Ancora record storici per i listiniIeri, gli indici Usa hanno esteso ulteriormente i loro guadagni, incuranti di qualsiasi notizia positiva o negativa pubblicata, in un contesto sempre e comunque favorevole di appetito al rischio. Il settore tecnologico continua a non vedere la fine del rialzo, con l'S&P 500 che ha chiuso in positivo di oltre l’1%, mentre il Nasdaq ha fatto addirittura di meglio salendo dell’1.75% e facendo registrare le chiusure più alte mai registrate. Anche il Dow Jones che nell’ultimo periodo aveva invece mostrato ribassi correttivi ha recuperato uno 0.30%.
I dati dell’ISM hanno mostrato che l’attività dei servizi negli Stati Uniti è cresciuta ai massimi degli ultimi nove mesi, al di sopra delle aspettative, mentre, il rapporto ADP ha mostrato che le imprese private hanno aggiunto meno posti di lavoro del previsto, in linea con altri dati che indicano un mercato del lavoro in fase di indebolimento, come i Jolt Openings.
La Fed non sembra ancora preoccupata dell’andamento del mercato del lavoro ma, prima o poi, riteniamo dovrà fare i conti con un calo degli aggregati significativo, che la spingerà a correre il rischio di rimanere eccessivamente “behind the curve”. Il settore tecnologico comunque ha sovraperformato con Nvidia in crescita del 3% e TSMC in rialzo del 7% dopo le notizie secondo cui ASML (+8%) si aspetta forti ordini da quest'ultima nei prossimi trimestri. Inoltre, HP ha guadagnato l'1% sulla scia degli ottimi risultati aziendali del primo trimestre.
VALUTE
Sui cambi c’è meno euforia, per fortuna e ci sembra che gli andamenti del mercato più liquido al mondo, siano più maturi e consapevoli degli alti e bassi (soprattutto alti) di borsa, in un contesto di incertezza che genera trading range a bassa volatilità, eccezion fatta per qualche cross su Chf e Jpy che si è mosso maggiormente. Il UsdJpy, dopo i minimi di ieri, tornato sopra 156 con oltre 150 pip di recupero in seguito agli scrolloni di ieri, legati a chiusure di posizioni short jpy da parte di big players.
Recupero parziale anche di EurChf, tornato in area 0.96700 dopo aver testato 0.9670. EurUsd nel range 1.0850 e 1.0885, con una certa tenuta dei supporti che alimenta speranze di rivederlo sopra 1.0900. Medesima price action per il Cable, tornato a ridosso di 1.2800, con l’EurGbp sui supporti chiave di 0.8490 00. La sensazione che il dollaro possa scendere, anche domani, pur in presenza di una Bce che taglierà i tassi, è forte, a dimostrazione che forse il mercato comincia a concentrarsi sulla ripresa economica di chi prima ridurrà il costo del denaro.
A proposito di banche centrali, La Banca del Canada ha tagliato il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base al 4,75% nella riunione di giugno 2024, come previsto, e ha segnalato che ulteriori tagli dei tassi saranno apportati nel caso in cui l’inflazione dovesse continuare a rallentare come previsto. La banca centrale ha sottolineato di avere maggiore fiducia nel fatto che la disinflazione sta convergendo verso l’obiettivo del 2%, giustificando un orientamento politico meno restrittivo.
Nel frattempo, la crescita del PIL canadese nel primo trimestre è stata più debole rispetto ai livelli attesi dalla BOC, e i dati sull'occupazione hanno segnalato una contrazione del mercato del lavoro, giustificando ulteriormente una risposta con condizioni di credito più accomodanti.
Tuttavia, la Banca ha notato che permangono rischi al rialzo per la crescita dei prezzi, amplificati dalle incerte tensioni geopolitiche e da una Fed relativamente più aggressiva, sollevando interrogativi sulla rapidità con cui il tasso di interesse potrà scendere. UsdCad dapprima a 1.3740 dopo la decisione e poi ritorno sotto quota 1.3700, per prese di beneficio.
L’ ADP PEGGIORA, L’ISM NO
Le imprese private negli Stati Uniti hanno aggiunto 152.000 lavoratori alle loro buste paga nel maggio 2024, il minimo in quattro mesi, e ben al di sotto delle previsioni di 175.000 e dei 188.000 rivisti al ribasso di aprile. Il settore dei servizi ha aggiunto 149.000 posti di lavoro, principalmente commercio, trasporti e servizi pubblici, mentre le perdite di posti di lavoro si sono verificate nei settori dell'informazione e dei servizi professionali/alle imprese. Il settore della produzione di beni ha aggiunto posti di lavoro, guidato dall’edilizia, mentre sia il settore manifatturiero che quello delle risorse naturali/minerario hanno perso posti di lavoro.
Chissà se domani, l’uscita dei NFP cambierà tale scenario, che a tendere sembra abbastanza fosco, per il mercato del lavoro Usa. L’ISM Services PMI, intanto, sempre negli Stati Uniti è salito a 53,8 nel maggio 2024, il livello più alto in nove mesi e ben al di sopra delle previsioni di 50,8. La lettura ha indicato una ripresa dell’attività del settore dei servizi dopo la prima contrazione da dicembre 2022.
IL PETROLIO CORREGGE AL RIALZO
I futures sul greggio WTI sono apparsi in leggero recupero sopra i 74,5 dollari al barile, in rialzo per la seconda sessione consecutiva. Si tratta di un rimbalzo tecnico dopo che i prezzi erano crollati ai minimi degli ultimi quattro mesi. I rendimenti dei titoli del Tesoro americano sono scesi ulteriormente, in seguito ai deboli dati sull’occupazione negli Stati Uniti, numeri che hanno acceso le speranze che la Federal Reserve possa tagliare i tassi di interesse due volte quest’anno. La probabilità che la Fed riduca il costo del denaro a settembre è ora al 69%, una mossa che potrebbe stimolare l’attività economica e aumentare la domanda di petrolio.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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