EURUSD ShortFX:EURUSD Continuazione short per la giornata di oggi... Attenzione alle news di stamattina TVC:DXY Ieri il DXY tornato in una zona di supply interessante Mi potrei aspettare appunto un possibile movimento ancora al rialzo, per sfondare la zona; vediamo come reagisce Shortdi gioppyAggiornato 0
EURUSD ShortApertura del mercato americano con una manipolazione al rialzo, ma che avuto poca forza... Entrato short vedendo che la forza andava a diminuire... Interesse in timeframe maggiori short Monitoriamo a grafico, anche per le news delle 16 americane!!! Shortdi gioppyAggiornato 0
eur usd interessante configurazione grafica dell euro dollaro .... rapporto rischio rendimento interessante per un operazione long Longdi PitoneTrading110
BORSE, INIZIO CONTRASTATO! Il 2024 comincia all’insegna di una correzione ribassista dei listini americani, in seguito ad un 2023 all’insegna di guadagni a 2 cifre per i principali indici. L’S&P ha ceduto lo 0.57% mentre il Nasdaq ha lasciato per strada l’1.63%. Il Dow Jones invece ha chiuso praticamente invariato (+0.07%). Il settore tecnologico è apparso quello più penalizzato, con risultati negativi per i colossi tecnologici (Nvidia Microsoft, Amazon e Meta), trascinati dall’aumento dei rendimenti dei titoli di stato americani, con il decennale tornato al 3.95%, in decisa ripresa dai minimi di 3.78%. Tra i titoli Apple ha perso il 3% dopo che Barclays ha declassato il rating della società. I listini asiatici sono scesi questa notte, in linea con quanto accaduto nella sessione americana, con il mercato che comincia a prezzare un nulla di fatto delle banche centrali sui tassi nel primo trimestre, nonostante negli ultimi tempi siano aumentate le probabilità di una riduzione del costo del denaro nei primi tre mesi del 2024. Va ricordato però che, tenute in considerazione le recenti dichiarazioni dei membri del Fomc, questo ottimismo potrebbe rivelarsi eccessivo. Intanto, entreremo nel vivo di dati e commenti già questa settimana, con i verbali del Fomc , i Jolts openings, e i dati sui Payrolls di venerdì. Il mercato è atteso ad un aumento anche sensibile della volatilità. VALUTE. Dollaro in decisa ripresa contro tutte le valute concorrenti, specie contro Euro e sterlina, che sono scese, da ieri, di quasi 100 pips sul primo e di 130 sulla seconda. Il ribasso ‘ dovuto sia a prese di beneficio, sia ad un leggero aumento del risk off che ovviamente fa tornare il biglietto verde in prima linea come asset rifugio. Supporti che ora intervengono su EurUsd a 1.0825 30, sul Cable possibilmente a 1.2500, mentre sulle oceaniche a 0.6715 e 0.6220 rispettivamente per AudUsd e NzdUsd. UsdJpy a ridosso di 142.00, senza grande slancio a dire la verità, mentre rimane solido il Franco svizzero e 0.9310 contro euro e a 0.8495 contro dollaro. UsdCad che in virtù di un Pmi inferiore alle attese per il paese nordamericano, sale fino a 1.3330. Anche sui cambi ci aspettiamo un aumento della volatilità, ma bisognerà attendere fine gennaio per capire direzione e intensità. Ma prepariamoci a vedere movimenti anche significativi, come sempre ciclicamente accade all’inizio di un nuovo anno. PETROLIO. Continua a scendere, alimentato dai segnali di un aumento dell’offerta globale, soprattutto da parte dei produttori non Opec, ma anche dalla diminuzione della domanda. Le tensioni geopolitiche per ora sembrano accantonate, anche se aumentano dopo l’invio di navi da guerra iraniane nel Mar Rosso, per fronteggiare quelle americane, che hanno distrutto le imbarcazioni Houti, le quali a loro volta, avevano assaltato alcune navi porta container. Il prezzo del Wti è tornato a 70.50, non lontano dai minimi fatti registrare a dicembre scorso a 67.93, mentre il Brent quota intorno ai 76 dollari, a meno di 4 dollari dai minimi di 72.49. Il trend appare ancora negativo, ma fino a quando non saranno violati i minimi precedenti, potrebbe rivelarsi anche come una fase di accumulazione a minimi crescenti. Buona giornata e buon trading. Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni. Longdi ActivTrades7
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.01.2024Chiuso un 2023 sorprendentemente positivo per le borse Usa ed europee. Mese di dicembre “cuccagna” per le azioni e le obbligazioni. Inflazione in calo ulteriore e inatteso in Spagna a dicembre: fa ben sperare.. Quadro macro debole, ma non tragico, in Europa: favorira’ il taglio dei tassi? Con l’ultima seduta 2023, anemica di scambi ma capace di consolidare i progressi di dicembre, si e’ chiuso un anno eccellente per le Borse europee e Usa. Milano ha chiuso la giornata di venerdi’ 29 poco sopra la parità, +0,07%, similmente a Parigi, +0,11%, Madrid, +0,16%, Francoforte +0,30%, e Londra, +0,14%. A Wall Street, alla 9’ settimana consecutiva di rialzi, DowJones -0,05%, Nasdaq -0,56%, S&P500 -0,28%. L’inflazione sta calando ovunque nel Mondo e finalmente anche negli Usa si nota un po’ di “sano” rallentamento del mercato del lavoro: questo contesto avvalora la convinzione di un ammorbidimento delle banche centrali sui tassi di interesse, che potrebbe essere tagliati sia in Usa che in Europa gia’ nel 1’ semestre 2024. Quella italiana e’ stata la miglior performance annuale azionaria europea, +28,0%, al top dal 2008. Non si e’ trattato di un anno in costante risalita, ma poco ci manca, visto che il minimo e’ stato il 2 gennaio a 24.158 punti ed ora si veleggia solidamente sopra i 30 mila. Bene anche il 2023 dei listini americani, con Dow Jones +13,8%, S&P500 +24,6% e Nasdaq Composite +44,2%. E’ soprattutto Dicembre ad aver fatto registrare inattesi e abbondanti recuperi: Londra ha battuto tutti con +3,7%, bene anche Francoforte, +3,3%, Parigi, +3,2%, Milano +2,1%. Ancora piu’ marcati i progressi dicembrini di Wall Street: Dow Jones +4,6%, S&P500 +4,2% e Nasdaq +5.2%. D’altronde negli Usa l'economia resta solida, sorprendentemente resiliente alla politica monetaria restrittiva della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa). I mercati sembrano credere nel desiderabile scenario di “soft landing”, che non comprometterebbe la prospettiva di tagli dei tassi nel corso del 2024: anzi, secondo il Cme FedWatch Tool, c’e’ il 70% di probabilità di un taglio di 25 bps già a marzo, per un totale cumulato di 2 punti percentuali nell'anno. Il calo di prezzo delle materie prime energetiche e’ stato notevole nel 2023, contribuendo al “rientro” dell’inflazione: venerdi’ 29 il greggio ha confermato livelli vicini ai minimi dell’anno, col WTI (West Texas Intermediate) attorno 72 Dollari/barile (-5,4% nel mese), dopo che alcune della maggiori societa’ di navigazione si sono detta pronte a riattivare il passaggio dal Mar Rosso. Il finale d’anno ha confermato anche il buon momento dei titoli governativi europei: il famoso spread di rendimento tra BTP decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi, cruciale “barometro” della fiducia dei mercato verso il debito pubblico italiano, ha chiuso su livelli ben piu’ bassi dei 212 di inizio anno, attorno a 164 bps. Sul mercato valutario archiviamo un anno di inatteso recupero dell’Euro sul Dollaro, arrivato sino ad un “cross” di 1,11, da 1,07 di inizio 2023. Su questa relativa debolezza del Dollaro sembrano impattare in misura tutto sommato ridotta eventi di alto potenziale quali la crescita boom del debito Usa e della conseguente bisogno di rifinanziamento, le elezioni presidenziali, ed il rischio che l'inflazione riparta. La prospettiva che la Fed possa avviare una fase di “easing” (taglio) dei tassi prima di altre banche centrali ha certamente contribuito alla debolezza del US$ nel 2023: il Dollar Index (valore del US$ verso il paniere di 6 delle maggiori valute mondiali) ha perso circa -2%, primo calo da 3 anni. In Spagna, primo Paese europeo a comunicare il dato, l'inflazione al consumo (CPI) a dicembre e’ scesa a +3,1%, grazie al calo dei prezzi degli alimentari, battendo le stime che indicavano +3,4% e calando ancora dal +3,2% di novembre dal +3,5% di ottobre. Attendiamo conferme dagli altri paesi europei... In Italia prosegue la fase difficile della manifattura: a dicembre si registra "una sostenuta ma piu' leggera contrazione della produzione e dei nuovi ordini", recita il comunicato che accompagna l’Indice Pmi (Purchasing managers Index) di S&P Global che pur in leggero rialzo a 45,3 da 44,4 di novembre, resta in area di contrazione (cioe’ sotto 50) per il 9’ mese consecutivo. Stamane, 2 gennaio, il prezzo del greggio tenta il recupero, +2,4% a 73,4 Dollari/barile (ore 13.00 CET), dopo un anno in cui neppure i tagli volontari della produzione del cartello Opec+ hanno impedito un calo annuale a doppia cifra e superiore al -20% dai picchi infra-annuali. In Asia stamani, al termine della prima seduta del 2024, prevalgono i segni negativi: pesante il calo di Hong Kong, -1,55%, di Shenzhen, -1,30%, e del China A50, -1.71%, che soffrono la persistente debolezza dell’attivita’ manifatturiera cinese. Tokio -0,23%, Mumbai -0,35%. Positivi solo Seoul e Sydney, attorno a +0,5%. Le Borse europee sono partite in rialzo, ma a fine mattinata hanno azzerato i guadagni. I future su Wall Street preludono a riaperture negative attorno a -0,5%. Nuova seduta di potente rialzo per Bitcoin, circa +5% sopra i 45 mila Dollari, al massimo da 2 anni.. Il mercato “fiuta” l’imminente approvazione da parte della SEC (Autorita’ di vigilanza dei mercato finanziari Usa) dei primi ETF su crypovalute quotati negli Stati Uniti. Lo spread tra Btp e Bund conferma quota 164 bps, associato ad un rendimento del BTP benchmark al 3,72%. (ore 13.00CET) Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito. Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta. Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente. Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti. Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto. Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali. I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri. di Peter_Braganti3
L'anno inizia al ribasso per le quotazioni del future su EUR/USDLe quotazioni del future su EUR/USD hanno virato al ribasso dopo il test di area 1,1170. Eventuali segnali di forza in area 1,1040 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza rialzista in atto da ottobre 2023. In questo caso l’obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato in prossimità della resistenza a 1,1170. Fronte ribassista invece, la rottura del sostegno a 1,1040 potrebbe permettere l’implementazione di strategie di stampo short. In questo caso posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo area 1,0900 e target più ambizioso sul sostegno orizzontale a 1,0770.di Investimenti_BNPParibas2
Idea EURUSD 4hEURUSD si presenta con un forte prezzo, troppo alto e io lo considero in ipercomprato. Nei 15 minuti mi aspetto un leggero long come "aggiustamento" dei prezzi per poi definire uno short per riequilibrare il valore monetario e ristabilire la disparità tra domanda ed offertaShortdi albibuto0
Nuovo tentativo si uscita da lateralità fallito (per ora)Ritengo che l'euro attualmente sia un questo ampio tange laterale che va da 1.10 a 1.05 con un tentativo di uscita a luglio, che però non ha avuto la forza (per ragioni puramente macroeconomiche) di spingere o oltre e far partire un trend rialzista dall'Euro. Per il lungo periodo rimango flat, e in attesa delle prossime mosse delle relative banche centrali. di gpelle910
EURUSD ShortPossibile setup short... Da ieri stiamo short su FX:EURUSD Il prezzo ha ritracciato con difficoltà arrivando fino a una zona interessante del Fibo. A livello volumetrico il prezzo è arrivato alla VWAP media, volumi in diminuzione; e ci troviamo al POC centrale giornaliero. Potremmo entrare o aspettare evidence; o ancor meglio, aspettare sessione americana Shortdi gioppyAggiornato 221
EURUSD ShortEntrato short su EURUSD Ha preso i max di agosto 2023 con una manipolazione in pre sessione e adesso sta shortanto all'apertura della sessione Volumi short in aumento e in diminuzione quelli long Presenti varie divergenze, come quella in foto nel 1M tra candele e RSI Shortdi gioppyAggiornato 0
EURUSD .... vicino , vicino al brrrr.... LongQuesto è il Cross più utilizzato nel Forex ed è seguito da tutti .America, Europa, Asia ed Oceania. Il grafico ci parla di un trend Long in corso e siamo in fase rintracciamento. Fino a quando ? Fino a 1.076 e li al primo Hammer si va Long. Sarà ? Per me direi di sì ma !!!!! Chissà ,chi lo sà. La Thailandia vi saluta e vi invita per le vacanze ma io dico anche per viverci. Almeno io ci sto bene.Longdi GianfrancoFidalisAggiornato 5513
EURUSD Short per debolezza nel long trend followingTroviamo i volumi long sempre più in diminuzione da stamattina, pure con il VWAP vediamo come non ci sono forti movimenti. Il prezzo sta nei suoi max più recenti, delle ultime settimana. Entrerei appunto short con TP sui min asiatici e ST sopra i max storici di agosto 2023. Operazione contro trend, da monitorare a grafico. Vediamo come procede. Shortdi gioppyAggiornato 0
EURUSD LongFX:EURUSD Il prezzo ha preso i max asiatici e si sta attingendo ad arrivare ai min asiatici. Vi sono in quella zona più zone di demand. Vediamo se possibile un buon setup (come in foto) long. Longdi gioppyAggiornato 0
Interessante short su EUR\USDSiamo in una zona di resistenza importante e si è formata una candela doji di indecisione. Lunedi potrei prendere in considerazione un ingresso short con livelli di stop e target come da grafico. Shortdi GiuseppePisciuneri9
WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.12.2023Wall Street ritraccia sul finale, una pausa dovuta dopo 9 rialzi in fila. Macro americana avvalora scenario di “soft landing”: l’economia resta solida. Inflazione in calo oltre le attese in UK, trend simile a resto dell’Europa. Tensione ridotta sul prezzo del petrolio, a rischio rotta del Mar Rosso. Quella di ieri, 20 dicembre, per le Borse e’ stata una giornata a 2 facce con Wall Street in calo sul finale e quelle europee che hanno chiuso incerte e poco mosse. L'indice sulla fiducia dei consumatori Usa, salito da 101,0 di novembre a 110,7 punti, ha superato le attese, facendo temere che la Banca centrale Usa (FED-Federal Reserve) temporeggera’ prima di tagliare i tassi. Al pari che nell'Euro-zona, anche l'inflazione britannica ha visto una flessione, - 0,2% mensile, a novembre migliore della previsione di consenso di +0,1%. Nella variazione annuale i prezzi al consumo sono saliti +3,9%, una bella frenata rispetto al +4,6% di ottobre, ma va detto che la “componente servizi” resta abbondantemente oltre +6,0% annuo. Milano ha chiuso a -0,01%, Madrid -0,06%, Parigi +0,12%, Francoforte -0,07% e Amsterdam +0,15%. Wall Street, che aveva aperto in rialzo dopo la pubblicazione di macro positivi, ha ripiegato e chiuso in forte calo, interrompendo la lunga serie di 9 rialzi: Dow Jones -1,27%, S&P500 -1,47%, Nasdaq -1,50%. Negli Stati Uniti, a novembre, le vendite di case esistenti sono aumentate +0,8%, smentendo le previsioni e invertendo una tendenza che le aveva portate, in ottobre, dopo 5 mesi consecutivi di discesa, a toccare il minimo dal 2010. Insomma, se anche le vendite di case si riprendono, parlare di “soft landing” dell’economia e’ piuttosto fondato. Sul mercato dei bond governativi europei prosegue la flessione dei rendimenti. Quello del BTP decennale benchmark ieri e’ sceso a 3,59%, minimo da agosto, in parallelo ad un nuovo piccolo restringimento dello spread tra BTP italiano ed omologhi tedeschi, a 162 punti base, 1 in meno della vigilia. Nel mirino degli operatori, specie dopo il robusto rally degli ultimi 2 mesi, restano i commenti e le possibili indicazioni su possibili tagli al costo del denaro nel 2024 da parte dei banchie centrali. L'attenzione resta alta anche sulle prospettive, per lo piu’ caute, sulla crescita economica europea e cinese e, purtroppo, sui diversi fronti di guerra. Le azioni di pirateria nel Mar Rosso, specie attorno allo strategico stretto di Bab al-Mandeb, cruciale “strozzatura” sulle rotte delle petroliere dirette nel Mediterraneo, tendono a spingere al rialzo il prezzo del petrolio, combinandosi col persistente rischio geopolitico in Medio Oriente. Ieri il WTI (graggio benchmark Usa) e’ salito +1,3% a 74,0 Dollari/barile: sale anche il prezzo del metano europeo, +4,0% a 35 Euro/MWh, mentre i dati di riempimento degli stoccaggi strategici lasciano tranquilli: al 18 dicembre i livelli nell'Unione Europea erano pari a 88,4% medio, con la Germania al 90,8%, la Francia all'86,5% e l’Italia all'86,1%. In Germania, a novembre, i prezzi alla produzione sono scesi oltre le attese, -0,5% mese su mese, e -7,9% anno su anno!!. Peccato che l’indagine mensile di GFK (autorevole societa’ di ricerca indipendente) continui a confermare il pessimismo dei consumatori tedeschi, segnati dall’inflazione degli ultimi 2 anni. Il mercato valutario non riserva soprese, confermando i trend recenti: Dollaro debole verso Euro, attorno a 1,096, e trend simile per lo Yen giapponese dopo la decisione della BoJ (Banca centrale del Giappone) di proseguire la politica monetaria ultra-espansiva: cross Euro/Yen 157,66 e Dollaro/Yen a 143,7. Borse asiatiche e avvio di quelle europee caratterizzate da selettivi “profit taking” dopo che le vendita hanno preso il sopravvento nella parte finale della seduta di Wall Street: le ipotesi di tagli dei tassi nel 2024 da parte di FED ed ECB (Banca centrale Europea) restano valide, ma stanno esaurendo la propria capacita’ propulsiva. Poco rilievo sui media per l'accordo tra i ministri europei delle Finanze sulle nuove regole del Patto di stabilita': ne riparleremo piu’ dettagliatamente, sapendo che incideranno non poco sulle politiche fiscali dei vari Governi, specie di quelli piu’ indebitati, nei prossimi anni. Sul fronte asiatico si nota la brusca correzione di Tokio, -1,6%, ed in particolare il tonfo dell’azione Toyota, -4%, per un’ipotesi di manipolazione dei test di sicurezza 'truccati' di alcuni modelli della controllata Daihatsu. Inoltre il Governo nipponico prevede che l'inflazione sara’ al di sopra del target della Bank of Japan nell’anno fiscale 2024, che parte il 1’ aprile: ora stima che l’inflazione al consumo (CPI) sia pari al 2,5% medio annuo, sopra la stima precedente di 1,9%. Tra l’altro, Rengo, la maggior confederazione sindacale giapponese, punta a negoziare un graduale aumento del salario minimo ben sopra quello del Governo tra il 2024 ed il 2035. Gli effetti si vedono anche sulla curva dei rendimenti dei titoli governatvi giapponesi (JGB) in rialzo su tutta la curva, in una tipica configurazione di “bear stepeening”. In Cina, finalmente, segni positivi per i 2 maggiori listini continentali: sia Shenhen che China50 hanno segnato +1,08%, dopo che alcuni media statali sostengono che le banche hanno margine per ridurre i tassi di interesse sui prestiti. I future su Wall Street sono positivi, indicando, in media +0,5%, per le riaperture odierne (ore 12.30 CET) Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito. Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta. Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente. Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti. Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto. Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali. I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri. di Peter_Braganti7
EUR/USD: Rilevato ascendente TRIANGOLO rialzistaEUR/USD: Rilevato ascendente TRIANGOLO rialzista Questo è un classico schema grafico nel trading, che potrebbe far sì che il prezzo si avvicini a 1,26 Monitorare le Bande di Bollinger e la rottura del livello orizzontale bianco verso 1.10302Longdi Le-Loup-de-ZurichAggiornato 4
Cup&Handle su Euro UsdSul cambio EUR/USD si è fomata questa C&H rialzista che se confermata con voumi, porterebbe il prezzo a 1,12 circa.Longdi AljoschaC2
Idea di possibile Long su EURUSDInvito chiunque a NON copiare la mia operatività. Su EURUSD vorrei vedere un bilanciamento per provare a cercare un set-up nella zona di reazione. Longdi gabrielebiondo1
Ho fissato 1.10 per trovare liquidità da GennaioIl nuovo livello per trovare liquidità a supporto è pari a 1.10. Avevo precedentemente definito 1.1050 partendo dai dati storici, ma i dati recenti mostrano un punto di reazione più vicino. Adesso valuterò gli sviluppi, da quì, fino a fine anno, per sfruttare dati primi di gennaio la prossima tendenza primaria rialzista. Longdi TrendFollowingTradersCommunity6
Teoria di Elliot applicata EURUSDTeoria di Elliot applicata EURUSD movimento MOTIVE rappresentato dai punti 1 a 5 e movimento CORRECTIVE, nel caso specifico un FLAT ESPANSO (punto B maggior di 5), rappresentato dai punti A-B-C. movimento che conferma il trend rialzista. di alex_player900
TORNA LA CALMA SUI MERCATI ?E’ terminata, tutto sommato senza grandi sconvolgimenti sul fronte delle price action, una delle settimane più importanti dell’anno, nella quale molti analisti pensavano che ci sarebbero stati cambiamenti importanti nei trend in atto. Per quanto abbiamo osservato e letto, invece e con riferimento alle decisioni delle banche centrali, dobbiamo riconoscere che alla fine, nel primo mondo, al di là della banca centrale norvegese, che a sorpresa, ha alzato il costo del denaro, tutte le altre autorità monetarie hanno lasciato i tassi invariati e le differenze riscontrate hanno riguardato esclusivamente piccoli dettagli, che peraltro sono emersi non tanto dagli statement, quanto dalle parole rilasciate dai diversi Governatori, durante le diverse conferenze stampa. Il mercato alla fine lo ha percepito e la volatilità, a fine sessione settimanale, si è leggermente attenuata rispetto a quanto osservato all’inizio dell’ottava in questione, specie sul mercato dei cambi. Sul fronte dell’equity, e partendo da Wall Street, le chiusure sono state ancora positive per il Dow e il Nasdaq, mentre l’S&P ha chiuso in rosso, in una seduta però caratterizzata dalle scadenze derivanti dalle tre streghe, che solitamente creano volatilità e scompiglio nelle price action di breve termine. A livello di chiusure settimanali, gli indici americani hanno fatto registrare l’ennesima performance positiva per la settima settimana consecutiva, con rialzi compresi tra il 2.4% e il 3% per gli indici principali. Più volte abbiamo ricordato che fino alle festività sarà molto difficile assistere a movimenti al ribasso dei listini e abbiamo anche cercato di spiegarne le ragioni, per cui a nostro parere, bisognerà attendere il mese prossimo e l’inizio del 2024 per assistere a qualche cambiamento nelle price action. Il quadro per noi è chiaro, ovvero le dichiarazioni dei membri del Fomc rappresentano, come al solito, i principali leading indicator, e per la prima volta Jerome Powell, in conferenza stampa, la settimana scorsa, ha fatto cenno alla possibilità che prima o poi i tassi cominceranno a scendere, sebbene il Presidente della Fed di New York, Williams, abbia richiamato tutti all’ordine, venerdì, con affermazioni che sembravano smentire lo stesso Powell con riferimento all’eventuale discussione sul taglio dei fed funds. A ruota della Fed, sono andate la Bce, Boe, Snb, Rba e Rbnz, con qualche piccola differenza, e il mercato si è mosso di conseguenza, con le dovute differenze tra settori ovviamente. DATI MACRO. Venerdì sono usciti due dati Usa, l’empire state manufacturing index, a -14.5 a dicembre, il peggior dato degli ultimi 4 mesi (con le varie componenti tutte in discesa), e gli indici Pmi globali di S&P che invece hanno evidenziato una crescita ulteriore del settore dei servizi, mentre quello manifatturiero è apparso in leggero calo. Il dato composite è salito a 51, terzo mese di crescita consecutiva e tra gli aggregati, si è registrato un aumento delle assunzioni da parte delle imprese, sempre nel settore dei servizi, mentre il comparto manifatturiero ha continuato a ridurre la forza lavoro. Per quel che riguarda le altre aree, segnaliamo i Pmi Europei e Inglesi, che sono usciti in calo nel vecchio continente, ancora alle prese con un rallentamento della congiuntura, mentre, a sorpresa, sono cresciuti i medesimi dati in Gran Bretagna, con il Composite Pmi a 51.7 a dicembre, sopra al consensus di 50.9. A trascinare la ripresa, il settore dei servizi, anche in questo caso, mentre è calata per il decimo mese consecutivo la produzione manifatturiera. VALUTE. Sul mercato valutario, abbiamo osservato una settimana divisa in due parti, con movimenti contro dollaro fino a Giovedì, ma poi venerdì, complici anche le scadenze tecniche, e le parole di Williams, che ha escluso tagli dei tassi nel primo semestre 2024, il dollaro si è ripreso con una reazione anche importante, rispetto a quanto si pensava potesse accadere il fine settimana dopo 4 giorni di ribassi impulsivi della divisa Usa. EurUsd che dopo aver testato 1.1008, ha ripiegato oltre i 100 pips scendendo sotto quota 1.0900. Siamo ancora in trend rialzista ma se dovesse rompere 1.0730, supporto chiave e minimi da cui era partito il movimento questa settimana, il trend cambierebbe nuovamente. Sul Cable stesso movimento con un ribasso di 120 pips solo venerdì scorso. Anche in questo caso il trend resta rialzista ma attenzione al supporto di 1.2470 80, che negherebbe il trend attuale. UsdJpy invece è rimasto sotto pressione causando la discesa dei cross dello Jpy contro le altre valute. 140.90 il supporto chiave, mentre al rialzo resistenze che intervengono in area 144.90 155.20. Tengono invece le oceaniche con AudUsd in area 0.6700 e NzdUsd non lontano dai massimi di 0.6250. Discesa del UsdCad, come abbiamo richiamato qualche giorno orsono con obiettivi ormai vicini nel breve a 1.3320 e 1.3290. Da questi livelli saranno probabili delle correzioni. Sui cross tentativi di ripresa di NzdChf e CadChf che restano comunque non lontano dai minimi storici ma incassano un buon swap giornaliero. Pesanti invece i cross dell’Euro con EurJpy che ha perso 150 pips solo venerdì o anche EurCad che ne ha ceduti altrettanti. E non sembra finita. CINA, PRODUZIONE INDUSTRIALE IN RIPRESA. Sale la produzione industriale cinese a novembre, con un +6.6% anno su anno, un dato migliore del mese precedente (+4.6%) e delle previsioni (+5.6%). E’ la crescita più importante dal febbraio 2022, e segna un ripresa marcata dei settori minerario, manifatturiero e dei servizi di pubblica utilità. UsdCnh che dopo un tentativo di rottura al ribasso di 7.1100, fallito nonostante un minimo più basso durante la sessione di venerdì scorso a 7.0940, è tornato prepotentemente a salire con massimi a 7.1375, sull’onda del recupero del biglietto verde contro Euro soprattutto. I DATI DELLA SETTIMANA. Ci avviciniamo velocemente alle festività, ma questo non significa che non possano esserci giornate volatili in occasione della pubblicazione dei dati, che non saranno importanti e cruciali come quelli della settimana precedente, ma comunque potrebbero rivelarsi assai interessanti. Negli Usa, spese e redditi personali, insieme al Pce, ovvero l’indice dei prezzi al consumo, e infine anche il Pil del terzo trimestre, saranno i dati dominanti della settimana. Ma non dimentichiamo i dati sul mercato immobiliare. Altrove in Uk usciranno i dati su inflazione e vendite al dettaglio, mentre in Giappone, la Boj deciderà sui tassi di interesse, unitamente alla pubblicazione dell’inflazione. In Germania, indice Ifo e fiducia dei consumatori GFK. Infine un occhio al Canada che rilascerà i numeri di inflazione e Pil. Saverio Berlinzani I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 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