Comincia oggi la settimana nei NFPIeri la festività del “labour day” è stata caratterizzata da scarse oscillazioni sui mercati, con Wall Street chiusa per la festività. Nella sessione asiatica poi, i future sulle azioni statunitensi sono scivolati, mentre i mercati si preparano ad un nuovo mese di operatività, Settembre, che storicamente è spesso stato un periodo non facile per le borse. Il mese di Agosto, come ricordato, ha visto i tre principali indici statunitensi chiudere comunque in verde, con l'S&P 500 a +2,28%, mentre il Dow e il Nasdaq Composite sono saliti rispettivamente dell'1,76% e dello 0,65%. Tali movimenti sono avvenuti dopo quella brusca caduta di inizio del mese scorso, guidata dai timori di recessione negli Stati Uniti e dal rapido scioglimento delle operazioni di carry trade in yen. Tuttavia, il sentiment si è stabilizzato poiché dati più positivi sull'economia statunitense e le solide aspettative relative al fatto che la Federal Reserve inizierà a tagliare i tassi di interesse, hanno risollevato il sentiment dei mercati. La settimana che praticamente comincia oggi, ci dirà molto, considerata la qualità dei dati in uscita, compresi i Non Farm Payrolls di venerdì, ma senza dimenticare gli Adp, I Jolts Openings e i sussidi settimanali, per rimanere ai numeri sul mercato del lavoro, quello che più ha preoccupato la banca centrale nell’ultimo periodo. VALUTE Sui cambi non è successo nulla ieri, pertanto potremmo replicare quanto scritto ieri, in un momento nel quale, il mercato è indeciso sull’andamento dei principali rapporti, che possono vedere un dollaro in correzione, ma allo stesso modo, osservare una nuova caduta del biglietto verde. Le probabilità sono le medesime a nostro avviso e tutto dipenderà dall’andamento dei dati macro, e dalle dichiarazioni dei banchieri centrali, pronti, in ogni occasione, a scombussolare le diverse price action. Euro ancora sopra i supporti chiave di 1.1050 mentre il Cable potrebbe scendere a 1.3050 nelle prossime sedute. Stabile lo Jpy a 146.50 e debolezza rinnovata per le oceaniche, in piena correzione, spinti dalla debolezza del dollaro australiano. AUSTRALIA Nella notte, il dollaro australiano ha perso quota, una cinquantina di pips dai livelli di 0.6785 a 0.6735, dopo che i prezzi dei minerali di ferro, ma in generale delle materie prime, sono scesi, in ragione, tra l’altro, della debole domanda cinese. I dati ufficiali hanno mostrato che l'attività manifatturiera cinese si è ulteriormente contratta ad agosto, sebbene i sondaggi abbiano rivelato che il settore manifatturiero è tornato a crescere rispetto ai mesi precedenti. Intanto, sempre in Australia, i dati mostrano che la spesa pubblica è stata il principale motore della crescita economica nell'ultimo trimestre, indicando una potenziale debolezza della domanda privata. A questo punto diventano cruciali i numeri del PIL australiano del secondo trimestre, mercoledì, e soprattutto gli ultimi commenti del governatore della Reserve Bank of Australia Michele Bullock giovedì per conoscere le intenzioni della banca centrale relativamente alla politica monetaria. Per finire, ricordiamo che sempre stanotte sono usciti i dati sulle partite correnti sempre in Australia, Il deficit si è ampliato a 10,7 miliardi di AUD nel secondo trimestre del 2024 da un deficit rivisto al rialzo di 6,3 miliardi di AUD nel primo trimestre, peggiore delle aspettative di mercato e con un divario di 5,9 miliardi di AUD. È stato il più grande deficit delle partite correnti dal secondo trimestre del 2018 a causa di un calo del surplus commerciale e di un aumento del disavanzo netto del reddito primario. Il surplus di beni e servizi è crollato a 11,8 miliardi di AUD nel secondo trimestre da 15,9 miliardi di AUD nel primo trimestre, a causa di un continuo calo dei prezzi delle materie prime. EUROZONA, AZIONARIO IN CALO Le azioni europee sono scese lunedì dopo aver registrato forti guadagni ad agosto, mentre i mercati continuano a valutare il contesto economico per suggerimenti sui futuri costi del credito e sui rendimenti aziendali. Lo Stoxx 50 dell'Eurozona è sceso dello 0,5% per attestarsi sul livello di 4.935, e lo Stoxx 600 paneuropeo è sceso dello 0,5% dal massimo storico della sessione scorsa al livello di 522. Le aziende che producono beni di consumo ciclici sono state tra le peggiori della sessione, pressate dal rallentamento dell'economia cinese nel fine settimana, con la pubblicazione dei PMI NBS in calo ad Agosto, con rinnovate preoccupazioni di indebolimento della fiducia dei consumatori in mezzo alla riluttanza del governo a voler sostenere un ulteriore sostegno economico. LVMH ed Hermes sono scesi di quasi il 2% ciascuno e Kering è affondato del 2,5%. Inoltre, Stellantis, BMW e Mercedes sono scese tra l'1,5% e l'1%, tra i produttori di automobili. Anche i settori industriali e le banche hanno registrato perdite, con BNP Paribas, Santander, Siemens e Schneider, tutte sotto l'1%. Buona giornata e buon trading. Saverio Barlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades5
AUDUSD, chart di un utente molto principiante..Ciao ragazzi, ho tracciato un pò di S&D su tf W e D, se gentilmente mi fate sapere la vostra mi fate un favore, cosi almeno vedo dove ho sbagliato... Stoch D al rialzo (freccia rossa) e W al ribasso (freccia blu), da pensare (penso) uno short da 0.68352Shortdi acid_diazepam0
Borse, ritorna la fiducia?Ancora una sessione positiva per i mercati azionari americani, trascinati dal calo delle preoccupazioni verso una eventuale recessione americana, che, dopo gli ultimi dati macro, sembra sempre meno probabile. Wall Street ha chiuso in rialzo, con l'S&P 500 e il Nasdaq che hanno guadagnato tra lo 0.10 % e lo 0.20%, così come il Dow Jones, che ha chiuso leggermente positivo, rafforzando il forte rally di giovedì. Tutti e tre i principali indici, di conseguenza, hanno fatto registrare la settimana migliore dal novembre 2023, con l'S&P 500 che ha guadagnato quasi il 4%, il Nasdaq in aumento del 5,3% e il Dow Jones in rialzo del 3%. E’ stata, per la verità, una settimana intensa di dati economici, numeri che hanno aiutato il mercato a riprendersi dalle perdite precedenti di inizio del mese. Un'inflazione più debole, vendite al dettaglio robuste e minori richieste di sussidi di disoccupazione, hanno sostenuto gli indici azionari, alimentando il ritorno della fiducia. Inoltre, il sentiment degli investitori è stato rafforzato anche dalle solite dichiarazioni dei rappresentanti della Federal Reserve che ormai sono chiaramente orientati ad un taglio dei tassi mantenendo però un approccio prudente. E ciò, è visto, attualmente, come un segnale di forza. Tra le big tech, segnaliamo il rialzo di Nvidia, Alphabet e Tesla. DATI USA CONTRASTANTI Tra i dati usciti venerdì, segnaliamo i permessi di costruzione, che, sempre negli Usa, sono scesi del 4% a un tasso annuale di 1,396 milioni a luglio 2024, il più basso in quattro anni e al di sotto delle stime di mercato di 1,43 milioni. Il sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan, pubblicato sempre venerdì, nel tardo pomeriggio, è salito a 67,8 ad agosto 2024, rispetto a 66,4 a luglio e al di sopra delle previsioni di 66,9. Si tratta del primo aumento in cinque mesi. Nel complesso, le aspettative si sono rafforzate sia per le finanze personali sia per le prospettive economiche a cinque anni. L'indice delle aspettative è migliorato (72,1, il più alto in quattro mesi contro 68,8) mentre l'indicatore delle condizioni economiche attuali è sceso leggermente (60,9 contro 62,7). Nel complesso dati che evidenziano una tenuta del mercato e che in effetti, rappresentavano il timor maggiore, nel caso fossero usciti negativi, tra gli analisti. ORO, NUOVI MASSIMI STORICI Venerdì l'oro è salito sopra i 2.490 $ l'oncia, il massimo storico, trascinato da una importante domanda di beni rifugio, in attesa delle prossime decisioni della Fed. A contribuire all’aumento della domanda, i timori delle ritorsioni di Teheran, che secondo l’intelligence Usa, potrebbero avvenire nei prossimi giorni. Inoltre, le preoccupazioni per l'escalation della guerra Russia Ucraina, hanno ulteriormente contribuito a sostenere il prezzo della materia prima. Il mercato, sul fronte tassi Usa, sconta sempre una serie di riduzioni fino a 100 punti base da qui a fine anno, sebbene il forte comunicato sulle vendite al dettaglio abbia spinto gli analisti a ridurre le probabilità di un taglio così importante, spostandosi su più probabili 50 punti base. UK, RIPRESA IN VISTA? Le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono aumentate dello 0,5% mese su mese a luglio 2024, dopo un calo rivisto al ribasso dello 0,9% a giugno e in linea con le aspettative del mercato. Le vendite nei negozi non alimentari sono aumentate dell'1,4%, mentre il commercio al dettaglio è aumentato dello 0,7%, principalmente a causa di una ripresa da parte di rivenditori come mercati, distributori automatici e vendite porta a porta. Al contrario, il commercio nei negozi alimentari è rimasto invariato, mentre le vendite di carburante per auto sono diminuite dell'1,9% dopo un precedente aumento del 2,2%. Considerando i tre mesi fino a luglio, il commercio al dettaglio è aumentato dell'1,1%. Su base annua, le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1,4%, riprendendosi da un calo rivisto dello 0,3% nel periodo precedente e corrispondendo alle stime di mercato. AUSTRALIA, ANCORA TASSI FERMI Il dollaro australiano si è mantenuto sopra i 0,6600 dollari, marciando verso i massimi delle ultime tre settimane, dopo le parole del Governatore della Reserve Bank of Australia Michelle Bullock, la quale ha affermato che, nonostante i segnali di allentamento dell'inflazione, è ancora "prematuro" considerare un taglio dei tassi di interesse. L’inflazione rimane troppo alta e non si prevede che tornerà all'obiettivo del 2-3% della banca centrale prima della fine dell'anno prossimo. La scorsa settimana, la RBA ha mantenuto i tassi invariati al 4,35% per la sesta riunione consecutiva in un contesto di economia resiliente e persistenti rischi inflazionistici. Questa posizione è in contrasto con altre importanti banche centrali, tra cui la Reserve Bank of New Zealand che ha sorpreso i mercati con un taglio dei tassi di 25 punti base ad agosto. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades7
Setup ribassista su AussieIn questa analisi su FX:AUDUSD ci troviamo di fronte a un setup di vendita ben definito, che offre una grande opportunità di trading short su giornaliero. Ci sono due possibili punti di ingresso. Uno più conservativo l'altro più aggressivo. Risk Reward interessante, superiore all'unità TP Parziale: 0,65506 dove dimezzeremo l'esposizione e sposteremo SL a BE. TP Finale: 0,65071 corrispondente al minimo della candela rialzista di qualche giorno fa. SL ben posizionato a 0,66053. Rischiamo 1% del nostro conto.Shortdi LeonardoFranciAggiornato 0
AUD/USD: analisi di un cuneo all'interno di un cuneoL'analisi multi-timeframe è un’efficace tecnica che fornisce contesto e chiarezza all'analisi dell'andamento dei prezzi. Oggi, esaminiamo la coppia AUD/USD, che sta dando luogo a un pattern a cuneo su due timeframe. I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK. Insight sui grafici giornalieri Il grafico giornaliero di AUD/USD rivela un equilibrio che si protrae da un mese. A seguito di un rally dai minimi toccati ad aprile, AUD/USD ha incontrato resistenza ai massimi di marzo, il che ha portato all’emergere di un range laterale irregolare. Questo range sta dando vita a un pattern a cuneo, con i prezzi incanalati tra i massimi di swing più bassi e il supporto VWAP ancorato ai minimi di aprile. Grafico giornaliero a candele di AUD/USD I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri. Contesto dei grafici settimanali Il grafico settimanale aggiunge spessore alla nostra analisi. Evidenzia un trend pluriennale al ribasso, con il mercato incanalato tra i massimi di swing più bassi e i minimi di swing più alti, fino a formare un più ampio pattern a cuneo. Grafico settimanale a candele di AUD/USD I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri. Integrazione dei pattern per una visione onnicomprensiva Sovrapponendo i grafici giornalieri e quelli settimanali, si può notare che il pattern giornaliero a cuneo sta prendendo forma in prossimità della parte superiore del cuneo settimanale. Ciò potrebbe creare una “zona di vendita” che fonde pattern di prezzo su più timeframe. Grafico giornaliero a candele di AUD/USD I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri. Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing. I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.di Capitalcom2
Tecnologici in ribassoAncora una seduta negativa per i tecnologici con l'S&P 500 che ha chiuso in ribasso dello 0,3%, mentre il Nasdaq ha perso l'1,1%. Il Dow Jones, per contro ha guadagnato 260 punti. I mercati si stanno preparando ai dati chiave sull’inflazione PCE e ai commenti di diversi funzionari della Fed previsti questa settimana per valutare le prospettive di politica monetaria, come ormai succede in ogni ottava. Il settore energetico ha sovraperformato, mentre il settore tecnologico ha subito la correzione dell’Ai, con Nvidia a -6,7%, in calo per la terza seduta consecutiva. Anche Microsoft ha chiuso in rosso, mentre Apple e Meta sono salite in controtendenza. VALUTE, RECUPERO DELL’EURO Recupero interessante delle valute contro dollaro, in particolar modo euro e sterlina, che hanno toccato massimi a 1.0748 da 1.0695 di inizio sessione, e 1.2700 da 1.2640 rispettivamente. Ma anche le oceaniche sono salite sopra 0.6650 e 0.6110 mentre il UsdJpy in mattinata era sceso 100 pips, facendo pensare alla BoJ, per poi ritornare pero’ a 159.60 con un movimento che ha smentito l’ipotesi di intervento della banca centrale giapponese. Stamani troviamo il biglietto verde leggermente più basso ancora, circa 10 20 pips rispetto a ieri sera, in una seduta che non vedrà la pubblicazione di dati significativi nel vecchio continente. Secondo un rapporto della Reuters, il capo del gabinetto giapponese, Yoshimasa Hayashi, ha dichiarato martedì che le autorità risponderebbero adeguatamente all'eccessiva volatilità valutaria. Questo nuovo avvertimento arriva mentre lo yen giapponese si è avvicinato al livello chiave di 160. Sempre con riferimento alle aspettative sui tassi secondo il FedWatch Tool del CME, gli investitori scontano una probabilità del 67,7% di un taglio dei tassi della Fed a settembre, rispetto al 61,5% della settimana precedente. IFO TEDESCO IN CALO L’indicatore Ifo Business per la Germania è inaspettatamente sceso a 88,6 a giugno 2024 da 89,3 a maggio, al di sotto delle previsioni di 89,7. L'indicatore delle aspettative è sceso a 89 da 90,4 mentre le prospettive attuali si sono stabilizzate a 88,3. I dati hanno mostrato che il sentiment delle aziende è peggiorato e che l’economia tedesca ha difficoltà a superare la stagnazione. Nel settore manifatturiero, il clima economico è peggiorato dopo tre rialzi consecutivi. Il sentiment delle imprese è peggiorato, mentre i fornitori di servizi hanno vedono per contro un futuro più roseo, così come i costruttori che mostrano aspettative meno pessimistiche. IL PETROLIO TIENE I GUADAGNI I futures del greggio WTI si sono rimasti a ridosso degli 82 dollari al barile, attestandosi ai livelli più alti degli ultimi due mesi, poiché i rischi geopolitici in Europa orientale e Medio Oriente hanno continuato a sostenerne i prezzi. Sul fronte geopolitico ieri fonti Ucraine hanno parlato di attacchi a 30 impianti russi di stoccaggio , mentre la stessa Russia ha accusato gli Stati Uniti di un attacco missilistico ucraino sulla Crimea occupata e ha messo in guardia sulle conseguenze non specificate. L’UE ha inoltre imposto sanzioni a più di due dozzine di navi che trasportavano petrolio russo e ha emesso il divieto di ricaricare gas naturale liquefatto (GNL) russo nell’UE per la spedizione verso altri paesi. Tutto ciò riduce l’offerte e alimenta tensioni sulla domanda, mantenendo il prezzo del petrolio sopra quota 80, almeno per ora. Tecnicamente sono da osservare target possibili in are 88.00. AUSTRALIA, SALE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI L'indice australiano della fiducia dei consumatori del Westpac-Melbourne Institute è aumentato dell'1,7% su base mensile, raggiungendo il massimo di 3 mesi a 83,6 a giugno 2024, passando dal calo dello 0,3% di maggio. Pur segnando il primo aumento in quattro mesi e il dato più alto da febbraio, l’ultimo risultato è rimasto lontano dal livello neutrale di 100 poiché le misure di sostegno fiscale non sono state sufficienti ad alleviare le preoccupazioni sull’elevata inflazione e sugli elevati tassi di interesse. AudUsd in ripresa, a ridosso delle resistenze chiave a 0.6670 80. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. 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AUDUSD - D - LONGAUDUSD - D - LONG - R. FIBO LUNGO PERIODO al rialzo, tenuta supporto dinamico.Longdi RICANDAVFOREXAggiornato 0
AUDUSD LONG H4Trend medio periodo rialzista con massimi e minimi crescenti, rimbalzo precedente supporto a (0.66), long/due operazione, 1 RR 0.5 %, contemporaneamente la seconda a BE, eventualmente venisse raggiunto questo primo parziale profitto. di RICANDAVFOREXAggiornato 1
Short AUD/USDFine ritracciamento, Inefficienza di Mercato al livello -0.23, perfetto per uno ShortShortdi rocco_curcio1
Fed sempre falco sui tassiIn una giornata priva di grandi spunti, specialmente nel vecchio continente, chiuso per la festività della Pentecoste in Francia e Germania, il mercato, per muoversi, ha dovuto attendere l’arrivo degli americani e soprattutto le dichiarazioni dei banchieri centrali della Fed, che si sono alternati in interventi con riferimento ai tassi di interesse. Bostic, Presidente della Fed di Atlanta, ha detto che i tassi di interesse americani potrebbero fermarsi su questi livelli per lungo tempo, in un quadro paragonabile agli anni ’90, e ha ammesso che forse la Fed potrebbe fermarsi ad un solo ribasso del costo del denaro nel 2024. Il Vicepresidente Barr, sempre della Fed di Atlanta, ha affermato che i dati sull’inflazione del primo trimestre sono stati deludenti, ovvero troppo alti per permettere una riduzione del costo del denaro. Di fronte a dichiarazioni del genere ci saremmo attesi, un cambiamento delle price action, specialmente sull’equity che invece, continua a salire e a far registrare nuovi massimi come se non ci fosse un domani. Chi è short di borsa, ovviamente, non se la sta passando troppo bene, visti i continui e persistenti rialzi, pur di fronte a dati macro oggettivamente in peggioramento, va ricordato, ma non sufficienti ad abbattere una domanda che ancora sostiene l’inflazione. Ed è l’inflazione che la Fed sta osservando, quasi ignorando i dati sul mercato del lavoro che stanno peggiorando, oppure produzione industriale e manifatturiera in rallentamento, o ancora i PMI e gli ISM del mese scorso, in calo. Wall Street, passateci il termine, “se ne frega” e continua ad arrampicarsi lentamente ma costantemente verso nuovi massimi. Il Dow Jones, consolida a ridosso dei 40 mila punti, mentre il Nasdaq ha fatto registrare un +0.80% e l’S&P lo 0.40%. E chi potrebbe fermarli se non la Fed che ci pare l’unica in grado di rallentarne una corsa che pare (sembra) una super bolla, ma che invece, per ora, è la realtà dei fatti, con buona pace degli short? ORO, NUOVI MASSIMI DI SEMPRE Lunedì l’oro è salito a 2.440 dollari l’oncia, raggiungendo un nuovo record, spinto dal crescente ottimismo (per certi versi inspiegabile date le considerazioni espresse da Bostic e Barr della Fed) sul fatto che la banca centrale Usa taglierà presto i tassi di interesse, oltre che dall’aumento della domanda di beni rifugio in un contesto di potenziale escalation delle tensioni geopolitiche. Il presidente iraniano Ebrahim Raisi è deceduto in un incidente in elicottero, aumentando l'incertezza politica in Medio Oriente. Allo stesso tempo, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha rinviato un viaggio in Giappone a causa della salute del re Salman. La scorsa settimana, i dati che mostravano segnali di rallentamento dell’inflazione al consumo negli Stati Uniti e di stallo delle vendite al dettaglio, hanno dato alla Fed più margine di manovra per avviare un allentamento monetario. I mercati stanno già scommettendo che la prima riduzione avverrà a settembre, nonostante ancora i rappresentanti di politica monetaria sembrino di tutt’altro avviso. VALUTE Mercato valutario in fase laterale, incapace per ora di spingere il dollaro al ribasso, in quanto le dichiarazioni dei banchieri Usa, sembrano ridare fiato al dollaro asset rifugio in una seduta in cui il risk off è sembrato leggermente riemergere. EurUsd sui primi supporti di 1.0850 mentre il Cable rimane a 1.2715, sostenuto dalla pressione ribassista di EurGbp che punta ancora al supporto di 0.8500. UsdJpy sempre forte dopo aver sfondato anche quota 156, e senza che la BoJ si faccia minimamente sentire. Poche novità sui cross in un mercato che li vede demoltiplicare una volatilità già di per sé, molto bassa anche sui cambi originali. Nella notte sono uscite le minute della RBA che aveva lasciato, come ricorderete, i tassi invariati al 4.35%. Nello statement si legge che nonostante la pressione dei costi si sia allentata, il ritmo di discesa dei prezzi è stato più lento del previsto, a causa della persistente inflazione dei servizi. Secondariamente vi sono ritardi nella trasmissione della politica monetaria, il che costringe la RBA a rimanere falco sui tassi. Aud che sta correggendo verso 0.6600 dopo aver toccato 0.6700, anche se il trend rimane positivo, almeno per ora. PETROLIO Lunedì i future del greggio WTI sono rimasti sotto gli 80 dollari al barile, a causa delle tensioni geopolitiche in corso in Medio Oriente. Nonostante le questioni mediorientali però, e i fatti accaduti in Iran, non vi sono segnali immediati di interruzioni della fornitura di petrolio. Gli investitori stanno osservando attentamente l'imminente incontro dell'OPEC del 1° giugno per un potenziale prolungamento dei tagli alla produzione. Inoltre, eventi recenti come gli attacchi dell’Ucraina alle raffinerie russe e l’attacco missilistico degli Houthi su una petroliera diretta in Cina nel nel Mar Rosso hanno aggravato l’incertezza del mercato. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades5
Possibile short AUD USDCi troviamo su un triplo massimo, importante configurazione ribassista che sta a significare le forte presenza di venditori in quel area . Stop loss abbastanza ampio per un eventuale falsa rottura.Shortdi GiuseppePisciuneri0
AUDUSD Set UpSu siamo in chiusura del primo Tracy di un semestrale T+4, ho identificato due zone di possibili set up: la prima poco sotto il 50% del dealing range creato con la partenza del primo sotto ciclo subito a ridosso di un livello di liquidità e imbalance la seconda in zona discount tra i livelli chiave 0,786 e 0,886 Il semestrale in partenza è il secondo del secondo annuale del biennale.Longdi DarjoDeMarco1
AUDUSD Chiusura primo Tracy del nuovo semestraleAnalisi su possibile ingresso long a chiusura del primo settimanale del semestrale in partenza, identificate due zone di possibile reazione: una leggermente più alta subito sotto liqudiità a chiusura imbalance e l'altra in zona discount che sicuramente darebbe più forza al set up.Long01:51di DarjoDeMarco3
AUD/USD LongNella quarta settimana di Aprile questo cross ha interrotto la sua tendenza ribassista, dovuta al doppio massimo creato in precedenza. Nella realizzazione del pattern il prezzo ha completato l'ultimo impulso ribassista con grande forza, lasciando una zona di Imbalance che dovrà riempire. Alla fine della sua tendenza ribassista, dopo la rottura della trendline, il prezzo ha iniziato il trend al rialzo, bloccandosi su una zona di Supply, creata nel ritracciamento del pattern. Credo che il prezzo rispondi a questa Supply Zone, approfittandone per creare un ritracciamento, fino alla zona di Demand, costruita nell'impulso rialzista, poco dopo il livello 0.618 di Fibonacci. Propongo di aprire un ordine Long una volta che il prezzo abbia superato la Demand Zone. Per quanto riguarda il Target dell'operazione, terrei in considerazione il livello -0.23 di Fibonacci, che si trova al centro dell' Imbalanced Zone creata nella formazione del Pattern precedente. Posizionerò lo Stop Loss, al di sotto del livello 0.786 di FibonacciLongdi rocco_curcio0
entrata shortPrezzo sul 50 % entrata short ecco i livelli dove andrò a operare 0.89277 entrata a mercato SL a 0.89491 primo tp a 0.88741Shortdi voloptions0
Ritorna l'appetito al rischio Terza sessione consecutiva di ripresa per i listini americani, che, approfittando del ritorno dell’appetito al rischio legato a dati peggiori sul fronte dei Pmi (non è un paradosso, perché, di fatto, i dati negativi riavvicinano il taglio dei tassi) hanno mostrato nuovamente i muscoli. L'S&P 500 ha chiuso a +1.2%, il Dow Jones a + 0.7% e il Nasdaq in rialzo dell'1,6%. Servizi di comunicazione, industria e sanità hanno sovraperformato, mentre il settore energetico, per via del calo del prezzo del petrolio, ha invece chiuso in rosso. Sul fronte societario, le azioni di Danaher sono aumentate di circa il 6,5% dopo che la società ha battuto sia gli utili che i ricavi. UPS è cresciuta di quasi il 2,1% anch’essa dopo aver segnalato utili più alti delle attese. General Motors è balzata del 2,8% dopo la ripresa degli utili e le prospettive di profitto migliorate. PepsiCo, tuttavia, è scesa del 2,2% poiché i suoi risultati sono risultati peggiori del previsto. Il risk on è tornato sulla scena, per via, come già detto dei dati, ma anche per l’allentamento della tensione mediorientale. Anche i rendimenti dei titoli di stato hanno ceduto qualcosa, dopo il rialzo dell’ultima settimana. VALUTE Sui cambi, finalmente è tornato un po’ di sereno con euro, e sterlina alla riscossa sul dollaro mentre lo Jpy è rimasto sui minimi. La Boj sembra che possa essere pronta ad intervenire sopra 155, anche se per ora le uniche conferme giungono da un ex rappresentante della banca centrale giapponese, che ha dichiarato che l’autorità centrale è pronta a mettere mano al portafoglio se lo Jpy si indebolisse ancora. EurUsd sopra quota 1.0700 con resistenze di breve poste a 1.0725 30 area, mentre il Cable è tornato a 1.2460, con possibili obiettivi di breve a 1.2500. Oceaniche in recupero con AudUsd a ridosso di 0.6500 mentre NzdUsd è tornato a 0.5950. EurChf a 0.9760, non lontano dai massimi di inizio aprile a 0.9850, mentre UsdChf per ora tiene 0.9100. Interessante UsdCad che da 1.3850 è sceso 200 pips e punta decisamente a 1.3525 area. Cross neutri e poco mossi, in un mercato quasi perfettamente dollaro centrico eccezion fatta per i cambi contro Jpy. MIGLIORANO I PMI EUROPEI L’indice PMI composito dell’Eurozona è salito a 51,4 nell’aprile 2024, rispetto al 50,3 del mese precedente, al di sopra del consensus di 50,8. L’ultima lettura segnala un secondo mese consecutivo di aumento della produzione, il più rapido da maggio 2023, con il settore dei servizi che ha realizzato il risultato migliore rispetto all’ultimo anno. Per contro, la produzione manifatturiera ha continuato a contrarsi, anche se meno delle pubblicazioni precedenti. A livello di stati, la Germania è tornata a crescere, ponendo fine a un periodo di contrazione durato nove mesi, mentre la Francia ha registrato il ritmo più debole di calo della produzione in 11 mesi. L’afflusso di nuovi ordini è rimasto sotto pressione a causa del forte calo della domanda industriale, mentre i livelli occupazionali sono aumentati maggiormente dallo scorso giugno. Guardando al futuro, le aspettative delle imprese sui prossimi 12 mesi si sono leggermente raffreddate rispetto a marzo, ma sono state le seconde più alte registrate negli ultimi 14 mesi. PMI USA IN CALO L’S&P Composite PMI americano è sceso a 50,9 nell’aprile 2024 da 52,1 del mese precedente, segnalando solo una leggera espansione nel settore privato del paese, che è stata la più debole da dicembre. L’attività è aumentata meno sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi, con tassi di crescita in calo rispettivamente ai minimi di tre e cinque mesi. Gli afflussi di nuovi ordini sono diminuiti per la prima volta in sei mesi e l’occupazione è diminuita per la prima volta da giugno 2020 in un contesto di segnali di debolezza della domanda dovuti a tassi di interesse elevati e pressioni inflazionistiche che gravano sulla domanda. Infine, il sentiment delle imprese è sceso ai minimi di cinque mesi. Non sappiamo se questo dato sia in grado di far cambiare nuovamente idea alla Fed, ma effettivamente se dagli Usa cominciassero ad uscire dati che risentono dei tassi alti, la Fed non potrebbe non tenerne conto. INFLAZIONE IN CALO IN AUSTRALIA Il tasso di inflazione scende in Australia al +3,6% su base annua nel primo trimestre del 2024, in calo rispetto al +4,1% del periodo precedente ma superiore alle aspettative del mercato di +3,4%. Si tratta del dato più basso dal quarto trimestre del 2021, poiché l’inflazione dei beni è diminuita per il sesto trimestre consecutivo e l’inflazione dei servizi è rallentata per il terzo trimestre consecutivo. In particolare, l’inflazione è scesa per la maggior parte dei componenti: alimentari, alcol e tabacco, sanità, trasporti e comunicazione. Nel frattempo, sono rimbalzati i prezzi dell'abbigliamento e arredamento oltre che dei servizi per la casa. Il dollaro australiano è salito, tornando a 0.6530, per effetto del dato superiore al consensus. Resistenza chiave a 0.6550. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades3
Equity, si riparte?Lunedì le azioni statunitensi hanno registrato un leggero rimbalzo, con i principali listini in rialzo, mentre le tensioni in Medio Oriente sembrano allentarsi e gli operatori sono pronti per una settimana ricca di utili aziendali e dati economici chiave. Microsoft, Meta, Alphabet, Tesla e American Airlines pubblicheranno le trimestrali, mentre sul fronte dati, l’attenzione sarà rivolta ai dati sulla crescita del PIL statunitense e ai dati sull’inflazione PCE. Il Dow Jones ha chiuso con un +0.67%, mentre il Nasdaq ha fatto registrare un +1.02% e l’S&P500 +0.87%. Hanno chiuso in verde anche gli indici europei e asiatici in una sessione caratterizzata dall’appetito al rischio. L’indice Vix è tornato sotto quota 17, mentre il decennale Usa, dopo aver toccato un rendimento del 4.66%, ha ripiegato nel breve termine a 4.61%. VALUTE Sul valutario persiste la debolezza dello Jpy, incapace di reagire in assenza di interventi a sostegno, che siano verbali, o diretti sul mercato, attraverso acquisti di Jpy e vendita di dollari. Il biglietto verde resta forte, in un contesto in cui il biglietto verde è appetibile come asset rifugio nonostante il risk off nelle ultime ore sia in calo. La quota di 155.00 è assai vicino ma per ora non è stata sfidata dalla speculazione perché ci sono voci di possibili interventi sopra tale soglia. Più il tempo passa, maggiore è però la probabilità che venga testata e poi si vedrà se la Boj interverrà oppure no. Ma il dollaro schiaccia anche la sterlina in seguito all’aumento di probabilità che la Boe possa tagliare i tassi ad agosto. Cable che dopo aver testato 1.2300 ha corretto una cinquantina di pips, anche se gli obiettivi possono essere ricondotti a 1.2200 e 1.2080. L’EurUsd tiene meglio con i prezzi sopra 1.0630 per cui il movimento più importante lo ha fatto l’Eurgbp, che ha rotto prepotentemente quota 0.8600 e ha raggiunto massimi in area 0.8644, anche se gli obiettivi sembrano più alti, almeno in area 0. 8760.Venendo alle oceaniche, le troviamo sempre ai livelli delle ultime 3 4 sedute con AudUsd in area 0.6450 e NzdUsd a 0.5915. Pochi movimenti, anche se dimostrano di tenere bene. Poche novità sui cross a parte, come già detto, EurGbp e i cross contro valuta britannica. TREASURIES, RENDIMENTI ANCORA IN SALITA Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito fino al 4,66% in apertura di settimana, avvicinandosi nuovamente ai massimi di novembre, mentre analisti e investitori attendono con interesse i dati economici chiave per valutare la forza dell'economia americana, per aggiustare le previsioni sul taglio dei tassi di interesse. Allo stesso tempo, la domanda di beni rifugio è diminuita a seguito della riduzione delle tensioni tra Iran e Israele. Sul fronte dei dati, i dati sulla crescita del PIL, l’inflazione PCE e i PMI globali di S&P saranno al centro dell’attenzione, in vista della decisione di politica monetaria del FOMC della prossima settimana. La probabilità di un taglio dei tassi a settembre è attualmente pari a circa il 65%. GIAPPONE, PMI MANIFATTURIERO IN RIPRESA Il Japan Manufacturing PMI è salito a 49,9 ad aprile, dal 48,2 del mese precedente, al di sopra delle previsioni di mercato di 48, segnalando una stabilizzazione, come hanno mostrato i dati preliminari. È stato l'undicesimo mese consecutivo di contrazione dell'attività industriale, ma il ribasso meno importante di tutta la sequenza, poiché sia la produzione che i nuovi ordini sono diminuiti meno in dieci mesi. L’occupazione è cresciuta più rapidamente, aumentando per il secondo mese consecutivo, mentre la domanda è tornata a crescere. Sul fronte dei prezzi, l'inflazione dei costi ha subito un'accelerazione, determinando un aumento dei prezzi medi di vendita al tasso più rapido degli ultimi nove mesi. Infine, il sentiment delle imprese è migliorato. PETROLIO IN CALO Lunedì i futures del greggio WTI sono scesi sotto gli 81 dollari al barile, scivolando ai minimi di quattro settimane in concomitanza con l’allentamento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, in seguito alle dichiarazioni dei vertici Iraniani che hanno minimizzato gli apparenti attacchi di Israele sul suo territorio, e dopo che hanno comunque affermato che non intendono rispondere. Tuttavia, gli investitori hanno continuato a monitorare la situazione nella regione poiché l’Iran è il terzo produttore dell’OPEC che esporta la maggior parte del suo petrolio in Cina e in altri paesi al di fuori del sistema statunitense. Nel frattempo, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un pacchetto di aiuti per Ucraina e Israele che include potenziali sanzioni contro l’Iran e la sua produzione petrolifera. Dal lato della domanda, le incertezze economiche globali e i timori che la Federal Reserve americana manterrà i tassi di interesse più alti per un periodo più lungo hanno pesato sulle prospettive. Gli ultimi dati hanno anche mostrato che le scorte di greggio statunitense sono aumentate di 2,7 milioni di barili, quasi il doppio dell'aumento di 1,4 milioni di barili previsto dagli analisti. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades3
AUDUSDPossibilità di andare LONG su AUDUSD raggiunta questa area dei 0.6457,target sopra i 0.6480Longdi SecretTrader20002
Aud/Usd: Fallito il tentativo rialzistaBuongiorno a tutti, eccomi qui come sempre per il consueto appuntamento del fine settimana. Il cambio, di cui la scorsa settimana avevo discusso per possibili conferme long, negli ultimi giorni ha creato un'ottima price action che ha fallito la precedente view. Si è creato infatti su weekly chart un D.M.L.C. con close al di sotto del livello di range stretto ovvero 0.6500. Il dollaro USA è stato comprato contro ogni divisa principale e anche sul cambio in oggetto si è visto tutto ciò. Non si sono create conferme long durante i giorni scorsi e ciò che farò la prossima settimana sarà ricercare dinamiche short su daily time frame per entrare sell su aussie. La zona interessante dove attendere queste conferme passa tra 0,6450 e 0,6500 mentre i due target principali sono area 0,6380, 0,6300 e infine area 0,6200. Il fallimento della mia idea invece avverrebbe su ritorni al di sopra di zona 0,6700. Come sempre, se il daily chart non darà conferme di price action in linea con il mio metodo non farò nulla a livello operativo. Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!di ArduinoSchenato17
AUDUSDEntrati in questa zona si può entrare LONG su AUDUSD, con target almeno i 0.6540Longdi SecretTrader20002