CAD/JPY HA ROTTO RESISTENZA STATICACAD/JPY ha rotto una piccola resistenza statica che apre la possibilità che il prezzo ritorna sui massimi precedentiLongdi GEORGE_111Pubblicazioni 0
CADJPY short Un trend ribassista sembra essersi avviato dopo aver toccato la resistenza chiave a 109. Questo livello ha rappresentato un importante ostacolo per il prezzo, che non è riuscito a superarlo, segnalando un possibile esaurimento del momentum positivo. La rottura del trend rialzista ha aperto la strada a una fase di correzione, con il prezzo che potrebbe ora muoversi verso il livello di supporto critico intorno a 102. Se questo scenario si concretizza, potrebbe confermare un'inversione più ampia del trend, consolidando il passaggio da un contesto rialzista a uno ribassista.Shortdi diferdinandoPubblicazioni 1
CAD/JPY TESTA E SPALLE RIALZISTACAD/JPY ha formato una testa e spalle rialzista confermato dalla rottura della neckline e con lo stocastico in divergenza positiva Longdi GEORGE_111Pubblicazioni 1
CADJPY: Possibile continuazione del movimento rialzistaCADJPY ha spazio per continuare il movimento rialzista, quindi possibile ingresso BUY con ingresso a mercato oppure Limit. Longdi Wyckoff_ProphetPubblicazioni 0
CADJPYErrore fatto nel primo trade su CADJPY, sono rientrato short da zona 112.3Shortdi SecretTrader2000Pubblicazioni 1
CADJPYPossibilità di andare SHORT su CADJPY adesso che abbiamo raggiunta l'area dei 111.8, target sotto 111.6Shortdi SecretTrader2000Pubblicazioni 0
Fed, tassi ancora invariatiAZIONARIO Mercoledì i listini americani hanno guadagnato terreno dopo che la Federal Reserve ha mantenuto invariati i Fed Funds, avendo però confermato almeno 3 tagli dei tassi nel 2024 e nel 2025. L'S&P 500 ha guadagnato lo 0,7% e il Dow Jones è avanzato di oltre 300 punti, entrambi in rialzo a massimi storici, mentre il Nasdaq 100 è aumentato dell'1%. Le aspettative dei membri del FOMC mostrano un taglio totale dei tassi di 75 punti base quest'anno. Il grafico indicava anche tre tagli nel 2025, uno in meno rispetto a dicembre, nonostante una leggera revisione al rialzo dell’inflazione PCE. Tuttavia, le forti revisioni al rialzo delle proiezioni del PIL statunitense hanno continuato a sostenere le azioni statunitensi, in linea con il rally di quest'anno e nonostante la politica restrittiva della Fed. L’attrazione verso il comparto tecnologico a grande capitalizzazione ha guidato i principali indici, con Meta, Alphabet e Apple in rialzo vicino all'1%. Inoltre, le azioni JPMorgan sono salite di quasi l'1% dopo che la più grande banca del paese ha inaspettatamente aumentato il suo dividendo del 9,5% sulla scia di profitti record. FED La Federal Reserve ha lasciato invariati i Fed Funds al massimo degli ultimi 23 anni tra il 5,25% e il 5,5% per la quinta riunione consecutiva, in linea con le aspettative del mercato. I politici prevedono ancora di tagliare i tassi di interesse tre volte nell’anno in corso, come era stato previsto nella riunione di dicembre scorso. Il dot plot indica anche tre riduzioni nel 2025, uno in meno rispetto a dicembre, e altre tre riduzioni nel 2026. Nel frattempo, la crescita del PIL statunitense è prevista più elevata nel 2024 (2,1% contro 1,4% nella proiezione di dicembre), nel 2025 (2% contro 1,8 %) e 2026 (2% contro 1,9%). Le previsioni di inflazione PCE sono state mantenute invariate per il 2024 (2,4% contro 2,4%) ma sono state aumentate per il 2025 (2,2% contro 2,1%) mentre il tasso core è più alto quest'anno (2,6% contro 2,4%) mentre le previsioni sono rimaste invariate per il 2025 al 2,2%. Il tasso di disoccupazione è previsto inferiore al 4% nel 2024 (rispetto al 4,1%), ma le proiezioni sono state mantenute al 4,1% per il prossimo anno. Jerome Powell si è mostrato realista sottolineando i progressi dell’economia che tuttavia non possono essere garantiti per il 2024. Ora i rischi sono controbilanciati e quando anche il mercato del lavoro comincerà a dare segnali di raffreddamento, sarà il momento di ridurre i tassi. La crescita dei salari si è attenuata e la Fed ha bisogno di certezze riguardo al ribasso dell’inflazione. Insomma, Powell alla fine ha ammesso che quest’anno i tassi verranno ridotti anche se gli ultimi dati su CPI e PPI potevano far cambiare idea alla Fed che invece sostiene che sono stati dati congiunturali e stagionali. VALUTE Crollo del dollaro dopo la Fed, in seguito alla conferma che i tagli dei tassi saranno tre nell’anno in corso. EurUsd sopra 1.0900, Cable a 1.2780 e UsdJpy che dai massimi di 151.80 ha perso 100 pips per poi stabilizzarsi in area 150.80. Mercato però che per ora non ha violato i livelli chiave posti a 1.0975 per l’euro, 1.2880 per il Cable, e con possibili correzioni per il UsdJpy con obiettivi a 149.20 area. Oceaniche in ripresa con AudUsd non lontano dai livelli cruciali di 0.6600 mentre NzdUsd deve rompere 0.6120. Finalmente però la volatilità è aumentata con la correlazione intermarket che ritorna a fare capolino, ovvero azionario salgono con dollaro che scende. Interessanti movimenti dei cross dello Jpy che rimangono vicino a nuovi massimi per via della salita della moneta unica e delle altre (Gbp, Aud, Nzd e Cad), che più che compensano la discesa del UsdJpy. CadJpy ancora su nuovi massimi degli ultimi 16 anni a 112.25. UK, SCENDE L’INFLAZIONE Il tasso di inflazione del Regno Unito è sceso al 3,4% su base annua nel febbraio 2024, in calo rispetto al 4% registrato sia a gennaio che a dicembre e al di sotto delle aspettative del mercato del 3,5%. Si tratta del tasso più basso da settembre 2021, trainato dal rallentamento dell'aumento dei prezzi di alimentari e bevande analcoliche (5,0% contro 6,9% a gennaio), ristoranti e alberghi (6,0% contro 7,0%), attività ricreative e cultura (5,4% vs 5,7%) e beni e servizi vari (3,6% vs 4,5%). D'altro canto, i costi sono scesi a un ritmo più lento sia per l'edilizia abitativa che per i servizi pubblici (-1,7% contro -2,1%) e per i trasporti (-0,1% contro -0,3%). Il tasso annuo di inflazione core, che esclude voci volatili come energia e cibo, è sceso al 4,5%, il tasso più basso da gennaio 2022 e leggermente al di sotto del consenso del mercato del 4,6%. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Selezione editorialedi ActivTradesPubblicazioni 6
La salita infinita delle borseNuovi massimi storici per l’S&P 500 e per il Nasdaq, trascinati dal solito leitmotiv, ovvero, il settore tecnologico che imperterrita guida i due principali indici azionari, mentre il Dow Jones corregge qualcosa. Le ragioni di questa tenuta dell’azionario sono legate al fatto che sono salite le probabilità che la Federal Reserve tagli il costo del denaro, dopo la pubblicazione dei dati sull’ISM, numeri che hanno rivelato che l’attività industriale si è contratta più del previsto a febbraio, mentre la fiducia dei consumatori redatta dall’Università del Michigan è stata drasticamente rivista al ribasso. Il rapporto sull'inflazione PCE dal canto suo aveva già manifestato, in settimana, un dato in via di stabilizzazione, così come il leggero peggioramento dei dati sul mercato del lavoro settimanali, hanno di fatto rafforzato l'aspettativa che la Fed potrebbe avviare tagli dei tassi di interesse a giugno. A livello di risultati settimanali, l'S&P 500 ha registrato un guadagno dello 0,97% e il Nasdaq è salito dell'1,74%, stabilendo il record di 7 settimane positive su otto. Solo il Dow Jones ha perso lo 0,11%. Il risk on, comunque, continua a prevalere, come dimostrano gli indici di rischio, Vix and Fear and greed, abbondantemente in zona di appetito al rischio, 13 il primo e 77 il secondo. ISM MANIFATTURIERO L’indice ISM manifatturiero negli Stati Uniti è sceso a 47,8 nel febbraio 2024 da 49,1 del mese precedente, ben al di sotto delle aspettative di mercato di 49,5, indicando il sedicesimo periodo consecutivo di calo dell’attività manifatturiera. I nuovi ordini sono entrati in zona di contrazione (49,2 contro 52,5 di gennaio), spingendo i livelli di produzione ad un andamento analogo (48,4 contro 50,4). Nel frattempo, i prezzi sono aumentati per il secondo mese consecutivo (52,5 contro 52,9), anche se a un ritmo rallentato, a causa del rincaro dei mezzi di trasporto, dei prodotti chimici, dei computer e dei prodotti elettronici. RISK ON E RENDIMENTI Venerdì il rendimento del decennale americano è sceso sotto il 4,2%, perdendo oltre 10 punti base dal picco della sessione, in ragione di dati che hanno alimentano l’appetito al rischio. Da più parti giungono infatti conferme (il sentiment di fiducia verso la tenuta degli aggregati macro Usa rimane sostenuto), che il rallentamento economico si possa tramutare, al massimo, in un soft landing, escludendo una recessione più importante. Questo è anche l’obiettivo dichiarato della Fed, ovvero guidare l’economia verso uno slow down che mantenga gli aggregati solidi e al contempo ridurre il costo del denaro nei tempi e modi corretti. Ergo la Banca centrale Usa, si muove col bilancino, e ai primi segnali di peggioramento significativo, potrebbe correre ai ripari in fretta. Di conseguenza, i futures sui Fed Funds, indicano che, analisti e investitori hanno aumentato le probabilità che la Fed possa tagliare entro il secondo trimestre dell’anno, con il 70% del mercato posizionato per una riduzione entro il mese di giugno. INFLAZIONE EUROZONA Nel vecchio continente, si assiste ad un calo generalizzato dei prezzi, con quelli al consumo scesi al 2,6% su base annua nel febbraio 2024, in calo rispetto al 2,8% del mese precedente, ma rimanendo leggermente al di sopra delle aspettative del mercato del 2,5%. Si è trattato del livello più basso degli ultimi tre mesi, anche se rimane sopra i target della BCE, che, come tutti sanno, sono posizionati al 2%. I prezzi dell'energia hanno registrato un calo del 3,7% (rispetto al -6,1% di gennaio), mentre il ritmo di aumento dei prezzi è stato moderato per i servizi (3,9% rispetto al 4,0%), generi alimentari, alcol e tabacco (4,0% rispetto al 5,6%) e beni non alimentari. Beni industriali energetici (1,6% contro 2,0%). Anche l’inflazione core è scesa al 3,1%, raggiungendo il punto più basso da marzo 2022 ma rimanendo al di sopra delle previsioni del 2,9%. Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,6% a febbraio, dopo un calo dello 0,4% a gennaio. VALUTE Mercato dei cambi ancora in trading range, anche se nelle ultime ore, il ritorno dell’appetito al rischio ha portato ad una correzione ribassista del biglietto verde contro quasi tutte le principali valute, eccetto lo Jpy che, per le solite ragioni esogene, ovvero una BoJ disinteressata al recupero della valuta nipponica, resta la divisa più debole del mercato. EurUsd sempre compresso tra 1.0790 e 1.0860 così come la sterlina tra 1.2600 e 1.2700. con possibili cambiamenti solo nel momento in cui verranno violate le aree di compressione e i livelli dei rettangoli attuali. Non vi sono novità neppure sulle oceaniche che hanno reagito al sell off di inizio settimana scorsa, anche se il movimento percentuale si è rivelato comunque poco significativo. Tra i cross si segnalano i nuovi massimi di CadJpy a 111.74, livello che non vedevamo dal gennaio del 2008, anno della crisi Lehman. Ricordiamo inoltre che il massimo storico di sempre fu registrato nel 1982 a 220 Jpy per Cad, ma il Giappone era un paese emergente. Da quel momento il recupero della valuta giapponese portò i prezzi fino al minimo storico del marzo 1995 a 59.3 Jpy per Cad. Oggi, il livello di 111.74 non può essere considerato chissà quale massimo, in termini di livelli assoluti, ma dobbiamo però non dimenticare che oggi il Giappone è comunque la quarta economia mondiale, pur avendo una valuta attualmente debole. PETROLIO Venerdì i futures del greggio WTI sono saliti a circa 80 dollari al barile, il massimo in quattro mesi, spinti dalle speculazioni secondo cui l’OPEC+ estenderà i tagli all’offerta e dalle persistenti tensioni in Medio Oriente. Tutti gli occhi sono puntati sull’imminente incontro dell’OPEC+ di marzo, in cui i produttori probabilmente si atterranno a limiti di produzione volontari almeno fino a giugno per contribuire a stabilizzare il mercato. Anche l’incertezza che circonda i colloqui di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, così come gli attacchi Houthi in corso contro le navi del Mar Rosso, hanno aggiunto un premio di rischio ai prezzi del petrolio. Nel frattempo, aumentano sensibilmente le scorte di greggio statunitensi, salite di 4,199 milioni di barili la scorsa settimana a causa di un rallentamento nella lavorazione delle raffinerie. Nella settimana, i prezzi del petrolio sono aumentati di oltre il 5%. recuperando rispetto al -2.5% del periodo precedente. DATI DELLA PROSSIMA OTTAVA Nella prossima settimana, gli investitori seguiranno da vicino il rapporto sull'occupazione di gennaio degli Stati Uniti e i discorsi di diversi funzionari della Federal Reserve, compresi i rapporti semestrali sulla politica monetaria del presidente della Fed Powell al Congresso. Inoltre, saranno sotto esame i principali indicatori statunitensi come l’ISM Services PMI, le opportunità di lavoro JOLTS, gli ordini di fabbrica e i dati sul commercio estero. A livello internazionale, l’attenzione si concentrerà sulle decisioni sui tassi di interesse della Banca Centrale Europea e della Banca del Canada, oltre ai tassi di inflazione in Turchia, Svizzera, Filippine, Corea del Sud e Messico. Verranno monitorati anche i tassi di crescita del PIL di Australia e Sud Africa. Infine, i dati commerciali per i principali esportatori come Germania, Brasile, Francia, Australia, Cina e Canada saranno osservati attentamente, insieme ai PMI dei servizi per Cina, Spagna, Italia e Brasile. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTradesPubblicazioni 4
CADJPY: Possibile punto di inversione BUYCADJPY è in questo momento in una zona che potrebbe diventare un punto di inversione BUY. Una rottura della zona, con conseguente chiusura del prezzo SOTTO la Zona 1 può portare il prezzo su Zona 2 Longdi Wyckoff_ProphetAggiornato 2
CADJPY SHORTHo deciso di vendere su CADJPY perché abbiamo rotto un supporto diagonale importante e ci troviamo in zona ipercomprato a 1D. Abbiamo avuto un rimbalzo sulla resistenza e mi trovo un bel segnale di short fino a zona designata dal quadrato rosso. Seguiranno aggiornamentiShortdi RaccoonForexPubblicazioni 0
CADJPY: Cup with handle.Buongiorno, analizziamo oggi la coppia CADJPY, dove potenzialmente abbiamo una tazza con manico (cup with handle) di continuazione. Possiamo vedere nitidamente la formazione sul grafico settimanale con il conseguente target di lungo periodo, dove però abbiamo una forte resistenza sulla parte alta del rettangolo che ha già respinto 4 volte l'assalto a quel livello. Scendendo di timeframe abbiamo una decisa rottura della parte superiore di un rettangolo che fa ben sperare, qui sono possibili due entrate: 1. aggressiva, entrare subito con target l'altezza del rettangolo come indicato nel grafico, e si avvicina alla resistenza vista sul week; 2. prudente, aspettare un pullback per essere certi della qualità del breakout. Buon week. Longdi MontanaroPubblicazioni 0
CADJPY SHORT - 108.250Conformazione di un interessante pattern grafico e la situazione del CAD in ripresa dovuta al rialzo del petrolio potrebbe portare uno storno anche se di pochi pip. Operazione intraday, 30/50 pip di profitto.Shortdi PammFactoryAggiornato 0
CAD/JPY HA ROTTO TRIANGOLO cad jpy ha rotto il supporto statico e anche il triangolo dove aspetto un proseguimento al ribasso da parte del prezzo Shortdi GEORGE_111Pubblicazioni 1
Cad/Jpy: Pin Bar con falsi minimiBuongiorno a tutti, eccoci come di consueto per il classico appuntamento del fine settimana. Quest'oggi il mercato prescelto è Cad/Jpy, cross valutario che vede come protagonisti i cambi Usd/Cad e Cad/Jpy. Se andiamo infatti a dividere il prezzo di Usd/Jpy ( in questo momento a 149,447 ) e quello di Usd/Cad ( ora a 1,36393 ) ne risulterà il prezzo di cambio attuale di Cad/Jpy. L'importanza della correlazione nel mercato forex è sempre in primo piano quando si vuole lavorare sugli incroci senza il dollaro USA e, più in generale, se si vuole diventare dei forex trader. La price action di Cad/Jpy rispecchia la forza dell'ultimo periodo di cad e la debolezza di lungo termine di yen giappo e, in questa ultima settimana, si è creata una Pin Bar con falsi minimi del mini range precedente che mi offre l'opportunità per la prossima settimana di operare long su questo mercato. Inoltre si avrebbe a favore anche lo swap overnight visto l'acquisto di valuta "forte" contro valuta "debole" da un punto di vista dei tassi di interesse delle due differenti banche centrali. Nei prossimi giorni quindi valuterò una entry long su questo mercato in base alla price action che vedrò durante le sessioni daily e 6H. Il fallimento della mia view si avrebbe con la rottura ribassista dei zona 107,00 in chiusura settimanale. Anche per oggi è tutto, vi auguro una buona domenica e un buon TRADING SIMPLE! Selezione editorialedi ArduinoSchenatoPubblicazioni 30
CADJPY - SHORT 108.800Operazione prevista per il lungo periodo, quindi va calcolato uno swap negativo per diverso tempo, fare attenzione. Vedo un economia stagnante in Canada e l'esportazione di petrolio con la Cina in difficoltà che tra l'altro lo compra in gran parte dalla Russia, il CAd potrebbe vivere un momento non propriamente long. Lo Yen dal canto suo, sta mostrando una buona rispresa confermata dai dati positivi. Da qui a parlare di ripresa del Giappone, anche no, ma che si possa intravedere un risultatuto verso i 106.500 posso auspicarlo. Operazione che verrà chiusa e riaperta molte volte. Quindi aggiornerò costantemente il trade. Shortdi PammFactoryAggiornato 0
CADJPY: Possibile LONG per oggi 21 Novembre 2023Zona interessante per un acquisto su CADJPY grafico giornalieroLongdi Wyckoff_ProphetPubblicazioni 1
Importanti livelli FIBO e resistenzeCambio che ha ripiegato dai massimi, molto interessante un set up short dai massimi e long sui minimi. Ben evidenziati i livelli di prezzo anche da parte dei livelli FIBO. Analisi precedente dove si è segnalato un ripiegamento sempre dai massimi e così è stato. di MicheleCarolloPubblicazioni 1
CADJPY: Ribassista – Rilevato “Cigno Nero”CADJPY: Ribassista – Rilevato “Cigno Nero”.BLACK SWAN Obiettivo di Fibonacci del 50%. Da tenere d'occhio: EMA.50 e EMA.200. Livelli di Bollinger e Ichimoku.Shortdi Le-Loup-de-ZurichPubblicazioni 1
Posizione long su CADJPY daily (Engulfing rialzista + hammer)Segundo semplicemente la logica dei pattern grafici in sinergia con le medie istituzionali, ritengo sia possibile un movimento rialzista dato il pattern di engulfing e la successiva spinta rialzista dovuta al rimbalzo sulla media a 20 (ema). Il possibile primo punto di profitto potrei ipotizzarlo in zona 110.432, che oltre ad essere una probabile zona di resistenza, risulta essere anche una possibile zona di inversione (tra il 75 e 80 % di ritracciamento dell'ultimo impulso ribassista). Il livello di uscita in perdota, lo stimo all'incirca nel doppio del range della giornata di venenrdi 3/11 ovvero circa 52 pips*2. Il prezzo di uscita sarà 108.276. Il r/R al primo punto di profitto è indicativamente di 1:1.2 Longdi Exclusive_AcademyPubblicazioni 1
CAD/JPY: trend al rialzo compromessoCambio al test dei massimi, ultima chiusura, ultima candela che porta segnali di debolezza per i rialzisti, se confermata potrebbe innescarsi un'inversione vera e propria: tra le altre cose incrocio da ipercomprato, MACD e RSI che andrebbero a confermare. Personalmente, aspetterei la chiusura successiva per vedere come si muove il cambio e come si comportano i prezzi, per aprire uno short con obiettivi più in basso (livelli FIBO ed ellissi rosse).di MicheleCarolloAggiornato 0
CAD/JPY: i grafici da seguire per speculare sul tasso di cambioIl tasso di cambio CAD/JPY (dollaro canadese / yen giapponese) era ed è rialzista. Ma come sarà nei prossimi mesi? Perché è importante dal punto di vista didattico? Questo è l’obiettivo della guida/analisi: rispondere alle domande precedenti e mostrare alcuni grafici da seguire in ottica speculazione di breve-medio termine sul tasso di cambio medesimo. I protagonisti dell’analisi: • Indice del dollaro canadese • Indice dello yen giapponese • Tasso di cambio CAD/JPY • Spread tra tassi di interesse canadesi e giapponesi • Spread tra rendimenti dei titoli di stato a scadenza due anni canadesi e giapponesi • Economia canadese e prezzo del petrolio • PMI composito globale • Lo yen come valuta rifugio e la sua correlazione con il decennale giapponese • Due prospettive future per il tasso di cambio Buona visione. 1. ANALISI TECNICA CAD E JPY Come di consueto, iniziamo il primo paragrafo con l’analisi tecnica delle due valute, partendo dal dollaro canadese. La valuta sta lateralizzando da un anno a questa parte. È possibile osservare una resistenza a 0.755, un supporto intermedio a 0.731 e un supporto “basso” a 0.72. Il prezzo, durante l’estate, ha tentato la rottura della resistenza arrivando a valori di 0.766 per poi rientrare all’interno del canale di lateralizzazione di colore giallo. Commentiamo ora lo Yen: La valuta è ribassista dal 17 gennaio 2023, con il prezzo incanalato tra una resistenza e un supporto dinamici; a partire da luglio si ha avuta la formazione di un supporto dinamico intermedio, testato diverse volte. Quelli rappresentati nei due grafici altro non sono che i futures delle due valute, che misurano il valore di esse rispetto a diverse altre valute di riferimento (come il dollaro americano, l’euro, la sterlina britannica, il franco svizzero); i due, pertanto, possono essere considerati come indici. Andiamo ora ad analizzare il tasso di cambio CAD/JPY: Dal punto di vista settimanale, la figura soprastante lascia pochi dubbi: • Il tasso di cambio è fortemente rialzista da marzo del 2020; il trend si è sviluppato lungo un supporto dinamico testato svariate volte da minimi via via crescenti. In Q4 2022 e Q3 2023 il prezzo ha raggiunto valori che non testava dal lontano dicembre del 2014 (a 106.5 ¥); quella resistenza è ora la struttura più importante (su TM weekly) Diamo uno sguardo al grafico giornaliero, ricco di figure tecniche: La prima figura che balza all’occhio è un cup & handle rialzista (in italiano, tazza e manico); esso ha avuto inizio il 20 ottobre 2022. All’interno della tazza è individuabile un doppio minimo che da cui successivamente, da manuale di analisi tecnica, si è sviluppato un nuovo impulso rialzista; il prezzo ha successivamente realizzato il manico, rotto al rialzo due settimane dopo la formazione. Nelle ultime settimane è individuabile un triangolo ascendente (accompagnato da una compressione di volatilità). Il prezzo è ora ai massimi dal 2014. 2. LA DIVERGENZA TRA POLITICHE MONETARIE Perché questa netta supremazia del dollaro canadese? I motivi sono presto spiegati con l’applicazione dell’analisi intermarket e macroeconomica: • L’enorme divergenza tra politiche monetarie del Canada e del Giappone Osserviamo la figura seguente: I tassi del Canada sono pari al 5%, mentre quelli applicati dalla Bank of Japan addirittura negativi, al -0.1%. Questa netta divergenza è visualizzabile nella grafica successiva, dove è rappresentato lo spread tra i due tassi di interesse (al +5.1%). Un modello migliorare per rappresentare graficamente la divergenza stessa è quello di realizzare un altro spread, correlato positivamente allo spread tra i tassi di interesse: quello tra il rendimento a 2 anni del titolo di stato canadese e il rendimento alla stessa scadenza del titolo giapponese. Perché i due spread raffigurati sono correlati positivamente? I bond presentano il rischio “tassi di interesse”; più essi vengono alzati e più il prezzo delle obbligazioni tende a soffrire con relativo…rialzo del rendimento. Dei titoli alle diverse scadenze (della curva dei rendimenti) quello a 2 anni è tra i più influenzati dalle aspettative di politica monetaria. In particolare: • Ad aspettative di politica monetaria restrittiva, il rendimento del bond tenderà a rafforzarsi • Ad aspettative opposte, tenderà ad indebolirsi Tutto ciò significa che: • Se le aspettative di politica monetaria saranno più restrittive per il Canada rispetto al Giappone, allora CA02Y (rendimento del bond canadese a due anni) si rafforzerà più di JP02Y (rendimento del bond giapponese alla stessa scadenza) • Ad aspettative opposte accadrà il contrario, con JP02Y a sovraperformare CA02Y È importantissimo capire che: • Lo spread tra i tassi di interesse è frutto di un’operazione matematica • Lo spread tra i rendimenti, al contrario, esplicita quello che il mercato si aspetta nell’immediato futuro Ecco, quindi, che uno spread è leading indicator dell’altro! La prossima grafica chiarifica che il tasso di cambio CAD/JPY è catalizzato dalle aspettative sugli interest rates dei due Stati: Per coloro che non capiscono le dinamiche dietro a questa correlazione positiva: • Più una banca centrale aumenterà i tassi di interesse e più aumenteranno i rendimenti offerti dagli asset denominati in quella valuta; un esempio? Le obbligazioni! Più esse offriranno alti rendimenti e più saranno attraenti per gli investitori che, per acquistarle, venderanno la loro valuta per acquistare quella nella quale esse sono denominate aumentando di fatto…la loro domanda! Per quest’ultimo punto e, soprattutto, per la legge di domanda e offerta, una valuta tenderà ad apprezzarsi. Considerando i differenziali di rendimento offerti dai due Stati, ne deriva la correlazione positiva tra tasso di cambio e spread; tuttavia, il dollaro canadese potrebbe essere rafforzato ulteriormente da un'altra dinamica! 3. DOLLARO CANADESE E PETROLIO: UNA CORRELAZIONE DA RICORDARE Di seguito è possibile osservare la correlazione positiva esistente tra CAD e prezzo del petrolio: Il titolo del paragrafo ha esordito con un “ricordare”; in effetti, il binomio CAD-petrolio è uno dei più conosciuti nel mondo forex. Perché? Proviamo a spiegarlo. Secondo l’International Energy Agency (IEA), nel 2020 il Canada: • Era il quarto paese produttore di petrolio (255 milioni di tonnellate, il 6% del totale) ed il quarto paese esportatore (154 milioni di tonnellate, il 7.5% del totale) Le esportazioni canadesi, come riporta il sito di Trading Economics, valgono il 30% del PIL: L’immagine successiva mostra i principali partner commerciali del Canada; di spicco gli Stati Uniti d’America. Quanto impattano le esportazioni di petrolio sulle esportazioni totali? Eseguendo un rapido calcolo, il 14% circa: Ovviamente, all’aumentare del prezzo del crude oil, aumenteranno i guadagni derivati dalle esportazioni della materia prima energetica stessa: Tutto questo avrà un impatto sul PIL totale. Infatti, considerando la sua formula di calcolo con il metodo della spesa: PIL = C + I + G + (EX – IM) Dove: C: Consumi I: Investimenti G: Spesa pubblica EX: Esportazioni IM: Importazioni Più aumenterà il valore delle esportazioni, più salirà la differenza tra EX – IM e (trattandosi infine di una somma) più si rafforzerà il prodotto interno lordo. Ecco quindi spiegata la correlazione positiva tra dollaro canadese e prezzo del petrolio: • All’aumentare delle esportazioni (e del prezzo) di petrolio il PIL canadese tenderà a rafforzarsi e, di riflesso, la valuta tenderà ad apprezzarsi • Al diminuire delle esportazioni e del prezzo del crude oil il PIL del Canada tenderà ad indebolirsi con associato deprezzamento della valuta È importante ricordare che una valuta non è influenzata unicamente dai tassi di interesse, ma anche dalle condizioni economiche di un Paese. 4. I GRAFICI DA OSSERVARE IN OTTICA SPECULATIVA: CL1!, CA02Y-JP02Y E RELATIVE CORRELAZIONI Andiamo ora a studiare la correlazione tra petrolio e CAD a livello giornaliero: La valuta e la materia prima sono (e sono stati) correlati positivamente negli archi di tempo indicati dai rettangoli di colore verde. Andiamo ora ad osservare la correlazione CAD/JPY e CL1!: Essa, nell’ultimo periodo, appare fortemente positiva (ad altissimi valori, +0.88). L’analisi ha esordito con un: “Il cambio CAD/JPY era ed è rialzista. Ma come sarà?” Rispondiamo osservando le prossime figure: • Sarà rialzista se il prezzo del petrolio e lo spread continueranno ad essere rialzisti, a patto che le correlazioni continueranno a mantenersi stabili, ai valori osservati Se si eviterà una recessione globale e si materializzasse il famoso “soft landing” sarà probabile osservare un rialzo generalizzato dei tre protagonisti • Il petrolio sarà sostenuto al rialzo da un aumento della domanda globale • I rendimenti canadesi continueranno ad essere superiori a quelli giapponesi. Al momento, personalmente (e per la mia operatività), non andrò alla ricerca di entrate short, perché non avrei dei vantaggi (viste e considerate le correlazioni). Osservate dunque quei grafici, potrebbero indicarvi la via da seguire. E se invece si materializzasse una contrazione economica? 5. IL CAMBIO CAD/JPY IN UNA POTENZIALE RECESSIONE Che prestazioni ha registrato lo Yen nelle ultime due recessioni? • + 11% circa nella recessione del 2020 • Quasi il +30% in quella del 2008 Perché queste performance? • Lo yen è considerata una valuta rifugio, ossia un asset in cui gli investitori ricercano “protezione del capitale” durante momenti di forte incertezza economica (da qui la correlazione diretta VIX – YEN, osservabile nelle due grafiche precedenti). Il motivo per il quale la valuta agisce da porto sicuro è semplice: • Abbiamo citato svariate volte la parola “rendimenti”; ebbene, maggiore è il rendimento offerto da un asset, più grande sarà il rischio al quale l’investitore si esporrà acquistandolo. Durante momenti di incertezza economica, definita di “risk off”, gli investitori andranno a caccia di asset dal basso rischio e, quindi, dal basso rendimento. Un Paese in grado di offrire rifugio è proprio il Giappone, caratterizzato da obbligazioni con quelle qualità. Più acquisti di quei bond (bond sovrani, per intendere) si verificheranno, tanta più domanda di yen giapponesi ci sarà, con annesso apprezzamento della valuta (per la dinamica spiegata precedentemente). Le due figure successive concentrano l’attenzione proprio su questo aspetto: Nelle ultime due recessioni il rendimento del decennale giapponese ha visto dei ribassi: • Questo aspetto, per il rapporto inverso rendimento – prezzo dei bond, sottolinea l’acquisto di quell’asset rifugio, con annesso rafforzamento della valuta Concludiamo l’analisi rispondendo dunque alla domanda “se si materializzasse una contrazione economica”? Personalmente, mi aspetterei questo: • Il prezzo del petrolio, OPEC permettendo, tenderà a deprezzarsi per un indebolimento della domanda globale Lo spread CA02Y-JP02Y inizierà probabilmente a contrarsi, infatti: • La banca centrale canadese inizierà un processo di taglio dei tassi (per favorire la ripresa dell’economia), con annesso ribasso del rendimento a 2 anni; la banca centrale giapponese probabilmente no. Il motivo? La sua politica monetaria è già caratterizzata da tassi di interesse negativi! Le ultime due grafiche mostrano le prestazioni di CAD/JPY durante le ultime due recessioni: • -13% nel 2020 • -45% nel 2007-2009 Domanda delle domande: “E se il cambio CAD/JPY, al contrario delle aspettative, diventasse uno dei migliori short del 2024?” E voi che ne pensate? Per qualsiasi domanda utilizzate la sezione commenti. A presto! Selezione editorialedi MatteoFarciPubblicazioni 2223
CAD/JPY pullback o continuazione ribassista ' cad/jpy dopo che ha rotto supporto importante in area 107.654 il prezzo sta facendo un pullback che io credo che il prezzo riprenderà a scendere da questi livelli Shortdi GEORGE_111Pubblicazioni 1
CAD/JPY Setup rialzista prima del CPISu CAD/JPY, abbiamo un setup ribassista sul timeframe giornaliero, ma sul grafico H1 possiamo già osservare una reazione su un precedente livello di supporto, resistenza e ora di nuovo supporto a 106.70. In questa zona, il mercato potrebbe rispondere rompendo la trendline ribassista e successivamente avviando un leggero rimbalzo al di sopra della trendline, mirando a raggiungere l'alta giornaliera a 108.15. Potenzialmente, potrebbe essere preso in considerazione anche l'ingresso nel caso di un rimbalzo sulla trendline. Tuttavia, è sempre necessario attendere le conferme adeguate, che possono essere cercate anche sul grafico M15 in questo caso, dato che stiamo lavorando con un grafico H1. Fammi sapere cosa ne pensi. Cordiali saluti, Nicola, CEO di Forex48 Trading Academy. Longdi Forex48_TradingAcademyPubblicazioni 1