UNA STATEGIA DI TRADING A FAVORE DEI CROLLI DEI MERCATI AZIONARIBuongiorno ragazzi, il 20 maggio pubblicavo un’analisi dal titolo “La mia visione ribassista sull’azionario USA spiegata con gli indici di forza relativa” in cui spiegavo la mia visione bearish giustificata dalla combinazione di diversi grafici di prezzo che indicavano il sentiment del mercato.
Ho ricevuto tanti messaggi in cui diversi di voi esprimevamo le loro perplessità riguardo la loro attività di trading recente; ho per questo motivo deciso di svelarvi l’idea che ho avuto io stesso per speculare sui ribassi del mercato azionario, attraverso un’operazione in spread in cui ho acquistato e venduto allo stesso tempo sei aziende sfruttando i coefficienti beta delle stesse. Spiegherò in maniera dettagliata tutti i motivi che mi hanno portato ad entrare a mercato attraverso lo studio di particolari asset, indici di volatilità e indici di forza relativa. Detto ciò, questo non è assolutamente da intendere come un invito ad investire.
Per capire in maniera chiara ed esaustiva questa strategia, vi consiglio caldamente di rileggere l’ultima analisi che trovate al link:
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Ci tengo comunque a fare un breve riepilogo!
Buona lettura.
RISK OFF E CAMBIO DI CICLO ECONOMICO
Siamo in risk off! Ebbene si ragazzi, siamo in quel particolare momento in cui gli investitori iniziano ad essere più prudenti dal momento che investire e fare trading è considerato più rischioso. Lo stesso è confermato dal cambio di ciclo economico e da diversi indici di forza relativa che ho avuto il piacere di condividere con voi.
Riferendoci al cambio di ciclo facciamo riferimento ad una panoramica più ampia; ci troviamo ora all’interno della quinta fase dello stesso:
La fase 5 è quella particolare fase nella quale le performance dell’azionario e dell’obbligazionario sono negative a differenza delle materie prime, che continuano a rimanere positive (aiutate anche dall’inflazione, territorio in cui esse registrano buone performance):
Il cambio di ciclo economico ha impattato sul sentiment degli investitori, portandoli verso una strada di incertezza; ciò è testimoniato dall’indice di forza relativa tra S&P500 e VIX e tra il Nasdaq e il VXN (ossia tra due dei principali mercati azionari statunitensi e i loro rispettivi indici di volatilità):
Come ho spiegato nella precedente analisi, essendo gli indici di volatilità considerati “indici di paura”, ne consegue il fatto che se sono essi a sovraperformare gli indici ai quali sono associati, si può affermare che la “paura” è più forte della “certezza”; viceversa, a parti alternate, saranno le certezze a superare le paure. La condizione emotiva in cui riversa in questo momento il mercato è ben spiegata nella grafica che segue:
L’incertezza degli investitori è alta, testimoniata dal triangolo discendente nell’indice SPX/VIX e dal canale discendente parallelo nell’indice NASDAQ/VXN.
E’ importante considerare una cosa: l’incertezza non è episodica bensì tendenziale; essa in questo momento non dà segni di una possibile inversione.
A questo punto come hanno reagito gli investitori? Hanno iniziato a ruotare i loro capitali.
In particolare, hanno pian piano scaricato le loro posizione considerate a “rischio”, infatti:
Dal lato obbligazionario, hanno iniziato a scaricare più obbligazioni “junk” considerate rischiose rispetto ad altre meno rischiose e ciò è ben rappresentato dallo spread obbligazionario high yield; interessante notare la correlazione tra lo stesso è il VIX: maggiore è l’incertezza (tanto più sale il VIX), maggiore sarà la vendita di obbligazioni rischiose, più lo spread si allargherà correlandosi quindi positivamente con lo stesso indice di volatilità (link in cui tratto dettagliatamente questo spread: ).
Ricordate: in risk on, ossia quando gli investitori sono disposti a rischiare, le obbligazioni ad alto rendimento sono tra gli asset preferiti in quanto, appunto, offrono un rendimento alto a dispetto di un’esposizione al rischio maggiore.
Il fatto che gli investitori stiano scaricando bond ad alto rischio è ben rappresentato dal sell-off sull’ETF HYG che replica l’andamento di un paniere di junk bond a lunga scadenza:
Dal lato azionario, quali sono stati i settori più colpiti dal sell-off?
Il settore ciclico per eccellenza, ossia quello dei beni discrezionali, ha subito una perdita del -33.71% e quello tecnologico un -29.36%.
I migliori sono stati invece l’energetico (spinto chiaramente dal prezzo del petrolio) con una performance dal +37.34% e il settore difensivo delle utilities, con un modesto +2.79%.
Vi mostrerò ora gli indici di forza relativa tra i settori dei beni discrezionali e tecnologico con quello delle utilities (non andrò a considerare quello energetico dal momento che non è utile ai fini della strategia):
E’ ben visibile la maggior forza dei settori tecnologico e ciclico da marzo 2020 a novembre 2021 così come la maggior forza del settore utilities rispetto agli stessi dalla stessa data ad oggi.
L’IMPORTANZA DEI COEFFICIENTI BETA
Come ho specificato nell’ultima analisi, in clima di risk on sono i settori “aggressivi” a sovraperformare il mercato di riferimento; al contrario, sono invece quelli “difensivi” ad avere la meglio. In base a cosa si esprime l’aggressività di un titolo? Attraverso i coefficienti beta, che attraverso un valore che oscilla intorno ad 1 identificano il grado di rischio di un titolo.
Come avevo specificato nella precedente analisi, i settori o i titoli con beta superiore ad 1 sono quelli considerati rischiosi vista la loro volatilità, mentre quelli con beta inferiore ad 1 sono quelli considerati “difensivi”; infatti:
• Un titolo con un beta superiore ad 1, ad esempio 1.5, tenderà a muoversi 1.5 volte rispetto al suo mercato di riferimento, sia al rialzo che al ribasso
• Un titolo con un beta inferiore ad 1, ad esempio 0.5, tenderà a muoversi 0.5 volte rispetto al suo mercato di riferimento, al rialzo o al ribasso
Ho appena considerato il settore tecnologico, dei beni discrezionali e delle utilities. I loro beta sono:
• Settore Tech: 1.05
• Settore Consumer Discretionary: 1.18
• Settore Utilities: 0.38
Questo significa che ad una performance dell’S&P500 pari al +1.3%, la performance attesa dai tre settori sarà:
• Settore tech: 1.05 x 1.3 = 1.365%
• Settore Consumer Discretionary: 1.18 x 1.3 = 1.534%
• Settore Utilities: 0.38 x 1.3 = 0.49%
Ad una performance negativa da parte dell’S&P500 pari al -3%, le diverse performance settoriali saranno invece:
• Settore tech: 1.05 x (-3) = -3.15%
• Settore Consumer Discretionary: 1.18 x (-3) = -3.54%
• Settore Utilities: 0.38 x (-3) = -1.14%
I coefficienti beta, dunque, spiegano la diversa aggressività dei settori:
• Il tech e quello dei consumi discrezionali sono considerati settori “risk on” in quanto tendono a performare meglio del benchmark di rifermento quando gli investitori sono appunto disposti a rischiare
• Quello delle utilities è considerato “difensivo” in quanto tende a reggere meglio gli urti durante possibili crolli di mercato (infatti, come vediamo nell’esempio, a un -3% da parte del riferimento appartiene un -1.14% da parte del settore) ma tende a performare peggio rispetto ad altri settori con beta superiori quando il clima di mercato è risk-on.
LA PIANIFICAZIONE DELLA STRATEGIA
PARTE 1: I SEGNALI CHE MI HANNO FATTO ENTRARE A MERCATO
Ho avuto i primi segnali di una possibile inversione dei mercati azionari americani a metà novembre 2021 e, successivamente, altri che hanno confermato la mia visione.
1. Il primo segnale è giunto dal mercato obbligazionario ad alto rendimento:
Quando a metà novembre la media ad un mese (30 periodi) è passata al di sotto di quella a 200 periodi ho avuto il primo segnale di un possibile cambiamento di umore. Infatti, come dico sempre, gli stessi bond tendono ad avere buone performance quando il clima è risk on.
2. Il secondo segnale è giunto dagli indici di forza relativa tra benchmarks e indici di volatilità:
Come spiego all’interno della grafica, i massimi segnati dagli indici tra fine dicembre 2021 e inizi gennaio 2022 si sono dimostrati decrescenti rispetto ai precedenti; sintomo di debolezza che, tradotto, significava “forza dell’incertezza” dal momento che più gli indici sono ribassisti, maggiore sarà la forza degli indici di volatilità!
3. Il terzo segnale: il rimbalzo dell’etf HYG sulla media a 200 periodi
Negli stessi giorni in cui i massimi segnati dagli indici di forza S&P500/VIX E NASDAQ/VXN si dimostravano decrescenti rispetto ai precedenti, l’ETF HYG rimbalzava sulla media a 200 periodi, ulteriore segnale ribassista.
A questo punto ho considerato gli indici di forza settoriali in maniera da vedere se ci fosse una rotazione di capitali da settori rischiosi a difensivi.
4. Il quarto segnale: la rotazione dei capitali dai settori più rischiosi a quelli meno rischiosi
La quarta conferma di un cambiamento di sentiment è arrivata quando ho visto che al 5 gennaio 2022 era già iniziata una rotazione di capitali da settori “rischiosi” a settori “difensivi”; in particolare, gli investitori chiudevano operazioni sul tecnologico e sul consumer discretionary per posizionarsi su quello delle utilities.
PARTE 2: PERCHE’ HO PENSATO DI SFRUTTARE I COEFFICIENTI BETA
Arrivato a questo punto, la mia visione era chiaramente diventata ribassista, non solo per i motivi elencati nell’ultimo paragrafo, ma anche per la questione riguardante i cicli economici di cui ho parlato a inizio articolo.
Vista la rotazione dei capitali e vista la mia visione pessimista, ho quindi pensato: perché non vendere 3 titoli e acquistarne altri tre, aprendo quindi un’operazione in spread?
La mia idea era quella di vendere 3 titoli che statisticamente avrebbero sofferto di più di altri e acquistarne 3 che avrebbero invece performato bene o comunque avrebbero ammortizzato gli urti di un possibile crollo.
Tradotto, che significa ciò?
• I titoli che avrei venduto avrebbero dovuto avere un beta superiore a 1 in quanto sarebbero scesi in maniera più aggressiva rispetto all’S&P500 e al Nasdaq (vista la mia visione ribassista sugli indici), facendomi quindi guadagnare di più
• I titoli che avrei acquistato avrebbero dovuto avere un beta inferiore ad 1 in quanto se gli indici azionari avessero registrato delle brusche discese (dal momento della mia idea al futuro più “vicino”) i settori avrebbero comunque perso meno, ma allo stesso tempo avrebbero potuto avere delle performance positive vista la rotazione di capitali da settori aggressivi a difensivi osservata prima
PARTE 3: L’INDICE DI FORZA RELATIVA TRA L’ETF AD ALTO BETA (SPHB) E QUELLO A BASSO BETA (SPLV)
Vista la mia idea di aprire un’operazione in spread vendendo 3 titoli aggressivi e acquistando 3 titoli difensivi, ho utilizzato l’indice di forza relativo tra SPHB (ETF contenente al suo interno aziende ad alto beta) ed SPLV (ETF contenente invece aziende a basso beta) per analizzare se anche in questo caso fosse avvenuta la stessa rotazione di capitali di cui ho parlato prima:
La rotazione dei capitali da aziende aggressive ad aziende difensive era avvenuto agli inizi di gennaio, ossia nella stessa data in cui avevo ricevuto dagli altri grafici condivisi precedentemente dei segnali “risk off”.
PARTE 4: GLI ETF SPLV ED SPHB
Avendo constatato che la rotazione dei capitali era avvenuta, ho “spacchettato” i due etf in maniera tale da capire quale fosse la loro allocazione settoriale e i primi titoli che componevano essi per peso percentuale.
INVESCO S&P500 LOW VOLATILITY ETF
Come potete osservare dalla grafica, il 26.19% del peso dell’ETF è costituito dal settore delle Utilities, confermando quindi la sua natura “difensiva” di cui parlavo prima. Ho dunque deciso che le 3 aziende difensive che avrei scelto per la strategia sarebbero appartenute allo stesso settore visto il suo peso all’interno dell’ETF.
INVESCO S&P500 HIGH BETA ETF
Il maggior peso di questo etf (66.83%) è detenuto dal settore tecnologico (42.51%) e dal consumer discretionary (24.32%). Nonostante il peso maggiore sia rappresentato dal settore tecnologico, ho deciso che 2 delle 3 aziende da vendere sarebbero appartenute al settore dei beni discrezionali mentre solo una al settore tecnologico. Perché? Arriviamo ora all’ultimo punto e lo capirete.
PARTE 5: L’INDICE DI FORZA RELATIVA TRA SETTORI TECNOLOGICO E CONSUMI DISCREZIONALI/SETTORE UTILITIES
L’ultimo segnale che mi mancava per entrare a mercato era dato dalla rotazione di capitali che doveva avvenire tra i settori tecnologico e consumer discretionary con quello delle utilities. Perché? Perché l’operazione in spread era chiaramente basata, tra le altre cose, sulla rotazione dei capitali tra gli stessi tre settori!
Ho quindi applicato ai due indici di forza relativa due medie mobili:
• Una media veloce a 30 giorni
• Una media lenta a 200 giorni
Il passaggio della media mobile veloce al di sotto di quella lenta mi avrebbe dato il segnale di entrata a mercato:
Come potete osservare dalle due grafiche, ho avuto dei segnali di entrata a mercato a metà febbraio per quanto riguarda lo spread tra XLY e XLU e ad inizi di marzo tra XLK e XLU.
Ho quindi preso la decisione di entrare a mercato dapprima a metà febbraio acquistando due aziende del settore XLU e vendendone due del settore XLY e successivamente aspettare ad inizi marzo per acquistarne una del settore XLU e venderne una del settore XLK.
Avete capito ora il motivo per il quale non ho scelto due aziende tecnologiche bensì solo una nonostante lo stesso settore rappresentasse il 42.51% totale del peso dell’ETF “high beta”? Perché volevo entrare a mercato il prima possibile! Esiste inoltre un ulteriore motivo, che spiegherò nel prossimo paragrafo.
PARTE 5: LA SCELTA DEI TITOLI AGGRESSIVI E DIFENSIVI
Per semplificare la ricerca dei titoli su cui speculare ho “spacchettato” i due etf SPLV e SPHB come ho mostrato prima.
La scelta delle 3 aziende del settore utilities è ricaduta su:
• DUKE ENERGY CORP (DUK), con beta 0.33
• DTE ENERGY CORP (DTE), con beta 0.63
• NISOURCE INC (NI), con beta 0.33
La scelta delle due aziende del settore dei beni discrezionali è stata:
• Caesars Entertainment (CZR), con beta 2.85
• PVH Corp (PVH), con beta 2.07
La scelta dell’azienda tecnologica è stata:
• Nvidia Corp (NVDA), con beta 1.59
L’altro motivo per il quale ho scelto due aziende di XLY e non di XLK deriva dal beta: le aziende del settore XLY presentano dei coefficienti ben più alti rispetto al settore tech e, come vi spiegavo, la ricerca dei titoli da vendere era orientata sull’aggressività che gli stessi dovevano presentare!
Se vi state chiedendo il motivo per il quale non ho allora deciso direttamente di vendere 3 titoli di XLY, vi rispondo che mi piace diversificare.
PARTE 6: LE PERFORMANCE ATTUALI DELLA STRATEGIA
Il 15 febbraio, ossia il giorno in cui si è verificato il “death cross” sull’indice di forza XLY/XLU, ho acquistato Duke Energy e Dte Energy e venduto Caesars Entertainment e Pvh Corp; le performance, ad oggi 26 maggio, sono:
Due settimane dopo, il 2 marzo, giorno in cui è avvenuto il “death cross” sull’indice di forza relativa XLK/XLU, ho venduto Nvidia e acquistato NiSource Inc. Ad oggi le performance sono:
CONCLUSIONI
Ad oggi le performance della strategia parlano chiaro, non credo ci siano da aggiungere ulteriori considerazioni. Vi terrò comunque aggiornati.
Ultimamente, spesso, mi è stato chiesto se utilizzassi soltanto le medie mobili nel mio processo di trading, e la risposta che voglio dare, ma soprattutto un concetto che vorrei trasmettere, è questo: non è tanto lo strumento, l’indicatore o l’oscillatore che utilizzi per investire che fa la differenza, tanto le idee che applichi che ti fanno raggiungere il risultato atteso.
Spero abbiate apprezzato il lavoro. Per qualsiasi domanda, chiarimento o semplice opinione contattatemi pure o commentate la strategia, non abbiate problemi. Un saluto!
Matteo Farci
Cerca nelle idee per "oscillator"
Meta Platform: opportunità rialzista o trappola?Analizzando il titolo con un grafico weekly è possibile notare una evidente divergenza rialzista con l'oscillatore CCI che potrebbe fornirci un ottimo spunto rialzista...a mio avviso per il breve termine.
Notate che in data 4 aprile lo spike ribassista dalla media a 200 è deciso e importante tanto da far crollare Meta fino ai suoi minimi assoluti da 7 mesi. Questo è un forte segnale ribassista che potrebbe spingere il titolo fino ai minimi a 140$.
E' plausibile, dunque, ipotizzare un re-test della media nel breve periodo ma, se la soglia dei 235 dollari non dovesse essere rotta al rialzo, allora sarà possibile vedere un primo target al prezzo su citato.
Qualora riuscisse a violare tale soglia al rialzo, sarà possibile assistere a un ulteriore allungo fino a 300-310$.
Natural Gas: ritracciamento in attoIl Natural Gas, con timeframe daily, sembra essere intenzionato a prolungare il ritracciamento. Un primo target visibilmente raggiungibile potrebbe essere la soglia dei 6.4 dollari sia perchè coincide con il primo ritracciamento di fibonacci, sia perchè rappresenterebbe un primo test fondamentale con la media a 20 periodi. Inoltre In andrebbe a confermare un re-test con una precedente e datata resistenza creatasi il 6 ottobre 2021.
Scendendo ad un time frame H4 è possibile anche notare 2 cose importanti:
1. la media a 20 è in procinto di incrociare quella a 50 (conferma di un trend ribassista)
2. la formazione della quinta (ed ultima) onda ribassista
In ultima analisi è da tenere in considerazione la divergenza ribassista con l'oscillatore CCI che potrebbe portare a una correzione del prezzo in modo repentino.
Analisi settoriale - Settori SPDRLe ultime due settimane hanno visto un sostanziale recupero dei mercati finanziari in quasi tutti i settori, di seguito si andranno ad analizzare quelli relativi al mercato americano tramite gli ETF di SPDR.
A fronte di una performance positiva dell’S&P500 del 7,41% dal 14/03, possiamo notare alcuni settori che hanno fatto meglio ed in particolare:
- XLY – Settore dei consumi discrezionali. Rialzo del 10% circa;
- XLK – Settore tecnologico. Rialzo del 9,6%;
- XLB – Settore materie prime. Rialzo del 9%.
Fanno peggio del mercato, ma tuttavia positivi anche gli altri settori come il finanziario, comunicazioni ed energetico.
Notiamo sui principali indici, segnali di divergenza rialzista, come ad esempio quella sull’ S&P500 e sul Nasdaq. In particolare ambedue i listini nelle recenti settimane hanno fatto segnare minimi decrescenti, con oscillatore RSI crescente. Questa situazione di divergenza, in genere porta il mercato a “respirare” come avvenuto negli ultimi dieci giorni.
Nel grafico sotto divergenza su S&P500.
Divergenza su Nasdaq.
Malgrado il recupero e la divergenza rialzista, gli indicatori di volatilità, seppur in discesa restano su valori ancora elevati.
Grafico Vix.
La prudenza, soprattutto con le vicende in corso è d’obbligo ed è auspicabile, l’ingresso sull’azionario con un approccio graduale.
Personalmente ho sfruttato i recenti ribassi per aumentare l’esposizione su strumenti efficienti e diversificati, migliorando il PMC e cercando benefici in ottica di lungo periodo.
CRYPTO MARKET CAPITALIZATION SEMPRE IN UPTRENDPer capire meglio le prospettive di un mercato è necessario monitorare l'affluenza di capitali complessiva, il grafico CRYPTO CAP TOTAL ci fornisce proprio questa informazione, monitorando il flusso di capitali in trilioni di $ sul complessivo degli assett crypto.
Come possiamo vedere dal grafico W in meniera inequivocabile, da Marzo 2020 è in corso un uptrend constante, che seppur ha mostrato alti e bassi sul breve periodo, non ha mai dato adito a dubbi sul suo uptrend di lungo periodo.
Attualmente i volumi stanno tentando di rompere un canale ribassista che ci sta accompagnando dall'ultimo ATH toccato a Novembre 2021, la resistenza che si sta tentando di superare è molto ostica, in quanto coincide con la confluenza delle medie mobili (EMA) a 18 e 40 periodi.
Il precedente tentativo di rompere a rialzo il canale ribassista è avvenuto la prima settimana di Febbraio, senza successo, cosi da spingere i volumi nuovamente verso la trend line principale.
Si noti una leggera divergenza rialzista sull'oscillatore stocastico in corrispondenza dei due recenti minimi, inidcati con le linee verticali viola.
Avremo un ripresa dell'uptrend quando chiuderemo il W sopra i 2,05 T (trillions) rompendo cosi sia la resistenza che le EMA e superando l'ultimo massimo del recente downtrend (canale ribassista), fino ad allora potremmo assistere ad altro rifiuto del livello.
#NOTAFINANCIALADVICE
Facebook - Meta: Operazione veloceSu Meta Platform, all’epoca Facebook, si è realizzato un possibile setup per operazione di breve, con un livello di rischio particolarmente accettabile.
Partiamo col dire che Facebook nell’ultimo periodo è stato oggetto di un notevole storno pari ad oltre il 20% del proprio valore, determinato oltre che dalle dinamiche di mercato, anche da rumors e da cause intentate da ex dipendenti.
Attualmente il prezzo si è poggiato su un livello di supporto che in passato fungeva da resistenza.
Implementando la nostra analisi con le bande di bollinger e l’indicatore Rsi settato a 2 deviazioni standard, possiamo tentare il setup dei più classici movimenti di swing di breve termine del titolo.
Studiando l’RSI, infatti possiamo notare una divergenza tra l’andamento dell’oscillatore e i minimi di reazione fatti registrare dal titolo, segnale tipicamente bullish.
L’andamento del titolo, sembrerebbe in questa fase volersi conformare alle bande di bollinger ed essere sensibile al livello di supporto; potremo provare come segue:
Ingresso: 315,01
Stoploss: 296.98
TP: In area 346
Sentiment e flussi del mercato – S&P500Sebbene le scorse cinque sedute abbiano guidato il mercato verso il pareggio dei precedenti massimi, è importante vedere il modo in cui essi sono stati raggiunti.
Innanzitutto, partiamo dalle candele. Possiamo notare come esse siano più piccole, con shadow più grandi rispetto alla fase di trend del mese di ottobre, aspetto che denota atteggiamento di indecisione e sostanziale attesa, nonché possibile perdita di spinta rialzista.
Aggiungendo degli indicatori alla nostra analisi, possiamo provare ad avere un quadro più chiaro.
Advance – Decline line (ADL): Indica chiaramente che la spinta del mercato degli ultimi giorni è data da un numero decrescente di titoli. Probabile che l’indice sia stato sostenuto da quelli a maggior capitalizzazione;
Commitment of traders: Entrando nel dettaglio delle posizioni, possiamo notare una sensibile riduzione delle posizioni nette di Istituzionali e Retail ed un atteggiamento sostanzialmente netto corto dei commercials.
Ultimo, ma non ultimo, Top failure swing per l’RSI, che secondo la formula di calcolo dell’oscillatore, ci fa capire che le successioni di massimi e minimi crescenti, vengono aggiornate con minore forza.
Non dobbiamo fuggire dal mercato, tuttavia è bene mantenere atteggiamento di attenzione, ricordando anche che ci approcciamo alle festività del giorno del ringraziamento ed i mercati potrebbero soffrire di una minore ampiezza di mercato per ogni livello di prezzo.
S&P500: 4 - 8 ottobre 2021SP:SPX
L’S&P 500 ha avuto una settimana in calo del -2.0%
Per la settimana a venire l’indice potrebbe oscillare al rialzo fino a 4.430.
Indicatori
Una volta testata la parte inferiore della trendline rialzista, l’indice e’ cascato nuovamente al livello di supporto.
MACD e RSI puntano entrambi a una ripresa rialzista nel breve termine: il primo, anche se sotto 0, sembra voler incrociare al rialzo. Unito al secondo oscillatore che si trova ora in leggera divergenza positiva con Ia precedente candela a 4.320.
Crediamo che una ripresa fino a quasi la media a 50 giorni potrebbe essere ottimale prima di iniziare una breve fase di consolidamento.
Supporto a 4,286
Resistenza a 4,390
DOW JONES: 20 - 24 Settembre 2021TVC:DJI
Il DOW JONES ha avuto una settimana in ribasso del -0.66%
Per la settimana venire, ci aspettiamo un ripresa fino a 34.900
Indicatori
Il DOW JONES dopo aver rotto il “rising wedge” sta continuando a procedere al ribasso.
Crediamo che il supporto intermedio a 34.600 stiamo sorreggendo l’indice posizionandolo ora per un rialzo almeno nel breve termine fino a 34.900.
MACD, sotto lo 0, sta pero riducendo i suoi istogrammi facendo pensare a una leggera ripresa.
RSI in divergenza con il prezzo: infatti, dopo il 10 Settembre l’oscillatore ha iniziato a muovere al rialzo a differenza del prezzo che e’ rimasto sostanzialmente invariato.
Nel caso in cui l’indice dovesse continuare al ribasso fino a 34.261, ci troveremmo in una situazione ancor migliore per posizione lunghe.
Supporto a 34.261
Resistenza 35.096
Unipol tentativo di breakout fallito per il momento Il titolo Unipol nelle scorse 7 sedute ha tentato invano, per il momento, di effettuare il breakout rialzista della trendline ribassista e del precedente massimo del 18-06-2021 a 5.112 Euro , l'oscillatore CCI a 20 periodi segna una divergenza ribassista.
Per le prossime sedute chiusure sotto l'area di 4,90 Euro potrebbero portare ad ulteriori cali , viceversa si avrebbe positività con il recupero di area 5 Euro e il superamento del precedente massimo posto a 5.112 Euro .
DISCLAIMER:
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Si declina ogni responsabilità per le eventuali conseguenze negative che dovessero scaturire da un'operatività fondata sull'osservanza delle suddette indicazioni.
Possibile correzione A2A In seguito ad una settima positiva per A2A che ha portato il titolo ad una chiusura settimanale al di sopra dei livelli massimi pre-covid, c'e' da notare come lo stock a 10,6,3 ci da un allert di possibile correzione del titolo attraverso un incrocio del %K in %D dall' alto verso il basso nell area di ipercomprato , confermato dalla tecnica delle bande di Bollinger con i prezzi che hanno disegnato una candela negativa che rafforza l'ipotesi short.
Livello di entrata short 1.9235
Stop Loss poco sopra il punto di svolta fornito dalla tecnica delle bande di Bollinger 1.97
La chiusura della posizione short avverrà quando l oscillatore stock si porterà in area ipervenduto.
BREAKOUTOsservo l' andamento del simbolo e basandomi sulla continuazione di un ribasso previsto dall'oscillatore AO vedo possibilità di un breakout(forse anche falso) e con meno probabilità avverto un rimbalzo. Aspetto notizie Macroeconomiche basate sulla politica monetaria delle nazioni in cosiderazione.
Eldorado Gold: Possibile inversioneNYSE:EGO
Eldorado Gold Corporation (#EGO) dopo aver toccato quasi i $15,00 a inizio anno è entrata in un trend ribassista che a nostro avviso potrebbe aver trovato ora il suo fondo.
Il titolo ha fermato i movimenti ribassisti a $ 8,30, una forte area di supporto e resistenza durante maggio e giugno 2020
Divergenza positiva tra RSI e Price: confrontando il periodo da Luglio 2021 ad oggi, l'oscillatore ha costantemente riportato minimi crescenti mentre il prezzo è diminuito di quasi il 10%
Il MACD è ben al di sotto dello 0 ma è stato sostanzialmente piatto negli ultimi mesi nonostante un prezzo molto più volatile.
Una chiusura e consolidamento al di sopra della media a 9 giorni potrò essere un ulteriore conferma del cambio di direzione del titolo.
Poniamo un primo target leggermente al di sotto della media a 50 giorni che potrebbe svolgere il ruolo di resistenza intermedia.
Fascia di entrata $8.40 - $8.80
Target 1 $ 9.70
Target 2 $ 10.50
Stop loss $ 7.70
DJ - di nuovo sulla resistenza a 34.7kDow Jones nuovamente alle prese con la resistenza dei 34.7k. La tenuta e la reazione dopo il test del supporto a 34k proietta l'indice americano verso nuovi massimi. Anche oscillatore ed indicatore impostati positivamente. RSI taglia dal basso verso l'alto la signal line e indicatore di tendenza a rialzo confermano impostazione rialzista. Se dovesse fallire il superamento della resistenza con un ritorno verso il supporto dei 34k andrebbe rivisto lo scenario descritto.
Termine del ritracciamento del trend longAnalizzando il titolo di BPM ho notato che ci sono dei buoni presupposti per l'apertura di una posizione long con primo target su un punto che precedentemente ha funzionato da resistenza e supporto.
A favore della tesi proposta, c'è anche una inversione dell'oscillatore RSI.
All'interno del grafico ho indicato la mia operatività su questo titolo.
Ethereum, Correzione Conclusa e Ricerca del Long 1/2📌 Ethereum è uno dei progetti più promettenti di tutto il panorama crypto, tant’è che risulta il secondo asset più capitalizzato, seconda soltanto al Bitcoin.
La forza di ETH è il mondo sottostante, fatto di Daps e Smart Contract che apportano liquidità all’intero ecosistema. Sempre più aziende si stanno lanciando nel mondo della DeFI e Ethereum apre le porte a questa rivoluzione!
Adesso però analizziamo tecnicamente la correzione a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni, che tanto ha fatto preoccupare coloro poco abituati alle oscillazioni del mercato crypto.
🎯 La correzione ha interessato soltanto il Ciclo Intermedio, partito il 28 Febbraio 2021, trovando liquidità su un’importantissima area volumetrica evidenziata dal POC dell’intero movimento rialzista, partito dal minimo della
chiusura del Ciclo Annuale.
👉 Il minimo appena trovato, che ha chiuso il primo Ciclo Intermedio di un nuovo Ciclo Annuale, ha dato la possibilità di tracciare la trend line ciclica, chiamata VTL 1×1, che sarà indicativa per il Ciclo Semestrale!
🎯 Nonostante la correzione, l’attuale Ciclo Annuale è in estrema forza inoltre la volatilità, istogramma in basso, ci segnala che il minimo appena segnato è stato trovato con volatilità in diminuzione rispetto alla media del Ciclo in
esame, ottimo segnale di una possibile continuazione rialzista; la velocità del ciclo, oscillatore centrale, è rimasto sopra la linea di equilibrio, altro ottimo segnale di forza; i volumi sul minimo di chiusura sono stati in
diminuzione e il colore di background dell’indicatore, segnala una propensione ad accumulare, piuttosto che distribuire!
👉 A seguire analisi Ciclo Settimanale per la ricerca del livello d'acquisto!!
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NZD/USD - Il triangolo è bellissimo!- Il trend ribassista del Dollaro Americano spinge tutti i cambi contro USD verso i massimi annuali, sia pur (a quanto pare) con un movimento correttivo
- Triangolo stupendo in Onda B a dividere le due onde azionarie dell'ABC grado Sotto-Minuetto, ben visibile anche nell'oscillatore RSI.
- In onda A abbiamo un impulso ben definito
- La correzione trova supporto tra il 38.2% ed il 50% di ritracciamento
- Livello d'invalidazione di questa etichettatura a 0.71490
Con un rapporto 1:1 tra onda A e onda C il target naturale del movimento in atto è l'area 0.75
FTS
Friendly. Trading. System.
Spunti Per Operare su EhangBuonasera,
Analizziamo il trend principale ribassista partendo dal cercare analogie con 2 indicatori:
Trix
Know Sure Thing
Il TimeFrame che ho deciso di utilizzare è quello di 1 Ora poichè è più ricco di informazioni e si adatta maggiormente a fasi di negoziazione con volumi relativamente bassi; ricordiamo infatti che, il rapporto con i volumi medi a 3 mesi, sono bassi da almeno un paio di settimane. Fanno eccezione circa 4 sedute con volumi pari ad un quarto della media a 3 mesi.
Abbiamo dunque un movimento principale che lascia alcuni segnali abbastanza chiari negli indicatori sopracitati.
Nella fase 1A abbiamo analogie con le candele su grafico e le posizioni degli indicatori.
Lo Know Sure Thing vede posizionate le mediane sui valori di ipercomprato prossimi addirittura a 200 e, da notare l'estrema precisione, la mediana rossa interseca la verde a ribasso e trascina giù il titolo
Stesso segnale è stato evidenziato dall'oscillatore TRIX che è passato da ipercomprato ad ipervenduto.
Abbiamo poi successivamente, da 52 a 38-40 Usd, una fase di discesa in cui KST ha creato falsi segnali e rumori mentre il TRIX ha continuato la sua discesa verso l'ipervenduto.
Le conclusioni sono dunque le aree evidenziate nella fase 1B.
Poichè il grafico possiede informazioni ad 1 ora possiamo dire che, a livello teorico e per le informazioni date dagli indicatori, stiamo assistendo alla fine di una correzione segnalata dall'intersezione della mediana verde del KST a rialzo con la rossa su valori prossimi a-100 (Ipervenduto) ed anche dalla ripresa del TRIX con valori circa a -40(Ipervenduto)
Il contesto generale rimane NEUTRO nel medio periodo
mentre nel breve periodo potremmo assistere ad una breve fase LONG
Idee su EUR/USDPossibile formazione di un testa e spalle.
Idea? Entrare long sull'supporto e appena raggiunta la cima della spalla destra uscire e entrare short per inizio trend ribassista.
Notare divergenza su oscillatore RSI
Sono abbastanza nuovo e sto cercando ancora di apprendere quindi mi scuso se risulta errata
BNGO continuerà il rialzo?Buongiorno a tutti ! Osservando il grafico di Bionano noto un possibile formazione di una flag (o bandiera). Solitamente questo pattern si forma dopo una grande spinta rialzista, sostenuto da alti volumi, che va successivamente a frenare il rialzo con bassi volumi e oscillazioni di media/bassa percentuale. Osservando le oscillazioni delle ultime settimane i prezzi si trovano all'interno della "bandiera" pronta ormai a rompere al rialzo, il canale di Bollinger si sta stringendo e l'oscillatore RSI si sta sollevando dall'area di ipervenduto, tutti segnali che fanno pensare ad una possibile continuazione del trend.
Esprinet un titolo favolosoMIL:PRT
Un titolo da manuale: la linearità su Esprinet è singolare.
Uscita dal canale ribassista di correzione, questa settimana è ripartita.
Osservate l’oscillatore EWO : nel ritracciamento ha scaricato tutto l’ipercomprato ma la correzione è stata inferiore al 50% statisticamente ci sono oltre il 70% che il titolo faccia NUOVI MASSIMI.
Oltretutto la correzione è arrivata con livello millimetrico al primo livello di Fibonacci. Io l’ho acquista 3 giorni fa (alla rottura del canale , ulteriore incremento stamani in apertura…
s&P - bearish engulfingBearish engulfing sul settimanale per s&P500. Questo pattern candlestick indica inversione di trend quindi è probabile aspettarsi un ribasso delle quotazioni. Graficamente le zone di supporto in caso di discesa. Indicatore di trend in divergenza con i prezzi ed in cambio di inclinazione indicano debolezza. RSI all'incrocio dall'alto verso il basso la parte centrale dell'oscillatore inclinato negativamente mentre il terzo che analizza i prezzi in relazione alla volatilità è in aumento.