La corsa inarrestabile degli indici americani.Buon sabato a tutti i trader, vediamo ed analizziamo gli indici più importanti al mondo, e ci chiediamo, ma non si fermano più? È una domanda da un milione di dollari, e la sento fare da tutti. "Come diavolo è possibile che la borsa salga, se l'economia non sta andando un granché?". Hai ragione, a prima vista non ha senso. Ma il punto è questo:
1. La Borsa è un indovino, non un fotografo.
La Borsa non guarda a quello che succede oggi, ma a quello che pensa accadrà tra 6-12 mesi. Se gli investitori pensano che l'inflazione scenderà, che la banca centrale taglierà i tassi, o che una potenziale recessione sarà una cosa leggera, comprano azioni adesso. Stanno scommettendo sul futuro, non sul presente.
2. Non tutte le aziende sono uguali.
Quando si parla di "economia americana", si pensa a tutto, ma in realtà il grosso del rialzo lo fanno pochi, enormi colossi tecnologici (i "Magnifici Sette" come li chiamano). Loro hanno i soldi, l'innovazione e la forza per crescere anche se il resto dell'economia rallenta. E visto che pesano tantissimo sugli indici come l'S&P 500, le loro performance tirano su tutto il resto.
3. Le aspettative sui tassi sono tutto.
Anche se i tassi d'interesse sono ancora alti, il mercato è convinto che la Federal Reserve sia pronta ad abbassarli. E quando i tassi scendono, il denaro costa meno, le aziende investono di più, e l'investimento in azioni diventa più conveniente. Questa aspettativa, da sola, crea un'ondata di ottimismo che spinge i prezzi in alto.
In breve: non guardare solo ai numeri macroeconomici. Il mercato si muove di testa sua, basandosi più sulle speranze per il futuro che sulla realtà del presente, ed è trainato da un pugno di aziende potentissime.
Grazie a tutti e un grande abbraccio.
Ciao da Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Idee operative ESM2021
I livelli di oggi del Morning Trading ShowOggi Stefano Serafini vede l’S&P500 in gamma positività con supporti in area 6375, livello di tenuta importante , rotture sotto 6355, target obiettivo ribassista 6325, proabilmente si tornerà a testare area di vendite di ieri a 6395, per nuovi rialzi bisogna aspettare 6400 e 6425
Analisi per intraday SP500Analisi del Trend e del Contesto di Mercato
Il trend di breve periodo, come visualizzato dal canale di regressione lineare, è orientato al rialzo. Il prezzo si sta muovendo all'interno di un canale ascendente a due deviazioni standard, che ha avuto origine dai minimi della sessione precedente. Questo indica che, nonostante la volatilità, il percorso di minor resistenza nelle ultime ore è stato verso l'alto.
Tuttavia, l'azione dei prezzi nella giornata odierna si sta sviluppando prevalentemente al di sopra del Pivot Point calcolato con metodo Fibonacci, situato a 6.376,00. Questo livello funge da baricentro per la sessione e il fatto che le quotazioni si mantengano al di sopra è un segnale di forza intraday. Attualmente, il prezzo sta testando la parte superiore del canale di regressione, un'area che storicamente agisce da resistenza dinamica. L'analisi dei volumi di scambio mostra una netta contrazione rispetto al picco registrato durante la precedente fase di vendita, un segnale tipico delle fasi di consolidamento o di indecisione, che suggerisce una mancanza di forte convinzione direzionale da parte degli operatori.
Livelli Operativi e Strategie
Alla luce di questo contesto, è possibile identificare i seguenti scenari operativi basati sugli indicatori a disposizione.
Per quanto riguarda le posizioni Long (rialziste), un'area di potenziale interesse per un ingresso è rappresentata da un ritracciamento verso i primi livelli di supporto. Il già citato Pivot Point a 6.376,00 costituisce il supporto più immediato e significativo. Un test di questo livello, specialmente se accompagnato da una tenuta confermata e da un segnale di ripartenza dell'indicatore Stocastico (attualmente in zona neutro-alta ma senza segnali di ipercomprato), potrebbe offrire un'opportunità di acquisto. Un secondo livello di supporto, più conservativo ma strutturalmente più solido, è il supporto S1 a 6.340,75. Un'eventuale discesa verso quest'area, se difesa con decisione, rappresenterebbe un punto di ingresso ancora più interessante per un'operatività di stampo rialzista. L'indicatore di Momentum, che si attesta sopra la linea dello zero, conferma per ora la prevalenza di una forza positiva, seppur in fase di appiattimento.
Sul fronte delle posizioni Short (ribassiste), l'area di resistenza più immediata è costituita dalla banda superiore del canale di regressione, dove i prezzi si trovano attualmente (attorno a 6.395). Un fallimento nel superare con decisione quest'area, magari evidenziato da una divergenza ribassista sugli oscillatori (non ancora presente) o da una configurazione di candele di inversione, potrebbe favorire l'apertura di posizioni corte. Il target di resistenza principale, tuttavia, è rappresentato dal livello R1 a 6.411,25. Un avvicinamento a questo prezzo senza un adeguato supporto dei volumi e con indicatori come lo Stocastico in zona di ipercomprato (sopra 80) costituirebbe lo scenario più classico per una strategia ribassista, con un primo obiettivo sul Pivot Point a 6.376,00. Una rottura confermata al di sotto di tale pivot indebolirebbe significativamente la struttura rialzista di breve, aprendo la strada a possibili accelerazioni verso il supporto S1.
Conclusione
In sintesi, il future E-mini S&P 500 si trova in una fase di consolidamento all'interno di un micro-trend rialzista. La battaglia chiave si sta combattendo tra l'area di resistenza dinamica del canale di regressione e il supporto statico offerto dal Pivot Point a 6.376,00. L'indicatore ATR (Average True Range), con un valore di 4,72, segnala una volatilità contenuta, suggerendo che i movimenti potrebbero essere graduali. Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente la reazione dei prezzi sui livelli chiave menzionati: una rottura decisa sopra l'area di resistenza attuale potrebbe proiettare i prezzi verso R1 (6.411,25), mentre una violazione del supporto pivotale a 6.376,00 potrebbe innescare una correzione più profonda verso S1 (6.340,75).
S&P500 - Indici US livello decisivo, Orsi in aguato!Ciao a tutti,
Allora, la situazione si sta facendo interessante, e non parlo solo della solita lotta tra tori e orsi.
Non so se avete notato, ma anche il VIX ha tirato su la testa. È vero, siamo ancora sotto la soglia psicologica dei 20, ma se guardate le Bande di Bollinger, come faccio io di solito, si vede chiaramente che la volatilità ha voglia di tornare a farsi sentire.
E la cosa si lega perfettamente alla situazione degli indici: S&P 500, Nasdaq e Dow Jones sono lì, a un livello importantissimo, con una resistenza molto forte proprio sopra la testa. Per sfondare quel muro, servono volumi veri, altrimenti il rischio di un ritracciamento è altissimo.
È una questione di tempo. In questa settimana vedremo se il mercato troverà la forza o se l'aumento della volatilità porterà a un'inversione di rotta. La mia sensazione è che dobbiamo tenerci pronti per eventuali ritracciamenti importanti dell'azionario. Occhi aperti!
Vi saluto come al solito con un abbraccio e buon trading.
Grazie Ciao Mauro
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Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
S&P 500: Il trend di fondo resta rialzistaLa scorsa settimana, l’indice S&P 500 ha attraversato una fase di consolidamento in un contesto ricco di notizie fondamentali: decisione della Fed, inflazione PCE, report NFP, negoziati commerciali. Tutti questi elementi hanno portato a prese di profitto a breve termine. Tuttavia, il movimento è rimasto tecnicamente solido, con i supporti rispettati.
Il trend di fondo resta quindi rialzista. Facciamo un’analisi tecnica in una settimana influenzata dalla geopolitica, con l’ultimatum alla Russia fissato per venerdì 8 agosto.
1. Il trend rialzista dell’S&P 500 resta valido sopra il supporto chiave 6050/6150 punti
Analizziamo i diversi orizzonti temporali del future sull’S&P 500: il trittico mostra candele mensili, settimanali e giornaliere. Tutti e tre i timeframe confermano che il trend resta rialzista finché il supporto 6050/6150 tiene in chiusura settimanale. Questa zona corrisponde al massimo storico registrato lo scorso inverno. A breve termine, non si può escludere un nuovo test del supporto prima della ripresa del trend.
2. L’analisi quantitativa non mostra ipercomprato: la percentuale di azioni sopra la media a 50 giorni è rientrata
La recente fase di consolidamento ha ridotto l’ipercomprato. La percentuale di azioni sopra la media mobile a 50 giorni era vicina a livelli estremi, ma ora è tornata al 50%, dando spazio a una nuova spinta rialzista dell’indice.
3. Il Dow Jones è in fase di accumulo sotto i massimi storici
Anche il Dow Jones mostra una configurazione promettente, con una possibile formazione a spalla-testa-spalla rialzista. Per confermare la continuazione, deve superare i 45.000 punti. Anche l’S&P 500 equiponderato ha una struttura tecnica simile.
4. Il sentiment degli investitori retail è ancora lontano dall’euforia
I massimi di mercato nascono sempre in fasi di euforia, soprattutto tra i piccoli investitori. Secondo i dati più recenti dell’associazione americana degli investitori individuali, la propensione all’acquisto è aumentata, ma resta lontana dai livelli di surriscaldamento. Questo conferma che il trend rialzista dell’S&P 500 resta valido sopra i 6050/6150 punti.
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S&P500 - inizio fase correttivaCon le ultime due sessioni di mercato gli indicatori e oscillatori hanno virato e confermano avvio fase correttiva.
Il primo supporto è stato raggiunto, adesso ci avvieremo con buone probabilità al test del secondo e più importante per preservare scenario bullish...6100 pti.
Agosto bollente sui mercati.
Orsi in Azione: Mercato USA Ritraccia tra FED e DisoccupazioneIl Mercato Americano: Orsi Scatenati e Nuove Resistenze
Ragazzi, che settimana! Avevamo già capito che le pubblicazioni di FED e disoccupazione non erano state proprio il massimo, e infatti tra giovedì e venerdì il mercato americano ha fatto un ritracciamento notevole. E la cosa che mi preoccupa di più? I volumi erano in espansione, un segnale chiaro che gli orsi sono usciti dalle loro tane e stanno cavalcando alla grande.
Vediamo cosa è successo nello specifico.
Dati sull'Occupazione (Luglio 2025): Il dato più rilevante che ha impattato pesantemente i mercati giovedì e venerdì sono stati i dati sull'occupazione relativi al mese di luglio 2025. I principali indici azionari statunitensi hanno terminato in forte ribasso la seduta dopo la pubblicazione di questi dati. Sebbene la ricerca specifica non indichi un tasso di disoccupazione più alto, il "Non Farm Payrolls" (numero di nuovi posti di lavoro creati al di fuori del settore agricolo) o i salari orari medi potrebbero aver deluso le aspettative, suggerendo un rallentamento inaspettato del mercato del lavoro. A volte, un mercato del lavoro che rallenta più del previsto può essere visto negativamente, perché indica una potenziale debolezza economica generale.
Decisioni della FED (Politica Monetaria): Mercoledì, la Federal Reserve ha comunicato le sue decisioni in materia di politica monetaria. Anche se, come spesso accade, la banca centrale non ha apportato modifiche ai tassi di interesse, il tono del comunicato o le proiezioni economiche della FED potrebbero essere state interpretate come meno ottimistiche del previsto. Se la FED ha mantenuto un atteggiamento cauto o ha espresso preoccupazioni per l'inflazione o la crescita, questo può generare incertezza sui mercati.
Indici PMI (Manifatturiero e Servizi): Anche se nella tua formulazione iniziale hai menzionato il PMI in generale, è probabile che ci siano stati dati specifici sugli indici PMI (Purchasing Managers' Index), sia per il settore manifatturiero (es. ISM Manifatturiero) che per quello dei servizi, relativi a luglio. Dati che scendono al di sotto delle aspettative o che si posizionano sotto la soglia di 50 (che indica contrazione) possono segnalare un rallentamento dell'attività economica, alimentando i timori di recessione o di crescita debole. La ricerca ha mostrato un PMI Manifatturiero ISM di luglio a 48.0 (rispetto a un previsto 49.0 e precedente 49.5), il che è un dato negativo che indica contrazione. Anche l'Indice PMI di Chicago Fed a 47.1 (rispetto a un previsto 40.4 e precedente 42) potrebbe essere stato interpretato negativamente se le attese erano più alte.
Ora, i nostri indici principali, l'S&P 500, il Nasdaq e il Dow Jones, sono arrivati sui primi supporti. Sembra un respiro di sollievo, ma attenzione: sotto c'è ancora un bel po' di spazio per scendere. E non dimentichiamo che agosto, storicamente, è un mese con scambi ridotti, il che significa che potremmo cadere ancora più velocemente se le cose si mettono male.
Certo, durante questa discesa ci saranno sicuramente dei pullback, dei rimbalzi che ci daranno qualche speranza. Ma dobbiamo essere realisti: ora abbiamo delle resistenze sopra la testa. Sono i nostri vecchi supporti, quelli che sono stati rotti con un aumento di volume, e questo ci dice chiaramente che non sarà affatto facile tornare sopra a quei livelli. Insomma, la strada in salita è ripida e piena di ostacoli.
Vediamo un po' cosa succede, ma per ora il quadro non è dei più rosei.
Con questo è tutto un grande abbraccio.
Grazie Ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Livelli intraday ES. Footprint e pivot. Anche questa sessione si preannuncia interessante per eventuali buy, il trend continua anche intraday ad essere posizionato a rialzo. Per cui quello che andrò a fare è cercare di comprare eventuali rintracciamenti. Le are buy attualmente sono sono sancite da precedenti stacked imbalance long side, quello che però andrò a preferire per l'operatività coincide con il punto pivot giornaliero calcolato con metodo Fibonacci.
Potrei anche fare dei contro trend molto brevi in caso di assorbimenti, (per assorbimenti si intendono molti ordini a mercato buy ma che non riescono a portare ad un risultato, in quanto assorbiti dai limit order sul book. In questi casi l'operatività sarà di brevissimo termine e con stop ancora più stretti in quanto andando ad operare contro trend aumenta il rischio di ritrovarsi dalla parte sbagliata, per cui e fondamentale tagliare al più presto eventuali perdite.
I livelli di oggi del Morning Trading ShowOggi Stefano Serafini vede l’S&P500 con una prima resistenza in area 6366, dove sono partite le vendite giovedì scorso, con 6402, andiamo a impostarci al rialzo ed obiettivo di giornata 6426. In caso di ribasso primo atterraggio in area 6371, attenzione alle rotture attenzione al livello di 6361 per rotture ribassiste piuttosto violente fino ad area 6326
entrata long a questo livelloC'è un importante supporto a 6325 , le opzioni mi danno questa indicazioni perchè studiando dove sono posizionati gli istituzionali
altro livello di supporto importante legato alle opzioni e 6305 , adnrò long con stop 15 punti
se dovesse essere bucato entrerò sul secondo livello indicato
Tori vs Orsi: il mercato si spacca sulle trimestrali USA🚨 Today’s Trading – 05.08.2025
⚔️ Tori vs Orsi: il mercato si spacca sulle trimestrali USA
👉🏼 MARKET BACKGROUND
È lotta senza quartiere tra tori e orsi: da un lato la breve fase ribassista innescata dai pessimi dati sul mercato del lavoro USA, dall’altro le ottime trimestrali che continuano ad arrivare dalle aziende americane.
I sempre-rialzisti trovano motivazioni per incrementare le posizioni: ogni pausa, storno o respiro viene visto come occasione per rientrare. Poco importa se i multipli sono stratosferici, se ci sia o meno recessione, o se il lavoro stia andando a rotoli… meglio!
"La FED taglierà i tassi e le aziende guadagneranno di più con prestiti meno costosi".
Non la pensano così gli orsi, che nei dati negativi sul lavoro vedono i primi segnali di rallentamento della domanda aggregata e, quindi, dei consumi e degli utili aziendali.
“Perché pagare così tanto aziende che potrebbero trovarsi a fare i conti con una domanda asfittica nel prossimo trimestre?”
Secondo i dati finora pubblicati, circa l’86% delle aziende USA ha battuto le attese su utili e ricavi. Tuttavia, quelle poche che deludono vengono scaricate con forza: basti guardare a Intel, che ha perso fino all’-11%.
Se da un lato quindi l’ottimismo regna sovrano, con i listini mondiali che hanno recuperato velocemente le perdite di venerdì, dall’altro cresce il rischio che qualsiasi delusione possa innescare crolli improvvisi.
Che i tagli FED arriveranno ormai è una quasi certezza. Ma la vera domanda è: arriveranno prima che l’economia USA freni bruscamente?
Se la FED è davvero in ritardo sul ciclo di allentamento, Trump potrà dire di avere avuto ragione e scaricare la colpa su Powell.
Ci aspetta un agosto molto caldo.
👉🏼 FOREX
Tutti attendono i tagli della FED, con una probabilità dell’80% stimata per la riunione di settembre.
Il Dollar Index, che venerdì era sceso da 100.25 a 98.55, ha recuperato leggermente posizionandosi oggi intorno a 99.00.
Quotazioni ancora lontane dai minimi di 96.00, ma incapaci di costruire un trend rialzista solido. Il livello chiave per un’inversione è 101.90–102.00.
Attenzione anche allo Yen giapponese: dopo il ruolo da asset rifugio nei giorni scorsi (+1.11% medio contro le majors), è tornato sotto pressione, segnando un -0.22%.
Non cambia il quadro macro giapponese, e la BoJ resta impossibilitata ad agire con forza, rendendo ancora interessanti le posizioni short sullo Yen dopo i recenti rimbalzi.
👉🏼 EQUITY
Rimbalzo deciso per i listini mondiali:
In Europa, il DAX riconquista 24.000 pt, recuperando completamente la caduta di venerdì. Manca però ancora uno slancio verso i massimi di periodo a 24.800 pt, traguardo ancora incerto dopo gli accordi USA–UE sui dazi.
Va ricordato che il DAX è un indice total return, quindi potrebbe beneficiare delle buone trimestrali europee.
Negli USA, bene l’S&P 500, che torna sopra quota 6.370 pt, sostenuto dalle ottime Q2 e dall’ottimismo (forse eccessivo) per il Q3. Tuttavia, molte aziende hanno fornito guidance poco brillanti per i mesi futuri.
L’equity resta tonico ma altamente volatile, con occhi puntati sui prossimi report societari.
👉🏼 COMMODITIES
Focus sul WTI:
Dopo le minacce di ritorsioni all’India da parte di Trump per gli acquisti di petrolio russo
E con OPEC+ pronta a aumentare la produzione,il quadro domanda/offerta potrebbe cambiare rapidamente, riflettendosi sui prezzi.
Al momento il WTI segna la quarta giornata consecutiva in rosso, portandosi a 65.48 $, che corrisponde al POC del composito annuale.
Sembra che il petrolio abbia trovato una zona di comfort senza direzionalità definita.
Ancora interessante il silver, che testa le resistenze a 37.865 $. Una rottura aprirebbe spazio a nuovi allunghi verso i massimi a 39.90 $.
In caso contrario, potremmo rivedere i supporti a 35.90–36.00 $.
Buon trading!
🔹 Salvatore Bilotta
Rintracciamento iniziatoDopo aver continuato a macinare nuovi massimi, oggi è ufficialmente iniziato un rintracciamento, troppo presto e movimento troppo contenuto ancora per parlare di inversione, tutti gli indicatori di trend, sono posizionati ancora a rialzo. Vito il movimento e le chiusure dosierne è ancora troppo presto per valutare un'entrata long, vale il vecchio detto mai tentare di prendere al volo un coltello che cade. Per cui la cosa più saggia da fare a mio personale parere è restare a guardare, o finche il trend non passerà in negativo e allora si potranno cercare occasioni di per lo short o che ci sia un chiaro segnale di ripresa del trend primario.
Questo per quanto riguarda le posizione speculative di medio termine. L'intraday invece offre ottime opportunità, tenendo però sempre d'occhio la volatilità e con size adeguate.
ES-Spunti dopo i tassi FED.
Un trend fortemente positivo su ES, i prezzi segnano nuovi massimi storici trovando un supporto in area 6410,00 dalla media mobile blu a 100 periodi, come si può vedere dal grafico.
Attenzione al KST che sembra dare segnali meno favorevoli dando forza allo skew ribassista analizzato dai cerchi arancioni. I prezzi sono momentaneamente oltre le bande verdi segnando un ipercomprato; analizzando i vari volume profile da notare diversi POC tutti concentrati tra 6410/6425.
Inoltre analizzando la liquidation heatmap si possono notare due aree di liquidazione rispettivamente a 6575,00 e 6250,00.
Supporti di breve termine a 6410,00 e 6250,00.
Multiplo di breve termine a 6575,00.
S&P500 e Nasdaq Nuovi Massimi, aspettando il 4 Agosto.Buona Domenica a tutti i trader, i mercati americani hanno chiuso la settimana di venerdì 25 luglio 2025 con un andamento misto, ma complessivamente positivo per gli indici principali.
Vediamo i principali indici cosa hanno fatto.
S&P 500: Ha registrato una chiusura in rialzo, toccando nuovi record grazie a un rally di alcune grandi aziende, in particolare Alphabet (Google), e a risultati trimestrali complessivamente solidi. L'indice ha guadagnato l'1,6% su base settimanale.
Nasdaq Composite: Anche il Nasdaq, a forte connotazione tecnologica, ha toccato nuovi massimi storici e ha chiuso la giornata in rialzo, beneficiando del buon andamento di aziende come Alphabet. Ha chiuso la settimana con un guadagno dell'1,2%.
Dow Jones Industrial Average (US30): Il Dow Jones ha chiuso la giornata di venerdì in calo, perdendo circa lo 0,7%. Tuttavia, su base settimanale, l'indice ha registrato un guadagno dell'1,3%.
Russell 2000: L'indice delle piccole capitalizzazioni ha mostrato un andamento più resiliente venerdì, riuscendo a chiudere in rialzo. Anche se la strada per una piena ripresa è ancora lunga, ha mostrato segnali di acquisto. Per la settimana, è indicato un guadagno dello 0,04%.
NYSE (New York Stock Exchange): Come sede fisica di molte delle aziende quotate, l'andamento del NYSE riflette quello dei suoi indici costituenti. Data la chiusura mista degli indici, anche l'attività complessiva sul NYSE avrà rispecchiato questa dinamica.
Le prossime settimane saranno cruciali per i mercati azionari americani. I risultati societari forniranno una fotografia della salute attuale delle aziende, mentre i dazi rappresentano un rischio significativo per le prospettive future e il commercio globale. Gli investitori dovranno bilanciare l'ottimismo derivante da buoni utili con la preoccupazione per le crescenti tensioni commerciali.
È fondamentale seguire attentamente sia gli annunci economici che le notizie geopolitiche relative ai dazi, poiché entrambi i fattori avranno un impatto diretto sull'andamento degli indici.
Con questo è tutto vi saluto con un abbraccio.
Grazie ciao da Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.