10Y Grecia rende quanto quelli USA.I tassi dei titoli di Stato 10Y della Grecia rendono quanto quelli USA, al lordo delle considerazioni sul cambio . Questo è il risultato degli esperimenti monetari delle Banche Centrali.
L’obiettivo silente è di spingere lentamente l’intera comunità mondiale verso una cashless society presa nella sua accezione più negativa, cioè rendere il denaro accantonato a titolo di risparmio come un costo di gestione per chi lo detiene.
USA
SP500 il più forte, ma indecisoCon la chiusura di stasera l'SP500 si conferma l'indice dei mercati USA più forti.
L'ultimo ritracciamento si ferma al bordo superiore dell'area che avevo indicato, in oltre supportato da buone strutture di prezzo che corrispondono anche a livelli chiave quali media a 50 periodi e ichimoku.
Attualmente la visione è sicuramente rialzista, ha tenuto molto rispetto agli altri indici che hanno visto ritracciamenti importanti, e c'è sicuramente da aspettarsi belle sorprese nel prossimo movimento di rialzo in sinergia col resto del mercato, tenendo tuttavia in conto che il prossimo fine settimane si potrebbe assistere a un minimo ciclico di breve termine.
BITCOIN : Ascolta TradingCoach, che lo vedeva LONG a 3000$!Quando dicevo che Bitcoin sarebbe risalito, mi dicevano che ero un cazzaro...forse pensavano che ero rimasto incastrato...boh... (VEDI ANALISI CORRELATA - LINK IN BASSO)
Invece mi limitavo ad applicare l'Analisi al grafico Bitcoin. E dicevo che si era messo in una tendenza super positiva.
Siamo al +100% in poco più di un mese.
E adesso? Ai 10000$ c'è una resistenza psicologica e fisiologica non di poco conto. Monitoriamo attentamente per aprire eventualmente posizioni rialziste con stop al di sotto della soglia.
Rimaniamo aggiornati
TradingCoach
Le implicazioni ribassiste del USD/JPY da sfruttare ancoraDopo un'inizio di settimana lento e sottotono il Dollaro/Yen a seguito del tentativo di stabilizzare la fascia di supporto compresa tra 108.10 e 108.50, fallisce l'appuntamento con il break out della resistenza a 108.70 jpy.
Infatti non viene insidiato per il momento il potente canale ribassista formato dalla trendline superiore passante per i massimi relativi più recenti, a quota 110.70 e 109.20.
Attualmente il cambio perde anche il supporto più ravvicinato a ridosso di 118.40 jpy, palesando una debolezza crescente che non lascia spazio a speranze di recupero per la prossima settimana.
L'interesse per le quotazioni attuali da parte dei compratori non si è praticamente manifestato, evidenziando quindi una fase di debolezza al momento in parte celata dall'andamento "laterale" delle ultime due settimane.
La lunga serie doji e hammer disegnati sul grafico giornaliero non fanno che confermare quanto meno l'attendismo da parte dei compratori nel cogliere l'opportunità di prezzi più bassi.
Evidentemente si è ormai consolidata la prospettiva di prezzi ulteriormente calanti sotto quota 118.10 aumentando per questa via le probabilità di verifica i supporti a 107.85 prima e 107.40 in seguito.
L'unica speranza di una reazione rialzista viene dall'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero che sebbene occupi stabilmente da inizio maggio il quadrante negativo, in corrispondenza dei minimi del 4 giugno scorso a 107.85 segnalava una divergenza rialzista.
Più precisamente la configurazione acquisita evidenzia una riduzione delle vendite, tale da alimentare una reazione fino a 108.80 jpy.
Sfortunatamente in ragione del calo delle vendite non è parimenti seguito un incremento degli acquisti tale da concretizzare un'invenzione del trend, che invece ora risulta ben incanalato entro le trendline discendenti visibili sul grafico.
L'unica speranza è che con l'inizio della prossima ottava venga con forza superata la resistenza a 108.70 o meglio oltre 109.20, il cui consolidamento consentirebbe di prolungare la reazione oltre 109.70 ad un passo dal break out del canale ribassista visibile.
Strategie operative su USD/JPY
Per le posizioni long: collocare sotto quota 107.70, ordini pendenti nella speranza di un pronto rimbalzo oltre quota 108.80 con uno stop loss pari a 60 pips.
Senza la stabilizzazione di un valido supporto lungo 108.10 qualunque acquisto al di sopra di questo livello aumenterebbe inutilmente il rischio di stop loss, senza un pari aumento delle prospettive di profitto comunque ridimensionate dalla forza dello sbarramento a 108.80 jpy.
Per le posizioni short: distribuire più ordini di vendita lungo le resistenze di 108.65 108.95 e 109.30 al fine di capitalizzare ingressi a basso rischio, con un target sotto quota 108.10 ed uno stop unico di massimo 80 pips.
Lo strapotere del Dollaro si inchina allo YenTenta una timida reazione il Dollaro Usa contro lo Yen dopo la debacle di inizio maggio, costata la perdita di oltre 330 pips dal massimo di 112.49 fino al consolidamento di quota 109.10.
Appare difficile accettare il fatto che mentre il biglietto verde stia letteralmente dominando le altre maggiori valute, Sterlina ed Euro in testa, nei confronti dello Yen il calo subito ha determinato l'inversione del trend di breve termine.
Adesso infatti per confermare il cambio di medio termine occorre soltanto il definitivo cedimento del forte supporto lungo quota 109.10 yen, dopo del quale si faranno molto concreti i rischi di cedimento di un'altro importante livello a 108.40 jpy.
Dal punto di vista dei fondamentali macroeconomici la "doccia fredda "di una netta ripresa dello scontro sui dazi tra Usa e Cina ha innescato una profonda operazione di riclassificazione degli investimenti sugli asset considerati più rischiosi da parte degli operatori istituzionali.
Questa circostanza in concreto ha indotto gli investitori a preferire la liquidità ai mercati azionari optando, come da prassi consolidata, asset considerati rifugio nelle fasi turbolente come questa.
Dal punto vedi vista strettamente tecnico invece le doji line e l'inverted hammer disegnati nelle ultime sedute non modificano in maniera sostanziale la tendenza di fondo.
Anzi confermano per il momento la prudenza degli operatori nel tornare rialzisti preferendo rimandare decisioni importanti nelle prossime settimane.
Discorso diverso per quanto riguarda l'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero, che in corrispondenza di lunedì scorso consolida una divergenza rialzista che pone fine al ribasso, segnalando una netta contrazione della pressione in vendita.
La prospettiva più concreta è data dalla possibilità di tornare ad attaccare il massimo relativo a quota 110.50 in corrispondenza del quale sarà interessante verificarne la tenuta per ingressi a basso rischio nella direzione del trend dominante ancora ribassista.
Infatti è necessario per invertire definitivamente la tendenza attuale che i corsi oltrepassino quanto meno quota 110.90, proprio in corrispondenza del gap down ancora da chiudere, formatosi il 3 maggio scorso.
Le probabilità per la prossima settimana di una simile evoluzione a rialzo sono ancora piuttosto basse, legate alla positiva soluzione dello scontro commerciale tra Usa e Cina, giunto invece ad una preoccupante fase di recrudescenza.
Strategie operative su USD/JPY
Per le posizioni long: attendere la verifica di sostenibilità per la prossima settimana di quota 108.80, da cui fare partire un ordine con stop di 70 pips e target oltre 110.20 jpy.
Con un profilo di rischio maggior e inteso come probabilità di verifica dello stop loss, effettuare acquisti lungo quota 109.30, con uno rischio massimo di 60 pips ed un target oltre 110.40 jpy.
Per le posizioni short: attendere un nuovo tentativo di verificare la resistenza posta a 110.50, servendosi anche dei grafici orari all'interno dei quali constatare la formazione classica di massimi uguali o decrescenti.
Il rischio per l'operazione suggerita non deve superare i 70 pips, mentre il target va posto a 108.80 jpy.
BAIDU (TICKER BIDU) - Che botta!Un mio follower mi ha chiesto di analizzare Baidu, e io lo accontento volentieri.
Il titolo è crollato una decina di giorni fa, aprendo gap su gap.
A questo punto se si vuole speculare in ottica di rimbalzo, si può attendere un test di area 100 USD, che, visti i rapporti geopolitici, non sembra nemmeno assurda come zona d'ingresso.
Viceversa ci si può mettere alla finestra e aspettare un punto di inversione, poiché la tendenza negativa è in atto ormai da un bel po'.
Fatemi sapere che opinione avete...scrivete un commento!
BABA - E' il momento di entrare?Mi è stato chiesto in privato di valutare BABA.
A mio avviso è troppo presto ancora per assumere posizioni rialziste, poiché la discesa così ripida difficilmente troverà una inversione nel brevissimo periodo.
Ci può essere un primo punto di assestamento in area 150, ma, in caso di movimenti forti, verrà facilmente travolta con direzione verso i minimi.
Teniamola comunque in watchlist.
Scrivetemi in privato o nei commenti per richieste e info particolari... oppure sul mio canale instagram.com/trading.coach
Buon trading!
EURUSD - Ascolto o no TradingCoach? E se...Ed eccoci, di tanto in tanto mi faccio vivo su EurUsd soltanto per darvi un paio di livelli chiave.
Perché?
Perché TradingCoach il 24 Aprile del 2018 (1 anno fa), con l'EuroDollaro che scambiava a 1.23, vi prevedeva l'inversione di tendenza, dicendo che sarebbero arrivati tempi molto bui per l'Euro, soprattutto in vista delle Elezioni Europee, tenutesi ieri.
Ok, bene, bravo TradingCoach, e adesso?
Diffidate dai guru, da quelli che senza conoscere il mercato fanno e pubblicano analisi (a pagamento anche...) che poggiano sul nulla più totale.
1.12 non è un livello soddisfacente. Vi segnalo alcuni livelli chiave da monitorare, poiché personalmente credo che se un anno fa avevo come target finale area 1.08, adesso non considero più impossibile un ritorno sulla parità.
Come sempre, le vostre opinioni... nei commenti o in privato!
TRADINGCOACH
Riflessioni sparse su FTSEMIB ed ELEZIONI EUROPEEBuon Sabato a tutti, cari traders.
Chi mi segue su Instagram, ha già avuto modo di ascoltare la mia opinione, manifestata ieri pomeriggio in una diretta video.
Per voi che mi leggete qui su TradingView, la scrivo in un post a parte.
Quando i mercati vanno bene, o quando si fa trading Intraday - Scalping, le dinamiche politiche ed economiche passano in secondo piano. I trader, o sedicenti tali, tracciano due linee, interpretano qualche indicatore, e pubblicano analisi.
Ma quando i mercati invertono la rotta (ITA), quando hanno raggiunto rialzi così importanti da cominciare a fare spavento, oppure quando c'è il rischio che accadimenti che i grafici non possono prevedere sconvolgano completamente la tendenza in atto...beh... è in questi casi che gli analisti degni di questo nome vengono fuori e contribuiscono al dibattito collettivo portando argomentazioni o visioni logiche e frutto di una elaborazione tra competenze ed esperienza.
Domani in Europa si gioca una partita fondamentale, una finale di Coppa del Mondo, in grado di ridisegnare gli assetti politici nazionali ed internazionali, con un impatto decisivo sull'economia e sulla finanza.
Innanzitutto premetto che i gestori istituzionali guardano con maggiore preoccupazione all'escalation della guerra commerciale tra USA e CINA piuttosto che alle Elezioni Europee, poiché l'aspetto decisivo in Europa sarà l'elezione del successore di Mario Draghi, di cui le elezioni europee rappresentano solo il preludio.
Spostando quindi l'attenzione sull'Europa e sull'Italia in particolare, occorre evidenziare che in entrambi gli scenari possibili (vittoria dei partiti tradizionali o vittoria dei populisti europei) la politica di bilancio rigorosa non viene messa in discussione.
Una brutta notizia per i partiti del Governo Italiano, che non riusciranno ad eludere con maggiore deficit e maggiori concessioni sul debito una seria politica di contenimento della spesa pubblica.
La Borsa Italiana quindi come reagirà? Dal mio modesto punto di vista, non ci sarebbero i presupposti per un nuovo ritorno sui minimi (18.000 punti) in quanto, sia nel caso prosegua sia nel caso cada il Governo a guida Lega/M5S, le finanze pubbliche non sembrano rischiare un indebolimento, con conseguenze tragiche sullo spread e di riflesso sulle quotazioni dell'azionario.
Tuttavia, in caso di caduta del Governo, e magari di insediamento di un governo di centrodestra con l'apporto di Forza Italia e Fratelli d'Italia, le condizioni potrebbero essere notevolmente migliori per le aziende italiane, grazie ad una maggiore tranquillità sul mercato del debito e ad una eventuale e potenziale riduzione del peso fiscale.
Stiamo a vedere e sul piano grafico, credo sia il momento di tenere testa alle pressioni ribassiste. Le mie posizioni sono tutte puntate su HOLD.
Un caro saluto e scrivetemi nei commenti o in privato per dirmi la vostra opinione.
TradingCoach
NETFLIXTitolo NETFLIX che ha un trend di fondo assolutamente rialzista, dopo l'importante ritracciamento avvenuto nel mese di Dicembre per tutto il mercato azionario il titolo ha seguito fedelmente, ritrovando di conseguenza la via del rialzo negli ultimi mesi, il titolo al momento si trova in una fase di "stallo" compresa nel trading range evidenziato sul grafico, con una base molto solida rafforzata dalla presenza della media a 200, in queste fasi di mercato a meno che non si abbia una strategia che opera all'interno delle fasi laterali è consigliato astenersi dal prendere posizione in attesa di un break out (LONG/SHORT) per poter poi in seguito prendere posizione sul titolo.
MOMENTO CRUCIALE [CRUDEOIL]Nelle ultime 2 giornate di trading, abbiamo visto come il prezzo del crude oil ha reagito molto bene al nostro box bianco di resistenza, i prezzi hanno compiuto un doppio massimo, e entrambe le volte è sceso di almeno il 2%.
In questo momento il prezzo sta testando la trend line inferiore di rialzo partito ad inizio maggio. Oggi pomeriggio con le scorte, potrebbe aumentare la volatilità, quindi in caso di rottura forte del livello 62,30 potremo andare fino a 61,70/,60 già nelle prossime ore.
Continuiamo a monitorare il prezzo mettendo uno stop con il super trend 30min, a 62,80.
S&P500 - Nuovi massimi o nuovi ribassi?Buon pomeriggio cari trader,
non scrivo mai di SP500, ma questa settimana sarà probabilmente cruciale per comprendere l'andamento futuro degli indici americani e, di conseguenza, delle borse mondiali.
Gli Stati Uniti vanno bene, le Borse macinano soldi, ma la domanda che tutti si stanno ponendo è: durerà?
Per il momento sembrano esserci tutte le condizioni perché si tocchino nuovi massimi storici.
Noi monitoriamo con attenzione il livello resistenziale, preparandoci a tutto.
Voi come vedete la situazione?
Scrivete un commento o scrivetemi in direct.
TradingCoach
Aggiornamento visione sui mercati americani Gli indici americani son tornate a spingere al rialzo rompendo le resistenze chiave di breve termine, dopo aver passato quel periodo di debolezza caratterizzato da sedute ribassiste, come ci aspettavamo dopo la conferenza di Powell. I tre downtrend, che sarebbero dovuti partire il 20 marzo post-FED, non hanno raggiunto le rispettive aree di supporto dove avevamo ipotizzato le zone target: per quanto riguarda SP500, quando quotava 2820, avevamo individuato il possibile target a 2640 punti, mentre la discesa si è fermata a 2780 punti circa; stessa cosa per DOW JONES (che ci ha colpito lo SL) e NASDAQ, i quali sarebbero dovuti ritracciare da 25750 e 7370 punti per raggiungere i livelli di supporto posti a 25000 e 6900 punti, fermandosi però rispettivamente a 25340 e 7250 punti. Dato che queste discese sarebbero dovute durare molte più sedute e andare a formare un mini-trend di breve/medio periodo, essendo stato riassorbito praticamente in 4-5 sedute, è molto probabile che ora i prezzi andranno a raggiungere le successive resistenze poste a ridosso dei massimi assoluti per poi subire nuovamente un attacco ribassista sempre verso i supporti chiave citati in precedenza. Quindi per riassumere: ci aspettiamo una continuazione di questo uptrend di brevissimo periodo con obiettivo le resistenze statiche poste rispettivamente a quota 2906/2930 punti (SP500), 26700 (Dow Jones) e 7660 punti (Nasdaq). Entriamo long su SP500 con target la prima resistenza posta a 2906 e lo teniamo in portafoglio per poche sedute: per noi il trend principale deve subire ancora uno storno per via dello scenario fondamentale configuratosi.
EUR/USD: livelli chiave per la settimanaDopo la presa di posizione in materia di politica monetaria da parte dei due governatori centrali più influenti al mondo, l'Euro conferma le debolezze di fondo chiudendo la seconda settimana consecutiva in calo.
I prezzi infatti si avvicinano pericolosamente verso il target più probabile di 1.1170 senza comunque affrettare il passo e probabilmente continuando, com'è ormai tradizione nel Forex, a sfoggiare rapidi pull back verso l'alto non oltre quota 1.1370 dollari.
In tal senso il massimo relativo più alto registrato lo scorso 20 marzo a ridosso di 1.1440, non doveva indurre a ritenere terminato il trend ribassista di brevissimo termine, potendo essere sfruttato sempre con la stessa logica ovvero aspettando al varco l'onda reattiva proveniente dal precedente test del supporto posto a 1.1170 dollari.
Attualmente la configurazione ribassista assunta dall'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero, in corrispondenza della chiusura sotto 1.1350, esplica i suoi effetti prospettando ulteriori indebolimenti oltre i minimi relativi di 1.1220.
Anche supponendo reazione del prezzo per i prossimi due giorni verso le resistenze più immediate a 1.1270 e 1.1340, non dovrebbero acquisire intensità tale da fare ipotizzare allunghi rialzisti oltre le resistenze di medio termine.
Tale aspetto quindi evidenzia l'assoluto controllo della situazione da parte dei venditori, che continueranno a sfruttare le brevi folate al rialzo per rientrare a prezzi vantaggiosi.
Le strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long : attendere con pazienza livelli di prezzo adeguati al rischio come ad esempio il consolidamento dei minimi relativi a ridosso di 1.1230 al fine di sfruttare fugaci occasioni d'acquisto con stop di massimo 60 pips e target di basso profilo non oltre 1.1470 dollari.
Per le posizioni short : più proficua la strategia volta a sfruttare tutte le fasi di risalita verso le resistenze più "remunerative" quali 1.1380 , 1.1440 e 1.1520, dividendo in più ordini l'ingresso al ribasso con un rischio contenuto di massimo 80 punti e target oltre 1.1240 prima e 1.1160 a seguire.
S&P 500 - Situazione ciclica attuale e futuraBuon giorno,
Nella video analisi ciclica alcune riflessioni importanti per valutare in anticipo quanto potrà accadere sull'indice americano la prossima settimana.
I punti di controllo come gli swing sono fondamentali per fare trading.
Se non li utilizzate rischiate di perdere dei soldi.
Buon ascolto e buona riflessione.
Jacopo
NZD/USD: ora di risalire Per quanto riguarda il cambio NZDUSD, il prezzo è tornato a testare il supporto dinamico principale su tf daily, ovvero la EMA200 periodi che passa per i 0.68 circa. Qualche millimetro più su c'è un altro supporto chiave, quello statico individuato dal 61.8% del ritracciamento di Fibonacci: la non violazione di questa forte area di supporto con conseguente rimbalzo della quotazione fa propendere gli investitori a posizionarsi long su questo cambio.
Questo scenario trova conferme anche nell'analisi fondamentale, in quanto è molto probabile che fino a fine marzo/aprile il dollaro americano possa subire svalutazioni in seguito alla decisione della FED: la politica monetaria restrittiva che avevano annunciato ad inizio 2018 si fermerà fino a quando non si noterà un netto miglioramento dell'economia USA.
Il primo target che ci aspettiamo venga raggiunto è quello in area 0.695, dove è situata la resistenza individuata dal 50% del ritracciamento di Fibonacci.
Eur/Usd: Target confermato Per quanto riguarda il cambio EURUSD, lasciamo ancora aperta la posizione buy che abbiamo in portafoglio in quanto nel brevissimo periodo continuiamo a vedere un uptrend su questa coppia di valute.
Tecnicamente la zona di supporto posta a 1.127 ha tenuto facendo rimbalzare il prezzo come da aspettative. Lo scensario fondamentale non è variato e l'altro ieri, dopo la pubblicazione dei verbali FOMC, ci sono state ulteriori conferme: tutti i partecipanti hanno espresso la necessità di continuare a monitorare attentamente gli sviluppi finanziari del mercato, dato che alcuni downside risk sono incrementati. Tra le maggiori note positive, vengono ricordati il forte mercato del lavoro e l’inflazione vicina al target.
Molti partecipanti hanno detto che ulteriori aumenti dei tassi sarebbero necessari solo nel caso in cui l’inflazione si rivelasse più alta di quanto previsto. L’economia, nel 2019, continuerà a crescere ma non come nel 2018.
I partecipanti marker hanno evidenziato che i fattori determinanti, nei mesi a venire, all’elevata volatilità saranno un outlook più debole e maggiori incertezze sulle economie straniere, in particolare Europa e Cina. Viene segnalata anche la percezione di politiche a maggior rischio, e il parziale shutdown del governo federale.
I verbali FOMC confermano le ipotesi riguardanti le preoccupazioni della Federal Reserve per le questioni politico-economiche internazionali, come la debolezza della Cina e l’incertezza dei Paesi europei. Jerome Powell, nella conferenza stampa dello scorso Gennaio, aveva già dichiarato di temere le ripercussioni della Brexit e un ulteriore shutdown. Quello da poco concluso potrebbe già avere un impatto sul PIL statunitense.
Il target di questo cambio rimane in zona 1.14 circa nel brevissimo termine, mentre nel breve potrebbe spingersi anche a 1.15.
CHE DIREZIONE PRENDERA' USDCAD?Il Canada è un paese a reddito elevato, ricco di risorse naturali e fortemente integrato con gli Stati Uniti da dove provengono il 50% delle importazioni e vengono assorbite il 75% delle esportazioni. Dopo il periodo di aggiustamento dell' economia derivato dal crollo del prezzo del petrolio nel 2014 l' economia è entrata in fase espansiva fino al 2018 quando il mercato immobiliare ha iniziato a rallentare, la debole crescita dei salari e la carenza di manodopoera assieme ad una nuova diminuzione del prezzo del petrolio ha portato il paese in fase di rallentamento. Stamani sono stati pubblicati i dati sui permessi di costruzione largamente sopra le aspettative, questo potrebbe rispecchiare ciò che è stato detto dalla Bco a fine Gennaio, ovvero che il Canada si sta lentamente preparando ad una ripresa economica visibile nel secondo semestre del 2019. Oggi ore 16.30 italiana escono i dati sull' indice Ivey dei direttori degli acquisti che fornirà un feedback sulla crescita della produzione nel paese. La coppia valutaria dopo una grande corsa al rialzo, da inizio Gennaio 2019 ha iniziato un periodo di correzione fino al livello 1.30645 poco più sotto del 0.618 di fibonacci. In weekly possiamo notare come la price action stia percorrendo perfettamente un canale rialzista dove oggi ci troviamo intorno i minimi, mentre se scendiamo a timeframe 4H possiamo notare come il mercato stia decidendo che direzione prendere, nessun trade prima dell' uscita dei dati. Le mie strategie su USDCAD sono le seguenti: con dati sotto le aspettative di crescita mi aspetto un dollaro canadese che si deprezza nei confronti del dollaro americano, quindi entrerei LONG al breakout @1.32114 con target di profitto poco più sotto della resistenza @ 1.33635 STOPLOSS poco più sotto la struttura 1.32050 e un RISKREWARD di gran lunga maggiore a 1:5. In caso di crescita sopra le aspettative mi aspetto un dollaro canadese che si apprezza sul partner americano con SHORT @ 1.31595 STOPLOSS poco più sopra della linea di breakout e TAKEPROFIT @1.30700, RISK REWARD > 1:5 .
BUON TRADING A TUTTI
INCERTEZZE PER EURUSDIl discorso di questa notte del presidente Trump ha avuto un tono positivo ma non ha parlato di azioni concrete sui rapporti commerciali tra Stati Uniti, Cina e Canada ed è rimasto vago su nuove minacce di chiusura del governo. Oggi pomeriggio usciranno numerosi dati sugli States: scorte di petrolio greggio, PIL, vendite al dettaglio e permessi di costruzione, mi aspetto quindi alta volatilità su questo cross. La price action a timeframe 4H vede appoggiarsi EUR/USD su una sentita soglia di prezzo (1.13850 - 1.13800) che sembra non voglia infrangere, ciò viene supportato dall' inversione del relative strenght index in oversold. Se scendiamo a timeframe 1H l' inversione potrebbe essere confermata da una divergenza bullish RSI. In questa situazione di poca chiarezza sull' economia statunitense vedo un euro più stabile e forte che potrebbe portare il prezzo in retest della resistenza a 1.14150 - 1.14200. La mia entrata su questo trade si trova sull' inversione della choku ichimoku @1.13930 con STOPLOSS @ 1.13870 e TAKEPROFIT al target @ 1.14150 - 1.14200, RISKREWARD 1:5.
BUON TRADING A TUTTI
Eur/Usd: tanto equilibrio grazie ad un deal tra BCE e Fed?Il colpo di reni finale salva l'EURUSD dalla capitolazione dei minimi a 1.1290, ultimo supporto insieme al più distante di 1.1210 che ancora una volta sostiene la fase laterale attuale.
Con il recupero messo in atto venerdì i prezzi confermano la tenuta del rigidissimo schema compreso tra 1.1290 e 1.1590 dollari, ormai in piedi da oltre tre mesi.
Sembra quasi che l'equilibrio dei corsi entro questa fascia di oscillazione, sia il frutto di un "patto di non belligeranza" tra le due più potenti banche centrali al mondo ovvero la BCE e la FED .
Ciò accadrebbe a dispetto della tanto decantata non manovrabilità del Forex e soprattutto del cambio dove avvengono in assoluto le maggiori transazioni.
Probabilmente manovre sul cambio sono molto difficili nel lungo periodo, ma nel breve le cartucce a disposizione dei governatori centrali possono efficacemente orientare le scelte d'investimento degli operatori.
Ognuna delle due infatti difficilmente tollera le fasi di eccessiva volatilità del cambio o peggio di una sua disastrosa rivalutazione, con riflessi negativi sull'esportazioni e sulla dinamica dell'inflazione.
Ulteriori svalutazioni dell'Euro ai danni del Dollaro metterebbero in seria difficoltà le istituzioni politiche americane, impegnate in una complessa trattativa con il primo paese manifatturiero del mondo(la Cina).
Istituzini orientate a ridurre il deficit commerciale che insieme a quello statale e alla crescita del debito pubblico, rischiano di minare le fondamenta della economia Usa.
Ciò a sua volta manderebbe in tilt l'economia europea storicamente votata a sostenere il proprio sviluppo economico con le esportazioni, come dimostra i decennali surplus commerciali di 2 stati dei 4 stati più importanti dell'euro zona( Germania e Italia ).
L'analisi grafica su EUR/USD
L'engulfing bullish, pattern candlestick dalla valenza positiva, di venerdì consente di sperare in una ripresa degli acquisti verso il recupero di 1.1470 prima e di 1.1530 in seguito dove probabilmente i prezzi perderanno la propria spinta.
Ciò renderà difficile il superamento di quota 1.1620 e soprattutto di 1.1725, sperando in un breakout rialzista di breve termine.
Le Strategie operative su EUR/USD
La rigidità prolungata della fascia di contenimento dei prezzi tra 1.157 e 1.1290 rende l'operatività semplice: vendere le resistenze di 1.1490 e 1.1560 con stop unico a 1.1610, target sotto 1.1350.
Specularmente acquistare i supporti a ridosso di 1 .1320 come indicato in precedenza, con stop loss sotto 1.1220 e target oltre 1.1380.
AUDUSD: pesante continuazione del trend ribassistaL'AudUsd continua a scendere inesorabile verso il supporto di 0.7040, fino a qualche seduta fa sufficientemente distante.
Il definitivo cedimento del precedente livello di sostegno a quota 0.72, ha accelerato una dinamica ribassista iniziata più in alto, a ridosso del massimo relativo di 0.7390 dollari.
Infatti come si evince dall'analisi del indicatore di trend cci, la serie di massimi decrescenti diverge da quella appunto crescente dei prezzi nel periodo fino al 4 dicembre scorso.
La shooting star e il three evening star successivo hanno di fatto condannato il trend rialzista, che adesso punta a violare il forte supporto sotto 0.7040 dollari.
Probabilmente gli investitori incassano i profitti in dollari a causa del sell off generale scattato su tutti i mercati, preferendo in questo instabile periodo detenere liquidità in valuta più sicura e remunerativa, visto anche il recente aumento dei tassi d'interesse Usa.
Per quanto riguarda lo scenario alternativo l'Audusd invertirà la tendenza negativa solo al raggiungimento di quota 0.7220, consolidando eventualmente 0.7260, vero livello d'inversione rialzista di breve termine.
Strategie operative
Per le posizioni long: collocare un ordine pendente a ridosso di 0.7050, verificando la forza di quest'ultimo livello di sbarramento, con stop loss di massimo 60 pips e target oltre 0.7180 dollari.
Il grado di rischio dell'operazione, inteso come probabilità di verifica dello stop loss, è elevato.
Per le posizioni short : collocare un ordine condizionato in prossimità di 0.7190, nell'eventualità la formazione di un doppio massimo confermi la fine di un pullback rialzista, con stop loss a 0.7240 e target sotto quota 0.7080 dollari.
Ftsemib future: livelli chiave per la giornata di oggiGiornata pesante per il Ftsemib future che come da timori della vigilia, apre direttamente in gap down a ridosso di quota 18.700 cercando disperatamente, nel corso della sessione mattutina, di evitare il peggio appoggiandosi a ridosso di 18.600 punti
Il tentativo di colmare il salto di prezzo oltre 18.770 viene infatti respinto, determinando un progressivo indebolimento con i supporti di 18.570 e 18.480, che saltano sotto il peso di nuove criticità dagli Usa.
Infatti i listini azionari Americani confermano con il ribasso di ieri l'acuirsi della fase ribassista, trasformando il mese di Dicembre come il peggiore dal 1931.
Per il derivato italiano il quadro tecnico già impostato negativamente subisce un ulteriore accelerazione ribassista, rischiando di rompere l'ultimo supporto rimasto a quota 18.330, prima di aggiornare i minimi annuali.
Le prospettive per la seduta di oggi sono orientate probabilmente alla verifica delle resistenze oltre i 18.570 punti, come si evince dall'analisi del indicatore di trend cci, che assume nella parte finale della seduta un pendenza crescente.
L'unica possibilità per scongiurare il peggio è il rapido recupero di quota 18.640 prima e 18.770 punti in seguito, livelli determinanti per rimodulare una adeguata reazione al ribasso.
Strategia intraday
Per le posizioni long : dopo la prima mezz'ora collocare un ordine condizionato a quota 18.520 o più in basso, con stop di massimo 100 tick, target oltre 18.670 punti.
Per le posizioni short : collocare un ordine condizionato in prossimità di quota 18.770 punti, con stop loss a 18.900 e target 18.620 punti.