend ribassista in essere che potrebbe avvenire consolidando l'ampia fascia di supporto compresa tra gli estremi di 2.70 e 2.85 euro,
Con un profilo di rischio maggiore accumulare il titolo in portafoglio ai prezzi correnti distribuendo quote crescenti di capitale
Per le posizioni short: vendite dirette sul titolo ora sono da considerarsi tardive, rischiando di ottenere una porzione del ribasso ridotta rispetto a quella totale.
Meglio attendere una reazione verso la resistenza di quota 3.10 euro, acquistando opzioni Put, scadenza settembre 2019, strike 3 euro, sfruttando la volatilità tipica di queste fase sbilanciate.
[Setup operativo] GBPAUD: sell al touch e buy al break-outOperatività per chi è calmo e ha sangue freddo che ha lo scopo di sfruttare tutte le possibili reazioni che il prezzo potrebbe avere in prossimità di una trend line.
1) Short al tocco della TL blu per sfruttare il trend ribassista in atto.
Stop all'eventuale violazione della TL
In caso l'operazione andasse in profitto, proteggetela e lasciarla correre.
2) In caso di stop, rientro in posizione questa volta long per sfruttare il breakout aiutati anche dalla divergenza del CCI.
Anche in questo caso se l'operazione andasse in profitto, proteggetela e lasciarla correre.
Stop definitivo se si rivelasse un falso breakout
Lasciare correre il prezzo e studiare la formula di Kelly io utilizzo ATR e SUPERTREND.
Money management ben chiaro sul rischio che si metterà a dimora per entrambe le operazioni.
Per altre informazioni sulla mia operatività e metodo di analisi risponderò SOLO CHAT PRIVATA.
Buon trading
PS: Visto che mi espongo con le mie idee, le mie teorie e le mie intuizioni mettendoci il nome e la faccia se qualcuno ha intenzione di sapere chi io sia , lasco che sia la mia equity a parlare al posto mio.
Dall'inizio del 2016, le operazioni vinte sono il 72.69% e il rapporto profitto/perdita è di 3.93:1 su 747 trade eseguiti e chiusi. E' possibile vedere l'intera performance del mio trading sul mio blog ma purtroppo il regolamento di Tradingview non permette di mettere link esterni nemmeno quando si vuole dare dimostrazione di trasparenza! Peccato. Ve lo dovete cercare da soli...
PPS: Qualsiasi previsione fornita non è un indicatore affidabile di risultati futuri.
I pensieri e le opinioni espresse sono esclusivamente miei. Le analisi sono solo a scopo informativo e non devono essere considerate come una consulenza finanziaria o istigazione di alcun tipo. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. La decisione di agire in base alle idee ed ai suggerimenti presentati è a sola discrezione del lettore.
Ferragamo brilla dopo i conti, ma quanto potenziale nasconde?Si mette finalmente in evidenza tra i titoli migliori del Ftse Mib questa mattina Salvatore Ferragamo che, con un rialzo di quasi 5 punti percentuali, esce dalla fase laterale di breve termine in cui da circa un mese si era cacciata.
Gli investitori premiano con scambi quasi doppi rispetto alla media i risultati di bilancio presentati ieri dalla società a mercati chiusi, che vedono ricavi e utile netto in calo rispettivamente a 1.347 mln e a 90 mln ( -21 % rispetto ai 114 del 2017).
Il dividendo distribuito dalle società scende di conseguenza dai 0.38 del 2017 ai 0.34 del 2018.
Probabilmente il mercato si aspettava dati ancora più negativi e prospettive di vendite in ulteriore contrazione anche per il futuro, mentre invece il management parla numeri in aumento.
Soprattutto procede senza impedimenti il piano di rilancio creativo del marchio, giudicato a torto dagli analisti finanziari come ancora poco "visibile" rispetto ai competitor, indicando un target price medio fermo a 17.90 euro.
Senza dubbio livello punitivo se si tiene conto del fatto che poco più di un anno fa i valori suggeriti erano compresi tra i 22 e i 25 euro.
Dal punto di vista dell'analisi grafica i prezzi dopo aver stabilizzato la pesante discesa del titolo a quota 17.50 euro, costata una perdita di valore do circa il 40% rispetto ai massimi del 2017 a quota reagiscono finalmente aggredendo il primo livello di sbarramento degno di nota, posto a quota 19 euro.
La salita attuale contrasta con la dinamica ribassista di lungo periodo, classificando dunque i recenti allungo come rimbalzi ancora inadeguati a spezzare il canale ribassista visibile sul grafico settimanale e adesso in transito lungo quota 19.20 euro.
È necessario quanto meno il superamento e successivo consolidamento di questa forte resistenza per sperare in un successivo attacco di quota 20.70.
Invece la prospettiva ribassista più coerente con l'andamento recente del titolo rischia di spingere i prezzi verso i target di 17.90 e 17.40, visto che il titolo ha beneficiato del rialzo complessivo del Ftse Mib solo in minima parte.
Strategie operative su Salvatore Ferragamo
Per le posizioni long: attendere il superamento della forte resistenza oltre 19.20 prima di procedere ad inserire il titolo in portafoglio: meglio attendere verificare la sostenibilità del supporto posto lungo i 18 euro , approfittando di eventuali sconti.
Per le posizioni short : il rischio di strappi oltre lo stop in caso di acquisti da parte di operatori istituzionali qualora la società volesse cederne il controllo, visti gli appetiti dei grandi colossi della moda che la griffe fiorentina suscita, privilegia la scelta per l'acquisto di opzioni Put.
Piu precisamente acquistare opzioni put, strike 20 euro, scadenza maggio 2019, solo nell'eventualità il titolo dovesse testare quota 19.50, con prospettive di rendimento eccellenti in caso di ritorno sotto quota 18.50 e un rischio limitato al premio pagato.
USD\CHF si scende o si sale?Di certo la cosa che subito salta all'occhio è come la compressione sia stata rispettata a pennello o quasi e come ancora possa offrire opportunità nel breve\medio termine.
Infatti al momento ci troviamo proprio a ridosso della trendline superiore,un punto chiave per capire il futuro del trend.
Nel caso il breakout avvenisse al rialzo,potremmo aspettare il classico pullback anche come conferma della solidità della trendline come supporto utile a sostenere un possibile rimbalzo successivamente.
Ma ciò che ci fa più gola è il continuo di questa infinita lateralità,che se rispettata,potrebbe di nuovo offrirci proprio ai prezzi di mercato,un entrata ottimale in termini di R\R.
Come set up standard,possiamo scendere su tf minori per adeguare meglio il tutto,ma di sicuro lo stop loss o in questo caso hard stop,da gestire anche manualmente se possibile con risk management,potremmo posizionarlo sopra la trendline non superando un rischio del 2% del nostro capitale.
GBP/USD Daily: DIREZIONE 1,3750 DOPO IL BREAKOUT RIALZISTA?GBP/USD nella giornata di ieri, con conferma in chiusura di sessione, ha violato al rialzo un importante livello resistivo posto a 1,3193.
Dal punto di vista tecnico ora la strada sembra spianata fino alla prossima area resistiva a 1,3750.
Lo scenario sarebbe supportato anche dai miei strumenti analitici ausiliari che mostrerebbero, su time frame settimanale, un notevole spazio di salita potenziale.
Altresì è impossibile NON tenere conto dello scenario Fondamentale con la Brexit che, entrando in una fase più che mai cruciale, si prende la scena con tutti i rumors mediatici e le contraddizioni politiche che ne derivano.
Sulla base di ciò bisogna necessariamente considerare l'aumento di volatilità, su una valuta già volatile di suo, con conseguente aumento implicito della componente erratica che "sporca" tutti i quadri tecnici, anche quelli più "puliti".
Il consiglio dal punto di vista operativo è di riproporzionare il rischio con size a mercato più basse rispetto al solito e ovviamente, sempre nel rispetto del corretto Money Management e senza farsi attrarre dai forti movimenti di prezzo, che al contrario devono mettere in guardia e alzare ulteriormente la soglia di attenzione.
Ricorda che questo articolo ha uno scopo puramente didattico e di condivisione circa la mia operatività e la mia view.
Non vederlo quindi in modo alcuno come una sollecitazione o un incitamento alla speculazione e/o agli investimenti.
A presto
Riccardo Memeo
EURUSD punta 1,14La dinamica di Febbraio, almeno a livello intraday, si è sempre presentata come anomala e allo stesso tempo volatile su base multiday. Condizione di trading ottima per chi ha un buon money management e pessima per chi cerca direzionalità. Questa settimana potremmo vedere Euro fare un buon movimento al rialzo e magari, dopo aver toccato zona 1,1300 tentare l'allungo e cercare di chiudere la settimana a 1,14