NASDAQ e S&P risalgono dopo sei giorni di cali.
A Wall Street si dice:
L'investimento è una delle poche aree in cui puoi avere poca esperienza e superare qualcuno con molta esperienza, semplicemente perché la persona con molta esperienza potrebbe essere incatenata alle vecchie abitudini e agli errori passati." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Il mercato ha iniziato la settimana con un buon passo avanti dopo i forti cali della scorsa settimana. I principali indici hanno mostrato segni di ripresa, con il NASDAQ che è salito dell'1,11% e l'S&P che è avanzato dello 0,87%. È incoraggiante vedere il settore tecnologico reagire positivamente, con titoli come NVIDIA in rialzo dopo il crollo della settimana precedente.
La scorsa settimana è stata particolarmente difficile, con il NASDAQ e l'S&P che hanno subito le loro peggiori performance dell'anno. Tuttavia, la giornata di ieri ha segnato una svolta positiva, con tutti e tre gli indici in territorio positivo per la prima volta dal 5 aprile.
Nonostante questo inizio positivo, c'è ancora molto lavoro da fare per recuperare completamente le perdite. È importante notare che la settimana sarà caratterizzata da una serie di importanti pubblicazioni di rendiconti trimestrali, con aziende come Meta Platforms, Microsoft e Alphabet in programma per questa settimana.
Il primo tra i “Mag 7” ad annunciare i rendiconti sarà Tesla, il cui aggiornamento sarà atteso con interesse dopo le recenti difficoltà del mercato. Inoltre, venerdì sarà rilasciato l'indice delle spese per consumi personali (PCE), che potrebbe influenzare ulteriormente il mercato.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi mentre affrontiamo questa settimana di importanti sviluppi nei mercati finanziari.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
“Selezione di Titoli Vincenti"
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Avantor (AVTR)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Ieri abbiamo assistito a un rimbalzo di sollievo sul mercato azionario, che ha posto fine a una serie di sei giorni di perdite nell'indice S&P grazie a un rialzo nel settore tecnologico.
Durante il fine settimana non ci sono state molte notizie, il che è stato positivo per le azioni considerando le difficoltà recenti dei mercati finanziari. L'S&P ha guadagnato lo 0,87%, mentre il Nasdaq è balzato dell'1,20%.
Nonostante il rimbalzo, c'è ancora molto lavoro da fare per recuperare completamente le perdite subite. Anche se la giornata è stata caratterizzata da offerte, non siamo riusciti a recuperare tutte le perdite del venerdì. Quindi, i rialzisti dovranno impegnarsi ulteriormente.
Questa settimana potrebbe portare alcuni buoni guadagni. Il livello del 50 giorni è appena sotto i 5120 punti dell'SPX, che è allineato con la resistenza del 61,8% a 5140 punti. Quindi, potremmo assistere a un rimbalzo in quell'area prima di eventuali ritorni ai minimi recenti.
UBS ha declassato le Big Mag 6 da Overweight a Neutral, citando uno slancio degli utili in declino. Tuttavia, è importante considerare che le aspettative di guadagno possono ancora influenzare il mercato in modo significativo.
Il settore tecnologico ha visto un rally nel pomeriggio, trainato da titoli come SMCI e NVDA. Molti sono in attesa dei prossimi guadagni, che potrebbero influenzare le future dinamiche di questi titoli volatili.
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
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Equity, si riparte?Lunedì le azioni statunitensi hanno registrato un leggero rimbalzo, con i principali listini in rialzo, mentre le tensioni in Medio Oriente sembrano allentarsi e gli operatori sono pronti per una settimana ricca di utili aziendali e dati economici chiave. Microsoft, Meta, Alphabet, Tesla e American Airlines pubblicheranno le trimestrali, mentre sul fronte dati, l’attenzione sarà rivolta ai dati sulla crescita del PIL statunitense e ai dati sull’inflazione PCE.
Il Dow Jones ha chiuso con un +0.67%, mentre il Nasdaq ha fatto registrare un +1.02% e l’S&P500 +0.87%. Hanno chiuso in verde anche gli indici europei e asiatici in una sessione caratterizzata dall’appetito al rischio. L’indice Vix è tornato sotto quota 17, mentre il decennale Usa, dopo aver toccato un rendimento del 4.66%, ha ripiegato nel breve termine a 4.61%.
VALUTE
Sul valutario persiste la debolezza dello Jpy, incapace di reagire in assenza di interventi a sostegno, che siano verbali, o diretti sul mercato, attraverso acquisti di Jpy e vendita di dollari. Il biglietto verde resta forte, in un contesto in cui il biglietto verde è appetibile come asset rifugio nonostante il risk off nelle ultime ore sia in calo. La quota di 155.00 è assai vicino ma per ora non è stata sfidata dalla speculazione perché ci sono voci di possibili interventi sopra tale soglia.
Più il tempo passa, maggiore è però la probabilità che venga testata e poi si vedrà se la Boj interverrà oppure no. Ma il dollaro schiaccia anche la sterlina in seguito all’aumento di probabilità che la Boe possa tagliare i tassi ad agosto. Cable che dopo aver testato 1.2300 ha corretto una cinquantina di pips, anche se gli obiettivi possono essere ricondotti a 1.2200 e 1.2080.
L’EurUsd tiene meglio con i prezzi sopra 1.0630 per cui il movimento più importante lo ha fatto l’Eurgbp, che ha rotto prepotentemente quota 0.8600 e ha raggiunto massimi in area 0.8644, anche se gli obiettivi sembrano più alti, almeno in area 0. 8760.Venendo alle oceaniche, le troviamo sempre ai livelli delle ultime 3 4 sedute con AudUsd in area 0.6450 e NzdUsd a 0.5915. Pochi movimenti, anche se dimostrano di tenere bene. Poche novità sui cross a parte, come già detto, EurGbp e i cross contro valuta britannica.
TREASURIES, RENDIMENTI ANCORA IN SALITA
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito fino al 4,66% in apertura di settimana, avvicinandosi nuovamente ai massimi di novembre, mentre analisti e investitori attendono con interesse i dati economici chiave per valutare la forza dell'economia americana, per aggiustare le previsioni sul taglio dei tassi di interesse. Allo stesso tempo, la domanda di beni rifugio è diminuita a seguito della riduzione delle tensioni tra Iran e Israele. Sul fronte dei dati, i dati sulla crescita del PIL, l’inflazione PCE e i PMI globali di S&P saranno al centro dell’attenzione, in vista della decisione di politica monetaria del FOMC della prossima settimana. La probabilità di un taglio dei tassi a settembre è attualmente pari a circa il 65%.
GIAPPONE, PMI MANIFATTURIERO IN RIPRESA
Il Japan Manufacturing PMI è salito a 49,9 ad aprile, dal 48,2 del mese precedente, al di sopra delle previsioni di mercato di 48, segnalando una stabilizzazione, come hanno mostrato i dati preliminari. È stato l'undicesimo mese consecutivo di contrazione dell'attività industriale, ma il ribasso meno importante di tutta la sequenza, poiché sia la produzione che i nuovi ordini sono diminuiti meno in dieci mesi. L’occupazione è cresciuta più rapidamente, aumentando per il secondo mese consecutivo, mentre la domanda è tornata a crescere. Sul fronte dei prezzi, l'inflazione dei costi ha subito un'accelerazione, determinando un aumento dei prezzi medi di vendita al tasso più rapido degli ultimi nove mesi. Infine, il sentiment delle imprese è migliorato.
PETROLIO IN CALO
Lunedì i futures del greggio WTI sono scesi sotto gli 81 dollari al barile, scivolando ai minimi di quattro settimane in concomitanza con l’allentamento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, in seguito alle dichiarazioni dei vertici Iraniani che hanno minimizzato gli apparenti attacchi di Israele sul suo territorio, e dopo che hanno comunque affermato che non intendono rispondere. Tuttavia, gli investitori hanno continuato a monitorare la situazione nella regione poiché l’Iran è il terzo produttore dell’OPEC che esporta la maggior parte del suo petrolio in Cina e in altri paesi al di fuori del sistema statunitense.
Nel frattempo, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un pacchetto di aiuti per Ucraina e Israele che include potenziali sanzioni contro l’Iran e la sua produzione petrolifera. Dal lato della domanda, le incertezze economiche globali e i timori che la Federal Reserve americana manterrà i tassi di interesse più alti per un periodo più lungo hanno pesato sulle prospettive. Gli ultimi dati hanno anche mostrato che le scorte di greggio statunitense sono aumentate di 2,7 milioni di barili, quasi il doppio dell'aumento di 1,4 milioni di barili previsto dagli analisti.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
La caduta del NASDAQ: superiore al 5% la passata settimana.A Wall Street si dice:
"Non rischiare mai quello che hai e hai bisogno in modo che tu possa avere la possibilità di ottenere ciò che non hai e desideri."
Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Buongiorno gentili followers di Marco Bernasconi Trading,
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Il recente malcontento nel settore tecnologico è esploso con violenza venerdì 19, con il NASDAQ in caduta libera di oltre il 2%, segnando così la quarta settimana consecutiva di ribasso. Questo declino arriva proprio prima di una settimana densa di importanti annunci nel settore tecnologico, con quattro dei principali protagonisti dei "Magnifici 7" che presenteranno i loro report.
Il NASDAQ ha perso il 2,05% (quasi 320 punti), raggiungendo il livello di 15.282,01. È la prima volta dall'ultimo giorno di gennaio che il NASDAQ registra una caduta superiore al 2%, quando il presidente della Fed, Jerome Powell, ha escluso un taglio dei tassi a marzo. La recente turbolenza del mercato diventa più comprensibile se consideriamo che stiamo ancora attendendo quel taglio... e sembra sempre più lontano.
Il NASDAQ è ora in ribasso per la sesta sessione consecutiva, con una perdita settimanale del 5,8%, segnando sia i peggiori risultati del 2024 che la peggiore performance settimanale in oltre un anno. I fondi sembrano abbandonare le azioni del settore dei chip, un tempo considerate intoccabili, con Super Micro Computer (SMCI) in caduta libera del 23% e persino il gigante dell'intelligenza artificiale NVIDIA (NVDA) in ribasso del 10%.
Anche l'indice S&P;, fortemente influenzato dal settore tecnologico, ha segnato una caduta dello 0,88%, arrivando a 4.967,23, con un deficit settimanale del 3,1%. È la terza settimana consecutiva in rosso, segnando, come il NASDAQ, la peggiore performance settimanale in oltre un anno. Nel frattempo, il Dow, seppur in una posizione meno negativa, sembra brillare in confronto. Venerdì 19 l'indice è salito dello 0,56% (circa 211 punti) a 37.986,40, registrando un modesto progresso settimanale di poco più di tre punti.
Tuttavia, è importante notare che ci si aspettava qualcosa di simile da un po' di tempo. Le azioni non possono salire per sei mesi senza concedere qualche ritiro. Anche se i pullback e le correzioni non sono mai piacevoli quando accadono, se li consideriamo come normali opportunità di acquisto invece che come segnali di vendita, possiamo gestirli meglio.
Dobbiamo mantenere una visione d'insieme e ricordare che la tendenza generale rimane al rialzo e non dobbiamo lasciare che la paura di un pullback o di una correzione più profonda influenzi i nostri investimenti a lungo termine. L'errore più grande che possiamo fare all'inizio di un mercato rialzista è considerare le azioni costose solo perché il prezzo degli indici è alto.
Guardando alla prossima settimana, molti eventi importanti influenzeranno il mercato. Venerdì 19, il dato economico più importante sarà il PCE (l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed). Anche se ultimamente il mercato non ha reagito bene ai dati sull'inflazione, il rapporto del mese scorso è stato allineato alle aspettative. Il tasso annuo di inflazione del PCE del 2,5% è stato in linea con le previsioni, mentre l'aumento mensile dello 0,3% è stato leggermente inferiore alle previsioni.
Prima di questo, la tecnologia sarà al centro dell'attenzione degli investitori con i report trimestrali di quattro dei principali protagonisti dei "Magnifici 7". Martedì sarà il turno di Tesla (TSLA), mercoledì delle Piattaforme Meta (META), e giovedì di Microsoft (MSFT) e Alphabet (GOOGL), insieme a molti altri nomi, mentre la stagione degli utili entra nel vivo. Cosa ci riserveranno queste grandi aziende del settore tecnologico? E come reagirà il mercato?
Molti nel mercato guarderanno ai risultati trimestrali di questa settimana dei quattro membri dei "Magnifici 7" per contribuire a invertire la continua debolezza del mercato azionario. Cosa possono aspettarsi gli investitori dai grandi nomi dei guadagni tecnologici?
Il recente ritiro del mercato sembra essere legato alla tempistica dell'allentamento della Fed a causa dell'evoluzione del quadro dell'inflazione, piuttosto che a un deterioramento generale degli utili. Per quanto riguarda gli utili complessivi, questi ultimi sono effettivamente migliorati leggermente nelle ultime settimane.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Advanced Micro Devices (AMD)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Le ultime 24 ore sono state caratterizzate da un vero e proprio panico sui futures azionari.
È stata una giornata brutale per il settore tecnologico. Il principale colpevole di venerdì 19 è stato l'azienda SMCI, ma naturalmente ci sono molti altri eventi negativi che stanno influenzando il mercato in questo momento.
Lo S&P; ha perso lo 0,88%, mentre il Nasdaq ha registrato un ribasso del 2,05%.
Il contrattacco israeliano ha fatto scattare l'allarme improvvisamente. Il petrolio e l'oro hanno iniziato a salire, mentre i futures S&P; sono precipitati rapidamente. È stato chiaro che qualcosa stava accadendo, e il panico si è diffuso nei mercati dei futures.
Il Nikkei è sceso di 1.000 punti, il Bitcoin ha toccato i 60.000 dollari e l'S&P; è scivolato ai minimi di febbraio.
Dopo un momento di apprensione, sia l'Iran che Israele hanno mantenuto la calma. L'attacco sembrava essere solo un avvertimento, per sottolineare che l'Iran avrebbe avuto una risposta se avesse compiuto ulteriori azioni ostili.
Quindi, dopo aver realizzato che non ci sarebbe stata una reazione immediata dall'Iran, la situazione si è calmata.
Quando mi sono svegliato alle 3 del mattino, i futures erano solo leggermente in ribasso a 5025. Poi sono saliti prima dell'apertura del mercato a 5060.
Successivamente, c'è stato un breve momento di panico che ha contribuito a riportare il Nasdaq ai minimi della notte precedente.
La situazione intorno alla SMCI è stata particolarmente interessante. La vendita è stata scatenata dalla notizia della data di pubblicazione dei suoi utili. È importante precisare che l'azienda non ha rilasciato ancora gli utili, ma ha solo annunciato che lo farà il 30 aprile.
Questa notizia ha causato un ribasso del 23%, un evento piuttosto insolito. La reazione del mercato deriva dal fatto che la SMCI ha riportato una forte crescita per due trimestri consecutivi e ha confermato che continuerà su questa linea. Tuttavia, il mercato ha interpretato questo annuncio come un segnale che gli utili saranno deludenti, con conseguente crollo del 20% del valore dell'azienda.
Sarà necessario attendere fino alla fine del mese per avere ulteriori dettagli, ma per chi è interessato a questo calo, è utile osservare che la zona Fib si attesta a $657 (ritracciamento del 61,8%) e $765 (50%).
Inoltre, sembra che i venditori, inesorabili, non prestino molta attenzione ai livelli di Fibonacci. Se il livello del 61,8% non regge, il valore a 200 giorni scende a 466.
È chiaro che i venditori, poco interessati ai miei livelli di Fibonacci, stanno dominando il mercato.
Per quanto riguarda i dati economici e le notizie, Goolsbee della Fed ha dichiarato che i progressi sull'inflazione statunitense sono in stallo e che ha senso attendere maggiore chiarezza prima di agire. La Federal Reserve ha pubblicato il rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria, evidenziando che la leva finanziaria degli hedge fund è salita al livello più alto dal 2013. Barkin, membro votante della Fed, ha notato che la domanda è robusta, ma non ci sono segnali di surriscaldamento dell'economia.
Auguro a tutti una buona giornata e che i mercati siano con noi anche in futuro.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Tensione in medio oriente, i mercati tremanoL’attacco di Teheran a Israele, tramite il lancio di missili e droni, in ritorsione di quello Israeliano all’ambasciata iraniana di Damasco dello scorso primo aprile, al di là del fatto che non abbia provocato danni significativi, porta con sé il rischio insito di una escalation militare che nessuno vorrebbe (anche gli americani sembrano restii ad un allargamento del conflitto), ma che in pochi, per il momento, sembrano in grado di fermare concretamente.
Al di là delle parole di circostanza, e di parole a favore della pace, la questione mediorientale, insieme all’ormai dimenticata guerra Russia Ucraina, sembra onestamente, almeno per il momento, irrisolvibile, a meno di un accordo forte tra Cina e Usa (peraltro in tensione reciproca per l’affare Taiwan), per impedire un aggravamento della crisi, ma nessuna diplomazia occidentale, per ora, è riuscita a porre un freno a tale lenta ma costante escalation.
E sui mercati si cominciano ad intravedere dei segnali di paura, quella vera. Venerdì Wall Street ha chiuso in ribasso, con l'indice S&P 500 che ha registrato la sua giornata peggiore da gennaio, in calo dell'1,4%, il Dow Jones è crollato di 475 punti e il Nasdaq è scivolato dell'1,6%. Oltre alle tensioni esogene, anche gli utili delle principali banche hanno fortemente influenzato l’andamento dei listini. Le azioni bancarie hanno subito un duro colpo dopo che JPMorgan Chase, Wells Fargo e Citigroup hanno rivelato che gli alti tassi di interesse avevano avuto un impatto negativo sul loro reddito da interessi netti.
Le azioni di JPMorgan sono scese del 6,3% nonostante abbiano superato le aspettative sugli utili e sui ricavi, mentre quelle di Wells Fargo sono scese dello 0,3% su un calo dei profitti del 7% e quelle di Citigroup sono scese dell'1,6%. Anche BlackRock ha ceduto il 2,6% nonostante un aumento degli utili del 36%. I grandi player tecnologici come Microsoft (-1,4%), Nvidia (-2,7%), Alphabet (-1%) hanno chiuso in rosso. A livello di risultati settimanali, l'S&P 500 ha perso l'1,6%, il Dow il 2,4% e il Nasdaq lo 0,6%.
CINA, CALA L’EXPORT
Le esportazioni cinesi sono scese del 7,5% su base annua a 279,68 miliardi di dollari nel marzo del 2024, invertendo il trend rispetto alla crescita del 5,6% del mese precedente e peggiore delle previsioni di mercato che vedevano una discesa del 3%, evidenziando una ripresa disomogenea nel paese e speranze che la domanda globale continui a sostenere la crescita della seconda economia mondiale.
Nei primi tre mesi dell'anno, le esportazioni sono cresciute dell'1,5% su base annua raggiungendo 807,50 miliardi di dollari. Tra i partner commerciali, le esportazioni per il primo trimestre sono state nettamente inferiori verso i paesi dell’Unione Europea (-5,7%), Corea del Sud (-9,8%) e Australia (-8,9%) e si sono contratte in misura minore rispetto al Stati Uniti (-1,3%). UsdCnh che ha chiuso non lontano dai massimi mi periodo di 7.2810, con la Pboc che monitora continuamente i prezzi.
ORO ALLE STELLE
Venerdì l'oro ha superato i 2.410 dollari l'oncia, segnando un nuovo massimo storico e avanzando di circa il 3,4% nel corso della settimana, poiché la forte domanda di beni rifugio ha messo in ombra le preoccupazioni relative a un possibile ritardo nei tagli dei tassi di interesse da parte della Fed. Per la verità, dopo il test di 2.410, il prezzo ha poi chiuso quasi 80 dollari più basso a 2.344 dollari.
Gli investitori continuano ad acquistare oro, e l’esplosione delle tensioni mediorientali è la principale ragione di questo ultimo rialzo. Se poi dovesse esserci una escalation del conflitto, il metallo giallo potrebbe accelerare ulteriormente e l’area di 3000, che per molti è il prossimo obiettivo, potrebbe non rappresentare una chimera. Inoltre, l’oro ha continuato a beneficiare della forte domanda fisica in Cina, ma anche di acquisti da Turchia e Argentina, per combattere una inflazione galoppante.
VALUTE, OCCHIO AI GAP
Sotto attacco tutte le principali valute, con il dollaro che è salito imperterrito come asset rifugio, come è sempre accaduto durante l’aumento delle tensioni geopolitiche. EurUsd che dopo aver bucato facilmente quota 1.0690 00, sembrerebbe ora indirizzato a 1.0450 area, prossimo target significativo. Il Cable analogamente, ha rotto 1.2500 e ha accelerato verso 1.2450, puntando ora all’area compresa tra 1.2330 e 1.2370 target.
UsdJpy, per contro, è rimasto stabile vicino ai massimi di 153.20 anche se con l’aumento della tensione in Medio Oriente, venerdì abbiamo osservato un crollo dei cross come EurJpy, GbpJpy, che hanno spinto il UsdJpy al test di 152.60, anche se poi dai supporti si è tornati immediatamente a salire con i prezzi nuovamente a ridosso delle resistenze chiave a 153.40. La BoJ per ora rimane dietro le quinte, ma la sensazione che qualcuno di importante, venerdì scorso, impedisse il superamento di 153.40 area, è stata forte. UsdCad in ripresa con i prezzi nuovamente nelle vicinanze delle resistenze chiave di 1.3800. Franco svizzero invece sugli scudi con EurChf tornato a 0.9680, anche se poi venerdì è rimbalzato a 0.9730.
L’attenzione è massima anche perché questa notte, all’apertura di Tokyo, potremmo assistere ad aperture in gap a favore di dollaro, dopo l’attacco a Israele. Molto dipende da come si evolverà la situazione e per questo diventano importanti anche gli indici di rischio con il Vix che ha chiuso a 17.30 e l’indice fear and greed vicino all’area di paura.
DATI DELLA PROSSIMA SETTIMANA
Questa ottava sarà caratterizzata dalle trimestrali Usa. Inizia la stagione degli utili del primo trimestre e usciranno, a tal proposito, i risultati di grandi aziende come Goldman Sachs, Bank of America, J&J, Morgan Stanley, UnitedHealth Group, Blackstone, Taiwan Semiconductor Manufacturing, Netflix, American Express e P&G. Inoltre, l'attenzione degli investitori si concentrerà sui dati sulle vendite al dettaglio e sui discorsi dei funzionari della Federal Reserve, seguiti dai permessi di costruzione, dall'avvio di nuove costruzioni e dalle vendite di case esistenti.
In Cina, l’attenzione sarà rivolta al tasso di crescita del PIL del terzo trimestre, alla produzione industriale e alle vendite al dettaglio. Nel Regno Unito, i mercati seguiranno il tasso di inflazione, il tasso di disoccupazione e le vendite al dettaglio. Inoltre, verranno pubblicati i dati sull’inflazione per Canada, Nuova Zelanda, Sud Africa e Giappone. Infine, Giappone, India, Area Euro, Italia, Spagna e Svizzera rilasceranno i dati sul commercio estero, l'indicatore ZEW sul sentiment economico della Germania e i dati sul mercato del lavoro australiano.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Equity, correzione ridottaMercoledì i listini americani hanno registrato una modesta ripresa, con l'S&P 500 e il Nasdaq in rialzo rispettivamente dello 0,11% e dello 0,23%, mentre il Dow Jones è sceso dello 0.11%. I movimenti di Wall Street sono dipesi soprattutto dalle dichiarazioni dei funzionari della Fed e dai dati macroeconomici, che ieri, sono apparsi contrastanti. Il rapporto ISM PMI dei servizi è sceso a 51,4 a marzo dal 52,6 del mese precedente, deludendo le aspettative, anche se l’indicatore dei prezzi è sceso al minimo di 4 anni, confermando quindi un calo dell’inflazione. D’altro canto, il rapporto ADP ha mostrato invece che il mercato del lavoro, da parte del settore privato, continua a dimostrarsi forte, con le imprese che hanno aggiunto 184 mila posti di lavoro a marzo, superando le previsioni.
Sempre ieri, poi, nel tardo pomeriggio, all’Università di Stanford, ha parlato Jerome Powell, il quale ha affermato come sia troppo presto per dire se i recenti dati sull'inflazione siano qualcosa di più di un semplice aumento. Le prospettive sono ancora piuttosto incerte, e la Fed deve far fronte a rischi su entrambi i lati del proprio mandato. Tali rischi continuano a trovare però un migliore equilibrio. La Fed continua a credere che il tasso ufficiale sarà probabilmente al suo picco per questo ciclo economico. In ogni caso saranno i dati a chiarire, come sempre, la situazione.
Venerdì sarà giorno dei Non Farm Payrolls. Tornando ai titoli di Wall Street I giganti della tecnologia come Meta, Apple, Nvidia e Amazon hanno registrato guadagni, mentre Microsoft ha registrato un leggero calo. Intel ha dovuto affrontare una battuta d’arresto significativa con le sue azioni che sono crollate di oltre il 6% a causa delle perdite operative dichiarate di 7 miliardi di dollari nella sua divisione di produzione di chip per il 2023.
L’EURO TORNA PREPOTENTEMENTE SOPRA 1.0800
Reazione veemente della moneta unica, va detto, con il ritorno prepotente sopra quota 1.0800 che rappresentava l’area di resistenza chiave. La valuta europea ha beneficiato della discesa del biglietto verde, in seguito ai dati peggiori sull’Ism Pmi, che riavvicinerebbero l’eventualità dei tre tagli programmati dalla Fed per il 2024. EurUsd a 1.0845 mentre il cable è salito a 1.2640, circa 80 pip sopra l’apertura dei mercati europei.
UsdJpy invece è rimasto a ridosso di quota 152.00, incapace di violare i supporti a 151.30 e le resistenze, dove per ora però la BoJ non si è ancora vista. Sono risaliti tutti i cross dello Jpy, trascinati da una debolezza generalizzata del biglietto verde e in contrasto quindi con un UsdJpy che non è sceso ugualmente, cosìcchè AudJpy, NzdJpy, EurJpy, CadJpy e GbpJpy hanno tutti attaccato al rialzo.
EurChf a ridosso di 0.9800 con il UsdChf che finalmente tiene mentre l’EurUsd sale. Obiettivi del cross la parità mentre per il UsChf, riteniamo che l’area di 0.8690 possa rappresentare un buon supporto. Interessanti i cross del Chf come CadChf e NzdChf che sembrano puntare a 0.6820 e 0.5540 rispettivamente.
ADP E ISM PMI DEI SERVIZI
Le imprese private negli Stati Uniti hanno assunto 184 mila lavoratori nel marzo 2024, dopo i 155 mila del mese precedente, peraltro rivisti al rialzo e dopo aver battuto le previsioni di 148 mila. Si tratta del più grande aumento di assunzioni in otto mesi, con l'aumento dell'occupazione nei servizi, vale a dire tempo libero, ospitalità, commercio, trasporti, servizi pubblici, oltre a istruzione, sanità, e attività finanziarie. Il settore della produzione di beni ha aggiunto 42 mila posti di lavoro, principalmente nell’edilizia, mentre il settore manifatturiero ne ha aggiunti solo 1.000.
Nel frattempo, "L'inflazione si sta raffreddando, ma i nostri dati mostrano che le retribuzioni stanno aumentando sia nel settore dei beni che in quello dei servizi", ha affermato Nela Richardson, capo economista dell'ADP. L’ISM Services PMI è invece sceso a 51,4 a marzo dal 52,6 di febbraio e al di sotto delle previsioni di 52,7. La lettura ha evidenziato la crescita più debole nel settore dei servizi in tre mesi, poiché i nuovi ordini sono aumentati meno mentre le scorte sono diminuite. D’altro canto, l’attività commerciale e la produzione e i nuovi ordini dall’estero sono aumentati a un ritmo più rapido e la pressione sui prezzi si è allentata al livello più basso da marzo 2020.
EUROZONA, SCENDE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione dei prezzi al consumo nell’Eurozona è sceso al 2,4% su base annua nel marzo 2024, eguagliando il minimo di 28 mesi di novembre e inferiore alle aspettative del mercato del 2,6%, come ha mostrato una stima preliminare. Anche il tasso core, escludendo la volatilità dei prezzi alimentari ed energetici, è sceso al 2,9%, il punto più basso da febbraio 2022 e al di sotto delle previsioni del 3,0%.
I prezzi dell'energia hanno registrato un calo dell'1,8% (rispetto al -3,7% di febbraio), mentre il ritmo dell'aumento dei prezzi è stato moderato per generi alimentari, alcol e tabacco (2,7% rispetto al 3,9%) e beni industriali non energetici (1,1% rispetto all'1,6%). Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,8% a marzo, dopo un aumento dello 0,6% a febbraio.
PETROLIO
I prezzi dell’oro nero continuano a consolidare al rialzo, mantenendosi sopra quota 85.5 per il Wti e 89 per il Brent. Si tratta dei livelli più alti degli ultimi 5 mesi, ovvero da ottobre 2023. I tagli alla produzione dell’Opec + oltre alle diverse limitazioni dell’offerta e una domanda crescente in paesi come Cina e Usa, hanno rappresentato la ragione principale della tenuta sopra tali livelli. Proprio ieri l’Opec + aveva deciso di mantenere la sua attuale politica di fornitura di petrolio e ha invitato alcuni membri a rafforzare il rispetto dei tagli alla produzione.
Gli analisti hanno anche notato che gli attacchi di droni ucraini contro le raffinerie russe hanno ridotto la fornitura di carburante, così come i timori che la guerra tra Israele e Hamas possa estendersi fino a includere l’Iran. Dal lato della domanda, gli ultimi dati economici statunitensi hanno evidenziato un mercato del lavoro resiliente, rafforzando le prospettive per il consumo complessivo e la domanda di energia.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Alibaba potrebbe tornare al suo splendore?Se desideri ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo, basta cliccare su "SEGUI" in alto. Inoltre, se vuoi approfondire un particolare argomento o hai bisogno di qualche consiglio, ti prego di commentare sotto l'articolo e sarò felice di aiutarti.
Alibaba potrebbe tornare al suo splendore?
Anche se lo scorso mese Alibaba (NYSE:BABA) ha riportato utili decenti, il titolo non è riuscito a guadagnare slancio e ha sottoperformato rispetto al mercato più ampio negli ultimi trimestri. Con i capitali internazionali che lasciano la Cina e i rischi geopolitici in aumento, le azioni di Alibaba potrebbero rimanere deboli nel prossimo futuro senza catalizzatori significativi per migliorare la situazione. Perciò, ritengo sia più sensato ricercare opportunità localmente anziché investire in Alibaba, ancora alle prese con le conseguenze della repressione guidata dal governo di Pechino più di tre anni fa.
Alibaba ha faticato a mantenere slancio nei suoi affari di eCommerce a causa delle difficoltà economiche in Cina. Nel terzo trimestre, le sue divisioni di Taobao e Tmall hanno registrato ricavi per 18,18 miliardi di dollari, con un aumento del solo 2% rispetto all'anno precedente. Al contrario, il concorrente PDD Holdings ha recentemente riportato un incredibile aumento del 123% dei ricavi nel trimestre di dicembre, grazie alla sua strategia aggressiva per promuovere le vendite e attirare nuovi clienti. Le azioni di PDD Holding hanno già superato quelle di Alibaba negli ultimi anni e se continuerà a crescere a questo ritmo, non sorprenderà se diventerà presto più redditizia dell'attività principale di Alibaba.
Tuttavia, Alibaba ha anche affrontato sfide nel suo business cloud a causa della crescente concorrenza e dei problemi geopolitici. Nel trimestre di dicembre, l'attività cloud ha registrato ricavi di 3,95 miliardi di dollari, con una modesta crescita del 3% rispetto all'anno precedente. A titolo di confronto, Microsoft (MSFT), Amazon (AMZN) e Google (GOOG)(GOOGL) hanno ottenuto rispettivamente ricavi cloud di 25,9 miliardi di dollari, 24,2 miliardi di dollari e 9,19 miliardi di dollari con una forte crescita del 20%, del 13% e del 25,5%.
Nonostante la crescita costante di Alibaba, è improbabile che possa presto minacciare il dominio delle aziende occidentali nel settore del cloud. Inoltre, la crescente concorrenza interna rende difficile per l'azienda migliorare significativamente il suo business del cloud. Per questo motivo, le aziende tecnologiche occidentali sono probabilmente un investimento più interessante nel prossimo futuro rispetto ad Alibaba.
Quando decidiamo di investire, è importante fare le mosse giuste. Non è saggio agire da soli, quindi è fondamentale ottenere l'aiuto di un consulente finanziario o utilizzare strumenti intelligenti come quelli offerti da TRADING VIEW. Questi strumenti forniscono una valutazione completa delle aziende e un feed informativo per aiutarci a prendere decisioni di investimento più ragionate.
Guardando su TRADING VIEW, è chiaro che siamo di fronte a una situazione tecnica molto negativa.
Come si può notare, non c'è conferma dall'analisi tecnica per effettuare l'acquisto.
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In Cina, uno dei principali problemi del mercato è la mancanza di fiducia degli investitori. Anche se ci sono molte opportunità di acquisto a prezzi scontati, è sempre meglio attendere segnali più chiari, come quelli delle prossime trimestrali, prima di prendere decisioni importanti.
Per quanto riguarda Alibaba, prevedo una fase di mercato stabile per il resto dell'anno. La mia strategia per questo titolo è basata sull'acquisto dopo una trimestrale positiva e solo se i prezzi si mantengono al di sopra della media mobile a 100 giorni, per ottenere una conferma di acquisto anche dall'analisi tecnica.
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Fase di consolidamentoIeri, avevamo richiamato l’attenzione sul fatto che i listini americani sembravano aver perso momentum rialzista, e in effetti alla fine i tre principali indici hanno chiuso in rosso con il Dow e l'S&P 500 scesi rispettivamente dello 0,41% e dello 0,31%, seconda sessione consecutiva di ribassi, ma anche il Nasdaq ha perso lo 0,27%, dopo alcune sedute di consolidamento. Otto degli 11 settori dell'S&P hanno chiuso in ribasso, trascinati dai settori industriale, tecnologico e immobiliare.
Tra i principali titoli, Intel ha perso l'1,7% a seguito delle notizie secondo cui la Cina ha introdotto linee guida per eliminare gradualmente i microprocessori statunitensi di Intel nei PC e server governativi. Anche Microsoft ha ceduto l'1,4% a causa delle preoccupazioni sull'impatto delle nuove linee guida sui sistemi operativi Windows. Infine, United Airlines è scesa del 3,4% a seguito di un rapporto Reuters di un maggiore controllo da parte della Federal Aviation Administration statunitense per la sicurezza dopo i recenti incidenti.
VALUTE
Si avvicinano le festività e il mercato sembra esserne condizionato, con movimenti poco erratici all’interno di qualche decina di pip di oscillazione giornaliera. Da tempo, nel mese di marzo, non si osservava una price action così poco volatile, sono oscillazioni guidate soprattutto dagli algoritmi, in assenza però di interessi generali consistenti. EurUsd sulle prime resistenze di 1.0850 mentre il Cable è tornato a 1.2640 50.
UsdJpy si è fermato vicino le resistenze chiave di 1.5180, incapace per ora di romperlo in ragione dell’intervento verbale di Shunichi, Ministro delle Finanze che ha dichiarato come l’eccessiva volatilità sul cambio aumenta l’incertezza per l’economia. Già Kanda, uno di principali diplomatici aveva ricordato come la debolezza dello Jpy non rifletta i fondamentali macro dichiarando che gli ultimi movimenti paiono esclusivamente speculativi. Detto questo Ueda ha ricordato che la BoJ manterrà un atteggiamento ancora accomodante per qualche tempo.
Tengono le oceaniche gli ultimi supporti testati anche se la reazione appare assai blanda. Livelli chiave per AudUsd a 0.6560 mentre per NzdUsd si trovano a 0.6030. In generale, il dollaro sembra tenere ma appare incapace di violare le resistenze chiave.
DATI USA
Le vendite di nuove case negli Stati Uniti sono diminuite dello 0,3% rispetto al mese precedente nel febbraio 2024, nettamente al di sotto delle aspettative del mercato, anche se il mese precedente è stato rivisto al rialzo. Nonostante ciò, il risultato è apparso in linea con l’aumento dei tassi ipotecari durante il secondo mese dell’anno, secondo i dati compilati dall’MBA e da Freddie Mac, e seguendo l’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro a lunga scadenza.
Passando agli altri dati usciti ieri, ricordiamo che l’indice generale dell’attività economica della Federal Reserve Bank di Dallas per il settore manifatturiero è sceso a -14,4 nel marzo 2024, in calo di 3,1 punti rispetto a -11,3 del mese precedente. Anche altri indicatori dell’attività manifatturiera hanno evidenziato un ribasso a marzo, con l’indice dei nuovi ordini che è crollato di 17 punti a -11,8, l’indice di utilizzo della capacità produttiva è sceso di 4,7 punti a -5,7, e l’indice delle spedizioni è sceso di 15,5 punti a -15,4. Infine, l’indice di attività nazionale della Fed di Chicago è salito al massimo di tre mesi di 0,05 nel febbraio 2024 da un -0,54 rivisto al ribasso di gennaio, segnalando un leggero aumento della crescita economica.
AUSTRALIA
L’indice della fiducia dei consumatori in Australia è sceso dell’1,8% a 84,4 a marzo 2024 dal livello di 86 del mese precedente, scendendo dai massimi di 20 mesi in un contesto di rinnovate preoccupazioni sulle prospettive economiche. Le prospettive a 12 mesi per l'economia sono scese del 4,5% a marzo, mentre le prospettive a 5 anni sono aumentate dell'1,1%. L’indice è rimasto al di sotto della soglia neutrale di 100 addirittura dal febbraio 2022, la serie più lunga dalla recessione dei primi anni ’90.
Matthew Hassan, economista senior presso Westpac, ha dichiarato: "Il mese scorso abbiamo visto alcuni segnali promettenti che la depressione dei consumi che ha dominato negli ultimi due anni potrebbe finalmente iniziare a risolversi.”
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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$MSFT - Microsoft Corp Grafico Time Frame 1D
NASDAQ:MSFT continua l'uptrend dal 06/01/2023 con un incremento del 94% ad oggi.
Se mantiene il solito ciclo rialzista di circa 130 giorni, potremmo assistere a un rialzo di un altro 6% prima di toccare il channel per poi avere una correzione.
EVENTI: - 23/04/2024 earning
Azionari in distribuzione o ennesima fintaI mercati azionari venerdì scorso, nel giorno delle tre streghe (che ricorre ogni terzo venerdì del mese finale di ogni trimestre, e nel quale scadono futures su undici azionari, futures su opzioni e future su singoli titoli azionari), hanno chiuso in ribasso, con l’S&P 500 che ha perso lo 0,6%, il Nasdaq l’1% e il Dow Jones circa lo 0.50%. La sessione è stata volatile, caratterizzata da una significativa scadenza di opzioni e da un sell off sul comparto tecnologico, con gli investitori in attesa della decisione della Federal Reserve questa settimana.
I dati recenti hanno evidenziato prezzi al consumo e prezzi alla produzione al di sopra del consensus, numeri che hanno portato a ipotizzare che i tagli dei tassi di interesse potrebbero essere rinviati oltre il mese di giugno, che era la scadenza, alla quale la maggior parte di investitori e analisti avevano fatto riferimento per una riduzione del costo del denaro.
Tra i titoli azionari, segnaliamo Microsoft (-2%), Apple (-0,2%), Amazon (-2,4%) e Alphabet (-1,5%). Nvidia ha chiuso leggermente in ribasso dopo aver perso il 3,2% giovedì. Adobe è crollata del 13,6% dopo che le previsioni sui ricavi trimestrali sono state deludenti. Su base settimanale, va ricordato che comunque i tre indici sono rimasti intorno allo zero con l'S&P 500 e il Dow Jones che hanno guadagnato lo 0,3% e lo 0,2% mentre il Nasdaq ha perso lo 0,1%.
Attenzione perché la settimana è densa di appuntamenti chiave come le decisioni sulla politica monetaria da parte della BoJ, Fed, BoE, PBoC, SNB ed RBA in cima alla lista delle priorità.
DATI DELLA SETTIMANA ENTRANTE
L’ottava entrata è assai importante per tante ragioni a cominciare dalla decisione della Fed mercoledì sera, con le previsioni economiche del FOMC. Il consensus vede una banca centrale americana ancora guardinga, con tassi di interesse invariati per la quinta riunione consecutiva, in un contesto di mercato del lavoro ancora forte e di un graduale rallentamento delle pressioni inflazionistiche.
Gli investitori esamineranno attentamente le previsioni economiche del FOMC e le proiezioni del cosiddetto "dot plot" per ottenere ulteriori indizi sulla potenziale tempistica di un prossimo eventuale taglio del costo del denaro. soprattutto dopo che i dati CPI e PPI più alti del previsto di questa settimana hanno spinto gli operatori a modificare le proprie aspettative. Vi sono poi i dati sui PMI di marzo, che dovrebbero segnalare un leggero rallentamento della crescita del settore manifatturiero, dopo che a febbraio è stata registrata l'espansione più forte da luglio 2022.
Nel frattempo, vi sono altri dati importanti in arrivo, il sentiment dei costruttori di case e l'indice manifatturiero della Fed di Filadelfia. Per quel che riguarda altri dati provenienti dal continente nordamericano, segnaliamo i dati sul tasso di inflazione, sul commercio al dettaglio e sui nuovi prezzi delle case riferiti al Canada.
Tornando dalle nostre parti, segnaliamo la decisione della BoE giovedì prossimo, con la Banca d'Inghilterra che dovrebbe mantenere i tassi stabili al 5,25%, mentre è previsto un taglio dei tassi ad agosto. L'inflazione principale di febbraio è probabilmente aumentata dello 0,7% su base mensile, determinando un rallentamento su base annua al 3,6%, il livello più basso da settembre 2021.
I trader attendono anche dati sui PMI globali di S&P, fiducia dei consumatori GfK, prezzi alla produzione, commercio al dettaglio, indebitamento netto del settore pubblico e ordini alle fabbriche CBI. Inoltre, le banche centrali di Svizzera, Norvegia e Turchia decideranno sui tassi di interesse. Si prevede che gli indici PMI globali indicheranno una stabilizzazione dell’attività commerciale in Eurozona a marzo, con una minore contrazione del settore manifatturiero e un’espansione dei servizi. Tuttavia, Germania e Francia sono ancora destinate a mostrare una contrazione.
BOJ E PBOC
In Giappone, si prevede che la BoJ metterà fine alla sua politica di tassi di interesse negativi dopo che il lavoro annuale ha portato le principali aziende ad accettare forti aumenti salariali. I trader monitoreranno inoltre da vicino i dati sull’inflazione, i PMI flash, le esportazioni e le importazioni, l’indice Reuters Tankan e i dati finali sulla produzione industriale.
Nel frattempo, in Cina, la Banca Popolare Cinese dovrebbe mantenere invariati i tassi di riferimento sui prestiti a 1 e 5 anni. Nella notte sono usciti i dati sulla produzione industriale, aumentata del 7% anno su anno, al di sopra delle previsioni del 5% e più alto del dato precedente di dicembre (+6.8%): Si tratta dell’aumento più consistente degli ultimi due anni. Anche le vendite al dettaglio sono cresciute del 5.5% superando il consensus del 5.2% e indicando che il paese ha avviato la strada della ripresa economica.
VALUTE
Sul fronte cambi ancora sedute poco volatili e in trading range, in attesa di qualche innesco che possa modificarne le price action. Le decisioni delle banche centrali in molte aree, questa settimana, dovrebbero e potrebbero scatenare la volatilità di breve di alcuni tassi di cambio, ma solo se le dichiarazioni dei banchieri centrali andassero in direzioni differenti, altrimenti molto probabilmente la stabilità dei prezzi nel mercato dei cambi sarebbe garantita anche in questa ottava.
EurUsd che sembra essere ancorato nella fascia di oscillazione compresa tra 1.0870 e 1.0930 senza grandi slanci anche se non è da escludere un ribasso fino a 1.0800, supporto di medio termine. Sul Cable medesima price action con i livelli di 1.2670 e 1.2630 a fare da livelli chiave da non violare per mantenere un view rialzista di medio termine.
UsdJpy tornato sopra 149.00 dopo che è chiaro al mercato che la BoJ abbandonerà il QQE senza però alzare il costo del denaro. Non si deve escludere neppure il test di 150.60 a questo punto, seguito da 151.80 00.
UsdChf che rimane reciproco di EurUsd in questa fase, tra 0.8725 e 0.8890 trading range, con EurChf stabile sopra 0.9600 ma sotto la resistenza chiave di 0.9700. UsdCad, infine, che è tornato sopra 1.3500 con possibili target in area 1.3600-10.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Torna il mantra “good news are bad news”?AZIONARIO
Dati americani contrastanti, hanno reso la giornata di ieri decisamente interessante, e non solo nel comparto equity. Gli indici azionari hanno iniziato una correzione al ribasso dopo che il mercato ha interpretato i dati come estremamente positivi, nella parte dei prezzi alla produzione e nonostante le vendite al dettaglio siano uscite peggiori del consensus.
Si è trattato del ritorno del mantra che avevamo imparato a conoscere nel 2022, ovvero “good news are bad news”, cioè buone notizie sul fronte macro fanno scendere le borse e salire il dollaro come valuta rifugio. E così, dopo un inizio di seduta ancora al rialzo, i tre indici principali Usa hanno cominciato a perdere quota chiudendo in rosso, dopo che i dati economici chiave hanno supportato la recente cautela dimostrata dalla Fed e l’idea di posticipare il taglio del costo del denaro.
Sul fronte aziendale, Nvidia ha perso circa il 2,9% e Tesla è scesa dell'1,6% dopo che un analista di Wells Fargo ha affermato che quest'anno ci sarà una crescita zero nei volumi di vendita per il produttore di veicoli elettrici. D'altro canto, Microsoft ha guadagnato il 2% e Apple lo 0,8%. Sul fronte degli utili, Adobe ha tagliato i guadagni anticipati prima della pubblicazione degli utili.
VALUTE
Sul fronte cambi, abbiamo finalmente assistito ad un movimento degno di questo nome, con il dollaro in deciso recupero contro quasi tutte le valute, anche contro lo Jpy, che si era distinto invece, ad inizio giornata, in un recupero dovuto alle dichiarazioni della BoJ, che ha affermato, tramite un suo portavoce, di voler uscire nella prossima riunione della settimana prossima dall’espansione monetaria che dura da più di 10 anni, il QQE. UsdJpy che dopo avere fatto registrare un minimo di giornata a 147.42, è balzato in poco più di 6 ore fino a 148.35. E non è detto che l’uscita dall’espansione monetaria sarà il viatico per la grande salita dello Jpy che molti auspicano.
EurUsd che, d’altro canto, ha violato 1.0900 ed è sceso come il Cable che ha sfondato quota 1.2800 ed è andato al test di 1.2731, dove si trova mentre scriviamo. Tecnicamente, su base daily, sembra di essere solo all’inizio di un movimento pro-dollaro, che però deve violare alcune resistenze chiave per accelerare in modo significativo e tali livelli sono a circa 40-50 pip dai livelli attuali per i tre cambi analizzati. Anche sulle oceaniche è iniziata una correzione ma occorrono conferme in tal senso e oggi con i dati in uscita, potremmo averne qualcuna.
VENDITE AL DETTAGLIO USA
Le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,6% su base mensile nel febbraio 2024, dopo un calo dell’1,1% rivisto al rialzo a gennaio e al di sotto delle previsioni di mercato che erano per un aumento dello 0,8%. Si tratta di una ripresa inferiore alle previsioni, che dovrebbe proseguire nel medio termine, e sfociare in un rallentamento più importante della spesa per i consumi. Gli incrementi maggiori si sono registrati nelle vendite nei settori dei materiali edili, e in quello automobilistico. Gli effetti dei tassi alti, comunque, cominciano a far sentire i loro effetti anche sulla parte finale della filiera della produzione.
PREZZI ALLA PRODUZIONE USA
L’indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti è invece aumentato dello 0,6% su base mensile nel febbraio 2024, evidenziando l’incremento maggiore dall’agosto 2023 e superando le aspettative del mercato di un aumento dello 0,3%. I prezzi dei beni sono aumentati dell'1,2%, il massimo in sei mesi, principalmente guidati da un aumento del 4,4% dei costi energetici e da un aumento dell'1,0% dei prezzi dei prodotti alimentari.
Il dato core, esclusi alimentari ed energia, è aumentato dello 0,3%, in rallentamento rispetto all’aumento dello 0,5% osservato a gennaio ma sopra al consenso dello 0,2%. Su base annua, l'inflazione dei prezzi alla produzione è accelerata all'1,6% dallo 0,9% di gennaio, superando facilmente le previsioni dell'1,1%.
MERCATO DEL LAVORO
I Jobless Claims, ovvero coloro che richiedono il sussidio di disoccupazione sono scesi di 1.000 unità a 209.000 nella settimana terminata l’8 marzo 2024, al di sotto delle aspettative del mercato di 218.000. Il livello della settimana precedente è stato rivisto al ribasso di 7.000, da 217.000 a 210.000. Le richieste di sussidi di disoccupazione continuative sono aumentate invece da 17.000 a 1.811.000 nella settimana precedente, rispetto alle aspettative del mercato di 1.900.000. La media mobile di 4 settimane è stata di 208.000, in calo di 500 rispetto alla media rivista della settimana precedente. La media della settimana precedente è stata rivista al ribasso di 3.750, da 212.250 a 208.500.
DATI DI OGGI
Termina così un’altra ottava, che è stata caratterizzata comunque da movimenti ridotti, e da price action nei trading range delle ultime settimane. Oggi chiudiamo in bellezza con tutta una serie di dati rilevanti, tra cui i dati finali sull’inflazione francese e italiana, a cui seguiranno le vendite al dettaglio nel nostro paese.
Nel pomeriggio, dati dagli Usa, quali prezzi alle importazioni ed esportazioni, con la produzione industriale e manifatturiera, unitamente agli aggregati redatti dall’Università del Michigan. Market movers che potrebbero dare un poco di volatilità ad un mercato che però aspetta ben altro per muoversi veramente.
Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Un segnale preoccupante per i mercatiBuongiorno a tutti. L’analisi di oggi ha l’obiettivo di presentare una divergenza in corso da alcune settimane tra un importante indice di forza obbligazionario e l’S&P500, un segnale che potrebbe suscitare preoccupazioni. Successivamente, farò uso di un mio progetto personale per determinare se ci sono motivi di preoccupazione al momento. Vi auguro una piacevole lettura.
L’INDICE DI FORZA LQD/IEF
L’indice di forza obbligazionario che ora andremo ad analizzare è mostrato nella figura successiva: LQD/IEF.
L’indice di forza LQD/IEF, dal 2003 ad oggi. Grafico settimanale
• LQD è il simbolo dell’iShares iBoxx $ Investment Grade Corporate Bond ETF, che mira a replicare le performance di un insieme di obbligazioni societarie statunitensi di grado IG. Queste sono obbligazioni a basso rischio emesse da società come JP Morgan, Bank of America, Microsoft e Apple. Il paniere specifico comprende obbligazioni con rating BBB (circa il 45% del totale), A (circa il 46% del totale) e AA (circa il 6.5%). La scadenza ponderata delle obbligazioni è di 13 anni, con una duration di 8.35 anni.
• IEF è il simbolo dell’iShares 7-10 Year Treasury Bond ETF, che mira a replicare le performance di un insieme di obbligazioni governative statunitensi con rating AA. In questo caso, la scadenza media ponderata è di 8.46 anni e la duration è di 7.32 anni.
La cosa fondamentale da comprendere è che entrambi, LQD e IEF, sono ETF obbligazionari a basso rischio. Tuttavia, è importante notare che LQD presenta un livello di rischio leggermente superiore rispetto a IEF.
Questo indice di forza è stato incluso nel mio libro perché lo considero estremamente utile per vari motivi che stiamo per analizzare. Iniziamo correlandolo su base mensile con alcuni indicatori fondamentali dell’economia statunitense: il PMI manifatturiero, il PMI dei servizi e l’indice di fiducia dei consumatori.
La correlazione positiva tra LQD/IEF e PMI manifatturiero (rilasciato dall’ISM). Grafico mensile
La correlazione positiva tra LQD/IEF e PMI sui servizi (rilasciato dall’ISM). Grafico mensile
La correlazione positiva tra LQD/IEF e fiducia dei consumatori. Grafico mensile
L’indice è positivamente correlato con tutti e tre gli indicatori. Considerando l’importanza della fiducia dei consumatori in un’economia fortemente orientata al consumo come quella statunitense, e il ruolo fondamentale dei settori manifatturiero e dei servizi (in particolare quest’ultimo), possiamo concludere che LQD/IEF è un eccellente indice del sentiment sul ciclo economico statunitense. Esprime, in particolare, le aspettative degli investitori sulla futura intensità economica.
• Se gli investitori prevedono un’espansione economica nel prossimo semestre (con i PMI e la fiducia dei consumatori in aumento), tenderanno ad acquistare asset a rischio più elevato, come LQD
• Al contrario, se prevedono un rallentamento dell’economia, si concentreranno sugli asset più sicuri, come IEF.
Tutto questo significa che l’indice di forza è influenzato dalla propensione al rischio o dall’avversione al rischio degli investitori, catalizzata dalle aspettative economiche? La risposta è sì, poiché l’indice è anche inversamente correlato al VIX.
La correlazione negativa tra LQD/IEF e VIX. Quando l’avversione al rischio degli investitori aumenta, il VIX sale e IEF, essendo meno rischioso, supera LQD. Al contrario, quando la propensione al rischio aumenta, il VIX scende e LQD, essendo più rischioso, supera IEF.
In generale, possiamo affermare che un indice obbligazionario di questo tipo tende a prevedere l’andamento futuro dell’economia. Non a caso, la correlazione tra esso e il PIL americano è positiva!
La correlazione positiva tra LQD/IEF e PIL statunitense su base annua. Grafico a tre mesi
LQD/IEF ED S&P500: UNA DIVERGENZA DA OSSERVARE
Dopo aver adeguatamente introdotto l’indice di forza e compreso il suo potenziale, quale correlazione potrebbe avere con l’S&P500? Come illustrato nella figura successiva, la correlazione è positiva.
La correlazione positiva tra LQD/IEF e SPY (ETF dell’S&P500). Grafico settimanale
La spiegazione della correlazione osservata dovrebbe essere intuitiva:
• Se gli investitori sono propensi al rischio, opteranno per asset ad alto rischio, come lo SPY, e le obbligazioni più rischiose come LQD sovraperformeranno quelle meno rischiose come IEF.
• Al contrario, in caso di avversione al rischio, gli investitori si sbarazzeranno delle azioni e si orienteranno verso asset “sicuri”, facendo sì che IEF sovraperformi LQD.
Tuttavia, c’è un aspetto importante da notare, in particolare nelle prossime tre figure.
Il ribasso di LQD/IEF ha anticipato il crollo dell’S&P500 nella bolla immobiliare del 2008. Grafico settimanale
Il ribasso di LQD/IEF ha anticipato la correzione dell’S&P500 (-15%) tra il 2015 e il 2016. Grafico settimanale
Il ribasso di LQD/IEF ha anticipato l’ultimo mercato ribassista del 2022. Grafico settimanale
Le grafiche precedenti sono chiare: è fondamentale monitorare la tendenza dell’indice di sentiment, dato che in passato ha anticipato situazioni sgradite per gli investitori. Personalmente, ritengo che sia un indice da osservare attentamente, poiché non è soggetto a speculazioni come il mercato azionario o l’obbligazionario high yield. Infatti, i rischi associati a queste obbligazioni, come i tassi di interesse e l’inflazione, non le rendono altrettanto speculative quanto il mercato equity.
Questo indice è uno strumento che utilizzo per monitorare la salute dell’indice azionario. Spesso, osservo l’S&P500 e cerco una conferma o convergenza sull’indicatore. Più precisamente, se l’S&P500 e LQD/IEF salgono, ritengo che il trend al rialzo dell’indice azionario sia solido (dato che anche LQD/IEF, che, come ho detto, non è soggetto a speculazione, sta salendo). Tuttavia, oggi, non sta succedendo questo; osservate la figura successiva.
La divergenza tra LQD/IEF e SPY. Grafico giornaliero
L’ultimo rialzo dell’S&P500 ha avuto inizio, per essere precisi, il 30 ottobre dell’anno scorso. Per circa la prima metà di questo rialzo, è stato accompagnato anche da LQD/IEF. Tuttavia, nella seconda metà, la situazione è cambiata: mentre SPY ha continuato il suo forte trend rialzista, LQD/IEF ha iniziato una fase di lateralizzazione, quasi a indicare che “al momento non ci sono le condizioni per continuare a registrare nuovi massimi di periodo”. È interessante notare anche il coefficiente di correlazione: nei mesi precedenti era positivo, ma dall’inizio del 2024 non mostra più una correlazione tra i due indici.
Questo non implica che i mercati stiano per subire un crollo, né che sia necessario riempire immediatamente i propri portafogli con azioni di società difensive, value, o che offrono alti dividendi, scaricando tutte le società ad alta volatilità. È semplicemente un monito alla prudenza.
A tal proposito, ho elaborato il mio primo progetto, che ora vi mostrerò, dal nome "Progetto Gestione Attiva ©", che ha l'obiettivo quotidiano di indicarmi qual'è lo stato dell’economia, dei tassi e dell’inflazione nel breve e nel medio termine. Nel corso degli ultimi anni ho dedicato molto tempo all’analisi intermarket e macroeconomica e ho capito che, sebbene i cicli economici possano durare anni, i mercati sono composti da microcicli di breve e medio termine che si sovrappongono.
Comprendere questi microcicli è fondamentale per adattare le mie strategie alle mutevoli condizioni di mercato. Per questo motivo, ho deciso di utilizzare le mie conoscenze per creare il progetto che, tendendo conto della macroeconomia, analizza il sentiment economico del mercato. Quest’ultimo ha l’obiettivo di fornire in output, sul grafico, queste possibili condizioni:
• Massima espansione economica (massimo risk on)
• Espansione economica (risk on)
• Moderata espansione economica (moderato risk on)
• Neutro
• Rallentamento (risk off)
• Forte rallentamento (forte risk off)
Allo stato attuale, le due figure seguenti illustrano che nel breve termine ci troviamo in una condizione “Neutra”, mentre nel medio termine si evidenzia una “Moderata espansione economica”.
Il progetto gestione attiva a breve termine indica uno stato neutro.
Il progetto gestione attiva a medio termine indica uno stato di moderata espansione.
Entrambi i progetti hanno dimostrato (nel passato) una buona capacità di identificare potenziali condizioni di forte avversione al rischio, che mi avrebbero permesso di ritirarmi dal mercato con un tempismo appropriato. Un esempio di ciò è rappresentato dalla gestione attiva a breve termine, come illustrato nelle figure seguenti.
Il crollo dell’S&P500 nel 2020. Grafico giornaliero
La correzione dell’S&P500 a fine 2018. Grafico giornaliero
Le correzioni dell’S&P500 negli anni 2015 e 2016. Grafico giornaliero
I segnali di acquisto e vendita che potete notare sono configurati in modo tale che il sistema acquisti e mantenga la posizione in condizioni economiche favorevoli (massima espansione, espansione, moderata espansione o stato neutro), e venda in condizioni economiche sfavorevoli. Questa è chiaramente una tecnica multiday di trend following, con l’obiettivo di massimizzare il rendimento quando si formano tendenze rialziste, cercando al contempo di minimizzare il rischio. La strategia, implementata dal 2011 ad oggi, è illustrata nel grafico successivo relativo a CSSPX (l’ETF sull’S&P500 UCITS), tenendo in considerazione un conto di 20mila euro, commissioni di 5€ e un volume d’ordine pari al 30% del capitale totale.
Backtest strategia trend following
In conclusione, considerando il breve e il medio termine, sembra che il sentiment sia orientato verso un moderato risk on. Tuttavia, vi invito a prestare attenzione a LQD/IEF. Se dovesse infrangere al ribasso il supporto della lateralizzazione, ci sarebbero un paio di questioni da porsi. A presto!
Wall Street sempre a ridosso dei massimiNon accenna a invertire la rotta il mercato azionario, nonostante la pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo, usciti superiori alle attese, numeri che, in qualche modo, potrebbero anche allontanare il taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Ma a Wall Street interessa poco e nelle contrattazioni di ieri, il Dow Jones è salito dello 0,61%, l'S&P 500 ha guadagnato l'1,12% e il Nasdaq Composite è balzato dell'1,54%. Nuovi massimi storici anche per il Dax, sopra i 18 mila punti.
Sempre negli Usa, i titoli tecnologici a mega capitalizzazione hanno guidato il mercato al rialzo, con forti guadagni da Nvidia (7,2%), Microsoft (2,7%) e Meta Platforms (3,3%). Tra gli altri, segnaliamo Oracle, che è balzata dell’11,7%, il più grande guadagno giornaliero dal 2021, grazie alla ripresa degli utili e al boom legato all’intelligenza artificiale.
Sul fronte dei mercati obbligazionari, risalgono i rendimenti del decennale USA, tornati al 4.15% dal 4.08% di ieri, evidentemente legati al dato uscito che dovrebbe spingere la Fed a mantenere i tassi ai livelli attuali ancora per qualche tempo.
Il mercato però, va ricordato, sembra orientato a credere che nonostante questi numeri, la banca centrale USA sia vicina a modificare la politica monetaria ed è questa la ragione per cui ancora prevale l’appetito al rischio con l’indice Vix addirittura sotto i 14 punti.
U SA, INFLAZIONE IN RIALZO
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è salito, a sorpresa del 3,2% a febbraio 2024, rispetto al +3,1% di gennaio, un numero superiore alle previsioni che erano per un incremento del 3,1%. I costi dell’energia sono scesi meno del previsto (-1,9% contro -4,6% di gennaio), con la benzina in calo del 3,9% (contro -6,4%), il gas in calo dell'8,8% (contro -17,8%) e l'olio combustibile in calo del 5,4% (contro -14,2%).
Intanto, i prezzi sono aumentati a un ritmo più moderato per il settore alimentare (2,2% contro 2,6%), le abitazioni (5,7% contro 6%) e il settore automobilistico. Su base mensile, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,4% dallo 0,3% per il dato core, mentre il dato generale è salito dello 0.4% mese su mese come da consensus. Infine, su base annua, i prezzi al consumo core, ovvero esclusi alimentari ed energia, sono saliti del 3.8%, sopra al consensus del 3,7%.
VALUTE
Cambi finalmente in azione ieri con volatilità in aumento dopo la pubblicazione del CPI USA, che in linea teorica potrebbe, come già ribadito, allontanare il taglio del costo del denaro da parte della Fed. Dollaro tornato temporaneamente al rialzo contro le principali valute concorrenti, con EurUsd che ha testato i minimi a 1.0900, Cable sceso a 1.2755 e UsdJpy tornato sopra 148.00, ma temporaneamente, perché poi la tendenza originaria ha preso il sopravvento riportando EurUsd sopra 1.0920, il Cable a 1.2780 e il UsdJpy a 147.60.
Di fatto, siamo ancora dentro il trading range degli ultimi giorni, con le aree di 1.0950 e 1.0980 a fare da baluardo al rialzo, così come 1.2890 00 per il Cable, mentre al ribasso per la valuta britannica, i punti chiave sono posti a 1.2740 e 1.2690, mentre per l’EurUsd a 1.0900 e 1.0850. Sul UsdJpy sembrerebbe avviata una fase di ribasso, ma senza conferme sulla fine del QQE da parte della BoJ, i prezzi saranno destinati a risalire per via di un delta tasso ancora assai pesante per le posizioni short dollari. Detto ciò, il supporto chiave passa a 146.00.
Poche novità sulle oceaniche, ancora sopra i supporti rilevanti con potenzialità di salire ancora verso i target di medio posti a 0.6850 per AudUsd e 0.6370 per NzdUsd. UsdCad ancora neutro, compresso tra 1.3420 e 1.3610. Cross sempre in trading range in un mercato perfettamente dollaro centrico, e franco svizzero stabile in attesa di una SNB che potrebbe ridurre presto il costo del denaro.
PETROLIO
Mercoledì i futures sul greggio WTI sono saliti a circa 78 dollari al barile, allontanandosi dai minimi delle ultime due settimane in una prospettiva di aumento della domanda globale. L’OPEC ha affermato nel suo rapporto mensile che la domanda globale di petrolio dovrebbe aumentare di 2,25 milioni di barili al giorno nel 2024 e di 1,85 milioni di barili al giorno nel 2025, invariata rispetto alle stime precedenti.
Sono state anche riviste al rialzo le previsioni di crescita economica per l’anno in corso. Inoltre, i dati del settore hanno mostrato che le scorte di greggio statunitensi sono diminuite inaspettatamente di 5,521 milioni di barili la scorsa settimana, in un contesto di aumento della domanda da parte del più grande consumatore di petrolio del mondo.
Neanche i dati sull’inflazione Usa hanno portato al ribasso i prezzi del crudo, in ragione del fatto che le aspettative di taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve per quest’anno sono rimaste intatte.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Nuovo record per lo S&P: il mercato resta calmo nonostante l'IPCA Wall Street si dice:
"Il tempo è l'alleato dell'investitore a lungo termine, ma il nemico di quello a breve termine."
Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Ieri l'indice dei prezzi al consumo è stato superiore alle previsioni, ma fortunatamente il mercato azionario ha reagito positivamente, riprendendo il proprio rally dopo un breve periodo di stagnazione e stabilendo persino un nuovo record.
L'aumento mensile dell'indice dei prezzi al consumo dello 0,4% era in linea con le aspettative, ma l'aumento annuale del 3,2% è stato leggermente superiore alla previsione del 3,1%, segnando la prima accelerazione dal mese di dicembre. Anche i risultati principali sono stati più alti sia mensilmente che annualmente.
Nonostante ciò, l’S&P ha concluso la sessione raggiungendo un nuovo massimo storico, registrando un aumento dell'1,12% a 5.175,27, mentre il settore tecnologico si è ripreso dal recente rallentamento con il NASDAQ in rialzo dell'1,54% (circa 250 punti) a 16.265,64. Questi indici hanno sperimentato una rara flessione di due giorni. Nel frattempo, il Dow è salito dello 0,61% (circa 235 punti) a 39.005,49.
Con le speranze di un imminente taglio dei tassi a marzo da tempo deluse, questo rapporto non ha suscitato l'urgenza che avrebbe avuto se la Fed fosse stata ancora indecisa. E sembra che gli investitori non credano che questi risultati avranno un impatto sulla narrativa attuale, che prevede diversi tagli dei tassi nel corso dell'anno.
Negli ultimi due giorni, le azioni sono state piuttosto fiacche, con anche i giganti della tecnologia che hanno guidato questo rally che hanno subito una battuta d'arresto. In particolare, il leader dell'intelligenza artificiale e superstar del mercato NVIDIA (NVDA) è scivolato di oltre il 7,5% in quel periodo. Tuttavia, non sembra essere il momento per il grande ritiro che molti analisti stanno prevedendo. Martedì, NVDA ha recuperato quasi tutto il calo di due giorni, registrando un aumento del 7,2%, mentre l'altro semi-straordinario Super Micro Computer (SMCI) è salito di circa il 7,7%.
Anche la maggior parte dei restanti membri della "mag 7" ha ottenuto risultati migliori, con Meta Platforms (META, +3,3%), Microsoft (MSFT, +2,7%) e Amazon (AMZN, +2%) in evidenza. Tuttavia, Oracle (ORCL) ha davvero catturato l'attenzione degli investitori con un balzo dell'11,8% dopo un rapporto fiscale del terzo trimestre che ha superato le aspettative sia in termini di utili che di ricavi. Naturalmente, questi risultati non sono stati l'unica ragione del progresso.
Quello che ha spinto il titolo sono state le due parole magiche: 'intelligenza artificiale'. Il management di Oracle ha dichiarato che la domanda per la sua infrastruttura AI di seconda generazione supera di gran lunga l'offerta. Inoltre, la società annuncerà una partnership ambiziosa con il leader indiscusso dell'intelligenza artificiale, NVDA.
Anche se l'evento principale della settimana è alle nostre spalle, ci sono altri rapporti importanti all'orizzonte, come il PPI e le vendite al dettaglio (entrambi previsti per giovedì). Sarà interessante vedere se domani ci saranno reazioni ritardate all'IPC.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Paymentus (PAY)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Ieri l'IPC ha segnato un rialzo, portando ancora una volta il mercato vicino ai suoi massimi storici. Nonostante i dati sull'inflazione mostrassero segnali contrastanti, il mercato ha trovato fiducia nella possibilità che la Fed abbia spazio per tagliare i tassi quest'estate.
Lo S&P è salito dell'1,12%, mentre il Nasdaq ha guadagnato l'1,49%.
Sebbene i dati dell'IPC potrebbero non sembrare così positivi, il mercato ha reagito in modo positivo. L'indice mensile è rimasto in linea con le aspettative, ma l'aumento annuale del 3,2% è stato leggermente superiore alle previsioni. Nonostante ciò, il core ha visto entrambi gli indicatori arrivare un po' sopra le attese, sebbene il valore annuo del 3,8% sia stato il più basso da aprile 2021.
Questo miscuglio nei dati potrebbe farci domandare perché il mercato sia salito ieri. La risposta potrebbe essere complicata, ma sembra che il denaro si stia spostando verso nomi di qualità superiore. Inoltre, le obbligazioni sono in ribasso, il dollaro è in rialzo e l'oro è stato svenduto.
Nonostante le aspettative di un taglio dei tassi si siano attenuate, con una probabilità molto bassa per maggio, le prospettive per giugno e luglio rimangono solide. Questo potrebbe spingere ancora una volta le azioni al rialzo.
Tuttavia, nonostante il passaggio ai massimi storici, è importante osservare da vicino l'azione dei prezzi. Personalmente, non comprerò questo rally, poiché mancano ulteriori conferme dalla Fed sulla certezza dei tagli dei tassi quest'estate. Resto in attesa di ulteriori segnali nei prossimi giorni, e se non arrivano, potrebbe essere il momento di capitolare sul breve e vedere cosa riserva il lungo.
Continuerò a monitorare da vicino la media mobile a 21 giorni dell'SPX, che attualmente si trova a 5070. Finché non verrà chiaramente superata, sarà difficile essere pessimisti.
Restate sintonizzati per tutte le ultime notizie e analisi di mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Gli indici principali in calo: cosa sta succedendo al mercato?A Wall Street si dice:
"Investi in ciò che conta veramente. Cerca aziende che abbiano un impatto positivo nel mondo."
John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Ieri è stata una delle giornate più difficili per il mercato quest'anno, con ogni principale indice in ribasso di oltre l'1%... ed io non potrei essere più felice! Dopo 16 settimane positive nelle ultime 18, le azioni potrebbero trarre beneficio da una salutare pausa per prendere fiato.
È stata la tecnologia a guidare la strada oggi, con il NASDAQ che ha registrato un calo dell'1,65% (quasi 268 punti) a 15.939,59. L'indice, che la scorsa settimana era salito dell'1,7% e aveva recentemente toccato nuovi massimi per la prima volta in oltre due anni, ha ora perso oltre il 2% nelle ultime due sessioni.
Quasi tutti i titoli dei “magnifici sette” erano in ribasso oggi, in particolare Tesla (TSLA, -3,9%), Microsoft (MSFT, -3%) e Apple (AAPL, -2,8%). Naturalmente, probabilmente puoi indovinare l'unico titolo di questo gruppo che è finito in verde. Sì, è stata NVIDIA (NVDA) con un progresso praticamente dello 0,9%.
Nel frattempo, il Dow è sceso dell'1,04% (circa 400 punti) a 38.585,19 e lo S&P è sceso dell'1,02% a 5078,65. Questa è la prima volta che i tre indici principali scendono tutti di oltre l'1% dal deludente rapporto sull'indice dei prezzi al consumo del 13 febbraio. È stato un grande giorno rosso dall'ultimo giorno di gennaio, e ce n'era davvero bisogno. Vedremo dove andremo da lì, ma questo mercato è destinato ad avere alcuni giorni rossi consecutivi.
Detesto continuare a fare il tifo per un ribasso, dato che i nostri long vengono colpiti da questo piccolo movimento al ribasso. Ma la vendita è necessaria per creare qualche opportunità.
Nonostante una sessione fiacca, oggi abbiamo visto alcuni punti salienti che meritano attenzione. Target (TGT), il gigante della vendita al dettaglio, ha registrato un rialzo del 12% dopo un solido rapporto del quarto trimestre, superando le previsioni sia per gli utili che per i ricavi. Allo stesso modo, CrowdStrike (CRWD), una società di sicurezza informatica, ha mostrato una crescita di oltre il 23% dopo l'orario di negoziazione, a seguito del suo eccellente rapporto. Inoltre, abbiamo appreso che l'indice ISM per i servizi è sceso leggermente a 52,6 a febbraio rispetto alle aspettative di 53.
La grande attesa di oggi sarà la testimonianza del presidente della Fed, Jerome Powell, davanti al Congresso. Powell parlerà in giornata con una commissione della Camera e giovedì con una commissione del Senato.
Non mi aspetto grandi novità da Powell, ma considerando l'andamento del mercato, potrebbe fare qualche commento da falco per calmare un po' le tensioni.
Oggi è previsto anche il rapporto ADP sull'occupazione, mentre venerdì sarà pubblicato il grande rapporto sull'occupazione non agricola. L'ultimo rapporto ADP mostra che a gennaio sono stati aggiunti 107.000 posti di lavoro, in calo rispetto ai 158.000 di dicembre. È interessante notare, tuttavia, che il rapporto sulle grandi assunzioni pubblicato due giorni dopo era straordinariamente positivo, dimostrando che l'ADP non sempre prevede accuratamente il futuro. Ciononostante, si prevede che il mese scorso le buste paga private siano aumentate di 150.000 unità.
I mercati hanno iniziato a mostrare segni di ripresa, ma abbiamo assistito a una giornata di vendite generalizzate. Questo segna il primo grande giorno rosso dall'ultimo giorno di gennaio, ed era qualcosa di necessario.
L’S&P ha registrato una perdita dell'1,02%, mentre il Nasdaq ha perso l'1,80%.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
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Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
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Health Catalyst (HCAT)
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Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Possibile trend al ribasso?
Il Nasdaq ha rotto oggi la sua media mobile di 21 giorni, un evento che si è verificato solo tre volte quest'anno, seguito da un rapido ritorno e da nuovi massimi. Tuttavia, questa volta prevedo che il trend al ribasso possa continuare. Allo stesso tempo, penso che l’SPX supererà i suoi 21 giorni a 5033.
Continueremo a osservare l'andamento del mercato, ma è probabile che ci attendano alcuni giorni consecutivi di rosso.
NVDA rimane resiliente
Sono rimasto impressionato dall'azione dei prezzi di NVDA. Nonostante le vendite durante l'intera giornata, il titolo è riuscito a mantenersi stabile e addirittura a chiudere in territorio positivo. È sorprendente vedere questa forza, specialmente considerando gli altri titoli del Mag 7 che hanno subito perdite. Questo dimostra quanto sia robusto NVDA.
Negli ultimi due giorni ho sperimentato per il mio trading personale alcune posizioni corte, e l'unica ragione per cui ho avuto successo è stata la prontezza nel cogliere i miei guadagni. Se avessi continuato ad aggiungere alle posizioni corte, avrei trasformato una situazione vincente in una perdente. Questo dimostra quanto sia importante essere flessibili, soprattutto con titoli come questo.
Il cugino di Nvidia, SMCI, continua a mostrare movimenti sorprendenti. Anche se è difficile negoziare su un titolo così poco liquido, ci sono numerose opportunità là fuori con questo nome.
Powell
Le vendite di ieri potrebbero aver anticipato qualsiasi potenziale rischio legato all'intervento di Powell nei prossimi due giorni. Come ho sempre sottolineato, un certo livello di ribasso è da aspettarsi e potrebbe essere considerato salutare per il mercato.
Non mi aspetto grandi novità da Powell, ma data la situazione attuale del mercato, potrebbe esprimere qualche commento più cauto per mantenere sotto controllo le aspettative.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Equity in ribassoI tre principali indici azionari statunitensi hanno continuato a perdere terreno nelle contrattazioni post sessione europea ieri pomeriggio, spinti da un’ampia svendita dei titoli tecnologici e dalle preoccupazioni per un potenziale rallentamento economico. L'S&P 500 ha perso l'1,02%, il Dow Jones è sceso dell’1.04% e il Nasdaq ha chiuso con un -1.65%.
Nuovi dati hanno indicato che il PMI dei servizi dell'ISM è stato inferiore alle attese e che gli ordini alle fabbriche sono diminuiti più del previsto. A guidare la svendita dei titoli tecnologici sono state le azioni di Apple, scese del 2,8% a seguito di un rapporto di Counterpoint Research, che indicava un calo significativo delle vendite di iPhone in Cina durante le prime sei settimane del 2024. Le azioni mega-cap erano già sotto pressione, dopo i grandi guadagni della scorsa settimana. Tesla è scesa del 3.9% e Microsoft (-3%), Amazon (-2%) e Meta (-1,6) hanno chiuso tutte in rosso.
DATI USA IN PEGGIORAMENTO
L’ISM Services PMI è sceso a 52,6 a febbraio, rispetto ai massimi di quattro mesi di 53,4 pubblicato a gennaio, al di sotto delle previsioni di 53. La lettura ha indicato una crescita leggermente più lenta nel settore dei servizi. Inoltre, le scorte si sono ridotte (47,1 contro 49,1) e il portafoglio ordini è diminuito (50,3 contro 51,4). D’altro canto, sono aumentati la produzione e i nuovi ordinativi ad un ritmo più rapido e la pressione sui prezzi si è allentata (58,6 contro 64).
Sempre ieri, i factory orders, sono diminuiti del 3,6% su base mensile a gennaio 2024, dopo un calo dello 0,3% a dicembre e rispetto alle previsioni di mercato che erano per un ribasso del 2,9%. Si tratta del calo maggiore da aprile 2020. Escludendo i trasporti, gli ordini alle fabbriche sono diminuiti dello 0,8%.
Il Calo dei dati ha provocato la discesa dell’equity, come già evidenziato, ma al contempo anche il rendimento del decennale Usa è sceso a +4.13% da +4.21 di ieri, a conferma che la Fed potrebbe rivedere il proprio sentiment relativamente alla politica monetaria anticipando i tempi della riduzione del costo del denaro. L’indice Vix è salito leggermente a 14.6, ma rimane abbondantemente nell’area risk on.
VALUTE
Sui cambi ancora poco da segnalare con il dollaro che ha ceduto contro le principali valute, ma soprattutto contro Jpy dopo le dichiarazioni di Kanda della BoJ che ha ammesso che la BoJ si sta preparando ad alzare il costo del denaro. UsdJpy in calo a 149.90 anche se per ora non ha rotto il precedente minimo posto a 149.70.
EurUsd ancora in area 1.0850 con una puntata a 1.0875 ma senza grande slancio. Il range resta solido con supporti a 1.0800 e resistenze a 1.0880. Cable ugualmente in rialzo con 1.2735 a fare da prima resistenza con supporti che intervengono a 1.2680 85 area.
UsdCad a ridosso di 1.3600 ma incapace per ora di rompere i supporti posti a 1.3550. Oceaniche che stanno stabilizzandosi e tengono anch’esse i supporti chiave, almeno per ora. Ma la settimana è lunga e venerdì ci sono i payrolls.
PIL AUSTRALIA
L'economia australiana è cresciuta dello 0,2% su base trimestrale nel quarto trimestre del 2023, meno rispetto al dato del terzo trimestre e alle previsioni dello 0,3%. Si tratta del nono periodo consecutivo di crescita trimestrale, ma va detto che è la crescita più debole degli ultimi cinque trimestri. Tra le ragioni, il calo dei consumi delle famiglie, che si è concentrata soprattutto sui beni essenziali come elettricità, affitto, cibo e salute.
Nel frattempo, la spesa pubblica ha registrato un notevole rallentamento (0,6% contro 1,5%), in un contesto di calo della spesa per la difesa e di continui benefici statali per le famiglie. Gli investimenti sono diminuiti, con gli investimenti pubblici in calo per la prima volta dal terzo trimestre del 2022. A livello di bilancia commerciale, si segnala la diminuzione dell’export di beni e servizi (-0.3%) ma contestualmente sono scese maggiormente le importazioni (-3.4%).
POWELL, BOC E BCE
In un contesto di generale stabilizzazione, ricordiamo che oggi il Presidente della Fed Jerome Powell sarà al Congresso degli Stati Uniti per il consueto intervento semestrale, nel quale presumibilmente potrebbe fornire indizi di politica monetaria, ovvero su tempi e portata dei tagli dei Fed Funds.
C’è molta attesa ovviamente e i mercati certamente vedranno un aumento della volatilità. Il tutto ricordando che oggi sarà la volta della Bank of Canada, che deciderà sul costo del denaro, con previsione di tassi invariati e soprattutto domani sarà la volta della Bce, anch’essa attesa ad un nulla di fatto. Allacciamo le cinture, si ballerà.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
MAGNIFICENT SEVEN INDICATOR: nubi minacciose all'orizzonte?Buongiorno a tutti. L’analisi di oggi si concentrerà sul Magnificent Seven Indicator. Questo indicatore, come suggerisce il nome, monitora la forza del prezzo delle sette aziende più “influenti” dell’S&P500 che, insieme, rappresentano circa il 30% del peso totale: Apple, Microsoft, Nvidia, Tesla, Meta, Alphabet e Amazon. L’indicatore, che si aggiorna quotidianamente, tende a oscillare attorno allo zero. Un trend al rialzo indica una forza generalizzata di queste sette aziende, mentre un trend al ribasso ne indica una debolezza generalizzata.
Il Magnificent Seven Indicator. Grafico giornaliero
La ragione per la quale ho sviluppato questo indicatore è piuttosto semplice: considerando che l’andamento del più noto benchmark azionario globale è fortemente influenzato dalle sole sette società (su un totale di 500), è fondamentale monitorare quotidianamente la loro performance nel breve termine. L’impatto di queste sull’S&P500 è evidente a tutti, come dimostrato dalla correlazione tra l’indicatore e il benchmark azionario stesso, illustrata nella figura successiva.
Il coefficiente di correlazione tra il Magnificent Seven Indicator e l’S&P500 calcolato su 20 periodi. Grafico giornaliero
Credo che sia evidente a tutti un altro aspetto: la mia profonda passione per la finanza e la macroeconomia. Questa passione mi porta spesso a creare nuovi indicatori da analizzare. Molte volte mi dico: “Creo questo strumento, vediamo se ne scaturisce qualcosa di interessante”. E in questo caso, è proprio quello che è successo: osservate la figura seguente.
L’interessante figura che spiega il rapporto tra indicatore e benchmark. Grafico giornaliero
L’indicatore, spesso ma non sempre, tende ad anticipare i movimenti dell’S&P500, segnalando massimi o minimi significativi o divergenze note. Per esempio:
• Tra marzo e maggio 2022, l’indicatore ha mostrato una divergenza (massimi progressivamente decrescenti) rispetto allo SPY, che seguiva un trend rialzista. Poco dopo, il benchmark ha registrato un calo.
• Poco prima di luglio 2022, un minimo dell’indicatore ha anticipato un minimo successivo del benchmark.
• Poco prima di settembre 2022, si è verificata una condizione simile al primo punto (divergenza), e dopo alcune sessioni, si è verificato un secondo calo, l’ultimo del mercato ribassista del 2022.
• L’inizio del nuovo mercato toro, a ottobre 2022, è stato anticipato da minimi crescenti dell’indicatore. Questi sono solo alcuni esempi, come potete osservare nella figura precedente.
…e così via, come voi stessi potete osservare nella figura precedente.
Ora, focalizziamoci sul contesto attuale, come illustrato nella figura successiva.
Il contesto attuale. Grafico giornaliero
L’S&P500 è in una fase di forte rialzo da fine ottobre 2023. Tuttavia, l’indicatore, a partire dalla stessa data, sta mostrando una divergenza: i massimi raggiunti sono via via decrescenti e inoltre, poco prima di febbraio, ha formato quello che viene definito un “canale ribassista”, caratterizzato da una linea di supporto e una di resistenza dinamici.
Ci aspetta uno storno del mercato azionario? Questo non si può sapere. Tuttavia, monitorerò attentamente l’indicatore vista la sua natura di leading indicator discussa precedentemente.
L'indice S&P500 grida prudenza!Buongiorno a tutti,
la seconda settimana di contrattazione dei mercati si è chiusa positivamente, con un indice S&P500 in aumento dell'1,8%, grazie alle ottime performances dei settori tecnologico (Nvidia e Microsoft in primis) e servizi di comunicazione (Meta e Google).
Lo scenario che però si sta delineando non è rassicurante in quanto l'indice americano è ai suoi massimi storici, in procinto di raggiungere un doppio massimo con RSI in divergenza.
Qualora dovesse innescarsi il trigger di vendita, il valore dell'indice potrebbe perdere progressivamente terreno e normalizzare gli eccessi verso un più contenuto livello di 4400 punti (step di possibile discesa rappresentato in immagine).
(Ricordiamo a tal proposito che l'S&P ha un P/E attuale di 21 punti contro una media storica a 10 anni di 16,9 pari ad un valore rapportato di 3850 punti).
Pertanto massima prudenza e Buon Trading a tutti!
Saluti
Silvio Esposito
Dati USA in peggioramentoLa novità delle ultime ore è rappresentata da un rallentamento dei dati negli Stati Uniti. Non che non fossero già usciti dati inferiori alle attese nelle scorse settimane, ma la frequenza con cui uscivano era di gran lunga inferiore a quanto abbiamo osservato nelle ultime ore.
I nuovi ordini di beni durevoli sono crollati del 6,1% su base mensile a gennaio 2024, più delle aspettative del mercato che scommettevano su un ribasso del 4,5% e in seguito ad un precedente ribasso dello 0,3% nel mese di dicembre 2023. Ciò ha segnato il calo mensile più consistente dall’aprile 2020, principalmente guidato dal ribasso degli ordini di mezzi di trasporto, (-16.2%) rispetto al -0,6% di dicembre.
Il calo dipende soprattutto dalla diminuzione della domanda di aeromobili e componenti (-58,9% rispetto a 1%), oltre che quella di autoveicoli e componenti (-0,4% rispetto a 0,2%). Sono diminuiti anche gli ordini di prodotti in metallo (-0,9% contro 0,2%), metalli primari (-1,7% contro 0,5%) e beni d'investimento (-15% contro -1,4%). Escludendo i trasporti, i nuovi ordini sono diminuiti dello 0,3% (rispetto al -0,1%). Escludendo la difesa, sono scesi del 7,3% (contro lo 0,1%).
WALL STREET
Ancora una chiusura vicino ai massimi per i principali indici americani, mentre sorprende ancora al rialzo il Dax, salito su nuovi massimi storici a 17.566, in un contesto macroeconomico tedesco in rallentamento. Il Dow Jones ha chiuso in ribasso dello 0.25% mentre l’S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso in positivo, rispettivamente dello 0.17% e 0.37%.
Gli investitori restano in attesa dei dati chiave della settimana, tra cui il Pil Usa del quarto trimestre 2023, oggi pomeriggio, e relativo alla seconda rilevazione, oltre al dato sull’inflazione, il PCE, che potrebbe finalmente cambiare gli scenari futuri.
In ogni caso anche all’interno dei titoli ad alta capitalizzazione si comincia ad intravedere qualche crepa, con NVIDIA che ha registrato un calo di oltre il 2% mentre altri titoli come Microsoft, Apple e Amazon sono scesi di percentuali intorno allo 0.5%. Tengono invece Tesla (+0.17%), Apple (+0.81%) e Meta (+1.1%).
OCEANIA
La RBNZ, come da attese, ha lasciato i tassi invariati al 5.5% nella riunione di questa mattina, indicando gli obiettivi di inflazione al 2.6% nel 2024, leggermente più alti dell’ultima previsione del 2.4%. Nello statement si legge che l’OCR, rimarrà restrittivo per un periodo prolungato per garantire gli obiettivi dell’indice dei prezzi, anche se in questo momento sembra limitare la domanda aggregata. Quindi, calo della congiuntura in vista, ma politica restrittiva necessaria per il raggiungimento degli obiettivi.
Dollaro neozelandese in calo contro tutte le valute, con un movimento di circa lo 0.80% rispetto al biglietto verde, con 50 pip di discesa da 0.6175 a 0.6125. Intanto questa mattina sono usciti i dati sui prezzi al consumo in Australia, usciti in rialzo a +3.6% su base annua, rispetto al dato precedente di +3.4% e in linea con il consensus. Su base mensile +0.4%, superiore al -0.1% precedente.
AudUsd stabile a 0.6540, in salita sul dollaro neozelandese a 1.0675. Da un punto di vista tecnico le oceaniche restano in fase di correzione rispetto all’ultimo rialzo, che non è apparso così impulsivo come ci si poteva attendere.
VALUTE
Poco da segnalare sul mercato più liquido al mondo, se non i movimenti di AudUsd e NzdUsd di cui abbiamo già detto, con un dollaro che resta forte contro tutte le principali divise concorrenti, per via di un risk off che rimane a livello di latenza, ma che si intravede solo nel forex.
Il biglietto verde resta valuta rifugio e anche se non rompe le resistenze chiave, va riconosciuto che non molla di un centimetro i supporti. Abbiamo più volte ripetuto come sia necessario un innesco di qualche notizia macro o dichiarazione di banchiere centrale per spostare gli equilibri di fondo, trigger che però per ora non si è visto. Rimaniamo pertanto in trading range da lavorare con bande di oscillazione limitate all’interno del punto percentuale.
GERMANIA, MIGLIORA LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
L'indicatore GfK del clima dei consumatori per la Germania è salito a -29,0 verso marzo 2024 dal minimo di 11 mesi di febbraio di -29,6, in linea con le previsioni di mercato. Le aspettative di reddito hanno raggiunto il livello più alto da oltre due anni (-4,8 contro -20,0 di febbraio), mentre la propensione all'acquisto (-15,0 contro -14,8) e le prospettive economiche (-6,4 contro -6,6) sono rimaste poco cambiate. Nel frattempo, la propensione al risparmio ha raggiunto il livello più alto da giugno 2008 (17,4 contro 14,0).
MESSICO
Nel gennaio 2023 il Messico ha registrato un deficit commerciale di 4,3 miliardi di dollari, ampliandosi rispetto al divario di 4,1 miliardi di dollari del corrispondente periodo dell’anno precedente e quasi il doppio delle aspettative del mercato che erano per un deficit di 2,3 miliardi di dollari. Si è trattato del divario più ampio dall’agosto del 2022, poiché le esportazioni si sono contratte dell’1,5% a 41,957 miliardi di dollari.
Le vendite estere di manufatti sono diminuite (-2% a 35,57 miliardi di dollari) in un contesto di forte calo delle esportazioni dell’industria automobilistica (-6,5% a 12,721 miliardi di dollari), mentre le vendite legate al petrolio sono aumentate dello 0,2% a 2,721 miliardi di dollari.
A contribuire negativamente al deficit, anche la forza del peso messicano che contro dollaro, dal 2020 ha guadagnato oltre il 30 per cento, con un UsdMxn sceso da 25.85 a 17.07 in 4 anni per effetto di un delta tasso favorevole alla divisa centroamericana, con tassi all’ 11.25 contro i 5.25 del biglietto verde. Ancora più ampio il divario con l’euro, rispetto al quale il peso ha guadagnato il 40% nello stesso periodo, con u delta tasso superiore visti i tassi europei al 4.5%.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
L'Importanza della Rotazione in un Mondo Instabile.A Wall Street si dice:
"La tolleranza al rischio varia da individuo a individuo. Investi in base alla tua capacità di sopportare perdite."
John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Ieri, abbiamo assistito a un andamento contrastato delle azioni statunitensi: l'indice S&P 500 ha registrato una leggera discesa dello 0,5%, mentre il Nasdaq è rimasto sostanzialmente stabile.
Nonostante non si sia trattato di una fuga precipitosa dei tori, i rialzisti del mercato azionario dovrebbero essere incoraggiati dagli evidenti segnali di ampliamento e rotazione che si sono manifestati durante la giornata.
Alcuni dei giganti tecnologici come Alphabet (GOOGL) e Microsoft (MSFT) hanno assimilato i recenti guadagni e si sono presi una meritata pausa, consentendo ad altre aree del mercato di recuperare terreno.
Tesla (TSLA), incluso nel gruppo dei cosiddetti "Magnificent 7" con prestazioni inferiori nell'ultimo anno, ha registrato un aumento di quasi il 4%.
Le small cap, precedentemente rallentate a causa delle politiche restrittive della Federal Reserve, hanno sorpassato le loro controparti con un aumento dello 0,66%, andando controcorrente.
Anche settori ritardatari come il settore energetico, che sembrava soporifero, hanno iniziato a guadagnare slancio e a trovare una nuova direzione.
Nel frattempo, le aree a rischio come le azioni crittografiche e Bitcoin hanno continuato a mostrare segnali di crescita.
È importante sottolineare che i mercati rialzisti caratterizzati da una rotazione tendono ad essere più sostenibili nel lungo periodo. In situazioni in cui il mercato è dominato solo da pochi titoli leader, si corre il rischio di una rottura quando questi titoli rallentano.
Al contrario, i mercati rialzisti su larga scala, come quello osservato lunedì, sono sostenuti da una sana rotazione del mercato.
Questa rotazione consente agli investitori di adattarsi alle mutevoli condizioni economiche, capitalizzando sulle opportunità emergenti e distribuendo il rischio in modo equo. In ultima analisi, contribuisce alla vitalità e alla longevità dei mercati rialzisti.
Non credo che questa fase di trading pigro continuerà, ma ci serve un catalizzatore per spingerci verso un movimento al ribasso. Altrimenti, sembra che continueremo lentamente a salire.
L'S&P è sceso dello 0,38%, mentre il Nasdaq è sceso solo dello 0,02%.
In termini di dati economici, mercoledì avremo il PIL preliminare, giovedì il PCE core e sia l'indice ISM manifatturiero che il sentiment dei consumatori U of M. Questi dati potrebbero influenzare il mercato se ci fossero delle sorprese significative.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Coinbase (COIN)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Mercoledì e giovedì seguirò anche la riunione del G20. Considerando l'attuale instabilità politica, sono curioso di sapere se si verificheranno dei progressi su alcune questioni globali o se continueremo a sentire retorica negativa riguardo ai punti caldi del mondo. Anche se questo evento non dovrebbe influenzare i mercati direttamente, è importante comprendere la situazione geopolitica.
Attualmente, non vedo molti motivi per assumere posizioni forti, sia rialziste che ribassiste. Per considerare un'inversione di tendenza, dovremmo vedere una pausa nel movimento con una media mobile di 21 giorni sull'indice SPX o sul Nasdaq. Fino a quando ciò non accadrà, il mercato probabilmente rimarrà piuttosto monotono.
Per quanto riguarda le posizioni lunghe, rimaniamo cauti nel perseguire questo rally al rialzo.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Euforia sui mercati grazie a NVDA: miglior giornata 2024.A Wall Street si dice:
"L'avidità e la paura sono i nemici dell'investitore. Sii cauto quando gli altri sono avidi e coraggioso quando gli altri sono spaventati."
John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Non avremmo potuto chiedere di più da NVIDIA (NVDA). Le azioni del pioniere dell'intelligenza artificiale hanno fatto un grande rialzo ieri dopo i brillanti risultati trimestrali di ieri sera. Questo ha scatenato il più grande rally del 2024 finora e ha segnato anche alcuni nuovi massimi storici.
Il NASDAQ è schizzato del 2,96%, aggiungendo circa 460 punti e ponendo l'indice a un passo da un nuovo record. Siamo entusiasti di vedere questo slancio, con l'S&P in crescita del 2,1% a 5.087,03 e il Dow che ha guadagnato l'1,18%, circa 456 punti, arrivando a 39.069,11. Questi numeri sono significativi poiché segnano la prima chiusura sopra i 5.000 per l'S&P dalla scorsa settimana e la prima chiusura di sempre sopra i 39.000 per il Dow.
Il mercato ha risposto con entusiasmo al rapporto di mercoledì sera di NVDA, evidenziando una crescita dei ricavi di oltre il 260% insieme a profitti e profitti eccezionali. La guidance futura è stata ancora più incoraggiante. Questi risultati confermano che l'intelligenza artificiale è una tecnologia rivoluzionaria, un'avventura che si presenta solo una volta in una generazione… se si è fortunati.
Le azioni di NVDA sono esplose del 16,4% ieri, trascinando con sé tutti gli altri giganti del settore come Meta Platforms (+3,9%), Amazon (+3,6%) e Microsoft (+2,4%).
Il trimestre record di NVIDIA ha infuso nuova energia al mercato, confermando che il boom dell'intelligenza artificiale è destinato a durare. L'S&P è già in rialzo del 6,65% dall'inizio dell'anno, mentre il Nasdaq 100 registra un +7,01%.
In precedenza, discutevo di una possibile correzione del mercato, ma i risultati di NVDA hanno completamente ribaltato le prospettive. Il mercato ha raggiunto nuovi massimi storici, dimostrando che la rivoluzione dell'intelligenza artificiale è appena all'inizio.
L'S&P ha guadagnato il 2,11%, mentre il Nasdaq ha fatto un notevole balzo del 3,01%.
NVIDIA ha visto un aumento del 15% principalmente durante la notte, con il titolo che ha mantenuto quel guadagno per gran parte della giornata. Ma dove ci porterà questo movimento? Tutto sembra indicare verso l'alto.
Nonostante una modesta battuta sull'EPS del 13%, NVDA ha riportato ricavi proiettati per il primo trimestre tra 23,5 e 24,5 miliardi di dollari, superando i previsti 21,5 miliardi di dollari. Ancora più sorprendente sono i margini previsti per il primo trimestre, che dovrebbero oscillare tra il 76,5% e il 77,55%!!!
Il CEO di Nvidia, Huang, ha dichiarato che l'informatica accelerata e l'intelligenza artificiale generativa hanno raggiunto un "punto di svolta", con una domanda in aumento in tutti i settori e le nazioni del mondo.
Nonostante l'ascesa apparentemente rapida di NVDA, sembra che continueremo a vedere un trend al rialzo.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Intuitive Machines (LUNR)
Integral Ad Science (IAS)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
I principali indici si preparano ora per una performance positiva in questa breve settimana, con ciascuno di essi in aumento di oltre l'1% verso venerdì. Se tutto va bene, segneremmo la 15ª settimana verde nelle ultime 17 settimane!
Benissimo tutto questo è quello che tutti possono vedere io invece continuo a pensare che trovare motivazioni per crescere da questo livello è difficilissimo.
Continuo a pensare che il mercato che venga comprato su questi prezzi sia vicino alla follia e che i margini di crescita in questo momento rapportati all'estensione del movimento mi dicono che ancora preferisco stare fuori dal mercato.
Mi sbaglierò?
Preferisco sbagliarmi e mancare un rialzo che vedo probabile con una percentuale bassa piuttosto che entrare e poi rimanere bloccati in un ribasso che vedo probabile con una percentuale assolutamente più alta.
Restate sintonizzati per le ultime novità!
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Borse e dollaro in caloNella sessione di ieri, martedì, i mercati azionari hanno chiuso in rosso, a causa del ribasso dei titoli tecnologici ad alta capitalizzazione. Nvidia, ha ceduto il 4.4%, in ragione di timori per la pubblicazione, oggi, di una trimestrale non all’altezza, In rosso anche Microsoft, Apple e Amazon.
La novità rispetto alle ultime sedute è rappresentata dal fatto che insieme alle borse, ha ceduto, sorprendentemente, anche il dollaro, facendo così saltare la correlazione che da tempi non sospetti era inversa tra azionari e dollaro, in relazione alla qualità di valuta rifugio della divisa statunitense.
A fronte di una discesa dell’azionario, il biglietto verde dovrebbe recuperare in qualità di safe heaven asset. Così non è stato e il cambio di correlazione potrebbe modificare radicalmente gli scenari futuri.
SCENDE IL DOLLARO
Ieri, il dollar index si è indebolito rompendo quota 103,9, il livello più basso da due settimane, rispecchiando il calo dei rendimenti del Tesoro. Gli operatori in valuta, attendono il rilascio dei verbali del FOMC e i commenti dei funzionari della Fed sui tempi di una eventuale riduzione del costo del denaro. Si prevede che i tassi rimarranno invariati fino a maggio compreso, anche se esiste una probabilità del 55% che la banca centrale riduca i costi di finanziamento di 25 punti base a giugno.
Sul fronte dei dati economici, i PMI flash previsti questa settimana, daranno un’idea del comportamento del settore privato statunitense nel mese di febbraio. La scorsa settimana, le vendite al dettaglio e la produzione industriale hanno sorpreso con numeri al di sotto delle attese.
Intanto l’EurUsd ha superato quota 1.0800, ma si trova ancora sotto resistenze chiave poste a tra 1.0870 e 1.0880 che per ora sembrerebbe una soglia difficilmente valicabile. Solo sotto 1.0750 però il mercato tornerebbe ribassista. Anche il Cable è tornato sopra 1.2600, andando a testare ieri 1.2670, non lontano da quel 1.2690 che rappresenta il livello di resistenza e area di swing ove probabilmente si giocherà la partita tra rialzisti e ribassisti.
Per quanto riguarda lo Jpy segnaliamo una fase di distribuzione iniziata ieri dopo il test dei massimi a 150.88. A contribuire alla ripresa della divisa giapponese, i dati sul deficit commerciale nipponico, sceso drasticamente del 50% a 1.758 miliardi di Jpy a Gennaio, per effetto di un aumento rilevante dell’export di ben 12 punti percentuali su base annua.
Le importazioni dal canto loro sono scede del 9.6%, al decimo mese consecutivo di ribassi causati principalmente dal calo dei prezzi dell’energia. UsdJpy tornato sotto quota 150.00, non lontano dal supporto chiave di 149.60 area.
INFLAZIONE IN CANADA
Il tasso di inflazione annuale in Canada è sceso al 2,9% nel gennaio 2024, il più basso da giugno, dal 3,4% del mese precedente e ben al di sotto delle aspettative del mercato del 3,3%. Il risultato ha segnato una netta inversione rispetto ai dati positivi di dicembre, rinnovando le speranze di disinflazione nell’economia canadese e rafforzando la necessità di una politica maggiormente accomodante da parte della BoC per far fronte alle crescenti preoccupazioni sulla crescita.
L’inflazione ha rallentato considerevolmente nel settore dei trasporti (1,2% contro 3,2% a dicembre) in un contesto di calo del 4% del costo della benzina, in gran parte dovuto agli effetti della chiusura delle raffinerie negli Stati Uniti, che hanno anche contribuito alla riduzione dei prezzi dei viaggi aerei.
L'inflazione ha rallentato anche per i prodotti alimentari (3,9% contro 5%) in un contesto di prezzi più bassi degli alimentari. D’altro canto, l’aumento dei rendimenti obbligazionari ha fatto salire i tassi ipotecari e ha spinto al rialzo i prezzi del mercato immobiliare. Rispetto al mese precedente, i prezzi al consumo sono rimasti invariati e hanno registrato un calo dello 0,3% rispetto a dicembre 2023.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 19022024Il quadro macro Usa si conferma forte: la FED potrebbe rinviare il taglio dei tassi.
L’economia europea ristagna, ma evita la recessione: 2024 vedra’ minima crescita.
Si estende la fase positive per le Cryptovalute, Bitcoin supera 51 mila US$.
Azioni cinesi in ripresa: i mercati fiutano il piano di rilancio di Pechino.
Christine Lagarde, dinanzi al Parlamento Europeo rimarca che la BCE (ECB-Banca centrale europea) non intende assumere decisioni avventate, che si colgono i primi segnali di ripresa e che le elezioni Europee saranno l’occasione per rilanciare l’unione monetaria. Un messaggio neutro, a fronte del quale le Borse europee ieri hanno fatto segnare rialzi medi vicini al +1,0%.
D’altronde i listini continentali si sono rivelati insensibili alle stime abbassate del GDP (PIL) europeo 2024, cosi’ come alle indicazioni simili venute dall'economia del Regno Unito e del Giappone. Sembrano valere di piu’ le buone evidenze che emergono dalle relazioni trimestrali: ieri ben accolte quelle degli automobilistici Stellantis e Renault, assieme al previsto “easing monetario” delle Banche centrali.
Alla chiusura di ieri, 15 febbraio, registriamo: Parigi +0,86%, Francoforte +0,59%, Londra +0,41%, poco colpita dalla discesa del -0,3% del Pil britannico nel 4’ trimestre, che sommato al -0,1% del 3’, “spedisce” l’economia UK in recessione tecnica. Madrid quasi invariata, +0,08%, Milano brillante, +1,17%
Wall Street di nuovo in rialzo, dopo l’inciampo di mercoledi’ 14: ieri S&P500 +0,6%, aggiornando il massimo storico, Dow Jones +0,9%, Nasdaq +0,3%. La capitalizzazione di Nvidia (1,84 trillioni di US$) ha superato quella di Alphabet, ed e’ ora al 3’ posto, dietro Microsoft e Apple.
Negli Usa, giornata ricca di dati macroeconomici, con sorpresa negativa dalla produzione industriale: -0,1% rispetto al mese precedente, contro attese di rialzo di +0,2%, e col dato di dicembre rivisto al ribasso da +0,1% a +0,0%. Nel 4’ trimestre la produzione industriale e’ calata -3,1% annuo.
Sempre negli Stati Uniti, le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese ai minimi del 2024, mentre le vendite al dettaglio sono diminuite -0,8% mese su mese, contro attese di -0,3%. I prezzi all'importazione e all'esportazione, a gennaio, sono cresciuti per la 1’ volta da settembre, gli indici manifatturieri di Philadelphia e New York hanno registrato dati piu’ forti delle attese.
Macro europea: ieri la Commissione Europea ha aggiornato le sue stime di crescita economica dell'Eurozona, ridimensionando la stima 2024 a +0,8%, quando a novembre stimava +1,2%. Il 2023 si e’ chiuso fiacco, +0,5% anno su anno, per il rallentamento nella parte finale dell’anno. Dovrebbe accelerare nel 2025, a +1,5%: per l’Italia, +0,7% nel 2024, da +0,9%, e +1,2%, invariato, nel 2025.
Nel Regno Unito, a gennaio, le vendite al dettaglio, sono aumentate +3,4% su base mensile, ribaltando il -3,3% a dicembre, e battendo le attese di mercato di +1,5%: si è trattato della miglior variazione da aprile 2021. La crescita su base annua, +0,7%, non impressiona, ma e’ comunque l’aumento piu’ rilevante da marzo 2022.
Alla chiusura di giovedi’ 15, e’ sceso a 150 bps lo spread tra Btp decennale italiano ed omologo Bund tedesco: i loro rendimenti erano rispettivamente 3,85% e 2,35%. Stamane, 16 febbraio, lo spread e’ invariato ed i rendimenti scendono – 4 bps.
Italia: secondo Istat (Istituto centrale di Statistica), la bilancia commerciale e’ tornata positiva nel 2023: +34.460 milioni, da -34.054 del 2022, grazie al crollo del deficit energetico a -64.339 milioni, da -110.908 del 2022, dovuto al calo del prezzo di petrolio e gas. L'avanzo dell'interscambio di prodotti non energetici, 98.800 milioni, e’ comunque piu’ alto dei 76.854 del 2022.
Altra notizia positiva per l’Italia riguarda il calo dei prezzi all’importazione: a dicembre 2023 sono scesi -1,3% mensile e -9,4% annua (vs -9,6% di novembre).
Sul fronte Banche centrali, registriamo le dichiarazioni di Bostic, board member FED: “non c'è fretta di tagliare i tassi col mercato del lavoro e l'economia ancora forti: potrebbe essere necessario un po' di tempo per essere sicuri che l'inflazione si stia dirigendo sostenibilmente verso l'obiettivo del 2%».
Nel pomeriggio di oggi, 16 febbraio, occhi aperti sui andamento dei prezzi alla produzione negli Usa a gennaio, un importante tassello per stimare l’inflazione al consumo nei prossimi mesi.
Sul tema dell’inflazione, le previsioni economiche della Commissione Europea restano molto caute: l'inflazione è destinata a rallentare più velocemente rispetto alle previsioni autunnali, ma cresce l’incertezza dovuta ai perduranti conflitto in Ucraina e Medio oriente.
Oggi, 16 febbraio, segnali positivi dalle chiusure asiatiche che dalla aperture europee, queste ultime mediamente in crescita +0,7% a fine mattinata (ore 13.00 CET).
In Asia, secondo Bloomberg, l’indice MSCI regionale è al massimo da gennaio, forse rincuorato dal calo oltre le stime delle vendite al dettaglio Usa, che potrebbe indurre la Fed a tagliare i tassi già a giugno.
Tokyo, Nikkei +0,89%, e’ al top storico, ma e’ soprattutto Hong Kong a correre, +2,4%, sulle conferme di un nuovo piano di sostegno di Pechino alle Borse.
Con Shanghai e Shenzhen chiuse per le festività del Capodanno cinese, le azioni cinesi quotate a Hong Kong (cosiddette H-shares) sono salite, sospinte dai segnali di crescita dei consumi e del turismo nel “break” del Capodanno.
Dopo la revisione al rialzo delle previsioni da parte di Applied Material, tutti i big asiatici della tecnologia hanno preso il volo: ad esempio +1,2% il Kospi coreano, ma +3% per il “tecnologico”.
Ancora richieste le cryptovalute: Bitcoin sopra 51 mila Dollari. Futures Usa incerti, anticipano riaperture stabili (ore 13.30 CET).
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Big 5 vs. S&P500 vs. RusselPer valutare le performance di un mercato, è sempre utile andare a verificare come stanno comportandosi i componenti settoriali dell'indice, ma non bisogna trascurare anche l'importanza e la ponderazione dei singoli elementi all'interno dell'indice.
Sappiamo bene che l'S&P500, essendo guidato da logiche di capitalizzazione, tende ad essere fortemente influenzato dalle performances dei suoi principali componenti.
Per riuscire ad isolare il peso di questi titoli e valutare l'andamento dell'indice rispetto ad un campione di aziende che rappresentano il tessuto economico statunitense (economia reale) ho messo in evidenza:
- Un indice formato dalle Big 5 che prende in considerazione le variazioni percentuali delle chiusure di Apple - Amazon - Microsoft - Meta - Google;
- Indice S&P500;
- Indice Russel.
Ovviamente i rendimenti isolati delle Big 5 sono decisamente maggiori dell'indice e dell'andamento del Russel. Mi aspettavo di trovare delle Divergenze tra le Big 5 ed il Russel, tuttavia seppur con differenze in termini di variazioni percentuali, c'è un'omogeneità di comportamento. Questa evidenza mi ha sorpreso e decido di approfondirla. Una salita dell'indice determinata solo da pochi titoli e non accompagnata anche da altri settori o aziende di altre dimensioni può essere "pericolosa" perchè non sana. Tuttavia da inizio febbraio anche il Russel sembra aver preso a camminare.
Spesso l'investimento nei Big5 viene visto anche in ottica di "assenza di alternative". Considerato il momento, si tende a preferire aziende solide, mainstream, con uptrend resilienti, in attesa di indicazioni più chiare da parte dei banchieri centrali.