USA cresce per il secondo giorno nonostante il calo di Alphabet.Le azioni USA crescono per il secondo giorno nonostante il calo di Alphabet.
di Marco Bernasconi - 6 Febbraio 2025
A Wall Street si dice:
"Il prezzo è ciò che paghi, il valore è ciò che ottieni." – Warren Buffett
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi:
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La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi
Le azioni guadagnano per il secondo giorno nonostante il calo di Alphabet
Il mercato non ha reagito positivamente al report di Alphabet (GOOGL) di ieri sera, ma le azioni sono comunque riuscite a registrare un secondo giorno di guadagni.
Mentre la crisi dei dazi sembra essere stata superata (almeno per ora), l'attenzione si sposta su un'altra pubblicazione dei Magnificent 7 prevista per oggi e sul rapporto mensile sull'occupazione in uscita venerdì.
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Andamento del Mercato
Dow Jones: +0,71% (+317 punti), chiusura a 44.873,28
S&P 500: +0,39%, chiusura a 6.061,48
NASDAQ: +0,19% (+38 punti), chiusura a 19.692,33
Gli indici hanno chiuso vicino ai loro massimi giornalieri per la seconda sessione consecutiva in territorio positivo, recuperando terreno dopo la svendita di lunedì.
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Le Azioni di Alphabet (GOOGL)
Le azioni di Alphabet (GOOGL) hanno perso il 7,3% ieri dopo la pubblicazione del rapporto sugli utili, che ha mostrato un fatturato inferiore alle aspettative e una debole performance della divisione cloud.
Tuttavia, un rialzo del 5,2% di NVIDIA (NVDA) ha contribuito a compensare parte delle perdite.
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I Magnificent 7 continuano a stupire con utili da record
I big del settore tecnologico si confermano straordinariamente redditizi, continuando a crescere a ritmi impressionanti.
Risultati del quarto trimestre 2024
• Alphabet (GOOGL):
o Utili: +28,3% su base annua (26,5 miliardi di dollari)
o Ricavi: +12,9% (81,6 miliardi di dollari)
• Microsoft (MSFT):
o Utili: +10,2% su base annua (24,1 miliardi di dollari)
• Meta (META):
o Utili: +48,7% su base annua (20,8 miliardi di dollari)
L'argomento principale a sostegno degli ingenti piani di spesa in conto capitale (capex) di queste aziende è la volontà di consolidare la loro leadership nell’ambito dell’intelligenza artificiale, che si preannuncia cruciale per la sostenibilità del loro enorme potenziale di guadagno futuro.
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Focus sul mercato del lavoro: in attesa del report sulle buste paga non agricole
Gli investitori attendono con impazienza il rapporto sulle buste paga non agricole, in uscita venerdì.
Nel frattempo, oggi hanno potuto esaminare il rapporto ADP Employment, che ha rivelato:
• 183.000 nuovi posti di lavoro nel settore privato a gennaio
• Un miglioramento rispetto ai 176.000 di dicembre
• Dato superiore alle aspettative di 150.000
Altri dati rilasciati ieri includono:
• Rapporto ISM Services:
o Calato dal 54% di dicembre al 52,8% di gennaio
o Sebbene il valore sia ancora sopra la soglia del 50% (indicando un'espansione economica), il dato è risultato inferiore alle previsioni.
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Prossimi dati economici e pubblicazioni sugli utili
Il calendario di giovedì prevede:
Dati economici importanti:
• Richieste iniziali di disoccupazione
Principali report sugli utili attesi oggi:
• Amazon (AMZN)
• Eli Lilly (LLY)
• AstraZeneca (AZN)
• Honeywell (HON)
• Bristol Myers Squibb (BMY)
• ConocoPhillips (COP)
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Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori.
Oggi propongo alla vostra attenzione:
Ceragon Networks (CRNT)
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
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Dazi minacciati e incertezza nei Mag 7 non fermano i mercati.Il mercato sale nonostante le discussioni sui dazi e i risultati contrastanti di Mag 7
di Marco Bernasconi - 31 Gennaio 2025
A Wall Street si dice:
"Sii avido quando gli altri sono spaventati, e spaventato quando gli altri sono avidi."
— Warren Buffett
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi
La reazione del mercato ai report di Mag 7 di ieri sera è stata contrastante, ma i principali indici sono comunque riusciti a chiudere in positivo. Gli investitori cercano di mitigare il più possibile l'impatto della svendita di DeepSeek in vista di venerdì.
Il pioniere dei veicoli elettrici Tesla (TSLA) è stato il migliore del trio Big Tech nella sessione di mercoledì sera, registrando un aumento del 2,9%, nonostante abbia mancato sia gli obiettivi di fatturato che quelli di utile netto. Gli investitori sembrano fiduciosi che innovazioni come i robotaxi e il robot Optimus aiuteranno l’azienda a rimettersi in carreggiata.
Nel frattempo, Meta Platforms (META) ha guadagnato l'1,6% dopo aver superato le aspettative sugli utili. Anche Microsoft (MSFT) ha riportato risultati superiori alle attese, ma è stata la grande perdente della giornata, con un calo del 6,2% a causa di ricavi del cloud inferiori alle previsioni.
Andamento degli indici
S&P 500: +0,53% a 6.071,17
Dow Jones: +0,38% (+168 punti) a 44.882,13
NASDAQ: +0,25% (+50 punti) a 19.681,75
I guadagni sono stati frenati verso la fine della sessione quando il presidente Trump ha iniziato a parlare di dazi. Gli investitori erano sollevati dal fatto che non avesse menzionato questa promessa della campagna elettorale nei giorni successivi all'insediamento. Tuttavia, ieri ha annunciato dazi del 25% sui beni importati da Canada e Messico a partire da sabato.
Questa potrebbe essere solo una delle tante sfide a cui il mercato dovrà abituarsi. Dopo l'annuncio, l'S&P ha registrato un calo di 50 punti, seguito da un rimbalzo di 40 punti.
Sull'argomento dazi, il mercato sembra scettico sul fatto che verranno effettivamente applicati. Tuttavia, se ciò accadesse, potremmo assistere a una forte ondata di vendite.
Apple batte le aspettative, ma con risultati contrastanti
Dopo la chiusura di ieri, è arrivato un altro report di Mag 7: Apple (AAPL) ha battuto le stime sia sui ricavi che sugli utili. Tuttavia, dietro i numeri principali, il quadro appare più sfumato:
Vendite di iPhone in leggero calo
Vendite in Cina in calo di oltre l'11%
Ricavi dai servizi leggermente superiori alle attese
La reazione immediata del mercato è stata negativa, con un calo del titolo nel dopo mercato. Tuttavia, al momento della stesura di questo report, AAPL è rimbalzata ed è ora in rialzo di oltre il 3%, grazie a una previsione ottimistica sulla crescita dei ricavi per il prossimo trimestre.
Settimana di Borsa: il Dow resiste, ma NASDAQ e S&P sono in calo
Il Dow Jones è in territorio positivo per la settimana e, se chiudesse in rialzo domani, registrerebbe la sua terza settimana consecutiva in positivo.
L'indice è salito di quasi 300 punti lunedì, assorbendo così il calo di DeepSeek senza particolari difficoltà. Tuttavia, gli altri due principali indici rimangono in rosso:
NASDAQ: -1,4% nella settimana
S&P 500: -0,5% nella settimana
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
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Oggi propongo alla vostra attenzione: Tempus AI (TEM)
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Marco Bernasconi Trading.
Pil Usa un caloL'economia statunitense è cresciuta del 2,3% su base annua nel quarto trimestre del 2024, la crescita più lenta degli ultimi tre trimestri, in calo rispetto al 3,1% del terzo trimestre e alle previsioni del 2,6%. I consumi personali sono rimasti il principale motore della crescita, con un aumento del 4,2%, il più alto dal primo trimestre del 2023, rispetto al 3,7% del terzo trimestre del 2024. La spesa è aumentata più rapidamente sia per i beni che per i servizi.
D'altro canto, gli investimenti fissi si sono contratti per la prima volta dal primo trimestre del 2023. Tuttavia, gli investimenti in prodotti di proprietà intellettuale hanno continuato a crescere. Sia le esportazioni che le importazioni si sono contratte, mentre la spesa pubblica è aumentata a un ritmo più lento. Considerando l'intero 2024, l'economia è avanzata del 2,8%.
TRUMP CONFERMA I DAZI
A sorpresa, nella giornata in cui la BCE ha tagliato i tassi di 25 punti base portando il tasso di rifinanziamento principale al 2,9%, insieme alle notizie macro deludenti come il PIL di Germania e Italia, l’EurUsd, che ci saremmo aspettati in discesa impulsiva, ha retto egregiamente il livello di 1,0400, anche se in serata è sceso a 1,0390 dopo che Trump ha confermato tariffe del 25% per Canada e Messico. Ha poi promesso dazi anche alla Cina.
Tutte le altre valute concorrenti del dollaro sono scivolate dopo le parole del Presidente, soprattutto il dollaro canadese, con UsdCad che è salito fin oltre 1,4500. Va però detto che il dollaro fatica a rompere le resistenze e sembra aver perso slancio e momentum. È altresì vero che per ora la divisa USA tiene egregiamente i primi supporti, e il trend di fondo rimane pro dollaro. Cable a 1,2450 incapace di rompere 1,2480. EurGbp debole tra 0,8360 e 0,8390. Udjpy in correlazione alta e diretta con UsdCnh, con una price action che probabilmente è destinata a cambiare nel medio termine.
BORSE USA
L’S&P 500 e il Nasdaq hanno guadagnato rispettivamente lo 0,55% e lo 0,58%, mentre il Dow Jones è salito di circa lo 0,50%, in un contesto di attesa rispetto alle pubblicazioni delle trimestrali. I servizi di comunicazione, le utility, il settore immobiliare e i beni di consumo discrezionali sono stati i settori con le migliori performance, mentre la tecnologia ha avuto performance inferiori alle aspettative.
Meta è salita del 2,2% dopo aver superato le aspettative sugli utili e Tesla è salita di oltre il 4% nonostante il mancato raggiungimento delle stime di fatturato e profitto. D'altro canto, Microsoft è scesa di quasi il 6% poiché il bilancio previsionale ha deluso. Le azioni Apple sono state scambiate intorno alla parità.
Nel frattempo, l'economia statunitense è cresciuta del 2,3% annualizzato nel quarto trimestre, non raggiungendo la previsione del 2,6% ma indicando comunque una solida crescita, guidata dalla resiliente spesa dei consumatori. I prezzi PCE sono aumentati meno del previsto e le richieste iniziali di disoccupazione sono state inferiori alle previsioni.
EUROZONA, È CRISI
L'economia dell'Eurozona si è inaspettatamente bloccata nel quarto trimestre del 2024, segnando la sua performance più debole dell'anno, dopo una crescita dello 0,4% nel terzo trimestre e un'espansione prevista dello 0,1%. Le due maggiori economie hanno visto sorprendenti contrazioni, con il PIL della Germania in calo dello 0,2% e quello della Francia in calo dello 0,1%. L'Italia è rimasta stagnante per il secondo trimestre consecutivo.
Meglio hanno fatto Spagna (0,8%), Portogallo (1,5%) e Lituania (0,9%), con Belgio (0,2%) ed Estonia (0,1%) che hanno registrato anch'essi una crescita positiva. Su base annua, il PIL dell'Eurozona è cresciuto dello 0,9%, lo stesso del terzo trimestre e leggermente al di sotto delle previsioni dell'1%.
BCE TAGLIA ANCORA
La Banca centrale europea ha abbassato i tre tassi di interesse chiave di 25 punti base a gennaio 2025, come previsto, riducendo il tasso di deposito al 2,75%, il tasso di rifinanziamento principale al 2,90% e il tasso di prestito marginale al 3,15%. Questa mossa riflette le prospettive di inflazione attuali, con pressioni sui prezzi in calo e in linea con le proiezioni.
Mentre l'inflazione interna rimane elevata a causa di aggiustamenti ritardati di salari e prezzi, la crescita salariale si sta moderando e gli utili aziendali stanno assorbendo alcuni effetti inflazionistici. Nonostante le persistenti condizioni di finanziamento restrittive, si prevede che il taglio dei tassi allenterà gradualmente i costi di prestito per aziende e famiglie.
La BCE rimane basata sui dati e non si è impegnata in un percorso di tasso predeterminato, sottolineando un approccio cauto per garantire che l'inflazione si stabilizzi al suo obiettivo del 2%. L’Euro, come già ribadito, ha tenuto egregiamente i supporti e sembra consolidare sui livelli attuali di 1,0400.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese di 16.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 207.000 nella settimana, ben al di sotto delle aspettative di mercato di 220.000, segnando un brusco calo rispetto al massimo degli ultimi due mesi della scorsa settimana. Nel frattempo, le richieste continuative sono scese di 42.000 unità rispetto al massimo di oltre tre anni toccato la settimana precedente, attestandosi a 1.858.000 nel periodo conclusosi il 18 gennaio.
Il risultato è stato coerente con la dichiarazione della Federal Reserve secondo cui il mercato del lavoro statunitense si è stabilizzato, è solido, e indurrà la Fed a rimanere ferma sui tassi per ancora qualche tempo.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Ottima Borsa in attesa degli utili dei Mag 7 e della Fed.Chiusa una settimana forte, ci aspettano gli utili dei Mag 7 e della riunione Fed.
A Wall Street si dice:
"Quando il mercato è in caduta libera, è il momento di cercare opportunità. Le migliori occasioni di investimento spesso emergono durante i periodi di crisi." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Una settimana forte in vista dei guadagni dei Magnifici 7 e della riunione della Fed
La serie di quattro giorni di rialzo del mercato si è conclusa venerdì 24, ma i principali indici hanno comunque registrato una seconda settimana consecutiva di guadagni, mentre ci avviciniamo a importanti annunci nel settore tecnologico e alla riunione della Fed.
Performance degli Indici:
L’S&P 500 ha raggiunto un nuovo massimo giovedì 23, ma ha chiuso in leggero calo venerdì 24, con una flessione dello 0,29%, a 6101,24 punti. Tuttavia, l’indice ha registrato un incremento dell’1,7% nell’arco della settimana, nonostante fosse più breve del normale. Il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,32% (circa 140 punti) a 44.424,25, e il NASDAQ ha perso lo 0,50% (quasi 100 punti) chiudendo a 19.954,30. Nonostante ciò, i guadagni settimanali sono stati significativi: il Dow è salito del 2,2% e il NASDAQ dell’1,7%.
Il Presidente Trump e la sua "Luna di Miele" Politica:
Questa è stata una settimana intensa anche per il Presidente Trump, che sembra godere di una "luna di miele" politica dopo una serie di iniziative intraprese sin dal suo giuramento lunedì. Gli investitori si mostrano entusiasti delle sue politiche pro-crescita, che includono deregolamentazione e riduzione delle tasse. Tuttavia, è bene ricordare che le "lune di miele" non durano per sempre. Ad esempio, il mercato ha accolto positivamente la richiesta del Presidente di tassi di interesse più bassi durante il suo intervento al World Economic Forum di giovedì 23. Molti dei guadagni di questa settimana, però, possono essere attribuiti anche alla mancanza di sviluppi significativi sulle tariffe commerciali.
Finora, Trump ha lanciato minacce tariffarie senza intraprendere azioni concrete. Quando queste minacce si trasformeranno in azioni ufficiali, sarà interessante osservare come il mercato reagirà. Fino ad allora, non ci sono ragioni evidenti per vendere, se non per consolidare i profitti realizzati.
Attenzione puntata sui guadagni tecnologici:
L’interesse dei trader si sposterà probabilmente dalla politica ai risultati finanziari del settore tecnologico attesi per la prossima settimana. Molti grandi nomi, inclusi quattro dei Magnifici 7, pubblicheranno i loro risultati.
Guadagni dei Magnifici 7:
Mercoledì sarà la volta di Meta Platforms (META), che venerdì 24 è salita del 3,2% grazie al piano dell’azienda di investire fino a 65 miliardi di dollari quest’anno per l’infrastruttura di intelligenza artificiale. Lo stesso giorno, anche Microsoft (MSFT) e Tesla (TSLA), che hanno chiuso in calo venerdì, pubblicheranno i loro risultati. Apple (AAPL) presenterà i dati giovedì, e sarà interessante capire la situazione del colosso dopo i segnali di difficoltà sul mercato cinese.
Come ormai noto, il successo straordinario del gruppo nel 2021 era in parte legato a una domanda anticipata da periodi futuri, una tendenza che è stata riequilibrata nel 2022. Nel 2023, il gruppo è tornato a una crescita "normale", e si prevede che questa stabilità continuerà nel 2024 e oltre.
I 100 titoli dell’S&P 500 in evidenza:
Questa settimana, circa 100 membri dell’S&P 500 presenteranno i loro risultati. Tra questi figurano diversi grandi nomi come Boeing (BA), General Motors (GM), Starbucks (SBUX), IBM (IBM), Southwest Airlines (LUV), Comcast (CMCSA), International Paper (IP) e altri, oltre ai già citati attori dei Magnifici 7.
Una settimana cruciale: la Fed e i giganti della tecnologia:
La giornata di mercoledì sarà particolarmente importante, poiché oltre ai guadagni dei grandi nomi della tecnologia, si attende anche una decisione della Fed. Nonostante la richiesta del Presidente di tassi di interesse più bassi durante il suo intervento di giovedì 23, il CME Fedwatch Tool assegna una probabilità del 99,5% a una pausa dei tassi.
Anche se la decisione potrebbe essere già ampiamente prevista, l’attenzione degli investitori sarà rivolta ai commenti del Presidente della Fed, Jerome Powell, che potrebbero influenzare significativamente i mercati.
Conclusioni:
Con queste premesse, la prossima settimana promette di essere cruciale sia per il settore tecnologico sia per le prospettive economiche globali.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Oggi propongo alla vostra attenzione: Couchbase (BASE)
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
S&P raggiunge il massimo storico.S&P raggiunge il massimo storico, il mercato sale per il terzo giorno consecutivo.
A Wall Street si dice:
"Quando il mercato è in caduta libera, è il momento di cercare opportunità. Le migliori occasioni di investimento spesso emergono durante i periodi di crisi." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Ora che il modesto calo di dicembre e inizio gennaio sembra essere terminato, il mercato appare pronto a tornare ai massimi storici. Questo è esattamente ciò che è accaduto mercoledì, quando uno dei principali indici ha toccato livelli record durante la sessione.
Performance degli Indici:
L'S&P 500 è salito dello 0,61% chiudendo a 6086,37, ma ha superato i 6100 punti durante la giornata, segnando un nuovo massimo intraday. Il Dow Jones ha registrato un aumento dello 0,30% (circa 130 punti) raggiungendo 44.156,73, mentre il grande vincitore della giornata è stato il NASDAQ, che ha guadagnato l'1,28% (circa 252 punti) arrivando a 20.009,34. I principali indici si trovano ora in una striscia positiva di tre giorni consecutivi di guadagni.
Focus sulla Tecnologia:
Uno dei fattori principali che ha spinto la tecnologia mercoledì è stato Netflix (NFLX), che è balzato di quasi il 10% grazie ai risultati straordinari degli utili annunciati la sera precedente. Oltre a superare le previsioni sugli utili e sui ricavi, il pioniere dello streaming ha aggiunto quasi 19 milioni di nuovi abbonati nel trimestre, portando il totale degli abbonamenti a pagamento a oltre 300 milioni.
Netflix si conferma leader indiscusso dello streaming, con la crescita sostenuta dal livello di abbonamento supportato dalla pubblicità. I ricavi pubblicitari ad alto margine stanno migliorando significativamente i margini dell’azienda, come dimostra il raddoppio degli utili nel quarto trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le azioni Netflix sono già aumentate di oltre il +75% nell’ultimo anno e i risultati recenti, insieme agli annunci di aumento dei prezzi, hanno portato il titolo a un nuovo massimo storico.
Altri Titoli Tecnologici in Crescita:
Anche la tecnologia ha ricevuto una forte spinta mercoledì grazie alla joint venture annunciata ieri sera, chiamata "Stargate", che prevede almeno 500 miliardi di dollari di investimenti da parte di aziende come OpenAI, Oracle (ORCL) e Softbank per costruire un’infrastruttura dedicata all’intelligenza artificiale (AI).
Mettere insieme "Trump" e "AI" nella stessa frase in questo momento rappresenta un mix perfetto per un rally di mercato. Tutti i titoli del gruppo MAG 7 hanno registrato guadagni, con NVIDIA (NVDA) e Microsoft (MSFT) in testa, entrambe con un incremento superiore al 4%. Inoltre, ARM Holdings (ARM) è cresciuta di quasi il 16% e Oracle (ORCL) ha guadagnato il 6,8%.
Prossimi Report sugli Utili:
Tra i principali report sugli utili in programma per domani figurano nomi importanti come Intuitive Surgical (ISRG),Texas Instruments (TXN),Union Pacific (UNP) e CSX (CSX), solo per citarne alcuni.
Il Quadro Generale:
Il quadro che emerge dalla stagione degli utili del quarto trimestre del 2024 è di forza e prospettive in miglioramento. Le aziende non solo superano le stime, ma offrono anche indicazioni rassicuranti per i prossimi trimestri. Gli utili complessivi per le 62 società dell’S&P 500 che hanno già riportato i risultati sono aumentati del +19,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con ricavi in crescita dell’8,4%. Inoltre, l’82,3% delle aziende ha superato le stime sugli utili per azione (EPS) e il 69,4% ha superato le stime sui ricavi.
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Malibu Boats (MBUU)
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Marco Bernasconi Trading.
Equity, nuovi massimiAncora una seduta positiva per i listini USA, trascinati dall’euforia post insediamento di Trump, che ha promesso una nuova età dell’oro per gli americani. Ad aggiungersi anche i risultati aziendali, in un quadro di ottimismo che, in finanza, appare tipicamente anglosassone. Durerà? Per ora sì, ma fino a prova contraria.
L'S&P 500 è salito dello 0,6%, facendo registrare l’ennesimo nuovo massimo storico sopra i 6.100 punti, il primo però del 2025. Il Nasdaq 100 è balzato dell'1,35% e il Dow ha guadagnato solo lo 0,3%.
Tra i risultati aziendali degni di nota, segnaliamo Netflix, che è balzato del 12% dopo aver dichiarato un nuovo record di abbonati. Inoltre, Procter & Gamble ha chiuso a +2,5% e United Airlines ha guadagnato quasi il 4% dopo aver pubblicato risultati positivi.
Nel frattempo, Oracle è balzato dell'11%, facendo segnare un aumento di quasi il 20% questa settimana dopo la notizia della joint venture con SoftBank e OpenAI. Anche Nvidia e Microsoft sono salite di oltre il 4%, allineandosi ai guadagni del settore tecnologico.
D'altro canto, le obbligazioni a capitalizzazione più bassa sono state per lo più inferiori, poiché le preoccupazioni relative ai dazi sulla Cina, appena segnalati da Trump, hanno compensato i benefici attesi dalle politiche protezionistiche, aggiungendosi alla promessa di tasse sulle importazioni da Canada e Messico.
VALUTE
Sui cambi, balzo dell’Euro, che ha cercato di rompere 1.0450 senza però violarlo e alla fine è tornato indietro come il Cable e le oceaniche. Stabile il franco svizzero dopo le dichiarazioni di Schlegel, Governatore della SNB, che ha parlato del franco come valuta rifugio in un contesto di tassi di interesse che potrebbero anche, nel prossimo futuro, scendere sotto lo zero diventando negativi.
Viviamo una fase di grandissima incertezza, perché ogni dichiarazione di Trump può modificare gli scenari in un senso o nell’altro. Trump parla di dazi, ma i dazi sono controproducenti, specie perché causano un aumento dei prezzi alle importazioni che verranno inevitabilmente scaricati sui consumatori finali. Il trasferimento della produzione in USA, che è desiderio del Presidente, richiede tempo e potrebbe comunque non essere conveniente rispetto al produrre all’estero, per via di un costo del denaro che negli USA è oggettivamente più alto che altrove.
E poi non dimentichiamo la bilancia commerciale USA, in passivo di quasi 90 miliardi di dollari di incremento mensile, che necessiterebbe di un dollaro decisamente più debole per poter sperare in un miglioramento.
MUTUI IN CALO NEGLI USA
Il tasso di interesse medio per mutui a tasso fisso a 30 anni per prestiti intorno ai 750 mila dollari o meno, negli Stati Uniti è sceso al 7,02% nella settimana conclusasi il 17 gennaio 2025, dal 7,09% della settimana precedente, secondo la Mortgage Bankers Association. È il primo calo dei tassi dei mutui questo mese, sebbene i costi di finanziamento rimangano vicini ai massimi di maggio.
Il calo segue i rendimenti più bassi dei Treasury dopo che i dati sull'inflazione migliori del previsto hanno spinto a scommettere che la Fed ha spazio per continuare a tagliare i tassi di interesse quest'anno.
CANADA, PREZZI ALLA PRODUZIONE IN CALO
I prezzi alla produzione industriale in Canada sono aumentati dello 0,2% su base mensile a dicembre 2024, dopo un aumento dello 0,6% a ottobre e al di sotto delle previsioni di mercato di +0,6%. Ciò ha segnato il terzo aumento mensile consecutivo dei prezzi alla produzione, trainato principalmente dai prezzi dei veicoli, dei metalli non ferrosi, legname e alimentari in genere.
Al contrario, sono scesi i prezzi per i prodotti energetici e petroliferi, tra cui benzina e gasolio e prodotti chimici. Su base annua, i prezzi alla produzione sono aumentati del 4,1% a dicembre, l'aumento più netto da gennaio 2023, accelerando da un aumento del 2,2% a novembre.
GIAPPONE, CRESCE L’EXPORT
Le esportazioni giapponesi sono aumentate del 2,8% su base annua, raggiungendo i 9.910,60 miliardi di JPY, pari a 64 miliardi di dollari, a dicembre 2024, superando le previsioni di mercato del 2,3% e indicando il terzo mese consecutivo di crescita.
I principali settori che hanno trainato la crescita sono stati quelli dei macchinari e semiconduttori. Ma sono decollate anche le vendite di macchinari elettrici, insieme a quelle di strumenti scientifici e ottici. Le spedizioni e le vendite di beni manifatturieri sono anch’esse aumentate, specialmente i prodotti siderurgici.
Le esportazioni sono cresciute soprattutto verso Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud, Russia e India (quasi il 75%).
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Wall Street rilanciaGli indici americani hanno chiuso in netto rialzo venerdì, alimentati in gran parte da un rimbalzo del settore tecnologico. L'S&P 500 è salito dell'1%, il Nasdaq 100 è cresciuto dell'1,6% e il Dow Jones ha chiuso a +0,8%. Le azioni delle grandi aziende tecnologiche hanno guidato il rally, con Tesla a +3%, Nvidia in crescita del 3,1% e Microsoft in rialzo dell'1%. Anche le azioni dei beni di consumo hanno sovraperformato, con Amazon che ha chiuso a +2,4%.
I sentimenti sono migliorati grazie all’allentamento delle pressioni inflazionistiche e ai solidi utili delle principali banche, alimentando l'ottimismo per potenziali tagli dei tassi di interesse da parte della Fed. Mentre Donald Trump si prepara per il suo secondo mandato presidenziale, gli investitori osservano i cambiamenti di politica tra le preoccupazioni per i dazi e le modifiche fiscali.
I tre principali indici hanno chiuso la settimana con il Dow e l'S&P 500 in rialzo rispettivamente del 3,2% e del 3,4%, segnando i loro più significativi guadagni settimanali dal mese di novembre. Il Nasdaq ha evidenziato, nella settimana uscente, un +3,9%.
VALUTE
Chi opera sui cambi avrà notato come, nelle ultime settimane, la tendenza delle majors contro il dollaro abbia seguito un andamento caratterizzato da forza del dollaro, alternata a correzioni che non hanno però mai consolidato. Anzi, quasi sempre, dopo vani tentativi di rottura dei supporti chiave del dollaro, tendenzialmente falliti, il trend originario a favore della divisa USA è inesorabilmente ricominciato.
Ciò che ancor di più rende l’idea del trend in atto è la velocità con cui le valute concorrenti del biglietto verde hanno provato a recuperare, e quella invece di discesa, cioè di ritorno al rialzo del dollaro. La price action contro il dollaro è spesso veloce e rapida, ma non tiene i livelli e, dopo poco tempo, si sgonfia ritornando a muoversi nella direzione originaria. Insomma, il classico movimento da carry trades, che si muove nella direzione della valuta ad alto tasso lentamente, mentre quando corregge a favore di quella a tasso inferiore, lo fa velocemente e senza consolidare.
Anche venerdì sera, il biglietto verde è tornato verso i massimi dopo che la notizia della telefonata “amichevole” tra Trump e il suo omologo cinese Xi aveva spinto il dollaro decisamente al ribasso contro quasi tutte le concorrenti. La settimana entrante ci dirà molto perché è quella di insediamento di Donald Trump, che comincerà ad esternare e illustrerà molto probabilmente i suoi programmi futuri. Sarà probabilmente una settimana da seguire con grande attenzione, perché potrebbe determinare i destini dei principali rapporti valutari nel medio termine.
PREVISIONI DEL FMI
Il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato le proprie previsioni per l’anno appena iniziato, in cui prevede una crescita globale del 3,3%, in leggero aumento rispetto al 3,2% previsto a ottobre, guidata da una revisione al rialzo per gli Stati Uniti, che ha compensato i downgrade in altre principali economie. Anche per il 2026 è prevista una crescita del 3,3%, invariata rispetto alla proiezione precedente.
Il FMI ha sottolineato che, mentre gli Stati Uniti si trovano ad affrontare rischi al rialzo che potrebbero sostenere la crescita nel breve termine, altre nazioni rimangono esposte a rischi al ribasso in un contesto di accresciuta incertezza politica. Si prevede ora che l’economia statunitense crescerà del 2,7% nel 2025 (rispetto al 2,2% di ottobre), mentre quella cinese è stata rivista leggermente al rialzo al 4,6% (rispetto al 4,5%). Al contrario, la previsione per il vecchio continente è stata ridotta all'1% (rispetto all'1,2%), così come quella relativa al Giappone rimane stabile all'1,1%. Tra le emergenti, segnaliamo le proiezioni per il PIL dell’India, che sono cresciute al 6,5%. Per il Regno Unito, il FMI ha alzato la sua proiezione all’1,6% (rispetto all’1,5%).
Sul fronte dell’inflazione, il FMI prevede che l’inflazione complessiva globale scenderà al 4,2% nel 2025 (rispetto al 4,3%) e scenderà ulteriormente al 3,5% nel 2026.
BORSA UK SUI MASSIMI
Il FTSE 100 è salito di oltre l'1,5% venerdì, superando quota 8.500 e avvicinandosi a una chiusura record, trainato dalle azioni del settore minerario. Le azioni Glencore sono salite di circa il 4% in seguito alle segnalazioni di trattative di fusione con Rio Tinto, segnando potenzialmente il più grande accordo di sempre del settore. Anche Anglo American ha guadagnato più del 3%.
Questi rialzi sono arrivati in concomitanza con i dati economici del Regno Unito, con le vendite al dettaglio di dicembre in calo dello 0,3% su base mensile, contrariamente alle aspettative di un aumento dello 0,4%. All'inizio della settimana, il PIL del Regno Unito ha evidenziato un calo con una performance inferiore alle attese, così come l'inflazione, che è scesa al 2,5%, al di sotto delle previsioni. Questi fattori hanno alimentato le aspettative di diversi tagli dei tassi da parte della BoE, con gli analisti che ora stimano oltre 70 punti base di ribassi, rispetto ai 65 punti base del giorno precedente.
La sterlina è scivolata rispetto al dollaro, mentre i costi di prestito del Regno Unito si sono allentati dopo essere saliti ai massimi da un decennio la scorsa settimana. Il FTSE 100, dominato da aziende internazionali, ha beneficiato della domanda più debole del Regno Unito, che ha pesato maggiormente sul FTSE 250, incentrato sul mercato interno, in crescita solo dello 0,25%.
SETTIMANA ENTRANTE
La prossima settimana, negli Stati Uniti, l'attenzione si sposterà sull'insediamento di Trump e su una stagione di utili estremamente interessante, considerato il fatto che molte aziende rilasceranno le trimestrali. Tra queste, Netflix, Charles Schwab, P&G, J&J, Abbott, General Electric, Texas Instruments, Union Pacific, American Express e Verizon. Tra i principali dati macro, segnaliamo gli S&P Global PMI e le vendite di case esistenti.
A livello globale, attesa per la decisione della BoJ, che dovrebbe alzare i tassi di 25 bps, mentre i flash PMI forniranno approfondimenti sull'attività del settore privato nell'area dell'euro, in Germania, Regno Unito, India e Giappone. Altri dati in uscita includono il sentiment ZEW tedesco e quelli sull’occupazione inglese.
Buona settimana e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Il CPI fresco porta al miglior giorno del nuovo anno.Il CPI fresco porta al miglior giorno del nuovo anno.
A Wall Street si dice:
"I veri investitori non seguono le mode del mercato. Investono sulla base di analisi fondamentali solide." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
I mercati hanno vissuto una giornata straordinaria ieri, alimentati da un'inflazione più contenuta del previsto, che ha spinto al rialzo i principali indici e rinnovato l'ottimismo per futuri tagli dei tassi di interesse.
L'indice dei prezzi al consumo (CPI) di base è aumentato dello 0,2% su base mensile a dicembre e del 3,2% su base annua, entrambi risultati inferiori di 0,1% rispetto alle aspettative. Anche il CPI generale ha soddisfatto le previsioni, pur essendo leggermente più alto rispetto al rapporto precedente. Questi dati seguono quelli altrettanto incoraggianti dell'indice dei prezzi alla produzione (PPI) di ieri, che confermano come l'inflazione non stia riprendendo slancio nonostante le difficoltà nel farla scendere ulteriormente.
Gli investitori, quindi, possono tirare un sospiro di sollievo, mettendo da parte timori esagerati su un possibile aumento dei tassi prima di eventuali tagli futuri.
Wall Street ha accolto queste notizie con entusiasmo. L'inflazione rimane sotto controllo, e la paura di un suo rialzo sembra scongiurata. Con questi numeri, appare chiaro che la Federal Reserve non sta considerando nuovi aumenti dei tassi, anche se al momento non ci sono motivi per procedere a un taglio. Secondo il "Signor Mercato", la Fed probabilmente manterrà la sua posizione invariata almeno fino a giugno.
Performance degli indici
La reazione positiva ha spinto:
• S&P 500: +1,83%, chiudendo a 4.949,91.
• Dow Jones: +1,65% (circa 703 punti), chiudendo a 43.221,55.
• NASDAQ: +2,45% (circa 466 punti), raggiungendo i 19.511,23, grazie al tanto atteso rimbalzo tecnologico che ha interrotto una striscia di cinque giornate consecutive di perdite.
Anche il Russell 2000, recentemente in ripresa, ha guadagnato il 2%, ma è stato superato dalla crescita più marcata del NASDAQ.
Focus sui settori tecnologico e bancario
I titoli tecnologici hanno brillato, con i "Magnificent 7" tutti in aumento di almeno il 2%, guidati da:
• Tesla (TSLA): +8%, spinta dal suo ruolo di leader nel settore dei veicoli elettrici.
• Meta Platforms (META), NVIDIA (NVDA) e Alphabet (GOOGL): ciascuna in rialzo di oltre il 3%.
• Microsoft (MSFT), Amazon (AMZN) e Apple (AAPL): tutte in crescita superiore al 2%.
Il settore bancario ha dato ulteriore impulso al mercato, grazie a un solido inizio della stagione degli utili:
• JPMorgan (JPM): +2%, con una sorpresa positiva sugli utili del 19%, raggiungendo ricavi di 42,8 miliardi di dollari, ben oltre le stime.
• Wells Fargo (WFC), Citigroup (C) e Goldman Sachs (GS): tutte in aumento di oltre il 6%, grazie a risultati superiori alle aspettative per il quarto trimestre.
Questi istituti, oltre a riportare solide performance, hanno anche fornito previsioni ottimistiche per il 2025 e indicazioni rassicuranti sulle condizioni di mercato nei prossimi trimestri. Si prevede un contesto più favorevole per le banche, con una curva dei rendimenti che si sta finalmente normalizzando dopo un lungo periodo di inversione.
Attesa per i prossimi dati economici
La giornata di oggi porterà ulteriori aggiornamenti importanti con i risultati di:
• Taiwan Semiconductor (TSM)
• UnitedHealth (UNH)
• Bank of America (BAC)
• Morgan Stanley (MS)
• Infosys (INFY)
Inoltre, si attendono dati economici chiave come le vendite al dettaglio e le richieste iniziali di disoccupazione, che offriranno ulteriori indicazioni sulla spesa dei consumatori e sulla salute del mercato del lavoro.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Alcoa (AA)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Aumenta l'avversione al rischioAumenta l’avversione al rischio sui mercati, anche se Wall Street, in serata, alla fine, ha limitato le perdite. L'S&P 500 ha chiuso praticamente invariato, mentre il Nasdaq 100 è sceso dello 0,35% e il Dow Jones ha invertito la rotta chiudendo a circa +0,6%.
Il sentiment degli investitori è stato appesantito dall'aumento dei rendimenti dei Treasury, guidato dalle aspettative di un minor numero di tagli dei tassi della Fed quest'anno, e dalle preoccupazioni per le potenziali pressioni inflazionistiche derivanti dalle politiche della nuova amministrazione Trump.
I servizi tecnologici e di comunicazione sono stati i settori con le peggiori performance, mentre l'energia ha sovraperformato, sostenuta dall'aumento dei prezzi del petrolio in seguito alle nuove sanzioni statunitensi sulla Russia.
Le azioni di Apple sono scese del 2,4% dopo che i dati hanno mostrato che le vendite di iPhone sono diminuite del 5% lo scorso trimestre. Nvidia (-4,2%), Micron Technology (-6%) e Palantir Technologies (-3,1%) sono apparse in forte calo. Anche Microsoft (-0,3%), Amazon (-0,9%), Meta (-2,6%), Tesla (-2,4%) e Alphabet (-2,1%) hanno chiuso negative.
Gli operatori restano in attesa delle trimestrali, con le principali banche pronte a presentare i loro report in settimana. Inoltre, tutti gli occhi saranno puntati sui dati CPI e PPI americani, una misura importante dell’inflazione.
VALUTE
L'indice del dollaro è arrivato a quota 110 ieri, il livello più alto dall’ottobre 2022, e ha esteso un guadagno dello 0,6% nella prima settimana dell'anno, poiché i trader hanno ridimensionato le aspettative per i tagli dei tassi della Federal Reserve quest'anno, spinti da un rapporto sull'occupazione più forte del previsto di venerdì.
Poi in serata e soprattutto nella sessione asiatica, il dollaro ha ripiegato con l’EurUsd salito a 1.0270 di massimo, con i prezzi attuali in area 1.0240. Sul fronte dei tassi, analisti e investitori ora scommettono su un solo taglio dei tassi nel 2025, in calo rispetto ai 50 punti base previsti all'inizio di questo mese, e per di più posticipato alla seconda metà dell'anno.
Cable in recupero dopo il test dei minimi a ridosso di 1.2100, con un rimbalzo di 150 pips mentre l’EurGbp è tornata sotto quota 0.8400 dopo i massimi di ieri a 0.8423. Oceaniche in recupero di circa l’1% rispetto al biglietto verde, un movimento che non può che definirsi parzialmente correttivo e dovuto all’aumento dei prezzi delle materie prime.
UsdCad sceso da 1.4420 di circa una quarantina di pips, nel solito range 1.4280 - 1.4460. UsdJpy che non riesce a rompere i supporti posti a 157.00 e rimane nel trading range 157.00 - 158.80. Boj ancora assente sui tassi.
AUSTRALIA, FIDUCIA DEI CONSUMATORI
Il Consumer Sentiment Index in Australia è sceso dello 0,7% a 92,1 punti a gennaio 2025, segnando il suo secondo calo mensile consecutivo in un contesto di sentiment ancora negativo. I risultati del sondaggio evidenziano preoccupazione tra i consumatori, probabilmente in ragione anche del deprezzamento del dollaro australiano rispetto al dollaro statunitense. Ciò ha generato pessimismo relativamente alle prospettive economiche future.
Nonostante ciò, qualcosa è comunque cambiato in ragione del fatto che il numero pubblicato è comunque meno negativo rispetto a un anno fa e alcune componenti del sondaggio suggeriscono che i consumatori si aspettano un graduale miglioramento in futuro.
PETROLIO
I future sul petrolio greggio WTI sono saliti di oltre il 2% a oltre 78 dollari al barile lunedì, il livello più alto degli ultimi quattro mesi, poiché le nuove sanzioni statunitensi alla Russia hanno sollevato preoccupazioni sulle interruzioni dell'approvvigionamento.
Queste sanzioni, le più radicali finora, hanno preso di mira i principali esportatori, assicuratori e oltre 150 petroliere, lasciando acquirenti chiave come India e Cina a cercare alternative. La decisione ha creato caos, con le raffinerie cinesi che hanno tenuto riunioni di emergenza e le raffinerie indiane che si preparano per mesi di potenziali interruzioni.
I primi segnali includono petroliere sanzionate bloccate al largo della Cina, con il mercato che stima una riduzione fino a 800.000 barili al giorno di perdita dell’offerta di petrolio russo. Ad aumentare il rally ci sono il calo delle scorte statunitensi, il clima più freddo e le speculazioni sul fatto che la nuova amministrazione Trump potrebbe inasprire le sanzioni all'Iran.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Un Altro Calo dell'1%: Un 2024 Forte finisce in Tono Minore.Un Altro Calo dell'1%: Un 2024 Forte finisce in Tono Minore.
A Wall Street si dice:
"La tolleranza al rischio varia da individuo a individuo. Investi in base alla tua capacità di sopportare perdite." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Come può un anno così straordinario concludersi con un mese così deludente? Con un solo giorno rimasto nel 2024, questa è la situazione: le azioni hanno registrato un calo di circa l'1% per la seconda sessione consecutiva ieri.
Le azioni tecnologiche, ancora sotto pressione, hanno visto il NASDAQ perdere l'1,19% (circa 235 punti), chiudendo a 19.486,79. Tra i pochi segnali positivi, il leader dell'intelligenza artificiale e superstar del mercato NVIDIA (NVDA) ha guadagnato lo 0,4%, risultando l'unico titolo tra i "Magnificent 7" a chiudere in positivo. D'altro canto, Tesla (TSLA) ha subito un calo del 3,3% dopo la perdita del 5% di venerdì scorso, mentre Meta Platforms (META), Apple (AAPL), Amazon (AMZN) e Microsoft (MSFT) hanno tutte registrato perdite superiori all'1%.
L'indice S&P 500 è sceso dell'1,07%, chiudendo a 5906,94, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,97% (circa 418 punti), chiudendo a 42.573,73. Questo andamento riflette chiaramente come le sessioni a basso volume possano generare oscillazioni significative nei mercati.
È un modo piuttosto insolito per concludere un anno che, fino a questo momento, era stato molto positivo. Sebbene queste flessioni possano essere attribuite in parte alla presa di profitto, ci si potrebbe aspettare che il mercato mantenesse un profilo più stabile. Tuttavia, sembra che chiuderemo l'anno con un segnale di debolezza.
La recente riunione del FOMC ha contribuito a stabilire un tono ribassista, smorzando l'entusiasmo che i mercati avevano accumulato negli ultimi mesi.
Nonostante la pressione sulle azioni tecnologiche nelle ultime sessioni, il NASDAQ è comunque in rialzo dell'1,4% per dicembre, con un giorno ancora da registrare. Sfortunatamente, questa è l'unica buona notizia per il mese, poiché il Dow ha perso oltre il 5% e l'S&P è in calo di oltre il 2%.
Se speriamo ancora in un rally di Babbo Natale, il "grande uomo in rosso" dovrà affrontare una sfida significativa, considerando che mancano solo tre giorni nel periodo tradizionale che termina il secondo giorno del nuovo anno (questo venerdì).
Indipendentemente da ciò che accadrà oggi, il 2024 si confermerà come un anno positivo per i rialzisti. Dal novembre scorso, il mercato non si è più guardato indietro, registrando guadagni ben superiori alle aspettative. I titoli legati all'intelligenza artificiale e al quantum computing continuano a essere protagonisti, e non dimentichiamo Bitcoin, che ha mantenuto il suo slancio.
Quanto è stato positivo quest'anno? Tutti e tre i principali indici hanno registrato aumenti a doppia cifra, guidati dal NASDAQ, con un rialzo di quasi il 30% a un giorno dalla chiusura. Nel frattempo, l'S&P 500 e il Dow Jones sono cresciuti rispettivamente di oltre il 26% e quasi il 13%.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
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Casey's General Store (CASY)
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Azioni in rialzo settimanale nonostante il sell-off di venerdì.Azioni in rialzo settimanale nonostante il sell-off di venerdì.
A Wall Street si dice:
"Non guardare solo il prezzo di un'azione, ma considera anche il suo valore intrinseco." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Le azioni mantengono i guadagni settimanali nonostante il forte sell-off di venerdì.
Fortunatamente, il forte rally della vigilia di Natale di martedì ha contribuito a bilanciare la situazione, altrimenti la svendita guidata dal settore tecnologico di ieri avrebbe portato i principali indici in territorio negativo per la settimana.
Il settore tecnologico ha incontrato difficoltà dopo Natale, nonostante avesse trainato il mercato verso l'alto prima delle festività. Ieri il NASDAQ ha subito un brusco calo dell'1,49% (quasi 300 punti), chiudendo a 19.722,03. Le principali aziende tecnologiche, i cosiddetti "MAG 7", hanno registrato perdite durante la sessione, guidate da Tesla (TSLA, -5%), pioniere dei veicoli elettrici e protagonista delle performance post-elettorali. Anche NVIDIA (NVDA) ha perso oltre il 2%, mentre Apple (AAPL), Amazon (AMZN), Alphabet (GOOGL) e Microsoft (MSFT) hanno tutte registrato ribassi superiori all'1%.
Parallelamente, l'S&P 500 è sceso dell'1,11%, chiudendo a 5.970,84, e il Dow Jones ha perso lo 0,77% (circa 333 punti), chiudendo a 42.992,21.
Con solo due giorni di contrattazioni rimanenti nel 2024, la volatilità sembra aumentare in vista della fine dell'anno. L'indice di volatilità (VIX) è cresciuto dell'8,3% venerdì, anche se è rimasto ben al di sotto dei massimi intraday.
La giornata di contrattazioni è stata caratterizzata da una discesa lenta e costante per i principali indici statunitensi, che hanno trascorso l'intera sessione in territorio negativo. Tuttavia, questi indici erano entrati nella giornata di venerdì con guadagni superiori all'1% ciascuno nella settimana ridotta.
Nonostante la svendita abbia attenuato quello che poteva essere un risultato eccezionale in vista delle ultime due sessioni dell'anno, gli indici sono riusciti a mantenere guadagni complessivi negli ultimi tre giorni e mezzo. Il NASDAQ ha registrato un incremento settimanale dello 0,8%, l'S&P 500 dello 0,7%, mentre il Dow, che venerdì ha interrotto una serie di cinque giorni consecutivi in rialzo, è comunque riuscito a chiudere la settimana con un guadagno dello 0,4%, interrompendo una serie di tre settimane negative.
Questa sarà un'altra settimana corta, a causa del Capodanno, il che potrebbe portare a ulteriori oscillazioni significative in un contesto di volumi bassi. Ma che dire del rally di Babbo Natale? Il tradizionale rally di fine anno, che comprende gli ultimi cinque giorni dell'anno e i primi due del nuovo, è iniziato in modo spettacolare martedì 24 con il miglior rally della vigilia di Natale degli ultimi 50 anni, ma le ultime due sessioni hanno deluso le aspettative, lasciando un retrogusto amaro.
La maggior parte degli investitori ha già completato le vendite per ottimizzare le perdite fiscali, e il calo attuale offre buone opportunità su molte azioni.
Lunedì 30 si prevede un volume di scambi moderato, mentre martedì 31 sarà probabilmente una giornata a bassi volumi. Giovedì 2 e venerdì 3, invece, potrebbero essere giorni di contrattazioni più normali, con molti investitori pronti a puntare su un inizio forte per il 2025.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
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Paycor HCM (PYCR)
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Marco Bernasconi Trading.
Potrebbe Palantir diventare la nuova Nvidia?Potrebbe Palantir diventare la nuova Nvidia?
Nell'anno 2023, ero uno dei pochi a prevedere il grande successo di Nvidia, e oggi parlerò di un'altra azienda che potrebbe seguire le sue stesse orme: Palantir.
L'intelligenza artificiale diventerà sempre più importante per le imprese, poiché passerà dalla fase di sperimentazione all'adozione strategica. Ciò contribuirà a risolvere problemi specifici e a promuovere l'efficienza, l'innovazione e la crescita sostenibile all'interno delle aziende. Accanto ai colossi del settore come Alphabet, Microsoft, Amazon e Meta, questa società potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione nel modo in cui i dati sono gestiti ed elaborati nell'ecosistema dell'IA, Offrendo soluzioni che ridefiniscono gli standard dei software aziendali e dell'analisi avanzata.
Sebbene Nvidia sia al vertice del mercato degli hardware per l'AI, il futuro di Palantir dipenderà dalla capacità di rendere i loro software e soluzioni di analisi dati indispensabili, in un mercato dove già spiccano nomi come Snowflake e Databricks.
Nell'attuale panorama tecnologico, Palantir Technologies Inc (NASDAQ:PLTR) si distingue come una delle società più interessanti. Negli ultimi due anni ha implementato importanti cambiamenti nel suo modello di business e ha consolidato la sua posizione di leader nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale per l'analisi dei dati. Il lancio della piattaforma Artificial Intelligence Platform (AIP) ha permesso a Palantir di integrare modelli linguistici avanzati con dati complessi del mondo aziendale, offrendo una soluzione inestimabile per numerosi clienti sia nel settore pubblico che privato.
La forza di Palantir risiede nella sua abilità di combinare dati aziendali con l'intelligenza artificiale, trasformando un ammasso caotico di informazioni in decisioni operative chiare e concrete. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel modo in cui le aziende gestiscono e utilizzano i loro dati.
Con una spesa globale stimata in oltre 1 trilione di dollari nei prossimi tre anni, l'intelligenza artificiale sta diventando sempre più importante. Ci sono molte opportunità per le aziende che possono affermarsi come partner strategici nella gestione e nell'utilizzo dei dati. Mentre Nvidia è leader del settore hardware, Palantir potrebbe diventare un attore chiave nel campo del software e avere margini di crescita significativi entro il 2025.
Essere un'azienda leader nel campo dell'intelligenza artificiale non è solo una questione di innovazione e sviluppo tecnologico, ma anche di successo finanziario sul mercato. La valutazione a Wall Street e gli aspetti fondamentali dell'azienda sono altrettanto importanti per raggiungere il vertice del settore.
Nel 2025, dopo il passaggio del titolo dal New York Stock Exchange (NYSE) al Nasdaq il prossimo 23 dicembre, si prevede che Palantir continuerà a crescere e guadagnare valore. Nel terzo trimestre del 2024, l'azienda ha visto una crescita dei ricavi del 30% su base annua e ha generato un flusso di cassa libero rettificato di 434,5 milioni di dollari. I suoi risultati finanziari dimostrano che Palantir sta andando verso una maggiore crescita, come evidenziato dalle previsioni di utili per il prossimo trimestre (0,11 dollari per azione) che sono in aumento del 37,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Inoltre, le entrate stanno continuando a svilupparsi positivamente con una prevista crescita del 28,3% per questo trimestre.
Palantir ha stretto accordi milionari con vari partner, incluso un contratto quinquennale del valore di quasi 100 milioni di dollari per migliorare le capacità di intelligenza artificiale e machine learning dell'esercito statunitense. A differenza di altre società software, la forza di Palantir risiede nella sua abilità di fornire soluzioni proprietarie che ottimizzano l'uso dell'IA e aumentano l'efficienza operativa dei suoi clienti. Questa posizione unica ha portato alcuni esperti a prevedere un aumento del titolo fino al 111% entro il 2025.
Al momento, le azioni sono costose, ma se ci sarà una correzione tecnica dei prezzi intorno ai 50$, comprerò il titolo con un obiettivo di raggiungere i 100$.
Wall Street tenta il recuperoCorrezione parziale dei listini americani nella seduta di ieri, dopo il sell-off del giorno precedente, i cui movimenti erano stati guidati dalle prospettive aggressive della Fed per il 2025. Il Dow, in particolare, ha registrato la sua decima sessione consecutiva di perdite mercoledì, la sua serie di perdite più lunga dal 1974.
La Fed ha abbassato il tasso dei fondi federali di 25 punti base come previsto ieri, ma ha segnalato solo 50 punti base di tagli dei tassi per il 2025, metà della riduzione prevista a settembre. Sul fronte dei dati, la crescita del PIL per il terzo trimestre è stata rivista al rialzo al 3,1% dal 2,8% e le richieste iniziali sono scese al di sotto delle aspettative a 220K.
Le megacap ieri, quasi tutte positive: Apple (0,3%), Microsoft (0,6%), Nvidia (1,5%), Amazon (1,5%), Meta (0,8%), Tesla (1,1%) e Alphabet (2,2%). D'altro canto, le azioni di Micron Technology sono crollate di oltre il 15% dopo che la società ha pubblicato risultati più deboli del previsto.
FOREX
Giornata divisa in due: una prima parte caratterizzata dal tentativo di recupero delle principali valute contro il dollaro, con l’EurUsd che ha testato 1.0425 in mattinata, e una seconda nella quale il dollaro è tornato a farla da padrone, con l’Euro tornato a ridosso di 1.0350.
Cable, dopo la decisione sui tassi (invariati), ha ripiegato perché due membri su nove hanno votato per la riduzione del costo del denaro. Il dollaro rimane fortissimo anche contro Jpy, in area 157.00 dopo aver testato anche 157.93, mentre l’unico dollaro che ha corretto è il UsdCad da 1.4475 a 1.4360, poi tornato a 1.4400. Oceaniche in leggero rimbalzo, insufficiente però per decretare la fine del rialzo del biglietto verde. Dollaro superstar quindi, con possibilità di vedere nuovi massimi intorno alle festività.
MERCATO DEL LAVORO USA
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 22.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 220.000 nella prima settimana di dicembre, meglio delle aspettative di mercato che prevedevano un calo a 230.000. Tendono così ad attenuarsi le preoccupazioni per condizioni di lavoro più deboli dopo l'impennata inaspettata della scorsa settimana.
Il risultato è stato in linea con le recenti proiezioni della Federal Reserve secondo cui l'anno prossimo saranno necessari pochi tagli ai tassi di interesse, a dimostrazione della visione del FOMC secondo cui l'inflazione rappresenta una minaccia più grande per l'economia rispetto a un mercato del lavoro in flessione. A loro volta, le richieste di sussidi di disoccupazione in sospeso sono diminuite di 5.000, attestandosi a 1.874.000 nella prima settimana di dicembre.
PIL USA, TERZA RILEVAZIONE
L'economia statunitense è cresciuta del 3,1% su base annua nel terzo trimestre del 2024, più del 2,8% nella seconda stima e oltre il 3% del secondo trimestre. È il tasso di crescita più elevato finora quest'anno. La spesa personale è aumentata al ritmo più rapido dal primo trimestre del 2023, sostenuta da un aumento del 5,6% nei consumi di beni e da una robusta spesa per i servizi. Anche la crescita dei consumi pubblici è stata rivista al rialzo al 5,1% mentre il contributo del commercio netto è stato meno negativo, con esportazioni e importazioni riviste al rialzo.
BOE, TASSI FERMI
La Banca d'Inghilterra ha mantenuto il tasso di riferimento al 4,75% durante la riunione di dicembre 2024, in linea con le aspettative del mercato, poiché l'inflazione CPI, la crescita salariale e altri indicatori relativi all’indice dei prezzi sono aumentati, a conferma che rimangono le preoccupazioni verso un'inflazione robusta.
Tuttavia, tre funzionari del Board hanno preferito votare per un taglio di 25 punti base al 4,5% a causa della domanda debole e di un mercato del lavoro in indebolimento. La banca centrale ha ribadito che un approccio graduale verso il ribasso del costo del denaro rimane la scelta prioritaria e che la politica monetaria dovrà continuare a rimanere restrittiva per un periodo sufficientemente lungo fino a quando l'inflazione non sarà tornata all'obiettivo del 2% nel medio termine. La banca centrale continuerà a decidere il grado appropriato di restrizione della politica monetaria a ogni riunione.
Buona giornata!
Saverio Berlinzani
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Il calo Dow ribassa il mercato prima della decisione della Fed.Il crollo del Dow porta il mercato al ribasso prima della decisione della Fed.
A Wall Street si dice:
"Il vero investimento inizia quando vendi, non quando compri." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Non c’è nulla di straordinario nel fatto che le azioni subiscano un rallentamento prima di un grande evento di cronaca, ma il calo di nove giorni del Dow rappresenta un fenomeno che non si vede tutti i giorni (o addirittura ogni decennio).
L’indice è sceso di un ulteriore 0,61% (circa 267 punti) ieri, chiudendo a 43.449,90. Questa serie di perdite non si verificava da oltre 45 anni. Il Dow aveva raggiunto un nuovo record, chiudendo sopra i 45.000 punti per la prima volta mercoledì 4 dicembre, ma da allora non è più riuscito a chiudere in positivo.
L’S&P 500 ha perso lo 0,39%, chiudendo a 6.050,61, mentre il NASDAQ è calato dello 0,32% (quasi 65 punti) a 20.109,06. Il settore tecnologico ha mostrato un leggero raffreddamento dopo l’impressionante rally di lunedì, quando il NASDAQ era salito dell’1,2%. Nonostante ciò, Tesla (TSLA) ha continuato a beneficiare dell’effetto post-elettorale, avanzando di un ulteriore 3,6%. Anche Apple (AAPL, +1%) e Microsoft (MSFT, +0,6%) sono rimaste in territorio positivo.
Nel frattempo, Broadcom (AVGO) si è presa una pausa, dopo essere cresciuta di oltre il 35% in due giorni grazie ai risultati trimestrali che hanno visto il produttore di chip diventare una società da mille miliardi di dollari, con importanti progetti legati all’intelligenza artificiale in programma. Le azioni di Broadcom sono scese del 3,9% martedì. Anche NVIDIA (NVDA) ha subito un calo, arretrando ulteriormente in territorio di correzione con una flessione dell’1,2%, un ribasso che sembrava improbabile fino a poche settimane fa.
La riunione della Fed è iniziata ieri, e domani verrà annunciata la decisione sui tassi di interesse accompagnata dai commenti del presidente Jerome Powell. È quasi certo un ulteriore taglio di 25 punti base, con una probabilità superiore al 95% secondo lo strumento CME FedWatch. Tuttavia, la situazione si fa più complessa con l’avvicinarsi del 2025, a causa dell’inflazione persistente e di un mercato del lavoro in rallentamento.
Intanto la tecnologia blockchain ha iniziato a rivoluzionare il mondo moderno e sta già avendo un impatto su praticamente ogni settore.
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Inoltre, il solido rapporto sulle vendite al dettaglio pubblicato ieri indica che la Fed potrebbe non avere fretta di intervenire con un taglio, dato che i consumatori stanno ancora spendendo. L’incremento dello 0,7% a novembre ha superato sia le aspettative sia il dato di ottobre, entrambi pari allo 0,5%.
Gli investitori ora si concentrano sulle prospettive della Fed per i tassi di interesse del prossimo anno. Dopo aver previsto un calo dei tassi al 4,4% per quest’anno, la Fed stima ora un ulteriore abbassamento al 3,4% nel 2024.
Tuttavia, con progressi sull’inflazione che stanno rallentando e alcuni rapporti sull’occupazione migliori del previsto, emergono dubbi sul fatto che la Fed proseguirà con i tagli al ritmo attuale. È possibile che non continuerà a ridurre i tassi a ogni riunione, come fatto finora durante questo ciclo di riduzioni, e che opti per una pausa intermedia. Probabilmente la Fed ribadirà il suo approccio basato sui dati, una linea guida che ha adottato fin dall’inizio.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Outbrain (OB)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.12.2024L’inflazione è stabile negli Usa, FED verso un taglio di -0,25%.
Anche la Banca centrale Europea, domani, dovrebbe tagliare ¼ di punto.
Asia, e Cina in particolare, oggetto di ritrovato ottimismo. Watch-out!.
Macro Europea debole, ma forse il pessimismo è eccessivo.
Gli investitori attendono oggi, 11 dicembre, il dato sull'inflazione statunitense, cruciale per determinare le prossime mosse della Federal Reserve (Fed) prima della riunione del 18 dicembre.
Parallelamente, in Europa, l'attenzione si concentra sul meeting della Banca Centrale Europea (BCE) di giovedì 12, durante il quale si prevede un taglio dei tassi di 25 punti base, influenzato dalle tensioni geopolitiche in Siria e dai timori legati ai dazi promossi da Donald Trump.
Wall Street procede stabile e non lontana dai suoi massimi storici, in attesa dei dati sull'inflazione, con il Nasdaq che ieri ha raggiunto un nuovo massimo storico a 19.887 punti grazie al rally dei titoli tecnologici.
In Europa, invece, le borse hanno chiuso deboli: Milano ha perso -0,1%, Parigi -1,2% a causa della crisi politica dopo la caduta del governo Barnier.
Sul mercato valutario, l'euro è scivolato scivola del -0,4% contro il dollaro a 1,050, mentre il dollaro si rafforza sullo yen giapponese a 152,14, +0,65%.
Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, ha dichiarato che l’espansione dei canali digitali bancari sta migliorando l’efficienza, ma riduce la capillarità, creando temporanee barriere nell’accesso ai servizi finanziari.
Sylvain Broyer di S&P (Standard&Poors) ha sottolinea la crisi di fiducia nell’Eurozona, nonostante la ripresa economica e l'inflazione sotto controllo. Intanto, S&P Global ha rivisto al rialzo (migliorandolo) il trend di rischio per il settore bancario italiano grazie a tassi d’interesse positivi e a un ciclo del credito normalizzato.
Negli USA, l’inflazione a novembre è salita del 2,7% su base annua, contro il 2,6% di ottobre, e dello 0,3% su base mensile, confermando le attese, propizionado riaperture positive, anticipate dai futures, nella seduta odierna.
Whitney Watson di Goldman Sachs prevede un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed nella riunione del FOMC, con una probabilità prossima al 100%.
L’OPEC ha ridotto per la quinta volta consecutiva le previsioni di crescita della domanda di petrolio per il 2024 e 2025. La stima per il 2024 è stata abbassata a 1,61 milioni di barili al giorno (bpd) da 1,82 milioni, mentre per il 2025 è scesa a 1,45 milioni da 1,54 milioni.
I prezzi del petrolio sono in minimo rialzo oggi, ma in generale depressi e attorno ai minimi del 2024: WTI a 69,5 dollari/barile, +0,6%.
In Europa, i rendimenti dei titoli di Stato sono in calo: il decennale italiano scende al 3,18% con uno spread BTP-Bund a 107 punti base, mentre il rendimento tedesco è al 2,10%.
Il tasso di disoccupazione nell’area OCSE è stabile al 4,9%, con l’Italia che registra un calo cumulativo di 2 punti percentuali nell’ultimo anno, raggiungendo il 5,8%.
In Argentina, il presidente Javier Milei ha dichiarato di voler promuovere un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti entro il 2025, evidenziando l’alleanza strategica tra i due Paesi.
In Asia, Seul chiude a +1,02%, mentre Hong Kong arretra dello 0,77%. Sul fronte giapponese, l'indice Tankan Reuters scende a -1 a dicembre rispetto al +5 di novembre, mentre i prezzi alla produzione registrano l’aumento più rapido degli ultimi 16 mesi.
In Cina, è in corso la Central Economic Work Conference, durante la quale si discuterà probabilmente di un obiettivo di crescita del 5% per il 2025.
Il Bitcoin guadagna lo 0,7% nonostante Microsoft abbia respinto una proposta per includere la criptovaluta nel suo bilancio. Gli investitori considerano ancora i 100.000 USD una soglia critica per il mercato delle criptovalute.
La Banca dei Regolamenti Internazionali avverte del rischio di destabilizzazione dei mercati finanziari a causa dell'eccesso di offerta di bond sovrani. Il debito globale potrebbe salire a 130.000 miliardi di dollari entro il 2028. Negli Stati Uniti, l’implementazione dei tagli fiscali di Trump potrebbe far crescere il debito da 36.000 a 44.000 miliardi di dollari.
Il futuro andamento di Wall Street dipenderà in gran parte dai dati sull’inflazione e dalla politica monetaria della Fed: la situazione economica globale rimane incerta, influenzata da tensioni geopolitiche, oscillazioni del mercato energetico e instabilità politica in diverse regioni.
L'attenzione è rivolta agli USA e alla Cina, i cui dati economici e decisioni politiche definiranno le aspettative del mercato nei prossimi mesi.
House of Trading: Banche centrali pronte a stupireDigerita la netta affermazione di Donald Trump e le tensioni in arrivo da Germania e Francia, nuovi venti contrari giungono dalla Corea del Sud, dove il presidente Yoon Suk Yeol ha provato a dichiarare la legge marziale. Novità anche dal fronte geopolitico con il cambio di regime in Siria e le conseguenti implicazioni nella guerra Ucraina-Russia.
Ma gli operatori stanno dimostrando di essere pienamente concentrati su quello che è l’argomento di maggiore interesse degli ultimi anni: le Banche centrali.
Giovedì sarà la volta della BCE mentre la prossima sarà la settimana della Fed: in entrambi i casi gli analisti stimano una riduzione del costo del denaro di 25 punti base anche se l’ipotesi di una sorpresa non va esclusa a priori.
Alla luce di un contesto macroeconomico debole in special modo in due Paesi “core” come Germania e Francia, la BCE potrebbe anche decidere di stupire con una riduzione dei tassi da mezzo punto percentuale mentre da Washington il n.1 della Fed, Jerome Powell, potrebbe, alla luce di un mercato del lavoro che non accenna a rallentare, lanciare un segnale particolarmente forte all’esecutivo che entrerà in carica a gennaio confermando il tasso sui Fed Funds nel range 4,5-4,75%.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading, in onda sul canale YouTube di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Stefano Serafini e da Nicola Duranti, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sull’oro e sul Nasdaq 100: la prima operazione è a mercato (+3,99%) mentre la seconda non è entrata. A mercato anche i due deal ribassisti sul T-Note (+0,48%) e sulle azioni Nvidia (-2,91%).
Due “long” e due “short” anche per gli analisti, la cui squadra era composta da Jacopo Marini e dal conduttore Riccardo Designori. I deal rialzisti su Microsoft e Campari non hanno toccato il punto di ingresso mentre quelli al ribasso sul petrolio WTI e sul Dax sono a mercato (-3,11% e +35,5%).
La classifica generale registra il vantaggio dei Trader con 54 carte a target, 10 in più rispetto agli Analisti (8 carte a mercato per Trader, 5 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Para e da Massimo Rea mentre i due analisti saranno Riccardo Designori e Andrea Cartisano. I primi investiranno sull’oro, sul petrolio WTI e sulle azioni Broadcom e Adobe, i secondi sulle azioni Baidu, Alibaba, Buzzi e Technoprobe.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30 sul canale YouTube di BNP Paribas.
S&P 500: l'ascesa è destinata a fermarsi?Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, è consuetudine fare un resoconto dell’andamento dei mercati, ma soprattutto, formulare ipotesi su ciò che potrebbe riservare l’anno nuovo.
“cosa ci riserverà il mercato azionario americano?”
Ebbene, quest’anno, il compito di delineare scenari futuri si rivela particolarmente complesso, a causa di una serie di fattori chiave che analizzeremo al fine di trarne degli spunti.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Massimi storici
Innanzitutto, l’S&P500 si appresta a chiudere l'anno su valori massimi assoluti,una Bull Run nata dalle ceneri della crisi finanziaria del 2008, e che, salvo brevi pause, non ha mostrato significative inversioni di tendenza.
Analisi tecnica
Da un punto di vista tecnico notiamo che i prezzi dal time frame mensile in giù fino a quello ad un minuto sono sopra la velocissima Media Mobile Esponenziale a 9 periodi e questo ci dà l’idea di quanto tirate, almeno tecnicamente, siano le quotazioni. L’RSI stesso sul mensile non è ancora riuscito a segnare un nuovo massimo rispetto al picco di Agosto del 2021.
I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri.
In pratica l’RSI segnala solo divergenze ribassiste.
Politica monetaria
Il contesto della politica monetaria, risulta un elemento cruciale, registrato come il ciclo di rialzo dei tassi di interesse più rapido mai attuato dalla Federal Reserve. Questo intervento è stato reso necessario dalla forte ondata inflazionistica, originata in primis dalla pandemia del COVID-19 e poi dal conflitto tra Russia e Ucraina.
I recenti dati indicano un progressivo calo dell’inflazione verso il target del 2%, cosicché' il percorso di allentamento monetario intrapreso a settembre, potrebbe potenzialmente protrarsi nel 2025. Il dato dell'Indice dei Prezzi al Consumo USA che verrà rilasciato mercoledì prossimo potrà più che altro fornire indicazioni sulla velocità con cui verrà condotto il ciclo di allentamento ma difficilmente lo metterà in discussione. Allo stesso modo sono da considerare i dati inerenti al mercato occupazionale statunitense, A riguardo è utile evitare la semplicistica equazione che vuole che al taglio dei tassi seguano le azioni in rialzo. Si tratta di un falso mito visto che non sempre si verifica.
L’elezione di Trump
La rielezione di Trump alla casa Bianca e’ stata accolta con favore dai mercati soprattutto dai comparti Tech e Finance. La sua agenda elettorale fatta di protezionismo, lotta all'immigrazione, tentativo di risanare l'enorme squilibrio della bilancia commerciale, allentamento della transizione energetica verso fonti sostenibili (accordo di Parigi), riequilibrio nei rapporti con i partners internazionali su questioni di difesa e commercio, con conseguenze sia nell'immediato che nel medio termine.
Mercato del lavoro
Un aspetto fondamentale da monitorare è il mercato del lavoro, poiché rappresenta una delle principali voci di costo per le aziende ed è il principale motore del consumo familiare, che costituisce oltre il 70% della domanda aggregata negli Stati Uniti. I dati sugli Non-Farm Payrolls (NFP) diffusi venerdì scorso mostrano una crescita dell’occupazione: 227.000 nuovi posti di lavoro, a fronte dei 214.000 attesi. questi numeri vanno tuttavia analizzati considerando alcuni fattori:
- Il peggioramento registrato a ottobre, dovuto a eventi straordinari come scioperi e uragani.
- Il calo del tasso di partecipazione al lavoro.
Quest’ultimo riduce la base su cui viene calcolato il tasso di disoccupazione, distorcendo il dato che risulta peggiorato.Nel complesso, questi dati, analizzati insieme a quelli delle sessioni precedenti, sono coerenti con la prosecuzione della tendenza della Fed verso una politica monetaria accomodante. Tale direzione è confermata anche dal posizionamento dei trader, che attribuiscono una probabilità del 90% (secondo il CME Fed Funds Rate) a un taglio dei tassi di 25 punti base nel prossimo meeting del 18 dicembre.Va inoltre sottolineato che, a differenza della BCE, la Fed opera con un mandato più ampio e complesso. Oltre a sostenere la stabilità dei prezzi (inflazione), deve intervenire in cinque aree chiave, tra cui la massimizzazione dell’occupazione e il supporto alla stabilità e alla crescita economica.
I driver del recente rialzo
Il comportamento dell’S&P500 è sorprendente soprattutto considerando sia i dati macroeconomici costantemente sovversivi, sia per le frequenti, e crescenti, tensioni geopolitiche. Gli investitori sembra che abbiano mostrato una tendenza a sottopesare gli aspetti negativi, concentrandosi piuttosto su quelli positivi.
Fra le ragioni di questa tendenza vi è la composizione dell'indice dove prevalgono le famose “Magnificent 7” aziende spinte dai continui progressi e dalle continue promesse come ad esempio le prospettive ed attuali applicazioni dell’AI. Ciononostante l’indice risulta squilibrato dal punto di vista della composizione. Le 3 attuali mega cap (Nvidia, Apple e Microsoft) ad esempio, hanno un valore del 14% nell’indice, ed oltre il 26% sull'intero settore tecnologico.
Sostenibilità delle quotazioni
Questo ci porta direttamente al tema della sostenibilità delle attuali valutazioni dell’indice S&P500.
Il longevo rialzo dell’indice si fonda su basi solide. grazie alla straordinaria capacità d’innovazione dimostrata dalle Corporate Americane, in particolare nel settore Tech, in cui il divario con il resto del mondo, finora, si è rivelato incolmabile e difficilmente lo sarà in un futuro prossimo.Un esempio emblematico di questa dinamica è la guerra commerciale avviata da Trump durante il suo primo mandato, con la Cina come principale avversario. Questa disputa riflette la competizione tra le due potenze per il predominio nell’innovazione tecnologica, un settore che influenza profondamente aree cruciali come la sicurezza nazionale e la geopolitica globale.Un elemento essenziale per sostenere un mercato rialzista è rappresentato dagli utili aziendali. Finché i profitti giustificano i multipli, non ci sono problemi immediati. Al momento, il rapporto Prezzo/Utile prospettico a 12 mesi si colloca al novantesimo percentile, non solo per le Magnificent 7, ma per l’intero indice. Sebbene si tratti di livelli oggettivamente elevati, ciò non implica necessariamente un imminente calo dei mercati, anche se il rischio di una correzione a questi valori rimane significativo. La capacità delle aziende di generare fatturato, utili e cash flow è quindi cruciale. Finora, le stagioni degli utili hanno fornito supporto, rendendo i multipli realistici o almeno giustificati. Tuttavia, se si inizieranno a intravedere segnali di indebolimento degli utili, sarà ragionevole aspettarsi un conseguente rallentamento degli indici. Detto ciò resta che, fintanto che i prezzi si mantengono sulle medie e non si formano massimi decrescenti sui time frame più autorevoli come il weekly ed il mensile, (secondo la teoria di Dow) non dovremmo allarmarci in quanto un trend è vivo finché non viene messo in discussione proprio dalla formazione di nuovi massimi e minimi più bassi dei due precedenti.
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Il Dow chiude sopra i 45.000 punti e raggiunge un ritmo record.Il Dow chiude sopra i 45.000 punti e raggiunge un ritmo record.
A Wall Street si dice:
"Non devi essere bravo nel momento giusto; devi essere bravo a lungo termine." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Il Dow Jones ha raggiunto un nuovo traguardo ieri, chiudendo sopra i 45.000 punti per la prima volta nella sua storia. Questo risultato è avvenuto mentre il settore tecnologico mostrava segnali di ripresa e il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, lodava la solidità dell'economia statunitense.
L'indice ha interrotto una serie di perdite consecutive, registrando un aumento dello 0,69% (circa 308 punti) e chiudendo a 45.014,04. Si tratta di un nuovo massimo, il primo dal venerdì precedente. L'S&P 500, inoltre, è cresciuto dello 0,61%, raggiungendo 6.086,49 punti e segnando la quarta sessione consecutiva con un massimo di chiusura.
Tuttavia, il NASDAQ ha superato gli altri indici, registrando un’impennata dell’1,3% (circa 254 punti), chiudendo a 19.735,12 e stabilendo il terzo record consecutivo.
Nel settore tecnologico, i cosiddetti "Magnifici 7" hanno tutti chiuso in positivo. NVIDIA (NVDA) si è distinta con un guadagno del 3,5%, seguita da Amazon (AMZN) con un incremento superiore al 2%. Anche Tesla (TSLA), Alphabet (GOOGL) e Microsoft (MSFT) hanno registrato miglioramenti di oltre l'1%. Al di fuori di questo gruppo, spiccano le performance di Marvell Technology (MRVL), che ha guadagnato oltre il 23%, e Salesforce (CRM), con un aumento dell'11%.
Il sentimento di rischio, alimentato dal rimbalzo della tecnologia, ha sostenuto il mercato, portandolo a nuovi massimi. Anche i tassi d’interesse sono diminuiti. Il mercato dei futures prevede ancora un taglio dei tassi a dicembre, seguito da altri tre nel 2025.
Tuttavia, il presidente Powell non sembra avere fretta di procedere con tali riduzioni. Durante un intervento a un summit a New York ieri mattina, ha dichiarato che l’economia appare in buona salute, permettendo alla Fed di agire con cautela sui futuri tagli. Non c'erano novità rilevanti nelle sue dichiarazioni, consentendo così al rally dei mercati di proseguire senza interruzioni. Infatti, secondo lo strumento CME FedWatch, le probabilità di un taglio di 25 punti base entro fine mese sono circa al 77%.
Questa settimana è caratterizzata da diversi dati sull'occupazione. Il rapporto ADP Employment pubblicato oggi ha mostrato che, a novembre, le buste paga private sono aumentate di soli 146.000 posti, un dato inferiore alle aspettative di oltre 160.000 e al risultato del mese precedente. Questo dato conferma ciò che già sappiamo sul mercato del lavoro: si sta raffreddando, ma rimane comunque robusto. Oggi saranno pubblicate le richieste di sussidi di disoccupazione, mentre il dato principale arriverà venerdì con il rapporto sulle buste paga non agricole.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
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Innodata (INOD)
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Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
InarrestabiliTutti e tre i principali indici azionari statunitensi hanno chiuso mercoledì su nuovi massimi e record storici. L'S&P 500 e il Nasdaq sono avanzati rispettivamente dello 0,6% e dell'1,1%, mentre il Dow Jones ha guadagnato 303 punti, segnando la sua prima chiusura in assoluto sopra i 45.000.
Il sentiment del mercato è stato rafforzato da una solida performance nel settore tecnologico e da incoraggianti report sugli utili delle principali aziende. Inoltre, hanno contribuito anche le dichiarazioni del presidente della Fed Powell, che ha ribadito che la banca centrale non ha fretta di abbassare i tassi di interesse, sottolineando che l'economia statunitense rimane solida e continua ad affrontare pressioni inflazionistiche.
A livello di risultati aziendali, Salesforce è balzata dell'11,1% dopo aver superato le previsioni di fatturato e alzato le previsioni per il 2025, mentre Marvell Technology è balzata del 23% dopo la presentazione di risultati positivi. Anche i principali giganti della tecnologia come Apple, Microsoft, Nvidia, Amazon e Alphabet hanno registrato guadagni.
VALUTE
Il mercato dei cambi è sempre in trading range, con l’EurUsd intorno a 1.0520, incapace di reagire, ma anche sufficientemente forte da tenere i supporti chiave di 1.0460-70 area, nonostante la caduta del Governo Barnier in Francia, sfiduciato ieri sera. Si attende ora Macron, che dovrebbe parlare in serata.
Le sinistre, che hanno votato insieme a Le Pen la sfiducia, chiedono la testa di Macron, invocando elezioni anticipate, mentre la leader del Rassemblement National ha detto che aspetterà di conoscere il nome del nuovo candidato che il Presidente proporrà. L'euro comunque resta debole, con i livelli chiave di 1.0460 e 1.0360 per ora solidi supporti.
La sterlina è tornata sopra 1.2700, vicino a resistenze chiave poste a 1.2750 e 1.2800. Supporti posizionati in area 1.2600-10. Il JPY è in ripresa questa notte dopo che ieri era tornato a 151.20, mentre stanotte ha recuperato spingendo UsdJpy sotto quota 150.00, a ridosso del supporto chiave di 149.50.
Stabili le valute oceaniche, anche se ancora vicino ai supporti e pervase da una strutturale debolezza. Tra l’altro, va ricordato che il surplus commerciale australiano relativo ai beni è aumentato a 5,95 miliardi di dollari australiani nell'ottobre 2024, rispetto ai 4,53 miliardi rivisti al ribasso di settembre, superando le aspettative del mercato, che erano per un surplus di 4,55 miliardi. Si è trattato del più grande surplus commerciale da febbraio, in gran parte guidato da una ripresa delle esportazioni.
ADP USA
Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto 146.000 lavoratori a libro paga a novembre 2024, il minimo degli ultimi tre mesi, dopo un aumento rivisto al ribasso di 184.000 a ottobre, e leggermente al di sotto delle previsioni di 150.000.
Il settore dei servizi ha aggiunto 140.000 posti di lavoro, guidato da istruzione e servizi sanitari e a seguire dal settore commercio, trasporti e servizi di pubblica utilità. Il settore della produzione di beni ha aggiunto 6.000 posti di lavoro, di cui 30.000 nell'edilizia e 2.000 nelle attività minerarie, mentre il settore manifatturiero ha perso 26.000 posti di lavoro.
Nel frattempo, gli incrementi salariali annuali sono aumentati per la prima volta in 25 mesi, al 4,8%. Per chi ha cambiato lavoro, gli incrementi salariali sono saliti al 7,2%.
ISM DEI SERVIZI IN CALO
L'ISM Services PMI negli Stati Uniti è sceso a 52,1 a novembre 2024 da 56 a ottobre e ben al di sotto delle previsioni di 55,5. La lettura ha indicato la crescita più lenta nel settore dei servizi in tre mesi, guidata dal settore commerciale, nuovi ordini e occupazione.
"In generale, i commenti degli intervistati sono stati da neutri a positivi e sia gli impatti positivi che quelli negativi sono stati attribuiti alla stagionalità” ha affermato Steve Miller, presidente dell'ISM Services Business Survey Committee.
ORDINI BENI DUREVOLI
I nuovi ordini di beni manifatturieri negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,2% rispetto al mese precedente, raggiungendo i 586,7 miliardi di dollari nell'ottobre 2024, in linea con le aspettative del mercato, dopo due diminuzioni mensili consecutive. Ciò ha fatto seguito a una diminuzione dello 0,2% a settembre.
Sono stati notati aumenti sia per le industrie produttrici di beni durevoli (0,3%) che per i produttori di beni non durevoli (0,1%).
PETROLIO
I future sul greggio WTI si sono stabilizzati intorno ai 68 dollari al barile giovedì, riprendendosi leggermente da un calo del 2% nella sessione precedente, mentre gli operatori di mercato attendono la riunione dell'OPEC+ di oggi, che potrebbe trovare un accordo per posticipare il piano di aumento della produzione di altri tre mesi per evitare un eccesso di offerta nel 2025. Il che, ovviamente, farebbe calare il prezzo.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
House of Trading: in Europa a preoccupare sono i Paesi “core”Archiviate le elezioni statunitensi, le parole di Trump hanno già iniziato a muovere i mercati, e in attesa dei meeting delle Banche centrali (la BCE si riunirà il 12 mentre la Fed il 18 dicembre), il focus degli operatori è sulle tensioni politiche che attraversano la Francia.
Terminata la spinta arrivata dalle Olimpiadi, l’economia del Paese ha evidenziato non poche criticità che finiranno per essere esacerbate dall’attuale crisi di governo. Complice anche la debolezza del lusso e dell’automotive, il Cac40 è sotto i riflettori, così come i rendimenti dei titoli a 10 anni: saliti sui livelli greci, hanno spinto lo spread con i Bund sui massimi pluriennali a 90 punti base.
Non se la passa meglio la Germania, sia in termini di situazione politica che di fondamentali macro. Le agitazioni negli stabilimenti produttivi Volkswagen, un’azienda che rappresenta un simbolo della locomotiva economica europea, rappresentano la fotografia di un periodo buio caratterizzato dal rallentamento generalizzato dell’automotive, dalla contrazione del business in Cina e dalle tensioni per i probabili dazi negli Stati Uniti.
Ormai crediamo sia chiaro a tutti che l’Europa si trova ad affrontare problemi di natura strutturale, negli ultimi 30 anni il Pil statunitense è cresciuto del doppio rispetto a quello del Vecchio continente, che necessitano di un approccio congiunto per essere risolti. Paradossalmente, la situazione geopolitica ed il ritorno di Donald Trump potrebbero essere funzionali a questo scopo .
Lato statunitense, nei prossimi giorni saranno diffusi i numeri relativi l’andamento del mercato del lavoro. Alla luce della vischiosità dell’inflazione, del fatto che le politiche annunciate da Trump sembrerebbero destinate a spingere i prezzi e della volontà di apparire indipendente dai condizionamenti del tycoon, il n.1 della Fed, Jerome Powell, ha già fatto sapere di non avere fretta di tagliare i tassi. A fornire il pretesto per una pausa potrebbero essere proprio i dati su payrolls e andamento delle retribuzioni .
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading, in onda sul canale YouTube di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Stefano Serafini e da Giancarlo Prisco, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sulle azioni Alibaba, sullo S&P 500 e sul T-Bond: le prime due operazioni sono a mercato (-4,42% e +3,7%) mentre la terza non è entrata. Lo “short” sul Nasdaq ha invece raggiunto il punto di stop loss.
Tre operazioni a mercato anche nel caso invece operazioni inserite dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Andrea Cartisano (+14,2% per il deal su Iveco, -2,49% per quello sul titolo Sesa e 0% per Moncler). Non è entrata l’operazione sulle azioni Intesa Sanpaolo.
La classifica generale registra il vantaggio dei Trader con 52 carte a target, 9 in più rispetto agli Analisti (7 carte a mercato per Trader, 4 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Duranti e da Stefano Serafini mentre i due analisti saranno Riccardo Designori e Jacopo Marini. I primi investiranno sul T-bond, su Nvidia, sull’oro e sul Nasdaq 100, i secondi su Microsoft, Campari, sul WTI e sul Dax .
Il sondaggio di questa settimana guarda a Parigi: “Borse europee: rally di Natale a rischio con crisi in Francia?”.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30 sul canale YouTube di BNP Paribas.
Borse e dollaro ripieganoI tre principali indici americani, ieri, vigilia del giorno del Ringraziamento, hanno chiuso in rosso, guidati dal ritorno dell’avversione al rischio legata in parte all’andamento del rublo, crollato ai minimi degli ultimi due anni, ma anche in ragione delle tensioni geopolitiche in aumento nella guerra russo-ucraina. Il mercato rimane incerto, in attesa che si schiariscano le nubi su tale fronte, ma anche quelle generate dalle promesse di Trump di ripristino dei dazi doganali, che secondo Goldman Sachs potrebbero generare nel medio termine un aumento dell’inflazione negli Stati Uniti di circa l’1%.
Anche il dollaro ha mollato qualcosa, ma più in ragione del posizionamento del mercato e della necessità di una correzione tecnica che di altro. Sul fronte dati, sia i prezzi PCE che quelli core PCE sono usciti in linea con le aspettative, mentre il reddito e la spesa personali si sono rivelati più forti del previsto. Inoltre, le vendite di case esistenti sono aumentate inaspettatamente, mentre la crescita del PIL per il terzo trimestre si è confermata al livello della rilevazione precedente al 2,8%. Dati tutto sommato in linea con le aspettative, anche se peggiori rispetto a qualche settimana fa. Anche le richieste di sussidi sono uscite positive, ai minimi degli ultimi 7 mesi.
Tra i vari settori, le migliori performance sono state registrate in quello immobiliare, mentre quello tecnologico si è rivelato il peggiore. Altre megacap sono apparse contrastanti, con Apple (-0,4%), Microsoft (-0,6%), Amazon (-0,8%) e Meta (-0,9%) scambiate in ribasso. Anche Tesla (-1,8%) ha invertito i guadagni iniziali, così come Alphabet, che è rimasta pressoché invariata.
VALUTE
Cede il dollaro dopo giorni e giorni di pressione rialzista, con le altre valute che hanno finalmente reagito consolidando i guadagni e chiudendo a ridosso di resistenze chiave di medio termine. Per ora il trend up del biglietto verde non cambia, questo è chiaro, ma il ribasso delle ultime due sedute, considerando il momentum e l’accelerazione osservate ieri, sembra promettere qualcosa di più di una mera e semplice correzione al ribasso.
EurUsd non è lontano dalla resistenza chiave di 1.0610, mentre il cable potrebbe trovare ostacoli tra 1.2700 e 1.2720. Se tali livelli per entrambe le valute dovessero essere superati, i target successivi potrebbero distare almeno l’1% al di sopra delle resistenze attuali, quindi a 1.0740 e 1.2830. Scendono repentinamente anche UsdJpy e in parte UsdCad con movimenti interessanti. Il primo è sceso sotto quota 151.00 in poche sedute testando anche 150.60 ieri sera, e ora può avere obiettivi a 149.40. Il secondo, anche se più lentamente, potrebbe attaccare 1.4000 e tornare a 1.3950 supporto chiave.
EurChf stabile con UsdChf reciproco di EurUsd. A livello di elementi esogeni che possono intaccare il mini trend attuale, le solite news su una possibile escalation dei conflitti militari in essere ed eventuali dichiarazioni di Trump, che ogni giorno potrebbero modificare le price action, facendo ritornare il dollaro asset rifugio. Sulle oceaniche c’è poco da dire, il mercato in questo momento è comandato dall’EurUsd.
CONSUMI PERSONALI ANCORA IN CRESCITA
L'indice dei prezzi per la spesa per consumi personali negli Stati Uniti è aumentato dello 0,2% su base mensile a ottobre 2024, come a settembre e in linea con le aspettative. I prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,4%, mentre i prezzi dei beni sono diminuiti dello 0,1%. L'indice PCE core, escludendo cibo ed energia, è aumentato dello 0,3%, come previsto. I prezzi dei prodotti alimentari sono rimasti invariati e quelli dell'energia sono diminuiti dello 0,1%.
Su base annua, il tasso di inflazione PCE è salito al 2,3% dai minimi del 2021 del 2,1%. Il tasso core è salito al 2,8% dal 2,7%. La Federal Reserve ha intanto rivisto le sue proiezioni economiche a settembre, abbassando le stime di inflazione PCE annuale e PCE core rispettivamente al 2,3% e al 2,6%, dal 2,6% e dal 2,8% di giugno.
SCENDE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI IN GERMANIA
L'indicatore del clima dei consumatori GfK per la Germania è sceso a -23,3 punti a novembre, il livello più basso da maggio, al di sotto delle previsioni di -18,6. Le aspettative di reddito sono calate drasticamente, in calo di 17,2 punti, alimentate da timori di recessione, aumento della disoccupazione e previsioni di crescita ridotte. Le preoccupazioni sulla sicurezza del lavoro, i licenziamenti industriali e l'aumento delle insolvenze aumentano l'incertezza.
Anche l'inclinazione all'acquisto è diminuita, perdendo 1,3 punti a -6, riflettendo una debole prontezza dei consumatori, anche al di sotto dei livelli iniziali della pandemia. Le crescenti intenzioni di risparmio (in aumento di 4,7 punti) hanno ulteriormente smorzato le prospettive. Le prospettive economiche rimangono pessimistiche, mentre le previsioni di crescita per il 2024 e il 2025 rimangono modeste, ovvero intorno allo 0,4%. Nel complesso, l'incertezza economica e la diminuzione della fiducia nel reddito mantengono il sentiment dei consumatori ai minimi.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Le azioni calano con volumi bassi nella sessione pre-festiva.Le azioni calano con volumi bassi nella sessione pre-festiva.
A Wall Street si dice:
"La paura è probabilmente il più grande problema negli investimenti. Non devi essere mai terrorizzato quando gli altri lo sono." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Gli investitori attivi alla vigilia del Ringraziamento hanno spinto al ribasso i mercati, nonostante un dato sull’inflazione in linea con le attese. Tuttavia, le azioni si avviano verso una settimana positiva e un mese di novembre molto forte.
Il NASDAQ è sceso mercoledì dello 0,6% (circa 115 punti), chiudendo a 19.060,48, con i titoli del "Mag 7" sotto pressione: Tesla (TSLA), Microsoft (MSFT), NVIDIA (NVDA) e Amazon (AMZN) hanno perso ciascuno almeno l'1%. Nonostante questo calo, l’indice è in crescita dello 0,3% per la settimana, in attesa della sessione ridotta di venerdì (che segue la chiusura per festività di giovedì).
L'S&P 500 ha registrato un calo dello 0,38%, chiudendo a 5998,74, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,31% (circa 138 punti), fermandosi a 44.722,06. Entrambi gli indici hanno ritracciato leggermente dai massimi storici di martedì, ma restano rispettivamente in crescita dello 0,5% e quasi dell'1% nella settimana.
L'indice dei prezzi per la spesa per consumi personali (PCE) pubblicato ieri mattina ha segnato un aumento dello 0,2% su base mensile e del 2,3% su base annua, in linea con le aspettative. Anche i dati "core" erano nei parametri previsti. Sebbene sia positivo che l'inflazione non stia accelerando, gli investitori sono rimasti delusi dalla percezione che il calo verso l'obiettivo del 2% della Fed si sia arrestato.
Negli ultimi tempi, il mercato si era concentrato maggiormente sull’altro aspetto del doppio mandato della Fed, ossia l’occupazione. Tuttavia, l’inflazione potrebbe tornare al centro dell’attenzione degli investitori, dato che cresce l’ansia in vista della prossima riunione del FOMC del 17-18 dicembre.
In tema di lavoro, i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione pubblicati questa mattina (anticipati di un giorno per via delle festività) si sono attestati a 213.000, in calo di 2.000 unità, confermando un mercato del lavoro rigido. Ulteriori dettagli emergeranno dal rapporto sui posti di lavoro non agricoli previsto per venerdì 6 dicembre.
Questo novembre è stato particolarmente intenso, tra elezioni presidenziali, riunioni della Fed, tensioni geopolitiche e una moltitudine di rapporti sugli utili aziendali. Ora, con meno di una sessione rimasta alla fine del mese, le azioni sono pronte a chiudere con una performance straordinaria. Il Dow è cresciuto di circa il 7% in novembre, mentre l'S&P 500 e il NASDAQ hanno guadagnato ciascuno il 5%. Il Russell 2000, rappresentativo delle piccole capitalizzazioni, è salito del 10%.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Astronics (ATRO)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Movimenti altalenantiL'andamento dei principali indici azionari statunitensi riflette una combinazione di fattori contrastanti che stanno influenzando i mercati. Da un lato, le minacce di nuovi dazi sulle importazioni da Cina, Messico e Canada hanno generato volatilità iniziale, con futures in calo e un rafforzamento del dollaro. Dall’altra parte, gli investitori temono un ritorno di tensioni commerciali globali, che potrebbero danneggiare i flussi di scambio e aumentare i costi per i consumatori e le aziende.
I nuovi dazi potrebbero alimentare l'inflazione interna, aumentando i costi per i beni importati, specialmente in settori come l'auto e i materiali. Intanto, a Wall Street, il settore tecnologico è stato il migliore performer, con giganti come Nvidia (+1,8%), Amazon (+1,4%) e Microsoft (+0,8%) in aumento. Questo può essere legato al loro ruolo relativamente più resiliente di fronte a tensioni commerciali grazie a catene di fornitura diversificate e margini elevati.
Il settore dei materiali ha subito perdite, probabilmente a causa della prospettiva di costi più alti per le materie prime derivanti dai dazi e dall'aumento dei rischi di rallentamento economico. Quello dell’automotive è stato particolarmente colpito: General Motors (-5,6%) e Ford (-2,3%) hanno subito ribassi significativi, poiché i dazi potrebbero aumentare i costi di produzione e ridurre i margini di profitto. L'S&P 500 ha chiuso comunque in positivo (+0,5%) mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,46% e il Dow Jones ha invece chiuso a -0,10%.
VALUTE, CONSOLIDAMENTO E VOLATILITÀ
L'indice del dollaro è salito fino a 107,2 nella seduta di ieri, prima di ridurre i guadagni e attestarsi a 106,5, in una seduta estremamente altalenante in cui si sono succedute voci e rumors differenti. Le minacce di nuovi dazi su Cina, Messico e Canada hanno innescato un rialzo iniziale del dollaro, riflettendo il suo ruolo di asset rifugio. Gli investitori temono che un'escalation delle tensioni commerciali possa destabilizzare i mercati globali, aumentando la domanda di dollari.
L'annuncio dei dazi ha anche sollevato preoccupazioni per l'inflazione, con il rischio che costi più alti per le importazioni possano influenzare negativamente altre economie. Dall’altra parte, a far scendere il biglietto verde era stata, come sappiamo, la nomina di Scott Bessent come Segretario del Tesoro, fatto che aveva inizialmente rassicurato i mercati grazie alla reputazione di stabilità e competenza del gestore di hedge fund.
L’EurUsd ha oscillato nella seduta di ieri tra 1.0460 e 1.0540, così come la sterlina tra 1.2520 e 1.2615. Movimenti interessanti anche del UsdJpy tra 152.90 e 154.20, mentre il UsdCad ha ripiegato rispetto ai massimi di 1.4180, scendendo a 1.4060. Franco svizzero stabile, intorno a 0.9300 contro Euro. Le attese per chi opera sui cambi sono ora per i dati Pce, la vera misura dell’inflazione Usa, attesi per il fine settimana.
LA RBNZ TAGLIA DI 50 PUNTI BASE
La Reserve Bank of New Zealand ha abbassato il suo tasso di interesse ufficiale (OCR) di 50 punti base al 4,25% durante la riunione politica di novembre 2024, segnando il terzo taglio consecutivo dei tassi quest'anno e allineandosi alle aspettative del mercato. Il tasso di inflazione annuale in Nuova Zelanda è rallentato al 2,2% nel terzo trimestre del 2024, la lettura più bassa da marzo 2021, in calo rispetto al 3,3% del trimestre precedente.
Il dollaro neozelandese ha reagito, dopo essere stato venduto per tutta la settimana e per il principio di “sell on rumors and buy on news”, ha recuperato da 0.5820, circa l’1%, attestandosi dopo la decisione in area 0.5880.
LE MINUTE DELLA FED
Poche novità rispetto a quanto già non si sapesse, relativamente alle minute pubblicate relative ai verbali dell’ultima riunione della banca centrale Usa. I funzionari della Federal Reserve hanno espresso ottimismo sul fatto che l'inflazione si sta attenuando e che il mercato del lavoro rimane solido, sostenendo la possibilità di ulteriori tagli dei tassi di interesse, sebbene a un ritmo misurato.
I membri del consiglio direttivo hanno poi osservato che le decisioni di politica monetaria sono subordinate alle tendenze economiche e hanno messo in guardia dal fare tagli prematuri dei tassi. Inoltre, hanno ribadito che le condizioni economiche rimarranno solide, come nella valutazione precedente. Alcuni membri hanno ritenuto che i rischi al ribasso per il mercato del lavoro e l'economia fossero diminuiti, e hanno ricordato che la Fed potrebbe sospendere l'allentamento monetario e mantenere il tasso di riferimento a un livello restrittivo se l'inflazione rimanesse elevata. Peraltro, si ricorda anche che l'allentamento potrebbe essere accelerato in caso di indebolimento del mercato del lavoro o di flessione dell'attività economica.
CBI INGLESE DELUDENTE
L'indicatore che misura i volumi delle vendite al dettaglio nel Regno Unito (CBI) è sceso del 18% a novembre 2024, estendendo il calo del 6% di ottobre e superando le aspettative del mercato che prevedevano un calo del 14%. Mentre il risultato riflette un calo del commercio al dettaglio, il sondaggio ha anche sottolineato un forte calo della fiducia. Il sentiment generale è sceso al livello più basso degli ultimi due anni, abbastanza da far prevedere un peggioramento delle vendite annuali prima del mese di dicembre, importante per la stagione.
A sua volta, si prevede che i rivenditori ridurranno gli investimenti nel prossimo anno e l'occupazione nel commercio al dettaglio è ulteriormente diminuita. Inoltre, l'inflazione dei prezzi di vendita si è attenuata ed è rimasta al di sotto della media per il terzo sondaggio trimestrale consecutivo.
BUND, CALO DEI RENDIMENTI
Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è sceso al 2,2%, attestandosi al livello più basso dell’ultimo mese, riflettendo la persistente crisi economica in Europa e le crescenti preoccupazioni per il potenziale impatto, a livello commerciale, delle decisioni della nuova amministrazione Trump. Il Tycoon ha iniziato a minacciare Canada, Cina e Messico promettendo un aumento dei dazi doganali, menzionando un aumento dei dazi del 10% sulla Cina e un aumento del 25% su Messico e Canada. Ma ha anche messo in guardia da dazi significativi sui beni europei, in particolare nel settore automobilistico, sostenendo che l'UE avrebbe "pagato un prezzo elevato".
Queste minacce preoccupano i paesi europei, il cui settore manifatturiero è già in netta difficoltà nel vecchio continente. I dati preliminari PMI, infatti, usciti la settimana scorsa, hanno evidenziato una nuova contrazione dell'attività del settore privato nell'Eurozona, aggiungendosi ai rischi derivanti dalla guerra in corso in Ucraina e dall'instabilità politica in Germania e Francia. Questa fosca prospettiva ha spinto gli investitori ad aumentare le scommesse su un allentamento monetario aggressivo da parte della BCE. Mentre un taglio dei tassi di 25 punti base il mese prossimo è pienamente scontato, la probabilità di un taglio più ampio di 50 punti base è salita al 58%.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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