DXY Dollar Index a target 110Continua il rally del dollaro che ha messo in ginocchio diversi cross dalla rupia indiana al peso messicano al real brasiliano. Siamo quasi a target cercherei un pattern di reversal in area 110.di GiuseppeMessina1
IL RE DOLLARO SOVRANO INCONTRASTATOAnalisi del percorso del dollaro nel 2024 e prospettive per il 2025. Il 2024 è stato un anno in cui l'indice DXY ha vissuto momenti di incertezza ascesa, in cui ha testato più volte la supply zone (rettangolo rosso) intorno ai livelli (106.50 e 105.44) e poi ha toccato il fondo nella demand zone (rettangolo verde) intorno ai livelli di parità a settembre. Come era già stato preventivato a fine 2023, tutto il 2024 dei mercati finanziari, tralasciando tutto lo scenario geopolitico delineato dalle guerre, è stato influenzato da quello che sarebbe dovuto essere e si è concretizzato il 5 novembre, con l'elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump. Il blasonatissimo "Trump Trade", che ha preso piede con le crescenti aspettative degli investitori secondo cui il presidente più discusso dell'ultimo decennio avrebbe potuto avere una reale possibilità di sconfiggere la candidata democratica Kamala Harris alle elezioni del 5 novembre, diventando il 47° presidente degli Stati Uniti (con non pochi colpi di scena). Ed è così, che il biglietto verde ha innescato un rally che è partito nei primi giorni di ottobre e, con correzioni fisiologiche, ha portato il dollaro a superare i massimi del 2022, rompendo la barriera dei 108.00. Il rally del dollaro statunitense, come da manuale, ha avuto il suo riflesso sui Tresury, con i rendimenti a 10 anni che hanno toccato quota 4.63% Ma le motivazioni dell'impennata del biglietto verde non risiedono solo nel "Trump Trade" e le dichiarazioni del neo-presidente sia in campagna elettorale che subito dopo la vittoria (che analizzeremo più avanti) ma riguardano anche lo stato dell'economia americana. Infatti, la notevole forza del dollaro è stata supportata dalla resilienza dell'economia del Paese di fronte agli anni di politica monetaria restrittiva, soprattutto se confrontata con le economie degli altri Paesi equiparati. Nonostante il mercato del lavoro abbia dato segni di rallentamento, gli indicatori di settore rimangono solidi. A testimoniare la forza economica c'è anche l'inflazione al consumo che rimane, rispetto ai principali competitors persistente ed elevata, al di sopra del livello prestabilito dalla Fed (2%). Infatti, attualmente, i membri del FOMC rimangono divisi su chi è propenso ad ulteriori tagli e chi, invece, sostiene la cautela considerando anche il valore ancora alto del PCE (personal consumer expenditure), indicatore più attenzionato dalla FED. La cautela è legata anche alla prospettive governative di Donald Trump, basate sul suo approccio ad imporre tariffe sulle importazioni dalla Cina, dall'Unione Europea, dal Canada e dal Messico. La politica dei dazi porterebbe, come conseguenza diretta, ad un aumento dell'inflazione dovuto all'aumento dei costi per gli importatori e i consumatori finali. Correlato a ciò, potrebbero esserci politiche di ritorsione dei Paesi esportatori verso l'America, degenerando in una vera e propria guerra commerciale con un drastico aumento delle tensioni economiche globali (come se non bastassero). Lo scenario appena descritto potrebbe portare la Fed a frenare la sua politica attale dei tagli o, addirittura, a pensare di rialzarli. Se tutto ciò dovesse accadere porterebbe ulteriore linfa vitale al dollaro, rafforzandolo ulteriormente. Sebbene attualmente l'economia USA sembri di gran lunga più forte rispetto quella dell'Europa e le controparti del G10, è difficile stabilire con certezza se le politiche che vuole attuare il neo-presidente Trump, possano incidere significativamente sulla crescita del PIL americano. Seguendo le parole di Trump, sia in campagna elettorale che successivamente all'elezione, sembrerebbe che l'intenzione è quella di improntare la politica economica su una deregulation, con un approccio più indulgente in tema di politica fiscale e un focus sulla promozione della produzione interna, sostenendo la politica dei dazi al fine di proteggere il nazionalismo riducendo la dipendenza dalle importazioni. Ulteriore aspetto trumpiano riguarda il minor impiego bellico delle truppe americane all'estero con una correlata esortazione ai Paesi NATO affinché provvedano all'aumento per la spesa per la difesa. Sul fronte di politica ambientale, Trump promuove l'indipendenza energetica promuovendo la produzione di combustibili fossili (in rispetto al green deal) riducendo le normative ambientali distaccandosi dagli accordi internazionali sul clima. Come se non bastasse, il neo presidente Donald Trump ha proferito parola anche in merito alla politica monetaria attuata dal Powell, lo stesso criticato più volte già durante il primo mandato per esser stato troppo lento nella politica di taglio dei tassi d'interesse. Da ultimo, Trump ha anche espresso l'idea che il presidente degli Stati Uniti dovrebbe essere parte attiva nelle decisioni di politica monetaria, minando il ruolo tradizionale riservato alla Federal Reserve. L'evoluzione di questa idea potrebbe avere non poche ripercussioni sulla politica economica e l'indipendenza della Fed, facendo venir meno lo scopo della sua esitsenza. Ingerenze del Presidente a parte, Powell ha riferito che visto l'andamento dell'economia, di pressioni inflazionistiche alle porte e di un mercato del lavoro tutto sommato non troppo in affanno, non ci sarà alcuna fretta o frenesia a tagliare ulteriormente i tassi, sposando un approccio cauto nella determinazione del tasso neutrale. In merito, nell'ultima riunione del FOMC che si è tenuta il 18 dicembre, la banca centrale americana si è allineata alle aspettative generali e ha abbassato il Fed Funds Target Range di 25 bps al 4.25%-4.50%, segnalando un ritmo più cauto di allentamento per il 2025, con la maggior parte dei funzionari che hanno espresso preoccupazioni sul fatto che l'inflazione potrebbe tornare a salire. Il "dot plot chart" ha rilevato due tagli per tutto il 2025, ribadendo, quindi, l'idea che la Fed, contro ogni volere di Trump, non ha retta di agire a gennaio, quando effettivamente siederà alla Casa Bianca il nuovo presidente. Attualmente le proiezioni prevedono che nel 2025 il tasso di prestito di riferimento si attesterà nell'intervallo 3,75%-4%, che entro la fine del 2026 si abbasserà a circa il 3.4% con i costi del prestito che rimarrebbero al di sopra della stima rivista del tasso "neutrale" ora stabilito al 3% (tasso in cui l'economia è in equilibrio). Per quanto riguarda le proiezioni sull'economia, queste sono state riviste al rialzo rispetto all'ultima lettura, con un PIL che è visto in crescita del 2.5% per il 2024 e del 2.1% per il 2025 ( a differenza delle precedenti che vedevano un 2% per entrambi gli anni). La disoccupazione è stata vista in lieve rialzo al 4.3% per la fine del 2025, proiezioni migliori rispetto il 4.4% previsto per entrambi gli anni (2024 e 2025). Per quanto riguardo l'inflazione rimane un velato pessimismo con il dato "core" (escluso delle componenti volatili di energia e cibo) che è rivisto più elevato per più tempo, con un picco del 2.8% nel 2024 per poi arrivare al 2.5% entro la fine del 2025 (le proiezioni precedenti prevedevano un picco del CPI core al 2.6% e 2.2% nel 2025). ANALISI TECNICA Weekly chart Sul grafico settimanale possiamo vedere la tendenza estremamente rialzista supportata dall'indicatore Ichimoku. Infatti la linea di prezzo si trova al di sopra della Tenkan Sen dalla candela del 21 ottobre, con la Chinkou Span nettamente al di sopra della Kumo e della linea di prezzo senza alcuna resistenza da rompere nei paraggi. Il trend è molto teso al rialzo e quindi sarebbe davvero sfrontato pensare ad una posizione al ribasso (trend is your friend). Attualmente il prezzo si trova all'interno del ritracciamento dell'ultimo impulso ribassista calcolato dai massimi del 2022 ai minimi del 2023. Siamo a circa il livello 0.618 di Fibonacci al livello di prezzo 108.38; potrebbe esserci una correzione, seppur di minima entità ma rimango dell'idea che è troppo azzardato pensare ad un entrata al ribasso. L'RSI ci delinea una zona di impercomprato con il prezzo molto distante dalla media mobile a 50 periodi. daily chart Per quanto riguarda Ichimoku rimaniamo della stessa idea del grafico settimanale, con il prezzo che si tiene sopra la Tenkan Sen. Potrebbero essere interessanti eventuali rimbalzi sulla Kijun Sen per ipotizzare entrate al rialzo (non è un consiglio). Il prezzo rimano comunque molto distaccato dalla Kumo con la Chikoun Span, anche in questo caso, senza alcun ostacolo al rialzo. Rimaniamo comunque sulla scia del Trump Trade e una significativa rottura del supporto dinamico (freccia verde), potrebbe aprire le porte al supporto statico dello scorso maggio, dove ci sarebbe una confluenza di tra la zona di ritracciamento 0.5 di Fibonacci e la Kijun Sen (circa livello 106.99). In conclusione, possiamo aspettarci sicuramente un 2025 con tanto carburante nel serbatoio per il dollaro americano con tutto ciò che ne consegue. Sul fronte geopolitico, non si vede chiaramente la fine delle guerre, sia sul fronte Ucraino sia per il conflitto tra Israele, Iran e Libano, mentre la situazione in Siria continua ad alimentare venti di incertezza in Medio Oriente. Probabilmente questo scenario continuerà ad alimentare la domanda di beni rifugio e, di conseguenza, fornire supporto al dollaro americano. Se a tutto ciò, si aggiunge lo scenario trumpiano dei dazi, si potrebbero innescare politiche economiche di ritorsione riaccendendo la miccia delle tensioni globali... Le crescenti pressioni inflazionistiche potrebbero costringere la Fed ad agire arrestando l'attuale ciclo di tassi o addirittura avviando un nuovo piano di rialzi. Ciò porterebbe i rendimenti dei titoli di stato Usa ancora più in alto rafforzando ulteriormente il dollaro. È plausibile aspettarsi che il contrasto tra la resilienza economica dell'economia USA e le difficoltà dei paesi concorrenti amplierà il ciclo di allentamento monetario di quest'ultimi rispetto a quello che potrebbe, di contro, palesarsi negli Stati Uniti. Questa divergenza porterà al deprezzamento delle valute rivali e un ulteriore rafforzamento del biglietto verde. ⚠️DISCLAIMER⚠️ Nessuna informazione, dato o news, oggetto di contenuto vuole essere un consiglio finanziario. Longdi Flanagan_Analysis5
DXY - ARRIVATO SU CHIUSURA MONTLY Trend long inarrestabile x il dollaro sostenuto anche dai posizionamenti COT non commercials. Il prezzo ha completato 4 impulsi long, di solito dopo 3 impulsi forti, un trend dovrebbe quanto meno iniziare a ritracciare, se il trend è molto forte può come in questo caso fare un ultima onda (numero 4) e poi ritracciare e fermarsi per un po'. Vedremo se in questa zona dopo aver chiuso un inefficienza Montly il prezzo iniziarà a scendere un po' rimanendo cmq in trend rialzista nei HT. Questo potrebbe aiutare a gli asset di rischio a performare bene per questo Q1. Shortdi ThomasTrader171
NEWSLETTER#104: USD e BCEIL DOLLARO FESTEGGIA Alle 14:30 sono stati pubblicati i dati relativi i prezzi alla produzione USA. I dati hanno mostrato un trend diverso dalle aspettative: la componente core è rimasta invariata al 3,4% e la componente headline è salita al 3%, dal 2,6% precedente. Il dollaro sta guadagnando terreno da inizio settimana nei confronti delle altre valute. Grazie ai dati di oggi potrebbe ricevere ulteriore sostegno per tornare in zona 107.00 circa. La Banca Centrale Svizzera taglia a sorpresa di 50 punti base. BCE: 25 punti Il Consiglio direttivo ha deciso di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. “Il processo disinflazionistico è ben avviato. I nostri esperti si attendono una ripresa economica più lenta, rispetto le proiezioni di settembre. Nonostante l’aumento della crescita registrato nel terzo trimestre, gli indicatori segnalano una contrazione nell’attuale trimestre” Notizie macroeconomiche della giornata di domani - PIL UK, produzione manifatturiera e industriale (08:00) (GBP) - Produzione industriale (11:00) (EUR) Buon trading a tutti di mattiabonetti_5
Dollar Index sul supporto in attesa del CPI Con l'attuale rimbalzo dal supporto sulla trendline a 105,50 originata nell'ottobre del 2023, il Dollar Index sembra non voler mollare la presa rialzista e che ci possa essere un altro tentativo rialzista verso area 108,50, prima di monitorare una fase di inversione, verosimilmente dal prossimo gennaio. Il pattern che stiamo monitorando potrebbe essere incompleto, ma potrebbe presto entrare nelle fasi finali di una ripresa, con una ulteriore spinta verso l'alto questa settimana, in occasione della pubblicazione dei prezzi al consumo, con l'indice CPI previsto in moderato aumento al 2,7% dal precedente 2,6%. Per il Dollar Index, ogni volta che raggiunge un nuovo massimo, si pensa ad una forte inversione e questa dinamica polarizza l'attenzione degli operatori, specialmente per l'inizio del prossimo anno quando Trump entrerà in carica. La stesso successe nel 2016/2017 di FMichettoni0
Indice del Dollaro: Individuato testa e spalle rialzista.Buona domenica traders. Oggi andremo ad analizzare l'indice del Dollaro che è molto importante per l'analisi del mercato azionario, in quanto i principali indici Europei, Americani ed Asiatici presentano con esso una correlazione negative, anche se non immediata - ergo, se dollaro sale, l'azionario scende e viceversa. Guardando il grafico postato nell'idea di cui sopra, possiamo individuare un testa e spalla rialzista che si forma a partire dalla spalla SX a valle del downtrend che culmina con il minimo del 14/07/2023 registrato a 99,578. Poi testa segnata sul minimo del 28/12/13 e spalla dx segnata sul minimo del 27/9/24. Per averne conferma del pattern rialzista dovremmo prima di tutto rompere la trend line del ciclo di 3+ mesi lato massimi e poi riuscire ad attaccare i livelli di prezzo superiori alla neckline (linea tratteggiata verde. Analizzando l'aspetto ciclico: Dal minimo del 27/9/2024 è partito un ciclo perlomeno semestrale lato minimi, che vede il suo primo sotto-ciclo attualmente a 25 barre, così articolato: primo settimanale da venerdì 27/9 ad 8/10, secondo da 8/10 a 21/10, terzo da 21/10 a 01/11, quarto appena partito appunto sul minimo del 1/11. I cicli settimanali lato minimi sono rappresentati dalle curve tratteggiate in nero. La curva più ampia tratteggiata in giallo sta a rappresentare invece il ciclo di ordine maggiore che li racchiude. Il prezzo per la chiusura del terzo settimanale è rientrato nella zona con maggiori volumi identificata dal rettangolo arancione per una pesca di liquidità; inoltre come si nota la media mobile a 200 periodi ha permesso al prezzo di rimbalzare. Mi aspetto che si salga ancora oltre la trendline viola e poi si cerchi un minimo per la chiusura del ciclo (linea tratteggiata gialla) di nuovo a livelli leggermente inferiori ad essa o comunque un retest nella zona arancione per poi ripartire verso l'alto per la partenza del successivo ciclo. Il percorso ipotizzato è rappresentato dalla retta a zig-zag marroncina ed i target di prezzo/resistenze dalle linee orizzontali nere. Un primo segno di forza si avrà rompendo a rialzo la trendline viola e successivamente la neckline (linea tratteggiata verde). Un rialzo del dollaro si sposa anche con la visione ciclica dei mercati azionari che potrebbe vedere il prezzo iniziare una fase di ribasso ciclico. Potete vedere ad esempio i dettagli nelle mie idee su NDX e quella di lungo su MIB. Considerazioni macro: Come detto, un rialzo dell'indice del dollaro (DXY) tende a esercitare un effetto ribassista sugli indici azionari. Questo perché un dollaro più forte rende le esportazioni statunitensi più costose, riducendo la competitività delle aziende che operano sui mercati esteri. Le attuali tensioni tra Stati Uniti e Cina, le crisi in Medio Oriente, e le decisioni delle banche centrali globali possono amplificare queste dinamiche. Ad esempio, le dispute commerciali con la Cina possono influenzare negativamente le aziende americane, mentre i conflitti in Ucraina e nei mercati energetici possono creare instabilità, spingendo gli investitori a rifugiarsi nel dollaro. Inoltre, un dollaro forte può aumentare i costi per le aziende che importano materie prime, comprimendo ulteriormente i margini di profitto. Anche se un dollaro forte può attrarre investimenti esteri, il trend generale è spesso negativo per il mercato azionario. Infine, le preoccupazioni su una possibile recessione globale possono far aumentare la domanda di asset rifugio, contribuendo a una maggiore volatilità Vediamo cosa succede ai mercati dopo il giorno delle elezioni americane atteso per il 6/11 e da lì faremo ulteriori considerazioni. DISCLAIMER: La presente idea non rappresenta nessun incentivo ad investire, disinvestire o operare in maniera speculativa ma è solo frutto di studi tecnici e ciclici con un focus sugli accadimenti geopolitici attuali. Vi ringrazio per l'attenzione e se riteniate che l'analisi sia costruttiva sostenetela con un boost. Hasta la vista! Longdi omarlima9546Aggiornato 2
SITUAZIONE DA NON PERDERE In questo momento molte persone si aspettano dei long in questi primi giorni della settimana per EUR e GBP tuttavia guardando il DXY vediamo che la situazione potrebbe essere scottante per i Buyers. Il momento del buy non è adesso per Eur e Gbp finche il MOMENTUM del Dollaro non si presenta visto che sta creando liquidità nella zona di Supply. Per aspetterei giornata di News Importante cercare in scalping di prendere l'oportunità che ci sta dando il DXY per poi con le giuste conferme prepararsi per la discesa. Se ritenete molto utile la mia analisi vi chiedo di BOOSTARLO e di lasciare un vostro commento in aggiunto per condividere un vostro parere sulla situazione Grazie e Buona Trad a Tutti.Long11:01di MultipackTrading0
WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.10.2024Borse Europee vicino ai massimi, ma guardinghe, vista la crescita anemica. Inflazione EU: prezzi alla produzione -1,4% annuale in Germania. Nuovi aiuti della Banca centrale per sostenere il Pil cinese. Dollaro in recupero: sempre incerto l’esito delle Presidenziali Usa. All’indomani del meeting della Banca centrale Europea (ECB) che giovedì scorso ha deciso il 3’ taglio dei tassi di 25 bps di quest’anno, quella di venerdì 18 è stata un’altra seduta positiva per i mercati europei: Milano e Parigi hanno guadagnato +0,4%, Francoforte +0,3%, invariata Madrid, in arretramento solo Londra, -0,4%. Nelle prime ore di venerdì scorso le Borse cinesi avevano ben accolto i dati sulla crescita del GDP (PIL) del 3’ trimestre: +4,6% anno su anno, un numero in sè non molto forte, ma comunque migliore delle attese, mentre resta l’aspettativa di nuovi stimoli da parte di Governo e Banca centrale. Archiviamo dunque una settimana positiva per i listini azionari EU, favoriti da fattori coagenti, tra cui il taglio dei tassi deciso dall’ECB unito alla speranza di un’analoga mossa a dicembre, la prospettiva di nuove misure supportive dell’economia cinese e quella di relazioni trimestrali positive e di imminente pubblicazione. Nella settimana Milano ha guadagnato +2,6%, Madrid +1,8%, Francoforte +1,5%, Londra +1,3%, e Parigi +0,5%, quest’ultima appesantita dalle azioni del lusso. Il settore lusso vive una fase negativa, e l’indice europeo di settore ha perso -3,4% la scorsa settimana. Ugualmente negativo il comparto technology, -4,2% per il subindice dell’Euro Stoxx di settore, con l’azione Asml vicina a -14%. In Italia, in un clima di grande attesa, è giunto l’aggiornamento del rating sul debito sovrano da parte di S&P e Fitch, specie per l’aggiornamento dell’outlook, che era stabile per entrambe; confermato il rating BBB con outlook stabile per S&P, mentre Fitch conferma rating a BBB ma migliora l’outlook, da stabile a positivo. L’upgrade riflette «il fatto che il recente rafforzamento dei risultati di bilancio e l'impegno a rispettare le regole dell'Unione europea indicano potenziale riduzione dei rischi di bilancio e finanziamento a medio termine derivanti dai livelli eccezionalmente elevati del debito italiano». Fitch ha apprezzato anche «segnali di crescita potenziale più forte e contesto politico più stabile»: in tale contesto è maturato il calo dello spread Btp/Bund, sceso venerdì a 117 bps, in parallelo al calo del rendimento del decennale italiano a 3,35%. Scenario più ostico per il debito francese: l'agenzia di rating Scope ha abbassato il rating a AA- allineandosi ad altre agenzie, Moody's si pronuncerà questa settimana e S&P il prossimo mese. In America Wall Street ha chiuso positiva: Dow Jones +0,09%, Nasdaq +0,63% e S&P500 +0,40%: toccati nuovi massimi storici per Dow Jones e S&P500. Anche venerdì 18 è proseguito il calo del prezzo del petrolio: quello del WTI (West Texas Intermediate) ha perso -2,5% a 68,9 Dollari/barile. Irrefrenabile la corsa al rialzo dell’oro, +0,9% a 2.714 Dollari/oncia, ai massimi storici, favorito non solo dalla prospettiva di discesa del costo del denaro ma, purtroppo, anche dall’incertezza sulle elezioni Presidenziali Usa (3 novembre), e dai conflitti in Medio Oriente ed Ucraina, che ne esaltano il ruolo di bene “rifugio”. Sul mercato valutario, poco variato il cross Eur/Dollaro attorno 1,084, e quello Dollaro/Yen attorno 149,88. In evidenza, per la sua inedita forza, la Sterlina britannica, dopo il dato sopra le attese, +0,3%, delle vendite al dettaglio di settembre +0,3%: GBP/US$ +0,3% a 1,304, ed EUR/GBP a 1,20, massimo da 2 anni. Oggi, la nuova settimana parte con un nuovo record dell’oro che supera 2.730 Dollari/oncia e con nuove iniziative di Pechino per rilanciare la crescita. La Banca centrale Cinese (PboC) ha tagliato i tassi di riferimento sui prestiti: su quelli a 1 anno scende a 3,1% da 3,35%, e su quello oltre 5 anni da 3,85% a 3,60%. In Germania i prezzi alla produzione sono scesi -1,4% annuale a settembre, da -0,8% di agosto, e -0,5% mese su mese, da +0,2% di agosto, vs attese di -0,2%. In Europa le Borse sono partite caute e terminano la mattinata con cali medi di -0,5% (ore 13.00 CET): c’è attesa per gli indici PMI (Purchasing managers Index) della manufattura, relativi ad ottobre, ritenuti validi “marcatori” dell’andamento dell’attività industriale, in uscita giovedì 24, e per le prime “trimestrali” europee. C’è cautela particolare sulle azioni bancarie: sul Sole 24 Ore di sabato 19 ottobre si legge che la Banca centrale Europea, nell’ambito del processo Supervisory Review and Evaluation Process (Srep), sarebbe orientata a chiedere alle banche più cautele e meno generosità nel distribuire dividendi e varare piani di buyback. Oggi prende avvio il meeting mondiale dell'IMF (Fondo Monetario Internazionale), dal quale ci si attende trovi largo spazio di esame e discussione l'allarme lanciato proprio da IMF sui livelli stratosferici raggiunti dal debito mondiale, 100 trillioni di Dollari o, visto in altri termini, pari al 125% del GDP per i Paesi del G7, oltre che in traiettoria per crescere ancora. Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito. Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta. Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente. Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti. Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto. Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali. I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.di Peter_Braganti4
LONG SUL DOLLAROConferme Strutturali long sulla zona di origine che comanda. I TF sono allineati in un orario ottimo. Il target è la creazione di un nuovo massimo Longdi Mast3R_FX4
NEWSLETTER#80: DXY, USOIL e UKDOLLARO E PETROLIO Momentaneamente la correlazione tra DXY e petrolio va in direzione opposta. Ieri il petrolio ha perso terreno dopo da alcune notizie dei media secondo cui Israele non prevede di colpire gli impianti petroliferi e nucleari iraniani. Al contrario il dollaro si è apprezzato, tornando sui massimi di agosto 2024. La correlazione va a favore di un dollaro più debole, con il quadro dei tassi che difficilmente diventerà più favorevole di quanto lo è ora. Tuttavia non sono da escludere posizionamenti rialzisti in vista delle elezioni americane previste tra tre settimane. MERCATO UK Secondo gli ultimi dati del lavoro UK di questa mattina, il tasso di disoccupazione è sceso al 4%. La crescita dei salari del settore privato, anche se leggermente inferiore al mese precedente, è ancora al 4,8% su base annua. Finché la crescita dei salari si manterrà intorno al 5% rimangono i timori di ulteriori pressioni inflazionistiche in entrata. Notizie macroeconomiche della giornata - Produzione industriale (11:00) (EUR) - Sentimento di fiducia dello ZEW (11:00) (EUR) - Indice manifatturiero del NY Empire State (14:30) (USD) - CPI Canada (14:30) (CAD) Buon trading a tuttidi mattiabonetti_10
Setup Ribassista DXY con Target a 99,4Il grafico fornito rappresenta un'analisi tecnica dell'indice del Dollaro Americano (DXY) su un timeframe a 2 ore, evidenziando un canale discendente in cui il prezzo si muove all'interno di due linee di trend inclinate verso il basso. L'analisi suggerisce una potenziale opportunità di vendita allo scoperto (short) con un livello di resistenza chiave nell'area di ritracciamento di Fibonacci compresa tra il 50% e il 61,8%. In corrispondenza del livello 103,3 è identificata una zona di stop-loss, che indica il livello oltre il quale la strategia short sarebbe invalidata in caso di break-out rialzista. La zona target, evidenziata in verde, suggerisce un obiettivo di prezzo intorno a 99,4, con il prezzo atteso in discesa fino a quel livello, come indicato dalla freccia blu. In sintesi, il setup tecnico è di tipo ribassista, con un punto di ingresso nella zona di resistenza di Fibonacci e un target posizionato verso il supporto inferiore del canale.Shortdi Ninjia_KittyAggiornato 1
IDEA DI CONTINUAZIONE RIBASSISTA DEL DXYLa situazione a lungo termine del Dollaro è quella short quindi continuazione Short. cosa ne pensate e scrivete nei commenti il vostro punto di vista grazie.Short18:38di MultipackTrading2
VALUTARE I RISCHI MAGGIORIToday’S Trading del 18.09.2024 MACRO BACKGROUND Quando non esiste la scelta giusta, l’unica cosa che puoi fare e scegliere la meno dolorosa! Nessuno di noi vorrebbe ora essere al posto di Powell o più in generale a scegliere per la FED cosa fare in questo momento storico, di certo l’idea di dare il via al ciclo di taglio tassi ci sembra a dir poco ovvia, ma procedere con cautela o essere aggressivi questo è il primo dilemma, poi ancora: ma il vero tasso di equilibrio quale sarà? Ricordiamo sempre che le decisioni di politica monetaria di una banca centrale sono mirate alla ricerca del tasso di equilibrio , ovvero quel costo del denaro che permette all’inflazione di crescere nel range del 2% annuo e al contempo di mantenere la piena occupazione, questo il mandato della FED , ma quale sia questo tasso nessuno lo sa davvero. Powell in un suo passato speech, quando erano intenti ad alzare il costo del denaro e aricercare il tasso di interesse corretto che potesse fermare l’inflazione, disse esplicitamente che non sapevano quale fosse il costo del denaro giusto per il loro scopo , e che lo avrebbero scoperto solo una volta raggiunto. Si ripresenta ora la medesima scena, non sappiamo quale sia il costo giusto del denaro e procedere con cautela , con tagli da 25Bp darebbe tempo per monitorare l’andamento dell’economia, è altrettanto vero che se il tasso di equilibrio dovesse essere molto più in basso dei livelli attuali , procedere di soli 25Bp alla volta darebbe alla FED troppo ritardo sul ciclo economico e si rischierebbe la recessione. Se non sai bene cosa fare, scegli la strada meno dolorosa. La Fed Dunque è chiamata non alla scelta piu corretta, ma alla valutazione giusta dei maggiori rischi: meglio prevenire un ritorno dell’Inflazione o prevenire una fase recessiva? Se la Fed dovesse optare per un taglio da 50Bp , il mercato potrebbe interpretarlo come avviso che il rischio maggiore è quello recessivo e potrebbe dunque prendere contromisure e dare il via a forti vendite, al contempo un taglio di soli 25Bp potrebbe oramai essere scontato nei prezzi del mercato e dare via a prese di profitto e rispozionamenti sul dollaro USA FOREX Il mercato valutario continua a manifestare pressioni sul dollaro USA , sebbene le dinamciche del dollar index restino ancora sopra i supporti di 100.50 , non si trovano motivi di acquisto che spingano l dollaro sopra 102 resistenza chiave. Salgono dunque le majors, con eurusd che si porta al test di 1.1150 e sembra voler attaccare i primi masismi di 1.1160 restistanza che se violata aprirebbe le porte a 1.1200 Robusta la spinta rialzista anche per Gbpusd che tenta attacchi ai massimi di 1.3240 area che se violata a rialzo darebbe vita ad allunghi fino 1.3275 – 1.33 Unico dollaro USA che ha stutture di respiro rialzista è usdjpy, grazie ad una momentanea fase di storno dello yen dai massimi di periodo usdjpy lascia i minimi di 140.25 rompe la trend line resistiva e testa 142.40 livello che se violato aprirebbe a 144 figura. EQUITY Resta indietro il comparto tech, con il nasdaq incapace al momento di superare i 19843 pnt, area di massimi volumi per il periodo 15 agosto 10 settembre. Le quotaiozni restano per ora ferme tre 19850 e 19580 pnt in attesa ovviamente della FED Piu tonici gli industriali con il daw che testa i nuovi massimi a 42276 pnt e sembra ora rimanere stabilemnte sopra i supporti di 41800 pnt. Anche il russell tenta allunghi fino ai 2250 pnt e testa la trend line resistiva di medio periodo partita dai massimi di inizio agosto. COMMODITY Storno per il gold che lascia le aree di massimo storico per ritracciare fino ai 2588$, sebbene livelli di maggiore interesse siano collocati a 2570$ riteniamo opportuno notare ancora l’estrema forza del metallo giallo pertanto preferiamo ora monitorare l’eventuale break out rialzista della flag in atto , per un ritorno a nuovi massimi . Wti che non supera i 71$ , attenzione dunque ad eventuali rotture del nuovo canale rialzista in atto e dei relativi minimi a 68.50$ che aprirebbero la strada a ritoni verso i minimi di 64.25$ Buona giornata SALVATORE BILOTTA di SalvatoreBilotta3
NewsLetter#59: CENTRAL BANK WEEK!SETTIMANA DELLE BANCHE CENTRALI! Questa settimana vedremo diversi eventi macroeconomici di rilievo: FED, CPI UK e EURO, BOE, BOJ e PBOC. L’evento clou della settimana sarà mercoledì alle 20:00 quando il board della Federal Reserve si riunirà per la decisione sul tasso d’interesse. Attualmente il mercato sconta un taglio di 41 punti base. Il mercato ha già iniziato a scontare un taglio da parte della FED (DXY sui minimi annuali e oro sui massimi storici). Oltre alla FED si riuniranno altre 4 banche centrali. Da monitorare con attenzione le prossime mosse della Bank of Japan. PRODUZIONE EUROPEA La produzione industriale europea è scesa a luglio, continuando la tendenza ribassista iniziata a settembre 2022. I fattori principali di questa debolezza sono: nuovi ordini bassi e costi dei fattori produttivi ancora troppo elevati. L’Eurostat evidenzia come nei prossimi messi non è previsto nessun cambio di tendenza. Notizie macroeconomiche della giornata - FESTA CINA E GIAPPONE - Bilancia commerciale (11:00) (EUR) - Indice NY empire state (14:30) (USD) Buon trading a tuttidi mattiabonetti_6
NEWSLETTER#57: BCE, PPI e USOILOGGI BCE E PPI! Oggi pomeriggio verranno rilasciati altri due dati da attenzionare: Decisione sul tasso d’interesse europeo e prezzi alla produzione americani. Le previsioni vedono un possibile rimbalzo della componente PPI CORE dal 2,4% al 2,5%. Se così fosse possiamo aspettarci un mantenimento dei livelli attuali per il dollaro (101.5-102). Alle 14:30 verranno rilasciate anche le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione che rimangono ancora basse, continuando a divergere dalla correlazione con il tasso di disoccupazione. La BCE alle 14:15 dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base. REPORT PETROLIFERO AIE La crescita della domanda globale di petrolio continua a decelerare, la più bassa dal 2020. Il principale fattore trainante di questa flessione è il rapido rallentamento della Cina, dove i consumi si sono contratti su base annua per il quarto mese consecutivo a luglio. Le vendite degli investitori hanno contribuito al sentiment ribassista, con le partecipazioni speculative nette sugli Exchange che sono crollate ai minimi pluriennali. Notizie macroeconomiche della giornata - Decisione sul tasso d'interesse (14:15) (EUR) - Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (14:30) (USD) - PPI USA (14:30) (USD) Buon trading a tuttidi mattiabonetti_8
WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.09.2024Draghi: l’Europa ha bisogno di investire il 5% del PIL per tornare competitiva. Giovedì 12 la BCE dovrebbe tagliare i tassi di -0,25%, come a giugno. Cina: boom della bilancia commerciale, ma rallenta l’import. Scende sotto 2% annuo l’inflazione tedesca, sale occupazione in UK. E’ sempre più probabile, visti i dati macro recenti, che si arrivi al 1’ taglio dei tassi d’interesse Usa evitando di scivolare in recessione, e centrando dunque l’obbiettivo dell’"atterraggio morbido" (o soft landing) dell'economia. Le Borse europee ieri hanno realizzato buoni recuperi, dopo i sensibili cali della scorsa settimana: Londra, +1,1%, Parigi +1,0%, Milano +0,9%, Francoforte +0,8%, in attesa che giovedì 12 la Banca centrale Europea comunichi la sua decisione sui tassi: il consenso dà per scontato un taglio di -0,25%. Cruciale per i mercati, mercoledì, anche la pubblicazione dei nuovi dati sull'inflazione americana, in vista del meeting del FOMC (Federal Open Market Committee) della Banca centrale Usa (Federal Reserve-FED) di mercoledì 18 settembre: anche dai dati del trend inflazionistico di agosto dipenderà la scelta sull’entità del taglio, -25 bps, ipotesi più probabile, o -50. Intanto Wall Street ieri è riuscita a rialzare la testa: Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, sono tutti saliti attorno a +1,2%: non male, dopo che la settimana scorsa era stata la peggiore da 18 mesi per lo S&P500 e la peggiore dal 2022 per l’indice “tecnologico” Nasdaq. L’evoluzione dell’economia cinese, che a detta di molti è meno brillante del desiderato, sta tornando nel mirino degli investitori globali. Cresce il rischio di deflazione, visto che i prezzi al consumo salgono ad agosto di un misero +0,6% annuale (vs +0,7% previsto dal consenso), ma sopratutto crollano i prezzi alla produzione: -1,8% annuo ad agosto, dal -0,8% di luglio, sotto le stime di -1,4%, con la più debole variazione annua da aprile e la 23’ consecutiva col segno meno: il calo è principalmente imputato alla debolezza della domanda interna. La ricaduta negativa del rallentamento della crescita cinese è il recente calo delle azioni del comparto del lusso. Gli analisti di Barclays (fonte Bloomberg) sostengono che nei negozi del lusso della “greater China” nelle ultime settimane si sono verificati cali a doppia cifra e che il fenomeno potrebbe avere natura strutturale. Secondo gli analisti di Morgan Stanley, (fonte Financial Times) il Governo cinese dovrebbe investire o distribuire incentivi fino a 1.400 miliardi di Dollari in 2 anni per rilanciare l'economia. Un intervento del genere ricorda la strategia dell’”elicopter money”, cioè del denaro direttamente in tasca a famiglie e imprese post-crisi finanziaria del 2008, con la differenza che sarebbe di dimensione più che doppia. Restando in Cina, il dato di stamattina, 10 settembre, sulla bilancia commerciale fa riflettere: ad agosto il surplus di 91,0 miliardi di Dollari è in deciso rialzo dagli 84,6 di luglio e sopra gli 83,9 miliardi stimati dal consenso. Tuttavia il saldo deriva dalla differenza tra un export cresciuto +4,6%, in rallentamento rispetto al +7,0% di luglio, ed un import è cresciuto solo +2,5%, dal 7,2% di luglio: quest’ultimo dato sembra testimoniare una debole domanda interna. Macro Europea: l'inflazione tedesca conferma il rallentamento, -0,1% mese su mese ad agosto, dal +0,3% di luglio, e +1,9% anno su anno, dal +2,3 di luglio ed al minimo da marzo 2021. Nel Regno Unito, nel trimestre maggio-luglio 2024, il tasso di disoccupazione è stimato a 4,1%, cioè in calo di -0,2 punti sullo stesso trimestre 2023. In Italia, a luglio l'indice destagionalizzato della produzione industriale (fonte Istat) è calato -0,9% rispetto a giugno: nel trimestre maggio-luglio il calo è -0,4% rispetto al trimestre precedente e riguarda sia beni intermedi e strumentali che di consumo: insomma, un quadro di recessione strisciante per la manufattura... Ieri, 9 settembre, è stato presentato l’attesissimo rapporto sulla competitività europea richiesto dalla Commissione Europea a Mario Draghi, ex Presidente dell’ECB ed ex Primo Ministro italiano: ne emerge un giudizio impietoso, e la richiesta all’UE di assaltare la propria economia forzando ed accelerando un cambiamento indispensabile per restare competitivi nel contesto globale. Saranno necessari grandi investimenti, quantificati nel 5,0% del GDP (PIL) dell’area UE, concentrati in 3 direzioni strategiche: innovazione, decarbonizzazione, sicurezza. Per finanziare questi investimenti occorrerà promuovere la creazione di un mercato unico e comune dei capitali, che sia autosufficiente e pronto all’azione. Draghi ha rimarcato l'incapacità delle istituzioni nazionali ed europee a perseguire efficacemente obbiettivi domestici e comunitari, dovuta alla dispersione delle politiche industriali e all'insufficiente coordinamento. Sulla tecnologia l’Europa è rimasta indietro ed ha una leadership riconosciuta in soli 4 dei 50 dei settori più importanti dell’innovazione. Stamane le Borse europee non trovano una direzione e chiudono la mattinata sostanzialmente “piatte”, nonostante i recuperi di ieri a Wall Street, in attesa dell’esito della riunione dell’ECB di giovedì 12. Le Borse asiatiche hanno chiuso mediamente in calo di -0,4%, mentre i future su Wall Street anticipano riaperture frazionalmente negative, in media -0,3% in attesa del cruciale dibattito “faccia a faccia” tra i candidati Presidenti Harris e Trump, che sono molto vicini negli ultimi sodaggi. Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito. Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta. Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente. Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti. Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto. Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali. I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri. di Peter_Braganti2
NewsLetter#54: Trump, CPI e BCE!BISOGNA ATTENDERE ANCORA… I dati NFP di venerdì non sono riusciti a chiarire l’idea agli investori: Nella riunione di settembre la FED taglierà di 25 o 50 punti base? Le aspettative hanno oscillato leggermente durante l’uscita dei dati per poi ristabilizzarsi sui livelli pre-news. La palla passa ai dati CPI di mercoledì. Gli economisti stimano un ulteriore calo della componente headline. Attenzione al dibattito di domani sera tra Kamala Harris e Donald Trump. Nell’ultimo intervento di giugno tra Biden e Trump i sondaggi hanno visto favorevole Trump, con un dollaro che aveva tentato il recupero su livelli superiori. BCE WEEK! Domani verranno pubblicate le proiezioni economiche della BCE; Attenzione alle possibili revisioni a ribasso dell’inflazione. Giovedì la BCE esprimerà il proprio giudizio riguardo i tassi d’interesse: il mercato ha già scontato un taglio di 25 punti base e rimane aperta la possibilità di un taglio di 50 punti base. Notizie macroeconomiche rilevanti della settimana - CPI USA mercoledì (14:30) (USA) - Decisione sul tasso d’interesse giovedì (14:15) (EUR) - PPI USA giovedì (14:30) (USA) - Indice di fiducia venerdì (16:00) (USA) Buon trading a tutti!di mattiabonetti_6
Rottura ribassista dell'indice del dollaro BENE PER BITCOIN.I due precedenti Bull Market di BTC sono iniziati sul medesimo segnale nel 2W tf, Indice del dollaro (DXY) che perde l'ema a 89 periodi come a luglio 2017 e luglio 2020 ( vedi linee verticali verdi ). Il target potenziali del dxy saranno compresi tra 95 e 92 punti ( test della ema 377 periodi o poco sotto ); il che si tradurrebbe in un cambio euro/dollaro compreso tra 1.15 e 1.22 e finalmente nuovi massimi decisi per BTC ed indici americani ( dji, spx e nasdaq ).Shortdi Road2aBillion2
DIAMOCI UN TAGLIO!Today’S Trading del 20.08.2024 MACRO BACKGROUND Prime informazioni dal Fomc ieri sera, mentre si attendono le parole di Powell venerdi al simposio di Jackson Hole, sulla strada che sta intraprendendo l’economia USA e le contro mosse della banca centrale. Sembra proprio sia giunto il momento di dare un taglio, un taglio con il passato, un taglio al costo del denaro , un taglio all’idea di continua crescita dell’economia USA! Secondo quanto si riporta nei verbali pubblicati ieri, diversi membri del Board della FED avrebbero voluto un taglio del costo del denaro di 25Bp già nella scorsa riunione di Luglio, da allora i dati che sono giunti dall’economia USA non sono stati poi cosi incoraggianti , a aprtire dai PMI del mondo service a finire al mercato del lavoro, pertanto non sembrano sussistere più motivazioni per rimandare l’inizio del ciclo di taglio tassi. Nel focus della FED resta la crescita economica USA , per la quale si abbassano le stime future e sulla quale grava ora un meno teso mercato del lavoro , dobbiamo infatti considerare non solo l’aumento già confermato della disoccupazione, ma anche le correzzioni dei dati letti sino ad oggi. Secondo il BLS i dati sui NFP vanno rivisti di circa 800K unità in meno negli ultimi 12 mesi, pertanto i livelli di disoccupazione potrebbero uscire ben superiori ai precedenti nella prossima lettura di Settembre. Il FOMC sembra dunque dare per scontato un primo taglio tassi a settembre, ma è anche vero che un correttivo di soli 25Bp al momento sembra la soluzione più condivisa all’interno del board sebbene molti analisi ritengono che per approdare ad un soft landing sia necessario un’intervento piu deciso con almeno 2 tagli da 50bp entro il 2024. In definitiva si approda al tanto atteso inizio del ciclo di allentamento monetario, il focus resta la determinazione della Fed e la preoccuapazione per un rallentamento dell’economia USA che potrebbe palesarsi in tagli tassi da 50Bp, l’inflazione oramai non lontana dai target sembra ora un dato secondario FOREX Innegabile la caduta del biglietto verde, sul quale gravava il rallentamento della congiuntura macroeconomica uSA e la prospettiva di tagli tassi che rendono il dollaro meno appetibile agli occhi degli investitori. Dollar index cosi cade nnelle quotazioni ai minimi di 53 settimane sui primi suppporti già richiamati di 100.894 area dalla quale possiamo attenderci anche dei dovuti storni rialzisti. In ovvia correlazione tutta le majors sui massimi, attenzione per la moneta unica che ha giovato grandemente della caduta del dollaro , sovraperformando il biglietto verde di circa il 3.5% da inizio luglio ad oggi, passando da 1.07 a 1.11 , rally di certo dettato piu dalla debolezza di dollari che da forza di euro, dove i dati non sembrano poi essere cosi migliorati negli ultimi 2 mesi, pertanto respiri del dollaro si potrebbero tramutare in cadute di eurusd. EQUITY Azionario che prosegue il suo recupero rialzista, stamattina a far notizia è il settore bancario asiatico, che a dipsetto di ogni previsione, vede sovraperformance e grande interesse degli investitori grazie alle aspettative di sostegno da aprte del governo cinese e soprattutto per mancanza di alternative. Salgono ancora i listini europei con il dax che tocca quota 18546 pnt , masismi di fine luglio che sanciscono il recupero totale delle perdite vista ad inizio agosto… la tempesta è alle spalle. Negli USA il Nasdaq ferma la sua corsa rialzista a 19990 pnt, alle porte dei 20 000 pnt che restano ora la porta di accesso ai massimi storici visti nel luglio 2024. COMMODITY Per il mondo commodity poniamo attenzione al WTI che torna sotto i 72$ a testare la trend line supportiva di medio periodo. Sembra ora in difficoltà l’Opec+ nel sostenere le quotazioni del petrolio contro i timori di un calo profondo della domanda e soprattutto a fronte di un surplus di offerta messa in campo dai paesi non opec. I primi supporti restano ora 70.72$ e 69.50$ Buona giornata SALVATORE BILOTTA ----------------------------------------- di SalvatoreBilotta0
FED, TASSI DI INTERESSE E DEBITO USAToday’S Trading del 19.08.2024 – MACRO BACKGROUND Pochi i punti chiave da seguire questa settimana e tante le incertezze che li avvolgono, partendo dall’appuntamento con Jackson Hole e la FED , con Powell che venerdi ha programmato il suo speech durante il quale gli operatori sperano di avere maggior chiarezza sul percorso che intende intraprendere la FED. Il taglio del costo del denaro è oramai dato per scontato alla prossima riunione di Settembre, il vero quesito ora resta la forza con la quale la FED interverrà, se da un lato il mercato del lavoro preoccupa gli operatori, dall’altro c’è stata grande fiducia dal GDP e dalle vendite al dettaglio, perntanto un forte taglio da 50Bp potrebbe mettere in evidenza una FED preoccupata di un hard landing e pronta ad interevenire, d’altro lato se dovesse mostrarsi indecisa, con tagli da 25bp e ancora molto legata ai dati della congiuntura macro la delusione sarebbe forte ed i mercati potrebbero viverlo come un segnale di vendita. Non facile dunque il momento nel quale le FED si trova a combattere anche con un super debito pubblico. Sebbene non rientri nel mandato della FED, sappiamo bene che mantenere ancora l’attuale costo del denaro porterebbe il solo costo degli interessi a circa 12 milioni cumulativi , ovvero un totale di circa 1.4 trilioni $, secondo i dati BofA Il dilemma dunque resta: tagliare o non tagliare… quanto tagliare? FOREX Il mercato valutario trova il suo punto focale nella debolezza del dollaro USA, che porta in buona conseguenza ad una riscoperta delle valute asiatiche e più in generale ad una forza delle majors concorrenti. Dollar index continua il suo trend ribassista portansosi stanotte ai minimi di 102.00, si apre dunque una prima strada dove la FED taglia di 50Bp e la pesante congiuntura macro USA porta il dollaro ai minimi di 100.90-60, unica via di speranza per un rialzo del biglietto verde a nostro parere resta una FED meno accomodante, con modesti tagli da 25Bp e dati macro in ripresa, allora il dollaro avrebbe ancora qualcosa da dire e ritorni sopra 103 diventerebbero plausibili. Tra gli asset che sembrano beneficiare di piu della debolezza del dollaro troviamo l’australiano , dove la RBA ha dichairato di voler mantenre tassi alti ancora per lungo tempo, anche se non si prevedono ulteriori rialzi secondo il presidente Michele Bullock, dall’altro lato troviamo la Sterlina che grazie ai buoni dati sul Pil trova nuova fiducia da aprte degli operatori, che portando le quotazioni del British Pound a 1.2980 alle porte di 1.30, riteniamo pertanto ancora valido il trend long sterline , ma preferiamo valutare ingressi sui supporti migliori a 1.2875 area EQUITY Azionario mondiale che chiude tra le sue migliori settimane, recuperando gran parte delle perdite viste ad inizio agosto. In Europa vola l’indice italiano che riconquista le resistenze di 33 300 pnt, sebbene i supporti siano piu in basso a 32550 e 32400 pnt, riteniamo ancora valida la strada rialzista, in linea con il resto d’Europa dove il DAx tenta attacchi ai massimi di 18350 pnt per allungare verso i 18546 pnt prima resistenza utile Doppi massimi per il Nasdaq che non supera i 19682 pnt in questa apertura di settimana, e lascia le prime quotazioni insiede nelle dinamiche di venerdi. Il trend fortemente rialzista resta ora la strada principale da seguire, sebbene si preferiscano ingressi sui supporti a 19216 pnt e 19100 pnt enetuali break out dei massimi ci proietterebbero a 19990 pnt. COMMODITY Non possiamo non citare i massimi del gold visti venerdi, portatosi a 2548$ il gold racchiude in se sia la debolezza del biglietto verde che una sfiducia del comparto obbligazionario. Proteggersi ancora dai rischi dell’azionario sembra doveroso, ma l’obbligazionario sembra ancora un porto incerto dove approdare dando cosi linfa al gold. Restano supporti primi i 2527$ poi 2517$ Interessanti infine le dinamiche del WTI che torna a 74.80$ dopo aver abbandonato i massimi di 79$ , riportandosi cosi al 50% di ritracciamento del movimento long e alla mediana della piu ampia fase di compressione dei prezzi, ben visibile sul daily. Ci attendiamo futura volatilità in aumento anche su questo asset una volta terminata la fase di compressione. Restano supporti i 74.13$ poi 72.20$ e 70.72$ infine. Buona giornata SALVATORE BILOTTA ----------------------------------------- di SalvatoreBilotta2
WisdomTree - Tactical Daily Update - 12.08.2024Mercati azionari EU composti, in lieve rialzo, con bassa volatilità. L’inflazione europea fatica a scendere ulteriormente, ma è vicina al target. Le Banche centrali Usa ed Europea dovrebbe tagliare i tassi a settembre. Calma ripristinata sui titoli di Stato europei: giù rendimenti e spreads. La seduta borsistica di venerdì 9 era partita bene, per poi peggiorare e chiudere con progressi minimi positivi sia negli Usa che in Europa. A fornire elementi di ottimismo ci hanno pensato i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione (Jobless claims) negli Usa, che sono risultati inferiori alle attese, scongiurando la temuta prospettiva di recessione. In chiusura variazioni minime in Europa: Milano +0,1%, dopo che in mattinata era tornato per qualche minuto sopra quota 32.000, Francoforte +0,1%, Parigi e Londra +0,3%. Dopo un’apertura stentata, Wall Street ha chiuso in discreto progresso un seduta assai volatile: Dow Jones +0,1%, S&P500 e Nasdaq +0,5%. A dare una mano le dichiarazioni “dovish” di alcuni membri della Federal Reserve sulla prospettiva dei tassi. L'Opec, cartello dei maggiori esportatori di petrolio, nel suo report mensile, indica che la previsione di crescita della domanda mondiale di petrolio per il 2024 e' stata rivista al ribasso di 135 mila barili/giorno rispetto alla stima del mese precedente. La leggera revisione recepisce i dati ricevuti per il 1’ trimestre ed in alcuni casi per il 2’, nonche' la revisione delle attese di crescita della domanda cinese. Comunque, la produzione del cartello "si attesta su un buon livello, pari a 2,1 milioni di barili/giorno, ben al di sopra la media storica di 1,4 registrata prima della pandemia da Covid-19”. Si prevede che la domanda dell'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) si espandera' di circa 0,1 milioni di barile/giorno nel 2025, grazie al contributo positivo delle Americhe. Poco sensibile alle nuove prevsioni di Opec+, il prezzo del petrolio WTI è salito ieri +0,5% a 76 Dollari/barile e quello del gas naturale europeo è rimasto piatto attorno 40 Euro/Mws sul TTF Amsterdam. Venerdì tranquillo e scambi rarefatti sul mercato obbligazionario europeo: lo spread di rendimento tra BTP decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi è rimasto stabile a142 punti base, col BTP benchmark che rende 3,65%. Le Borse provano a prefigurare le future mosse delle Banche centrali, e non è cosa facile: la crescita economica è quasi nulla in Europa, e rallenta negli Usa. L’inflazione non è lontana dal target “mantra” del 2,0%, ma fatica a scendere ulteriormente. I mercati “fiutano” comunque almeno 1 taglio autunnale da -0,5% negli Usa e 2 tagli da -0,25% in Europa, dove l’ECB ha già fatto una 1’ limatura da -0,25% a giugno. Sul tema dell’inflazione rileviamo che i prezzi all'ingrosso in Germania, a luglio, sono aumentati +0,3% rispetto a giugno, rispetto al -0,3% di giugno 2024, un filo sopra le attese di +0,2%: rispetto al luglio 2023 il calo annuale si riduce a -0,1%, dal -0,6% di giugno. Negli Usa, un’indicazione fondamentale sul trend dei prezzi lo avremo mercoledì, col dato sulle variazione al consumo (CPI) di luglio, poichè potrebbe suffragare o meno lo scenario di taglio del costo del denaro in America da parte della FED (Federal Reserve – Banca centrale Usa). Stamane, 12 agosto, all’avvio della nuova settimana, sembra prevalere l’ottimismo, forse anche grazie al ridimensionarsi dei timori di recessione negli Stati Uniti e di nuovi aumenti del costo del denaro da parte della Banca del Giappone. A fine mattinata (ore 13.00 CET) le Borse europee guadagnano in media +0,6%, mentre quelle Asiatiche sono poco mosse: Tokyo è chiusa per festività (Mountain Day), Shanghai ha perso -0,3%, Hong Kong -0,1%. Occhi aperti, in questa settimana di vacanze ferragostane, oltre al dato sull’inflazione Usa di luglio, anche a quelli sulle vendite al dettaglio in Cina e a quello sul GDP (Pil) Giapponese di luglio. Sul mercato valutario nessuna novità dal cross Euro/Dollaro, che resta stabile a 1,092, mentre perde lievemente lo Yen giapponese, sia verso Euro, attorno a 160,8, -0,5%, che contro US Dollar a 147,3, -0,4%. Materie prime energetiche in leggera tensione, con variazioni rialziste: greggio WTI (quello di riferimento negli Usa) +1,4%, a 77,9 US$/barile, e metano europeo +2,2% oltre 40 Eur/Megawattora. L’incursione ucraina in territorio russo (regione di Kursk) potrebbe compromettere la funzionalità del gasdotto russo verso l’Europa, l’ultimo rimasto attivo, molto determinante per gli approvvigionamenti dell’Ungheria. Le incessanti tensioni in Medio Oriente potrebbero creare carenze o almeno irregolarità sull’offerta di petrolio. I future sui 3 maggiori indici azionari Usa anticipano riaperture positive, attorno a +0,5% (ore 13.30 CET) Il prezzo dell'oro è in lieve rialzo a 2.473,8 Dollari/oncia, +0,2%, mentre le cryptovalute vivono un’altra giornata di alta volatilità e performance eterogenee: Bitcoin -1,5% a 59.560 Dollari, Ethereum +1,7% a 2.684. Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito. Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta. Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente. Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti. Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto. Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali. I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri. di Peter_Braganti118