DAILY OUTLOOK del 16.01.2024 – 🔴 IL RISK OFF RIAPRE I MERCATIDAILY OUTLOOK del 16.01.2024 –
🔴 IL RISK OFF RIAPRE I MERCATI
MARKET BACKGROUND
Ripartono le contrattazioni all’insegna del risk off, tutti i listini mondiali si portano in territorio negativo schiacciati da una rinnovata forza di dollari USA. I timori di una FED non cosi accomodante e non piu cosi ben disposta verso i tagli tassi a termine q1 2024 aleggiano tra gli operatori che spingono sugli acquisti di biglietto verde.
Salgono le tensioni internazionali, da un lato il medio oriente con le navi che tentano attraversamenti del mar rosso e sfidano ad attacchi gli Houthi, dall’altro ripartono le incertezze politiche dopo la vittoria schiacciante di Trump su DeSantis che lo proietta come principale sfidante di Biden alle elezioni.
Non possiamo negare che una potenziale rielezione di Trump riaprirebbe le porte agli scenari di guerra commerciale e dazi con l’Est del mondo, quadro che non aiuterebbe certo l’economia USA e la lotta all’inflazione.
Le tante incertezze che aleggiano sui mercati fanno si che gli operatori vadano a caccia di porti più sicuri rimanendo posizionati in dollari USA e ancora a conferma delle scarse sicurezze sul futuro dell’economia USA , troviamo il debito sovrano USA che riparte a rialzo nei rendimenti mantenendo salda la posizione nell’intorno del 4% per il t-note, proprio a dimostrare la sfiducia nel rientro dell’inflazione ai target e nel prossimo taglio tassi FED e BCE
-FX
Il comparto valutario esprime al meglio il sentiment di risk off, con le valute oceaniche in piena caduta mentre riparte il dollaro con un +0.50% medio e lo yen con un +0.11% medio.
La rinnovata forza del dollaro USA schiaccia tutte le majors e le porta ai break out dei minimi della scorsa settimana aprendo le porte a potenziali allunghi ribassisti per tutto la settimana in corso.
Nzdusd rompe i supporti di 0.6180 , segue il dollaro australiano con la rottura di 0.66469 , non da meno il cable che rompe a ribasso i minimi di 1.27 e la trend line supportiva che sosteneva le quotazioni in un triangolo di compressione partito il 3 gennaio.
Volano a rialzo usdcad che testa ora i massimi di di 1.3490-1.35 figura, segue usdchf con un allungo oltre le resistenze di 0.8560, resta leggermente dietro usdjpy con un approdo ai massimi di periodo di 146.40
-EQUITY
Cede il comparto azionario, con il dax che si attesta ai 16525 pnt, non lontano dai supporti chiave di 16480 pnt , non da meno l’Italia che apre in gapdown e mira ai minimi di 30000 pnt.
Non brilla nemmeno il Nasdaq oltre oceano, che si attesta in pre market ai 16868 pnt e potrebbe allungare verso i 16753 pnt, mentre l’SP500 si porta al test di 4790 pnt, ultimo baluardo prima di parlare di affondi verso i 4770-60 pnt minimo della scorsa settimana.
-COMMODITIES
Stabili le commodities che avevano anticipato il movimento ribassita e che ora vivono un pieno trading range, dal gold , al wti al ngas, senza dare per ora importanti spunti di riflessione.
- DATI MACRO
Gia pubblicata la disoccupazione in UK, che resta stabile al 4.2%, si attende ora lo ZEW alle ore 11.00 e l’inflaizone in CANADA che potrebbe confermare un colpo di coda rialzista.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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DISCLAIMER: Gli investimenti con scambio a margine comportano notevoli rischi economici e chiunque li svolga lo fa sotto la propria ed esclusiva responsabilità, pertanto l’autore della presente sessione didattica non si assume nessuna responsabilità circa eventuali danni diretti o indiretti relativamente a decisioni di investimento prese dal lettore.
Idee operative DX.F
Il Playbook settimanale del trader: Guardando al mese di marzoSuperati i comunicati dell'IPC e dell'IPP statunitensi, il mercato si è convinto ancora di più che il ciclo di allentamento della Fed inizierà a marzo, con un taglio di 25 pb previsto per ogni riunione a partire da quel momento.
Le curve dei rendimenti si stanno irripidendo (la curva degli Stati Uniti a 2 anni non è più invertita), trainate dalla parte corta dove i rendimenti dei Treasury statunitensi a 2 anni sono scesi per sei giorni consecutivi, perdendo 23 pb sulla settimana.
I tassi reali statunitensi a 5 anni (ossia i Treasury statunitensi a 5 anni aggiustati per l'inflazione prevista nei prossimi 5 anni) hanno registrato nuovi minimi del ciclo e si trovano al rendimento più basso dal maggio '23.
Alcuni hanno sostenuto che la stampa dell'IPC statunitense lascia alla Fed meno spazio per un allentamento a marzo. Forse... ma se prendiamo le componenti dell'IPC e dell'IPP che confluiscono nel calcolo del PCE core (pubblicato il 27 gennaio), e ci troviamo di fronte a una stima dello 0,2% circa su base annua, che vede il tasso annualizzato a 6 mesi del PCE core intorno al 2% - e dato che il PCE core è quello su cui la Fed ha impostato la politica - bingo, abbiamo una chiara giustificazione del perché il mercato obbligazionario e dei tassi ritiene che marzo sia il punto di partenza.
Il discorso di martedì (mer 03:00 AEDT) di Christopher Waller, membro della Fed, sarà uno dei punti focali di questa settimana, in cui si ricorda che ha dato il via al rally di fine novembre con la definizione di una tempistica e di un percorso di taglio dei tassi, che ha sostanzialmente dato il via al pivot della Fed e al rally del rischio di fine anno.
Con le voci di un inizio anticipato del tapering del QT e i rendimenti obbligazionari statunitensi più bassi, è sorprendente che il dollaro USA stia resistendo così bene, con il DXY che segue un range laterale tra 102,70 e 102,10. In settimana la GBPUSD è stata la migliore performer del G10, con il prezzo che si è spinto fino a 1,2800, mentre il BRL ha avuto la meglio nello spazio FX EM.
L'oro ha visto una sorta di rinascita in questo contesto, dove sul grafico a 4 ore il prezzo ha chiuso al di sopra della recente tendenza al ribasso, mentre sul grafico giornaliero il prezzo ha chiuso al di sopra dell'EMA a 5 giorni. La debolezza delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti potrebbe dare nuova linfa ai rialzisti dell'oro, con un obiettivo di prezzo a 2075.
Il quadro è stato misto nel mondo delle azioni, con un'attenzione particolare per il JPN225 che ha guadagnato un enorme 6,9%, anche se il rapporto rischio/rendimento suggerisce di astenersi da nuovi long e di aspettare che il movimento si esaurisca. A parte un RSI di 80, l'87% dei titoli si trova al di sopra della MA a 50 giorni e il 68% dei titoli ha chiuso ai massimi di 4 settimane. Un segno di euforia e un segnale per i contrarian o una partecipazione solida e quindi rialzista? Io propendo per la seconda ipotesi.
Mentre gli utili statunitensi continuano ad arrivare e il processo elettorale americano prende ufficialmente il via in Iowa, la Cina torna al centro della scena con le vendite al dettaglio, il PIL del quarto trimestre e le vendite immobiliari. L'azionario Cina/HK rimane in difficoltà, ma il nastro sta girando e gli short stanno vedendo segnali che indicano la possibilità di passare da una posizione di trend a una di consolidamento, in cui la strategia potrebbe essere il range trading nei mercati CHINAH, HK50 e CN50. Staremo a vedere, ma se i dati dovessero risultare più deboli o se non dovessimo vedere il livello di allentamento della politica monetaria che è stato prezzato, allora è probabile che si verifichino nuovi flussi di vendita.
L'assetto degli indici azionari statunitensi sembra equilibrato con il rischio a 2 settimane - i rialzisti del rischio vorranno naturalmente che l'US500 superi i 4800 e il NAS100 i 17k, ma con la scadenza delle opzioni sul VIX, sull'indice e sui singoli titoli questa settimana (il calendario è riportato di seguito), ci si chiede se vedremo una maggiore volatilità dopo la scadenza. Una considerazione ovvia per la gestione del rischio.
Buona fortuna a tutti.
Gli eventi principali che i trader dovranno affrontare questa settimana:
I mercati statunitensi sono chiusi per il MLK Day (lunedì) - parziale commercio dei futures.
L'anticipazione dei mercati sulla data di inizio dell'allentamento e sull'entità dei tagli prezzati negli swap
Tasso MLF a 1 anno in Cina (15 gennaio 12:20 AEDT) - la PBOC dovrebbe tagliare il Medium-Lending Facility di 10 pb al 2,4% (dal 2,5%), con la possibilità di un taglio di 15 pb al 2,35%. Qualsiasi taglio inferiore a 10 pb potrebbe pesare su CHINAH, CN50 e HK50. Restiamo inoltre in attesa di un taglio del coefficiente di riserva bancaria (RRR) della Cina.
Occupazione e salari nel Regno Unito (16 gennaio 18:00 AEDT) - per quanto riguarda i salari, l'opinione comune è che l'Average Weekly Earnings 3M/YoY sia moderato al 6,8% (dal 7,2%). Il risultato influirà sulla determinazione dei tassi nel Regno Unito, dove il primo taglio di 25 pb è previsto per maggio. GBPUSD sembra trovare una buona offerta a 1,2800, quindi i rialzisti della sterlina vorranno vedere una rottura di chiusura qui per aggiungere long. Favorire EURGBP a 0,8560.
PIL cinese del 4° trimestre (17 gennaio, ore 13:00) - la stima mediana degli economisti prevede che il PIL del 4° trimestre cresca dell'1% a livello trimestrale e del 5,2% a livello annuale (dal 4,9% del 3° trimestre) - il PIL è per sua natura un dato retrospettivo, ma data la mancanza di fiducia dei money manager internazionali nell'investire in Cina, ritengo che l'esito del rapporto sul PIL cinese possa avere un impatto sulla volatilità del mercato.
Produzione industriale cinese, investimenti fissi, vendite al dettaglio, vendite immobiliari (17 gennaio 13:00) - il mercato si aspetta che questi dati si attestino rispettivamente al 4,5%, 2,9%, 8% e -9,5%. Certamente il mercato osserverà con attenzione i dati sulle vendite immobiliari alla ricerca di ulteriori prove di un calo delle vendite.
CPI del Regno Unito (17 gennaio 18:00 AEDT) - un potenziale evento volatile per i trader della sterlina, quindi monitorare l'esposizione su questo dato - il mercato vede il CPI principale al 3,8% a/a (dal 3,9%) e il CPI core al 4,9% (5,1%). La volatilità implicita a 1 settimana di GBPUSD si attesta al 6,67% (17° percentile dell'intervallo a 12 mesi) e prezza un movimento di -/+ 105 pip dal livello di chiusura di venerdì.
Vendite al dettaglio negli Stati Uniti (18 gennaio 00:30 AEDT) - il consenso mediano vede le vendite in crescita dello 0,4% su base mensile, con l'elemento del "gruppo di controllo" allo 0,2%. Il mercato sceglie e si affida a questo dato, ma ritengo che un calo delle vendite su base annua, se dovesse verificarsi, potrebbe avere un impatto sul sentiment e favorire i venditori di USD.
Rapporto sull'occupazione in Australia (18 gennaio, ore 11:30 AEDT) - la stima mediana è di 15.000 posti di lavoro creati, con un tasso U/E invariato al 3,9%. I futures sui tassi d'interesse australiani quotano la riunione della RBA di giugno come probabile primo taglio, quindi questo prezzo potrebbe essere messo in discussione, ma ci vorrebbe un movimento del tasso di disoccupazione per farlo.
CPI nazionale del Giappone (19 gennaio, ore 10:30 AEDT) - il mercato si aspetta che il CPI principale del Giappone si riduca al 2,6% (dal 2,8%) e che il CPI core raggiunga il 3,7% (3,8%). Dopo il calo del -3% dei salari reali della scorsa settimana e il calo dell'inflazione in Giappone, in un momento in cui si prevede che le altre banche centrali del G10 inizieranno un ciclo di tagli, difficilmente la BoJ sarà incentivata ad alzare i tassi.
Relatori della Fed - Waller (17/1 03:00 AEDT), Williams, Bostic, Daly
Altri fattori che potrebbero influenzare il sentimento del mercato:
Guadagni delle società statunitensi - È una settimana tranquilla sul fronte dei guadagni negli Stati Uniti, con circa il 3% della capitalizzazione di mercato dell'US500 che presenta relazioni. Goldman Sachs e Morgan Stanley attireranno l'attenzione, mentre diverse banche regionali presenteranno i loro numeri, per cui è bene tenere d'occhio l'ETF KRE.
Politica USA - Lunedì si conosceranno i risultati dei caucus dell'Iowa: Trump è quasi certo di vincere la nomination per il Partito Repubblicano, ma Nikki Haley potrebbe guadagnare un po' di slancio da portare alle primarie del New Hampshire del 23 gennaio?
Scadenza opzioni USA - Scadenza indici azionari USA (16 gennaio), scadenza opzioni VIX (17 gennaio), scadenza opzioni azionarie (19 gennaio)
💹 Il Dollaro Americano 🚀🌐Questa è la mia proiezione sul Dxy, ci troviamo in un area importante di demand importante sui 102\103.
Su quest ultima area sta po riprendere impulso che ha avuto dall'estate del 2023 dopo accumulo di tutto anno 2023.
Durante anno 2023 ha formato una onda 4 di Ellitt di grado primario, dove si notano anche le sub onde di grado minore e minuetto, la prima onda impulsiva partita 99.50 arrivando a 107.30 formando onda 1 minore con 5 sub onde minuetti, torna sui 102 formando un onda 2 minore e al interno un 3 onde (ABC) minuetti.
Conclusioni in poche parole mi aspetto una proiezione a 5 onde minori con un target 115.
USDX - LONG 103.200Il dollaro ha toccato una zona di demand molto robusta e pare abbia fatto un rimbalzo.
La situazione in America è contrastata, da una parte c'è un tentativo di ripresa come abbiamo visto dagli ultimi dati: richieste di costruzione in aumento ma immobili nuovi venduti in diminuzione.
Questo potrebbe dire che se da una parte si vende meno, è il momento di costruire di più a buon prezzo per vendere meglio in futuro. D'altra parte gli investitori che hanno usato l'oro come bene rifugio potrebbero essere interessati alal cosa. Abbandonare la barca dell'oro per spostarsi in investimenti solidi per il futuro.
C'è da considerare anche la questione carte di credito. Il numero delle richieste di credito su carta è aumentato vertiginosamente visti i tassi di interesse scoraggianti per richiedere un piccolo prestito. Il problam è che c'è una grande difficoltà nella restituzione.
Quindi abbiamo un'inflazione che pare sotto controllo e delle bolle finanziarie parallele che stanno aumentando. Vedremo coem si comporta nel 2024. Nel frattempo ipotizzo una possibile ripresa, seppur non eclatante dell'indicie del dollaro.
DOLLARO INDEX ED EURO cosa ci aspetta per la settimana?buona sera, tutto ha un ciclo temporale, siamo arrivati al reverse del dxy long e short euro, come si evince dal grafico siamo entrati long su dollaro index e short su euro , i take e gli ingressi sono scritti sul grafico box armonici grigi, attenzione xche questo segnale comportera anche altri movimenti a livello globale, quale short degli indici, quindi se siete interessati agli indici leggete la prossima analisi ,, se vuoi imparare questa tecnica commenti in privato altrimenti ci bannnano
📊 DOLLAR INDEX 04/12/2023Giornate di buon recupero per il dollaro USA che lascia le aree di minimo viste a fine novembre con il raggiungimento di 102.40 per dare il via ad una fase correttiva che al momento trova supporto da un buon canale rialzista , strutturato a massimi e minimi crescenti .
Sebbene il fascio di medie mobili in h2 ancora non abbia dato vita all’incrocio della media veloce a 21p con la media a 100p, il restringersi della forbice tra le due medie, pone la mm21 periodi come buon supporto dinamico per le quotazioni di dollar index , che ora punta al test delle resistenze poste a 103.75 prima e 104.00 figura poi.
Solo la violazione di 104 figura, area di confluenza statico dinamica dei prezzi con la mm200 periodi h2 potrebbe dare il via ad un vero segnale di inversione rialzista ed alimentare cosi le speranze di approdi verso 104.60-75.
Il mood di lungo periodo resta ribassista per il dollaro USA e un’eventuale violazione della trend line supportiva del movimento rialzista di breve, potrebbe essere la porta di accesso ad un nuovo allungo ribassista sotto 103 figura prima e 102.50 poi.
Il mood di forza del dollaro sembra un respiro dovuto di breve periodo, che no può essere contrastato in mancanza di chiari segnali nuovamente ribassisti per il biglietto verde, rimaniamo quindi rialzisti fino 104.50-75 , cambiando opinione di breve solo al break out dei supporti a 103 figura.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
DXY BearishDopo aver tradato all'interno del montly fvg é iniziato un consolidamento, che ha visto il prezzo per gran parte di ottobre tradare all'interno di un range ristretto. Il bearish displacement creato recentemente, dopo il rilascio nfp, aveva potenzialmente gettato le basi per una fase manipolativa, che avrebbe dovuto attaccare la buyside. Il rilascio del cpi tuttavia ha creato un'ulteriore displacement bearish, riducendo la probabilità che nel breve termine il prezzo possa mirare la buyside. Il prossimo draw on liquidity é appunto lo swing low segnato, che giace proprio al di sotto dell'equilibrio ed offre la possibilità di scalpare almeno un range di 100 pips, o eventualmente piú, se il prezzo dovesse aprire la settimana con un retracement. Una volta preso lo swing low in questione, diversi scenari potrebbero dispiegarsi, quali una probabile consolidation all'equilibrio.
Proiezioni DXY: Scenari e Impatti sui Tassi di Dicembre 2023Introduzione:
In questa disamina approfondiamo l'indice del dollaro americano (DXY), cercando di delineare potenziali scenari di mercato correlati al suo andamento e all'S&P 500. Proponiamo un'esegesi dettagliata delle dinamiche osservate e del comportamento degli investitori istituzionali, con particolare attenzione all'ultima settimana di novembre 2023.
Metodologia di Analisi:
La nostra analisi si concentra sulle seguenti componenti grafiche:
Range Mensile (Linee Viola): Zone di possibile oscillazione del DXY.
Order Block (OB) e Breaker Block (BB): Blocchi di ordini istituzionali che rappresentano aree di interesse per gli acquisti e vendite.
Liquidity Levels (BSL/SSL): Livelli dove si prevede un accumulo di ordini di acquisto (BSL) e di vendita (SSL).
Fair Value Gap (FVG): Intervalli in cui il valore percepito del DXY può differire da quello di mercato, indicati dai rettangoli blu.
Obiettivi (Linee Gialle): Livelli target previsti per movimenti futuri del DXY.
Analisi del Movimento del DXY:
La settimana terminata il 30 novembre ha mostrato una reazione significativa del DXY su un Bullish OB mensile. Tale reattività suggerisce una difesa dei minimi a 99.589 da parte degli 'smart money', che hanno precedentemente capitalizzato sulla SSL durante una fase di consolidamento. Questa dinamica potrebbe indicare un imminente cambio di tendenza, con due scenari principali rappresentati dai percorsi verde (bullish) e rosso (bearish) sul grafico.
Implicazioni Macroeconomiche e Possibili Sviluppi:
Un potenziamento del DXY potrebbe riflettere una politica monetaria invariata o un incremento dei tassi di interesse. Alla luce delle recenti dinamiche economiche, tra cui il report del GDP (PIL americano), anticipiamo una possibile ripresa della forza del dollaro, che potrebbe tradursi in un ritracciamento dell'S&P 500, in seguito all'iperperformance di novembre.
Indicatori di Mercato e Previsioni:
Un dato peculiare da sottolineare è il picco del CBOE Skew il 13 novembre a 154.45, in concomitanza con un VIX insolitamente basso. Questa combinazione suggerisce la possibilità di un evento di mercato imprevisto. Prevediamo un DXY tra 108 e 109, con una correzione imminente dell'S&P 500, per riempire i gap volumetrici lasciati dal rally di novembre.
Conclusioni e Osservazioni Finali:
Con l'intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, previsto per le 20:00 di questa sera, raccomandiamo cautela agli investitori, poiché le sue dichiarazioni potrebbero introdurre volatilità significativa nei mercati.
DXY : biglietto verde ancora in caduta ?Buonasera , non ho mai dimenticato l'analisi tecnica base , che mi ha portato dentro questo mondo, facendo dei passi avanti notevoli.
In questa analisi dell'indice del dollaro USA vedremo come un analisi tecnica base ci fa capire di essere effettivamente in un canale ribassista, ed ultimamente in un range laterale dove il dxy sta rimbalzando in zone di supporti e resistenza tecnici, una mia idea personale sarebbe continuare a vedere dei ribassi fino alla zona 100,5 / 101 circa per poi riprendere il rimbalzo e quindi , di conseguenza un po' di forza.
Attenzione però, Venerdì abbiamo il discorso di powell e oggi il PIL , seppure positivo rispetto alle attese , non ha mosso in un modo espansivo l'indice , per cui vedo ancora della forza short che preme fino agli inizi del mese per poi magari rimbalzare di nuovo a 104,90 (punto massimo del canale)
Staremo a vedere cosa ci riserverà il presidente della FED nella giornata di venerdì, ad ora però,
quello che è chiaro è che si continua a vendere e scaricare dal portafoglio il biglietto verde e si continua ad accumulare asset come oro,indici euro etc.
A presto!
Luigi Fiori
📊DOLLAR INDEXIl dollar USA si dirige verso le chiusure di questo mese di novembre, con una spiccata debolezza, dopo la lunga fase di lateralità vissuta nel mese di ottobre che ha contenuto le quotazioni tra 107.40 e 105.50, il mese di Novembre ha portato ad un calo del 2.55% con le quotazioni che nella prima settimana del mese hanno vissuto l’incrocio del fascio di medie , vera sentenza ribassista che ha guidato le dinamiche tecniche in una sequenza perfetta di massimi e minimi decrescenti.
I livelli che prima erano chiari supporti a 105.50-40 si sono tramutati in resistenza, e grazie alla spinta ribassista avvenuta grazie ai dati sull’inflazione USA ora sono protette da ulteriori resistenze di breve periodo a 104.75-50, area di confluenza statico dinamica grazie al passaggio della mm100 periodi in h4.
Lo schema tecnico supportato anche da una speranza sempre più accesa di trovare nel 2024 i primi tagli dei tassi di interesse da parte della FED, si spinge ora ai minimi di 103 figura, supporto ultimo che se violato potrebbe portare ad accelerazioni ribassiste fino alle aree di 101 figura.
Le migliori aree per vendite di dollari restano attualmente le resistenze sotto 105 che garantirebbero opportuni posizionamenti di stop a 105.50, ma non possiamo escludere l’esigenza di ingressi in break out sotto 103.00 che tuttavia non garantirebbero i migliori R:R per questo scenario.
In merito alle volatilità, non possiamo non notare che la lunga fase di compressione e lateralità del mese di ottobre, ha di fatto compresso i parametri medi, generando sull’attuale direzionalità di novembre una netta espansione ribassista che tocca ora 2 volte la media a 103.50, pertanto lo scenario ribassista sopra analizzato potrebbe necessitare di importanti market movers che possano scatenare ulteriori vendite sul biglietto verde, in mancanza di tali market movers dobbiamo considerare la possibilità di respiri tecnici del dollaro che riportano in luce la nostra prima ipotesi di analisi della price action non prima di 104.75-105.50.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
il DXY respira a livello tecnico e potrebbe esserci un rallyTVC:DXY
"una rondine non fa primavera nemmeno nel trading".
il dollaro americano si è appoggiato sulla media a 200 periodi SMA sul daily chart e adesso sta respirando.
Sebbene a livello macro potrebbero esserci scenari che vanno a favore di una debolezza del dollaro (ne ho parlato sul canale telegram), a livello tecnico, adesso, potremmo aspettarci un rally, magari solo correttivi dell'effettiva decaduta del dollaro. Non si può prevedere il futuro, probabilmente sul medio e lungo termine il dollaro, se effettivamente ci sarà un soft landing, potrebbe perdere valore rispetto ad assets a più alto rischio.
Ma adesso mi aspetterei un piccolo rimbalzo e potrebbe interessante il momento per dei trade al rialzo, considerato anche il relativo RSI.
DXY - USDX - INDICE DEL DOLLARO Facciamo il punto della situazione in modo semplice senza considerare fattori conosciuti a 10 persone sul pianeta, GURU, PROFETI e FORMATORI della domenica che vedono complotti, manipolazioni, stregonerie e magie sui mercati.
Usando la semplice e banale percezione è chiaro che c'è qualcosa che non va in America.
Premetto, sono un amante del biglietto verde ma questo esula dal contesto in quanto nel trading per nostra fortuna si guadagna in long ed in short.
Superato il Covid il buon Dio ci ha dato 3 guerre che hanno dato il colpo di grazia a quei fragili equilibri che si sostenevano tra abitudine e fiducia. Non c'è cosa peggiore pensare che qualcosa non succederà mai... Murphy insegna.
Ed ecco che lo yen diventa spazzatura, la sterlina carta straccia le materie prime vanno in tilt e l'intera finanza ruota attorno a qualcuno che sta cercando inutilmente di sbrogliare i fili di una marionetta che fa il dito medio ad un gruppo di suore.
Ma torniamo ad oggi 10.11.2023, cosa diavolo succederà da qui a Natale?
Ricordo che, c'è un debito pubblico che attende di essere sanato, un'inflazione apparentemente sotto controllo, una serie di paesi (BRICS) che vogliono spodestare il dollaro come valuta per le transazioni mondiali, la rincorsa alla tecnologia IA, elezioni di candidati non meglio attesi, un possibile ritorno alle crociate in versione moderna da parte di esaltati fanatici dell'islam.
Ho dimenticato sicuramente tante altre cose ma queste mi sembrano già tante per supporre un declino del dollaro nel 2024.
I dati più spiccioli ci dicono che, nonostante l'economia sembri tenere, le persone stanno ricorrendo all'utilizzo della carta di credito per pagare i debiti, quindi pago un debito facendomi un'altro debito. Un sistema di avvitamento che vede un unico risultato: il default.
Nessuno pensa che l'America possa andare in default ma si stanno creano tutte le condizioni per arrivare al punto che la FED (che Dio la benedica) dovrà stampare una quantità di denaro tale da aumentare nuovamente l'inflazione.
Previsioni? dollaro sotto i 100 in 12 mesi.
Short DXYPropongo questa idea in quanto il Dollaro sta salendo e il DXY è fortemente correlato inversamente, dopo il primo BoS con impulso molto deciso ho tracciato Fibonacci ed ho individuato 3 Supply molto interessanti in zona Premium rispetto all'impulso.
Trade di brevissimo periodo.
Buona trading a tutti!
DXY SEGNA LA FINE DEL DOLLAROL'indice del dollaro mostra una forte candela short sul settimanale ed una volontà di muovere al ribasso. La salita del dollaro dal 2021 è stata armonica, senza alcun eccesso quindi efficiente a parte una zona che non è stata mitigata. La normalizzazione della politica monetaria lascia può agevolare la discesa.
Testa & Spalla DXYIl dollar Index mostra una figura di inversione su TF a 4 ore. Il dollaro ancora molto forte non sembra voglia però lasciare la scena agli orsi ed infatti sulla base della spalla destra agisce una zona supportiva da monitorare poiché un rimbalzo darebbe uno sviluppo diverso alla figura stessa.
EUR/USD: ancora in fase di compressioneIl grafico mostra la coppia Eur/Usd, ancora ribassista, e il DXY, tutt'ora rialzista.
I valori sono oramai in compressione in un triangolo che, in base al break, forniranno la direzione successiva di medio periodo.
Un breaK al ribasso del DXY = rimbalzo della coppia Eur/Usd e dei mercati
Un break al rialzo del DXY = proseguo della correzione della coppia Eur/Usd e dei mercati