Wall Street resisteAnche la scorsa settimana, Wall Street è riuscita a chiudere in positivo, nonostante le ripetute minacce di dazi da parte di Trump e dati non proprio eclatanti sul fronte macroeconomico. L'S&P 500 ha chiuso invariato, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,38% e il Dow è scivolato di 165 punti, pari a -0,37%.
Tra i dati macro, le vendite al dettaglio sono scese dello 0,9% a gennaio, la discesa più importante da un anno a questa parte, deludendo le aspettative degli investitori e sollevando preoccupazioni sulla spesa dei consumatori. Nonostante ciò, i mercati sono rimasti stabili dopo una settimana volatile, caratterizzata da cambiamenti significativi, tra cui i nuovi piani tariffari e i colloqui di pace in Ucraina.
Va ricordato che Trump, che aveva minacciato inizialmente l’applicazione immediata dei dazi reciproci, li ha poi rinviati, dimostrando ancora una volta che quanto riportato relativamente alla “strategia Trump” è molto vicino al vero. Ciò ha permesso alle borse di chiudere stabili nella giornata e positive nella settimana.
I titoli tecnologici hanno guidato i guadagni, mentre i beni di prima necessità hanno ripiegato. Tra i singoli titoli in movimento, Airbnb è salito del 14,4% sulla presentazione di una trimestrale positiva, mentre GameStop ha recuperato il 2,6% sulle voci di speculazione sui bitcoin. Moderna ha invertito le perdite precedenti, guadagnando il 3,3%, mentre Eli Lilly è scesa del 3%. Nella settimana, l'S&P ha aggiunto l'1%, il Dow ha guadagnato lo 0,3% e il Nasdaq è balzato dell'1,7%.
IL DOLLARO RIPIEGA ANCORA
Sui cambi, la fase di distribuzione del dollaro prosegue con massimi e minimi decrescenti, come si vede dal dollar index, che sembra avere dei target posti in area 105.20, anche se nel breve qualche correzione sembra possibile. L’EurUsd, dopo il test di 1.0514, sta correggendo qualcosa, anche se si aspettano livelli più interessanti per provare dei long, mentre il Cable segue a ruota con un ribasso a 1.2580, dai massimi di 1.2630.
UsdCad, dopo aver violato 1.4270 e toccato un minimo a 1.4150, può correggere verso 1.4230, prima eventualmente di riprendere la corsa al ribasso. Le valute oceaniche tengono per ora i recenti guadagni, anche se la settimana proporrà le decisioni sui tassi della RBA e della RBNZ, rispettivamente martedì e mercoledì, la prima attesa a 25 punti base di riduzione e la seconda a 50 punti.
UsdJpy, dopo il test di 154.86, è tornato a scendere verso i target prefissati a 150.95. Insomma, tante carne al fuoco per il valutario con i principali rapporti di cambio che rimangono orientati a un indebolimento del biglietto verde, considerato che la strategia Trump sembra chiarire che non saranno i dazi il tema dominante, ma piuttosto l’indebolimento della valuta americana.
VENDITE AL DETTAGLIO USA
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti si sono contratte dello 0,9% mese su mese a gennaio 2025, molto peggio delle previsioni di un calo dello 0,1% e dopo un guadagno rivisto al rialzo dello 0,7% a dicembre. Si tratta del calo più grande delle vendite al dettaglio da marzo 2023, con condizioni meteorologiche avverse e incendi a Los Angeles che hanno pesato sulla spesa dei consumatori.
Nel frattempo, le vendite escludendo i servizi di ristorazione, i concessionari di auto, i negozi di materiali edili e le stazioni di servizio, che vengono utilizzati per calcolare il PIL, sono diminuite dello 0,8%. La produzione industriale, uscita anch’essa venerdì, è aumentata dello 0,5% a gennaio 2025, superando le aspettative che erano per un aumento dello 0,3% dopo una crescita rivista al rialzo dell'1% a dicembre. Inoltre, la produzione di servizi di pubblica utilità è balzata del 7,2%, mentre la produzione manifatturiera, che rappresenta il 78% della produzione industriale totale, è scesa dello 0,1%.
RUSSIA, TASSI INVARIATI
La Banca centrale russa ha mantenuto invariato il suo tasso di interesse chiave al massimo storico del 21% nella sua decisione di febbraio 2025, in linea con le aspettative, e ha dichiarato di attendere ulteriori dati sui prezzi per valutare se un aumento dei tassi potrebbe essere appropriato il mese prossimo. La banca ha affermato che la pressione inflazionistica rimane troppo elevata e la domanda continua a superare la capacità interna.
In linea con la sua precedente dichiarazione, la banca centrale ha mantenuto il tasso nonostante il precedente segnale di aumenti, dopo che il governatore della CBR Nabiullina ha incontrato il presidente Putin e i leader aziendali, che si erano apertamente opposti agli elevati costi di prestito. La CBR ha ribadito che le aspettative di inflazione al consumo hanno continuato ad aumentare nonostante i costi di prestito record, sostenuti da una crescita superiore alle aspettative e da tassi di disoccupazione record, poiché la mobilitazione militare di Putin ha innescato una diaspora di uomini in età lavorativa. Gli ultimi dati sull'inflazione hanno mostrato che la crescita annuale dei prezzi era al 10% all'inizio di febbraio.
I MARKET MOVERS DELLA SETTIMANA
Questa è la settimana della pubblicazione dei verbali del FOMC e dei discorsi di diversi funzionari della Federal Reserve negli Stati Uniti, insieme a dati chiave sul mercato immobiliare come permessi di costruzione, inizio lavori edilizi e vendite di case esistenti. Gli Stati Uniti pubblicheranno anche gli ultimi dati S&P Global PMI.
A livello globale, sono previste decisioni sui tassi di interesse in Australia, Nuova Zelanda e Cina, mentre i dati sull'inflazione saranno pubblicati per Canada, Regno Unito, Sud Africa e Giappone. I report sulla bilancia commerciale sono attesi per l'area Euro, l'India e il Giappone. Inoltre, i dati PMI saranno pubblicati anche in Australia, Giappone, India, Francia, Germania, area Euro e Regno Unito.
La Germania pubblicherà l’indice ZEW Economic Sentiment, mentre non dimentichiamo i dati sulle vendite al dettaglio di Regno Unito e Canada. Tanta carne al fuoco in una settimana che si annuncia scoppiettante. Buona settimana.
Saverio Berlinzani
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