STM diretto ai 38 Eur? Non improbabile, ecco perché...Il grafico giornaliero mostra chiaramente che il titolo continua la sua "danza" all'interno di questa struttura triangolare ascendente, con massimi flat e minimi crescenti. Un pattern che continua da fine Novembre 2021 e che ritengo decisamente affidabile e di grande riferimento per noi analisti tecnici.
Ritengo probabile e assolutamente realistico che il prezzo possa continuare la sua discesa verso la trendline ascendente (in giallo) cercando un rimbalzo intorno ai 37.50 - 38 Eur, il che significherebbe almeno un ulteriore 6% dai prezzi attuali.
Dopo aver consolidato tra 41.40 e 40.40 Eur la price action mostra un ulteriore impulso ribassista partito a seguito di questo periodo di consolidamento, e persnalmente mi aspetto che pssa avere un'estensione pari alla precedente gamba realstista, che confermerebbe l'ipotesi del rimbalzo sulla trendile rialzista in giallo.
Technology
Technogym arrivata su area di supportoTechnogym nelle ultime 14 settimane ha perso quasi il 20% dai massimi annuali, toccati a Giugno a 9,27€. Nella discesa ieri è arrivato su un area supportiva spartiacque a 7,50€ come si può vedere dal grafico weekly. Un eventuale break down potrebbe portare ad un'ulteriore accelerazione ribassista.
In questo scenario, guardando il grafico daily , a parte la zona supportiva, non abbiamo avuto particolari pattern grafici da poter sfruttare per un inversione del trend. Questo è un peccato perchè non permette ingressi decisi. Primo obiettivo a 7,73€ mentre la resistenza per una ripartenza di un trend rialzista è area 7,85€.
Indice tecnologico cinese in via di recupero? Forse...SI!Buongiorno a tutti. Nelle ultime settimane si è tanto parlato del mercato cinese, in particolare di quello tecnologico.
Sono tante le domande che si susseguono tra noi, tra le quali la più famosa :”è arrivato il momento di acquistare nuovamente i colossi tech cinesi”? Una risposta chiara e certa non esiste, tuttavia il mio processo prevede la creazione di alcuni indicatori che mi indichino quando, statisticamente, un mercato tende a performare bene.
Con questa analisi ho deciso di condividerne uno con voi, accompagnandovi con una spiegazione che spero sia chiara il più possibile. Detto questo, iniziamo!
L’IDEA CHE MI HA PORTATO ALLA CREAZIONE DELL’INDICE: COME HO SFRUTTATO LO SPREAD BTP-BUND
La mia idea è partita da un ragionamento “intermarket”: qualche giorno fa, come avrete letto, ho pubblicato un’analisi riguardante lo spread BTP-BUND, rimarcando il fatto che la stabilità dei Paesi Europei poteva essere stabilita mettendo in relazione (attraverso una differenza, o “spread”) i rendimenti dei decennali degli stessi Stati Europei al rendimento del Bund tedesco costituendo quest’ultimo un mezzo di paragone perfetto vista la forza e la stabilità dell’economia tedesca. Il concetto fondamentalmente è questo: un Paese è “stabile” quanto più questa sua “stabilità” si avvicina a quella tedesca.
Trovate l’articolo al link:
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Ogni qualvolta imparo ed assimilo un concetto provo a riapplicarlo in altri contesti; talvolta questo mio modo di pensare mi premia, facendomi ottenere dei risultati, mentre altre volte no; sono tuttavia molto appassionato della materia, ragion per la quale mi ostino nelle mie ricerche, e il concetto che sta alla base dello spread BTP-BUND mi ha fatto riflettere su un qualcosa:
“posso utilizzare questo concetto facendo una trasposizione dal mercato obbligazionario al mercato azionario?”
Ed ecco che è nata l’idea. Per crearmi un indice capace di indicarmi quando statisticamente il mercato azionario tecnologico cinese tende a performare bene, ho pensato di paragonare lo stesso all’indice tecnologico più forte e conosciuto del nostro pianeta; la scelta è ricaduta facilmente sul Nasdaq, indice tech americano composto da vari colossi quale Apple, Microsoft, Nvidia, Adobe e tanti altri.
Ricapitolando, ho pensato:” come è vero che paragono i rendimenti del BTP italiano a quelli del Bund (che è il riferimento) per capire se l’Italia è considerata stabile o no, posso allo stesso modo sostituire all’equazione l’indice tech cinese al posto del BTP e l’indice tech americano come riferimento al posto del Bund?
L’INDICE DI FORZA RELATIVO INVESCO CHINA TECHNOLOGY ETF (CQQQ)/TECHNOLOGY SELECT SECTOR SPDR FUND(XLK)
Ho creato un indice di forza relativo (e non uno spread, come nel caso del BTP-BUND) tra due etf:
• L’INVESCO CHINA TECHNOLOGY ETF, le quali prime 10 partecipazioni sono costituite da:
1. Alibaba
2. Tencent
3. Meituan
4. Amperex Tech
5. Baidu
6. Netease
7. Nio
8. Jd.com
9. Xiaomi
10. Yangtze Power
• Il TECHNOLOGY SELECT SECTOR SPDR FUND, le quali prime 10 partecipazioni sono rappresentate da:
1. Microsoft
2. Apple
3. Visa
4. Mastercard
5. Nvidia
6. Broadcom
7. Adobe
8. Accenture
9. Cisco
10. Salesforce
Se qualcuno si chiedesse come mai non abbia considerato direttamente il Nasdaq come riferimento tech americano, rispondo che ho preferito l’etf XLK in quanto ci opero molto spesso.
L’indice di forza relativo scaturito dai due etf:
*essendo CQQQ al numeratore e XLK al denominatore dell’indice di forza significa che quando quest’ultimo sale è il tech cinese a dimostrarsi il più “forte”; è vero il contrario a parti invertite
COME HO RAPPORTATO L’INDICE TECNOLOGICO CINESE ALL’INDICE DI FORZA
Creato l’indice, ho pensato :”quando l’indice di forza relativo si rafforza, denunciando una superiorità del tech cinese rispetto al riferimento americano, quali sono le reali performance dell’etf sul settore tech cinese CQQQ”?
Di conseguenza, metaforicamente parlando, ho pensato che quando il tech cinese sovraperformava quello americano, ossia l’indice di riferimento, era probabile che le stesse performance sul settore tech cinese fossero di rilevante importanza. Per capire se effettivamente potesse essere così, ho backtestato il tutto:
Come spiego all’interno delle tre grafiche condivise, ho operato in questo modo:
• Ho intercettato le tendenze rialziste nell’indice di forza dai minimi ai massimi successivi di ogni impulso e successivamente ho misurato le performance dell’indice tech cinese in quelle stesse aree, in valor percentuale
CONCLUSIONI
Paragonare l’indice tech cinese a quello americano così come si paragona il rendimento del BTP a quello del BUND si è rivelata una scelta azzeccata. Ogni qualvolta l’indice tech cinese si è dimostrato più forte rispetto al riferimento mondiale, le sue performance sono state degne di nota, testimoniate dalle grafiche con voi condivise.
La domanda che vi starete ponendo in questo momento è questa:
È iniziato un nuovo trend rialzista sull’indice di forza vista la tendenza ad un mese e mezzo positiva e visti i due minimi rialzisti consecutivi? Questo non posso saperlo. Quello che è certo è che è necessario conoscere bene il termine “tendenza” e tutti quegli strumenti che permettono di identificarne un suo inizio ed una sua fine.
Voi conoscete questi strumenti? Ditemelo nei commenti.
Buona giornata, Matteo Farci
NFLX costruzione di uno shortOggi parliamo del colosso dello streaming, tra i più colpiti dagli storni post annuncio vaccino, dove i beni ciclici sono tornati a salire mentre le aziende che hanno sovrapreformato in periodo pandemia (Zoom, Netflix, Peloton) hanno accusato più il colpo.
Ci troviamo in area interessante di massimi e come potete vedere i Supertrend ha già fermato tre volte un tentativo di allungo.
La nostra visione è impostata per una costruzione di short con punti di vendita fino a 520.38 per andare con un primo TARGET A 4.64.
Stop sopra i massimi recenti e tecnica di trailing stop per accompagnare il trend e non rischiare brutte inversioni.