AUDUSD LONG H4Trend medio periodo rialzista con massimi e minimi crescenti, rimbalzo precedente supporto a (0.66), long/due operazione, 1 RR 0.5 %, contemporaneamente la seconda a BE, eventualmente venisse raggiunto questo primo parziale profitto. di RICANDAVFOREXAggiornato 1
Short AUD/USDFine ritracciamento, Inefficienza di Mercato al livello -0.23, perfetto per uno ShortShortdi rocco_curcio1
Fed sempre falco sui tassiIn una giornata priva di grandi spunti, specialmente nel vecchio continente, chiuso per la festività della Pentecoste in Francia e Germania, il mercato, per muoversi, ha dovuto attendere l’arrivo degli americani e soprattutto le dichiarazioni dei banchieri centrali della Fed, che si sono alternati in interventi con riferimento ai tassi di interesse. Bostic, Presidente della Fed di Atlanta, ha detto che i tassi di interesse americani potrebbero fermarsi su questi livelli per lungo tempo, in un quadro paragonabile agli anni ’90, e ha ammesso che forse la Fed potrebbe fermarsi ad un solo ribasso del costo del denaro nel 2024. Il Vicepresidente Barr, sempre della Fed di Atlanta, ha affermato che i dati sull’inflazione del primo trimestre sono stati deludenti, ovvero troppo alti per permettere una riduzione del costo del denaro. Di fronte a dichiarazioni del genere ci saremmo attesi, un cambiamento delle price action, specialmente sull’equity che invece, continua a salire e a far registrare nuovi massimi come se non ci fosse un domani. Chi è short di borsa, ovviamente, non se la sta passando troppo bene, visti i continui e persistenti rialzi, pur di fronte a dati macro oggettivamente in peggioramento, va ricordato, ma non sufficienti ad abbattere una domanda che ancora sostiene l’inflazione. Ed è l’inflazione che la Fed sta osservando, quasi ignorando i dati sul mercato del lavoro che stanno peggiorando, oppure produzione industriale e manifatturiera in rallentamento, o ancora i PMI e gli ISM del mese scorso, in calo. Wall Street, passateci il termine, “se ne frega” e continua ad arrampicarsi lentamente ma costantemente verso nuovi massimi. Il Dow Jones, consolida a ridosso dei 40 mila punti, mentre il Nasdaq ha fatto registrare un +0.80% e l’S&P lo 0.40%. E chi potrebbe fermarli se non la Fed che ci pare l’unica in grado di rallentarne una corsa che pare (sembra) una super bolla, ma che invece, per ora, è la realtà dei fatti, con buona pace degli short? ORO, NUOVI MASSIMI DI SEMPRE Lunedì l’oro è salito a 2.440 dollari l’oncia, raggiungendo un nuovo record, spinto dal crescente ottimismo (per certi versi inspiegabile date le considerazioni espresse da Bostic e Barr della Fed) sul fatto che la banca centrale Usa taglierà presto i tassi di interesse, oltre che dall’aumento della domanda di beni rifugio in un contesto di potenziale escalation delle tensioni geopolitiche. Il presidente iraniano Ebrahim Raisi è deceduto in un incidente in elicottero, aumentando l'incertezza politica in Medio Oriente. Allo stesso tempo, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha rinviato un viaggio in Giappone a causa della salute del re Salman. La scorsa settimana, i dati che mostravano segnali di rallentamento dell’inflazione al consumo negli Stati Uniti e di stallo delle vendite al dettaglio, hanno dato alla Fed più margine di manovra per avviare un allentamento monetario. I mercati stanno già scommettendo che la prima riduzione avverrà a settembre, nonostante ancora i rappresentanti di politica monetaria sembrino di tutt’altro avviso. VALUTE Mercato valutario in fase laterale, incapace per ora di spingere il dollaro al ribasso, in quanto le dichiarazioni dei banchieri Usa, sembrano ridare fiato al dollaro asset rifugio in una seduta in cui il risk off è sembrato leggermente riemergere. EurUsd sui primi supporti di 1.0850 mentre il Cable rimane a 1.2715, sostenuto dalla pressione ribassista di EurGbp che punta ancora al supporto di 0.8500. UsdJpy sempre forte dopo aver sfondato anche quota 156, e senza che la BoJ si faccia minimamente sentire. Poche novità sui cross in un mercato che li vede demoltiplicare una volatilità già di per sé, molto bassa anche sui cambi originali. Nella notte sono uscite le minute della RBA che aveva lasciato, come ricorderete, i tassi invariati al 4.35%. Nello statement si legge che nonostante la pressione dei costi si sia allentata, il ritmo di discesa dei prezzi è stato più lento del previsto, a causa della persistente inflazione dei servizi. Secondariamente vi sono ritardi nella trasmissione della politica monetaria, il che costringe la RBA a rimanere falco sui tassi. Aud che sta correggendo verso 0.6600 dopo aver toccato 0.6700, anche se il trend rimane positivo, almeno per ora. PETROLIO Lunedì i future del greggio WTI sono rimasti sotto gli 80 dollari al barile, a causa delle tensioni geopolitiche in corso in Medio Oriente. Nonostante le questioni mediorientali però, e i fatti accaduti in Iran, non vi sono segnali immediati di interruzioni della fornitura di petrolio. Gli investitori stanno osservando attentamente l'imminente incontro dell'OPEC del 1° giugno per un potenziale prolungamento dei tagli alla produzione. Inoltre, eventi recenti come gli attacchi dell’Ucraina alle raffinerie russe e l’attacco missilistico degli Houthi su una petroliera diretta in Cina nel nel Mar Rosso hanno aggravato l’incertezza del mercato. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades5
Possibile short AUD USDCi troviamo su un triplo massimo, importante configurazione ribassista che sta a significare le forte presenza di venditori in quel area . Stop loss abbastanza ampio per un eventuale falsa rottura.Shortdi GiuseppePisciuneri0
AUDUSD Set UpSu siamo in chiusura del primo Tracy di un semestrale T+4, ho identificato due zone di possibili set up: la prima poco sotto il 50% del dealing range creato con la partenza del primo sotto ciclo subito a ridosso di un livello di liquidità e imbalance la seconda in zona discount tra i livelli chiave 0,786 e 0,886 Il semestrale in partenza è il secondo del secondo annuale del biennale.Longdi DarjoDeMarco1
AUDUSD Chiusura primo Tracy del nuovo semestraleAnalisi su possibile ingresso long a chiusura del primo settimanale del semestrale in partenza, identificate due zone di possibile reazione: una leggermente più alta subito sotto liqudiità a chiusura imbalance e l'altra in zona discount che sicuramente darebbe più forza al set up.Long01:51di DarjoDeMarco3
AUD/USD LongNella quarta settimana di Aprile questo cross ha interrotto la sua tendenza ribassista, dovuta al doppio massimo creato in precedenza. Nella realizzazione del pattern il prezzo ha completato l'ultimo impulso ribassista con grande forza, lasciando una zona di Imbalance che dovrà riempire. Alla fine della sua tendenza ribassista, dopo la rottura della trendline, il prezzo ha iniziato il trend al rialzo, bloccandosi su una zona di Supply, creata nel ritracciamento del pattern. Credo che il prezzo rispondi a questa Supply Zone, approfittandone per creare un ritracciamento, fino alla zona di Demand, costruita nell'impulso rialzista, poco dopo il livello 0.618 di Fibonacci. Propongo di aprire un ordine Long una volta che il prezzo abbia superato la Demand Zone. Per quanto riguarda il Target dell'operazione, terrei in considerazione il livello -0.23 di Fibonacci, che si trova al centro dell' Imbalanced Zone creata nella formazione del Pattern precedente. Posizionerò lo Stop Loss, al di sotto del livello 0.786 di FibonacciLongdi rocco_curcio0
entrata shortPrezzo sul 50 % entrata short ecco i livelli dove andrò a operare 0.89277 entrata a mercato SL a 0.89491 primo tp a 0.88741Shortdi voloptions0
Ritorna l'appetito al rischio Terza sessione consecutiva di ripresa per i listini americani, che, approfittando del ritorno dell’appetito al rischio legato a dati peggiori sul fronte dei Pmi (non è un paradosso, perché, di fatto, i dati negativi riavvicinano il taglio dei tassi) hanno mostrato nuovamente i muscoli. L'S&P 500 ha chiuso a +1.2%, il Dow Jones a + 0.7% e il Nasdaq in rialzo dell'1,6%. Servizi di comunicazione, industria e sanità hanno sovraperformato, mentre il settore energetico, per via del calo del prezzo del petrolio, ha invece chiuso in rosso. Sul fronte societario, le azioni di Danaher sono aumentate di circa il 6,5% dopo che la società ha battuto sia gli utili che i ricavi. UPS è cresciuta di quasi il 2,1% anch’essa dopo aver segnalato utili più alti delle attese. General Motors è balzata del 2,8% dopo la ripresa degli utili e le prospettive di profitto migliorate. PepsiCo, tuttavia, è scesa del 2,2% poiché i suoi risultati sono risultati peggiori del previsto. Il risk on è tornato sulla scena, per via, come già detto dei dati, ma anche per l’allentamento della tensione mediorientale. Anche i rendimenti dei titoli di stato hanno ceduto qualcosa, dopo il rialzo dell’ultima settimana. VALUTE Sui cambi, finalmente è tornato un po’ di sereno con euro, e sterlina alla riscossa sul dollaro mentre lo Jpy è rimasto sui minimi. La Boj sembra che possa essere pronta ad intervenire sopra 155, anche se per ora le uniche conferme giungono da un ex rappresentante della banca centrale giapponese, che ha dichiarato che l’autorità centrale è pronta a mettere mano al portafoglio se lo Jpy si indebolisse ancora. EurUsd sopra quota 1.0700 con resistenze di breve poste a 1.0725 30 area, mentre il Cable è tornato a 1.2460, con possibili obiettivi di breve a 1.2500. Oceaniche in recupero con AudUsd a ridosso di 0.6500 mentre NzdUsd è tornato a 0.5950. EurChf a 0.9760, non lontano dai massimi di inizio aprile a 0.9850, mentre UsdChf per ora tiene 0.9100. Interessante UsdCad che da 1.3850 è sceso 200 pips e punta decisamente a 1.3525 area. Cross neutri e poco mossi, in un mercato quasi perfettamente dollaro centrico eccezion fatta per i cambi contro Jpy. MIGLIORANO I PMI EUROPEI L’indice PMI composito dell’Eurozona è salito a 51,4 nell’aprile 2024, rispetto al 50,3 del mese precedente, al di sopra del consensus di 50,8. L’ultima lettura segnala un secondo mese consecutivo di aumento della produzione, il più rapido da maggio 2023, con il settore dei servizi che ha realizzato il risultato migliore rispetto all’ultimo anno. Per contro, la produzione manifatturiera ha continuato a contrarsi, anche se meno delle pubblicazioni precedenti. A livello di stati, la Germania è tornata a crescere, ponendo fine a un periodo di contrazione durato nove mesi, mentre la Francia ha registrato il ritmo più debole di calo della produzione in 11 mesi. L’afflusso di nuovi ordini è rimasto sotto pressione a causa del forte calo della domanda industriale, mentre i livelli occupazionali sono aumentati maggiormente dallo scorso giugno. Guardando al futuro, le aspettative delle imprese sui prossimi 12 mesi si sono leggermente raffreddate rispetto a marzo, ma sono state le seconde più alte registrate negli ultimi 14 mesi. PMI USA IN CALO L’S&P Composite PMI americano è sceso a 50,9 nell’aprile 2024 da 52,1 del mese precedente, segnalando solo una leggera espansione nel settore privato del paese, che è stata la più debole da dicembre. L’attività è aumentata meno sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi, con tassi di crescita in calo rispettivamente ai minimi di tre e cinque mesi. Gli afflussi di nuovi ordini sono diminuiti per la prima volta in sei mesi e l’occupazione è diminuita per la prima volta da giugno 2020 in un contesto di segnali di debolezza della domanda dovuti a tassi di interesse elevati e pressioni inflazionistiche che gravano sulla domanda. Infine, il sentiment delle imprese è sceso ai minimi di cinque mesi. Non sappiamo se questo dato sia in grado di far cambiare nuovamente idea alla Fed, ma effettivamente se dagli Usa cominciassero ad uscire dati che risentono dei tassi alti, la Fed non potrebbe non tenerne conto. INFLAZIONE IN CALO IN AUSTRALIA Il tasso di inflazione scende in Australia al +3,6% su base annua nel primo trimestre del 2024, in calo rispetto al +4,1% del periodo precedente ma superiore alle aspettative del mercato di +3,4%. Si tratta del dato più basso dal quarto trimestre del 2021, poiché l’inflazione dei beni è diminuita per il sesto trimestre consecutivo e l’inflazione dei servizi è rallentata per il terzo trimestre consecutivo. In particolare, l’inflazione è scesa per la maggior parte dei componenti: alimentari, alcol e tabacco, sanità, trasporti e comunicazione. Nel frattempo, sono rimbalzati i prezzi dell'abbigliamento e arredamento oltre che dei servizi per la casa. Il dollaro australiano è salito, tornando a 0.6530, per effetto del dato superiore al consensus. Resistenza chiave a 0.6550. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades3
Equity, si riparte?Lunedì le azioni statunitensi hanno registrato un leggero rimbalzo, con i principali listini in rialzo, mentre le tensioni in Medio Oriente sembrano allentarsi e gli operatori sono pronti per una settimana ricca di utili aziendali e dati economici chiave. Microsoft, Meta, Alphabet, Tesla e American Airlines pubblicheranno le trimestrali, mentre sul fronte dati, l’attenzione sarà rivolta ai dati sulla crescita del PIL statunitense e ai dati sull’inflazione PCE. Il Dow Jones ha chiuso con un +0.67%, mentre il Nasdaq ha fatto registrare un +1.02% e l’S&P500 +0.87%. Hanno chiuso in verde anche gli indici europei e asiatici in una sessione caratterizzata dall’appetito al rischio. L’indice Vix è tornato sotto quota 17, mentre il decennale Usa, dopo aver toccato un rendimento del 4.66%, ha ripiegato nel breve termine a 4.61%. VALUTE Sul valutario persiste la debolezza dello Jpy, incapace di reagire in assenza di interventi a sostegno, che siano verbali, o diretti sul mercato, attraverso acquisti di Jpy e vendita di dollari. Il biglietto verde resta forte, in un contesto in cui il biglietto verde è appetibile come asset rifugio nonostante il risk off nelle ultime ore sia in calo. La quota di 155.00 è assai vicino ma per ora non è stata sfidata dalla speculazione perché ci sono voci di possibili interventi sopra tale soglia. Più il tempo passa, maggiore è però la probabilità che venga testata e poi si vedrà se la Boj interverrà oppure no. Ma il dollaro schiaccia anche la sterlina in seguito all’aumento di probabilità che la Boe possa tagliare i tassi ad agosto. Cable che dopo aver testato 1.2300 ha corretto una cinquantina di pips, anche se gli obiettivi possono essere ricondotti a 1.2200 e 1.2080. L’EurUsd tiene meglio con i prezzi sopra 1.0630 per cui il movimento più importante lo ha fatto l’Eurgbp, che ha rotto prepotentemente quota 0.8600 e ha raggiunto massimi in area 0.8644, anche se gli obiettivi sembrano più alti, almeno in area 0. 8760.Venendo alle oceaniche, le troviamo sempre ai livelli delle ultime 3 4 sedute con AudUsd in area 0.6450 e NzdUsd a 0.5915. Pochi movimenti, anche se dimostrano di tenere bene. Poche novità sui cross a parte, come già detto, EurGbp e i cross contro valuta britannica. TREASURIES, RENDIMENTI ANCORA IN SALITA Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito fino al 4,66% in apertura di settimana, avvicinandosi nuovamente ai massimi di novembre, mentre analisti e investitori attendono con interesse i dati economici chiave per valutare la forza dell'economia americana, per aggiustare le previsioni sul taglio dei tassi di interesse. Allo stesso tempo, la domanda di beni rifugio è diminuita a seguito della riduzione delle tensioni tra Iran e Israele. Sul fronte dei dati, i dati sulla crescita del PIL, l’inflazione PCE e i PMI globali di S&P saranno al centro dell’attenzione, in vista della decisione di politica monetaria del FOMC della prossima settimana. La probabilità di un taglio dei tassi a settembre è attualmente pari a circa il 65%. GIAPPONE, PMI MANIFATTURIERO IN RIPRESA Il Japan Manufacturing PMI è salito a 49,9 ad aprile, dal 48,2 del mese precedente, al di sopra delle previsioni di mercato di 48, segnalando una stabilizzazione, come hanno mostrato i dati preliminari. È stato l'undicesimo mese consecutivo di contrazione dell'attività industriale, ma il ribasso meno importante di tutta la sequenza, poiché sia la produzione che i nuovi ordini sono diminuiti meno in dieci mesi. L’occupazione è cresciuta più rapidamente, aumentando per il secondo mese consecutivo, mentre la domanda è tornata a crescere. Sul fronte dei prezzi, l'inflazione dei costi ha subito un'accelerazione, determinando un aumento dei prezzi medi di vendita al tasso più rapido degli ultimi nove mesi. Infine, il sentiment delle imprese è migliorato. PETROLIO IN CALO Lunedì i futures del greggio WTI sono scesi sotto gli 81 dollari al barile, scivolando ai minimi di quattro settimane in concomitanza con l’allentamento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, in seguito alle dichiarazioni dei vertici Iraniani che hanno minimizzato gli apparenti attacchi di Israele sul suo territorio, e dopo che hanno comunque affermato che non intendono rispondere. Tuttavia, gli investitori hanno continuato a monitorare la situazione nella regione poiché l’Iran è il terzo produttore dell’OPEC che esporta la maggior parte del suo petrolio in Cina e in altri paesi al di fuori del sistema statunitense. Nel frattempo, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un pacchetto di aiuti per Ucraina e Israele che include potenziali sanzioni contro l’Iran e la sua produzione petrolifera. Dal lato della domanda, le incertezze economiche globali e i timori che la Federal Reserve americana manterrà i tassi di interesse più alti per un periodo più lungo hanno pesato sulle prospettive. Gli ultimi dati hanno anche mostrato che le scorte di greggio statunitense sono aumentate di 2,7 milioni di barili, quasi il doppio dell'aumento di 1,4 milioni di barili previsto dagli analisti. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades3
AUDUSDPossibilità di andare LONG su AUDUSD raggiunta questa area dei 0.6457,target sopra i 0.6480Longdi SecretTrader20002
Aud/Usd: Fallito il tentativo rialzistaBuongiorno a tutti, eccomi qui come sempre per il consueto appuntamento del fine settimana. Il cambio, di cui la scorsa settimana avevo discusso per possibili conferme long, negli ultimi giorni ha creato un'ottima price action che ha fallito la precedente view. Si è creato infatti su weekly chart un D.M.L.C. con close al di sotto del livello di range stretto ovvero 0.6500. Il dollaro USA è stato comprato contro ogni divisa principale e anche sul cambio in oggetto si è visto tutto ciò. Non si sono create conferme long durante i giorni scorsi e ciò che farò la prossima settimana sarà ricercare dinamiche short su daily time frame per entrare sell su aussie. La zona interessante dove attendere queste conferme passa tra 0,6450 e 0,6500 mentre i due target principali sono area 0,6380, 0,6300 e infine area 0,6200. Il fallimento della mia idea invece avverrebbe su ritorni al di sopra di zona 0,6700. Come sempre, se il daily chart non darà conferme di price action in linea con il mio metodo non farò nulla a livello operativo. Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!Selezione editorialedi ArduinoSchenato17
AUDUSDEntrati in questa zona si può entrare LONG su AUDUSD, con target almeno i 0.6540Longdi SecretTrader20002
Aud/Usd: Possibile strappo long?Buongiorno a tutti, eccomi pronto per vedere insieme a voi il dollaro australiano. Il cambio Aud/Usd infatti ha creato una buona struttura di prezzo nelle ultime settimane portandosi a creare un range stretto tra 0,650 e 0,6630. Negli ultimi giorni la price action d'interesse è un D.M.H.C. su weekly chart che fa da "trigger" informativo per tenere aud tra gli asset in osservazione in ottica operativa. Da un punto di vista di trading infatti cercherò conferme su daily/6H (time frame) ovvero dinamiche di prezzo in linea con il mio metodo di lavoro. Un'area importante di breve termine è 0,6540 dove passa anche il pivot mensile: voglio quindi che per una conferma non si abbiano chiusure al di sotto di questa zona. Se dovessero crearsi i giusti input la prima area target è 0,6630 e successivamente 0,6800. Il fallimento della mia view invece si avrebbe con chiusure settimanali al di sotto di area 0,6500. Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e una buon TRADING SIMPLE!Selezione editorialedi ArduinoSchenato3315
Volatilità in ribasso sui mercatiProsegue la fase di congestione dei mercati azionari, in un contesto di calo generalizzato della volatilità. Nella seduta di ieri, il Dow e l'S&P 500 sono scesi rispettivamente dello 0,08% e dello 0,28%, in calo per il terzo giorno consecutivo. Anche il Nasdaq Composite è sceso dello 0,42% per la seconda seduta consecutiva in perdita. Otto degli 11 settori dell'S&P hanno chiuso in ribasso, trascinati dai servizi di pubblica utilità, dall'energia e dalla tecnologia. La sensazione è che siamo di fronte ad un periodo di prese di beneficio sui listini, che sembrano aver perso, come ricordato anche ieri, momentum e impulsività al rialzo. Per quanto riguarda le notizie aziendali, Apple ha perso lo 0,7% poiché le spedizioni di iPhone in Cina sono diminuite di circa il 33% su base annua a febbraio. Al contrario, Tesla ha guadagnato il 2,9% dopo che Elon Musk ha presentato una prova di un mese della sua tecnologia Full Self-Driving per i clienti statunitensi. VALUTE Niente di nuovo da segnalare sul valutario, con le price action sempre nel trading range delle ultime sessioni, ancorato in 30-40 pip di oscillazioni giornaliere. Anche il UsdJpy, che sembrava decisamente più brillante, si è fermato dopo le diverse dichiarazioni dei portavoce e funzionari della BoJ che di fatto ne hanno stoppato il movimento. Siamo sempre a ridosso di 151.80 – 00, peraltro toccato questa notte, il massimo degli ultimi 34 anni, area che potrebbe rappresentare la “line in the sand” da non oltrepassare per le autorità monetarie di Tokyo. Ma proprio per sincerarsene, il mercato sta provando ad attaccare questi livelli. Sugli altri rapporti di cambio, gli originali, non c’è molto da segnalare, con EurUsd e Cable che hanno perso lo slancio di due giorni orsono e dopo tentativi al rialzo a 1.0860 e 1.2770, sono tornati sui supporti a 1.0830 e 1.2620. Sugli oceanici ribassi di un mezzo punto percentuale per entrambe AudUsd e NzdUsd, mentre il UsdCad è rimasto stabile a ridosso di 1.3590. Franco svizzero che lentamente perde quota contro euro, con un massimo realizzato a 0.9820 mentre rispetto al dollaro, la valuta elvetica ha perso qualcosa, con UsdChf sopra 0.9040. Tutto sommato un equilibrio stabile che necessita di qualche cambiamento nelle politiche monetarie e aspetta i prossimi dati macro. Solo le divergenze di risultati tra le diverse aree potranno riportare volatilità sul forex. AUSTRALIA L’indice dei prezzi al consumo (CPI) in Australia si è attestato al 3,4% a febbraio, invariato rispetto agli ultimi due mesi e inferiore alle aspettative del 3,5%. Tuttavia, si tratta del livello più basso dal novembre 2021, con i prezzi dei prodotti alimentari che sono aumentati meno considerando gli ultimi 25 mesi (3,6% contro 4,4% a gennaio). Prezzi in calo per alcool, tabacco (6,1% contro 6,7%) e comunicazioni (1,7% contro 2,0%). Nel frattempo, l’inflazione è rimasta stabile per l’edilizia abitativa (al 4,6%) e la sanità (al 3,9%). Il dato core, che esclude alimentari ed energia, è aumentato del 3,9% a febbraio, in calo rispetto al 4,1% di gennaio. L'inflazione rimane pertanto ancora di fuori dell'intervallo obiettivo della RBA del 2-3%. Dollaro australiano in leggera ripresa dopo l’uscita del dato, circa lo 0.25% di rialzo a 0.6528. DATI USA I nuovi ordini di beni durevoli negli Stati Uniti sono aumentati dell’1,4% su base mensile nel febbraio 2024, sopra alle aspettative del mercato che avevano previsto un aumento dell’1,1% e in seguito ad un ribasso del 6,9% rivisto a gennaio. Sono aumentati gli ordini di mezzi di trasporto (3,3% contro -18,3%), in particolare gli ordinativi di autoveicoli e componenti (1,8% contro -0,5%). Escludendo i trasporti, i nuovi ordini sono aumentati dello 0,5%. Escludendo la difesa, sono cresciuti del 2,2%. Sul fronte dati la giornata di oggi non ci regala, presumibilmente, volatilità, con pochi dati e non in grado di spostare le price action. Alle 11.30 sono attese le minute della Bank of England, mentre nel pomeriggio l’unico dato degno di nota sarà quello relativo alle scorte di petrolio Usa. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
Possibile short su AUD/USDPresunta falsa rottura del livello di supporto a 0,6628 di AUD/USD. Secondo l'analisi, potrebbe verificarsi un ritorno alla media mobile a 200 periodi (MM200) per poi continuare in una direzione ribassista. In base a questa osservazione, si potrebbe andare short. Shortdi GiuseppePisciuneri0
Aud/Usd: D.M.H.C sul pavimento a 0,6500Buongiorno a tutti, eccomi con il solito appuntamento del fine settimana. Quest'oggi andiamo ad analizzare un cambio che nelle ultime settimana ha mostrato una price action davvero interessante ovvero Aud/Usd. Tra fine gennaio e i giorni scorsi si era creato un chiaro pavimento in area chiave 0,6500 che ha portato a crearsi una Pin Bar la settimana del 12 febbraio convalidata la settimana successiva, creando un ritracciamento perfetto che lo scorso 5 marzo ha "baciato" il 61,8% del range della stessa Pin Bar. Da quei prezzi il mercato si è mosso in rally rialzista e costruendo nel fine settimana un D.M.H.C. ovvero uno dei miei trigger informativi/operativi. Essendo su grafico weekly e avendo un daily non pronto, in questo momento il mio piano è quello di attendere dei ritracciamenti nelle prossime giornate che poi creino uno dei miei trigger di conferma. La zona 0,6570 potrebbe diventare il migliore livello da monitorare per trigger di acquisto. Ritorni sotto 0,6500 in chiusura weekly farebbero invece cambiare il mio piano operativo. Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE!Selezione editorialedi ArduinoSchenato27
📈 USD LONG e AUD-USD SHORT?!!Nella giornata in cui il dollaro sembra ripartire verso l'alto rompendo la mini lateralità di breve periodo (se ovviamente tale movimento sarà confermato da qui alla fine della seduta) si profilerebbero alcuni scenari che potrebbero essere interessanti per prendere in considerazione una nuova entrata in acquisto di USD e, tra tutti, Aud-Usd sembra essere tra le coppie più valide (insieme con Usd-Chf!). L'Aussie infatti si trova all'interno di una tendenza ribassista partita a fine dello scorso anno, con fasi di correzione come l'ultima iniziata a metà febbraio e che potrebbe terminare con una ripresa del downtrend, spingendo la quotazione verso il livello target 0,63. Attenzione quindi alla fine della seduta odierna a confermare la candela engulfing short attualmente in piattaforma per adottare una strategia di ingresso; l'alternativa sarebbe attendere nei prossimi giorni un pullback sul livello 0,6520 con nuovo segnale di Price Action ribassista per entrare in vendita. Se, al contrario, la candela attuale non dovesse essere confermata stasera, e quindi ci fosse un ritorno finale dei compratori, contestualmente ad un ritorno alle vendite di USD, ovviamente qualsiasi "discorso short" si interromperebbe facendo rientrare Aud-Usd in una mini lateralità di breve periodo che richiederebbe attesa e successivi sviluppi. Buon trading a tutti. Mauriziodi Mauriforex2
AUDUSD: buy open marketHo aperto un'operazione in acquisto in apertura dei mercati: come si può osservare lo stop è ampio perché l'obiettivo della strategia è quello di inserirlo in una posizione difficilmente raggiungibile concentrandosi a prendere i target. Per il momento la posizione è in drawdown, ma poi vedremo a fine giornata, quando la posizione dovrà essere chiusa.Longdi iTraderFX1
aud usd demand m15 il prezzo arriva su un egulfing, liquidando iminimi di asia(order block più imbalance). siamo rialzisti in h4. ingresso a mercato quando le microstrutture diventano rialziste riallinenadosi al tf h4. target i massimi di asiaLongdi andreaoffAggiornato 112
AUDUSD: long a mercatoSono entrato a mercato con un ordine in acquisto: operazione di gestione portafoglioLongdi iTraderFXAggiornato 1
short audusd short audusd perche la dinamica di prezzo mi fa pensare a un ulteriore ribassoShortdi SimoTrading061