WisdomTree - Tactical Daily Update - 31.08.2023L’economia Usa cresce sotto alle attese e crea meno posti di lavoro.
Bad news is good news: i dati deboli potrebbero fermare I rialzi dei tassi.
Inflazione in lento calo in Europa: BCE potrebbe restare “falco” a settembre.
Altri dati testimoniano la debolezza della ripresa cinese: bazooka in arrivo?
Un paio di sintomi di rallentamento dell’economia americana sembrano convincere analisti ed investitori che la Banca centrale Usa (FED-Federal Reserve) a settembre decidera’ per una pausa nel rialzo dei tassi: il prodotto interno lordo del 2’ trimestre, cresciuto meno delle attese, ed il settore privato che ha “creato” meno posti di lavoro del previsto.
Ieri, 30 agosto, le Borse europee, partite in rialzo, hanno poi rallentare perdendo direzionalita’ sino a chiusure “miste”: Londra e Milano +0,1%, Parigi -0,1%, Francoforte -0,2%, Madrid -0,3%.
In Europa si moltiplicano i segnali di un’economia ristagnante, con l’inflazione ancora elevata, come rivelato ieri dai dati di Germania e Spagna: insomma, aumenta il timore che a settembre la Banca centrale Europea (ECB) scelga ancora la linea dura contro l’aumento dei prezzi ed alzera’ i tassi +0,25%.
In Spagna ad agosto i prezzi al consumo sono aumentati +0,5% su luglio e +2,6% annuale, da +2,3% del mese prima. In Germania i prezzi sono saliti +0,3% mensile ad agosto, ma hanno rallentato a +6,1% da 6,2%, su base annuale, pur restando spiacevolmente alti nella percezione delle famiglie tedesche.
Non a caso, ad agosto, la fiducia dei consumatori europei e’ peggiorata a -16 punti da -15,1 di luglio, e quella delle imprese pure, a -10,3 da -9,3.
Negli Stati Uniti l’economia sta ancora crescendo, ma meno di quanto si sperasse: il GDP del 2’ trimestre e’ aumentato +2,1%, quando la media degli analisti indicava +2,4%. Solo in parte consolante e’ il fatto che l’inflazione PCE (Personal consumption expenditure) del 2’ trimestre, la piu’ osservata dalla FED poiche’ basata sui consumi tipici della famiglia americana, sia stata rivista a +2,5% dal +2,6% precedente.
Ieri, 30 agosto, e’ stato annunciato che il settore privato Usa ha creato 177 mila nuovi posti di lavoro ad agosto, livello piu’ basso delle previsioni di 195 mila, segnando il minimo da marzo 2022. I salari orari medi sono aumentati +5,9% annuale, piu’ basso del +6,2% della lettura precedente, ed al minimo da ottobre 2021.
Inflazione nell'Euro-zona: ad agosto la variaziona annuale e' risultata invariata al 5,3%, deludendo le stime di consenso che vedevano un calo a 5,1%. Scende meglio il dato “core”, calcolato ex cibo ed energia, al 5,3% dal 5,5% di luglio: e’ arduo pronosticare cosa decidera’ l’ECB sui tassi, ma il consenso e’ orientato ad un nuovo rialzo da +0,25% nel meeting settembrino.
Aspettative differenti per la FED: il calo dei rendimenti dei Treasury Usa dell’ultima settimana testimonerebbe la crescente convinzione di una possibile pausa nei rialzi del costo del denaro: ad oggi, le probabilità di un rialzo dei tassi di +0,25% da qui a fine anno sono scese sotto al 50%.
In Italia, ad agosto, l’inflazione e’ cresciuta +0,4% mese su mese, ma ha rallentato nella variazione annuale da +5,9% di luglio a +5,5%: l’inflazione di fondo, o “core”, rallenta da +5,2% a +4,8%: nulla di cui rallegrarci, ma il trend e’ confortante.
In Francia nel 2’ trimestre del 2023 il GDP (prodotto interno lordo-PIL) è salito +0,5% trimestre su trimestre, mentre il tasso di risparmio delle famiglie (quota del reddito destinata a risparmio) è cresciuta al 18,8% dal 18,2% precedente: una percentuale molto alta, sovente sintomo di scarsa fiducia nel futuro.
Le vendite al dettaglio in Germania sono state deboli anche a luglio, similmente a tutto il 1’ semestre: -0,8% mensile a luglio e’ peggiore del -0,3% stimato dagli analisti: la variazione annua e’ -2,2%, in peggioramento rispetto al -1,6% precedente e al -1,0% indicato dal consenso.
La manifatturiera cinese resta debole e per il 5’ mese consecutivo e’ sotto 50, cioe’ in area di contrazione: il relativo indice Pmi (Purchasing managers index) e’ comunque risalito a 49,7, da 49,3 di luglio.
La Cina resta nel mirino di tutti gli operatori economici e finanziari, poiche’ l’agognata ripresa “post-Covid” e’ anemica e poco omogenea: al buon recupero dei consumi interni si contrappone lo scarso dinamismo di esportazioni e importazioni, complici anche le tensioni con gli Usa e la stagnazione europea.
Il presidente cinese Xi-Jinping potrebbe essere il “grande assente” al vertice G20 del 9 e 10 settembre a Delhi (India): secondo l’agenzia di stampa Reuters potrebbe partecipare il premier Li-Qiang: sfuma pertanto la possibilita’ dell’incontro a quattr’occhi tra Xi e il presidente Usa Biden, che avrebbe potuto rappresentare un simbolico primo passo verso la normalizzazione dei rapporti tra le 2 potenze.
Baidu, motore di ricerca leader in Cina, ha attivato ufficialmente ERNIEBot, l’aternativa a ChatGPT nelle applicazioni “retail” l'intelligenza artificiale. ERNIEBot non sara’ per il momento disponibile all'estero.
Le scorte di petrolio Usa sono diminuite più del previsto la scorsa settimana, -10,6 milioni di barili a 422,9, contro previsioni di -2. Il prezzo del greggio WTI (riferimento per gli USA) sale oggi, 31 agosto, +1,3% a 82,4 Dollari/barile.
Poche novita’ dalla Borse asiatiche: Tokyo, al 4’ rialzo consecutivo, guadagna +0,9%, Shanghai -0,5%, Shenzhen -0,6%, Hong Kong -0,5%.
Borse europee incerte a fine mattinata, con +0,1% medio, e futures Usa senza direzione, in attesa dei dati di oggi sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e del rapporto sul mercato del lavoro, domani. (ore 13.30 CET)
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Idee operative USXUSD
Dollaro alla resa dei conti. Pianificazione settimana 35USD (Dollar Index) segna la candela weekly verde numero 6 e raggiunge aree di resistenza atomiche: Il LH di fine maggio ed il LH di inizio marzo. Mi affido ai saggi padri del trading. In un trend ribassista l'ideale è vendere sulle resistenze e guardando il mercato in campo largo è ancora vero che il trend primario è short. Inoltre andando indietro non si trovano molte situazioni in cui si sono verificate 7 candele weekly verdi. Non voglio affermare che venderò il dollaro a occhi chiusi, ma che prolungherò le mie ferie (nel trading) in attesa del peso dell'evidenza.
D'altra parte mi sono chiesto se non fosse il caso di operare in vendita sugli indici, come ci dicono i trend secondari. Ero in attesa da tempo dei ritracciamenti verso la ema20 settimanale per comprare (mi dicevo buy the dip!) e ora che faccio mi metto corto? Il trend primario comanda sul trend secondario e se Il dollaro dovesse sentire le resistenze menzionate gli indici americani per correlazione dovrebbero ripartire. Sempre pronto a cambiare idea ma mi prendo una pausa piuttosto che operare in un ambiente che non mi convince. In caso avrò perso un'occasione e non sarà né la prima né l'ultima.
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CapitalRock
📈Price action trader
💰Investitore di lungo termine con focus sul mercato azionario americano
USD: attenzione ai falsi break-outGli USA sono stellari anche nel debito e il modo migliore per tenerlo almeno sotto controllo è: lavorare... produrre... vendere. Per quanto riguarda lavorare e produrre, i dati dicono che il paese sta procedendo bene e secondo i piani, ma per vendere serve essere competitivi anche sul prezzo e un dollaro forte non aiuta la competitività e quindi le vendite.
Il grafico per ora conferma tutto questo, quindi attenzione ad eventuali false rotture dei 102.84 punti, si tratterebbe semplicemente di una chiusura di ciclo annuale inverso al quale seguirà ulteriore debolezza fino a fine anno circa e fino ad area 96 punti.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire su qualsiasi mercato.
DXY struttura di mercatoBuonasera , vediamo se anche nella seconda operazione andremo a confermare la struttura di mercato che si è formata.
Come si vede in chart nella prima operazione è stata rotta la struttura poi c'è stato un recupero per andare a prendere liquidità che serve al mercato per continuare nella sua azione . Recupero che solitamente viene a strutturarsi in area 61,8% di Fibonacci . A quel punto il movimento continua a percorrere la struttura precedente . I target sono segnati , non resta che attendere .
Buon trading Guys !!
Analisi dollar indexLa Bce ha iniziato ad alzare i tassi d'interesse anno fa mentre la Fed da più tempo.
Madame Lagarde è un pò sotto pressione e se la Bce dovesse recedere da questa convinzione di alzare i tassi , l'euro subirà un tracollo, osservate la rottura dei supporti , se la Bce non alzerà più i tassi ci si troverà vicino a zona 1.05.
Questa è una fase di tensione assoluta.
Dollaro sotto pressione!Indice del Dollaro all'insegna del ribasso chiudendo questa settimana di luglio al di sotto dei 100$ e registrando la peggiore settimana dal 2022 con un -2,3% circa.
Dopo un movimento ribassista cominciato alla fine del 2022, l'indice del dollaro ha passato la prima metà del 2023 in un range laterale compreso fra area 101$ ed area 105.70$; questa seconda settimana di luglio però rompe l'equilibrio estendendo le perdite sotto l'importantissima area di supporto dei 100$.
Impulso ribassista che rispecchia i dati sull'inflazione arrivati questa settimana con i prezzi al consumo e i prezzi per la produzione che segnano ulteriori riduzioni sostenendo la tesi di una FED prossima al turning point con la politica monetaria.
Cresce al 96% la probabilità di un altro aumento dei tassi di interesse di 25 pb atteso per la fine del mese, ma bisogna prestare attenzione alle parole di Powell in merito alla Forward Guidance per comprendere la possibilità di un cambio di rotta della politica monetaria, la quale dopo questi ultimi dati prenderebbe sempre più terreno.
Prossime aree di supporto importanti per l'indice del dollaro segnalo area 97.75$ e successivamente area 95$.
La forza del dollaro avrà un impatto significativo sul mercato sSe desideri ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo, basta cliccare su "SEGUI" in alto. Inoltre, se vuoi approfondire un particolare argomento o hai bisogno di qualche consiglio, ti prego di commentare sotto l'articolo e sarò felice di aiutarti.
La forza del dollaro avrà un impatto significativo sul mercato statunitense?
La Federal Reserve ha deciso di non modificare i tassi d'interesse per la prima volta in più di un anno. Tuttavia, alcuni funzionari hanno fatto intendere che altri 50 punti base di aumento dei tassi potrebbero essere introdotti se l'inflazione non dovesse ridursi rapidamente.
Nonostante gli sforzi fatti finora, l'inflazione si mantiene ancora a livelli elevati, lontano dal target del 2% stabilito dalle banche centrali.
La Fed e la Bce stanno prendendo coscienza che le previsioni relative a un calo rapido della inflazione si stanno rivelando sbagliate, il che porterà entrambe le banche centrali a essere più aggressive con l'aumento dei tassi.
Nei prossimi trimestri, mi aspetto che i tassi di interesse siano vicini al 6% negli Stati Uniti e al 5% in Europa. Questa previsione non è condivisa dai mercati finanziari, che ritengono che le banche centrali prenderanno una pausa a breve termine.
Le stime dei tassi di interesse comunque sono state riviste e ci si attende un aumento più significativo rispetto a quanto prevedevano gli economisti di Wall Street. I mercati finanziari sperano che non si verifichi un'altra revisione al rialzo.
I segnali sull'inflazione non sono positivi.
La Fed prevede che l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali core sia in crescita rispetto alle previsioni dello scorso anno, con un tasso annuo del 3,9%. Si tratta di un aumento significativo rispetto alla precedente stima del 3,6%.
La Fed ha un compito difficile da portare a termine: aumentare i tassi di interesse abbastanza da limitare l'inflazione senza scatenare una profonda recessione. Tuttavia, le opinioni su come raggiungere questo fine sono discordanti tra i funzionari.
La maggior parte dei funzionari della Fed suggerisce che il tasso di riferimento salirà al 5%-5,75%, con alcuni che prevedono un aumento più significativo. Tuttavia, solo due membri hanno suggerito che la Fed potrebbe aver fatto abbastanza quando si tratta di alzare i tassi.
I dati macro di recente sono stati inferiori alle aspettative, facendo intendere che l'economia americana sta cominciando a dare segnali di indebolimento.
Il prossimo 29 giugno uscirà il dato ufficiale sul pil degli Stati Uniti, e mi aspetto di vedere dei risultati non positivi.
La disoccupazione ha raggiunto il 3,7% nel mese di maggio ed è previsto arrivi ancora più in alto nei prossimi trimestri.
La crescente volatilità dei mercati statunitensi, causata da prezzi elevati e tassi di interesse in aumento, potrebbe provocare un impatto significativo sui mercati. Il dollaro è già considerato un bene rifugio molto appetibile, ed è probabile che diventi ancora più popolare in questa fase.
Un dollaro forte avrà un impatto negativo sui prezzi del bitcoin e delle materie prime, come ad esempio il gas naturale, l'oro e il petrolio.
Voglio sfruttare la forza della valuta statunitense, quindi aprirò una posizione di acquisto sul future dollaro USA e una posizione di vendita su EUR/USD.
Su EUR/USD mi aspetto un valore 0.95 nei prossimi trimestri.
Nota dell'autore:
Le informazioni e i contenuti forniti su questo sito non devono essere considerati come un invito a investire sui mercati finanziari. Il Contenuto è un giudizio personale del Dott. Antonio Ferlito.
Le correlazioni nel ForexIl professionista cerca di fare la cosa giusta, piuttosto che focalizzarsi sul guadagno: egli ben sa che il profitto altro non è che la conseguenza di una serie di azioni corrette.
Jesse Livermore.
L'argomento delle correlazioni è molto importante per i traders che operano con l'hedging. Esistono due tipi di correlazioni: intermarket e intramarket. Le correlazioni intermarket si riferiscono alla relazione fra due mercati diversi, come ad esempio una commodity e una valuta. Le correlazioni intramarket si riferiscono alla relazione fra due asset dello stesso mercato, come ad esempio due coppie di valute.
L'esposizione che vi presento è il risultato dell'analisi di Saverio Berlinzani, un noto trader e consulente finanziario nel mercato valutario. Saverio Berlinzani ha elaborato queste correlazioni tra coppie di valute basandosi sulla sua esperienza di market maker in banca. Queste correlazioni possono essere utili per proteggere il proprio capitale in caso di operazioni sfavorevoli, a condizione che siano eseguite correttamente. La correlazione nel forex è uno strumento utile anche per gestire il rischio e diversificare il portafoglio.
La correlazione classica nel forex si basa sull'idea che il dollaro americano abbia un'influenza dominante sulle altre valute e che quindi se si apprezza rispetto all'euro, dovrebbe fare lo stesso rispetto alle altre. Questo tipo di correlazione è prevalente nella maggior parte delle fasi del ciclo economico, tranne che nelle fasi estreme di euforia o di crisi, dove si verifica la correlazione atipica . La correlazione specifica , invece, dipende da fattori esterni al mercato, come eventi geopolitici o shock di domanda e offerta, e può manifestarsi in qualsiasi momento.
Il ciclo economico è l'alternanza di fasi di crescita e di calo dell'attività economica. Le quattro fasi principali del ciclo economico sono: espansione, recessione, depressione e ripresa. Vediamo cosa significano e come si manifestano.
L'espansione è la fase in cui il PIL reale aumenta rapidamente, la disoccupazione diminuisce e i prezzi tendono a salire. Questa fase è favorita da una domanda elevata di beni e servizi, da una maggiore disponibilità di credito e da una fiducia ottimista degli agenti economici. L'espansione può portare a un surriscaldamento dell'economia, con un'inflazione eccessiva e un indebitamento insostenibile.
La recessione è la fase in cui il PIL reale diminuisce per almeno due trimestri consecutivi, la disoccupazione aumenta e i prezzi si stabilizzano o diminuiscono. Questa fase è causata da una contrazione della domanda, da una restrizione del credito e da una perdita di fiducia degli agenti economici. La recessione può sfociare in una crisi finanziaria, con il fallimento di imprese e banche dovuta anche all'intervento delle banche centrali in ragion del fatto che aumentano i tassi d'interesse per diminuire l'inflazione.
La depressione è la fase in cui il PIL reale ristagna o continua a diminuire, la disoccupazione si mantiene a livelli elevati e i prezzi scendono ulteriormente. Questa fase è caratterizzata da una domanda insufficiente, da una scarsità di credito e da una fiducia pessimista degli agenti economici. La depressione può durare a lungo e richiedere nuovamente l'intervento delle banche centrali per stimolare l'economia.
La ripresa è la fase in cui il PIL reale inizia nuovamente a crescere, la disoccupazione inizia a diminuire e i prezzi iniziano a salire. Questa fase è sostenuta da una ripresa della domanda, da una maggiore offerta di credito e da una fiducia crescente degli agenti economici. La ripresa può essere accelerata da politiche monetarie espansive e da politiche fiscali anticicliche.
Un esempio di ciclo economico si può osservare nella situazione attuale, ove vi è stato il surriscaldamento dei prezzi, soprattutto a livello energetico, causati anche in parte dal conflitto fra Russia ed Ucraina, quindi con le banche centrali che stanno aumentando i tassi d'interesse per raffreddare l'economia e conseguentemente i prezzi, con l'obbiettivo di riportare l'inflazione su livelli accettabili.
La teoria di Berlinzani si basa sull'analisi delle correlazioni tra le valute in base al ciclo economico e alle condizioni di mercato. Secondo questa teoria, le correlazioni possono essere classificate in tre tipi: classiche, atipiche e specifiche . Le correlazioni classiche sono quelle che si verificano quando il ciclo economico si espande o rallenta in modo omogeneo tra le diverse aree geografiche. Le correlazioni atipiche sono quelle che si verificano quando il ciclo economico è in euforia o in depressione, e quindi le valute reagiscono in modo diverso alle stesse variabili macroeconomiche. Le correlazioni specifiche sono quelle che si verificano per effetti esterni alle normali dinamiche del ciclo economico, come ad esempio shock geopolitici, crisi finanziarie o eventi eccezionali. Queste ultime possono sovrapporsi alle altre due, creando delle situazioni complesse e imprevedibili per il trader. La teoria di Berlinzani propone delle tecniche di trading basate sull'identificazione e sull'utilizzo delle correlazioni tra le valute, con l'obiettivo di massimizzare i profitti e ridurre i rischi.
L'analisi della correlazione tra EURUSD e GBPUSD mostra che queste due coppie di valute tendono a muoversi nella stessa direzione, perché entrambe hanno il dollaro americano come valuta di riferimento. Il dollaro è la valuta incerta, perché il suo valore dipende dalle fluttuazioni del mercato trovandosi al denominatore, mentre l'euro e la sterlina sono le valute certe, perché il loro valore è fisso per unità e si trovano al numeratore. La correlazione tra EURUSD e GBPUSD è diretta, ma non perfetta, perché ci sono altri fattori che influenzano il comportamento delle due coppie di valute, come le condizioni economiche e politiche delle rispettive aree geografiche. Un esempio è la Brexit, se si analizza quel periodo si nota la perdita della correlazione fra le due coppie.
I cambi originali sono quelli che si basano sul valore del dollaro rispetto alle altre valute. Tra questi, ci sono alcune coppie di valute che sono influenzate dalle materie prime, come AUDUSD, NZDUSD e USDCAD. Queste sono le valute di paesi che esportano prodotti come petrolio, oro e agricoltura. Le coppie di valute più importanti sono chiamate majors.
Le coppie di valute che hanno il dollaro al numeratore hanno una correlazione diretta tra loro, cioè si muovono nella stessa direzione. Al contrario, le coppie di valute che hanno il dollaro al denominatore hanno una correlazione inversa tra loro, cioè si muovono in direzioni opposte. Questo dipende dal fatto che il dollaro è la valuta di riferimento nel mercato dei cambi.
Questo concetto è utile per capire le dinamiche del mercato e per gestire il rischio di esposizione al dollaro. Se si opera su più coppie di valute, bisogna tenere conto della loro correlazione per evitare di sovrapporre posizioni simili o contrarie.
Un altro aspetto delle correlazioni riguarda le coppie valutarie generate da due coppie originali contro il dollaro. Per esempio, se abbiamo EUR/USD e GBP/USD, possiamo ottenere il cross EUR/GBP. Questo è un errore comune tra i principianti, che usano i termini coppie e cross in modo intercambiabile, senza considerare la differenza. I cross sono derivati dalle valute originali, che sono sempre in rapporto al dollaro. Il cross non avrà mai il dollaro sia come numeratore che come denominatore. Il cross, inoltre, è un demoltiplicatore di volatilità significa che quando il mercato è volatile, tende ad avere una variazione minore rispetto alle altre valute. Questo può essere vantaggioso per gli investitori che vogliono ridurre il rischio di perdite dovute a forti oscillazioni dei prezzi.
Adesso come calcoliamo l'andamento del cross EURGBP rispetto ai due cambi originali?
EURGBP è il risultato matematico del comportamento dei due cambi originali che lo hanno creato.
EURUSD sale 1% e GBPUSD scende 2% avremo: +1% - (-2%) = EURGBP +3%
EURUSD sale 1% e GBPUSD sale 2% avremo: +1% - (+2%) = EURGBP +1%
In breve il risultato di un cross è sempre dato dalla differenza dei due cambi originali che lo generano. Questo esempio l'ho applicato a questo tris di valute ma è applicabile su tutte le coppie originali, finché il ragionamento verte sulle correlazioni classiche ed atipiche. Un evento esterno che colpisce l'andamento di un unica e sola valuta, (quindi parliamo di una correlazione specifica), esula tutto il ragionamento espresso.
La correlazione inversa tra due coppie di valute indica che esse si muovono in direzioni opposte. Per calcolare l'andamento del cross, si deve:
EURUSD +1% USDJPY -2% quindi +2% + (-2%) = EURJPY -1% ancora nel caso non fosse classica
EURUSD +1% USDJPY +2% quindi +1% + (+2%) = EURJPY +3%.
In generale se osservate i due cambi originali saprete come si muove il cross, viceversa se guardate il cross saprete come si stanno muovendo i due cambi originali.
Come ho già annunciato sul sito, voglio condividere con voi le diverse sfaccettature del trading, senza nascondere nulla. Per esempio, anche se parlo spesso di analisi fondamentale e di hedging, non li uso nel mio trading plan, perché seguo una disciplina rigorosa e perché ho le mie convinzioni personali. Tuttavia, ritengo che sia mio dovere farvi conoscere questa disciplina a 360 gradi.
Analisi DXY Giugno 2023, settimana 24: Focus sulla Smart Money e
Bullish idea on DXY until we Take this Low ... After Short idea?
La melodia del mercato è attualmente sincronizzata con il ritmo del dollaro, che suona una nota decisa e rialzista. Ma questa musica potrebbe cambiare tono se l'indice DXY supera un livello critico posizionato a 103,010 - il segnale potenziale per un atto discendente.
Il nostro interesse si concentra su un'area di inefficienza, un segmento di prezzo tra 103,010 e 103,400. Questo non è un semplice intervallo: è un elemento centrale della nostra analisi. Un movimento del DXY al di sotto di questo range, seguito da un rimbalzo, potrebbe incontrare una resistenza significativa, che potrebbe condurre il prezzo verso una direzione discendente.
Una nota aggiuntiva nella nostra partitura di trading è un "breaker", situato tra 105,425 e 105,941. Questo è un intervallo di prezzo notevole e monitorare la sua interazione con il prezzo potrebbe svelare dinamiche cruciali del mercato.
Il nostro sguardo resta fisso su aree chiave del grafico, come i livelli 104,700 e 104,200 - palcoscenici potenziali per significative variazioni di prezzo. Si prega di rispettare gli orari di negoziazione.
Tuttavia, ricordiamo che il trading non richiede la perfezione: la precisione assoluta non è l'obiettivo finale. Anche se la nostra analisi potrebbe non essere sempre esatta, l'efficace gestione del rischio e l'aderenza a un piano di trading ben definito sono gli elementi che costruiscono la redditività a lungo termine. Siamo umani, commettiamo errori, ma la chiave sta nel rimanere flessibili e nell'adattarsi all'andamento mutevole del mercato. Questa analisi è basata sui principi dei concetti della Smart Money.
Il Dollaro americano, valuta di riferimento.Apro l'articolo affermando: " Il Dollaro Americano non è una valuta, è la valuta".
Il Dollaro Americano è la valuta di riferimento negli scambi mondiali nell'87% dei casi circa, anche se lo Yuan inizia ad avanzare e la stessa Cina ambisce a prendere il controllo mondiale, gli stessi analisti ed altre figure del settore finanziario si chiedono se e fino a quando questa egemonia possa durare. Per onesta dovuta a chi legge, bisogna moderare questi rumors.
Se è vero che a livello economico la Cina è il player che concorre agli gli Stati Uniti, quindi in disputa per la leadership, a livello di riserve globali lo Yuan, a tutt'ora, ha ancora numeri più che modesti, un vero e proprio ruolo marginale non solo come riserva di valore, ma anche come moneta di scambio. Inoltre lo Yuan, per poter realmente ambire al ruolo ricoperto oggi dal Dollaro, dovrebbe abbandonare il suo meccanismo di tasso di cambio, posso dire "artificialmente manipolato".
Il dollaro ha ancora uno status di egemonia, a seguire si trova l'Euro.
Parlando di Dollaro, non parlo solo di una moneta, (nel forex le coppie originarie sono contro Dollaro), ricordo che il Dollaro è la valuta di scambio per eccellenza delle materie prime; ma anche la valuta di riferimento per il più grande mercato azionario, quello degli Stati Uniti, inoltre utilizzato come riserva di valore, ecco perché inserisco un articolo dedicato esclusivamente al tema, il trader non può esimersi dal conoscere quanto concerne il Dollaro.
Riassumendo credo nessuno possa obbiettare che il Dollaro oggettivamente non abbia insidia alcuna da parte delle altre valute.
Snocciolati i dati sopra bisogna capire da dove proviene la supremazia del dollaro, ovviamente dagli Stati Uniti intesi come emittente della valuta. I punti di forza sono le dimensioni della sua economia, anche se ultimamente si è ridotta, detiene pur sempre un 25% circa del PIL globale. Poi vi sono i mercati americani che sono i più liquidi, l'azionario e l'obbligazionario sono i più grandi del globo, poi vi sarebbe la credibilità delle istituzioni, ho coniugato il condizionale perché proprio in questi giorni qualche appunto si potrebbe anche redigere ed, infine, la potenza militare statunitense. Annoto che oggi vi è un modo diverso di affrontare le dispute, grazie a Dio, intendo le sanzioni economiche che eludono interventi bellici.
Sulla scia della guerra Russo-Ucraina si vede, appunto, l'avvento delle sanzioni, (ad oggi), hanno evitato un conflitto di dimensioni globali, tentando di punire chi, ha invaso uno stato indipendente. Su questo argomento metto il punto, il mio compito è informare, ma non mi addentro in discorsi che potrebbero sfociare nel politichese e dare adito a dibattiti nei quali non desidero addentrarmi. La mia passione è il trading, ma in generale l'economia e la finanza, quindi devo analizzare per poter operare ma lungi da me le polemiche.
Aggiungo, (a volte dimentico le cose che ritengo banali), sempre per rimanere ad oggi, che il Dollaro, alla pari dell'oro, è una valuta rifugio nei tempi "difficili", è sotto gli occhi di tutti l'apprezzamento del dollaro contro tutte altre valute, anche se, ultimamente, vi è stato qualche rimbalzo di prezzo.
Riprendendo il discorso della guerra Russo-Ucraina ribadendo che analizzo per scopi didattico-operativi e non esprimo opinioni; riconnettendolo al ruolo della Cina che ambisce a scalzare gli Stati Uniti come emittente del Dollaro come valuta di riferimento globale, bisogna prestare attenzione. E vero che i numeri sopra descritti non lasciano alcun dubbio sul fatto che il Dollaro sia egemone, ma vi sono diversi fattori, che iniziano a far scricchiolare le basi di questa tesi.
Questi giorni ho avuto modo di notare la difficoltà degli USA nel rendersi credibili, (sia le istituzioni che la FED), notare quanto accaduto con il debito ed il piano da approvare per mantenere i propri obblighi finanziari verso gli investitori in titoli di stato USA scongiurando il default. Il PIL cinese si prevede che nel 2030 diventi superiore a quello statunitense, infine, non di poco conto, la guerra Russa contro l'Ucraina che ha fortemente rinsaldato l'asse Russo-Cinese sotto tutti i punti di vista, economico, politico, etc. Insomma un quadro da monitorare attentamente.
La domanda finale è: "Qual è l'asset liquido, disponibile in grandi quantità, ma soprattutto, sostenuto da un emittente con un solido sistema finanziario"? Che ci possa piacere o non piacere ancora oggi queste son le caratteristiche che troviamo nel Dollaro Americano. L'Euro avrebbe potuto ambire, i grafici dimostrano in tutte le analisi che il Dollaro è seguito dall'Euro, ma anche la valuta Europea deficita di alcuni particolari rilevanti che denunciai sin dalla nascita e non ancora risolti. Intendo politiche fiscali differenti da paese a paese, non esiste una governance univoca. Senza dilungarmi, mancano molte delle caratteristiche elencate ad inizio articolo alle altre valute che rendono il Dollaro e gli USA ancora un "impero".
Chiudo l'articolo riprendendo un'affermazione di inizio pagina. Il trader non può non conoscere queste dinamiche perché fondamentalmente ci troveremo nelle condizioni di tradare un azione denominata in dollari, tradare lo stesso indice o un indice americano coinvolto dalla valuta, o, ancora tradare le coppie di valute e, ricordo, l'USD lo si ritrova in tutti i cambi originali, (da non confondere con i cross, (come molti erroneamente fanno), proprio in ragione del fatto che i mercati, per quanto detto sopra, sono dollaro-centrici:
- EURUSD
- USDJPY
- GBPUSD
- USDCHF
- AUDUSD
- USDCAD
- NZDUSD
Uno strumento utile, definisco un faro guida, per tradare il Dollaro è proprio il suo indice, DXY. Aumenta all'aumentare del valore del Dollaro rispetto alle altre valute e viceversa. Ricordo che vi sono i future sul DXY, quindi è possibile tradare lo strumento. Utile sapere che il DXY è calcolato dal:
- 57.6% EUR
- 13.6% JPY
- 11.9% GBP
- 9.1% CAD
- 4.2% SEK
- 3.6% CHF
si può evincere che è quasi la lettura della coppia EURUSD ma con correlazione inversa, purtroppo qui non riesco o non so postare ulteriori immagini, sul blog che ho creato da pochi giorni, in costruzione, vi è sia il prospetto delle riserve bancarie sopracitato, sia le immagini dei grafici con la perfetta correlazione inversa, se interessati troverete il link a fondo pagina. è ovvio che analizzare questo indice è di grande utilità su tutte le coppie originali.
DOLLARO STORNA IN ATTESA DEI NFPIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 30.05.2023
-CONTESTO
Si entra sempre più nel vivo della settimana di contrattazione ed in attesa che oggi sia pubblicato il report sul consumer confidence USA , il dollaro americano prende una pausa dalla sua lunga corsa rialzista. Gli operatori orami concentrati sulle possibilità che la FED possa alzare ancora il costo del denaro alla prossima riunione di giugno, hanno comprato dollari dall’inizio di questo mese di Maggio portando le quotazioni verso i massimi del 2023, e sebbene le prospettive di un rallentamento economico Usa salgano in ovvia conseguenza, la forte congiuntura macroeconomica porta grande fiducia al settore technologico. Venerdi sarà pubblicato il report sul mercato del lavoro USA che rimane al momento con una disoccupazione ai minimi del 3.4% il che unito ad una mega bolla relativa all’AI porta il comparto tech verso nuovi massimi e a sovraperfromare sutti gli altri comparti dell’SP500.
Il solo comparto tech del SP%== si porta al +21% rispetto alle quotazioni di un anno fa , mentre settori come i materials,perdono il 13% e ancora le utilities si attestano al -10.68%, segno che la bolla tech è in atto e se mai dovesse esplodere trasinerebbe facilemnte a ribasso il settore equity.
-FOREX
Il comparto valutario che ha vissuto la forza del dollaro usa schiacciante in queste settimane, ha visto quotazioni del dollarindex approdare a 104.45-60 per poi respirare in uqesta prima sessione europea e testare i supporti a 103.90. eventuale ulteriore debolezza del dollaro usa potrebbe portare ad allunghi fino 103.60 e 103 fugura.
In ovvia correlazione respirano le altre majors, con eurusd che risorge dai minimi di 1.07 e punta a 1.0750 prima resistenza tecnica che se superata potrebbe attestarsi a 1.0830-1.0850
Fa meglio la sterlina che in un buon sprint rialzista passa dai minimi di 1.23 figura agli attuali 1.2440 , ma le prime vere resistenze si attestano a 1.2475-1.2490
Restano indietro le oceaniche , con il dollaro neozelandese che paga a duro prezo una RBNZ troppo dovish rispetto ai livelli inflattivi presenti nel paese e cosi nzdusd approda a 0.6040 con i minimi che vanno a 0.6024. la debolezza del dollaro usa fa bene anche alle oceancihe, che tentano timidi allunghi verso le resistenze di 0.6070 generando interessanti divergenze rialziste rispetto allo stocastico 12.3.6.
-EQUITY
Il mondo azionario è di fatto monopolizzato dal nasdaq, che prosegue la sua corsa rialzista approdando verso 14600pnt non trovando spunti utili nemmeno a dei respiri , lasciando la mm21 periodi su h4 a 14200pnt. La bolla sembra partita e tentare di ostacolarla è quasi impossibile,tanto che anche sp500 nei suoi titoli tech trova spunti rialzisti che lo portano a 4232pnt con supporti a 4220pnt.
-COMMODITIES
La debolezza del dollaro premia anche il comparto commodities sia per i metalli che per l’energy, attualmente il gold recupera dai minimi di 1930$ e attacca la aprte alta del canale ribassista che guida i prezzi dai massimi di maggio 2023 e che passa ora per 1959$. Eventuali rotture rialziste potrebbero portare ad allunghi fino 1984-1985$
Piu lateralità per il wti, che rimane compreso tra 70.99-71$ e 73.50$ senza per ora prendere nessuna vera direzionalità.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
5 fattori chiave per il trading sul dollaro USA questa settimana5 fattori chiave per il trading sul dollaro USA questa settimana
Il dollaro USA si trova nel bel mezzo di una settimana ricca di eventi cruciali. L'insieme di questi fattori fondamentali è la chiave per comprendere le potenziali variazioni della performance del dollaro USA nel corso della settimana:
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato che è stato raggiunto un accordo bipartisan per innalzare il tetto del debito degli Stati Uniti di 31.400 miliardi di dollari, con l'obiettivo di evitare un default. Ora ha invitato il Congresso ad approvare l'accordo al più presto. I rating di Fitch rimuoveranno il rating "negative watch" sugli Stati Uniti quando l'accordo passerà o sembrerà passare al Congresso.
L'accordo sul tetto del debito ha potenzialmente indebolito l'appeal di bene rifugio del dollaro USA, portando a un aumento della propensione al rischio nei mercati globali.
L'indice dei prezzi della spesa per consumi personali, la misura dell'inflazione preferita dalla Federal Reserve, è aumentato del 4,4% ad aprile rispetto all'anno precedente, rispetto all'aumento del 4,2% osservato a marzo. Questo sviluppo ha aumentato la probabilità di un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della Federal Reserve a giugno.
A causa del weekend del Memorial Day negli Stati Uniti e delle festività bancarie in Europa e nel Regno Unito, lunedì la liquidità del mercato sarà ridotta. Inoltre, le istituzioni si stanno preparando per le contrattazioni di fine mese di mercoledì, che potrebbero introdurre maggiore volatilità.
Il 2 giugno verrà pubblicato il rapporto sui salari statunitensi di maggio. Negli ultimi mesi i dati sui posti di lavoro sono stati sempre migliori del previsto. Si prevede che i dati di questa settimana indicheranno un'aggiunta di 180.000 posti di lavoro, con un leggero aumento del tasso di disoccupazione al 3,5%. Un mercato del lavoro più rigido rafforzerà l'atteggiamento da falco della Federal Reserve, con dati salariali solidi che forniranno sostegno se i dati effettivi supereranno le stime.
Analisi DXY Ciao Traders!!!
Ho evidenziato le due zone( demand e supply ) in H1 a mio parere più significative, potrebbe verificarsi un rintracciamento verso il basso.
Come sempre sono solo semplici analisi personali e non segnali di operatività, prima di entrare a mercato bisogna sempre analizzare il grafico e senza conferme evitare l’ingresso ed attendere il giusto momento.
Buon trading a tutti!!!
Dollaro Americano : cambio di rotta in vista?Sto attendendo il cambio strutturale ovvero la chiusura del giornaliero al di sopra dei 102.819, se dovesse avvenire allora mi aspetto una continuazione rialzista intanto fino circa i 104. Come andrò ad operare? Una volta avuto il choch (cambio strutturale) attenderei uno storno fino alla zona di demand in area 101.5 (quella che vedete segnata in turchese sul grafico), da lì poi scenderei di timeframe e attenderei un altro choch sul tf inferiore per poi entrare sul retest (ad esempio del ritracciamento 61.8 del fibo o del 78), mettendo lo stoploss sotto lo swing low precedente. Invece non andrei ad operare solo nel caso in cui nessun pattern di ingresso si dovesse presentare nella zona di demand, e se dovessimo avere poi una chiusura daily al di sotto dei 101 allora l'intera idea verrebbe invalidata, di conseguenza si potrebbe verificare una continuazione ribassista con annessa presa di liquidità sotto EQL (doppio minimo).
USDX pronto per la salita?Analizzando USDX si nota come si stia avvicinando in zona di presa di liquidità, mi aspetto che scenda ancora ovviamente superando la zona di demand (magari presa in considerazione come inducement) per poi prendere la restante parte di ordini e creare un pattern reversal che ci porterà nel bullish quarter che ci si aspetta.
Consideriamo anche che la FED ha dato stop all'aumento dei tassi di interessi, e questo porta a vedere un dollaro con più forza probabilmente bullish.
Sarà quindi la volta buona per una bearish fase di EURUSD, che dopo aver toccato i massimi scenderà a riprendere tutte le zone lasciate in sospeso
Che ne pensate?
USD INDEX --- DOLLARO AMERICANO SEMPRE PIÙ IN DIFFICOLTÀIl grafico spiega tutto non credo ci sia bisogno di aggiungere altro. In questo momento il dollaro è palesemente in difficoltà e sarà sempre peggio, con l'inizio della de-dollarizzazione dei paesi Asiatici, a cui si stanno aggiungendo via via altri e con un debito pubblico a livelli stratosferici, per il dollaro la vedo male. In questo grafico settimanale possiamo vedere dopo un trend durato 1 anno e mezzo da Settembre 2022 il dollaro ha iniziato la sua discesa e con le prossime chiusure cicliche a 1A e 18M credo che lo porteranno ancora più giù