Tecnologici in ribassoAncora una seduta negativa per i tecnologici con l'S&P 500 che ha chiuso in ribasso dello 0,3%, mentre il Nasdaq ha perso l'1,1%. Il Dow Jones, per contro ha guadagnato 260 punti. I mercati si stanno preparando ai dati chiave sull’inflazione PCE e ai commenti di diversi funzionari della Fed previsti questa settimana per valutare le prospettive di politica monetaria, come ormai succede in ogni ottava.
Il settore energetico ha sovraperformato, mentre il settore tecnologico ha subito la correzione dell’Ai, con Nvidia a -6,7%, in calo per la terza seduta consecutiva. Anche Microsoft ha chiuso in rosso, mentre Apple e Meta sono salite in controtendenza.
VALUTE, RECUPERO DELL’EURO
Recupero interessante delle valute contro dollaro, in particolar modo euro e sterlina, che hanno toccato massimi a 1.0748 da 1.0695 di inizio sessione, e 1.2700 da 1.2640 rispettivamente. Ma anche le oceaniche sono salite sopra 0.6650 e 0.6110 mentre il UsdJpy in mattinata era sceso 100 pips, facendo pensare alla BoJ, per poi ritornare pero’ a 159.60 con un movimento che ha smentito l’ipotesi di intervento della banca centrale giapponese.
Stamani troviamo il biglietto verde leggermente più basso ancora, circa 10 20 pips rispetto a ieri sera, in una seduta che non vedrà la pubblicazione di dati significativi nel vecchio continente. Secondo un rapporto della Reuters, il capo del gabinetto giapponese, Yoshimasa Hayashi, ha dichiarato martedì che le autorità risponderebbero adeguatamente all'eccessiva volatilità valutaria.
Questo nuovo avvertimento arriva mentre lo yen giapponese si è avvicinato al livello chiave di 160. Sempre con riferimento alle aspettative sui tassi secondo il FedWatch Tool del CME, gli investitori scontano una probabilità del 67,7% di un taglio dei tassi della Fed a settembre, rispetto al 61,5% della settimana precedente.
IFO TEDESCO IN CALO
L’indicatore Ifo Business per la Germania è inaspettatamente sceso a 88,6 a giugno 2024 da 89,3 a maggio, al di sotto delle previsioni di 89,7. L'indicatore delle aspettative è sceso a 89 da 90,4 mentre le prospettive attuali si sono stabilizzate a 88,3. I dati hanno mostrato che il sentiment delle aziende è peggiorato e che l’economia tedesca ha difficoltà a superare la stagnazione.
Nel settore manifatturiero, il clima economico è peggiorato dopo tre rialzi consecutivi. Il sentiment delle imprese è peggiorato, mentre i fornitori di servizi hanno vedono per contro un futuro più roseo, così come i costruttori che mostrano aspettative meno pessimistiche.
IL PETROLIO TIENE I GUADAGNI
I futures del greggio WTI si sono rimasti a ridosso degli 82 dollari al barile, attestandosi ai livelli più alti degli ultimi due mesi, poiché i rischi geopolitici in Europa orientale e Medio Oriente hanno continuato a sostenerne i prezzi. Sul fronte geopolitico ieri fonti Ucraine hanno parlato di attacchi a 30 impianti russi di stoccaggio , mentre la stessa Russia ha accusato gli Stati Uniti di un attacco missilistico ucraino sulla Crimea occupata e ha messo in guardia sulle conseguenze non specificate.
L’UE ha inoltre imposto sanzioni a più di due dozzine di navi che trasportavano petrolio russo e ha emesso il divieto di ricaricare gas naturale liquefatto (GNL) russo nell’UE per la spedizione verso altri paesi. Tutto ciò riduce l’offerte e alimenta tensioni sulla domanda, mantenendo il prezzo del petrolio sopra quota 80, almeno per ora. Tecnicamente sono da osservare target possibili in are 88.00.
AUSTRALIA, SALE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
L'indice australiano della fiducia dei consumatori del Westpac-Melbourne Institute è aumentato dell'1,7% su base mensile, raggiungendo il massimo di 3 mesi a 83,6 a giugno 2024, passando dal calo dello 0,3% di maggio.
Pur segnando il primo aumento in quattro mesi e il dato più alto da febbraio, l’ultimo risultato è rimasto lontano dal livello neutrale di 100 poiché le misure di sostegno fiscale non sono state sufficienti ad alleviare le preoccupazioni sull’elevata inflazione e sugli elevati tassi di interesse. AudUsd in ripresa, a ridosso delle resistenze chiave a 0.6670 80.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Cerca nelle idee per "MICROSOFT"
Il Dow +1,5% per la settimana, mentre NVIDIA decide di riposarsiIl Dow registra un balzo settimanale dell'1,5%, mentre NVIDIA decide di prendersi una pausa dal suo trend rialzista.
A Wall Street si dice:
"Il vero investimento inizia quando vendi, non quando compri." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Con NVIDIA (NVDA) che si è presa una meritata pausa negli ultimi due giorni, venerdì 21 il mercato ha avuto una sessione relativamente tranquilla. Nonostante ciò, alcuni dei principali indici sono riusciti a registrare modesti guadagni durante la scorsa settimana.
Da quando martedì scorso la superstar dell'intelligenza artificiale ha momentaneamente superato Microsoft (MSFT) come l'azienda di maggior valore al mondo, le azioni di NVDA hanno registrato un ribasso significativo. Venerdì 21, il titolo ha perso il 3,2%, accumulando una flessione complessiva del 6,5% in due giorni. Questo movimento ha influenzato anche altre azioni nel settore.
Venerdì 21, si è discusso ampiamente del possibile rallentamento nel boom dell'intelligenza artificiale, anche se è importante notare che tale settore continua a mostrare segnali di crescita. Un breve periodo di consolidamento potrebbe essere salutare per il mercato nel suo complesso.
Durante la sessione di venerdì, il NASDAQ ha registrato un calo dello 0,18% (circa 32 punti), chiudendo a 17.689,36, mentre lo S&P è sceso dello 0,16% a 5.464,62. Entrambi gli indici hanno ora registrato ribassi per più sessioni consecutive. Il Dow Jones è riuscito a guadagnare lo 0,04% (circa 15 punti), portando la sua serie di vittorie consecutive a quattro sessioni.
Questo piccolo guadagno ha anche permesso al Dow Jones di registrare la migliore performance settimanale con un aumento dell'1,5% nei quattro giorni. È stato un ottimo risultato per un indice che recentemente ha giocato un ruolo più modesto rispetto al colosso dell’intelligenza artificiale. L'ultima volta che il Dow Jones ha visto un aumento settimanale dell'1% è stato a metà maggio, quando si avvicinava ai 40.000 punti.
L'S&P è cresciuto dello 0,6% questa settimana, mentre il NASDAQ è rimasto piatto, anche se tecnicamente ha chiuso appena sopra il livello precedente di un punto. È evidente quanto questi indici siano ora correlati a NVDA, dato che hanno iniziato la settimana con guadagni nei primi due giorni prima che il leader dell'intelligenza artificiale prendesse una pausa. Inoltre, la settimana scorsa il NASDAQ ha guadagnato oltre il 3% e ha stabilito un record con sette sessioni consecutive di crescita fino a giovedì. Ad ogni modo, sia l'S&P che il NASDAQ hanno registrato un aumento in otto delle ultime nove settimane.
Il principale evento atteso per questa settimana è l'indice delle spese per consumi personali (PCE) di venerdì 28. Recentemente, abbiamo visto un buon andamento nei rapporti sull'inflazione, con dati CPI e PPI rispettabili all'inizio del mese. Anche il più recente dato del PCE è stato incoraggiante, con risultati principalmente in linea con le aspettative.
Questa volta, le previsioni indicano un aumento dell'indice PCE del 2,6%, mentre il PCE core dovrebbe segnare un incremento del 2,6%. Entrambi i valori sarebbero leggermente inferiori rispetto al mese precedente (2,7% e 2,8%, rispettivamente), confermando una tendenza al raffreddamento che gli investitori sperano porti a uno o forse due tagli dei tassi prima della fine dell’anno.
Un dato PCE in linea o inferiore alle previsioni riaffermerebbe la probabilità che la Fed inizi a ridurre i tassi di interesse entro la fine dell’anno, contribuendo a dissipare eventuali incertezze di mercato. Tuttavia, se i numeri dovessero risultare superiori, potrebbero alimentare dubbi crescenti e aspettative di una politica monetaria più restrittiva, con potenziali impatti sull'attività di mercato.
Personalmente, ritengo probabili dati favorevoli, poiché sembra che la tendenza dell'inflazione sia in discesa costante.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Sono entusiasta di condividere con voi i risultati eccezionali che ho ottenuto grazie a una scommessa vincente nel trading.
Nel dicembre 2023, ho lanciato un'iniziativa con i miei trader che ha ottenuto un successo straordinario. L'oggetto di questa scommessa è stato un ETF chiamato WISDOMTREE NASDAQ 100 3X DAILY LEVERAGED (QQQ3 - IE00BLRPRL42).
Ieri, 20 giugno, ho festeggiato un rendimento del +62% per questo ETF da quando è iniziata la scommessa.
Ecco i termini della scommessa che abbiamo concordato:
- Obiettivo del 100% di profitto entro il 31 dicembre 2024: Se raggiungo questo obiettivo, terrò l'intero premio della scommessa per me stesso.
- Obiettivo intermedio tra il 50% e il 100% di profitto entro il 31 dicembre 2024: In questo caso, restituirò 300 € dei 600 € pagati come scommessa e terrò i restanti 300 € come premio.
- Obiettivo inferiore al 50% di profitto entro il 31 dicembre 2024: Se non raggiungo almeno il 50% di profitto o subisco perdite, restituirò l'intero importo di 600 € scommesso.
Sono felice di annunciare che sei mesi dopo l'inizio della scommessa, abbiamo già raggiunto il primo obiettivo con un rendimento attuale del +50%.
Ringrazio sinceramente tutti coloro che hanno creduto in me e nel team di Marco Bernasconi Trading. Questo risultato è il frutto della nostra fiducia reciproca e della collaborazione. Grazie a tutti i partecipanti e a chi continua a seguirmi quotidianamente.
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e nuove opportunità!
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
ReNew Energy Global Plc (RNW)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Le triple streghe stringono il mercato
Riepilogo del mercato:
Gli indici di mercato ampi hanno mostrato pochi movimenti venerdì 21, poiché l'evento delle opzioni "Triple Witching" ha compresso i mercati in un range ristretto. Sia l’S&P 500 (-0,16%) che il Nasdaq 100 (-0,24%) hanno chiuso leggermente in ribasso nel corso della giornata.
Il triplo witching si riferisce alla scadenza simultanea di tre diversi tipi di derivati finanziari nello stesso giorno: opzioni su azioni, futures su indici azionari e opzioni su indici azionari. Questo evento si verifica trimestralmente il terzo venerdì di marzo, giugno, settembre e dicembre. Il triplo witching può aumentare il volume degli scambi e la volatilità, ma in questo caso ha provocato una diminuzione poiché il mercato è rimasto confinato e i rivenditori di opzioni hanno incassato gli ultimi premi.
Nvidia non è riuscita a evitare una giornata tranquilla, perdendo il 3,22% e chiudendo in ribasso per la seconda giornata consecutiva. Anche molti altri titoli legati all'intelligenza artificiale hanno registrato perdite venerdì 21, tra cui Broadcom (-4,38%), Qualcomm (-1,36%) e Micron (-3,22%).
Secondo l’S&P Composite PMI, nell’ultimo mese abbiamo assistito a una ripresa dell’attività del settore privato, con il dato che ora è al livello più alto dal 2022. È interessante notare anche che i prezzi delle case sono saliti a maggio fino a un nuovo massimo, con il prezzo mediano nazionale delle case esistenti che ha raggiunto i 419.300 dollari, segnando un aumento del 5,8% rispetto all'anno precedente nonostante i tassi ipotecari elevati abbiano limitato il numero di vendite.
È interessante notare che l’inventario immobiliare misurato dal conteggio delle inserzioni attive negli Stati Uniti ha raggiunto nuovi massimi a maggio, toccando quota 787.000, il numero più alto dal agosto 2020, sebbene resti ancora ben al di sotto delle medie storiche.
Questa settimana ci saranno un paio di rapporti economici critici per cui gli investitori dovrebbero essere preparati.
La cosa più importante è che venerdì 21 riceveremo i dati sull'inflazione PCE e Core PCE, la misura preferita dalla Federal Reserve per le variazioni dei prezzi. Un numero pari o inferiore alle previsioni dovrebbe confermare che la Fed probabilmente inizierà ad abbassare i tassi di interesse entro la fine dell’anno e tranquillizzare ogni dubbio del mercato. Tuttavia, se i numeri dovessero rivelarsi elevati, potrebbero aumentare i dubbi e le aspettative di un “rialzo più duraturo”, probabilmente scuotendo l’attività del mercato. Personalmente, propendo per numeri favorevoli, poiché il trend dell'inflazione sembra essere in costante calo.
Gli analisti prevedono che il PCE (YoY) aumenterà del 2,6%, rispetto al 2,7% del mese scorso. Si prevede che il PCE core (su base annua) sarà del 2,6%, rispetto al 2,8% del mese precedente.
Inoltre, giovedì verrà pubblicata la seconda revisione del PIL del primo trimestre, che potrebbe riservare sorprese o confermare le attese. Le previsioni indicano un aumento annualizzato dell'1,3%.
Man mano che ci avviciniamo ai mesi estivi, il mercato sembra entrare in una fase di stasi. Non mi aspetto troppa azione questa settimana fino alla pubblicazione dei principali dati economici, anche se è sempre possibile essere sorpresi dagli eventi.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
Le azioni rispondono al trend di NVIDIA con un calo dai massimiLe azioni rispondono al trend di NVIDIA con un calo dai massimi
A Wall Street si dice:
"Investire richiede un'attenta ricerca e pazienza. Non cercare scorciatoie." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
La superstar dell'intelligenza artificiale NVIDIA (NVDA) ieri ha interrotto la sua ascesa vertiginosa, che l'aveva recentemente portata a diventare l'azienda di maggior valore al mondo, offrendo così al NASDAQ l'opportunità di prendersi finalmente una pausa dalla sua serie di vittorie da record.
L'indice ad alto contenuto tecnologico è scivolato dello 0,79% (circa 140 punti) a 17.721,59, ponendo fine a sette sessioni consecutive di massimi di chiusura. Allo stesso modo, l'indice S&P; è sceso dello 0,25% a 5.473,17, segnando la seconda performance negativa negli ultimi otto giorni. Nonostante ciò, entrambi gli indici hanno registrato nuovi massimi intraday nella mattinata.
NVDA è scesa del 3,5% ieri, nella sua prima sessione da quando ha superato Microsoft (MSFT) come azienda di maggior valore al mondo grazie al potenziale illimitato dell'intelligenza artificiale. Anche la maggior parte dei semiconduttori correlati ha registrato perdite, tra cui ARM Holdings (ARM, -7,7%), Micron (MU, -6%), Qualcomm (QCOM, -5,1%), Taiwan Semiconductor (TSM, -2,4%) e Super Micro Computer (SMCI, -0,3%).
Questo pullback è stato accolto positivamente, indicando una possibile correzione a breve termine, dato che l'S&P; 500 e il Nasdaq sono significativamente al di sopra delle loro medie mobili di 21 settimane e 21 giorni, con livelli RSI ipercomprati.
Il mercato azionario si trova attualmente in un periodo che potrebbe rivelarsi piuttosto tranquillo fino dopo il 4 luglio, con poche notizie significative che potrebbero influenzare i movimenti di mercato. Questo periodo potrebbe rappresentare un'opportunità per Wall Street di capitalizzare ulteriori profitti, dopo il robusto rally del primo semestre, mentre ci avviciniamo alla stagione degli utili del secondo trimestre.
Nel frattempo, ieri il Dow Jones, pur con meno attenzione sulla tecnologia, è riuscito a registrare una serie positiva di tre giorni, con un guadagno dello 0,77% (quasi 300 punti) chiudendo a 39.134,76. L'ultima volta che il Dow ha superato entrambi gli altri indici è stata esattamente due settimane fa, il 6 giugno.
Ieri sono stati pubblicati dati che suggeriscono un possibile rallentamento dell'economia. Le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione sono state di 238.000 la scorsa settimana, superando le previsioni di 235.000 e segnando il record più alto del 2024 fino ad ora. Inoltre, i nuovi progetti immobiliari pari a 1,28 milioni sono stati inferiori alle stime, mostrando un calo del 5% rispetto al mese precedente, indicando un impatto negativo dei tassi più elevati sul settore immobiliare.
Questi dati sostengono l'idea di un possibile taglio dei tassi, sebbene il recente discorso della Fed indichi che i membri sono cauti nel reagire troppo presto, rimanendo fedeli al loro mantra di essere "dipendenti dai dati". Tuttavia, gli investitori monitorano da vicino il mercato dei futures FedWatch del CME, che indica aspettative di una mossa a settembre e forse ulteriori tagli successivi.
Nonostante una giornata di ieri meno dinamica, tutti i principali indici entrano nella sessione di venerdì con guadagni per questa settimana abbreviata. Sorprendentemente, il Dow è in testa con un aumento di oltre l’1% negli ultimi tre giorni. L'S&P; è in crescita di quasi l'1%, mentre il NASDAQ mostra un modesto guadagno di circa lo 0,2%. Entrambi gli indici hanno registrato aumenti in sette delle ultime otto settimane.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Sono entusiasta di condividere con voi i risultati eccezionali che ho ottenuto grazie a una scommessa vincente nel trading.
Nel dicembre 2023, ho lanciato un'iniziativa con i miei trader che ha ottenuto un successo straordinario. L'oggetto di questa scommessa è stato un ETF chiamato WISDOMTREE NASDAQ 100 3X DAILY LEVERAGED (QQQ3 - IE00BLRPRL42).
Ieri, 20 giugno, ho festeggiato un rendimento del +62% per questo ETF da quando è iniziata la scommessa.
Ecco i termini della scommessa che abbiamo concordato:
- Obiettivo del 100% di profitto entro il 31 dicembre 2024: Se raggiungo questo obiettivo, terrò l'intero premio della scommessa per me stesso.
- Obiettivo intermedio tra il 50% e il 100% di profitto entro il 31 dicembre 2024: In questo caso, restituirò 300 € dei 600 € pagati come scommessa e terrò i restanti 300 € come premio.
- Obiettivo inferiore al 50% di profitto entro il 31 dicembre 2024: Se non raggiungo almeno il 50% di profitto o subisco perdite, restituirò l'intero importo di 600 € scommesso.
Sono felice di annunciare che sei mesi dopo l'inizio della scommessa, abbiamo già raggiunto il primo obiettivo con un rendimento attuale del +50%.
Ringrazio sinceramente tutti coloro che hanno creduto in me e nel team di Marco Bernasconi Trading. Questo risultato è il frutto della nostra fiducia reciproca e della collaborazione. Grazie a tutti i partecipanti e a chi continua a seguirmi quotidianamente.
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e nuove opportunità!
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
CleanSpark (CLSK)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Ieri i mercati azionari hanno registrato un calo dai massimi storici, con l’S&P; 500 che ha perso lo 0,25% e il Nasdaq 100 che ha visto un ribasso dell’0,8%, influenzato principalmente dalla vendita dei titoli legati all'intelligenza artificiale.
Durante la sessione di ieri mattina, sono emersi anche alcuni dati economici rilevanti. I nuovi progetti di costruzione, pari a 1,28 milioni su base annua, sono risultati significativamente inferiori alle stime di 1,38 milioni, segnando un calo del 5% rispetto al mese precedente. Questo calo inaspettato indica che i tassi d'interesse più elevati potrebbero avere un impatto negativo sul mercato immobiliare residenziale.
Inoltre, l'inventario immobiliare è salito ai massimi recenti, raggiungendo 787.000 unità attive negli Stati Uniti, il livello più alto dal settembre 2020, anche se rimane al di sotto delle medie a lungo termine.
Anche i dati iniziali sulle richieste di sussidio di disoccupazione di ieri mattina hanno mostrato risultati superiori alle stime. Con 238.000 richieste, sebbene in calo di 5.000 rispetto alla lettura precedente, il dato è stato superiore ai 235.000 previsti, segnando la seconda cifra più alta dal agosto 2023.
In termini di politica dei tassi di interesse, ieri abbiamo ricevuto notizie da due banche centrali. La Banca d'Inghilterra ha confermato il mantenimento del tasso base al 5,25%, in linea con le aspettative di mercato e con il comitato politico diviso con un voto di 7-2 per il mantenimento dei tassi. Questo suggerisce un graduale spostamento verso una politica monetaria più accomodante mentre i dati economici continuano a migliorare.
In aggiunta, la Banca nazionale svizzera ha tagliato il tasso di riferimento di 25 punti base al 1,25%, conforme alle previsioni di mercato. Questa è la seconda riduzione delle condizioni monetarie da parte della BNS, seguendo il trend globale di allentamento dei tassi di interesse delle banche centrali.
Come anticipato, ieri abbiamo visto gli indici azionari toccare nuovi massimi storici, solo per subire una decisa fase di vendita e chiudere la giornata in territorio negativo. La correzione è stata trainata principalmente dai titoli legati all'intelligenza artificiale, come Nvidia, ARM, Broadcom e Vertiv, tra gli altri.
Nonostante i movimenti al ribasso, specialmente evidenti in ARM, sembra essere stato più un caso di presa di profitto che un cambiamento di tendenza nel megatrend dell'intelligenza artificiale. È importante che gli investitori mantengano questo tema al centro delle loro strategie.
Uno dei modi in cui mi piace analizzare il mercato è guardando agli analoghi storici, alla stagionalità e all'azione dei prezzi. Attualmente, vedo una configurazione simile a quanto osservato nel 2020.
Nel 2020, i mercati hanno affrontato incertezze significative a causa della pandemia di Covid-19, con molti analisti scettici sulla resilienza dei mercati. Tuttavia, le azioni hanno continuato a mostrare forza.
Sebbene l'attuale contesto economico sia diverso, molti esprimono ancora preoccupazioni per un possibile rallentamento economico imminente. Tuttavia, i mercati azionari continuano a dimostrarsi robusti nel loro trend rialzista.
Inoltre, sia nel 2020 che quest'anno, siamo in un anno elettorale, caratterizzato spesso da forti tendenze stagionali.
Entrambi gli anni hanno visto i mercati estivi caratterizzati da un rialzo persistente, con nuovi massimi quasi giornalieri. Nel 2020, questo trend è proseguito fino alla fine dell'estate, seguito da una correzione all'inizio di settembre, aumento della volatilità e un'azione commerciale più incerta fino alle elezioni di novembre.
Prevedo che possiamo assistere a una dinamica simile quest'anno, con probabilità elevate che le azioni continuino a salire durante l'estate. Luglio, in particolare, solitamente si configura come uno dei mesi più forti dell'anno secondo le tendenze stagionali annuali.
Naturalmente, questa è una visione di trading flessibile che si adatterà man mano che nuovi dati emergono. Tuttavia, per ora, questo rappresenta il mio scenario base per il futuro: un mercato forte durante l'estate, seguito da una fase più impegnativa prima delle elezioni autunnali.
Pensieri finali
Con pochi dati economici previsti per domani, sarà interessante osservare se la pressione venditrice sulle azioni continuerà. Tuttavia, anche in caso di ulteriori correzioni, rimango concentrato sui numerosi catalizzatori positivi che supportano il mercato rialzista attuale.
Fino a quando non ci saranno cambiamenti significativi nella situazione, il focus rimarrà sull'acquisto di titoli di alta qualità.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
Attesa per qualche correzione importanteWall Street ieri ha faticato a guadagnare ancora terreno, e i precedenti rallies hanno generato dei pullback di breve termine anche dovuti, che hanno visto l'S&P 500 chiudere in rosso dello 0,2%, dopo aver brevemente raggiunto un nuovo massimo di 5.500. Allo stesso modo, il Nasdaq si è ritirato dello 0,8% rispetto ai livelli record precedenti, riflettendo un calo nella performance delle megacap tecnologiche. Nel frattempo, il Dow è salito di 300 punti, sostenuto da Amazon (+1,8%) e Salesforce (+4,3%).
Il colosso dei chip Nvidia ha ridotto i guadagni precedenti ed è sceso del 3,5%, perdendo il record di più grande azienda al mondo per capitalizzazione di mercato. Nel frattempo, Microsoft e Apple hanno perso rispettivamente lo 0,1% e il 2,1%. Gli investitori, probabilmente, hanno approfittato per prendere qualche beneficio e profitto. Per quanto tempo ancora, infatti, si potrà pensare che le megacap possano continuare a sostenere i principali indici azionari, specialmente in un contesto nel quale emergono ogni giorno prove crescenti che l’economia statunitense sta lentamente perdendo la sua resilienza?
VALUTE
Poco mosse le principali coppie valutarie, con il dollaro che rimane non lontano dai massimi contro euro e sterlina, ma soprattutto contro Jpy e Chf, salito per la mancanza della Boj da un lato e per la decisione sui tassi dall’altro. EurUsd ha già testato due volte 1.0700 senza romperlo mentre il Cable dopo il nulla di fatto della Boe, è sceso sui supporti chiave di 1.2650. Poca volatilità di breve termine, ma attenzione allo Jpy perché ci avviciniamo ai livelli di 160, area di possibile intervento della BoJ che ieri, attraverso il portavoce valutario Kanda, ha messo in guardia i mercati dagli eccessi contro Jpy.
Intereessanti i movimenti dei cross contro franco svizzero, in ripresa, in un contesto però nel quale, il risk off fatica a riemergere. E tutti sanno quanto sia importante il ritorno dell’appetito al rischio per vedere un franco svizzero in indebolimento strutturale. Sul fronte notizie, attenzione perché oggi è il giorno delle tre streghe, giornata che di solito porta ad alta volatilità di breve termine, specialmente nel primo pomeriggio.
BOE, TASSI FERMI MA...
La Banca d'Inghilterra ha deciso di mantenere il tasso ufficiale al 5,25% durante la riunione di giugno, come previsto, con due soli membri dei nove votanti che sostenevano una diminuzione dello 0.25% La maggioranza dei membri del board si è invece posizionata per un nulla di fatto in ragione del miglior bilanciamento di una decisione del genere. I recenti indicatori economici mostrano che l’inflazione è tornata al target del 2%, spinta dalla dalle aspettative di ribasso dell’inflazione e dal calo dei prezzi dell’energia rispetto all’anno precedente.
La crescita del PIL ha superato le aspettative, ma i dati sottostanti suggeriscono un ritmo di crescita più lento. L’MPC ha riconosciuto un mercato del lavoro più flessibile e si impegna a mantenere una politica monetaria restrittiva fino a quando i rischi di inflazione non diminuiranno in modo sostenibile. Rimangono vigili sulle persistenti pressioni inflazionistiche e adegueranno la politica, se necessario, sulla base dei prossimi dati economici e delle previsioni.
SNB TAGLIA IL COSTO DEL DENARO
La Banca nazionale svizzera ha ridotto il tasso di riferimento di 25 punti base all’1,25% nel giugno 2024, secondo ribasso consecutivo, in linea con le aspettative del mercato, e in ragione di una diminuzione della pressione inflazionistica di fondo e della forza del franco svizzero. Questo aggiustamento mira a mantenere condizioni monetarie adeguate, con l’inflazione attualmente guidata principalmente dall’aumento dei prezzi dei servizi domestici.
La nuova previsione condizionale di inflazione della BNS è simile a quella di marzo, ovvero un'inflazione media annua dell'1,3% nel 2024, dell'1,1% nel 2025 e dell'1,0% nel 2026, assumendo che il tasso di riferimento rimanga all'1,25%. La Banca nazionale prevede una crescita moderata del PIL, pari a circa l’1% nel 2024 e all’1,5% nel 2025, con un leggero aumento della disoccupazione.
Prima della decisione, il franco era vicino ai massimi di 3 mesi contro il dollaro e ai massimi di 4 mesi contro l’euro, poiché le turbolenze politiche in Francia e l’ascesa dei partiti di estrema destra alle elezioni del Parlamento europeo ne avevano favorito il rialzo. Dopo la decisione EurChf e UsdChf hanno recuperato rispettivamente lo 0.50% e l’1% circa per poi stabilizzarsi.
JOBLESS CLAIMS
Il numero di persone che richiesto l'indennità di disoccupazione negli Stati Uniti è diminuito da 5.000 a 238.000 nella seconda settimana di giugno, al di sopra delle aspettative del mercato di 235.000, segnando il secondo valore più alto dall'agosto del 2023, solo dietro il conteggio delle 243.000 richieste rivisto al rialzo dalla settimana precedente.
Coerentemente, le richieste di disoccupazione pendenti sono aumentate da 15.000 a 1.828.000 nella prima settimana di giugno, il livello più alto da gennaio, a testimonianza del fatto che i disoccupati stanno avendo maggiori difficoltà nel trovare un lavoro adeguato. I risultati sono stati un’ulteriore prova di un indebolimento del mercato del lavoro statunitense, e rafforzano le ragioni a favore di più di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, nel caso in cui l’inflazione dovesse convergere verso il suo obiettivo.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.06.2024E’ di nuovo la “tech” a spingere in alto i listini azionari Usa.
La corsa di Nvidia è inarrestabile: ora è nr. 1 Mondiale per capitalizzazione di mkt.
Clima più disteso sul fronte politico francese: salgono le Borse UE.
Inflazione Europea confermata a +2,6% a Maggio, si spera in calo a giugno.
Non ci sono state novità dal dato definitivo sull’inflazione Europea di maggio: la variazione annuale conferma +2,6% a maggio, in risalita da +2,4% di aprile, con mese in corso che potrebbe segnare un calo, grazie al confronto con un giugno 2023 “caldo”.
In Francia, a tranquillizzare i mercati, ci pensa Marine Le Pen, leader del Front National, partito di destra radicale, che promette di collaborare in un’eventuale Governo col Presidente Emmanuel Macron: si placano, almeno momentaneamente, le paure innescate la scorsa settimana dal voto per il Parlamento europeo, che ha visto una forte avanzata delle “destre” in diversi Paesi europei, tra cui la Francia.
Cosicchè, dopo la scivolata post-voto europeo, anche ieri le Borse europee sono tornate a salire: Milano è stata la migliore, +1,24%, Parigi +0,76%, Londra +0,62%, Francoforte +0,36%.
Poco importa che anche nel Vecchio Continente la prospettiva di una rapida discesa del costo del denaro sia sempre più labile: ieri, 18 giugno, il vice Presidente della Banca centrale Europea Luis de Guindos, ha dichiarato che "le proiezioni vengono aggiornate ogni 3 mesi, la prossima volta a settembre, e questo è uno dei momenti più significativi e interessanti...per decidere l'evoluzione dei tassi d’interesse".
Caduta dunque l’ipotesi di un nuovo taglio alla prossima riunione di luglio, i mercati guardano ora a settembre come prima data utile per la riduzione dei tassi.
Negli Stati Uniti Wall Street continua ad aggiornare record grazie alla straordinaria performance delle azioni big-tech: ieri abbiamo registrato il 31’ massimo storico dell’indice S&P500, +0,25%, e gli ulteriori piccoli progressi del Dow Jones, +0,15%, facendo chiedere a molti operatori se ci si trovi al cospetto di una nuova “bolla”. Nvidia ha superato Microsoft ed ora, per valore, e’ la nr 1 al Mondo.
L'economia Usa “tira”, creando le condizioni per un mercato del lavoro molto prospero e consumi privati in solido progresso, ma l’inflazione stenta a scendere, e la prospettiva dei tagli dei tassi diventa una sorta di “orizzonte fuggente”, come rivelano le parole di Patrick Harker, Presidente della Regional Fed di Philadelphia: “un solo taglio ai tassi, sulla base dei dati attuali, è la previsione più appropriata”.
Macro Usa: a maggio le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono salite solo +0,1% mese su mese, contro attese di +0,2%, da confrontare col -0,2% di aprile (rivisto dall'iniziale +0,0%). Su base annua crescono del +2,3%, la dinamica più contenuta degli ultimi 12 mesi: ciò pare testimoniare l’atteso rallentamento della fiducia e dell’incontenibile smania consumista delle famiglie Usa.
Tuttavia, dopo i dati in leggero raffreddamento sull’inflazione Usa di maggio, è salita la probabilità di un taglio a settembre: secondo il FedWatch Tool del Cme Group, dal 46,8% di mercoledì scorso, data in cui la FED, come previsto, ha lasciato i tassi invariati, è salita all’odierno 56,7%.
Di segno opposto l’andamento della produzione industriale Usa, che a maggio è andata meglio delle attese, +0,9%, sopra le attese di consenso che vedevano un aumento di +0,3%.
Macro Europea: in Germania l'indice Zew, sondaggio condotto su una base di 350 operatori economici, sembra migliorare la fiducia sul futuro dell'economia: l’indice resta in territorio negativo, cioè sotto la soglia di 50, ma è risalito a giugno a 47,5 punti dai 47,1 di maggio.
Regno Unito: rallenta il tasso d’inflazione: il +2,0% di maggio è il più basso da luglio 2021, ed il suo calo dal +2,3% di aprile era previsto. Su base mensile l'indice dei prezzi al consumo (CPI) è salito +0,3% a maggio, come nel mese precedente. L'inflazione è dunque scesa al target del 2% anelato dalla Banca d'Inghilterra, facendo sperare nel 1’ taglio dei tassi in una delle prossime due riunioni della BoE.
Clima più disteso, forse grazie ai toni più pacati sulla prospettiva politica francese, anche sul comparto obbligazionario: lo spread tra Btp decennale italiano e omologo Bund tedesco è sceso a 148 bps, mentre il rendimento del BTP 10 anni benchmark e’ calato a 3,85%. Anche negli Usa s’è vista un’interessante discesa dei rendimenti dei Treasury bonds: quello del decennale ha perso -6 bps a 4,22%.
Il generale clima di “risk-on” ha favorito il recupero del prezzo del petrolio: quello del Wti è salito +1,1% a 81,2 Dollari/barile. In rialzo, +1,6% a 34,8 Euro/MWh, quello del prezzo del gas naturale europeo sulla piattaforma TTF Amsterdam.
Oggi, 19 giugno, le Borse Europee sono ripartite incerte, confermando tuttavia i progressi dei primi 2 giorni della settimana: uno dei momenti più attesi è quello della pubblicazione, da parte della Commissione Europea, delle procedure per eccesso di deficit dei Paesi membri, che interesserà certamente Italia e Francia.
L’euforia per Nvidia e la tecnologia ha di nuovo contagiato i comparti “tech” listini asiatici, ed in particolare Taiwan, Corea e Giappone dove molte società quotate fornitrici di componenti potrebbero giovarsi dei piani di sviluppo di Apple ed altre “big” americane e cinesi nell’Intelligenza Artificiale. Brilla Hong Kong, +2,9%, e Seoul 1,2%. Piccolo progresso per Tokio, +0,3%.
Oggi, 19 giugno, Wall Street sarà chiusa per le celebrazioni di Juneteenth, cioè la fine della schiavitù negli Usa.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Breakout IA di Apple: dove può arrivare?Il prezzo delle azioni Apple (AAPL) è salito a livelli record la scorsa settimana sulla scia della recente incursione del gigante tecnologico nel comparto dell’intelligenza artificiale generativa (IA). Mentre gli investitori sono al settimo cielo per questa svolta, è lecito chiedersi a che livello sarà in grado di issarsi e se questo momentum sia sostenibile.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Il catalizzatore: IA generativa e nuovo ciclo di vendite iPhone
L'entusiasmo alla base del rally di Apple è stato innescato dall'annuncio delle sue proposte in tema di IA generativa. Dopo un periodo di relativo silenzio riguardo alle sue ambizioni in ambito di IA, Apple ha rotto gli indugi, affiancando altri giganti tech, tra cui Microsoft e Google, che hanno già conseguito traguardi importanti nel segmento dell’intelligenza artificiale.
L'IA generativa ha il potenziale per rivoluzionare diversi aspetti dell'ecosistema di prodotti Apple. Basti pensare alla possibile evoluzione di Siri o ai sensibili miglioramenti attuabili per i dispositivi hardware. La risposta entusiasta del mercato è sintomo della fiducia che le iniziative di Apple in materia di IA possano aprire una nuova era di innovazione e crescita dei ricavi.
Un altro fattore che ha favorito l'impennata è la possibilità che abbia inizio un sostenuto ciclo di acquisto di nuovi dispositivi iPhone. Forte di un parco di oltre 1,5 miliardi di utenti iPhone in tutto il mondo, l'introduzione di nuove funzionalità basate sull'intelligenza artificiale potrebbe dare il là a una massiccia ondata di nuove vendite.
Storicamente, le vendite di nuovi modelli di iPhone sono state una rilevante fonte di guadagni per Apple. L'integrazione di funzionalità avanzate di intelligenza artificiale potrebbe indurre la sua base utenti ad aggiornare i dispositivi, consolidando ulteriormente la quota di mercato di Apple e favorendone i risultati finanziari.
Il breakout: grafico giornaliero a candele:
Il grafico giornaliero a candele di Apple evidenzia la rilevanza dell'andamento dei prezzi osservato la scorsa settimana. Le azioni hanno oltrepassato un'area di resistenza chiave creata dai massimi di luglio e dicembre dello scorso anno. Il breakout era allineato con il trend rialzista pluriennale del titolo e sostenuto da un ingente volume.
Tuttavia, i canali di Keltner, che circoscrivono una banda ATR pari a 2,25 attorno a una media mobile esponenziale (EMA) a 20 giorni, indicano che il prezzo delle azioni Apple è sovraesteso nel breve periodo. Il breakout di Apple ha visto le azioni fuoriuscire dal canale Keltner superiore, gettando le basi per un rientro dei prezzi nella media nel caso in cui gli acquirenti che hanno acquistato durante il breakout decidessero di passare all’incasso.
Data la conformazione del trend a lungo termine di Apple, c’è da attendersi che la zona di resistenza infranta rappresenti una fondamentale area di supporto nelle settimane a venire. Questo livello strutturale coincide attualmente con l'EMA a 20 giorni.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Fed nulla di fatto, come previstoLa Federal Reserve ha mantenuto, come previsto, l'intervallo obiettivo dei Fed Funds stabile tra il 5,25% e il 5,50%, per la settima riunione consecutiva. I rappresentanti del Fomc, hanno lasciato intendere che non è ancora il momento di ridurre i tassi finché non saranno certi che l’inflazione si sta muovendo in modo sostenibile verso il 2%. Nel frattempo, il dot plot mostra che i politici prevedono solo un taglio dei tassi quest’anno e quattro riduzioni nel 2025.
A marzo, la Fed prevedeva tre tagli nel 2024 e tre nel 2025. Per quel che riguarda le previsioni, la Fed non ha apportato revisioni alle proiezioni di crescita del PIL e vede ancora l’economia in espansione del 2,1% nel 2024, del 2% nel 2025 e nel 2026. Nel frattempo, l’inflazione PCE è stata rivista al rialzo per il 2024 e per l’anno prossimo, ma è stata mantenuta al 2% per il 2026. Anche l’inflazione core PCE è stata rivista al rialzo al 2,8% nel 2024 (rispetto al 2,6%) e nel 2025 (2,3% rispetto al 2,2%), ma è stata mantenuta al 2% per il 2026. I
l tasso di disoccupazione è previsto al 4% per il 2024, stesso come previsto a marzo, ma è atteso leggermente più alto al 4,2% nel 2025 (contro il 4,1%). Va ricordato che dopo la pubblicazione dell’inflazione, secondo lo strumento FedWatch del CME, i mercati vedono una probabilità di un taglio dei tassi di settembre superiore al 70% rispetto al 52% di un giorno fa. Inoltre, la probabilità di tagli è aumentata all’84% a novembre e al 96% a dicembre. Il mercato quindi resta ancora orientato, a differenza dei rappresentanti del board, verso più di un ribasso del costo del denaro.
AZIONARIO NO STOP
Inarrestabili, ancora una volta, le borse americane, con nuovi record storici per l'S&P 500, in rialzo dello 0,9%, per il Nasdaq che ha guadagnato l'1,2% e non è lontano dai 20 mila punti, e per il Dow Jones, in rialzo di circa 265 punti. I dati sull’inflazione inferiori alle attese per gli Stati Uniti hanno di fatto provocato un piccolo terremoto, perché aumentano decisamente le probabilità che la Fed possa tagliare i tassi di interesse quest’anno, e più di una volta.
Il settore immobiliare è stato di gran lunga quello che ha guadagnato di più, seguito dal settore tecnologico e dai materiali. Le megacap sono salite ancora, Microsoft (0,5%), Apple (1,5%), Nvidia (2,3%), Meta (0,6%) e Alphabet (1,6%), mentre Amazon si è stabilizzata. Oracle balza di circa l'11,7% dopo che la società ha annunciato accordi cloud con Google e OpenAI. Le azioni di Home Depot sono aumentate fino al massimo di 4 settimane di 348,92 dollari.
VALUTE
Crollo inatteso del dollaro, dopo la pubblicazione del CPI Usa, uscito inferiore alle attese, con l’EurUsd che dai minimi di ieri a 1.0720, ha riguadagnato oltre 120 pip in poche ore per poi chiudere intorno a 1.0800, dove lo troviamo oggi. Anche il Cable da 1.2730 è salito fino a 1.2860 per poi perdere quasi 100 pip, quindi più di EurUsd, per effetto del recupero di EurGbp, che da 0.8420 di ieri, ha risalito la corrente fino a 0.8455 area.
A sorpresa invece il UsdJpy, dopo aver perso quasi 180 pip da 157.50 a 155.70, ha recuperato quasi tutto tornando in area 157.20. Quindi tutto il mercato, dopo la discesa del biglietto verde, ne ha visto un recupero più o meno marcato con i prezzi che si sono stabilizzati intorno al 50%, eccetto lo Jpy, dei movimenti di ieri sera. A questo punto vedremo se prevarranno le forze pro-dollaro, che riguardano la crisi politica europea, oppure quelle che vedono più tagli dei tassi negli Usa in ragione di una congiuntura che mostra evidenti crepe.
USA, CPI IN CALO
Il tasso di inflazione negli Stati Uniti è, a sorpresa, salito meno del previsto, al 3,3% a maggio 2024, il livello più basso degli ultimi tre mesi, rispetto al 3,4% di aprile e alle previsioni del 3,4%. L’inflazione è diminuita per i generi alimentari, abitazioni, trasporti e abbigliamento. Sono invece aumentati maggiormente i costi dell’energia, con in testa la benzina, il gas e l’olio combustibile.
Rispetto al mese precedente, l’indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato, e ciò rappresenta il minimo da luglio 2022, rispetto alle previsioni di un aumento dello 0,1% e dopo un aumento dello 0,3% ad aprile. Nel frattempo, l’inflazione core è scesa al 3,4% annuo, il tasso più basso da aprile 2021 e inferiore al consenso del 3,5%. Anche il tasso mensile di inflazione core è sceso dallo 0,3% allo 0,2%, migliore rispetto allo 0,3% previsto.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
La settimana della FedIl prossimo mercoledì sarà un giorno critico per gli Stati Uniti, con la pubblicazione del rapporto sull'indice dei prezzi al consumo e la decisione di politica monetaria della Federal Reserve. Le previsioni suggeriscono che il tasso di inflazione annuale rimarrà al 3,4%, mentre il tasso di base potrebbe diminuire leggermente al 3,5%, un nuovo minimo di 3 anni. Rispetto al mese precedente, si prevede che l’IPC principale aumenterà a un ritmo più lento dello 0,2%, mentre l’IPC core è previsto stabile allo 0,3%.
È probabile che la Fed mantenga l’intervallo obiettivo dei fondi federali al 5,25%-5,5%, con l’attenzione del mercato sui suggerimenti di una tempistica di taglio dei tassi e sul numero di riduzioni previste per quest’anno, nonché su nuove proiezioni economiche. Altri dati chiave da monitorare durante la settimana includono il PPI, i prezzi di esportazione e importazione e la lettura preliminare della fiducia dei consumatori del Michigan.
AZIONARIO
Le azioni statunitensi hanno ripiegato venerdì, con l’indice S&P 500 che ha chiuso in ribasso dello 0,1%, al di sotto del suo massimo storico di 5.374. Il Nasdaq è arretrato dello 0,2% e il Dow Jones ha perso 87 punti, dopo che il dato relativo ai NFP ha riproposto il solito mantra, ovvero “good news are bad news” e viceversa. Ciò, secondo la maggior parte degli analisti, significa una cosa sola, niente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Anche se molti ricordano che la vera ragione potrebbe derivare dal fatto che questo è l’anno delle elezioni e nessuno oserà modificare lo scenario economico prima di tale data elettorale, a meno di dati eclatanti sull’inflazione.
Le buste paga non agricole sono aumentate di 272.000 a maggio, superando la stima di 185.000 e l'aumento di 175.000 di aprile. Le probabilità di un allentamento della Fed a settembre sono scese drasticamente al 55% dal 68% prima del rapporto. I settori finanziario, industriale e tecnologico hanno guidato i guadagni, mentre immobiliare, materiali e servizi di pubblica utilità hanno registrato le performance peggiori.
Tra i titoli a grande capitalizzazione, Microsoft, Nvidia e Meta hanno perso ciascuno lo 0,1%, Amazon è scesa dello 0,3% e Alphabet è scesa dell'1,3%, mentre Apple è cresciuta dell'1,5%. Nel corso della settimana, l'S&P 500 ha guadagnato l'1,1%, il Nasdaq l'1,6% e il Dow lo 0,5%.
VALUTE
Sul fronte valutario, dollaro sugli scudi, a spingere tutte le valute concorrenti al ribasso, con l’EurUsd a ridosso del supporto chiave di 1.0790 00 e potenzialità di discesa, nel caso di rottura al ribasso, anche fino a 1.0600. Ma anche sterlina sembra ben indirizzata, con un primo supporto importante a 1.2670 80 al di sotto del quale potremmo tranquillamente iniziare una discesa verso 1.2460, area di minimi di inizio maggio.
UsdJpy non lontano da quel 157.60 158.00 area che potrebbe essere la “line in the sand” della BoJ che a breve sarà nuovamente messa alla prova dalla speculazione. Le oceaniche restano sopra i punti chiave ma sono scese rapidamente con i livelli chiave posti a 0.6560 e 0.6050 60 area rispettivamente per AudUsd e NzdUsd. Sale il franco svizzero con i suoi cross e quindi pressione nuovamente su CadChf, EurChf, AudChf, GbpChf e NzdChf, tutti in calo. Quanto durerà?
La nostra impressione è che il dato sui payrolls sia overvalued dal mercato e in sé porta delle contraddizioni rispetto agli altri numeri sul mercato del lavoro che nelle ultime 3 4 settimane, si sono rivelati importanti e che farebbe pensare che in fondo la Fed taglierà il costo del denaro tra settembre e dicembre. Ergo se nei il dollaro non riuscirà a sfondare velocemente le resistenze chiave, ci aspettiamo un ritorno delle valute concorrenti e una reazione significativa.
EUROPA, UNA SETTIMANA INTENSA
Nel Regno Unito, la prossima settimana sarà caratterizzata da importanti indicatori economici come il rapporto sull'occupazione, i dati mensili sul PIL, sulla produzione industriale, e sulla bilancia commerciale. Si prevede che l'economia britannica potrebbe aver registrato una fase di stallo nel mese di aprile dopo tre mesi di crescita, e che la produzione industriale probabilmente sia diminuita dopo due mesi di guadagni.
Probabilmente il tasso di disoccupazione rimarrà stabile al 4,3%, mentre la crescita media delle retribuzioni regolari dovrebbe rimanere al 5,7%. In Germania i prezzi all'ingrosso dovrebbero aumentare per il terzo mese consecutivo. Inoltre, si prevede che la produzione industriale crescerà sia nell’Eurozona che in Italia. Attenzione anche al dato sul morale dei consumatori, previsto in Svizzera, con attese positive, di raggiungimento del massimo degli ultimi 15 mesi. Non dimentichiamo poi la pubblicazione dei dati sull’inflazione di Eurozona.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Nuovi massimi per NASDAQ, S&P e la star del momento: NVIDIA!Nuovi massimi per NASDAQ, S&P e la star del momento: NVIDIA!
A Wall Street si dice:
"Non fidarti mai troppo dei tuoi investimenti. Sii sempre preparato a cambiare idea." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Questa volta, sembra che NVIDIA (NVDA) abbia il peso necessario per continuare a sorreggere il mercato, con un'altra impressionante performance del leader dell'intelligenza artificiale che ha spinto verso l'alto il settore tecnologico e ha portato ad un nuovo record per due dei principali indici. Anche i dati del mercato del lavoro, più freddi del previsto, hanno contribuito.
Il NASDAQ è salito dell'1,96% (circa 330 punti) a 17.187,90, mentre lo S&P è cresciuto dell'1,18% a 5.354,03, entrambi con chiusure record. NVDA ha guadagnato un altro 5,2% mercoledì dopo la presentazione di nuovi chip, portando il valore dell'azienda a 3 trilioni di dollari. Anche altri titoli della "mag 7" hanno registrato un aumento, in particolare Meta Platforms (META, +3,8%) e Microsoft (MSFT, +1,9%).
Purtroppo, il Dow non ha la stessa esposizione tecnologica, ma ha comunque registrato un aumento per la seconda sessione consecutiva, con un progresso dello 0,25% (circa 96 punti) a 38.807,33.
L'indice potrebbe ottenere un ulteriore impulso se la Fed decidesse di tagliare i tassi, e l'ottimismo per un simile risultato sembra aumentare dopo i recenti dati, come il rapporto ADP di ieri mattina. Le buste paga private hanno aggiunto solo 152.000 posti di lavoro a maggio, il livello più basso da gennaio e al di sotto delle aspettative di 175K.
Ma la vera incognita è cosa potrebbe significare questo per il fondamentale rapporto sull'occupazione di venerdì. Sebbene l'ADP storicamente non sia un grande indicatore per questo evento principale, la percezione di un possibile rallentamento del mercato del lavoro ha aumentato le probabilità di un taglio dei tassi a settembre fino al 70%, secondo il FedWatch Tool del CME. Tuttavia, gli investitori dovrebbero attendere il rilascio di venerdì prima di trarre conclusioni definitive.
I dati ADP sono meno significativi del rapporto sull'occupazione di maggio di venerdì, che prevede un aumento di 190.000 posti di lavoro rispetto ai 175.000 di aprile, con un tasso di disoccupazione atteso al 3,9%.
I rialzisti credono che un rallentamento della crescita occupazionale possa spingere la Fed a tagliare i tassi. Tuttavia, Jay Powell & Co. potrebbero aver bisogno di vedere un maggiore disagio economico prima di intervenire per domare l'inflazione e riportarla più vicina al loro obiettivo del 2%.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Advanced Micro Devices (AMD)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Questa settimana è stata un'altra vittoria per NVIDIA (NVDA), che ha spinto i mercati verso nuovi vertici con una salita sopra i 1200 dollari prima del frazionamento di venerdì. L'entusiasmo ha sollevato tutti i mercati, portando sia l'S&P che il Nasdaq a raggiungere nuovi massimi storici.
La giornata è stata dominata da una nota positiva, con l'S&P in rialzo dell'1,18% e il Nasdaq in crescita del 2,04%.
NVDA
Venerdì sarà una giornata chiave con la divisione 10-1. Nonostante questo non renda le azioni più economiche, molti credono che sia il momento giusto per acquistare prima della divisione. Per ora, il titolo sembra indistruttibile, con il livello Fib a 1242 dollari e un altro obiettivo estremo a 1348 dollari. Tuttavia, rimango cauto, consapevole che anche le azioni più solide possono subire ritracciamenti significativi.
ADP
I dati del rapporto ADP sono stati deludenti, con soli 152.000 posti di lavoro aggiunti rispetto ai 175.000 attesi, il livello più basso da gennaio. Anche il tasso di retribuzione media è diminuito al 7,8%. Questi segnali indicano un possibile rallentamento del mercato del lavoro, alimentando le speranze di un taglio dei tassi da parte della Fed.
ISM
Il rapporto ISM Services Index di maggio ha riportato risultati migliori del previsto, con un indice complessivo di 53,8 rispetto al 51,0 previsto. L'attività commerciale e i nuovi ordini hanno registrato un'accelerazione, indicando una robusta crescita nel settore dei servizi. Tuttavia, rimangono sfide legate al mercato del lavoro e alle pressioni sui costi.
FedWatch
Il rally di questa settimana è stato in parte alimentato dalle crescenti speranze di un taglio dei tassi a settembre. Le probabilità di un taglio dei tassi sono ora intorno al 70% per settembre, con un aumento anche per novembre e dicembre.
Il mercato sembra aver reagito positivamente a questi sviluppi, con una forte domanda che ha caratterizzato l'intera giornata.
Continueremo a monitorare queste dinamiche e a fornire aggiornamenti tempestivi su questi e altri sviluppi del mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Le borse ripiegano su dati negativiLa seduta di ieri è apparsa come una delle più contraddittorie delle ultime settimane, con mercati in decorrelazione tra di loro, e diversi asset che hanno oscillato indipendentemente dalle notizie uscite. I dati Usa, specie i Jolts openings, relativi al mercato del lavoro, usciti peggiori delle attese, avrebbero dovuto riportare euforia sui mercati, in relazione alle maggiori aspettative di cambiamento di politica monetaria della Fed, rispetto alla narrazione attuale, che ancora vede i rappresentanti della banca centrale Usa negare l’eventualità di un abbassamento dei tassi.
Invece, i principali indici statunitensi sono stati scambiati in leggero ribasso non solo relativamente alla Fed, ma anche perché cominciano a sorgere preoccupazioni sulla salute dell'economia statunitense. Le offerte di lavoro JOLTS sono scese molto più delle previsioni a 8,059 milioni, il livello più basso da febbraio 2021, segno che il mercato del lavoro si raffredda.
Nel frattempo, gli ordini alle fabbriche sono aumentati leggermente più del previsto, mentre il PMI ISM pubblicato ieri ha mostrato una sorprendente debolezza nel settore industriale. Il settore energetico è stato il più grande perdente, con Exxon Mobil in ribasso del 2,1% e Chevron in ribasso dell'1,6% dopo che i prezzi del petrolio hanno toccato il minimo di 4 mesi. Tra le megacap, Microsoft (-0,8%), Amazon (-1%), Meta (-0,5%) e Alphabet (-0,6%) hanno chiuso tutte in rosso mentre Apple (0,1%) e Nvidia (0,1%) hanno registrato piccoli guadagni.
VOLA IL FRANCO SVIZZERO
Sul mercato dei cambi, il principale vincitore di questa sessione è stato il franco svizzero che ha continuato a rafforzarsi, come se fossimo in presenza di un crollo dei mercati, in piena avversione al rischio, e addirittura un movimento da panic selling sui cross contro valuta elvetica. EurChf in poco più di 6 sedute ha perso quasi il 3 per cento, scendendo da 0.9920 a 0.9680, senza apparenti notizie, se non che il Cpi svizzero è uscito in linea con le aspettative a +1.4% su base annua. Peraltro, sotto i livelli di riferimento del 2% della SNB, un livello quindi deflattivo che potrebbe anche offrire spazio per un taglio dei tassi nel prossimo futuro.
Anche lo Jpy ha vissuto una giornata di gloria con un movimento contro dollaro che ha portato i prezzi da 157.60 a 154.50, oltre i 300 pip, guidati da liquidazioni di posizioni short Jpy accumulate da big players in questi ultimi mesi. Movimento lento e strutturale, che nulla ha a che vedere con un intervento della BoJ.
Discese importanti quindi per tutti i cross di Chf e Jpy che hanno tenuto sotto pressione anche le majors, con EurUsd e Cable che dopo aver superato quota 1.0900 e 1.2800, hanno ripiegato per effetto di vendite di EurChf, EurJpy, GbpChf, GbpJpy, nonché AudJpy, AudChf, NzdChf e NzdJpy. EurUsd e Cable quindi nel range solito senza grandi movimenti impulsivi, ma derivati dalle due valute rifugio Jpy e Chf, come detto.
Sulle oceaniche non c’è molto da dire, nel senso che Aud ha leggermente ripiegato ieri sulle aspettative di crescita del Pil inferiori alle attese ma poi nella notte ha recuperato riportandosi a 0.6650. Di fondo siamo ancora in un leggero trend rialzista.
LA TENSIONE AUMENTA MA NON SUI RENDIMENTI
Martedì il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso al 4,35%, il minimo in circa tre settimane, poiché i dati recenti provenienti dagli Stati Uniti continuano a rafforzare l’opinione secondo cui la Fed è pronta ad avviare il ciclo di allentamento a settembre. Le offerte di lavoro JOLTS sono scese molto più delle previsioni, al livello più basso da febbraio 2021, segno che il mercato del lavoro continua a raffreddarsi.
Ieri, l’ISM PMI ha mostrato una sorprendente debolezza nel settore industriale, facendo scendere il rendimento di riferimento di quasi 10 punti base. Gli investitori ora vedono una probabilità del 65% di un taglio a settembre e del 77% di uno a novembre.
JOLTS DELUDENTI
Il numero di offerte di lavoro è diminuito di 296.000 rispetto al mese precedente a 8,059 milioni nell’aprile 2024, il livello più basso da febbraio 2021 e mancando il consenso del mercato di 8,34 milioni. Nel corso del mese, le offerte di lavoro sono diminuite nell'assistenza sanitaria e sociale nell'istruzione statale e locale, ma sono aumentate nei servizi educativi privati.
Va ricordato altresì che i nuovi ordini di manufatti statunitensi sono aumentati dello 0,7% rispetto al mese precedente raggiungendo i 588,2 miliardi di dollari nell’aprile 2024, lo stesso di marzo e leggermente al di sopra delle aspettative del mercato di un aumento dello 0,6%. Gli ordini per l'industria dei beni durevoli sono aumentati dello 0,6%, trainati da forti aumenti per macchinari (1,9%), metalli primari (1,3%), computer e prodotti elettronici (0,6%) e mezzi di trasporto (1,1%).
DATI IN ASIA
Nella notte sono usciti i dati sul Pil in Australia, usciti al di sotto delle previsioni, a +0,1% su base trimestrale nel quarto trimestre del 2023, rallentando rispetto a un aumento dello 0,3% rivisto al rialzo nel quarto trimestre e risultando inferiore alle previsioni del mercato dello 0,2%. Questo è stato il decimo periodo di crescita trimestrale, ma il ritmo più debole in 6 trimestri, in un contesto di domanda interna debole, un ulteriore calo degli investimenti fissi e un rallentamento del commercio netto.
Dalla Cina invece arriva il dato sul Pmi dei servizi della regione del Caixin, salito a 54,0 a maggio 2024 da 52,5 ad aprile, sopra alle previsioni di 52,6. È stato il 17° mese consecutivo di espansione dell’attività dei servizi, segnando il ritmo più rapido da luglio 2023, poiché i nuovi ordini e i nuovi ordini di esportazione sono cresciuti maggiormente in un anno grazie al rafforzamento della domanda interna ed esterna.
L’occupazione è aumentata per la prima volta in quattro mesi, con il tasso di crescita più rapido da settembre 2023, mentre il lavoro arretrato ha continuato a diminuire. Infine, va segnalato il dato sul Pmi dei servizi redatto dalla banca giapponese Au Jibun, rivisto al rialzo a 53,8 da un dato preliminare di 53,6. Detto questo, l'ultimo risultato è stato inferiore al picco di 8 mesi di aprile di 54,3, segnando la crescita più debole nel settore dei servizi da febbraio.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Peggiorano i dati USALa sorpresa di ieri è arrivata dai dati Usa che, questa volta, hanno evidenziato un rallentamento dell’Ism manufacturing Pmi, che ha indicato una contrazione più grande del previsto nel settore manifatturiero. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno tagliato alcuni dei guadagni iniziali, ma hanno ugualmente chiuso a +0.11% e +0.56% rispettivamente, mentre il Dow Jones è passato in territorio negativo chiudendo sotto dello 0.3%.
Analisti e investitori continuano a ritenere però che la Fed taglierà il costo del denaro tra settembre e dicembre prossimi, e aspettano conferme dagli altri dati economici previsti questa settimana, tra cui il rapporto sull'occupazione, JOLTS e l'ISM Services PMI.
Sul fronte societario, Nvidia è cresciuta di circa il 3,4% mentre AMD è scesa dello 0,9%, tagliando i guadagni iniziali, poiché entrambe le società hanno presentato i chip AI di prossima generazione. Apple (1,1%) e Meta (1,7%) hanno guadagnato mentre Amazon e Alphabet sono rimaste pressoché invariate e Microsoft è stata scambiata leggermente al ribasso (-0,4%). D’altro canto, JPMorgan (-0,8%), Home Depot (-1,2%) e Chevron (-1,7%) hanno messo sotto pressione il Dow Jones.
SCENDE ISM MANIFATTURIERO USA
L’ISM Manufacturing PMI è inaspettatamente sceso a 48,7 a maggio 2024 da 49,2 di aprile, al di sotto delle previsioni di 49,6. La lettura ha mostrato un’altra contrazione per l’attività manifatturiera poiché la domanda è stata nuovamente debole, la produzione è stata stabile e gli input sono rimasti accomodanti.
In calo si registrano nuovi ordini, scorte di magazzino e portafoglio ordini. Inoltre, la produzione ha rallentato. L’occupazione invece ha registrato una ripresa e i prezzi sono aumentati a un ritmo più lento poiché la maggior parte dei costi legati alle materie prime continuano a salire, ma a tassi più deboli. Sul mercato rimane l’appetito al rischio, anche se il calo dell’azionario ha generato una leggera ripresa dell’indice Vix, tornato sopra i 14 punti.
VALUTE
Sui cambi il dollaro ha perso terreno contro tutte le valute concorrenti anche se a sorpresa, il franco svizzero ha guadagnato terreno per effetto dei timori registratisi sull’azionario evidentemente, in una giornata di risk on sui principali rapporti di cambio eccezion fatta per i cross del franco stesso.
Correlazioni saltate a livello infra-mercato quindi con l’EurUsd che ha superato quota 1.0900 fermandosi a 1.0910 mentre il Cable ha testato 1.2817, in una price action decisamente positiva per le due valute che sembrano avere ancora spazio di rialzo e possibili obiettivi a 1.0990-00 e 1.2890-00.
Si è invece ripreso il UsdJpy per effetto del ritorno prepotente dei cross dello Jpy verso i massimi di periodo o storici, con una cinquantina di pip di correzione dopo la discesa di ieri a 156.00. Siamo in trend ribassista, ma il delta tasso pesa e stare long Jpy non è conveniente. Tecnicamente, solo la rottura di 155.80, potrebbe dare impulsività al ribasso del biglietto verde.
Nella notte sono usciti, intanto dati australiani peggiori del previsto, relativi al current account e ai risultati delle grosse aziende, entrambi in deciso calo, mentre il dollaro australiano ha perso uno 0.30% sul dato. La divisa oceanica però sembra mantenere un tono rialzista sul dollaro, insieme al dollaro neozelandese.
CANADA, SCENDE IL PMI MANIFATTURIERO
L’S&P Global Canada Manufacturing PMI è sceso a 49,3 a maggio 2024, da 49,4 di aprile, indicando il tredicesimo mese consecutivo di contrazione dell’attività manifatturiera canadese, in netto contrasto con l’espansione prevista a 50,2. La produzione e i nuovi ordini sono diminuiti a ritmi più rapidi, attribuiti a contesti economici e politici incerti, con una domanda ridotta da parte di clienti nazionali e internazionali.
L’occupazione è aumentata, mentre i costi dei fattori produttivi sono aumentati per il dodicesimo mese consecutivo, anche se a un ritmo più lento. Le pressioni concorrenziali hanno limitato la capacità delle aziende di trasferire i costi ai clienti, mantenendo un aumento frazionario delle tariffe di vendita per il quarantaseiesimo mese consecutivo.
La fiducia futura è migliorata ai massimi degli ultimi dieci mesi in un contesto economico più stabile. Persistono ritardi nella catena di approvvigionamento e aumento dei prezzi dei fattori di produzione, riflettendo le sfide attuali nel panorama manifatturiero. Dollaro canadese che però rimane stabile a 1.3600, supporto chiave di medio termine.
RENDIMENTI OBBLIGAZIONARI
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso al 4,4% a giugno, il minimo di due settimane, poiché gli ultimi dati macro, di fronte a tassi di interesse elevati hanno rafforzato la necessità di taglio del costo del denaro anche da parte della Fed. I dati dell’ISM hanno mostrato che l’attività manifatturiera negli Stati Uniti si è contratta più del previsto a maggio, aumentando la pressione sul settore.
Di conseguenza, quasi la metà del mercato si posiziona ora per più di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve quest’anno, a fronte di un lieve consenso a favore di un unico taglio. Anche gli indicatori chiave del mercato del lavoro previsti questa settimana influenzeranno le prospettive politiche della Fed.
La giornata di oggi prevede la pubblicazione dell’inflazione in Svizzera, insieme alla disoccupazione tedesca, ai Jolts opening Usa e gli ordini all’industria., Tanta carne al fuoco quindi, da seguire con estrema attenzione.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Crollo dei mercati o ennesima finta?Ieri Wall Street ha perso quota, con l'S&P 500 giù di circa lo 0.30%, il Nasdaq dello 0,2% e il Dow Jones di circa 330 punti, trascinati al ribasso dal crollo del settore dei servizi tecnologici e di comunicazione. Le azioni di Salesforce hanno perso oltre il 18% dopo che la società ha pubblicato una trimestrale sotto le aspettative. Anche Oracle (-3,5%), TMO (-1,9%) e Adobe hanno registrato un netto calo (-3,5%). Tra le megacap, Microsoft (-2%), Amazon (-0,8%), Meta (-1,5%) e Alphabet (-0,9%) hanno registrato perdite mentre Nvidia (+0,2%) e Apple (0,5%) sono riuscite a chiudere con il segno più.
Intanto, sul fronte obbligazionario, si sono arrestate le vendite dei treasuries, in concomitanza di dati macro che sono usciti inferiori alle attese, allentando la tensione che aveva avuto il suo culmine con le parole del Presidente della Fed di Minneapolis Kashkari. I dati di ieri, invece, se confermati nel prossimo futuro, lasciano aperto qualche spiraglio che la Fed possa tagliare i tassi di interesse quest’anno.
La crescita del PIL è stata rivista al ribasso all'1,3% nel primo trimestre, principalmente a causa del rallentamento della spesa al consumo. E oggi pomeriggio, occhio ai dati sui Price consumer expenditure, ovvero il dato chiave per misurare l’inflazione americana.
VALUTE
Il rafforzamento del dollaro, tipico movimento risk off, per ora, si è rivelato come un movimento parziale e limitato, con un tentativo frustrato, per l’ennesima volta, di rottura dei supporti chiave contro le principali valute. Con l’uscita dei dati sui jobless e sul Pil del primo trimestre, alla seconda rilevazione, il biglietto verde, che sembrava avviato al breakout di tutti i livelli precedenti, ha invertito la rotta molto velocemente con una reazione di euro, sterlina, Cad e oceaniche che pare assai interessante, pur rimanendo il trend di fondo di breve termine, favorevole ancora alla divisa americana e all’avversione al rischio.
Ma tutto come al solito, dipende dai dati, da una Boj che potrebbe iniziare a fare sul serio, e dal fatto che risulta assai difficile immaginare che nel medio termine i tassi Usa non vadano ad inficiare la crescita e i principali aggregati macro. È questa, a nostro parere, la vera ragione di non sfondamento della valuta americana al rialzo, cioè di fatto analisti e investitori, nonostante la retorica Fed, sono consapevoli che comunque la Fed abbasserà due volte, una a settembre e la seconda a Novembre 2024.
PIL USA CRESCE MENO DEL PREVISTO
L’economia statunitense è cresciuta dell’1,3% annualizzato nel primo trimestre del 2024, inferiore all’1,6% nella stima anticipata e al 3,4% nel quarto trimestre, principalmente a causa di una revisione al ribasso della spesa dei consumatori. La seconda stima è stata in linea con le previsioni di mercato e continua a indicare la crescita più bassa dopo le contrazioni della prima metà del 2022.
La spesa per consumi ha rallentato più di quanto inizialmente previsto, a causa del rallentamento nel settore di beni e servizi. Inoltre, la spesa pubblica è stata rivista leggermente al rialzo (1,3% contro 1,2%) e sia le esportazioni (1,2% contro 0,9%) che le importazioni (7,7% contro 7,2%) sono aumentate maggiormente, anche se la bilancia commerciale relativa ai soli beni, ha fatto registrare un peggioramento arrivando a quasi 100 miliardi di dollari.
TITOLI DI STATO
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso sotto il 4,58% giovedì, in calo rispetto al massimo di quattro settimane del 4,61% toccato ieri dopo la pubblicazione dei dati pomeridiani. Numeri che hanno mostrato che il PIL statunitense è cresciuto meno di quanto precedentemente riportato durante il primo trimestre, allontanando ulteriormente le precedenti aspettative di una crescita più elevata. Il che significa che qualche crepa nell’economia a stelle e strisce continua ad intravedersi.
Inoltre, le richieste iniziali di disoccupazione sono rimaste al di sopra delle medie dell’anno. Gli sviluppi hanno favorito uno scenario che consentirebbe alla Federal Reserve di allentare la politica monetaria, con aspettative di riduzione dei tassi a settembre. Tuttavia, la retorica verbale dei diversi rappresentanti del FOMC rimane fortemente orientata ad un periodo di tassi fermi, e nessun allentamento previsto per il 2024.
DATI
Il Pmi del settore manifatturiero è sceso in Cina a 49.5 punti nel mese di maggio, dal 50.4 del mese di aprile, inferiore anche alle previsioni di mercato di 50.5. Si tratta del primo calo dell’attività industriale a partire dal mese di febbraio, trascinato dalla discesa di nuovi ordinativi e domanda estera. In Giappone, la produzione industriale è scesa dello 0.1% su base mensile ad aprile, contro previsioni di mercato che erano per un incremento dello 0.9%. Sempre dal paese del sol levante però, arrivano notizie confortanti sulle vendite al dettaglio, cresciute del 2.4% su base annua ad aprile, sopra al 1.1% del dato precedente superiore alle previsioni di +1.9%. Sul fronte dei dati in uscita, segnaliamo i numeri sull’inflazione in Eurozona, attesa, a +2.7% su base annua, mentre nel pomeriggio c’è grande attesa per i dati relativi al Pce Usa, la vera misura dell’inflazione.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Finalmente le correlazioniGiornata di ribassi ieri a Wall Street, con l'S&P 500 e il Nasdaq che hanno perso entrambi lo 0,58% mentre il Dow Jones ha perso oltre l’1%, in un contesto di rendimenti obbligazionari in salita dopo le deludenti aste di ieri. In più si aggiungono le preoccupazioni derivanti dal persistente messaggio dei banchieri centrali, relativo a tassi ancora alti per lungo tempo, che hanno ridotto drasticamente le aspettative di allentamento di politica monetaria da parte della Fed.
Se poi aggiungiamo il fatto che i dati continuano a mostrarsi resilienti, come la fiducia dei consumatori pubblicata ieri, ecco che allora il quadro è completo. Tutti i settori hanno chiuso in rosso, con i finanziari tra i peggiori. La maggior parte delle mega Cap hanno perso quota, vale a dire Microsoft (-0,8%), Nvidia (-0,8%), Meta (-0,5%) e Alphabet (-0,2%). Inoltre, le azioni di American Airlines sono crollate di quasi il 13,5% dopo che la compagnia ha tagliato le sue prospettive di vendita. Al contrario, Apple (0,3%) e Amazon (0,3%) erano leggermente più alti. Salesforce pubblicherà i risultati trimestrali dopo la chiusura.
VALUTE
Si rafforza il dollaro, come era ampiamente prevedibile e come avevamo segnalato nel commento di ieri, in ragione del ritorno dell’avversione al rischio legata ai commenti hawkish dei banchieri centrali Usa e al solito refrain a cui ormai siamo abituati, ovvero i riflessi che i dati Usa, ancora positivi, hanno proprio su tali decisioni di politica monetaria.
Euro ormai a ridosso di 1.0790, con target, nel caso di breakout a 1.0720 30 area, inizialmente. Solo sopra 1.0860 cambierebbe nuovamente tale scenario. Anche il Cable segue a ruota, con un ribasso a 1.2690, ma con tanto spazio potenziale sotto i supporti, posti a 1.2640 e 1.2550.
Stabile il UsdJpy, anche se rimane vicinissimo ai livelli del secondo intervento della BoJ del primo maggio, posizionato in area 157.90-00. Corregge al rialzo anche il franco svizzero con EurChf tornato sotto 0.9900 a 0.9860 mentre si avvicina il supporto chiave di 0.9830-40, la cui rottura riproporrebbe area 0.9650.
Tra i cross segnaliamo il ritorno sotto 0.5600 di Nzdchf in un momento in cui tutte le valute rifugio tornano prepotentemente alla ribalta. Se non altro, ritorna la correlazione intermarket con gli azionari, che finalmente, scendono in concomitanza con le dichiarazioni dei banchieri centrali, facendo salire i rendimenti delle obbligazioni e il dollaro, mentre l’oro scende in correlazione inversa con il biglietto verde, il che ha poco senso se si deve considerare l’oro il bene rifugio per eccellenza. Ma i mercati, si sa, hanno sempre ragione.
GERMANIA, INFLAZIONE IN RIALZO
Il tasso di inflazione annuale in Germania è salito al 2,4% nel maggio 2024, rispetto al minimo triennale del 2,2% in ciascuno dei due mesi precedenti, e in linea con le aspettative, secondo le stime preliminari. L'inflazione è aumentata per la prima volta in cinque mesi, con i prezzi in accelerazione dei servizi e dei prodotti alimentari mentre i costi dei beni sono diminuiti.
Inoltre, i prezzi dell’energia hanno continuato a scendere, nonostante l’eliminazione del freno sui prezzi dell’energia e la simultanea introduzione di un prezzo del carbonio più elevato all’inizio del 2024, e la fine della riduzione temporanea dell’IVA per gas e teleriscaldamento nell’aprile 2024.
Escludendo alimentari ed energia, l’inflazione core è rimasta stabile al 3%. Rispetto al mese precedente l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1%. Considerando l'armonizzazione UE, il tasso annuo di inflazione è salito al 2,8%, il più alto in quattro mesi, rispetto al 2,4% di aprile e alle previsioni del 2,7%.
PETROLIO IN RIBASSO
Giovedì i futures del greggio WTI sono scesi in prossimità dei 79 dollari al barile, dopo aver perso quasi l’1% nella sessione precedente, appesantiti dalle crescenti aspettative che i tassi di interesse attuali potrebbero rimanere ai livelli attuali per un periodo più lungo, danneggiando le prospettive della domanda.
Le materie prime e altri asset rischiosi sono entrati in modalità sell off, mentre i dati del settore hanno mostrato che le scorte statunitensi di greggio e benzina sono diminuite rispettivamente di 6,49 milioni e 452.000 barili, la scorsa settimana, mentre le scorte di distillati sono aumentate di 2,045 milioni di barili.
Si attende ora la riunione dell’OPEC+ di domenica, in cui si prevede che il gruppo manterrà in vigore i tagli all’offerta. Nel frattempo, rimane alta la pressione sui mercati.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
La Fed non molla, Wall Street neanchePochi movimenti sull’equity Usa ieri, ma onestamente ci si poteva aspettare, dopo una sessione asiatica in ribasso causata proprio da una Fed per nulla accomodante, una seduta correttiva anche in Europa e Stati Uniti, ed invece, siamo ancora qui a parlare di nuovi record storici con i tre indici principali statunitensi in positivo. I dati americani hanno però cominciato a mostrare delle ovvie quanto logiche crepe, anche se il motore Usa non batte ancora in testa, ma resiste, e le ragioni sono le solite, ovvero principalmente l’enorme liquidità entrata negli ultimi 4 anni in questo mercato.
Le azioni statunitensi sono costose rispetto al rapporto tra capitalizzazione di mercato e Pil, mentre gli azionari globali appaiono ancora relativamente a buon mercato, il che dimostra che i flussi di capitali, negli ultimi anni, si sono sempre di più indirizzati verso il mercato dei capitali più liquido e probabilmente più affidabile, quello Usa. Ma prima o poi ci sarà un punto di svolta, perché i tassi attuali dovranno riportare un poco di sano equilibrio rispetto a dei prezzi che onestamente sono drogati dall’high tech, ovvero il settore tecnologico.
Le azioni del colosso dei semiconduttori Nvidia sono aumentate di meno dello 0,4% e gli analisti hanno espresso ancora fiducia nella sua capacità di fornire ottimi risultati. Altri titoli importanti hanno mostrato performance contrastanti, con Microsoft in rialzo di oltre l'1% e Apple in rialzo di circa lo 0,6%. Tuttavia, Meta e Amazon hanno registrato rispettivamente un calo dell’1,3% e dello 0,8%. Nel frattempo, le azioni di Palo Alto sono scese di oltre il 2,5% dopo una guidance deludente, mentre quelle di Lowe sono scese di quasi il 3% nonostante abbiano registrato utili e ricavi positivi.
VALUTE
Ancora una giornata priva di significato sul forex con i principali rapporti di cambio ancorati in 30-40 pip di movimento. Tiene meglio la sterlina sul dollaro, rispetto alla moneta unica, con l’EurGbp che da quota 0.8560, scivola lentamente verso i supporti posti a 0.8520-30 area. Permangono le speranze di vedere una BoE tagliare presto i tassi, già a giugno, così come del resto si prevede che la BCE faccia lo stesso, ovvero riduca il costo del denaro per ridare voce alla crescita. I livelli chiave sono sempre i medesimi, ovvero 1.0830 e 1.0890 sull’EurUsd, mentre sul Cable sono 1.2690 e 1.2760.
UsdJpy, ugualmente, per ora rimane ancorato tra 156.00 supporto chiave di breve termine, e 156.70, la cui rottura potrebbe spingere i prezzi sui massimi di 158.00, livello al quale la BoJ intervenne il 1° maggio scorso. Attenzione perché ci stiamo avvicinando alla line in the sand, ovvero il livello oltre il quale la BoJ farà muro.
Sulle altre coppie, il risk on vede ancora un franco svizzero che lentamente si indebolisce, pur rimanendo comunque poco volatile, e un dollaro neozelandese che, questa mattina è salito dopo la decisione della RBNZ di mantenere i tassi invariati al 5.5%, ma poi è tornato dover era cominciato il movimento. Nello statement della RBNZ si legge che sebbene nel primo trimestre del 2024 l’inflazione complessiva del paese sia scesa al minimo di quasi tre anni, pari al 4%, è rimasta comunque al di sopra dell’intervallo obiettivo compreso tra l’1% e il 3%. Di conseguenza, il comitato ha ritenuto che l’OCR dovesse rimanere a un livello restrittivo per garantire che l’inflazione ritorni entro l’intervallo obiettivo entro un arco di tempo ragionevole.
EUROZONA, MIGLIORA LA BILANCIA COMMERCIALE
L’Eurozona ha registrato un surplus commerciale di 24,1 miliardi di euro nel marzo 2024, superiore ai 19,1 miliardi di euro dello stesso mese dell’anno precedente e migliore delle previsioni di mercato di 19,9 miliardi di euro. Si è trattato del surplus commerciale più grande da dicembre 2020, poiché le importazioni sono scese del 12% su base annua a 221,3 miliardi di euro, in gran parte a causa di minori acquisti di combustibili minerali, lubrificanti e affini, materie prime, macchinari e manufatti.
Tra i principali partner commerciali, le importazioni sono diminuite soprattutto da Cina, Stati Uniti, Regno Unito, Russia e Norvegia. Nel frattempo, le esportazioni sono diminuite più lentamente del 9,2% a 245,4 miliardi di euro, principalmente a causa della riduzione delle spedizioni di macchinari e attrezzature di trasporto, manufatti, materie prime e combustibili. Le esportazioni sono diminuite principalmente verso Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera e Russia.
SCENDE L’INFLAZIONE IN CANADA
Il tasso di inflazione annuale in Canada è sceso al 2,7% nell’aprile 2024 dal 2,9% del mese precedente, in linea con le aspettative del mercato, segnando il tasso di crescita dei prezzi al consumo più debole da marzo 2021. Ciò è coerente con le aspettative della BoC secondo cui l’inflazione dovrebbe rimangono vicini al 3% nel primo semestre scendendo sotto il 2,5% nella seconda parte dell'anno, mantenendo il segnale che i tagli dei tassi sono vicini. UsdCad, dopo uno spike iniziale di 50 pip da 1.3620 a 1.3680, è tornato indietro correggendo circa 30 pip. Il trend sembra ancora negativo in una chiara fase di distribuzione di medio termine con obiettivi più bassi per UsdCad e i suoi cross.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Mercati fermi sui massimiPoche novità su mercati azionari ieri, dopo i forti guadagni del giorno prima che avevano portato i principali listini americani su nuovi massimi storici. Le ragioni sono legate probabilmente a prese di beneficio, in mezzo a dati economici contrastanti, tra cui un calo delle richieste iniziali di disoccupazione, prezzi di importazione ed esportazione più alti del previsto, permessi di costruzione deludenti e uno stallo nella produzione industriale.
Allo stesso tempo, il presidente della Fed Bank di New York Williams ha affermato che c’è bisogno di tempo e di maggiori conferme per cominciare a ridurre il costo del denaro. Sul fronte degli utili, le azioni di Deere & Company sono scese di oltre il 2% dopo che la società ha tagliato le previsioni sugli utili per l’intero anno. Walmart, d'altro canto, è cresciuto del 6,6% dopo che i suoi risultati hanno superato le stime degli analisti. Tra le megacap, Microsoft, Apple, Nvidia, Amazon e Alphabet sono aumentate tutte di circa lo 0,5%.
VALUTE
Sui cambi seduta interlocutoria con i principali rapporti chiusi in 30-40 pip, e con il solo Jpy che è tornato nel trend ribassista. Tutti gli altri rapporti aspettano qualcosa che li possa muovere dai livelli raggiunti. Il sentiment rimane in risk on con l’indice Vix sotto quota 12.50 mentre l’indice fear and greed è fermo a 60, anch’esso in appetito al rischio. EurUsd che non è riuscito a valicare quota 1.0885 assestandosi in area 1.0850, sui primi supporti di breve termine. Il trend di fondo resta rialzista con obiettivi sopra 1.0980 mentre al ribasso solo sotto 1.0750 si torna negativi.
Cable che ugualmente consolida in area 1.2630 sotto le resistenze chiave a 1.2700 10 al di sopra delle quali i target diventerebbero 1.2810 e 1.2890 00. UsdJpy che invece è salito tutto ieri, con un movimento di oltre 200 pip e ritorno in area 155.90. Boj che è scomparsa dalla scena, ma c’è da dire che i livelli di intervento potrebbero trovarsi in area 158.00 e non prima. Poco da dire sulle oceaniche con Aud e Nzd che consolidano e finalmente NzdChf che ha rotto 0.5500 con possibili target a 0.5850 nel medio termine.
JOBLESS CLAIMS E PRODUZIONE INDUSTRIALE
Il numero di persone che hanno richiesto l'indennità di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso a 222.000 nella settimana terminata l'11 maggio, meno delle aspettative del mercato di 220.000. Si è trattato del terzo valore più alto quest'anno, mantenendo le richieste di indennizzo ben al di sopra della media degli ultimi 9 mesi e segnalando l'indebolimento del mercato del lavoro negli Stati Uniti. Nel frattempo, le richieste di indennizzo sono aumentate a 1.794.000 nella settimana terminata il 4 maggio, il livello più alto in un mese, a dimostrazione che il mercato del lavoro comincia a dare segnali contrastanti.
Per contro, la produzione industriale negli Stati Uniti è rimasta poco variata ad aprile, dopo un aumento dello 0,1% a marzo deludendo le aspettative del mercato che attendevano una crescita dello 0,1%. La produzione manifatturiera, che rappresenta il 78% della produzione totale, è diminuita dello 0,3%, rispetto alla previsione di mercato di un aumento dello 0,1%. La produzione dei servizi pubblici è invece aumentata del 2,8%. L’utilizzo della capacità è sceso al 78,4% in aprile, un tasso che è di 1,2 punti percentuali inferiore alla media di lungo periodo (1972-2023).
BILANCIA COMMERCIALE ITALIANA
L’Italia ha registrato un surplus commerciale di 4,341 miliardi di euro nel marzo del 2024, inferiore alle aspettative del mercato di 4,77 miliardi di euro. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si registra un surplus di 3,327 miliardi di euro, poiché i prezzi delle materie prime chiave per l'economia italiana sono diminuiti dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, limitando gli acquisti esteri.
Le importazioni sono crollate dell'11,2% rispetto all'anno precedente a 49,839 miliardi di euro, con i prezzi più bassi del gas naturale che hanno fatto crollare gli acquisti del 35,4%, mentre il calo dei prezzi del petrolio greggio ha ridotto le importazioni del 32,6%. Sono diminuite anche le importazioni di legno e prodotti in legno (-14,7%) e di macchinari e attrezzature (-14,1%). D'altro canto, le esportazioni sono diminuite dell'8,9% a 54,18 miliardi di euro, guidate dalle minori vendite di metalli di base e prodotti in metallo (-19,3%) e di prodotti tessili (-16,5%).
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Nuovi massimi storiciNuovi massimi storici per gli indici americani, in seguito alla pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo, usciti inferiori alle attese. L'indice S&P 500 ha superato quota 5.300 per la prima volta e il Nasdaq 100 è cresciuto dell’1,3% toccando anch’esso un nuovo massimo storico. Nel frattempo, il Dow è avanzato dello 0,7%, non lontano dal picco storico di fine marzo.
Il rapporto CPI di aprile ha mostrato che sia l'inflazione primaria che quella core annua hanno rallentato, e le vendite al dettaglio si sono inaspettatamente arrestate, rafforzando le aspettative che la Fed potrebbe iniziare a tagliare i tassi di interesse a settembre. Tecnologia, immobiliare e servizi di pubblica utilità sono stati i settori trainanti, mentre i beni di consumo voluttuari hanno perso terreno.
Nvidia è cresciuta di circa il 3,5%, Apple e Microsoft hanno entrambe guadagnato più dell'1%. Dell è balzata di oltre il 9% chiudendo con una capitalizzazione di mercato superiore a 100 miliardi di dollari. Al contrario, Boeing è scesa dell’1,9% in seguito alle notizie secondo cui il Dipartimento di Giustizia ha accusato la compagnia di aver violato un accordo precedente per evitare procedimenti giudiziari legati agli incidenti del Boeing 737 Max.
VALUTE
L’appetito al rischio che continua a dominare la scena, spinge il dollaro al ribasso mentre tutte le altre valute sono in piena forza contro il biglietto verde. Il risk on, peraltro confermato dagli indici di rischio come il Vix, sceso a 12.40 e l’indice paura e avidità, salito a 60, rendono il mercato euforico su tutti gli asset, compreso il mercato dei cambi, dove Euro e Sterlina dominano la scena con il Primo salito a 1.0880, prima resistenza chiave, e con obiettivi successivi in area 1.0950, mentre la valuta britannica è salita quasi fino a 1.2700 e primo target a 1.2710.
Ma per entrambe, nel medio termine, sembra appena iniziato un movimento strutturale. UsdJpy, ieri, rispetto ai massimi, è sceso lentamente ma costruttivamente, a dimostrazione che non ha venduto dollari la BoJ, ma solo big players che hanno cominciato a liquidare posizioni long dollari per timori che i dati Usa comincino a segnare il passo.
170 pip di ribasso con il biglietto verde ancora forte, comunque, a ridosso dei primi supporti rilevanti di breve termine a 154.50, mentre i livelli di medio termine si trovano in area 151.80 00. Il risk on aiuta anche l’EurChf mentre il UsdChf tiene i supporti, con il cross a ridosso di 0.9820-40, livello chiave per poter salire a parità, mentre il cambio originale per ora tiene il supporto di 0.9000.
INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è sceso al 3,4% nell’aprile 2024 dal 3,5% di marzo, il livello più alto da settembre, in linea con le previsioni di mercato. L’inflazione si è stabilizzata per i prodotti alimentari e ha rallentato per quella delle abitazioni, mentre i prezzi hanno continuato a diminuire nel settore automobilistico.
Aumentano invece leggermente di più i costi dell’energia, con la benzina in aumento dell’1,1% (contro 1,3%) mentre in calo il gas e i carburanti. Inoltre, i costi sono aumentati più rapidamente per i trasporti e l’abbigliamento. Nel frattempo, l’inflazione core è scesa al 3,6% annuo, il valore più basso da aprile 2021, in calo rispetto al 3,8% sia di marzo che di febbraio. Anche il tasso mensile è sceso dallo 0,4% allo 0,3%, entrambi in linea con le previsioni.
GIAPPONE, PIL IN CALO
Questa notte è stato pubblicato il Pil del Giappone, in calo dello 0,5% su base trimestrale nel primo trimestre del 2024, rispetto alle stime di mercato di un calo dello 0,4%. I consumi privati, che rappresentano oltre la metà dell’economia, sono diminuiti per il quarto trimestre consecutivo (-0,7% contro -0,4% nel quarto trimestre), rispetto a previsioni di un calo dello 0,2%. Si tratta del ribasso più marcato degli ultimi tre trimestri poiché i consumatori hanno continuato a ridurre le proprie spese a fronte dell’alto costo della vita e dei salari bassi.
In calo anche gli investimenti (-0,8% contro 1,8%), rispetto alle aspettative di un calo dello 0,7%, in ragione della significativa riduzione della produzione automobilistica dopo uno scandalo presso la divisione Daihatsu Motor della Toyota. Anche il commercio netto ha rappresentato un freno per il PIL, in linea con le previsioni, poiché le esportazioni (-5,0% contro 2,8%) sono diminuite più delle importazioni (-3,4% contro 1,8%). D’altro canto, la spesa pubblica è cresciuta dello 0,2%, rispetto al calo dello 0,2% precedente.
TREASURIES
Mercoledì il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso al 4,36%, il minimo dell’ultimo mese, in seguito ai dati pubblicati ieri su inflazione e vendite al dettaglio, numeri che potrebbero spingere la Fed ad abbandonare la politica ultra restrittiva e sostituirla con una maggiormente accomodante, il che significa almeno due tagli dei tassi nel 2024. Il mercato scommette una prima riduzione a settembre e una seconda a novembre.
Tornando ai dati, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono rimaste invariate mese su mese nell’aprile 2024, dopo un aumento dello 0,6% rivisto al ribasso a marzo e sfidando le previsioni di mercato di un aumento dello 0,4%, suggerendo che la spesa dei consumatori si è leggermente attenuata.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Continuerà la salita di Gamestop?Se desideri ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo, basta cliccare su "SEGUI" in alto. Inoltre, se vuoi approfondire un particolare argomento o hai bisogno di qualche consiglio, ti prego di commentare sotto l'articolo e sarò felice di aiutarti.
Continuerà la salita di Gamestop?
Dopo essere stata a lungo dormiente, la mania dei titoli meme è tornata in azione. GameStop (NYSE:GME) è salita del 100% questa settimana, mentre AMC Entertainment (AMC) ha registrato una crescita ancora maggiore.
Che cosa ha scatenato il boom delle azioni di GameStop? Non sembra esserci stata alcuna trasformazione radicale nelle aziende coinvolte, visto che stanno avendo un momento difficile anche sul fronte finanziario.
La chiave sembra essere stata la ripresa delle attività su Twitter da parte di "Roaring Kitty". Durante il rally originale delle azioni di GameStop, Keith Gill, un giovane investitore del Massachusetts, ha acquistato azioni fin dall'inizio insieme ad altri investitori esperti come Michael Burry.
Gill spesso condivideva le sue intuizioni su YouTube come utente "Roaring Kitty". L'ultima volta che Reddit lo aveva menzionato, Gill aveva condiviso screenshot dei suoi investimenti che gli avrebbero potuto fruttare 30 milioni di dollari se venduti al momento giusto.
Più denaro significava più problemi. Gill ha anche dovuto affrontare alcune controversie legali e testimoniare davanti al Congresso, ma poi è scomparso dai radar per un po'.
Tuttavia, domenica scorsa è tornato su Twitter e ha pubblicato alcuni video meme che sono stati interpretati da migliaia di persone come un segnale per investire pesantemente nelle opzioni GME. Ma qui entra in gioco un altro fattore interessante: la scorsa settimana, gli analisti hanno notato una strana attività nelle opzioni a breve termine di GME. Il capo stratega di Interactive Brokers, Steve Sosnick, ha condiviso la sua analisi con Bloomberg. È solo una coincidenza? O c'è qualcosa di più dietro queste azioni?a voi le dovute intepretazioni.
Vale la pena provare a investire in questi titoli? Certamente sì, ma è importante entrare nel mercato al momento giusto e vendere dopo pochi giorni per evitare perdite. Nel lungo termine, ciò che conta è l'analisi fondamentale e grazie a TRADINGVIEW, che è in grado di analizzare le aziende, è possibile evitare grandi perdite investendo in titoli di scarsa qualità.
I dati di TRADINGVIEW sono chiari: i titoli non stanno andando bene e quindi dovrebbero essere evitati per investimenti a lungo termine. Sono tremendamente sopravvalutati e possono portare a perdite di denaro piuttosto che a guadagni nel lungo termine.
Le probabilità di un nuovo rally epico come nel 2021 sono molto basse, poiché la situazione attuale è diversa. Il tasso di short interest è significativamente più basso e il mercato è diventato più efficiente, con un pubblico più esperto che tende a incassare i profitti.
Nonostante la situazione finanziaria attuale di GME non sia disastrosa, l'azienda sta subendo una costante diminuzione dei ricavi. Per mantenere il passo, dovrà continuare a tagliare i costi in modo ancora più rapido.
Questo può essere un compito difficile per un rivenditore, poiché molte spese sono fisse e non possono essere facilmente ridotte. L'ultimo rapporto sugli utili di GameStop riflette questa situazione difficile e ha mostrato risultati molto negativi.
Recentemente, ho concluso un'ottima operazione di acquisto sul Petrolio utilizzando TRADINGVIEW per analizzare i titoli del settore. Attualmente, mantengo posizioni su Bitcoin e Microsoft in attesa che raggiungano nuovi massimi storici.
Non vediamo l'ora di vederti al prossimo articolo! E ricorda, per un trading di successo affidati sempre a TRADINGVIEW: uno strumento indispensabile che può aiutarti a evitare errori gravi durante le tue operazioni di trading.
Continuerà la salita di Gamestop?Se desideri ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo, basta cliccare su "SEGUI" in alto. Inoltre, se vuoi approfondire un particolare argomento o hai bisogno di qualche consiglio, ti prego di commentare sotto l'articolo e sarò felice di aiutarti.
Continuerà la salita di Gamestop?
Dopo essere stata a lungo dormiente, la mania dei titoli meme è tornata in azione. GameStop (NYSE:GME) è salita del 100% questa settimana, mentre AMC Entertainment (AMC) ha registrato una crescita ancora maggiore.
Che cosa ha scatenato il boom delle azioni di GameStop? Non sembra esserci stata alcuna trasformazione radicale nelle aziende coinvolte, visto che stanno avendo un momento difficile anche sul fronte finanziario.
La chiave sembra essere stata la ripresa delle attività su Twitter da parte di "Roaring Kitty". Durante il rally originale delle azioni di GameStop, Keith Gill, un giovane investitore del Massachusetts, ha acquistato azioni fin dall'inizio insieme ad altri investitori esperti come Michael Burry.
Gill spesso condivideva le sue intuizioni su YouTube come utente "Roaring Kitty". L'ultima volta che Reddit lo aveva menzionato, Gill aveva condiviso screenshot dei suoi investimenti che gli avrebbero potuto fruttare 30 milioni di dollari se venduti al momento giusto.
Più denaro significava più problemi. Gill ha anche dovuto affrontare alcune controversie legali e testimoniare davanti al Congresso, ma poi è scomparso dai radar per un po'.
Tuttavia, domenica scorsa è tornato su Twitter e ha pubblicato alcuni video meme che sono stati interpretati da migliaia di persone come un segnale per investire pesantemente nelle opzioni GME. Ma qui entra in gioco un altro fattore interessante: la scorsa settimana, gli analisti hanno notato una strana attività nelle opzioni a breve termine di GME. Il capo stratega di Interactive Brokers, Steve Sosnick, ha condiviso la sua analisi con Bloomberg. È solo una coincidenza? O c'è qualcosa di più dietro queste azioni?a voi le dovute intepretazioni.
Vale la pena provare a investire in questi titoli? Certamente sì, ma è importante entrare nel mercato al momento giusto e vendere dopo pochi giorni per evitare perdite. Nel lungo termine, ciò che conta è l'analisi fondamentale e grazie a TRADINGVIEW, che è in grado di analizzare le aziende, è possibile evitare grandi perdite investendo in titoli di scarsa qualità.
I dati di TRADINGVIEW sono chiari: i titoli non stanno andando bene e quindi dovrebbero essere evitati per investimenti a lungo termine. Sono tremendamente sopravvalutati e possono portare a perdite di denaro piuttosto che a guadagni nel lungo termine.
Le probabilità di un nuovo rally epico come nel 2021 sono molto basse, poiché la situazione attuale è diversa. Il tasso di short interest è significativamente più basso e il mercato è diventato più efficiente, con un pubblico più esperto che tende a incassare i profitti.
Nonostante la situazione finanziaria attuale di GME non sia disastrosa, l'azienda sta subendo una costante diminuzione dei ricavi. Per mantenere il passo, dovrà continuare a tagliare i costi in modo ancora più rapido.
Questo può essere un compito difficile per un rivenditore, poiché molte spese sono fisse e non possono essere facilmente ridotte. L'ultimo rapporto sugli utili di GameStop riflette questa situazione difficile e ha mostrato risultati molto negativi.
Recentemente, ho concluso un'ottima operazione di acquisto sul Petrolio utilizzando TRADINGVIEW per analizzare i titoli del settore. Attualmente, mantengo posizioni su Bitcoin e Microsoft in attesa che raggiungano nuovi massimi storici.
Non vediamo l'ora di vederti al prossimo articolo! E ricorda, per un trading di successo affidati sempre a TRADINGVIEW: uno strumento indispensabile che può aiutarti a evitare errori gravi durante le tue operazioni di trading.
Wall Street, qualche presa di beneficioSeduta di consolidamento dei principali listini globali, con gli operatori che sono in attesa dei prossimi dati americani sui prezzi alla produzione e su quelli al consumo, in uscita oggi e domani rispettivamente. Soprattutto i numeri sull’inflazione forniranno indicazioni sulle prossime decisioni sui tassi di interesse della Fed. Le aspettative di inflazione pubblicate ieri, hanno mostrato che i consumatori si attendono ancora aumenti di prezzi nel prossimo futuro.
Inoltre, c’è attesa per i dati, sempre in via di pubblicazione domani pomeriggio, sulle vendite al dettaglio, nonché le dichiarazioni di vari funzionari della Fed, incluso il presidente Powell. In ogni caso Wall Street ha chiuso con il Dow Jones in calo dello 0.21%, l’S&P dello 0.02% mentre il Nasdaq ha chiuso a +0.29%.
Nel frattempo, la stagione degli utili continua con Home Depot, Cisco, Walmart, Deere & Company e Applied Materials che sono attese alla presentazione delle trimestrali. Il settore tecnologico è stato il settore con le performance migliori, mentre i servizi di comunicazione e l'energia hanno sottoperformato.
Sul fronte aziendale, Apple ha guadagnato circa l'1,7% dopo la notizia che la società sta concludendo un accordo con OpenAI per integrare ChatGPT su iPhone. Microsoft è scesa dello 0,2% mentre le azioni di Alphabet sono scese di quasi l'1,4%.
USA, ASPETTATIVE SULL’INFLAZIONE IN RIALZO
Le aspettative sull’inflazione al consumo negli Stati Uniti, per l’anno in corso, sono aumentate al 3,3% nell’aprile 2024, il livello più alto da novembre, dal 3% in ciascuno dei quattro mesi precedenti. Le aspettative sono aumentate ovunque, in particolare per il gas (+0,3 punti percentuali al 4,8%), alimenti (+0,2 punti percentuali al 5,3%), assistenza medica (+0,6 punti percentuali all’8,7%), e istruzione universitaria (+ 2,5 punti percentuali al 9,0%).
Inoltre, le aspettative di crescita media dei prezzi del mercato immobiliare sono aumentate al 3,3%, il livello più alto da luglio 2022, dopo essere rimaste invariate al 3% per sette mesi consecutivi. Nel frattempo, le aspettative di inflazione sull’orizzonte triennale sono scese al 2,8% dal 2,9% ma sono aumentate al 2,8% dal 2,6% sull’orizzonte quinquennale. Inoltre, la crescita media degli utili attesi su un anno è diminuita di 0,1 punti percentuali al 2,7% e le aspettative di disoccupazione sono aumentate di 1 punto percentuale al 37,2%.
VALUTE
Sul fronte delle valute, EurUsd ha sfiorato il massimo delle ultime 5 settimane a 1.0806 in un contesto di appetito al rischio che ancora regge. Solo il superamento di area 1.0825-30 potrebbe produrre una accelerazione rilevante di medio termine. Da notare che la volatilità della moneta unica rispetto a tutto il 2023 e 2024 si è ridotta in modo significativo, dai 130 pip di media giornaliera di oscillazione di fine 2022 ai 45 pip odierni. Su base settimanale, la volatilità è scesa dai 250 pip di oscillazione dell’ottobre 2022 ai 130 pip di oggi. Un calo che può essere legato a mancanza di interessi o ad aumento dei volumi o forse un mix di entrambi le ragioni.
Sul fronte macro si prevede che la Banca Centrale Europea inizierà a tagliare i tassi di interesse a giugno, mentre la Federal Reserve probabilmente aspetterà fino a settembre o più tardi. Le aspettative sono che la BCE riduca i tassi di circa 70 punti base e la Fed di meno di 45 punti base quest'anno.
Stesso ragionamento si può fare per la sterlina che rimane nel range compreso tra 1.2430 e 1.2630, con maggiore volatilità rispetto alla moneta unica anche se in deciso calo negli ultimi due anni. La BoE, peraltro, potrebbe rivelarsi la prima banca centrale a ridurre il costo del denaro tra le majors.
Passando al UsdJpy, segnaliamo l’assenza della Boj che ha permesso che i prezzi salissero sopra 156.00 senza batter ciglio e ora i prezzi si sono stabilizzati in area 156.40. fin dove arriveremo? Non possiamo escludere il ritorno a 158, ma certo è che a Tokyo non saranno molto contenti di un ambio che scivola al ribasso così velocemente. Sugli altri cambi poco da segnalare se non che EurChf è tornato a ridosso di 0.9840 50 area, livello chiave da violare per poter rivedere il cross sopra la parità.
PETROLIO
Martedì i future del greggio WTI si sono mantenuti sopra i 79 dollari al barile, dopo aver guadagnato più dell'1% nella sessione precedente, sostenuti dalle preoccupazioni per potenziali interruzioni dell'offerta in Canada. I mercati sono preoccupati che la stagione degli incendi in Canada possa condizionare la capacità di produzione di 3,3 milioni di barili al giorno del paese.
In Medio Oriente, il ministro del Petrolio iracheno Hayyan Abdul Ghani ha dichiarato durante il fine settimana che rispetterà la politica dell’OPEC+ sui tagli alla produzione da effettuare nella prossima riunione del 1° giugno, ribaltando una precedente dichiarazione secondo cui l’Iraq non avrebbe accettato alcun nuovo taglio.
Gli investitori attendono ora i rapporti mensili di mercato dell’OPEC+ e dell’Agenzia internazionale per l’energia di questa settimana per ottenere nuove informazioni sui fattori di domanda e offerta nei mercati petroliferi.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
BoE vicina al taglio dei tassiLa Banca d'Inghilterra, come previsto dagli analisti, ha mantenuto il tasso bancario di riferimento al 5,25%, il livello più alto dal 2008. Bisogna però ricordare che ben 2 membri su 9, facenti parte del MPC hanno votato a favore di una riduzione del costo del denaro dello 0,25%, rispetto a 1 solo della riunione precedente. Inoltre, i funzionari hanno rivisto al ribasso le previsioni sull’inflazione, modificando al contempo le prospettive di crescita. Pertanto, la BoE potrebbe essere la prima, tra le grandi banche centrali, a ridurre il costo del denaro, all’inizio dell’estate.
Le proiezioni della banca centrale inglese prevedono che l’economia del Regno Unito crescerà dello 0,4% nel primo trimestre del 2024 e dello 0,2% nel secondo trimestre, ma la domanda rimarrà probabilmente più debole della potenziale crescita dell’offerta, portando ad un qualcosa che potrebbe assomigliare ad un soft landing, o atterraggio morbido. Si prevede inoltre, che l’inflazione torni vicino all’obiettivo del 2% nel breve termine, con potenziali rischi derivanti da fattori geopolitici.
Non va però dimenticato che il comitato, comunque, ha ribadito la necessità di una politica monetaria restrittiva per riportare l’inflazione in modo sostenibile al target del 2%, con l’impegno ad adeguare la politica come giustificato dai dati economici. La reazione della valuta britannica è stata inizialmente al ribasso con il Cable che è sceso fino a 1.2445, che però ha tenuto egregiamente, per poi girarsi e tornare a 1.2520 dove ha chiuso la sessione europea.
Oggi, non dimentichiamo che verranno pubblicati i dati sulla produzione manifatturiera Uk, oltre ai dati preliminari del Pil del primo trimestre 2024, nella seconda rilevazione. Attenzione quindi ai movimenti della valuta britannica, molto sensibile ai dati, in seguito alle dichiarazioni del board della Boe di ieri.
EQUITY
Giovedì gli indici statunitensi hanno mostrato un rimbalzo, con l'indice S&P 500 in rialzo dello 0,3%, il Dow Jones dello 0.50% e il Nasdaq in rialzo dello 0,1%, in una seduta caratterizzata dall’ottimismo verso i futuri tagli del costo del denaro da parte delle principali banche centrali. Sul fronte dati le richieste iniziali di disoccupazione sono inaspettatamente salite ai massimi degli ultimi 8 mesi, offrendo un'ulteriore prova del fatto che il mercato del lavoro si sta indebolendo e aprendo la strada a un taglio dei tassi di interesse da parte anche della Fed.
Tuttavia, i commenti di diversi policymaker suggeriscono che i tassi rimarranno elevati ancora per qualche tempo. I dati PPI e CPI previsti la prossima settimana dovrebbero fornire ulteriore chiarezza sulle pressioni sui prezzi. Sui vari titoli segnaliamo la performance del settore immobiliare, così come quello energetico. Tra i titoli a grande capitalizzazione, Nvidia ha ceduto l'1,7%, mentre Microsoft, Apple e Meta hanno guadagnato lo 0,2%.
VALUTE
Sul fronte cambi, i principali rapporti sono rimasti nel trading range delle ultime sedute. EurUsd ha tenuto egregiamente l’area di 1.0725 d è rimbalzato fino a 1.0785, stabilizzandosi. Della sterlina si è detto,così come EurGbp che potrebbe anche attaccare sopra quota 0.8640 50 nel caso di dati inglesi negativi oggi. UsdJpy sempre a ridosso di 155.80 156.00, in assenza di una BoJ che però ha ricominciato ad avvisare i compratori che l’intervento non è poi così lontano.
Franco svizzero stabile con EurChf non lontano da 0.9800, mentre le oceaniche rimangono solide, non lontane da 0.6650 e 0.6080 rispettivamente per AudUsd e NzdUsd. Occorre un evento che scateni i possibili breakout al rialzo o al ribasso in un mercato ancora dollaro centrico e molto sensibile a dati e dichiarazioni.
PETROLIO
Ieri i prezzi del Wti sono saliti a ridosso degli 80 dollari dopo aver visto un minimo mercoledì in area 76.80, in rialzo per la terza sessione consecutiva. Le ragioni sono legate ad una crescita della domanda globale dovuta anche all’aumento delle tensioni mediorientali. Ieri, i dati hanno mostrato che le importazioni di petrolio greggio in Cina sono aumentate nel mese di aprile, il che evidentemente sostiene la domanda.
In più si segnala che negli Stati Uniti, l’aumento delle richieste di disoccupazione settimanali pubblicate ieri pomeriggio, ha rafforzato le aspettative di tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, anche se più di un membro del Fomc ha indicato che i tassi potrebbero rimanere elevati per qualche tempo poiché permangono rischi al rialzo per l’inflazione.
Nel frattempo, Israele ha detto che procederà con i piani per invadere Rafah poiché l’ultimo round di negoziati di pace in Egitto non ha prodotto progressi. Tecnicamente il petrolio rimane a ridosso di resistenze, ma in fase di accumulazione con possibili obiettivi di breve in area 82.50.
Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Previsioni ottimistiche in attesa di Amazon e della Fed.A Wall Street si dice:
"Il miglior investimento che puoi fare è in te stesso. L'educazione paga i migliori dividendi." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Ieri, lunedì, abbiamo assistito all'esitazione del mercato nell'affrontare una delle settimane più impegnative dell'anno. Tuttavia, i principali indici sono riusciti a chiudere la sessione in territorio positivo, consolidando i solidi progressi registrati venerdì scorso.
Il Dow Jones è cresciuto dello 0,38%, guadagnando quasi 150 punti e chiudendo a 38.386,09, mentre il NASDAQ è avanzato dello 0,35%, con un aumento di circa 55 punti, raggiungendo quota 15.983,08. Anche lo S&P; ha registrato un incremento dello 0,32%, attestandosi a 5.116,17 punti.
L'evento principale della giornata è stato Tesla (TSLA), che ieri ha registrato un balzo di oltre il 15% dopo l'annuncio di un accordo provvisorio con la Cina che permetterebbe l'utilizzo della sua tecnologia di guida autonoma nel più grande mercato al mondo dei veicoli elettrici. Il titolo ha ricevuto un notevole impulso rispetto al rapporto trimestrale della scorsa settimana, che, pur non registrando profitti, ha comunque impressionato gli investitori accelerando il lancio di veicoli più accessibili.
Venerdì scorso, le Big Tech hanno dimostrato la loro forza dopo i solidi report di Alphabet (GOOGL) e Microsoft (MSFT), che hanno contribuito a far registrare al NASDAQ e all'S&P; le migliori performance settimanali del 2024 (+4,2% e +2,7% rispettivamente), dopo un inizio difficile del secondo trimestre. E questa settimana abbiamo in programma altri due colossi del settore, con Amazon (AMZN) domani e Apple (AAPL) giovedì.
I giorni con ottimi report porteranno a rimbalzi, mentre quelli con cattivi report vedranno vendite. Questa settimana ci aspettiamo importanti resoconti. Vi invito a prestare attenzione alle medie mobili a 50 giorni come livelli di resistenza per i principali indici di mercato. Un giorno sopra o sotto di esse non determinerà né la creazione né la distruzione di questo mercato, ma probabilmente saranno punti focali per i movimenti a breve termine di tori e orsi.
I resoconti del leader dell'e-commerce e del produttore di iPhone sarebbero più che sufficienti per una settimana, ma c'è molto di più all'orizzonte. Domani inizierà una riunione della Fed, che si concluderà mercoledì con una decisione sul tasso e i commenti del presidente Jerome Powell. Sappiamo che questa volta il Comitato non taglierà i tassi, ma ci sono ancora ottime possibilità che questo incontro possa agire da stimolo per il mercato, dato che la pazienza degli investitori continua a scarseggiare.
Il FOMC si terrà tra due giorni, quindi i volumi saranno nuovamente inferiori domani. Anche se non ci si aspetta nulla dalla Fed, c’è sempre un linguaggio che potrebbe spingere il mercato al rialzo o al ribasso. Per questo motivo, la maggior parte dei trader è fuori di testa nelle 24 ore prima dell'intervento della Fed.
Jerome Powell sarà al centro dell’attenzione e mi aspetto che parlerà dei dati caldi CPI/PPI. Potrebbe condividere alcune riflessioni con il mercato sui tagli dei tassi di interesse estivi e questo potrebbe influenzare il mercato. Ricordate, il mercato spera ancora in un taglio estivo, quindi se Powell toglierà questo dal tavolo, svenderemo.
E poi venerdì arriverà il rapporto sui libri paga del settore non agricolo, come parte dei dati di fine mese. I numeri di marzo hanno mostrato che il mese scorso l’economia ha aggiunto ben 303.000 posti di lavoro, superando le aspettative di circa 200.000. Tuttavia, il mercato ha comunque registrato un rally in quella sessione (5 aprile). Sarà interessante vedere se “le buone notizie sono buone notizie” ancora una volta per aprile.
A proposito di aprile, manca ancora un giorno e sembra che sia il primo mese perdente dell'anno. La forte performance della scorsa settimana era arrivata troppo tardi dopo un inizio difficile. Il Dow è sceso di oltre il 3% ad aprile, mentre gli altri due indici sono scesi di oltre il 2% ciascuno. Bene, come hanno detto i nostri redattori, era previsto un ritiro...
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
“Selezione di Titoli Vincenti"
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Albemarle Corp (ALB)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Lunedì è stata una giornata piuttosto tranquilla in attesa del FOMC. A parte l'azione mozzafiato di Tesla, che sembra aver trovato stabilità dopo l'EPS, il mercato è stato piuttosto piatto con bassi volumi.
L'S&P; ha registrato un modesto aumento dello 0,32%, mentre il Nasdaq è salito dello 0,36%.
La sessione di lunedì è stata caratterizzata da scambi molto limitati. L'SPX ha aperto a 5114 e ha chiuso a 5116, evidenziando una giornata di negoziati con volumi molto bassi. Il range di trading è stato stretto, oscillando di circa 15 punti per gran parte della giornata. Verso la chiusura, alcuni programmi di vendita hanno causato una breve discesa, ma poi il mercato ha recuperato fino ai massimi della giornata.
È stata una giornata di trading abbastanza controllata, evitata da molti altri trader, compreso me.
Questa settimana è caratterizzata dal FOMC che si terrà tra due giorni, quindi ci aspettiamo di nuovo volumi bassi oggi. Anche se non ci sono aspettative di cambiamenti dalla Fed, il linguaggio utilizzato potrebbe comunque influenzare il mercato. Pertanto, molti trader sono in attesa delle prossime 24 ore prima dell’intervento della Fed.
Guardando i dati di FedWatch, c'è solo una remota possibilità (3%) di un taglio dei tassi mercoledì, mentre è praticamente certo (97%) che i tassi verranno mantenuti. Questo significa che non ci saranno aumenti, confermando le aspettative di una giornata senza grandi sorprese dalla Fed.
Jerome Powell sarà al centro dell’attenzione e ci aspettiamo che discuterà dei dati recenti sull'inflazione (CPI/PPI). Potrebbe anche condividere alcune riflessioni sui possibili tagli dei tassi estivi, un argomento che ha il potenziale per influenzare il mercato. Tenete presente che il mercato resta in attesa di un possibile taglio dei tassi estivi, quindi se Powell esclude questa possibilità, potremmo assistere a vendite significative.
Grafici
Attualmente, gli indici stanno entrando nella media mobile a 50 giorni e sembra che stiano subendo un processo di digestione. Penso che sarà difficile superare la resistenza, a meno che Powell non dia il via libera ai tagli dei tassi quest’estate.
Per i rialzisti, i livelli SPX da superare sono 5120 (media mobile a 50 giorni) e 5145 (ritracciamento del 61,8%). Se questi livelli dovessero reggere, gli orsi potrebbero cercare di rompere i recenti minimi e puntare a 4880 nell'SPX.
In caso di fallimento degli orsi, potremmo assistere a nuovi massimi, con i rialzisti che puntano a 5440.
Dati economici e notizie
L'attività manifatturiera della Fed di Dallas di aprile è stata -14,5 rispetto a -11,3 previsto.
Le fatture trimestrali da 70 miliardi di dollari del Tesoro sono aumentate dal 5,255% precedente al 5,250%.
Per quanto riguarda la Germania, l'IPC preliminare di aprile è stato del 0,5% rispetto al 0,6% previsto.
Il titolo che ha dominato la giornata è stato Tesla (TSLA). Ha registrato un notevole rally di oltre 50 punti rispetto agli utili, ovvero circa il 40% in meno rispetto ai minimi registrati appena sei giorni fa. Nonostante l'entusiasmo, ritengo che il titolo sia probabilmente sopravvalutato e sarei propenso a vendere oltre il livello attuale. Questo slancio positivo è stato generato dall'approvazione da parte della Cina della piena guida autonoma, una notizia estremamente positiva per Elon e l’azienda.
In sintesi
La giornata odierna non ha fornito molte indicazioni, e ritengo che dovremo aspettare una mossa del mercato da parte del FOMC questa settimana.
Oltre al FOMC, gli utili saranno al centro dell’attenzione, quindi è consigliabile prestare attenzione ai grandi nomi della tecnologia come AMZN e AAPL, che potrebbero influenzare il mercato.
A presto.
Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e buon trading!
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.04.2024Wall Street erratica, con forti reazioni ai risultati delle “big-tech”.
Per ora, in media, ¾ delle Societa’ dello S&P500 hanno battuto le stime.
Macro Europea ancora debole, ma “supporta” un 1’ taglio tassi a giugno.
Rendimenti obbligazioni governative europee in rialzo: da osservare.
Gli occhi degli operatori restano puntati sulle trimestrali delle Big-Tech americane, con reazioni violente alle “sorprese”: Tesla ha comunicato dati di 1’ trimestre in forte calo, ma ha annunciato nuovi e piu’ economici modelli, e la sua azione e’ volata a Wall Street, +11%, dopo il -40% da inizio anno.
Ieri l’attesa per i dati di Meta e di Ibm ha influenzato anche le chiusure delle Borse europee, tutte peggiorate sul finale. Milano ha perso -0,3%, dopo un avvio ed una mattinata ben piu’ brillanti, Londra -0,07%, Francoforte -0,36%, Parigi -0,17%.
Sullo sfondo restano il relativo ridimensionamento delle tensioni e degli scontri armati in Medio Oriente, e l’incertezza sulle prossime mosse di politica monetaria, dove tuttavia sembra emergere la “quasi certezza” che la Banca centrale Europea (ECB) operera’ il 1’ taglio dei tassi d’interesse a giugno, mentre per la Federal Reserve (Banca centrale Usa) bisognerà attendere settembre.
Anche Wall Street ha chiuso incerta, dopo i brillanti recuperi delle prime 2 sedute della settimana: Dow Jones -0,11%, Nasdaq +0,10% e S&P500 +0,02%.
Ci troviamo nella fase piu’ intensa delle trimestrali: in USA il 30% circa delle Societa’ dell’indice S&P500 pubblicheranno questa settimana: finora, ¾ delle relazioni trimestrali ha battuto le previsioni di consenso.
Intanto i dati macro piu’ recenti hanno confermato la forza dell’economia Usa: per esempio, gli ordini di beni durevoli sono cresciuti a marzo +2,6% mensile, battendo le previsioni.
Le richieste di nuovi mutui, invece, sono calate -2,7% rispetto alla settimana prima, forse per effetto di tassi d’interesse in aumento per la 3’ settimana di fila consecutiva, e superiori al 7,0%, un record da oltre 20 anni.
Il prezzo del petrolio ha chiuso la giornata di ieri in calo, col WTI (greggio di riferimento Usa) sotto 83 Dollari/barile, -0,8% rispetto alla vigilia. La settimana scorsa le scorte petrolifere Usa sono scese bruscamente, smentendo le previsioni: -6,37 milioni di barili, contro attese di rialzo di +0,5 milioni.
Sul mercato valutario, il cambio Euro/Dollaro conferma l’area 1,07, mentre lo Yen giapponese resta molto debole, vicino a 155 nel cross vs Dollaro e 167 vs Eur, in attesa dell’intervento preannunciato dalla Bank of Japan in suo sostegno.
Inatteso recupero per la Sterlina britannica, dovuto anche alle parole del membro della Bank of England Pill, che ha rimarcato come la crescita “appiccicosa” dei prezzi dei servizi renda meno rassicurante la prospettiva dell’inflazione, e sposti “idelamente” in avanti il 1’ taglio dei tassi.
Ieri, 24 aprile, abbiamo osservato un forte movimento al rialzo dei rendimenti dei Govies Europei, forse alimentati dagli indici Pmi in ripresa che, anche nel caso dell’Euro-zona, potrebbe influenzare la decisione della Banca centrale Europea di tagliare il costo del denaro.
Quello del BTP decennale benchmark e’ risalito a 3,95%, dal 3,81% della vigilia: +6 bps anche per lo spread BTP/Bund, a 137 bps.
Stamane, 25 aprile, prevale la prudenza sui listini azionari europei, con cali medi di -0,1% (ore 12.00 CET), mentre gli investitori atendono il dato anticipatore sul GDP (Pil) americano nel 1’ trimestre, stimato in un robusto (fin troppo) +2,4%, nonostante la politica monetaria restrittiva.
Domani sara’ pubblicati il PCE (Personal consumer Expenditure) un deflatore del PIL che e’ la misura dell’inflazione per le famiglie piu’ considerata dalla FED.
Sul fronte “trimestrali” sara’ la volta di Alphabet e Microsoft, dopo che il pur brillante 1’ trimestre di Meta (“holding” di facebook), pur mostrando ricavi e utili sopra le attese, ha scatenato violente vendite sul titolo, -19% nelle contrattazioni after-hours.
Ibm ha comunicato solidi risultati finanziari del 1’ trimestre: ricavi per 14,47 US$ miliardi, +1,5%, contro attese di 14,53 e un utile per azione di 1,68 Dollari, cioe’ 5% sopra il consenso di 1,60. IBM ha inoltre annunciato l'acquisizione di Hashicorp (cloud-software) per 35 Dollari/azione “cash”, pari a circa US$ 6,4 miliardi.
In Europa, STMicroelectronics ha deluso le attese; nel 1’ trimestre l’utile si e’ dimezzato a US$ 513 milioni, ed i ricavi sono scesi -18,4% a US$ 3,47 miliardi, per effetto di una sfavorevole "combinazione di prezzo di vendita e mix di prodotto, di oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva, e ridotte efficienze nella produzione".
Deutsche Bank ha chiuso il 1’ trimestre con una crescita del 10% dell'utile netto a Eur 1,45 miliardi, paghera’ un dividendo di 0,45 Eur/azione, +50% rispetto al 2022. In netto recupero all’8,7% il RoTE (ritorno sul patrimonio netto tangibile).
Il big-pharma francese Sanofi sorprende negativamente col -43,2% dell’utile netto, a Eur 1,133 miliardi, a causa di costi di ristrutturazione per 740 milioni, e maggiori ammortamenti dovuti ai "costi di separazione" del polo Sanità (medicinali da banco).
Intanto stamattina, Tokyo ha perso -2,20%, nel 1’ giorno della Riunione di politica monetaria della Banca del Giappone, che terminerà domani, e dalla quale si aspetta un “nulla di fatto” sulla normalizzazione (leggasi aumento) dei tassi ma forse qualche novita’ sugli interventi in difesa dello Yen. Piu’ resistenti Shanghai, +0,2%, e Hong Kong, +0,5%.
I future su Wall Street anticipano riaperture in calo medio di -0,5%. (ore 12.00 CET)
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 24.04.2024 Wall Street ancora in rialzo, c’e’ molto ottimismo sugli utili della “tech”.
Anche in Europa si entra nel vivo delle trimestrali, che non dovrebbero deludere.
Debito pubblico esplosivo in Usa: collocamenti per 183 mld in 3 giorni.
BCE verso il 1’ taglio dei tassi a giugno: lo conferma il Nr. 2, Louis De Guindos.
L’ottimismo e’ prevalso anche ieri, 23 aprile, mentre cresce l’appetito per il rischio in varie “asset class” e le Borse segnano il 2’ rialzo consecutivo. L’attenzione e’ catalizzata dalle relazioni trimestrali, che affolleranno questa settimana, che prevede la “release” di 4 delle Magnifiche 7 (7 maggiori titoli tech dello S&P500). La tensione in Medio Oriente sembra attenuarsi: Israele e Iran usano toni piu’ cauti.
Le Borse Europee hanno chiuso con forti rialzi: Milano +1,9%, Madrid +1,7%, Francoforte +1,6%, Amsterdam +1,0%, Parigi +0,8%, Londra +0,2%.
Sul fronte del taglio dei tassi, il Vicepresidente dell’ECB Luis de Guindos, in un’intervista al quotidiano parigino Le Monde, parla chiaro: "Se le cose vanno nella stessa direzione delle ultime settimane, allenteremo la nostra posizione restrittiva a giugno. In assenza di sorprese è un fatto compiuto".
Piu’ cauto Il presidente della Bundesbank Joachim Nagel: «Prima di tagliare i tassi d’interesse, dobbiamo essere convinti, sulla base dei dati, che l’inflazione raggiungerà effettivamente il nostro obiettivo in modo tempestivo e duraturo
Ieri anche Wall Street ha chiuso positiva: Dow Jones +0,69%, S&P500 +1,20% Nasdaq +1,59%. L’azione General Motors, dopo i conti, fatturato US$ 43 miliardi, +7,6% sul 1’ trimestre 2023, e utile netto di 2,98 miliardi, +24,4%, corre al rialzo, mentre ha deluso la trimestrale di Tesla, la cui azione lunedi’ aveva perso un altro -3,4%, ai minimi da 15 mesi.
Tesla ha annunciato un calo dei ricavi di -8% e profitti al livello piu’ basso dal 2021, ma dopo che Elon Musk ha dichiarato di stare accelerando il lancio di “nuovi veicoli, inclusi quelli più economici”, l’azione nell’”after-hours” e’salita +13%!
Negli Stati Uniti l’ottimismo sulle trimestrali “tecnologiche” e’ unanime: oggi vedremo i conti di Meta e giovedi’ quelli di Microsoft e Alphabet. Intanto Wall Street ha premiato Texas Instruments, +7,7%, che si e’ detta ottimista sulle vendite prospettiche e Spotify, che ha sopreso con margini sopra le attese, grazie alla crescita virtuosa del business podcast.
L'indice US PMI manifatturiero è inaspettatamente sceso ad aprile, a 49,9 da 51.9 di marzo, cioe’ in area di contrazione, sotto 50. In calo anche il PMI dei servizi, a 50,9 punti, dai 51,7 del mese precedente. Otticamente negativi, questi dati hanno paradossalmente un effetto benigno sui mercati finanziari, poiche’ allenterebbero le pressioni sulla Federal Reserve a mantenere i tassi “alti e a lungo”.
In Europa, gli stessi indici PMI forniscono indicazioni contrastanti: nell’Euro-zona sale il PMI servizi a 52,9, da 51,5 di marzo e contro stime di 51,8, toccando il top da 11 mesi, mentre il Pmi manifatturiero cala a 45,6, da 46,1 di marzo, contro attese di 46,5, ai minimi da dicembre. Bene l’indice “composito” (manufattura&servizi), che sale al massimo da 11 mesi a 51,4, da 50,3.
Ad aprile, Italia, peggiora sia il “mood” dei consumatori che quello delle imprese: per i consumatori il relativo indice scende da 96,5 a 95,2, mentre per le imprese e’ passa da 97,0 a 95,8 (fonte Istat, Istituto nazionale di Statistica): peggiornoa la percezione deterioramento del clima economico generale e personale, ma soprattutto le aspettative future, cui sub -indice cala da 97,2 a 93,9.
In Germania, l’autorevole indagine IFO segnala che la fiducia delle imprese ad aprile è aumentata a 89,4 punti, dai 87,8 di marzo. Il dato supera le attese degli analisti di 88,9; un buon segnale, di cui si attendono conferme.
Negli Stati Unti, dove in settimana e’ attesa la 1’ stima del GDP (Pil) del 1’ trimestre, il dato PCE sull’inflazione per le famiglie e quello sulle spese per consumi di marzo, ci sara’ anche un importante momento di verifica sulla “tenuta del debito pubblico”, visto che in soli 3 giorni il Tesoro emettera’ nuova “carta” per 183 miliardi di Dollari. Nell’attesa, si muovono al rialzo i rendimenti.
Sul mercato valutario, vediamo il cross Eur/US$ stabilmente attorno 1,07, mentre persiste la debolezza della moneta giapponese: il cambio Euro/Yen sfiora 166, e quello Dollaro/Yen 154,8, ai minimi da 34 anni, risultato “naturale” di una Bank of Japan che non ha fretta di normalizzare la politica monetaria alzando i tassi , e di una FED che dovrebbe mantenere ancora per un po’ i tassi all’attuale livello.
Oggi, 24 aprile, prevale un’intonazione positiva sui mercati azionari europei, in media +0,3% alle 13.00 CET, sostenuta da attese positive sul comparto tecnologico Usa, ma anche dalla relativa debolezza del settore manifatturiero rivelata dagli indici US Pmi.
In Asia, Hong Kong ha segnato la 3’ seduta consecutiva di rialzo, +2,2%, Tokio +2,4%. In Cina Shanghai +0,8%, Shenzhen +1,2%, dopo che la Banca Centrale ha emmesso nuovi “pronti contro termine” a 7 giorni, tasso 1,8%” per sostenere una liquidità abbondante nel sistema bancario.
A fine mattinata vediamo futures positivi per Wall Street, con quelli sul Nasdaq, +0,7%, che primeggiano, scontando attese ambiziose per i numeri trimestrali del settore tecnologico e specificamente per quelli delle «Magnifiche 7», i cui utili sono attesi in crescita del +38% rispetto all'anno passato (+23% escludendo NVidia), contro il 2,4% medio per l'indice S&P500 (fonte Bloomberg Intelligence).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.