EUR/GBP DAILY LONG? FX:EURGBP Come evidenziato chiaramente da un indicatore di ciclicità plottato sul grafico, confermato da un CCI che è uscito dalla zona di ipervenduto EUR/GBP si trova all'inizio di un movimento rialzista....seguiremo gli sviluppi legati ai movimenti della sterlina per confermare questa view.
Cerca nelle idee per "PLOT"
Rcs Media: mi siedo lungo il fiume ed aspettoIeri, sfruttando uno dei trading system preferiti da Larry Williams "plottato" sul grafico settimanale,
sono entrato su Rcs Media come INVESTIMENTO di MEDIO termine.
A questo punto non posso far altro che:
- posizionare lo Stop Loss (lo farò il prossimo week end);
- sedermi lungo il fiume ed aspettare e augurarmi che l'attesa sia molto lunga perché vorrebbe dire
che si è incappati in un bel trend rialzista!
Se i corsi dovessero superare 1,4€, lo scenario sarebbe ulteriormente favorevole ma è inutile
parlarne ora.
SALVATORE FERRAGAMOSalvatore Ferragamo sta testando un supporto statico (linea verde). Questo supporto statico ha funzionato da resistenza statica per tutto il 2016, quella che stiamo vivendo potrebbe essere una fase di accumulo.
Per il momento potremmo lavorare il titolo nel trading range con limite inferiore 23 euro e limite superiore intorno ad area 25 euro, in queste situazioni fondamentale l'utilizzo di un oscillatore come RSI, quello plottato sul grafico è una variante RSI codificata da me.
Per completezza allego il grafico settimanale, da qui si nota meglio sia la posizione del prezzo rispetto alla media e all'oscillatore.
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Capital.com è il mio alleato per l’analisi tecnica: grafici fluidi, puliti e precisi!
🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
Oggi è il grande giorno!
Stasera alle 20:00 in live vedremo la decisione sui tassi e, ancora più importante, le proiezioni.
Come detto ieri, i dati al dettaglio sono usciti a favore USD e deboli per Gold. Ho provato un trade più aggressivo, ma non avendo spostato a BE mi ha preso lo stop stamattina. Poco male: stasera ci rifacciamo
Adesso il set-up resta questo: dipenderà da come usciranno i dati e da cosa diranno.
👉 Non fissatevi solo sul grafico: io rimango con un’idea long, ma se i dati saranno contrari non ha senso andare contro mercato e prendersi stop inutili.
📊 FOMC Scenario Analysis – Cosa aspettarsi e come tradare
CPI sopra le attese, ma le componenti più “sticky” non hanno accelerato.
PPI debole, guidato da energia e margini.
Mercato del lavoro rivisto al ribasso.
Inflazione in progresso ma in modo “irregolare”.
🔹 Scenario Base (55–60%) – Dovish-lean
Cosa vediamo:
Statement che riconosce i progressi.
Dot plot più basso oltre il 2025 o forte richiamo a “proceed carefully”.
Powell minimizza la necessità di ulteriore restrizione.
Effetti di mercato:
Gold ⬆️
USD 🔻
US30 ⬆️ ritorno del risk appetite, rotazione sul growth trade.
🔹 Scenario Alternativo – Hawkish-lean
Cosa vediamo:
Dot plot invariato o più alto.
Powell sottolinea i rischi rialzisti sull’inflazione.
Segnali di tassi reali “più alti più a lungo”
Effetti di mercato:
Gold 🔻
USD ⬆️ DXY più forte, rialzo sui rendimenti 2Y.
US30 ⬇️ pesano i rendimenti, risk-off sulle equities.
👉 Questo lascia intendere che la Fed agirà con cautela.
ci vediamo stasera!
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📬 Per qualsiasi dubbio o domanda, scrivetemi: sarò felice di rispondervi.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
GOLD, falsa partenza e attesa FedChart di Capital.Com
Buongiorno,
Aggiornamento della mia precedente analisi, qui il link visto che il sito TradingView non mi permette di fare un aggiornamento ulteriore della mia analisi.
Non ci sono novità sul piano fondamentale.
In settimana avremo la riunione della Fed come noto, e questo sarà certamente il driver importante per le prossime settimane quanto meno.
Le attese sono per uno scontato taglio di 25 punti base per cui ciò a cui prestare attenzione non è tanto il taglio quanto la conferenza stampa di accompagnamento e soprattutto i dot plot che accompagneranno la riunione.
I dot plot sono importanti perché indicano la posizione di ciascun componente del FOMC riguardo il livello futuro prossimo dei tassi.
Visto che l'oro è sensibile non tanto a livello spot del tasso di inflazione quanto alle aspettative su di esso, il dado rilasciato sarà certamente significativo per il mercato spot.
Possiamo leggere il movimento da qui alla riunione come l'orientamento degli operatori e capire come si presenteranno all'importante appuntamento.
Da un punto di vista tecnico i prezzi sono ritornati all'interno del pattern di triangolo simmetrico decretando per ora il fallimento del breakout.
Tuttavia, fatto di rilievo, il movimento si è arrestato al contatto con la trendline bassa del triangolo denotando una volontà del mercato di non abbandonare questi livelli di prezzo.
Una possibile lettura di questo comportamento per adesso potrebbe essere quella di aspettarsi dalla riunione della Fed dati e commenti a margine di supporto alle prospettive del metallo giallo fin qui condensate nei grafici, cioè rialzista.
Ovviamente da qui a mercoledì a mio giudizio sarà importante che i prezzi non tornino sotto la trendline bassa perché quello sarebbe un brutto segnale tecnico per lo scenario rialzista.
Ora i prezzi devono decidersi tra sfondare il triangolo verso il basso oppure mantenersi sopra la trendline alta.
Di fatto i prezzi sono usciti dal triangolo ma ciò non toglie che l'oro possa ragionevolmente lateralizzare fino alla riunione della Fed.
Tecnicamente sul daily, come mostrato, troviamo come supporto anche la sma20 e la ema50
Attenzione come al solito va riservata ai volumi per i quali difficilmente mi aspetto un aumento significativo prima della fed.
Il contesto chiaramente è di attesa e come tale va interpretato.
Attesa, monitoraggio e piano di azione chiaro e pronto.
Mytestmwq//@version=4
strategy("Golden Cross, SMA 200 Long/Short, Moving Average Strategy (by ChartArt)", shorttitle="CA_-_Golden_Cross_Strat", overlay=true)
// Input
switch1=input(true, title="Enable Bar Color?")
switch2=input(false, title="Show Fast Moving Average")
switch3=input(true, title="Show Slow Moving Average")
movingaverage_fast = sma(close, input(50))
movingaverage_slow = sma(close, input(200))
// Calculation
bullish_cross = crossover(movingaverage_fast, movingaverage_slow)
bearish_cross = crossunder(movingaverage_fast, movingaverage_slow)
// Strategy
if bullish_cross
strategy.entry("long", strategy.long)
if bearish_cross
strategy.entry("short", strategy.short)
strategy.close("long", when = bearish_cross or bullish_cross)
strategy.close("short", when = bullish_cross)
// Colors
bartrendcolor = close > movingaverage_fast and close > movingaverage_slow and change(movingaverage_slow) > 0 ? color.green : close < movingaverage_fast and close < movingaverage_slow and change(movingaverage_slow) < 0 ? color.red : color.blue
barcolor(switch1 ? bartrendcolor : na)
// Output
plot(switch2 ? movingaverage_fast : na, color = change(movingaverage_fast) > 0 ? color.green : color.red, linewidth=3)
plot(switch3 ? movingaverage_slow : na, color = change(movingaverage_slow) > 0 ? color.green : color.red, linewidth=3)
// Alerts
alertcondition(bullish_cross, title='Golden Cross (bullish)', message='Bullish')
alertcondition(bearish_cross, title='Death Cross (bearish)', message='Bearish')
My test//@version=4
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.09.2023Il mantra “tassi alti e per lungo tempo” non piace alle Borse.
FED: il FOMC ha lasciato i tassi fermi, ma “dot-plot” vede rialzo a novembre.
Bank of England decide la prima pausa sui tassi da quasi 2 anni.
I PMI europei parlano chiaro: manifattura e servizi “stagnanti”.
Mercoledi’ 20, in serata, e’ arrivata la tanto attesa decisione della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) sui tassi, lasciati invariati: una mossa accomodante, come atteso, ma unita all’indicazione che i tassi potranno essere “higher for longer” (alti e a lungo”): la stima media 2024 e’ ora 5,1%, dal 4,6% di giugno.
La narrativa usata dal Chairman Powell anticipa dunque una prossime mossa “da falco” (restittiva), confermata anche dalla cosiddetta “dot-plot”, la mappa delle previsioni formulate dai 19 Governatori regionali membri del FOMC (Federal open market Committee): 12 su 19 si aspettano un altro rialzo a novembre 2023.
Milano ha perso -1,8%, Parigi -1,5%, Francoforte -1,2%, Londra -0,3%. A Wall Street il Dow Jones ha chiuso a -1,1%, lo S&P500 a -1,6%, il Nasdaq a -1,8%. Pesanti, non a caso, le azioni “tech” piu’ sensibili ai tassi di interesse, tra cui Nvidia, Tesla, Meta Platforms, Amazon, Alphabet.
Rendimenti in ascesa nel “mondo bond”: quelli dei Treasuries Usa hanno toccato i massimi da oltre 10 anni, con la scadenza a 2 anni sopra il 5.2%. In Europa rendimenti in rialzo e spread Btp/Bund decennali in aumento: al 4,55% dal 4,45% quello del BTP decennale benchmark, e 180 punti base, dai 175 della vigilia, il differenziale di rendimento “spread” tra il 10 anni italiano e quello tedesco.
La Bank of England ha optato ieri per una decisione “accomodante” lasciando i tassi invariati, dopo quasi 2 anni di continui rialzi. La Borsa di Londra, che segnava -0,7% prima dell'annuncio, ha recuperato fino alla parita’, la Sterlina, che scambiava a 1,23 contro Dollaro, è scesa a 1,224 per poi recuperare a 1,227. Il Titoli governativo a 10 anni e’ salito sino a 4,30% di rendimento.
Sempre ieri, sul fronte delle Banche centrali, quella Svizzera ha lasciato invariati i tassi a 1,75%, e quella norvegese li ha alzati di +0,25% a 4,25%.
In Europa “non possiamo ancora dire di aver raggiunto il picco dei tassi”: cosi’ si e’ espressi ieri, 21 settembre, il Presidente della Bundesbank (Banca centrale tedesca), Joachim Nagel: “l'inflazione è ancora troppo alta, e le previsioni ancora mostrano un lento calo verso il target del 2%".
Il Capo economista dell’ECB (Banca centrale Europea), Philip Lane, ha invece dichiarato che i tassi di interesse “hanno raggiunto un livello che, se mantenuto per un periodo di tempo sufficiente, potrebbe aiutare l'inflazione a rientrare al target”.
Intanto cala a settembre la fiducia dei consumatori (stima flash) dell’Unione Europea: la Commissione europea la vede scendere per il 2’ mese consecutivo, -1,6 punti percentuali, a -18,7 (UE), sotto la sua media a lungo termine.
Macro Usa: le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione sono scesi ai minimi dal gennaio scorso, testimoniando un mercato del lavoro ancora forte. A settembre, la salute della manifattura nell'area di Philadelphia e’ peggiorata, smentendo le previsioni: l’indice, calcolato dalla FED locale, è sceso da 12 a -13,5, contro attese di 0.
Il prezzo del petrolio sembra non avere forza per salire ulteriormente, ma il rialzo vicino al +30% degli ultimi 2 mesi, indotto anche dai tagli annunciati da Russia e Arabia Saudita, potrebbe essere anche “figlio” delle posizioni “lunghe” (in controvalore sono ai massimi da 18 mesi) di chi scommette su ulteriori rialzi dei prezzi.
Il gas naturale, in Europa, non preoccupa piu’. Secondo la Gie, (Associazione tra gli operatori europei delle infrastrutture gas) il livello di riempimento degli stoccaggi italiano sfiora 96,0%, all’incirca come in Olanda (95,8%): la Germania e’ al 94,6%, la Francia al 89,3%.
Senza grandi oscillazioni il prezzo del metano europeo, +0,5% a 39,3 Euro/megawattora sulla piattaforma TTF di Amsterdam: il timore di ammanchi sul mercato globale del gas e’ rientrato dopo che Chevron e i sindacati hanno concordato lo stop agli scioperi negli impianti australiani.
Oggi, 22 settembre, la pubblicazione dell’atteso Indice Pmi di settembre per l’Euro-zona non ha portato grandi sorpese: quello della manifattura e’ sceso a 43,4 punti dai 43,5 punti, ai mimini da 2 mesi.
Quello dei servizi e’ invece cresciuto a 48,4 punti dai 47,9 di agosto, al massimo da 2 mesi e infine, il Pmi composito recupera quota 47,1, dai 46,7 di agosto. Morale: l’economia ristagna, ma non peggiora ulteriormente.
Stamattina le Borse asiatiche hanno chiuso in rialzo sui “rumours” di nuove misure in Cina a sostegno di consumi, investimenti e acquisti immobiliari: Shanghai +1,5%, Shenzhen +1,9%.
Tokio ha chiuso leggermente negativa ma resta vicina ai massimi storici. L’inflazione al consumo (CPI) in Giappone, +3,1% annuo ad agosto, resta sopra l'obiettivo del 2% della Banca centrale (BoJ) per il 17’ mese consecutivo, alimentando la convinzione di molti operatori che la BoJ dovra’ gradualmente abbandonare la sua politica monetaria ultra-espansiva.
Intanto pero’ ieri il Governatore Ueda ha annunciato di lasciare i tassi a breve in territorio negativo, -0,1%, mantenendo inalterata la “curva di controllo” dei rendimenti (YCC, nata a settembre 2016, per “fissare” l’obiettivo del 0% per i titoli governativi a 10 anni).
A fine mattinata (ore 13.30) le borse europee perdono -0,2% medio, con trame operative apatiche. Future su Wall Street leggermente positivi, +0,6%.
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Sp500 al 22.12.22 IpotesiNon sono un consulente finanziario, non è un consiglio finanziario, non è sollecitazione all'investimento.
Grafico a candele mensile.
La quotazione è compresa in un canale ribassista, la rottura del bordo inferiore del canale darebbe accelerazione alla discesa. Nel mese di dicembre 2022 appare iniziato il movimento 3 (di 5 movimenti) di C della correzione ABC di Elliot di tutto il movimento di salita dell'indice.
La quotazione sembra poter dirigersi verso la rialzista dal dic18 o, se rotta, verso la rialzista dal feb16.
Anche l'Rsi sembra potersi dirigere nel grafico mensile in zona 30 punti.
Per mera ipotesi e spunto per monitoraggio si è voluto teorizzare, stante parziali riscontri grafici, un possibile testa spalle in corso, senza impegno di tempistiche e quotazioni.
Tralascio ogni lunga argomentazione, per averne già parlato in alcune analisi precedenti, e ogni disamina su: politica monetaria - quasi mondiale - inasprita (meno massa di soldi in circolazione, dato fondamentale!); sul rialzo dei tassi e sulla comparazione dell'andamento del grafico con le crisi passate (da cui la presente per lo scrivente si dissocia essendo un reset da fine super macrociclo ultra secolare e per aver iniziato la correzione circa un anno e mezzo prima del possibile picco dei tassi); l'aggiornamento delle proiezioni del Dot Plot Chart come uscite dalla riunione FED del dic22; sul bilancio delle banche centrali; sulla quantità e sulla relazione col pil del debito pubblico; il deterioramento dei dati macro; la probabile recessione nel 2023; l'inflazione e le sue conseguenze; la guerra in corso in Ucraina (che pare intensificarsi con invio di armi più pesanti, che comporteranno risposte più pesanti da parte dei Russi e con il ricevimento oggi a Washington di Zelensky), le tensioni geopolitiche (anche su Taiwan) e la crisi energetica in Europa (con l'ingresso dell'inutile market cap al gas visto che ormai le comodity erano scese dai massimi di mar22 e così sarebbero rimaste, se non ancora più basse, come da fasi del ciclo economico, ma che innescheranno la risposta dei russi); le fasi del ciclo economico; come ragionano i fondi in relazione alla gestione del rischio; la spiegazione della correzione di Elliot; i lockdown, il covid e la situazione in Cina.
Il Trend principale per lo scrivente è saldamente ribassista, al netto dei rimbalzi da ipervenduto sul time frame day.
Sul grafico sono evidenziate le medie mobili che come vediamo fanno da supporti dinamici o resistenze dinamiche da monitorare nei vari time frame.
La quotazione si spingerà verso la rialzista in nero dal dic18? arriverà anche alla rialzista in viola dal feb16? Il testa spalle si realizzerà effettivamente? sono ipotesi da non escludere e da monitorare.
Oltre a contare i movimenti ed a seguire le analisi di cui agli argomenti sopra citati, l'importante è seguire i soldi ovvero osservare le decisioni prese dalla FED in politica monetaria (abbiamo visto che con più soldi in circolazione le quotazioni si gonfiano -risk on- e con meno soldi in circolazione le quotazioni si sgonfiano - risk off-) e dove si trova l'inflazione in relazione al target del 2%.
Abbiamo visto che nel 2022 il ciclo economico è entrato nella fase del rallentamento mentre nel 2023 dovrebbe entrare nella fase della contrazione-recessione con capitolazione dei mercati. L'aggiornamento dei Dot Plot Chart di dic22 vede, secondo il mantra più in alto e più a lungo (tralascio la descrizione del veloce e intenso rialzo dei tassi e perchè solitamente si ricorda quanto successe sotto il governatore Fed Paul Volcker), tassi superiori al 5% per tutto il 2023 (anche se i fed fund futures per ora scontano tassi leggermente inferiori al 5% per dic23 e un picco dei tassi a giu23), e dal 2024 in poi un taglio complessivo dei tassi del 1% anno per ciascun anno.
Gold, sedotti e abbandonati?Probabilmente una delle difficoltà che si riscontra approcciandosi al gold è quello di tenere un profilo eccessivamente semplicista proprio dal punto di vista concettuale.
Sono noti alla nausea i collegamenti tra il suo prezzo e l’inflazione da un lato e la generica avversione al rischio dall’altro.
In relazione all’inflazione un equivoco che può sorgere è quello di capire a quale variazione dei prezzi riferirsi. I mercati, è noto, tendenzialmente vivono non nel presente come facciamo noi nel nostro anonimo quotidiano ma sempre con l’attenzione su quello che succederà domani, a volte dopodomani.
Negli USA l’ultimo dato sui prezzi al consumo evidenzia un valore di 6,2%. Si tratta di qualcosa che non si osservava da 31 anni eppure il gold certo è salito ma non ha avuto la reazione che ci si poteva aspettare di fronte a qualcosa che non si vedeva da un terzo di secolo.
A ben vedere la correlazione va stimata non tanto col livello nominale dei prezzi al consumo quanto con i tassi di interesse reali, cioè brutalmente col rendimento di un investimento obbligazionario senza rischio (treasuries) al netto della svalutazione monetaria. Va cioè valutata la capacità di ottenere una crescita del capitale sufficiente a stare dietro all’aumento dei prezzi, cioè ottenere un capitale tra un anno che mi permetterà di acquistare ciò che oggi con esso compro prima di investirlo.
Il concetto complica le cose perché ci obbliga ad occuparci anche di una roba complessa come la stima del livello dei tassi di interesse nominali nel futuro prossimo. Si tratta di una variabile che il FOMC, il braccio armato della FED, ha difficoltà a mettere a fuoco come dimostrano i dot plots rilasciati in occasione delle riunioni periodiche. Figuriamoci cosa può essere a confronto il nostro sforzo di immaginazione.
Per capire se l’inflazione attuale sia alta (ma alta rispetto a cosa?) certamente si può fare riferimento da una parte al cosiddetto effetto base, che sta creando stress aggiuntivo. Cioè, dal marzo 2020 il calo anomalo del livello generale dei prezzi dovuto alla pandemia ha introdotto nel calcolo dell’indice dei prezzi al consumo una serie di dati mensili negativi che non si vedevano da decenni. Si consideri che con l’inflazione si misura, su base mensile, l’incremento percentuale del livello generale dei prezzi e da quello si ottiene una proiezione del tasso annuo.
Ovviamente facendo il confronto coi mesi depressi del 2020 in cui compariva il Covid 19 e che ha prodotto una variazione profondamente negativa della variazione mensile dei prezzi, il tasso annuo di inflazione che si ottiene oggi è anomalmente alto come il 6,2% in America appunto.
Questo i mercati lo sanno ma non sanno ben stimare gli altri effetti indotti sull’inflazione dai colli di bottiglia presenti nei processi produttivi delle aziende che causano minore produzione che non basta per tutti (esempio è la carenza di chip). Inoltre è da considerare il rialzo robusto delle materie prime industriali ed alimentari che ugualmente provocano aumento nella componente variabile della struttura dei costi di produzione delle imprese che come tale è destinata a rientrare quando le cose si normalizzeranno.
Il tutto a condizione che il Covid 19 non riprenda forza sufficiente nel mondo a produrre nuovi lockdown generalizzati il che se da un lato rappresenterebbe un sollievo per il costo delle materie prime dall’altro non risolverebbe quello dei colli di bottiglia nella produzione.
Un’altra variabile, è la stima del comportamento di spesa dei consumatori i quali, soprattutto negli USA, nelle economie con PIL molto dipendenti da essi è da monitorare attentamente e negli USA i dati dicono che gli americani stanno rinviando le spese importanti, segno che credono nella transitorietà del rialzo dei prezzi.
Sempre negli USA un altro elemento che contribuisce a giustificare l’attendismo della FED è la composizione del mercato del lavoro con la difficoltà a fare rientrare in gioco una parte importante delle persone che hanno perso il posto a causa della pandemia e che tuttavia non cercano attivamente un nuovo lavoro.
Questo fenomeno produce una traslazione verso il basso di tutta la struttura del mercato del lavoro con una revisione al rialzo ad esempio della cosiddetta disoccupazione strutturale, per definizione non migliorabile e verso il basso del livello di occupazione che le autorità monetarie ritengono congruo con una risalita dei tassi di interesse. Questo potrebbe tradursi in un anticipo del tapering.
Dopo essersi occupati di tutto questo c’è da fare i conti con la forza del dollaro americano visto che le sue quotazioni sono in dollari e che un aumento di questo rende indirettamente più costoso il suo acquisto sui mercati. Il dollaro viene da un periodo di forza originatosi in coincidenza con le preoccupazioni cominciate a serpeggiare in estate sulla possibile non transitorietà del livello dei prezzi
Un evidente pattern di testa e spalle ribassista ha dato autorevolezza al movimento, rafforzato dalla violazione anche di 1,15 supporto statico importante, anche se non assecondato da volumi coerenti con la figura, in particolare non si è registrato il classico aumento dei volumi che deve accompagnare la rottura della nek line
Tornando al gold, guardando le quotazioni, i massimi del 2011 a 1.921.70 non sono ancora violati.
Ok, è vero che ad agosto abbiamo assistito ad una gita fuori porta oltre i 2.000 dollari ma la figura di doji che ci troviamo di fronte selezionando il time frame mensile sulle nostre piattaforme sta li a ricordarci che è stata una ragazzata, lo scorrazzamento del nostro cane al parco al mattino presto quando preso dalla foga si spinge oltre il limite cui è avvezzo.
Anche sul weekly una lunga candela verde, con volumi in espansione, ci aveva illuso che il break out fosse cosa fatta salvo osservare subito dopo la formazione di una chiara bearish engulfing che, osservata in corrispondenza di un top importante, con estensione dei real body nettamente maggiori rispetto ai precedenti, con un picco di volumi associato alla candela rossa (che segna il top di periodo), ingoia il corpo verde di quella precedente prefigura un molto probabile scenario ribassista. Almeno di breve come si addice ai pattern formati da una, due o comunque poche candele.
Il movimento ribassista che ne è seguito ha trovato argine in area 1.670 corrispondente all’ultimo minimo crescente fatto segnare dai prezzi nel precedente movimento rialzista
Questa circostanza, manuale di Dow alla mano, ha indotto a considerare il movimento come una correzione visto che un trend (quello rialzista) resta in vita finchè non inverte, cioè finchè l’evidenza di un nuovo minimo più basso del precedente pone il germe dell’inversione.
La stessa area corrispondeva ad una correzione del 19% rispetto ai massimi relativi e dunque si trattava di un movimento contenuto entro il limite del 20% generalmente considerato come limite entro cui classificare come correttivo un movimento, anche se personalmente è un concetto che rifiuto perché troppo generico e non contestualizzato.
A rincarare la dose si nota che l’area in questione corrispondeva a un ritracciamento dello 0.23 di Fibonacci del movimento rialzista iniziato dal novembre del 2015 in area 1.050 dollari.
In area 1.670 la tenuta del supporto è avvenuta con la formazione di un doppio minimo che ha, per ora, soddisfatto le aspettative dei traders in termini di ricompensa del rischio assunto visto che sta regalando un reward/risk di 2:1
La correzione di agosto ha permesso la formazione di un nuovo minimo allineato ai precedenti confezionando un triplo minimo in pectore che va monitorato anche perché il completamento della figura avverrebbe con la violazione proprio di area 1.920 che, ricordo, oltre ad essere semplicemente l’ultimo massimo relativo è soprattutto l’area dei massimi assoluti di 10 anni fa.
A questo punto occorre dare un senso al titolo della presente analisi portando in primo piano il comportamento sfuggente che il gold ha tenuto negli ultimi mesi
Infatti una osservazione frequente cui si fa riferimento da almeno un secolo è quello del cosiddetto triplo attraversamento. Si tratta di un filtro per valutare la bontà di una inversione di trend secondo cui la fine di un trend (ribassista nel nostro caso) diviene molto più probabile se conseguente alla violazione di tre trendline ribassiste che hanno compresso i prezzi nell’ultimo movimento.
Si tratta a ben vedere di altrettante seduzioni e quindi illusioni rialziste per i traders che pongono fiducia nell’inversione stessa.
Ora occorre valutare la bontà del movimento rialzista in atto. Innanzitutto il trend di lungo termine (da weekly in su) è rialzista visto che abbiamo massimi e minimi crescenti e che, come detto, l’attuale movimento ribassista per le caratteristiche fin qui mostrate è da classificare come correttivo.
Inoltre lo scenario fondamentale di un'inflazione stabilmente elevata associata alla prudenza delle autorità monetarie che sembrano ritardare l'inizio del rialzo dei tassi stanno mantenendo i rendimenti reali schiacciati, per ora a livelli bassissimi, rafforzando il quadro rialzista del gold.
Per converso non si può ignorare la scarsa partecipazione degli operatori visto che in occasione della violazione della terza trend line rbassista l’istogramma dei volumi non ha avuto alcun sussulto.
Inoltre, sul weekly, per adesso abbiamo una candela dal corpo rosso con associato un livello di volumi leggermente più alto di quello che dovrebbe essere la candela di break out.
A questo punto il campo perfetto dove monitorare i prezzi mi sembra sia quello daily dove possiamo seguire un eventuale movimento di pull back sulla terza trendline appena violata osservando soprattutto la partecipazione del mercato, cioè i volumi. Il livello dove il movimento potrebbe trovare argine è quello dei 1.830 dove oltre a trovare il contatto con la suddetta trendline abbiamo anche il supporto statico offerto da ben quattro tentativi rialzisti fermati tra luglio e settembre scorsi.
In conclusione, un punto fermo mi pare quello di considerare il trend di lungo come rialzista e che la recente accelerazione trova una giustificazione nello stillicidio ugualmente rialzista dei dati mensili sull’inflazione costantemente più alti del consensus degli operatori.
Sul piano tecnico, come visto, non mancano gli elementi che si possono monitorare e che potrebbero salvarci dalla nuova cocente delusione cui potremmo incappare dichiarando senza riserve il nostro amore (acquisto del break out) scambiando una falsa partenza per accettazione tacita della nostra proposta d’amore. Salvo assistere ad un nuovo movimento all’indietro e rimanere vittime dell’ennesima seduzione e abbandono.
Con la beffa del terzo attraversamento.
Analisi polygon settimanale. ENG: Weekly polygon analysisSeguendo le linee di trend e tracciando supporti e resistenze nei prossimi giorni il prezzo raggiungerà quei livelli.
Following the trend lines and plotting supports and resistances in the next few days the price will reach those levels.
BITCOIN EVOLUZIONEENG Evolution of the model presented 3 weeks ago. the scenario in the short term changed with a price rally which however failed to continue over 62k. At the expense of the short term, the average forecast brings us to my trend line which brings the price from the first ath of 2021 to what will probably be the second peak. Also plotted in the chart are numerous ascending triangles and channels that I have been trading on in this time frame!
ITA Evoluzione del modello presentato 3 settimane fa. Lo scenario nel breve termine è cambiato con un rally del prezzo che peró non è riuscito a continuare oltre i 62k. A discapito del breve termine la previsione nel medio ci porta nella mia trend line che porta il prezzo dal primo ath del 2021 all quello che sara probabilmente il secondo picco. Nel grafico sono anche tracciati numerosi triangoli ascendenti e canali su cui ho fatto trading in questo lasso di tempo!
Analisi settimanale del mercato dell'oroAnalisi settimanale del mercato dell'oro: i prezzi dell'oro sono rimbalzati dopo il taglio dei tassi della Fed, rimanendo resilienti nel breve termine
Analisi di mercato
Durante la sessione di contrattazioni statunitense di venerdì (19 settembre), l'oro spot ha recuperato dai minimi, interrompendo una serie di due giorni di perdite e chiudendo in rialzo di circa l'1,12% a 3.685 dollari l'oncia. L'indice del dollaro statunitense si è stabilizzato e ha recuperato dal minimo di 96,22, il punto più basso da febbraio 2022, e attualmente si attesta intorno a 97,62, vicino al massimo degli ultimi cinque giorni.
Mercoledì la Federal Reserve ha annunciato un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, abbassando l'intervallo obiettivo per il tasso sui fondi federali al 4,00%-4,25%, in linea con le aspettative del mercato. In seguito all'annuncio, i prezzi dell'oro sono brevemente saliti a 3.707 dollari l'oncia, un massimo storico. Tuttavia, i guadagni si sono successivamente ridotti a causa di un tono accomodante inferiore alle attese da parte del presidente della Fed Powell, che ha innescato un rimbalzo del dollaro e dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi.
Aspettative di politica monetaria e interpretazione del mercato
Secondo lo strumento FedWatch del CME, il mercato sconta una probabilità del 91% di un altro taglio dei tassi di 25 punti base a ottobre e una probabilità di circa l'80% di un ulteriore taglio dei tassi a dicembre, in linea con le indicazioni del dot plot della Fed per un ulteriore taglio dei tassi di 50 punti base quest'anno. Powell ha sottolineato che questo taglio dei tassi è una misura di "gestione del rischio" volta ad affrontare l'incertezza economica e ha osservato che la politica monetaria non ha un percorso predefinito e che le decisioni future saranno basate sui dati.
Sebbene un dollaro più forte e gli elevati rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi stiano frenando i prezzi dell'oro, le aspettative del mercato di ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed continuano a sostenere l'oro, limitandone il ribasso.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero dell'oro è tornato positivo dopo una serie di ribassi, indicando un pattern di consolidamento di alto livello. La resistenza chiave si trova attualmente a $ 3.707, mentre il supporto si trova a $ 3.613. Si consiglia cautela in questo ampio intervallo. Il grafico settimanale si è discostato dalla sua media mobile a breve termine, richiedendo tempo per il consolidamento, ma il trend più ampio rimane supportato dai fondamentali.
Il grafico a 1 ora mostra che l'oro ha sfondato la sua linea di tendenza ribassista a breve termine, ristabilendo un trend relativamente forte. $ 3.660 si è trasformato da precedente livello di resistenza in supporto, diventando una linea di demarcazione chiave tra rialzisti e ribassisti nel breve termine.
Prospettive di mercato
Si prevede che l'oro manterrà un trend volatile, ma leggermente più forte nel breve termine. Consigliamo di acquistare principalmente sui ribassi, tentando di andare short con una piccola posizione se un rimbalzo incontra resistenza. Si prevede che la resistenza al rialzo si collochi nell'intervallo $ 3.702-$ 3.707, mentre il supporto al ribasso si collocherà nell'intervallo $ 3.660-$ 3.665.
Avvertenza sui rischi
Monitorare attentamente i discorsi dei funzionari della Federal Reserve e la pubblicazione dei dati economici. Qualsiasi modifica alle aspettative di tagli dei tassi potrebbe innescare fluttuazioni significative nei prezzi dell'oro.
25 punti base, la Fed non sorprende i mercati…ma non finisce qui25 punti base, la Fed sorprende… non sorprendendo: ecco perché conta più di quanto sembri
Reazione annoiata al taglio dei tassi ampiamente atteso
Il mercato ha reagito con relativa indifferenza al primo taglio dei tassi d’interesse dell’anno da parte della Fed: una sorpresa sarebbe stata l’assenza di sorprese, poiché tutti si attendevano esattamente l’esito annunciato.
Ieri il FOMC ha ridotto i tassi di 25 punti base, in linea con previsioni che scontavano una probabilità superiore al 95% (una minoranza di analisti sperava in un taglio di 50 punti base). L’orientamento della Fed lascia intravedere altri due interventi quest’anno e una nuova riduzione nel prossimo.
Gli indici hanno reagito senza scosse: il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,57% (circa 260 punti) a quota 46.018,32; il Nasdaq ha perso lo 0,33% (72 punti) fermandosi a 22.261,33; l’S&P 500 è arretrato dello 0,10% a 6.600,35. In sostanza, il FOMC ha deciso che 25 punti base fossero sufficienti: ciò che il mercato si aspettava. La volatilità post-annuncio è rimasta contenuta, con oscillazioni non particolarmente rilevanti.
La calma dei mercati suggerisce un’ulteriore fase di contrattazione piatta, con margini ridotti di guadagno. Progressivamente, gli operatori sembrano destinati a spostare l’attenzione dal timore dei dati sull’inflazione alla solidità del mercato del lavoro.
Proprio l’occupazione è stata citata come principale motivo del taglio: un provvedimento “di gestione del rischio”, ha spiegato Jerome Powell. La crescita dell’occupazione ha rallentato, la disoccupazione è leggermente aumentata, pur restando bassa.
La vera prova sarà oggi: spesso i mercati reagiscono con un certo ritardo a decisioni simili. In ogni caso, la Fed ha offerto ciò di cui i mercati avevano bisogno, non ciò che desideravano. Due ulteriori tagli prima della fine dell’anno alleggerirebbero in modo significativo la pressione sui tassi.
Il taglio di settembre era stato a lungo al centro dell’attenzione: ora è arrivato, ma con effetti molto modesti. Dopo mesi di attesa, la reazione è stata pressoché nulla: l’S&P è sceso dello 0,10%, il Nasdaq dello 0,21%. Un “Fed Day” decisamente anomalo.
Comunicato stampa del FOMC
La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, portando l’intervallo obiettivo al 4,00-4,25% e riaprendo il ciclo di allentamento dopo sei riunioni di pausa. La decisione era attesa, ma la dichiarazione e le nuove proiezioni hanno lasciato spazio a interpretazioni contrastanti, alimentando una volatilità temporanea.
Il FOMC ha rilevato un rallentamento dell’occupazione, un lieve aumento della disoccupazione e rischi crescenti per il mercato del lavoro, mentre l’inflazione resta “moderatamente elevata”. Il voto è stato di 11 a 1, con il neo-nominato governatore Stephen Miran favorevole a un taglio più deciso, di 50 punti base.
Il “dot plot” aggiornato mostra un orientamento più accomodante: 75 punti base di riduzione complessiva per il 2025 (contro i 50 indicati a giugno) e ulteriori 25 nel 2026. Nove dei 19 membri prevedono due tagli nel 2025, sei invece nessuno.
Sul fronte macroeconomico, la Fed ha leggermente rivisto al rialzo le stime di crescita: PIL atteso tra l’1,4 e l’1,7% nel 2025 e fino al 2,1% nel 2026. La disoccupazione dovrebbe stabilizzarsi intorno al 4,4-4,5%, mentre l’inflazione (PCE) è prevista al 3% nel 2025, per scendere gradualmente al 2% entro il 2027-2028.
Nonostante il quadro più favorevole, la Fed ha ribadito l’incertezza e la necessità di monitorare attentamente dati economici, condizioni finanziarie e scenario globale, adattando la politica monetaria in base al suo duplice mandato.
I mercati, però, hanno rapidamente scontato la possibilità di ulteriori tagli già quest’anno: i future sui tassi indicano una probabilità del 94% di un nuovo intervento a ottobre (contro il 72% prima della riunione), segno che gli investitori si aspettano un sostegno più rapido, mentre la Fed mantiene prudenza.
Dopo oscillazioni iniziali, i mercati si sono stabilizzati durante l’intervento di Powell, chiudendo pressoché invariati.
Le parole di Powell
La conferenza stampa ha messo in luce le divisioni interne al FOMC e la delicatezza della posizione di Powell, stretto tra le pressioni di Washington e la volontà di salvaguardare l’indipendenza della Fed.
Secondo il presidente, il taglio riflette uno “spostamento nell’equilibrio dei rischi”: l’inflazione resta elevata, ma il mercato del lavoro mostra segnali di indebolimento. Powell ha inoltre sottolineato la fragilità del settore immobiliare e il rallentamento della crescita del PIL, legato a una spesa dei consumatori meno vivace.
Ha parlato di “taglio di gestione del rischio”, non di un percorso già definito: la politica resterà valutata di riunione in riunione. Powell ha anche richiamato fattori insoliti che influenzano l’economia: lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, il rallentamento dell’immigrazione, la minore partecipazione al mercato del lavoro.
“Non si tratta di una cattiva economia – ha dichiarato – ma il quadro del mercato del lavoro è cambiato e richiede che i tassi vengano riportati verso livelli neutrali”.
Alla chiusura, azioni e Treasury sono rimasti sostanzialmente invariati.
Marco Bernasconi Trading
La Fed muove i fili: azioni in bilico e investitori in allertaWall Street frena: tutti gli occhi puntati sulla Fed e sul prossimo passo
Le azioni arretrano leggermente in vista del taglio dei tassi da parte della Fed
Il mercato appare fiducioso che oggi la Federal Reserve procederà a un taglio dei tassi, ma gli investitori rimangono incerti circa le proiezioni del dot plot per il resto dell’anno. Di conseguenza, i listini hanno registrato un lieve arretramento rispetto ai massimi storici toccati ieri, martedì.
La serie di sei chiusure consecutive ai massimi del NASDAQ è giunta al termine, con un calo dello 0,07% (circa 15 punti) che ha portato l’indice a quota 22.333,96. In controtendenza, Tesla (TSLA) è salita di un ulteriore 2,8%, dopo il +3,6% di lunedì che aveva azzerato le perdite da inizio anno. Bene anche Oracle (ORCL), in crescita dell’1,5%, sulla scia dell’ipotesi che possa avere un ruolo chiave in un accordo su TikTok tra Stati Uniti e Cina.
Parallelamente, l’S&P 500 ha perso lo 0,13% chiudendo a 6.606,76, mentre il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,27% (circa 125 punti) a 45.757,90.
Gli operatori attendevano da mesi la riunione della Fed. I recenti dati sul lavoro, deboli, e quelli sull’inflazione, più moderati del previsto, lasciano intendere che un taglio dei tassi sia pressoché certo. Resta però la domanda: di quale entità sarà la riduzione? E ci saranno ulteriori tagli entro la fine dell’anno?
Un taglio di 50 punti base appare poco probabile, ma non sarebbe inedito: lo scorso settembre, infatti, la Fed inaugurò il ciclo di ribassi proprio con un taglio da 50 punti base, seguito da due da 25 nelle riunioni successive.
In origine, la banca centrale aveva prospettato due riduzioni dei tassi per quest’anno (presumibilmente di 25 punti base ciascuna). Tuttavia, i dati più recenti – inflazione contenuta e mercato del lavoro in rallentamento – hanno alimentato le speculazioni su tre possibili tagli, a settembre, ottobre e dicembre. Non si esclude, tuttavia, che la Fed possa limitarsi a un solo intervento, adottando poi una pausa per valutarne gli effetti.
Vendite al dettaglio
Oscurate dall’attesa per la riunione della Fed, le vendite al dettaglio di agosto hanno sorpreso con un incremento dello 0,6%, triplo rispetto al +0,2% previsto. Anche le vendite al netto delle auto hanno superato le attese (+0,7% contro +0,4%). Particolarmente significativo è stato l’aumento del gruppo di controllo, direttamente collegato al calcolo del PIL, anch’esso pari a +0,7%. Inoltre, i dati dei mesi precedenti sono stati rivisti al rialzo in tutte le principali categorie.
Questi numeri segnalano una domanda interna più solida di quanto stimato, in apparente contrasto con l’idea di un’economia in indebolimento che giustifichi nuovi tagli dei tassi.
Anteprima del FOMC
Mercoledì la Fed dovrebbe tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, portando l’intervallo obiettivo al 4,00-4,25%. Se i mercati danno quasi per scontata questa mossa, ciò che più interessa è capire se la banca centrale confermerà o meno la prospettiva di un percorso più aggressivo di riduzioni entro fine anno.
I contratti futures prezzano la possibilità di tagli multipli, ma nelle proiezioni di giugno la Fed aveva mostrato un sostegno piuttosto limitato a tale scenario.
La conferenza stampa del presidente Jerome Powell sarà quindi osservata con attenzione, alla ricerca di segnali sulla rapidità e sull’entità con cui l’istituto intende procedere. Il rallentamento dell’occupazione e le recenti revisioni al ribasso rafforzano la tesi di ulteriori interventi, ma le preoccupazioni per l’inflazione e i rischi globali restano vive. Con il dollaro ai minimi plurimensili, qualsiasi sfumatura tra cautela e accomodamento potrebbe trasformare la decisione e le parole di Powell in un catalizzatore decisivo per i mercati.
Marco Bernasconi Trading
Analisi tecnica e prospettive per l'oroAnalisi tecnica e prospettive per l'oro: oscillazioni al rialzo in vista della decisione sui tassi di interesse, attenzione a rally e rimbalzo
Analisi fondamentale
Questa settimana verrà annunciata la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse. L'esito avrà un impatto decisivo sul futuro dell'oro:
Si prevede che un taglio dei tassi di 25 punti base innescherà un calo diretto dei prezzi dell'oro.
Un taglio di 50 punti base, superiore alle aspettative, potrebbe spingere i prezzi dell'oro al ribasso dopo un'impennata.
Il sentiment del mercato è cauto in vista della decisione e la volatilità potrebbe ridursi.
Analisi tecnica
Analisi di mercato di ieri
Il trend dell'oro a inizio settimana è stato pienamente in linea con le aspettative, con una continuazione di oscillazioni elevate.
È sceso a 3626 al mattino (4 dollari sotto il livello di supporto di 3630) prima di recuperare rapidamente. Il pattern a martello invertito sul grafico orario segnala chiaramente un rimbalzo.
Ha continuato a consolidarsi durante la sessione di trading europea. Mantenimento del trend volatile di fine settimana scorsa.
Dopo aver superato il livello di resistenza 3656-57, il mercato statunitense ha accelerato al rialzo, raggiungendo un nuovo massimo di 3685.
Segnali tecnici chiave
Segnale di conferma del breakout: una grande candela rialzista sul grafico orario sfonda il livello di resistenza della trendline, seguita da un pullback a conferma del supporto.
Pullback accurato: il grafico a 5 minuti mostra un breakout sopra 3656 seguito da un pullback a 3654-55 (il minimo dell'ultima grande candela rialzista), creando una tipica opportunità di secondo ingresso.
Chiusura forte al mattino presto: il mercato statunitense ha chiuso a un livello elevato dopo una solida performance, indicando un continuo slancio rialzista la mattina successiva.
Aggiornamento dei livelli chiave
Livello di supporto: 3630 (recente rimbalzo del livello aureo di 6,1,8%)
Livelli di resistenza: 3700, 3750 (obiettivo estremo)
Successivo layout strategico
Strategia di trading a breve termine
Posizioni lunghe: è possibile mantenere posizioni lunghe mattutine a 3682-83, con obiettivo a 3700.
Strategia di aumento delle posizioni: si consiglia di aumentare le posizioni in lotti se il prezzo scende di nuovo nel range 3655-60.
Suggerimenti per la gestione del rischio: eseguire ordini stop-loss con decisione se il prezzo scende al di sotto del livello di supporto di 3630, diventando ribassista a breve termine.
Strategia di medio termine
Decisione pre-tasso di interesse: mantenere il range target 3700-3750 e ridurre gradualmente le posizioni lunghe.
Strategia post-decisione:
Taglio del tasso di 25 punti base: Posizione corta diretta
Taglio del tasso di 50 punti base: Posizione corta dopo un'impennata
Obiettivo: l'area 3600-3580 è l'obiettivo principale durante la fase di pullback.
Avviso di trading
La liquidità del mercato potrebbe diminuire e la volatilità potrebbe aumentare prima della decisione sui tassi di interesse di giovedì.
Evitare di inseguire i massimi, in particolare le posizioni lunghe sopra i 3700.
Gestire attentamente le posizioni e riservare fondi per mitigare la volatilità del mercato dopo la decisione.
Prestare molta attenzione alle indicazioni prospettiche e alle variazioni del dot plot nella dichiarazione di decisione.
Avviso sui rischi: l'analisi di cui sopra si basa sulle attuali condizioni di mercato. Si consiglia agli investitori di gestire rigorosamente il rischio e di allocare le posizioni in modo appropriato in base alla propria tolleranza al rischio.
L'oro supererà quota 3.700 il 16 settembre?
I. Fattori chiave (Analisi delle notizie)
Aspettative chiave per la riunione della Fed: Il mercato sta aggiustando le proprie posizioni in previsione della prossima riunione di politica monetaria della Fed. La riunione sta attirando molta attenzione, con il mercato che spera in segnali accomodanti riguardo al futuro andamento dei tassi di interesse (come un rallentamento del ritmo degli aumenti dei tassi o una discussione su tagli dei tassi). Qualsiasi segnale del genere potrebbe ulteriormente far salire i prezzi dell'oro.
Sentiment di mercato e aggiustamenti delle posizioni: In vista di importanti eventi di rischio (la riunione della Fed), gli investitori hanno aggiustato le proprie posizioni, con alcune coperture di posizioni corte e posizioni lunghe-corte che hanno contribuito all'aumento dei prezzi dell'oro.
II. Analisi tecnica
Grafico giornaliero - Rimane un pattern forte:
Media mobile: I prezzi dell'oro rimangono al di sopra della media mobile a 5 giorni, un indicatore chiave di forza a breve termine. Finché questo livello di supporto non verrà effettivamente infranto (prezzo di chiusura giornaliero al di sotto della media mobile a 5 giorni), le prospettive tecniche sono rialziste, con il potenziale per ulteriori guadagni verso nuovi massimi storici. Supporto di riserva: anche se i prezzi dell'oro dovessero ritirarsi, la media mobile a 10 giorni in rialzo fornirà un solido supporto secondario. Un primo tocco o rottura di questa media mobile è generalmente considerato un'opportunità di acquisto.
Grafico a 4 ore - Consolidamento a un livello elevato, pronto per un breakout:
Pattern: il grafico a candele converge con le medie mobili a breve termine (5 giorni, 10 giorni e 22 giorni), indicando un pattern di consolidamento di alto livello.
Indicatori tecnici: l'indicatore MACD sta correggendo verso l'asse zero. Da una prospettiva tecnica, un nuovo trend rialzista unilaterale inizia spesso vicino all'asse zero e l'attuale consolidamento può essere visto come un momento di creazione per il prossimo breakout.
III. Posizioni chiave e strategie di trading
Resistenza superiore:
Resistenza a breve termine: $ 3.700-3.710/oz
Resistenza forte chiave: $ 3.690-3.695/oz
Supporto inferiore:
Supporto a breve termine: $ 3.660/oz
Supporto forte chiave: $ 3.650/oz
IV. Strategie operative complete e raccomandazioni
Strategia principale: la strategia principale è quella di acquistare sui ribassi ai livelli inferiori, integrata dalla vendita sui rimbalzi ai livelli superiori. In vista della decisione della Fed, si prevede che il mercato rimarrà forte e potrebbe persino raggiungere nuovi massimi.
Operazioni specifiche:
Strategia a lungo termine: quando i prezzi dell'oro tornano verso l'area di supporto 3660-3650, considerate questa una buona opportunità di acquisto in fase di ribasso. Impostate uno stop-loss sotto i 3650, puntando all'area 3685-3700. Strategia short: quando i prezzi dell'oro rimbalzano verso la forte area di resistenza di 3700-3710 e mostrano segnali di resistenza (come ombre superiori o pattern candlestick ribassisti), prova una posizione long su piccola scala con uno stop-loss rigoroso, puntando all'area 3680-3660.
Avvertenza sui rischi:
Evita di inseguire i prezzi in rialzo e di vendere quelli in ribasso. Il mercato attuale è a un livello elevato, con una volatilità elevata, e il rischio di inseguire gli ordini è estremamente elevato.
Concentrati sui risultati della riunione della Fed: la prossima riunione della Fed, il dot plot e la conferenza stampa di Powell saranno i catalizzatori più importanti che determineranno la prossima direzione dell'oro. Qualsiasi dichiarazione inaspettata "hawkish" o "dovish" potrebbe causare gravi fluttuazioni di mercato.
Report sulla strategia di trading dell'oro del 16 settembre:
I. Punti di vista principali
Le strutture tecniche giornaliere e a 4 ore dell'oro mostrano un significativo andamento rialzista, avendo raggiunto un massimo storico. Il trend principale è rialzista, ma l'RSI a breve termine è ipercomprato e, di fronte al rischio di una decisione della Federal Reserve, la volatilità del mercato potrebbe intensificarsi. Strategicamente, dovremmo dare priorità agli acquisti sui ribassi e seguire il trend. Evitate di inseguire i massimi e preparatevi a un potenziale pullback innescato da una decisione aggressiva della Fed.
II. Riepilogo dell'analisi tecnica
Grafico giornaliero:
Trend: Forte trend rialzista, con una candela rialzista di medie dimensioni che rompe il massimo precedente. Il sistema delle medie mobili mostra un andamento rialzista standard. Supporto chiave:
Supporto primario: 3655 (media mobile a 5 giorni attuale)
Supporto secondario: 3620 (media mobile a 10 giorni)
Livello di divisione rialzista-ribassista: 3613. Se il prezzo si mantiene al di sopra di questo livello, il trend rialzista rimane intatto.
Resistenza chiave:
Resistenza primaria: 3695 (limite superiore del canale ascendente)
Obiettivi di rottura: 3715, 3722
Avvertenza sul rischio: l'RSI è in zona di ipercomprato sopra 70, suggerendo un pullback tecnico.
Grafico a quattro ore:
Struttura delle onde: Confermata la terza onda del trend rialzista a cinque onde, con un forte slancio. Supporto chiave:
Supporto primario: 3674 (precedente massimo livello di inversione)
Supporto minore: 3656/57
Limite rialzista/ribassista a breve termine: 3626. Finché questo livello non verrà rotto, la strategia rialzista a breve termine rimarrà invariata.
III. Strategia e piano di trading
(Pre-decisione della Federal Reserve - Breve termine)
Strategia principale: acquistare a livelli bassi, entrando nel mercato a lotti in base al supporto.
Zona di ingresso: aprire posizioni lunghe a lotti nell'intervallo 3656-3665.
Stop-loss: sotto 3646 (o sotto 3656) per garantire disciplina nel trading.
Aree Target:
Primo Target: 3685 - 3690
Secondo Target (dopo un breakout): 3700 - 3715
(Trading a breve termine in controtendenza, mantieni sempre una posizione piccola!)
Aggressiva: prova una piccola posizione short nell'area 3685-3690, con uno stop loss di 8 pip, puntando a 3665-3655.
Tipo conservativo: attendi che il prezzo testi l'area 3700-3705 prima di piazzare ordini short in lotti, scommettendo su pullback tecnici o ribassi event-driven.
Piano di trading:
Valuta la possibilità di realizzare profitti sulle posizioni long prima della decisione o di un breakout.
Monitora attentamente le reazioni dei prezzi. Se si verificano segnali di breakout o di calo diretto, sposta la tua attenzione sulle opportunità di short a livelli più alti, puntando ai livelli di supporto giornalieri (3655, 3620).
IV. Avvertenze sui rischi principali
Rischio legato alla politica della Federal Reserve: questa decisione è la variabile più importante. L'attenzione principale non è se ci sarà o meno un taglio dei tassi, ma piuttosto la formulazione della dichiarazione di politica, le proiezioni del dot plot sul percorso dei futuri tagli dei tassi e il tono del discorso di Powell. Qualsiasi accenno di "aggressività" potrebbe pesare sui prezzi dell'oro.
Rischio legato agli eventi politici: le agende politiche, come le nomine del Consiglio di Amministrazione della Fed, potrebbero innescare una volatilità inaspettata del mercato.
V. Riepilogo e gestione del rischio
Tendenza chiave odierna: ci si aspetta un forte consolidamento a livelli elevati prima della decisione, con la possibilità di un ulteriore movimento al rialzo. L'operazione consiste principalmente nell'andare long quando il prezzo scende di nuovo al supporto chiave, ma tutte le posizioni devono essere ben controllate dal rischio prima di eventi importanti.
Controllo del rischio:
Stop-loss rigoroso: è necessario impostare uno stop-loss per tutte le operazioni per evitare un'inversione unilaterale nel mercato degli eventi. Mantieni una posizione leggera: la volatilità aumenta nel periodo che precede l'evento, quindi assicurati di ridurre la tua posizione per controllare il rischio.
Wall Street positiva, Fed e oro sotto i riflettoriBORSE INFINITE
Lunedì le azioni statunitensi hanno chiuso in rialzo, con l'S&P 500 in crescita dello 0,5%, il Nasdaq dello 0,9% e il Dow Jones dello 0,1%, in attesa della decisione di politica monetaria della Fed.
I mercati hanno pienamente scontato un taglio di 25 punti base al tasso sui fondi federali, lasciando tuttavia una piccola possibilità a una riduzione più consistente di 50 punti base. Gli investitori si aspettano che i tagli proseguano fino alla fine dell’anno.
Sul fronte societario, le azioni Tesla sono balzate di quasi il 7% dopo le notizie secondo cui Elon Musk avrebbe acquistato titoli del produttore di veicoli elettrici per circa 1 miliardo di dollari la scorsa settimana.
Al contrario, Nvidia ha perso circa l’1,5% dopo che le autorità di regolamentazione cinesi hanno dichiarato che l’azienda avrebbe violato le leggi antitrust con l’accordo del 2020 per l’acquisizione di Mellanox Technologies.
Texas Instruments ha ceduto il 3,8% dopo l’avvio di un’indagine antidumping da parte della Cina contro alcuni produttori statunitensi di chip analogici.
Sul fronte commerciale, Stati Uniti e Cina si sono incontrati a Madrid. Il presidente Trump ha dichiarato che le discussioni sono andate “molto bene” e che parlerà con Xi Jinping venerdì.
ASIA
Stanotte, la maggior parte dei listini asiatici ha registrato un rialzo, seguendo l’andamento positivo di Wall Street. L’ottimismo è stato alimentato dalle dichiarazioni di Trump, fiducioso sull’esito dei colloqui commerciali con la Cina a Madrid.
Trump e il presidente cinese Xi Jinping si incontreranno venerdì per finalizzare l’accordo. Il mercato sconta tre rialzi da qui a fine anno, anche se non si esclude che possano essere solo due, per un totale di 50 punti base.
VALUTE
Nel mercato valutario, prosegue la lenta e costante salita dell’EUR/USD, che si avvicina alla resistenza chiave di 1,1790. Il superamento di questo livello potrebbe spingere i prezzi verso quota 1,1830.
La sterlina mostra un andamento simile, mentre il USD/JPY si avvicina all’area di 146,20–150,00.
Il dollaro perde quota, nonostante le ragioni macroeconomiche non siano così negative. È vero che sconta un rallentamento evidente del mercato del lavoro statunitense, ma anche Europa e Regno Unito affrontano difficoltà.
In Francia non è ancora stato formato un governo, mentre in Germania la bilancia commerciale mostra un netto peggioramento. Tuttavia, si tratta più di una debolezza del dollaro che di una forza dell’euro o delle altre valute.
DATI USA
L’indice manifatturiero Empire State di New York è sceso a -8,7 a settembre 2025, il livello più basso degli ultimi tre mesi, rispetto all’11,9 di agosto e alle previsioni di 5.
La lettura indica un lieve calo dell’attività manifatturiera nello Stato di New York, con nuovi ordini e spedizioni in forte flessione. Le scorte sono diminuite leggermente per il secondo mese consecutivo, mentre l’occupazione è rimasta stabile. La settimana lavorativa media ha registrato una lieve contrazione.
TREASURIES
Il rendimento dei titoli del Tesoro statunitensi a 10 anni è sceso sotto il 4,05% all’inizio della settimana, avvicinandosi ai minimi di aprile, in attesa della decisione della Federal Reserve.
I mercati hanno pienamente scontato un taglio di 25 punti base dei Fed Funds previsto per domani, lasciando aperta una piccola possibilità a una riduzione più ampia di 50 punti base, in seguito ai recenti dati che mostrano un netto raffreddamento del mercato del lavoro.
L’attenzione sarà rivolta anche alle proiezioni macroeconomiche aggiornate della Fed, in particolare alle prospettive sui tassi di interesse. Gli investitori si aspettano che i tagli proseguano fino alla fine dell’anno.
Sarà monitorata anche la divisione dei voti, dato che il FOMC non si è diviso in tre parti dal 2019. Gli operatori osservano inoltre se Stephen Miran verrà confermato governatore della Fed in tempo per la riunione.
ORO SENZA FRENI
L’oro ha raggiunto un nuovo massimo storico, superando i 3.689 dollari l’oncia, sostenuto dall’indebolimento del dollaro statunitense in vista della riunione di due giorni della Federal Reserve che inizia oggi.
I mercati si aspettano ampiamente un taglio dei tassi di 25 punti base mercoledì, il primo da dicembre, con crescenti aspettative che il ciclo di allentamento possa estendersi fino al prossimo anno.
L’attenzione sarà rivolta alle proiezioni economiche della Fed, incluso il dot plot, e alla conferenza stampa del presidente Jerome Powell, per ottenere indicazioni sul futuro percorso di politica monetaria.
La riunione si svolge in un momento di tensione tra l’amministrazione e la banca centrale, con una controversia legale sulla leadership della Fed e gli sforzi del presidente Trump che influenzano le decisioni di politica monetaria.
Nel frattempo, i dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale negli Stati Uniti, previsti per oggi, rappresentano il market mover più rilevante.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Ultime previsioni e analisi sull'oro per il 15 settembre:
I. Punto di vista fondamentale
Si prevede che il mercato dell'oro rimarrà volatile e relativamente forte a livelli elevati la prossima settimana (soprattutto prima della decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse). Il trend rialzista rimane intatto, ma sussiste il rischio di una correzione tecnica a breve termine. L'attenzione del mercato sarà interamente rivolta alla decisione della Fed sui tassi di interesse e alle successive indicazioni di politica monetaria, che potrebbero determinare se i prezzi dell'oro raggiungeranno nuovi massimi o subiranno una profonda correzione.
II. Analisi fondamentale
Aspettative di un taglio dei tassi più consistente (principale fattore rialzista):
Fattore chiave: i recenti dati economici statunitensi, in particolare i dati sul mercato del lavoro (un forte aumento delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, dati deboli sulle buste paga non agricole e revisioni al ribasso dei dati storici sull'occupazione), hanno rafforzato le aspettative del mercato che la Fed stia per iniziare un ciclo di tagli dei tassi.
Logica di mercato: le aspettative di un taglio dei tassi hanno portato a un indebolimento del dollaro USA e a rendimenti più bassi dei titoli del Tesoro USA, riducendo il costo opportunità di detenere oro non fruttifero e aumentandone significativamente l'attrattiva. Questa è la ragione fondamentale che ha spinto i prezzi dell'oro al rialzo per quattro settimane consecutive, raggiungendo un nuovo massimo storico.
Evento chiave della prossima settimana: la decisione della Fed sui tassi di interesse (Incertezza chiave):
Il mercato ha ampiamente scontato l'aspettativa di un "primo taglio dei tassi" la prossima settimana. La chiave della decisione non sta nell'eventualità di tagliare o meno i tassi di interesse, ma nel "dot plot" della Fed e nel Riassunto delle Proiezioni Economiche (SEP).
Scenario potenzialmente rialzista: se la Fed invia chiari segnali accomodanti (come la conferma di un percorso di molteplici tagli dei tassi quest'anno), i prezzi dell'oro potrebbero impennarsi direttamente e superare i massimi storici.
Scenario potenzialmente ribassista: se la Fed assumesse una posizione aggressiva (ad esempio, esprimendo preoccupazione per l'inflazione, suggerendo un ritmo più lento di tagli dei tassi), ciò potrebbe portare a un mercato "realizzazione delle aspettative, esaurimento delle notizie positive", innescando prese di profitto su larga scala e una profonda correzione dei prezzi dell'oro.
III. Analisi tecnica
Grafico giornaliero - Trend rialzista
Mercato rialzista intatto: i prezzi dell'oro si muovono al di sopra di tutte le principali medie mobili (MA), e le MA sono in perfetto allineamento rialzista, fornendo un forte supporto al trend.
Supporto chiave: il livello di $ 3.600 si è trasformato da resistenza a supporto chiave. Un ulteriore supporto si trova nell'area $ 3.550-3.530 (vicino al livello di MA20 e alla precedente zona di consolidamento).
Obiettivo e rischio: i pattern tecnici supportano un movimento verso prezzi più alti, ma attenzione alle inversioni guidate dalle notizie.
Grafico a 4 ore - Attenzione al rischio di pullback a breve termine.
Segnale di divergenza: l'indicatore MACD potrebbe formare un death cross, un segnale di avvertimento che il momentum rialzista si sta indebolendo e divergendo dal massimo storico, suggerendo la necessità di una correzione tecnica a breve termine.
Supporto a breve termine: l'area 3630-3625 è la prima linea di difesa chiave per i rialzisti nel breve termine. Se infranta, è possibile un ulteriore pullback verso l'area 3600-3580 (l'intersezione tra la media mobile a 4 ore (MA60) e la media mobile a 5 giornaliera).
Resistenza a breve termine: l'area 3655-3660 rappresenta una resistenza immediata, mentre il massimo storico di 3674 rappresenta un forte livello di resistenza psicologica.
IV. Raccomandazioni sulla strategia di trading
Approccio generale: in vista della decisione della Fed, il mercato potrebbe essere cauto, con prevalenza di fluttuazioni di alto livello. In termini operativi, è opportuno essere cauti nell'inseguire prezzi elevati, predisporre principalmente ordini lunghi dopo un pullback e provare a vendere allo scoperto con una posizione leggera ai livelli di resistenza chiave.
Strategia Long (Long sui ribassi):
Zona Long Ideale: Dopo un pullback verso il range di supporto 3630-3625 e la stabilizzazione, si consideri una posizione long leggera.
Zona Long Conservativa: Se il pullback si intensifica, si cerchino opportunità di acquisto sui ribassi nel range 3600-3580.
Obiettivo: Obiettivo 3650 o 3660. Dopo un breakout, si mantenga e si punti a nuovi massimi.
Stop Loss: Posizionare 6-8 $ al di sotto del livello di ingresso.
Strategia Short (Short sui massimi):
Opportunità: Se il rimbalzo verso il range di resistenza 3655-3660 ristagna, o se il prezzo ritesta i massimi storici 3670-3674 e non riesce a sfondare, si consideri una posizione short leggera. Obiettivo: Obiettivo 3640 o 3630.
Stop-Loss: Posizionarsi sopra 3675.
Nota: Questa strategia è pensata solo per i pullback tecnici ed è un'operazione contrarian a breve termine. Mantenere una posizione leggera e uno stop-loss rigoroso.
5. Avvertenze sui rischi principali
Rischio decisionale della Federal Reserve: Questa è la principale fonte di incertezza la prossima settimana e potrebbe innescare una significativa volatilità del mercato. Assicuratevi di gestire le vostre posizioni con attenzione.
Rischio di svendita tecnica: I prezzi dell'oro sono aumentati significativamente quest'anno, accumulando significative prese di profitto. Qualsiasi interruzione potrebbe innescare una svendita tecnica, portando a una correzione maggiore del previsto.
Ultime previsioni e analisi sull'oro per il 15 settembre:
I. Punto di vista fondamentale
Si prevede che il mercato dell'oro rimarrà volatile e relativamente forte a livelli elevati la prossima settimana (soprattutto prima della decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse). Il trend rialzista rimane intatto, ma sussiste il rischio di una correzione tecnica a breve termine. L'attenzione del mercato sarà interamente rivolta alla decisione della Fed sui tassi di interesse e alle successive indicazioni di politica monetaria, che potrebbero determinare se i prezzi dell'oro raggiungeranno nuovi massimi o subiranno una profonda correzione.
II. Analisi fondamentale
Aspettative di un taglio dei tassi più consistente (principale fattore rialzista):
Fattore chiave: i recenti dati economici statunitensi, in particolare i dati sul mercato del lavoro (un forte aumento delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, dati deboli sulle buste paga non agricole e revisioni al ribasso dei dati storici sull'occupazione), hanno rafforzato le aspettative del mercato che la Fed stia per iniziare un ciclo di tagli dei tassi.
Logica di mercato: le aspettative di un taglio dei tassi hanno portato a un indebolimento del dollaro USA e a rendimenti più bassi dei titoli del Tesoro USA, riducendo il costo opportunità di detenere oro non fruttifero e aumentandone significativamente l'attrattiva. Questa è la ragione fondamentale che ha spinto i prezzi dell'oro al rialzo per quattro settimane consecutive, raggiungendo un nuovo massimo storico.
Evento chiave della prossima settimana: la decisione della Fed sui tassi di interesse (Incertezza chiave):
Il mercato ha ampiamente scontato l'aspettativa di un "primo taglio dei tassi" la prossima settimana. La chiave della decisione non sta nell'eventualità di tagliare o meno i tassi di interesse, ma nel "dot plot" della Fed e nel Riassunto delle Proiezioni Economiche (SEP).
Scenario potenzialmente rialzista: se la Fed invia chiari segnali accomodanti (come la conferma di un percorso di molteplici tagli dei tassi quest'anno), i prezzi dell'oro potrebbero impennarsi direttamente e superare i massimi storici.
Scenario potenzialmente ribassista: se la Fed assumesse una posizione aggressiva (ad esempio, esprimendo preoccupazione per l'inflazione, suggerendo un ritmo più lento di tagli dei tassi), ciò potrebbe portare a un mercato "realizzazione delle aspettative, esaurimento delle notizie positive", innescando prese di profitto su larga scala e una profonda correzione dei prezzi dell'oro.
III. Analisi tecnica
Grafico giornaliero - Trend rialzista
Mercato rialzista intatto: i prezzi dell'oro si muovono al di sopra di tutte le principali medie mobili (MA), e le MA sono in perfetto allineamento rialzista, fornendo un forte supporto al trend.
Supporto chiave: il livello di $ 3.600 si è trasformato da resistenza a supporto chiave. Un ulteriore supporto si trova nell'area $ 3.550-3.530 (vicino al livello di MA20 e alla precedente zona di consolidamento).
Obiettivo e rischio: i pattern tecnici supportano un movimento verso prezzi più alti, ma attenzione alle inversioni guidate dalle notizie.
Grafico a 4 ore - Attenzione al rischio di pullback a breve termine.
Segnale di divergenza: l'indicatore MACD potrebbe formare un death cross, un segnale di avvertimento che il momentum rialzista si sta indebolendo e divergendo dal massimo storico, suggerendo la necessità di una correzione tecnica a breve termine.
Supporto a breve termine: l'area 3630-3625 è la prima linea di difesa chiave per i rialzisti nel breve termine. Se infranta, è possibile un ulteriore pullback verso l'area 3600-3580 (l'intersezione tra la media mobile a 4 ore (MA60) e la media mobile a 5 giornaliera).
Resistenza a breve termine: l'area 3655-3660 rappresenta una resistenza immediata, mentre il massimo storico di 3674 rappresenta un forte livello di resistenza psicologica.
IV. Raccomandazioni sulla strategia di trading
Approccio generale: in vista della decisione della Fed, il mercato potrebbe essere cauto, con prevalenza di fluttuazioni di alto livello. In termini operativi, è opportuno essere cauti nell'inseguire prezzi elevati, predisporre principalmente ordini lunghi dopo un pullback e provare a vendere allo scoperto con una posizione leggera ai livelli di resistenza chiave.
Strategia Long (Long sui ribassi):
Zona Long Ideale: Dopo un pullback verso il range di supporto 3630-3625 e la stabilizzazione, si consideri una posizione long leggera.
Zona Long Conservativa: Se il pullback si intensifica, si cerchino opportunità di acquisto sui ribassi nel range 3600-3580.
Obiettivo: Obiettivo 3650 o 3660. Dopo un breakout, si mantenga e si punti a nuovi massimi.
Stop Loss: Posizionare 6-8 $ al di sotto del livello di ingresso.
Strategia Short (Short sui massimi):
Opportunità: Se il rimbalzo verso il range di resistenza 3655-3660 ristagna, o se il prezzo ritesta i massimi storici 3670-3674 e non riesce a sfondare, si consideri una posizione short leggera. Obiettivo: Obiettivo 3640 o 3630.
Stop-Loss: Posizionarsi sopra 3675.
Nota: Questa strategia è pensata solo per i pullback tecnici ed è un'operazione contrarian a breve termine. Mantenere una posizione leggera e uno stop-loss rigoroso.
5. Avvertenze sui rischi principali
Rischio decisionale della Federal Reserve: Questa è la principale fonte di incertezza la prossima settimana e potrebbe innescare una significativa volatilità del mercato. Assicuratevi di gestire le vostre posizioni con attenzione.
Rischio di svendita tecnica: I prezzi dell'oro sono aumentati significativamente quest'anno, accumulando significative prese di profitto. Qualsiasi interruzione potrebbe innescare una svendita tecnica, portando a una correzione maggiore del previsto.
Wall Street vola, attesa per la Fed e tensioni globaliWALL STREET NON SMETTE DI STUPIRE
Wall Street ha chiuso venerdì in rialzo, con l'S&P 500 appena sotto lo zero, ma dopo aver registrato un nuovo massimo storico durante la sessione USA. Il Dow Jones, invece, ha segnato un leggero calo (-0,59%), mentre il Nasdaq 100 ha toccato nuovi massimi, chiudendo a +0,42%.
Il Nasdaq è salito dello 0,4%. Il comparto tecnologico è stato trainato da un balzo del 7,4% di Tesla e da un guadagno dell'1,7% di Microsoft, dopo che l’azienda ha evitato una potenziale multa antitrust dell’UE, sostenendo l’intero settore.
I titoli tecnologici e dei beni di consumo discrezionali hanno sovraperformato, mentre i settori dei materiali e dell’assistenza sanitaria sono rimasti indietro.
Gli investitori hanno interpretato, ancora una volta, i deboli dati sull’occupazione come segnali di un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, attesa alla decisione di mercoledì prossimo.
Gli operatori scontano ampiamente un taglio di 25 punti base alla riunione del 17 settembre, con una piccola possibilità di una riduzione più ampia di mezzo punto, alla luce degli attuali dati economici.
Nel corso della settimana, l’S&P 500 ha guadagnato l’1,6%, segnando la sua migliore performance dall’inizio di agosto. Il Nasdaq è salito del 2% e il Dow Jones ha avanzato dell’1,1%, registrando il suo primo guadagno settimanale in tre settimane.
ATTESA PER LA FED
Le decisioni di politica monetaria saranno al centro dell’attenzione questa settimana, mentre le autorità si confrontano con l’incertezza su crescita, debito e commercio.
La Federal Reserve sarà il principale catalizzatore, soprattutto per quanto riguarda le proiezioni economiche (dot plot). Ma c’è attesa anche per le decisioni di BoJ, BoE e BoC, oltre che per quelle di paesi emergenti come Brasile, Sudafrica e Indonesia.
Nel frattempo, i funzionari di Stati Uniti e Cina si incontreranno per proseguire le discussioni sui dazi.
Sul fronte macroeconomico, le vendite al dettaglio e la produzione industriale statunitensi misureranno il sentiment dei consumatori e la reazione delle industrie alle tariffe doganali.
Saranno inoltre pubblicati i dati sull’inflazione di Regno Unito, Canada, Giappone e Sudafrica, oltre alle bilance commerciali di Eurozona, India, Giappone e Australia.
Infine, la pubblicazione mensile dei dati della Cina offrirà aggiornamenti sulla maggiore economia asiatica.
VALUTE
Il cambio EUR/USD resta sopra quota 1,1700, ma non riesce a superare le resistenze chiave poste a 1,1790 e 1,1830. La perdita di momentum e il declassamento del rating sovrano della Francia da AA- ad A+ hanno indebolito la moneta unica, che rischia di scendere verso i supporti a 1,1660 e 1,1550.
La tendenza rimane rialzista, ma finché non verranno superati i livelli chiave, il momentum potrebbe perdere intensità.
Il cambio GBP/USD (Cable) si mantiene sopra 1,3550, con possibile target a 1,3780. Il USD/JPY resta stabile nel range tra 146,20 e 149,00.
Le valute oceaniche sono in recupero contro il dollaro, ma restano sotto le aree cruciali di 0,6700 per l’AUD e 0,6000 per il NZD.
Il USD/CAD mostra massimi decrescenti, ma non ha ancora violato i supporti statici in area 1,3830.
I cross risk-on/risk-off come EUR/AUD ed EUR/NZD iniziano a distribuire, con obiettivi rispettivamente a 1,7250 e 1,9952.
DATI USA
Il sentiment dei consumatori rilevato dall’Università del Michigan è sceso a 55,4 a settembre 2025, in calo rispetto al 58,2 di agosto e ben al di sotto delle attese di 58.
Si tratta del secondo calo mensile consecutivo, che porta il sentiment al livello più basso da maggio, con flessioni più marcate tra le famiglie a basso e medio reddito.
Le condizioni di acquisto di beni durevoli sono migliorate, ma altre componenti si sono indebolite a causa delle crescenti preoccupazioni per le condizioni aziendali, l’occupazione e l’inflazione.
L’indice delle condizioni correnti è peggiorato a 61,2 da 61,7, mentre l’indicatore delle aspettative è sceso a 51,8 da 55,9.
Le aspettative di inflazione per l’anno successivo sono rimaste stabili al 4,8%, mentre quelle a cinque anni sono aumentate per il secondo mese consecutivo, salendo al 3,9% dal 3,5%.
FITCH DECLASSA LA FRANCIA
Venerdì, Fitch Ratings ha declassato il rating sovrano della Francia da AA- ad A+, citando le turbolenze politiche e l’aumento del debito.
Il downgrade è arrivato pochi giorni dopo le dimissioni di François Bayrou da Primo Ministro, in seguito alla sconfitta subita durante il voto di fiducia parlamentare sul bilancio.
Il nuovo rating, il più basso mai assegnato da una grande agenzia alla Francia, prevede comunque un outlook stabile.
Questa settimana, il Presidente Macron ha nominato Sébastien Lecornu, conservatore lealista, per formare un nuovo governo, dopo che i legislatori hanno estromesso Bayrou in un voto di fiducia sulla sua proposta di taglio al bilancio da 44 miliardi di euro (52 miliardi di dollari).
Il rating di Standard & Poor’s per la Francia è attualmente AA- con outlook negativo. Moody’s ha valutato la Francia ad Aa3 con outlook stabile.
LA RUSSIA TAGLIA I TASSI
La Banca Centrale Russa ha tagliato il tasso di riferimento di 100 punti base, portandolo al 17% nella riunione di settembre.
Si tratta del terzo taglio consecutivo, sebbene più contenuto rispetto alle attese di mercato, che prevedevano una riduzione di 200 punti base.
La decisione segna una riduzione complessiva di 400 punti base dai massimi storici del 21%.
Il board ha osservato che le condizioni monetarie si sono allentate nel corso dell’anno, ma restano sufficientemente restrittive per contrastare l’inflazione, che si è mantenuta sopra il 4% per oltre due anni.
Gli ultimi dati mostrano che la crescita annua dei prezzi è scesa all’8,1%, il livello più basso da oltre un anno.
Tuttavia, i consumi interni hanno registrato una leggera accelerazione, mentre i rischi pro-inflazione prevalgono nel breve termine, a fronte di un deterioramento delle ragioni di scambio.
DATI CINA
La produzione industriale cinese è cresciuta del 5,2% su base annua ad agosto 2025, in calo rispetto al 5,7% di luglio e al di sotto delle attese del 5,8%.
Si tratta dell’aumento più debole da agosto 2024, frenato da una crescita più lenta dell’attività manifatturiera e della produzione di elettricità, riscaldamento, gas e acqua, a causa di una domanda interna debole.
La produzione mineraria ha continuato a crescere costantemente, con un incremento del 5,1% rispetto al 5,0% di luglio.
Nel settore manifatturiero, 31 dei 41 principali comparti hanno registrato una crescita, tra cui automotive, computer, comunicazioni e cantieristica navale.
Nei primi otto mesi dell’anno, la produzione industriale è aumentata del 6,2%. Su base mensile, l’incremento è stato dello 0,37%.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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🌞 Buongiorno a tutti 🌞
cosa succederà oggi durante nfp?
come cambierà il mercato?
il cambio struttura weekly short verra mantenuto e andremo verso punti piu bassi? oppure seguira ancora l'allineamento daily long ?
ieri in live siamo riusciti a prenderci 250 pips di rialzo post news,
oggi le cose si complicano.
L’oro resta ben supportato da un mercato del lavoro USA in raffreddamento e da una situazione fiscale e commerciale che punta verso disavanzi più ampi. I dati recenti mostrano un netto calo nell’occupazione: le offerte JOLTS calano da 5 mesi, l’ADP di giugno ha registrato un calo a sorpresa di 33.000 posti nel settore privato, e la media trimestrale della crescita occupazionale è ormai quasi piatta. Tuttavia, la crescita dei salari resta sopra il 4% annuo, segnalando che le pressioni sui costi per la Fed sono ancora presenti.
Su questo sfondo di debolezza nel lavoro, le dinamiche politiche attuali favoriscono l’inflazione e pesano sul dollaro. L’approvazione al Senato di un maxi-pacchetto fiscale da 3.900 miliardi di dollari implica più emissioni di Treasury, mentre la minaccia dell’amministrazione di imporre dazi del 30% sulle importazioni dal Giappone (se non ci saranno “mini-accordi” entro il 9 luglio) riapre il fronte del rischio commerciale. Il quadro complessivo rafforza il tema dei “twin deficits” (fiscale + commerciale), storicamente favorevole all’oro e negativo per il dollaro.
⚠️ Punti chiave
-Mercato del lavoro in frenata. Secondo mese debole per l’ADP: l’NFP anticipato a domani (per via della festività) potrebbe sorprendere ancora al ribasso.
-Reazione tassi > proiezioni Fed.
I trader ignorano il dot-plot aggressivo di giugno e si concentrano sui dati reali.
I future sui Fed Funds prezzano ora 75 punti base di tagli entro dicembre.
-Nubi fiscali e commerciali.
Il piano fiscale approvato e la minaccia di dazi su Tokyo spingono verso un dollaro più debole e una curva dei rendimenti più inclinata. Questo sostiene l’acquisto su debolezza di materie prime e titoli “value”.
in base all'uscita dei dati nfp valutero posizionamento,
se dati molto inferiori mi posso aspettare gold long, con probabile fake short to long.
con dati nfp molto elevati mi aspetto un gold debole quindi andrei a valutare degli short.
attendo 14:30 e si valuta, ci vediamo in live dopo
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
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-BE PATIENCE