S&P500: il mercato ancora non decollaWall Street ha iniziato il nuovo anno senza sostanziali variazioni rispetto alla fine del 2022.
I mercati sono ancora caratterizzati da un’assenza di direzionalità concreta, segno che la situazione macroeconomica attuale è incerta e alimenta dubbi e paure fra gli investitori.
In questa settimana si attendono i dati sull’inflazione, che daranno maggiori indicazioni sul prossimo rialzo dei tassi della Fed e l’inizio della nuova stagione degli utili.
Per quanto riguarda l’indice dei prezzi al consumo gli economisti si attendono un rialzo del 5.7% rispetto all’anno precedente, mentre per gli utili gli analisti si attendono un calo complessivo dell’1.6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I futures sui principali indici americani hanno aperto la nuova settimana in leggero rialzo, mentre venerdì scorso abbiamo assistito ad una seduta particolarmente positiva.
L’S&P500 ha chiuso l’ultima giornata di contrattazioni della scorsa ottava con +2.26% a 3.915 punti (contratto future con scadenza marzo 2023).
Dal punto di vista grafico possiamo osservare come la resistenza a 3925 punti rappresenti ancora un ostacolo importante per il mercato.
Il principale indice di Wall Street sta difatti scambiando da quasi un mese tra area 3.925 e 3.800 punti.
A livello operativo il retest di questi due estremi forniscono occasioni long e short da sfruttare in intraday con target non troppo ambiziosi, anche se dopo la barra rialzista di venerdì scorso sono in aumento le possibilità di assistere ad un break al rialzo dell’estremo superiore, da attendere tuttavia confermato in chiusura.
Per chi volesse imbastire un’operatività multiday consigliamo quindi di attendere un segnale direzionale da parte del mercato, ovvero una chiusura giornaliera in area 3950 o al di sotto di quota 3800 punti.
Nel primo caso agiremo long su eventuali pullback, con primo target da ricercare a 4.000 punti ed in estensione 4.100 punti; nel secondo caso invece attendiamoci discese fino a 3.700 punti.
Ricordiamo comunque che il quadro tecnico di fondo su S&P500 è debole e solo un recupero dei 4.250 punti invertirebbe il trend di fondo.
Inoltre l’azionario di Wall Street in generale continua a mostrare una forza relativa inferiore rispetto agli omologhi europei; valutando la forza relativa tra i diversi settori osserviamo invece ancora una predominanza del comparto “Value” rispetto ai tecnologici “Growth”.
Idee operative MES1!
Ricerca setup Short - Programmazione operativaNuova settimana alle porte.
L'S&P500 negli ultimi giorni ha "giocato" sui livelli 3900/3800 creando dei livelli di supporto e resistenza che hanno permesso una buona operatività in trading range.
La mia impostazione per la giornata di domani, salvo variazioni dovute alla dinamica dei prezzi, è di continuare a ricercare setup d'inversione nell'ambito del range di trading evidenziato.
In particolare, vediamo che il prezzo già dalle ultime ore di contrattazione dello scorso venerdì, ha perso vigore e cominciato ad essere sensibile al livello di resistenza in area 3920.
Sarebbe già possibile impostare un'operazione short a basso rischio con stoploss in corrispondenza del massimo dello swing high (3935/3940), tuttavia nel momento in cui scrivo i mercati sono chiusi e per la mia operatività attendo in primis l'apertura delle contrattazioni ed in secondo luogo un'eventuale ritracciamento al ribasso verso il livello 3900.
Analisi invalidata se invece i prezzi dovessero continuare a dimostrare forza al rialzo.
In caso di invalidazione, andrò alla ricerca di setup di continuazione sul trend minore.
Report Mercati Finanziari Dicembre 2022I dati in ambito macroeconomico pubblicati nell’ultimo periodo hanno sorpreso al rialzo, negli Stati Uniti ma soprattutto in #Europa. L’impatto dell’#inflazione e la stretta monetaria sono stati in parte controbilanciati dalla #resilienza del settore privato nonché dal progressivo allentamento degli shock post-pandemici sul fronte dell’#offerta. Al contempo le pressioni inflazionistiche stanno iniziando a mostrare segnali più concreti di attenuazione, prospettando quindi un ammorbidimento delle politiche adottate dalle Banche Centrali.
Durante il terzo trimestre la crescita del #PIL nell’#Eurozona risulta ancora positiva e superiore alle attese (+0,2%); un andamento particolarmente buono per #Germania (da +0,3% a +0,4%), per il contributo oltre le aspettative dei #consumi privati o degli #investimenti fissi. Persino meglio fa l’#Italia con +0,5% (stime allo 0%). Questo dimostra l’elevata capacità di risposta dell’#economia europea alla crisi energetica e al rialzo dei tassi, merito della liquidità accumulata in pandemia, unita al buon andamento del mercato del #lavoro e ai supporti fiscali governativi.
È interessante riflettere sugli indici per loro natura anticipatori del ciclo economico, come quelli relativi al sentiment di #imprese e #consumatori. Ad esempio il #PMI manifatturiero di novembre, pur restando sotto la soglia di espansione, segna il primo piccolo progresso da gennaio. Salgono poi i sottoindici legati ai nuovi ordini e alla produzione futura. Si scorgono ulteriori miglioramenti dei vincoli sul lato dell’offerta, accorciandosi i tempi di consegna da parte dei fornitori e alleggerendosi le pressioni sui prezzi. Dal recente picco sono diminuiti i costi energetici, scongiurando il rischio di razionamento del #gas per l’#inverno corrente.
Torniamo all’#inflazione… Il mese scorso – per la prima volta da un anno e mezzo – è scesa, al 10% dopo il picco di 10,6%. Il rallentamento più incisivo è avvenuto in #Germania e #Spagna, marginalmente da noi (12,5% dal 12,6% di ottobre).
Oltreoceano appaiono finora indeboliti il settore #immobiliare (contratto da mesi di incrementi dei tassi) e la #produzione industriale (vedasi la discesa degli indici di fiducia delle imprese manifatturiere). Tuttavia crescono gli ordini di beni durevoli, le #vendite al dettaglio e si attenuano gli squilibri nelle catene di fornitura.
Le proiezioni sul CPI #USA superano le aspettative d’inflazione, passando dall’8,2% di settembre al 7,7% di ottobre.
La Banche Centrali stanno mitigando la propria retorica, eppure sembra prematuro parlare di un effettivo cambio di rotta monetario. Si attende il sospirato “pivot”. Dai recenti verbali Federal Reserve emerge la propensione di numerosi componenti del #FOMC a rallentare il ritmo dei rialzi. E nel Vecchio Continente, come segnalato da Christine #Lagarde e dagli altri membri del Comitato Esecutivo della #BCE, si ritiene necessario mantenere alta la guardia, sebbene a dicembre potrebbe inaugurarsi la fase meno aggressiva di interventi. #Prudenza.
A termine di questo 2022 si riesce a intravedere uno scenario costruttivo per il 2023, per quanto molto incerto. Le attuali previsioni dell’#OCSE prospettano una #crescita globale in rallentamento dal 3,1% di quest’anno al 2,2% stimato per il prossimo, ma ancora positiva in quasi tutte le principali aree geografiche.
In cerca di un'operazione semplice...S&P500Per la giornata odierna andrò alla ricerca di un'operatività abbastanza semplice, ma in qualche modo confermata dalla price action.
In particolare resterò in attesa della rottura da parte dell'S&P500 di una delle due resistenze (livello 3880 oppure 3900).
Il segnale che cercherò sarà quello di una falsa rottura nei seguenti step:
- Cross over della resistenza;
- Attesa di barra di indecisione;
- Cross under della resistenza di cui sopra;
- Fissare lo stop in corrispondenza dello swing point che si viene a creare;
- Aprire l'operazione solo se rispetta il money managment.
Questo movimento dovrebbe andare ad intercettare una perdita di spinta del mercato, favorita comunque dai movimenti incerti degli ultimi periodi e dalla tendenza di fondo dell'S&P500 ad invertire le zone di ipercomprato ed ipervenduto.
Non forzerò alcuna operazione: nel caso in cui non dovesse realizzarsi il setup resterò fermo o al massimo valuterò, in caso di movimento armonico del mercato, qualche strategia di continuazione del trend.
Il 2023 inizia con....l'analisi tecnicaPrima grossa opportunità short sull'S&P500, il 2023 inizia con un pattern di analisi tecnica: il triplo massimo.
I prezzi si portano al di sopra del massimo della sessione precedente, facendo segnare tre massimi inviolati.
Tipico segnale di perdita di forza dei compratori, i prezzi non riescono a correre, pertanto si apre un trigger short.
Per quanto mi riguarda, utilizzo come riferimento per l'ingresso short, proprio il livello del massimo di sessione precedente(barra verde) per la natura mean reverting dell'S&P500: nel nostro caso 3870.
Attenzione, sono pronto ad effettuare un reverse della posizione qualora in corrispondenza dei minimi (barra rossa) i brezzi dovrebbero effettuare un falso break.
Una cosa è certa, il 2023 inizia già con indecisione: ci possono guidare solo nervi saldi ed approccio tecnico.
Anno nuovo, vecchi supportiInizio augurandovi buon anno!
Diciamo che questo post è solo una piccola riflessione per l'anno che verrà.
Quello passato ci ha regalato molte emozioni sia long che short con movimenti ampi e brevi, anche molto brevi e molto ampi a volte.
Seguire il trend di breve ci ha dato delle belle opportunità su validi canali, anche medio lunghi, che hanno costantemente lavorato e creato validi segnali per ottimi gain.
Auguro a tutti di proseguire con costanza e, sempre con prudenza, di portare a casa anche quest'anno risultati positivi.
MTS_trade: inizio flat, ovviamente in attesa della partenza del 2023.
Operatività intraday su MESBuongiorno traders e buon inizio anno.
Questa giornata di festa e di chiusura del mercato future americano la sfrutto per rivedere ed analizzare i miei livelli operativi per programmare attività intraday.
I movimenti dell'S&P500 negli ultimi giorni sono intrappolati nel range tra 3900 e 3800 punti.
Su grafico da 1 ora è possibile tracciare una trendline ribassista che riportata su un timeframe più alto (daily) sembrerebbe voler dare vita ad un pennant di continuazione ribassista.
Notiamo come il prezzo si sia bloccato in corrispondenza di un livello di resistenza dove apprezziamo una confluenza tra resistenza statica e dinamica.
Ci troviamo ancora nella value area volumetrica, tuttavia qualora il prezzo dovesse superare il livello 3880, ci sarebbe un vuoto che potrebbe approssimarci al livello 3900/3920
Per la mia operatività, preferirei vedere un movimento d'inversione, per programmare operazioni short tendenti all'area 3800.
Ovviamente al mercato non importa nulla delle mie previsioni ed aspettative, pertanto qualora i livelli dovessero essere invalidati in direzione long, andrei a pianificare nuovamente l'operatività.
Considerati i giorni di chiusura e gli ordini pendenti, consiglio di attendere e di far "sfogare" i prezzi per i primi minuti di contrattazione del mercato.
S&P500 - In attesa dei dati sul mercato del lavoro...Il giovedì è sempre una giornata particolare per il trading a causa del rilascio di dati macro ed in particolare sui dati relativi ai "jobless claims", ovvero le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.
Questo dato è in grado di influenzare le contrattazioni, a maggior ragione in una fase di politiche monetarie attive.
Qualora fosse stata una giornata "normale" di trading, avrei utilizzato il livello di supporto indicato sul grafico in zona 3800 per poter valutare operazioni lato long, magari su una falsa rottura. Tuttavia dalle 14:30 potremmo assistere a movimenti veloci, ampi che ci obbligherebbero ad utilizzare stop non coerenti con la strategia quotidiana.
La rottura del livello con barre decise, potrebbe anche portare l'indice verso l'area 3700.
Ad ogni modo è mia intenzione restare ad osservare, vedere le reazioni dei mercati ed eventualmente accodarmi ad un movimento in corso.
Posizionarsi long o short prima del rilascio del dato, sarebbe una scommessa. Liberissimi di farlo, purché consapevoli e con un piano di gestione del rischio.
Operazione su doppio massimo daily.Buongiorno e buon rientro a tutti i traders.
La mia operatività intraday si esaurisce prima dell'apertura dei mercati americani al momento, sulla realizzazione di un pattern di doppio massimo con implicazioni daily.
L'apertura forte dei mercati ha portato durante la mattinata europea l'S&P sul livello 3900. Fissato un primo massimo, nel corso della mattinata l'indice ha provato a ribadire e superare il livello, ma senza momentum. Si è venuto quindi a determinare un pattern che su S&P500 in condizioni di normalità ha una buona percentuale di riuscita, il doppio massimo.
Fissato ingresso short sul livello 3895, con 7 punti di rischio (quindi stoploss a 3902) e 20 punti di profitto (take profit su livello 3875).
L'operazione va in profitto attorno alle ore 15 europee.
Per quanto riguarda l'indice americano proverò a vedere se nel corso del pomeriggio saranno possibili nuovi ingressi.
S&P 500 – 3800 tocca e fuggi Come ci siamo detti settimana scorsa la direzione era 3800 e proprio su quel livello che l’indice ha cambiato direzione. Per poco, per molto, questo ancora non si sa.
Quello che si apprezza invece sono i livelli disegnati tempo fa, che sono rimasti sempre quelli e che continuano a lavorare egregiamente, forse un pochino noiosamente. Se andate a controllare tutti gli articoli vedrete che i livelli indicati sono sempre rimasti al loro posto.
MTS_trade: ovviamente chiuso lo shorto a 3800. Flat in attesa di capire bontà del rimbalzo.
Invest_MTS
RESOCONTO mercati finanziari ULTIMA SETTIMANA▼ REPORT mercati finanziari ▼
Nell’ultima #riunione il Federal Open Market Committee ha votato all’unanimità per aumentare il tasso sui #fondi federali dello 0,5%, fino a un intervallo obiettivo del 4,25% - 4,50%. Ha indicato, inoltre, che saranno necessari ulteriori incrementi dei #tassi d’#interesse. La proiezione mediana per la fine del 2023 è stata rivista al rialzo dello 0,5% rispetto alle previsioni di settembre (al 5,1%). Secondo gli #analisti dopo il picco le percentuali scenderanno più velocemente di quanto indicato dalla Federal Reserve.
A proposito di #azionario, #MSCI Europe registra -2,7%, #dax30 -3,3%, #ftsemib40 -2,4% e #sp500 -2,0% rispetto alla settimana scorsa.
Il rapporto dollaro/barile del #brent cresce di +3,9%, quello dollaro/oncia dell’#oro scende di -0,2%.
A lunedì prossimo!
Pianificazione per le prossime settimane - S&P500Gli ultimi giorni sono stati particolarmente significativi per il mercato azionario, con l'S&P che ha reagito in maniera particolarmente decisa agli annunci dei banchieri centrali, che continuano a mostrarsi particolarmente aggressivi nella lotta all'inflazione con la consapevolezza di dover determinare una situazione recessiva.
In particolare possiamo notare come l'indice abbia fallito la tenuta dell' EMA200 e la rottura della trendline ribassista, tuffandosi in un movimento di accelerazione al ribasso.
Tutto ciò determina dei segnali che è necessario cogliere.
L'impostazione dei movimenti mi costringe a tenere aperta, per la parte di portafoglio ETF a lungo periodo, una copertura con vendita allo scoperto dell'indice per immunizzarmi da un'ulteriore accelerazione ribassista. In questa maniera mi è possibile mantenere aperte le posizioni di portafoglio, coprendomi comunque dalle perdite grazie alla posizione Short sull'indice.
Per quanto riguarda la programmazione del trading intraday, i livelli individuati tramite i segmenti tratteggiati sembrerebbero essere abbastanza rilevanti, per cui la mia ricerca sarà prevalentemente per setup short.
Sarà importante seguire il movimento e capire se i minimi del 13 ottobre saranno violati al ribasso, dando ulteriore spunto al perdurare del mercato orso.
Per quanto riguarda l'attività di stock picking, resto ancora al palo, ma continuando a monitorare aziende che, malgrado tutto, esprimono numeri interessanti.
S&P 500 – Fregatura da resistenza Riprendo da dove ci siamo lasciati lunedì e l’indice ha confermato i dubbi che la rottura fosse solo un falso allarme. La Fed si è espressa ed ora sembra in direzione 3800 dove incontrerà diversi supporti.
MTS_trade: con la chiusura rientrata nella resistenza aperto 1 short a 4016, forse un po’ tardi perché ho atteso che scendesse sotto i minimi, allego screen.
Invest_MTS
Wall Street, dicembre si chiuderà senza sostanziali variazioni?Nella giornata della Fed Wall Street chiude in ribasso.
A spaventare gli investitori non è stato però il rialzo di 50 punti base dei tassi di interesse, già ampiamente scontato dai mercati, quanto piuttosto le parole del presidente Jerome Powell, che hanno lasciato intendere che la lotta all’inflazione sarà ancora lunga.
Per questo i funzionari hanno alzato le previsioni del picco dei tassi al 5,1% rispetto alla precedente previsione di settembre, che si attestava al 4,6% (attualmente i tassi sono al 4,25-4,50%).
Il PIL ha subito invece una revisione al ribasso, con i banchieri che si aspettano ora una crescita al +0,5% per l'anno prossimo rispetto al precedente +1,2%.
Il future sul principale indice americano con scadenza Dicembre 2022 ha terminato le contrattazioni di ieri a 3.998 punti, mostrando un calo dello 0.6%.
Il mercato continua a mostrare segnali di debolezza anche in questa sessione e al momento della scrittura scambia sotto i 4.000 punti.
Sebbene la volatilità abbia subito una variazione in positivo nelle ultime sedute, lo stesso non si può dire della direzionalità, che resta al momento invariata.
Nella scorsa analisi del primo dicembre avevo sottolineato che a 4.100 punti L’S&P500 avrebbe incontrato delle difficoltà, associata quindi alla possibilità di assistere ad uno storno poiché da quel livello passa ora la trendline che congiunge i massimi annuali di swing.
Sul primo test di quota 4.100 punti del 1 dicembre scorso abbiamo difatti assistito ad una correzione che si è arrestata sul solito supporto a 3950 punti; su questo livello sono poi arrivati gli acquisti all’inizio di questa ottava, ma la candela ad ampio range di martedì, con nuovo test dei 4.100 punti si è risolta con una chiusura lontana dai massimi, che lascia ora presagire la possibilità di assistere ad una correzione nel breve.
Il mercato ora sta ritestando nuovamente area 3.950 punti e nonostante vi siano ancora probabilità di rimbalzo su tale livello, sarò cauto con gli acquisti quantomeno fino a venerdì, giornata di scadenze tecniche; infatti da qui a venerdì non è escluso che l’S&P500 possa scendere al di sotto del supporto a 3.950, andando a testare il prossimo importante supporto a 3.850 punti.
Qui sarà da valutare la dinamica prezzo-tempo ma in generale se il test dovesse avvenire dopo le 15.30 di venerdì pomeriggio, ritengo che il mercato offrirà occasione per rientrare long con acquisti in buy limit, con stop a 3.750 e primo target a 4.000 punti.
Per attendere un nuovo movimento direzionale di una certa portata servirà attendere il breakout di quota 4.100 punti (confermato in chiusura di sessione), con primo target fissato a 4.250 punti.
S&P 500 – Rottura o fregatura?Con i dati sull’inflazione US odierni si è vista un’apertura spavalda che ha rotto la trendline discendente di lungo corso. Sarà una rottura valida o solo un false allarme con esca per i meno svelti? Domani ci sarà un altro market mover da considerare, i tassi FED e la la conferenza. Ci si può aspettare un’altra reazione violenta, stiamo allerta.
Nel 2008, non per fare confronti perché la storia si ripete ma mai allo stesso modo, proprio quando l’inflazione stava ha girato al ribasso anche i mercati hanno fatto lo stesso, questo vuole essere solo un ulteriore segnale di proteggersi sempre e anche un po’ di più.
MTS_trade: Sul cambio del contratto e per via di tutti i dati macro di questa settimana sono precauzionalmente flat.
Invest_MTS
ES1! - Possibili margini di risalita, ma attenzioneES1! - Dopo i movimenti di quest'ultima settimana, c'è potenzialmente molto spazio per una salita multiday divisa almeno in 3 impulsi principali, partendo da dove ci troviamo (3616 nel momento in cui scrivo).
Se la Demand (verde) in area 3587/3601 resisterà ai tentativi di rottura ancora in corso, il primo impulso della risalita potrebbe estendersi dapprima fino alla Supply a 3750/3770 che si trova subito sopra un paio di zone di vuoto e gap recenti.
Successivamente un secondo impulso potrebbe raggiungere quota 3894/3925, dove si trova una seconda demand. Per arrivare a questo livello però dovranno essere immessi un maggior quantitativo di volumi in quanto la discesa in quel tratto è stata piuttosto efficiente.
Il terzo impulso eventuale, potrebbe raggiungere quota 4140/4206, una ampia zona di supply (per la verità si tratta di due zone sovrapposte suna dopo l'altra con piccolo "intervallo" tra 4175 e 4185) che si trova sopra una vasta zona di vuoti e gap lasciati il 13/09 scorso in occasione della news del CPI dove il prezzo è crollato di oltre 100 punti in pochi minuti.
Resta il fatto che il contesto generale non è dei migliori e tutte queste ipotesi potrebbero essere facilmente invalidate se una o più notizie economiche in programma nei prossimi giorni saranno peggiori del previsto ed il prezzo dovesse violare con forza la demand (verde) che ora regge tutto il gioco.
Pianificazione intraday post rilascio dati IPCIl rilascio dei dati ICP ha determinato uno scatto dell'S&P in premarket superiore al 3%.
Questo significa, per la mia pianificazione, rivedere l'operatività andando a cercare movimenti long in intraday.
La candela contestuale al rilascio dei dati, ci mostra uno spike abbastanza aggressivo, è in genere un segnale da non sottovalutare.
Un ingresso long in intraday, secondo la mia operatività, in ottica di contenimento dei rischi, dovrebbe avvenire solo in seguito ad un ritracciamento.
Un ingresso sul break del massimo di giornata, sembrerebbe essere abbastanza pericoloso, il mercato nelle prime ore di apertura americana, potrebbe portare ad uno storno, per poi riprendere la direzionalità long.
Resterò nel pomeriggio "alla finestra" per cercare possibili ingressi long in continuazione del movimento in atto.
Non è da escludersi anche la possibilità di restare flat considerato che con un +3% in pre market, il mercato ha già espresso un movimento importante, qualsiasi ingresso in concomitanza con il rilascio di dati macro potrebbe rendere il nostro trading ancora più difficile e rischioso.
Dato IPC - Tentativo di rottura trendline e scatto al rialzo A seguito del rilascio del dato ICP inferiore alle attese, l'S&P500 tenta uno scatto rialzista superiore al 2,5% (nel momento in cui scrivo) con un movimento di violazione sia della trendline ribassista che della media mobile a 200 periodi.
Un'eventuale tenuta dei livelli porterebbe a rivedere l'impostazione operativa, anche considerando che sull'indice avevo pianificato operazioni ribassiste.
Per quanto riguarda il portafoglio a lungo termine, ho chiuso la copertura short sull'indice e cercherò, qualora dovesse esserci, di sfruttare l'eventuale impulso rialzista.
Resto in attesa dell'apertura americana per vedere se è possibile sfruttare il movimento in intraday.
S&P - attesa volatilitàAttesa volatilità questa settimana sui mercati azionari sia USA che EU in considerazione degli appuntamenti con le decisioni delle Banche Centrali. Mercoledì sarà la FED a dichiarare le decisioni di politiche monetarie e confermare quanto anticipato da Powell sul taglio dei rialzi da 0.75 a 0.5. Prima del FOMC martedì sarà rilasciato dato inflazione USA lato consumer, anche in questo caso attesa volatilità. Dal punto di vista tecnico nessuna novità rispetto ad analisi precedenti, atteso test dei supporti rappresentato da linee tratteggiate. Massimi del 1 dicembre da monitorare per cambio di scenario.
SPX500 LONG fino a chiusura di domani 07/12 o fino ritorno mediaIdea long sull’indice spx500. L’idea si basa sul concetto di comprare la paura di breve termine (la misuriamo con l’indicatore di forza relativa RSI) sfruttando il ritorno alla media tipico di quest’indice. Essendo una operazione di “breve” si può unire il discorso stagionale del Mercoledì positivo (quest’anno i mercoledì si sono difesi meglio degli altri giorni della settimana in media più ribassisti) e quindi chiudere la posizione domani mercoledì 7 in chiusura altrimenti al ritorno dell’indice in una situazione di normalità (anche emotiva degli operatori)
ad esempio col ritorno dell’indicatore RSI a due periodi in zona 60/70. È consigliata una buona gestione del rischio piuttosto che degli stop-loss. Si stima una profittabilità del 70% con operazioni del genere.