TSLA - PRIMA DEGLI EARNIGS Buonasera a tutti i traders, TSLA si avvicina alla pubblicazione dei dati finanziari del trimestre, mentre si sta schiacciando con candele ridotte e volumi in diminuzione, tutto questo dopo il 9 aprile, quando con esplosione di volumi ha fatto una bella candela lunga verde. Guardando il grafico, e tracciando la linea di supporto e la sua trend line del giornaliero, notiamo che ha formato un triangolo discendente, che in analisi tecnica è un pattern di continuazione. Mentre se vediamo le settimane prima, vediamo come il livello dei 220$ lo ha tenuto bene, facendo un doppio minimo, che in analisi tecnica e un pattern di inversione, formando una figura a W. L'attivazione del pattern si ha con la rottura al rialzo e con volumi in aumento del massimo che intervalla i due minimi, in seguito alla rottura, possono esserci anche dei pulback con volumi decrescenti. Insomma ci troviamo in un punto, secondo il mio personale parere, di due setup, bisogna solo aspettare e vedere che livello ha intenzione da rompere e confermare.
Penso che dovremo aspettare fino agli earnings, per poi prendere delle decisioni, prima sarebbe troppo rischioso.
Vi auguro una buona serata e grazie
Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Idee operative TSLAC
TESLA è l'anima del NasdaqTESLA ieri sera ha comunicato pessimi dati di bilancio previsionali ma ritorna la regina del Nasdaq... Tesla è il sentiment.
Oggi festeggia il possibile ritorno, in tempi brevi, di Elon Musk in azienda e tutto il mercato sostiene il titolo.
Ho realizzato più di 500 trades sul titolo e sono sempre più convinto che Tesla è l'anima pura degli speculatori di wallstreet. Palantir, Him e altri titoli sono solo passeggeri... Tesla rimane il titolo più tradato e su cui le speculazioni sono ardue ma soddisfacenti.
A mio avviso la vedremo presto oltre 300 dollari.
P.S. Bitcoin è partito come avevo segnalato nel mio recente grafico.
Chart di Capital.com
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Risk Disclaimer
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Risk Disclaimer: this is not a financial advise;
INTRADAY LIVE CON STRATEGIA, DIVERGENZE E ACCUMULOBuongiorno a tutti i traders, oggi non trado, quindi ho pensato di fare un video in live, con setup intraday, per farvi capire come ragiono e come vedo le occasioni durante una sessione di trading. Ovviamente, il setup non è mai sempre uguale, ma se si presentano le occasioni, utilizzo il setup più idoneo in base a quello che sto vedendo sullo schermo.
Comunque, guardate in questo caso: applico il setup delle divergenze su GOOGL e un accumulo sui massimi per TSLA. Anche su TSLA aspettavo la divergenza sui massimi, ma si è verificata dopo. Quindi, voglio mostrarvi come ci si posiziona con un ingresso e uno stop, e come gestire un trade controllando le emozioni.
Sulle emozioni, vediamo anche come posso chiudere un’operazione quando non la sento più sotto controllo e non riesco a capire la direzione.
Forse questi video fatti in live, senza sapere cosa può succedere, sono più costruttivi, e magari ne farò altri con altre strategie. Penso che, visti dal vivo, si trasmetta meglio l’operatività. Vediamo, se interessa, fatemelo sapere. Grazie!
Buona serata
Ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Ecco perchè Tesla non è nè sopravvalutata nè sottovalutataIn questa video analisi (per la cui qualità sonora mi scuso ma tradingview ha avuto dei problemi nell'upload e mi ha costretto a ricaricare la registrazione che prontamente avevo scaricato) metterò d'accordo rialzisti e ribassisti contro di me: la mia visione su Tesla di fatto è che sia correttamente prezzata dal mercato in questo momento. Lo spunto che conferma questa mia teoria arriva dai dati di bilancio e anche dall'ultima trimestrale, piuttosto deludente.
Nonostante l'ottimismo portato da Musk è difficile per me interpretare come un'occasione questi prezzi e il ribasso del -50% dai massimi, così come non trovo i valori attuali eccessivi per quello che è il titolo.
In questo video troverete spunti dal punto di vista tecnico e fondamentale per dare un fair value a $NASDAQ:TSLA. Io vi auguro buona visione e come al solito, buon trading!
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CONSAPEVOLEZZA, PAZIENZA E DISCIPLINA. LE MIE REGOLE!Buongiorno a tutti i trader. In questi video ho voluto condividere il mio approccio personale al mercato, anche in situazioni difficili come quelle vissute questa settimana. L'obiettivo è dimostrare che, se si è consapevoli e disciplinati, i nostri trade possono essere gestiti in modo sicuro, riducendo al minimo le perdite.
Al contrario, coloro che rimangono bloccati in un trade e non accettano di subire una perdita, rifiutando di riconoscere i propri errori, sono spesso quelli che rischiano di perdere più di quanto avrebbero potuto. Per questo motivo, in tutti i miei video sottolineo l'importanza di entrare in posizioni a determinati livelli e di fissare obiettivi di profitto immediati. Inoltre, monitoro costantemente il VIX e gli indici di riferimento, poiché questi strumenti mi aiutano a determinare la dimensione delle mie posizioni in base alle condizioni di mercato.
Analizzo anche come le influenze politiche possano modificare il comportamento degli investitori in risposta a dichiarazioni o eventi specifici. Parlo dell'importanza di scegliere il giusto broker e il tipo di conto, spiegando cosa significhi "margin call" e come comportarsi in caso di un forte drawdown.
In sintesi, spero di aver fornito una panoramica del mio approccio al mercato, evidenziando ciò che distingue un trader che gestisce le proprie posizioni con consapevolezza da uno che non lo fa.
Vi auguro una buona domenica e buon trading.
Ciao e grazie Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Tesla: partenza di un T+3 inverso per chiudere T+3 indice#TESLA Timeframe a 48 min per ciclo del T+2 (scomponibile in T-1). Sto scommettendo sul fatto che dal max a 291,85 sia partito un T+3i che porta in chiusura il T+3 indice che è gia vincolato al ribasso, pertanto dovrebbe portarmi sotto il minimo del 2°t+2 a 218,13. Affinché tutto vada per il verso giusto vorrei vedere il prezzo NON andare sopra i 257 e quindi vorrei vedere subito la presa del minimo a 243,37 dove ho solo tempo per T+1 ma NO swing, quindi se prende quel minimo posso sperare ad un vincolo al ribasso di un ciclo T o T+1
TESLA, può perdere un altro 60% e restare rialzista Chart di Capital.Com
Il settore automotive è probabilmente tra i più complessi da maneggiare in questo periodo.
Si intrecciano aspetti macroeconomici, geopolitici legati all'adozione di dazi commerciali e anche puramente politici nel caso specifico di Tesla.
Il settore automobilistico sarà duramente colpito dai dazi fissati a livello del 25%.
Ricordo che la punizione tocca tutte le automobili e componentistica importate in America, quindi non prodotta internamente salvo qualche eccezione.
Morningstar stima che, ad esempio, i produttori di componentistica originale subiranno un impatto sul loro fair value tra il 20% ed il 30%.
Riguardo invece i produttori mondiali di automobili, sembra che l'impatto non sarà drammatico per il fatto che già le quotazioni risultano parecchio sacrificate, sempre rispetto al fair value.
Anche Tesla, ovviamente, è toccata dai dazi sebbene in modo comparativamente minore rispetto ai competitors.
Questo è possibile perché in relazione alle auto vendute in America, Tesla produce in loco gran parte delle componenti.
Resta invece esposta per quel che riguarda le materie prime, acciaio ed alluminio, che comunque è costretta ad importare.
Dunque, assodato che c'è un aumento dei costi di produzione, ciò che fa la differenza a valle è la capacità dei singoli produttori di trasferirli al cliente finale.
Quindi i bilanci risultano impattati nella misura in cui si deficita in pricing power.
Ad esempio Ferrari, notoriamente dotato di questo potere, ha già annunciato che aumenterà i prezzi di listino per il mercato americano nella stessa misura dei dazi.
Addirittura, questo sì che è pricing power, sulle auto già commissionate ma ancora non consegnate.
Se Tesla risulta meno esposta ai dazi rispetto ai competitors, restano comunque delle difficoltà specifiche.
La spina nel fianco attualmente è nella difficoltà a consegnare i veicoli.
È un problema che si trascina dal 2024 anno in cui già non era riuscita a rispettare le promesse.
Quest'anno sembra non sarà diverso, nonostante i proclami di Musk.
Il primo trimestre si è chiuso ancora in difficoltà e, anche nell'ipotesi non suffragata dagli esperti che tutto filerà liscio in termini di capacità produttiva, ciò non salverà l'azienda dal chiudere l'anno ancora una volta con minori consegne rispetto a quanto preventivato.
A onor del vero, una delle motivazioni della sotto performance del Q1 2025 è nell'attesa del nuovo modello low cost di uno dei modelli più attesi.
La Model Y subirà una modifica negli allestimenti che se gli utenti percepiranno come non sostanziali potrà essere un boomerang per i conti dell'azienda.
Inoltre citiamo il calo di immagine accusato dal brand in relazione sia alle posizioni assunte dal fondatore Elon Musk come responsabile dell'efficienza nella componente governativa del presidente Trump che per l'appoggio politico offerto alle forze di estrema destra in Europa.
Nonostante tutto la quotazione del titolo sembra essere mediamente in linea con il suo fair value in relazione al quale ci ha abituato a mostrare scostamenti notevoli, sia in giù che in su.
Il mercato ha inizialmente premiato il titolo, in considerazione delle aspettative legate all'appoggio dato da Musk a Trump durante la campagna elettorale, producendo uno scollamento delle quotazioni rispetto al fair value (all'epoca mediamente tra gli analisti 210$) di circa 130%
Peccato che poi il mercato ci ha ripensato riprendendosi tutto e producendo un calo di oltre il 50% fino alle quotazioni attuali.
Comunque, a dispetto del severo calo di inizio 2025 il titolo rimane saldamente in trend rialzista di lungo periodo
Questo possiamo desumerlo dall'analisi delle onde, facendo riferimento alla teoria di Dow, visto che i prezzi sono ancora molto distanti dal precedente minimo relativo di lungo periodo in area $100 da cui dista un clamoroso 60% dai prezzi attuali.
Intanto i prezzi hanno arrestato il calo recente esattamente al contatto con la trendline rialzista di lungo periodo fornendo, per adesso, un importante segnale tecnico da cui ragionare
Il movimento ribassista è da leggersi anche come pullback su un ampio testa e spalle che ha prodotto l'allungo “politico” del titolo.
Il contatto sulla trendline ha prodotto sul settimanale due hammer appaiati.
Sul grafico giornaliero invece il movimento è avvenuto con un pattern di doppio minimo che, dopo il suo breakout, ha prodotto un allungo dei prezzi canonico
Adesso i prezzi hanno formato un canale rialzista che potrà essere utilmente monitorato per essere guidati nel breve termine.
Si potrà tollerare anche l'abbandono dal basso di questo canale ma sarà fondamentale monitorare la tenuta della trendline di lungo periodo.
Con un occhio vigile alle false rotture.
Opportunità Investimento LONG su Azioni TSLASalve, sono il trader Andrea Russo e oggi ho un'opportunità di acquisto LONG su azioni TSLA.
Prezzo di ingresso: $253.59
Target Price (TP): +27.84%
Stop Loss (SL): -9.91%
Tesla, Inc. (TSLA) è una delle aziende più innovative e dinamiche nel settore automobilistico e tecnologico. Con il suo impegno verso l'energia sostenibile e la continua espansione della sua gamma di prodotti, Tesla rappresenta una solida opportunità di investimento a lungo termine.
Analisi Tecnica: Il prezzo di ingresso è stato fissato a $253.59, un livello che rappresenta un punto di supporto chiave. La nostra strategia prevede un target price del +27.84%, che riflette la nostra fiducia nel potenziale di crescita di Tesla. Al contempo, abbiamo impostato uno stop loss al -9.91% per limitare le perdite in caso di movimenti avversi del mercato.
Motivazioni dell'Investimento:
Innovazione Continua: Tesla continua a innovare nel campo delle auto elettriche, delle batterie e delle energie rinnovabili.
Espansione Globale: L'azienda sta espandendo la sua presenza globale con nuove fabbriche e mercati.
Leadership di Mercato: Tesla mantiene una posizione di leadership nel mercato delle auto elettriche, con una forte domanda per i suoi veicoli.
Conclusione: Questa opportunità di acquisto LONG su TSLA è supportata da una solida analisi tecnica e fondamentali aziendali robusti. Invito gli investitori a considerare questa strategia per capitalizzare sul potenziale di crescita di Tesla.
Buon trading!
Nuovo Massimo per Tesla?I mercati azionari statunitensi oggi, 25/03/2025, hanno chiuso al rialzo, sostenuti da un aumento delle azioni di Apple (+1,4%) che ha spinto il Nasdaq, nonostante un calo di Nvidia (-0,6%).
Gli investitori hanno analizzato dati misti sulla fiducia dei consumatori e hanno rivolto l'attenzione su potenziali cambiamenti nella politica commerciale annunciati da Trump. Il Presidente ha anticipato nuovi dazi sulle automobili, ma con possibili esenzioni che verranno definite il 2 aprile, aumentando l'incertezza del mercato.
La fiducia dei consumatori ha segnato il minimo dal 2021, con un indice di 92,9 a marzo, evidenziando un calo delle aspettative economiche future. Mentre gli investitori cercano maggiore chiarezza, l'S&P 500 è in calo del 2% dall'inizio dell'anno, in rotta per la prima perdita trimestrale dal 2023.
Nel contesto, l'agenzia di rating Moody’s ha avvertito di un deterioramento continuo della forza fiscale degli Stati Uniti, a causa dei deficit e dell’aumento del debito pubblico.
Tra le società principali, Tesla è salita del 3,45% nonostante la diminuzione della sua quota di mercato in Europa, e CrowdStrike ha guadagnato il 3,3% dopo un aggiornamento del rating degli analisti.
Tuttavia, KB Home ha perso il 6% a seguito di un taglio delle previsioni di fatturato per il 2025.
Gli operatori osservano ora i prossimi dati sull'inflazione, in particolare il Personal Consumption Expenditures Price Index, previsto per venerdì, che potrebbe offrire indicazioni sulla prossima mossa della Federal Reserve.
TSLA da montagne russeSicuramente un titolo da valutare se si è forti di cuore, dopo aver peso più del 55% sembra aver trovato un supporto a 216,90 e una resistenza a 252,20. Finché non rompe con volumi crescenti uno di questi 2 livelli eviterei anche solo di valutare un'entrata. Personalmente è un titolo che tratterei solo giornalmente perché purtroppo il mio cuore non è così forte.
Tesla_DailyTesla_Daily,
su supporto statico a 230 dollari, importante sarà la tenuta del livello per un attacco alle aree superiori.
D I S C L A I M E R
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L'attività svolta non costituisce consulenza personalizzata così come indicato dall'art. 1 comma 5 septiel del D.Lgs. 58/98 e così come modificato dal D. Lgs. 167/2007.
L'autore non conosce le caratteristiche e l'esperienza finanziaria di alcun lettore, unitamente al patrimonio, flussi di reddito / risparmio e grado di rischio
Tesla - bottom?Quotazioni in prossimità di zone di prezzo dove sarà probabile vedere tentativi di recupero.
Dal punto di vista tecnico le quotazioni hanno disegnato una dragonfly doji in prossimità di un livello di fibonacci rilevante, potenziale reversal pattern.
Intraday andremo a valutare ingressi long già a partire da lunedì in determinate zone di prezzo.
TSLA Tesla in fase critica! Aggiornamento importante!Cosa aspettare e cosa valutare prima di effettuare qualsiasi tipo di operaizone su Tesla? Scopriamolo insieme in questa nuova video analisi di aggiornamento su un titolo che ha perso quasi il 60% dai massimi e che, ammetto, inizia a farsi interessante.
Ciò nonostante, è importante mettere da parte eventuali entusiasmi per possibili schiarite all'orizzonte e rimanere lucidi, perché ricordiamoci che siamo ancora in mercato fortemente ribassista.
Occhio, quindi! E tanta pazienza... e analisi (tecnica!)
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.03.2025Inflazione Usa in rallentamento: forse segnala debolezza consumi?
Ieri bene le borse europee, a Wall Street un timido recupero solo del Nasdaq.
Oro verso nuovi massimi? Pare di sì, insieme ad argento, rame, alluminio.
Cina promette risposte adeguate ai dazi Usa, ed il suo export continua a brillare.
Il 12 marzo, le Borse europee hanno registrato un rimbalzo, con guadagni mediamente sopra l’1%, un recupero alimentato da alcuni segnali di distensione sul fronte ucraino, dalla persistente ma meno preoccupante guerra dei dazi e da un'inflazione statunitense che, sebbene rimanga alta, mostra segnali di rallentamento a febbraio.
Inoltre, un altro fattore di supporto è stato il commento del presidente Donald Trump, che non vede recessione all'orizzonte per gli Stati Uniti, mentre l'Ucraina ha accettato una tregua di 30 giorni con la Russia, che valuterà la proposta, offrendo così qualche spiraglio per una possibile soluzione al conflitto.
Wall Street ha chiuso contrastata dopo la lunga serie di ribassi dei giorni precedenti. Il Dow Jones ha perso -0,20%, il Nasdaq ha guadagnato +1,22%, e lo S&P 500 +0,49%.
Gli investitori, pur restando in attesa di sviluppi geopolitici e monetari, sembrano aver abbassato il livello di preoccupazione per la guerra dei dazi, che continua a evolversi con continui cambiamenti di direzione e improvvisi dietrofront.
L’Unione Europea ha risposto con fermezza ai nuovi dazi imposti dagli Usa su acciaio e alluminio, annunciando contromisure per 26 miliardi di euro. Questo provvedimento è stato adottato poche ore dopo l’entrata in vigore dei dazi del 25% imposti dal presidente Trump.
La Cina, dal canto suo, ha dichiarato che adotterà tutte le misure necessarie per proteggere i propri interessi, segnando un altro capitolo nella guerra commerciale. Trump aveva sorpreso i mercati con l'annuncio di un raddoppio delle tariffe sull’acciaio e alluminio importati dal Canada, ma dopo un iniziale shock ha ritrattato la sua posizione, quando Ottawa ha risposto con l’introduzione di dazi per US$ 20 miliardi sui prodotti americani.
Sul fronte inflazione Usa, sebbene i prezzi continuino a crescere, i dati di febbraio mostrato un rallentamento. I prezzi al consumo sono aumentati +0,2% mensile rispetto a gennaio, una crescita inferiore alle attese di +0,3%. Il tasso di inflazione annuale si è ridotto dal 3,0% al 2,8%, un dato positivo sebbene ancora lontano all’obiettivo del 2% della Federal Reserve.
L'indice "core", che esclude i prezzi dei beni alimentari ed energetici, è salito +0,2%, mentre quello annuale è sceso dal 3,2% al 3,1%. Questo rallentamento potrebbe influenzare la politica monetaria della Fed, orientandola verso un approccio più espansivo.
Al momento, i mercati prevedono che la Fed possa decidere di ridurre i tassi di interesse in tre occasioni entro fine 2025, con un primo taglio a giugno 2025. La prospettiva di tassi più bassi potrebbe rendere assetche non pagano rendimenti, come l’oro, più attraenti.
L’euro resta forte sul dollaro, restando sopra 1,09, frutto della specifica debolezza della valuta americana, che potrebbe contribuire a ridurre alcuni squilibri commerciali globali, sebbene i dazi imposti dal governo degli Stati Uniti comportino un immediato aumento dei costi per le imprese e i consumatori.
Anche le altre valute hanno mostrato recuperi sul dollaro, ad eccezione dello yen, che corregge dopo la recente salita. Bitcoin resta volatile, attorno 82.000 dollari.
Bond market: in Europa, lo spread tra BTp italiani e Bund tedeschi decennali rimane stabile a 111 punti base, col rendimento del BTp benchmark sceso leggermente al 4%, dal 4,01% della vigilia. I rendimenti dei Govies statunitensi non hanno registrato significativi cambiamenti dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione.
Le borse asiatiche oggi, 13 marzo, si sono mosse in maniera contrastata. A Tokyo, l’indice Nikkei 225 ha perso -0,1%, con il rafforzamento dello yen a 147,9 vs dollaro. Nell’area cinese, Hang Seng, CSI 300 e Taiex hanno registrato perdite tra -1% e -1,2%. Nonostante queste fluttuazioni, l’interesse degli investitori globali per la Cina e Hong Kong continua a crescere, specialmente grazie ai progressi del paese nel settore dell’intelligenza artificiale, visti come un punto di forza economico.
A Wall Street, dopo il “lunedì nero” del Nasdaq. -4%, si è verificato un rimbalzo, ma i future suggeriscono che potrebbe rivelarsi temporaneo. I titoli tecnologici, ancora una volta cercano un equilibrio dopo un periodo di forti vendite che ha visto una flessione di circa -17% da metà febbraio per le cd Magnifiche 7.
Tesla è rimbalzata, +7,6%, nonostante le previsioni di un trimestre difficile sulle consegne, mentre Nvidia ha segnato +6,4%, con alcuni analisti che suggeriscono che la recente correzione del titolo rappresenti un'opportunità di acquisto.
Il petrolio Brent ha registrato un aumento del 2%, toccando 71 dollari/barile, grazie al migliorato sentiment derivante dalla lettura dell’inflazione negli Stati Uniti. Le scorte di greggio Usa sono aumentate più del previsto (+1,448 milioni barili), e l'utilizzo della capacità degli impianti è salito all'86,5%. Il prezzo dell'oro, al terzo rialzo consecutivo, avvicina il recente record di 2.956 dollari/oncia, favorito dalla debolezza del dollaro e dal rallentamento dell’inflazione Usa.
Sul fronte obbligazionario, la lettura dei dati sull'inflazione non ha mosso i rendimenti dei Treasury Usa, col decennale stabile al 4,28%.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 12.03.2025Borse in balia dei tentativi di tregua in Ucraina e delle mosse sui dazi di Trump.
Piani di investimenti tedeschi ed EU sostengono azioni industriali e difesa.
Govies EU: non c’è allarme ma il BTP 10 anni rende oltre il 4,0%.
Occhi puntati su inflazione Usa di febbraio in uscita oggi!
Le borse mondiali continuano a essere scosse da incertezze economiche e politiche, con effetti diretti sui mercati.
L'Europa ha visto una pesante flessione ieri, con il timore di una possibile recessione negli Stati Uniti e un'escalation delle tariffe volute dal presidente Donald Trump, che ha imposto nuovi dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio dal Canada.
Nonostante il rientro di alcuni timori in serata, i mercati europei hanno subito perdite significative, con l’indice Stoxx600 Europe che ha perso circa 280 miliardi di capitalizzazione.
Le principali vittime di questa ondata di incertezze sono state le aziende automobilistiche, molto esposte al commercio con il Nord America, come Stellantis (-6%), Volkswagen (-3,2%) e Mercedes (-2,5%).
Trump, durante la giornata, ha minacciato di aumentare i dazi al 50% per le importazioni di metalli dal Canada, salvo poi fare un passo indietro dopo che l’Ontario ha deciso di abbandonare un progetto di sovrattassa sull’elettricità destinata agli Stati Uniti.
In un clima di crescente preoccupazione per una possibile recessione negli Stati Uniti, l’ex segretario al Tesoro Larry Summers ha affermato che la probabilità di una recessione americana è del 50%.
In tal contesto, l’inflazione è diventata un tema centrale, con attenzione rivolta ai dati di oggi, 12 marzo, che potrebbero indicare un’accelerazione dei prezzi, ulteriormente testando la solidità dei mercati.
Si prevede che l'inflazione di febbraio rallenterà al 2,9%, rispetto al 3% di gennaio, mentre il dato al netto di alimentari ed energia potrebbe scendere al 3,2%. Questi dati saranno cruciali per comprendere la direzione futura dei tassi di interesse negli Stati Uniti.
In questo panorama volatile, ieri Wall Street ha vissuto una giornata altalenante, chiudendo comunque in perdita, con l’S&P 500 in calo dello 0,8%, il Dow Jones a -1,1% e il Nasdaq a -0,2%.
Le previsioni per l'Europa restano relativamente più ottimistiche, con l’euro che ha continuato ad apprezzarsi, raggiungendo il cambio di 1,09 con il dollaro, livelli non visti da quattro mesi.
Tuttavia, le preoccupazioni rimangono, soprattutto in vista della scadenza del 2 aprile, quando Trump potrebbe annunciare nuove tariffe contro l'Europa.
In risposta alla crescente instabilità geopolitica, c’è stato un rinnovato interesse per il settore della Difesa, con molte aziende come ThyssenKrupp (+116%), RheinMetall (+88%), Leonardo (+70%) e altre che hanno visto aumenti significativi delle loro azioni.
Mentre le borse asiatiche registrano movimenti misti oggi, con l’Hang Seng a -0,6% e il CSI 300 a +0,1%, le borse europee segnano un rialzo medio dell'1% (ore 11.30 CET), tentando un vivace recupero.
Lo yen si è indebolito rispetto al dollaro, scendendo a 148,2, e i tassi di rendimento dei titoli di Stato giapponesi sono saliti leggermente al 1,51%. Nonostante ciò, il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha dichiarato di non essere particolarmente preoccupato per questi livelli.
In Australia, il primo ministro Anthony Albanese ha definito ingiustificate le misure dei dazi di Trump del 25% su acciaio e alluminio, dopo aver fallito nel tentativo di ottenere un’esenzione.
Sul fronte energetico, il prezzo del petrolio Brent ha tentato di rimbalzare, tornando a 70 dollari al barile, sostenuto dalle aspettative di aumento della spesa in Europa. Nel frattempo, gli Stati Uniti stanno per raggiungere un altro record nella produzione di petrolio, con una media giornaliera di 13,61 milioni di barili.
Le scorte di greggio USA sono aumentate di 4,2 milioni di barili, secondo i dati dell'API. La volatilità dei mercati e le incertezze politiche hanno spinto gli investitori a rifugiarsi in beni sicuri come l’oro, che ha visto un apprezzamento, permanendo vicino ai suoi massimi storici, oltre 2.900 Dollari/oncia.
Il mercato obbligazionario europeo continua a soffrire a causa dell'elevata inflazione e delle politiche commerciali statunitensi. I rendimenti dei titoli di Stato sono saliti ai massimi da luglio 2024, con il Bund tedesco decennale al 2,89% e il BTP italiano al 4,01%, con uno spread stabile a 112 punti base.
Nel mercato valutario, il dollaro sta cercando di recuperare terreno rispetto ai minimi degli ultimi quattro mesi, toccando un valore di 1,0947 contro l’euro. Gli investitori sono in attesa dei dati sull'inflazione statunitense, previsti per oggi, che potrebbero influenzare ulteriormente le politiche monetarie future.
Infine, Bitcoin ha aperto in calo del 1,5% dopo un rimbalzo del 4,4% il giorno precedente, ma il mercato rimane incerto riguardo a possibili sviluppi sotto l’amministrazione Trump. Le aspettative non sono alte, e il mercato sembra relativamente insensibile ai movimenti a breve termine.
In sintesi, la situazione dei mercati è ancora caratterizzata da incertezze politiche e dazi commerciali, con l’Europa che cerca di sostenere il suo percorso di crescita mentre l’America si prepara a nuove sfide economiche. Le fluttuazioni dei mercati, l'aumento dei rendimenti obbligazionari e la volatilità dei cambi continueranno a essere fattori determinanti nel breve termine.
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Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.03.2025Si indebolisce il mercato del lavoro Usa: Wall Street spera in taglio dei tassi FED.
Ancora vendite sulle Mag7 tech, ma recuperano Asia ed Europa.
Bond governativi EU ancora in tensione: pesa la crescita del debito per la Difesa.
Dollaro ancora fragile: cross verso Euro verso 1,09. Bene per inflazione EU.
La politica commerciale Usa sembra un gioco di montagne russe, con dazi annunciati, ritirati, rinviati e talvolta confermati solo parzialmente. Questo caos non fa che confondere i mercati globali, come dimostrano i movimenti azionari di venerdì 7 marzo, che hanno visto una ripartenza in negativo sia in Europa che a Wall Street, seppur con esiti divergenti a fine seduta (postivi negli Usa).
In Europa, la seduta si è chiusa maluccio, con Francoforte pesante, -1,7%. La colpa è dei dati allarmanti dell’industria tedesca, che ha visto gli ordini scendere -7% a gennaio, segnalando che l’economia tedesca ha bisogno di maggiori stimoli.
Parigi ha ceduto -0,9%, Milano una perdita simile, mentre Londra è riuscita ad azzerare le perdite: positiva sol Madrid, +0,17%.
Sul mercato valutario, l’euro ha toccato i massimi da quattro mesi dopo i dati sul mercato del lavoro statunitense, che hanno mostrato una crescita inferiore alle attese a febbraio, facendo presagire che la Federal Reserve continuerà a mantenere il suo percorso di allentamento dei tassi.
Intanto, in Ontario (Canada), il premier Doug Ford ha dichiarato che tre Stati Usa dovranno pagare un dazio del 25% sull’elettricità proveniente dall’Ontario, come risposta agli attacchi del presidente Trump contro il Canada e le politiche commerciali altalenanti degli Stati Uniti.
L'incertezza politica ha continuato a influenzare negativamente i mercati, come evidenziato da Wall Street, che ha aperto in ribasso dopo i dati sulla disoccupazione, ma poi ha recuperato chiudendo in moderato rialzo, col Dow Jones a +0,5%, il Nasdaq +0,7% e lo S&P500 +0,6%.
Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è salito al 4,1% a febbraio, con una crescita dei salari orari del +0,3%, dal +0,5% del mese precedente. I posti di lavoro non agricoli sono aumentati di 151.000 unità, meno delle attese.
Questi dati hanno alimentato le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, anche se la governatrice Adriana Kugler ha avvertito che la lotta all’inflazione non è ancora vinta, e potrebbe essere opportuno mantenere la politica monetaria ancora restrittiva per un po' di tempo.
Un tema caldo che continua ad essere dibattuto è il divario tra Wall Street e le Borse europee. Mentre l’indice globale Stoxx600 ha guadagnato un brillante +9% dall'inizio dell’anno, Wall Street registra performance contrastanti: il Dow Jones guadagna un magro +0,6%, ma S&P500 e Nasdaq hanno perso rispettivamente -1,9% e -5,8%.
A determinare la marcata sotto-performance sono le “Magnificche Sette”, alias azioni tecnologiche dominanti come Apple, Microsoft e Nvidia. Queste 7 aziende hanno visto un calo medio del -11% da inizio anno, ma Tesla che ha perso addirittura -35% a causa della crescente concorrenza cinese e dei cambiamenti nella politica green statunitense.
Parlando di incidenza del loro peso sui relativi indici, i sette big tech continuano a dominare il mercato: rappresentando 42% del Nasdaq, 31% dell’S&P500 e 22% del MSCI World, che è un indice globale.
In termini di multipli valutativi sono ben più costose della media, con un rapporto P/E (prezzo/utili) di circa 32,4x per il Nasdaq, rispetto ai 21x dell'indice MSCI World e ai 15,3x dello Stoxx 600.
Stamane, dall’altro lato del mondo, l’Asia segna movimenti contrastanti. Il Nikkei 225 giapponese ha guadagnato +0,5%, mentre lo Yen è stabile rispetto al Dollaro, a 147,6. Il Giappone sta soffrendo un aumento significativo delle retribuzioni dei suoi lavoratori, con un incremento del 3,1% a gennaio, il maggiore da 32 anni.
Nella “greater China” sono prevalsi i segni negativi: Hang Seng -1,5% e CSI300 -0,6%.
La Cina ha risposto ai dazi Usa USA con provvedimenti analoghi, alias 10-15% su alcuni prodotti agricoli americani, alimentando la guerra commerciale.
Le materie prime hanno visto una settimana mista. Il petrolio Brent ha avuto una lieve flessione, scivolando a circa 70 dollari/barile, segnando la terza settimana negativa consecutiva. Al contrario, metalli come l’oro (+1,7%), l’argento (+4,5%) e il rame (+2,7%) sono saliti: ciò si aggiunge il balzo del gas naturale in Usa (+14%),causato delle tensioni commerciali con il Canada.
Sul fronte obbligazionario il Bund decennale tedesco ha vissuto la peggior settimana dal periodo della riunificazione tedesca, perdendo -4,15%, mentre il BTP italiano l’ha seguito senza peggioramenti sepcifici: lo spread tra BTP e Bund è rimasto stabile a circa 112 bps.
Infine, il Dollaro ha registrato la sua peggior settimana dal 2009 contro l'euro, scendendo -4,4%, spinto dai segnali di rallentamento dell’economia statunitense e dalla prospettiva di crescita economica migliorata in Europa.
Bitcoin e Ethereum, invece, hanno vissuto una settimana da dimenticare, con perdite rispettivamente del 13% e del 20%.
In conclusione, i mercati globali sono attraversati dalla perdurante incertezza, alimentata da dazi, politiche monetarie divergenti e dalla guerra commerciale.
Coi dati economici degli Stati Uniti che continuano a segnare un rallentamento, le aspettative incerte della politica monetaria, l’inflazione “appiccicosa” e le turbolenze geopolitiche continueranno ad incidere sull'umore degli investitori.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
TSLA Il prezzo dove andrò a cercare il rimbalzo di Tesla..Bentornati sul canale con un aggiornamento tecnico su Tesla.
In questo video andiamo a cercare insieme il livello di supporto chiave sul quale cercare un possibile rimbalzo per un'operatività che in questo caso, eccezionalmente, sarà rivolta al breve termine.
Grazie per l'attenzione e buona serata
Qualora il contenuto fosse di vostro interesse vi inviterei a iscrivervi al canale, azione totalmente gratuita per voi, ma che mi permetterebbe di far crescere in maniera rilevante la community che mi segue, continuando a darmi una forte motivazione ad andare avanti nella creazione di questi contenuti gratuiti, e spero educativi.
Il crollo di Tesla ha raggiunto il supporto?Il prezzo del titolo Tesla ha subito un'inversione di tendenza da inizio anno, perdendo quasi il 40% dai massimi di dicembre. Con le vendite in calo, la concorrenza che si fa sempre più agguerrita e il pubblico contrariato da Elon Musk, la domanda che ci si pone è se il titolo abbia finalmente trovato un sostegno o se invece possa subire un ulteriore ribasso.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,12% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Perché Tesla sta facendo fatica?
Nel 2025 Tesla non è riuscita a performare adeguatamente rispetto al mercato, e le ragioni non sembrano essere difficili da individuare. Le vendite in Europa sono crollate, con un calo delle immatricolazioni in Germania di quasi il 60% a gennaio, e persino la California - che è uno dei mercati principali di Tesla - ha registrato un calo dell'8% nel Q4. Nemmeno la debolezza in Cina è stata d'aiuto, dato che la rivale locale BYD continua a dominare, facendo leva su costi più bassi e prezzi aggressivi per spodestare Tesla dai principali mercati in crescita.
Al contempo, la figura pubblica di Musk, che sta diventando sempre più polarizzante, ha avuto ripercussioni sul marchio. Il suo sostegno al partito tedesco di estrema destra AfD ha scatenato una reazione in tutta Europa, con il disinvestimento dei fondi pensionistici nonchè proteste sempre più frequenti davanti alle fabbriche Tesla. Persino negli Stati Uniti, le sue gesta politiche pongono Tesla agli antipodi di un'amministrazione repubblicana che sta riducendo i sussidi per i veicoli elettrici, mettendo direttamente a repentaglio un'importante sorgente di domanda.
Dal punto di vista finanziario, il quadro non è certo migliore. Le ultime cifre mostrano un calo del 23% dell'utile operativo rispetto all'anno precedente, con margini di profitto messi a dura prova. Gli analisti hanno ridotto gli obiettivi di prezzo e si teme che lo status di “premium” di Tesla stia svanendo. Tuttavia, nonostante tutta questa negatività, il titolo ha raggiunto un livello tecnico interessante.
Un test tecnico fondamentale
Dopo aver toccato i massimi storici a dicembre, il prezzo delle azioni di Tesla ha iniziato una ripida discesa, con massimi e minimi più bassi che confermavano un forte slancio ribassista. Il titolo è però sceso fino a un'importante zona di supporto, che in precedenza fungeva da resistenza durante il 2024, prima di essere infranta durante il rally post-elettorale di novembre.
Quest'area è inoltre sostenuta da diversi indicatori tecnici chiave:
La media mobile semplificata a 200 giorni , un livello attentamente osservato dagli investitori di lungo periodo.
Il VWAP si è ancorato ai minimi del 2024, che i trader istituzionali spesso utilizzano per valutare il fair value.
L' RSI , che è sceso in territorio di ipervenduto (sotto 30) per la prima volta dall'aprile 2024.
Per ora Tesla si trova a un bivio. Se il livello di supporto dovesse reggere, si potrebbe assistere a un rally di sollievo grazie all'intervento dei compratori. Se invece si rompe, la prossima discesa potrebbe risultare ancor più marcata. Con il momentum ribassista ancora in controllo, le prossime sedute risulteranno cruciali per determinare se Tesla potrà stabilizzarsi, o se il sell-off potrà proseguire ulteriormente.
Tesla (TSLA) Grafico a candela giornaliero
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Tesla (TSLA) – Analisi Onde di Elliott e Setup OperativoNASDAQ:TSLA
Su time frame settimanale (W), analizziamo il titolo Tesla con la teoria delle onde di Elliott su ciclo Intermediate (trimestrale). Il rialzo iniziato a gennaio 2023 ha sviluppato un'onda 1 seguita da una correzione in onda 2, con completamento ad aprile 2024. Da quel punto, l’estensione di onda 3 ha rispettato la proporzione del 1,618% di onda 1, con chiusura a dicembre 2024.
Attualmente, potremmo trovarci in onda 4, con livello chiave a 298 USD: la perdita di quest'area implicherebbe un'invalidazione del conteggio. Un possibile punto di acquisto si trova attorno ai 305 USD, livello corrispondente al 50% di ritracciamento Fibonacci e all'EMA 50 settimanale. L’obiettivo di onda 5 è almeno un ritorno sui massimi di dicembre a 488 USD.
Come detto un’eventuale discesa in area 280 – 290 USD renderebbe necessario un ri-conteggio del movimento.
🔍 Scenario Operativo sul Daily
Su time frame giornaliero, i prezzi sono all’interno di un canale ribassista, con target in area 305 USD, dove si allinea anche l’EMA 200. Long con prudenza alla rottura del canale.
🔹 POC volumetrico di periodo in area 345 USD, recentemente rotto ma subito assorbito.