russellnonostante si dica che l'economia americana vada bene il mercato in realtà prezza Comunque un rallentamento o Comunque un raffreddamento dell'economia
Idee operative M2KH2026
Anche il Russel sembra essere partitoDopo essere rimasto in laterale per un lungo periodo mentre gli altri indici macinavano massimi su massimi, complici i tagli interessi, sembra che il prezzo sia attualmente in una tendenza rialzista, dato che sta attraversando i livelli della media mobile a 200 periodi e i canali di regressione mostrano un'inclinazione verso l'alto, e vicino ai massimi storici.
aprirò long al livelo 2289se il russell 2000 dovesse arrivare con forza al livello 2289.90 aprirò long
stop loss 40/50 punti
target da definire in base alle condizioni di mercato
russellfino a settimana scorsa si iniziava a parlare di rotazione ma quando tutti i principali indici scendono si parla di risck off
La combinazione perfetta: Trump e taglio dei tassiDopo il disastroso risultato del dibattito televisivo di Biden, le probabilità di vittoria di quest'ultimo sono scese al 30%, mentre quelle di Trump sono aumentate al 60%. Allo stesso tempo, l'indice PCE e il PCE core dell'inflazione sono scesi al 2,6%, avvicinando sempre più il momento in cui la Fed potrebbe decidere di tagliare i tassi d'interesse. Questo dato è cruciale, poiché un calo dell'inflazione offre alla Federal Reserve maggiore spazio di manovra per stimolare l'economia riducendo il costo del denaro .Secondo le statistiche storiche, la combinazione di questi due fattori - la possibile vittoria di Trump e il taglio dei tassi da parte della Fed - punta l'indice su un settore ben preciso della borsa americana: le small cap. Questi titoli, rappresentati dall'indice Russell 2000, hanno storicamente registrato le migliori performance in periodi simili .Infatti, il settore delle small cap è quello che è salito di più quando Trump vinse le elezioni nel 2016. La politica economica di Trump, caratterizzata da tagli fiscali e deregulation, aveva favorito le piccole e medie imprese, che sono una componente significativa dell'indice Russell 2000.
Lascio l' Intraday ... ma ... Ciao a tutti e buon inizio di settimana,
come ho già detto da un po’ di tempo, io da questa settimana e sino a fine settembre (più o meno) tra il venire in Italia per un paio di mesi e fare alcuni viaggi in Europa, non potrò più seguire l’ intraday per i prossimi diciamo 3 mesi.
Un passaggio obbligato, per me, quello di abbandonare l’ intraday ma magari anche insieme a voi si apriranno nuove strade e nuove opportunità di trading e nuovi confronti che come sempre ci arricchiranno reciprocamente.
Io amo l’ intraday mi piace molto e a parer mio si impara anche molto e poi per chi è dinamico come me ti dà sempre da fare nel bene e nel male tutti i giorni, ma vi assicuro che è anche difficile, stancante e richiede una concentrazione altissima.
Cercherò di seguire i grafici Daily / H4 a mercati chiusi la sera o la mattina presto.
Come sempre grazie per il calore ed il supporto che ricevo e per i tanti amici che ho trovato e continuo a conoscere e con i quali ho instaurato rapporti umani di affetto e stima reciproca che vanno ben al di là delle distanze che ci separano e di un lavoro che per sua “essenza” è asettico e privo di sentimenti, ma, dietro ad ogni candela, dietro ad ogni tick del prezzo, ci sono tante persone come noi, con le loro famiglie ed i loro sogni che rendono questo lavoro più vicino a noi.
Un abbraccio Emi
P.s.
Nei grafici che posterò troverete a volte delle frecce, che come sempre ripeto, non vanno intese al millimetro ma esprimono la mia visione di medio periodo nel momento in cui analizzo i grafici e che poi dovrà essere adeguata all’ evolversi del prezzo.
In questo modo si potrà facilmente capire la mia aspettativa per i prossimi giorni/ore (dipendendo dal tf di riferimento) ed individuare i principali livelli ed aree di Supply e Demand che faranno da sparti acque dove il prezzo dovrebbe reagire. Quelle aree potranno essere sfruttate anche in intraday ed adeguate alla operatività di ciascuno in base alle proprie capacità e metodologie.
Vi metto di seguito anche i settaggi principali dell’ Indicatore di Liquidità:
Weekly 104
Daily 260
H4 124
H1 115
15 minuti 92
5 minuti 276
1 minuto 1380
Dax Futures:
siamo arrivati venerdì scorso su un supporto importante che potrebbe anche venire rotto … Occhio alla candela di oggi perché ha l’ indicatore di Liquidità alto
Euro Futures:
siamo sotto a livelli ed aree importanti. Il rifiuto o la rottura di queste aree, in particolare degli 1.0830 circa faranno la differenza nel medio lungo termine.
Sp e Nasdaq, che dire continuano a fare nuovi massimi ma con un Russell molto molto indietro anche se su area Weekly Importanti che al momento gli stanno facendo da supporto e che non dovrà essere rotte ...
Russel Futures
Analisi small cap americaneInizia il tradizionale periodo stagionale di trend ribassista per tutti gli asset e le borse, solitamente protratto fino a febbraio-marzo. Questo periodo sarà caratterizzato da nuove notizie pessimistiche, creando l'impressione che il mondo sia sull'orlo di una crisi, con un conseguente aumento del numero di lettori sui social media e sui mezzi di comunicazione.
Tuttavia, nel frattempo, è consigliabile basarsi sui dati oggettivi per ottenere una prospettiva depurata da questo rumore di fondo. Il grafico settimanale del Russell 2000 mostra che l'indice si trova nella parte superiore di un lungo movimento laterale iniziato nel 2022. Fondamentalmente, questo indice non ha mostrato un trend di lungo periodo negli ultimi due anni e può essere negoziato solo in base ai suoi movimenti a medio-breve termine
Indicazioni su russell 200Se il prezzo sale fino al livello di 2025.90, prenderò una posizione di vendita con l'intenzione di trarre profitto da brevi movimenti di mercato, mirando a guadagnare tra 15 e 20 punti. Il livello di stop loss sarà impostato in modo stretto, basato sull'indicatore di volatilità giornaliera ATR.
Ci troviamo su dei massimi relativi importanti e mi aspetto dei ritracciamenti come in altri mercati.
Aspetterò il volume poc daily Operazione di rimbalzo se arriverà al livello 2025.90 mi metterò long in ottica di scalping 15/20 punti stop stretto in base all'ATR giornaliero
RUSSELL ALL'ATTACCO DELLA CONGESTIONE.Il Russell si trova ingabbiato in una congestione che va avanti da GIUGNO 2022. Gli estremi di questa congestione vedono come pavimento i 1642 e come tetto i 2018, livelli sempre molto ben rispettati. Il livello di 1642 molto importante perchè costituisce il 50 % di ritracciamento di tutta la salita partita da Marzo 2020 fino a Novembre 2021. I 1642 hanno sempre contenuto la spinta ribassista, anche il 27 Ottobre, quando per l' ultima volta il mercato ha interessato questo livello. Da lì è ripartita una nuova onda impulsiva, in particolar modo, il punto indicato dalla freccia rossa ha sancito la partenza di onda 3 (conteggio rosso (iii) ) che potrebbe riportarci ad intaccare il tetto della congestione sopra descritto e trovare poi la forza di romperla. Andando ancora più nel dettaglio, il punto indicato dalla freccia blu ha dato un ulteriore segnale di forza perchè ha rotto una diagonale partita dai massimi di Agosto 2023. Il dettaglio di onda 3 rossa (iii) indicato con il conteggio in blu e i target possibili da segnalare sono 1905, 1956 e 2038. Un ritorno sotto 1784 invaliderebbe l'idea rialzista
long fino a target 1817In base ad alcune configurazioni di Gann
Aprirò una posizione long con stop loss a 1776.80
Take profit 1817.80
Entrata a 1790
russelnella seduta di venerdi abbiamo visto un ritorno alla micro e smal cap con il russel che mette a segno un ottima erformance, possibile un test di area 19-20k
Russell da attenzionareNonostante la maggior forza relativa del Russell rispetto allo S&P500 , l'indice mostra comunque debolezza avvicinandosi nuovamente verso soglie che potrebbero essere importanti.
Sempre rispetto allo S&P500 , il Russell ha già raggiunto il massimo pre-covid andando anche oltre e mostrando come gli operatori, hanno preferito spostare la loro liquidità su asset meno volatili.
Anche le politiche restrittive della FED hanno sicuramente impattato sulle aziende di questo nel paniere. L'aumento dei tassi di interesse, mette in difficoltà lato costo del debito e le aziende growth che sono magari più indebitate rispetto a chi ha dei business solidi, iniziano ad andare in difficoltà.
Perchè quindi i fondi dovrebbero rischiare investendo su questa tipologia di titoli se attualmente non c'è un buon rapporto rischio rendimento ?
Fatte queste considerazioni personali, credo che il Russell se dovesse continuare con la tendenza in atto, potrebbe presto rompere il supporto in area 1650/1640 punti che lo ha respinto più volte di recente dirigendosi verso soglie più basse. A mio parere se la rottura dovesse avvenire, le aree da attenzionare potrebbero essere area 1600 punti, area 1550 punti e poi successivamente area 1460/1450 punti.
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Recupero sul RussellDopo il recupero dei 1800 punti nel mese scorso, l'indice Russell ha continuato il rialzo chiudendo il mese di luglio con un +10.38% e con una candela che non si vedeva da molto tempo.
L'indice ha continuato il rialzo e venerdì è riuscito a riportasi sopra area 2000 punti, area che come mostra il volume profile, è stata oggetto di forti scambi nei mesi precedenti.
Questo forte rialzo significa che molti operatori stanno nuovamente mettendo denaro su società growth che compongono il paniere aumentando di conseguenza il rischio. Una ulteriore conferma la troviamo guardando l'indicatore di forza relativa contro lo S&P500 che attualmente è allineato al rialzo ed ha rotto i 2 precedenti massimi di periodo riportandosi addirittura leggermente sopra la media a 200.
Sembrerebbe che il Russell non sia ancora arrivato al suo massimo di periodo che per quanto mi riguarda, potrebbe essere la forte resistenza in area 2100 punti.
Lo scenario è quindi attualmente a favore delle aziende growth rispetto a quelle value. Questa informazione a mio parere è importante perchè se dovessi fare delle operazioni di trading al rialzo in questo momento, saprei su che società andare a guardare per eventuali rotture.
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Hammer sul RussellChiude con un -2.56% l'indice Russell 2000. Dal grafico giornaliero possiamo notare come la settimana sia stata praticamente tutta negativa. Dopo la rottura dell'area supportiva dei 1880 punti, l'indice ha proseguito verso il basso evidenziando ancora di più la voglia degli investitori di alleggerirsi attualmente da aziende growth.
Sempre questa settimana, notiamo come l'indice sia arrivato addirittura a toccare i massimi pre-covid area 1700 punti circa, rimangiandosi praticamente tutto il fortissimo rialzo che era partito a novembre del 2020. Da questo livello è arrivato il primo rimbalzo interessante proprio l'ultimo giorno di borsa che ha visto un rialzo del 2,99% così forte da recuperare quasi tutta la settimana. Sul timeframe settimanale i prezzi hanno formato un hammer che è tipicamente un pattern ad una candela di inversione cosa che non si vedeva da molto tempo sull'indice.
Il pattern segnalato ci permette quindi di ipotizzare due diversi scenari:
La rottura di area 1700 quindi la rottura del minimo dell'hammer andrebbe ad invalidare il presunto recupero dei prezzi e al tempo stesso potrebbe spingere ancora più in basso l'indice verso la prossima area supportiva che potrebbe essere nei pressi dei 1670 punti circa.
Viceversa, una chiusura sopra l'hammer potrebbe essere una buona conferma di una probabile ripartenza verso la resistenza importante dei 2000 punti.
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L'analisi è frutto di mie considerazioni personali e non è nessuna sollecitazione all'investimento! Operatività segnalate non posso sostituire il libero ed informato giudizio dell'investitore che agisce per libera scelta e a proprio rischio.
Attenzione al RussellA metà gennaio di quest'anno l'indice delle mid e small cap americane ha rotto l'area dei 2100 punti che era la parte bassa del lungo trading range che lo accompagnava per più di anno.
La rottura dell’importante supporto ha dato inizio alle vendite che hanno spinto l'indice fino ai 1895 punti circa. Da quel minimo fatto il 27 di gennaio, l'indice ha iniziato a rimbalzare tra i 2100 punti e i 1930 punti circa costruendo un secondo trading range.
Il 29 di marzo, arriva un segnale interessante che va a rompere la resistenza dei 2100 con una candela decisa lasciando spazio a qualche ipotesi di ripresa. La rottura è stata smentita delle candele successive e l'indice ha ripreso la tendenza ribassista ritornando all'interno del trading range e concentrandosi come mostrato dal volume profile, all'interno della fascia 2035/1965. Il minimo fatto proprio in area 1965 punti era interessante per la tenuta ma è stato rotto con decisione proprio con la candela di venerdì facendo una chiusura più bassa da inizio anno.
Quest'ultimo movimento mi lascia ipotizzare solo ad uno scenario negativo che potrebbe proseguire nel breve. La prima area dove si potrebbe spingere il Russell è il minimo fatto nel mese di gennaio quindi area 1892 punti circa. A mio parere se da quest'area i prezzi non dovessero ripartire allora vedrei una spinta ancora più in basso verso area 1850 che, come evidenzia il volume profile, è un'area dove sono avvenuti più scambi rispetto alle zone più vicine.
A mio parere, per chi fa trading multiday non è ancora un buon momento per entrare long sui titoli che fanno parte di questo paniere e nel caso in cui dovessero esserci delle opportunità, sarà ancora più importante saper gestire il rischio.
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Russell in bilicoDopo che l'indice sembrava voler ripartire al rialzo con la bella rottura fatta ad inizio novembre, oggi, siamo ritornati nuovamente ad un livello chiave per il Russell ovvero il supporto dei 2100 punti.
La prosecuzione della discesa con rottura del supporto, significherebbe attenzione ad entrare sui titoli a piccola e media capitalizzazione e quindi attenzione ai titoli growth in generale.
L'indice, ha sentito molto spesso questo livello e fino ad oggi è riuscito a rimbalzare verso l'alto e recuperare. Come ci insegna l'analisi tecnica, ogni volta che il prezzo rimbalza su un supporto/resistenza questa a sua volta perde forza e probabilmente con il prossimo arrivo del prezzo questa potrebbe cedere.
Inoltre, recentemente si è andata anche a formare una resistenza in area 2500 punti che ha impedito la risalita recente dei prezzi.
La forza relativa rispetto allo S&P500 è in tendenza ribassista mostrando quindi tutta la sua debolezza.
Sarà la volta buona per una discesa oppure saranno i rialzisti a vincere nuovamente su questo livello ?
Per quanto mi riguarda se i 2100 punti venissero rotti il target potenziale di questa rottura potrebbe anche essere la proiezione dell'altezza del rettangolo sul punto di rottura quindi potenzialmente l'area compresa tra i 1922 e i 1878 punti.
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Russell - più debole tra gli indici USARispetto a S&P, DJ e Nasdaq il Russell mostra un impostazione tecnica differente. Quasi un anno trascorso in laterale e in assenza di trend. Le quotazioni in questo momento si trovano nei pressi di resistenze dinamiche importanti che difficilmente saranno perforate al primo tentativo visto anche la situazione tecnica degli altri indici. Anche per il Russell nel breve il trend è a favore di una discesa con obiettivo il test di area 2.200 -2.170. In questo caso importante la tenuta della media mobile bianca e dei minimi del 20 Dicembre per evitare affondi di entità maggiore.
Recupero di breve negato per il RussellLa settimana attuale ha visto l'S&P500 riportarsi in area massimo storico dando una spinta maggiore nella giornata di venerdì.
Diversamente, il Russell, che comprende le piccole/media società, ha fatto un leggero tentativo di ripartenza ma è stato respinto dalle medie mobili riportandosi praticamente ad inizio settimana.
Continua quindi l'incertezza sull'indice che spinge forse gli investitori a scegliere in questo attuale momento società più value quindi più solide e meno volatili rispetto a società growth che di contro danno l'opportunità di rendimenti più elevati a fronte però di un rischio e di una volatilità maggiore.
Lo scenario di breve periodo che in questo caso mi verrebbe più probabile da ipotizzare dato il rifiuto della ripartenza, sarebbe quello di una ripresa della correzione fino al ritorno sul supporto dei 2100 punti.
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Un Russell che ritorna deboleAnche il Russell che è l'indice delle piccole/medie imprese americane, torna indietro dopo la rottura interessante della lunga congestione che durava ormai da 10 mesi circa.
La continua spinta ribassista, ha portato l'indice non solo a rientrare dentro il lungo trading range ma addirittura a chiudere sotto sia la media mobile a 50 periodi sia sotto la media a 100 periodi.
Questo andamento, mostra come sulle società di tipo growth, ci sia stato un forte storno rispetto all'S&P500.
La candela di giovedì che è la candela diversa dalle precedenti, sembra aver dato un freno alla correzione. Vediamo come venerdì nonostante la giornata negativa, i prezzi, abbiano comunque chiuso sopra i 2246 punti.
Per quanto mi riguarda, la scelta oggi di queste società per delle nuove operazioni, potrebbe non essere la cosa migliore almeno fino a quando non avviene un recupero da parte dell'indice.
Nel caso di una continuità dalla fase correttiva, sarà fondamentale monitorare il supporto importante in area 2100 punti che se dovesse essere rotto potrebbe presentare uno scenario peggiore.
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È il momento del Russell ?Dopo circa 8 mesi di letargo, il Russell, sembra essersi risvegliato andando a rompere con una candela decisa la parte alta del lungo trading range. La rottura è avvenuta con una candela ad ampio range e accompagnata da volumi.
Dai minimi covid, ha avuto una perfomance assurda del 135% con una spinta maggiore fatta lo scorso novembre fino a marzo(vedi anche il forte rialzo della forza relativa in quel periodo rispetto all'S&P500).
Ritorneranno le piccole società Usa a riprendere in mano il mercato ?
Forse è ancora troppo presto ma potrebbe essere l'inizio di un probabile movimento al rialzo. La forza relativa sul settimanale, ha rotto la trend line ribassista e il precedente massimo di periodo.
Da tenere sicuramente monitorate, tutte società a piccola/media capitalizzazione in modo da identificare movimenti verso l'alto interessanti.
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Rimbalzo oppure no ?Chi si trova oggi delle aziende a bassa capitalizzazione in portafoglio, probabilmente sta penando un po'. Basta guardare il Russell per farsi un'idea generale.
Dopo la scorsa settimana con chiusura negativa, continua la sua correzione ritornando a testare un'area ormai famosa ovvero i 2100 punti .
Come possiamo notare dai vari timeframe, l'indice delle aziende a bassa capitalizzazione, oggi si trova in una forte congestione ormai iniziata dai massimi di marzo.
La forza relativa confrontata con il mercato, ci mostra la debolezza dell'indice negli ultimi 6 mesi di borsa .
Reggeranno ancora i 2100 punti ? Ovviamente non conosco la risposta, ma quest'area è stata oggetto di rimbalzo ben 5 volte e una resistenza più viene toccata e con volumi più perde forza.
Sono più favorevole ad uno scenario negativo, con una rottura se avverrà dei 2100 punti fino a portare le quotazioni in area 2030/2000 punti.
Viceversa lo scenario opposto, sarebbe un rimbalzo dei prezzi e un ritorno in area 2250 punti.
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