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If the stock drops significantly, I close everything with a net gain (thanks to the LEAPS) and re-enter at a lower price, potentially buying more shares.
If the stock goes up, I simply hold the shares, let the LEAPS expire worthless, and collect dividends while managing gains based on stock appreciation.
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Trump impone dazi su importazioni da UE e CanadaTRUMP COLPISCE MESSICO E UNIONE EUROPEA
Sabato, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che la sua amministrazione imporrà una tariffa del 30% sui beni provenienti dal Messico e dall'Unione Europea a 27 nazioni, a partire dal 1° agosto. La decisione prende di mira due dei principali partner commerciali di Washington, dopo settimane di tentativi per raggiungere un accordo più ampio.
L’ultima serie di lettere inviate da Trump, indirizzate alla presidente messicana Claudia Sheinbaum e alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, potrebbe avere un impatto su oltre 1.000 miliardi di dollari di importazioni annuali e aumentare il rischio di una guerra commerciale globale. Queste lettere concludono una settimana in cui più di due dozzine di Paesi hanno ricevuto comunicazioni simili, con l’annuncio di dazi statunitensi compresi tra il 20% e il 50%.
Non è chiaro quali criteri Trump abbia utilizzato per determinare i livelli tariffari, anche se potrebbe aver fatto riferimento alla tabella draconiana presentata il 2 aprile scorso. Il presidente considera le tasse sulle importazioni uno strumento efficace per rilanciare il settore manifatturiero statunitense, favorire i surplus commerciali e contrastare l’uso illegale di droghe.
Entrambi i partner hanno comunque dichiarato la disponibilità ad avviare ulteriori trattative prima della scadenza. Inizialmente, la Casa Bianca era fiduciosa di poter concludere 90 accordi in 90 giorni. Tuttavia, la complessità dei negoziati ha reso più conveniente concentrarsi su pochi accordi rilevanti, comunicando ai Paesi più piccoli o più riluttanti i dazi previsti, senza troppe consultazioni.
La partita resta aperta e ci vorranno settimane prima di osservare le reazioni dei Paesi coinvolti.
RISK ON, RISK OFF: ETERNO DILEMMA
La borsa americana ha chiuso in ribasso venerdì, dopo che il presidente Trump ha annunciato un dazio del 35% sulle importazioni canadesi e ha avvertito di un possibile aumento generalizzato dei dazi a livello globale. L’S&P 500 ha perso lo 0,3% dopo aver toccato un massimo storico il giorno precedente, interrompendo una serie positiva alimentata dall’appetito per il rischio.
La lettera inviata al Canada ha destato preoccupazione, poiché minaccia ulteriori azioni in caso di ritorsioni e accenna a misure simili contro l’Unione Europea, previste a breve. La maggior parte dei settori ha chiuso in territorio negativo, con sanità e finanza in testa alle perdite, mentre energia e beni di consumo discrezionali hanno registrato un rialzo.
Le grandi capitalizzazioni hanno mostrato andamenti contrastanti: Apple (-0,6%), Meta (-1,3%) e Broadcom (-0,4%) sono scese, mentre Microsoft (+0,4%), Tesla (+0,1%), Nvidia (+1%), Alphabet (+1,4%) e Amazon (+1,2%) hanno chiuso in rialzo.
Nel corso della settimana, l’S&P 500 e il Dow Jones hanno perso l’1,1%, mentre il Nasdaq 100 ha guadagnato lo 0,1%. La settimana entrante si preannuncia intensa, con l’inizio della stagione degli utili del secondo trimestre e la pubblicazione dei principali report sull’inflazione.
VALUTE
Sul mercato dei cambi, il dollaro mostra difficoltà nel superare le resistenze chiave nel breve periodo, mentre le valute concorrenti mantengono i supporti e sembrano pronte a ripartire al rialzo. L’EUR/USD mantiene per ora quota 1,1660 e non rompe al ribasso, a meno di aperture in gap alla riapertura dei mercati, dovute alle minacce di dazi all’Unione Europea.
Il cambio GBP/USD si trova vicino ai supporti chiave tra 1,3440 e 1,3350, complice anche la debolezza dei dati britannici della scorsa settimana, che hanno rilanciato il cross EUR/GBP verso quota 0,8690, primo obiettivo di breve termine. Il cambio USD/JPY si avvicina alle resistenze di medio termine a 148,00 e 148,50, la cui rottura potrebbe rilanciare il trend rialzista.
Le valute oceaniche restano in una fase di stallo: non salgono, ma mantengono i supporti in attesa di notizie positive dalla Cina sul fronte dei dazi con gli Stati Uniti. Il dollaro canadese si è indebolito, con il cambio USD/CAD salito verso 1,37, dopo l’annuncio di una tariffa del 35% su tutti i prodotti canadesi non appartenenti all’USMCA, con entrata in vigore il 1° agosto.
L’escalation ha riacceso le preoccupazioni sull’accesso del Canada alle esportazioni e ha aumentato l’incertezza sulla politica commerciale. Trump ha invocato i dazi di ritorsione di Ottawa e una presunta mancanza di “spirito cooperativo”, aumentando la pressione sul Canada affinché concluda un nuovo accordo prima della scadenza. I nuovi dazi si aggiungono a quelli esistenti del 50% su acciaio e alluminio, di cui il Canada è il principale fornitore degli Stati Uniti.
Tuttavia, l’economia canadese mostra segnali di ripresa. Il rapporto sul lavoro di giugno ha sorpreso positivamente, con 83.100 nuovi posti di lavoro e un tasso di disoccupazione sceso al 6,9%. Questi dati hanno ridotto le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Banca del Canada nella riunione del 30 luglio, offrendo sostegno al dollaro canadese nonostante le tensioni commerciali.
CANADA: DISOCCUPAZIONE IN CALO
Il tasso di disoccupazione in Canada è sceso al 6,9% a giugno 2025, rispetto al 7% del mese precedente, in controtendenza rispetto alle aspettative di un aumento al 7,1%. Si tratta del primo miglioramento da gennaio, che attenua i timori legati all’incertezza economica e ai dazi statunitensi.
Il numero di disoccupati è diminuito di 22.100 unità, attestandosi a 1.552.500. L’occupazione totale è aumentata di 83.100 unità, raggiungendo quota 22.613.700, il maggior incremento da dicembre. La crescita è stata trainata dal più forte aumento dell’occupazione part-time degli ultimi tre anni, concentrato soprattutto nel commercio all’ingrosso e al dettaglio.
Nel frattempo, il tasso di partecipazione è salito di 0,1 punti percentuali, attestandosi al 65,4%.
SETTIMANA ENTRANTE
Gli sviluppi nella politica commerciale statunitense continueranno a rappresentare il principale market mover, dopo che il presidente Trump ha minacciato di imporre dazi del 30% sulle importazioni da Messico e Unione Europea a partire dal 1° agosto.
Martedì inizierà la stagione degli utili con i risultati delle principali banche statunitensi. Tra i dati economici più attesi figurano l’indice dei prezzi al consumo (CPI), l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) e le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. A livello internazionale, saranno pubblicati il PIL e la bilancia commerciale della Cina, i tassi di inflazione di Giappone, Canada e Regno Unito, oltre alla riunione del G20 in Sudafrica.
Buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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NETFLIX supporti di breve e medio termineNETFLIX a breve rilascerà le trimestrali... cosa possiamo attenderci?
Netflix (NFLX), continua a dominare il settore dello streaming. Recentemente, il titolo ha beneficiato dell’annuncio di 94 milioni di utenti attivi sul piano con pubblicità, con proiezioni di raddoppio dei ricavi pubblicitari nel 2025. Inoltre, l’apertura di due “Netflix House” a fine 2025 e un contratto da 155 milioni di euro con Saipem per infrastrutture energetiche evidenziano la diversificazione strategica.
Nel 2025, il titolo ha registrato un’impressionante crescita superando l’S&P 500. Attualmente, si trova a circa il 2% dal massimo a 52 settimane.
Primo livello di supporto a 1200 dollari (media veloce).
Secondo livello tra 1000 e 1080 dollari (media lenta).
Chart di Capital.com
I fondamentali di bilancio sono solidi: nel Q1 2025, i ricavi sono aumentati del 12,5% a $10,54 miliardi, con un margine operativo al 31,7%. Il P/E forward è di 50,4x, ben sopra la mediana settoriale di 18,6x, indicando una valutazione premium. Il ROI è robusto, con un ROA dell’8% circa.
Il free cash flow è forte, con $6,5 miliardi previsti per il 2025, mentre il debito di $16 miliardi è gestibile, con un debt-to-equity ratio del 3,2%.
Rispetto a competitor come Disney e Amazon, Netflix eccelle per crescita degli abbonati (302 milioni) e margini in espansione, ma la sua valutazione elevata invita cautela.
Netflix rimane un investimento attraente per chi cerca crescita, ma la sua quotazione richiede attenzione agli utili del 17 luglio.
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Risk Disclaimer
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.07.2025Borse in piena «complacency»: la guerra dei dazi non fa più paura.
La trattativa Usa con Paesi partner è di fatto prorogata al 1’ agosto.
Borse e valute emergenti: la sorpresa del 2025, grazie al US$ debole.
Rame, argento, zinco, sempre più interessanti per un portfolio mid-risk.
Anche ieri, 9 luglio, le trattative sui dazi sono state al centro della scena per gli investitori. Diverse nazioni hanno ricevuto le famigerate lettere di Donald Trump sull’aumento delle tariffe. L’Unione Europea però no – almeno, non ancora. Secondo il Financial Times, proprio l’UE rischierebbe di vedersi assegnati dazi più salati di quelli concordati tra USA e Regno Unito, nonostante le recenti aperture di Washington a Bruxelles.
Il commissario al Commercio Maros Sefcovic ha però rassicurato: per ora, niente stangate. “Abbiamo ottenuto una proroga dello status quo fino al 1° agosto, il che ci dà tempo per chiudere un accordo. Spero in buoni risultati già nei prossimi giorni”, ha dichiarato.
Intanto, da Washington filtrano i retroscena: a spingere per il rinvio delle nuove tariffe sarebbe stato il segretario al Tesoro Scott Bessent, supportato da alcuni consiglieri. L’obiettivo? Avere qualche settimana in più per trattare.
Trump non molla: via social, ha annunciato dazi reciproci per sei Paesi, con percentuali piuttosto pesanti: 30% a Iraq, Algeria e Libia, 25% a Brunei e Moldova, 20% alle Filippine.
Le Borse europee hanno reagito con fiducia, chiudendo in netto rialzo, con Milano in testa (+1,59%), al massimo da oltre un mese. Bene anche Wall Street: Dow Jones +0,49%, Nasdaq +0,94% e S&P500 +0,61%.
E mentre le trattative sui dazi tengono banco, Trump torna a martellare la Fed: “Il tasso d’interesse è almeno 3 punti troppo alto. ‘Too late’ (il soprannome dato a Powell) ci costa 360 miliardi di dollari all’anno! Nessuna inflazione, le aziende arrivano in massa. Abbassare i tassi!!!”, ha scritto su Truth.
Intanto, la corsa alla nuova guida della Federal Reserve è aperta: il Wall Street Journal rivela che Kevin Hassett e Kevin Warsh sono tra i candidati. Hassett, attualmente consigliere economico, sembra in vantaggio: ha già incontrato Trump due volte a giugno.
La giornata di ieri ha visto un nuovo storico traguardo per Nvidia: il colosso dei chip ha guadagnato oltre +2%, superando per la prima volta i US$ 4.000 miliardi di capitalizzazione. Si tratta della prima azienda al mondo a raggiungere questo livello, sospinta dalla febbre dell’intelligenza artificiale generativa. Solo Microsoft e Apple avevano superato i 3.000 miliardi in precedenza.
Il capo economista BCE, Philip Lane, ha sottolineato che anche in uno scenario di dazi USA universali al 10%, come ipotizzato a maggio, l’economia europea è ancora in crescita, anche se a ritmi più lenti. Tuttavia, ha avvertito: "L’incertezza è alta, non solo sui dazi, ma anche su altre possibili barriere non tariffarie e sull’impatto delle politiche di sicurezza sugli investimenti esteri".
Stamattina, 10 luglio, i mercati asiatici hanno mostrato un atteggiamento generalmente positivo, malgrado le nuove minacce di Trump: CSI 300 (Cina): +0,6%, Hang Seng (Hong Kong): +0,3%, Kospi (Corea): +1,2%, al terzo rialzo di fila, Nikkei (Giappone): -0,6%.
In Corea, la banca centrale ha lasciato invariato il tasso di riferimento e osserva con attenzione l’impatto dei dazi USA. In Giappone, il Ministero delle Finanze ha ribilanciato le emissioni di bond per ridurre la volatilità.
Nel mondo delle materie prime, il Bloomberg Commodity Index è rimasto stabile a 103,1 USD, col rame che resta sotto i riflettori: Trump ha imposto un dazio del 50% sulle importazioni, criticando la precedente amministrazione Biden, accusata di aver danneggiato il settore. “Il rame è il secondo materiale più usato dal Dipartimento della Difesa. L’America costruirà di nuovo un’industria dominante", ha promesso.
Oggi, gli USA producono poco più della metà del rame raffinato che consumano; il resto viene importato. L’Arizona resta il cuore dell’estrazione americana, mentre la Cina è sia il principale raffinatore che il maggiore consumatore globale.
Il dollaro USA, che si era rafforzato fino 1,171, ieri ha perso un po’ slancio. I verbali della riunione FED del 17-18 giugno rivelano che solo pochi membri erano favorevoli a un taglio dei tassi a luglio, a causa dei timori per l’inflazione. UBS, comunque, mantiene l’obiettivo di 1,20 per fine terzo trimestre e 1,23 per fine anno, dopo aver centrato quota 1,18 nel secondo trimestre.
Il rallentamento del mercato del lavoro estivo potrebbe spingere la Fed a tagliare i tassi di 75 o 100 punti base nel 2025, iniziando con la riunione del FOMC del 17 settembre.
Sul fronte obbligazionario, si è registrato un forte balzo del prezzo dei Treasury Note, +0,45% per il 10 anni, il maggiore da un mese, e il rendimento sceso dal 4,42% al 4,33%. Alcuni membri della Fed sono disposti a considerare un taglio dei tassi a luglio, ma solo se i dati macro confermeranno certe tendenze.
Più stabile il panorama europeo: il BTP decennale italiano è rimasto al 3,52%, mentre lo spread Btp/Bund è calato a 85 punti base, il minimo da 15 anni.
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AMPLIFON accanimento short da parte degli istituzionaliAMPLIFON: pubblico la tabella delle posizioni short degli istutuzionali (pubblicata e aggiornata da consob italiana ogni giorno) in cui si evidenzia una fase di accanimento al ribasso da parte di alcuni istituzionali sul titolo. Stanno scommettendo sul ritorno al ribasso dei prezzi.
Non sempre hanno ragione ma ciò che mi ha incuriosito è la pressione che stanno mettendo sul titolo a distanza di pochi giorni... come notate dalla tabella che ho incollato.
In caso di ribasso penso che potrebbero far scivolare il prezzo tra 17-18 euro.
In caso di errore, l'uscita degli istituzionali (in perdita) potrebbe portare il titolo al recupero della resistenza in area 23.
E' un caso didattico da seguire che può farci imparare tante cose.
Chart di Capital.com
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Mercati stabili in attesa sui nuovi dazi USAFOCUS ANCORA SUI DAZI
I tre principali indici americani sono rimasti pressoché invariati, in un contesto di mercato caratterizzato dall’attesa degli investitori per gli ultimi sviluppi commerciali.
I mercati hanno reagito alle dichiarazioni di Trump, che ha annunciato una revisione dei dazi su 14 Paesi privi di accordi commerciali con gli Stati Uniti. Alcuni rapporti indicano che gli USA hanno proposto all’UE un accordo che manterrebbe un dazio di base del 10%.
Il mercato ha reagito positivamente alla proroga dei negoziati, poiché i nuovi dazi non entreranno in vigore prima del 1° agosto, concedendo più tempo ai partner commerciali per raggiungere un’intesa.
Il settore dei servizi di pubblica utilità è stato il più debole, mentre energia e sanità hanno registrato i maggiori guadagni.
Sul fronte societario, le azioni Tesla sono salite di quasi l’1%, rimbalzando dopo un calo del 6,8% lunedì. Le altre megacap hanno avuto andamenti contrastanti: Nvidia (+0,4%), Meta (+0,2%), Broadcom (+0,6%) e Alphabet (+0,2%) in rialzo; Microsoft (-0,2%), Apple (-0,6%) e Amazon (-0,3%) in calo.
VALUTE
Come previsto, l’euro ha ritestato livelli sotto 1,1700, reagendo già dai primi supporti. Il trend rimane favorevole al dollaro, anche se una correzione tecnica sembra probabile.
USD/JPY si avvicina a 147,00, mentre EUR/JPY ha superato quota 172,00, con possibilità teorica di raggiungere il doppio massimo di 175,30, toccato esattamente un anno fa.
Le valute oceaniche restano deboli, mentre USD/CHF non riesce a superare quota 0,8000.
Il contesto generale è di “risk on”, con l’equity sui massimi, l’oro in correzione e i mercati emergenti che continuano a performare.
RENDIMENTI DEI TREASURIES IN SALITA
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito di quasi 5 punti base, raggiungendo il 4,43% martedì, il livello più alto da metà giugno. Il mercato mostra segnali di ritorno al “risk off”, seppur parziale.
Gli investitori cercano di valutare l’impatto delle dichiarazioni di Trump, traendo parziale conforto dalla nuova scadenza del 1° agosto per l’entrata in vigore dei dazi.
Trump ha annunciato aliquote tariffarie riviste per 14 nazioni, tra cui un dazio del 25% sulle importazioni dal Giappone. Inoltre, gli USA avrebbero proposto all’UE un accordo con dazio base al 10%.
Nel frattempo, le speculazioni su possibili stimoli fiscali da parte del Giappone, in vista delle elezioni della Camera alta del 20 luglio, hanno aumentato la pressione sui mercati obbligazionari globali, soprattutto sui titoli a lunga scadenza.
Il rendimento dei titoli USA a 30 anni è tornato vicino al 5%.
NFIB USA
L’indice di ottimismo per le piccole imprese (NFIB) negli Stati Uniti si è attestato a 98,6 a giugno 2025, in calo rispetto ai 98,8 di maggio e alle previsioni di 98,7, ma ancora leggermente sopra la media storica di 98.
Un aumento degli intervistati che segnalano scorte in eccesso ha contribuito al calo dell’indice. Il 19% dei titolari ha indicato le tasse come principale problema, in aumento di un punto rispetto a maggio, tornando al primo posto.
L’ultima volta che le tasse hanno raggiunto il 19% è stato a luglio 2021. Persistono preoccupazioni per la qualità della manodopera e gli elevati costi del lavoro.
La percentuale netta di titolari che prevede migliori condizioni aziendali è scesa al 22% (-3 punti), mentre quella che prevede maggiori volumi di vendita è scesa al 7% (-3 punti). Il 21% prevede investimenti in conto capitale nei prossimi sei mesi, in calo di un punto.
L’indice di incertezza è sceso di cinque punti, attestandosi a 89.
FRANCIA: DEFICIT COMMERCIALE
Il deficit commerciale della Francia si è ampliato leggermente, raggiungendo i 7,8 miliardi di euro a maggio 2025, rispetto ai 7,7 miliardi di aprile (rivisti al ribasso).
Si tratta del disavanzo più ampio da settembre scorso. Le esportazioni sono calate dello 0,3% su base mensile, attestandosi a 48,9 miliardi di euro, con diminuzioni in quasi tutte le regioni, tranne verso l’UE (+4,8%).
Le importazioni sono diminuite dello 0,2%, a 56,7 miliardi di euro. Per regione, sono calate dalle Americhe (-5,4%), Medio Oriente (-2%) e Asia (-0,1%), mentre sono aumentate da Africa (+8,6%) e UE (+1,3%).
RBNZ: TASSI FERMI
La Reserve Bank of New Zealand ha mantenuto invariato il tasso ufficiale (OCR) al 3,25% nella riunione di politica monetaria, in linea con le attese, mantenendo il livello più basso da agosto 2022.
Il Comitato ha citato l’elevata incertezza e i rischi inflazionistici a breve termine come motivi per attendere agosto prima di eventuali interventi.
L’inflazione annua ha raggiunto il 2,5% nel primo trimestre 2025, rimanendo entro l’obiettivo dell’1–3%. Si prevede un avvicinamento al limite superiore nel secondo e terzo trimestre, ma l’allentamento dell’inflazione core dovrebbe riportarla verso il 2%.
L’economia neozelandese ha registrato una contrazione dello 0,7% su base annua nel primo trimestre, migliore delle attese (-0,8%) e in miglioramento rispetto al -1,3% del quarto trimestre 2024.
Nonostante la ripresa, il Comitato ha espresso preoccupazione per il ritmo del recupero, osservando che l’incertezza potrebbe indurre famiglie e imprese a comportamenti più cauti.
Saverio Berlinzani
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TENARIS tenta di tornare a 18 euro?TENARIS
I solidi fondamentali di Tenaris (P/E di 8, free cash flow di 647 milioni di dollari nel Q1 2025) suggeriscono che il titolo può resistere a periodi di debolezza stagionale, ma la dipendenza dai prezzi del petrolio può amplificare la volatilità in certi mesi. Ad esempio, la domanda di tubi per l’industria petrolifera può crescere in concomitanza con i picchi di produzione energetica.
I prezzi in borsa
In questo momento i prezzi si sono assestati sopra 16 euro e potrebbero recuperare l'affondo di aprile 2025 tornando sopra 18 euro. Il canale è attualmente pulito e gli investitori vorrebbero ora vedere un tentativo di break della zona alta del canale.
Movimenti societari
Tenaris ha recentemente attirato l’attenzione con un programma di buyback da 1,2 miliardi di dollari, approvato a maggio 2025, che ha spinto il titolo del 4% in una singola sessione. Inoltre, l’acquisizione di 1,7 milioni di azioni proprie tra fine giugno e inizio luglio dimostra la fiducia della società nella sua solidità finanziaria.
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Finestra verde, LONG DAXI dati macroeconomici recentemente pubblicati in Europa mostrano segnali decisamente positivi, con indicatori di fiducia in ripresa e una stabilizzazione del settore manifatturiero che lascia intravedere margini di ulteriore crescita. In questo contesto, appare sempre più improbabile l’ipotesi di imposizione di dazi o misure protezionistiche verso l’Europa da parte delle principali economie occidentali, con i rischi geo-economici concentrati piuttosto sui Paesi coinvolti nel promuovere attivamente agende parallele legate ai BRICS.
Per quanto riguarda il DAX, l’indice tedesco ha recentemente rotto i massimi precedenti, segnale tecnico che potrebbe catalizzare nuovi flussi in acquisto, alimentati anche dall’euforia di un sentiment tornato pro-risk. In assenza di sorprese esogene, la struttura dei prezzi suggerisce la possibilità di un balzo ulteriore nelle prossime settimane, nell’ordine di un +3%/ +5% o più, con il mercato pronto a incorporare le aspettative di una crescita interna europea più robusta e il sollievo derivante dall’assenza di nuove tensioni commerciali dirette verso il continente.
Il momentum resta dunque a favore dei compratori, con eventuali correzioni di breve che potrebbero rappresentare opportunità di ingresso tattico in vista di un proseguimento del rally.
Attendo un livello di 24.300 prima e 25.500 poi , provando ad arrivare anche in area 26.000 i primi di ottobre.
SNAM fase ribassista fino a Settembre?SNAM ha fatto parlare di sé per l’acquisizione di una partecipazione in Open Grid Europe, rafforzando la sua presenza in Germania
Il free cash flow è robusto, con una generazione di cassa che copre ampiamente gli investimenti. Il debito a un anno rimane gestibile, con un rapporto debito/EBITDA tra i migliori del comparto.
Aspetto Grafico e Ciclico
Analizzando l'andamento medio del titolo tra il periodo che va da Maggio a Settembre si intravede una fase debole ciclica. I prezzi attuali sono quasi ai massimi e stanno iniziando a girare al ribasso assieme alle medie mobili che utilizzo. Sotto 5 Euro (quotazione di oggi) potrebbe accelerare, in multiday, verso 4,60.
Chart di Capital.com
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GOLD era quasi un SELL (o lo sarà presto?)GOLD ha realizzato una fase di tendenza laterale che ha fatto schiacciare le medie cedendo quasi alla tentazione di un SELL. L'ultimo sell risale a fine 2024. In effetti se il prezzo dovesse perdere di nuovo quota 3330 potrebbe far scattare un incrocio al ribasso. Non significa che sarà un sell ma dimostrerebbe una debolezza dopo oltre 6 mesi di continua fase rialzista.
Qualcosa sta per cambiare?
Nel caso di conferma di un reverse il primo supporto è 3150, zona sia volumetrica che di interpolarità. Dopo ancora è probabile anche il round number di 3000 dollari.
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ISP vicino a 5 euro. Riusciremo a rivedere altri massimi?Intesa Sanpaolo continua a mantenere elevati valori in borsa e non è un caso.
Mostra una solida salute finanziaria nel 2025, con un utile netto record nel primo trimestre di 2,6 miliardi di euro, un rendimento da dividendo elevato dell'8% e un robusto coefficiente CET1 previsto al 13,4%. Il titolo è cresciuto del 40% da inizio anno e del 41% nell'ultimo anno, sebbene sia scambiato a circa il 4,58% sotto il massimo a 52 settimane. Il rapporto costi/ricavi del 38% e il basso tasso di crediti deteriorati dell'1,0% riflettono efficienza operativa e qualità degli attivi, superando i concorrenti europei.
Nota negativa per chi ama la volatilità sui titoli quotati : la posizione conservativa della banca in materia di fusioni e acquisizioni limita il potenziale speculativo rispetto a concorrenti come UniCredit.
I risultati del secondo trimestre, previsti per il 30 luglio 2025, saranno un catalizzatore chiave.
Superare 5 euro è il primo passo per pensare ad altri traguardi!
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Robotica: pronti per nuovi massimi?ROBO ETF ha performato +40% dai minimi di Aprile. Adesso è pronto per un importante test di resistenze che se superate possono riportarlo verso 69-70 e quindi alla ricerca di nuovi massimi.
Il settore si è dimostrato forte e trainante per l'economia di intere nazioni oltre l'america... Europa e Cina infatti seguono a ruota per grandi progetti di investimenti.
L'ETF ha appena creato un incrocio rialzista sulle medie con il timeframe settimanale preparando un possibile upside.
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STELLANTIS pronta per un reverse rialzista?STELLANTIS ha chiuso molto bene la scora ottava e soprattutto nel weekly si è formata una candela bullish.
Sul Daily invece c'è ancora la possibilità di una zona di supporto vicino alle medie e dovremmo attendere l'incrocio rialzista per verificare la tendenza al rialzo con obiettivi ambiziosi tra 10 e 11 euro.
Il lavoro nel nuovo CEO sembra aver ottenuto il consenso da parte degli investitori.
Nota sugli short istituzionali: Marshall Wace LLP ha aperto uno short il 24 giugno per lo 0.68% del capitale di Stellantis... attualmente il fondo è in perdita su questa scelta di trade; da monitorare.
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ETF sulla Difesa: è ancora attraente?Il settore DIFESA "dovrebbe" ricevere molte commesse e attenzioni nei prox 3 anni visto l'aumento della spesa militare programmata per la nato... ma non è sicuro che anche in borsa questi titoli possano ancora salire... sono tutti già abbastanza alti.
Questo ETF può mitigare il rischio e forse in forma di PAC più che in investimento singolo potrebbe essere una scelta saggia.
A 28 euro potrebbe trovare un supporto.
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SPX ha sovraperformato con forza, mostrando un rally settimanaleAnalisi su timeframe 1W
SPX ha sovraperformato con forza, mostrando un rally settimanale sostenuto da compressione della volatilità implicita (VIX in caduta) e Put/Call Ratio ancora elevato. Questa configurazione indica che, pur in un contesto risk-on, gli operatori mantengono coperture attive. Il calo dello SKEW rafforza la sensazione di fiducia crescente nei confronti del trend, con minor domanda di protezione estrema.
Tutte le medie esponenziali sono correttamente ordinate in trend rialzista, con distanze crescenti che indicano slancio. La VWMA20 è stata superata con decisione. Il prezzo si mantiene sopra VWAP e al di sopra della banda superiore di congestione di breve. L’ADX in salita verso la soglia di 20 suggerisce che il trend rialzista sta diventando strutturale. La variazione settimanale positiva rafforza il momentum di fondo.
La volatilità (ATR) è in fase espansiva, coerente con un trend in sviluppo. Il volume settimanale supera abbondantemente la media, con un BuyVolume del 94%. Il CMF positivo e stabile segnala l’ingresso costante di flussi in acquisto. Il Delta Volume fortemente positivo suggerisce che il movimento è supportato da reale domanda. Il contesto è solidamente bullish.
Il sentiment è virato fortemente verso un bias risk-on. Il crollo del VIX indica che la percezione del rischio è in netto calo. Il SKEW resta elevato ma in discesa, segnalando che la domanda di protezione da tail-risk persiste ma si sta riducendo. Il PCR sopra 1,70 dimostra che le coperture restano alte, a conferma della natura "murata" del trend attuale.
Livelli chiave con valutazione Swing Trading
Supporto 1 : 6016
Supporto 2 : 5.829,54
Resistenza 1 : 6.320,37
Resistenza 2 : 6.400
Strategia Swing:
LONG :
TP1: 6.293 (BB upper)
TP2: 6.400 (estensione psicologica)
TP3: 6.520 (proiezione 2x ATR)
SL1: 5.821 (Punto Inversione)
SL2: 5.730 (VWMA20)
Trailing Stop: attivo dopo +1,5%, con soglia -1,5% dal massimo relativo
SHORT :
Attivabile solo in caso di chiusura settimanale sotto EMA20 (5.829) con CMF < 0 e volumi inferiori alla media (14,36B)
TP1: 5.730 (VWMA20)
TP2: 5.550 (Leading Span B)
TP3: 5.370 (EMA100)
SL1: 5.950 (massimo candela bearish di rottura)
SL2: 6.100 (VWAP)
Trailing Stop: attivo sotto -1,5% dal massimo post-inversione
Conferma consigliata: MACD incrocio ribassista imminente oppure AO in flessione
No Trade Zone:
Tra 6.101 e 6.230: congestione post-breakout → necessita breakout validato.
Probabilità di successo LONG: 60%
Probabilità consolidamento tecnico breve: 20%
Probabilità inversione ribassista: 20%
SINTESI
L’analisi del sentiment implicito rivela un’importante dicotomia. Il Put/Call Ratio su SPY ha chiuso a 2,20, livelli estremamente elevati e in crescita costante durante tutta la settimana. Questo segnale è ancora più estremo di quello visto su SPX (PCR 1,74), e mostra come gli operatori stiano continuando a coprirsi in modo aggressivo, nonostante il rialzo.
In sintesi, il rally è reale, ma non è creduto dal mercato: gli operatori professionali stanno probabilmente accompagnando il trend con posizioni protette o di breve durata. Ciò conferisce validità alla strategia LONG con trailing stop, ma legittima anche una strategia SHORT alternativa, qualora si verificasse un rientro sotto 6016 (massimo storico), configurando una bull trap.
FATEMI SAPERE SE QUESTA ANALISI VI INTERESSA E SEGUITEMI PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATI
⚠ Attenzione: Questa analisi tecnica si basa esclusivamente su dati tecnici e non costituisce un consiglio di investimento. Non tiene conto di eventi macroeconomici, situazioni geopolitiche o dati fondamentali che potrebbero influenzare il titolo. Inoltre, non tiene conto della propensione al rischio dell’investitore, né del suo mix di portafoglio. Le condizioni di mercato possono cambiare rapidamente e influenzare le strategie delineate in questa analisi.
MICRON è ancora buy?MICRON ha realizzato una performance inaspettata con accelerazione sopra i 100 arrivando agli attuali 125 dollari.
Questo prezzo però potrebbe ora fungere da resistenza e mantenere i prezzi qui fermi per alcune settimane (resistenza punto A).
Da notare che è avvenuta una cosa simile sul supporto nella zona B.
Se la borsa è un continuo gioco di trend allora potrebbe essere logico attendersi anche un ritorno a 100 dollari.
Ad ognuno la propria scelta!
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Sterlina verso i massimi del 2021GBPUSD: non solo l'EURO è in forza di trend rispetto al dollaro! anche la sterlina sta facendo di tutto per raggiungere i prezzi massimi del 2021.
Un perfetto canale rialzista sia di medio termine (dal 2023) e sia di breve. Massimi e minini rialzisti allineati che fanno paura anche ad un architetto.
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PAYPAL da 73 a 180 dollari? possibile?PAYPAL: oggi vi parlo di questo titolo che ha fatto la storia buona e cattiva dei titoli californiani. I prezzi attuali sembrano essere incastrati in una zona di "accumulo" con una forte potenzialità rialzista specialmente se riuscissero a tornare sopra 100 dollari.
Ho usato alcune delle terminologia di Wickoff con cui ho scoperto 4-5 anni fa di avere tanta affinità al mio modo di fare trading.
Dunque... la sostanza è questa: siamo in una fase di accumulo con volumi che mostrano una possibile ripresa e tentativi di cambio di carattere con i primi massimi e minimi crescenti.
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XRP difende gli affondiXRP quota 2.2 ma aveva toccato i 2 dollari... +10% in 3 giorni con volumi alti. Il trend di medio é ancora al ribasso sotto la trendline ribassista. Anche le medie sono al ribasso.
Tuttavia ho l'impressione che siamo in una.zona di accumulo per le mani forti.
Potremmo dire che finché le quotazioni staranno sopra 2 dollari potremmo pensare agli affondi come occasioni di acquisto per gli speculatori.
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HIMS -30% ... la attendo ad un prezzo assurdoHIMS crolla dopo una notizia shock che vede terminare la collaborazione con NOVO.
Il mio prezzo preferito di ingresso è 25 dollari... ci vorrà tempo ma sono sicuro di poterla prendere li un giorno...
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LEONARDO che succede?LEONARDO: negli ultimi anni sono state rare le occasioni in cui il titolo Leonardo è sceso per 3 settimane consecutive. La situazione attuale richiede attenzione.
Le medie che uso ci indicano una base a 41 euro.
Probabilmente la forchetta 41-45 euro potrebbe riattivare l'attenzione sul titolo.
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Petrolio una mia logica inversaPetrolio: a seguito degli attacchi militari americani sui siti nucleari Iraniani si ipotizzava una fiammata del prezzo del petrolio sulla prima resistenza a circa 90 dollari. Tuttavia per adesso non abbiamo visto quei prezzi.
Un petrolio caro non aiuterebbe le economie a superare gli ostacoli già noti (dazi inflazione crescita economica). L'ipotesi di un rialzo oltre 90 dollari é per ora bassa e se anche fosse, probabilmente avrebbe una breve durata.
La mia idea di trading ê contrarian.
Sopra 90 dollari cercherò una struttura di sell.
Vi ricordo che é una mia idea... potrebbe essere veritiera o fallimentare... ma lo scopo dei miei post é ragionare assieme a voi, ricercare un confronto costruttivo per battere i mercati.
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Softbank da tenere sotto osservazioneSoftbank é in prima linea per cambiare la struttura industriale AI in America e ha messo sul tavolo un progetto ambizioso. Le quotazioni potrebbero tornare ai massimi storici.
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