SPX500, fondamentale la tenuta dei 3000 puntiLa scelta odierna, per quanto riguarda l'analisi degli indici azionari, ricade sul benchmark di riferimento: l'S&P500. Ma capiamoci, pur con le naturali differenze del caso l'osservazione di un indice USA piuttosto che di un indice europeo ci restituirebbe la stessa fotografia.
La FED. Mercoledì scorso, dopo gli incredibili dati del primo venerdì di giugno ovvero NFP e quant'altro, il meeting federale era attesissimo. Queste le domande degli operatori: cambieranno le prospettive economiche? Cambieranno le misure di politica monetaria? Ci sarà un controllo della curva dei rendimenti? Nulla di tutto ciò. Ma sono successe cose molto interessanti. Powell, nel corso della conferenza stampa, dichiarava che i tassi d'interesse non verranno toccati almeno sino al 2022. Non solo, il Presidente della FED si dichiarava non così convinto di una ripresa economica "a V". Ecco, forse è stata questa la ragione del movimento successivo.
Improvvisamente abbiamo registrato un cambiamento del sentiment degli operatori, che orientavano la liquidità verso asset rifugio. Giovedì il clou: una giornata nera, nerissima, al punto che l'S&P500 andava a testare - a fine giornata - quota 3000 punti. Per non parlare del DJ, che perdeva in un colpo qualcosa come 1800 punti circa. Venerdì, cioè ieri, ci si poteva aspettare un rimbalzo e così è stato. Attenzione però, perché il test dei 3000 punti c'è stato e la tenuta del livello è stata conclamata soltanto a fine seduta. Ricordiamoci tuttavia che l'S&P500, prima di crollare, aveva sfiorato il target ipotizzato la scorsa settimana.
Gli scenari per la prossima settimana parlano chiaro: un ritorno sopra quota 3100 punti (primo target rialzista alla rottura dei massimi di venerdì) potrebbe far ripartire il trend rialzista. Ma se dovesse cedere il supporto dei 3000 punti si arriverebbe a quota 2930 rapidamente. Poi ci sarebbe l'altro supporto, che delimita un'area evidente sul grafico daily, a quota 2885.
Spx500forecast
SPX500 verso 3250 puntiLa scorsa settimana avevamo ipotizzato un approdo dell'indice azionario di riferimento a livello internazionale, ovvero dell'S&P500, verso quota 3100 punti e il target è stato ampiamente raggiunto.
Si potrebbero aprire migliaia di parentesi, si potrebbero fare una marea di considerazioni di carattere fondamentale, fatto sta che nonostante il contesto geo-politico internazionale continua a mostrare tensioni tra Cina e USA i mercati sembrano soddisfatti dalle politiche monetarie delle banche centrali e dalle politiche fiscali degli Stati maggiormente colpiti dal COVID-19.
Venerdì, tra l'altro, i dati americani sul mercato del lavoro hanno sorpreso positivamente. Si prevedeva un crollo delle buste paghe non agricole e invece abbiamo assistito alla costruzione di oltre 2 milioni di posti di lavoro. Non solo, il tasso di disoccupazione atteso attorno al 20% si è attestato attorno al 12%. In tanti si chiedono come sia possibile che nel pieno del lockdown si siano create le condizioni per nuove assunzioni, ma tali considerazioni "complottistiche" lasciano molto a desiderare. I mercati hanno apprezzato non poco tali news ed è partita la speculazione in vista del prossimo meeting della FED (prossima settimana). Il NASDAQ ha ritoccato i massimi storici e sembra puntare deciso verso quota 10 mila punti, mentre l'S&P500 è ormai proiettato verso 3250 punti.
Su tale livello è presente una resistenza volumetrica importante, che potrebbe ostacolare momentaneamente la risalita delle quotazioni. Attualmente ci si muove in un'area volumetricamente meno battuta, il ché significa che il target proposto potrebbe essere raggiunto senza troppe difficoltà. Dopodiché si guarderà più in alto, a quel punto addirittura verso i massimi storici. Ma avremo modo di riparlarne.
SPX500, prova di forza in chiusura settimanale: verso quota 3100Negli ultimi giorni, segnatamente nelle giornate di giovedì e venerdì, i mercati avrebbero potuto mostrarsi prudenti e in qualche modo timorosi. Gli operatori, dopo aver manifestato - seppur a strappi - una propensione al rischio sorprendente attendevano con ansia la conferenza stampa del Presidente Trump sulla questione Hong Kong.
La legge cinese in materia di sicurezza sta mettendo in seria discussione l'autonomia dell'ex colonia britannica e da più parti - non solo dagli USA, ma negli ultimi giorni sono giunte dichiarazioni anche dall'Europa e dalla Gran Bretagna - si guarda con timore a quanto sta avvenendo ultimamente. La Cina, dal canto suo, ha ribadito più volte che la questione Hong Kong è si esclusiva pertinenza asiatica e non avrebbe tollerato interferenze di alcun genere.
Nonostante la minaccia di sanzioni americane, il Presidente Trump si è limitato a dichiarare che verrà rivisto lo status commerciale di Hong Kong quale partner privilegiato. Ciò dovrebbe portare gli USA a considerare l'ex colonia britannica alla stregua della Cina, ragion per cui gli analisti si aspettano un trattamento identico - a livello di relazioni commerciali - a quello della seconda economia mondiale.
Il fatto che Trump non abbia annunciato sanzioni nei confronti della Cina ha evidentemente sorpreso positivamente i mercati, che in chiusura spingevano l'azionario sui massimi di seduta. L'S&P500, che vediamo qui sul grafico daily, sembra essere proiettato verso quota 3100 punti. Un livello resistenziale settimanale importantissimo, che potrebbe essere raggiunto qualora dovessimo violare i massimi del 28 maggio.
La candela di venerdì è molto interessante, trattasi di hammer sul ritest del supporto in area 3020. Tra l'altro possiamo notare come i volumi siano cresciuti rispetto alle sessioni precedenti, spingendo ben oltre la media a 20 periodi. Significa che i volumi in acquisto sono stati importanti e che la spinta rialzista potrebbe proseguire (ovviamente dobbiamo sempre considerare l'estrema incertezza di questo periodo, basterebbe infatti una nuova dichiarazione di Trump per negare l'attuale scenario settimanale).
SPX500 a ridosso dei 3000 punti: possibili scenariSe è un conclusa una settimana che avrebbe potuto sancire, visti i dati USA in calendario, una svolta sul fronte del sentiment. Ultimamente, pur a corrente alternata, il risk-on ha consentito all'azionario di recuperare gran parte della gamba ribassista registrata a cavallo tra la seconda metà di febbraio e il mese di marzo.
Sul fronte macro economico gli Stati Uniti hanno confermato livelli di disoccupazione e di perdita di posti di lavoro (rispettivamente oltre il 14% e oltre 20 milioni) che non si erano mai visti. Ciononostante l'azionario ha tenuto quei livelli individuati da tempo, nello specifico l'indice di riferimento S&P500 si trova a ridosso di quota 3000 punti. Stiamo parlando di una settimana vissuta all'insegna della lateralità, si resta intrappolati nell'area di resistenza tra 2885 e 2935 circa, area che è stata raggiunta proprio nella giornata di venerdì (che ha fatto segnare incrementi di oltre 1 punto percentuale sui listini mondiali).
A questo punto è lecito chiedersi cosa potrebbe succedere nelle prossime settimane. Rispondere, in questo momento, non è semplice. Dobbiamo considerare un primo elemento: il lockdown. I Paesi colpiti dal coronavirus stanno riavviando progressivamente le attività economiche, quindi questo potrebbe essere un elemento potenzialmente rialzista. Così come potrebbe esserlo il rumor emerso ultimamente, ovvero che la FED potrebbe tagliare ulteriormente i tassi portandoli in territorio negativo.
Tuttavia, prima di poter pensare a ulteriori allunghi rialzisti dell'S&P500, a nostro avviso sarebbe opportuno attendere una violazione dell'area dei 3000 punti, o ancor meglio dei 3020 punti. Perché rotte quelle resistenze allora si potrebbe parlare di ripresa del trend rialzista pluriennale. Viceversa, per eventuali scenari ribassisti (ricordiamoci che il pullback è giunto esattamente sul 61,8 di Fibonacci) potrebbe essere interessante valutare il cedimento del supporto tra 2815 e 2800 punti.
SPX500, candela settimanale ribassista ma...La scorsa settimana ha portato grandi soddisfazioni, l'analisi prodotta esattamente 7 giorni fa - indicante un target rialzista a 2900 punti - è andata a segno. L'indice mondiale di riferimento, l'S&P500 appunto, ha superato l'area resistenziale indicata sfiorando addirittura 3000 punti ma a quel punto ripiegando dai massimi di periodo.
Piuttosto che osservare il grafico daily, ritengo che sia più opportuno avere una view di più ampio respiro in quanto la candela settimana evidenzia un movimento assolutamente importante: il falso breakout. Perché parliamo di falsa rottura? Semplice, perché a livello tecnico la chiusura settimanale è avvenuta al di sotto dei livelli indicati e volendo soffermarsi sui pattern delle candele giapponesi abbiamo a che fare con una shooting star niente male.
Ricordiamoci che si tratta di una candela d'inversione ribassista ma per essere tale deve arrivare da un movimento rialzista di una certa imponenza. Ancor meglio se la si osserva in trend e in questo caso siamo all'interno di una mega correzione (giunta, tra l'altro, attorno al 61.8 di Fibonacci) del trend ribassista di marzo. A livello volumetrico l'andamento settimanale ha proposto intensità minore rispetto ad esempio alle precedenti barre, tuttavia si rimane al di sopra della media a 20 periodi (dei tick volumetrici osservabili sull'asse delle ordinate).
Tecnicamente potremmo assistere a dei ribassi verso area 2735, ma... dobbiamo stare molto attenti, perché un conto è l'analisi tecnica un conto è ciò che sta accadendo ultimamente. Ossia lo scollamento tra finanza ed economia reale ha portato i listini azionari a recuperi incredibili, quindi anche in virtù della liquidità immessa dalla FED e in considerazione dei miglioramenti inerenti i lockdown, non possiamo escludere che la struttura tecnica venga invalidata. Ma eventuali rialzi verrebbero sostenuti soltanto col superamento di area 3000 punti.
SPX500: nuovo attacco ai 2900 punti?Sta per cominciare un'altra settimana estremamente importante per l'S&P500. Dopo aver già provato ad attaccare l'area dei 2900 punti, laddove troviamo sia una resistenza settimanale (celestino) sia una resistenza daily (colore rosso), il 17 aprile scorso potrebbe esserci un nuovo assalto rialzo nel corso dei prossimi giorni.
Come si evince dal grafico giornaliero, siamo entrati sostanzialmente in una fase di consolidamento - lateralità o compressione che dir si voglia - con una base supportiva posizionata a 2730 punti e un soffitto resistenziale tra 2835 e 2930 punti. A livello di pattern, possiamo notare come la penultima candela daily fosse una shooting star, ma non essendosi formata su massimi importanti non ha avuto rilevanza e difatti la giornata di venerdì ha portato le quotazioni a due passi dalla rottura dei massimi delle precedenti 24 ore.
Ora, l'inizio settimana sarà importante perché qualora dovessimo violare i massimi di venerdì potremmo assistere a un'accelerazione repentina al rialzo con target 2890 punti. Anche perché, lo avrete notato, la chiusura settimana evidenzia un breakout della resistenza daily 2825. Breakout che, vista la volatilità dell'ultimo periodo, andrebbe confermato da un'altra chiusura giornaliera al di sopra di quel livello. Ne sapremo di più già lunedì.
SPX500 proiettato verso quota 3000 puntiFacciamo un passo indietro, torniamo idealmente per un attimo a metà marzo. Ricordate cosa accadde al mercato azionario? Nell'arco di un paio di settimane si passò dai massimi assoluti di Wall Street a bruciare l'intero gain maturato dall'elezione del Presidente Trump. Una mazzata, un sell-off che costò al benchmark di riferimento mondiale circa il 55%.
Ora, pensiamoci un attimo: tutto fu provocato dal coronavirus, giusto? Ecco, secondo voi cos'è cambiato in un mese e mezzo? Sul fronte sanitario poco o nulla, eccezion fatta per un rallentamento della pandemia in alcuni zone del mondo (anche in Italia ad esempio), sul fronte economico-sociale stiamo procedendo spediti verso la peggior crisi da oltre un secolo (addirittura peggiore della grande depressione del 1929). Considerando soltanto questi elementi, difficile pensare ad un recupero dell'azionario, difficile se non addirittura impossibile. Ma in finanza, evidentemente, d'impossibile c'è ben poco.
La speculazione è tale perché si fonda sul sentiment degli operatori. E' tale perché si avvale del supporto di strutture nazionali o sovranazionali, in primis delle manovre monetarie delle Banche Centrali. Ecco, appunto, le Banche Centrali. La più importante è la FED e cos'ha fatto la Banca Americana? Ha inondato il mercato di liquidità in dollari, addirittura s'è messa a comprare i cosiddetti titoli spazzatura.
A quel punto via col risk-on. L'S&P500 è stato in grado di recuperare oltre il 30% in poche settimane e sembra voler viaggiare a vele spiegate in direzione di quota 3000 punti. Il trend, come si evince dal grafico settimanale, resta evidentemente rialzista (se non dovessimo considerare l'enorme gamba ribassista di cui s'è scritto) e si potrebbero ipotizzare - per la settimana entrante ovviamente - ulteriori allunghi. La prima resistenza è collocata in area 2933, quindi all'eventuale breakout rialzista dei 2900 punti si potrebbe arrivare rapidamente in quella zona. Se dovesse cedere anche quella resistenza, allora si potrebbe puntare agevolmente e rapidamente a quota 3000 punti. Viceversa, eventuali vendite andrebbero valutate soltanto con un ritorno al di sotto di 2825 punti.
SPX500, prossimi target 2880 e 2930Dopo il crollo delle scorse settimane, dettato come ben sappiamo dall'emergenza sanitaria che sta colpendo il pianeta, Wall Street ha evidenziato una tonicità inattesa. I motivi di un recupero di oltre il 50% del sell-off precedente potrebbe avere varie giustificazioni: inizialmente le notizie riguardanti le curve epidemiche della diffusione del coronavirus, poi - a nostro avviso il motivo essenziale - le manovre monetarie e fiscali da parte rispettivamente delle banche centrali e dei vari governi.
Tralasciando la questione Eurozona, che meriterebbe un solo capitolo di analisi macro-economica, l'intervento della FED ha certamente calmato gli operatori. Se è vero che a un certo punto la liquidità stava mancando - tant'è che assistemmo alla vendita in blocco dei titoli di stato - è altrettanto vero che l'enorme quantità di denaro immesso dalla Banca Centrale statunitense ha ridato fiato alle trombe.
Contestualmente alla discesa del dollaro e al rialzo dei rendimenti (decennale americano che sta provando a riproiettarsi verso l'1%), abbiamo registrato un recupero dell'azionario. Recupero che ha portato l'S&P500 a bruciare tutti quei target rialzisti che avevamo segnalato nelle analisi precedenti. A questo punto potremmo assistere a ulteriori rialzi, con obbiettivi settimanali collocati in primis a 2880 e poi a 2930. Stiamo parlando di aree dove i cluster volumetrici settimanali evidenziano dei picchi e come tali potrebbero calamitare l'attenzione degli operatori.
Viceversa, eventuali discese andrebbero prese in considerazione sul breakout ribassista del primo supporto importante: area 2735. Solo a quel punto potrebbero riaprirsi le porte per vendite importanti, non prima.
SPX500: ulteriori rialzi solo sopra 2630Riprendiamo l'analisi sul benchmark azionario di riferimento, ovvero l'S&P500. Avevamo, nell'ultima analisi, valutato con molta attenzione il rimbalzo in atto e avevamo evidenziato l'importanza del recupero dello spartiacque rappresentato dall'area 2400 punti. La violazione c'era stata in apertura di settimana, dopodiché partì un recupero che si è concluso con circa il 20% di gain in appena 3 giorni.
Il grafico allegato è lo stesso e ci serve per evidenziare il raggiungimento del target rialzista ipotizzato, ovvero l'area di 2630 circa. Livello che, al momento, rappresenta una resistenza importante e le vendite in chiusura di sessione hanno ulteriormente amplificato l'importanza di tale zona. Che cosa attendersi la prossima settimana? A livello fondamentale non possiamo trascurare quanto sta accadendo negli USA: oltre 100 mila positivi al coronavirus e New York che rischia di diventare il più grande focolaio del pianeta (superando Italia, Spagna, Cina). Dobbiamo necessariamente tener conto di ciò perché l'emergenza della Grande Mela, ma più in generale degli States, potrebbe innescare nuove ondate di vendita.
Non solo, venerdì prossimo avremo ovviamente i dati sul mercato del lavoro. Dopo l'esplosione delle richieste di sussidi di disoccupazione è evidente che potrebbe esserci un crollo dei nuovi posti di lavoro e dei salari, così come potrebbe esserci un'impennata della disoccupazione. Tuttavia, giusto sottolinearlo, i mercati tendono a scontare prima le notizie (abbiamo visto, ad esempio, come nonostante oltre 3 milioni di richieste di sussidi di disoccupazione gli operatori abbiano risposto comprando a man bassa titoli azionari) quindi occhio a eventuali pesanti vendite a inizio settimana e a eventuali acquisti al rilascio della notizia. Sono soltanto supposizioni, sia chiaro, a livello tecnico abbiamo delle aree da monitorare che ci serviranno come target potenziali.
Si potranno valutare operazioni rialzista solo e soltanto se dovesse cedere la resistenza collocata a 2630. Viceversa, nuovi affondi potrebbero portare l'asset nuovamente verso 2400 punti indice. Lunedì, probabilmente, avremo già un'idea del movimento settimanale.
SPX500, il rimbalzo c'è ma stenta. Attenzione al pomeriggioPerché il pomeriggio? Semplice, perché tra poco meno di 30 minuti verrà rilasciato l'attesissimo dato sulle richieste settimanali di disoccupazione degli States. Si prospetta un'esplosione al rialzo, addirittura oltre 1 milione. E' bene tener presente che all'apice della crisi del 2008 il dato più alto superò 600 mila unità, se oggi dovessero confermarsi le previsioni si tratterebbe di un potenziale shock per i mercati.
Mercati che, dopo l'approvazione al Senato del piano fiscale USA, hanno trovato sostegno e il rimbalzo tecnico è partito. L'azionario ha ripreso quota, il Dow giusto per farvi un esempio l'altro ieri ha guadagnato oltre 2000 punti ovvero il più grande incremento giornaliero dal 1933. La volatilità, evidentemente, ha subito un calo e i rendimenti obbligazionari hanno ripreso a salire ripercuotendosi chiaramente sull'andamento del dollaro.
La domanda è: cosa succederà nelle prossime ore? Guardando l'S&P500, possiamo notare come il pullback abbia portato l'indice sopra 2400 punti, quello che avevamo definito uno spartiacque importantissimo. Pullback che abbiamo avuto dopo l'affondo d'inizio settimana, che aveva proiettato le quotazioni non distanti dal target dei 2100 punti. Seguiamo il pomeriggio, perché l'eventuale ritorno sotto 2400 potrebbe proiettare rapidamente l'S&P500 verso 2000 punti, mentre un ulteriore rimbalzo lo porterebbe oltre 2600 punti.
Aggiornamento S&P 500 Elliott Wave AnalysisDall'ultimo aggiornamento, onda 2 Minor si è completata, giungendo al ritracciamento 0.50 di Fibonacci di onda 1 Minor. Avevo scritto che il segnale rialzista ci sarebbe stato al break out del top di onda 1 Minuette, che è avvenuto, perciò non ci resta che seguire l'operazione con un trailing stop, mentre il target è l'estensione 1.618 di onda 1 Minor.
Aggiornamento S&P 500 Elliott Wave AnalysisBreve aggiornamento sulla situazione dell'indice americano S&P, che sembra aver concluso la correzione Flat (onda 2 Intermediate) che avevamo anticipato nella precedente analisi. Lo scenario alternativo di breve è che onda 2 Intermediate non si sia conclusa e si stia sviluppando in una formazione complessa, scenario abbastanza convincente visto il ritracciamento breve che c'è stato. Dal lato operativo si rimane flat, aspettando il breakout del top di onda 1 Minute di onda 3 Minor che avrà target al top di onda 3 Intermediate.