NASDAQ e S&P calano dai record aspettando i dati sull'inflazioneNASDAQ e S&P si allontanano dai record all'inizio della settimana dell'inflazione.
A Wall Street si dice:
"Non fidarti mai troppo dei tuoi investimenti. Sii sempre preparato a cambiare idea."Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Dopo un solido avvio del mese di dicembre la scorsa settimana, ieri i mercati azionari si sono allontanati dai massimi storici, poiché molti dei titoli in forte ascesa sono finalmente tornati su valori più moderati. Nel frattempo, gli investitori attendono con interesse alcuni importanti report sull'inflazione nei prossimi giorni, in vista della riunione della Fed che si avvicina rapidamente.
Il NASDAQ è sceso dello 0,62% (circa 123 punti) ieri, chiudendo a 19.736,69, mentre l'S&P 500 ha perso lo 0,61%, chiudendo a 6.052,85. Entrambi gli indici avevano registrato una performance positiva recentemente, con chiusure record in quattro delle cinque sessioni della scorsa settimana e guadagni rispettivamente del 3,3% e dell'1%. Il Dow Jones, invece, è rimasto indietro rispetto ai suoi colleghi, scivolando dello 0,54% (circa 240 punti) ieri a 44.401,93, dopo aver perso lo 0,6% la settimana precedente.
Era prevedibile che la "gravità" entrasse in gioco prima o poi, e abbiamo osservato inversioni significative su alcuni titoli con forte momentum. Sebbene tali cali non siano stati sufficientemente marcati per indicare un picco di mercato, sono stati comunque evidenti.
Il mercato ha mostrato una buona tenuta complessiva, ma il titolo di punta Apple (AAPL) è salito dell'1,5%, mascherando in parte la reale situazione di debolezza che si percepisce su altri fronti. Azioni in forte crescita come AppLovin (APP, -14,7%), Axon Enterprise (AXON, -6,6%), Coinbase Global (COIN, -9,6%), MicroStrategy (MSTR, -7,5%), CAVA Group (CAVA, -12,1%), Spotify Technology (SPOT, -3,2%), Abercrombie & Fitch (ANF, -7,5%), Intuitive Surgical (ISRG, -2,1%) e Salesforce (CRM, -2,9%) hanno subito vendite aggressive.
Nel frattempo, NVIDIA (NVDA), leader nell’intelligenza artificiale e protagonista del mercato, è scesa del 2,6% ieri, a seguito dell’apertura di un’indagine da parte della Cina sulle presunte pratiche anti-monopolio dell’azienda. Sempre dalla Cina, è giunta la notizia di una politica monetaria moderatamente più accomodante, con l’annuncio di ulteriori stimoli previsti per il prossimo anno.
Intanto la tecnologia blockchain ha iniziato a rivoluzionare il mondo moderno e sta già avendo un impatto su praticamente ogni settore.
Blockchain fornisce un registro digitale incorruttibile per le transazioni. Questa tecnologia radicale viene sfruttata per aumentare velocità, risparmi e sicurezza nei settori bancario, sanitario, immobiliare, legale e persino agricolo.
Il nostro portafoglio scava sotto l'hype e la volatilità di Bitcoin ed Ethereum per attingere alla tecnologia che li guida. Questo nuovo "Internet of Money" potrebbe essere sconvolgente come Internet stesso. Entro il 2029, si prevede che la sua crescita raggiungerà quasi $ 163,8 miliardi e entro il 2030 genererà più di $ 3,1 trilioni di nuovo valore aziendale in tutti i settori.
Ho creato un portafoglio proprio per seguire tutti i titoli che ruotano intorno al mercato delle criptovalute e della blockchain il nome di questo portafoglio è "Oltre il Bitcoin: Investire nella Tecnologia che Cambia il Mondo". In questa analisi trovate tutte le informazioni su come abbonarsi a questo portafoglio.
La prossima data importante sul calendario economico è il rapporto sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) previsto per domani, seguito dall'indice dei prezzi alla produzione (PPI) giovedì. Sebbene l'inflazione abbia mostrato un notevole miglioramento negli ultimi due anni, i dati recenti suggeriscono che il processo di raffreddamento potrebbe essersi fermato. Negli ultimi mesi, l'attenzione degli investitori si è concentrata maggiormente sul mercato del lavoro, ma ciò potrebbe cambiare se i dati sull'inflazione non confermassero un ritorno alla tendenza al ribasso nel prossimo futuro.
Questi saranno gli ultimi dati sull’inflazione disponibili prima della riunione della Fed prevista per il 17 e 18 dicembre. Il rapporto sui salari non agricoli pubblicato venerdì scorso ha mostrato che l'economia ha aggiunto 227.000 posti di lavoro a novembre, superando di poco le aspettative di 215.000 e registrando un miglioramento significativo rispetto alla precedente lettura rivista al rialzo di 36.000. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,2%, come previsto.
Il mercato ha giudicato il rapporto sull’occupazione equilibrato, aprendo così la strada a un possibile ulteriore taglio dei tassi di interesse di 25 punti base nella prossima settimana. Le probabilità di questa riduzione sono ora salite all’85%, secondo lo strumento CME FedWatch. Vedremo se i prossimi dati sull’inflazione offriranno ulteriore supporto a questa prospettiva.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Navitas Semiconductor (NVTS)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Cerca nelle idee per "NVIDIA"
Portafoglio rotazionale con fattore efficienza - Puntata 2Buongiorno a tutti!
Si è conclusa la prima settimana per il portafoglio rotazionale basato sul fattore di efficienza, che ho presentato la scorsa settimana.
Nel link allegato spiegavo gli obiettivi della strategia rotazionale: selezionare mensilmente, da una watchlist, le 18 società migliori utilizzando il parametro "efficienza" come criterio principale. L'obiettivo è individuare le aziende con il miglior rapporto rischio/rendimento.
Ecco le 18 società selezionate, con i relativi punteggi di efficienza:
1. WMT (24,53)
2. SHY (22,21)
3. SHW (18,63)
4. EQIX (17,72)
5. HD (17,59)
6. NFLX (16,21)
7. TSLA (15,12)
8. BRK.B (13,56)
9. DUK (12,63)
10. GLD (12,48)
11. AAPL (12,32)
12. JPM (12,11)
13. UNH (11,73)
14. SO (11,81)
15. CAT (11,07)
16. COST (10,11)
17. V (9,95)
18. APD (9,74)
Partendo da un portafoglio ipotetico di 100.000 dollari, il capitale è stato distribuito in modo equamente ponderato tra le società selezionate. Le prestazioni settimanali sono state pari a -0,53%. Nelle due figure successive è possibile osservare i dettagli del portafoglio.
Molto bene Tesla, Netflix e Walmart, che hanno chiuso la scorsa settimana con performance rispettivamente del +12,77%, +5,40% e +3,46%. Decisamente negativa, invece, UnitedHealth, che ha registrato un -9,93%, un risultato pesantemente influenzato dall’assassinio del suo CEO, Brian Thompson.
Come accennavo nella scorsa analisi, investire mensilmente in società efficienti potrebbe offrire un buon rapporto rischio/rendimento, indipendentemente dal rischio intrinseco delle singole aziende. Tuttavia, non era chiaro quale sarebbe stata l’efficienza e quali le metriche dell’intero portafoglio. Conoscevamo le caratteristiche dei singoli componenti, ma non quelle del portafoglio aggregato.
Per colmare questa lacuna, ho sviluppato una piattaforma chiamata “Piattaforma di Simulazione Passiva”, con un obiettivo specifico: analizzare le metriche dell’intera allocazione nel breve termine.
La figura in basso mostra l’equity line del portafoglio costruito all’inizio della scorsa settimana. Potete immaginarlo come un ETF equal-weight.
Tutte le metriche riportate nella tabella sono calcolate sui più recenti 60 periodi, equivalenti agli ultimi tre mesi di contrattazioni. Possiamo affermare che il portafoglio risulta efficiente e a basso rischio. In particolare:
• Il beta del portafoglio, che misura la sua volatilità rispetto all’S&P500, è pari a 0.63. Ciò indica che, negli ultimi tre mesi, il portafoglio si è mosso del 63% rispetto alle variazioni dell’indice azionario americano.
• La deviazione standard si attesta al 3.46%, un valore relativamente basso. Questo significa che i rendimenti del portafoglio si sono discostati in media del 3.46% rispetto al loro valore medio. Per fare un confronto, Tesla presenta una deviazione standard molto più alta, pari al 17.69%.
• L’efficienza, espressa come punteggio, è decisamente elevata, pari a 32.66.
• Il ritorno attivo, misurato rispetto all’S&P500 (escludendo il reinvestimento dei dividendi), è pari al 3.27%, il che significa che il portafoglio ha sovraperformato
I due potenziali, di crescita e di efficienza, mirano a proiettare su base annua la performance osservata negli ultimi tre mesi, evidenziando quale potrebbe essere il rendimento annuale del portafoglio se si muovesse in modo costante come nei tre mesi precedenti, e con quale livello di efficienza lo farebbe. Secondo questa proiezione, il portafoglio potrebbe ottenere un rendimento annuale di poco superiore al 60%, con un potenziale di efficienza (equivalente allo Sharpe Ratio escludendo il rendimento privo di rischio) pari a 6.65.
È importante non confondere il potenziale di efficienza con il punteggio di efficienza di 32.66: quest’ultimo è riferito ai dati storici, mentre il potenziale di efficienza è riferito a dati storici ma proiettati nel futuro.
Infine, i colori verdi evidenziati nella tabella sottolineano che il portafoglio si caratterizza per il basso rischio e l’elevata efficienza.
Le metriche analizzate su 120 periodi, corrispondenti agli ultimi sei mesi, presentano alcune variazioni ma rimangono comunque incoraggianti.
• Il beta si mantiene basso, attestandosi a 0.61.
• La deviazione standard sale a poco più del 6%, ma resta comunque in "territorio verde".
• Il ritorno attivo aumenta al 12.75%, indicando che il portafoglio ha ampiamente sovraperformato il benchmark negli ultimi sei mesi.
• L’efficienza diminuisce leggermente, raggiungendo 27.73 punti.
Infine, il potenziale di crescita è stimato al 57.5%, mentre il potenziale di efficienza si attesta a 5.57.
Dal mio punto di vista personale, questo portafoglio può essere considerato a basso rischio. Per aiutarvi a comprendere cosa intendo per portafoglio ad alto rischio, osservate la figura successiva: un’allocazione composta dal 30% di Tesla, il 30% di Nvidia e il 40% di Coinbase.
Analizzando gli ultimi 120 periodi:
• Il beta risulta estremamente elevato, a 3.16 (il colore nero evidenzia il rischio significativo).
• La deviazione standard è del 17.25%, un valore molto alto.
• L’efficienza, invece, è inferiore alla metà rispetto al precedente portafoglio, attestandosi a soli 11.68 punti.
Nelle due figure successive è possibile osservare l’equity line del portafoglio confrontata con quella di un approccio buy and hold su SPY, oltre ai drawdown registrati dalla nostra strategia rispetto allo stesso buy and hold. È evidente come il portafoglio risulti meno rischioso rispetto a un investimento 100% sul mercato azionario, poiché, mediamente, presenta drawdown più contenuti.
Come si comporterà la strategia nella settimana in corso? Nessuno può saperlo con certezza. I market movers saranno relativamente pochi, tra cui spicca l’indice dei prezzi al consumo, che influirà sugli equilibri solo se si discosterà sensibilmente dalle aspettative degli analisti, eventualità piuttosto improbabile. In ogni caso, anche in presenza di eventi significativi, dubito fortemente che il portafoglio possa subire perdite molto superiori a quelle dell’S&P500. La spiegazione è semplice: i parametri storici, sia trimestrali che semestrali, evidenziano un rischio inferiore. Tuttavia, mai fidarsi ciecamente: il passato, per quanto indicativo, non è e non sarà mai una garanzia del futuro.
Vorrei fare un’osservazione importante per chi di voi è nuovo in questo mondo: ultimamente c’è molta euforia sui mercati cripto. Un esempio emblematico è rappresentato da MicroStrategy, una società al centro dell’attenzione. La figura successiva mostra come, dal 6 settembre, abbia registrato una performance sensazionale di quasi 400 punti percentuali.
Tuttavia, i parametri semestrali evidenziano un limite: l’efficienza. Quest’ultima, sebbene positiva (15.53), non è così elevata come quella del portafoglio con fattore efficienza. La ragione è chiara: a fronte di un rischio molto alto (deviazione standard al 44%), i rendimenti ottenuti sono stati “medi”.
Capisco che possa sembrare una visione controintuitiva, ma il ragionamento è questo: spesso, pensando a un orizzonte di lungo termine, si tende a puntare su società sottovalutate o allineate al proprio fair value. Questo perché pagare un prezzo equo, senza sovrapprezzi esagerati, ha senso. Analogamente, anche per l’efficienza vale un principio simile: se mi espongo a un rischio così elevato, la remunerazione potenziale deve essere nettamente superiore, altrimenti l’operazione potrebbe avere poco senso. E se qualcosa andasse storto con una società come MicroStrategy? Considerando la sua elevata volatilità, il gioco varrebbe davvero la candela?
La realtà è che, a volte, si può ottenere un rendimento simile, ma con una maggiore efficienza. Un esempio? Applovin. È indubbiamente una società rischiosa, ma presenta un rapporto rischio/rendimento decisamente migliore!
Alla prossima!
Rischio Medio OrienteSembra che il regime di Assad sia caduto a favore di un nuovo regime islamico, che potrebbe cambiare gli scenari geopolitici in Medio Oriente. Chi c’è dietro i ribelli jihadisti? Qualcuno che vuole la fine della Russia, storica alleata di Assad?
Trump, intanto, ha già fatto sapere che gli aiuti a Kiev diminuiranno. Va detto che, seppur in un contesto così frammentato, per ora i mercati hanno tenuto egregiamente. La speranza è che tutto questo caos alle porte dell’Europa possa trovare una soluzione pacifica attraverso accordi internazionali. È chiaro che il cambiamento attuale in Siria porterà modifiche all’assetto geopolitico di tutti i paesi dell’area.
S&P E NASDAQ, NUOVI RECORD STORICI
L'S&P 500 e il Nasdaq hanno stabilito nuovi massimi storici venerdì, rispettivamente a 6.090 e 21.622, con un rialzo dello 0,2% e dello 0,8%. A sostenere questa tendenza è stato il rapporto sui NFP, cioè sull'occupazione di novembre, uscito più forte del previsto. Il tutto non ha comunque scalfito l'ottimismo su un prossimo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve entro la fine del mese.
Le buste paga non agricole sono aumentate di 227K, oltre le 214K previste, ma le probabilità di un taglio dei tassi rimangono comunque vicine all'88%, rispetto al 70% precedente. I principali titoli tecnologici hanno guidato il rally, con Amazon (+2,9%), Tesla (+5,3%) e Meta (+2,5%) che hanno registrato guadagni, riflettendo la fiducia nel mercato del lavoro e il potenziale cambiamento di politica della Fed.
Al contrario, il Dow Jones è sceso di 123 punti, sotto pressione per i cali di Nvidia (-1,8%) e UnitedHealth (-5,1%). Il calo di UnitedHealth è seguito alla tragica morte di Brian Thompson, CEO della sua unità assicurativa, che ha suscitato preoccupazioni circa implicazioni più ampie per il settore. Nella settimana appena conclusa, l'S&P 500 ha guadagnato lo 0,8%, il Nasdaq è salito del 2,5%, mentre il Dow Jones è scivolato dello 0,3%.
VALUTE
Sui cambi, bisogna soprattutto evidenziare la discesa di tutti i cross contro franco svizzero, spinti al ribasso dalla forza della valuta elvetica, legata a un leggero rialzo dell’inflazione su base annua a novembre a +0,7% dal +0,6% di ottobre, anche se su base mensile è scesa dello 0,1%. Si tratta della prima ripresa dell’indice dei prezzi dopo 6 mesi di discesa consecutiva.
EurChf è a 0,9270 mentre UsdChf rimane sotto quota 0,8800. La Snb non riesce a indebolire il franco nonostante gli sforzi dell’ultimo periodo, fatti di taglio dei tassi, ma evidentemente non basta. Nel mentre, EurUsd è tornato a ridosso di 1,0550 dopo aver testato 1,0630 venerdì dopo i payrolls. Solo la rottura di 1,0530-40 farebbe ripensare a un ribasso, altrimenti quest’area potrebbe rappresentare una base di ripartenza.
Analoga price action per il Cable con EurGbp stabile a ridosso di 0,8300. Privilegiamo ancora il recupero della moneta unica sulla valuta britannica nel medio termine, anche se il delta tasso appare, per ora, ancora sfavorevole. Le oceaniche mostrano ancora debolezza, con entrambe Aud e Nzd non lontano dai supporti di medio termine posizionati a 0,6350 e possibilmente anche 0,6285-90, mentre NzdUsd potrebbe scendere a 0,5775-85 area.
Salgono per contro EurAud ed EurNzd che di solito si muovono in questa direzione solo in presenza di risk off, che francamente non vediamo segnalato dagli indici preposti, come il Vix e il Fear and Greed Index, ma vediamo esclusivamente sul franco e sul dollaro. Di nuovo sui massimi di periodo UsdCad che rasenta quota 1,4160-70 area. Non è il momento di venderlo, perché il punto chiave è posto a 1,4260 e nel caso di rottura, si riparlerebbe di 1,4650. Solo sotto 1,3920-30 torna ribassista di medio.
NFP
L'economia statunitense ha aggiunto 227.000 posti di lavoro a novembre 2024, segnando una forte ripresa rispetto al guadagno rivisto al rialzo di 36.000 di ottobre, che è stato fortemente influenzato dagli scioperi della Boeing e dalle interruzioni causate dagli uragani Helene e Milton. Le cifre sono state migliori delle previsioni di 200.000, poiché l'occupazione è aumentata nell'assistenza sanitaria, nel tempo libero e nell'ospitalità, nel settore pubblico e nell'assistenza sociale.
Inoltre, anche le cifre di settembre sono state riviste al rialzo e con queste revisioni, l'occupazione a settembre e ottobre combinati è di 56.000 in più rispetto a quanto riportato in precedenza. Passando all’altro dato uscito, il sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan è aumentato per il quinto mese consecutivo a 74 a dicembre 2024, il livello più alto da aprile, rispetto a 71,8 a novembre e al di sopra delle previsioni di 73.
L'indicatore delle condizioni attuali è salito a 77,7 da 63,9, guidato da un'impennata nelle condizioni di acquisto di beni durevoli. D'altro canto, il sottoindice delle aspettative è sceso a 71,6 da 76,9. Sul fronte dei prezzi, le aspettative di inflazione per l'anno a venire sono salite al 2,9%, la lettura più alta in cinque mesi, dal 2,6%.
SALARI ORARI
I guadagni orari medi per tutti i dipendenti delle buste paga private non agricole sono aumentati di 13 centesimi, o dello 0,4%, in un mese a 35,61 dollari a novembre 2024, allo stesso ritmo di ottobre e leggermente al di sopra delle previsioni di mercato di un aumento dello 0,3%. A novembre, i guadagni orari medi dei dipendenti del settore privato della produzione e non di supervisione sono aumentati di 9 centesimi, o dello 0,3%, a 30,57 dollari. Negli ultimi 12 mesi, sono aumentati del 4% a novembre, eguagliando il tasso di ottobre e superando leggermente le aspettative di mercato del 3,9%.
IN SETTIMANA, LA BCE
Negli Stati Uniti, l'attenzione sarà rivolta agli indicatori di inflazione, l'indice dei prezzi al consumo, l'indice dei prezzi alla produzione e i prezzi all'esportazione e all'importazione. Ma giovedì sarà soprattutto il giorno della BCE, attesa a un taglio dei tassi dello 0,25%, con il tasso sui depositi al 3%, quello sul rifinanziamento principale al 3,15% e quello sul rifinanziamento marginale al 3,4%.
Ma oltre alla BCE, sarà la volta della decisione sui tassi per Australia, Canada, Brasile e Svizzera. Inoltre, verranno pubblicati i dati sull’inflazione per Messico, Brasile, Sudafrica, Russia e India. In Cina, si attendono aggiornamenti sull'inflazione al consumo e alla produzione, dati commerciali e prestiti in nuovi yuan.
La Germania riferirà sulla sua bilancia commerciale e sui prezzi all'ingrosso. Nel Regno Unito, occhio alla crescita del PIL di ottobre e alla produzione industriale. In Australia, gli investitori presteranno attenzione al rapporto sul lavoro e alla fiducia delle imprese NAB. Infine, in Giappone è prevista l’uscita dell’indice manifatturiero Tankan per le grandi aziende.
Buona settimana.
Saverio Berlinzani
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Il Dow chiude sopra i 45.000 punti e raggiunge un ritmo record.Il Dow chiude sopra i 45.000 punti e raggiunge un ritmo record.
A Wall Street si dice:
"Non devi essere bravo nel momento giusto; devi essere bravo a lungo termine." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Il Dow Jones ha raggiunto un nuovo traguardo ieri, chiudendo sopra i 45.000 punti per la prima volta nella sua storia. Questo risultato è avvenuto mentre il settore tecnologico mostrava segnali di ripresa e il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, lodava la solidità dell'economia statunitense.
L'indice ha interrotto una serie di perdite consecutive, registrando un aumento dello 0,69% (circa 308 punti) e chiudendo a 45.014,04. Si tratta di un nuovo massimo, il primo dal venerdì precedente. L'S&P 500, inoltre, è cresciuto dello 0,61%, raggiungendo 6.086,49 punti e segnando la quarta sessione consecutiva con un massimo di chiusura.
Tuttavia, il NASDAQ ha superato gli altri indici, registrando un’impennata dell’1,3% (circa 254 punti), chiudendo a 19.735,12 e stabilendo il terzo record consecutivo.
Nel settore tecnologico, i cosiddetti "Magnifici 7" hanno tutti chiuso in positivo. NVIDIA (NVDA) si è distinta con un guadagno del 3,5%, seguita da Amazon (AMZN) con un incremento superiore al 2%. Anche Tesla (TSLA), Alphabet (GOOGL) e Microsoft (MSFT) hanno registrato miglioramenti di oltre l'1%. Al di fuori di questo gruppo, spiccano le performance di Marvell Technology (MRVL), che ha guadagnato oltre il 23%, e Salesforce (CRM), con un aumento dell'11%.
Il sentimento di rischio, alimentato dal rimbalzo della tecnologia, ha sostenuto il mercato, portandolo a nuovi massimi. Anche i tassi d’interesse sono diminuiti. Il mercato dei futures prevede ancora un taglio dei tassi a dicembre, seguito da altri tre nel 2025.
Tuttavia, il presidente Powell non sembra avere fretta di procedere con tali riduzioni. Durante un intervento a un summit a New York ieri mattina, ha dichiarato che l’economia appare in buona salute, permettendo alla Fed di agire con cautela sui futuri tagli. Non c'erano novità rilevanti nelle sue dichiarazioni, consentendo così al rally dei mercati di proseguire senza interruzioni. Infatti, secondo lo strumento CME FedWatch, le probabilità di un taglio di 25 punti base entro fine mese sono circa al 77%.
Questa settimana è caratterizzata da diversi dati sull'occupazione. Il rapporto ADP Employment pubblicato oggi ha mostrato che, a novembre, le buste paga private sono aumentate di soli 146.000 posti, un dato inferiore alle aspettative di oltre 160.000 e al risultato del mese precedente. Questo dato conferma ciò che già sappiamo sul mercato del lavoro: si sta raffreddando, ma rimane comunque robusto. Oggi saranno pubblicate le richieste di sussidi di disoccupazione, mentre il dato principale arriverà venerdì con il rapporto sulle buste paga non agricole.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Innodata (INOD)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
InarrestabiliTutti e tre i principali indici azionari statunitensi hanno chiuso mercoledì su nuovi massimi e record storici. L'S&P 500 e il Nasdaq sono avanzati rispettivamente dello 0,6% e dell'1,1%, mentre il Dow Jones ha guadagnato 303 punti, segnando la sua prima chiusura in assoluto sopra i 45.000.
Il sentiment del mercato è stato rafforzato da una solida performance nel settore tecnologico e da incoraggianti report sugli utili delle principali aziende. Inoltre, hanno contribuito anche le dichiarazioni del presidente della Fed Powell, che ha ribadito che la banca centrale non ha fretta di abbassare i tassi di interesse, sottolineando che l'economia statunitense rimane solida e continua ad affrontare pressioni inflazionistiche.
A livello di risultati aziendali, Salesforce è balzata dell'11,1% dopo aver superato le previsioni di fatturato e alzato le previsioni per il 2025, mentre Marvell Technology è balzata del 23% dopo la presentazione di risultati positivi. Anche i principali giganti della tecnologia come Apple, Microsoft, Nvidia, Amazon e Alphabet hanno registrato guadagni.
VALUTE
Il mercato dei cambi è sempre in trading range, con l’EurUsd intorno a 1.0520, incapace di reagire, ma anche sufficientemente forte da tenere i supporti chiave di 1.0460-70 area, nonostante la caduta del Governo Barnier in Francia, sfiduciato ieri sera. Si attende ora Macron, che dovrebbe parlare in serata.
Le sinistre, che hanno votato insieme a Le Pen la sfiducia, chiedono la testa di Macron, invocando elezioni anticipate, mentre la leader del Rassemblement National ha detto che aspetterà di conoscere il nome del nuovo candidato che il Presidente proporrà. L'euro comunque resta debole, con i livelli chiave di 1.0460 e 1.0360 per ora solidi supporti.
La sterlina è tornata sopra 1.2700, vicino a resistenze chiave poste a 1.2750 e 1.2800. Supporti posizionati in area 1.2600-10. Il JPY è in ripresa questa notte dopo che ieri era tornato a 151.20, mentre stanotte ha recuperato spingendo UsdJpy sotto quota 150.00, a ridosso del supporto chiave di 149.50.
Stabili le valute oceaniche, anche se ancora vicino ai supporti e pervase da una strutturale debolezza. Tra l’altro, va ricordato che il surplus commerciale australiano relativo ai beni è aumentato a 5,95 miliardi di dollari australiani nell'ottobre 2024, rispetto ai 4,53 miliardi rivisti al ribasso di settembre, superando le aspettative del mercato, che erano per un surplus di 4,55 miliardi. Si è trattato del più grande surplus commerciale da febbraio, in gran parte guidato da una ripresa delle esportazioni.
ADP USA
Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto 146.000 lavoratori a libro paga a novembre 2024, il minimo degli ultimi tre mesi, dopo un aumento rivisto al ribasso di 184.000 a ottobre, e leggermente al di sotto delle previsioni di 150.000.
Il settore dei servizi ha aggiunto 140.000 posti di lavoro, guidato da istruzione e servizi sanitari e a seguire dal settore commercio, trasporti e servizi di pubblica utilità. Il settore della produzione di beni ha aggiunto 6.000 posti di lavoro, di cui 30.000 nell'edilizia e 2.000 nelle attività minerarie, mentre il settore manifatturiero ha perso 26.000 posti di lavoro.
Nel frattempo, gli incrementi salariali annuali sono aumentati per la prima volta in 25 mesi, al 4,8%. Per chi ha cambiato lavoro, gli incrementi salariali sono saliti al 7,2%.
ISM DEI SERVIZI IN CALO
L'ISM Services PMI negli Stati Uniti è sceso a 52,1 a novembre 2024 da 56 a ottobre e ben al di sotto delle previsioni di 55,5. La lettura ha indicato la crescita più lenta nel settore dei servizi in tre mesi, guidata dal settore commerciale, nuovi ordini e occupazione.
"In generale, i commenti degli intervistati sono stati da neutri a positivi e sia gli impatti positivi che quelli negativi sono stati attribuiti alla stagionalità” ha affermato Steve Miller, presidente dell'ISM Services Business Survey Committee.
ORDINI BENI DUREVOLI
I nuovi ordini di beni manifatturieri negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,2% rispetto al mese precedente, raggiungendo i 586,7 miliardi di dollari nell'ottobre 2024, in linea con le aspettative del mercato, dopo due diminuzioni mensili consecutive. Ciò ha fatto seguito a una diminuzione dello 0,2% a settembre.
Sono stati notati aumenti sia per le industrie produttrici di beni durevoli (0,3%) che per i produttori di beni non durevoli (0,1%).
PETROLIO
I future sul greggio WTI si sono stabilizzati intorno ai 68 dollari al barile giovedì, riprendendosi leggermente da un calo del 2% nella sessione precedente, mentre gli operatori di mercato attendono la riunione dell'OPEC+ di oggi, che potrebbe trovare un accordo per posticipare il piano di aumento della produzione di altri tre mesi per evitare un eccesso di offerta nel 2025. Il che, ovviamente, farebbe calare il prezzo.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
House of Trading: in Europa a preoccupare sono i Paesi “core”Archiviate le elezioni statunitensi, le parole di Trump hanno già iniziato a muovere i mercati, e in attesa dei meeting delle Banche centrali (la BCE si riunirà il 12 mentre la Fed il 18 dicembre), il focus degli operatori è sulle tensioni politiche che attraversano la Francia.
Terminata la spinta arrivata dalle Olimpiadi, l’economia del Paese ha evidenziato non poche criticità che finiranno per essere esacerbate dall’attuale crisi di governo. Complice anche la debolezza del lusso e dell’automotive, il Cac40 è sotto i riflettori, così come i rendimenti dei titoli a 10 anni: saliti sui livelli greci, hanno spinto lo spread con i Bund sui massimi pluriennali a 90 punti base.
Non se la passa meglio la Germania, sia in termini di situazione politica che di fondamentali macro. Le agitazioni negli stabilimenti produttivi Volkswagen, un’azienda che rappresenta un simbolo della locomotiva economica europea, rappresentano la fotografia di un periodo buio caratterizzato dal rallentamento generalizzato dell’automotive, dalla contrazione del business in Cina e dalle tensioni per i probabili dazi negli Stati Uniti.
Ormai crediamo sia chiaro a tutti che l’Europa si trova ad affrontare problemi di natura strutturale, negli ultimi 30 anni il Pil statunitense è cresciuto del doppio rispetto a quello del Vecchio continente, che necessitano di un approccio congiunto per essere risolti. Paradossalmente, la situazione geopolitica ed il ritorno di Donald Trump potrebbero essere funzionali a questo scopo .
Lato statunitense, nei prossimi giorni saranno diffusi i numeri relativi l’andamento del mercato del lavoro. Alla luce della vischiosità dell’inflazione, del fatto che le politiche annunciate da Trump sembrerebbero destinate a spingere i prezzi e della volontà di apparire indipendente dai condizionamenti del tycoon, il n.1 della Fed, Jerome Powell, ha già fatto sapere di non avere fretta di tagliare i tassi. A fornire il pretesto per una pausa potrebbero essere proprio i dati su payrolls e andamento delle retribuzioni .
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading, in onda sul canale YouTube di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Stefano Serafini e da Giancarlo Prisco, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sulle azioni Alibaba, sullo S&P 500 e sul T-Bond: le prime due operazioni sono a mercato (-4,42% e +3,7%) mentre la terza non è entrata. Lo “short” sul Nasdaq ha invece raggiunto il punto di stop loss.
Tre operazioni a mercato anche nel caso invece operazioni inserite dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Andrea Cartisano (+14,2% per il deal su Iveco, -2,49% per quello sul titolo Sesa e 0% per Moncler). Non è entrata l’operazione sulle azioni Intesa Sanpaolo.
La classifica generale registra il vantaggio dei Trader con 52 carte a target, 9 in più rispetto agli Analisti (7 carte a mercato per Trader, 4 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Duranti e da Stefano Serafini mentre i due analisti saranno Riccardo Designori e Jacopo Marini. I primi investiranno sul T-bond, su Nvidia, sull’oro e sul Nasdaq 100, i secondi su Microsoft, Campari, sul WTI e sul Dax .
Il sondaggio di questa settimana guarda a Parigi: “Borse europee: rally di Natale a rischio con crisi in Francia?”.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30 sul canale YouTube di BNP Paribas.
Le azioni calano con volumi bassi nella sessione pre-festiva.Le azioni calano con volumi bassi nella sessione pre-festiva.
A Wall Street si dice:
"La paura è probabilmente il più grande problema negli investimenti. Non devi essere mai terrorizzato quando gli altri lo sono." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Gli investitori attivi alla vigilia del Ringraziamento hanno spinto al ribasso i mercati, nonostante un dato sull’inflazione in linea con le attese. Tuttavia, le azioni si avviano verso una settimana positiva e un mese di novembre molto forte.
Il NASDAQ è sceso mercoledì dello 0,6% (circa 115 punti), chiudendo a 19.060,48, con i titoli del "Mag 7" sotto pressione: Tesla (TSLA), Microsoft (MSFT), NVIDIA (NVDA) e Amazon (AMZN) hanno perso ciascuno almeno l'1%. Nonostante questo calo, l’indice è in crescita dello 0,3% per la settimana, in attesa della sessione ridotta di venerdì (che segue la chiusura per festività di giovedì).
L'S&P 500 ha registrato un calo dello 0,38%, chiudendo a 5998,74, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,31% (circa 138 punti), fermandosi a 44.722,06. Entrambi gli indici hanno ritracciato leggermente dai massimi storici di martedì, ma restano rispettivamente in crescita dello 0,5% e quasi dell'1% nella settimana.
L'indice dei prezzi per la spesa per consumi personali (PCE) pubblicato ieri mattina ha segnato un aumento dello 0,2% su base mensile e del 2,3% su base annua, in linea con le aspettative. Anche i dati "core" erano nei parametri previsti. Sebbene sia positivo che l'inflazione non stia accelerando, gli investitori sono rimasti delusi dalla percezione che il calo verso l'obiettivo del 2% della Fed si sia arrestato.
Negli ultimi tempi, il mercato si era concentrato maggiormente sull’altro aspetto del doppio mandato della Fed, ossia l’occupazione. Tuttavia, l’inflazione potrebbe tornare al centro dell’attenzione degli investitori, dato che cresce l’ansia in vista della prossima riunione del FOMC del 17-18 dicembre.
In tema di lavoro, i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione pubblicati questa mattina (anticipati di un giorno per via delle festività) si sono attestati a 213.000, in calo di 2.000 unità, confermando un mercato del lavoro rigido. Ulteriori dettagli emergeranno dal rapporto sui posti di lavoro non agricoli previsto per venerdì 6 dicembre.
Questo novembre è stato particolarmente intenso, tra elezioni presidenziali, riunioni della Fed, tensioni geopolitiche e una moltitudine di rapporti sugli utili aziendali. Ora, con meno di una sessione rimasta alla fine del mese, le azioni sono pronte a chiudere con una performance straordinaria. Il Dow è cresciuto di circa il 7% in novembre, mentre l'S&P 500 e il NASDAQ hanno guadagnato ciascuno il 5%. Il Russell 2000, rappresentativo delle piccole capitalizzazioni, è salito del 10%.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Astronics (ATRO)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Movimenti altalenantiL'andamento dei principali indici azionari statunitensi riflette una combinazione di fattori contrastanti che stanno influenzando i mercati. Da un lato, le minacce di nuovi dazi sulle importazioni da Cina, Messico e Canada hanno generato volatilità iniziale, con futures in calo e un rafforzamento del dollaro. Dall’altra parte, gli investitori temono un ritorno di tensioni commerciali globali, che potrebbero danneggiare i flussi di scambio e aumentare i costi per i consumatori e le aziende.
I nuovi dazi potrebbero alimentare l'inflazione interna, aumentando i costi per i beni importati, specialmente in settori come l'auto e i materiali. Intanto, a Wall Street, il settore tecnologico è stato il migliore performer, con giganti come Nvidia (+1,8%), Amazon (+1,4%) e Microsoft (+0,8%) in aumento. Questo può essere legato al loro ruolo relativamente più resiliente di fronte a tensioni commerciali grazie a catene di fornitura diversificate e margini elevati.
Il settore dei materiali ha subito perdite, probabilmente a causa della prospettiva di costi più alti per le materie prime derivanti dai dazi e dall'aumento dei rischi di rallentamento economico. Quello dell’automotive è stato particolarmente colpito: General Motors (-5,6%) e Ford (-2,3%) hanno subito ribassi significativi, poiché i dazi potrebbero aumentare i costi di produzione e ridurre i margini di profitto. L'S&P 500 ha chiuso comunque in positivo (+0,5%) mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,46% e il Dow Jones ha invece chiuso a -0,10%.
VALUTE, CONSOLIDAMENTO E VOLATILITÀ
L'indice del dollaro è salito fino a 107,2 nella seduta di ieri, prima di ridurre i guadagni e attestarsi a 106,5, in una seduta estremamente altalenante in cui si sono succedute voci e rumors differenti. Le minacce di nuovi dazi su Cina, Messico e Canada hanno innescato un rialzo iniziale del dollaro, riflettendo il suo ruolo di asset rifugio. Gli investitori temono che un'escalation delle tensioni commerciali possa destabilizzare i mercati globali, aumentando la domanda di dollari.
L'annuncio dei dazi ha anche sollevato preoccupazioni per l'inflazione, con il rischio che costi più alti per le importazioni possano influenzare negativamente altre economie. Dall’altra parte, a far scendere il biglietto verde era stata, come sappiamo, la nomina di Scott Bessent come Segretario del Tesoro, fatto che aveva inizialmente rassicurato i mercati grazie alla reputazione di stabilità e competenza del gestore di hedge fund.
L’EurUsd ha oscillato nella seduta di ieri tra 1.0460 e 1.0540, così come la sterlina tra 1.2520 e 1.2615. Movimenti interessanti anche del UsdJpy tra 152.90 e 154.20, mentre il UsdCad ha ripiegato rispetto ai massimi di 1.4180, scendendo a 1.4060. Franco svizzero stabile, intorno a 0.9300 contro Euro. Le attese per chi opera sui cambi sono ora per i dati Pce, la vera misura dell’inflazione Usa, attesi per il fine settimana.
LA RBNZ TAGLIA DI 50 PUNTI BASE
La Reserve Bank of New Zealand ha abbassato il suo tasso di interesse ufficiale (OCR) di 50 punti base al 4,25% durante la riunione politica di novembre 2024, segnando il terzo taglio consecutivo dei tassi quest'anno e allineandosi alle aspettative del mercato. Il tasso di inflazione annuale in Nuova Zelanda è rallentato al 2,2% nel terzo trimestre del 2024, la lettura più bassa da marzo 2021, in calo rispetto al 3,3% del trimestre precedente.
Il dollaro neozelandese ha reagito, dopo essere stato venduto per tutta la settimana e per il principio di “sell on rumors and buy on news”, ha recuperato da 0.5820, circa l’1%, attestandosi dopo la decisione in area 0.5880.
LE MINUTE DELLA FED
Poche novità rispetto a quanto già non si sapesse, relativamente alle minute pubblicate relative ai verbali dell’ultima riunione della banca centrale Usa. I funzionari della Federal Reserve hanno espresso ottimismo sul fatto che l'inflazione si sta attenuando e che il mercato del lavoro rimane solido, sostenendo la possibilità di ulteriori tagli dei tassi di interesse, sebbene a un ritmo misurato.
I membri del consiglio direttivo hanno poi osservato che le decisioni di politica monetaria sono subordinate alle tendenze economiche e hanno messo in guardia dal fare tagli prematuri dei tassi. Inoltre, hanno ribadito che le condizioni economiche rimarranno solide, come nella valutazione precedente. Alcuni membri hanno ritenuto che i rischi al ribasso per il mercato del lavoro e l'economia fossero diminuiti, e hanno ricordato che la Fed potrebbe sospendere l'allentamento monetario e mantenere il tasso di riferimento a un livello restrittivo se l'inflazione rimanesse elevata. Peraltro, si ricorda anche che l'allentamento potrebbe essere accelerato in caso di indebolimento del mercato del lavoro o di flessione dell'attività economica.
CBI INGLESE DELUDENTE
L'indicatore che misura i volumi delle vendite al dettaglio nel Regno Unito (CBI) è sceso del 18% a novembre 2024, estendendo il calo del 6% di ottobre e superando le aspettative del mercato che prevedevano un calo del 14%. Mentre il risultato riflette un calo del commercio al dettaglio, il sondaggio ha anche sottolineato un forte calo della fiducia. Il sentiment generale è sceso al livello più basso degli ultimi due anni, abbastanza da far prevedere un peggioramento delle vendite annuali prima del mese di dicembre, importante per la stagione.
A sua volta, si prevede che i rivenditori ridurranno gli investimenti nel prossimo anno e l'occupazione nel commercio al dettaglio è ulteriormente diminuita. Inoltre, l'inflazione dei prezzi di vendita si è attenuata ed è rimasta al di sotto della media per il terzo sondaggio trimestrale consecutivo.
BUND, CALO DEI RENDIMENTI
Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è sceso al 2,2%, attestandosi al livello più basso dell’ultimo mese, riflettendo la persistente crisi economica in Europa e le crescenti preoccupazioni per il potenziale impatto, a livello commerciale, delle decisioni della nuova amministrazione Trump. Il Tycoon ha iniziato a minacciare Canada, Cina e Messico promettendo un aumento dei dazi doganali, menzionando un aumento dei dazi del 10% sulla Cina e un aumento del 25% su Messico e Canada. Ma ha anche messo in guardia da dazi significativi sui beni europei, in particolare nel settore automobilistico, sostenendo che l'UE avrebbe "pagato un prezzo elevato".
Queste minacce preoccupano i paesi europei, il cui settore manifatturiero è già in netta difficoltà nel vecchio continente. I dati preliminari PMI, infatti, usciti la settimana scorsa, hanno evidenziato una nuova contrazione dell'attività del settore privato nell'Eurozona, aggiungendosi ai rischi derivanti dalla guerra in corso in Ucraina e dall'instabilità politica in Germania e Francia. Questa fosca prospettiva ha spinto gli investitori ad aumentare le scommesse su un allentamento monetario aggressivo da parte della BCE. Mentre un taglio dei tassi di 25 punti base il mese prossimo è pienamente scontato, la probabilità di un taglio più ampio di 50 punti base è salita al 58%.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Wall Street, altro balzo in avantiEnnesima, ma non sappiamo più come raccontarlo, chiusura positiva per Wall Street venerdì scorso, con l'S&P 500 in rialzo dello 0,3%, il Dow in guadagno dello 0,97% e il Nasdaq in chiusura positiva dello 0,1%, con quest’ultimo appesantito dal ribasso dei titoli tecnologici, in particolar modo Nvidia (-3,2%) e Alphabet (-1,7%). Le azioni mega cap hanno avuto performance contrastanti, con Tesla in guadagno del 3,8%, mentre Meta e Amazon hanno visto perdite modeste, scendendo rispettivamente dello 0,7% e dello 0,6%.
La rotazione degli investitori dalla tecnologia a settori economicamente sensibili come finanza, industria e beni di consumo discrezionali ha sostenuto guadagni di mercato. Inoltre, Wall Street attende l'annuncio di Trump relativamente al futuro segretario al Tesoro, una decisione che potrebbe influenzare il sentiment del mercato. Inoltre, l'ex procuratore generale della Florida Pam Bondi è stata selezionata come procuratore generale degli Stati Uniti, dopo il ritiro della candidatura di Matt Gaetz.
Nella settimana, l'S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso in rialzo dell'1,7% ciascuno, mentre il Dow è cresciuto del 2,1%. I dati USA sono ancora resilienti, pertanto analisti e investitori sono consapevoli del fatto che la Fed possa rallentare il ritmo del taglio del costo del denaro, mentre altrove, si segnala la necessità, per altre banche centrali, BCE in primis, di ridurre i tassi per far ripartire economie in evidente rallentamento.
VALUTE
Non possiamo non cominciare dall’EurUsd che venerdì mattina, in seguito alla pubblicazione dei dati sui PMI per Francia e Germania, in netto calo (a parte un leggero recupero del manifatturiero tedesco, comunque in area 43), è crollato di 110 pips in meno di cinque minuti, da 1.0440 a 1.0330, per poi tornare lentamente verso 1.0430 e consolidare poi per il resto della sessione sopra 1.0400, ma comunque sotto al livello chiave di supporto precedente di 1.0460, ora divenuto resistenza molto importante.
Tecnicamente abbiamo violato il primo supporto di medio termine e potremmo a questo punto ritornare verso il successivo livello chiave posto a 1.0340-50 che, se abbandonato, potrebbe lasciar spazio a un ribasso verso la parità almeno. Il dollar index, dal canto suo, ha rotto al rialzo andando al test del doppio massimo già visto il 21 novembre del 2022, due anni orsono e ora, il livello successivo, è posto a 109.00, massimo del luglio 2022 e minimo correttivo del 27 ottobre del medesimo anno.
Via libera quindi per ulteriori rivalutazioni del biglietto verde, che beneficia di un delta tasso (dovuto a una differenza di crescita macroeconomica) e di una configurazione tecnica estremamente favorevole alla divisa USA rispetto alle principali valute concorrenti. Vanno ovviamente ricordati gli eccessi tecnici, per cui qualche correzione diventa non solo possibile, ma indispensabile per avere poi, il trend originario, il tempo e la forza di ripartire.
Le uniche ragioni per vedere un dollaro scendere saranno legate agli effetti negativi delle promesse di Trump su debito pubblico e sui rapporti commerciali con quei paesi a cui Trump vorrebbe applicare i dazi doganali all’importazione di beni e servizi negli USA. Tra questi, Messico, Cina, Europa. Ma se succederà, non è ora, ma tra almeno due-tre mesi, per cui forse c’è ancora tempo per il biglietto verde di fare nuovi massimi.
Vi è poi un altro caso sensibile di possibile ribasso del biglietto verde, e questo è rappresentato dalla BoJ, la quale potrebbe far invertire la rotta al UsdJpy e di conseguenza, per correlazione, a tutto il mercato, nel caso intervenisse come nel recente passato. È già successo e potrebbe accadere di nuovo. UsdCad sempre sopra 1.3940, supporto chiave per poter scendere mentre 1.4050 è la resistenza cruciale, che se rotta, porterebbe i prezzi a 1.4250 e 1.4650 come target.
Segnaliamo poi il movimento di EurChf, crollato venerdì a 0.9204 per poi tornare sopra 0.9315 in serata su probabile sostegno della SNB. UsdChf che ha rotto le prime resistenze e sembra puntare a 0.9000. Gbp che rimane sopra 1.2500 contro dollaro ed EurGbp sempre a ridosso di 0.8300.
USA, PMI IN RIALZO
L'indice PMI composito statunitense è salito a 55,3 a novembre 2024, rispetto al 54,1 del mese di ottobre. Si tratta della crescita più forte dall’aprile 2022. Tuttavia, la crescita è rimasta disomogenea nell'economia, con il settore dei servizi in forte espansione, 57 contro 55, mentre il settore manifatturiero ha continuato a contrarsi, 48,8 contro 48,5.
L'aumento dell'attività ha riflesso una domanda crescente, con nuovi ordini in forte aumento, mentre l'occupazione è diminuita per il quarto mese consecutivo, e l'inflazione dei prezzi alla produzione è scesa al livello più basso dal giugno 2020. Le aspettative delle aziende per la produzione hanno raggiunto il livello più alto dal maggio 2022, spinte dalle aspettative di tassi di interesse più bassi, una crescita economica più forte e politiche aziendali più favorevoli sotto la nuova amministrazione nel 2025.
I dati positivi sul settore dei servizi e le aspettative favorevoli potrebbero rafforzare la fiducia degli investitori verso i mercati azionari, soprattutto nei settori orientati a consumo e tecnologia. Tuttavia, il settore manifatturiero potrebbe rappresentare un freno alla crescita complessiva. L’inflazione e il lavoro diventano i veri catalizzatori, perché un loro rallentamento potrebbe finalmente incoraggiare la Federal Reserve a mantenere un approccio più accomodante verso i tassi di interesse.
La dinamica attuale, comunque, mostra un'economia che si sta adattando, con un settore dei servizi come principale motore di crescita, mentre il manifatturiero si trova ad affrontare ancora sfide significative, non solo negli USA.
PMI GERMANIA, È NOTTE FONDA
L'indice PMI della Germania è sceso a 47,3 a novembre 2024, il minimo degli ultimi nove mesi, rispetto al 48,6 di ottobre e ben al di sotto delle previsioni di 48,6. La lettura ha mostrato che l'attività aziendale è scesa per il quinto mese consecutivo e al ritmo più rapido da febbraio.
La debolezza sostenuta nel settore manifatturiero, 43,2 contro 43, è stata aggravata dalla discesa dell'attività dei servizi, 49,4 contro 51,6. La domanda più debole di beni e servizi ha portato a ulteriori perdite di posti di lavoro e l'inflazione dei costi di input e dei prezzi di output è salita al massimo degli ultimi tre mesi, riflettendo maggiori pressioni sui prezzi nel settore dei servizi.
D'altro canto, le aspettative aziendali nel frattempo sono ulteriormente aumentate rispetto al recente minimo di settembre, sebbene la fiducia fosse ancora attenuata rispetto agli standard storici in un contesto di incertezza economica e politica.
SETTIMANA ENTRANTE
Importante numero di dati in uscita questa settimana dagli Stati Uniti. Oggi, 25 novembre, è festa negli USA (Giorno del Ringraziamento), ma i dati non tarderanno comunque ad arrivare, in particolare i verbali del FOMC, i dati sull'inflazione PCE e quelli relativi a reddito e spesa personali.
Non si possono dimenticare i numeri relativi alla seconda stima di crescita del PIL del terzo trimestre, l’indice di fiducia dei consumatori del Conference Board, gli ordini di beni durevoli, gli utili aziendali e l'indice dei prezzi delle case S&P/Case-Shiller.
Relativamente ad altri paesi e aree, segnaliamo la pubblicazione relativa all’inflazione in alcuni paesi, tra cui Australia, Spagna, Germania, Paesi Bassi, Francia, Polonia, Eurozona e Italia.
Occhio anche al PIL della Turchia, Svizzera, India e Canada. Infine, è necessario ricordare il tasso di disoccupazione tedesco, l'indice Ifo Business Climate, la fiducia dei consumatori Gfk e i dati sulle vendite al dettaglio.
Per quanto riguarda la Nuova Zelanda, c’è attesa per la decisione sui tassi di interesse da parte della RBNZ. In Giappone, vendite al dettaglio e produzione industriale.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
NASDAQ: I Giganti Tech Puntano a Nuovi Massimi?ANALISI MACROECONOMICA:
L’indice NASDAQ (NAS100 su Pepperstone), rappresenta le migliori 100 aziende in termini di capitalizzazione che riguarda soprattutto il settore tech, ma non solo, abbiamo anche aziende di consumo quali Amazon e Tesla, per la sanitá possiamo citare Moderna e per la comunicazione Meta o Google.
Quali sono i fattori che condizionano il NAS questa settimana?
Mercoledì 20 Novembre abbiamo avuto le trimestrali di Nvidia, azienda che negli ultimi mesi ha contribuito in maniera preponderante a far raggiungere nuovi massimi storici al nostro indice tech. Questo è stato dettato per lo più dalla crescente domanda di chip per l’intelligenza artificiale.
Teniamo presente che ogni investitore deve valutare ogni tipo di rischio derivante dall’investimento del proprio denaro.
Per quanto riguarda la prospettiva economica, la recente riduzione dei tassi di interesse da parte della FED ha portato un certo ottimismo all’interno dei mercati, ma senza dubbio bisogna tener presente il rallentamento che si è avuto lato vendite e sul mercato del lavoro e questo potrebbe portare potenzialmente ad una flessione delle performance del Nasdaq.
Teniamo in considerazione che l’indice americano è considerato uno degli asset con più alta volatilità, anche a causa delle incertezze che stiamo tuttora vivendo a livello di geopolitica globale.
In questo caso è bene valutare con attenzione eventuali investimenti, in quanto potrebbero portare a delle perdite di denaro.
ANALISI TECNICA
Time Frame: Daily (D)
Da un punto di vista tecnico abbiamo una situazione particolarmente interessante da tenere in considerazione.
Possiamo notare come abbiamo avuto un’accettazione del prezzo al di sopra del massimo precedente, livello di prezzo 20,750$. Sembrerebbe che al momento i traders abbiano una predisposizione ad andare potenzialmente al rialzo.
Dobbiamo comunque tenere presente che questa si tratta di un’analisi in cui non vi è alcuna certezza di come il prezzo si muoverá.
Continuando la nostra analisi, possiamo notare come il nostro prezzo psicologico dei 20,000 punti possa giocare un ruolo cruciale. Difatti questa zona ha portato al nuovo massimo, motivo per cui nel caso in cui il prezzo dovesse arrivare in questa potremmo configurare due tipi di scenari:
1. Da questa zona potremmo vedere una ripresa del prezzo che potrebbe portare a toccare nuovi massimi del Nasdaq, in quanto zona di forte impulso rialzista, ed è in corrispondenza con il 50% di Fibonacci.
2. Caso contrario, se si ha un’accettazione del prezzo al di sotto di questo impulso, e quindi una possibile inversione di tendenza, il prezzo potrebbe andare ad effettuare nuovi minimi.
Ogni trader deve effettuare le dovute valutazioni e le proprie analisi, in quanto non abbiamo alcuna certezza che il prezzo possa effettuare questo movimento.
Inoltre, i movimenti che si sono verificati in passato non sono sinonimo che questi possano ripetersi con certezza in futuro.
STOCHASTIC MOMENTUM INDEX (SMI)
Da un punto di vista dello Stochastic Momentum Index (SMI), possiamo notare una certa divergenza tra prezzo e movimento del nostro indicatore, in quanto il prezzo ha segnato massimi crescenti, mentre, l’SMI ha confermato massimi decrescenti.
Ogni trader ed investitore, deve in ogni modo tenere in considerazione che l’uso di indicatori non dà certezza sul movimento del prezzo futuro.
CONCLUSIONI:
In questo momento, la macroeconomia giocherà un ruolo fondamentale per quanto riguarda gli indici americani, sarà importante vedere come si muoverá la FED e come i dati sul lavoro possano influenzare l’andamento delle aziende americane.
Mentre da un punto di vista puramente tecnico, sarà importante vedere come gli investitori si muoveranno nel caso in cui il prezzo torni sulla zona psicologica dei 20.000 punti, zona inoltre in cui c'è stato un elevato volume di scambi.
Ricordiamo come ogni trader debba tenere in considerazione la volatilitá di questo asset e di come la volatilitá stessa possa rappresentare un elevato rischio da parte degli investitori nell’eventuale perdita di denaro.
Ogni movimento di prezzo avvenuto in passato, non dà in alcun modo una certezza che questo possa ripetersi nello stesso modo in futuro. Inoltre questa analisi é puramente a scopo informativo.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Tensione in aumentoRitorna, anche se poi rientra, la paura sui mercati di fronte a un possibile allargamento del conflitto russo-ucraino, a causa delle persistenti provocazioni tra i due schieramenti e tra le forze in campo.
Nelle ultime ore si è assistito a un lancio ripetuto di missili da crociera da parte dell’Ucraina verso la Russia, con armi ricevute dagli Stati Uniti, secondo fonti ufficiali. Il presidente Putin, in risposta, ha approvato una dottrina nucleare aggiornata che amplia le condizioni per l'uso di armi nucleari. Mosca aveva anche promesso un raid su Kiev, poi smentito dai fatti.
I mercati hanno reagito come negli ultimi due giorni: panic selling iniziale di azioni e USD/JPY, seguito da un rientro dei prezzi verso livelli più normali e chiusure senza grandi segni negativi. Wall Street ha visto l'S&P 500 in calo dello 0,5%, il Dow Jones quasi flat e il Nasdaq in calo dello 0,80%.
Tra i titoli, Qualcomm è scesa di oltre il 6% dopo che i nuovi semiconduttori per auto e PC non sono riusciti a entusiasmare gli investitori. Nvidia è scesa di quasi il 2%. Nonostante la tenuta dei mercati, la tensione rimane alta e gli investitori hanno paura di esporsi ulteriormente verso asset di rischio, preferendo l’attesa nella speranza di ricevere notizie migliori.
Non dimentichiamo poi che ieri, come se non bastasse, gli USA hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU preparata dai 10 membri non permanenti che chiedeva "un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente" a Gaza e "il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi", oltre a "un ingresso sicuro e senza ostacoli di assistenza umanitaria su larga scala" nella parte nord di Gaza, denunciando qualsiasi tentativo di far morire di fame i palestinesi. Il testo ha ottenuto 14 voti a favore e il veto americano.
VALUTE
L'indice del dollaro ha esteso i guadagni a circa 106,7 mercoledì, rimbalzando dopo un calo di tre giorni e avvicinandosi ai massimi di due anni toccati all'inizio del mese, in mezzo alle crescenti tensioni tra Ucraina e Russia, oltre all’attesa della nomina del candidato di Donald Trump per il ruolo di Segretario del Tesoro. L'ex governatore della Federal Reserve Kevin Warsh e Marc Rowan di Apollo Global Management sembrano essere i principali contendenti.
Il dollaro ha guadagnato di più rispetto all'euro dopo che la Banca Centrale Europea ha messo in guardia sui rischi per la stabilità finanziaria nella zona euro posti dalle tensioni commerciali, ovvero dai probabili dazi doganali che Trump ha promesso in campagna elettorale.
Sui principali rapporti di cambio, EUR/USD ha sfiorato 1,0500 per poi correggere a 1,0550, mentre il Cable è rimasto a ridosso del supporto di 1,2600. Il mercato resta nel trading range dell’ultima settimana, ma occorre ricordare che i venditori di dollari fanno sempre fatica ad uscirne indenni, in ragione di una persistente e naturale forza all’acquisto di divisa USA, per diverse ragioni, da quelle macro (delta tasso e delta crescita), a quelle tecniche (trend ben definito di rialzo per la divisa USA).
UK, INFLAZIONE IN RIALZO
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è salito al 2,3% nell'ottobre 2024, il più alto degli ultimi sei mesi, rispetto all'1,7% di settembre. Ciò ha superato sia l'obiettivo della Banca d'Inghilterra che le aspettative di mercato del 2,2%.
Il maggiore contributo al rialzo è arrivato dai servizi per l'edilizia e le famiglie, principalmente elettricità e gas. Inoltre, i prezzi sono aumentati più rapidamente per ristoranti e hotel e sono rimbalzati per l'edilizia e le utenze. I prezzi dei servizi sono aumentati leggermente di più, in linea con le stime della banca centrale. D'altro canto, l'inflazione alimentare è rimasta stabile all'1,9%. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,6%. Infine, l'inflazione di base annua è salita al 3,3% dal 3,2%.
L’ORO TORNA A SALIRE
In un contesto di rinnovata tensione, come quello attuale, l’oro ha esteso il recente recupero tornando in area 2.650 dollari l'oncia giovedì, salendo per la quarta sessione consecutiva, in ragione della sua qualità e caratteristica di bene rifugio.
Mercoledì, l'Ucraina ha lanciato per la seconda volta armi a lungo raggio fornite dall'Occidente, un giorno dopo che il presidente Putin ha approvato una dottrina nucleare aggiornata che amplia le condizioni per l'uso di armi nucleari. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti hanno posto il veto a una risoluzione ONU per un cessate il fuoco a Gaza, riaccendendo le preoccupazioni per l'attuale conflitto in Medio Oriente.
Sul fronte della politica monetaria, la maggioranza del mercato si aspetta ancora un taglio dei tassi di 25 punti base a dicembre, il che ridurrebbe il costo opportunità di detenere oro non fruttifero.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Ritornano i rischi geopoliticiLa sessione dei mercati di ieri, necessariamente, dobbiamo dividerla in due fasi, ben distinte tra di loro. Un inizio nel quale le notizie provenienti dal fronte geopolitico hanno creato panico tra gli investitori, con un'accelerazione dei mercati azionari verso il basso e uno JPY in forte recupero contro il dollaro.
Le borse sono scese bruscamente, con l'S&P 500 (i futures naturalmente) in calo dello 0,6%, il Dow Jones in ribasso di oltre 300 punti e il Nasdaq in perdita dello 0,5%, in ragione del fatto che l’Ucraina avrebbe lanciato missili balistici a medio e lungo raggio (ATACMS, inviati recentemente dall’amministrazione USA, come confermato anche dal Presidente Biden) verso la cittadina di Bryansk, non distante dal confine ucraino.
Sembrerebbe che 5 dei 6 missili lanciati siano stati intercettati dalla contraerea russa. Il presidente Putin, a quel punto, ha dichiarato di aver aggiornato la dottrina nucleare della Russia per ampliare le condizioni per l'utilizzo di armi atomiche.
Poi, nel corso della giornata, ed è qui che subentra la seconda fase, le varie diplomazie e alcuni responsabili politici hanno voluto stemperare parzialmente i toni, generando un reversal del USD/JPY e degli stessi listini che in serata hanno rimbalzato, facendo registrare poi chiusure parzialmente positive.
L'ottimismo attorno al settore tecnologico ha contribuito a compensare le preoccupazioni geopolitiche. Il titolo Nvidia ha fatto registrare un +2% in vista del suo previsto rapporto sugli utili, mentre Tesla ha guadagnato il 2%, estendendo il suo rally mensile al 38%, evidenziando il suo miglior mese da gennaio 2023. Inoltre, Walmart è balzata del 5% su solidi utili e un outlook migliorato. D'altra parte, Lowe's è scesa del 3,1% poiché la società prevede un calo delle vendite per l'anno nonostante ricavi del terzo trimestre migliori del previsto.
VALUTE
L'euro si era inizialmente indebolito sulle notizie provenienti da Ucraina e Russia, avvicinandosi a 1,0530 e ai minimi da un anno a questa parte a 1,0496 toccato la scorsa settimana, poiché le preoccupazioni sull'impatto delle tariffe commerciali statunitensi sulla crescita dell'Eurozona e sulle tensioni geopolitiche pesavano sul sentiment.
Poi le cose sono cambiate e l’euro ha chiuso in recupero, a ridosso di 1,0600, in presenza di un ritorno del risk on. La BCE ha tagliato i tassi tre volte da giugno poiché l'inflazione si avvicina al suo obiettivo del 2%, ma le previsioni di crescita sono state declassate due volte.
I mercati si aspettano in gran parte un taglio dei tassi di 25 punti base il mese prossimo, con una minore possibilità di una mossa più ampia. Gli investitori ora attendono i dati sui salari dell'Eurozona mercoledì e i PMI venerdì.
Sulle altre valute, segnaliamo una sterlina stabile a ridosso di 1,2700 e un dollaro che in generale ha perso quota contro tutto, eccezion fatta per lo JPY che nella notte si è ulteriormente indebolito, in ragione dell’assenza delle minacce verbali di intervento da parte della BoJ. Oceaniche in ripresa ma senza grande slancio e ancora sotto le resistenze chiave. EUR/CHF che dopo i ribassi di ieri si è stabilizzato di nuovo a 0,9360.
CANADA, SALE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale in Canada è salito al 2% nell'ottobre 2024, in rapida crescita rispetto al minimo degli ultimi tre anni dell'1,6% registrato nel mese precedente, superando le aspettative di mercato dell'1,9%.
Nonostante l'aumento più netto del previsto, il tasso di inflazione principale è rimasto entro l'obiettivo della Banca centrale per il terzo mese consecutivo. Il USD/CAD è sceso in maniera impulsiva fino al test dei primi supporti chiave a 1,3960. Un'eventuale violazione del supporto di breve termine spingerebbe i prezzi verso 1,3800.
GOLD IN RIPRESA
L'oro è salito dell'1% a oltre 2.630 dollari l'oncia martedì, estendendo il rimbalzo rispetto al minimo degli ultimi due mesi di 2.560 dollari fatto registrare venerdì scorso, mentre la nuova escalation della guerra tra Russia e Ucraina ha spinto gli investitori a ritornare ad acquistare asset rifugio, tra cui proprio l’oro.
Intanto, la maggior parte degli investitori continua ad aspettarsi che la Federal Reserve possa tagliare i tassi di 25 punti base nella riunione di dicembre, sebbene la certezza sia diminuita dall'inizio del mese in ragione della solidità dei principali aggregati macro statunitensi. Ciò è stato confermato dalle richieste di disoccupazione la scorsa settimana, numeri che evidenziano ancora la resilienza del mercato del lavoro statunitense.
MERCATO IMMOBILIARE IN PEGGIORAMENTO
I nuovi cantieri, nella pubblicazione di ieri, negli Stati Uniti, sono diminuiti del 3,1% a 1,3 milioni ad ottobre 2024, rispetto a un dato rivisto al ribasso di 1,35 milioni di settembre e al di sotto delle previsioni di 1,33 milioni.
La ragione va ricercata negli uragani del mese scorso, che hanno diminuito drasticamente l'attività di inizio di nuovi cantieri. Tuttavia, non solo gli uragani hanno contribuito a rallentare l’attività di costruzione di nuovi alloggi, ma anche i mutui vicino al 7%, che frenano gli acquirenti.
I cantieri di nuove case unifamiliari sono crollati del 6,9%, equivalente a un tasso annualizzato di 0,97 milioni, mentre i cantieri di case plurifamiliari, di almeno cinque unità o più, sono aumentati del 9,8% a 0,326 milioni.
CINA, TASSI INVARIATI
La Banca Popolare Cinese (PBOC) ha mantenuto i suoi tassi di prestito chiave invariati, in linea con le stime di mercato. Il tasso primario sui prestiti a un anno (LPR), il parametro di riferimento per la maggior parte dei prestiti alle aziende e alle famiglie, è stato mantenuto al 3,1%.
Nel frattempo, il tasso a cinque anni, un riferimento per i mutui immobiliari, è stato mantenuto al 3,6%. Entrambi i tassi rimangono a minimi record dopo le riduzioni dei tassi di ottobre e luglio.
Da fine settembre, Pechino ha intensificato gli sforzi per invertire un rallentamento economico e raggiungere l'obiettivo di crescita per il 2024 al 5%, nonostante la prolungata debolezza del settore immobiliare, la bassa fiducia dei consumatori e delle imprese e i persistenti rischi di deflazione. Si prevede che la banca centrale lancerà altre misure di allentamento delle politiche nei prossimi mesi. USD/CNH stabile in area 7,2500.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.11.2024Borse caute, temono escalation della guerra in Ucraina.
Asia in lieve recupero, ma incombe il rischio dei dazi Usa.
Inflazione sotto controllo in Europa: ad ottobre +2,0%, coerente col target BCE.
BCE verso un taglio di -25 bps a dicembre, più incerta la FED.
Le Borse tornano a preoccuparsi dei dazi all’import che il Presidente americano eletto Trump ha promesso di introdurre non solo sulle merci cinesi ma anche su quelle europee. Inoltre sale, come ad ogni appuntamento trimestrale, l’attesa per i conti e la domanda del nuovo chip Blackwell Al di Nvidia (mercoledì 20, in serata), l’azione nr. 1 mondiale per capitalizzazione di mercato.
Sul FtseMib milanese ha pesato lo stacco cedole di 10 azioni su 30, pari a -1,22%, che spiega gran parte del -1,27% finale, mentre gli altri listini hanno chiuso “flat”.
In attesa di sapere chi sarà il nuovo Segretario al Tesoro Americano, Wall Street ha vissuto una giornata volatile, ma alla fine positiva. Dow Jones -0,12%, Nasdaq +0,62%, S&P500 +0,39%: notevole il balzo di Tesla, +8,0%, col mercato che “fiuta” un allentamento della regolamentazione sulla guida autonoma da parte della futura Amministrazione Usa.
Lo scorso ottobre, il Ceo di Tesla Elon Musk, nominato la scorsa settimana insieme a Vivek Ramaswamy a capo di un progetto che ha l'obiettivo di «smantellare la burocrazia governativa», aveva presentato, suscitando reazioni borsistiche negative in borsa, il prototipo di veicolo autonomo Cybercab di Tesla.
Tende invece a sfumare l’interesse per le relazioni trimestrali: a ieri hanno pubblicato il 93% delle società: ¾ di esse che hanno battute attese di utile per azione, ed 3/5 quelle sul fatturato (fonte Factset).
A proposito della “squadra Trumpiana”, come accennato, ci sono diverse posizioni di rilevo ancora da coprire: per quella di Segretario al Tesoro si fanno i nomi di Kevin Warsh, ex Governatore regionale FED, Scott Bessent, fondatore dell’hedge fund Key Square, e Howard W. Lutnick, nr. 1 di Cantor Fitzgerald.
Si tratterebbe di nomi meno sorprendenti rispetto alle scelte effettuate nei giorni scorsi, nel senso che appaiono più moderatamente aderenti alla “dottrina Trump”, quasi che nell’entourage del Presidente prevalga il desiderio assecondare i mercati finanziari e la fiducia degli operatori.
Nessuna novità sui tagli dei tassi da parte del Presidente dell’ECB a una conferenza a Parigi sulle sfide sociali ed economiche: «non possiamo più considerarci un semplice club di economie indipendenti...dobbiamo vederci come un’unica grande economia con interessi prevalentemente condivisi...unendo le risorse in aree in cui le nostre priorità convergono strettamente, come la difesa e la transizione verde».
Molto più loquaci alcuni membri di rilevo del Board BCE: il governatore della Banca d'Italia Panetta sostiene sia "giunto il momento per la BCE di dare indicazioni più esplicite delle sue intenzioni sui tassi.. potendo permettersi di normalizzare la sua politica monetaria”.
Il vicepresidente dell’ECB Luis de Guindos ha dichiarato che rispetto a un anno fa la bilancia dei rischi macroeconomici si é spostata dalle preoccupazioni per l'inflazione elevata ai timori per la crescita economica. Yannis Stournaras, governatore della Banca centrale Greca ritiene ragionevole un altro taglio da 25 bps entro fine anno.
Sul fronte americano si segnale che, secondo il FedWatch Tool del Cme Group, c'è ora 55% di possibilità, in calo da 75,4% misurato prima delle attendiste parole di Powell, che la FED tagli i tassi di -25 bps alla prossima riunione pre-Natalizia del 18 dicembre.
Macro europea: l’inflazione al consumo (CPI) di ottobre della zona-Euro è stata confermata al 2,0% annuale, da +1,7% di settembre, frutto di un rialzo di +0,3% mensile: le variazioni minori sono state registrate in Slovenia (nulla), Lituania e Irlanda (+0,1%), le maggiori in Romania (+5,0%), Belgio ed Estonia (+4,5%). La prossima stima flash su novembre sarà pubblicata venerdì 29.
Oggi, 19 novembre, le Borse europee sono partite deboli, peggiorando da metà mattina (-1,0% medio alle 13.00 CET), dopo la notizia che il presidente russo Putin ha aggiornato la «dottrina nucleare»: gli investitori, temendo una possibile escalation della guerra in Ucraina, hanno iniziato a vendere azioni di banche, automobili e tech. Deboli i future su Wall Street, -0,6% medio.
I listini asiatici, in mattinata, hanno chiuso con discreti guadagni, con l’indice MSCI di riferimento a +0,5%: Tokyo +0,7%, sospinta dalle azioni bancarie/finanziarie, nutrite dalle aspettative di aumento dei tassi da parte della Bank of Japan. Hong Kong, partita in calo, ha recuperato a +0,3%. CSI300 di Shanghai&Shenzhen -0,4%, Taipei +1,2% e Sidney +0,9%, al 4’ rialzo consecutivo, Seul +0,2%, Mumbai +1,0%.
Ieri sono tornati gli acquisti sull’oro, di nuovo sopra 2.600 Dollari/oncia. Goldman Sachs ha rilzato il suo target price a 3000 US$/oz per fine 2025, in virtù dei persistenti acquisti delle banche centrali, alla confermata attitudine “dovish” della FED, alle crescenti tensioni commerciali e belliche globali, e alle preoccupazioni sulla sostenibilità sulla futura politica fiscale americana, troppo lasca.
Torna a correre bitcoin, ieri 91.700 Dollari, vicino ai massimi: il broker Usa Bernstein pensa che il traguardo dei 100.000 verrà presto raggiunto, attendendosi che le imminenti nomine “chiave” sul fronte crypo, incluso un nuovo vertice della SEC, favoriranno l'aumento del mining negli Usa, semplificheranno la registrazione dei token, attireranno nuovi investitori istituzionali e “sovrani”.
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Equity, cosa farà ora?L'S&P 500 e il Nasdaq sono saliti dello 0,2% e dello 0,4% rispettivamente nella sessione di ieri, mentre il Dow Jones è sceso di quasi 100 punti. Il settore tecnologico ha guidato la ripresa dopo una settimana difficile per i principali indici.
Tesla è salita del 3,5% in seguito alla possibilità che Trump stia valutando un allentamento normativo per i veicoli a guida autonoma. Il recupero del gigante dei veicoli elettrici ha trascinato il Nasdaq.
Apple e Netflix sono salite rispettivamente dell'1,8% e del 2%, mentre Advanced Micro Devices è balzata di quasi il 4%. Gli investitori stanno ora tenendo d'occhio il rapporto sugli utili di Nvidia, in via di pubblicazione mercoledì.
Il mercato rimane cauto dopo i commenti di Jerome Powell sul rinvio dei tagli dei tassi a causa della forte crescita economica e di un solido mercato del lavoro. Nel frattempo, Wall Street osserva le nomine di Trump, tra cui Brendan Carr in corsa per la carica di Segretario del Tesoro.
IL DOLLAR INDEX RIPIEGA DOPO IL TEST DEI MASSIMI
Lunedì l'indice del dollaro si è mantenuto stabile intorno a 106,6 nella sessione europea, per poi sgonfiarsi successivamente, con un ribasso fino a 105,80. In mattinata l’indice aveva scambiato vicino ai massimi degli ultimi due anni, tra le aspettative di un minor numero di tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve e le scommesse sulla sovraperformance economica degli Stati Uniti sotto la presidenza Trump.
Sempre il solito refrain. La scorsa settimana, il presidente della Fed Jerome Powell aveva indicato che la banca centrale non ha un programma predefinito di riduzioni del costo del denaro, in ragione della tenuta degli aggregati macro statunitensi, tra cui un solido mercato del lavoro e le continue pressioni inflazionistiche.
Dati più forti del previsto sulle vendite al dettaglio e sull'inflazione hanno ulteriormente supportato le ultime parole del Presidente. Mentre i mercati si aspettano ancora un taglio dei tassi di un quarto di punto a dicembre, le aspettative per le riduzioni dei tassi fino alla fine del 2025 sono scese a 77 punti base, in calo rispetto agli oltre 100 punti base di poche settimane fa.
ALTRE VALUTE
Dollaro in correzione nella sessione di ieri pomeriggio, con l’EurUsd tornato a ridosso di 1,0610, Cable sopra 1,2690, UsdCad tornato sui primi supporti a 1,4000 e oceaniche che hanno rimbalzato oltre l’1% tornando rispettivamente a 0,6510, 0,6440 e a 0,5900 da 0,5835.
La sensazione è che questa correzione debba proseguire almeno fino a 1,0660-70 per la moneta unica, 1,2800 per il Cable e 1,3950 per l'UsdCad, mentre sulle oceaniche testeremo la loro capacità di rompere le prossime resistenze poste a 0,6550 e 0,6040.
Discorso a parte merita l'UsdJpy, risalito nelle ultime sedute fino ad arrivare a ridosso di 157,00 jpy per dollaro, da dove è partito un sell off di UsdJpy causato dalle minacce di Katsunobu Kato che ha parlato di un possibile intervento a sostegno dello Jpy nel caso di ulteriore indebolimento della valuta. Il ribasso potrebbe anche riportare i prezzi verso livelli decisamente inferiori.
I RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO USA CRESCONO ANCORA
Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è salito leggermente al 4,45% lunedì, dopo un aumento di 13 punti base la scorsa settimana, poiché, come già ribadito poc’anzi, si ridimensionano le aspettative di taglio dei tassi negli USA.
La probabilità di una riduzione di 25 punti base del tasso dei fondi federali a dicembre è ora al 62%, un calo significativo dall'86% all'inizio della scorsa settimana. Nei prossimi 12 mesi, gli analisti stanno scontando circa tre quarti di punto percentuale di taglio dei tassi, circa la metà dell'importo previsto a settembre.
AUSTRALIA, LE MINUTE DELLA RBA
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha mantenuto invariato il suo tasso di cassa al 4,35% durante la riunione di novembre, mantenendolo invariato e adeguandosi alle stime di mercato.
La banca centrale ha osservato che, mentre l'inflazione generale è diminuita in modo significativo e si prevede che rimarrà più bassa per un po' di tempo, l'inflazione core rimane elevata. Ciò sottolinea la necessità di rimanere vigili sui rischi al rialzo dei prezzi e il consiglio non esclude nulla.
Il consiglio ha aggiunto che la politica monetaria dovrà rimanere sufficientemente restrittiva finché non sarà certa che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso l'intervallo target. Per quanto riguarda i consumi delle famiglie, la RBA ha notato segnali di aumento della spesa durante il terzo trimestre.
Tuttavia, c'è il rischio che qualsiasi ripresa possa essere più lenta del previsto, portando a una continua crescita della produzione debole e a un più netto deterioramento del mercato del lavoro.
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Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Euro ancora a ridosso dei supporti chiaveNon molla invece il dollaro, ad eccezione dell'USD/JPY che venerdì ha perso sorprendentemente, con una price action molto strana, quasi 300 punti. Una discesa non veloce, nel senso che possiamo tranquillamente escludere l’intervento della BoJ, che di solito, quando compra JPY, fa crollare i prezzi di centinaia di pips in pochi minuti. Ciò che è accaduto forse si spiega con una liquidazione di posizioni di carry trades per liberare liquidità da parte di investitori di un certo peso, che probabilmente potrebbero voler uscire dall’equity e dai carry simultaneamente, in una fase delicata come quella attuale, caratterizzata da incertezza futura e da problematiche di cui abbiamo spesso fatto cenno, ovvero dei rapporti geopolitici tra gli USA della nuova amministrazione Trump e il resto del mondo, unitamente ai problemi interni legati alle promesse elettorali in contrasto con la necessità di dare un occhio anche al debito pubblico. In ogni caso, USD/JPY in discesa con possibili target prossimi in area 153.00.
Diversamente, sugli altri cambi contro dollaro la pressione del biglietto verde rimane fortissima, con la moneta unica a ridosso di 1.0500, così come il Cable a 1.2620. Non vi è cenno di grandi correzioni fino ad ora, in ragione del fatto che, dopo gli ultimi dati, Eurozona e UK hanno bisogno di stimolare il rilancio economico attraverso una riduzione dei tassi. L’inflazione infatti è ormai stabilmente al di sotto del 2%, target fissato dalle due banche centrali delle due aree. Cable sembra avere più strada da percorrere al ribasso rispetto alla moneta unica, dato che EUR/GBP sembrerebbe aver violato le prime resistenze rilevanti a 0.8335-0.8340 area. Target appare lontano, sopra 0.8450.
Oceaniche in difficoltà, soprattutto AUD/USD che non è lontano dai supporti chiave di 0.6350-0.6400 area. NZD/USD è già quasi sui supporti analoghi posti a 0.5790-0.5840. CHF stabile anche se sembra ci sia del fuoco che cova sotto la cenere per quel che riguarda la lotta tra risk on e risk off, con quest’ultimo che sembra riemergere. Infine, la salita inarrestabile di USD/CAD, non lontano da 1.4150, prossima resistenza.
EQUITY, SVANISCE L’EFFETTO TRUMP?
Chiusura in netto ribasso per Wall Street venerdì, con l'S&P 500 in calo dell'1,3%, il Dow in perdita di 305 punti (-0.70%) e il Nasdaq in ribasso del 2,4%. Gli investitori hanno reagito alle dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powell, il quale ha messo in evidenza la forza dell'economia, un mercato del lavoro resiliente in un contesto di inflazione persistente, che inevitabilmente portano ad abbassare le aspettative di molteplici riduzioni del costo del denaro. Le vendite al dettaglio di ottobre hanno infatti superato le previsioni, salendo dello 0,4%.
La borsa ne esce con ribassi inevitabili, anche perché l’euforia post-elettorale legata alle promesse di futuri stimoli all’economia da parte della nuova amministrazione sembra perdere di slancio, dopo aver illuso analisti e investitori sul fatto che le borse potessero continuare a crescere ad oltranza. E invece non è così, ma è anche normale che non lo sia. Meraviglia semmai l’euforia generalizzata post-elezioni, anche perché comunque eventuali stimoli alimenterebbero ulteriormente l’inflazione e la Fed, a maggior ragione, si troverebbe costretta a combatterla alzando i tassi.
E così le borse sono scese, il settore tecnologico ha registrato perdite significative, con grandi aziende come Nvidia (-3,2%), Amazon (-4,2%), Meta (-4%) e Alphabet (-1,7%) che hanno chiuso pesantemente in rosso. Anche le azioni farmaceutiche hanno perso quota dopo la notizia che Trump potrebbe nominare Robert F. Kennedy Jr. a capo del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, che viene definito scettico sulla questione dei vaccini. Nel corso della settimana, l'S&P 500 ha perso il 2,2%, il Dow è sceso del 2,3% e il Nasdaq è sceso del 2,9%, invertendo la tendenza al rialzo post-elettorale guidata dall'ottimismo per le politiche del presidente eletto Trump.
EUROZONA, PREVISIONI DI MIGLIORAMENTO
Le previsioni della Commissione europea per l'autunno 2024 prevedono una crescita dello 0,8% nell'area dell'euro per quest'anno, la stessa delle precedenti previsioni rilasciate nel secondo trimestre di quest’anno. Mentre l'inflazione continua a diminuire e i consumi privati e la crescita degli investimenti riprendono, con la disoccupazione ai minimi storici, la crescita è destinata ad accelerare gradualmente nei prossimi due anni, ha affermato il commissario europeo per l'economia Paolo Gentiloni.
Per il 2025, le previsioni di crescita sono state riviste al ribasso all'1,3% dall'1,4% e per il 2026, l'economia dell'eurozona è prevista in crescita dell'1,6%. L'economia tedesca è ora prevista in contrazione dello 0,1% quest'anno, un'inversione rispetto alla crescita dello 0,1% prevista in precedenza. Guardando al futuro, si prevede che l'economia tedesca si espanderà dello 0,7% nel 2025 e dell'1,3% nel 2026.
Sul fronte dell'inflazione, nonostante una leggera ripresa a ottobre, in gran parte guidata dai prezzi dell'energia, l'inflazione complessiva nell'area dell'euro è destinata a più che dimezzarsi al 2,4% nel 2024, dal 5,4% nel 2023, prima di attenuarsi più gradualmente al 2,1% nel 2025 e all'1,9% nel 2026.
USA VENDITE AL DETTAGLIO ROBUSTE
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,4% su base mensile a ottobre 2024, dopo un aumento rivisto al rialzo dello 0,8% a settembre e al di sopra delle previsioni di mercato dello 0,3%. Escludendo il settore automobilistico, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,1%. Nel frattempo, le vendite escludendo i servizi di ristorazione, i concessionari di auto, i negozi di materiali edili e le stazioni di servizio, che vengono utilizzati per calcolare il PIL, sono diminuite dello 0,1%. I dati sulle vendite al dettaglio non sono adeguati all'inflazione e includono principalmente beni.
SETTIMANA ENTRANTE
Sarà una settimana relativamente tranquilla negli Stati Uniti, con i riflettori puntati sui dati PMI manifatturieri e dei servizi, insieme agli aggiornamenti del mercato immobiliare come permessi di costruzione, inizio lavori edilizi e vendite di case esistenti. Sul fronte della politica monetaria, i discorsi dei funzionari della Federal Reserve e del presidente della BCE Christine Lagarde attireranno l'attenzione di tutti noi, ovviamente, così come le decisioni sui tassi di interesse da Cina, Turchia e Sudafrica e i verbali delle riunioni della RBA.
Ma non dimentichiamo che usciranno i dati sull’inflazione in Canada, Regno Unito, Sudafrica e Giappone, mentre la Germania pubblicherà i dati sui prezzi alla produzione. Sono previsti anche i PMI flash di novembre per Australia, Giappone, India, Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito. Nel frattempo, saranno pubblicati i dati sulla bilancia commerciale per Spagna, Eurozona, Svizzera e Giappone. Infine, Canada e Regno Unito pubblicheranno i dati sulle vendite al dettaglio unitamente all’indice di fiducia dei consumatori GfK in Inghilterra. Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
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Potenziale Testa e Spalle ribassista su :SOXXSettimana di ritracciamento sugli indici quella appena conclusa dove, dopo l'euforia post elettorale del "Trump Trade" abbiamo visto una presa di profitti che ha portato l'SP500 a toccare il livello 0.50 di Fibonacci sul Timeframe Weekly, sopratutto dopo le parole "Hawkish" del presidente delle Fed Jerome Powell sulla sua "Non fretta" di tagliare i tassi per paura di rivedere un comeback inflazionistico alimentato anche dalle molto probabili politiche espansive dettate dal neo eletto alla casa bianca.
A soffrire è stato soprattutto il settore Healthcare AMEX:XLV , NASDAQ:BBH e il tecnologico che è sembrato da alcuni mesi debole soprattutto sull'industria dei semiconduttori $NASDAQ:SOXX.
Quest'ultimo ha formato sul grafico settimanale un potenziale testa e spalle ribassista con il prezzo che sembra pronto a sfondare la neckline. Osservata speciale sarà senza dubbio la regina di questo 2024 ovvero NASDAQ:NVDA che mercoledì presenterà in dati trimestrali e sancirà "a mio parere" la partenza del cosiddetto "S.Claus Rally" oppure la sua definitiva fine. Nvidia in questo momento si trova in prossimità dei massimi con il prezzo adagiato sulla SMA21D. Punto di ripartenza perfetto oppure spartiacque per in ritraccio profondo che inevitabilmente porterebbe giù tutto il Nasdaq. In questi casi è fondamentale attendere e se si non si hanno già posizioni in profitto, cercare di blindarle il più possibile. Inutile scommettere sul fatto che NVDA salirà (o non salirà) all'infinito. L'intelligenza artificiale è il futuro e su questo mi sembra ci siano pochi dubbi, ma il portafoglio e i profitti fatti fino ad oggi lo sono ancora di più.
Nuovi record dopo le elezioni, taglio dei tassi.Nuovi record dopo le elezioni, taglio dei tassi.
A Wall Street si dice:
"La diversificazione è una protezione contro l'ignoranza. Non puoi prevedere quale azienda avrà successo, quindi possedere diverse aziende riduce il rischio." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Entrambi gli eventi epocali di passata settimana sono andati a favore del mercato, il che ha permesso a tutti i principali indici di chiudere a massimi record venerdì, con due di loro che hanno messo insieme i loro migliori cinque giorni dell'anno.
Le elezioni presidenziali di martedì sono state praticamente decise quella sera, anche se tecnicamente non prima del pomeriggio successivo. È abbastanza vicino, soprattutto considerando le aspettative per giorni di incertezza e altre manovre politiche.
E poi giovedì la Fed ha tagliato i tassi di un quarto di punto come previsto, il che fa due riunioni consecutive con una riduzione che ammonta a tre quarti di punto. Il presidente Jerome Powell si "sente bene" per l'economia, il che è piuttosto emozionante per il capo taciturno. La porta è aperta per un altro taglio a dicembre, ma, come sempre, il comitato rimane dipendente dai dati senza una rotta definita.
Il mercato è completamente esploso mercoledì con la definitività delle elezioni, e poi vi ha aggiunto guadagni più piccoli nelle due sessioni successive. Il NASDAQ ha finito per salire del 5,7% passata settimana, mentre l'S&P è salito del 4,7% e il Dow è rimasto solo un pollice dietro con un guadagno del 4,6%. È stata la settimana migliore dell'anno per gli ultimi due indici. (Il NASDAQ ha avuto una settimana leggermente migliore con un avanzamento del 6% a metà settembre in attesa del primo taglio dei tassi della Fed da anni.)
Venerdì, il Dow è avanzato dello 0,59% (o praticamente 260 punti) a 43.988,99 dopo essere scivolato di meno di un punto giovedì. Il leader dell'intelligenza artificiale e superstar del mercato NVIDIA (NVDA) è scivolato dello 0,8% nel suo primo giorno nell'indice. L'S&P è salito dello 0,38% a 5995,54. Questi indici hanno momentaneamente superato rispettivamente i traguardi di 44K e 6K.
Il NASDAQ è avanzato solo dello 0,09% (o circa 17 punti) oggi a 19.286,78, sebbene Tesla (TSLA) sia salita di oltre l'8,2% per concludere la sua migliore settimana dell'anno con un'impennata del 29%. Il pioniere dei veicoli elettrici ha anche superato i 1.000 miliardi di dollari poiché il CEO Elon Musk è stato uno dei sostenitori più importanti dell'attuale presidente eletto Donald Trump.
Parlando del presidente di una volta e futuro, uno dei maggiori beneficiari della sua vittoria sono state le small cap. Gli investitori in queste azioni sono incoraggiati dalla possibilità di deregolamentazione e tasse più basse, che è una bella combinazione insieme ai tagli dei tassi. Il Russell 2000 ha aggiunto un altro 0,71% oggi a 2.399,64 sulla strada per una corsa di cinque giorni dell'8,6%; la sua migliore settimana in oltre quattro anni.
Dopo eventi significativi come le elezioni presidenziali, una riunione della Fed e un gruppo di report "Mag 7" negli ultimi giorni, la prossima settimana potrebbe sembrare un po' lenta. Ma ci sono ancora un sacco di cose in programma. Preparatevi per altri dati sull'inflazione con CPI mercoledì e PPI giovedì. Le vendite al dettaglio arrivano venerdì.
E c'è ancora molta stagione di guadagni rimasta. Alcune delle uscite degne di nota della prossima settimana includono Home Depot (HD) e Shopify (SHOP) martedì; Cisco (CSCO) mercoledì; Disney (DIS) e Applied Materials (AMAT) giovedì; e Alibaba (BABA) venerdì, solo per citarne alcune.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Weave Communications (WEAV)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
SPX raggiunge quota 6000
Che viaggio è stato arrivare a 6000 nell'S&P. Devo ammettere che non è la strada che pensavo avremmo preso, dato che l'SPX deve ancora ritracciare da quei minimi di ottobre 2023.
Ci sono stati solo due intoppi durante tutto l'anno, con una piccola svendita ad aprile e un calo di quasi il 10% a luglio. A parte questo, è stato tutto liscio.
E ora, abbiamo quella che sembra essere la fine dell'euforia per la presidenza Trump.
Quindi sono 6000 SPX.
Le azioni hanno superato quel livello con volumi bassi e hanno ceduto alla chiusura. L'S&P ha aggiunto lo 0,38% e il Nasdaq ha guadagnato lo 0,07%.
E adesso?
Sono assolutamente sbalordito dai movimenti degli utili di passata settimana. La portata dei movimenti sembrava essere il risultato delle elezioni. Quindi, se i numeri erano buoni, il titolo sembrava salire due o tre volte rispetto al normale movimento.
Dai un'occhiata ai grafici di azioni come APP, AXON, UPST, INOD, TOST e SEZL.
Questi movimenti sono un po' fuori controllo, il che mi fa alzare la bandiera della cautela. Tuttavia, se continua così, devi iniziare ad accettare il "nuovo mercato". Quindi, vedremo nelle prossime settimane come si svilupperanno le cose.
Una cosa è certa, l'economia è forte e, con le elezioni alle spalle, la gente probabilmente tornerà al lavoro. Questo è un vento favorevole per l'economia mentre ci dirigiamo verso la stagione delle feste.
Non sono affatto pessimista riguardo a questa economia, ma penso che sia giusto prevedere una flessione dei mercati prima della fine dell'anno.
La nostra strategia continuerà a essere paziente. Non mi piace perdermi alcune di queste grandi mosse, ma ciò che è grandioso di questo euforico rialzo è che i grafici ci daranno grandi configurazioni in futuro. Saremo molto impegnati quando gli avvisi che ho impostato giovedì inizieranno a scattare.
L'ETF cinese FXI ha recuperato quasi tutto giovedì dalla svendita post-elettorale. Ma oggi, FXI è tornato subito in ribasso. Un'azione di prezzo molto confusa all'interno di quegli ETF cinesi che dipendono esclusivamente dai titoli.
Abbiamo ricevuto notizie di stimolo durante la notte sullo stimolo da 1,4 trilioni di dollari della Cina. Il nuovo pacchetto fiscale della Cina affronterà i problemi del debito dei governi locali, concentrandosi pesantemente sugli swap del debito piuttosto che sullo stimolo diretto. Ciò ha deluso gli investitori che si aspettavano un sostegno economico più immediato.
Questo approccio segnala la cautela di Pechino nell'affrontare le questioni fiscali, forse a causa delle preoccupazioni sulle tensioni commerciali degli Stati Uniti. La risposta limitata allo stimolo potrebbe ostacolare la ripresa economica, rallentando la domanda interna e la crescita aziendale, il che peserà sulle azioni cinesi.
Oh, e c'era di più...
Tariffe (altre cattive notizie per la Cina)
Ci sono state alcune novità sui possibili dettagli dei dazi di Trump:
Secondo Politico, i consiglieri vicini al presidenziale eletto Trump hanno discusso con il presidente della commissione per i modi e i mezzi della Camera, Jason Smith, di un ampio pacchetto fiscale finanziato in parte dai dazi approvati dal Congresso.
Le discussioni giungono mentre i repubblicani si stanno preparando ad approvare un'enorme legge fiscale, che includerebbe 4,6 trilioni di dollari di tagli fiscali di Trump in scadenza e potenzialmente diverse altre proposte fiscali avanzate da Trump durante la campagna elettorale. Tra queste, le idee di Trump di rimuovere la "tassa sulle mance" ed eliminare le tasse sulla previdenza sociale, tra le tante altre.
Trump ha fatto campagna su questo argomento, quindi l'idea dei dazi sembra essere qualcosa che sicuramente si concretizzerà.
A causa della mancanza di stimoli e del rischio aggiuntivo dei dazi, nessun titolo azionario cinese sarà investibile finché non avremo chiarezza su quest'ultimo.
Concentrandoci sulle tariffe, anche il Messico potrebbe essere colpito, a meno che non ci sia un'esenzione per uno dei nostri maggiori partner commerciali. Potrebbe sembrare sciocco, ma potrebbe essere un enorme fattore negativo per un titolo come Chipotle, che troverebbe un costo molto più elevato negli avocado.
Inoltre, i dazi sono inflazionistici in quanto comportano costi più elevati per le importazioni e i beni nazionali, riducendo al contempo la concorrenza globale. Mi aspetterei che altri paesi imponessero dazi agli Stati Uniti per rappresaglia, il che è solo un effetto domino che danneggia tutti.
Sebbene l'amministrazione Trump abbia molti aspetti rialzisti per i mercati, la cosa di cui sono molto preoccupato è la portata delle imminenti tariffe. Questo sarà il rischio numero uno per il 2025.
In sintesi
L'S&P 6000 fa salire il mercato del 56% dall'inizio di gennaio 2023. L'SPX non ha visto un ritracciamento del 61,8% da quei minimi di ottobre 2023, quindi siamo in ritardo.
Tuttavia, finché questo mercato non trova venditori, può continuare a salire. L'euforia crea opportunità, ma può anche finire male per alcune persone. I trailing stop sono un modo per prevenire errori in questo tipo di atmosfera di mercato e cercherei di usarli mentre marciamo più in alto.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Taglio di un quarto di punto e nuovi record per NASDAQ, S&P.Taglio di un quarto di punto e nuovi record per NASDAQ, S&P.;
A Wall Street si dice:
"Non c'è nulla di sbagliato nell'essere avidi, ma l'avidità non dovrebbe mai guidare le tue decisioni finanziarie." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Vi auguro una piacevole giornata, e grazie ancora per il vostro continuo interesse. Continueremo a monitorare da vicino la situazione di mercato e vi terrò aggiornati su eventuali sviluppi significativi.
Grazie per la vostra fiducia e partecipazione nell'operazione.
La Fed ha fatto esattamente ciò che gli investitori si aspettavano IERI, mentre il mercato si raffreddava un po' dopo la frenesia post-elettorale di ieri. Tuttavia, una giornata positiva per la tecnologia ha aiutato due dei principali indici a continuare a salire e chiudere di nuovo a nuovi record.
I tassi sono stati tagliati di 25 punti base, il che ha dimezzato la riduzione dell'ultima volta, ma ha comunque segnato un secondo incontro consecutivo con qualche azione. Come ampiamente previsto, il presidente della Fed Jerome Powell ha affermato che i risultati delle elezioni non avrebbero avuto ripercussioni sulle future decisioni del Comitato.
Dopo la riunione politica di due giorni, la Federal Reserve ha annunciato un taglio del tasso di interesse di 25 punti base, come previsto. La decisione unanime dei funzionari del FOMC abbassa il tasso di riferimento dei fondi federali a un intervallo tra il 4,5% e il 4,75%. Il presidente Powell ha affermato che anche dopo il taglio del tasso di oggi, la politica rimane restrittiva.
I rendimenti delle azioni e dei titoli del Tesoro sono rimasti sostanzialmente invariati dopo l'annuncio. Secondo il CME FedWatch, le probabilità di un taglio di 25 punti base a dicembre sono scese al 63% dal 70% circa prima dell'annuncio.
La tecnologia ha continuato ad avanzare IERI e ha fatto salire il NASDAQ dell'1,51% (o circa 285 punti) a 19.269,46, che segna un aumento di due giorni del 4,5%. TUTTI i titoli "Mag 7" sono saliti di oltre l'1%, in particolare Meta Platforms (META, +3,4%), Tesla (TSLA, +2,9%), Alphabet (GOOGL, +2,4%) e NVIDIA (NVDA, +2,3%). (Ricorda che il leader dell'intelligenza artificiale NVDA sostituirà Intel (INTC) nel Dow prima dell'apertura di oggi.)
Nel frattempo, l'S&P; è aumentato dello 0,74% a 5973,10 dopo un aumento del 2,5% ieri. Sia il NASDAQ che l'S&P; hanno chiuso a massimi record. Il Dow, tuttavia, è sceso di meno di un punto a 43.729,34, il che significa che ha mantenuto praticamente tutto il rialzo di 1500 punti di ieri. Il Russell 2000 a bassa capitalizzazione è scivolato solo dello 0,43% oggi dopo l'aumento del 5,8% di ieri.
Nelle ultime due settimane, gli investitori hanno dovuto fare i conti con la maggior parte dei report sugli utili di "Mag 7", un'elezione presidenziale e un'altra riunione della Fed. Forse ora gli investitori possono tirare un sospiro di sollievo e apprezzare quanto siano forti le azioni in questo periodo dell'anno.
Al di fuori delle elezioni presidenziali, abbiamo ora iniziato una fase rialzista da un punto di vista stagionale. Novembre rimane il mese con le migliori prestazioni complessive a partire dal 1950, nonché il mese migliore negli anni elettorali. Il Dow è avanzato in 11 degli ultimi 18 anni elettorali, con un guadagno medio del 2,3%. L'S&P; 500 classifica anche il mese di novembre come migliore con un record simile al Dow.
Guardando un po' più avanti, le azioni sono ora entrate nei loro migliori 3 mesi da una prospettiva storica. Il Nasdaq ha goduto di un rendimento medio del 6,2% durante il periodo novembre-gennaio (risalente al 1971). Ecco perché questo periodo di 3 mesi è stato soprannominato la "zona rialzista”.
Le azioni mantengono lo slancio nella giornata calma del FOMC
I tori hanno continuato a spingere il trade di Trump e le azioni hanno visto un'altra apertura gap-and-go. Gli indici si sono mossi lentamente verso l'alto nel corso della giornata, con l'S&P; in rialzo di circa lo 0,7% prima della Fed.
Abbiamo assistito a un tipico andamento di grind up e, poiché abbiamo neve fresca a questi massimi storici, il mercato continua a spingere finché non trova dei venditori.
Dopo il FOMC, i mercati hanno continuato a oscillare intorno ai massimi.
L'S&P; ha chiuso esattamente nello stesso punto in cui si trovava prima del comunicato del FOMC, in rialzo dello 0,74%. Il Nasdaq ha guadagnato un altro 1,54% grazie alla forza di azioni come Tesla e NVDA.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Larimar Therapeutics (LRMR)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
La Fed ha abbassato di 25 punti base il suo intervallo di tassi di interesse obiettivo, portandolo al 4,50%-4,75%, in linea con le aspettative del mercato.
La dichiarazione del FOMC evidenzia sottili cambiamenti nelle sue prospettive: le condizioni del mercato del lavoro sono descritte come "generalmente migliorate" piuttosto che semplicemente "in rallentamento", e i riferimenti a "una maggiore fiducia" nei progressi dell'inflazione sono stati rimossi, indicando un tono più cauto.
Il Comitato ha concordato all'unanimità un taglio del tasso di 25 punti base al 4,50%-4,75%, sottolineando che l'inflazione rimane "leggermente elevata".
La Fed continuerà a ridurre le partecipazioni azionarie, concentrandosi tuttavia sul raggiungimento della massima occupazione e della stabilità dei prezzi, valutando attentamente i rischi e i dati in arrivo per il futuro.
Commenti di Powell
- L'economia è solida; la Fed rimane fermamente concentrata sugli obiettivi del doppio mandato; la Fed ha compiuto un altro passo avanti nella riduzione della politica restrittiva.
- Il mercato del lavoro rimane solido; l'inflazione è diminuita notevolmente .
- Le assunzioni sarebbero leggermente più elevate se non ci fossero stati i recenti scioperi e gli uragani; il tasso di disoccupazione è sceso leggermente negli ultimi tre mesi e rimane basso; il mercato del lavoro non è più una fonte di pressione inflazionistica.
- I rischi per il raggiungimento degli obiettivi sono pressoché in equilibrio; ribadisce che la posizione politica si sposterà verso una posizione neutrale nel tempo; questo taglio dei tassi contribuirà a mantenere la forza dell'economia; la politica si adeguerà per promuovere gli obiettivi e affrontare i rischi che affrontiamo.
- Se l'economia rimane solida e l'inflazione non scende al 2%, la politica potrebbe essere ridimensionata più lentamente.
- Alcuni rischi negativi per l'economia sono diminuiti .
- È troppo presto per dire dove si stabilizzeranno i rendimenti obbligazionari; sembra che le mosse non riguardino aspettative di inflazione più elevate; non siamo ancora nella fase in cui i tassi obbligazionari devono essere presi in considerazione a livello politico .
I commenti di Powell hanno dato una visione cautamente ottimistica. Ha detto che l'economia è forte, con l'inflazione che si è notevolmente attenuata e il mercato del lavoro che rimane solido senza guidare l'inflazione. Ma Powell ha anche indicato che se l'inflazione non scende al 2%, gli aggiustamenti della politica saranno graduali, consentendo alla Fed flessibilità in risposta alle condizioni economiche.
Reazione del mercato
Questa è stata forse la reazione più smorzata nella memoria recente. L'attenzione sin dal COVID è stata interamente rivolta alla Fed, ma ora è chiaro che l'attenzione è rivolta di più alla futura amministrazione Trump.
Anche se la Fed avrà ovviamente importanza a un certo punto, in questo momento il mercato sa cosa otterrà con i tagli graduali dei tassi. Penso che possiamo aspettarcene un altro a dicembre e che ci sarà più incertezza all'inizio del 2025.
In sintesi
Il mercato sembra molto forte, ma considerando il rally di quest'anno, ci aspettiamo un forte ritiro. Semplicemente non posso inseguire, ma non puoi nemmeno andare allo scoperto sulla polvere fresca che è la scoperta dei prezzi. Il mercato continuerà a salire finché non troverà dei venditori.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
STMMI - STMicroelectronics in punto di rimbalzo? ScenariOggi condivido analisi tecnica su grafico a candele settimanali sul titolo STMicroelectronics, evidenziando come sembra possano esserci i presupposti tecnici per un possibile rimbalzo del prezzo nell'area attuale dei 25 Euro.
Vi auguro una buona giornata e un buon week end
Francesco
Il dollaro non molla nell'incertezza generaleDovevano essere giorni di correzione al ribasso per il dollaro e contestualmente, di possibile correzione al ribasso per i mercati azionari, ed invece il biglietto verde non solo ha tenuto i primi supporti, ma ha ricominciato a spingere. Sull’equity invece c’è stata incertezza, nel senso che l'S&P 500 ha chiuso invariato mentre il Dow Jones ha perso lo 0.6%. Il Nasdaq, invece, trascinato dal settore tecnologico, ha chiuso positivo dello 0.59%.
A guidare i movimenti sul Dow Jones, sono stati i cali del settore bancario che hanno messo in ombra i guadagni di quello tecnologico. Il settore finanziario è stato particolarmente colpito dalle preoccupazioni relative alla New York Community Bancorp, le cui azioni sono crollate dell'8,2% a seguito di una deludente trimestrale. Bank of America e Wells Fargo sono entrambe scese rispettivamente dell'1,7% e dell'1,3%, mentre Morgan Stanley e Goldman Sachs sono scese del 2%.
Al contrario, le principali società tecnologiche come Microsoft, Alphabet, Meta e Amazon sono aumentate tra lo 0,8% e l'1,5% in vista dei loro prossimi report sugli utili. Inoltre, Nvidia e TSMC sono aumentate rispettivamente dello 0,8% e del 6,9%, estendendo i guadagni nel settore dei semiconduttori. Sul fronte dati, il sondaggio sui consumatori dell'Università del Michigan ha indicato che sia il sentiment che le aspettative sono stati rivisti al rialzo, mentre le previsioni di inflazione sono state riviste al ribasso. Nel corso della settimana, l'S&P 500 e il Dow Jones hanno registrato un calo rispettivamente del 2,4% e dello 0,9%, mentre il Nasdaq ha registrato lievi guadagni.
VALUTE
Sui cambi la reazione dell’Euro ha visto come massimo il livello di 1.0839, da dove poi la moneta unica non ha retto e ha ceduto di nuovo tornando sotto 1.0800. I supporti chiave sono posti a 1.0750 la cui violazione rappresenterebbe il via libera per 1.0600. Stessa price action per il Cable che non è riuscito a riproporsi sopra 1.3000 e si trova a ridosso del supporto di breve termine di 1.2950, la cui violazione porterebbe i prezzi probabilmente a 1.2900.
Solo nel caso di superamento di area 1.3060 si riparerebbe di area 1.3450 come obiettivo. UsdJpy rimane fortissimo, sopra 152.00 in assenza assordante di una Boj che per ora non riesce a far capire le proprie intenzioni, o forse è solo strategia per mantenere il tasso di cambio sottovalutato e permettere alla bilancia commerciale di tornare positiva. Forte il UsdCad, ormai a ridosso di 1.3900 e possibilità di salire fino a 1.3960 e forse 1.4000. Franco svizzero neutro contro euro tra 0.9350 e 0.9420, mentre il UsdChf potrebbe tornare sui massimi precedenti significativi a 0.8750 fatti registrare il 15 agosto.
L’INDICE IFO MIGLIORA
L'indicatore Ifo Business Climate, che misura il sentiment del settore industriale tedesco, è aumentato per la prima volta in cinque mesi a 86,5 ad ottobre dall’85,4 di settembre, che è stata la lettura più bassa da gennaio e superando le previsioni di 85,6. Il sottoindice per le condizioni attuali è migliorato a 85,7 da 84,4 e le aspettative aziendali sono salite a 87,3 da 86,4. L'economia tedesca ha fermato il declino, per il momento, sembrerebbe aver dichiarato il presidente dell'Ifo Clemens Fuest.
Nel settore manifatturiero, la tendenza al ribasso si è temporaneamente arrestata, a causa di aspettative migliori per il futuro. Tuttavia, vi sono ancora importanti incertezze come la mancanza di ordinativi, che rimane il problema fondamentale. L'utilizzo della capacità è diminuito di 1,2 punti percentuali, al 76,5%, e rimane significativamente al di sotto della media a lungo termine dell'83,4%. Nel settore dei servizi, l'indice del clima aziendale è tornato in territorio positivo, con un sentiment in miglioramento soprattutto nella logistica, nel turismo e nell'IT.
ORDINI DI BENI DUREVOLI IN CALO
Gli ordini di beni durevoli prodotti negli Stati Uniti sono diminuiti di 2,2 miliardi di dollari, pari allo 0,8% a 284,8 miliardi a settembre 2024, dopo un calo rivisto dello 0,8 percento ad agosto e rispetto alle aspettative di mercato di un calo dell'1 percento.
Le attrezzature per il trasporto, anch'esse in calo per tre degli ultimi quattro mesi, hanno guidato la diminuzione, di 3,1 miliardi di dollari a 95,4 miliardi di dollari. Gli ordini sono diminuiti anche per macchinari, computer e prodotti elettronici. Escludendo i trasporti, i nuovi ordini sono aumentati dello 0,4 percento, mentre senza il settore della difesa, sono diminuiti dell'1,1 percento.
CINA
I profitti delle aziende industriali cinesi sono scesi del 3,5% anno su anno a 5.228,16 miliardi di CNY nei primi nove mesi del 2024, invertendo la tendenza rispetto alla crescita dello 0,4% del periodo precedente. L'ultimo risultato riflette una ripresa economica incerta dovuta alla persistente debolezza della domanda, ai rischi di deflazione e alla flessione del settore immobiliare.
Gli utili sono diminuiti sia nelle aziende statali sia nel settore privato. Tra i diversi settori, i profitti sono in calo nell’estrazione del carbone, macchinari, prodotti chimici e settore automobilistico. Su base mensile, i profitti industriali sono crollati del 27,1%, dopo un calo del 17,8% ad agosto. UsdChn rimane sotto la soglia di 7.1500, ma il cambio è comunque risalito da fine settembre quando scese sotto quota 7.00 testando 6.9750.
CHE SETTIMANA!
Sarà una settimana molto impegnativa negli Stati Uniti, ma non solo, poiché sono attesi dati di cruciale importanza, quali la prima rilevazione del Pil del terzo trimestre negli Stati Uniti, a cui faranno seguito i Non Farm Payrolls, ovvero le buste paga non agricole, ma anche e soprattutto il tasso di disoccupazione e le offerte di lavoro JOLTS. Altri dati importanti pubblicati includeranno l'ISM Manufacturing PMI, la fiducia dei consumatori CB, il rapporto sull'inflazione PCE oltre ai dati sulla spesa e sul reddito personali.
Inoltre, c’è grande attesa per le trimestrali di società megacap quali Microsoft, Alphabet, Visa, Meta, Tesla, Coca Cola, Apple, e Amazon, Dall'altra parte dell'Atlantico, in Europa, sono attesi i dati sull'inflazione per Germania, Francia, Italia e Spagna oltre ai numeri sulla crescita del PIL.
Per la Germania, in particolare, c’è interesse per il tasso di disoccupazione e le vendite al dettaglio. In Gran Bretagna, attenzione al sentiment dei consumatori GfK. In Asia, in Cina verranno pubblicati i PMI manifatturieri e dei servizi mentre la Boj, è attesa alla decisione sui tassi di interesse insieme agli aggiornamenti sul tasso di disoccupazione e sulla fiducia dei consumatori.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Super dollaro e super borseAncora tensione sul mercato dei cambi, con il dollaro che schiaccia le valute concorrenti, mentre sul fronte azionario, solo nelle ultime due / tre sedute si è cominciato ad intravedere una sorta di ritorno dell’avversione al rischio che ha “finalmente” fatto correggere i listini Usa. S&P 500 in calo dello 0,8% e il Dow Jones in calo di circa 380 punti, entrambi in estensione rispetto ad una serie di tre sedute ribassiste. Inoltre, il Nasdaq è sceso dell’ 1.29%. Analisti e investitori sono sempre sull’attenti rispetto ai risultati aziendali, e nel mentre scommettono che la Fed non taglierà i tassi di interesse in modo così aggressivo come inizialmente previsto.
Le azioni della Coca-Cola sono scese del 2,2% nonostante abbiano superato gli utili e aumentato le sue prospettive di crescita per l'intero anno. Starbucks è scesa del 2,1% dopo aver segnalato ricavi netti e profitti inferiori a causa della domanda in calo. Inoltre, le azioni McDonald's sono scese di circa il 6,3% dopo che il CDC statunitense ha dichiarato che un'epidemia di Escherichia coli legata agli hamburger Quarter Pounder del ristorante, ha causato dieci ricoveri ospedalieri e un decesso. Nvidia ha perso il 2%. D'altro canto, AT&T ha guadagnato lo 0,7% dopo che i suoi abbonati sono aumentati più del previsto.
VALUTE, IL DOLLARO CI PROVA
Il dollaro schiacciasassi non molla e nel paniere contro Euro (57%), Sterlina (11.98%), Jpy (13.6%), Franco svizzero (3.6%), dollaro canadese (9.1%) corona svedese (4.2%), continua a mostrare i muscoli, andando all’attacco di quota 104.30, prossima resistenza chiave, per ora respinta, che però, se violata, aprirà la strada ad un movimento che percentualmente, potrebbe anche essere di un altro 1.5% 2%. Ergo potremmo prepararci ad un possibile ribasso della moneta unica anche fino a 1.0600, nonostante delle correzioni tecniche siano sempre possibili, in ogni momento, data l’estrema condizione di ipervenduto delle principali valute contro divisa Usa.
A parte Holzmann della Banca Centrale Austriaca, a sentire gli altri banchieri centrali della Bce, non sembrano esserci timori verso il ribasso dell’euro, e compare una sorta di benign neglect rispetto all’andamento del tasso di cambio. Se consideriamo poi che il mercato retail sembra essere pesantemente long Euro e altre divise rispetto al biglietto verde (circuito myfxbook), ci rendiamo conto di come la pressione a favore del dollaro possa anche temporaneamente spingere le principali valute sotto i supporti chiave andando alla ricerca di estremi.
UsdJpy che, dopo i massimi di ieri a 153.15 ha corretto circa 100 punti ma rimane in trend rialzista in assenza della Boj o di interventi verbali di rappresentanti del Governo giapponese. Peraltro i dati sembrano peggiorare con l'indice PMI manifatturiero che è sceso a 49,0 ad ottobre 2024 da un 49,7 finale del mese precedente, al di sotto delle previsioni di mercato di 49,9, e facendo segnare il quarto mese consecutivo di contrazione dell'attività manifatturiera. Sulle altre valute segnaliamo un UsdCad che dopo il taglio della Boc, ha reagito con UsdCad tornato leggermente indietro con possibilità di correzioni verso 1.3750. Debole EurChf a 0.9340e oceaniche che restano sotto pressione.
LA BOC TAGLIA DI 50 PUNTI BASE
La Banca del Canada ha tagliato il suo tasso di interesse chiave di 50 punti base al 3,75%, come da consensus, e ha lasciato intendere che continuerà ad abbassare i tassi se l'economia dovesse muoversi secondo le previsioni. Il ritmo di taglio del costo del denaro è aumentato dopo i tre tagli di 25 punti base, in linea con i dati recenti che indicavano un forte rallentamento dell'inflazione canadese. La crescita dei prezzi principali è diminuita all'1,6% a settembre, al di sotto dell'obiettivo del 2% per la prima volta in tre anni.
Inoltre, i consumi sono in fase di rallentamento, e il mercato del lavoro ha continuato ad indebolirsi, poiché il tasso di disoccupazione è salito a oltre il 6,5% per la prima volta in oltre due anni. Con il nuovo rapporto sulla politica monetaria, i responsabili politici ora si aspettano che l'inflazione principale rimanga vicina ai livelli obiettivo per il prossimo futuro poiché i rischi al rialzo e al ribasso per l'inflazione sono più o meno bilanciati. Inoltre, la Boc prevede che il PIL si espanderà dell'1,2% quest'anno prima di crescere di un 2,1% più netto l'anno prossimo.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono saliti a circa 71,4 dollari al barile questa notte, dopo un calo di oltre l'1% nella sessione precedente, mentre i mercati spostavano di nuovo l'attenzione sulle incertezze che circondano il conflitto in Medio Oriente. Nonostante gli sforzi diplomatici in corso, la guerra continua alimentando incertezza sui mercati, in ragione delle potenziali interruzioni dell'approvvigionamento nella regione e tra l’altro l’escalation non è da escludere.
Nel frattempo, la domanda sembra calare in ragione di un accumulo di scorte statunitensi superiore alle attese, con l'EIA che ha segnalato un aumento di 5,5 milioni di barili, ben al di sopra delle previsioni di 0,7 milioni di barili. Inoltre, l'indice del dollaro ha raggiunto il suo livello più alto da fine luglio, frenando ulteriormente la domanda di petrolio, che come sappiamo, è denominato in dollari.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Azioni incerte prima del primo rapporto dei "Magnifici 7”.Azioni ancora contrastanti prima del primo rapporto dei "Magnifici 7”.
A Wall Street si dice:
"Il mio consiglio a un giovane è di investire il tempo nella ricerca di conoscenze, in modo che possa trovare l'opportunità giusta quando si presenta." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Ieri, i principali indici erano ancora incerti, mentre gli investitori si preparavano per il primo rapporto dei "Magnifici 7" di questa stagione degli utili.
Il NASDAQ è avanzato di appena lo 0,18% (circa 33 punti), raggiungendo 18.573,13, ma ha segnato il quinto giorno consecutivo di guadagni, mentre il resto del mercato è rimasto sotto pressione. NVIDIA (NVDA), leader nell'intelligenza artificiale e superstar del mercato, ha perso solo lo 0,08% dopo aver raggiunto un nuovo massimo lunedì. Nel frattempo, l'S&P 500 è sceso dello 0,05% a 5.851,20, e il Dow è leggermente calato dello 0,02% (meno di sette punti), chiudendo a 42.924,89. Questo segna una serie di perdite consecutive per questi indici all'inizio dell'ultima settimana completa di ottobre.
Oltre all'inizio della stagione degli utili e alle imminenti elezioni presidenziali, gli investitori sono preoccupati anche per il rendimento del decennale, che è salito al 4,2%. È passato più di un mese da quando la Fed ha tagliato i tassi per la prima volta in quattro anni, e le buone notizie sembrano finite: gli investitori sono tornati a interrogarsi su tassi e inflazione.
Abbiamo chiuso la giornata in modo sostanzialmente piatto, con volumi nell'S&P 500 ben al di sotto della media, mentre il Dow ha registrato volumi leggermente inferiori alla media e il NASDAQ volumi superiori alla media.
Vedo i tassi d'interesse salire, il che non è ciò che la Fed desiderava quando ha tagliato il tasso sui fondi federali. Questo dovrebbe rendere le banche più attraenti per gli investitori, ma persiste una preoccupazione di fondo sulla possibile riaccelerazione dell'inflazione.
Finora, la stagione degli utili ha avuto un buon inizio (incluso General Motors, che ieri ha guadagnato quasi il 10%, e Texas Instruments, che è salita di oltre il 3% dopo la chiusura). Tuttavia, il vero test arriverà domani sera, quando Tesla (TSLA) sarà il primo dei "Magnifici 7" a pubblicare i risultati.
Il Cybertruck, il SUV aggressivo e peculiare di Tesla, ha avuto un inizio straordinario, piazzandosi come il terzo veicolo elettrico più venduto nel terzo trimestre. Se Elon Musk e il suo team prevedono che il successo del Cybertruck continuerà, sarà un segnale positivo per il titolo. Tesla ha mancato le stime di Wall Street per quattro trimestri consecutivi. Se TSLA riuscirà a superare le aspettative degli analisti, Wall Street capirà che l'azienda ha cambiato rotta.
Oggi riporteranno i risultati molti altri nomi importanti, tra cui Coca-Cola (KO), IBM (IBM), AT&T (T), Boeing (BA), Lam Research (LRCX) e molti altri.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Health Catalyst (HCAT)(CYBR)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Un'altra sessione di alti e bassi.
I mercati ci hanno offerto un'altra giornata noiosa, con azioni che hanno fatto ben poco ieri. Abbiamo visto debolezza all'inizio della sessione, con gli indici che hanno aperto in ribasso. Tuttavia, gli acquirenti sono intervenuti, portando le azioni in verde, seguito da una chiusura instabile.
Sebbene i compratori abbiano fatto un buon lavoro nell'acquistare durante il lieve calo, c'erano poche motivazioni per spingere i prezzi ulteriormente al rialzo. L'S&P ha perso lo 0,05%, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,11%.
Prospettive economiche mondiali del FMI
Quando non ci sono molte novità sul mercato, ci concentriamo sull'economia. Quindi, analizziamo le previsioni del FMI per il resto del 2024 e il 2025.
In sintesi, il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita per il resto dell'anno, ma ha ridotto quelle per l'anno prossimo.
Per il 2024, la crescita del PIL globale è stata leggermente aumentata dal 3,2% al 3,3%, con le previsioni degli Stati Uniti in rialzo dal 2,6% al 2,8%. Tuttavia, la stima di crescita dell'Eurozona è stata ridotta dallo 0,9% allo 0,8%, principalmente a causa di una prospettiva stagnante per la Germania. Francia e Regno Unito hanno visto revisioni al rialzo, rispettivamente all'1,1% dallo 0,7%.
Per il 2025, il FMI prevede un leggero rallentamento della crescita globale al 3,2%, rispetto alla precedente stima del 3,3%, con la previsione per gli Stati Uniti che sale al 2,2%, mentre quella dell'UE è stata abbassata all'1,3%. Giappone e Cina hanno registrato variazioni contrastanti per i due anni, riflettendo diverse condizioni economiche.
Non c'è stata una reazione significativa del mercato a queste notizie, ma ci offrono una prospettiva macroeconomica. Il FMI ritiene che ci sia da aspettarsi una solida conclusione per l'economia globale, ma un rallentamento nel prossimo anno.
Rendimento decennale in aumento
Ho ignorato in gran parte l'aumento dei rendimenti, poiché il mercato sembra non prestare attenzione. Tuttavia, prima o poi, questo diventerà rilevante.
Il rendimento del decennale è salito dal 3,6% di settembre al 4,2% di ieri. Questo movimento è avvenuto nonostante la Fed abbia tagliato i tassi di 50 punti base, il che rende preoccupante vedere il mercato muoversi nella direzione opposta.
Potrebbe trattarsi della percezione che la Fed non taglierà i tassi così aggressivamente come il mercato pensava, ma potrebbe anche esserci un problema più grande in vista. Finora, solo le small cap ne hanno risentito, ma se il rendimento dovesse superare il 4,4%, il mercato azionario potrebbe subire vendite significative.
In sintesi
Qualche titolo in guadagno dopo il suono della campanella, ma tutto il resto è in calo.
Abbiamo Starbucks (SBUX) con un dato SSS negativo e un Q3 deludente.
Enphase Energy (ENPH) è in calo del 9% dopo un altro ribasso dell'EPS.
Texas Instruments ha avuto una reazione ribassista, ma ora è in leggero calo dopo risultati migliori delle attese e una guida deludente.
Inoltre, McDonald's potrebbe subire una perdita fino al 10% a causa di un'epidemia di Escherichia coli.
Sebbene questi titoli non stiano mettendo troppa pressione sul mercato, la scarsa performance di alcuni di questi nomi merita attenzione.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
House of Trading: riflettori puntati sulle elezioni UsaArchiviata, per ora, la pratica Banche centrali e assuefatti alle tensioni geopolitiche, i mercati hanno individuato nelle elezioni USA il prossimo catalyst. A circa due settimane dal D-Day, la compagine repubblicana, capitanata da Donald Trump, sembrerebbe aver recuperato terreno ed anche superato il fronte democratico, dove la spinta innescata dal cambio Biden-Harris sembrerebbe essersi ormai esaurita.
Se le elezioni dovessero tenersi oggi è probabile un’affermazione di “the Donald” anche se la conquista della Camera da parte del partito repubblicano sembra improbabile. Di conseguenza, se si votasse oggi, avremmo uno scenario di un presidente che si troverebbe ad operare con un Congresso diviso in due. Questo, come anche il caso opposto, con Harris presidente ed un ramo del Congresso guidato dal Grand Old Party, rappresenta uno scenario che i mercati bramano perché in grado di smussare le parti più ostiche dei rispettivi programmi.
Con un nuovo aumento dei dazi, uno dei cavalli di battaglia della politica del tycoon, l’inflazione potrebbe tornare a rialzare la testa. Di conseguenza, la Federal Reserve potrebbe dover fermare la politica di allentamento spingendo al rialzo il biglietto verde (innescando così un nuovo scontro Trump-Fed).
Quel che è certo è che, qualsiasi sia il risultato delle consultazioni, il deficit, e quindi il debito, continuerà a salire sostenendo quell'irripidimento “strutturale” della curva dei rendimenti a stelle e strisce.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata, la squadra dei Trader, composta da Nicola Duranti e da Giancarlo Prisco, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al ribasso sulle azioni Nvidia e Tesla: il primo trade ha toccato lo stop loss mentre il secondo è a mercato (+0,16%). Delle due operazioni long, S&P 500 e LVMH, il primo trade non è entrato mentre il secondo ha raggiunto il target (+9,29%).
Due operazioni su quattro di quelle inserite dagli analisti (Baidu e Leonardo) non sono invece divenute operative mentre le altre due, FTSE Mib ed oro, hanno rispettivamente toccato lo stop loss ed il target (+4,27%). La squadra era composta da Jacopo Marini e da Riccardo Designori.
La classifica generale segna il vantaggio dei Trader con 63 carte a target, 8 in più degli analisti (3 carte a mercato per Trader, 5 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 22 ottobre 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Para e da Stefano Serafini mentre i due analisti saranno Andrea Cartisano e Riccardo Designori.
I trader metteranno in campo operazioni sul trentennale statunitense, sull’Euro/Dollaro, sul Bund e sul Petrolio WTI mentre gli analisti punteranno sulle azioni Enel, A2A e Barrick Gold.
Il sondaggio di questa settimana guarda a Washington: “Elezioni USA, quale il rischio maggiore?”. Le possibili scelte sono “Dazi Trump, Tassi titoli di Stato, Nessuno”. L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30.