Possibile rimabalzo dai livelli attuali per Euro-DollaroBuonasera, dovremmo essere giunti su un importante livello da cui il cambio Euro-Dollaro potrebbe quantomeno tentare uno spunto long.
Ma prima facciamo un rapido riassunto della settimana appena conclusa, con i movimenti registrati ed i livelli raggiunti.
Iniziamo con il dire che nel Fed day abbiamo raggiunto il punto più alto dell'anno per Euro-Dollaro, in scia al taglio dei 25bp e delle dichiarazioni del presidente della FED; toccato 1,1918 abbiamo avuto un veloce ripiegamento che ci ha portato a concludere la settimana su 1,1744.
Gli oscillatori nei timeframe di breve periodo hanno scaricato, ed anche scaricato bene, infatti si sono portati in zona ipervenduto, discorso diverso per quelli di medio/lungo, ma questo merita un discorso a parte.
Per quanto riguarda i livelli, le trendline mostrano un supporto dinamico nel livello attuale, in più area 1,172 ed area 1,168 sono livelli che hanno già mostrato la loro forza in varie occasioni.
Tutto questo, unito al fatto che tutti i timeframe (dal H4 in su) sono ancora saldamente long, mi porta a ritenere valido un tentativo long dai livelli attuali (potrebbe cedere ancora un pochino ma non siamo avidi), che avrà un primo target in area 1,181, a seguire area 1,186 fino ad estendere eventualmente fino ai massimi settimanali; al contrario una discesa, confermata almeno in chiusura H4, sotto 1,172 mostrerà un deterioramento dello scenario, tuttavia solo la rottura di area 1,168, confermata in chiusura, mostrerà un cambiamento di trend nel timeframe H4.
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Il rialzo di Tesla è dovuto a Musk?Le azioni Tesla sono salite di oltre il 20% nelle ultime tre sessioni. ma doca è dato questo aumento?
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Musk torna in gioco
Un documento depositato presso le autorità di regolamentazione ha rivelato che Musk ha comprato circa 2,6 milioni di azioni Tesla, il suo primo acquisto sul mercato aperto dal 2020. La tempistica coincide con la difesa da parte del consiglio di amministrazione di un pacchetto retributivo da 1.000 miliardi di dollari che potrebbe aumentare la sua partecipazione fino a quasi il 30% se Tesla raggiungesse un'ambiziosa crescita a lungo termine in termini di valutazione e utili.
L'acquisto è anche in linea con la visione di Musk, che da tempo pensa che avere almeno il 20% di Tesla sia importante per proteggere l'azienda dalla pressione degli attivisti o da un'acquisizione. Con le critiche alla sua attenzione crescenti all'inizio di quest'anno, l'investimento è sia una mossa strategica che un segnale di impegno, che ha aiutato a migliorare il sentiment intorno al titolo.
Dalla compressione all'espansione
Il grafico giornaliero di Tesla mostra come mesi di trading laterale intorno alla media mobile a 200 giorni si siano risolti con un forte rialzo. Un pattern a cuneo con massimi e minimi sempre più bassi aveva confinato il prezzo in un intervallo ristretto, che ora è stato superato da un rialzo di oltre il 20% in tre giorni. Il breakout rappresenta un cambiamento radicale nel momentum a breve termine.
Il ritmo del movimento presenta dei rischi. L'andamento dei prezzi di ieri ha visto il titolo aprire con un gap al rialzo prima di scendere, indicando alcune prese di profitto. Con l'RSI ora in territorio di ipercomprato, le condizioni sono tese, anche se Tesla è un titolo che in passato ha mantenuto un forte slancio in circostanze simili. I trader alla ricerca di punti di ingresso potrebbero concentrarsi su potenziali pullback, con il fondo del gap come riferimento di supporto, un VWAP ancorato al minimo oscillatorio pre-breakout come altro riferimento e la possibilità di un ritest del cuneo rotto.
In una prospettiva più ampia, Tesla rimane al di sotto del massimo di fine 2024, che rappresenta il prossimo livello di resistenza chiave. Se il prezzo riesce a mantenersi al di sopra della media mobile a 200 giorni e a costruire un supporto sui ribassi, c'è spazio perché l'attuale movimento si sviluppi in un trend più forte con il progredire dell'anno. Resta tuttavia un rischio di ribasso, legato a fattori macroeconomici o a eventuali delusioni nei risultati trimestrali.
Grafico giornaliero a candela TSLA
I risultati passati non sono indicativi per il futuro
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EURUSD in attesa dalla decisione della Fedl cambio Euro-Dollaro si presenta in una fase di sostanziale lateralità, seppur con una leggera inclinazione positiva, in un contesto di mercato dominato dall'attesa per le imminenti decisioni del Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve. Gli investitori mantengono un atteggiamento cauto, come evidenziato dai volumi di scambio che, pur mostrando un recente incremento, rimangono contenuti e non segnalano una forte pressione direzionale. L'analisi del grafico giornaliero del EUR/USD rivela un quadro tecnico complesso, dove diversi indicatori offrono spunti operativi sia in ottica rialzista che ribassista, suggerendo che la prossima mossa significativa del mercato sarà probabilmente innescata da fattori macroeconomici, piuttosto che da una dinamica puramente tecnica.
L'andamento del prezzo è attualmente ingabbiato all'interno del canale di regressione lineare. La linea mediana di tale canale, situata intorno a 1.1662, funge da baricentro per i prezzi, i quali hanno recentemente testato con successo la parte superiore del canale, corrispondente a due deviazioni standard, in area 1.1816. Questo livello si è rivelato una resistenza significativa, respingendo i tentativi di allungo e innescando una fase di consolidamento. Un'eventuale rottura confermata al di sopra di questa resistenza aprirebbe la strada a un'estensione del movimento rialzista verso il secondo livello di pivot Fibonacci (R2), posizionato a 1.2075. Al contrario, la perdita del supporto rappresentato dalla linea mediana della regressione potrebbe innescare una discesa verso la parte inferiore del canale.
Il pivot point principale (P) per il periodo in corso è un livello che al momento appare distante ma che costituirebbe un solido supporto in caso di una correzione più profonda. Superiormente, la prima resistenza (R1) a 1.1816 ha già dimostrato la sua validità. Per quanto riguarda le opportunità di posizionamento, un approccio long potrebbe essere considerato in caso di un ritracciamento verso la linea di regressione inferiore, o in alternativa, su una rottura decisa e con volumi in aumento della resistenza R1. La volatilità, misurata dall'Average True Range (ATR) a 14 periodi, si attesta su valori contenuti, indicando l'assenza di forti tensioni sul mercato, ma suggerendo al contempo di calibrare con attenzione la dimensione delle posizioni in vista di un potenziale aumento della stessa in concomitanza con l'annuncio della Fed.
Dal punto di vista degli oscillatori, lo stocastico si trova attualmente vicino in una zona di ipercomprato, con valori superiori a 70. Sebbene questo possa essere interpretato come un segnale di forza del trend in atto, suggerisce anche una crescente probabilità di un ritracciamento o di una pausa nel movimento ascendente. Un incrocio al ribasso della linea %K sulla linea %D all'interno di quest'area potrebbe fornire un segnale di vendita per gli operatori di breve termine. Il Momentum, pur muovendosi al di sopra della linea dello zero e confermando quindi la prevalenza di forze rialziste nel periodo recente, mostra un appiattimento della sua curva. Questa mancanza di accelerazione rafforza l'ipotesi di una fase di consolidamento e di attesa. Un'operazione short potrebbe dunque essere valutata in caso di una chiusura giornaliera al di sotto della linea mediana della regressione e con un'evidente flessione del momentum al di sotto della linea dello zero. In un tale scenario, i successivi livelli di supporto da monitorare sarebbero il pivot point a 1.1451 e, in estensione, il primo supporto Fibonacci (S1) a 1.1065. In conclusione, il quadro tecnico del EUR/USD suggerisce una strategia operativa prudente, attendendo un chiaro segnale direzionale che con ogni probabilità scaturirà dalle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve.
GERMANY40: Triangolo di continuazioneSe osserviamo il grafico dell’indice tedesco GERMANY40 non possiamo non notare la costruzione di un triangolo di compressione. Secondo l’analisi tecnica classica, i triangoli sono delle figure di consolidamento che si generano dopo un movimento direzionale, quindi in questo caso, dopo una discesa da 24500 ca. i prezzi stanno consolidando e a breve dovrebbe avvenire la violazione di uno dei due lati. I classiche figure triangolari possono essere sia figure di continuazione che di inversione e quindi è opportuno attendere la violazione di uno dei due lati per avere una conferma direzionale.
Se invece facciamo riferimento alla Teoria delle Onde di Elliott abbiamo delle condizioni più precise. I triangoli veri e propri, in questa teoria, sono figure di continuazione e al loro interno sono formati da 5 sotto onde classificate con le lettere ABCDE, esattamente come abbiamo fatto nella la figura che si è generata sull’indice tedesco a partire da inizio settembre.
Proprio in giornata l’indice ha generato il punto E, posto sul lato superiore del triangolo e che è la proiezione della trend line che passa dal punto A e C. Il punto E è l’onda che completa la figura, cioè si sono realizzate 5 onde al suo interno e possiamo dichiarare la figura completa.
In quanto figura di continuazione dovrebbe portare alla violazione del lato inferiore, cioè i prezzi fuoriescono dal lato opposto a quello di entrata e quindi sarebbe opportuno attendere la violazione del lato inferiore per avere una ulteriore conferma.
L’oscillatore di Elliott, posto in basso al grafico, indica una certa debolezza dei prezzi e di conseguenza potrebbe confermare la nostra ipotesi.
In caso di violazione del lato inferiore, possiamo ipotizzare un target minimo per una eventuale discesa in area 23.075 punti indice, che rappresenta un precedente minimo importante, toccato ben due volte nello scorso mese di giugno.
Buon Trading
Agata Gimmillaro
Lottomatica, rintracciamento o inversione? Presto per dirlo...l titolo ha attraversato una fase di robusto trend rialzista a partire dai primi mesi del 2025, culminata con il raggiungimento di un massimo intorno a giugno. Successivamente, è entrata in una fase di correzione o consolidamento laterale, con i prezzi che attualmente si trovano a testare livelli tecnici di cruciale importanza. I prezzi si stanno muovendo nella parte inferiore del canale di regressione, un'area che storicamente ha funzionato come supporto dinamico. Un livello statico fondamentale è rappresentato dal Pivot Point calcolato con metodo Fibonacci, situato a 21,12€. Quest'area di prezzo costituisce il principale supporto di breve termine; una sua tenuta potrebbe favorire una ripartenza del movimento ascendente. Dal punto di vista operativo, si possono delineare delle strategie per posizioni lunghe. Un ingresso in acquisto potrebbe essere considerato in prossimità del supporto a 21,12€, specialmente se accompagnato da segnali di inversione da parte degli oscillatori. Lo Stocastico attualmente tende verso l'area di ipervenduto, suggerendo che la pressione in vendita potrebbe essere in via di esaurimento, considerando anche che ha appena incrociato a rialzo. Un primo obiettivo per una posizione lunga si colloca in corrispondenza della prima resistenza (R1), il cui superamento aprirebbe la strada verso i successivi target a (R2) e potenzialmente i massimi precedenti. Al contrario, per quanto riguarda le possibili posizioni corte, la violazione confermata del supporto a 21,12€ rappresenterebbe un segnale di debolezza significativo. Un tale scenario, avvalorato anche da un indicatore di Momentum che si mantiene al di sotto della linea dello zero confermando la spinta negativa, suggerirebbe un'inversione del trend di breve periodo o l'inizio di una correzione più profonda. In questo caso, il primo obiettivo per una posizione short sarebbe il successivo supporto S1 a 17,92€. È inoltre importante notare come l'ATR (Average True Range) si mantenga su livelli contenuti, indicando una volatilità in diminuzione durante questa fase correttiva, ma un'eventuale rottura dei supporti o delle resistenze chiave potrebbe portare a un rapido aumento della stessa. Gli investitori dovrebbero quindi monitorare attentamente l'interazione del prezzo con l'area 21,12€ - 24,30€ per cogliere segnali direzionali più chiari.
Continua la debolezza del gasDall'analisi del grafico giornaliero dei futures sul Gas Naturale emerge un quadro tecnico decisamente orientato al ribasso, suggerendo una continuazione della debolezza nel breve-medio termine. Il trend dominante è chiaramente discendente, come evidenziato dal canale di regressione lineare che incanala i prezzi in una traiettoria negativa ben delineata. Attualmente, le quotazioni si trovano nella parte inferiore di questo canale, al di sotto della sua linea mediana, un segnale che sottolinea la forza della pressione di vendita in atto. A ulteriore conferma di questa dinamica, l'indicatore Supertrend si posiziona ben al di sopra dei prezzi, agendo come una resistenza dinamica significativa e confermando la solidità del trend ribassista. L'analisi dei pivot point trimestrali basati sulla sequenza di Fibonacci rafforza questa visione: con un prezzo corrente di 2,941, le quotazioni si muovono ben al di sotto del pivot point principale, dopo aver violato al ribasso anche il secondo livello di supporto (S2). Questa rottura trasforma il livello di 3,149 da supporto a nuova area di resistenza, che potrebbe respingere eventuali tentativi di recupero. In questo contesto, le strategie operative più prudenti favoriscono l'apertura di posizioni corte (short). Un'opportunità d'ingresso potenzialmente interessante potrebbe materializzarsi in caso di un pullback correttivo verso la resistenza a 3,149. Il fallimento nel superare tale livello offrirebbe un punto di entrata con un rapporto rischio/rendimento favorevole, con un primo obiettivo identificabile nel terzo supporto trimestrale (S3) a 2,581. Anche la linea mediana del canale di regressione costituisce un'ulteriore area di resistenza da monitorare per ingressi short. L'indicatore di momentum, che si trova stabilmente in territorio negativo, e lo stocastico, che pur avvicinandosi a una zona di ipervenduto non mostra ancora segnali di divergenza rialzista, corroborano la debolezza del mercato. Qualsiasi considerazione per posizioni lunghe (long) appare al momento prematura e ad alto rischio, trattandosi di un'operatività contro-trend. Un primo, timido segnale di potenziale inversione potrebbe arrivare solo con un ritorno convincente e stabile dei prezzi al di sopra del livello S2 a 3,149. Un approccio più conservativo richiederebbe di attendere la formazione di una chiara divergenza rialzista sull'oscillatore stocastico, confermata da una rottura della struttura ribassista di breve termine. Fino ad allora, il sentiment prevalente rimane decisamente ribassista, e ogni rimbalzo tecnico va interpretato, con ogni probabilità, come un'opportunità per riconsiderare posizioni in linea con il trend principale.
Dax fase distributiva? Movimento laterale, con indicatori ed oscillatori impostati negativamente. Sotto i 2 supporti orizzontali ci sara' un forte movimento ribassista!!
ALU - sprint interessanteSi riaccendono i riflettori sui metalli industriali ed in particolare sull'Alluminio.
Dopo il brusco calo registrato in occasione dei dazi il metallo ha prontamente recuperato il ribasso, riportandosi sulle resistenze chiave.
Queste aree rappresentano un ostacolo cruciale e difficile da superare, sempre respinti tutti i tentativi di rialzo.
Il taglio dei tassi USA e il riarmo bellico porteranno la forza per superare questo livello?!
Sul breve indicatori ed oscillatori un pò tirati, ma nel lungo personalmente sono molto bullish su questo metallo.
Possibile ripiegamento per il Gold la prossima settimanaBuonasera, sembra inarrestabile la corsa al rialzo per l'oro, tra chi ritiene il movimento in essere tipico di uno strumento in bolla e chi diversamente ritiene questo movimento giustificato.
Aldilà delle possibilità valutazioni di lungo, che non sono oggetto dell'analisi in questione, vorrei analizzare i motivi che potrebbero portare ad un possibile ripiegamento per la prossima settimana per l'oro.
Iniziamo con ordine:
- La tabella con i giorni della settimana, è una tabella che mostra statisticamente come sono stati i movimenti dell'oro nei vari giorni del mese dal 1971 ad oggi; come si può evincere, se si vuole avere vantaggio statistico nell'entrare long è meglio attendere fine mese e chiudere a ridosso del 10 del mese successivo, al contrario per prendere profitto (perchè difficile parlare di short in questo momento) può essere sensato iniziare da oggi ed attendere fino a, come dicevo, fine mese
- Sempre nella stessa tabella, questa volta lato giorni della settimana si nota come la debolezza regna nella parte iniziale della settimana, nel concreto il Lunedì, per poi recuperare ed espandere il Venerdì; quindi per lo stesso principio, meglio comprare lunedì notte o Martedì mattina e vendere il Venerdì alle 21 e rotti.
- Infine può sempre essere utile segnalare una banale divergenze (non bellissima ammettiamolo) nel giornaliero del Gold, infatti a massimi che si rinnovano non segue forza dell'oscillatore in basso.
Che sia giunto il momento di una Lieve presa di profitto per il Gold?
Baba fa il bottoL’analisi odierna del titolo Alibaba evidenzia come la struttura tecnica si sia radicalmente rafforzata sulla scia di un potente movimento rialzista, che ha portato i prezzi a toccare area 155,44 dollari con un incremento superiore all’8% nella singola seduta. Il quadro grafico mostra una netta accelerazione ascendente, che si riflette nella pendenza fortemente positiva della regressione lineare, con un prezzo che ha strappato con forza la parte alta del canale di regressione a due deviazioni standard. Tale breakout si associa a volumi esplosivi pari a oltre 49 milioni di pezzi scambiati, manifestando una chiara partecipazione istituzionale e un crescente interesse degli investitori sulle prospettive future del gruppo. Dal punto di vista dei pivot calcolati con metodo Fibonacci, la rottura di R2 area 138,52 ha aperto rapidamente la strada verso R3, in zona 153,33, col prezzo che si è spinto persino oltre questi livelli tecnici, suggellando il carattere eccezionale del rally in atto. Anche lo stocastico 9:6:3 riflette condizioni di ipercomprato marcato, con valori superiori a 87, segno di un eccesso rialzista che tuttavia, in presenza di rally guidati da notizie dirompenti e coinvolgimento istituzionale, potrebbe proseguire anche oltre i limiti classici degli oscillatori. Il momentum rafforza la narrativa brillante, segnando un picco sopra quota 33, con l’ATR che balza a 5,27 indicando un brusco ampliamento della volatilità. Il trend in atto è inequivocabilmente rialzista, potenzialmente alimentato da catalizzatori fondamentali. In questo scenario, le opportunità operative vedono come punto d’ingresso long una conferma stabile sopra R3 area 153,33, con spazio di estensione verso nuovi massimi relativi e, nel caso di ulteriori breakout, con proiezioni che potrebbero spingersi rapidamente verso livelli anche superiori. In caso di ricoperture, eventuali ritracciamenti fin sotto R3 e successivamente fino a R2 possono rappresentare zone di osservazione per possibili rientri o per strategie di take profit parziali. I primi segnali short, invece, assumerebbero senso solo in presenza di forti inversioni sotto R2, scenario che al momento appare prematuro, vista la forza della gambe ascendente e i volumi che confermano una forte pressione in acquisto. La spiegazione di questo repentino e vigoroso movimento va ricercata in una combinazione di fattori fondamentali: secondo le principali fonti finanziarie, Alibaba ha appena completato un’emissione record di convertible bond da 3,17 miliardi di dollari, destinando i capitali raccolti a investimenti massicci nell’intelligenza artificiale e nella nuova infrastruttura cloud, con focus su espansione internazionale e rafforzamento tecnologico. Questa iniziativa si inserisce in uno scenario di crescita brillante per il segmento cloud, il cui fatturato è cresciuto nell’ultimo trimestre del 26% e i ricavi dei prodotti legati all’AI hanno ottenuto crescita a tripla cifra per l’ottavo trimestre consecutivo. Contestualmente, le ultime trimestrali hanno sorpreso positivamente per l’utile, mentre il management ha tracciato una traiettoria espansiva e aggressiva che incontra il favore del mercato, con diversi analisti che hanno già rivisto al rialzo i target price. In sintesi, il rally di oggi trova fondamento in dati economici solidi, nuovo entusiasmo per lo sviluppo tecnologico, operazioni finanziarie strategiche e netta percezione di un rinnovato momentum nel ruolo di Alibaba come leader dell’innovazione in Asia.
Petrolio in attesa: compressione di volatilità e segnali tecniciL’analisi tecnica applicata al grafico daily del Futures sul Petrolio Greggio Leggero, come richiesto, mette in luce una fase di mercato in cui la tendenza primaria appare indebolita e compressa all’interno di un range definito sia dalla linea di regressione lineare sia dal canale di regressione a due deviazioni standard. L’attuale quotazione si colloca attorno a 62,29 dollari al barile, con una chiusura leggermente inferiore rispetto al pivot più significativo calcolato con il metodo Fibonacci, posizionato a 63,20 dollari. Questo valore evidenzia come il prezzo stia testando più volte la soglia psicologica e tecnica del pivot, risultando incapace nelle ultime sedute di riconquistare stabilmente tale livello. L’andamento della regressione lineare, leggermente inclinata verso il basso, segnala un moderato raffreddamento del trend rispetto agli impulsi rialzisti osservati a metà giugno, e la deviazione standard del canale attesta la presenza di volatilità contenuta all’interno di un contesto di compressione dei prezzi. I volumi scambiati nelle recenti sedute risultano in diminuzione, suggerendo una progressiva riduzione dell’interesse degli operatori e una potenziale fase di accumulazione o distribuzione, situazione in cui i movimenti successivi potrebbero assumere significato solo in presenza di breakout decisi oltre i limiti del canale di regressione. Dal punto di vista dell’oscillatore stocastico 9:6:3, si nota attualmente una condizione quasi ipervenduto. Questo dato, unitamente alla debolezza del momentum che evidenzia un valore negativo (-1,86), suggerisce che la pressione ribassista ha prevalso nell’ultima fase, sebbene l’indicatore stocastico possa essere letto anche come possibile premessa per un rimbalzo tecnico qualora si dovesse assistere a una reazione sui livelli di supporto principali. La volatilità, misurata dall’ATR a 14 periodi, indica un valore contenuto (1,59), sintomo di un mercato che, per il momento, non si caratterizza né per forti accelerazioni né per una volatilità esplosiva, elemento che rafforza l’ipotesi di una fase di attesa degli operatori. L’osservazione dei pivot di Fibonacci consente di individuare i livelli operativi chiave: in ottica long, un ritorno e mantenimento sopra quota 63,20 consentirebbe di puntare progressivamente a target posti in area 67 e successivamente 73,10, ovvero i livelli R1 individuati dal calcolo dei pivot. Viceversa, la rottura decisa dei minimi dinamici evidenziati dalla linea inferiore del canale di regressione, situata appena sopra il supporto statico dei 60 dollari, chiamerebbe in causa come obiettivi short le aree 57,50 e le estensioni successive collocate rispettivamente a S1 53,31 e S2 47,19, secondo la proiezione dei pivot. In conclusione, siamo dinanzi a un mercato in attesa di una direzionalità più definita, con compressione di volatilità, volumi relativamente bassi e indicatori tecnici in area di ipervenduto ma ancora privi di segnali reversal convincenti. L’operatività suggerita, proprio in virtù di questo quadro, consiste nel valutare ingressi solo in presenza di rotture chiare e confermate oltre i livelli tecnici menzionati, evitando prese di posizione affrettate all’interno del range attuale, vista la mancanza di segnali direzionali forti e il rischio di falsi breakout. Se necessiti di ulteriori dettagli o chiarimenti su dati o indicatori non chiari dal grafico, rimango a disposizione per integrarli nella prossima analisi.
Unicredit, analisi a 360°Dal punto di vista finanziario, UniCredit ha dimostrato una salute eccezionale, registrando un utile netto record nel secondo trimestre del 2025 pari a 3,3 miliardi di euro e un utile semestrale di 6,1 miliardi, il più alto mai registrato. Questa performance ha permesso di migliorare la guidance per l'intero anno a circa 10,5 miliardi di euro di utile netto, con un Return on Tangible Equity (RoTE) ai vertici del settore, al 24,1%. Tale solidità si traduce in un generoso ritorno per gli azionisti, con una previsione di distribuzione di almeno 9,5 miliardi di euro per il 2025. Tuttavia, emerge un vento contrario nel margine di interesse netto (NII), diminuito del 2,8% su base annua a causa della compressione dei margini legata ai tagli dei tassi di interesse, una tendenza che interessa l'intero settore bancario europeo. La banca sta però mitigando efficacemente questa pressione attraverso una rigorosa disciplina dei costi, con un rapporto cost/income del 37,8% , e la crescita delle commissioni, in particolare nei settori degli investimenti e delle assicurazioni. La solidità patrimoniale è confermata da un CET1 ratio del 16,0% e da una qualità degli attivi stabile, con un basso rapporto di crediti deteriorati (NPE) al 2,6%.
Strategicamante, il piano "UniCredit Unlocked" è la risposta proattiva della banca alle sfide del mercato. Questa strategia mira a trasformare le debolezze storiche, come la percepita concentrazione geografica sull'economia italiana , in punti di forza. Attraverso investimenti massicci nella digitalizzazione (2,8 miliardi di euro) e partnership strategiche, UniCredit sta modernizzando la sua infrastruttura tecnologica per competere con le fintech. Inoltre, la banca sta riallocando il capitale verso economie a più alta crescita nell'Europa Centro-Orientale e partecipando attivamente al consolidamento del settore bancario europeo con partecipazioni strategiche in Commerzbank e Alpha Bank, mosse che mirano a diversificare geograficamente il profilo di rischio e a sostenere gli utili futuri. Le principali minacce esterne rimangono un potenziale deterioramento del quadro macroeconomico globale, guidato da tensioni commerciali, e l'intensa competizione nel settore.
L'analisi tecnica del grafico giornaliero rivela che, nonostante il recente calo, il trend primario del titolo rimane inequivocabilmente rialzista, come delineato dal canale di regressione lineare ascendente. L'attuale movimento dei prezzi può essere interpretato come un salutare ritracciamento correttivo dalla banda superiore del canale verso quella inferiore. Questo movimento sta portando il prezzo verso una "zona di confluenza" di supporti tecnici di alta rilevanza, situata tra 60,81 € e 62,00 €. Quest'area è significativa perché combina il supporto orizzontale statico del pivot di Fibonacci S1, il supporto dinamico del limite inferiore del canale di regressione e la condizione di ipervenduto indicata dall'oscillatore Stocastico, che si trova attualmente a 18,79. La mancanza di volumi di vendita eccezionali e una volatilità contenuta, misurata dall'ATR a 1,3346, rafforzano l'ipotesi che si tratti di una correzione ordinata piuttosto che di un'inversione di tendenza.
Integrando queste diverse prospettive, si delineano due scenari operativi. Lo scenario rialzista, basato sulla solidità fondamentale e strategica, vede la zona di confluenza tra 60,81 € e 62,00 € come un'area ottimale per considerare posizioni lunghe. Un segnale di conferma sarebbe un pattern di candele rialziste in questa zona, accompagnato da un incrocio rialzista dello Stocastico e da un'inversione dell'indicatore di Momentum. Gli obiettivi di prezzo sarebbero inizialmente la resistenza a 65,81 € e successivamente i massimi recenti intorno a 70,00 €. Al contrario, uno scenario ribassista verrebbe attivato da una chiusura giornaliera decisa al di sotto del supporto di 60,81 €, specialmente se accompagnata da un aumento dei volumi. Tale rottura invaliderebbe la tesi rialzista e aprirebbe la strada a una discesa verso il pivot centrale a 51,36 €. In conclusione, UniCredit presenta un profilo di investimento in cui fondamentali robusti e una chiara visione strategica incontrano un livello di supporto tecnico chiave, offrendo un potenziale setup rischio/rendimento favorevole per gli investitori allineati con il trend di lungo periodo, ma fornendo al contempo chiari segnali tecnici per una gestione prudente del rischio.
Gold, nuovi massimi e prezzi vicino a resistenze trimestraliIl trend dominate è passato da una fase di lateralità ad una forte tendenza rialzista uscendo dal canale di regressione con una recente accelerazione dei prezzi verso il livello di resistenza individuato dal secondo pivot point Fibonacci, R2, fissato a quota 3671,6 USD. Tale breakout, accompagnato da un incremento significativo dei volumi, rappresenta un elemento di forza del movimento rialzista, poiché la partecipazione crescente degli operatori rinforza l’attuale tendenza. L’oscillatore stocastico 9:6:3 mostra ora valori oltre quota 95, segnalando una fase di ipercomprato, condizione che spesso anticipa possibili correzioni o fase di consolidamento, anche se nel contesto attuale, la forza del movimento suggerisce cautela nel prevedere inversioni immediate. La volatilità, misurata dall’ATR su 14 periodi, si mantiene sostenuta intorno ai 49,7 punti, evidenziando una fase dinamica e attiva, dove i movimenti di prezzo possono essere rapidi e intensi. Il momentum, invece, presenta valori superiori alla media storica, una conferma ulteriore di come la pressione rialzista sia sostenuta non solo dai volumi ma anche dalla velocità con cui i prezzi stanno evolvendo. Per chi desidera posizionarsi long, i livelli di supporto individuati dal pivot point principale (P), situato a 3388,2 USD, rappresentano un’area dove cercare ingressi in caso di ritracciamento, con una gestione del rischio che tenga conto dei supporti intermedi come S1 situato a 3132,1 USD. L’eventuale superamento del livello di resistenza R2 permette di puntare al prossimo target, R3, posizionato a 3877,7 USD, prestando attenzione alle possibili accelerazioni ulteriori. Sul fronte short, invece, è possibile valutare ingressi qualora si manifestino segnali di inversione, soprattutto se lo stocastico dovesse iniziare a invertire la propria curva dall’area di ipercomprato e i volumi dovessero mostrare contrazione, con obiettivi posti sui livelli di supporto menzionati e una gestione cauta, dati i valori elevati di volatilità. In sintesi, la struttura attuale afferma la preminenza di forze rialziste, ma suggerisce comunque un monitoraggio costante degli indicatori di momentum e stocastico per cogliere tempestivamente eventuali segnali di esaurimento dell’uptrend; rimane fondamentale attendere segnali di conferma, siano essi ulteriori breakout rialzisti o segnali divergenza ribassista, prima di agire con decisione sulle posizioni di mercato.
Oracle: possibile ripresa del trend primario. Il grafico allegato di Oracle Corporation mostra una situazione complessa ma interessante dal punto di vista tecnico, con diversi elementi che offrono indicazioni preziose per una valutazione operativa. Il trend dominante risulta attualmente rialzista, come denotato dal posizionamento delle candele all’interno del canale di regressione, delimitato da due deviazioni standard; tale canale identifica nettamente i confini entro cui il prezzo tende a muoversi, evidenziando una prevalenza del momentum positivo nelle fasi di compressione all’interno delle bande. Tuttavia, nelle ultime sedute si nota una fase correttiva, con il titolo che ha raggiunto la parte inferiore del canale e sta tentando ora una reazione, supportata anche da un volume significativamente superiore alla media, segnale di potenziale rientro dell’interesse degli operatori istituzionali. I pivot point calcolati secondo il metodo Fibonacci indicano una zona di congestione nei pressi dei livelli attuali: il prezzo si trova poco al di sotto del pivot principale (P a 235,91 dollari), con le resistenze (R1 a 249,42, R2 a 257,77 e R3 a 271,29 dollari) che delimitano le aree di take profit ideali per operazioni di medio periodo, mentre i supporti (S1 a 222,39, S2 a 214,05 e S3 a 200,53 dollari) aiutano a identificare punti di entrata long più conservativi, nel caso in cui il ritracciamento dovesse proseguire. Dal punto di vista degli oscillatori, l’indicatore stocastico (impostazione 9:6:3) evidenzia una situazione di ipervenduto, con le due linee che iniziano a ruotare verso l’alto e si pongono entrambe intorno ai 32 punti; questo movimento segnala una possibile inversione in corso, quindi potrebbe offrire una finestra interessante per posizionamenti long qualora la struttura dei prezzi confermasse un recupero sopra il pivot principale. Il momentum, sebbene ancora leggermente negativo, mostra una perdita di forza ribassista che potrebbe anticipare un ritorno di pressione positiva sul titolo, compatibilmente con la ripresa del trend dominante. L’Average True Range (ATR) si mantiene su livelli moderati (7,48), suggerendo una volatilità stabile e condizioni tecniche favorevoli a strategie sia di breakout che di trading range, specialmente intorno ai livelli chiave individuati dai pivot. I volumi, in nuovo aumento rispetto alle precedenti sedute, corroborano ulteriormente l’ipotesi che ci si trovi in una fase di accumulazione, piuttosto che di distribuzione, rafforzando la bontà di ingressi long nel caso di evidenti segnali di breakout sopra il pivot principale, mentre per chi cerca operatività in contro-tendenza, eventuali respingimenti dalla zona del pivot centrale o delle resistenze superiori potrebbero rappresentare occasioni per posizionarsi short, con obiettivi progressivi sugli stessi livelli di supporto calcolati con Fibonacci. In sintesi, il quadro tecnico suggerisce di monitorare con attenzione la tenuta del canale di regressione e la reazione agli snodi critici dei pivot point, utilizzando gli strumenti di oscillazione (stocastico e momentum) per confermare la forza e la direzione del prossimo movimento, il tutto in un contesto di volatilità accettabile e volumi sufficienti a garantire liquidità e efficienza operativa. Nel caso in cui i segnali non trovassero conferma nei prossimi giorni, sarà opportuno attendere una ulteriore evoluzione del quadro prima di assumere posizioni direzionali rilevanti, privilegiando la gestione prudente del rischio e la reattività alle nuove configurazioni tecniche.
Test Chiave per il Trend del NASDAQL'analisi del Future sul NASDAQ si rivela un contesto operativo caratterizzato da una chiara direzionalità di fondo, sebbene attraversato da una fase di debolezza di breve termine. La struttura primaria del mercato è inequivocabilmente rialzista, come validamente descritto dal canale di regressione lineare ascendente. I prezzi si sono mossi con regolarità all'interno delle due deviazioni standard, indicando un trend sano e non eccessivamente volatile. Recentemente, il mercato ha testato la parte superiore del canale, corrispondente alla seconda deviazione standard, per poi avviare una fase di ritracciamento correttivo che ha riportato le quotazioni nella metà inferiore del canale stesso, al di sotto della linea di regressione centrale. Quest'ultima, da supporto dinamico, agisce ora come prima resistenza. Al momento della stesura, il prezzo di 23.344,75 si trova al di sotto del Pivot Point calcolato con metodo Fibonacci, posto a 23.545,75, un ulteriore segnale che conferma la pressione ribassista nel breve periodo. I livelli di supporto più vicini, e quindi potenziali aree di interesse per posizioni lunghe, si identificano nel primo supporto (S1) a 23.380,50, attualmente sotto pressione, e successivamente nel secondo supporto (S2) a 23.278,50. Un'eventuale tenuta di quest'area, in particolare della zona tra S1 e S2, potrebbe offrire un'opportunità di acquisto in linea con il trend primario. Un segnale di conferma per un'entrata long verrebbe dall'oscillatore Stocastico, che al momento naviga nella parte inferiore della sua scala senza però aver ancora raggiunto la zona di ipervenduto; un incrocio al rialzo delle sue linee in prossimità di tale area di supporto costituirebbe un elemento di forza. Inoltre, il Momentum, attualmente negativo e al di sotto della linea dello zero, dovrebbe mostrare un'inversione e tornare in territorio positivo per validare la ripresa della spinta rialzista. La volatilità, misurata da un ATR a 317.61, suggerisce di calibrare adeguatamente la gestione del rischio. Per quanto riguarda le possibili operazioni short, esse si configurerebbero come operazioni di natura tattica e contrarian rispetto al trend principale. Un'opportunità in tal senso potrebbe materializzarsi con una chiara violazione del supporto S2 a 23.278,50. Tale rottura aprirebbe la strada a un'ulteriore discesa verso il terzo supporto (S3) a 23.113,50, con un target finale potenzialmente coincidente con la parte inferiore del canale di regressione, che rappresenta il supporto dinamico più significativo dell'intera struttura rialzista. Un'operazione short verrebbe supportata dal perdurare di un Momentum negativo e da uno Stocastico che prosegue la sua discesa. I volumi di scambio durante questa fase correttiva sono stati sostenuti, in particolare sulle candele ribassiste, indicando una certa pressione in vendita che al momento non trova ancora una decisa reazione da parte dei compratori. In sintesi, il mercato si trova in un'interessante zona di conflitto tra la solida struttura rialzista di medio termine e la debolezza correttiva di breve periodo, con i livelli pivot e i confini del canale di regressione che fungeranno da arbitri per la prossima mossa direzionale.