Dollaro Australiano sotto pressione, che succede?Il Dollaro Australiano dai picchi di fine gennaio ha perso oltre il 9%, accennando una piccola ripresa solo nei primi giorni del mese di febbraio.
Questa settimana sta registrando forti perdite, posizionandosi al primo posto tra le valute più deboli della settimana.
Che cosa sta succedendo all'economia Australiana?
Partiamo dai dati macroeconomici più recenti.
Martedì, durante la sessione asiatica è stato rilasciato il dato relativo la decisione della Bank of Australia sul tasso d'interesse.
Il tasso è stato alzato al 3,6%, 25 punti base rispetto al dato precedente.
Con questa mossa sono stati aggiunti 325 punti base da maggio 2022.
Di seguito lascio il commento del presidente della RBA:
“Nella riunione odierna, il Consiglio ha deciso di aumentare l'obiettivo del tasso d’interesse di 25 punti base a 3,6%.
L'inflazione globale rimane molto elevata e le prospettive per l'economia globale rimangono contenute, con una crescita inferiore alla media prevista per quest'anno.
La crescita nei prossimi 2 anni dovrebbe essere al di sotto della tendenza.
La crescita dei consumi delle famiglie è rallentata a causa delle condizioni finanziarie più restrittive.
Il tasso di disoccupazione rimane vicino al minimo degli ultimi 50 anni ma con il rallentamento della crescita economica, la disoccupazione dovrebbe aumentare.
Il Comitato riconosce che la politica monetaria opera con un certo ritardo e che il pieno effetto degli aumenti dei tassi d'interesse deve ancora essere avvertito.
La priorità del Consiglio è riportare l'inflazione al target del 2%.
L'alta inflazione rende la vita difficile alle persone e danneggia il funzionamento dell'economia.”
Dopo il rilascio di questi dati il dollaro australiano ha subito un forte deprezzamento, oltre l'1%.
Ma.....di solito gli aumenti dei tassi d'interesse non dovrebbero rafforzare una valuta?
Questo è quello che ci insegna la teoria, ma nella pratica non è sempre così.
Attualmente, a differenza dei dati americani, i dati australiani ci mostrano una debolezza maggiore.
Questo che cosa comporta?
Analizzando i diversi dati possiamo contestualizzare meglio la reazione ribassista che ha avuto il prezzo dopo il rilascio dei tassi.
A differenza della situazione americana, dove le principali borse da inizio anno hanno registrato buone performance rialziste, la borsa australiana è rimasta ai minimi annuali.
Questo ci mostra chiaramente la poca fiducia e il risk off che è presente nell'economia australiana.
Un tasso d'interesse più alto non può che portare un ulteriore ondata di pessimismo sui mercati, facendo allontanare gli investitori e di conseguenza capitali, situazione inversa rispetto la normalità.
Un altro spunto che ho potuto analizzare è la stagionalità di AUD.
Nel mese di Gennaio e Febbraio il dollaro australiano tende, dal 2000, ad essere debole.
Al contrario Marzo e Aprile sono mesi di apprezzamento.
Non dimentichiamoci che il dollaro australiano è comunemente correlato ai prezzi delle materie prime, in particolare quelli dell'oro, poiché l'Australia è un importante esportatore di queste materie prime.
Insomma, mettendo insieme alcuni dei punti che analizzo costantemente per le mie idee di trading, notiamo come tutti i dati ci indicano una debolezza giustificata di AUD.
Buon trading a tutti
M&A_FOREX
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USA,EUROPA E I MINIMI SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI Il “bottom” sull’obbligazionario è stato tra i temi più trattati degli ultimi mesi dal momento in cui esso,
come insegna la storia, è un indicatore anticipatore (leading indicator) del bottom sul mercato azionario (si,
proprio quello che permette di fare i “”soldoni””).
Parliamo di Stati Uniti ed Europa: il famoso “minimo” è stato raggiunto? Osserviamo la figura successiva:
L’immagine mostra due ETF obbligazionari:
• TLT, USA, replica il movimento di titoli di stato governativi europei con scadenze superiori a 20
anni; duration pari a 17.48 anni
• IBGL, Europa, può essere considerato l’omonimo europeo di TLT; nel suo paniere contiene
obbligazioni con scadenza compresa tra 15 e 30 anni di Germania, Francia, Italia, Spagna e Olanda;
duration pari a 16.07 anni
È possibile osservare come il bottom sull’obbligazionario USA sembra sia stato raggiunto il 24 ottobre,
mentre in Europa è stato appena aggiornato due sedute fa, il 2 marzo; perché? Qual è la differenza tra la
differenza tra la prima e la terza economia mondiale?
Le aspettative di inflazione del mercato!
Come possono essere esplicitate a livello grafico le stesse statunitensi ed europee? Attraverso due indici di
forza:
• USA
L’indice di forza “TIP/IEF” è costruito attraverso un etf indicizzato all’inflazione (TIP, il dividendo) e uno non
indicizzato a simile duration (IEF, il divisore); entrambi gli ETF contengono nel loro paniere obbligazioni del
tesoro.
• Un indice di forza in territorio rialzista indica un aumento delle aspettative di inflazione; al
contrario, un decremento delle stesse
Esso, come mostra l’immagine, è un ottimo leading indicator per il tasso di inflazione USA a/a, infatti:
• I minimi 1 e 5 dell’indice di forza hanno anticipato quelli 2 e 6 del tasso di inflazione
• I massimi 3 e 7 quelli 4 e 8
• EUROPA
E’ possibile applicare lo stesso processo per l’Europa con un indice di forza omonimo, quello “IBCI/SEGA”:
• Se l’ETF indicizzato all’inflazione (IBCI, il dividendo) sovraperforma quello non indicizzato (SEGA, il
divisore) il mercato si aspetterà un aumento dell’inflazione; al contrario, con SEGA a
sovraperformare IBCI (con l’indice di forza in territorio ribassista), lo stesso prezzerà un inflazione in
diminuzione (ergo: disinflazione)
Anche in questo caso interessante osservare la funzione “leading” dell’indice di sentiment sul tasso di
inflazione europeo a/a.
Ora: qual è la differenza che si sta palesando tra i due indici di forza? Osserviamo l’immagine successiva:
Le aspettative di inflazione statunitensi hanno raggiunto un top il 21 aprile 2022 (un mese dopo l’inizio
dell’aumento dei tassi di interesse da parte della FED), mentre quelle europee nelle ultime settimane, dopo
aver formato un triangolo ascendente, continuano ad aggiornare i massimi.
Che importanza ricoprono queste informazioni?
Sappiamo come ogni asset class presenta i suoi rischi; ebbene:
• Due dei diversi che presentano le obbligazioni sono il rischio “inflazione” e il rischio “tassi di
interesse”; il primo erode il valore cedolare dei bond (o, se preferite, il valore nominale delle cedole
stesse), mentre il secondo tende a svalutarle (chiaramente nel caso in cui i tassi vengano innalzati);
entrambi i rischi sono legati tra loro: all’aumentare dell’inflazione, aumenterà la probabilità di una
politica monetaria più aggressiva di quella prevista; ergo: prezzi delle obbligazioni al ribasso
Per gli amanti del calcio, è come se fosse un “uno contro due”, con la palla in controllo del player
“inflazione”:
Ebbene, fintanto che i “reds” non si ridimensioneranno, il difensore “black” avrà ben poco da fare; è come se il difensore, in questo caso particolare, esclamasse le stesse parole di Giorgio Chiellini nel
2016:
“Con Messi bisogna farsi il segno della croce”
CONCLUSIONI
Perché, al momento, l’obbligazionario USA sembra (e dico sembra perché nei mercati finanziari non si
hanno certezze) aver raggiunto il bottom mentre quello europeo no? Perché in USA le aspettative del
processo di disinflazione, che hanno avuto inizio ad aprile 2022, sono ben più forti rispetto a quelle che si
hanno sull’Europa, che si ritrova, al contrario, sui massimi.
Questi due contrasti trovano il loro perché nelle azioni della FED e della BCE, in particolare:
• Tassi di interesse FED: 4.75%
• Tassi di interesse BCE: 3%
Ricordate:
• Quanto più sarà aggressiva una politica monetaria, tanto più sarà plausibile un processo di
disinflazione
• Quanto meno sarà aggressiva la stessa, tanto meno plausibile sarà un processo di disinflazione
Buona giornata
L'INCERTEZZA SUL FUTURO DEL PETROLIO!Il petrolio rimane incastrato in un range laterale da metà novembre 2022.
La fascia alta di questo range si trova a 82$ al barile e la fascia bassa si trova a 70$ al barile.
I principali fondi speculativi, come JP Morgan, hanno due visioni differenti nel 2023.
Nel breve termine si aspettano un deprezzamento da parte del petrolio (70$) ma entro la fine dell'anno vedono il prezzo dell'oro nero raggiungere i 130$ al barile.
Per quanto riguarda la previsione di breve termine, i principali fondi speculativi, si aspettano un taglio della produzione da parte dei paesi OPEC, per far fronte ad una domanda veramente bassa.
Interessante analizzare le proiezioni di febbraio rilasciate dall'OPEC.
Dal grafico possiamo notare il crollo della domanda nel 2020 dovuto dalla pandemia per poi vedere nel 2021 e nel Q1 2022 nuovi picchi.
Nel 2021 il petrolio da 45$ è arrivato a registrare 85$ e nel primo quarter 2022 è arrivato a toccare i massimi annuali a 130$.
Dopo questi picchi la domanda si è contratta fino ad arrivare ai giorni nostri.
La colonna rossa è il periodo attuale e le colonne verdi sono le proiezioni per il 2023.
I paesi OPEC si aspettano una ripresa della domanda nel Q2 2023 per poi stabilizzarsi fino alla fine dell'anno.
Facciamo un passo indietro.
Quali sono i principali paesi che importano ed esportano petrolio?
Stati Uniti e Arabia Saudita sono i 2 principali paesi che producono petrolio.
Per quanto riguarda l'importazione, al primo posto abbiamo la Cina.
Inserendo questi grafici con l'andamento del petrolio possiamo notare una correlazione quasi perfetta tra questi paesi.
Tutti dati in rallentamento.
Un altro fattore che in questo periodo sta creando incertezza al prezzo del petrolio sono i possibili rialzi dei tassi d'interesse americani di 50 punti base.
Come si è comportato il petrolio in passato durante i cicli di inasprimento delle politiche monetarie?
Ad un rialzo dei tassi d'interesse corrisponde una reazione ribassista del petrolio.
Notiamo che il movimento ribassista avviene in prossimità del picco e dei tagli dei tassi d'interesse.
Non resta che attendere i dati di Marzo e Aprile, dati che per le mie analisi saranno la chiave per i prossimi movimenti.
Buon trading a tutti
M&A_Forex
$GETR - Situazione orribile, ma perchè lo osserviamo?Getaround, Inc. lavora nel settore dei di servizi di autonoleggio. Offre noleggi digitali in 8 paesi in tutto il mondo, inclusi gli Stati Uniti e in tutta Europa. La società ha sede a San Francisco, in California.
Guardando le performance degli ultimi 2 mesi possiamo certamente dire che la situazione non è delle migliori.
Non ultimo proprio pochi giorni fa, la SEC ha comunicato alla società il possibile delisting in considerazione dei 30 giorni di contrattazione con i prezzi al di sotto della quotazione minima di 1$.
La prima operazione eseguita dopo questo evento, è stato comunicare una distribuzione delle azioni per fare cassa ed il taglio del personale del 10% della forza lavoro. Circa 42.000 posti di lavoro. Un vero disastro.
Perchè allora studiamo il titolo? Lo facciamo per 5 ragioni
1 - I prezzi dopo una caduta importante si sono fermati in una fase laterale di supporto importante dopo un pattern ben conosciuto in Analisi Tecnica
2 - Ci troviamo in una zona di fortissimo ed anomalo ipervenduto dato da uno scarico che ha di fatto ridotto il prezzo del 95%
3 - Gli indicatori CCI e di Momentum stanno invertendo. Movimento molto lento al momento, ma marcato.
4 - In organico è stato inserito un nuovo VP proveniente da Apple che ha accolto la sfida di rilanciare la società
5 - Con azioni di questa natura, volte a riprendere la quotazione di 1$, la probabilità che avvenga è alta. Questo significa avere un possibile margine di salita del 49% rispetto ad i prezzi attuali
Analizziamo quindi i movimenti del grafico
Come si può vedere ci sono tutte le fasi dei gap aperti che identificano questo conosciuto pattern. Al termine dell'Exaustion Gap, si sta formando un canale laterale di accumulo. Tutto questo è visibile anche dal volume in fermento rispetto alla media degli ultimi 60 giorni.
Verificando il VOLUME PROFILE notiamo subito 3 elementi importanti: 2 vuoti di liquidità dove il prezzo con alta probabilità andrà a reagire riempiendoli, ed infine i prezzi che si trovano sopra al POC utilizzato come supporto.
Nel bottom si può vedere come molti contratti siano stati scambiati in acquisto, Questa sarà la base importante su cui posizionare un eventuale Stop Loss.
Inserendo WaveUP Indicator possiamo individuare una serie di elementi importanti:
• Il titolo si muove in un consolidato Trading Range
• Tutti gli indicatori di Momentum sono predisposti per un rialzo
• C’è un aumento dei volumi e sono sostanzialmente di acquisto
• Veniamo da una situazione di ipervenduto anomalo ed ora siamo al lato inferiore dell’Oscillatore VOLUME PRESSURE OSCILLATOR impostato per una risalita
Inserendo la funzione di ricerca del segnale BUY e SELL vediamo come l’indicatore, pur se tarato con sensibilità bassa e quindi con segnai ritardati, ci indica chiaramente un segnale di uscita SELL prima della grande caduta.
Entrando nel dettaglio, possiamo vedere come nel trading range abbiamo già un segnale BUY attivo, ma per la natura della fase laterale, ancora non è confermato un ingresso, anche se l’Oscillatore ci conferma la bontà del segnale.
Attendendo quindi un segnale importante da volumi in acquisto, abbiamo comunque determinato una serie di target molto ambiziosi, ma assolutamente raggiungibili con la ripartenza.
Ricordando che la società ha 90 giorni di tempo per rientrare sopra il dollaro (180 per le small cap) possiamo credere che nei prossimi 3 mesi assisteremo a buoni movimenti. I rapporti di RR individuati sono notevoli e fronte di un investimento con size comunque basse vista la delicatezza della situazione.
Rimane un’operazione molto rischiosa che comporta la conoscenza approfondita sia della situazione societaria, sia dell’analisi tecnica associata a situazioni come queste.
WaveUP ©
$RIVN ... perchè la riteniamo interessante?Dalla quotazione ad i giorni nostri, questo stock ha ceduto circa il 90% passando da un massimo di 179$ ad un minimo di 15$.
Un'ultima pesante distribuzione partita al 1 dicembre 2022 ha visto un minimo assoluto dopo 33 sedute, di cui 13 consecutive in continua chiusura negativa.
La nostra attenzione per RIVIAN è aumentata dopo aver individuato una divergenza interessante sul RSI rispetto al movimento dei prezzi che apre alla possibilità di uno scenario rialzista.
Questi titoli con market cap contenuto, soffrono più di altri il mercato orso, ma sono anche i primi a beneficiare di rialzi importanti quando Wall Street immette liquidità.
Ci sono altri 2 elementi che abbiamo ben soppesato, e riguardano il superamento del VAL sulla distribuzione del VOLUME PROFILE e l'identificazione di un importante area di vuoto di liquidità; quest'ultima se aggredita, proietterebbe il prezzo in area 26 dove una SUPPLY ZONE farà sia da magnete che da resistenza.
Anche il VOLUME PRESSURE OSCILLATOR conferma il momentum a favore della salita dei prezzi con l'oscillatore prossimo alla ZERO LINE; l'attraversamento di quest'ultima rafforzerebbe il trend rialzista.
Applicando l'indicatore WaveUP Indicator, vediamo come ricavare i segnali dal grafico e studiare al meglio i movimenti dello Stock.
Individuiamo immediatamente delle aree VERDI e ARANCIONE che stabiliscono la forza di acquisto o di vendita degli investitori. Il cambio di colore stabilisce l'esaurimento della forza di uno rispetto all'altro.
Un secondo dato ci viene dalla SENTIMENT TREND FOLLOW che individua immediatamente anche i più piccoli cambi di trend. Possiamo vedere come i prezzi abbiamo superato questa linea di trend, virando dal ROSSO al VERDE
Inserendo anche il segnale BUY e SELL nella sensibilità STANDARD, riceviamo conferma di partenza del trend con l'attraversamento della SENTIMENT TREND FOLLOW e con l'Oscillatore che Segue positivamente l'ascesa dei prezzi.
Mettiamo ora le Cloud per individuare i target di prezzo. Vediamo immediatamente che ci stiamo avvicinando già al primo target con la Cloud che farà da resistenza. Attenderemo se rimbalzerà o avrà la forza di superala.
Manteniamo la posizione fino a segnale SELL e rottura verso il basso della SENTIMENT TREND FOLLOW continuando ad alzare lo STOP LOSS per proteggere il capitale.
WaveUP ©
In attesa di AUDUSDBuongiorno a tutti,
ben tornati al primo giorno vero giorno di apertura dei mercati dopo la pausa.
Ho inserito nella mia watchlist AUDUSD perchè mi pare interessante quello che potrebbe fare.
Vedrete qualcosa di diverso (non tanto) nelle mie analisi, sto cercando di essere quanto più chiaro e diretto possibile.
Questo è il movimento che stiamo cercando di catturare per poter guadagnare qualcosa.
Il prezzo dopo aver rimbalzato sulla kijun settimanale potrebbe puntare a riequilibrarsi con quella mensile.
Ho prolungato le aree dove il prezzo potrebbe fare fatica a muoversi (e in effetti ora si trova in una di quelle zone)....potremmo spingerci fino al target V o anche prima perchè la zona coincide con dei massimi precedenti e con un SSB piatto.
Attenderei ad entrare perchè nei tf inferiori c'è molta distanza tra le linee; un riequilibrio prima della ripartenza è probabile anche se al momento il prezzo non sta riuscendo a chiudere al di sotto dell'area che è stata conquistata. Potremmo avere anche una lateralizzazione. Per chi opera con i tf inferiori o per chi non vuole o può tenere le operazioni molto tempo aperte (sto provando a fare questa cosa) si può dividere l'operatività in due step: da supporto alla prossima resistenza (che coincide con NT) e poi da NT a V o prossima resistenza.
Un pò di tempo per la crescita c'è in quanto l'impulso precedente è di 28 periodi e al momento siamo ancora a 13 di risposta.
Occhio alle macro di questa settimana in cui verrà rilasciato il dato sull'inflazione e avremo l'ennesimo discorso di Powell.
Buona giornata e buon trading a tutti.
FALSA PARTENZA PER IL DOLLAROLa prima settimana di contrattazioni del 2023 vede ancora una volta come protagonista il dollaro.
L'indice del dollaro americano ha iniziato la settimana mostrando i denti, arrivando a registrare il +2%, situazione che ha portato a ribasso i principali asset forex.
La fase euforica rialzista del dollaro è durata poco a causa dei dati macroeconomici di venerdì, andando a riassorbire tutto il movimento rialzista della settimana e chiudendo a +0.4%.
Analizziamo i dati macroeconomici usciti la scorsa settimana:
Il tasso di disoccupazione ha sorpreso le aspettative a ribasso; Le proiezioni degli economisti prevedevano un dato superiore a quello precedente (da 3,6% a 3,7%), ma il dato rilasciato dalla Bureau of labor statistics è stato del 3,5%.
Disoccupazione ai minimi pre-pandemia.
Non Farm Payroll 223K contro 256K precedente e 200k previsto.
Mercato del lavoro che rallenta ad un ritmo inferiore rispetto le aspettative.
Guardando al passato, ogni volta che la Banca Centrale Americana ha intrapreso il cammino dei rialzi dei tassi, il mercato del lavoro ha segnalato forti rallentamenti, arrivando a registrare decrementi superiori a -200k.
Nuovi lavori JOLTs 10,458M contro 10,512M precedente e 10,000 previsto.
Jobs openings più forti delle aspettative.
La strada per raffreddare il mercato del lavoro sembra quella giusta ma il percorso è ancora lungo.
L'indice ISM non manifatturiero scende per la prima volta sotto la soglia dei 50 da maggio 2020.
Il settore dei servizi ha registrato un calo, principalmente dovuto dalla diminuzione dei nuovi ordini.
Sempre nella stessa settimana è stato rilasciato anche il Purchasing Manager Index, ovvero l'indice che monitora la salute del settore manifatturiero.
Il continuo deterioramento di questo indice continua, arrivando a registrare 48,4 contro il 49 precedente.
Gli indici azionari venerdì hanno colto l'occasione della debolezza del dollaro, apprezzandosi di oltre il 2% e frenando il movimento ribassista di dicembre.
Vi ricordo che Dicembre 2022 è stato l'anno peggiore per gli indici azionari dal 2008.
Buon Trading
M&A_Forex
Laboratorio strategie....Breakout su Crude Oil Nell'ambito dello studio di strategie da applicare ai futures, volevo lavorare ad un semplice approccio di breakout sviluppato sul Crude Oil.
Il Crude Oil è una commodity che si presta bene sia a sviluppi trend following che contrarian, tuttavia la natura dei suoi movimenti tende a far preferire il primo approccio.
Attenzione: la strategia sviluppata non è completa, ma è solo un motore per capire se le idee messe in pratica meritano ulteriori studi.
Le regole sono molto semplici e basiche:
- Timeframe: 30 minuti;
- Trigger: massimi e minimi della sessione precedente;
- Segnale: rottura in breakout del massimo o del minimo della sessione precedente con ingresso in direzione della rottura;
- Uscita: Su reverse della posizione o sull'attivazione dello stoploss o del profit target;
- Simmetria tra long e short.
Vediamo come funzionerebbe quest'approccio in breakout:
Sarebbe un piccolo disastro, che tuttavia non distruggerebbe il capitale, ma che comunque non sarebbe sostenibile nel tempo.
Nell'ipotesi di cui sopra abbiamo ipotizzato di poter inserire ordini durante tutta la giornata, anche in momenti in cui i volumi sono particolarmente scarsi.
Andando ad ottimizzare gli orari in cui la strategia ha il permesso di operare, inserendo una fascia che va dalle ore 13:00 alle 17:00 di New York otterremo la seguente equity line dei profitti:
La distribuzione dei profitti appare buona, notiamo una fase di sofferenza nella parte finale della curva con un drawdown molto importante, ma sicuramente la strada intrapresa è quella giusta.
Se andiamo ad applicare anche stoploss (3000 dollari) e take profit ( 6000) otterremo l'equity indicata sotto:
Adesso la distribuzione dei profitti è davvero bella, inclinazione sostenibile a 45 gradi, valore del drawdown decisamente più accettabile.
A seguire le principali metriche:
Ottima la distribuzione annuale dei profitti, con un 2015 particolarmente difficile.
Come possiamo integrare la strategia?
Magari andando ad individuare delle regole di uscita "intermedie" che non basino tutto sullo stop and reverse della posizione.
Il lavoro è stato svolto sul Crude Oil, contratto abbastanza pesante in termini di big point value.
E' possibile scalare al ribasso per capitali retail utilizzando il micro future (si dividono le metriche per 10).
HANG SENG INDEXL'indice HANG SENG Cinese da segni di risveglio.
Dopo 4 trimestri negativi in un clima di piena recessione scatenata dalla bolla immobiliare, ecco che timidamente cerca di riprendersi, aiutato dalla politica monetaria espansiva e da un'inflazione attestata a 1,6% (rispetto al 2,1% preventivato nel mese di Novembre)
Possiamo vedere come la trendline ribassista sia attaccata e superata nel grafico lineare weekly dopo una crescita del 37% sul presunto bottom.
Parliamo di presunto Bottom per via della situazione globale che è ancora stabile, ma la macroeconomia non mente e certamente il gigante asiatico sarà il primo a ripartire, con il mercato statunitense che sta scivolando il recessione.
Applicando WaveUP Indicator© con sensibilità standard, vediamo un segnale BUY ben definito confermato dal VOLUME PRESSURE INDICATOR che ne attesta la veridicità.
Guardando nel dettaglio, i prezzi si muovono in una zona dove i compratori hanno il soppravento sui venditori, confermato anche dalla SENTIMENT TREND FOLLOW rialzista (in verde punteggiata) confermando il momento positivo dell'indice.
Le prime resistenze sono indicate dalle WaveUP Cloud che stanno assumendo una linearità orizzontale, segno che i prezzi si stanno assestando prima della ripartenza.
Abbassando la sensibilità e studiando il grafico DAY, vediamo che i prezzi, oltre ad aver superato di poco la trendline ribassista, sono entrati in un area molto interessante, superando la MA200 e rimanendo nella WaveUP Cloud che fa da resistenza importante, tanto è vero che si nota il rimbalzo millimetrico dei prezzi, raggiungendo comunque il livello 0.38 di Fibo, primo target giornaliero di questa estensione.
Osservando l'indicatore DMI, vediamo come il trend non sia ancora fore (ADX sotto i 25), ma che la direzionalità è Bullish.
Il cruscotto dell'indicatore ci rilascia segnali di up-trend, ed inserendo le Cloud più lente possiamo quindi ricavare nuovi target più ambiziosi, da unire alle resistenza statiche weekly segnate in rosso.
La tenuta della MA200 attesterà il cambio di direzionalità che al momento vede un trend a +10° circa di inclinazione ... ancora poco per stabilire la ripartenza. In questo momento infatti ci troviamo in una zona di trading range segnata in grigio, inserito direttamente dall'indicatore per verificare appunto queste situazioni.
Rimane importante mantenere la MA200 per costruire la ripartenza, consci che la Cina sarà il primo mercato a ripartire rispetto a tutti gli altri.
WaveUP©
Sviluppo strategia Supertrend su Future S&P500Buonasera ragazzi,
nell'ambito degli studi e dei backtest sull'S&P500 questa sera volevo proporre i risultati di uno studio di una strategia trend following solo long con barre da 60 minuti.
La scelta di operare solo long è dovuta al fatto che lo short su un equity index è davvero difficile da gestire in trend following.
Come sappiamo l'S&P500 (ed in genere gli equity index) hanno un bias rialzista e potrebbe essere più facile optare per operatività solo long o quantomeno individuare regole diverse per le entrate lunghe e corte. Quest'ultime rappresenterebbero un elemento di complessità che ci esporrebbe a rischi di consistenza della strategia nel lungo periodo.
Gli indicatori utilizzati sono semplici:
- Supertrend;
- Media Esponenziale a 20 periodi.
- Timeframe: 60 minuti.
Le regole cercano di individuare un ingresso in trend con i prezzi vicino alla media a 20 periodi per evitare acquisti in situazioni di ipercomprato.
Il nostro segnale di allerta è dato dal cross al rialzo dei prezzi con il supertrend. In quel caso siamo pronti a cercare il segnale. Il trigger dell'ordine è dato dal ritracciamento del prezzo verso la EMA20 e la successiva ripresa al rialzo del movimento con il cross up della media.
Si fa correre l'operazione assieme all'evoluzione del supertrend.
Sotto troverete un esempio del setup.
Facendo girare la strategia senza alcun filtro, solo per vedere se il "motore" porta a qualche risultato, otterremo l'equity dei profitti indicata sotto:
Come possiamo notare, la strategia senza alcun filtro non porta a risultati eccezionali, tuttavia realizzerebbe comunque un profitto e non andrebbe a distruggere il capitale.
Provando ad isolare gli ordini di acquisto in una fascia oraria che va dalle 10 del mattino alle 23 (orario di Chicago) otterremmo un notevole miglioramento:
I profitti adesso sono distribuiti meglio ed il numero delle operazioni ridotte di molto. Abbiamo evitato tutti i falsi segnali che potrebbero venirsi a generare durante la negoziazione notturna del future.
Applicando anche la gestione del rischio inserendo i valori di 1000 dollari di stoploss e 4000 dollari di take profit:
La forma dell'equity line è più armoniosa, i profitti distribuiti negli anni ed in circa 560 trade vengono generati oltre 60.000 dollari di profitti, sufficienti a coprire slippage e commissioni.
Le metriche sono indicate sotto:
Possiamo notare come la percentuale di trades chiusi in profitto sia solo il 39%, tipico di strategie trend following, tuttavia il winning trade medio è di circa 1100$ e la perdita media circa 500$, pertanto sostenibile.
La strategia, così proposta rappresenta uno studio semplice, da integrare con altri elementi e validazioni per essere messa live, ma tuttavia appare efficace.
Ricordo che la natura tipica dell'S&P500 non è trend following, pertanto si potrebbero ottenere risultati migliori con approcci di tipo reverse, anche se gli ultimi due anni hanno risposto davvero bene a strategie di tendenza.
Studio medie mobili su S&P500 e strategia SP:SPX
In alcune occasioni mi è stato chiesto da più di un utente perché non utilizzassi più medie mobili nei miei studi o per quale motivo non mi facessi aiutare da questo strumento nella ricerca dei segnali.
Premesso che considero la media mobile (in particolare quella esponenziale) un indicatore fondamentale, soprattutto per valutare le situazioni di ipercomprato-ipervenduto o estensione di un trend, nonché per individuare livelli di supporto o resistenza dinamici, purtroppo non la considero un valido strumento per l'operatività su mercati come quelli degli index futures.
Sappiamo che per la modalità di calcolo essa è in ritardo rispetto ai prezzi e di conseguenza andrebbe a fornire segnali non tempestivi.
Per argomentare questa mia tesi, volevo proporre uno studio condotto sul future dell'S&P500 (Micro).
Si tratta di una strategia molto semplice long e short, che ha per motore le medie mobili ed inizia la sua operatività ad ottobre 2008.
Timeframe 1 ora, periodi delle medie 10/20/50.
I segnali d'ingresso long si hanno nel momento in cui in una situazione di allineamento al rialzo delle medie, il prezzo tende ad incrociare la media a 20 periodi.
Segnale di reverse nella situazione opposta, ovvero medie allineate al ribasso e cross della media a 20 periodi.
1 contratto ad operazione, ogni punto vale 50 dollari, capitale nozionale 100.000 dollari.
Dapprima proporrò i risultati senza alcuna ottimizzazione e successivamente, al fine di migliorarne le metriche, introdurrò delle variazioni per filtrare i segnali e vedere se è possibile ottenere guadagni migliori.
Facendo girare la strategia sulla sessione di 24 ore di Chicago otteniamo il risultato sotto:
Come si può vedere la strategia nuda e cruda accumula perdite per circa 180.000 dollari con circa 740 trade effettuati.
E' questo il motivo per il quale, malgrado la sua tendenza di fondo rialzista, l'S&P500 è un mercato che reagisce molto bene ad approccio in mean reverting, ovvero predilige gli ingressi contrari alle estensioni di movimento, considerata la sua tendenza di regressione verso la media.
Come molti Equity Index che nel lungo periodo tendono ad accumulare valore, lo short è molto difficile.
Un primo sviluppo da poter apportare alla strategia, è la gestione del rischio e dei profitti, in particolare andando ad inserire stoploss e take profit.
Inserendo quindi 2400 dollari di stoploss e 5200 di take profit otteniamo questi risultati:
La strategia non perderebbe più denaro, ridurrebbe di molto le perdite, aumenterebbe il numero di trade a circa 1050. Malgrado i miglioramenti, l'andamento dei profitti è assolutamente erratico.
Nessuno sognerebbe di mettere live questa strategia.
Fino ad ora abbiamo ipotizzato di lavorare per 24 ore al giorno. Possiamo provare a filtrare le operazioni, andando ad individuare una fascia oraria dove saremo attivi ed una fascia oraria nella quale non ci sarà permesso inserire ordini.
Inserendo una fascia operativa che va dalle 1 di notte alle 18 (orario di Chicago) otterremo un ulteriore miglioramento.
La strategia adesso genera circa 70.000 dollari di utili, riduce le operazioni a 500 circa, l'equity è assolutamente più armonica, tuttavia i drawdown sembrano essere ancora pesanti.
Andando ad analizzare con attenzione le metriche:
Notiamo a primo impatto che tutti i profitti vengono generati dalla parte long della strategia, lo short genera molte operazioni ma che non ci regalano alcun profitto. Come anticipato, l'S&P500 è un mercato molto ostico lato short, soprattutto se i segnali avvengono in trend following a causa del bias rialzista degli index futures. Se provassimo quindi ad operare solo long?
Ecco il risultato:
Otterremmo un profitto di circa 110.000 dollari, riducendo ulteriormente il numero di ingressi (215 operazioni) con un equity piacevole, armonica, che soffre nell'ultima parte, ma probabilmente ne conosciamo bene i motivi.
Alla fine di quest'analisi sorge una domanda.
Utilizzeresti live questa strategia?
La risposta è no. Il motivo?
Esistono modi più favorevoli per approcciare questo mercato su un timeframe breve, utilizzando "come motore" strategie di diversa natura.
Le medie sono per me ottimi strumenti per valutare un trend, ridurre il rumore di fondo, tracciare trendline.
Non dico assolutamente che non debbano essere utilizzate per creare dei segnali, è semplicemente una mia impostazione operativa. Credo che nel trading sia importante per ognuno di noi, riuscire a trovare il giusto set di indicatori, avendo la consapevolezza che nel lungo periodo vince la statistica, la metodicità e come abbiamo visto, una strategia può cambiare i suoi risultati anche semplicemente a seconda degli orari di negoziazione.
BTC vs ETH chi meglio resiste alla forza USD?
Buongiorno a tutti,
prima di tutto vorrei ringraziarVi per il supporto e la compagnia che mi state dando partecipando alle dirette che faccio qui nella comunita' di TradingView. Colgo l'occasione anche per ringraziare gli amministratori/moderatori per permettermi di utilizzare questo fantastico strumento di condivisione. E' una cosa che possono fare tutti, cosi' come pubblicare idee. Quindi per favore datevi una mossa e fatelo anche voi!
Fatta questa premessa, passiamo adesso ad osservare come si sono sviluppati i movimenti di ETH e BTC dal 13 Agosto rispetto alla Kumo giornaliera che sto utilizzando come riferimento per identificare la pressione che segue il downtrend iniziato dopo l'inizio della guerra in Ukraina e alimentato dagli eventi TerraLuna e Three Arrow Capital.
Per facile riferimento riporto qui sotto il grafico giornaliero con la struttura a cui mi riferisco, condivisa qui sulla pagina del mio profilo il 17 Luglio scorso.
La risposta alla domanda che mi ero posto nell'ultimo post (link in fondo nelle idee correlate) e' stata negativa e Bitcoin non e' riuscito a seguire il Mark-Up di Ethereum iniziato il 14 Luglio. Infatti, purtroppo, le aspettative che avevo riposto sul fatto che l'invenzione di Satoshi Nakamoto potesse superare anch'essa la Senkou Span B, cosi' come gia' fatto da quella di Vitalik Buterin, hanno trovato resistenza proprio in corrispondenza di questo livello e grazie all'aiuto della ripresa della forza del dollaro (US) e dell'intervento della OFAC (Office of Foreign Assetts Control) americana sul mixer Tornado Cash NON e' riuscita a rompere al rialzo la fase di consolidamento sviluppata all'interno della Kumo giornaliera. Anzi, al contrario ha rotto i livelli di supporto ed e' venuto giu', uscendo dalla Kumo, rompendo la Senkou Span A e posizionandosi in attacco al supporto della fase di consolidamento post evento 3AC (Three Arrow Capital) alimentato dal risk-off sui mercati azionari e dalla confermata aggressivita' della FED dopo il Simposio di Jackson Hole.
Dal punto di vista strutturale mi concentrerei sul fatto che il Mark-Up su Ethereum rimaga supportato dalla Kumo nonche' sopra la resistenza della fase di consolidamento post Three Arrow Capital, quindi ancora aggressivo. Bitcoin invece, decisamente piu' debole, e' rientrato all'interno della fase di consolidamento Three Arrow Capital e sta sviluppando quelle che potrebbero sembrare fasi ridistributive piuttosto compresse sotto la Kumo. Utilizzando Fibonacci dall'inizio alla fine della fase di Mark-Up (dal 14 Luglio al 15 Agosto), si potrebbe anche misurare il ritracciamento per valutare eventuali livelli di supporto. Tuttavia e' evidente che l'informazione piu' semplice da osservare sta nel fatto che mentre Ethereum rimane per il momento ancora supportato, Bitcoin NO.
Se volete potete aggiungere altri elementi che potrebbero essere di aiuto a individuare livelli convergenti come la Tenkan e la Kijun che ho tolto per mantenere il grafico il piu' semplice possibile con le informazioni a mio avviso piu' significative.
Per inquadrare meglio il contesto Vi lascio qui sotto le stutture H2 una sopra l'altra insieme a quelle giornaliere.
FATEVI DOMANDE E SIATE CURIOSI! LAVORATE SU VOI STESSI! INVESTITE TEMPO, NON DENARO!
Spero che il mio lavoro possa aiutarvi a trovare una logica, una narrativa, a fare delle ipotesi, senza pero' creare false aspettative. Illudersi di poter prevedere quale sara' la prossima mossa basandoci sui movimenti e' pura speculazione.
Se avete dubbi o domande non esitate a scrivere nei commenti qui sotto. Condividere contenuti per me e' come una terapia. Una specie di seduta dallo psicologo. Credo di essermi fuso il cervello a causa dell'eccessiva analisi dei grafici. Non vendo nulla! Lo faccio perche' e' la mia passione! Se vi piacciono i miei contenuti mettete un like e iscrivetevi al canale.
Un abbraccio,
Cozzamara
Non sono un analista ne un trader professionista. Sono semplicemente un appassionato che condivide le sue idee e le sue riflessioni che potrebbero benissimo essere sbagliate. Nulla di cio' che dico dev'essere inteso come sollecitazione a fare Trading. Se pensate che guadagnare con il Trading sia facile lasciate perdere perche' l'80% delle persone che ci provano perdono i loro soldi.
IL VIX RIMBALZA, PETROLIO DI NUOVO IN CALO!Aggiornamento della situazione attuale dei mercati finanziari.
Questa settimana abbiamo visto l'indice della volatilità (VIX) ritornare su livelli di 27.
Nelle scorse analisi abbiamo evidenziato la correlazione tra il VIX, SP500 e BITCOIN.
Come da manuale nel momento in cui il VIX è ritornato in livelli scomodi, ovvero sopra i 20, l'indice azionario americano e BITCOIN hanno incominciato a perdere terreno.
Ovviamente non basta trovare una correlazione per determinare le cause di un movimento ribassista o rialzista; nelle ultime settimane le voci di un possibile rialzo di 75 punti base sono schizzate a rialzo, comportando ulteriori pressioni negative per gli indici azionari.
Sempre per le motivazioni sopra elencate, le notizie riguardanti i tassi d'interesse stanno spingendo a rialzo il dollaro, riportandolo a livelli dei massimi annuali.
Questo venerdì verranno rilasciati i dati riguardanti il Non Farm Payroll, dati importantissimi per la FED.
Il mercato del lavoro dagli ultimi dati è ancora troppo caldo, nuovi lavori JOLTs che superano le aspettative a rialzo e jobless claims che nelle ultime settimana stanno segnando un rallentamento.
La forza del dollaro sta mettendo sotto pressione diversi asset.
USOIL perde oltre l'8% da inizio settimana, complice la volatilità dei prezzi con la presenza di molteplici forze contrapposte che spingono i prezzi.
Da una parte sono elevati i rischi legati all’offerta, anche in vista di un taglio della produzione da parte dell’Opec+; dall'altra sono in aumento i rischi di una guerra in Libia e proseguono gli scontri in Iran.
Il calo del petrolio sta influenzando l'andamento del dollaro canadese.
L'indice del dollaro canadese sta perdendo oltre lo 0,8% questa settimana, spingendo USDCAD a rialzo.
Il calo dell'oro nero non sta influenzando in maniera negativa solo il dollaro canadese, ma come vediamo nel grafico precedente anche il dollaro neozelandese e il dollaro australiano sono in territorio negativo.
Mercati azionari, petrolio e "crisi energetica"!Aggiornamenti della situazione attuale dei mercati azionari e delle due materie prime che stanno facendo discutere molto, petrolio e Natural gas.
Dai minimi annuali di giugno 2022 abbiamo visto i mercati azionari riprendere fiato SP500 (+17%), Down Jones (+15%), Nasdaq (+22%).
Molte variabili hanno influenzato questo ritracciamento, ma quest'oggi voglio soffermarmi su 3 in particolare (volatilità, dollaro e sentiment).
Partiamo con il primo grafico che raffigura la correlazione tra gli indici azionari e l'indice della volatilità (VIX).
Esattamente dal 10 giugno le volatilità, dopo aver toccato i valori di 34, si sono riassorbite.
Dopo 68 giorni dai massimi di giugno, il VIX ha raggiunto i livelli che reputo chiave per operare in condizioni "comode", ovvero sotto l'area dei 20.
Inevitabilmente questo riassorbimento ha allontanato diverse incertezze portando gli indici azionari a tirare un sospiro di sollievo.
Volatilità alte portano pressioni scomode sui mercati, ne sa qualcosa BITCOIN, che anche lui sta agevolando di volatilità inferiori per recuperare terreno (24500).
Come spiegato precedentemente volatilità alte portano incertezza e paura sui mercati.
L'indicatore Fear and Greed è uscito, dopo diversi mesi, dal territorio di FEAR (paura) e attualmente si trova sui livelli di 57, ovvero livello GREED (avidità).
Per chi non sapesse cosa fosse l'indicatore in questione, è un indicatore che misura i livelli di paura e avidità attraverso una scala che va da 0 a 100.
Il valore minimo rappresenta una situazione in cui la paura è il sentimento predominante.
Al contrario, se l’indicatore dovesse oscillare verso il massimo, ciò significherebbe che sul mercato vige un sentimento di avidità.
Per il risultato finale vengono presi in considerazione sette differenti valori: volatilità, momentum, forza del prezzo, volume, opzioni, obbligazioni e richiesta di buoni del tesoro (per valutare i livelli di tolleranza del rischio degli investitori).
L'uscita di questo indicatore dai territori di paura ha portato una ripresa dei mercati azionari, ma attenzione a confondere ritracciamenti da cambi strutturali.
Per quanto riguarda i miei processi i mercati azionari si trovano ancora in territorio ribassista.
L'ultima analisi su cui mi soffermo per capire meglio cosa sta succedendo sui mercati ho preso in considerazione l'indice del dollaro.
Da luglio 2022 il dollaro ha perso terreno (-5%), portando a rialzo diverse valute come EURO e STERLINA.
Perchè un deprezzamento del dollaro potrebbe aver influito sul rialzo dei mercati azionari?
Gli ultimi dati rilasciati del lavoro americano (Non Farm Payroll) hanno rotto le aspettative a rialzo facendo presagire una presa di posizione più aggressiva da parte della FED.
Subito dopo sono usciti i dati riguardanti l'inflazione americana, rompendo le aspettative a ribasso, da 9,1% a 8,5%.
Questa notizia ha creato diversa volatilità giornaliera all'interno dei mercati, portando gli indici azionari a rialzo, dollaro a ribasso e i rendimenti a ribasso.
Un'inflazione che rallenta più delle aspettative potrebbe portare la FED a rialzi di tassi d'interesse meno aggressivi, agevolando gli indici azionari che già stavano scontando prese di posizione più aggressive.
Sempre nella settimana dei dati sull'inflazione, ha parlato la governatrice della Fed di San Francisco, proclamando che è troppo presto per dichiarare vittoria nella guerra contro l'inflazione.
Come se avessero letto queste parole, gli indici di Wall Street, dopo una partenza positiva delle contrattazioni giornaliere, hanno chiuso in territorio negativo.
I protagonisti di questa settimana sono il Natural gas e il petrolio, con due perfomance differenti, petrolio -6%, natural gas americano +7%, natural gas tedesco +10%.
Secondo le stime di Gazprom, compagnia russa dell'energia "il prezzo del gas in Europa potrebbe aumentare del 60% nel prossimo inverno superando anche i 4 mila dollari per mille metri cubi.
Notizia che inevitabilmente ha fatto schizzare a rialzo i futures del natural gas.
Attualmente il peso di questa possibile "crisi energetica" non si fa ancora sentire sui consumatori e sulle economie, ma con l'arrivo dell'inverno la situazione potrebbe cambiare drasticamente.
Infine, anche la situazione del petrolio è interessante da analizzare.
La banca centrale cinese ha tagliato i tassi sui prestiti per rilanciare la domanda, mentre l’economia ha rallentato inaspettatamente a luglio.
“I prezzi delle materie prime su tutta la linea sono stati sotto pressione, poiché i dati economici cinesi di luglio hanno dipinto un quadro di crescita più negativo del previsto, il che ha suscitato rinnovate preoccupazioni sulle prospettive della domanda”
Inoltre i prezzi del petrolio sono appesantiti dalle possibili nuove forniture dell'Iran e dall'aumento dell'offerta dei produttori OPEC.
Pare chiaro come, con l'avvicinarsi dell'ultimo quarter dell'anno, la situazione macroeconomica potrebbe deteriorarsi ulteriormente, in vista di tassi d'interesse sempre più alti e meno liquidità all'interno dei mercati.
M&A_Forex
NORTHROP GRUMMAN: UNA DELLE MIGLIORI AZIENDE DEL 2022 Buongiorno a tutti.
Il 14 febbraio 2022 pubblicavo all’interno di tradingview un’analisi riguardante tre aziende americane che probabilmente avrebbero beneficiato del conflitto Russia-Ucraina, che potete trovare al link:
•
Queste tre aziende, operanti nel campo aerospaziale e della difesa, erano:
1. Lockheed Martin
2. Northrop Grumman
3. General Dynamics
Una di queste non solo ha registrato degli ottimi guadagni prima e dopo il conflitto, bensì si trova tuttora a ridosso dei suoi massimi storici; questo è un fatto piuttosto singolare dal momento che quello che stiamo vivendo da inizio anno è un vero e proprio bear market; quest’azienda è Northrop Grumman.
NORTHROP GRUMMAN
La Northrop Grumman Corporation è una multinazionale operante, appunto, nel campo aerospaziale e della difesa, nata dall’unione nel 1994 fra Northrop e Grumman.
L’azienda si occupa di svariati progetti:
• Costruisce alcuni dei velivoli più avanzati del mondo come il bombardiere Stealth B-2 Spirit e l’X-47B oltre ad altri potenti sensori e sistemi aerei
• Opera nel campo cybernetico essendo fornitore leader di cyber a spettro completo su terra, mare e spazio
• Si occupa di prevenire attacchi informatici
• Protegge le comunicazioni militari
• Fornisce servizi critici di logistica, supporto e modernizzazione, dall’infrastruttura dei servizi di emergenza americani ai veicoli da combattimento sul campo di battaglia
• È leader mondiale nella progettazione, sviluppo e produzione di sistemi navali come sonar in grado di mappare le profondità dell’oceano o sistemi anti-sottomarini
L’azienda ha una capitalizzazione di mercato pari a 74 miliardi di dollari con 88mila dipendenti circa.
Per altre informazioni vi rilascio il link della pagina ufficiale della società, vi consiglio di darci un’occhiata:
• www.northropgrumman.com
Analizziamo ora il grafico di prezzo:
Tra il 25 ottobre 2021 e il 24 febbraio 2022 il prezzo si è mosso all’interno di due strutture di prezzo:
• La resistenza a 406$
• Il supporto a 344$
Il prezzo riesce ad esplodere al rialzo all’inizio dell’invasione russa in territorio ucraino (il 24/02, come specifico nella grafica): in sette sedute riesce a guadagnare 25 punti percentuali che valgono i nuovi massimi storici a 492$. Nei quattro mesi seguenti il prezzo mantiene un carattere rialzista, andando dapprima a ritracciare sul livello 61.8 di Fibonacci (indicato nella grafica dal cerchio di color rosso) per poi continuare la sua traiettoria al rialzo con la formazione di un triangolo ascendente, figura di analisi tecnica rialzista.
La grande forza del prezzo è espressa da diversi fattori:
• La brevissima distanza dai massimi storici (soli 3.7 punti percentuali)
• La distanza dalla media a 50 periodi (2.6 punti percentuali)
• La distanza dalla media a 200 periodi (14 punti percentuali)
• La grande distanza tra le due medie mobili appena citate (10 punti percentuali circa)
• Le performance positive da inizio anno, che si attestano a +24 punti percentuali.
E’ possibile studiare la forza dell’azienda anche grazie ad alcuni indici di forza che ora voglio mostrarvi.
NORTHROP GRUMMAN VS SETTORE INDUSTRIALE
Studio la forza dell’azienda rispetto al suo settore di riferimento, ossia quello industriale, utilizzando come etf di riferimento settoriale l’XLI:
E’ dal 18 novembre che l’indice di forza inizia a mostrare un andamento rialzista parabolico utilizzando come supporto la media a 50 periodi di color blu. Questo tipo di tendenza al rialzo riassume graficamente la forza di Northrop Grumman rispetto al settore di riferimento (se l’indice tende al rialzo è l’azienda a sovraperformare il riferimento; viceversa, a parti invertite, è vero il contrario).
NORTHROP GRUMMAN VS SETTORE AEROSPAZIALE E DELLA DIFESA
E’ possibile visualizzare la forza dell’azienda se la stessa viene rapportata al settore aerospaziale e della difesa: l’indice di forza relativa esprime la maggior tonalità di Northrop Grumman assumendo un trend rialzista parabolico che ha inizio addirittura più di un anno fa, il 12 febbraio 2021.
L’Etf utilizzato come riferimento per il settore aerospaziale e della difesa ha ticker “XAR” ed è l’SPDR Aerospace & Defense.
NORTHROP GRUMMAN VS S&P500
La stessa forza espressa dall’azienda protagonista dell’analisi rispetto al settore industriale e aerospaziale e della difesa è ben visibile se anche essa viene espressa rispetto all’indice S&P500 (indice americano che racchiude nel suo paniere le 500 aziende più capitalizzate); l’indice di forza si comporta come i due precedenti, assumendo un trend parabolico rialzista nato il 18 novembre 2021 e supportato dalla media a 50 periodi.
NORTHROP GRUMMAN VS MSCI WORLD
Come ultimo indice di forza propongo quello tra Northrop Grumman e l’etf MSCI World (ticker URTH), che offre esposizione a una vasta gamma di società dei mercati sviluppati in tutto il mondo (e che quindi dà una buona visione globale dei mercati azionari mondiali). Le informazioni da estrapolare da questo indice di forza sono le medesime di quelli precedenti:
E’ dal 17 novembre 2021 che l’indice di forza assume una traiettoria fortemente rialzista supportata dalle media a 50 periodi. Questo comportamento indica la maggior forza espressa dall’azienda rispetto a tantissime diverse aziende appartenenti ai mercati azionari globali.
CONCLUSIONI
Attraverso aspetti tecnici e fondamentali (espressi dagli indici di forza) abbiamo visto come la società Northrop Grumman si stia comportando in maniera nettamente diversa non solo rispetto al mercato azionario americano, bensì rispetto a quello globale.
Questo dimostra che anche in periodi di forte “turbolenza” è possibile trovare delle società con comportamenti notevolmente diversi rispetto alla massa.
Per quanto l’azienda continuerà ad esprimere questo tipo di carattere?
Buona giornata, Matteo Farci
Recap Operazioni settimanali - Week 3E' terminata la terza settimana di questa piccola avventura da "day trader". Mi rendo conto di utilizzare un termine errato, un day trader avrà tutt'altro tipo di operatività e su una moltitudine di strumenti finanziari, tuttavia voglio provare a vedere se mantenendo costanza e regole per un certo periodo di tempo è possibile riuscire a creare un'infrastruttura sostenibile.
La terza settimana inizia con il 4 luglio, mercati americani chiusi, decido di restare flat, considerata l'assenza totale di volumi della giornata.
Il 5 di luglio inizia con lateralità durante la sessione asiatica. Viene a crearsi un livello rilevante intraday, che viene rotto al ribasso all'apertura europea. Decido di entrare short in area 3843, confidando in uno storno delle quotazioni fino al livello di supporto 3800, fissando uscita in area 3802. Porto a casa 41 punti d'indice, importante gain. Se avessi lasciato correre l'operazione, avrei potuto seguire lo short fino all'area 3750, ma è davvero difficile riuscire a far correre così tanto un'operazione, quando di mezzo ci sono livelli di supporto. A seguire lo screen dell'operazione.
Il 6 di luglio ho eseguito due operazioni, ambedue in gain piccolo, utilizzando strategia in reversion su un trading range creato dall'indice. Per filtrare gli ingressi durante operatività in trading range, mi aiuto con il commodity channel index.
La prima operazione verso le ore 10, durante la sessione europea, con un guadagno di 10 punti.
La seconda operazione verso le ore 18, sempre in reversion, con guadagno di 13 punti. A seguire gli screen.
I operazione
II operazione
Il 7 di luglio è stata la giornata più formativa della settimana, con due operazioni chiuse in perdita.
Galvanizzato dall'operatività in trading range del giorno precedente, ho "immaginato" che la giornata del 7 luglio avrebbe seguito gli stessi schemi. Come al solito, al mercato non importa nulla di ciò che noi pensiamo, e così ho chiuso due operazioni in perdita. In particolare, ho impostato operazioni d'inversione, quando in realtà il mercato cercava di trovare un trend rialzista. Il mio errore è stato quello di aver provato ad eseguire per due volte lo stesso tipo di operazione errata. L'unica nota positiva è stata la mia capacità di rispettare in maniera maniacale gli stop.
Sotto le operazioni. A riguardarle con calma, mi rendo conto di aver sbagliato totalmente l'interpretazione della fase di mercato.
L'8 luglio si è chiuso con un'operazione in profitto. In questo caso dopo il rialzo del 7 luglio, mi aspettavo una giornata più piatta, pertanto ho aperto uno short dinanzi ad un segnale d'inversione del mercato su un livello rilevante (massimo del giorno precedente).
Porto a casa in questa giornata 24 punti d'indice.
Ricapitolando la settimana, quindi registro 6 operazioni di cui 4 chiuse in profitto e 2 chiuse in perdita. Guadagno un totale di (41+23-19+24)=69 punti d'indice, corrispondenti in termini monetari a (69*5)= 345 $
Devo cercare di lavorare sulla mia capacità di essere più asettico nell'impostazione delle operazioni, pensando solo ed esclusivamente a fare trade che ritengo validi. Probabilmente in un paio di giornate, considerata la difficile impostazione del mercato, avrei dovuto evitare alcuni ordini, ma ad un certo punto sale quasi la frustrazione di voler trovare a tutti i costi un setup.
La prossima sarà l'ultima settimana di questa piccola sfida, al termine della quale tirerò qualche somma.
Perché dovresti investire?Tante volte mi è stata posta da amici e clienti la domanda: "Ivan, perché dovrei investire?" La mia risposta, per quanto banale e semplice è sempre la stessa: perché no?
Prima di chiuderti a riccio nelle tue convinzioni del tipo: investendo si perdono solo soldi, l'investimento è come il gioco d'azzardo, a me non piace "scommettere" in borsa...ecc, ti pongo una semplice domanda: Ti sei mai fermato ad analizzare i rendimenti del mercato negli ultimi 10 - 20 - 50 - 100 anni? E qui inizia un imbarazzante silenzio.
Partiamo dalle basi, l'inflazione.
L'inflazione è la diminuzione del nostro potere d'acquisto in seguito ad un aumento generalizzato dei prezzi. E' la più iniqua delle tasse occulte, colpisce maggiormente le persone con redditi inferiori. Essa agisce come una continua erosione sui nostri capitali ed i suoi effetti non sono per nulla trascurabili. Nel link sotto riporto lo studio di Anima SGR, dove troviamo gli effetti dell'inflazione su un capitale di 100.000 euro con un orizzonte temporale di 20 anni ipotizzando tre scenari:
⦁ Moderato : Inflazione al 2%
⦁ Intermedio: Inflazione al 4%
⦁ Pessimistico: Inflazione al 6%
drive.google.com
I risultati parlano da soli, in ogni caso avremmo avuto un'importante erosione del capitale a testimonianza del fatto che allocare tutti i propri risparmi in liquidità è una vera e propria scelta finanziaria: quella dal risultato certamente negativo. Nella migliore delle ipotesi, con un'inflazione media al 2% (valore vicino al target della BCE) il nostro capitale dopo 20 anni, avrebbe un potere d' acquisto pari a 66.761 euro.
Quali sono stati i rendimenti generati dal mercato?
Prima di esprimermi in favore dell'importanza d'investire e di creare un bagaglio di cultura finanziaria, passerei ad analizzare i rendimenti di alcune asset class.
Indice S&P500. Si tratta di un'indice composto dalle 500 aziende a maggior capitalizzazione del mercato americano. Analizziamone i rendimenti dal 2007 a marzo 2022, lasso temporale in cui si sono verificate tre crisi di portata mondiale: 2008 Mutui Subprime, 2020 Crisi Covid, 2022 Guerra Russia- Ucraina.
Andamento S&P500
Possiamo notare come l'indice generi nell'orizzonte temporale preso in considerazione, una perfomance positiva del 200% circa, seppur con importanti storni nel 2008/2009, 2018/2019, 2020 e 2022.
Andamento mercato dei bond governativi americani a 20 anni.
Anche in questo caso, seppur con un'inclinazione meno positiva, nel periodo temporale preso in considerazione, il mercato dei bond ha creato valore, con una performance del 47% circa e con minore volatilità rispetto all'indice azionario.
Andamento Oro e Materie Prime
Oro e materie prime tendono a muoversi secondo alcune dinamiche che in un portafoglio d'investimento opportunamente diversificato, sono fondamentali.
E se proviamo ad ingrandire il nostro periodo di osservazione? Sotto troverete il grafico dell'S&P500 dal 1872 al 2022, ben 150 anni.
S&P500 dal 1872 al 2022.
Facile notare come il principale indice americano, composto da alcune delle aziende più importanti al mondo, è in un secolare trend di crescita. Il mercato azionario infatti tende a rispecchiare l'andamento dell'economia, che nel lungo periodo, grazie allo sviluppo, al reinvestimento degli utili, alla continua evoluzione tecnologica ed alla creazione di valore tende ad una crescita di fondo, intervallata da cicli di recessione.
Ma allora perché si perdono soldi sul mercato?
Ci sono diverse ragioni, ma gli errori tipici provengono da:
⦁ fai da te e mancata pianificazione;
⦁ aspetto psicologico.
Immagina la sventura di aver investito 100.000 euro il giorno prima dello scoppio della crisi da Covid 19. Nel giro di 28 giorni, avresti visto sul tuo portafoglio, nella migliore delle ipotesi, un -34%. Come ti comporteresti in una situazione del genere? Venderesti o pianificheresti nuovi acquisti? Il 90% degli operatori in una fase del genere liquida le posizioni, contabilizzando una perdita e rientrando successivamente a mercato dopo mesi o anni, con timing errato.
Altro aspetto fondamentale è la pianificazione. Hai visto che al mercato "occorre del tempo" per generare valore e godere dell'effetto del "tasso d'interesse composto", ovvero l'applicazione di rendimenti su un capitale crescente.
Devi assolutamente investire, ma solo dopo aver pianificato una serie di cose (impegni finanziari, spese ricorrenti + spese impreviste, progetti di vita, ecc) e dopo aver valutato, con l'aiuto di un professionista, il tuo grado di tolleranza al rischio, in maniera da poter costruire un portafoglio efficiente ed adatto alle tue esigenze.
Non siamo tutti uguali e per dieci persone, potrebbero esserci altrettante soluzioni d'investimento diverse.
3 Mercati da guardare: Wk 31-4 FebBuongiorno a tutti e buon w.e.
di seguito i tre mercati su cui concentrerò maggiormente la mia attenzione per una possibile operatività nel corso della settimana prossima.
XAUUSD
Significativa la variazione pari a -27% per la net-position dei Commercials, che tuttavia potrebbe arrivare con un minimo di ritardo rispetto al movimento avuto questa settimana.
Mercato dell'oro che prova invano a superare la barriera di area 161.8% della pin bar di inizio agosto in due occasioni, chiudendo questa settimana con un trigger di price action (Doppio Massimo Lower Close).
Interessante, a mio avviso, ricercare dei trigger short sul daily nell'area 1.810-1.830$:
XAGUSD
Molto interessante anche la chiusura mensile (manca ancora a giornata di lunedì, tuttavia non mi aspetto variazioni significative) dell'argento che, come per l'oro, prosegue con una tendenza ribassista.
Serie di inside-bars nel grafico mensile con uno spike di rifiuto dei prezzi avvenuto nel mese corrente.
Con la rottura del livello $22.50, si aprirebbe la strada verso un ottimo movimento fino in area $18.60 circa.
Per la settimana seguente cercherò di seguire il prezzo in attesa che si vengano a formare eventuali trigger short in area $23-23.50
USDJPY
Doppio Minimo Higher-Close per lo Yen con la chiusura della settimana corrente che conferma la tendenza assolutamente bullish per il dollaro US sulla valuta nipponica.
Area importantissima dei $114.50 rotta in volatilità a conferma della forza del dollaro. Per la prossima settimana cercherò quindi un trigger long tra $114.3-114.8:
Buon trading a tutti, un saluto
Crypto, verso la chiusura ciclicaParto dal Tron perchè è il mio punto di riferimento sulle Crypto, molti di voi già lo sanno, i nuovi no, ma io trado le altre Crypto, compreso il Bitcoin, guardando il TRXUSD.
È il grafico più pulito di tutti, meno frenesia, meno manipolazione, più precisione ciclica.
L’MCS in H4 sta iniziando a restringere il canale dell’eccesso di debolezza, proprio mentre il semestrale sta arrivando alla sua chiusura e l’annuale sta per raggiungere la metà in A1.
Sto aspettando il Tron a 0.045 per caricarlo pesantemente di lotti, potremmo fare lo stesso con le altre Crypto se in perfetto allineamento.
Per capire quando inizierà la chiusura però, guardo il Bitcoin
Ho compresso molto il grafico per avere una view più grande sull’ultimo semestre; vediamo la MML H4 che si sta stabilizzando a 45800 e richiamerà a sé il prezzo, da lì potremmo ipotizzare un rimbalzo del prezzo e una discesa conclusiva verso il nostro punto di interesse, che è tra i 20000 e i 28800 ( dipenderà dal segnale Buy che entrerà in H4 sull’MCS, e l’eventuale allineamento con il Tron).
Ecco i grafici ciclici del DOGEUSD, ETHUSD e XRPUSD e il prezzo che mi aspetto venga raggiunto.
Non ci resta che aspettare 😉
↘️ Fatemi sapere la vostra opinione ↙️
[PORTAFOGLIO] Analisi intermarket delle posizioniIl rounding bottom è una figura di inversione che sta ad indicare un lento cambio di forza tra venditori e compratori.
In questo caso il grafico è la rappresentazione del rapporto tra il Dollar Index e il Bloomberg Commodity index: strumento fondamentale nella mia analisi intermarket.
Fine delle politiche espansive, inizio del tapering, inflazione elevata e previsione di rialzo dei tassi d'interesse sono tutte avvisaglie per un nuovo ciclo economico alle porte. Il denaro si starebbe quindi spostando su nuovi asset e in questo panorama quello che è attualmente più sottovalutato e con maggiori prospettive è il Dollaro Americano.
Sebbene i tassi d'interesse siano ancora a zero, secondo indicatori anticipatori ci sarebbero già delle buone prospettive per vederli al rialzo già dalla metà dell'anno prossimo e sarebbe quindi logico aspettarsi una fase di accumuno di Dollari, confermata anche dalla sua ripresa di forza.
Il rounding bottom del sintetico rappresenta in forma grafica proprio questa fase di "spostamento" dei capitali che passerebbero dalla materie prime al biglietto verde.
In coerenza con la mia aspettativa di cambio di ciclo economico sono già da un bel po' (forse anche con troppo anticipo ;) ) compratore di Dollari sui cambi con l'EURO e il FRANCO SVIZZERO.
Mantengo sempre la posizione sul NIKKEI che, proprio per il costo elevato delle materie prime, non ha performato in questa fase di risk-on, ma che spero lo faccia quando inizieranno a scendere. Al contempo sono LONG di CADJPY, valuta risk-on per eccellenza.
A bilanciare il portafoglio c'è il SILVER che ho deciso di acquistare per la duplice veste di asset rifugio correlato all'oro e di materia prima che comunque ho preferito a quest'ultimo perché in relazione ha performato meno e potrebbe dare ancora qualcosa.
Questa è la condizione delle posizioni che attualmente sono aperte nel mio portafoglio.
AREGENTO:
attualmente in guadagno
CADJPY
attualmente in perdita
USDCHF
attualmente in guadagno
EURUSD:
attualmente in guadagno
NIKKEI:
attualmente in perdita
IMPORTANTISSIMO
Questo è il mio personale diario di trading. L'intento di pubblicare le mie attività su questo sito è solo narcisistico masochismo.
Vi esorto a NON replicare le operazioni non conoscendo nulla né della mia strategia né mio modello di gestione del rischio.
In ogni caso la decisione di agire in base a quanto scritto è solo affare vostro.
LIKE e SEGUIMI per avere notifica di nuove attività.
Domande, dubbi, perplessità? SCRIVI sui commenti.
Che i GAIN siano con Voi!
Ftse Mib: farsi le domande giusteDi Fabio Pioli, trader professionista
In una fase come quella attuale del mercato italiano che sembra così semplice è impopolare indurre a prudenza. Facciamoci dunque solo una domanda.
La fase attuale sul mercato italiano sembra essere una di quelle fasi talmente facili che perfino i poppanti riescono a guadagnare.
Sembra essere una di quelle fasi in cui qualsiasi cosa si compri sale o, se non sale subito, basta aspettare, tanto salirà.
Sembra essere una di quelle fasi in cui non bisogna ragionare, anzi, chi meno pensa è più avvantaggiato.
Una di quelle fasi in cui si viene addestrati a ritenere che i mercati finanziari siano facili. Si può guadagnare tanto e con poco sforzo mentale, naturalmente.
Una di quelle fasi, infine, come quella dal 2002 al 2007, in cui la borsa saliva, saliva e saliva e basta ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
E non dico che non sia così, attenzione.
D’ altra parte, se il laterale di tredici anni che si è avuto sul mercato italiano fosse finito, saremmo solo all’ inizio di un rialzo che arriverebbe in area 36.000-38000 di indice, un rialzo del 30% - 40% che potrebbe essere fatto anche in pochi mesi (Figura 2)!
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Quindi? Quindi ci si accomodi!
Potrebbe essere l’ inizio di un rialzo storico. Perché non comprare? E non dite che è troppo tardi, come vedete siamo solo agli inizi, spazio ce n’é. E noi certo non ve lo impediamo, anzi.
L’ unica cosa, non pretendete che noi compriamo, o che suggeriamo professionalmente a qualcuno di comprare: a me un “potrebbe andare” non basta e non mi incanta una speranza.
Io voglio probabilità matematiche.
Tutti i professionisti non giocano in borsa tanto per giocare. Partecipano al gioco solo quando conoscono le probabilità di vincere a priori.
Quindi, sebbene si sappia che il trend sia positivo e dunque non ci si mette contro-trend, si sa anche che non si è sui supporti, che principalmente sono 2: 26.600 e 23.100 ( Figura 3 ) e che quindi qui e ora non si compra sui supporti.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Attenzione, a nulla giova l’ analisi tecnica (soprattutto nelle bolle speculative) che potrebbe dire che il grafico sia di rimbalzo, partito esattamente a Marzo 2020 ( Figura 4 ).
Fig 4. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
né giova pensare che esistono anche le false rotture dei laterali ( Figura 5 ).
Fig 5. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Tutto si riduce alla semplice domanda: “Ti perderesti volentieri un movimento di 10.000 punti circa di Ftse Mib?”
Un professionista risponde: “Volentieri, se non lo conosco”.
Un investitore risponderebbe: “No, non me lo perdonerei mai”.
Dunque la scelta è già fatta.
L’ unica cosa (e questo non vuole essere per nulla un deterrente: ognuno risponda come vuole alla domanda di cui sopra) ci si ricordi cosa successe dopo il già citato rialzo dal 2002 al 2007: Banca Monte Paschi valeva l’ equivalente di 8.600 euro contro gli 1 euro circa attuali, Telecom Italia valeva 2,10 euro contro gli 0,34 euro attuali, Unicredit valeva l’ equivalente di 170 euro contro gli 11,50 attuali, Generali valeva 31 euro contro i 19 attuali, Eni valeva 27 euro circa contro i 12,60 attuali.
E vi assicuro che c’è più di una persona che, per aver risposto nel secondo modo alla stessa domanda che si presentò allora, detiene ancora oggi quei titoli in portafoglio.
Noi, avendo risposto nel primo modo abbiamo venduto tutti i titoli in portafoglio durante il 2007 e nel Dicembre 2007 ci siamo messi short a 42.000 punti di indice.
Quindi, ci si accomodi pure al rialzo, tanto c’è spazio e si può andare a 38.000 punti ma voglio soltanto dire che le risposte giuste alla domanda: “Ti perderesti volentieri un movimento di 10.000 punti di Ftse Mib” dovrebbero essere “Volentieri, se non lo conosco” oppure “Per nulla, perché lo conosco”.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: c’è una deriva all’ orizzonte?Di Fabio Pioli, trader professionista
[ La seguente analisi è stata fatta sul grafico del future Ftse Mib, pertanto potrebbero riscontrarsi nelle seguenti immagini delle discrepanze ]
Essendosi verificata, come era certo che fosse, una nuova fase di volatilità sul mercato italiano, che ha preso il posto della lateralità precedente, c’ è da chiedersi dove sono destinati a finire i prezzi.
Come scritto anche nell’ articolo della scorsa settimana (“ Ftse Mib: allerta volatilità ”) era chiaro che vi sarebbe stata volatilità sul mercato italiano.
Vediamo come tale volatilità si sia manifestata con l’ uscita del future dal laterale durato 21 giorni (si vede in Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
E c’ era da scommettere che l’ uscita sarebbe stata verso il basso piuttosto che verso l’ alto: non abbiamo infatti fatto mistero di aver preso in precedenza, tutti noi utenti di CFI, un segnale short che aveva con sé più dell’ 80% di probabilità di procurare un utile. Al ribasso.
Né abbiamo fatto mistero che vi sarebbero state tante oscillazioni, prima dell’ uscita dal laterale e da attendersi anche dopo l’ uscita dal laterale stesso, fino alla fine del segnale.
E abbiamo anche detto che nessuna di tali oscillazione avrebbe preoccupato perché il metodo bada a sé stesso e ha la saggezza di saper classificare ogni singola e minima oscillazione per quello che è (significativa o non significativa ai fini dell’ uscita di posizione), senza farsi fuorviare.
Ma lasciamo che il metodo badi a sé stesso e torniamo nell’ improduttivo, aleatorio e incerto, mistificatore e affascinante mondo dell’ analisi.
L’analisi dice che nel breve periodo ( Figura 2 ) il trend, con la violazione dei 25.540 punti di fib non è più al rialzo.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
E dice altre tre cose, una per il breve periodo e due per il lungo.
Per il breve periodo dice che l’ obiettivo della rottura del rettangolo ribassista è attorno ai 25.200 -25.250 punti ( Figura 3 ).
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Per il lungo periodo dice che il trend di lungo rimane rialzista fino a 22.440 punti di fib circa ( Figura 4 )
Fig 4. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
e che TUTTO il rialzo avvenuto finora fin dai minimi di Marzo 2020 sembrerebbe nient’ altro che un rimbalzo, con l’ interessante conclusione (da tenere in considerazione ora e non dopo, naturalmente) che si potrebbe andare sotto i 14.040 punti ( Figura 5 ).
Fig 5. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Attenzione, mi si capisca bene. E’ ovvio che nessuno (tranne me) parla di 14.000 punti adesso che le notizie sono rosee, che tutto sembra andare bene, che sembra che siamo usciti dalla crisi. Ma chiedetevi una cosa (e questo non vuole essere uno stimolo né a vendere né a mettersi short (io stesso non lo farei mai solo in base all’ analisi, né mia né di chiunque altro). Vuole solo essere uno spunto al ragionamento. Avete mai visto prezzi alti con notizie negative? Questo potrebbe essere un richiamo per chiedervi se i prezzi non siano per caso alti…. O se si debbano invece aspettare le cattive notizie, quando i prezzi saranno già bassi…
Dubbio, eterno dubbio. Come toglierselo? Segnali.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
GOLD - Analisi multi timeframeGOLD
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Grafico: Weekly
Analizzo la struttura sulla big picture per conoscere e sapere dove il prezzo è più sensibile, segue una ricerca di struttura statisticamente a favore scendendo nei timeframe DLY, H4, H1, 15/5min
Sopra al livello 1700 la visione rimane long per il Gold che ha un trend di fondo rialzista
La nuova conferma di rialzo è all rottura della tl ed il livello 1840 e successivo livello di interesse 1900
Scendo sul grafico DLY per crearmi una visione ideale delle aree dove il prezzo può riscontrare liquidità
Scendo ancora di TF per chiarire la struttura di prezzo ed il movimento che si sta verificando intraday
3 aree potenziali di acquisto su diversi rischi e rendimenti di mio interesse
Gold H4
Chiaramente sull'area voglio attendere e seguire una conferma nella Price Action nei TF inferiori
Successivamente ad aver valutato il grafico orario, passo su TF inferiori per ricercare potenziali rigetti o rotture della trendline intraday che sto seguendo come prima area, successivamente se dovesse rompere a ribasso attenderò il prezzo sulle altre due aree
Se iniziasse a rigettare la zona andando a rialzo dalla trendline ricercherò nuove conferme sulla struttura per recuperare la parte di esposizione (i 2/3) che non ho posizionato degli altri due livelli potenziali but
GOLD H1
Caricherò man mano a piramide la posizione spostando a be lo stop e gestendo le liquidazioni di profitto parziali che mi permettono margine.
Non sposo l'idea e se dovesse formarsi una struttura di inversione non escludo possibili esposizioni/trade di copertura ribassisti.
Non mi dilungo oltre sulla gestione personale del trade.
Suggerisco di dedicare tempo davanti ai grafici e sullo studio di un piano di rischio adatto al proprio profilo.
Qui è dove la maggior parte dei trader fallisce.
Non importa dove vada il prezzo, l'importante è quanto guadagniamo quando abbiamo ragione e quanto perdiamo quando abbiamo torto.
Per creare una costanza bisogna vedere il proprio piano di trading su un numero consistente di trade e non sulla singola posizione che si va a ricercare.
Rischio rendimento 👀
Un abbraccio, Gianluca