I livelli di oggi del Morning Trading ShowOggi Stefano Serafini vede per l’S&P una zona di vendita in 6848 e una zona di positività a partire da 6853 con obiettivo di estensione fino a 6887. Segnala inoltre una zona di vendita a 6798 punti, prevedendo di rientrare in una fase di acquisto circa 50 punti più in basso, intorno a 6753 punti.
Micro E-mini S&P 500 Index Futures
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Idee di trading
I livelli di oggi del Morning Trading ShowOggi Stefano Serafini ritesta per l’S&P il livello 6853, che diventa soglia di positività. Il livello 6848 segna invece una zona di negatività, con un’area di acquisto identificata intorno a 6833. Si individua un’area di resistenza a 6883, con obiettivo rialzista fissato a 6888.
Mercati azionari in rimbalzo, ma tensioni sui tecnologiciPer i mercati azionari la settimana parte con un rimbalzo all’apertura dei future notturni su S&P 500 e Nasdaq. Questo movimento è rilevante, considerando che la scorsa settimana il Nasdaq aveva mostrato segnali di debolezza, chiudendo venerdì con un calo intraday del –1,90%. Poco meglio aveva fatto l’S&P 500, che si è fermato a un –1,11%.
Stanno riemergendo tensioni sull’intero comparto tecnologico, in particolare quello legato all’intelligenza artificiale.
Osservando il grafico del Nasdaq si nota come l’indice abbia testato il primo livello di supporto in area 25.115 punti, scendendo anche sotto la media mobile a 50 periodi. Nella seduta odierna è però in ripartenza, con un rialzo teorico del +0,42%. Resta comunque fondamentale la tenuta dell’area di supporto principale a 24.885 punti.
Comportamento migliore per l’S&P 500, che è rimasto i suoi livelli supportivi e sopra la media mobile (Sma 50). Oggi è in rialzo del +0,40%. Il primo supporto passa in area 6.775 punti, mentre il supporto principale si colloca in area 6.725 punti.
La FED deve ancora parlare, ma il mercato ha già festeggiato?Un saluto a tutti i trader, I mercati sono sui massimi e l'attesa per i tagli dei tassi della Federal Reserve è palpabile. Guardando i grafici, però, salta all'occhio un dettaglio interessante: il vero protagonista recente è il Russell 2000.
Le Mid Cap stanno sovraperformando, un segnale logico dato che queste aziende sono molto più sensibili al costo del denaro rispetto alle Big Tech. Intanto, S&P500 e US30 viaggiano sui massimi, con il Nasdaq che rimane leggermente indietro, quasi in attesa.
Tuttavia, mi sorge un dubbio fondamentale. Veniamo da due settimane di salita costante. La domanda che ogni investitore dovrebbe porsi ora è: il mercato non ha forse già scontato tutto?
Se il taglio è già nei prezzi, l'annuncio ufficiale potrebbe trasformarsi nel classico "Sell the News"? O c'è ancora benzina per un ulteriore allungo?
Voi come vi state posizionando? Prudenza o fiducia nel rally?
Come sempre un saluto con un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
S&P500 - Settimana FEDTanta attesa per la riunione della FED in programma la settimana entrante nelle giornate del 9 e 10 Dicembre.
Le probabilità degli operatori sono a favore per un taglio dei tassi di 25pb ma alcuni membri del FOMC non sono così convinti.
Al di là di quello che decideranno analizziamo il grafico dal punto di vista tecnico.
Il mercato sembra aver trovato un minimo relativo venerdì 21 Novembre, da allora la reazione è stata decisa ma adesso sembra faticare un pò.
Molto rischioso andare lunghi su questi livelli soprattutto dopo aver registrato 350 pti di rialzo.
Valuterei un long solo se prezzi dovessero tornare verso supporto 6.700 pti, altrimenti sarò in attesa di capire evoluzione grafica post meeting FED.
Volume Profile S&P500 - giornalieroS&P500 future ha chiuso venerdì 12 dicembre a 6.833 - poco sopra il Poc della sessione. E' fondamentale la tenuta sia sel POC che del minimo a 6.805 che rappresenta anche un importante supporto grafico, sotto un primo supporto significativo è posto a 6.778 - il minimo del 25 novembre, poi un'area di volume fino a 6.764, che se non tiene trova sotto un vuoto di volume fino a 6.730 che, se raggiunto, potrà essere attraversato in velocita
Analisi ciclica dell’indice S&P 500Il ciclo trimestrale è partito il 21 novembre. La prima settimana è stata caratterizzata da una forte spinta rialzista, la seconda è stata abbastanza piatta. L’ultimo sotto-ciclo settimanale sembrerebbe essere partito tra il 10 e l’11 dicembre (freccia gialla), anche se la struttura ciclica non è molto chiara, con massimi crescenti e minimi decrescenti che stanno delineando una formazione in espansione. Price oscillator e medie mobili cicliche puntano verso il basso, a conferma della fase di debolezza, che si potrebbe protrarre anche all’inizio della prossima settimana. A mio parere ci possiamo aspettare che i prezzi trovino entro qualche giorno un minimo, che andrebbe a costituire anche un minimo ciclo mensile, per poi tornare a salire. I massimi assoluti in area 6953 restano sempre un obiettivo raggiungibile entro Natale.
Analisi ciclica dell’indice S&P 500L’indice S&P 500 sembra avere finalmente trovato il minimo ciclico trimestrale venerdì 21 novembre. Il ciclo era iniziato il primo di agosto e ha faticato non poco ad arrivare alla sua conclusione. I due minimi cerchiati, del 7 e 18 novembre, sono infatti stati possibili punti di partenza, con i tagli delle medie mobili che facevano intravedere spinte al rialzo di una certa consistenza, poi prontamente negate. Il price oscillator è ora al di sopra della linea dello zero e punta verso l’alto (freccia gialla), rafforzando l’idea che dovrebbe trattarsi della volta buona.
Mediamente all’inizio di un ciclo trimestrale ci possiamo aspettare tre o quattro settimane prevalentemente rialziste e anche la stagionalità va in questa direzione, con le aspettative per un rally di Natale che vanno crescendo. In questo senso i massimi assoluti, posti in area 6950 sono decisamente alla portata. Il minimo a 6530 diventa invece uno spartiacque: una sua violazione potrebbe significare un ciclo ribassista, con debolezza che rischierebbe di protrarsi a questo punto anche all’inizio del nuovo anno.
I livelli di oggi del Morning Trading ShowOggi Stefano Serafini vede per l’S&P una rottura rialzista a 6875 con obiettivo di massima estensione a 6890. Individua una zona di negatività a partire da 6855, che potrebbe terminare a 6830. Un’ulteriore rottura al ribasso a 6825 che porta ad una zona di tenuta a 6810.
I livelli di oggi del Morning Trading ShowOggi Stefano Serafini vede l’S&P500 una prima zona di positività sopra 6840 con obiettivo rialzista a 6862. Segnala un gamma negativo già da 6832 con rottura ribassista a 6807 e due zone di atterraggio, la prima intermedia a 6787 e la seconda come massima estensione ribassista a 6752. Supporto in area 1812.
Wall Street - Torna il Toro, l'Orso in Ritirata!Un saluto a tutti i trader, questa settimana il mercato ci ha dato una lezione magistrale: mai fidarsi di un ritracciamento apparentemente "profondo"!
Gli indici americani—dall'S&P 500 al Nasdaq, passando per il Dow Jones e il Russell 2000—hanno tutti messo a segno un rimbalzo notevole, negando in modo netto la debolezza che avevamo visto.
Sembrava che fossimo destinati a un consolidamento più significativo, ma la forza d'acquisto è tornata prepotente proprio sulle aree di supporto critiche. I Tori di Wall Street hanno ripreso il controllo con decisione, spingendo indietro l'Orso nella sua tana!
Cosa ha guidato questa inversione di marcia?
Speranza sulla Fed: Le aspettative che la Federal Reserve sia sempre più vicina a completare il suo ciclo di rialzi dei tassi hanno ridato fiducia agli investitori.
Tecnologia in Testa: L'entusiasmo per i titoli tech e i solidi utili societari continuano a fare da traino, specialmente per il Nasdaq.
Segnali Tecnici: Un rimbalzo così ampio su tutti gli indici, incluse le Small Cap del Russell 2000, è un chiaro segnale che l'appetito per il rischio è tornato.
Insomma, il mercato ha ribadito che, per ora, la tendenza è al rialzo. Occhi puntati sui prossimi dati economici, ma per questa settimana, il mercato è tornato comprato!
Come sempre un saluto con un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
I livelli di oggi del Morning Trading ShowOggi Stefano Serafini osserva l’S&P 500, i supporti si trovano in zona 6740 e 6735 . Una rottura ribassista sotto 6735 potrebbe provocare una discesa verso livelli più bassi. Se il mercato supera 6820, la rottura rialzista rende probabile una spinta fino a 6840.
L'enigma del Venerdì a Wall StreetUn saluto a tutti i trader!
L'enigma del Venerdì a Wall Street: Orsi in settimana, Tori solo prima del weekend!
È la terza settimana consecutiva che noto una dinamica di mercato che mi lascia perplesso: gli indici USA (S&P 500 e Nasdaq) ritracciano costantemente da lunedì a giovedì, con chiari flussi di vendita, e poi boom... solo il venerdì, poco prima della chiusura, si accende un acquisto che salva la settimana o, almeno, riduce pesantemente le perdite.
Non credo sia un pattern casuale. Vediamo gli Orsi che dominano per quattro giorni, e poi, all'improvviso, i Tori si presentano in massa, ma solo il venerdì.
Mi chiedo quali siano le reali motivazioni:
È solo la liquidazione di posizioni da parte dei trader che non vogliono rischiare il weekend, costretti a ricomprare per chiudere gli short?
È un massiccio ribilanciamento da parte degli istituzionali che, vedendo il calo settimanale, sono obbligati a riacquistare per rispettare le percentuali di allocazione nei loro portafogli?
O siamo di fronte a qualche manovra di "Window Dressing" di fine settimana per migliorare i bilanci percepiti?
Qualunque sia la ragione, questa anomalia dei mercati che "salvano il venerdì" è un segnale da tenere d'occhio. Significa che, sebbene ci sia pressione ribassista, una grande forza è pronta a intervenire in un giorno specifico.
Ricordo sempre le mie tre regole fondamentali che coltivo costantemente nel trading:
Pazienza
Disciplina
Avere sempre un piano
Un grande abbraccio e a presto!
Mauro
Analisi ciclica dell’indice S&P 500Nel grafico a sinistra, con dati a 2 ore, vediamo il ciclo trimestrale del Future E-mini S&P 500. A destra, con time frame 15 minuti, analizziamo il ciclo settimanale.
Il ciclo trimestrale è iniziato il primo di Agosto, ha chiuso il primo sotto-ciclo all’inizio di settembre e poi ha fatto due importanti minimi fra il 10 e il 17 ottobre (le due aree cerchiate sul grafico). Da lì è partita una forte spinta rialzista che ha portato ai nuovi massimi assoluti, e che faceva pensare a un inizio di un nuovo ciclo trimestrale. Dalla fine di ottobre, però, abbiamo avuto una prolungata fase ribassista, con minimi toccati nella giornata di ieri a 6594 punti. Il Price Oscillator (che vediamo in basso, rappresentato dalla linea verde) è sceso sotto la linea dello zero, a confermare l’attuale estrema debolezza del ciclo trimestrale.
Proprio sul minimo di ieri, del resto, è partito un nuovo ciclo settimanale, come ci confermano i vari tagli verso l’alto delle medie mobili che vediamo sul grafico a destra. Il ciclo mostra una forza in aumento, con l’oscillatore che ha rapidamente raggiunto e superato la sua linea mediana (freccia gialla).
Se la spinta rialzista dovesse continuare nei prossimi giorni, potremmo considerare questo minimo come l’inizio del nuovo ciclo trimestrale (per il principio della sincronicità, infatti, i cicli di periodi differenti fanno solitamente minimi simultanei). Una conferma di questa ipotesi verrà data da tagli verso l’alto delle medie mobili nel grafico a sinistra. Dal momento che un ciclo tende ad avere più forza nella sua prima parte, ci aspettiamo quindi di vedere massimi e minimi crescenti dei prezzi nelle prossime due o tre settimane.
Sul fronte ribassista, invece, il minimo ciclico a 6594 punti, resta in ogni caso fondamentale. Una sua violazione aprirebbe la strada a probabili ribassi al di sotto dei 6500, anche se l’ipotesi ora come ora sembra molto remota.
S&P 500: Al bivio tecnicoL’indice S&P 500 (il contratto future S&P 500 in questa analisi) si trova attualmente in un punto di inflessione tecnico decisivo. Dopo diversi mesi di progresso costante dalla discesa di marzo/aprile, i prezzi stanno ritestando un’area chiave dove convergono diversi supporti dinamici: la nuvola Ichimoku giornaliera, la media mobile a 50 giorni (SMA 50) e, più in basso, la media mobile a 200 giorni (SMA 200), che coincide con il precedente massimo storico di 6.150 punti. Questa confluenza rende la fase attuale un vero momento di verità tecnica per il mercato azionario statunitense e per i titoli GAFAM.
Il primo elemento da monitorare è la tenuta della nuvola Ichimoku sul timeframe giornaliero, che finora ha funzionato come zona di appoggio durante le fasi di consolidamento. Una rottura netta al di sotto di questa struttura avrebbe un peso significativo: indicherebbe una perdita del momentum rialzista di medio periodo e aprirebbe la strada a una correzione più profonda, simile allo scenario tecnico avvenuto alla fine di febbraio.
In caso di rottura, un ritorno verso quota 6.200 punti sembra plausibile. Ciò corrisponde all’area del precedente massimo storico dell’S&P 500 — ora trasformato in un supporto maggiore — e rappresenta il pivot tecnico più coerente per una correzione di diverse sedute. Allo stato attuale, questo supporto non è stato infranto, quindi non va anticipata una sua rottura; conta solo la chiusura giornaliera.
L’attuale configurazione è inoltre accompagnata da un indebolimento degli indicatori di momentum: il Relative Strength Index (RSI) sta calando da diverse settimane, confermando una classica divergenza ribassista di fine trend.
Il tutto avviene in un contesto di valutazioni molto elevate dell’S&P 500, con multipli che lasciano poco margine d’errore e rendono l’indice più vulnerabile agli aggiustamenti tecnici. Quando i fondamentali sono tirati, i livelli chartistici assumono un ruolo centrale: un segnale tecnico ribassista può allora innescare un rapido riallineamento dei prezzi su livelli più sostenibili dal punto di vista fondamentale.
Per il momento, i compratori mantengono il controllo finché il prezzo rimane sopra la nuvola e la SMA 50. Ma la zona attualmente in fase di test rappresenta potenzialmente l’ultima barriera prima di una correzione più marcata.
Il mercato si trova dunque veramente a un bivio: o un rimbalzo valido riprende la tendenza rialzista, oppure una rottura apre la strada a un ritorno verso i 6.200 punti, un livello chiave per il trend rialzista di fondo.
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S&P500: acufene o scricchiolio reale?Per l’S&P 500 la struttura interna è leggermente diversa rispetto al DAX visto poco fa. Qui il ciclo Q2 — e quindi anche il semestrale — sembra essersi chiuso prima, e il nuovo minimo toccato oggi potrebbe essere già l’avvio del Q3 con l’intenzione di scendere fino alla chiusura dell’annuale, anche qui prevista in primavera. La trendline del Q2 è stata rotta e, allo stato attuale, sembra difficile che l’indice riesca a riportarsi sopra in modo stabile.
D'altra parte, anche il versante macro di Trumpolandia, nelle ultime settimane ha servito un piatto di dati macro tutt’altro che appetitosi: occupazione in frenata, consumi sotto pressione e un costo della vita che continua a mordere. In pratica, o l’economia entra in una fase di stagnazione abbastanza lunga da permettere ai prezzi di “sfogare” gli aumenti (esempio banale: +20% in un anno è una follia; +20% distribuiti in 5–6 anni sono molto più digeribili), oppure arriva una recessione pulita che in pochi trimestri rimette i prezzi al loro posto e poi lascia campo libero a una nuova ripartenza.
In entrambi gli scenari, però, i conti tornano allo stesso punto: i profitti aziendali ne risentono e il mercato tende a scendere.
Vi sono poi anche dei precedenti grafici, anche se le condizioni macro di allora erano differenti.
Lo si vede bene nei grafici qui sotto:
e qui:
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire.






















