Trend
Proviamo un long su CADHCF?Ciao ragazzi,
ci troviamo su CADCHF e stiamo testando un livello chiave nel grafico giornaliero. Vedete come il prezzo abbia fermato la sua corsa (che era in ipervenduto nel giornaliero) proprio al test di questa zona, creando un periodo di consolidamento con almeno due test profondi della zona. All'ultimo tentativo le candele hanno mostrato pressione rialzista e hanno dato vita ad una divergenza marcata che mi fa propendere per il long. Ora aspetterò una discesa al livello della linea blu per entrare long. Stop e bersagli come in figura.
Se avete domande/idee, scrivete pure qui sotto.
Altrimenti, ci si vede al prossimo grafico!
Pronti allo short su AUDUSDCiao ragazzi,
ecco cosa sto monitorando quest'oggi. AUDUSD (e anche NZDUSD) sono arrivati a testare dei livelli chiave nel grafico giornaliero (e anche settimanale) e stanno mostrano dei segni precoci di debolezza. Abbiamo una condizione di ipercomprato nel settimanale e una divergenza piuttosto marcata nel grafico giornaliero. Con una conferma nel grafico 1H o 4H si può tentare uno short.
È una operazione molto rischiosa in quanto decisamente contro trend. Ragionate sempre con la vostra testa.
Vi aggiorno con gli sviluppi.
Se avete domande/richieste, scrivete pure qui sotto.
Altrimenti, ci si vede al prossimo grafico!
Ancora short su EURUSD?!Ciao ragazzi,
eccomi qui ancora su EURUSD per proporvi una mia analisi che mi ha portato ad inserire un ordine short su questo cambio. I motivi sono molteplici: in primo luogo ci troviamo in una zona di struttura giornaliera, dove è più probabile che il prezzo cambi di direzione, inoltre abbiamo una condizione di ipercomprato nel grafico giornaliero, unita ad una divergenza, sia lì che qua in questo grafico. Nel 4H (dove siamo ora) c'è anche un doppio massimo che si è concluso con una bella candela potente al ribasso, avvenuta dopo una falsa rottura nel grafico orario.
Ordine a livello della linea blu, stop = linea rossa, bersagli = linee verdi.
Se avete domande/idee, scrivete pure qui sotto.
Altrimenti, ci si vede al prossimo grafico.
P.S. Mi raccomando, ragionate sempre con la vostra testa. La mia 0.20% analisi è frutto dei miei studi ed i risultati non sono in alcun modo garantiti (non vi fidate da chi vi propina ritorni sicuri!)
EUR/JPY interessante Gartley in formazioneEcco qua cosa ho trovato... per adesso non ci sono i livelli di entrata uscita perchè il pattern deve ancora completarsi e voglio vedere come si completa prima di decidere se impostare l'idea sul 0,786 (doppio minimo relativo) oppure se entrare sul 1,272 (doppio minimo assoluto).
Seguendo l'RSI il minimo di mercato è il livello 0,786 ma non mi fido se non vedo prima cosa fa il prezzo in quella zona.
Il trend è assolutamente dalla nostra parte (rotta da poco resistenza che adesso ci fa da supporto sotto il possibile Gartley).
Alcuni indicatori mi stanno dando il segnale short, quindi è probabile che il pattern si completi (non entrerei mai comunque adesso short).
L'idea mi piace molto l'unico dubbio che ho è se considerare il completamento del Gartley sul livello 0,786 oppure sul 1,272... voi come vi comportereste?
In seguito aggiornerò l'idea con degli screen.
8. Didattica: impostazione di un grafico, asse del tempo I grafici di borsa rappresentano l’elemento determinante per l’analisi tecnica in quanto sintetizzano l’essenza stessa del mercato. Un grafico, infatti, fornisce direttamente l’idea della tendenza in atto sullo strumento finanziario rappresentato. Esso è capace di indicare i più recenti massimi o minimi e consente di sovrapporre indicatori, linee di tendenza o qualsiasi altro strumento utile per osservare e determinare l’evoluzione dei prezzi.
In genere l’analista tecnico, grazie alle rappresentazioni grafiche, è in grado di cogliere indicazioni preziose per la formulazione di scenari di breve (movimento terziario), medio (movimento secondario) e lungo periodo (movimento primario).
Nonostante oggi si faccia uso di rappresentazioni grafiche tramite computer la storia del loro utilizzo è tutt’altro che recente e, in alcuni casi, risale a centinaia di anni orsono (famosi i grafici su carta, e le relative analisi disegnate direttamente a mano, illustrati da operatori come Gann o Elliott).
La costruzione di un grafico prevede innanzitutto l’esistenza di un piano cartesiano, con i due assi che tipicamente rappresentano il tempo (in ascissa, asse orizzontale delle X) e il prezzo (in ordinata, asse verticale delle Y).
La prima decisione da prendere riguarderà la compressione temporale da analizzare, cioè l’intervallo tra una rilevazione e la successiva. Normalmente risulta conveniente analizzare lo strumento finanziario oggetto di studio tramite tappe graduali.
Nel caso si operi con un’ottica incline all’investimento (long term trading), con una prospettiva che va da diverse settimane a diversi mesi, si comincerà allora con il visualizzare un grafico su scala mensile (monthly), dove le quotazioni saranno misurate (o meglio, campionate) di mese in mese per l’individuazione del trend primario. Si proseguirà poi con un grafico campionato settimanalmente (weekly) al fine di determinare l’andamento della tendenza secondaria sulla quale operare in accordo con quella primaria. La visualizzazione del grafico giornaliero (daily) permetterà, infine, di stabilire la direzione del trend terziario per cogliere eventuali punti ottimali di ingresso e uscita sul mercato.
In caso invece di operatività a breve-medio periodo, con una prospettiva che va da pochi giorni a poche settimane al massimo (swing trading), si potrebbe invece cominciare con il visualizzare un grafico su scala settimanale per l’individuazione del trend primario, proseguendo poi con un grafico campionato giornalmente al fine di determinare l’andamento della tendenza secondaria operativa in accordo con quella primaria e, infine, con un grafico a 4 ore per determinare la direzione del trend terziario e i relativi punti ottimali di ingresso e uscita.
Ovviamente sarà possibile operare con ottiche temporali anche molto più ristrette, tipicamente su base infragiornaliera (day trading), utilizzando grafici a campionamento sempre più ridotto (ore, minuti e, al limite, anche frazioni di secondo nel caso di un campionamento tick by tick) con la prospettiva di individuare tendenze sempre più brevi e cercare così di cogliere anche i più piccoli movimenti effettuati dal mercato.
Trend Continuation su GBPCHFCiao ragazzi,
analisi molto veloce: abbiamo chiuso sopra la zona di consolidamento giornaliera recente, e quindi sono alla ricerca di opportunità rialzista al retest della precedente resistenza. Nel grafico orario (a destra) potete vedere un doppio minimo creatosi proprio a ridosso di quel livello. Non c'è molto altro da dire, se non che la prossima struttura è parecchio in sù e potrebbe darci un buon secondo obiettivo. Stop sotto ai minimi.
Se avete domande/richieste, scrivete pure qui sotto.
Altrimenti, ci si vede al prossimo grafico!
P.S. Ragionate sempre con la vostra testa!
EUR/JPY - Rimaniamo in attesaCiao ragazzi. Dopo qualche periodo di assenza ho deciso di tornare qui su TradingView per condividere le mie analisi e le mie idee di trading con chi mi segue.
Posterò quotidianamente le mie analisi. A differenza di prima però, mi concentrerò solo su tre coppie di valute. EUR/JPY, EUR/USD, USD/CAD. Queste sono le mie top 3, semplicemente perché trovo rispettino molto bene la price action e di conseguenza i vari livelli di prezzo, figure e pattern.
Scusandomi per la (dovuta) lunga introduzione, veniamo ai grafici.
Passando in rassegna il grafico di EUR/JPY vediamo come il prezzo si stia spingendo verso quota 136.500, ossia resistenza mensile appena testata. Dopo un ottimo impulso rialzista ora il cambio sembra volersi prendere una pausa. Mi aspetto quindi una discesa verso quota 134.000 (supporto daily) per poi andare a cercare una buona entrata long con target sulla resistenza monthly. Operatività quindi in standby, ma ricordiamoci sempre che molti trade si portano a casa con la pazienza, raramente con la fretta.
Spero questa analisi sia stata di vostro chiarimento. Per commenti, chiarimenti e altro vi invito a commentare qui sotto o scrivermi in privato. Ciao!
6. Didattica: teoria di Dow e relazione prezzo volumeNella teoria di Dow i volumi di contrattazione assumono un ruolo di conferma dello "stato di salute" della tendenza primaria in corso. In generale la situazione considerata normale è quella in cui il volume degli scambi si espande durante un bull market e si contrae durante un bear market (volume concordante).
Quando questo non avviene (volume discordante), viene generato un possibile segnale di allarme poiché indicazione anticipatoria di una potenziale futura inversione di tendenza. Questo principio deve però essere utilizzato solamente come indicazione aggiuntiva all'interno di un’analisi completa e dettagliata del ciclo di mercato.
Come già ribadito nel capitolo precedente, la probabilità di inversione di una tendenza primaria è maggiore se il mercato è già stato preceduto da una fase di accumulazione o distribuzione, possibilmente caratterizzate da volumi di contrattazione in consistente aumento.
Bat Pattern su EURUSDCiao ragazzi,
abbiamo già analizzato EURUSD la settimana scorsa e avevo già anticipato che avrei provato a shortare questa coppia (analisi allegata qui sotto). Il mercato però non è stato collaborativo e non ci ha dato modo di entrare al livello giusto e quindi siamo stati con le mani in mano. L'analisi generale del timeframe giornaliero però rimane la stessa. 1.21 rappresenta un livello di resistenza molto importante per EURUSD e per questo motivo sono tornato alla ricerca di un opportunità short non appena ho visto il prezzo tornare a quei livelli. Stavolta il pattern che ho scovato è un Bat pattern, una formazione armonica che si completerà in corrispondenza della linea blu, e che ho intenzione di shortare con due posizioni (con stesso stop, ma bersagli diversi).
Se avete idee/domande, scrivete pure qui sotto.
Altrimenti, ci si vede al prossimo grafico!
2618 su EURUSDCiao ragazzi,
ci troviamo su EURUSD e come tutti voi saprete siamo a ridosso di una resistenza giornaliera molto importante, perchè rappresenta l'ultimo livello su cui il prezzo si è fermato nell'ultimo rialzo dei mesi scorsi. Già la settimana scorsa abbiamo avuto un segnale che, se preso in tempo, ci avrebbe permesso di guadagnare qualcosa. Ora però è inutile piangersi addosso per aver perso un'opportunità: cerchiamo di capire se c'è ancora spazio per un ribasso. Il mio pensiero è che, finchè non si sarà toccata la resistenza precedente (linea verde scuro) ci sarà ancora spazio per un ribasso, e quindi sono pronto ad entrare al ritracciamento 618 di questo ribasso orario momentaneo, che ha rotto la neckline di un doppio massimo precedente. Stop sopra i massimi (sopra 1,21), bersagli come in figura.
Se avete idee/domande, scrivete pure qui sotto.
Altrimenti, ci si vede al prossimo grafico!
S&P 500 – Un’America da record.L'indice delle 500 aziende più capitalizzate non perde un colpo da quando D. Trump si è insediato.
Una performance complessiva superiore al 30%.
Fanno parte di questo basket le azioni di grandi aziende contrattate al New York Stock Exchange (Nyse), all’American Stock Exchange (Amex) e al Nasdaq. Il peso attribuito a ciascuna azienda è direttamente proporzionale al valore di mercato. Si tratta dell’indice più significativo dell’intero mercato americano ed ha ormai superato per importanza lo stesso Dow Jones, paniere dei 30 principali titoli americani.
Questo è un grafico a 5 anni con candele mensili. Tempi veramente duri per coloro che continuano imperterriti a vendere; ogni ritracciamento è una grande occasione d'acquisto.
Questa sarà pertanto anche la nostra idea di trading sull'S&P: comprare ogni minimo ritracciamento.
Semplice e scontata, ma...funzionale.
Continueremo a sostenere il trend in essere e qual'ora le nostre posizioni ci dovessero andare contro, opteremo per operazioni di copertura con opzioni e/o hedging.
In fondo, ricordate sempre che non esiste mai un massimo e mai un minimo. Il mercato ha sempre ragione e possiamo solo provare ad assecondarlo.
5. Didattica: teoria di Dow e individuazione dei trendUn trend primario al rialzo (mercato toro o bull market) è caratterizzato da minimi e massimi secondari con valori crescenti rispetto ai precedenti estremi relativi; viceversa, un trend primario al ribasso (mercato orso o bear market) è caratterizzato da livelli di massimi e minimi secondari delle quotazioni in progressivo declino.
In un mercato orso il primo segnale di una possibile inversione di tendenza sarà fornito dal fallimento del mercato nel generare un nuovo minimo più basso di quello precedente (punti 3 nel grafico, subito dopo i trend primari ribassisti indicati nei riquadri rossi alla base). Anche se questo fattore indica una minore forza del mercato nel proseguire il suo trend, ciò non risulta comunque sufficiente per determinare un'inversione di tendenza. Soltanto se il rialzo che segue porta i prezzi al di sopra del massimo precedentemente raggiunto (punti 2 nel grafico, sempre subito dopo i trend primari ribassisti), viene allora confermata la nuova tendenza toro del mercato.
In un mercato toro invece il primo segnale di una possibile inversione di tendenza sarà fornito dal fallimento del mercato nel generare un nuovo massimo più alto di quello precedente (punto 3 nel grafico, subito dopo il trend primario rialzista indicato nel riquadro verde alla base). Anche se questo fattore indica una minore forza del mercato nel proseguire il suo trend, ciò non risulta comunque sufficiente per determinare un'inversione di tendenza. Soltanto se il ribasso che segue porta i prezzi al di sotto del minimo precedentemente raggiunto (punto 2 nel grafico, sempre subito dopo il trend primario rialzista), viene allora confermata la nuova tendenza orso del mercato.
Prima di identificare l'inizio di una nuova tendenza è importante controllare che siano state realizzate le fasi del trend di mercato precedente previste dalla teoria di Dow. La probabilità di inversione di una tendenza primaria è infatti maggiore se il mercato è già stato preceduto da una fase di accumulazione o distribuzione, possibilmente caratterizzata da volumi di contrattazione in consistente aumento (vedere capitolo successivo).
L’importanza di saper distinguere tra un semplice movimento secondario e il primo stadio di una nuova tendenza primaria è naturalmente evidente ai fini operativi. Pur essendo la parte della teoria più difficile da decifrare, è senza dubbio la chiave di volta per una corretta interpretazione dei mercati.
EURJPY Operazione LONG di medio termineCome prima opportunità del 2018 ho cercato se c'era la possibilità di trarre profitto dall'uscita di questo cross da una lunga zona di congestione.
Quando il prezzo supera un livello chiave statisticamente è probabile che si abbia un ampio movimento da cui cercherò di tirare fuori un profitto.
Vediamo dal grafico mensile l'idea che ho avuto e se può essere o meno interessante.
Grafico Mensile:
Siamo in trend rialzista, dall'immagine vediamo come il prezzo sia in rally ma che per due volte ha avuto una pausa, (rettangoli azzurri).
Statisticamente quando il prezzo supera una congestione può formare dalle 2 alle 5 barre "di trend", cioè barre molto direzionali in cui il prezzo si muove molto, prima di tornare a formare una nuova congestione. E' da quel tipo di barre che ogni trader trae profitto ed è un movimento simile che sto cercando.
Sempre da questa immagine si può notare come il prezzo si sia già mosso in precedenza in questo modo: all'uscita dalla prima congestione, il primo rettangolino azzurro, si sono formate 3 barre molto direzionali; la mia speranza in questo trade è che all'uscita da questa congestione il prezzo torni a muoversi in quel modo.
Grafico Settimanale:
Dal settimanale vediamo meglio l'ultima congestione e la barra che ha chiuso al di fuori di essa.
Grafico Giornaliero:
Dal giornaliero invece notiamo come il prezzo abbia già testato con successo la congestione, cioè come indicato dalla freccia blu vediamo come sia "rimbalzato" sul livello che delimitava la congestione trasformando il livello stesso in un supporto da cui il prezzo sembra voglia rimbalzare verso l'alto.
Grafico a 2H:
Nel grafico a due il rettangolo azzurro e il cerchio giallo delimita le stesse zone precedenti, sono solo più "zoommate". Notiamo come il prezzo abbia testato con successo il supporto della vecchia congestione sul livello tondo a 134.000, ma vediamo anche che ha trovato resistenza nel livello tondo a 135.000
Ancora una volta sottolineo come nel Forex siano fondamentali i livelli tondi, (per una serie di ragioni che ho già menzionato in passato), che formando zone di supporto/resistenza molto importanti.
Detto questo torniamo al grafico settimanale per impostare il trade, considerando i livelli tondi che in passato si sono dimostrati punti chiave:
Nel rettangolo azzurro ho sottolineato una zona di prezzo che ha seguito pedissequamente i livelli tondi, c'è la probabilità che il prezzo se ne ricordi e quindi imposto l'entrata, lo stop loss e i take profit in questo contesto. In figura potete vedere come ho pensato di selezionarli, il trade ha rapporto rischio / rendimento di circa 3,5:1 con la possibilità che il prezzo torni a sfiorare i massimi di settembre 2014.
Se ci sono domande, consigli o critiche potete commentare sotto, grazie e al prossimo trade:)
(In allegato ho inserito una vecchia idea legata a questo cross, oltre al trade in sé che ormai non ha più valore c'è anche una mini analisi del cross che può essere utile).
Ftse Mib: un rally inversoCome succede spesso le attese per un rally di fine anno hanno deluso le aspettative.
Non esiste infatti nessuna statistica rilevante a supporto dell’ aspettativa di una salita delle quotazioni per l’ ultimo periodo dell’ anno e tutto si limita a livello di “detto” o usanza.
Così come per le notizie.
Come scritto nell’ articolo “Ftse Mib: ma come non era forte?” il conflitto si può risolvere esclusivamente a livello comportamentale, non predittivo.
Era giusto entrare long in area 22.400 - 23.000 (Figura 1)? No. Ma non perché si sapeva che i prezzi sarebbero scesi. Non sarebbe stato giusto entrare long anche se si fosse poi saliti.
it.tradingview.com
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Un comportamento deve essere corretto ex- ante, perché nasce in condizioni future sempre dubbie ed incerte e, nel nostro caso, non era corretto comprare perché si sarebbe comprato in un mercato già in trend rialzista e non “all’ inizio” di un trend rialzista.
Ci si sarebbe trovati in condizioni di rischio non conosciute ed esposti a probabilità di storno. ANCHE SE FOSSE SALITO ( e questo è più difficile da comprendere, visto che adesso si osserva un grafico che è sceso).
Cosa ci riserva il 2018, dunque.
Per non contraddirci, togliamoci dal mondo soggettivo delle previsioni, delle idee e della confusione mentale e facciamoci un augurio: che terremo sempre il comportamento giusto.
Per fine 2017 esso consisteva nel non acquistare e nello shortare; a inizio 2018 consisterà nel gestire bene la posizione short.
I primi livelli di supporto sono rispettivamente quelli attuali, 21.500 e 21.100 ( Figura 2)
it.tradingview.com
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
poi ci sono le coperture dei gap a 19.330 e 17.800 circa (Figura 3)
it.tradingview.com
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
senza naturalmente escludere ( ma non verrebbe presa a meno di aver prima fatto uno storno serio) una coda di rialzo che tocchi i 23.700 punti ( Figura 4 .)
it.tradingview.com
Fig 4. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Quindi per il 2018 faccio a tutti un augurio di fare sempre le scelte giuste!
Strumenti di analisi: analisi delle onde di Elliott, supporti e resistenze dinamici.
Trade short su CHFJPYCiao ragazzi,
buon 2018 a tutti! Spero possa portarvi tanti profitti e tante idee :) Oggi siamo davanti al grafico orario di CHFJPY perchè nel giornaliero ci troviamo a ridosso di un livello piuttosto importante di resistenza. In casi come questi scendo solitamente in timeframe minori per accertarmi che ci siano le condizioni giuste per entrare effettivamente a mercato. Nel grafico 4H abbiamo una candela engulfing, nel grafico orario abbiamo un doppio massimo con divergenza RSI evidente (per le mie regole, un doppio massimo è valido fintanto che il secondo massimo non chiude oltre i massimi precedenti, come in questo caso), tutto in corrispondenza di un paio di estensioni di Fibonacci, che non fanno mai male. Considerato tutto ciò, l'ordine è pronto alla linea blu, con stop e bersagli come indicato.
Se avete idee/domande, scrivete pure qui sotto.
Altrimenti, ci si vede al prossimo grafico!
4. Didattica: teoria di Dow e fasi di mercato (II)Le sei fasi di mercato della teoria di Dow individuano nella loro essenza due movimenti primari i quali, il primo rialzista e il secondo ribassista, costituiscono un ciclo di mercato completo. Dato che i movimenti non avvengono mai in linea retta, spesso avviene che le fasi di espansione, così come le fasi di flessione, siano durante il loro svolgimento intervallate da temporanei movimenti laterali, definiti come fasi di “riaccumulazione” o di “redistribuzione”.
Si tratta di situazioni di congestione nelle quali i prezzi tendono a muoversi (oscillare) in un delimitato spazio orizzontale (sideways trend) e dove si realizzano prese di beneficio da parte di alcuni soggetti che avevano operato subito nella prima fase del movimento di mercato.
Questa impostazione generale del ciclo di un mercato azionario è stata via via arricchita dagli analisti tecnici discepoli di Dow, con la formalizzazione di veri e propri modelli di evoluzione grafica (pattern) riferibili ai diversi momenti cruciali che caratterizzano lo stato di un mercato. In sostanza sono state codificate configurazioni tipiche per ogni fase; tali modelli grafici saranno illustrati successivamente in apposite sezioni.
TERNIENERGIA formazione pennantQueste formazioni nascono da un forte movimento precedente, quasi verticale, accompagnate da una pausa di mercato.
Sono spesso figure di continuazione del trend precedente.
Ho creato una simulazione tracciando un ipotetico movimento con resistenze e supporti.
" L'analisi non anticipa nulla, non conferma nulla, non promette nulla "
3. Didattica: teoria di Dow e fasi di mercato (I)La teoria di Dow distingue ogni ciclo completo di mercato in sei fasi caratteristiche:
a) accumulazione: quando la maggioranza degli investitori è ancora convinta di essere in un mercato al ribasso, le cosiddette “mani forti” (gli investitori professionali e gli insider) iniziano ad acquistare a prezzi decisamente convenienti, nella consapevolezza che la fase ribassista risulta ormai in esaurimento. Gli acquisti, essendo molto consistenti in termini di controvalore, vengono fatti gradualmente, in modo da non muovere il listino al fine di non destare attenzione. Si forma così una serie di movimenti laterali, detta anche base o bottom;
b) convinzione: in questa seconda fase si diffonde nell’ambiente finanziario la convinzione che un nuovo mercato toro (rialzista) abbia ormai avuto inizio. Le quotazioni salgono e comincia a serpeggiare l’ottimismo;
c) speculazione: è l’ultima fase del rialzo. L’ottimismo è ormai alle stelle e si assiste ad una rapidissima crescita delle quotazioni. Entrano sul mercato anche le cosiddette “mani deboli”, tipicamente i piccoli risparmiatori, i quali immancabilmente decidono di comprare quando i prezzi sono vicini ai loro massimi, incoraggiati anche dall’enfasi che i mezzi di comunicazione pongono nel descrivere il boom borsistico in corso;
d) distribuzione: gli operatori dominanti nel mercato comprendono che il mercato toro è giunto ormai alla fine e cominciano ad alleggerire le proprie posizioni lunghe (cioè al rialzo). Questa fase avviene non istantaneamente ma nell’arco di un certo periodo, in modo da dare la possibilità alle mani forti di uscire dal mercato. La fase espansiva risulta, di conseguenza, indebolita e si crea un movimento laterale simile a quello formatosi precedentemente ai minimi di mercato, detto tetto o top;
e) panico: si manifesta all’improvviso un brusco declino dei prezzi. Dal momento che tutti si accorgono che il mercato non ha più nulla da dare gli operatori vendono al meglio (cioè al prezzo al quale il mercato risulta disposto in quel momento a comprare) per salvarsi dal ribasso generale;
f) frustrazione: questa è l’ultima fase del mercato orso, in cui gli ultimi soggetti rimasti con i titoli in mano li vendono a prezzi minimi assoluti. Normalmente si tratta proprio di quei piccoli risparmiatori che avevano acquistato sui massimi, durante la fase di speculazione. L’indebolimento di quest’ultima fase di flessione coincide con un nuovo processo di accumulazione.
2. Didattica: teoria di Dow e movimenti di mercatoLe origini storiche dell’analisi tecnica vengono normalmente fatte risalire agli studi dell’americano Charles H. Dow (1851-1902), fondatore e pubblicista del quotidiano The Wall Street Journal, nonché ideatore, con Edward Jones, dell'omonimo famoso indice generale del mercato azionario nordamericano.
Secondo la teoria di Dow nel mercato azionario agiscono contemporaneamente tre tipi di movimento:
a) Movimento primario (major trend): è la tendenza principale, per la quale un mercato viene definito toro (bullish o rialzista) oppure orso (bearish o ribassista). Dura in genere da diversi mesi ad alcuni anni. Quando la tendenza primaria è al rialzo i prezzi salgono per un lungo periodo di tempo, intervallati da reazioni secondarie;
b) Movimenti secondari (intermediate trend): si tratta di movimenti favorevoli oppure opposti alla tendenza principale di un mercato che, nel lungo periodo, si trova o in fase rialzista o in fase ribassista. I movimenti in questione durano normalmente da diverse settimane ad alcuni mesi e, in caso di opposizione, possono ritracciare da un terzo a due terzi del progresso o regresso acquisito con il movimento primario. Spesso il ritracciamento più frequente è del 50%;
c) Movimenti terziari o minori (minor trend): sono rialzi o ribassi di mercato che durano soltanto per un periodo limitato di tempo, da diversi giorni ad alcune settimane. Essi non sono in grado di influenzare i movimenti primari o secondari e risulta, normalmente, molto complicato prevederli in quanto si ripetono in modo pressoché casuale; presentano, inoltre, una maggiore possibilità di essere manipolati in una qualche misura.
Occasione short su CADJPYCiao ragazzi,
innanzitutto spero stiate passando delle buone vacanze e vi auguro un felice anno nuovo. Passando alle nostre solite analisi, su CADJPY stiamo testando un livello chiave di struttura giornaliera: per chi mi conosce, sa che in queste circostanze, per essere più preciso, vado a cercare delle opportunità nei timeframe inferiori. In questo caso potete vedere che sul grafico 4H abbiamo una divergenza RSI piuttosto marcata unita ad una candela engulfing; nel grafico orario inoltre abbiamo una formazione doppio massimo che ci conferma ulteriormente l'ipotesi. Entrata short alla linea blu, target e stop come in figura.
Se avete domande/idee, scrivete pure.
Altrimenti, ci si vede al prossimo grafico!
Race raggiunge il target price di 115 entro luglio 2018?Azione dei prezzi molto poco volatile nelle ultime 2 settimane, ma il prezzo di ferrari è per ora ancora buono per provare un allungo, se i prezzi staranno sopra i € 86, secondo i cicli ed il trend che ha ferrari nell'ultimo anno, la corsa potrebbe arrivare, secondo me ai € 115 entro luglio 2018.