Gli effetti delle tariffe su Small Caps e Russell 2000 ($RUT)L’indice Russell 2000 ( TVC:RUT ) fortemente penalizzato rispetto a S&P500 e Nasdaq. Guardando ai prossimi livelli importanti, il grafico evidenzia un’area cruciale di supporto in zona 1.730-1.650, dove i prezzi potrebbero trovare una base per un rimbalzo. In particolare, il vero supporto, dove potrebbero scattare le ricoperture dei massicci short, si trova a 1.650 punti. Questo livello, visibile come un minimo storico nel grafico, rappresenta una soglia psicologica e tecnica di grande rilevanza, associata a sbilanciamenti di prezzo legati all'accelerazione di prezzo che ha spinto l'indice a generare nuovi massimi.
Sul lato delle resistenze, un primo ostacolo si trova a 1.880 e 19200, area di gap-down lasciato aperto dalla furia ribassista venerdì scorso in apertura. Più in alto troviamo area 2.000, dove passa una trendline ribassista di medio periodo. Un superamento di 2.000 potrebbe segnalare un’inversione, ma il sentiment attuale suggerisce che i venditori rimangano in controllo. In sintesi, il TVC:RUT potrebbe testare il supporto a 1.650, dove le ricoperture potrebbero innescare un rimbalzo, ma una conferma sopra 2.000 sarà necessaria per un cambio di tendenza.
Edoardo Liuni
Idee operative US2000
WisdomTree - Tactical Daily Update - 24.03.2025Borse Usa ed EU incerte: pesano timori di minor crescita ritorno inflazione.
Pechino cerca nuove fonti per il gas e l’indipendenza nei chip.
Si amplia la sovaperformance dell’equity europeo su quello americano.
Guerra Russia Ucraina: proseguono negoziati per un cessate il fuoco.
Le borse europee sono scese venerdì, con un calo generale dovuto alle preoccupazioni relative agli effetti delle politiche commerciali degli usa, in particolare sull'inflazione: Francoforte -0,76%, Londra -0,68%, Parigi -0,63% e Milano -0,6%. Anche lo Stoxx 600, l'indice rappresentativo dell'Eurozona, ha registrato una diminuzione di quasi -1% spinto da vendite nei settori tecnologico e industriale.
Wall Street, venerdì, ha chiuso mista la settimana, col Dow Jones e l'S&P 500 saliti +0,1%, mentre il Nasdaq ha guadagnato +0,5%. Tuttavia, l’indice dei "Magnifici Sette" ha segnato la quinta settimana consecutiva di calo, con una perdita di -0,6%, influenzato dalla guerra commerciale, dai timori di rallentamento della crescita economica e dalle minacce di tariffe punitive sugli scambi internazionali.
Nonostante il rimbalzo di venerdì, la performance settimanale di Wall Street è stata positiva, con Nasdaq in crescita +0,2%, S&P500 +0,5%, Dow Jones +1,2% e Russell2000 +0,6%.
In Europa, Madrid ha segnato la migliore performance settimanale, guadagnando +2,6%, seguita da Milano con +1%. Tra i settori che hanno attratto maggiori investimenti, nello Stoxx600 europe, troviamo gli energetici (+4%), il retail (+2,3%) e le utility (+2,2%).
Sul fronte politico-economico, la Germania ha approvato un pacchetto di investimenti per infrastrutture e difesa, con il Bundesrat che ha dato il via libera a una modifica del freno sul debito pubblico, per consentire la spesa necessaria. Il pacchetto, che era già stato approvato dal Bundestag, causerà una forte crescita del debito pubblico tedesco.
Negli Stati Uniti, le notizie diffuse nel fine settimana, secondo cui il presidente Trump non imporrebbe tariffe su automobili, prodotti farmaceutici, semiconduttori e materie prime hanno contribuito, stamane, 24 marzo, a migliorare il sentiment del mercato, con i futures di Wall Street in rialzo e una riapertura europea positiva (+0,5%).
Le borse asiatiche hanno avuto performance miste. A Hong Kong e Shanghai, gli indici sono rimasti stabili, nonostante la notizia che Ant Group, sostenuto da Jack Ma, ha sviluppato tecnologie di intelligenza artificiale a basso costo utilizzando chip cinesi, che hanno ottenuto risultati simili a quelli dei chip NVIDIA.
Questo segna una crescente indipendenza della Cina nella produzione di chip. In Giappone, Nikkei225 invariato, con dati del PMI manifatturiero scesi per il nono mese consecutivo, mentre l'ASX200 australiano è rimasto piatto nonostante dati PMI positivi.
A Singapore, il Straits Times ha avuto una performance piatta, mentre il KOSPI coreano ha ceduto dello 0,4%, col Sensex indiano salito +1%.
Il prezzo del petrolio consolida i guadagni della settimana precedente, anche grazie a nuove sanzioni statunitensi contro l'Iran e all’OPEC+ che ha ridotto le previsioni di offerta globale. Le spedizioni di petrolio iraniano in Cina sono destinate a diminuire a causa delle nuove sanzioni, ma i trader si aspettano che le importazioni restino stabili grazie a soluzioni alternative.
Le tensioni geopolitiche, in particolare i colloqui di cessate il fuoco per la guerra tra Russia e Ucraina, potrebbero avere un impatto significativo sul mercato del petrolio. Inoltre, la Cina sta valutando la possibilità di partecipare a una forza di pace in Ucraina, come riportato dal quotidiano tedesco Die Welt.
Il prezzo del gas naturale negli Stati Uniti ha visto una significativa discesa, scendendo a 3,94 USD/MMBtu, un calo che si allontana ulteriormente dal picco annuale di 4,90.
Le tensioni commerciali hanno portato la Cina a sospendere le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dagli Usa negli ultimi 40 giorni, in risposta ai dazi imposti da Washington. La Cina, principale acquirente mondiale di GNL, sta cercando accordi a lungo termine con fornitori di gas in Medio Oriente e nell'Asia-Pacifico per ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti.
Il dollaro Usa ha chiuso la settimana in positivo (+0,6%), con la Federal Reserve che ha indicato di non avere intenzione di ridurre rapidamente i tassi d’interesse, in considerazione della situazione macroeconomica e geopolitica.
Sul fronte delle criptovalute, Bitcoin ha registrato un aumento di oltre il 2% grazie a voci su dazi meno punitivi, mentre Coinbase è in trattative per acquisire la piattaforma di derivati crittografici Deribit. Un altro competitor, Kraken, ha acquisito NinjaTrader per 1,5 miliardi di dollari, espandendo così la sua offerta di futures sulle criptovalute negli Usa.
Nel mercato obbligazionario, i Treasury statunitensi hanno visto una ripresa, con il rendimento dei bond decennali sceso al 4,28%, dopo aver toccato 4,80% a metà gennaio. Nell'Eurozona, i bond governativi archiviano una settimana positiva, con il Bund tedesco e il BTP italiano saliti del 1%, il miglior risultato in due mesi. I rendimenti sono scesi rispettivamente al 2,76% e al 3,87%, con spread stabile a 111 bps.
Sul fronte macroeconomico, la Commissione Europea ha segnalato un calo della fiducia dei consumatori nell'Eurozona a febbraio, con una diminuzione di 0,9 punti a -14,5, mentre il sentiment economico è aumentato di 1,1 punti nella UE.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
RUSSEL SHORTTREND: LONG
CICLO: SHORT
OPPORTUNITÀ: TENUTA SPT D SHORT
APERTURA OPERAZIONE: TENUTA SPT D SHORT DOPO RITRACCIAMENTO. APERTURA DOPO ROTTURA SPT 4h SHORT
INCREMENTO POSIZIONE: Incremento su ritracciamenti 4h/D
CHIUSURA OPERAZIONE: Swing su W
GESTIONE POSIZIONE: stop loss a breakeven appena possibile. A seguire in guadagno dopo ogni consolidamento.
Legenda:
SPT= Supertrend
Russell 2000 MonthlyRussell_M,
quotazioni tenute sotto dalla resistenza statica a 2453 ( già testata e negata Nov_21 )
D I S C L A I M E R
Gli investimenti in strumenti finanziari comportano elevati rischi economici, chiunque svolga questa attività si assume la totale responsabilità, le analisi qui publicate hanno esclusivamente uno scopo didattico e non costituiscono in alcun modo un invito all'investimento, pertanto l'autore di questa pagina non sarà perseguibile per eventuali danni diretti o indiretti.
L'attività svolta non costituisce consulenza personalizzata così come indicato dall'art. 1 comma 5 septiel del D.Lgs. 58/98 e così come modificato dal D. Lgs. 167/2007.
L'autore non conosce le caratteristiche e l'esperienza finanziaria di alcun lettore, unitamente al patrimonio, flussi di reddito / risparmio e grado di rischio.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.02.2025Trump impone dazi sull’import di acciaio e alluminio: le borse non si spaventano.
Listini azionari EU e Usa in frazionale rialzo grazie anche alle trimestrali.
Salgono, giustamente, i prezzi dei metalli preziosi e industriali.
Elon Musk vuole acquistare Open-AI: da seguire con molta attenzione.
Ieri, 10 febbraio, le Borse europee hanno chiuso in rialzo, nonostante le novità sui dazi imposti dal presidente americano Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio. In particolare, il FTSEMIB di Piazza Affari ha guadagnato +0,27%, mantenendo i 37.000 punti. Crescite anche per CAC40 (+0,12%) parigino, DAX40 (+0,06%) di Francoforte, IBEX35 (+0,01%) di Madrid, AEX (+0,29%) di Amsterdam e FTSE100 (+0,11%) di Londra.
Trump ha annunciato che tutte le importazioni di acciaio negli Stati Uniti saranno soggette a una tariffa del 25%. La misura ha avuto un impatto soprattutto sulle principali aziende del settore in Europa, tra cui ArcelorMittal e Aperam. Voestalpine a Vienna e Salzgitter a Francoforte hanno chiuso in profondo rosso, mentre Thyssenkrupp ha registrato un lieve calo, recuperando sul finale.
Non c’è stata la prevista telefonata tra Trump e il presidente cinese Xi-Jinping, e la Cina ha reagito lanciando tariffe del 10% su merci americane per un valore di US$ 14 miliardi tra cui gas liquefatto e macchine agricole.
A spingere l’ottimismo sui mercati è stato tuttavia l'incontro “telefonico plurimo” tra Trump e il presidente russo Putin, che fa sperare in una possibile tregua in Ucraina.
L’attenzione degli investitori resta rivolta anche ai dati economici in arrivo, soprattutto a quelli sull’inflazione americana di gennaio e alla testimonianza del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al Senato mercoledì.
Wall Street ha chiuso in rialzo: Dow Jones +0,38%, Nasdaq +0,98% e S&P500 +0,67%. Gli investitori si concentrano principalmente sui dazi e sulle trimestrali. McDonald's ha comunicato risultati contrastanti, con un utile adjusted di US$ 2,83 per azione, in linea con le aspettative, su ricavi di 6,39 miliardi, rispetto ai 6,44 previsti.
Durante la settimana, saranno diffusi i risultati di Coca-Cola, Shopify, Cisco e Applied Materials, mentre blue-chips come Moderna, Vertex, Robinhood e Coinbase forniranno aggiornamenti nei settori sanitario, fintech e cripto.
Il prezzo dell’oro ha raggiunto un nuovo record, col contratto di aprile vicino a 3.000 dollari/oncia, salendo +1,5%.
Il petrolio ha visto una risalita, con il WTI (greggio di riferimento Usa) a 72 dollari/barile (+1,5%). Il prezzo del metano in Europa hanno mostrato un aumento del 3,8%, ma stamattina subisce un calo, scendendo sotto 58 euro/megawattora.
Oggi, 11 febbraio, i mercati azionari europei sono contrastati, con gli investitori in attesa di valutare gli effetti delle nuove misure di Trump.
Nonostante i timori sui dazi, ieri Wall Street ha chiuso in rialzo, mentre stamane i listini asiatici sono stati più influenzati dalle decisioni americane, con la borsa giapponese chiusi per festività. In generale, i mercati asiatici mostrano debolezza: l’indice Hang Seng in ribasso dello 0,97% e il Shanghai Composite è in calo. Anche l’India vede una leggera flessione, il BSE Sensex di Mumbai ha chiuso a -0,4%. Solo il KOSPI coreano è salito, +0,41%.
I titoli acciaieri cinesi sono sotto pressione, con Baoshan Iron and Steel, HBIS, Angang Steel e altre che sono scesi tra -0,3% e -3%. Il prezzo dell’acciaio ha segnato una flessione sullo Shanghai Futures Exchange di oltre -1%.
In controtendenza, Alibaba continua a salire, guadagnando +30% dall'inizio dell’anno, grazie all’aggiornamento della sua offerta di intelligenza artificiale e alla visita del fondatore Jack Ma agli uffici di Xianyu, il più grande mercato online cinese di beni usati.
I timori legati alle questioni geopolitiche, come il conflitto in Ucraina e la situazione nella Striscia di Gaza, restano sullo sfondo, ma torna alla ribalta quello dell'Intelligenza Artificiale dopo l'annuncio di Elon Musk di offrire US$ 97,4 miliardi per acquisire la non-profit OpenAI, dichiarando di fatto guerra al CEO Sam Altman sul futuro dell’azienda creatrice di ChatGPT.
Sul fronte delle materie prime, l’indice Bloomberg Commodity ha superato 105 dollari, il top dal maggio scorso, con il gas USA che ha guadagnato +4% e il caffè che ha raggiunto un nuovo record, con un altro +4,5%.
La Commissione Europea ha dichiarato che reagirà ai dazi su acciaio e alluminio, ma solo dopo aver esaminato le misure precise adottate dagli USA. In questo scenario, è prevedibile che le principali materie prime continueranno a salire.
Il prezzo dell’oro ha raggiunto 2.900 dollari/oncia, in parte spinto dalla paura che i dazi sugli acciai possano essere estesi anche al metallo raro. La forte domanda ha fatto sì che grandi quantità di oro arrivassero negli Stati Uniti da Londra, Svizzera e Asia.
Inoltre, Pechino sta incoraggiando le assicurazioni a investire l'1% dei loro asset in oro, per un ammontare stimato in circa US$ 24,7 miliardi.
Il rialzo di Wall Street e il record dell'oro hanno contribuito a una ripresa nel settore delle criptovalute, con il Bitcoin che è tornato sopra i 98.000 dollari. Gli afflussi settimanali nei prodotti negoziati in borsa incentrati sulle criptovalute hanno raggiunto 1,26 miliardi di dollari, con un totale di 47,9 miliardi di dollari nell'ultimo anno, secondo i dati di Bloomberg.
Russel_2000_MonthlyRussel_2000 Analisi Monthly, le quotazioni non riescono a superare per la seconda volta la resistenza statica fissata a 2453 punti , debolezza sotto questo livello e forza solo sopra con possibile attacco dei livelli superiori.
Quadrato di Gann elaborato con software proprietario.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.01.2025Wall Street moderatamente positiva nella 1’ seduta dall’avvio del Trump2.
Da Trump toni muscolari verso Messico e Canada, più cauti verso la Cina.
L’Unione Europea chiede disciplina fiscale a 7 Paesi membri, tra cui l’Italia.
Da Davos numerose conferme del ristagno economico europeo.
Il giorno dopo il muscolare discorso d’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, le Borse europee hanno chiuso con performance contrastanti. Parigi è stata la migliore, guadagnando lo 0,4%, seguita da Londra (+0,3%) e Francoforte (+0,1%). Madrid ha perso lo 0,1%, e Amsterdam ha ceduto lo 0,3%.
L'incertezza sui primi passi del nuovo presidente americano, tra cui l’intenzione di introdurre dazi fino al 25% su importazioni da Messico e Canada, ha accentuato le preoccupazioni dei mercati sulle tensioni commerciali e le potenziali pressioni inflazionistiche.
In Europa, i dati del mercato del lavoro nel Regno Unito hanno mostrato segnali contrastanti. La crescita salariale e il tasso di disoccupazione sono aumentati, mentre le buste paga sono calate.
L'Ecofin ha adottato raccomandazioni per 7 paesi, tra cui Italia, Belgio, Francia, Malta, Polonia, Slovacchia e Romania, che devono correggere il deficit pubblico eccessivo (superiore al 3% del GDP/PIL).
L’Italia, in particolare, ha l’obiettivo di ridurre il suo deficit entro il 2026, con la condizione che la spesa pubblica netta cresca oltre il +1,3% nel 2025 e +1,6% nel 2026. La Francia dovrà terminare la fase di deficit eccessivo entro il 2029, con una spesa che crescerà moderatamente, non oltre l’1,2% dal 2025 al 2028.
Sul fronte statunitense, Wall Street ha registrato un rialzo nella prima sessione post-insediamento di Trump. Il Dow Jones è salito +1,2%, lo S&P500 +0,9%, e il Nasdaq +0,6%. L'indice Russell2000, che include società medio-piccole, è aumentato +1,85%.
In evidenza l’azione Netflix, +14% nell’after-hour, mercato, grazie all’aumento di 18,9 milioni di abbonati nel 4’ trimestre, attratti da eventi sportivi e dal ritorno di "Squid Game".
Trump ha anche dichiarato di essere favorevole a un’acquisizione di TikTok da parte di Larry Ellison (CEO di Oracle) o Elon Musk, se quest'ultimo fosse interessato a comprare il social network dalla cinese Bytedance.
L'attenzione è ora rivolta alle misure economiche annunciate dal neo-Presidente, che ha sottolineato l'intenzione di promuovere il benessere dei cittadini statunitensi a discapito degli stranieri, sulle prospettive di crescita economica e sulle trimestrali in arrivo, tra le quali quelle di Netflix, Charles Schwab e ProLogis.
Trump ha preso alcune misure nel 1’ primo giorno da presidente, senza però introdurre dazi immediati. Ha tuttavia avanzato l’idea di un’imposta del 25% sulle importazioni da Messico e Canada, senza menzionare la Cina.
In Europa, la Banca Centrale Europea (BCE) sembra essere sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2%: il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha confermato che si prevede che questo target venga raggiunto entro metà anno.
Tuttavia, ha anche avvertito che la lotta contro l'inflazione non è ancora conclusa, e che i prezzi dei servizi restano rigidi. Nagel ha anche accennato a una possibile riduzione dei tassi, chiarendo che le decisioni “non sono mai certe”.
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso sotto al 4,6%, continuando la discesa dal picco di 4,8% raggiunto il 14 gennaio, mentre i mercati valutano le prospettive economiche in seguito agli ordini esecutivi di Trump.
Criptovalute: Bitcoin ha guadagnato +1,9%, sopra 104 mila dollari, dopo aver toccato il record storico oltre 109 mila prima dell’insediamento di Trump. Toniche altre criptovalute come Dogecoin, Binance ed Ethereum, rispettivamente +7,4%, +1,3% e +0,8%.
In Germania, la fiducia degli investitori è calata più delle attese, l'indice Zew è sceso a 10,3 punti, rispetto ai 15,7 di dicembre. Gli analisti si aspettavano una flessione contenuta, a 15,1.
Stamane, 22 gennaio, le Borse europee hanno aperto caute, con i mercati in attesa di comprendere l’impatto delle prime mosse Trumpiane, in particolare quelle riguardanti le politiche commerciali. I dazi del 10% contro la Cina hanno indebolito le borse asiatiche, con Shanghai e Shenzhen che hanno chiuso in calo rispettivamente -0,9% e -1,0%, e Hong Kong a -1,7%. Tokyo è invece aumentata +1,5%, Seul +1,1%.
Il gas naturale sale oltre +1,0%, superando 50 euro/megawattora, mentre il petrolio resta debole, con una flessione di -0,5%, scendendo sotto 76 dollari/barile.
Trump ha revocato la moratoria sulle nuove licenze per l'esportazione di gas naturale liquefatto (GNL) statunitense, propiziando nuove esportazioni verso Europa e Asia. Questo potrebbe alimentare la domanda di GNL americano, mentre l’interruzione del flusso di gas russo verso l’Europa potrebbe aumentare le importazioni di GNL europeo, con previsioni di crescita superiori al 15% nel 2025.
I livelli di stoccaggio di gas nell'UE sono attualmente al 60% della capacità, e l’attenzione si concentra sull'evoluzione della domanda di GNL europeo nel prossimo futuro.
La situazione sui mercati resta incerta, con Trump che ha messo in pausa le azioni contro la Cina, ma con molte incognite ancora da risolvere nelle prossime settimane, soprattutto sul fronte inflazionistico e delle banche centrali.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.11.2024Le Borse chiudono una settimana volatile e incerta.
L’inflazione Usa non scende abbastanza, anche nei prezzi alla produzione.
Le Borse asiatiche calano, temendo i dazi Usa chiesti da Trump.
Petrolio: l’offerta è in surplus, la Cina ne consuma meno del previsto.
Ieri, 14 novembre, spinte anche dalle trimestrali positive di alcune società, ad esempio l’olandese ASML e la tedesca Siemens, le Borse europee hanno chiuso in rialzo, noncuranti del dato americano sui prezzi alla produzione, saliti +2,4% annuo, sopra le attese.
Milano è stata la migliore, +1,93%, tirata dalle azioni bancarie: bene anche Parigi, +1,32%, Francoforte +1,37%, e Londra, +0,51%. Il movimento recente dei listini europei resta comunque di consolidamento, ed il sentiment verso la prossima Amministrazione Trum negli Usa è “misto”.
Di positivo, senza dubbio, c’è l’attitudine pro-business del Presidente eletto, di negativo ci sono le sue politiche commerciali potenzialmente punitive verso il commercio con Cina ed Europa, e quelle di spesa pubblica che potrebbero peggiorare il trend dell’inflazione e dei conti pubblici americani.
A ottobre, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati +0,2% mese su mese (fonte dipartimento del Lavoro), e +2,4% annuale, contro il +2,3% atteso, in trend peggiorativo rispetto al +1,9% di settembre.
Ieri sera nell'intervento alla Dallas Regional Chamber il Chairman della Federal Reserve Jerome Powell ha fornito qualche indicazione sulle future mosse della Banca centrale, dichiarando che non c’è fretta di tagliare i tassi, visto il robusto andamento dell’economia.
Forse anche a causa dei toni “hawkish” di Powell, Wall Street ha chiuso in calo: Dow Jones -0,47%, Nasdaq -0,64% e S&P500 -0,60%.
Jerome Powell ha anche sottolineato che le decisioni sui tassi della Federal Reserve possono essere contestate solo dal Congresso, rispondendo implicitamente a chi teme che Trump possa mettere a rischio l’indipendenza della FED.
Sempre sul versante “macro” americano, le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione sono calate di 4 mila unità a 217.000, contro previsioni per 220 mila, sintetizzando come il mercato del lavoro sia ancora assai florido.
Sul fronte macro europeo, il dato aggiornato sul GDP (Pil) del 3’ trimestre indica una crescita di +0,4% su quello precedente e +di 0,9% sul 3’ trimestre 2023.
Sul mercato obbligazionario prosegue la fase di leggera flessione dei rendimenti dei Govies europei, in parallelo alla “chiusura” dello spread tra Btp e Bund decennali, sceso a 121 punti base dai 124 della chiusura di mercoledì 13. Il rendimento del Btp decennale benchmark è sceso a 3,55%, dal 3,63% della vigilia.
Poche novità sul mercato valutario: cross Euro/Dollaro piatto attorno 1,057, mentre prosegue la fragilità dello Yen giapponese: cross Eur/Yen a 164,8 da 164, e Dollar/Yen a 156,0 da 155,2.
Fa una pausa dalla lunga corsa rialzista anche bitcoin, ritornato sotto la soglia dei 90 mila Dollari, attorno a 88 mila. Mercoledì registravamo un prepotente strappo in area 94 mila favorito dall’aspettativa di una regolamentazione Usa più amichevole dopo ri-elezione di Trump.
Oggi, 15 novembre, le Borse asiatiche archiviano una settimana debole con chiusure contrastate: Tokyo +0,74%, nonostante l'economia giapponese confermi un 3’ trimestre in rallentamento: solo +0,2% trimestrale, combinato alla revisione da +0,8% a +0,5% per il 2’ trimestre. L'economia cresce solo +0,9% annuale.
Le stime di consenso erano già calibrate su questo rallentamento, e i deboli dati potrebbero suggerire al Primo Ministro Ishiba un pacchetto di stimoli già nella prossima settimana.
Borse cinesi incerte: Shanghai -0,7% ( -2,0% nella settimana) e CSI300 -0,8%. Hong Kong in lieve rialzo, +0,1% (ma -5,9% nella settimana).
Dal fronte macro cinese giungono segnali contrastati: a ottobre la produzione industriale è aumentata meno delle stime: deludono anche gli investimenti in beni fissi e la discesa dei prezzi medi delle case. Tuttavia le vendite al dettaglio sono cresciute oltre le attese: +4,8% annuale, favorite dallo shopping nella Golden Week.
In generale manca un vero “trigger” per ridare slancio ai mercati asiatici, mente sono aumentati, in numero ed in “peso”, i fattori di preoccupazione, a cominciare dalle dichiarazioni “da falco” di Powell sui tassi e all’incertezza delle future decisioni sui dazi attese nei primi “100 giorni” dell’Amministrazione Trump.
Il prezzo del petrolio (WTI attorno 68 Dollari/barile), costantemente sotto pressione nelle ultime 3 settimane, sintetizza efficacemente la paura di un eccesso di offerta, specie alla luce della confermata debolezza della domanda cinese e delle stime dell'IEA che indicano la possibilità di un surplus di produzione.
Le Borse europee chiudono la mattinata in frazionale calo, in media -0,4% (ore 13.30 CET), nel giorno in cui avremo le stime aggiornate della Commissione Europea sulla crescita ed i dati ufficiali sull’inflazione ad ottobre in diversi Paesi europei.
Le materie prime si apprestano a chiudere una settimana decisamente negativa, a largo spettro: oltre alla debolezza di oro e petrolio, soffrono anche i metalli industriali, senza apparenti ragioni fondamentali.
Gli investimenti globali in impianti di generazione elettrica da fonti rinnovabili e quelli per la rapida diffusione di veicoli elettrici stanno alimentando una forte domanda di metalli industriali come rame, zinco, alluminio ed argento, difficile da fronteggiare con l’attuale capacità estrattiva e da riciclo del rottame. Watch-out!
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.10.2024Sulle Borse Usa prevale I’ottimismo alla vigilia delle Presidenziali.
Le trimestrali delle magnifiche 7 bigtech Usa nel mirino degli analisti.
Segnali di moderazione tra Israele ed Iran, scende il prezzo del greggio.
Giappone a rischio instabilità? Governo senza maggioranza in Parlamento.
Ieri le Borse europee hanno chiuso in moderato rialzo nell’attesa delle trimestrali delle Big tech in uscita questa settimana: gli investitori sembrano credere anche nella parziale de-escalation dei conflitti in Medio Oriente, dopo l’attacco «chirurgico» di Israele all’Iran, limitato alle sole strutture militari.
Sul piano globale, l’evento geopolitico più atteso è certmente quello delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, in calendario il 5 novembre, ma giovedì 31 avremo anche i dati sull’inflazione in Europa e Stati Uniti e gli indici PMI (Purchasing managers Index) Usa e infine venerdì i dati di ottobre sul mercato del lavoro Usa.
Questi dati macro potrebbero influenzare sia gli elettori ancora indecisi, sia la Banca centrale Americana (FED-Federal Reserve) nelle sue prossime scelte sui tassi.
Tornando a ieri, Milano ha guadagnato +0,69% ri-superando quota 35.000, le altre maggiori Borse hanno giadagnato frazionalmente, ma si nota che Parigi, +0,79%, è stata la migliore nonostante l’agenzia Moody’s abbia abbassato l'outlook della Francia a negativo.
Bene anche Wall Street: Dow Jones +0,65%, Nasdaq +0,25%, S&P500 +0,27%, ad esprimere una certa serenità sulla prospettiva economica e politica, testimoniata anche dal calo del prezzo del petrolio, col WTI (greggio di riferimento Usa) oltre -5% e sotto i 68 Dllari/barile, e dell’oro, che resta comunque vicino ai massimi storici.
Come accennato, negli Stati Uniti è iniziata la settimana più densa di rilascio delle trimestrali e questo proprio alla vigilia delle elezioni presidenziali: c’è molta attesa per i numeri di 5 delle “magnifiche 7” società tecnologiche: Alphabet oggi, Microsoft, Meta Platforms mercoledi, Amazon e Apple giovedì.
Ieri intanto si è riacceso l’interesse per Spotify Technology +2,2%, grazie all’inclusione dell’azione tra le preferite da Wells Fargo, e per Mcdonald's, che ha annunciato il ritorno nel menù del celebre hamburger Quarter Pounder, dopo che la diffusione del batterio E-coli aveva suggerito di sospenderne le vendite.
Sul fronte obbligazionario notiamo la stabilità dello spread di rendimento tra BTp decennale italiano e omologo Bund tedesco, attorno a 120 bps, accompagnata dal leggero rialzo dei rendimenti, con quello del BTp decennale benchmark a 3,5%.
Stamane le Borse europee aggiornano i rialzi di ieri, con un +0,4% medio alle 13.00 CET, nell’attesa dei numeri trimestrali di Alphabet, holding di Google, la prima a pubblicare tra le big-tech Usa.
Sui mercati asiatici stamattina hanno prevalso le chiusure negative, sebbene Tokyo abbia chiuso in rialzo, +0,77%, trascinata dai titoli finanziari.
Gli investitori sul mercato del “sol levante” si interrogano sulla prospettiva della politica interna, dopo che, nelle elezioni di Domenica 27 la coalizione al Governo ha perso la maggioranza parlamentare: un altro punto interrogativo riguarda la politica monetaria in vista della riunione, giovedì 31, della Bank of Japan.
Nel frattempo il Governo giapponese comunica che la disoccupazione a settembre è migliorata di -0,1% a 2,4%, segnando il 2’ mese consecutivo di calo.
Restando in Asia, Hong Kong è salita +0,32%, Shanghai ha perso -1,05% e Shenzhen -1,5%: l'Asx200 australiano è salito +0,34%.
Il colosso bancario asiatico Hsbc insieme a conti trimestrali sopra le attese e sostenuti soprattutto dalla prosperità della divisione Asset management, ha annunciato il riacquisto di azioni proprie per 3 miliardi di Dollari.
In Cina, tra giovedì e venerdì, si attende la pubblicazione degli indici PMI di ottobre, che potrebbero formire le prime indicazioni sull'efficacia delle misure di stimolo varate da Governo e Banca centrale (PboC) nelle ultime settimane.
Negli Usa sarà anche una settimana caldissima per dati macro e societari, cruciali per gli eventi “clou” della prossima, vale a dire elezioni Presidenziali il 5 e la riunione della Banca centrale il 7 novembre: da quest’ultima si attende un taglio dei tassi di -25 bps.
Sul fronte macroeconomico oggi, 29 ottobre, si inizia con i JOLTS (Job Openings, alias posizioni di lavoro vacanti) e con la fiducia dei consumatori calcolata dal Conference Board. In settimana saranno poi diffusi i dati sulla crescita del GDP nel 3’ trimestre, atteso a +3%, e sull'inflazione PCE (Personal Consumer Expenditure).
Presidenziali Usa: la possibilità che Donald Trump sia rieletto Presidente, data al 50% circa, cioè in parita con la sfidante e vice presidente attuale Kamala Harris, sembra corroborare la fiducia verso Bitcoin, salito ai massimi da giugno sopra US$ 71 mila.
Sul mercato valutario, il cross Euro/Dollaro è stabile attorno 1,081. Sempre debole la valuta giapponese, attorno 165,7 nel cross Eur/Yen e 153,2 in quello US$/Yen.
I future su Wall Street anticipano riaperture in calo medio di -0,3%, con un maggior cedevolezza, -0,9%, per l’indice generalista Russel 2000. (ore 13.30 CET)
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WidomTree - Tactical Daily Update - 23.09.2024Borse Usa ed EU tornano caute, i tassi scenderanno, ma l’economia è fiacca.
Macro europea ancora debole a Settembre: PMI in forte discesa.
La BCE è pronta a nuovi tagli, ma senza fretta, e con flessibilità (Lagarde).
Borse asiatiche ancora in ripresa; taglio tassi più vicino in Cina.
Il taglio di -0,5% dei tassi ufficali da parte della Federal Reserve, che aveva spinto le Borse giovedì 19, ha esaurito la spinta propulsiva e venerdì 20 i maggiori indici azionari europei e americani hanno chiuso deboli.
L’economia americana conferma di essere diretta verso il “soft/landing”, cioè il rallentamento senza recessione: sembrano dimostrarlo sia il calo delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, in calo e al minimo da 4 mesi, sia l’aumento dei nuovi cantieri di edilizia abitativa.
Sul fronte Bce (Banca centrale Europe-ECB), il Presidente Lagarde, intervenendo alla Michel Camdessus Central Banking Lecture organizzata a Washington dal Fmi (Fondo monetario internazionale), ricorda che “il nostro approccio deve essere "stabili senza rigidita'...cioè pronti al cambiamento e preparati a usare la flessibilità.. quando necessario”.
La Signora lagarde ha sottolineato come l'inflazione sia prevista scendere al 2% entro fine 2025, tuttavia «l'incertezza rimane profonda...e l'economia sta attraversando un cambiamento trasformativo».
Tornando alle Borse di venerdì scorso, la negatività è stata innescata dal comparto automobilistico, dopo la revisione al ribasso della stime di Mercedes Benz, e dal settore moda, bersagliato da report cauti sulle sue prospettive.
Milano ha perso -0,8%, Parigi -1,5%, Francoforte -1,4%, Londra e Amsterdam -1,2%, Madrid, -0,2%. Il bilancio della settimana è invece positivo: Madrid +1,8%, Milano +0,6%, Parigi +0,5% e Francoforte +0,2%. Negativa solo Londra, -0,5%.
Wall Street, venerdì 20, ha chiuso in calo: Dow Jones -0,09%, Nasdaq -0,36% e S&P 500 -0,47%.
Le Borse trovano sostegno nella prospettiva di allentamento dei tassi, confermata sia dall’ECB 2 settimane fa, col 2’ taglio da -0,25%, che dalla mossa della FED, che ha varato il “maxi taglio” da -50 bps e diffuso il noto grafico «dot plot», alimentato dalle previsioni dei membri del FOMC, che vedono tagli per 1 altro punto percentuale entro fine 2025 e di mezzo punto nel 2026.
Sono purtroppo puntualmente deboli i dati macro europei: in Gran Bretagna le vendite al dettaglio ad agosto sono aumentate di un misero +2,5% su base annua, ed in Germania i prezzi alla produzione, sempre ad agosto, sono scesi -0,8% annuo.
Tuttavia le news peggiori sono quelle di stamattina, e riguardano gli indici PMI (Purchasing managers Index) che confermano la debolezza, o meglio stagnazione, dell’economia dell’Euro-zona.
In Germania, ad esempio, il Pmi composito “stalla” a 50, sulla linea che demarca espansione da contrazione, frutto di un sub-indice dei servizi che a settembre è sceso a 50,6 punti da 51,2 e di uno della manifattura crollato a 40,3 punti da 42,4.
La Francia, che si distingueva in meglio ad agosto, col Pmi composito migliorato di 4 punti a 53,1, cioè al massimo da 27 mesi, ha segnato un crolla a 47,4 a settembre, al minimo da gennaio, coi servizi scivolati a 48,3 da 55,0, e quello manifatturiero a 44,0 da 43,9 di agosto, sotto le stime di 44,3.
Nel complesso dell’Eurozona l'indice Pmi composito è sceso a 48,9 dal 51 di agosto, cioè in area di contrazione e ai minimi da 8 mesi. L'indice Pmi dei servizi è sceso da 52,9 a 50,5, al minimi da 7 mesi, e quello della manifattura a 44,5 da 45,8, ai minimi da 9 mesi: numeri depressi, che si commentano da soli...
Oggi, 23 settembre, a dare un pò di ottimismo alle Borse asiatiche ci pensato la decisione della PboC (People’s Bank of China) di abbassare il tasso di regolamento dei prestiti a 14 giorni, sintomo che le autorità monetarie, dopo alcuni dati deboli di agosto, vogliano dare supporto a banche commerciali e, indirettamente, alle aziende, per centrare il target di crescita del +5% nel 2024.
I mercati “fiutano” novità di maggiori a breve, specie dopo che il Governatore della Pboc incontrerà martedì 24 i responsabili della National Financial Regulatory Agency e della Securities Regulatory Commission proprio sul tema del sostegno finanziario allo sviluppo economico del Paese.
Tokio oggi era chiusa per la festività dell’equinozio, ma in Asia notiamo i timidi rialzi di Seoul e Shanghai +0,4%, China A50 +0,6%, Mumbai +0,6%, e quelli più sostenuti di Singapore, +0,9% e Manila +2,3%.
Sulle Borse europee prevale la prudenza e la mattinata termina invariata (ore 13.00 CET), con Francoforte che difenende il segno positivo anche grazie all'esito delle elezioni in Brandeburgo che rafforzano il governo guidato da Olaf Scholz. I future sui maggiori indici di Wall Street preparano a riaperture positive, in media +0,4%.
Sul fronte dei bond governativi prebale la calma: lo spread Btp-Bund decennali è stabile a 134 punti. Rendimento del BTP benchmark è 3,54% e quello dell’omologo bund tedesco 2,20%.
Nuovi piccoli progressi del prezzo del petrolio, reduce dai minimi dell’anno nella 2’ settimana di settembre: quello del Wti sale +0,7% a 71,5 Dollari/barile.
Infine l’oro segna massimi a 2.653 Dollari/oncia (ore 13.30 CET).
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.08.2024Numeri Nvidia spettacolari, con qualche minimo segnale di rallentamento.
Borse caute, ma il clima è costruttivo, grazie anche ai tassi in calo.
Attenzione a inflazione Agosto Usa e UE, importante per scelte Banche centrali.
Debolezza di US$ e petrolio favoriscono discesa prezzi alla produzione.
La seduta di ieri, 28 agosto, è stata vissuta nell’attesa dei risultati trimestrali (maggio-luglio) di Nvidia, gigante dei semiconduttori ormai ritenuto il miglior indicatore della dirompente crescita del comparto dell'intelligenza artificiale.
I numeri usciti a mercati europei ed Usa chiusi, pur essendo molto forti, hanno innescato qualche presa di profitto nell’after hour, proprio perchè le aspettative erano stallari, al pari della valutazione borsistica.
Alla chiusura europea, osservavamo solo variazioni positive, col +0,49% di Milano, +0,36% di Parigi, +0,28% di Francoforte, +0,58% di Amsterdam, +0,33% di Madrid e +0,21% di Londra. Wall Street ha invece chiuso negativa: Dow Jones -0,39%, S&P500 -0,60%, e Nasdaq -1,12%.
Superato il giro di boa dei dati trimestrali di Nvidia, analisti ed investitori tornano a focalizzarsi su quelli di crescita e inflazione, in Europa e negli Stati Uniti, che usciranno tra oggi e domani. I trend macro che emergeranno aiuteranno, si spera, a capire le mosse di Federal Reserve ed ECB negli imminenti meeting settembrini.
Tornando a Nvidia, nel 2’ trimestre ha registrato ricavi per 30 miliardi di Dollari, +122% anno su anno, ed un utile per azione “adjusted” di US$ 68 centesimi, +152%.
Pur essendo numeri superiori alla attese di consenso, secondo alcuni gli analisti, segnano un rallentamento rispetto al proibitivo ritmo di sviluppo dei precedenti 12 mesi, come rivelerebbero anche le stime sul 3’ trimestre, che vedono US$ 32,5 mld di ricavi.
Negli scambi after-hours di ieri le azioni Nvidia hanno perso fino a -8%, durante e dopo la “call” dell'Amministratore Delegato Jensen Huang.
In positivo rileviamo che molti dei grandi operatori del “mondo cloud”, che valgono oltre 40% del fatturato “data center” di Nvidia, vedono aumenti degli investimenti nella parte finale del 2024 e nel 2025. Molto gradito anche il nuovo programma di buyback (riacquisto di azioni proprie) da 50 miliardi di Dollari.
In negativo, molto relativamente, leggiamo che le consegne delle Gpu Blackwell, le più performanti per le applicazioni dell’Artificial Intelligence, potrebbero subire ritardi fino a 3 mesi per miglioramenti introdotti in fase di progettazione, e causare margini leggermente più bassi nei prossimi 2 trimestri dovuti al mix di vendite.
Nel settore delle materie prime ieri, 28 agosto, si è visto il prezzo dell’oro in calo, -0,7% a 2.510 Dollari/oncia, che peraltro resta poco sotto i recenti massimi storici. In calo anche il prezzo del petrolio, dopo i dati in ribasso delle scorte Usa: Wti 74,7 Dollari/barile, -1,1%.
Stamane, 29 agosto, sui listini asiatici ha prevalso la cautela: gli oferatori risentono ancora del “warning” sulla debolezza dei consumi cinesi e globali lanciato dalla holding di Temu, PDD, le cui azioni hanno perso -28% in 2 sedute.
Tokyo, risentendo dei ribassi di ieri sera a Wall Street, ha chiuso in leggera flessione, -0,05%. Hong Kong è salita +0,53%, grazie alla buona intonazione delle azioni tecnologici legati ai consumi, in particolare di Meituan, +13%, che ha segnato il più ampio balzo in una sola seduta dal 2022, dopo che ha varato un piano di buyback. Positiva anche Shenzhen, +1,1%, mentre Shanghai ha perso -0,5%.
Dopo un avvio incerto le Borse europee hanno recuperato, per chiudere la mattinata con rialzi medi di +0,4%, attendendo il dato sul GDP (PIL) americano in uscita nel pomeriggio, e quelli ancora più importanti, venerdì, sui prezzi al consumo nell’Euro-zona e negli Stati Uniti (venerdì).
Come anteprima dell’inflazione europea, registriamo che quella Spagnola ad agosto è scesa a +2,4%, da +2,9% di luglio, battendo largamente le attese.
Sul fronte delle materie prime, stamane, 29 agosto, il prezzo dell'oro torna a crescere, fino a 2.522 Dollari/oncia, +0,7%, vicinissimo al record di 2.532 toccato la scorsa settimana scorsa.
Poco variati i prezzi del gas naturale europeo, -0,7% a 38,6 Eur/ MWh, e del petrolio, col WTI (West Texas Intermediate) in lieve recupero a 74,7 Dollari/barile, +0,3%.
Il rendimento del BTP decennale italiano benchmark è stabile a 3,65%, e il suo spread di rendiemento con l’omologo Bund tedesco staziona attorno a 140 bps, in linea con la chiusura di ieri (ore 13.00 CET).
I future sui maggiori indici di Wall Street anticipano riaperture in frazionale recupero, in media +0,3% (ore 13.00 CET).
Calma piatta, quasi inusuale, sul mercato delle cryptovalute: Ethereum +0,8% a 2.542 Dollari, Bitcoin -0,2% a 56.664 Dollari, Solana -1,0% a 145,3 Dollari.
Rapporto Rut/Spy guida il mercato.Ancora una giornata positiva (nonostante il rimbalzo? degli indici principali) per il TVC:RUT che anche oggi ha sovraperformato lo $SP:SPX.
La rotazione settoriale in atto è chiara: Con il taglio dei tassi della Fed prezzato a + del 90% a Settembre, c'e spazio di manovra sulle small cap ovvero quelle aziende a piccola capitalizzazione che di più hanno sofferto nel 2022/23 e nella prima parte del 2024 guidata dalle Big 7 sulla scia della narrazione AI e che offrono un rapporto R/R favorevole.
L'intenzione sembra quella di voler attaccare i massimi di Dicembre 2023 (mancherebbe un 5% circa) e a quanto si può vedere i presupposti ci sono tutti.
IL VERO GRAFICO A CUI DOVRESTE PRESTARE ATTENZIONEIl rapporto tra l'indice delle Small Cap AMEX:IWM e l'SP500 AMEX:SPY è forse il più importante tra gli indicatori che guardo per quanto riguarda la propensione al rischio degli investitori. Ogni qual volta abbiamo una fase di sovraperformance si è innescato un rally "stealth" ovvero formato da titoli sconosciuti e a piccola capitalizzazione che nel breve periodo raggiungono prestazioni incredibili. Il famoso rally post-pandemico del MArzo 2020, coincide proprio con questo periodo, il recupero pazzesco degli indici dopo uno dei peggiori bear market della storia iniziato a fine Ottobre 2023 ne è un altro esempio.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.06.2024Nuovo rally “tech” e nuovi record per Nasdaq ed S&P500: da confermare.
La Federal Reserve farà 1 solo taglio 2024, la speranza slitta al 2025.
Settimana delle 3 streghe (venerdì) con Wall Street mai così “carico”.
Segnali di ripresa in Cina, ma non dai prezzi delle case, che calano.
Ieri il Presidente della Bce (ECB-Banca centrale Europea) Christine Lagarde ha spiegato che la Banca centrale è attenta al corretto funzionamento dei mercati finanziari, poichè la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria sono strettamente collegate, riaprendo alla possibilità di acquisti di obbligazioni governative in caso di turbolenze sui mercati.
Anche questo ha contribuito a chiusure positive per le Borse europee che, la scorsa settimana, avevano perso slancio dopo i risultati delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, e ancor più per l’inattesa mossa del Presidente francese Macron di indire elezioni politiche anticipate dopo il trionfo delle “destra antieuropea” del Front National di Marine Le Pen.
Milano è salita +0,74%, sebbene sotto ai massimi di seduta, trainata dalle azioni bancarie che avevano perso di più la settimana scorsa. In ripresa anche Parigi, +0,91%, Francoforte +0,30%, incerta Londra, -0,07%, in attesa che giovedì 20 si riunisca la Bank of England: la speranza e’ che lasci intendere l’intenzione di tagliare i tassi a luglio.
Sulle Borse europee sembra comunque prevalere un sentimento prudenza, dopo le turbolenze della settimana scorsa, con Londra che “gioca” la leadership continentale di capitalizzazione a danno di Parigi.
Wall Street ha chiuso positiva ieri: Dow Jones +0,49%, Nasdaq +0,95% e S&P 500 +0,77% ed al 30’ massimo storico da inizio anno. Negli Usa, dopo i dati “flat” di maggio sull’inflazione, si è riaccesa la speranza d’un taglio dei tassi d’interesse a settembre: secondo il FedWatch Tool la probabilità è salita dal 45,1% di una settimana fa al 59,5%.
Tuttavia il taglio potrebbe essere l’unico nel 2024: così prevede la ’dot plot’ basata sulle previsioni dei 18 banchieri membri del FOMC, organo di politica monetaria della FED (Federal Reserve, Banca centrale Usa).
Quella appena iniziata è una settimana a potenziale alta volatilità per le Borse Usa: mercoledì 20 lavoreranno ad orario ridotto per il Juneteenth (giorno che commemora la liberazione degli schiavi afroamericani), e venerdì 22 affronteranno le “3 streghe”, cioè la scadenza contemporanea delle opzioni sulle azioni, dei future e delle opzioni sugli indici.
Inoltre oggi negli Usa avremo i dati sulle vendite al dettaglio e verso fine settimana quelli sulla produzione industriale di maggio, utili alla FED per calibrare le future mosse di “easing monetario”.
Sebbene il Chairman della FED Powell la scorsa settimana non abbia espressamente esclusa la possibilità di tagli al costo del denaro, a frenare gli entusiasmi ci ha pensato Neel Kashkari domenica 16: il Presidente della Regional Fed di Minneapolis ha detto che è «ragionevole» pensare che la la Banca centrale «non taglierà i tassi prima di dicembre».
Gli fa eco Patrick Harker della Philadelphia Fed, che ha detto che un solo taglio, sulla base dei dati attuali, è la previsione appropriata per l’anno in corso e che sarebbe meglio vedere diversi mesi di miglioramento dell’inflazione prima di operare scelte.
Le elezioni Europee, con l’affermazione della destra radicale e l’anticipato ricorso alle urne in Francia, ha riacceso la paura per la traiettoria “pericolosa” dei debiti pubblici europei, quello francese in 1’ luogo ma anche quello Italiano, il più osservato e temuto in Europa.
Ieri, 17 giugno, pur in un contesto di lievi rialzo dei rendimenti dei Govies europei, abbiamo apprezzato la chiusura in leggero ribasso dello spread tra BTp decennali italiani e omologhi Bund tedeschi: 153 bps, dai 156 della chiusura di venerdì scorso, col rendimento del BTp decennale benchmark a 3,94%, dal 3,91%.
Sul tema si è espresso il Ministro italiano dell’Economia Giorgetti: “Spero che a breve la situazione si stabilizzi, ..dopo le reazioni un pò nevrotiche, quasi “pavloviane” ai risultati elettorali europei”: peraltro il Governo Italiano attende l’ufficializzazione della procedura di deficit eccessivo da parte di Bruxelles, che potrebbero implicare manovre correttive tra 0,5 e 0,7% del GDP dei prossimi anni.
Stamane, in Asia, chiusure in rialzo per le Borse cinesi, trascinate dai titoli “tecnologici”: Shanghai +0,5%, Shenzhen +0,7%: dal colosso asiatico giungono ancora dati deboli dal comparto immobiliare/costruzioni: i prezzi delle nuove case in Cina sono scesi -3,9% annuo da -3,1% di aprile, ovvero al ritmo più rapido da 9 anni.
Seul ha chiuso in rialzo, +0,7%, Hong Kong incerta, -0,2%, e Mumbai, +0,4%, dopo che l’agenzia di rating Fitch ha alzato le stime di crescita 2024 per l'India a +7,2%, da +7,0%: uno sviluppo “esuberante” che tuttavia non scoraggerebbe la Reserve Bank of India (Rbi) dal tagliare i tassi di -0,25% nel meeting di luglio.
L'azionario Asia sembra muoversi in “simpatia” con quello americano, dopo che ieri sera Wall Street ha raggiunto un altro record grazie ai big tech. I futures su Wall Street anticipano riaperture in linea con le chiusure record di ieri sera. (ore 13.30 CET)
Partenza positiva per le Borse europee che dopo lo scivolone della scorsa settimana, replicano il trend positivo di ieri e guadagnano in media +0,6% (ore 13.30 CET), in attesa dei dati finali sull’inflazione EU che dovrebbero confermare +2,6% della 1’ lettura, in risalita dal +2,4% di aprile.
Si attenua la tensione sul mercato obbligazionario: lo spread tra Btp/Bund scende sotto150 bps, col rendimento del decennale benchmark a 3,91%.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Russell 2000 E-Mini Future: possibile testa e spalle ribassistaRussell 2000 E-Mini Future
La figura iniziata lo scorso 13 dicembre potrebbe rappresentare un'area di distribuzione, nella forma di un testa e spalle (seppur abbastanza irregolare) ribassista. La fase ascendente della spalla destra è stata caratterizzata da volumi decrescenti (e questo parrebbe rafforzare l'idea di una salita tecnicamente debole) e la punta della spalla (sempre che il trend non riprenda al rialzo) si colloca poco al di sopra di quella della spalla sinistra.
Detto ciò, dopo le reazioni bullish ai dati macro della settimana appena conclusa, la prossima non presenta grandi rilasci di dati in calendario. Il grande evento sarà la pubblicazione della trimestrale di NVDA, ma non è detto che l'esito della stessa possa avere impatti sul Russell. Quindi, a sfavore dell'idea che sto pubblicando, ci sarebbe la carenza di eventi che possano fungere da innesco ad un'eventuale discesa.
WisdomTree Tactical Daily Update - 14.05.2024Grande attesa per i dati sull’inflazione Usa di Aprile.
Oggi sono previsti quelli sui prezzi alla produzione, domani su quelli al dettaglio.
USA-Cina ai ferri corti! Pechino reagira’ ai nuovi dazi Usa sulle auto elettriche.
Nel Regno Unito sale la disoccupazione: taglio dei tassi piu’ vicino?
C’e’ attesa sui mercati per i dati Usa di aprile sui prezzi alla produzione (PPI) e al consumo (CPI), che saranno diffusi rispettivamente oggi, 14 maggio, e domani. Il trend che emergerà, sperabilmente discendende, ispirerà e suggerirà alla Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) le scelte riguardanti la futura politica monetaria: il consensus si attende un 1’ taglio a settembre, e forse un 2’ entro fine anno.
In questo clima, Milano ha chiuso in rialzo la 1’ seduta settimanale, +0,46%, e aggiornato il massimo da inizio 2008, seguita da Madrid, +0,40%, mentre Francoforte e’ calata -0,11%, Parigi -0,12%, Londra -0,25%.
Wall Street ha chiuso incerta: Dow Jones -0,21%, Nasdaq -0,29%, S&P500 -0,02%. Notare che il Dow e’ reduce da 8 sedute consecutive di rialzo, e che lo S&P500 e’ salito per la 3’ settimana di fila. Insomma, la “campagna” delle trimestrali e’ stata “metabolizzata bene”: d’altronde l’80% delle società dello S&P500 ha battuto le attese degli analisti.
Nelle passate settimane le Borse hanno di nuovo “fiutato” la prospettiva di svolta della politica monetaria delle maggiori Banche centrali: l’ottimismo sui tagli della Federal Reserve dipende dai recenti dati macro in indebolimento, vendite al dettaglio e richieste di sussidi di disoccupazione in primis, quello su Banca centrale Europea e Banca d'Inghilterra da esplicite ammissioni in favore dei loro membri.
Il clima di attesa si nota anche sul mercato obbligazionario, specie in Europa, dove da un paio di settimane e’ stabile, attorno a 132-135 bps, lo “spread” piu’ famoso, cioe’ il differenziale di rendimento tra BTp decennale italiano e omologo Bund tedesco, cosi’ come il rendimento del BTP benchmark attorno 3,85%.
Oscillazioni poco marcate, con prevalenza di giornate di calo, anche per il prezzo del petrolio nelle ultime 2 settimane: ieri quello del Wti (West Texas Intermediate) ha oscillato attorno 78,6 Dollari/barile. Cronicamente depresso quello del gas naturale europeo, in calo di circa -2,0% a 29 Eur/mgwh: la relativa debolezza delle commodities energetiche aiutera’, si spera, a contenere l’inflazione.
Tornando sul tema dell’inflazione in Usa, i prezzi al consumo sono attesi in calo sia nel dato “generale”, dal 3,5% al 3,4% annuale, che in quello “core”, dal 3,8% al 3,6%.
Tali livelli, compatibili con una variazione mensile di +0,3%, se confermati, sarebbero comunque ancora troppo elevati per indurre la Federal Reserve ad un taglio a giugno. Le aspettative implicite sulle mosse della FED prevedono ora un taglio cumulato di -40 bps entro fine anno, e -50 bps entro fine gennaio 2025.
In Europa, invece, l’inflazione ad aprile e’ scesa a 2,4%, avvalorando uno scenario benigno e compatibilile con un taglio di -25 bps a giugno.
Sul fronte macro europeo registriamo, nel Regno Unito, la sorpresa del calo del numero di occupati e dell’aumento del tasso di disoccupazione: nei primi 3 mesi 2024 i disoccupati sono cresciuti di 166 mila, ed il tasso di disoccupazione dal 3,8% al 4,3%. Sebbene i salari reali in UK stiano crescendo al ritmo più veloce da 2 anni, gli analisti credono alla possibilita’ di un 1’ taglio dei tassi ufficiali ad agosto.
In Italia si è appena conclusa, con discreto successo, la 4’ emissione di BTP Valore, ma il Tesoro dello Stato pensa ad una nuova emissione di BTP, questa volta non dedicata al pubblico retail, ma “green”, cioe’ destinata a finanziare progetti eco-sostenibili: avrà una scadenza lunga, ottobre 2037.
Capita raramente di vedere i rendimenti dei bond governativi giapponesi in rialzo: ieri quello del JGB 20 anni ha toccato il massimo dal 2013 a 1,77%, quello a 10 anni è salito di 2,5 bps e sfiora l’1,0%, per la paura che la Banca centrale Giapponese (BoJ) possa ridurre il ritmo degli acquisti del suo programma “cronico” di “Quantitative easing”.
Stamattina, 14 maggio, le Borse Europee riescono a spuntare nuovi lievi rialzi, in media +0,3% alle 13.30 CET, alla vigilia degli importanti dati sull’inflazione Usa, tra i quali quello di oggi sui prezzi alla produzione ad aprile: oggi pomeriggio, inoltre e’ da seguire l’intervento del Chairman della FED Jerome Powell.
Sul fronte asiatico registriamo il nuovo rialzo del Nikkei di Tokio, +0,46%, dopo che l’indice dei prezzi alla produzione giapponese è salito moderatamente e come previsto, +0,9% annuale e +0,3% mensile, ad aprile.
La Cina reagira’ alle misure penalizzanti del proprio export in Usa di auto elettriche, "adottando tutte le misure necessarie": non ha usato mezzi termini il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, criticando lo zelo punitivo dei funzionari Usa verso le industrie cinesi, "impegnati nel protezionismo e che calpestano i principi dell'economia di mercato e le regole economiche e commerciali internazionali".
Sul mercato valutario poche novita’: l’Euro vale 1,079 Dollari, in linea col fixing di ieri, mentre si rafforza leggermente sullo Yen giapponese a 168,8 da 168,5.
Le quotazioni delle maggiori cryptovalute sono volatili: dopo un avvio promettente, perdono in media -1,6%, con Bitcoin a 62.000 Dollari, -1,2%, ed Ethereum a 2.910 Dollari, -1,8%.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.04.2024Wall Street ritrova slancio sulle trimestrali, in media sopra alle attese.
Il rischio di scontro Israele-Iran si reduce: toni piu’ moderati da entrambi.
In Usa cresce la preoccupazione per il debito statale e la spesa per interessi.
Italia sotto esame UE dopo il record del rapport Deficit/PIL al 7,3% nel 2023.
Le Borse europee hanno chiuso positive la 1’ seduta della settimana, ieri, 22 aprile, grazie anche al ridimensionamento della paura di un’escalation bellica in Medio Oriente. Sia Israele che Iran hanno infatti usato toni piuù misurati.
Milano, -0,6%, ha scontato il peso, -1,53%, dello stacco dei dividendi di 8 blue chips, ed e’ dunque salita +0,9% su basi “rettificate”, giovandosi anche della conferma a BBB del rating sovrano italiano da parte dell’agenzia S&P. In rialzo tutti i principali listini azionari europei: Londra +0,46%, Madrid +1,13%, Francoforte +0,74%, Parigi +0,26%.
Da segnalare che Londra ha segnato un nuovo massimo storico, aggiornando il precedente record di febbraio 2023. Questo exploit e’ stato aiutato dalla debolezza della Sterlina, che ha perso -1,1% da venerdi 19, dopo che Dave Ramsdem, membro del Board della Bank of England e solitamente “falco”, si e’ detto pronto a “tagliare” senza attendere ulteriori conferme del calo dell'inflazione.
Oltre che sulla pubblicazione delle relazioni trimestrali, sia in US che in Europa, il focus degli operatori è tornato sulle prospettive della politica monetaria delle Banche Centrali. Al momento in USA i mercati obbligazionari “prezzano implicitamente” 1 solo taglio dei tassi di 38 punti base (alias 1 o a massimo 2 riduzioni da 25 bps) entro fine anno, dai 150 bps previsti a gennaio!!
Anche Wall Street ha chiuso positiva ieri, 22 aprile: Dow Jones +0,67%, Nasdaq +1,02%, S&P500 +0,87%, invertendo la tendenza guardinga e avversa al rischio della settimana scorsa quando, con una sincronia inconsueta, oro, S&P500 e Nasdaq avevano registrato tuue e 5 le sedute in calo.
Soprattutto negli Usa e’ iniziata una settimana intensa di “release” delle relazioni sul 1’ trimestre 2024: circa 30% delle società dello S&P500 pubblicheranno i propri numeri: prevale un certo ottimismo dato che sino ad oggi, 23 aprile, oltre il 70% delle Società hanno battuto le previsioni, pur facendo emergergere una crescita quasi nulla degli utili rispetto ai primi 3 mesi 2023 (fonte FactSet).
Tra le blue chip oggi pubblicano Tesla, Meta e General Motors, giovedi’ sara’ la volta di Microsoft e Alphabet. Tra i dati macro in settimana avremo la stima preliminare del GDP (Pil) del 1’ trimestre, il dato sull’inflazione Pce (Personal consumption expenditure, molto osservato dalla Federal Reserve) ed il dato preliminari Pmi (Purchasig managers Index) di aprile.
La conferma del rating sovrano italiano da parte di S&P ha favorito il calo dello spread tra BTP decennali e omologhi Bund a 133 punti, -6 da venerdì.
Rispetto all’ultimo credit report, S&P vede un peggioramento nella prospettiva del debito, visto in risalita di 2,5 punti percentuali nel rapporto Debito/GDP tra il 2024 ed il 2026, un trend inverso rispetto ai progressi 2021-2023.
Non e’ un caso che l’Italia si collochi ai vertici dell’infausta classifica dei Paesi Europei per il rapporto Deficit/GDP. A fine 2023, il rapporto Deficit/GDP nell’Area-Euro ha registrato un aumento al 4,1% dal 3,6%. Rispetto al limite del 3%, ci sono 11 Paesi al di sopra, e Italia “primeggia” col 7,4%.
Nel rapporto Debito lordo/GDP, l'Euro-zona scende all'88,6% dall’89,6% di fine settembre, mentre quello italiano e’ al 137,3%, in lieve calo dal 137,9% di settembre. Il Paese piu’ indebitato e’ la Grecia, 161,9%, seguita da Italia, 137,3%, Francia, 110,6%, Spagna, 107,7%, e Belgio, 105,2%. Percentuali molto basse per Estonia, 19,6%, Bulgaria, 23,1%, Lussemburgo, 25,7%, e Danimarca, 29,3%.
Si registra ancora nervosismo e preoccupazione per la pericolosa traiettoria del Debito pubblico Americano, che si scaricano sui rendimenti dei Treasury americani, ai massimi del 2024: Bloomberg calcola in ben US$ 183 miliardi l’ammontare delle emissioni di Govies da qui a fine 2024, ed un parallelo andamento iperbolico della spesa per interessi.
La Banca centrale Europea va verso il taglio dei tassi: ne e‘ convinto il Governatore della Banca di Francia e membro del board dell’ECB (BCE) Villeroy de Galhau: “anche se le tensioni mediorientali dovessero innalzare il prezzo del petrolio... non dobbiamo aspettare troppo per il 1’ taglio ai tassi, che il mercato si aspetta a giugno”.
Nel frattempo ristagna la fiducia dei consumatori Europei, stabile ad aprile, nell'Eurozona, +0,2 a -14,7, come leggiamo nel Comunicato della Commissione Europea, cioe’ molto al di sotto della media a lungo termine”.
In Germania l'indice Pmi manifatturiero ad aprile è salito a 42,2 punti, al di sotto dei 42,8 attesi e appena sopra il precedente 41,9. Piu’ incoraggiante il recupero del PMI composito, da 47,7 a 50,5 punti contro i 48,6 attesi, e quello dei soli servizi, da 50,1 a 53,3 contro 50,6 stimati.
Oggi, 23 aprile, in Asia Tokyo ha chiuso in lieve rialzo, +0,3%, in scia al recupero di Wall Street, mentre i listini azionari europei salgono ancora discretamente, con progressi medi di +0,8% a fine mattinata, con gli occhi aperti sulla pubblicazione delle trimestrali Usa, (specie delle Big tech) ed Europee.
Sul mercato obbligazionario cala ancora lo spread BTp-Bund, 131 punti dai 133, in parallelo alla discesa del rendimento del BTP benchmark, a 3,79%, dal 3,82% di lunedi’ 22. Nel comparto valutario spicca la debolezza dello Yen giapponese, a 164,7 verso Euro, e 154,8 verso US Dollar, segnando nuovi minimi da 34 anni.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.04.2024Vendite dettaglio Usa ancora forti a marzo: Wall Street chiuse pesante.
I mercati si aspettano un 1’ taglio da parteì della Fed solo a Settembre.
Economia Cina cresce +5,3% nel 1’ trimestre, rallenta produzione industriale.
Borse asiatiche ancora pesante, pesa la ripresa anemica cinese.
Ieri, 15 aprile, le Borse europee hanno chiuso in rialzo la 1’ sessione della settimana, nonostante l’attacco dell’Iran a Israele nel weekend, e forse rassicurata dall’indebolimento del prezzo del petrolio e dai numeri trimestrali molto buoni di Goldman Sachs.
La vendetta di Teheran per il bombardamento israeliano all’ambasciata iraniana a Damasco non ha prodotto gravi conseguenze materiali, ha rivelato una ragguardevole capacità di difesa aerea israeliana e non dovrebbe essere seguita da altre operazioni militari: questo lascia sperare che anche la quasi certa contro-reazione di Israele possa colpire selettivamente gli alleati dell’Iran, come Hezbollah.
Peraltro, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato di non appoggiare alcuna azione ritorsiva israeliana in risposta all’attacco iraniano del fine settimana.
Milano ha chiuso in rialzo, +0,4%, dopo aver toccato +1,5% intraday, Francoforte +0,5%, Parigi +0,4%, Londra -0,4%, nel giorno in cui Eurostat ha comunicato che a febbraio la produzione industriale nell’Unione Europea è cresciuta +0,8% su base mensile, ma calata -6,4% su base annuale.
Wall Street, dopo un avvio positivo, è pesantemente scesa: Dow Jones -0,6%, Nasdaq -1,7%, S&P500 -1,2%, scontando la robusta crescita delle vendite al dettaglio Usa a marzo, +0,7% mensile e sopra le attese.
La resilienza dei consumi privati alimenta le paure di ritorno dell’inflazione e di un rinvio del taglio dei tassi, creando un effetto “push-up” sui rendimenti obbligazionari, con quello del Treasury decennale a 4,63%, al massimo da 5 mesi.
L'evoluzione del quadro macro economico e la pubblicazione dei risultati societari del 1’ trimestre resteranno probabilmente i maggiori “driver” del mercato azionario, anche perchè negli Usa pbblicheranno “big names” come Netflix, Bank of America, e Morgan Stanley. Anche in Europa si parte con le trimestrali: LVMH e L’Oréal tra quelle piu’ “hot”.
I risultati del 1’ trimestre di Goldman Sachs hanno battuto le attese: l’utile netto di 4,1 miliardi di Dollari, supera di circa 1 milardo quello del 1’ trimestre 2023 e la stima di consenso.
Degno di nota l’impennata dei prezzi di alluminio e nichel sulle maggiori Borse merci mondiali, London Metal Exchange e Chicago Board of Trade, per effetto delle sanzioni di Stati Uniti e Regno Unito che vietano le consegne di metalli russi dalla mezzanotte di venerdì 12.
Tesla soffre la concorrenza delle auto elettriche cinesi, e annuncia il taglio del 10% della forza lavoro globale. Il suo fondatore e CEO Elon Musk spiega la scelta per eliminare alcune duplicazione di ruoli ma soprattutto per ridurre i costi e aumentare la produttività.
Sul mercato valutario il Dollaro Usa si e’ rafforzato sull’Euro, attorno a 1,06, +0,7%, e sullo yen giapponese a 154,4, +0,8%.
Tra le materie prime si sono ridimensionati sia il prezzo dell’oro, -0,6% a 2.365 Dollari/oncia, che quello del petrolio, col Wti (greggio di riferimento Usa) sceso sotto 85 Dollari/barile. Stabile quello del gas naturale europeo, attorno a 31 Euro/megawattora.
Sono invece saliti rendimenti e spread dei Governativi europei: il differenziale di rendimento tra il BTP decennale benchmark e l’omologo Bund tedesco a 140 punti base dai 137 di venerdì, col rendimento del BTP benchmark a 3,83%, dal 3,73% della vigilia.
Stamane vendite prevalenti sulle maggiori Borse asiatiche: Tokyo -1,9% sconta il possibile rinvio del tagli dei tassi della FED: Hong Kong -2,1%, al minimo dal 21 febbraio, la debolezza dalle azioni “tech”.
Non ha portato benefici l’annuncio della crescita oltre le attese del GDP cinese nel 1’ trimestre: +5,3% rispetto al 1’ trim. 2023, un dato probabilmente offuscato da quelli sulle vendite al dettaglio e sulla produzione in forte rallentamento a marzo: Giu’ il listini azionari cinesi: Shanghai -1,1%, e Shenzhen addirittura -3,1%.
In dettaglio, la produzione è salita +4,5% su base annua, rallentando rispetto al +7% di gennaio-febbraio, e inferiore alle stime di +5,4%: su base mensile il calo è stato -0,1%, e nell’intero 1’ trimestre l'espansione e’ stata un robusto +6,1%. Il tasso di utilizzo della capacità industriale nel primo trimestre è sceso da 74,3% del 1’ trimestre 2023 a 73,6%, al minimo dal 2020.
Le vendite al dettaglio sono cresciute a febbraio del +3,1%, cioè meno del 5,5% di gennaio-febbraio e del 4,5% atteso, ovvero al ritmo più contenuto da luglio 2023.
Gli indici azionari europei, partiti male, sono via via peggiorati e chiudono la mattinata con un calo medio di-1,5%. (ore 13.30 CET)
Non prevedono un rimbalzo i future sui maggiori indici di wall Street, che anticipano riaperture mediamente in calo di -0,1%, complice l’inattesa dichiarazione del Presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, convinta che non vi è alcuna urgenza di tagliare i tassi di interesse.
Giornata negativa per le cryptovalute, che a fine mattinata (ore 13.30 CET), perdono in media il -6%, con Solana a -12%, pur in assenza di specifiche notizie negative.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
RUSSELL2000 - US2000 PENDING SHORT 2130 IN ACCUMULOSviluppare un idea di lungo periodo è assai complicato in questo momento storico. Quasi la totalità delle strategie che ho avuto modo di vedere, studiare ed applicare hanno fallito.
In virtù di ciò, non sto qui a millantare di sapere cosa accadrà ma faccio un semplice ragionamento logico che, seppur banale, spesso la semplicità aiuta nel capire e prevedere alcuni movimenti di mercato.
La situazione attuale è questa: La FED, la BCE, la BOJ e le altre banche centrali stanno rivedendo la loro politic amonetaria per tentare di uscire da un sistema vessatorio che ha combattuto il mostro dell'inflazione ma ne ha creati altri (crisi cinese, crisi materie prime, crisi di liquidità); Nasdaq, SP500, DAX, Nikkey volano alle stelle sotterrando qualsiasi possibilità di un ritracciamento, dichiarando che le aziende all'interno vanno a gonfie vele; Le politiche sociali dei governi devono far fronte all'ondata di povertà che l'innalzamento dei prezzi, dovuto all'inflazione, ha provocato. La domanda è: "siamo sicuri che sia tutta colpa dell'inflazione?"
Di fatto io non penso che l'inflazione abbia avuto la parte protagonista nell'innalzamento dei prezzi, ma credo sarebbe un discorso troppo lungo e mi baserò solamente sul fattore oggetto dell'ultimo FOMC: la FED ha dichiarato 3 tagli programmati nel 2024. Pur mantenedo i tassi invariati ha mosso il mercato come se lo avesse tagliato in quantro ora lo danno tutti per scontato.
Il mercato verrà quindi inondato di liquidità uscente dai fondi obligazionari ed anche azionari per essere riversata su asset più volatili, rischiosi ma anche molto redditizi.
Veniamo quindi al Russell2000. Lo storno è necessario. Quando accadrà non lo sa nessuno ma per il momento penso possa continuare la sua salita per poi cominciare una discesa importante. Questo varrà anche per gli indici primari.
Il playbook del trader: I record sono fatti per essere battutiDopo un inizio tranquillo della settimana nei mercati, la sessione statunitense di venerdì è stata caratterizzata dall'arrivo del rischio. Un basso ISM manifatturiero USA a 47,8 - notevole nei nuovi ordini e nei sottocomponenti dell'occupazione - è stato accompagnato da commenti dei membri della Fed Lorie Logan e Chris Waller, promuovendo a loro volta un forte rialzo dei titoli del Tesoro USA, con ulteriori tagli dei tassi previsti per tutto il 2024.
Il risultato è stato nuovi massimi storici nel US500, US30 e NAS100, con lo US2000 che punta a una rottura chiave del suo massimo a lungo termine. I nuovi massimi del mercato azionario statunitense hanno sostenuto i nuovi massimi visti nell'AUS200, JPN225 e EU Stoxx e GER40. Anche l'oro ha attirato molta attenzione dai clienti, facendo un balzo del 1,9% per attestarsi a un nuovo massimo di chiusura, e abbiamo visto molti movimenti nel nostro offerta di alt-crypto (in particolare Bitcoin cash) in crescita.
Vedremo se il fattore 'benessere' durerà, ma trovo interessante che azioni e asset rischiosi abbiano registrato un aumento nonostante i dati negativi provenienti dagli Stati Uniti - dove è facile sostenere che dati scarsi che aumentano il rischio di rallentamento economico, avrebbero potuto spingere verso l'avversione al rischio. Quindi, mentre possiamo anche fare riferimento ai discorsi della Fed, sembra che in questo caso i dati economici negativi siano stati positivi per il rischio, con il fattore predominante che è stato l'aumento delle aspettative di taglio dei tassi.
Vedremo se la stessa reazione sarà vista nell'esito della stampa dei servizi ISM degli Stati Uniti e nelle varie letture del mercato del lavoro, poiché saranno i principali driver cross-asset di questa settimana. Anche il discorso di Powell al Congresso attirerà l'attenzione dei trader e sappiamo che se vuole spostare i prezzi di mercato può farlo.
La riunione della BCE e della BoC e la riunione del NPC cinese riceveranno molta attenzione ma giocheranno un ruolo secondario rispetto ai dati degli Stati Uniti.
Gli scarsi funzionamenti interni di mercato in azioni potrebbero essere un segnale di avvertimento per alcuni, ma i funzionamenti interni di mercato e la larghezza non hanno offerto alcun segnale redditizio da un po' di tempo - i ritiri rimangono superficiali e c'è una corsa verso un rischio elevato. C'è molto da navigare questa settimana ma per ora, l'azione dei prezzi mostra che i rialzisti sono molto in controllo. Lungo azionario coperto con esposizioni auree sembra essere il gioco, e guardando i grafici sui timeframes superiori sembra che il percorso di minor resistenza sia in avanti e verso l'alto.
Buona fortuna a tutti.
Gli eventi principali di rischio della settimana a venire:
Gli eventi chiave di rischio per i mercati di questa settimana - riunione NPC cinese, riunione BCE, testimonianza di Jay Powell al Congresso e non agricoli degli Stati Uniti.
Lunedì
CPI della Svizzera (18:30 AEDT) - il mercato si aspetta che l'IPC principale in CHF sia del 1,1% su base annua (dal 1,3%) e l'IPC core al 1% (dal 1,2%). Il mercato dei swap in CHF prevede un taglio del 25 pb alla riunione della Banca Nazionale Svizzera (SNB) il 21 marzo al 70%, quindi un dato CPI più debole del previsto potrebbe portare il mercato a spingere quel dato implicito verso circa il 90%, suggerendo che la SNB potrebbe guidare le banche centrali G10 nella sequenza di allentamento della politica. Di conseguenza, il CHF potrebbe diventare una posizione corta consensuale per gli hedge fund. Cerca XAUCHF per aumentare notevolmente su un dato CPI debole.
Martedì
Indice dei servizi ISM degli Stati Uniti (Mercoledì 02:00 AEDT) - il mercato si aspetta che l'indice dei servizi sia del 53,0 (dal 53,4). Date le variazioni negli asset rischiosi (azioni, credito) e nell'oro dopo l'ISM sulla produzione della scorsa settimana, questo punto di dati potrebbe guidare la volatilità del mercato. Un dato inferiore a 51,0 sarebbe una sorpresa e promuoverebbe ulteriormente la crescita di XAUUSD, con il mercato che presta notevole attenzione ai nuovi ordini e ai componenti di disoccupazione del sondaggio.
CPI di Tokyo del Giappone (Febbraio) (10:30 AEDT) - il mercato si aspetta che l'IPC principale in JP sia del 2,5% (dal 1,6%) e l'IPC escluso cibo ed energia invariato al 3,1%. Dopo la sorpresa al rialzo dell'IPC nazionale JP della scorsa settimana e il rialzo dei rendimenti JGB a 2 anni al 0,19% (il livello più alto dal maggio 2011), il mercato osserverà questo dato con attenzione e una sorpresa al rialzo potrebbe far coprire le posizioni corte in JPY.
Il Governatore della BoJ Ueda parla ad un summit sul fintech (15:00 AEDT) - dopo aver parlato la scorsa settimana al meeting del G20 e i suoi commenti considerati accomodanti, vedremo se questo è il forum per un cambiamento di posizione di Ueda.
'Super Martedì' - il giorno più importante nel calendario delle primarie, con circa 15 stati che votano per nominare il loro candidato presidenziale. Date le performance di Trump in Carolina del Sud, sembra scontato che otterrà la nomination REP, quindi è difficile vedere il Super Martedì come un evento di mercato.
Conferenza del 14° Congresso Nazionale del Popolo Cinese - il mercato apprenderà gli obiettivi economici del governo per il 2024 e cosa mirano per il PIL, l'inflazione, la disoccupazione e il disavanzo. Dovremmo vedere gli ufficiali mirare a una crescita "di circa il 5%", ma è possibile che mirino a più.
Mercoledì
Aperture lavorative JOLTS degli Stati Uniti (Giovedì 02:00 AEDT) - il mercato si aspetta 8,89 milioni di aperture lavorative (da 9,026 milioni) - I trader con posizioni lunghe in azioni, oro e USD corti vorranno vedere un dato più debole rispetto alle aspettative del consenso.
PIL del Q4 dell'Australia (11:30 AEDT) - il mercato si aspetta un PIL del Q4 dello 0,3% rispetto al trimestre precedente / 1,4% su base annua (dal 2,1%), ma le aspettative saranno modificate man mano che otteniamo i dati parziali (inventario, profitti aziendali, esportazioni nette come percentuale del PIL). Non vedo questo come un fattore determinante per l'andamento dell'AUD, quindi avrei poche preoccupazioni nel mantenere posizioni AUD su questo punto dati.
Budget del Regno Unito (23:30 AEDT / 12:30 locale) - Rishi Sunak ha bisogno che Jeremy Hunt tiri fuori un coniglio dal cappello per ottenere slancio tra gli elettori nelle elezioni del Regno Unito - ma ci si chiede se questo budget sposta l'ago sulle intenzioni di voto e impatti il mercato obbligazionario del Regno Unito, e di conseguenza la GBP? I recenti media suggeriscono che la possibilità di un maggiore stimolo fiscale dal budget è stata ridotta - vedere l'anteprima del mio collega Michael Brown qui.
Riunione della Banca del Canada (Giovedì 01:45 AEDT) - la BoC non si muoverà sulla politica e quasi certamente manterrà i tassi al 5%. Date le recenti sorprese al ribasso nel PIL di dicembre (1,1% su base annua) e il dato sull'IPC di gennaio (2,9%), potremmo ottenere una guida più forte per futuri tagli. I swap CAD prezzano 85pb di tagli (o poco più di tre tagli da 25pb) entro dicembre, quindi il movimento nel CAD avverrà mentre i trader conciliano il tono della dichiarazione con questa valutazione.
Giovedì
Il presidente della Fed Jay Powell testimonia al Congresso (Venerdì 02:00 AEDT) - La testimonianza di Jay Powell attirerà molta attenzione dal mercato, dove la maggior parte si aspetta che Powell offra una visione equilibrata/neutra dei rischi economici e della politica - questo è il suo ultimo forum ufficiale per parlare prima della riunione della Fed del 20 marzo, in cui alcuni vedono un rischio di un cambiamento di rotta verso una posizione più falconiana.
Dati sul commercio cinese (nessun orario fissato) - difficile reagire dato che non c'è un orario fissato per la pubblicazione - il mercato si aspetta che le esportazioni aumentino del 3% e le importazioni del 1,5%. Un numero maggiore di importazioni potrebbe sostenere valute come l'AUD, il NZD e il CLP.
Guadagni in contanti del lavoro in Giappone (10:30 AEDT) - mentre guardiamo avanti alle trattative salariali primaverili del Giappone, il mercato si aspetta guadagni in contanti del 1,3%, il che suggerisce salari reali del -1,4%
CPI Messico (23:00 AEDT) - il mercato prevede un CPI headline al 4,43% (dal 4,88%) e un CPI core al 4,62% (dal 4,76%). Alla luce dei recenti dati economici, la prospettiva di un taglio di 25 pb nella riunione di Banxico del 21 marzo sembra probabile e la stampa dell'IPC potrebbe rafforzare questa convinzione. Al contrario, una sorpresa al rialzo potrebbe vedere USDMXN rompere il supporto di 16,9924 e offrire un maggiore movimento al ribasso verso 16,8000.
Riunione della BCE (venerdì 00:15 AEDT) - si prevede che la BCE non allenterà la pressione fino a giugno, quindi la dichiarazione e il discorso di Christine Lagarde rifletteranno molto probabilmente la visione centrale del mercato. L'asticella sembra alta perché la BCE apra la porta a un taglio ad aprile in occasione di questa riunione, e il commento di Lagarde potrebbe far pensare a "qualche mese" di dati prima di un allentamento. Le proiezioni economiche aggiornate della BCE, anche se probabilmente saranno declassate, non saranno comunque abbastanza scarse da suggerire una maggiore urgenza di normalizzazione. A meno che non ci sia una grande sorpresa da parte della BCE, questa settimana cercherei di sfumare i movimenti di EURUSD in un intervallo compreso tra 1,0920 e 1,0760.
Venerdì
US nonfarm payrolls (sab 00:30 AEDT) - il mercato cerca una moderazione rispetto all'esplosivo rapporto di gennaio, dove il consenso si attesta su 200k posti di lavoro creati a febbraio. Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere al 3,7%, con una crescita della retribuzione oraria media del 4,3% annuo (dal 4,5%). I NFP sono l'evento a rischio della settimana, ma la definizione di un playbook non è chiara: ci si chiede se un aumento del tasso U/E sollevi gli asset rischiosi con il calo dei rendimenti obbligazionari (le aspettative di taglio dei tassi aumentano), o se questo risultato promuova l'avversione al rischio in quanto i trader considerano le implicazioni negative sull'economia. Il dollaro USA manterrà la lettura più pulita dopo l'esame dei dati.
Rapporto sull'occupazione in Canada (sab ore 00:30 AEDT) - il mercato si aspetta la creazione di 20.000 posti di lavoro e un aumento del tasso U/E al 5,8%.
Giornata internazionale della donna
Sabato
Cina CPI/PPI (12:30 AEDT) - il mercato vede un aumento del CPI dello 0,2%, che segnerebbe la prima lettura positiva dopo quattro mesi di calo dei prezzi al consumo (mese su mese). L'IPP è previsto a -2,6%. La preoccupazione dei trader è se questo offre un rischio di gapping per gli asset cinesi o i loro proxy (AUD, NZD, CLP, ecc.) - io direi di no.
Guadagni USA - Target, Marvell Technology, Costco, Broadcom
L'elenco completo dei relatori della Fed per la settimana
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19022024Il quadro macro Usa si conferma forte: la FED potrebbe rinviare il taglio dei tassi.
L’economia europea ristagna, ma evita la recessione: 2024 vedra’ minima crescita.
Si estende la fase positive per le Cryptovalute, Bitcoin supera 51 mila US$.
Azioni cinesi in ripresa: i mercati fiutano il piano di rilancio di Pechino.
Christine Lagarde, dinanzi al Parlamento Europeo rimarca che la BCE (ECB-Banca centrale europea) non intende assumere decisioni avventate, che si colgono i primi segnali di ripresa e che le elezioni Europee saranno l’occasione per rilanciare l’unione monetaria. Un messaggio neutro, a fronte del quale le Borse europee ieri hanno fatto segnare rialzi medi vicini al +1,0%.
D’altronde i listini continentali si sono rivelati insensibili alle stime abbassate del GDP (PIL) europeo 2024, cosi’ come alle indicazioni simili venute dall'economia del Regno Unito e del Giappone. Sembrano valere di piu’ le buone evidenze che emergono dalle relazioni trimestrali: ieri ben accolte quelle degli automobilistici Stellantis e Renault, assieme al previsto “easing monetario” delle Banche centrali.
Alla chiusura di ieri, 15 febbraio, registriamo: Parigi +0,86%, Francoforte +0,59%, Londra +0,41%, poco colpita dalla discesa del -0,3% del Pil britannico nel 4’ trimestre, che sommato al -0,1% del 3’, “spedisce” l’economia UK in recessione tecnica. Madrid quasi invariata, +0,08%, Milano brillante, +1,17%
Wall Street di nuovo in rialzo, dopo l’inciampo di mercoledi’ 14: ieri S&P500 +0,6%, aggiornando il massimo storico, Dow Jones +0,9%, Nasdaq +0,3%. La capitalizzazione di Nvidia (1,84 trillioni di US$) ha superato quella di Alphabet, ed e’ ora al 3’ posto, dietro Microsoft e Apple.
Negli Usa, giornata ricca di dati macroeconomici, con sorpresa negativa dalla produzione industriale: -0,1% rispetto al mese precedente, contro attese di rialzo di +0,2%, e col dato di dicembre rivisto al ribasso da +0,1% a +0,0%. Nel 4’ trimestre la produzione industriale e’ calata -3,1% annuo.
Sempre negli Stati Uniti, le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese ai minimi del 2024, mentre le vendite al dettaglio sono diminuite -0,8% mese su mese, contro attese di -0,3%. I prezzi all'importazione e all'esportazione, a gennaio, sono cresciuti per la 1’ volta da settembre, gli indici manifatturieri di Philadelphia e New York hanno registrato dati piu’ forti delle attese.
Macro europea: ieri la Commissione Europea ha aggiornato le sue stime di crescita economica dell'Eurozona, ridimensionando la stima 2024 a +0,8%, quando a novembre stimava +1,2%. Il 2023 si e’ chiuso fiacco, +0,5% anno su anno, per il rallentamento nella parte finale dell’anno. Dovrebbe accelerare nel 2025, a +1,5%: per l’Italia, +0,7% nel 2024, da +0,9%, e +1,2%, invariato, nel 2025.
Nel Regno Unito, a gennaio, le vendite al dettaglio, sono aumentate +3,4% su base mensile, ribaltando il -3,3% a dicembre, e battendo le attese di mercato di +1,5%: si è trattato della miglior variazione da aprile 2021. La crescita su base annua, +0,7%, non impressiona, ma e’ comunque l’aumento piu’ rilevante da marzo 2022.
Alla chiusura di giovedi’ 15, e’ sceso a 150 bps lo spread tra Btp decennale italiano ed omologo Bund tedesco: i loro rendimenti erano rispettivamente 3,85% e 2,35%. Stamane, 16 febbraio, lo spread e’ invariato ed i rendimenti scendono – 4 bps.
Italia: secondo Istat (Istituto centrale di Statistica), la bilancia commerciale e’ tornata positiva nel 2023: +34.460 milioni, da -34.054 del 2022, grazie al crollo del deficit energetico a -64.339 milioni, da -110.908 del 2022, dovuto al calo del prezzo di petrolio e gas. L'avanzo dell'interscambio di prodotti non energetici, 98.800 milioni, e’ comunque piu’ alto dei 76.854 del 2022.
Altra notizia positiva per l’Italia riguarda il calo dei prezzi all’importazione: a dicembre 2023 sono scesi -1,3% mensile e -9,4% annua (vs -9,6% di novembre).
Sul fronte Banche centrali, registriamo le dichiarazioni di Bostic, board member FED: “non c'è fretta di tagliare i tassi col mercato del lavoro e l'economia ancora forti: potrebbe essere necessario un po' di tempo per essere sicuri che l'inflazione si stia dirigendo sostenibilmente verso l'obiettivo del 2%».
Nel pomeriggio di oggi, 16 febbraio, occhi aperti sui andamento dei prezzi alla produzione negli Usa a gennaio, un importante tassello per stimare l’inflazione al consumo nei prossimi mesi.
Sul tema dell’inflazione, le previsioni economiche della Commissione Europea restano molto caute: l'inflazione è destinata a rallentare più velocemente rispetto alle previsioni autunnali, ma cresce l’incertezza dovuta ai perduranti conflitto in Ucraina e Medio oriente.
Oggi, 16 febbraio, segnali positivi dalle chiusure asiatiche che dalla aperture europee, queste ultime mediamente in crescita +0,7% a fine mattinata (ore 13.00 CET).
In Asia, secondo Bloomberg, l’indice MSCI regionale è al massimo da gennaio, forse rincuorato dal calo oltre le stime delle vendite al dettaglio Usa, che potrebbe indurre la Fed a tagliare i tassi già a giugno.
Tokyo, Nikkei +0,89%, e’ al top storico, ma e’ soprattutto Hong Kong a correre, +2,4%, sulle conferme di un nuovo piano di sostegno di Pechino alle Borse.
Con Shanghai e Shenzhen chiuse per le festività del Capodanno cinese, le azioni cinesi quotate a Hong Kong (cosiddette H-shares) sono salite, sospinte dai segnali di crescita dei consumi e del turismo nel “break” del Capodanno.
Dopo la revisione al rialzo delle previsioni da parte di Applied Material, tutti i big asiatici della tecnologia hanno preso il volo: ad esempio +1,2% il Kospi coreano, ma +3% per il “tecnologico”.
Ancora richieste le cryptovalute: Bitcoin sopra 51 mila Dollari. Futures Usa incerti, anticipano riaperture stabili (ore 13.30 CET).
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.02.2024Wall Street a piccoli passi segna nuovi record: S&P500 tocca quota 5.000.
Solidi recuperi e scambi vivaci per le cryptovalute: segnali di maturita’.
Borse cinesi alla pausa del Capodanno, reduci da 2 settimane di recuperi.
Trimestrali europee con qualche sorpresa, ma in media positive.
Un'altra giornata borsistica europea senza scossoni, ma capace di segnare ulteriori piccoli rialzi, ad eccezione di Londra -0,45% impattata dal calo dell’azione AstraZeneca, bocciata dagli analisti sull’utile atteso 2024. Francoforte ha guadagnato +0,25%, Milano +0,29%, Parigi +0,71%, Madrid +0,18%.
Piccoli progressi anche a Wall Street: l’indice S&P500, in un fugace passaggio “intraday” ha superato per la 1’ volta quota 5.000: in chiusura Dow Jones +0,13%, S&P500 +0,06%, Nasdaq +0,24%. Insomma, non si scende!
I mercati, che da novembre sognano un ammorbidimento delle banche centrali europee (ECB) e statunitense (FED-Federal Reserve) si sono disilluse sulla prospettiva di imminenti tagli, ma son certi che il 2024 sara’ comunque l’anno buono per il calo dell’inflazione e del costo del denaro.
Una prospettiva confermata ieri a Washington dal Capo economista della Banca Centrale Europea, Philip Lane, quando ha affermato che l'inflazione potrebbe calare più velocemente del previsto, anche grazie alla discesa dei prezzi delle materie prime energetiche.
La Cina resta un “sorvegliato speciale”: Pechino ha licenziato il capo dell’Autorità dei mercati finanziari (China Securities Regulatory Commission-CSRC) Yi Huiman, testomoniando l’allarme del Governo e del Presidente Xi Jinping per la pesante crisi dei mercati azionari.
Il nuovo Presidente della CSRC sara’ Wu Qing, considerato “vicino” al premier Li Qiang. Inoltre, ad agitare lo spettro della deflazione, ci ha pensato il dato di inflazione al consumo (CPI) di gennaio che, col -0,8% di variazione anno su anno, segna il livello piu’ basso dal 2009.
Sul fronte azionario effetto “trimestrali per diverse blue-chip: l’azione Arm, gruppo britannico attivo nei chip piu’ utilizzzati nei principali smart-phones, si e’ impennata del +56% dopo la diffusione di brillanti numeri trimestrali e della visione ottimistica sull'impatto dell’intelligenza artificiale sulla domanda e prezzi dei chip.
Il titolo Maersk è crollato -14,6%, dopo che il management del gruppo danese, protagonista globale dei trasporti marittimi, ha annunciato un forte calo dei profitti nel 4’ trimestre 2023, e ridimensionato le attese 2024, a causa dei problemi di pirateria nel mar Rosso.
Nel lusso ha brillato Kering, +4,8%, non per fatturato ed utili, che nel 2023 sono stati in calo, ma per premiare le iniziative di rifocalizzazione su Gucci, il marchio di punta.
Sul fonte macro Usa, le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono calate di 9 mila unita’ a 218 mila, allineandosi alle attese degli analisti.
Ieri, 8 febbraio, il Governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau ha affermato che l’ECB probabilmente abbasserà i tassi di interesse nel 2024 poiché “stiamo facendo progressi contro l'inflazione..ed il ritmo degli aumenti dei prezzi si sta riducendo verso il 2%..”.
Banca d’Italia segnala che a dicembre 2023 sono tornani a scendere, dopo il record di novembre, i tassi sui mutui: 4,82% contro 4,92%. Scende anche l’onerosita dei prestiti alle imprese, 5,46% da 5,59%. Purtroppo scendono anche i volumi dei prestiti bancari al settore privato, -2,8% anno su anno, e alle famiglie, -1,3%. I depositi del settore privato sono calati -3,1% anno su anno, in favore di Bond governativi e non.
A gennaio si conferma la discesa dell’inflazione in Germania: 2,9% quella annuale, dal +3,7% di dicembre, e +0,2% quella mensile, come previsto.
Oggi, 9 febbraio, è iniziato in Asia il periodo di festa e di chiusura della Borse per il Capodanno lunare. Chiuse le piazze finanziarie della Cina continentale, Taiwan, e Sudcorea. Riaperture mecoledi’ 14 febbraio, per verificare se prosegue il recupero delle Borse cinesi, che dura da 2 settimane, frutto delle promesse del governo cinese di ridare slancio e fiducia alle proprie borse.
Intanto a Tokyo prosegue la luna di miele del Nikkei con gli investitori locali ed internazionali.
Dopo il +2,06% di ieri, favorito dalla parole di Shinichi Uchida, vice Governatore della Banca del Giappone, convinto che la politica monetaria debba restare accomodante, Tokyo ha chiuso oggi in lieve rilazo, +0,18%, aggiornamndo i massimi da 34 anni. La debolezza dello Yen, 160,9 vs Euro, continuera adaiuta le esportazioni.
Hong Kong, oggi a “mezzo servizio” in preparazione del capodanno cinese, ha perso -0,8%, un po’ peggio il sub-indice Hang Seng Tech, -1,3%.
Oggi, 9 gennaio, i maggiori indici europei sono partiti svogliati, ma a fine mattinata spuntano un lieve progresso, in media +0,3% alle ore 13.00 CET, in una giornata che non vede dati macro rilevanti in uscita, ma una quantita’ significativa di relazioni trimestrali.
Debole il comparto cosmetica a causa del calo di l'Oreal, le cui vendite in calo in Asia hanno deluso gli analisti. In ripresa il lusso, grazie al +4,5% di Hermes, che cresce profittevolmente, +28% l’utile netto 2023, su tutti i mercati mondiali.
Giornata di nuovi solidi rialzi e volumi di scambio sostenuti per le cryptovalute, in media +3%, sulle quali, dopo la “benedizione” della SEC (Security Exchange Commission Usa) si stanno posizionando nuovi e piu’ stabili investitori.
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