Apple (AAPL): Tra Pattern Attuali e la "Parete" Storica dei $248Buona Domanica a tutti i trader, oggi voglio condividere un'analisi un po' più approfondita su Apple (AAPL), perché sta mostrando delle dinamiche davvero interessanti sul grafico.
Da gennaio 2025, Apple ha avuto il suo bel periodo di discesa, facendo minimi e massimi inferiori, fino a toccare un "dip" significativo intorno all'8 aprile. Ma da lì in poi, la storia è cambiata! Abbiamo visto una lunga candela rialzista il giorno dopo, con volumi esplosivi, un vero segnale di forza che ha innescato una fase di rialzo con minimi crescenti.
Da allora, il prezzo si è mosso in un "box" laterale, ma ultimamente si sta mettendo in mostra: dal 18 giugno ha iniziato a formare un Triangolo Ascendente, un pattern super bullish! E non è finita qui: all'interno di questo triangolo, tra il 1° e il 18 luglio, si è formato anche un Pennant, che è stato rotto al rialzo il 21 luglio. Questo ci dice che Apple ha una bella voglia di spingere!
Ora l'attenzione è tutta sulla resistenza dei $214. Questa non è una resistenza qualsiasi, è una vera e propria combinazione di ostacoli: la trend line discendente del giornaliero, la fine di un "buco volumetrico" (quindi tornano i volumi pesanti) e la SMA 200 periodi. Superare tutto questo non sarà una passeggiata, ma la forza che stiamo vedendo indica una chiara intenzione di proseguire.
Ma c'è un'altra cosa da tenere d'occhio, un livello che ho "proiettato" nel tempo e che potrebbe essere la vera "parete" per Apple: i $248! Ricordate il 20 dicembre 2024? Quel giorno Apple ha fatto una candela bullish lunghissima, con volumi pazzeschi, passando da $248 a $254. Subito dopo, il 26 dicembre, c'è stato il classico "sell the rip", con prese di profitto. Questo significa che l'area dei $248 - $254 è un punto in cui si è concentrata un'enorme quantità di scambi, e chi è rimasto "incastrato" o ha preso profitto lì, potrebbe ritornare a vendere se il prezzo dovesse riavvicinarsi.
Insomma, Apple ha una strada chiara davanti a sé, piena di segnali tecnici incoraggianti, ma dovrà dimostrare una forza eccezionale per superare queste resistenze storiche, specialmente l'area dei $248.
Voi cosa ne pensate? Riuscirà la nostra mela a spiccare il volo oltre questi livelli chiave?
Un caro saluto a tutti e come sempre un grande abbraccio.
Grazie Ciao da Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Idee operative AAPL
Apple oggi vale il prezzo che paga… o è la fine di un’era?Warren Buffett, storico sostenitore di Apple, ha lodato i risultati raggiunti sotto la guida di Tim Cook, ma nel frattempo ha tagliato del 70% la sua partecipazione nel titolo. Apple arranca in questo inizio 2025: cosa sta succedendo? Scopriamolo insieme.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Trimestrale in arrivo, AI in ritardo: Apple sotto esame
Tim Cook ha fatto crescere Apple di oltre il 1500% in Borsa e ha gestito con efficacia la macchina operativa. Tuttavia, nel confronto con Steve Jobs, emerge una critica chiave: l’innovazione di prodotto è mancata. L’evidente ritardo nell’implementazione dell’AI nei propri prodotti Apple starebbe costando tanto, e il “mitico” Cook è stato messo in discussione. Secondo LightShed Partners e altri osservatori, Apple potrebbe trarre beneficio da un cambio al vertice. Una Figura più focalizzata sul prodotto, rispetto che alla gestione ed all’esecuzione operativa, potrebbe rappresentare una svolta strategica in una fase di transizione per l’azienda.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
La corsa all'AI ha premiato chi ci ha investito fin da subito. Apple, finora è apparsa più attendista, e rischia di rimanere indietro, mentre i competitors guadagnano sempre più terreno. Il settore tecnologico ha recuperato dai minimi di aprile, ma la ripresa è tutt’altro che uniforme. Apple, in particolare, ha sottoperformato Meta di oltre il 30% in soli sei mesi.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Con la trimestrale alle porte, sarà possibile capire se il titolo Apple rappresenti o meno un'opportunità per gli investitori, rispetto agli altri colossi tech. Gli analisti restano divisi: sarà utile osservare i numeri, il bicchiere sarà mezzo pieno o mezzo vuoto?
Strategia AI: Made by Apple or Designed by Apple?
L’intelligenza artificiale è oggi il crocevia strategico per Apple. L’azienda sta lavorando al potenziamento di Siri con funzionalità più avanzate e personalizzate, attese già per il 2025, ma che potrebbero non vedere la luce prima del 2026.
Finora Apple ha adottato un approccio completamente interno, affidandosi ai propri Apple Foundation Models — modelli proprietari gestiti su data center con chip Apple Silicon — per alimentare le sue funzioni AI. Un'impostazione coerente con la sua storica strategia “full stack”.
Ma la concorrenza corre, e Cupertino si trova davanti a un bivio: continuare da sola, oppure affidarsi a partner esterni. Secondo Equity Strategies, l’integrazione della tecnologia OpenAI comporterebbe l’abbandono (parziale o totale) dell’infrastruttura interna, rendendo Apple dipendente da fornitori come Nvidia. Uno scenario anomalo per un’azienda che, per tradizione, integra o acquisisce i propri partner tecnologici.
Ed è proprio qui che entra in gioco l’opzione acquisizione. Apple starebbe infatti valutando l’acquisto di Perplexity AI — valutata 140 miliardi di dollari — e della francese Mistral, due tra le startup più promettenti nel campo dell’AI generativa. Una mossa che le consentirebbe di mantenere il controllo tecnologico, senza rinunciare alla velocità richiesta dal mercato.
Qualunque sia la direzione, l’impatto economico non è marginale. Dipendere da servizi esterni aumenterebbe significativamente i costi e metterebbe sotto pressione il cash flow operativo. E con esso, la principale leva di ritorno per gli azionisti: il buyback. Apple distribuisce pochi dividendi, ma riacquista massicciamente le proprie azioni. Una strategia che potrebbe rallentare se i margini dovessero comprimersi.
Antitrust e DOJ: i nodi che Apple non può ignorare
Per le big tech, l’attenzione delle autorità antitrust non è una novità. Indagini su abuso di posizione dominante e pratiche anticoncorrenziali fanno parte del gioco, e spesso si concludono con sanzioni. Di norma non intaccano i bilanci — ma quando toccano i pilastri del modello di business, l’impatto può essere ben più profondo.
È proprio questo il caso di Apple, che oggi affronta rischi concreti su più fronti. Il contenzioso con Epic Games sull’App Store resta aperto e potrebbe ridurre le commissioni sulle app di terze parti — una fonte chiave per i ricavi dei Servizi.
Ma il nodo più delicato è l’accordo con Google, sotto esame da parte del Dipartimento di Giustizia americano. Parliamo di oltre 20 miliardi di dollari l’anno: è quanto Mountain View paga per essere il motore di ricerca predefinito su tutti i dispositivi Apple.
Se l’accordo saltasse, Cupertino perderebbe una delle sue entrate più stabili. Ma soprattutto, si aprirebbe un nuovo scenario sull’integrazione AI e la monetizzazione dei servizi di ricerca — proprio mentre Apple è costretta a ripensare la propria strategia nel settore.
Abbonamenti, integrazione, fedeltà: la forza silenziosa di Apple
Apple rimane una delle aziende più solide al mondo, con una base utenti globale fedele, un ecosistema chiuso e integrato, e un brand che esercita un forte effetto lock-in. L’approccio full stack — che unisce hardware, software e ora anche AI — rappresenta un vantaggio competitivo difficile da replicare. L’integrazione dell’AI nei dispositivi, soprattutto in ottica edge computing e privacy-first, apre nuove opportunità: traduzione in tempo reale con AirPods, gestione ottimizzata della batteria e accessibilità avanzata sono solo alcuni esempi di funzionalità in grado di spingere il ciclo di upgrade.
A fianco dell’hardware, Apple continua a spingere sul segmento Servizi, che ha dimostrato resilienza anche sotto pressione normativa. A maggio 2025, l’App Store ha registrato un +13% YoY. Le offerte in abbonamento — Apple Music, Apple TV+, iCloud — rappresentano una componente sempre più rilevante del business, grazie a margini superiori rispetto all’hardware e a una ricorrenza che migliora la visibilità dei flussi di cassa. L’infrastruttura AI, se ben valorizzata, potrebbe fungere da base per sviluppare nuovi servizi a sottoscrizione con focus su personalizzazione e produttività.
A livello finanziario, Apple mantiene margini tra i più elevati del settore: il ritorno sul capitale proprio supera il 130% e il margine lordo si attesta sopra il 46%. Questi numeri riflettono l’efficienza del modello integrato e la capacità dell’ecosistema di generare profitti ricorrenti anche in contesti di pressione competitiva. In uno scenario globale sempre più complesso, Apple si conferma un punto di riferimento per solidità operativa e posizionamento strategico nel settore tech.
Il modello Apple e i Key Driver: Hardware e servizi
Il segmento Servizi continua a macinare risultati, con l’App Store che a maggio 2025 ha toccato un nuovo massimo storico: $26,6 miliardi, in crescita del +13% YoY. L’intrattenimento (+21%) e la musica (+20%) guidano la spinta, seguiti da iCloud e altri abbonamenti digitali. Tra i contenuti, Apple TV+ registra buoni riscontri grazie a titoli come Severance, tra i più visti negli USA secondo i dati Nielsen. Netflix resta il dominatore assoluto, ma la sua quota nelle serie più viste è scesa dall’80% nel 2021 a meno del 50% nel 2025: un segnale che lo spazio competitivo si sta allargando.
Nel segmento tablet e PC, iPad e Mac mostrano segnali positivi: +15,2% YoY per i tablet e crescita dei Mac in tutti i principali mercati. Un segnale chiaro che, nonostante la transizione industriale, la base installata continua a generare valore.
Sul fronte smartphone, le vendite di iPhone restano centrali ma mostrano segni di maturazione: l’età media della base utenti è ai massimi, segno che il ciclo di upgrade rallenta. Per controbilanciare, Apple spinge su modelli più accessibili come l’iPhone SE e prepara il debutto nel segmento foldable con l’iPhone Fold, atteso per la seconda metà del 2026; UBS stima una produzione iniziale limitata, con un prezzo tra $1.800 e $2.000, in linea con i dispositivi di fascia alta di Samsung — attuale dominatore del mercato foldable con circa il 56% di quota.
L’espansione geografica è un altro driver, in Cina, uno dei mercati chiave, Apple ha visto le esportazioni calare dell’1,6% YoY, mentre Huawei — il principale competitor locale — è cresciuta del +17,6% secondo dati Counterpoint. Secondo JPMorgan inoltre Apple avrebbe spostato l’assemblaggio degli iPhone dalla Cina all’India per il mercato statunitense — una mossa per contenere l’impatto dei dazi. Tuttavia, Foxconn ha richiamato centinaia di ingegneri cinesi dai suoi stabilimenti in India, segnale di crescenti difficoltà nell’espansione produttiva nel subcontinente.
Cosa attendersi dai prezzi
In questo 2025, Apple continua a restare indietro rispetto al mercato e ai suoi competitor, ma il prezzo delle azioni riflette comunque aspettative elevate. Secondo le stime degli analisti, i ricavi per l’anno fiscale 2025 dovrebbero attestarsi tra i 402 e i 408 miliardi di dollari, mentre l’EPS è visto in un range compreso tra 6,96 e 7,22 dollari.
Numeri solidi, ma con una crescita contenuta rispetto agli anni precedenti — e per molti, non sufficienti a giustificare multipli così tirati. Il titolo viene scambiato con un P/E superiore a 32 e un EV/EBITDA intorno a 22, ben sopra la media del settore. Il rischio? Che il mercato stia già prezzando scenari ottimistici difficili da mantenere.
A complicare la lettura del momentum, va considerato che parte della tenuta recente è stata sostenuta da sconti aggressivi (fino al 40%) e dalla partecipazione di Apple a programmi di sovvenzioni governative. Inoltre, molti consumatori avrebbero anticipato gli acquisti per evitare i dazi in arrivo, comprimendo così la domanda futura.
Negli ultimi mesi, diversi analisti hanno rivisto al ribasso il target price, oggi attestato in media attorno ai $230 per azione. Qualsiasi segnale di rallentamento — sugli utili o sul fatturato — potrebbe rendere il titolo ancora più caro in termini relativi.
Detto questo, Apple ha dimostrato costanza nel premiare gli azionisti: 14 anni consecutivi di dividendi e un piano di buyback aggressivo che continua a sostenere il titolo, anche in fasi di crescita moderata. Un elemento da tenere in conto in un contesto di valutazioni elevate ma ancora sostenibili per un nome come Apple.
Analisi tecnica: livelli e segnali da monitorare
Sul lungo periodo, il titolo Apple resta inserito in un trend rialzista ben strutturato, con minimi e massimi crescenti. Il grafico logaritmico mostra una struttura ancora solida, ma con segnali di rallentamento rispetto alla forza relativa di mercato.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Nel breve termine, in ottica difensiva, il livello da tenere sotto osservazione è l’area dei $170: si tratta dei minimi registrati durante l’Independence Day, in coincidenza con la media mobile a 200 periodi sul time frame settimanale.
Un eventuale ritorno su quel livello potrebbe fungere da supporto tecnico rilevante in caso di ulteriore volatilità.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Dai minimi di aprile, le quotazioni si sono mosse in un trend vagamente rialzista, ma con volumi in contrazione. Il confronto con i competitor e con l’indice di mercato mostra una certa debolezza relativa nel momentum.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
In ottica di breakout, la doppia resistenza a $212 e la trendline ribassista che parte dai precedenti massimi costituiscono l’ostacolo tecnico principale. Il superamento di questi livelli — soprattutto con volumi in aumento — potrebbe riaprire spazi di recupero e ridurre il gap di performance con il resto del comparto tech.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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APPLE: Analisi WeeklyBuongiorno a tutti,
oggi condivido il grafico di Apple che mostra un buon setup di acquisto osservando il timeframe weekly.
Dopo la correzione avvenuta nelle ultime settimane, vediamo il prezzo stabilirsi in un area di supporto dovuta a:
-massimi precedenti
-trendline dinamica dei minimi
-area di supporto della trendcloud di LuBot
Dopo essersi stabilito, vediamo una formazione di swing favorevoli in quanto vediamo il colore delle candele ritornare in verde e attualmente ci troviamo all'inizio del terzo swing dopo la correzione.
Swing che sono stati molto contratti il che mi fa pensare che siamo vicini a un'esplosione di volatilità.
L'indicatore LuBot Ultimate mostra un trigger Long che possiamo usare come trigger di ingresso per incrementare le posizioni del nostro investimento.
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Partenza imminenteIl prezzo questa settimana rompe la resistenza viola e si appresta ad iniziare il movimento rialzista
Formazione a triangolo di compressione con i minimi che si appoggiano sulla trendline viola sottostante
a 203,3$ è presente la sma100 weekly (linea verde) , una chiusura al di sopra sarà importante conferma della ripartenza
Apple posizione ancora in essereDall'ultima analisi fatta l'ordine in questione è stato eseguito ed attualmente in profit, le condizioni non sono ancora cambiate per cui continuo ad holdare nella speranza di un'accelerazione verso il basso. Che c'è già stata ma è stata in parte poi recuperata.
Personalmente non amo rimanere short su un'azione per lungo tempo, per cui potrei valutare di chiudere prematuramente.
In ogni caso il trend rimane saldamente ribassista e la posizione è a favore di tale trend per cui non si può far altro che aspettare. Sono entrato con il 100% della size disponibile per questo trade per cui eviterò di mediare sia in positivo che in negativo. Posso solo attendere. La mia visione per il breve e medio termine resta comunque ribassista.
Big Tech: Trump, Dazi e il Rischio Sistematico su AppleLe dichiarazioni di Donald Trump sulle nuove tariffe del 50% verso l’Unione Europea, unite alla minaccia diretta contro Apple ("tassazione se non produce in USA"), hanno avuto impatti immediati sul settore tech globale.
Mi sto chiedendo:
Le aziende come Nvidia o TSM, saranno le prossime nella lista dei dazi? O distanti perché la stesse hanno da poco investito in infrastrutture in USA ecc...
Amazon, anche se non citata direttamente, rischia una ritorsione UE?
Se l’UE risponde con tasse su iPhone, App Store e servizi cloud, il danno potrebbe essere sistemico.
📊 Non so ancora come muovermi sul fronte operativo, ma sto osservando:
Apple (AAPL): zona di supporto tra 175-180 $ probabilmente (eventuale escaletion)
Inoltre c'è da aggiungere la possibilità di una risposta abbastanza immediata da parte dell'UE minacciate dai dazi che entrano in vigore tra una settimana.
Facile anche una contromossa verso le big tech anche in merito a minacce concrete già avvenute settimane fa verso di esse.
Scusate il grafico un po' spoglio, sono alle prime armi... :)
Condivido più per ricevere consigli. Se qualcuno ha una lettura macro/tecnica su queste situazioni, mi piacerebbe confrontarmi!
AAPL Altro short Dopo l'ultimo trade andato in profit sul titolo, rieccomi pronto a shortare nuovamente appl. Se qualcuno avesse legittimi dubbi, basta cercare nella cronologia delle mie idee pubblicate.
Veniamo a noi, il trend nonostante i rialzi degli ultimi 17 giorni di contrattazioni, rimane orientato negativamente, come ci conferma la regressione lineare, si trova in zona di ipercomprato con lo stocastico che ha già incrociato a ribassi opra il livello 80, si potrebbe attende una conferma con il rientro sotto tale livello.
A rafforzare l'idea di un ribasso vi sono anche i volumi, questi non hanno accompagnato i rialzi, anzi, dalla candela del 9 aprile abbiamo assistito a volumi tendenzialmente in calo con l'ultima candela in gap e con chiusura negativa in cui abbiamo potuto assistere ad un consistente aumento dei volumi che si sono riportati sopra la media. Inoltre il prezzo si trova al di sotto del pivot trimestrale.
Viste le varie aperture in gap non sono in grado di definire attualmente dei livelli di entrata precisi, dipendere da dove aprirà il titolo, e vi sarà ancora un buon R:R e bisognerà valutare se ci sono le condizioni precise per poter entrare. Se dovesse aprire in gap up ad esempio e continuare a salire sarebbe da pazzi shortare.
I livelli di entrata come dicevo sono puramente indicativi così come segnati sul grafico. Diversamente i livelli di SL e TP sono puntuali.
Idea intraday contro trendNell'operatività di di più ampio respiro tendo ad evitare quasi sempre di operare in ottica mean reverting, ma in intraday l'ottica cambia e quindi anche le strategie. In questo caso abbiamo sul 30 minuti un trend ascendente con 2 segnali di una possibile pausa. Il doppio massimo e delle chiusure sotto R1 settimanale. Ovviamente essendo un trading più veloce bisognerà valutare anche l'apertura e i movimenti subito successivi. L'idea almeno al momento basandomi sulle chiusure di ieri è di cercare degli short con Sl sopra i massimi della candela di chiusura 30 minuti.
Per l'entrata precisa farò affidamento al footprint, al proposito del quale invito a notare che il doppio massimo è stato fatto in prossimità di uno sbilanciamento ribassista, che rafforza l'ottica short di oggi.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 14.04.2025Mercati azionari più sereni: sui dazi si tratta, forse anche con la Cina.
Oro superstar: rialzo sfrenato, oltre 3.240 Us$/oncia.
Dollaro Usa debolissimo e crisi dei Treasuries. Fine di un’epoca?
S&P migliora rating sovrano Italiano, ora a BBB+, con outlook stabile.
Settimana scoppiettante a Wall Street, con un venerdì in gran forma che ha visto l’S&P 500 balzare +1,8%. Dow Jones +1,5%, Nasdaq +2,1%. Meno allegra l’Europa, zavorrata dalle tensioni commerciali: Milano -0,7%, Parigi -0,3%, Francoforte -0,9%. Fa eccezione Londra, che sale dello 0,6%.
Gli indici principali hanno chiuso bene la settimana: Dow Jones +5%, nasdaq +7,4%, mentre i "Magnifici Sette" hanno spuntato un sontuoso +8,5%, dopo sette settimane da incubo in cui avevano perso un quarto del loro valore: se gli si aggiunge la svalutazione del dollaro di oltre -10%, un investitore europeo avrebbe visto evaporare oltre 1/3 del proprio capitale.
Queste montagne russe riflettono un mercato dominato dall’incertezza globale, soprattutto per la guerra commerciale a suon di dazi tra Stati Uniti e Cina. Larry Fink, CEO di BlackRock, non ha usato mezzi termini: “Gli Stati Uniti sono molto vicini, se non già in recessione”. E i dazi di Trump? “Oltre ogni mia immaginazione in 49 anni di carriera”. Risultato: milioni di risparmiatori penalizzati.
Oro superstar: venerdì ha sfondato il muro dei 3.240 dollari/oncia e in un mese il prezzo è salito del +10%. Un balzo sostenuto dal clima internazionale teso e dal dollaro debole. Goldman Sachs prevede ora target a 3.700 dollari/oncia. Da inizio anno l’oro ha guadagnato +23%, sebbene per chi investe in euro l’exploit si ridimensiona a +12,5% per via della caduta del dollaro.
La banca centrale Usa (Federal Reserve) è vigile ma ancora ora non interviene: Susan Collins (Boston Fed) rassicura che "i mercati funzionano bene" e non ci sono allarmi sulla liquidità. Tuttavia, l’istituto centrale è “assolutamente pronto” a usare i propri strumenti, se necessario.
Inflazione in arrivo? John Williams (Fed di New York) prevede un’impennata al 3,5-4% nel 2025, ben oltre il target del 2% della Fed e il 2,5% registrato a febbraio. Anche il morale dei consumatori e delle imprese è in calo.
Fiducia dei consumatori americani in caduta libera: l’indice dell’Università del Michigan scende a 50,8 ad aprile, minimo da giugno 2022, e in picchiata dal 57,0 di marzo.
Intanto Trump resta ottimista su un possibile accordo con la Cina, ma al momento non sono in corso negoziati ufficiali: lo ha confermato il rappresentante Usa al Commercio, Jamieson Greer.
Treasury Usa (bond governativi) sotto attacco: i rendimenti sono in rialzo, con il decennale che tocca 4,5%, massimo da febbraio. È la peggior settimana per i bond Usa dal 2019. Alcuni analisti li definiscono ormai “asset rischiosi”.
Petrolio in leggero rialzo venerdì: WTI (greggio riferimento Usa) a 61,5 Dollari/barile (+2,1%), ma resta ai minimi dal 2020 a causa dei timori legati ai dazi.
L’euro si rafforza su un debolissimo US$: +1,69% a 1,138. Il biglietto verde cede anche contro lo yen giapponese (-1,1%), scivolando verso 143 yen.
Oggi, 14 aprile: ventata d’ottimismo. I future su Wall Street e gli indici europei volano quasi +2% grazie alla sospensione temporanea dei dazi su alcuni prodotti elettronici. Ma Trump frena gli entusiasmi: “Non è un condono, solo uno slittamento”.
Venerdì era già scattata una mini-tregua: escludendo alcuni prodotti popolari dai dazi del 125% sulla Cina e dall’aliquota generale del 10%. Trump apre al dialogo con le aziende, in particolare sui semiconduttori e device come iPhone e tablet.
Asia positiva stamattina: Hang Seng +2,4%, CSI300 +0,5%, TAIEX +0,5%. La Cina stupisce con un surplus commerciale di US$ 102,6 miliardi a marzo, ben oltre i 77 previsti. L’export verso gli USA segna +4,5% nei primi tre mesi 2025: in risposta ai dazi Usa saliti al 145%, Pechino ne introduce da 125%.
Ma intanto il surplus cinese verso Washington è US$ 76,6 miliardi, di cui 27,6 solo a marzo.
Giappone: Nikkei +2%, ma Tokyo non userà i suoi Treasury Usa come leva nei negoziati del 17 aprile. I giapponesi puntano a ottenere esenzioni dai dazi in vigore dal 9 aprile (fino al 25% sull’automotive, 24% su altri beni), mentre gli USA vogliono aperture su gas e agroalimentare.
Materie prime: avvio piatto oggi per l’indice Bloomberg Commodity (101,30 USD). La scorsa settimana ha guadagnato +1,8%, trainato da oro (+6%), argento (+9%), rame (+4,3%) e nichel (+2%). Bene anche soia, mais e cotone (+6% circa). In calo netto il gas Usa (-8%).
Boom di interesse per le criptovalute, complice crisi del dollaro, rimbalzo di Wall Street e l’ipotesi che la Fed possa “ammorbidire” la sua indipendenza per accontentare la spinta di Trump verso il taglio dei tassi. Trump, già il presidente Usa più ricco della storia, ha intensificato l’attenzione sul settore crypto negli ultimi anni.
Europa più stabile sul fronte obbligazionario: mentre i Treasury Usa vacillano, S&P sorprende con la promozione dell’Italia da BBB a BBB+, con outlook stabile. Le ragioni? Deficit in calo, esportazioni resistenti, alto risparmio interno e fiducia nella BCE. Secondo S&P, il Pil italiano crescerà +0,6% nel 2025, e il debito-Pil si stabilizzerà dal 2028.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
DAZI: solo RUMORE su questi grafici!Ebbene Trump ha tolto i dazi, e alla fine ridendo e scherzando siamo tornati vicino ai livelli di mercato pre-dazi. Una settimana di puro rumore sui grafici, panico ed entusiasmo che non sono affatto indicativi di nulla, e che anzi, confondono le idee ancora di più in un contesto di crescente incertezza. Se l'approccio di Trump è discutibile (senza scendere in dichiarazioni di stampo politico a suo favore o contro), con annunci fatti sui social media ed una politica di pressione da "bullo", ha comunque uno scopo da perseguire: mantenere sotto controllo il debito del suo paese. Tuttavia questa questione sui dazi ha preso il centro del palco, generando incertezza e volatilità, con degli investitori tanto attenti alle parole e poco ai fatti. La sospensione non comporta la cancellazione dei dazi e un ritorno al mercato precedente, ai precedenti equilibri commerciali, e non da ultimo l'annuncio a mercati chiusi in merito alla sospensione dei dazi su telefoni, computer, semiconduttori, chip ecc... alimenterà l'entusiasmo togliendo il focus dalle aziende e dal mercato, alimenterà la F.O.M.O. e niente di più. In questa video-analisi troverete una menzione speciale per Apple Inc. NASDAQ:AAPL , oltre che per il principale indice USA SP:SPX ; Apple che è emblema di questa situazione caotica dove una società che si trova in un momento di "stitichezza innovativa" verrà probabilmente premiata per il passo indietro sui dazi che nulla ha che vedere con i fondamentali aziendali. E questo è solo un esempio di molti! Ad ogni modo vi auguro buona visione e buon trading e mi farebbe molto piacere avere anche la vostra opinione su questa situazione!
Disclaimer: Le informazioni fornite in questo contenuto hanno esclusivamente scopo informativo e non costituiscono in alcun modo una consulenza finanziaria, d’investimento, legale o fiscale. Le analisi e le opinioni espresse riflettono esclusivamente il punto di vista dell’autore e non rappresentano raccomandazioni specifiche per l’acquisto o la vendita di strumenti finanziari. Gli investimenti nei mercati finanziari comportano rischi significativi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento, è fondamentale condurre la propria analisi e, se necessario, consultare un consulente finanziario qualificato. L’autore e gli eventuali collaboratori non sono responsabili per eventuali perdite o danni derivanti dall’uso delle informazioni fornite.
Weekly sma200Il prezzo rompe il lungo canale rialzista verde in pieno panic selling ma recupera incontrando la weekly sma200 (linea blu) recuperando poi con decisione e rientrando nel canale
In aggiunta l’esclusione dai “super” dazi cinesi dei semiconduttori darà una forte spinta al prezzo nella settimana in arrivo
Penso che è il momento buono per accumulare
APPLE e i dazi sulla Cina al 125%APPLE (e tutte le borse e azioni del mondo) stanno rimbalzando questa sera a causa della sospensione dei dazi per 90 giorni verso tutti tranne Cina.
APPLE era tra le aziende più in difficoltà con i dazi proprio perchè concentra molta manifattura fuori USA. A questo punto ci sono 90 giorni per discutere su come organizzarsi e farsi trovare pronti ad una seconda eventuale fase di Dazi.
Tecnicamente la zona di 200 dollari rimane la prima resistenza che solo se superata potrebbe continuare a dare fiducia al titolo.
Non mi aspetto trend folli su questo titolo.
Purtroppo, penso che gli investitori di apple adesso hanno ben chiaro in mente la difficoltà di questa azienda che in ogni caso dovrà subito affrontare il tema dazi con la Cina.
Qualche settimana fa la Cina ha invitato Apple ad incrementare gli investimenti in Cina e a collaborare con gruppi come Alibaba.
Sarà Apple l'azienda ponte che permetterà un miglior dialogo con la Cina?
Chart di Capital.com
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Risk Disclaimer: this is not a financial advise;
AAPL Apple ha ancora almeno 8-9% di strada al ribasso..Bentornati sul canale con l'ultimo aggiornamento tecnico della giornata sul titolo Apple, che a mio personalissimo parere ha ancora quasi 10 punti percentuali di potenziale ulteriore ribasso in canna.
La media mobile a 200 periodi sul grafico settimanale è assolutamente alle porte e verosimilmente verrà testata nel prossimo futuro, al netto ovviamente di eventuali ritracciamenti di breve al rialzo, qualora ce ne fossero.
Inoltre, ci sono due punti di controllo volumetrico: uno in area 172$ e un altro in area 150$. A mio parere i 172$ saranno una mera formalità.. da valutare la reazione del prezzo su quel livello.
Personalmente non aprirò posizioni long prima che il titolo abbia raggiunto almeno questo livello. Con possibile ulteriore flessione verso i 150$ successivamente. Ma tutto ovviamente da valutare quando arrivreremo a ridosso di quei livelli.
Grazie per l'attenzione e buona settimana
AAPL Apple al primo target tecnico ribassista. Ora?Buon sabato 5 Aprile e bentornati sul canale, di nuovo con il titolo Apple, che ha raggiunto il nostro primo target tecnico al ribasso.
Cosa aspettarsi ora? Buona serata e buon week end a tutti
Qualora il contenuto fosse di vostro interesse vi inviterei a iscrivervi al canale, azione totalmente gratuita per voi, ma che mi permetterebbe di far crescere in maniera rilevante la community che mi segue, continuando a darmi una forte motivazione ad andare avanti nella creazione di questi contenuti gratuiti, e spero educativi.
Non afferrare il coltello che cade!Questo antico detto è quanto mai attuale.
Vedere un’azione che ha perso il 40%, il 50% o più del proprio valore può far pensare a una “grande occasione d’acquisto”. Ma la realtà dei mercati è ben diversa.
Non esistono ragioni logiche o tecniche per cui una forte discesa debba essere seguita da un rapido recupero.
Anzi, spesso è vero il contrario: i titoli in caduta possono continuare a scendere, e chi compra in queste fasi rischia di subire perdite ancora più pesanti.
Quando il mercato è in fase ribassista, le strategie sensate sono solo 3:
1️⃣ Operare in short selling o ancora meglio, stare fermi
2️⃣ Aspettare che il coltello tocchi terra, cioè che il ribasso trovi un punto di arresto (supporto) e che il titolo inizi una fase di consolidamento e un successivo recupero. Il titolo deve ricostruire graficamente.
3️⃣ Se proprio si vuole acquistare, è fondamentale selezionare solo quei pochi titoli che si muovono in controtendenza rispetto al mercato generale e mostrano forza relativa, mantenendo comunque stop loss stretti.
⚠️ Infine, un avvertimento fondamentale: nelle fasi di fortissima incertezza come quella attuale, i mercati diventano terreno fertile per falsi segnali e ripartenze ingannevoli.
Solo l'applicazione rigorosa della disciplina tecnica può permettere di affrontare e gestire al meglio queste situazioni, evitando decisioni impulsive e potenzialmente dannose.
Siate prudenti.
Qui mi sbilancio un po' di piùSarò telegrafico le candele parlano per me, trend ribassista, rintracciamento sul pivot annuale che risping. Possibilità di entrare short, sl sopra al PIVOT tp in zona R1.
Questa è la mia idea, ovviamente i mercati si sono dimostrati altamente volatili per cui meglio stare stretti con le size.
AAPL La discesa di Apple non è ancora terminata...Buon mercoledi 26 Marzo e bentornati sul canale con la prima video-analisi tecnica sul titolo Apple.
I miei livelli di supporto di quella che, a mio modesto parere, è una discesa che non è ancora terminata.
Ci saranno ulteriori correzioni al rialzo prima di terminare la discesa? Probabilmente si... ma trattandosi di operazioni contro trend (che attualmente è ribassista) non ci penso neanche ad entrare a mercato, aspettando Apple a prezzi decisamente inferiori...
Buona visione e grazie per il vostro tempo
Attacco ai 260$Il prezzo riesce a riportarsi sopra il supporto blu
Mi aspetto adesso un nuovo tentativo di superamento del ATH sui 260$ che potrebbe anche fallire al primo tentativo e riportare il prezzo un po’ più in basso
Il trend è molto forte per Apple e mi aspetto entro luglio di vedere magari i 280-290$
Apple sta mostrando segnali di consolidamentoApple sta mostrando segnali di consolidamento dopo un periodo di rialzo. il Momentum a 10 periodi è debole, suggerendo un rallentamento della spinta rialzista nel brevissimo termine, come la vicinanza tra MACD e segnale MACD, che suggeriscono cautela. La struttura tecnica generale rimane rialzista, ma con segnali di possibile rallentamento.
Il supporto principale a 230.20 è stato calcolato sulla base del minimo recente e del livello di rimbalzo osservato nelle ultime sessioni, suggerendo un'area di forte interesse da parte degli acquirenti.
La resistenza principale a 250.00 è stata determinata utilizzando il massimo di un mese, che coincide con una zona di forte pressione di vendita, indicando che i trader potrebbero iniziare a prendere profitto in quell'area.
Il volume sopra la media a 10 e 30 giorni conferma un maggiore coinvolgimento degli investitori, mentre il CMF positivo suggerisce un moderato afflusso di capitali. Tuttavia, il VWAP inferiore al prezzo attuale segnala che la media ponderata del volume si trova a livelli più bassi, indicando una possibile resistenza sulla strada del rialzo. Se il titolo riesce a superare con decisione la resistenza e mantenersi sopra il VWAP, potrebbe significare che i compratori hanno il controllo e il rialzo potrebbe continuare.
E' preferibile attendere la chiusura della prossima sessione per confermare la direzione del trend prima di aprire una posizione
🎯 Strategia Operativa:
✅ Scenario Rialzista (Probabilità: 50%) – Se il prezzo mantiene il supporto a 240.50, si può valutare un’operazione LONG con TP1 a 245.00, TP2 a 250.00 e TP3 a 255.00.
📌 Trailing Stop: Attivare sopra 245.00 con distanza minima del 2% dal prezzo di chiusura.
⛔ Scenario Ribassista (Probabilità: 50%) – Se il prezzo rompe 238.00, si può valutare un’operazione SHORT con TP1 a 234.00, TP2 a 230.00 e TP3 a 225.00.
📌 Trailing Stop: Attivare sotto 234.00 con distanza minima del 2% dal prezzo di chiusura per ottimizzare il rischio.
Livelli chiave con valutazione Swing Trading
Supporto e Resistenza:
Supporto principale: 230.20 (calcolato sulla base del minimo recente e del livello di rimbalzo nelle ultime sessioni)
Resistenza principale: 250.00 (derivata dal massimo 1-mese e dalla zona di forte pressione di vendita)
Livelli per operazioni LONG
Long Entry: 240.50
TP1: 245.00 (+1.72%)
TP2: 250.00 (+3.38%)
TP3: 255.00 (+5.42%)
SL1: 235.00 (-2.42%)
SL2: 230.00 (-4.92%)
Trailing Stop: Attivare sopra 245.00 con distanza minima del 2% dal prezzo di chiusura.
Livelli per operazioni SHORT
Short Entry: 238.00
TP1: 234.00 (+1.59%)
TP2: 230.00 (+3.25%)
TP3: 225.00 (+6.96%)
SL1: 242.00 (-1.72%)
SL2: 245.00 (-3.38%)
Trailing Stop: Attivare sotto 234.00 con distanza minima del 2% dal prezzo di chiusura per ottimizzare il rischio.
⚠ Attenzione: Questa analisi si basa esclusivamente su dati tecnici e non costituisce un consiglio di investimento. Non tiene conto di eventi macroeconomici, situazioni geopolitiche o dati fondamentali che potrebbero influenzare il titolo. Inoltre, non tiene conto della propensione al rischio dell’investitore, né del suo mix di portafoglio. Le condizioni di mercato possono cambiare rapidamente e influenzare le strategie delineate in questa analisi.