WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.05.2025L’accord0 USA-Regno Unito sui dazi fa ben sperare: borse ancora sù!
Wall Street ha quasi azzerato le perdite da inizio anno.
Bene l’export cinese ad Aprile, ma non quello verso gli Stat iUniti.
Bitcoin sopra 100 mila US$, ma le altre crypto fanno più fatica.
Mercati in ripresa grazie a schiarite commerciali: Europa e Wall Street in rialzo. La giornata borsistica di ieri ha visto un forte rimbalzo dei mercati azionari sia in Europa che negli Stati Uniti, grazie a una ventata di ottimismo portata dall’accordo commerciale annunciato tra Usa e Regno Unito.
Gli investitori hanno reagito con entusiasmo: ha brillato Milano, +1,71%, seguita da Francoforte, +1,4%, e Parigi, +0,89%. Londra ha fatto eccezione con -0,33%. L’Italia si distingue anche per un FTSEMIB in crescita +1,7% da inizio settimana e +15% da gennaio, risultando tra i migliori indici globali.
Oltreoceano, Wall Street ha chiuso in rialzo: Dow Jones +0,63%, Nasdaq +1,06% e S&P500 +0,58%. Sebbene l’indice S&P 500 sia ancora in leggero calo da inizio anno (-0,4%), per gli investitori europei è ora in guadagno di circa +0,4% grazie al recupero recente del dollaro.
Tra i protagonisti del giorno, le azioni tech, in particolare Nvidia, tornate sotto i riflettori su voci di possibile allentamento delle restrizioni sulle esportazioni di chip AI da parte di Trump.
Accordo UK-USA: etanolo, carne e macchinari industriali protagonisti: il Presidente Donald Trump ha definito “enorme” l’accordo con il Regno Unito, pur senza entrare nei dettagli.
Il premier britannico Keir Starmer ha confermato che alcune clausole sono ancora in discussione, ma ha parlato di un’intesa promettente per un futuro patto di libero scambio.
Il Regno Unito, secondo il segretario al Commercio Howard Lutnick, azzererà i dazi sull’etanolo americano e ridurrà le barriere su carne bovina e macchinari industriali: un vero sollievo per l’agricoltura USA.
Trump ha colto ieri l’occasione per punzecchiare la Federal Reserve, definendo il presidente Powell “foolish” per non aver tagliato i tassi come stanno facendo altre banche centrali.
In parallelo, ha lasciato intendere una disponibilità a incontrare il presidente cinese Xi Jinping, a patto che “Scott”, alias il segretario al Tesoro Scott Bessent, riferisca sviluppi positivi dai colloqui con Pechino, previsti in Svizzera il 10 maggio.
“Faremo un accordo anche con l’Europa”, ha aggiunto Trump, pur lamentando l’atteggiamento “estremamente ingiusto” dell’UE.
Nonostante le aperture, gli effetti delle tensioni commerciali si fanno sentire. Le prenotazioni di container verso gli Stati Uniti sono calate drasticamente: -22% annuo a metà aprile, secondo Vizion.
Ancora più marcato il crollo dei flussi dalla Cina, con un -44% e -49% rispettivamente in due settimane consecutive. Globalmente, le prenotazioni di container (TEU da 40 piedi) sono scese del -12,1% su base annua entro la fine di aprile.
Sul fronte macro europeo, segnali di miglioramento. La Banca d’Inghilterra ha rivisto al rialzo le stime di crescita 2025 per il Regno Unito, portandole a +1,0%, da +0,75%.
Sulle borse dell’Asia-Pacifico, stamene, 9 maggio, prevale l’ottimismo: Nikkei giapponese +1,5%, complice il calo dello yen. La crescita dei salari giapponesi si è intanto raffreddata a marzo, così come le esportazioni di aprile, il che potrebbe rallentare eventuali rialzi dei tassi da parte della Banca del Giappone.
Situazione più tesa in India: l’indice BSE-Sensex ha perso -1%, mentre la valuta (Rupia) si è indebolita per il quarto giorno consecutivo. La causa è nell’escalation militare con il Pakistan: un attacco missilistico notturno ha causato due vittime civili, e droni indiani hanno colpito sistemi di difesa aerea “nemici”. New Delhi ha parlato di “neutralizzazione” di minacce mirate a obiettivi militari.
Materie prime in movimento: l’allentamento delle tensioni commerciali ha sostenuto il petrolio, che chiude la settimana con +3% circa. I colloqui in Svizzera potrebbero favorire un ulteriore recupero, considerando l’effetto diretto sul consumo globale di greggio.
Il gas naturale americano è intanto sotto i riflettori: le aziende chiedono a Trump di esentare le navi GNL da nuove penalizzanti norme sulla cantieristica. Gli USA, primo esportatore al mondo, generano 34 miliardi di dollari l’anno in questo settore.
Oro: settimana è stata volatile ma positiva: +2,7%, con movimenti giornalieri anche sopra l’1,5%. Stamattina il prezzo è salito -0,7%, dopo il calo -1,7% di ieri.
Criptovalute: un momento magico? Bitcoin ha superato la soglia psicologica dei 100.000 dollari, registrando un +6% nella giornata di giovedì 8, la migliore da un mese. Si avvia così a conludersi la quinta settimana consecutiva positiva. Nel frattempo Coinbase ha annunciato l’acquisizione di Deribit, il principale exchange di opzioni crypto con US$ 30 miliardi di posizioni aperte.
Settimana decisamente tranquilla per il mercato obbligazionario. Il rendimento del Treasury USA 10 anni si attesta al 4,35%, quello del Bund tedesco decennale a 2,53%. Il BTP italiano, 3,55%, ha visto un lieve rialzo, ma lo spread è sceso a 104 punti base, il livello più basso dal 2021.
Se Moody’s seguirà l’esempio di S&P migliorando il rating sovrano italiano il 23 maggio, potremmo scendere sotto quota 100 – soglia psicologica inviolata da oltre quattro anni.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Idee operative ESTX50
WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.04.2025Borse in caduta libera in tutto il Mondo: risk-off violento su tutte le asset class.
Trump-onomics bocciata dai mkt, paura e scompiglio nel commercio mondiale.
Intanto, la “negoziazione paese per paese” è già partita.
Prezzi materie prime cancellano guadagni YtoD, si salva solo l’oro.
Venerdì 4 aprile 2025: un giorno da ricordare… ma per i motivi sbagliati! Le borse mondiali hanno vissuto un vero e proprio crollo verticale, con numeri da capogiro che sembrano usciti da un film catastrofico.
Giovedì, Wall Street aveva già bruciato 2.500 miliardi di dollari, dopo che Trump aveva annunciato i dazi sulle merci importate negli Usa. Ma in Europa la situazione non è stata da meno: le borse hanno perso ben 819 miliardi di euro tra gioveì e venerdì, portando a un totale di oltre 1.241 miliardi persi in soli due giorni, con Milano scivolata oltre -7% venerdì scorso.
Tragici crolli anche sulle altre Borse europoee: Francoforte -5,09%, Londra -4,94%, Parigi -4,26%, Amsterdam -4,12%, e Madrid -6,12%.
La Cina, ovviamente, risponde al fuoco, annunciando ricorso al WTO (World Trade Organization) e alzando le tariffe (i dazi) per "pareggiare" quelle degli Stati Uniti.
Nel frattempo, il Premier Italiano Meloni invita l'UE a sospendere le norme sul Green Deal, specialmente quelle relative all'automotive, per limitare i danni economici.
E Wall Street? Anche qui un tonfo clamoroso venerdì 4: Dow Jones -5,50%, Nasdaq -5,82% e S&P500 -5,97%.
In soli due giorni, i mercati azionari Usa hanno perso 5,4 trilioni di dollari di capitalizzazione di mercato, e lo S&P500 è arrivato al livello più basso in 11 mesi.
È stata la peggior settimana per Wall Street dal marzo 2020, quando soffrimmo dell’emergenza Covid-19.
Le previsioni di recessione Usa e globale volano alte, con JPMorgan che ora vede una probabilità del 60% di una recessione mondiale entro fine anno, in aumento rispetto al 40% di una settimana prima.
Gli economisti hanno cambiato direzione come barche in mezzo alla tempesta. Goldman Sachs, ad esempio, ha aumentato la probabilità di recessione Usa nel 2025 al 45%, mentre la piattaforma di scommesse Polymarket prevede una probabilità del 64% di una recessione negli Stati Uniti nel 2025.
Chi cerca ottimismo deve scendere fino al cerchio magico di Trump, dove il Segretario al Tesoro Scott Bessent cerca di minimizzare il caos, dichiarando che i dazi sono necessari e non porteranno a una recessione.
Nel frattempo, Donald Trump, sempre ottimista, ha affermato che il suo obiettivo è rendere gli Stati Uniti "più ricchi che mai" e ha esortato gli investitori a entrare nel mercato.
La piccola notizia positiva sul fronte economico è che l'economia americana ha creato 228.000 posti di lavoro a marzo, contro 140.000 attesi, e il tasso di disoccupazione è sceso al 4,2% dal 4,3%.
Sul fronte europeo, Giorgia Meloni cerca di mantenere la calma, osservando che l’export italiano verso gli Stati Uniti rappresenta solo il 10% del totale, e ha sottolineato che il panico tra i consumatori potrebbe fare più danni degli stessi dazi.
Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici e monetari, ha avvertito che gli interessi nazionali devono prevalere, anche se ci sono anche dei "bivi" ideologici da affrontare con il governo italiano, che ha una vicinanza con Trump.
Per Trump, sicuramente, c’è la bocciatura dei mercati finanziari: dal 17 gennaio, giorno dell'Inauguration Day, Wall Street ha bruciato quasi Us$ 10.000 miliardi, con 5.000 miliardi sole nelle ultime 2 sedute di Wall Street.
La Fed, col Presidente Jerome Powell, ha dichiarato che l’incertezza è alta, e la probabilità di un impatto economico significativo, tra cui inflazione e crescita più lenta, è ormai evidente. Consoliamoci col fatto che in Europa le aspettative per un taglio dei tassi da parte dell’ECB siano ormai al 100%, con i futures che lo scontano quasi con certezza già a giugno.
Nel frattempo, il prezzo del petrolio scende veloce, col WTI (greggio benchmark Usa) crollato -8,1%, a 61,5 dollari/barile. Più in generale, il mercato delle materie prime è stato travolto, con il Bloomberg Commodity Index che ha registrato la peggior settimana dal luglio scorso, con il petrolio che ha perso l'11% in cinque sedute.
Anche l'oro s’è indebolito, con un calo di -2,5% venerdì, la peggior seduta dell’anno, pur rimanendo comunque sopra 3.000 dollari/oncia.
Bitcoin ha retto relativamente bene, perdendo solo -2,5% e mostrando segnali di resistenza agli shock economici globali e di dissociazione dai mercati tradizionali.
Infine, stamani, come già venerdì, il crollo delle borse asiatiche non si è fatto attendere: l'indice Hang Seng di Hong Kong ha perso -10%, il Nikkei giapponese -6,8%, mentre il Sensex indiano ha ceduto -3,6%, mentre la Cina annuncia nuove tariffe sugli Stati Uniti e potrebbe svalutare lo yuan in risposta ai dazi.
Trump, intanto, ha minimizzato la situazione considerandola solo un "effetto collaterale" della sua strategia economica, e paragonando i suoi dazi a una "cura" necessaria per l'economia: certamente questo inizio di aprile 2025 sarà ricordato come il giorno in cui la guerra commerciale mondiale ha dato il via a un terremoto finanziario globale.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.04.2025Operatori tesi e guardinghi, attendono i dettagli dei dazi Usa.
Ieri, 1 Aprile, rimbalzo della tecnologia Usa, ma è da confermare.
Prosegue la corsa di oro, argento e metalli industriali.
Economia Usa perse slancio, ma non c’è motivo di allarme, per ora.
Le Borse europee hanno visto un notevole recupero nelle ultime ore, con gli indici che hanno chiuso in positivo l'1 aprile, registrando un tono migliorativo rispetto alle perdite del 31 marzo.
L’andamento è stato particolarmente positivo, se si considerano le preoccupazioni che accompagnano l’imminente imposizione dei dazi da parte degli Stati Uniti. Il presidente Donald Trump ha ribadito che dal 2 aprile, senza ritardi, entreranno in vigore le tariffe (dazi) per i principali partner commerciali degli Stati Uniti, un passo che ha suscitato preoccupazioni a livello globale.
Secondo il segretario al Tesoro Scott Bessent, questi dazi serviranno come "limite massimo", ed i paesi colpiti potrebbero adottare misure per ridurli.
In Europa ieri Milano ha guadagnato +1,33%, Francoforte +1,6%, Madrid +1,2%, Parigi +1,06%, mentre Amsterdam e Londra sono salite rispettivamente di un più modesto +0,6% e +0,5%.
Dall'altra parte dell’Atlantico, Wall Street ha avuto un’andamento altalenante, con un finale in recupero: il Dow Jones ha perso -0,03%, ma il Nasdaq è salito +0,87%, e lo S&P 500 +0,38%.
Il secondo trimestre è partito con un rimbalzo peculiare e lungamente atteso, quello dei "Magnifici Sette" (i sette giganti tecnologici), col relativo indice Bloomber salito +1,6%, a 19.027 punti, dopo un calo del 16% nei primi tre mesi dell’anno. Tesla ha guadagnato +3,6%, anche se le vendite segnano il passo su diversi mercati, tra cui quelli europei a cinesi.
L’oro ha registrato un nuovo record, toccando i 3.175 euro per contratto futuro a giugno, testimoniando come il clima di incertezze globali spinga gli investitori a rifugiarsi nei metalli preziosi e, pertanto, in asset rari e decorrelati da azioni e obbligazioni.
I dati sull’occupazione negli Stati Uniti, pur non mostrando segnali di un grave deterioramento, hanno indicato una certa rallentamento nella crescita. L'indice ISM del settore manifatturiero statunitense è sceso a 49 punti a marzo, rispetto ai 50,3 di febbraio, segnando una contrazione per la prima volta dal 2020.
I posti vacanti (Jolts) sono scesi a febbraio a 7,56 milioni, dal picco di 7,74 a gennaio, mentre il numero delle dimissioni spontanee è rimasto stabile.
In questo contesto, diversi membri della Fed hanno espressamente detto di essere preoccupati per l’inflazione, che potrebbe tornare a crescere, e per gli effetti negativi che le tariffe statunitensi potrebbero avere sul mercato del lavoro.
Nel settore automobilistico europeo, segnaliamo che la Spagna ha annunciato un piano da 400 milioni di euro per incentivare l’acquisto di auto elettriche e per finanziare le infrastrutture di ricarica, prorogando il programma "Moves III" fino al 31 dicembre 2025. Questo programma include anche sgravi fiscali per le auto elettriche, un settore che la Spagna continua a promuovere e finanziare con misure concrete.
L’inflazione nell'Eurozona è scesa leggermente a marzo, attestandosi al 2,2%, rispetto al 2,3% di febbraio. L’inflazione dei servizi è diminuita al 3,4%, mentre quella della sola componente energia è scesa di -0,7%.
In Italia, l’inflazione alconsumo (CPI) è aumentata al 2,1%, rispetto all’1,7% di febbraio, con valori superiori alla media nell'area Euro per Estonia, Croazia e Slovacchia, e molto più bassi in Francia (0,9%) e Lussemburgo (1,5%).
Sul fronte delle materie prime, dopo un primo trimestre piuttosto “flat”, il petrolio vede oggi un leggero calo, con il Brent scambiato a 74,5 dollari/barile. La OPEC+ (cartello dei maggiori esportatori) si prepara alla riunione di giovedì, con alcuni Paesi membri che potrebbero aumentare la produzione per soddisfare le richieste di Trump di abbassare i prezzi.
Nel frattempo, il prezzo del gas naturale europeo ha visto un rialzo del 4,4% a 42,45 euro/MWh: ricordiano che ha registrato una perdita di -10% da inizio anno. Si stima che l'Europa dovrà acquistare almeno 250 carichi extra di gas naturale liquefatto (GNL) per rifornire le riserve prima dell'inverno, con un costo di almeno Us$ 11 miliardi, e prevalentemente dagli Usa.
Per gli ETF sull'oro, il primo trimestre 2025 ha registrato afflussi significativi, con acquisti tra 130 e 150 tonnellate metriche, un contrasto netto rispetto al deflusso di 114 tonnellate nello stesso periodo 2024.
Il prezzo dell’oro ha visto un balzo consideravole, salendo del 10% nel solo mese di marzo, e anche oggi non accenna ad arretrare dai massimi di 3.149 USD/oncia. Il rally del prezzo sta spingendo sia investitori istituzionali che retail a entrare nel mercato, con un aumento significativo della domanda di ETF, strumento molto popolare a semplice per esporsi alle oscillazioni di prezzo senza vincoli di detenzione fisica.
In sintesi, i mercati finanziari continuano a mostrare una certa volatilità, influenzata dalle mosse commerciali di Trump, dai dati economici contrastanti, e dalle preoccupazioni per l'inflazione. Tuttavia, gli investitori si dimostrano relativamente ottimisti riguardo al recupero delle borse, specie europee ed asiatiche e alle prospettive rivalutative delle materie prime minerarie e agricole.
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Wisdomtree - Tactical Daily Update 14.03.2025Borse nervosa, prosegue il sell-off su tech Usa, e “denaro” su quella cinese.
Variazione nulla nei prezzi alla produzione USA a febbraio.
Schiarita al Congreso Usa sul finanziamento dei deficit federali.
Cresce l’ottimismo su un taglio primaverile dei tassi FED.
Le borse hanno registrato un ulteriore calo ieri, 13 marzo, con continue incertezze legate alla guerra commerciale avviata da Donald Trump, soppesandone i possibili effetti sugli scambi internazionali e sul commercio globale.
A complicare il quadro ci sono le manovre dell'Unione Europea per finanziare un piano di riarmo e la possibile tregua in Ucraina, che sembrano lontane dalla soluzione. Inoltre, Trump ha minacciato nuovi dazi sui vini e alcoolici europei, aggiungendo un altro punto di tensione.
Le principali piazze europee avevano tentato un rimbalzo prima di concludere la giornata con perdite, segnando tre giorni consecutivi di cali. Francoforte ha perso -0,48%, Parigi -0,64%, mentre Londra, che al momento sembra meno colpita dalla politica commerciale di Trump, ha chiuso invariata.
Negli Stati Uniti, i dati sui prezzi alla produzione di febbraio sono rimasti invariati, sorprendendo gli analisti e alimentando un po' di ottimismo sulla ripresa economica. Questo ottimismo è stato supportato anche dal numero di richieste per i sussidi di disoccupazione, risultato inferiore alle previsioni.
Tuttavia, gli economisti sono preoccupati che l'escalation dei dazi possa portare a un aumento dei prezzi per i consumatori e a un impatto negativo più marcato sulla crescita economica, fattori non ancora completamente riflessi nei dati.
Wall Street ha registrato un ulteriore calo: Dow Jones -1,30%, S&P500 -1,39%, Nasdaq -1,96%. Tesla ha segnato un nuovo ribasso del -4,8%, mentre Apple ha perso -1,4%.
Wall Street sta per concludere la quarta settimana consecutiva di cali, un evento che non si verificava da agosto. La caduta dei titoli delle "Magnifiche Sette" (ormai spesso chiamati "Malefici Sette") ha giocato un ruolo importante in questo declino.
Come contromisura, alcuni analisti suggeriscono di guardare a settori come materie prime, farmaceutica e biotech, che potrebbero offrire migliori prospettive a breve termine, oltre a mercati come Europa e Cina.
Sul fronte europeo, Eurostat ha comunicato che la produzione industriale nell'Eurozona è cresciuta +0,8% a gennaio, rispetto a dicembre, dopo il calo di -0,4% registrato il mese prima. Su base annua, la produzione è rimasta stabile rispetto a gennaio 2024.
Oggi, 14 marzo, la settimana si conclude con persistenti preoccupazioni per le tensioni internazionali, mescolate a questioni politiche interne.
Le borse asiatiche hanno chiuso positive, grazie alla possibile intesa tra democratici e repubblicani al Congresso USA per evitare uno shutdown federale, e per il sostegno monetario all’economia arrivato dalla People’s Bank of China (Pboc).
Questo produce un effetto positivo anche sui mercati europei, che guadagnano in media +0,7% alle 12.00 CET.
L’oro ha raggiunto un nuovo record, superando per la prima volta i 3.000 Dollari/oncia, un rialzo spinto dalle preoccupazioni per gli effetti dei dazi e dalla ricerca di beni rifugio degli investitori.
Anche i dati sull'inflazione negli Usa rafforzano l'idea che la Fed potrebbe allentare la sua politica monetaria in futuro, contribuendo al favore per i metalli preziosi.
Le borse cinesi hanno toccato i massimi 2025, con Shanghai a +1,8% e Shenzhen +2%, grazie anche agli stimoli economici annunciati da Pechino. Hong Kong ha guadagnato +2,3%, con Alibaba e Tencent che segnano rialzi superiori al +4%.
La Borsa giapponese ha chiuso in positivo, col Nikkei a +0,7%, trainato dal settore tecnologico, mentre il Ministro degli Esteri giapponese ha protestato contro i dazi imposti dagli USA sulle importazioni di acciaio e alluminio.
Sul fronte dei bond, oggi, 14 marzo, lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi decennali è stabile a 115 bps, col rendimento del Btp benchmark al 4,0%. Nonostante la debolezza di Wall Street e il rallentamento dell’inflazione negli USA, non c'è stato un aumento degli acquisti di Treasury americani. Il rendimento dei Treasury 10 anno è rimasto invariato a 4,29%, ben sotto al picco di gennaio di 4,80%.
Dopo la schiarita al Congresso sui finanziamenti federali, il sentiment sui mercati sembra migliorato. I future sui principali indici USA segnano in media +0,7%.
Il conflitto russia-ucraino rimane un tema caldo: Vladimir Putin ha dichiarato che una tregua sarebbe sensata solo se porta a una pace duratura. Trump registra una parziale apertura sulla questione, pur avvertendo che le dichiarazioni sono ancora incomplete.
Nel settore energetico, il prezzo del petrolio resta instabile e senza una direzione chiara. Le tensioni geopolitiche, unite alla politica commerciale di Trump, continuano a influenzare il mercato. Trump ha anche intensificato le sanzioni contro l'Iran, prendendo di mira il ministro del petrolio iraniano e diverse entità legate alla "flotta ombra" iraniana, per fermare le esportazioni di petrolio e le attività destabilizzanti ad esse legate.
L'indice Bcom di Bloomberg, che sintetizza le principali materie prime, si avvia a concludere la quinta settimana positiva delle ultime sei, sostenuto dalla ripresa prevista in Cina e dai piani d’investimento europei per infrastrutture e difesa.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
STOXX50 verso 6000Lo Stoxx50 ha recentemente mostrato una performance positiva, con un incremento importante destinato a continuare grazie a tagli dei tassi e positività nelle aziende.
Sotto costante monitoraggio si ha il livello 5700 che funziona da spartiacque in questo momento, sopra il quale lo STOXX può tranquillamente raggiungere 6000 , 6200 in estensione e più. Se confermato il rialzo, seguirà l'andamento come nell'analisi grafica, creando una nuova gamba di continuazione in forza.
buy eurostoxxTrend e Struttura del Grafico
Il prezzo attuale è 5.318,30 EUR, in calo di -0,46% (-24,50 punti).
Il mercato si trova in una chiara tendenza rialzista, con massimi e minimi crescenti.
Due trendline blu evidenziano i livelli chiave di supporto e resistenza.
📈 Zona di Trading (Risk/Reward Ratio)
L'area verde rappresenta il potenziale target rialzista, con un obiettivo sopra 5.500 EUR.
L'area rossa è la zona di stop loss, con livelli chiave a 5.278,59 EUR e 5.191,33 EUR.
Il prezzo sta attualmente testando una resistenza dinamica, che potrebbe fungere da punto di rimbalzo o rottura.
🔍 Scenari Possibili
Bullish scenario 📈: Se il prezzo supera la resistenza attuale e la trendline, potrebbe salire verso 5.523,66 EUR e oltre.
Bearish scenario 📉: Se il prezzo non riesce a rompere la resistenza e scende sotto i 5.278,59 EUR, potrebbe testare il supporto inferiore.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.12.2024Borse più caute in attesa di dati macro e mosse delle Banche centrali.
Governo e Banca centrale cinese infondono ottimismo in Asia.
Petrolio e gas depressi: caos Siria e Medio Oriente non impattano.
Francia verso il Governo di larghe intese auspicato da Macron.
L'ottimismo sulla politica monetaria cinese, con la promessa di una strategia "moderatamente espansiva" e misure per stabilizzare i mercati immobiliari e azionari nel 2025, non è stato sufficiente a spingere le Borse europee.
Le tensioni geopolitiche, specie in Siria, con l'aumento delle incertezze e delle difficoltà legate al futuro Governo, pesano sugli umori degli investitori. Le Borse europee hanno così chiuso contrastate, in un contesto di attesa per eventi rilevanti, tra cui la riunione della Banca Centrale Europea (BCE ) prevista per il 12 dicembre.
Le aspettative sul futuro della politica monetaria in Europa indicano un probabile taglio dei tassi di 25 bps da parte dell’ECB, con l’incertezza che ha spinto a ridurre le previsioni di un intervento maggiore.
L'incertezza politica in Francia e il rischio di una guerra commerciale con gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Donald Trump, restano fattori di rischio. Il clima di incertezze inflazionistiche, in particolare nei servizi, pesa sulle decisioni dell’ECB.
Oltreoceano, gli investitori sono in attesa della riunione della Federal Reserve del 18 dicembre. Tuttavia, prima di tale incontro, i dati sull'inflazione Usa, con i prezzi al consumo e i prezzi alla produzione attesi per mercoledì e giovedì, che potrebbero dare ulteriori indicazioni sulle future mosse, specie se confermassero una tendenza all’accelerazione dei prezzi.
Nel mercato azionario europeo, ieri Milano ha chiuso in calo -0,55%, dopo una partenza positiva. Al contrario, Parigi ha registrato +0,72%, anche grazie all'attesa per la formazione del nuovo Governo.
Wall Street, ha chiuso in negativo dopo i record della settimana precedente: Dow Jones -0,54%, Nasdaq -0,62%, e S&P500 -0,61%. In particolare, Nvidia è scesa a causa di un’indagine delle autorità cinesi su possibili violazioni della legge antimonopolio, riguardante l’acquisizione di Mellanox.
La Cina ha intensificato la pressione sulle società tecnologiche statunitensi, mentre il governo Usa annuncia nuove restrizioni sulla vendita di chip alla Cina, alimentando così le tensioni tra i due Paesi.
Sul fronte macroeconomico, si attende una riduzione dei tassi da parte della Fed, e viene dato come ormai certo un taglio di -25 bps al prossimo meeting.
Il petrolio ha registrato un rialzo grazie alle notizie provenienti dal Medio Oriente, in particolare dalla Siria, dove i ribelli hanno conquistato la capitale Damasco: tuttavia le previsioni di domanda debole a livello globale limitano il potenziale rialzo dei prezzi. Il WTI quota attorno a 68 Dollari/barile.
In Italia, lo spread tra il BTp e il Bund è sceso leggermente, col differenziale di rendimento tra il BTp decennale e il Bund pari scadenza tedesco che ha toccato 107 bps, il valore più basso dal 2021, ed il rendimento del BTp decennale leggermente sceso a 3,19%, dal 3,20% di venerdì 6.
Oggi, 10 dicembre, le borse europee sono partite deboli, influenzate dalla performance negativa di Wall Street. La Francia è sotto osservazione, mentre è in corso il tentativo di formazione del nuovo Governo. Il Presidente francese Macron ha invitato i partiti a formare un "Governo di interesse generale", escludendo però alcune forze politiche.
In Asia, borse positive, col Nikkei giapponese che ha guadagnato +0,5%, giovandosi delle dichiarazioni cinesi che prevedono politiche fiscali e monetarie più espansive a partire dal 2025.
La Cina ha inoltre registrato un surplus commerciale a novembre pari a 97,44 miliardi di dollari, superiore ai 69,45 dell’anno precedente e ai 95 previsti dagli analisti.
Il dato sull’inflazione armonizzata tedesca ha mostrato una lieve flessione del -0,2% mensile a novembre, e del +2,2% annuo.
La BCE, il 12 dicembre, dovrebbe annunciare un altro taglio dei tassi di 25 bps, il quarto dello stesso calibro nel 2024. Le incertezze geopolitiche, tra cui la crisi siriana e future politiche commerciali Usa, hanno fatto ridurre le attese di un intervento più deciso da parte dell’ECB.
Sul fronte valutario, l’euro/dollaro è rimasto stabile attorno 1,056, mentre l’euro/yen è sceso leggermente a 159,71.
Il gas naturale europeo ha visto una diminuzione del -4%, scambiando a 44,50 euro/MWh, mentre il petrolio ha visto leggere fluttuazioni col WTI che conferma 68 dollari/barile. Il gas naturale ha visto una flessione, con il prezzo a 44,74 euro/MWh.
L’indice MSCI Emerging Markets ha registrato un guadagno dell’8% nel 2024, ma continua a essere molto inferiore al +21,6% dell’indice MSCI World. Le performance dei mercati emergenti sono influenzate dalla debole partenza della Cina, dai timori per i dazi commerciali e dalla forza del US Dollar. Taiwan, Cina e India sono i principali contributori positivi all'indice, mentre Corea e Brasile hanno detratto performance.
Il Bitcoin ieri ha chiuso in ribasso del -3%, mentre gli investitori guardano alle possibili implicazioni delle politiche di Trump, che potrebbero influenzare anche le normative italiane sulle criptovalute.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
House of Trading: in Europa a preoccupare sono i Paesi “core”Archiviate le elezioni statunitensi, le parole di Trump hanno già iniziato a muovere i mercati, e in attesa dei meeting delle Banche centrali (la BCE si riunirà il 12 mentre la Fed il 18 dicembre), il focus degli operatori è sulle tensioni politiche che attraversano la Francia.
Terminata la spinta arrivata dalle Olimpiadi, l’economia del Paese ha evidenziato non poche criticità che finiranno per essere esacerbate dall’attuale crisi di governo. Complice anche la debolezza del lusso e dell’automotive, il Cac40 è sotto i riflettori, così come i rendimenti dei titoli a 10 anni: saliti sui livelli greci, hanno spinto lo spread con i Bund sui massimi pluriennali a 90 punti base.
Non se la passa meglio la Germania, sia in termini di situazione politica che di fondamentali macro. Le agitazioni negli stabilimenti produttivi Volkswagen, un’azienda che rappresenta un simbolo della locomotiva economica europea, rappresentano la fotografia di un periodo buio caratterizzato dal rallentamento generalizzato dell’automotive, dalla contrazione del business in Cina e dalle tensioni per i probabili dazi negli Stati Uniti.
Ormai crediamo sia chiaro a tutti che l’Europa si trova ad affrontare problemi di natura strutturale, negli ultimi 30 anni il Pil statunitense è cresciuto del doppio rispetto a quello del Vecchio continente, che necessitano di un approccio congiunto per essere risolti. Paradossalmente, la situazione geopolitica ed il ritorno di Donald Trump potrebbero essere funzionali a questo scopo .
Lato statunitense, nei prossimi giorni saranno diffusi i numeri relativi l’andamento del mercato del lavoro. Alla luce della vischiosità dell’inflazione, del fatto che le politiche annunciate da Trump sembrerebbero destinate a spingere i prezzi e della volontà di apparire indipendente dai condizionamenti del tycoon, il n.1 della Fed, Jerome Powell, ha già fatto sapere di non avere fretta di tagliare i tassi. A fornire il pretesto per una pausa potrebbero essere proprio i dati su payrolls e andamento delle retribuzioni .
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading, in onda sul canale YouTube di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Stefano Serafini e da Giancarlo Prisco, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sulle azioni Alibaba, sullo S&P 500 e sul T-Bond: le prime due operazioni sono a mercato (-4,42% e +3,7%) mentre la terza non è entrata. Lo “short” sul Nasdaq ha invece raggiunto il punto di stop loss.
Tre operazioni a mercato anche nel caso invece operazioni inserite dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Andrea Cartisano (+14,2% per il deal su Iveco, -2,49% per quello sul titolo Sesa e 0% per Moncler). Non è entrata l’operazione sulle azioni Intesa Sanpaolo.
La classifica generale registra il vantaggio dei Trader con 52 carte a target, 9 in più rispetto agli Analisti (7 carte a mercato per Trader, 4 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Duranti e da Stefano Serafini mentre i due analisti saranno Riccardo Designori e Jacopo Marini. I primi investiranno sul T-bond, su Nvidia, sull’oro e sul Nasdaq 100, i secondi su Microsoft, Campari, sul WTI e sul Dax .
Il sondaggio di questa settimana guarda a Parigi: “Borse europee: rally di Natale a rischio con crisi in Francia?”.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30 sul canale YouTube di BNP Paribas.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.10.2024Borse in lieve flessione, osservando dati macro e relazioni trimestrali.
L’economia Usa è forte, riducendo le attese sull’”easing monetario”.
Giappone alle elezioni politiche: Governo LibDem in calo di consenso?
Occhi aperti sui PMI Usa ed EU: quelli EU dei servizi potrebbero deludere.
Le Borse europee ieri hanno chiuso in calo la 1’ seduta della settimana: Milano e Madrid -0,7% Parigi e Francoforte -1,0%, Amsterdam -0,5%.
I dati macro più rilevanti della settimana saranno gli indici Pmi (Purchasing managers Index) in Europa e negli Usa, che daranno conto della salute della manufattura e dei servizi. I dati micro più osservati saranno invece quelli delle relazioni trimestrali, la cui pubblicazione è in pieno svolgimento negli Usa, e al suo avvio in Europa.
Sorprendentemente, ieri i mercati non hanno dato grande peso alla nuova importante mossa espansiva della Banca Popolare Cinese, che ha abbassato i tassi d’interesse sui principali prestiti a nuovi minimi, nè alla “deflazione” dei prezzi alla produzione in Germania, -1,5% annuo, che dà la misura della crisi industriale.
Anche Wall Street ha chiuso incerta, in attesa dei conti delle Big tech di imminente uscita: Dow Jones -0,80%, S&P500 -0,18%, e Nasdaq che fa eccezione con +0,3%. Dobbiamo considerare che le Borse Usa sono reduci da 6 settimane consecutive di rialzo, con Dow Jones e S&P500 che venerdì hanno aggiornato i loro massimi storici.
Questa settimana è quella più intensa per le trimestrali, coinvolgendo circa il 20% delle Societa quotate. Fino a ieri, del 14% circa delle società dello S&P500 che hanno rilasciato i numeri trimestrali, l’80% circa ha battuto le attese, e sia fatturati che utili sono cresciuti +4% circa anno su anno: occhi aperti sulle prossime pubblicazioni!
Ieri sono tornati a salire i rendimenti dei titoli di Stato europei, compresi quelli italiani, che avrebbero dovuto giovarsi dei giudizi neutro/positivi emessi Venerdì 18 da Standard&Poor’s e da Fitch.
Lo spread tra il rendimento del BTp decennale benchmark italiano e quello dell’omologo Bund tedesco si è allargato di +6 bps, a 123, ed il rendimento del BTp benchmark è risalito a 3,51% da 3,36% di venerdì scorso. Sono in rialzo anche i rendimenti dei Treasury Usa: il 10 anni “paga” 4,20% e la curva torna ad irripidirsi.
Negli States i sondaggi più recenti assegnano crescenti probabilità di vincere le elezioni presidenziali del 5 novembre all'ex Presidente Donald Trump: ciò sta rafforzando il Dollaro, nell’aspettativa che la politica tariffaria e fiscale “trumpiana” sia inflattiva e induca la Banca centrale a mantenere alti i tassi, rafforzando la valuta Usa.
Ieri, 21 ottobre, l’Euro ha ceduto -0,3% sul Dollaro a 1,083, e altrettanto sullo Yen a 162,7: il cross Dollaro/Yen è salito +0,5% a 150,2, vicino ai massimi storici. Il Dollar index incorpora questa ritrovata forza ed è prossimo a quota 104.
Parlando di record non possiamo non segnalare quello dell’oro, ormai sopra 2741 US$/oncia.
La “simpatia” dell’ex Presidente Trump verso le monete digitali, che potrebbe portare ad un approccio più “soft” della loro regolamentazione, ha contribuito a spingere in alto il prezzo di Bitcoin, ai massimi da 3 mesi sopra 67.200 Dollari e l'indice BBG Galaxy Crypto Index, +7,8% nell'ultimo mese, con Bitcoin oltre +11%.
Oggi, 22 ottobre, le Borse EU sono cedevoli, -0,4% medio alle 12.30 CET, forse contagiate dalle chiusure incerte di ieri sera a Wall Street: sarà una giornata priva di dati macroeconomici di rilievo: l’attenzione sarà catalizzata dalle prime trimestrali Europee e di alcune big Usa tra cui Verizon, General Motors e Lockheed-Martin.
A Tokio il Nikkei ha chiuso in calo di -1,4%, anche per la crescente incertezza sull’esito delle elezioni politiche previste questo fine settimana, dalle quali potrebbe emergere un calo di consenso per il Partito Liberal-democratico oggi al Governo.
Anche in Giappone siamo alla vigilia dell’avvio della pubblicazione delle trimestrali, dalle quali si attende la conferma del buon momento della “corporate Japan”, specie dopo che il tentato recupero dello Yen, ai minimi da 3 mesi vs US$, sembra fallito: lo troviamo a 150.7, ma nottetempo ha superato anche il livello 151.
Le maggiori Borse cinesi sono invece positive: Shenzhen +0,53% e Shanghai 0,92%. Stabile Hong Kong, +0,05%, a dispetto del taglio dei tassi maggiore delle attese parte della Banca Popolare Cinese (PboC) di ieri, mirato a stimolare la crescita economica.
I future sui maggiori indici di Wall Street sono negativi, in media -0,6% (ore 12.30 CET) e sembrano risentire delle dichiarazioni del Presidente della Fed regionale di Kansas City Jeffrey Schmid in cui esprime il suo favore per un rallentamento nella velocità di riduzione dei tassi d’interesse.
Il quadro generale Usa è assai confortante: i dati macro recenti e le prime relazioni trimestrali testimoniano la buona salute dell'economia Usa, col famoso GDPNow della Fed Atlanta che indica ora +3,4% di crescita del PIL 2024.
Ciò non mette in discussione il progressivo taglio del costo del denaro, quanto piutosto la sua velocita’: i mercati continuano a credere in una riduzione di -25 bps al prossimo meeting della FED del 7 novembre.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.08.2024Bank of England taglia di 25 bps a 5.00%, ma è cauta sul future.
Ieri FED ha lasciato invariati i tassi: non esclude un taglio a settembre.
Torna il sereno sull azioni “chip-makers” Usa: molto forti AMD e Nvidia.
Ampio recupero dello Yen, dopo la decisione della BoJ di alzare i tassi.
Nel giorno del meeting della FED (Banca centrale Usa) le Borse europee hanno segnato ieri discreti progressi, ad eccezione di Milano e Madrid penalizzate dalle azioni bancarie. Oltre alle decisioni della Banca centrale, giunte in serata (tassi invariati), la giornata è sta ricca di relazioni trimestrali e di dati macroeconomici.
E’ tuttavia più interessante guardare al bilancio mensile di luglio, vista la messe di eventi politici internazionali, e l’alternarsi di attese sull’auspicata svolta monetaria espansiva.
La migliore è stata Londra, +2,5%, che ha festeggiato la spettacolare affermazione dei Laburisti, bene anche Milano, +1,8%, e Francoforte, +1,5%. A fondo classifica, sebbene positiva, Parigi, +0,7%, che ha sofferto per le elezioni anticipate indette dal Presidente Macron dopo il risultato delle elezioni europee.
Il mese di luglio è stato anche il mese della staffetta di temi, col calo, ma non il crollo, delle Big Tech americane, che ha contagiato anche le omologhe azioni europee: il relative sub-indice dell’EuroStoxx 600 ha perso oltre -5%, a cui si è aggiunto il sell-off delle azioni del “lusso” (LVMH e Kering le maggiori vittime) e la ripresa del comparto finanziario, che invece ha recuperato oltre 5%.
Sempre a luglio, sul fronte materie prime, spicca il rialzo di oltre 4% dell’oro, ed il calo del -5% del petrolio. In campo valutario abbiamo visto frenare il calo dello Yen giapponese, che ha recuperato oltre 4% dai minimi di giugno contro US Dollar, mentre nel mondo obbligazionario è tornata la fiducia verso gli emittenti sovrani Europe, e lo spread tra Btp e Bund è sceso di 15 punti base.
Tornando a ieri, 31 luglio, Wall Street ha chiuso in forte rialzo dopo le news della FED: Dow Jones +0,24%, S&P500 +1,58%, e Nasdaq +2,64%.
Invertendo il trend prevalente delle ultime settimane, sono tornati gli acquisti sui chip makers Usa, dopo che Amd ha annunciato numeri trimestrali sopra alle attese spingendo per contagio anche Nvidia, e sulle azioni delle commodities, in scia all’aumento del greggio dovuto alle tensioni in Medio Oriente. Notevole la trimestrale di Meta: ricavi +22% e utile +73%.
Certamente sono piaciute le parole pronunciate ieri sera del Chairman della Fed Jerome Powell, che ha avallato l’ipotesi di un 1’ taglio dei tassi nel FOMC (Federal Open Market Committee) di Settembre.
In attesa del più vasto rapporto sul mercato dl lavoro Usa di luglio, l’indagine Adp sull'occupazione nel settore privato mostra una crescita dei nuovi occupati di 122 mila, sotto alle attese di 150 mila, ed al livello più basso da gennaio; i salari orari registrato una crescita del 4,8% su base annuale che, pur restando in assoluto elevata, è l'aumento più contenuto da luglio 2021.
Ha inaspettatamente deluso l'indice dei prezzi al consumo nella zona-Euro: invece di scendere -0,2% mese su mese, è rimasto invariato a luglio, facendo risalire l'inflazione (CPI) al 2,6% annuale, dal 2,5% di giugno, quando le stime indicavano un calo a +2,3%.
Il dato sull'inflazione europea di luglio sopra alle attese non ha impattato sul cambio Eur/Dollaro, stabile attorno 1,082, mentre ha sorpreso il rafforzamento dello Yen: dopo il rialzo dei tassi della Bank of Japan, segna il massimo da 4 mesi verso Euro, 162,8 da 166,4 alla vigilia, e 150,2 da 153,9 vs Us$.
Seduta positiva per i titoli di Stato europei, con rendimenti in calo e prezzi in recupero, specie nel pomeriggio di ieri, 31 luglio. Lo spread di rendimento europeo più osservato, quello tra BTP italiano decennale benchmark e l’omologo Bund tedesco conferma 137 bps della vigilia, col rendimento del BTP benchmark calato a 3,65%, -5 bps nella giornata.
Oggi, 1’ Agosto, continua la corsa del prezzo petrolio, innescata dall’escalation militare in Medio Oriente che vede continui scontri diretti ed indiretti tra Iran, Hezbollah, Hamas ed Israele, col rischio di “disruption” degli approvvigionamento.
Il Prezzo del Wti (greggio di riferimento Usa) è arrivato a toccare 79 Dollari/barile, +1,4% (ore 10.30 CET), mentre non sembrano aver impatto significativo i dati aggiornati sulle scorte di petrolio negli States scese, per la 5’ settimana consecutiva e oltre le attese.
Le Borse europee chiudono la mattinata di oggi, 1’ Agosto, in calo medio di -0,6%, mentre prosegue la pubblicazione delle trimestrali che spesso contengono qualche cautela sulla 2’ arte dell’anno. Fa eccezione Londra, +0,4% che sale grazie alla decisione della Banca d’Inghilterra che, a leggera maggioranza (5 volti in favore contro 4 contrari) ha approvato il 1’ taglio dei tassi, da 5,25 a 5,00%.
Male le Borse asiatiche, con Tokyo -2,5%, sul timore che la BoJ possa decidere nuovi aumenti dei tassi di interesse. In ribasso anche gli indici cinesi continentali, dopo la sorpresa negative di un calo dell’indice PMI della manifattura a luglio, mentre nella 1’ parte del 2024 era sempre salito.
I future su Wall Street sono frazionalmente positivi, in media +0,3%, in attesa, nel pomeriggio, dei dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione e dell'indice ISM manifattunero. Segnaliamo, a mercati chiusi, le trimestrali di Apple e Amazon.
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Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.06.2024Avanzata della “Destra” alle elezioni europee: mercati ne risentono.
Francia ad elezioni politiche anticipate dopo l’avanzata del Front national.
Mercato del lavoro Usa ancora forte: si allontana il taglio dei tassi FED.
Salgono i rendimenti obbligazionari e lo spread BTP/Bund va oltre 140 bps.
La Banca Centrale Europea, la scorsa settimana, ha varato il 1’ taglio dei tassi d’interesse, -0,25%, ma ha lasciato i mercati dubbiosi su entità e tempistica delle prossime mosse di “easing”: il Comunicato post-riunione dice chiaramente che ci vorrà più tempo prima che l'inflazione scenda stabilmente al 2,0%, mentre ha rivisto al rialzo la previsione sull’inflazione 2025, dal +2,0% +2,2%.
In parziale contraddizione, il Presidente Lagarde afferma, pur senza entrare nei dettagli, che le prospettive dell'inflazione sono "nettamente" migliorate, rendendo "molto probabile" che l’ECB (Banca centrale Europea-BCE) abbia avviato una "fase” di allentamento. Tuttavia BCE ha deliberatamente evitato di descrivere il taglio di giovedì come il 1’, a cui ne seguiranno altri.
Venerdì 7 le principali Borse europee hanno chiuso negative: Milano, Francoforte, Londra e Parigi hanno perso circa ½ punto, ma il bilancio della settimana resta complessivamente positivo: Madrid +0,7%, Milano +0,5%, Francoforte +0,3%, Parigi +0,1%, Londra -0,4%.
Ultima seduta della settimana debole anche a Wall Street: Dow Jones e Nasdaq -0,2%, S&P500 -0,1%, nel giorno del dato macro più atteso, quello sul mercato del lavoro Usa di maggio: 272 mila nuovi posti di lavoro creati nel mese fuori dal settore agricolo hanno decisamente battuto i 190 mila previsti dagli analisti.
Il tasso di disoccupazione è salito da 3,9% a 4,0%, verso attese di 3,9%, i salari orari medi sono aumentati di US$ 14 cts, +0,40%, a 34,91 Dollari/ora, alias +4,08% annuale. Morale: il mercato del lavoro Usa resta molto forte, scoraggiando la Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) dal tagliare in fretta i tassi.
La scorsa settimana ha agito in senso espansivo anche la Bank of Canada, 1’ Banca centrale di un Paese del G7 a tagliare i tassi: -0,25%, 4,75%. La Banca centrale russa invece, come previsto, ha lasciato i tassi d’interesse invariati al 16,0% per la 4’ riunione consecutiva, “suggerendo” un possibile rialzo al meeting del 26 luglio, poichè la discesa dell'inflazione verso il target richiederà lungo tempo.
Sulla prospettiva dei tassi in Europa si sono espressi diversi “esponenti ufficiali” dell’ECB: Isabel Schnabel (Board member) e Joachim Nagel (Bundesbank) auspicano cautela sulle prossime mosse di “easing”, il collega lettone Martins Kazaks ricorda che “ogni riduzione costo denaro dovrà essere graduale”, ed il vice Presidente de Guindos avverte: «I prossimi mesi non saranno facili».
Nel 1’ trimestre 2024 la crescita del GDP nell’Area-Euro è stata +0,3% rispetto al 4’ trimestre 2023 (quando era sceso -0,1%) e del +0,4% annuale. Nonostante la perdurante stagnazione economica, migliora l’occupazione, +0,3% trimestrale.
Oggi, 10 giugno, il dato piuù eclatante è quello del voto per il rinnovo del Parlamento europeo: la destra “anti-europea” avanza soprattutto in Francia, portando il Presidente Macron ad elezioni anticipate. In Germania la deriva nazionalista porta l’AFD (destra “radicale”) ad un inaspettato 16,5% contro il 14,0% dell’Spd del Cancelliere Sholz. La CSU resta forte, 29,5%.
Morale: ad indebolirsi sembrano soprattutto le forze politiche che in Francia e Germania fornivano il sostegno alla Commissione presieduta dalla Von der Leyen e questo, già dalla mattinata, ha avuto riflessi negativi su Borse, Euro e bond Governativi. In Italia la fiducia al Governo Meloni viene “confermata”, ma il Partito Democratico recupera, in danno del Movimento 5 Stelle.
I risultati elettorali complicano il delicato momento dei mercati finanziari, con le Borse vicino ai massimi: tutte quelle europee stamane hanno aperto negative e proseguito deboli nella mattinata, perdendo in media -0,8% (ore 13.30 CET). La sconfitta di Macron e l’affermazione del Front National, col ricorso al voto anticipato, scatenano vendite soprattutto sulle azioni delle Banche francesi.
Poche novità sulle Borse asiatiche, con quelle cinesi, Australia e Taiwan chiuse per festività: Tokio ha chiuso in rialzo, Nikkei +0,92%, tirata dall'ulteriore calo dello Yen vs Dollaro, alla vigilia della riunione della BoJ (Bank of japan) di venerdì 14. Il Governo ha rivisto in meglio i dati sul prodotto interno lordo del 1’ trimestre: -1,8% trimestrale, rispetto al -2,0% inizialmente previsto. Seoul -0,23%, Mumbai -0,13%
Movimenti rilevanti sull’obbligazionario: il rendimento dei Treasury decennali sale per il 3’ giorno di fila a 4,47%, in Europa quello del 10 anni Francese (OAT) tocca il record da oltre 1 anni a 3,14%,mentre si allarga lo spread tra Btp e Bund tornato sopra 140 bps, in parallelo al rendimento del BTP benchmark che tocca 4,04%.
I future sui maggiori listini di Wall Street anticipano riaperture deboli, attorno -0,3%, in una giornata povera di dati macroeconomici. Attenzione però nei prossimi giorni ad alcuni eventi/dati importanti: in particolare, mercoledì 12, quello sull’inflazione americana, oltre alla riunione della Federal Reserve, con conferenza stampa del Chairman Jerome Powell.
Sul comparto valutario l’Euro perde terreno contro Dollaro, a 1,075. Il cross Euro/Yen vale 168,9, quello Dollaro/Yen 157,1. In lieve ripresa il prezzo del petrolio, col Wti (West Texas Intermediate) a 75,4 Dollari/barile, +0,27%. Rinnovate pressioni ribassiste per l’oro che venerdì ha perso -3,4% a 2.294 Dollari/oncia, dopo l’annuncio dello stop agli acquisti da parte della PBOC (Banca centrale cinese).
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.05.2024Borse guardinghe, attendono dati inflazione in Usa ed Europa.
Prezzi al consumo di Maggio in rialzo in Germania e Spagna.
Economia Cina in accelerazione, dice il Fondo Monetario Internazionale.
Occhi aperti sul dato di GDP Usa del 1’ trimestre: “bad news is good news”.
Andamento peggiore delle attese per l’inflazione tedesca, in attesa di quella preliminari europea di domani. In Germania, a maggio, i prezzi sono saliti, per il 2’ mese consecutivo, a +2,4% annuale, e al +2,8% nell’indice armonizzato, facendo peggio delle attese e allontanandosi dall’obbiettivo di +0,2% anelato dalla Banca centrale Europea (ECB).
Domani avremo il PCE (Personal Consumption Expenditure) USA di aprile, una misura dell’inflazione o meglio, del deflattore del GDP, molto osservato dalla Banca centrale Usa (FED-Federal Reserve) a supporto delle sue scelte di politica monetaria, poichè “tarato” sui consumi medi della famiglia tipica Americana.
Ieri, 29 aprile, sulle Borse europee, dopo un avvio debole, sono prevalse le vendite, concentrate sui titoli finanziari: contagiate anche dall’andamento calante di Wall Street, hanno chiuso negative e sui minimi di seduta: Milano e Parigi -1,5%, Madrid -1,2%, Francoforte -1,0%, Amsterdam -0,7%.
Chiusure in rosso anche a Wall Street: Dow Jones -1,06%, Nasdaq -0,58% e S&P 500 -0,74%, penalizzate anche dall’ascesa repentina dei rendimenti dei titoli Governativi (Treasury bond), con quello sul decennale tornato brevemente sopra 4,6%. Nonostante la giornata negativa di ieri, ci avviamo verso un mese di maggio “ricco”: lo S&P500 sta guadagnando oltre +5%, il Nasdaq+8%, il Dow Jones +3%.
Ancora una volta in evidenza la corsa di Nvidia che, galvanizzata dalla trimestrale, macina nuovi record, aggiungendo un altro +6% da inizio settimana, dopo il +15% della scorsa, in cui aveva superato per la 1’ volta US$ 1.000/azione.
Sulla arroventata prospettiva dei tassi di interesse i mercati sono sicuri che la Bce taglierà -0,25% venerdì 6 giugno, mentre la Federal Reserve attenderà ancora fino all’autunno, forse addirittura dopo le elezioni presidenziali di novembre, specie dopo l’inaspettato aumento della fiducia dei consumatori.
Secondo il Presidente della Sede regionale di Minneapolis, Neel Kashkari, la FED dovrebbe aspettare «progressi significativi» sull’inflazione, prima di tagliare i tassi. Sul fronte macro Usa, pertanto, occhi aperti oltre che sul dato PCE, anche a quelli sui redditi personali e sulle spese per consumi.
Dopo settimane di assoluta tranquillità ieri, sul mercato obbligazionario europeo, si e’ notato un deciso movimento verso l’alto dei rendimenti sulle scadenza più lunghe, dai 7 anni in avanti, che hanno evidentemente risentito del dato sull’inflazione tedesca: quello del BTP decennale benchmark ha toccato 4,00%, dal 3,89% della vigilia, mentre è rimasto stabile lo spread BTP/Bund attorno 131 bps.
Il Fondo monetario Internazionale (FMI) è ottimista sulla crescita 2024 della Cina, che viene portata da 4,6 a 5,0% per il 2024 e da +4,1 a +4,5% per il 2025: questo include implicitamente un’accelerazione nella 2’ meta’ di quest’anno e potrebbe dare nuova linfa al recupero dei mercato azionari cinesi che si osserva da inizio anno.
In mattinata di oggi, 30 maggio, i dati sulla fiducia dei consumatori Europei indicano un buon miglioramento in Germania, che batte le previsioni degli analisti, e stabilità in Francia.
Ottimisto in recupero per i consumatori Italiani, da 95,2 a 96,4, con note meno incoraggianti sulla fiducia delle imprese, da 95,8 a 95,1, al minimo da novembre 2023 (fonte Istat).
Rimanendo in Italia, registriamo il forte miglioramento di aprile del saldo commerciale coi paesi “extra UE27”: +4,91 miliardi contro +1,24 miliardi dello stesso mese 2023. Il surplus dell'interscambio di prodotti non energetici sale da 7,08 miliardi di aprile 2023 a 9,19 di aprile 2024. Nei primi 4 mesi 2024, il saldo commerciale coi Paesi extra Ue è positivo per 20,6 miliardi, da +8,0 del 2023.
In Spagna l’indice preliminare di maggio dei prezzi al consumo ha accelerato per il 3’ mese consecutivo, salendo al massimo da marzo 2023 al 3,6% annuale, rispetto al 3,3% di aprile: il dato è tuttavia in linea con le previsioni di 3,7% ed è principalmente dovuto all'aumento dei prezzi dell'elettricità. Il dato “core”, che esclude componenti volatili come cibo ed energia, è salito a 3,0% dal 2,9%.
Oggi, 30 maggio, le Borse europee a fine mattinata segnano un recupero medio di +0,5%: forse contribuisce il miglioramento dell'indicatore di incertezza economica di 0,4 punti e quello sulla fiducia nell'economia di aziende e consumatori +0,4 punti. Inoltre, ad aprile il tasso di disoccupazione nell'area-Euro e’ sceso al 6,4% da 6,5%.
Tuttavia, come dicevamo, il dato europeo più importante sarà quello “preliminare” sui prezzi al consumo (CPI) a maggio nell’Euro-zona.
Nella mattinata abbiamo osservato chiusure Asiatiche prevalentemente negative: Composite Shanghai +0,05%, Shenzhen +0,30%, Tokyo -0,77%, Seoul -1,67%, Hong Kong -1,61%.
Calma ripristinata sull’obbligazionario, spread a 131 bps e BTP bechmark che “paga” 3,98%, e sul comparto valutario, col cross Euro/Dollaro stabile attorno 1,08, e lo Yen giapponese che, momentaneamente, frena il calo: stamane scambia a 169,8 contro Eur e 156,9 verso US-Dollar.
I future su Wall Street anticipano riaperture deboli, in media -0,5%, nel giorno in cui avremo il dato aggiornato (2’ lettura) del GDP Usa del 1’ trimestre, preliminarmente indicato in +1,6% anno su anno. (ore 13.30 CET)
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indice EUROSTOXX50: possibile target da bandiera ribassista?L’EUROSTOXX50 è un indice azionario che raggruppa le 50 azioni a maggiore capitalizzazione di tutti i Paesi dell’Area Euro: per i clienti ActivTrades è identificato dal ticker “Euro50” e rappresenta un ottimo benchmark dell’equity europeo nella nostra valuta.
Come per gli altri indici azionari del ‘mondo occidentale’ è ancora in un evidente trend rialzista iniziato a fine Ottobre 2023: il grafico giornaliero qui a corredo sottostante mostra bene nella sua parte più recente i 2 swings rialzisti evidenziati dalle 2 frecce blu proiettate verso l’angolo in alto a destra ed i cui punti/minimi relativi di inizio sono indicati dalle 2 freccette verdi verso l’alto.
Le prese di beneficio tra i 2 suddetti swings rialzisti sono inframezzate da quella che ex post può sicuramente essere classificata come una “flag/bandiera ribassista”, ovvero una pausa temporanea nella crescita dei prezzi durata poco più di 1 mese: da metà Dicembre 2023 a poco dopo metà Gennaio 2024, evidenziata dalle 2 piccole trendlines blu che costituiscono un piccolo canalino discendente.
L’analisi tecnica/grafica in tali situazioni riesce a fornire un ipotetico target di prezzo in cui il trend in essere potrebbe andare a formare un nuovo massimo relativo – e NON necessariamente assoluto – proiettando l’ampiezza di prezzo sviluppata/percorsa col 1° swing rialzista a partire dal minimo relativo dove si origina invece il 2° swing rialzista: vedasi 2° frecciolina verde verso l’alto.
Tradotto numericamente:
minimo relativo di inizio 1° swing rialzista = 3.987
massimo relativo di fine 1° swing rialzista = 4.594
Ampiezza di prezzo percorsa dal 1° swing rialzista = 4.594 – 3.987 = 607 punti
minimo relativo di inizio 2° swing rialzista: 4.378
Sommando quindi i 607 punti a 4.378 si ottiene 4.985 punti come possibile ed approssimativo target dove indicativamente potrebbe formarsi un nuovo massimo relativo dell’indice in questione: attualmente l’indice sta quotando sui 4.883…
Vedremo solo nei prossimi giorni se il target – ormai vicino – verrà raggiunto o meno dall’EUROSTOXX50 e se quindi questa analisi potrà ritenersi più o meno attendibile.
autore: Marco D’Ambrosio
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
SX5E STOXX50 break ABC rialzista target 5000 con avvertenzeIl breakout rialzista di questo indice composto da soli 50 titoli lo porterebbe in area 5000 con la semplice proiezione del movimento ottobre-dicembre come gamba C di un ABC rialzista. Ma gli indicatori di breadth indicano cautela. Il segnale verrebbe annullato con un ritorno sotto 4450.
Stoxx50: analisi ciclica del trimestralePartito a fine Ottobre con tutti gli altri indici, oggi ha violato il terzo sotto ciclo confermando la debolezza che lo porterà alla chiusura prevista per circa metà Febbraio. I probabili target sono i supporti volumetrici indicati in grafico.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
niente rimbalzo dopo la put call rationiente rimbalzo nonostante il chiaro segnale della put call ratio ed hammer daily di tutti gli indici. i rimbalzi sono sempre e sempre piu deboli, sul settimanale gli istogrammi sono in espansione con foratura dello 0 sul macd: ulteriore espansione in negativo degli istogrammi con conseguente calo dei prezzi verso 3650-3700 con qualche rimbalzo intermedio
Eurostoxx: 2 ipotesi per i prossimi mesiLe ipotesi nascono dal gigantesco megafono (figura di inversione) in corso da più di 3 mesi e delimitato dalle TL azzurre. Se il megafono confermerà la sua peculiarità dovremo vedere a breve la spinta finale del ribasso evidenziata col tracciato rosso (A) e di conseguenza la chiusura del ciclo annuale indice intorno a fine settembre inizio ottobre. Probabile area di fine correzione è quella dei 4.000 punti. Se questa ipotesi sarà confermata, seguirà una forte spinta al rialzo che potrebbe portare l'indice a fare nuovi massimi.
Tuttavia, un megafono è la metà di un diamante (delimitato dai segmenti rossi e area gialla) altra figura di inversione molto potente. Se dovesse nei prossimi giorni ritornare una forza relativa rialzista, dovremo seguirne l'eventuale formazione (con compressione del prezzo e della volatilità) poichè la spinta ribassista prenderà piede più avanti e avrà un intensità maggiore, tale da portare l'indice alla chiusura del ciclo di 4 anni prevista per inizio primavera del 2024 con possibile area di minino sui 3750 punti, nei pressi cioè della TL nera (tracciato blu)
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire.
Inflazione core dell’Eurozona resta forte, occhi sull’ISM USALe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. Il focus degli operatori dei mercati finanziari è rimasto sui dati macro, in vista dell’appuntamento più importante della settimana con il mercato del lavoro degli Stati Uniti in agenda venerdì alle 14:30. Nel secondo trimestre del 2023, il Prodotto interno lordo dell’Eurozona (dato flash) è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il PIL destagionalizzato è aumentato dello 0,6%. Per quanto riguarda l’inflazione, l’indice dei prezzi al consumo dell’Eurozona (preliminare) è rallentato a luglio in linea con le attese, attestandosi al 5,3% anno su anno rispetto al 5,5% registrato a giugno. L’indice dei prezzi core è salito del 5,5% su base annuale (attese al 5,4%). Guardando all’Italia, è calata la crescita dell’economia della Penisola. Nel secondo trimestre del 2023 il Prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e aumentato dello 0,6% in termini tendenziali. L’ISTAT prevede una crescita acquisita del PIL per il 2023 pari allo 0,8%. Lato materie prime, il petrolio WTI si mantiene sopra gli 80 dollari a barile, dopo una serie di cinque settimane in rialzo che hanno portato i prezzi ai livelli di aprile 2023. Fronte trimestrali, a Piazza Affari focus su Fineco e Nexi, negli Stati Uniti l’attenzione sarà su Pfizer e Caterpillar.
I MARKET MOVER
Oggi gli operatori dei mercati finanziari saranno concentrati su diversi dati macroeconomici di rilievo riguardanti le principali economie dell’Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti. A catalizzare l’attenzione degli investitori saranno gli indici PMI manifatturiero di luglio. Per l’Italia, Germania e l’Eurozona si attendono anche i dati del tasso di disoccupazione. Per gli Stati Uniti verranno inoltre monitorate le misurazioni dell’indice ISM manifatturiero (luglio) e dei nuovi lavori JOLTS (giugno).
il rialzo è finitonelle prossime settimane gli indici scenderanno molto significativamente.
su time frame di 3 mesi-6mesi si sono formati doppi massimi su dax, stoxx, ftse mib, ed un'importante ed evidente divergenza ribassista sul cac.
il rialzo partito nel 2022 è finito, si dovrebbe iniziare nel fare un minimo ad inizio settembre in area 3800 per stoxx