EURJPY, occasione long in H4Buongiorno, il cross presenta in H4 interessante TeS in completamento. La neck line è anche trendline ribassista. La scelta di usare ingresso più alto è per evitare eventuale falsa rottura della stessa. Livelli operativi in grafico. Io scendo a 164,649.Longdi RaffaeleCostaAggiornato 0
Cerchiamo la liquiditàFX:NZDUSD La zona di demand che ha appena testato non ha molto valore a mio avviso ma il rialzo può essere ricercato in un TF di breve per prendere come target almeno l'incentivo se non oltre.Longdi Giuseppe_invest85Aggiornato 0
Azionari in distribuzioneI tre principali listini americani hanno chiuso in rosso ieri, dopo aver tentato un rimbalzo a inizio della sessione. Il Dow Jones ha lasciato sul campo circa 300 punti, mentre l’S&P 500 quasi 90 e infine il Nasdaq, che ha chiuso a -383 punti. Tecnicamente siamo entrati in una fase di distribuzione con i prezzi che stanno realizzando massimi e minimi inferiori, senza però ancora essere giunti sui punti sensibili di medio termine, la cui violazione potrebbe generare un sell off più importante. A dire la verità i dati macro Usa continuano a sovra-performare, come le vendite al dettaglio che sono uscite decisamente migliori del consensus. Ad aumentare la tensione però concorrono le questioni geopolitiche, che avrebbero potuto creare maggiore caos, se non fosse che le parti, spinte dalle diplomazie di mezzo mondo, sembrano voler abbassare i toni, per fortuna. Ora, al di là del fatto che la tensione rimane latente, ci si concentra sulla stagione degli utili delle grandi Istituzioni finanziarie, con Goldman Sachs in rialzo di oltre il 3% dopo aver riportato un balzo del 28% nell'utile del primo trimestre. In verde anche JPMorgan e Charles Schwab dopo che utili e ricavi hanno leggermente superato le stime. In settimana sarà la volta anche di Bank of America, J&J, Morgan Stanley, UnitedHealth Group, Blackstone, e American Express. D’altro canto, le azioni di Tesla sono scese dopo la notizia che la società licenzierà oltre il 10% della sua forza lavoro globale. USDJPY, SI SALE ANCORA Nel comparto valutario, fa notizia l’accelerazione del UsdJpy, che ogni giorno sta facendo segnalare nuovi massimi, con 154.42, rispetto al 153.38 del giorno precedente. Della Boj neanche l’ombra, se non qualche sporadico commento relativo al fatto che le autorità monetarie di Tokyo stanno monitorando il tasso di cambio. Il che fa sorridere perché tali affermazioni le stanno riproponendo da almeno un mese e mezzo. E si sa, i mercati, quando non vedono coerenza tra parole e fatti, non ci pensano due volte, con la speculazione che insiste nell’andare contro la banca centrale, cioè compra dollari, e vende Jpy, per verificarne l’attendibilità. Non è da escludere che l’area di 155.00 in qualche modo, possa rappresentare un livello al quale la Boj, in linea teorica, potrebbe anche posizionare una “line in the sand”, per fermare la caduta della valuta. Intanto l’EurUsd ha continuato a rimanere debole, a ridosso di 1.0600 che, se rotto, potrebbe spingere i prezzi a 1.0530 40, prossimo target. Il Cable si muove in modo omogeneo, a dimostrazione che è forza di dollaro uniforme, con supporti che intervengono a 1.2420, la cui rottura provocherebbe un ribasso di altri 100 pips almeno. Oceaniche deboli, mentre UsdCad non è lontano da quell’1.3800 che pare realmente interessante. Tra i cross ancora forti quelli contro Jpy, EurJpy e GbpJpy, in attesa di correzioni, mentre rimangono stabili gli altri, in un mercato dollaro centrico. VENDITE AL DETTAGLIO USA Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,7% su base mensile a marzo 2024, dopo una salita dello 0,9% rivisto al rialzo a febbraio e di gran lunga superiore alle previsioni dello 0,3%, evidenziando come la spesa dei consumatori rimanga solida in un contesto di dati macro ancora resilienti. Otto categorie su 13 hanno registrato aumenti. I maggiori aumenti si sono registrati nelle vendite presso i distributori di benzina (2,1%), rivenditori al dettaglio (2,1%), materiali da costruzione e attrezzature da giardino (0,7%), ma anche nei negozi di generi alimentari e bevande (0,5%), articoli sanitari e servizi di ristorazione (0,4%). Le conseguenze sui mercati non si sono fatte attendere, perché ciò allontana nuovamente il taglio del costo del denaro negli Usa. RENDIMENTI TITOLI DI STATO USA Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito oltre la soglia del 4,65%, segnando il punto più alto degli ultimi cinque mesi. Per la verità siamo ancora lontano da quel 5.1% della fine del 2023, tuttavia tale rialzo è stato guidato dai segnali di una solida economia statunitense, che hanno messo in ombra la diminuzione della domanda di obbligazioni in un contesto di diminuzione delle tensioni geopolitiche. Il risultato, come già ribadito, indurrà la Federal Reserve a ritardare il ribasso dei tassi. Specie dopo che gli ultimi dati sono parsi in linea con i dati dell’occupazione della settimana scorsa. Di conseguenza, i futures sui fondi mostrano che una piccola maggioranza del mercato si aspetta che la banca centrale americana inizi a ridurre i tassi solo a settembre, mentre quasi il 20% si è posizionato per nessun taglio dei tassi quest’anno. Inoltre, le dichiarazioni delle autorità iraniane e israeliane circa l’assenza di un’ulteriore escalation hanno attenuato la domanda di debito sovrano. PIL CINA L'economia cinese è cresciuta del 5,3% su base annua nel primo trimestre del 2024, superando le previsioni di mercato del 5,0% e dopo una crescita del 5,2% nel periodo precedente. Si è trattato dell’espansione annuale più rapida dal secondo trimestre del 2023, sostenuta dalle continue misure di sostegno di Pechino. Durante i primi tre mesi dell'anno, gli investimenti fissi sono cresciuti del 4,5%, il massimo intorno ai 3 anni e superiore al consenso del 4,3%. Nel frattempo, l’agenzia di statistica ha affermato che l’economia ha avuto un buon inizio, fornendo una solida base per raggiungere l’obiettivo di crescita del PIL di circa il 5% quest’anno. Allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione rilevato è stato pari al 5,2% a marzo, rimanendo vicino al massimo di 7 mesi di febbraio pari al 5,3%. UsdCbh dopo il retest di 7.28815, è sceso chiudendo a ridosso di 7.2700. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades5
AUDCADPossibilità di andare LONG su AUDCAD adesso che abbiamo raggiunto zona 0.8879Longdi SecretTrader20001
CADJPYErrore fatto nel primo trade su CADJPY, sono rientrato short da zona 112.3Shortdi SecretTrader20001
GBP/AUD HA ROTTO RESISTENZA STATICA gbp/aud ha rotto resistenza statica importantissima dove il prezzo può arrivare in area1.93428Longdi GEORGE_1110
GBP/NZD HA ROTTO RESISTENZAgbp/nzd ha rotto una resistenza statica molto importante che può spingere il prezzo a salire fino in area 2.10970Longdi GEORGE_1110
EURODOLLARO SUL GIORNALIEROMolta forza ribassista in queste ultime sessioni ma a parer mio per poter raggiungere zone più lontane abbiamo ancora bisogno di tempo per strutturare. Quindi nessuno sciacquone per il momento, piuttosto un movimento più lento e realistico per le prossime settimane come ipotizzato nel grafico. Come sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!di Marco_Mallia4
Tensione in medio oriente, i mercati tremanoL’attacco di Teheran a Israele, tramite il lancio di missili e droni, in ritorsione di quello Israeliano all’ambasciata iraniana di Damasco dello scorso primo aprile, al di là del fatto che non abbia provocato danni significativi, porta con sé il rischio insito di una escalation militare che nessuno vorrebbe (anche gli americani sembrano restii ad un allargamento del conflitto), ma che in pochi, per il momento, sembrano in grado di fermare concretamente. Al di là delle parole di circostanza, e di parole a favore della pace, la questione mediorientale, insieme all’ormai dimenticata guerra Russia Ucraina, sembra onestamente, almeno per il momento, irrisolvibile, a meno di un accordo forte tra Cina e Usa (peraltro in tensione reciproca per l’affare Taiwan), per impedire un aggravamento della crisi, ma nessuna diplomazia occidentale, per ora, è riuscita a porre un freno a tale lenta ma costante escalation. E sui mercati si cominciano ad intravedere dei segnali di paura, quella vera. Venerdì Wall Street ha chiuso in ribasso, con l'indice S&P 500 che ha registrato la sua giornata peggiore da gennaio, in calo dell'1,4%, il Dow Jones è crollato di 475 punti e il Nasdaq è scivolato dell'1,6%. Oltre alle tensioni esogene, anche gli utili delle principali banche hanno fortemente influenzato l’andamento dei listini. Le azioni bancarie hanno subito un duro colpo dopo che JPMorgan Chase, Wells Fargo e Citigroup hanno rivelato che gli alti tassi di interesse avevano avuto un impatto negativo sul loro reddito da interessi netti. Le azioni di JPMorgan sono scese del 6,3% nonostante abbiano superato le aspettative sugli utili e sui ricavi, mentre quelle di Wells Fargo sono scese dello 0,3% su un calo dei profitti del 7% e quelle di Citigroup sono scese dell'1,6%. Anche BlackRock ha ceduto il 2,6% nonostante un aumento degli utili del 36%. I grandi player tecnologici come Microsoft (-1,4%), Nvidia (-2,7%), Alphabet (-1%) hanno chiuso in rosso. A livello di risultati settimanali, l'S&P 500 ha perso l'1,6%, il Dow il 2,4% e il Nasdaq lo 0,6%. CINA, CALA L’EXPORT Le esportazioni cinesi sono scese del 7,5% su base annua a 279,68 miliardi di dollari nel marzo del 2024, invertendo il trend rispetto alla crescita del 5,6% del mese precedente e peggiore delle previsioni di mercato che vedevano una discesa del 3%, evidenziando una ripresa disomogenea nel paese e speranze che la domanda globale continui a sostenere la crescita della seconda economia mondiale. Nei primi tre mesi dell'anno, le esportazioni sono cresciute dell'1,5% su base annua raggiungendo 807,50 miliardi di dollari. Tra i partner commerciali, le esportazioni per il primo trimestre sono state nettamente inferiori verso i paesi dell’Unione Europea (-5,7%), Corea del Sud (-9,8%) e Australia (-8,9%) e si sono contratte in misura minore rispetto al Stati Uniti (-1,3%). UsdCnh che ha chiuso non lontano dai massimi mi periodo di 7.2810, con la Pboc che monitora continuamente i prezzi. ORO ALLE STELLE Venerdì l'oro ha superato i 2.410 dollari l'oncia, segnando un nuovo massimo storico e avanzando di circa il 3,4% nel corso della settimana, poiché la forte domanda di beni rifugio ha messo in ombra le preoccupazioni relative a un possibile ritardo nei tagli dei tassi di interesse da parte della Fed. Per la verità, dopo il test di 2.410, il prezzo ha poi chiuso quasi 80 dollari più basso a 2.344 dollari. Gli investitori continuano ad acquistare oro, e l’esplosione delle tensioni mediorientali è la principale ragione di questo ultimo rialzo. Se poi dovesse esserci una escalation del conflitto, il metallo giallo potrebbe accelerare ulteriormente e l’area di 3000, che per molti è il prossimo obiettivo, potrebbe non rappresentare una chimera. Inoltre, l’oro ha continuato a beneficiare della forte domanda fisica in Cina, ma anche di acquisti da Turchia e Argentina, per combattere una inflazione galoppante. VALUTE, OCCHIO AI GAP Sotto attacco tutte le principali valute, con il dollaro che è salito imperterrito come asset rifugio, come è sempre accaduto durante l’aumento delle tensioni geopolitiche. EurUsd che dopo aver bucato facilmente quota 1.0690 00, sembrerebbe ora indirizzato a 1.0450 area, prossimo target significativo. Il Cable analogamente, ha rotto 1.2500 e ha accelerato verso 1.2450, puntando ora all’area compresa tra 1.2330 e 1.2370 target. UsdJpy, per contro, è rimasto stabile vicino ai massimi di 153.20 anche se con l’aumento della tensione in Medio Oriente, venerdì abbiamo osservato un crollo dei cross come EurJpy, GbpJpy, che hanno spinto il UsdJpy al test di 152.60, anche se poi dai supporti si è tornati immediatamente a salire con i prezzi nuovamente a ridosso delle resistenze chiave a 153.40. La BoJ per ora rimane dietro le quinte, ma la sensazione che qualcuno di importante, venerdì scorso, impedisse il superamento di 153.40 area, è stata forte. UsdCad in ripresa con i prezzi nuovamente nelle vicinanze delle resistenze chiave di 1.3800. Franco svizzero invece sugli scudi con EurChf tornato a 0.9680, anche se poi venerdì è rimbalzato a 0.9730. L’attenzione è massima anche perché questa notte, all’apertura di Tokyo, potremmo assistere ad aperture in gap a favore di dollaro, dopo l’attacco a Israele. Molto dipende da come si evolverà la situazione e per questo diventano importanti anche gli indici di rischio con il Vix che ha chiuso a 17.30 e l’indice fear and greed vicino all’area di paura. DATI DELLA PROSSIMA SETTIMANA Questa ottava sarà caratterizzata dalle trimestrali Usa. Inizia la stagione degli utili del primo trimestre e usciranno, a tal proposito, i risultati di grandi aziende come Goldman Sachs, Bank of America, J&J, Morgan Stanley, UnitedHealth Group, Blackstone, Taiwan Semiconductor Manufacturing, Netflix, American Express e P&G. Inoltre, l'attenzione degli investitori si concentrerà sui dati sulle vendite al dettaglio e sui discorsi dei funzionari della Federal Reserve, seguiti dai permessi di costruzione, dall'avvio di nuove costruzioni e dalle vendite di case esistenti. In Cina, l’attenzione sarà rivolta al tasso di crescita del PIL del terzo trimestre, alla produzione industriale e alle vendite al dettaglio. Nel Regno Unito, i mercati seguiranno il tasso di inflazione, il tasso di disoccupazione e le vendite al dettaglio. Inoltre, verranno pubblicati i dati sull’inflazione per Canada, Nuova Zelanda, Sud Africa e Giappone. Infine, Giappone, India, Area Euro, Italia, Spagna e Svizzera rilasceranno i dati sul commercio estero, l'indicatore ZEW sul sentiment economico della Germania e i dati sul mercato del lavoro australiano. Buon trading e buona settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
CADJPYPossibilità di andare SHORT su CADJPY adesso che abbiamo raggiunta l'area dei 111.8, target sotto 111.6Shortdi SecretTrader20000
Analisi non operativa su euro/dollaroOgni tanto per capire il contesto generale in cui si opera, è utile andare su time frame più ampi allargando il grafico e andando indietro nel tempo per capire dalle fasi passati in che fasi possiamo trovarci adesso. Qui si vede chiaramente un trend discendente molto forte e pulito, un rintracciamento precisissimo sul livello 0,618. L'entrata in una fase laterale con supporto corrispondente sia al primo supporto pivot triennale sia lo 0.382 di Fibonacci, che se violate potrebbe portare l'euro sui minimi precedenti. Fino a che non viola tale livello la mia visione rimane neutrale. di gpelle911
GBP\USD: importante volatilità shortLa grande area di supporto che teneva li bloccata la sterlina è stata rotta , ora si punta in area 1,22.Shortdi GiuseppePisciuneri1
NZD/USD: Ricerchiamo uno shortLa coppia forex NZD/USD ha mostrato un candlestick settimanale "MAGIC PATTERN" molto interessante per una continuazione short. La volatilità elevata della scorsa settimana richiede la necessità di attendere del ritracciamento in zona rettangolo rosso per ricercare un allungo sino a zona rettangolo verde. Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS. Buon trading!Longdi pcts2
AUDUSDPossibilità di andare LONG su AUDUSD raggiunta questa area dei 0.6457,target sopra i 0.6480Longdi SecretTrader20002
Aud/Usd: Fallito il tentativo rialzistaBuongiorno a tutti, eccomi qui come sempre per il consueto appuntamento del fine settimana. Il cambio, di cui la scorsa settimana avevo discusso per possibili conferme long, negli ultimi giorni ha creato un'ottima price action che ha fallito la precedente view. Si è creato infatti su weekly chart un D.M.L.C. con close al di sotto del livello di range stretto ovvero 0.6500. Il dollaro USA è stato comprato contro ogni divisa principale e anche sul cambio in oggetto si è visto tutto ciò. Non si sono create conferme long durante i giorni scorsi e ciò che farò la prossima settimana sarà ricercare dinamiche short su daily time frame per entrare sell su aussie. La zona interessante dove attendere queste conferme passa tra 0,6450 e 0,6500 mentre i due target principali sono area 0,6380, 0,6300 e infine area 0,6200. Il fallimento della mia idea invece avverrebbe su ritorni al di sopra di zona 0,6700. Come sempre, se il daily chart non darà conferme di price action in linea con il mio metodo non farò nulla a livello operativo. Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!Selezione editorialedi ArduinoSchenato17
NZD/CAD: accumulo in vista di un rimbalzoIl cambio sembra in stallo, in vista di prendere una direzione o forse di un prossimo rimbalzo visto lo storico. Anche a livello di candele, non c'è una chiara direzionalità. Prosegue il trend primario al ribasso sul canale ben definito graficamente. Da provare sul breve un long con stop al minimo allo 0% FIBO che fa da supporto con target il primo livello superiore ; short in caso di rottura.di MicheleCarolloAggiornato 1
Trend impostato al rialzoCambio impostato al rialzo da 2 mesi o poco più. E' un trend chiaro senza grandi ripiegamenti: siamo al test dei massimi relativi e del livello FIBO se rompe con decisione si va al successivo livello FIBO. In ogni caso, anche per short, livelli da monitorare quelli indicati sul grafico che combaciano (conferma) con livelli FIBO, per impostare una strategia.di MicheleCarolloAggiornato 2
EUR/SEK: possibile impostazione ribassistaCambio che si è decisamente ripreso dai minimi e con buon rimbalzo. Però ora è arrivato ad un livello decisivo: siamo al test di importanti massimi poi diventati minimi e supporti/resistenze (vedere linea tratteggiata nera) ; in questo modo, io aspetterei prossima/e chiusure e se conferma repulsione come è logico guardando lo storico aspettarsi aprirei short (però aspettare conferma per operare in tranquillità e non stoppare subito)--> target primo livello FIBO inferiore. analisi precedente al link di MicheleCarolloAggiornato 0
GBPUSD , (parte3) dopo le notizie uscite nella settimana, chiudiamo questo venerdì con 300+ pips , simao quasi a target Shortdi Uncle_NewEraCapital1
Wall Street indomabileWall Street è tornata a chiudere in positivo ieri, dopo essere scesa di quasi l’1% il giorno prima, grazie alla performance dei titoli tecnologici. L'S&P 500 ha chiuso a +0,7%, il Nasdaq ha guadagnato l'1,4% mentre il Dow ha recuperato qualcosa dalla chiusura di ieri. La giornata è stata caratterizzata da un avvio in risk off, con borse in calo, rendimenti dei titoli di Stato in salita e dollaro a schiacciare le valute concorrenti. Poi i dati sui prezzi alla produzione Usa, usciti leggermente inferiori al consensus, hanno causato un pull back dei prezzi, sebbene i parametri relativi ai prezzi al consumo del giorno precedente, abbiano evidenziato una ripresa dell’inflazione superiore alle previsioni, supportando il sentiment ancora restrittivo dei rappresentanti di politica monetaria Usa, i quali hanno lasciato intendere che siano necessarie ulteriori prove di discesa dell’indice dei prezzi prima di tagliare eventualmente il costo del denaro. BCE FERMA SUI TASSI La Banca Centrale Europea ha mantenuto i tassi di interesse al 4.5% per la quinta volta consecutiva, con il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali ai massimi degli ultimi 22 anni mentre il tasso sui depositi presso la banca centrale si è mantenuto ai livelli più alti di sempre, ovvero al 4%. Nello statement si legge che, se ci fossero conferme di una inflazione stabilmente in discesa verso il 2%, si potrebbe prendere in considerazione la riduzione del costo del denaro. I membri del Consiglio direttivo peraltro hanno ammesso che l’inflazione sia in calo, e che congiuntamente anche la domanda rimanga debole, tuttavia, hanno avvertito che le pressioni interne sui prezzi rimangono forti, portando ad un’elevata inflazione dei prezzi dei servizi. Durante la conferenza stampa della banca centrale, la presidente Lagarde è rimasta sulle sue posizioni riaffermando l’assoluta indipendenza dalla Fed, e ricordando che il mese di giugno sarà cruciale perché arriveranno le nuove proiezioni per l’anno in corso. Euro dapprima in ribasso con puntate fino a 1.0700 e poi in fase di correzione e ritorno in area 1.0740. Il trend rimane comunque, almeno per il momento, ribassista. VALUTE Sugli altri rapporti di cambio, si segnala una iniziale forza di dollaro contro tutte le altre valute, con un successivo movimento correttivo arrivato nel pomeriggio dopo la pubblicazione dei Ppi. UsdJpy ancora fortissimo a 153.20, mentre già si parla di quota 160.00 come target neanche tanto lontano. E la Boj sembra scomparsa nel nulla. EurChf tornato sotto quota 0.9800 mentre il UsdCad si è fermato a 1.3720 prima di correggere 50 pips. In ogni caso, sui cambi, si aspettano le rotture di punti importanti che per ora sembrano tenere, EurUsd con il supporto a 1.0695 00, il Cable a 1.2500 e usdjpy a 153.35 40. Interessanti i movimenti dei cross, nonostante il mercato rimanga dollaro centrico. I PPI DELUDONO LE ATTESE I prezzi alla produzione, negli Stati Uniti, sono aumentati dello 0,2% su base mensile nel marzo 2024, in seguito ad un aumento dello 0,6% a febbraio e al di sotto delle previsioni dello 0,3%. I prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,3%, guidati dai guadagni nell'intermediazione di titoli, negoziazione, consulenza in investimenti e servizi correlati (3,1%). Anche i costi sono aumentati per la vendita all'ingrosso di attrezzature professionali e commerciali, oltre alle vendite al dettaglio di hardware, software e forniture per computer. Su base annua, il PPI è aumentato del 2,1%, il massimo da aprile 2023, dopo l’1,6% di febbraio. L'indice core è aumentato dello 0,1% nel mese, spingendo il tasso annuale più in alto al 2,4%. RENDIMENTI ANCORA IN CRESCITA Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito oltre il 4,57% ad aprile, il livello più alto in cinque mesi, poiché come già ribadito poc’anzi, sono aumentate le preoccupazioni relative ad una Fed “on hold” per i prossimi mesi, il che ha innescato un’ondata più forte di vendite di titoli del Tesoro su tutti i periodi della curva dei tassi. Un PPI più debole del previsto non è riuscito ad alleviare le preoccupazioni sulla pressione inflazionistica nell'economia statunitense dopo che i dati positivi sull'indice dei prezzi al consumo di questa settimana avevano fornito ulteriori indicazioni che la crescita dei prezzi si è stabilizzata su livelli decisamente elevati. Ciò, a sua volta, ha rafforzato la motivazione a favore della Federal Reserve a mantenere le condizioni finanziarie restrittive più a lungo. Di conseguenza, le probabilità che la Fed tagli a giugno sono scese al 43%, mentre quelle per cui non vi sarà alcuna riduzione nel 2024, sono intorno al 15%. Buon trading e buon fine settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades2
CADCHFPossibilità di andare Long su CADCHF raggiunta adesso questa zona, target sopra i 0.6657Longdi SecretTrader20000
NZD/USD Setup chiama SHORT!Nella giornata di ieri il Kiwi crea un mio setup ribassista engulfing spin down in linea con il mio piano operativo settimanale. Molto interessante la falsa rottura dello swing precedente, con presa di liquidità in zona chiave weekly. Personalmente vista la forte volatilità di ieri, ho deciso di piazzare un sell limit al 38.2% di fibonacci, per garantirmi un entry più conveniente. Massimo rischio stop loss piazzato a 0.62210 e primo target a 0.58900. Shortdi Daniele_Gelmetti1
EURUSD: buy limit openHo aperto un ordine buy limit per un possibile movimento al rialzo del pair, dopo la forte spinta odierna.Longdi iTraderFXAggiornato 5