Wall Street chiude in rialzo, il Nasdaq guida la corsa.Le azioni hanno chiuso, nella giornata di ieri, per lo più in rialzo, guidate in particolare dal Nasdaq. I tre principali indici azionari — il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq — hanno terminato la seduta in territorio positivo, con quest’ultimo che ha segnato la performance migliore, salendo dell’1,17%. In controtendenza, il Russell 2000 (a piccola capitalizzazione) e l’S&P 400 (a media capitalizzazione) hanno invece registrato lievi ribassi.
A trainare il mercato sono state, ancora una volta, le grandi aziende tecnologiche. Arista Networks, ad esempio, ha registrato un’impennata di oltre il 17% dopo la pubblicazione di solidi risultati finanziari nella giornata precedente.
Tuttavia, è Apple ad aver catalizzato l’attenzione. L’azienda ha annunciato un ulteriore investimento di 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti, portando così a 600 miliardi l’impegno complessivo previsto per i prossimi quattro anni. L’annuncio è stato dato ieri alla Casa Bianca, in presenza del Presidente Trump.
Numerose imprese hanno recentemente comunicato l’intenzione di riportare la produzione sul suolo statunitense. Tra queste, Apple rappresenta uno degli sforzi più ambiziosi e significativi. Il CEO, Tim Cook, ha presentato l’iniziativa come parte dell’“American Manufacturing Program”.
Le buone notizie, però, non hanno riguardato solo il settore tecnologico.
McDonald’s ha pubblicato i propri risultati prima dell’apertura dei mercati, sorprendendo positivamente con un utile per azione (EPS) superiore dell’1,27% rispetto alle attese e un incremento delle vendite dell’1,92%. Ciò ha determinato una crescita trimestrale dell’EPS del 7,41% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e un aumento delle vendite del 5,39%, con un rialzo del titolo pari al 2,96%.
Sempre prima dell’apertura, anche Shopify ha diffuso i suoi risultati: ha sorpreso con un EPS superiore del 25% rispetto alle attese e vendite in crescita del 5,47%. L’EPS trimestrale è aumentato del 34,6%, mentre le vendite sono salite del 30,7%. Il titolo ha guadagnato il 21,84%.
Dopo la chiusura, è stata la volta di DoorDash, società attiva nel settore delle consegne. L’azienda ha riportato un EPS positivo del 54,8% e un incremento del fatturato del 3,80%. Su base trimestrale, l’EPS è cresciuto del 71,1%, mentre il fatturato è salito del 24,7%. Il titolo ha registrato un aumento dell’1,12% nella sessione ordinaria, seguito da un ulteriore +5,30% nel dopo mercato.
Oggi sono attese le trimestrali di altre 495 aziende, tra cui Eli Lilly, Constellation Energy e Datadog, solo per citarne alcune.
Tra le notizie di rilievo della giornata di ieri, il Presidente Trump ha annunciato l’imposizione di un nuovo dazio del 25% sull’India per l’acquisto di petrolio russo. Questo provvedimento si aggiunge ai dazi reciproci del 25% già in vigore. Tuttavia, i nuovi dazi non entreranno in vigore prima di 21 giorni, lasciando spazio a eventuali negoziati tra i due Paesi. Vi è, dunque, la possibilità che si giunga a un accordo prima della scadenza.
Sempre ieri, è stato riferito che il Presidente Trump potrebbe incontrare il Presidente Putin già la prossima settimana. L’inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, ha incontrato Putin in quello che è stato definito un incontro “altamente produttivo”. Il vertice tra i due leader si concentrerà sulla guerra tra Russia e Ucraina, ma è probabile che vengano discussi anche il regime sanzionatorio e i dazi punitivi verso i Paesi che continuano ad acquistare petrolio russo.
Dal punto di vista macroeconomico, ieri le richieste di mutui secondo i dati MBA sono aumentate del 3,1% su base settimanale, con gli acquisti in crescita dell’1,5% e i rifinanziamenti in rialzo del 5,2%.
Oggi verranno pubblicati i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione, il rapporto su produttività e costi, le scorte all’ingrosso e il credito al consumo.
Mancano ancora due giorni alla chiusura della settimana, e tutti i principali indici si mantengono in territorio positivo.
Finora, quella in corso è stata una settimana intensa sul fronte degli utili, caratterizzata da risultati complessivamente solidi. E anche la prossima si preannuncia altrettanto densa: ben 1.347 aziende sono attese per la pubblicazione delle trimestrali.
Nel frattempo, se la stagione degli utili continuerà a mantenere un ritmo superiore alle aspettative, potremmo assistere a nuovi massimi storici per l’S&P 500 e il Nasdaq. E forse anche per il Dow Jones, che non è poi così lontano.
Analisi trend
Dazi record di Trump sui chip, cosa sta succedendo davvero?Potrebbe sembrare una notizia da far tremare i mercati, difatti Donald Trump propone una tariffa del 100% sui chip importati, eppure nonostante tutto, i mercati finanziari hanno accolto il modo positivo questa news. Come si spiega questa reazione apparentemente illogica? La risposta sta tutta nella strategia del reshoring, uno dei pilastri della politica industriale dell’ex e (forse futuro) presidente.
Con il reshoring, Trump punta a riportare in patria le grandi produzioni strategiche, come quelle di chip e semiconduttori. Ma non solo con la forza dei dazi: l’annuncio fatto dallo Studio Ovale insieme a Tim Cook ha svelato che le aziende americane che investiranno sul territorio nazionale saranno esenti dalla nuova tassa del 100%, quindi la produzione effettuata sul suolo americano, non avrebbe alcun costo.
Apple ha subito raccolto la sfida, annunciando un colossale investimento da 100 miliardi di dollari per rafforzare la produzione negli Stati Uniti. Ma non è sola difatti anche Stargate, Nvidia, TSMC, GE Aerospace e altri giganti tech stanno preparando piani simili. Complessivamente, si parla di una potenziale ondata di investimenti per oltre 1.000 miliardi di dollari. Una cifra impressionante, che rappresenta un vero cambio di paradigma per l’industria americana.
Ecco come si spiega il motivo dell’euforia dei mercati. I grandi indici azionari sono saliti con forza. Il Nasdaq, ad esempio, ha raggiunto i 23.540 punti, con target tecnici su 23.600 e 23.800. Anche in Europa il clima è positivo: il DAX tedesco ha superato quota 24.180 punti, e guarda al prossimo livello chiave a 24.300.
Tuttavia, non tutte le aziende stanno festeggiando. Per le piccole e medie imprese che operano nel settore dei semiconduttori ma dipendono da fornitori esteri, la nuova politica tariffaria potrebbe essere un duro colpo. Molte di queste aziende producono componenti secondari, magari destinati a prodotti come radiosveglie, sistemi audio o piccoli elettrodomestici, e non hanno la forza finanziaria per riconvertire la produzione in tempi rapidi. Il rischio è che, mentre le big tech vengono premiate, le PMI si ritrovino penalizzate da una politica pensata per i colossi.
Anche sul piano geopolitico, la strategia americana sta creando frizioni. Con l’India, ad esempio, i dazi rimangono al 50%, una scelta che ha sorpreso (e infastidito) Nuova Delhi. E con la Cina, il confronto prosegue su più livelli. Pechino sta cercando attivamente di ridurre la propria esposizione verso gli Stati Uniti e diversificare i mercati di sbocco.
Proprio oggi è stato pubblicato un dato significativo sulla bilancia commerciale cinese: l’export è salito del +7.2%, ben oltre il +5.8% del mese precedente. Nonostante il crollo del -21% delle esportazioni verso gli USA, la Cina ha ampiamente compensato puntando altrove: +16% verso l’Asia, +9.3% verso l’Unione Europea. Uno yuan debole aiuta a mantenere alta la competitività, e l’apparato export cinese continua a girare a pieno regime.
Intanto, in Europa, tutti gli occhi sono puntati sulla Bank of England. Oggi si attende una possibile decisione di taglio dei tassi di 25 punti base, che porterebbe il tasso d’interesse al 4%. Il Regno Unito si trova però in una situazione macroeconomica complicata: inflazione in risalita al 3%, disoccupazione ai massimi dal 2021, tassazione aziendale elevata e assenza di stimoli fiscali. La BoE sta ancora attuando il suo programma di quantitative tightening, e c’è chi ipotizza una strategia nuova: ridurre gli acquisti di titoli a lungo termine (oltre 20 anni) e reinvestire nella parte breve della curva, per tamponare le emergenze immediate.
Nel Forex, il dollaro USA è sotto pressione: il Dollar Index scivola verso quota 98.00, e i minimi di luglio a 97.50 sembrano vicini. Se venissero rotti, si aprirebbero spazi per cali più profondi. In risposta, l’EUR/USD è tornato a quota 1.17, con i 1.18 nel mirino, mentre le valute oceaniche (come l’AUD/USD) stanno mostrando forza, con il cambio a 0.6540 e possibili target a 0.6560 e 0.66.
Sul fronte commodities, occhi puntati sui metalli preziosi: l’argento ha rotto la resistenza a 37.865 $, e ora guarda ai 39 $. L’oro resta in fase laterale, con resistenze a 3.480 $ e supporti a 3.320 $, ma mostra segnali di momentum positivo. Sarà importante capire cosa gli operatori vogliano fare, in quanto la materia prima per eccellenza sembra voler puntare nuovamente ai massimi. Trovandoci in una fase piuttosto laterale, sarà importante ricevere conferme per capire il prezzo in quale direzione voglia andare.
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Tipologie e significato dei Gap nei mercati finanziariUn gap è la differenza che si crea tra il prezzo di chiusura di una candela e il prezzo di apertura della successiva in un grafico a barre o a candele giapponesi. Questo fenomeno indica un salto improvviso del prezzo, senza scambi intermedi, e segnala uno squilibrio tra domanda e offerta in un dato momento.
Definizione e tipologie di gap
Gap up si verifica quando il prezzo di apertura di una candela è significativamente superiore al prezzo di chiusura della candela precedente. Questo indica un aumento improvviso del valore dell’asset, spesso dovuto a notizie positive o eventi che influenzano il sentiment del mercato.
Un gap down indica che il prezzo di apertura della nuova candela è notevolmente inferiore al prezzo di chiusura precedente, segnalando una pressione di vendita improvvisa, che può essere causata da notizie negative o eventi sfavorevoli.
Dall’esperienza e dall’analisi storica dei mercati, si osserva spesso che i gap tendono ad essere “riempiti” (fill the gap), cioè il prezzo ritorna a coprire la differenza lasciata aperta dal salto iniziale. Questo fenomeno è professato con alta probabilità, motivo per cui i trader studiano con attenzione i gap per valutare potenziali opportunità operative.
Le quattro principali categorie di gap e il loro significato
Gap comune.
Si manifesta in mercati laterali, caratterizzati da bassi volumi di scambio. Spesso questo gap non ha un significato direzionale di lungo termine e viene rapidamente colmato dal mercato, perché si verifica in fasi di indecisione o in attesa di nuovi input fondamentali. È considerato un gap “ordinario” e non segnala trend né rotture significative.
Gap di rottura.
Questo gap appare quando il prezzo rompe una struttura tecnica importante, come un livello di supporto o resistenza. Di solito viene associato all’inizio di un nuovo trend, confermando il breakout e segnalando la forza di una nuova fase di mercato. Per esempio, un breakaway gap sopra una resistenza conferma un breakout rialzista. Questi gap difficilmente vengono colmati rapidamente.
Gap di continuazione
Compare durante una tendenza molto forte, sia di rialzo che di ribasso, e indica la dominanza di acquirenti o venditori che spingono il prezzo in modo deciso. Il Gap di continuazione conferma la prosecuzione del trend in corso, mostrando slancio e partecipazione crescente. Questi gap hanno una bassa probabilità di essere colmati nel breve termine.
Gap di esaurimento.
Si presenta solitamente verso la fine di un forte trend, vicino a livelli chiave di supporto o resistenza. Rappresenta un segnale di possibile inversione, poiché denota che l’impulso della tendenza sta perdendo forza. Un gap di esaurimento è spesso seguito da un forte movimento opposto, che tende a riempire rapidamente il gap stesso.
Come utilizzare i gap nel trading
La gestione e interpretazione corretta dei gap richiede la combinazione con altri indicatori e strumenti tecnici come volumi, analisi di trend, e livelli di supporto/resistenza. Un approccio comune è monitorare i gap per individuare potenziali punti di ingresso e uscita, specialmente quando sono confermati da segnali di prezzo o pattern specifici. La strategia di “gap filling” può essere particolarmente utile nei gap comuni, perché il prezzo tende a tornare a coprire la differenza lasciata. Tuttavia, nei gap di rottura e di continuazione è spesso più vantaggioso seguire la direzione del trend potenziato dal gap senza aspettarsi un rapido riempimento.
Chi vuol essere liquidato?Il prezzo tenta di risalire sbattendo sulla resistenza dei 115k usd, al di là di essa troverà le liquidazione di chi è andato short nelle ultime due settimane. Fino ai 119k usd c'è molta "ciccia" in termini di chiamate a margine, il grosso sta sopra l'ath, ma i big potrebbero accontentarsi di buttare fuori dal mercato gente fino ai 120k usd. Vi chiederete il perché e io vi do la mia ipotesi.
Per superare il massimo storico serve molta forza rialzista, di solito ad Agosto non è così inoltre la spinta sembra affievolirsi da un mese, anche se domani Trump farà il solito annuncio che i tassi verranno tagliati, che Powell è un incompetente(nel frattempo nonostante siano più colombe che falchi, vanno lo stesso dietro al capo) e piazzerà una sua pedina nel board. Potremmo assistere a un movimento al rialzo abbastanza forte, però il mercato sta già scontando due tagli da 0.25, ovvero ciò che risulta a tutti gli operatori che osservano costantemente la FED. L'unica sorpresa potrebbero essere più tagli o meno tagli, perciò il mercato al momento non ha quella forza che ha contraddistinto tutti i bull market passati delle cripto. Il dato dell'inflazione forse farà da pivot per poi andare a prendere anche i margini dei long, che nel frattempo si stanno accumulando da 111k usd in su'. La poca liquidità consente questa caccia al margine, di movimenti importanti per adesso non se ne vedono, i livelli che ho etichettato rimangono quelli, aggiungo solo la mia ipotesi sul breve periodo. Se invece di andare su' andasse a rompere i 111k usd, le liquidazioni dei long arriverebbero a cascata generando il panico, ergo un movimento pesante fino ai 103k circa. Sono ipotesi, magari domani lo scenario potrebbe cambiare, attualmente il grafico dice questo e gli eventi programmati sono già scontati dal mercato, perciò piazzate sempre i take profit e gli stop loss, i cambiamenti improvvisi non si possono prevedere.
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🟨 GOLD:
L’oro continua a muoversi tra i $3.300 e i $3.400, range stabile da quasi 2 mesi.
È normale: tra metà luglio e fine agosto i mercati rallentano — bassa liquidità, pochi eventi macro, tanti in vacanza.
🔸 Situazione attuale:
Oro in test sulla resistenza
-NFP debole di venerdì
-un aggiustamento dovish sulle attese di tagli dei tassi
Per ora, però, nessuna rottura decisa.
Lunedì i tori non sono riusciti a superare la resistenza dei 3400 con il dollaro stabile e i mercati in attesa dei Jobless Claims di oggi.
-Powell:
“La crescita dell’occupazione si è moderata, mentre l’offerta di lavoro è aumentata (soprattutto per via dell’immigrazione), riducendo le pressioni salariali senza alzare la disoccupazione.”
📉 Macro chiave: NFP
-Luglio: solo 73.000 posti di lavoro (contro attese di circa 200K)
-Forte calo dei rendimenti 2Y → aumentano le aspettative di tagli tassi nel Q4
💬 Sentiment generale
-Bond 2Y: deboli, rendimento a 3,91%
-DXY (Dollar Index): stabile sotto quota 100
-Azioni USA: piccolo rimbalzo dopo la correzione della scorsa settimana
🔔 Focus del giorno
Unico evento rilevante oggi: decisione tassi della BoE.
e discordo presidente stasera
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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FED sotto pressioneLa crescita rallenta segnali sempre più chiari.
Indice ISM dei servizi crolla a 50.1, livello più basso da maggio 2020.
Sotto indice occupazionale 46.4 segnala una contrazione, seguito dal dato shock NFP di venerdì scorso.
Effetti dazi, Trump aumenta prezzi soprattutto nei servizi e nelle materie prime.
Il mercato teme il rallentamento per possibile recessione.
Pressione per Powell, per una nuova nomina, Trump licenzia il capo della Boreau of Labor Statistic.
Consumi reali delle famiglie non sale, ha smesso di salire che equivale il 70% del PIL USA.
Fiducia dei consumatori e delle imprese rimane bassa influenzata dai dazi
💣Mary Daly : presidente della Fed di San Francisco, dischiara 3 tagli dei tassi entro fine anno.
Il mercato prezza 85 BPS entro dicembre con 80% di probabilità per settembre.
🧨Oggi è il "grande giorno " vanno in vigore i dazi USA che scuotono l ' economia globale.
Volatilità in aumento. Il vero test? Non è nei dazi, ma nella fiducia di consumatori e aziende. E quella, oggi, pende verso il basso
I livelli di oggi del Morning Trading ShowLivelli difficili per il DAX viste le trimestrali di Rheinmetal, Siemens e Deutsche Telekom, mantiene gli stessi livelli di ieri ha un supporto in area 23980 e resistenze in area 23955, un primo supporto lo troverebbe poi sul 23900. Obiettivo dei rialzi verso i livelli di settimana scorsa in area 24200. Ancora un po’ di positività importata dall’America
I livelli di oggi del Morning Trading ShowOggi Stefano Serafini vede l’S&P500 con una prima resistenza in area 6366, dove sono partite le vendite giovedì scorso, con 6402, andiamo a impostarci al rialzo ed obiettivo di giornata 6426. In caso di ribasso primo atterraggio in area 6371, attenzione alle rotture attenzione al livello di 6361 per rotture ribassiste piuttosto violente fino ad area 6326
EURUSD - segnali accomodanti dalla Fed sorreggono l’euro.L’euro (EUR) ha registrato un apprezzamento nella giornata di mercoledì, proseguendo la modesta tendenza rialzista già osservata martedì nei confronti del dollaro statunitense (USD). In questo contesto, la coppia valutaria EUR/USD è riuscita a superare in modo convincente la soglia tecnica di 1,1600, raggiungendo nuovi massimi su base plurigiornaliera oltre il livello di 1,1650.
Il marcato indebolimento del biglietto verde è stato innescato da un rinnovato orientamento degli investitori verso un’ulteriore allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve nella seconda metà dell’anno. Tale dinamica è stata ulteriormente rafforzata dalle dichiarazioni di Neel Kashkari, presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, il quale ha ritenuto ancora “appropriate” due riduzioni dei tassi d’interesse nei prossimi mesi.
Il dollaro statunitense ha registrato un rafforzamento significativo a seguito della recente intesa commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, annunciata nei giorni scorsi. L’accordo, frutto di negoziati multilaterali prolungati, ridefinisce in modo sostanziale i termini dell’interscambio transatlantico, incidendo sia sulle politiche tariffarie che sugli impegni strategici in ambito energetico, industriale e finanziario.
Secondo le disposizioni concordate, la maggior parte delle esportazioni europee verso il mercato statunitense sarà ora soggetta a una tariffa media del 15%, in rialzo rispetto al 10% applicato ad aprile, ma sensibilmente inferiore al livello del 30% inizialmente prospettato durante le fasi preliminari del confronto bilaterale. Tuttavia, l’accordo prevede l’esenzione da dazi per settori ad alto valore aggiunto, quali l’aerospaziale, la microelettronica (in particolare i semiconduttori), l’industria chimica avanzata e alcune categorie selezionate del comparto agroalimentare.
Permangono invece a livelli elevati, pari al 50%, le tariffe sull’importazione di acciaio e alluminio europeo, settori considerati strategici per la sicurezza economica nazionale degli Stati Uniti e già soggetti a misure protezionistiche rafforzate sin dai precedenti cicli negoziali.
In contropartita, l’Unione Europea ha formalizzato una serie di impegni sostanziali a favore dell’economia statunitense, tra cui l’acquisto di forniture energetiche — principalmente gas naturale liquefatto (GNL) — per un valore complessivo di 750 miliardi di dollari. A ciò si aggiunge un incremento degli appalti nel settore della difesa a beneficio delle imprese americane, nonché l’impegno a destinare oltre 600 miliardi di dollari in investimenti diretti e partecipazioni strategiche sul mercato statunitense, con l’obiettivo di rafforzare i legami industriali e tecnologici transatlantici.
Nel breve termine si profila un’intensificazione dell’attività sul fronte commerciale da parte degli Stati Uniti. Il 7 agosto, il Presidente Trump è atteso emettere un ordine esecutivo volto all’introduzione di un nuovo regime tariffario “reciproco” che interesserà le esportazioni provenienti da 69 partner commerciali. Il provvedimento prevede un incremento selettivo delle aliquote doganali, con un range compreso tra il 10% e il 41%, che entrerà in vigore a partire da sette giorni successivi alla firma. L’obiettivo dichiarato è quello di riequilibrare le condizioni di accesso ai mercati, colmando il divario tra le barriere tariffarie imposte dagli Stati Uniti e quelle applicate dai rispettivi partner.
Contestualmente, l’amministrazione statunitense ha emesso un avvertimento diretto alla Federazione Russa: qualora Mosca non dimostri progressi concreti verso la cessazione delle ostilità in Ucraina, Washington si riserva il diritto di implementare ulteriori misure economiche restrittive. Queste potrebbero includere un rafforzamento del quadro sanzionatorio esistente, nonché l’introduzione di dazi aggiuntivi su settori economici strategici per l’economia russa.
Sul versante Cina-Usa, una scadenza critica è fissata per il 12 agosto, data entro la quale la Casa Bianca dovrà decidere se prorogare l’attuale tregua commerciale con la Repubblica Popolare Cinese, la cui validità è prossima alla scadenza. In assenza di un’estensione formale dell’accordo, le tariffe attualmente sospese potrebbero automaticamente tornare a livelli elevati, potenzialmente superiori al 100%. Tale scenario comporterebbe il rischio concreto di una riaccensione delle tensioni commerciali tra le due principali economie globali, con ripercussioni significative sul commercio internazionale, sulla fiducia dei mercati e sulle prospettive di crescita economica a livello mondiale.
Nelle rispettive ultime riunioni di politica monetaria, sia la Federal Reserve (Fed) che la Banca Centrale Europea (BCE) hanno optato per un mantenimento invariato dei tassi di interesse di riferimento, segnalando un approccio prudente nel contesto di un ciclo economico ancora soggetto a elevata incertezza.
Negli Stati Uniti, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha adottato un tono moderatamente attendista, sottolineando la necessità di ulteriori evidenze sull’evoluzione dell’inflazione prima di procedere a un eventuale allentamento della politica monetaria. Nonostante il consenso generale all’interno del FOMC, i governatori Christopher Waller e Michelle Bowman hanno espresso opinioni più restrittive, indicando un orientamento meno favorevole a una riduzione anticipata dei tassi. Questa divergenza interna riflette la complessità del quadro macroeconomico e la difficoltà di calibrare una risposta coerente di fronte a segnali contrastanti provenienti dal mercato del lavoro e dall’inflazione core.
In ambito europeo, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha descritto la crescita economica dell’Eurozona come “solida, seppur leggermente migliorata”, lasciando intendere una stabilizzazione della ripresa. Tuttavia, le aspettative di mercato in merito a una possibile normalizzazione dei tassi si sono spostate in avanti nel tempo. In particolare, gli operatori hanno posticipato le previsioni di ulteriori tagli dei tassi d’interesse alla primavera del 2026, riflettendo un contesto inflazionistico ancora persistentemente elevato in alcune economie chiave dell’area euro e una politica monetaria che rimane vincolata dalla necessità di ancorare le aspettative inflazionistiche.
Dal lato dei mercati valutari, i dati della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) aggiornati al 29 luglio evidenziano un netto ridimensionamento del posizionamento rialzista sull’euro. Le posizioni nette lunghe sull’EUR sono scese a circa 123.300 contratti, registrando il livello più contenuto delle ultime tre settimane. Parallelamente, le posizioni nette corte detenute da investitori istituzionali si sono ridotte a circa 175.800 contratti, segnalando un parziale disimpegno anche tra gli operatori con outlook ribassista. Inoltre, l’interesse aperto complessivo sul mercato dei futures in EUR ha mostrato una contrazione per la prima volta in sei settimane, attestandosi intorno a 828.600 contratti. Questa dinamica suggerisce una crescente incertezza tra gli operatori sul medio termine, in un contesto di forward guidance poco chiara da parte delle principali banche centrali e volatilità contenuta nei mercati valutari.
Profilo tecnico
Analisi tecnica EUR/USD – struttura di supporti, resistenze e indicatori di trend
Il cambio EUR/USD mostra attualmente una configurazione tecnica caratterizzata da una fase di consolidamento, con livelli chiave ben delineati sia sul fronte delle resistenze che dei supporti.
Resistenze principali
Il primo ostacolo al proseguimento del trend rialzista si colloca in area 1,1788, corrispondente al massimo settimanale registrato il 24 luglio. Una rottura confermata di questo livello aprirebbe la strada verso la resistenza intermedia a 1,1830, massimo relativo segnato il 1° luglio 2025, attualmente il top annuale. Oltre tale soglia, l’attenzione si sposta verso il massimo di lungo termine a 1,1909, risalente al 3 settembre 2021, che rappresenta un’importante area di congestione tecnica. Al di sopra di quest’ultimo livello, l’area psicologicamente e tecnicamente significativa di 1,2000 costituirebbe il successivo obiettivo, con implicazioni di medio-lungo periodo.
Supporti tecnici
Sul lato opposto, i livelli di supporto iniziano dal minimo mensile di 1,1391 (registrato il 1° agosto), in prossimità del quale transita anche la media mobile semplice a 100 giorni (SMA 100), attualmente in area 1,1383, fornendo così un supporto dinamico rilevante. Un cedimento sotto questo doppio livello tecnico potrebbe aprire la strada a un’estensione correttiva verso il minimo settimanale di 1,1210, segnato il 29 maggio, che costituisce un’area di supporto strutturale di medio termine.
Indicatori tecnici di momentum e trend
L’Indice di Forza Relativa (RSI), attualmente in area 55, indica una moderata pressione rialzista senza ancora segnalare condizioni di ipercomprato (soglia 70). Questo posizionamento suggerisce spazio residuo per ulteriori movimenti al rialzo, purché accompagnati da un aumento dei volumi e dalla rottura delle resistenze chiave.
L’Average Directional Index (ADX) si attesta intorno a 20, un valore che riflette un’assenza di direzionalità marcata nel trend attuale. Questo conferma l’attuale fase laterale del mercato e sottolinea la necessità di una chiara violazione dei livelli tecnici sopra menzionati per determinare una ripresa direzionale convincente.
Conclusioni operative
La struttura tecnica dell’EUR/USD suggerisce un potenziale rialzista latente, ma subordinato al superamento deciso della zona di resistenza compresa tra 1,1788 e 1,1830. Al ribasso, l’area 1,1390–1,1380 rappresenta un livello critico da monitorare per evitare un deterioramento del quadro tecnico nel breve termine. L’assenza di segnali forti dai principali indicatori di trend (es. ADX) implica che gli operatori dovrebbero mantenere un approccio cauto e attendista, in attesa di una conferma direzionale.
Weekly chart
L’analisi del grafico weekly del cambio EUR/USD evidenzia un impianto strutturale marcatamente rialzista, sebbene attualmente il mercato stia attraversando una fase di consolidamento all’interno di un range compreso tra supporti dinamici e resistenze statiche.
Le ultime candele settimanali mostrano una notevole precisione tecnica, chiudendo sistematicamente in prossimità o con appoggio diretto sulla Tenkan Sen, che sta operando con efficacia come supporto dinamico di breve termine. Questo comportamento testimonia una tenuta del momentum rialzista, anche in assenza di breakout direzionali nelle ultime settimane, e suggerisce che il mercato stia accumulando forza in attesa di un nuovo impulso direzionale.
La Kijun Sen, attualmente posizionata sensibilmente al di sotto delle quotazioni correnti, riflette la solidità della gamba rialzista in corso e funge da supporto strategico di medio periodo. La distanza tra Tenkan e Kijun segnala l’assenza di segnali di debolezza imminente nel trend primario.
Parallelamente, la Chikou Span si colloca in posizione favorevole, ben al di sopra del prezzo corrente e priva di ostacoli tecnici retrostanti nei periodi di riferimento. Questa configurazione rafforza la lettura rialzista dell’indicatore Ichimoku, indicando spazio di manovra per un’estensione del trend in assenza di barriere strutturali nei prezzi passati.
Sul fronte delle medie mobili esponenziali, sia la EMA a 50 che la EMA a 100 periodi si mantengono inclinate positivamente e sufficientemente distanti dall’azione dei prezzi, confermando la persistenza della fase rialzista su base ciclica. La EMA a 200 periodi, sebbene in posizione più neutrale e piatta, non presenta segnali di inversione e contribuisce a delineare un quadro strutturalmente sano e coerente con una tendenza ascendente di lungo termine.
Livelli di Fibonacci: aree chiave di ritracciamento e target
Tracciando i livelli di Fibonacci dal minimo significativo di gennaio 2025 (area 1,0117) fino al massimo del 2025 a 1,1830, emergono importanti livelli tecnici di ritracciamento e proiezione:
• 38,2% di ritracciamento → 1,1200: primo supporto tecnico rilevante, che si avvicina al minimo del 29 maggio (1,1065); un’eventuale rottura rafforzerebbe lo scenario correttivo.
• 50,0% di ritracciamento → 1,100: supporto psicologico e strutturale di medio periodo.
• 61,8% di ritracciamento → 1,080: supporto strategico, la cui violazione implicherebbe un potenziale cambio di trend settimanale.
Sul fronte rialzista, proiettando le estensioni di Fibonacci dal medesimo movimento, i target potenziali in caso di breakout al di sopra di 1,1830 includono:
• Estensione 127,2% → 1,229: in linea con la soglia psicologica di 1,2000.
• Estensione 161,8% → 1,2867: obiettivo tecnico di lungo periodo, che corrisponderebbe a un recupero esteso del ciclo rialzista.
Indicatori di momentum
• L’RSI settimanale si attesta in area 55–58, confermando la presenza di momentum rialzista moderato, ma ancora lontano da zone di ipercomprato.
• L’ADX, stabile sotto i 20, segnala l’assenza di una direzionalità forte nel breve termine, suggerendo che un’espansione di volatilità sarà necessaria per convalidare la prossima mossa direzionale.
Conclusioni operative
La configurazione tecnica settimanale di EUR/USD rimane positiva finché il prezzo si mantiene sopra la Tenkan Sen (attualmente in area 1,1440 circa). Una chiusura settimanale al di sotto di tale livello potrebbe attivare una fase correttiva con target intermedi lungo i livelli di Fibonacci descritti. Al contrario, il superamento deciso della zona di resistenza a 1,1830 aprirebbe lo scenario per una nuova gamba rialzista con obiettivi in area 1,2000–1,2260, coerenti con le estensioni di Fibonacci.
LEONARDO Megafono e OstacoliLEONARDO: sta creando da alcune settimane una formazione a megafono che ci mostra volatilità in aumento e una resistenza molto forte a 50 euro. Il prezzo è arrivato 2 volte a sfiorare tale livello e poi è tornato giù. Buona anche la difesa sotto 46 euro che ha subito ripreso il rimbalzo in mano.
C'è una zona fino a 52 euro che potrebbe essere ricoperta, ma prima bisogna avere la forza di rompere i 50.
Nessun pattern di candlestick rilevante fino ad ora.
Nessuna candela di Volume significativa.
Medie intrecciate e poco affidabili in questo momento: ciò potrebbe essere una fase preparatoria per un trend importante.
Uso sempre le charts di Capital.com per le mie analisi. Sono intuitive, lineari e super precise. Se fate trading, ve le consiglio davvero!
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
CPR Campari si prepara a qualcosa di importante..Buon sabato 21 Giugno e bentornati sul canale con un aggiornamento tecnico su Campari, partendo da un grafico a candele mensili per poi arrivare a timframe piu bassi, cercando di interpretarne la price action e le possibili evoluzioni nel breve termine.
Sperando che il video sia stato di vostro interesse vi auguro una buona serata e buon week end
Bitcoin prosegue la fase di incertezzaContinua la fase di incertezza sul prezzo di Bitcoin, che da quattro giorni si muove in una situazione di sostanziale lateralità, con oscillazioni contenute entro lo 0,80%, considerando i body delle candele.
Tre giorni fa avevo evidenziato come il prezzo di BTC avesse reagito sulla media mobile a 50 periodi: questo rimbalzo ha come primo obiettivo l’area di resistenza compresa 116.200$. Tuttavia, non è ancora riuscito a raggiungerla, e questo rappresenta un segnale di incertezza.
Dal lato degli indicatori abbiamo un segnale dal RSI che sta tagliando al rialzo la sua media, indicando una possibile ripresa del trend. Invece il MACD rimane in negativo, confermando l’incertezza e la fase di limbo.
PLTR Proviamo a stimare la tempistica per i 240$ di Palantir!Prima di andare alla descrizione del video vi ricordo che è stato pubblicato ieri nella Library pubblica degli indicatri il mio primo script/indicatore VEP (Volumes Explosion Predictor) . Sebbene non riesca ancora a realizzare un video dedicato con le istruzioni per l'uso a causa di un problema tecnico in fase di caricamento, se cercate l'indicatore troverete tutte le indicazioni anche in italiano rispetto al suo funzionamento.
Andiamo su Palantir ora...
...questa volta voglio cimentarmi con un approccio più "creativo" rispetto alla solita analisi tecnica razionale e accurata che propongo in ogni video.
Proviamo a stimare, con due assunti di base, quale potrebbe essere la tempistica entro la quale Palantir potrebbe arrivare a ridosso dei 240$, mio prossimo target tecnico assolutissimamente personale.
I prezzi dell'oro stanno per sfondare il range: target 3400I prezzi dell'oro stanno per sfondare il range: target 3400
Innanzitutto, riassunto dell'analisi:
1: Gli attuali prezzi dell'oro sono guidati dalle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed.
2: Nel breve termine, si preveda una rottura del livello di resistenza tra 3380 e 3381 dollari.
Se questo livello dovesse reggere, è possibile un rialzo a 3450 dollari.
In caso di pullback, si preveda un supporto a 3345 e 3274 dollari.
3: I rischi politici (direzione della Federal Reserve) e geopolitici rimangono fattori chiave.
4: Le prospettive rialziste probabilmente persisteranno e la nostra strategia long-on-low rimane invariata questa settimana.
Acquisto: 3350-3360-3370
Stop-loss: 3340
Obiettivo: 3375-3380-3400+
Strategia:
L'annuncio di Trump di nuovi dazi su semiconduttori, chip e prodotti farmaceutici potrebbe aggravare ulteriormente l'incertezza del mercato.
Analisi tecnica:
Resistenza: $3380-3381 è un'area di trading chiave. Una rottura potrebbe sfidare il range $3432-3451 (vicino al suo massimo storico).
Supporto:
Supporto a breve termine: $3345 (minimo recente).
Supporto forte: $3274-3290 (minimo di giugno e range di apertura di agosto). Una rottura al di sotto di questo livello potrebbe innescare una correzione più profonda a $3240-3247.
Come mostrato nel grafico:
I prezzi dell'oro hanno oscillato in un range elevato per quasi una settimana. Tecnicamente, l'oro si sta consolidando all'interno di un pattern triangolare.
Il grafico mostra un chiaro intervallo convergente. Una rottura sopra i 3380-3381 dollari potrebbe innescare un nuovo trend rialzista; una rottura sotto i 3345 dollari potrebbe portare a un nuovo test del livello di supporto di 3274 dollari.
Questa settimana è prevista una nuova tornata di forti guadagni e perdite.
Tendenza attuale: elevata volatilità a breve termine; continuare ad acquistare sui ribassi.
U Unity ci dimostra che possiamo ragionare come i big money...Buon mercoledì 16 Luglio e bentornati sul canale con un de-briefing rispetto alla performance di Unity Software.
Una performance, quella odierna, che ci dimostra che è possibile ragionare come i big money, come coloro che muovono i mercati..
Nel video - un po provocatorio - di oggi, vi spiego il perché...
Buona serata e grazie per la vostra attenzione
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Il trend giornaliero indica un calo.
Al 3 agosto 2025, Bitcoin è stato scambiato tra $ 113.924 e $ 114.016 nell'ultima ora, con una capitalizzazione di mercato di $ 2,26 trilioni e un volume di scambi nelle 24 ore di $ 32,42 miliardi. La criptovaluta ha registrato un intervallo intraday compreso tra $ 112.113 e $ 113.981, evidenziando la volatilità in corso e il sentiment cauto tra i trader.
Bitcoin
Dal grafico giornaliero, Bitcoin sta subendo una correzione tecnica dopo un forte rialzo vicino a $ 123.236. L'attuale calo è caratterizzato da un aumento del volume di vendita e da un chiaro pattern a candela ribassista, che indica un'uscita dalle posizioni lunghe. Con un supporto trovato vicino a $ 105.130, il prezzo rimane vulnerabile a ulteriori correzioni. Gli indicatori supportano ulteriormente questa prospettiva: l'indice di forza relativa (RSI) è a 46 (neutrale), mentre il livello di convergenza divergenza della media mobile (MACD) mostra un crossover ribassista a 433, confermando un momentum in calo.
Tuttavia, il grafico orario di Bitcoin presenta un quadro più positivo, con Bitcoin in ripresa dal minimo di 111.919 $ al massimo recente di 114.227 $. Una serie di minimi decrescenti e una candela verde dominante indicano un micro-trend rialzista. Nonostante i volumi contenuti, l'azione dei prezzi dimostra forza, supportata dal Momentum (acquisto) a -4.170 e dal Commodity Channel Index (CCI) (acquisto) a -201, suggerendo una possibile finestra di ingresso a breve termine.
Da una prospettiva tecnica più ampia, le medie mobili offrono una visione divergente. Le medie mobili a breve termine, comprese le medie mobili esponenziali (EMA) a 10, 20 e 30 periodi e le medie mobili semplici (SMA), mostrano tutte segnali di vendita. Al contrario, le medie mobili a lungo termine, in particolare le EMA e le SMA a 50, 100 e 200 periodi, continuano a generare segnali di acquisto. Questa divergenza suggerisce una fase correttiva all'interno del trend rialzista a lungo termine, consigliando cautela agli swing trader e offrendo opportunità per il day trading tattico.
In sintesi, mentre gli indicatori a breve termine offrono opportunità per i trader agili, la struttura complessiva del grafico giornaliero rimane ribassista. Si raccomanda un atteggiamento conservativo fino a quando non emergerà una conferma rialzista più forte sui grafici a quattro ore o giornalieri. Si consiglia ai trader di monitorare l'andamento dei volumi, i crossover del MACD e i principali pattern candlestick per valutare meglio la sostenibilità di qualsiasi movimento rialzista. Attualmente, l'intervallo di tempo orario offre il percorso più chiaro in un contesto di incertezza generale.
Conclusione ribassista:
Nonostante il rimbalzo a breve termine, il trend giornaliero complessivo rimane ribassista. I segnali di vendita convergenti sulle medie mobili a breve e medio termine, insieme all'indebolimento degli indicatori di momentum come il MACD e l'eccellente oscillatore, suggeriscono un continuo calo verso l'area di supporto di $ 105.000, a meno che Bitcoin non stabilisca un forte pattern di inversione tra $ 111.000 e $ 112.000.
I rialzisti dell'oro stanno tornando!
L'oro ha registrato un rally unilaterale dopo i dati positivi di venerdì sulle buste paga non agricole, raggiungendo un nuovo massimo settimanale. La candela di questa settimana ha formato un pattern a martello, suggerendo un potenziale rialzo tecnico per la prossima settimana. I rialzisti hanno continuato la loro spinta venerdì sera, chiudendo a 3363. La prossima settimana continueremo a monitorare l'area 3370-3375 per la resistenza a breve termine. Consigliamo di acquistare sui pullback. Se il vostro trading attuale non è ideale, spero che i miei approfondimenti possano aiutarvi a evitare battute d'arresto. Sentitevi liberi di discutere le vostre opzioni!
Sulla base di un grafico a 4 ore, la resistenza a breve termine sarà vicina a 3370-3375 la prossima settimana, con un'area di resistenza chiave a 3395-3400. Acquistate sui pullback. Nel frattempo, mantenete un approccio cauto e attendista. Vi fornirò strategie di trading dettagliate durante la sessione, quindi rimanete sintonizzati.
Andate long sull'oro se torna a 3330-3335, puntando a 3370-3375. Mantenete la posizione se supera i 3330-3335.
Analisi delle Onde di Elliott – XAUUSD | 7 Agosto 2025📊
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🔍 Analisi del Momentum:
• Timeframe D1 (giornaliero): Il momentum sta iniziando a invertire verso il basso, indicando che potrebbe essere iniziato un trend ribassista di medio termine che potrebbe durare fino a metà della prossima settimana.
• Timeframe H4 (4 ore): Il momentum è in salita, ma l’inclinazione delle due linee è piuttosto piatta → questo suggerisce che l’attuale fase rialzista è debole. È importante monitorare attentamente le zone di resistenza superiori.
• Timeframe H1 (1 ora): Il momentum è entrato in zona di ipercomprato → è probabile un’inversione a breve termine, soprattutto intorno al livello 3386.
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🌀 Struttura delle Onde di Elliott:
• In base all’inversione ribassista del momentum su D1, si prevede che il mercato stia sviluppando una correzione ABC (in verde).
• Situazione attuale:
o L’onda A è completata.
o L’onda B è in fase di formazione.
• Poiché l’onda A è composta da 3 sotto-onde, è probabile che l’onda B si sviluppi come una correzione piatta (flat). I possibili target per l’onda B sono:
o 3385
o oppure 3395 → queste sono le principali zone di resistenza da osservare.
• All’interno dell’onda B (verde), si osserva una struttura interna ABC (in rosso), dove:
o L’onda C (rossa) potrebbe raggiungere:
3386
oppure estendersi fino a 3395
→ Considerando il segnale ribassista del D1, il livello 3386 rappresenta un possibile punto di ingresso per una posizione SELL.
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📈 Piano di Trading:
• Zona di Vendita (SELL ZONE): 3386 – 3389
• Stop Loss: 3397
• Take Profit:
o TP1: 3370
o TP2: 3353
o TP3: 3333
6 agosto - Strategia di analisi delle tendenze dell'oro:
I. Analisi fondamentale dell'oro
Rafforzamento delle aspettative di un taglio dei tassi della Fed:
I deboli dati economici statunitensi (come occupazione e produzione) hanno accresciuto le aspettative del mercato di un taglio dei tassi della Fed a settembre, esercitando pressione sul dollaro USA e favorendo l'oro.
I cambiamenti nei funzionari della Federal Reserve e l'incertezza politica hanno esacerbato la volatilità del mercato e aumentato la domanda di oro come bene rifugio.
Aumentare le tensioni commerciali globali:
L'annuncio dell'amministrazione Trump di dazi del 25% su India e altri paesi ha suscitato preoccupazioni per le tensioni commerciali e una maggiore avversione al rischio nel mercato.
I rischi geopolitici (confronto tra Stati Uniti e Russia, tensioni in Medio Oriente) hanno ulteriormente sostenuto l'oro.
Debolezza del dollaro USA:
Il rimbalzo dell'indice del dollaro USA è stato debole. Se i dati economici statunitensi continueranno a essere deboli, potrebbe scendere ulteriormente, il che sarebbe rialzista per l'oro.
II. Analisi tecnica dell'oro
Trend a breve termine (intraday):
Supporto: 3360-3350 (punto critico), 3345 (minimo di ieri).
Resistenza: 3385 (massimo di ieri), 3390-3400 (forte zona di resistenza).
Indicatori tecnici:
L'RSI si sta avvicinando al territorio di ipercomprato, quindi fate attenzione a un pullback a breve termine.
Il grafico a 30 minuti mostra un indebolimento del momentum rialzista, suggerendo una possibile formazione di doppio massimo.
Osservazioni chiave del pattern:
Rischio di doppio massimo: se i prezzi dell'oro incontrano resistenza nell'area 3385-3390 e scendono sotto 3370, potrebbe confermare un massimo a breve termine e innescare una correzione.
Segnale di breakout: se si mantiene saldamente sopra 3400, potrebbe aprire uno spazio rialzista verso 3420-3450.
III. Strategia di trading sull'oro di oggi
Trading a breve termine (acquista al ribasso e vendi al rialzo):
Strategia short:
Vendi allo scoperto sui rimbalzi nell'intervallo 3395-3400, stop loss a 3405, target a 3360-3350.
Strategia long:
Vai long sui pullback nell'area 3350-3360, stop loss a 3337, target a 3380-3390.
Trading breakout (Trend Following):
Se sfonda quota 3400: Vai long con una posizione leggera, target a 3420-3430.
Se scende sotto quota 3345: Potrebbe tornare a 3330-3300, e puoi vendere nel breve termine.
IV. Avvertenza sui rischi
Cambiamenti del sentiment del mercato: le tensioni commerciali e gli eventi geopolitici potrebbero innescare una volatilità significativa.
V. Riepilogo
Breve termine: si prevede che l'oro oscillerà al rialzo, ma è prevista una forte resistenza tra 3385 e 3400, quindi fate attenzione a un pullback.
Raccomandazione di trading: attendere e osservare durante la sessione asiatica, quindi fare trading all'apertura del mercato in Europa e negli Stati Uniti. Mantenere uno stop loss rigoroso (rischio di posizione ≤1%).