4 star bearish sul DAX 19.01.2023Gli indici europei prendono una scivolata al ribasso che li riallinea, almeno in fase con quelli USA. Incerto ancora il dollaro che stenta a proseguire al ribasso. Vediamo il quadro. Analizziamo Kellog.14:14di GiuseppeMessina1122
Wall Street è salita? Nasdaq +1.30% e VIX +2.50% chi mente?Da Wall Street arrivano aggiornamenti positivi, il mercato azionario sale mentre prepara il conto alla rovescia per una lettura dei dati dell'inflazione e le trimestrali dei titoli bancari. Così gli indici in chiusura a Wall Street S&P 500 salito del +0,98%, il Dow Jones in guadagno a + 0,70% ed il Nasdaq avanza al rialzo del +1.30%. Sale Wall Street e scendono i rendimenti dei Treasury decennali statunitensi che chiudono a -1.90% e si appoggia al 3,60% di rendimento, tutto perfetto azionario al rialzo e "indebitamento" al ribasso ma a rovinare la festa purtroppo ci pensa la salita dell'indice della volatilità VIX che chiude a +2.50%. Non sono mancati gli scoop a Wall Street, si chiacchiera su Wells Fargo al centro dell'attenzione nei primi scambi di borsa, la storica e mega banca made in USA ha dichiarato che dovrà ridimensionare la sua attività creditizia in particolare il mercato dei mutui immobiliare. La mossa di Wells Fargo? Arriva nel mezzo di un rallentamento del mercato immobiliare a causa degli eccessivi tassi di interesse che hanno frenato gli acquisti di proprietà immobiliare e azzerato gli accordi di rifinanziamento. Forse questo è il primo segnale di un rallentamento economico made in USA vero e proprio, a breve passeremo dapprima in una fase di stagflazione e successivamente in recessione! Qualche rader professionista, accortosi delle divergenze del mercato ha iniziato a quotare meglio la volatilità, stuzzicando gli interessi dell'indice VIX salito ade 2.50/2.80% circa. L'indice VIX con la sua ultima discesa verso i minimi, ha chiuso il GAP lasciato aperto a 21/20 dollari per punto formatosi nel periodo di azionario rialzista di "agosto 2022". Siamo ancora alti di quotazioni ed il rischio che il mercato azionario torni a scendere è dietro l’angolo! Qualche banca d'affari si sta accorgendo di come il mercato possa risentire di sollecitazioni sfavorevoli al prosegui del rialzo e per questo anche sull'indice Ftse Mib la banca JP Morgan preferisce abbandonare il titolo Banco BPM. Conferme arrivano anche dal mercato obbligazionari che accompagna la ricerca di capitale extra bancari il titolo ENI che emette un BOND CALLABLE a l 4.30%.di santeptrader2
SPX. LA Candela Pivot (3880) detta ancora la tendenza ribassistaLa candela Pivot del 15 dicembre 2022 il cui minimo segna 3880 (evidenziata dalla freccia rossa) continua a dettare la tendenza ribassista dell’Indice S&P 500 (SPX). Anche oggi, nonostante l’intonazione positiva dei mercati europei, il tentativo di bucare al rialzo la Volume Gap Area (V.G.A), zona di prezzo evidenziata dal rettangolo rosso, ha fatto scattare le vendite dei ribassisti fino al supporto della trend line di lungo ancorata ai minimi del 13 ottobre e del 22 dicembre 2022. La VGA è in pratica un area di vuoto volumetrico che il mercato in determinate condizioni tecniche tende a ricoprire. E tale area era stata originata dallo strappo dei rialzisti lo scorso 10 novembre (evidenziata dalla freccia verde). E fino alla candela Pivot, la VGA aveva rappresentato un area di supporto dalla quale scattavano tutti i riassorbimenti delle pressioni ribassiste. Con il break out della struttura rialzista, avvenuto con la candela Pivot, ora la VGA è diventata una area di resistenza formidabile, ghiotta da ricoprire, ma dalla quale per ora sembrano solo scattare i riassorbimenti delle spinte rialziste, come è avvenuto oggi. Se l’SPX dovesse rompere al ribasso la trend line rialzista, e con essa la zona dei 3800, il prossimo target ribassista d breve lo vedo in area 3700. Eventuali rialzi di medio periodo li prendo in considerazione solo al superamento del limite superiore della VGA a 3930. La spinta ribassista dell’SPX dovrà comunque essere confermata dall’andamento del VIX (grafico sotto) e del superamento al rialzo di area 24, che confermerebbe anche la rottura della trend ribassista ancorata ai massimi del 12 ottobre, 13 dicembre e 22 dicembre 2022. Edoardo Liuni di TradingRoomRoma1
Il VIX può essere un buono strumento per il crypto tradingIl VIX (Cboe Volatility Index) è oggettivamente considerato il miglior indice di volatilità del mercato statunitense. Valori in aumento indicano un aumento della volatilità, valori in diminuzione indicano una riduzione della volatilità. In prossimità di eventi particolarmente importanti il VIX tende quindi ad aumentare mentre tende a scendere in prossimità di periodi considerati oggettivamente tranquilli per i mercati. Il Bitcoin presenta storicamente un indice di correlazione maggiore dello 0,6 con il NASDAQ la cui volatilità è ben rappresentata dal VIX. È quindi semplice concludere che un indice di volatilità corretto per quanto riguarda il mondo crypto può essere il Cboe Volatility Index (VIX). Questo perché le altcoin sono correlate a BTC con un indice superiore allo 0,9 medio. Quindi quando il VIX sale è presumibile aspettarsi movimenti importanti anche per il settore crypto, viceversa ci sarà calma piatta per valori bassi. I trader che lavorano grazie alla volatilità con strategie d'inversione o in range dovrebbero aspettare che il VIX raggiunga valori superiori ai 30 punti per fare trading. Viceversa chi lavora con la direzionalità potrebbe essere saggio attendere valori inferiori ai 20 per impostare operazioni di trading intraday. Formazionedi cryptohubble3
Le resistenze vanno abbattute perché il rialzo continui.Ieri l'S&P 500 ha fatto dietrofront rispetto alla discesa di venerdì 14 ed ha chiuso poco sotto 3.680. La sessione di borsa è stata abbastanza tranquilla, e sono stati gli utili del settore bancario a contribuire all'estensione dei guadagni nel mercato after-hours. Non stupisce troppo che con questi differenziali di rendimento i titoli finanziari siano diventati le nuove star. Un aiuto al rally è stato dato dalle obbligazioni, ma i rendimenti a lungo termine sono ancora in aumento, e tutto si scontrerà probabilmente con la Fed, che dovrà ancora stringere in modo significativo a novembre e dicembre, come dimostra la parte corta della curva dei rendimenti. I consumi interni americani sono ancora notevolmente forti. Temo però che non tutti gli utili previsti dalle aziende che presenteranno i loro bilanci questa settimana consentano una propensione assoluta all'assunzione di rischio. Ci saranno buone notizie sul fronte degli utili, mi aspetto buoni dati dalle società tecnologiche a media capitalizzazione e dai titoli finanziari e dai titoli della sanità. I titoli energetici continuano ad essere i più forti. Non mi aspetto invece grandi cose dai titoli difensivi (utilities e beni primari giusto) e dalle comunicazioni. Il grande rimbalzo compiuto dall'S&P 500 è finito? Dipende, ogni giorno c'è un nuovo esame, ma è difficile entusiasmarsi a meno che non rompa la zona... Appuntamento per il resto dell'analisi per gli abbonati al mio servizio. E'iniziato un nuovo servizio riservato esclusivamente agli abbonati. Si tratta di un'analisi estensiva ed operativa che pubblicherò "GRATIS" saltuariamente a rotazione in uno dei miei portafogli così che tutti i miei follower abbonati ne usufruiranno. Per tutti coloro che non sono miei abbonati è possibile abbonarsi solo a questa analisi pomeridiana che io chiamo “operativa”, e che differisce dall’ANALISI QUOTIDIANA, che invece continuerà ad essere pubblicata come ho fatto fino ad oggi ogni mattina. L'abbonamento all'Analisi Operativa Quotidiana è solo su base annuale, ad un prezzo unico. Abbonandovi ogni giorno riceverete un’analisi che vi dirà la mia esatta visione FUTURA sui mercati. Con indicazioni che possono essere sfruttate a fini operativi su: 1. Mercato azionario americano; 2. Oro e argento; 3. Petrolio; 4. Rame; 5. Bitcoin . Grazie per aver letto sul mio sito web l'analisi gratuita di oggi. Sul mio portale potete abbonarvi al blog, ed avrete a disposizione la mia operatività sui miei portafogli: portafoglio Azionario Italia Usa portafoglio Futures europei e americani portafoglio Commodities Bitcoin e Index portafoglio Mercante in fiera portafoglio Progetto One shot Abbonamento all'”Analisi Operativa Quotidiana” su base annuale. Con indicazioni che possono essere sfruttate a fini operativi su: Mercato azionario americano, Oro e argento, Petrolio, Rame, Bitcoin .di Marco_Bernasconi2
Ho individuato il catalizzatore del rialzo.La seduta di venerdì 14 dell'S&P 500 e del mercato americano in generale ha invertito la tendenza al rialzo della sessione precedente, tanto da mettere in dubbio che il rally del quarto trimestre fosse già iniziato. Venerdì l’indice è sceso sotto i 3.640 e i 3.625, attribuisco l'inversione intraday di giovedì 13 alle seguenti ragioni: 1. posizionamento pre-uscita del dato CPI, 2. alla compressione delle posizioni corte, 3. all'attività in opzioni. Riepilogo gli ultimi due giorni della settimana scorsa in modo da rendere fluida l'esposizione. Ieri il mercato americano ha effettuato un violento testacoda dopo un pesante calo fino a 3.500 punti di S&P. La responsabilità della discesa è da imputare al dato del CPI, che si è rivelato prevedibilmente superiore alle aspettative. A dire il vero mi aspettavo dei dati sull'inflazione elevati, e soprattutto dati del CPI core elevati, che avrebbero favorito le aspettative aggressive della Fed addirittura rafforzandole ulteriormente. Però la pressione di vendita, si è arrestata i vendi-orsi sono stati rapidamente sopraffatti e i compra-tori sono accorsi rapidamente. Questo potrebbe essere l'inizio del rally dell’ultimo trimestre che ci accompagnerà fino al rally di Babbo Natale? I dati tecnici e stagionali lo confermerebbero. Il grafico dell'S&P 500 offre segnali di formazione di un minimo che può dare inizio ad un’inversione del trend in atto. Quindi le pre-condizioni per un rally ci sarebbero e ora si tratta solo di capire se verranno sfruttate o meno. A stamattina, nonostante la performance del mercato obbligazionario di ieri, sembra che sia così. Considerazioni domenicali. La domanda è quanto più in basso dobbiamo ancora andare prima di trovare il vero fondo? La mia opinione è che il fondo del mercato sia abbastanza vicino e non oltre il -5% dalla chiusura di venerdì 14. Quindi i 3.500 di S&P potrebbero non bastare. Consideriamo che questa settimana il livello degli utili per azione dell'S&P 500 e il quadro delle valutazioni non mostreranno un'economia distrutta. Per di più i consumi vanno ancora relativamente bene e l'economia reale non è entrata in una grave recessione e ci sono ancora alcune sorprese positive in arrivo negli utili futuri. Dal momento che il dato uscito giovedì ha deluso e non può determinare un’inversione di tendenza, cosa potrebbe rivelarsi un tale catalizzatore a livello fondamentale? Appuntamento per il resto dell'analisi per gli abbonati al mio servizio. E'iniziato un nuovo servizio riservato esclusivamente agli abbonati. Si tratta di un'analisi estensiva ed operativa che pubblicherò "GRATIS" saltuariamente a rotazione in uno dei miei portafogli così che tutti i miei follower abbonati ne usufruiranno. Per tutti coloro che non sono miei abbonati è possibile abbonarsi solo a questa analisi pomeridiana che io chiamo “operativa”, e che differisce dall’ANALISI QUOTIDIANA, che invece continuerà ad essere pubblicata come ho fatto fino ad oggi ogni mattina. L'abbonamento all'Analisi Operativa Quotidiana è solo su base annuale, ad un prezzo unico. Abbonandovi ogni giorno riceverete un’analisi che vi dirà la mia esatta visione FUTURA sui mercati. Con indicazioni che possono essere sfruttate a fini operativi su: 1. Mercato azionario americano; 2. Oro e argento; 3. Petrolio; 4. Rame; 5. Bitcoin . Grazie per aver letto sul mio sito web l'analisi gratuita di oggi. Sul mio portale potete abbonarvi al blog, ed avrete a disposizione la mia operatività sui miei portafogli: portafoglio Azionario Italia Usa portafoglio Futures europei e americani portafoglio Commodities Bitcoin e Index portafoglio Mercante in fiera portafoglio Progetto One shot Abbonamento all'”Analisi Operativa Quotidiana” su base annuale. Con indicazioni che possono essere sfruttate a fini operativi su: Mercato azionario americano, Oro e argento, Petrolio, Rame, Bitcoin .di Marco_Bernasconi1
Pronti, attenti, via... testacoda.I vendi-orsi sul mercato americano sono riusciti a spingere i prezzi al ribasso all'uscita del dato con volumi in calo, contemporaneamente il rialzo del rischio sulle obbligazioni è stato ridimensionato. Ieri il VIX è rimasto elevato, e la ratio tra put e call non ha segnalato un aumento della paura. Il dollaro non ha fatto progressi, e i rendimenti a lunga scadenza sono scesi. Sono tutti segnali di cautela, ma che non escludono la mia tesi di vedere i mercati azionari in rialzo grazie all'IPC, prima che la realtà della Fed, ancora restrittiva, torni a farsi sentire, come scritto nella citazione dell'analisi di ieri. Domani mi aspetto un dato “bastardo” sull'IPC e sull'IPC core, visto il movimento dei prezzi fino ad oggi. Secondo la mia opinione, qualsiasi reazione iniziale (se arrivasse) potenzialmente positiva del mercato sarebbe venduta. Di sicuro non mi aspetto un dato CPI così basso da dare via ad un rally del mercato. Per il momento questo trading laterale testimoniato attualmente dal mercato favorisce i vendi-orsi piuttosto che i compra-tori. Cambierei parere solamente se vedresti il future mini S-P chiudere in modo molto deciso sopra il livello di 3.635. Appuntamento per il resto dell'analisi per gli abbonati al mio servizio. E'iniziato un nuovo servizio riservato esclusivamente agli abbonati. Si tratta di un'analisi estensiva ed operativa che pubblicherò "GRATIS" saltuariamente a rotazione in uno dei miei portafogli così che tutti i miei follower abbonati ne usufruiranno. Per tutti coloro che non sono miei abbonati è possibile abbonarsi solo a questa analisi pomeridiana che io chiamo “operativa”, e che differisce dall’ANALISI QUOTIDIANA, che invece continuerà ad essere pubblicata come ho fatto fino ad oggi ogni mattina. L'abbonamento all'Analisi Operativa Quotidiana è solo su base annuale, ad un prezzo unico. Abbonandovi ogni giorno riceverete un’analisi che vi dirà la mia esatta visione FUTURA sui mercati. Con indicazioni che possono essere sfruttate a fini operativi su: 1. Mercato azionario americano; 2. Oro e argento; 3. Petrolio; 4. Rame; 5. Bitcoin . Grazie per aver letto sul mio sito web l'analisi gratuita di oggi. Sul mio portale potete abbonarvi al blog, ed avrete a disposizione la mia operatività sui miei portafogli: portafoglio Azionario Italia Usa portafoglio Futures europei e americani portafoglio Commodities Bitcoin e Index portafoglio Mercante in fiera portafoglio Progetto One shot Abbonamento all'”Analisi Operativa Quotidiana” su base annuale. Con indicazioni che possono essere sfruttate a fini operativi su: Mercato azionario americano, Oro e argento, Petrolio, Rame, Bitcoin .di Marco_Bernasconi1
ACQUISTI DI VIX E VENDITE DI EQUITY… IL QUADRO PEGGIORAANALISI COT REPORT del 09.10.2022 -CONTESTO Termina rapidamente l’euforia sui mercati, la voglia di comprare asset rischio, la scommessa di un mercato del lavoro in rallentamento è già svanita. Una settimana, quella trascorsa, che sembrava dominata dal risk on , dalla voglia di comprare equity a tutti i prezzi e sebbene i volumi fossero particolarmente ridotti, la bull trap è scattata, lasciando ancora una volta delusi gli operatori che speravano in dati del lavoro deboli, che avessero permesso alla FED di valutare un rallentamento nel suo piano di attacco all’economia, ed invece no! Ancora venerdì i mercati sono rimasti scottati, da un’economia a stelle e strisce robusta come non mai, con la disoccupazione in netto calo dritta ai minimi, con tanti posti di lavoro creati e nulla di peggio per una FED che prova a tutti i costi a veder salire la disoccupazione, passo necessario per il rientro dell’inflazione. Nessuna speranza, dunque, ci si proietta all’appuntamento con FED di inizio novembre aspettandosi già rialzi tassi senza freni, si parla oramai di un altro 0.75%, guardando con simpatia ad un +4.50% finale, che sembra oramai il target più ovvio da ricercare nelle azioni della banca centrale per raggiungere il tasso di equilibrio. Non cede il mercato del lavoro, e la paura torna a cavalcare i listini mondiali che ripiegano pesantemente e si riportano non lontano dai minimi di questo 2022, e a condire ancora di più il piatto, la salita del vix, che trova le mani forti grandi acquirenti per la settimana appena trascorsa, segno che il peggio potrebbe essere solo iniziato. -FOREX: DOLLAR INDEX: inesorabile la risalita del dollaro usa, che torna ad aggredire i massimi di periodi, con le mani forti che tornano agli acquisti e si riportano a 31679 contratti netti long, trascinando cosi dollar index a 112.75, pronto a balzare a 114.80 nuovamente. Eurusd Vero campanello di allarme questa settimana sono le posizioni nette lunghe che le mani forti stanno prendendo sul futures euro, portandosi a 43682 contratti netti lunghi, con un incremento di ben 9895 contratti nella sola settimana appena trascorsa. Il dato di venerdi dei NFP ha decretato tuttavia la nuova caduta di eurusd a 0.9725 , aprendo la strada a nuovi affondi ribassisti fino 0.9537 minimo per questo 2022. Dobbiamo tuttavia ricordare che la Lagarde parlerà prima della FED, e potrebbe questo portare a speranze per interventi maggiormente aggressivi da parte della BCE per contenere un’inflazione a doppia cifra, mai vista prima per l’unione europea. GbpUSd Torna la sfiducia sulla sterlina, ancora in balia del nuovo PM e dei piani fiscali da mettere in atto, creando un mercato estremamente volatile e instabile, sia sul valutario che sull’equity e sul debito sovrano inglese, il che porta le mani forti a vendere ancora sterline con 49539 contratti netti corti. I prezzi tornano a balzare verso i minimi, a 1.1090-75 dopo il test delle resistenze a 1.14-1.1425. AUDUSD Debolezza strutturale per le oceaniche, che seguono le sorti dei mercati equity, con ribassi importanti anche nel posizionamento delle mani forti, che si portano a +27764 contratti netti corti per il dollaro australiano trascinando i prezzi a 0.6365 aprendo cosi la strada a nuovi minimi per questo 2022. NZDUSD Non da meno il dollaro neozelandese, dove le mani forti si spingono a -13978 contratti rispetto ai precedenti 11471 contratti short, con i prezzi che si portano al test dei minimi precedenti a 0.5604-0.5575 pronto per eventuali nuovi allunghi ribassisti, solo la tenuta dei minimi potrebbe dettare inversioni di rotta nel breve , che non avrebbero comunque supporto dalla congiuntura macroeconomica attuale. La forza schiacciante del biglietto verde non è ancora al suo termine. Usdcad Il dollaro canadese trova nuove posizioni nette corte per le mani forti con ben 21407 contratti short, il che aiuta la salita di usdcad che torna al test dei massimi a 1.3733 , non lontano da 1.3840 prima vera resistenza, oltre la quale si aprono nuove prospettive di allunghi rialzisti. Usdjpy Nulla da fare per lo yen, che torna a crollare, anche dopo la dichiarazione della BOJ di sostenere la divisa direttamente sul mercato fx. Dop un primo netto movimento di reazione dai minimi, la caduta è stata Altrettando valida e le mani forti continuano a tenere posizioni per ben 81623 contratti netti corti. Usdjpy non trova quindi le condizioni per delle nuove discese e va a testare le resistenze chiave a 145.90 prossimo all’eventuale break out che aprirebbe nuovi scenari rialzisti e nuovi massimi per questo 2022. -EQUITY: ben poco da fare per il ondo equity che torna ad aggredire i minimi, dando conferma del sentiment espresso dai dati del cot report e dal posizionamento netto corto che permane sui principali listini. a pesare ancora di più questa settimana sono le posizioni long in netto incremento sul VIX che aprono a scenari di panic selling forse peggiori degli attuali. SP500 Torniamo a -209297 contratti netti corti per l’indice americano, che trova ora supporto nei dati del lavoro usa, e nella paura di una FED iperaggressiva, e torna cosi ad aggredire i minimi di periodo, portandosi a 3656 pnt, non lontano dai 3580 minimo del 2022, con la prospettiva di eventuali break out ribassisti. Nasdaq Non meglio il comparto tech, che peggiora di gran lunga la sua condizione con posizionamenti netti da parte delle mani forti che passano a -3761 contratti, decretando la svolta netta anche per i tech. Inesorabile la discesa, si torna a 11 100 pnt, senza possibilità di superare le resistenze, ma aprendo la strada nuovi allunghi ribassisti che potrebbero portare i prezzi anche oltre la soglia dei 11 000 pnt COMMODITIES Per le commodities attenzione al Ngas, che no trova ancora prese di profitto convincenti nelle mani forti, che insistono il loro posizionamento netto short, portandosi a 159096 contratti netti corti. Pur fermando i prezzi a 6.75$, lasciando tuttavia la possibilità di ulteriori affondi ribassisti. Ci proiettiamo dunque all’appuntamento con la FED del prossimo mese avendo ben presente l’aggressività che potrebbe essere espressa nelle politiche monetarie pur di contenere la corsa a rialzo dei prezzi, e ponendoci in condizione di massima allerta e cautela per un risk off che potrebbe tradursi rapidamente in panic selling. buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta2
IL VIX RIMBALZA, PETROLIO DI NUOVO IN CALO!Aggiornamento della situazione attuale dei mercati finanziari. Questa settimana abbiamo visto l'indice della volatilità (VIX) ritornare su livelli di 27. Nelle scorse analisi abbiamo evidenziato la correlazione tra il VIX, SP500 e BITCOIN. Come da manuale nel momento in cui il VIX è ritornato in livelli scomodi, ovvero sopra i 20, l'indice azionario americano e BITCOIN hanno incominciato a perdere terreno. Ovviamente non basta trovare una correlazione per determinare le cause di un movimento ribassista o rialzista; nelle ultime settimane le voci di un possibile rialzo di 75 punti base sono schizzate a rialzo, comportando ulteriori pressioni negative per gli indici azionari. Sempre per le motivazioni sopra elencate, le notizie riguardanti i tassi d'interesse stanno spingendo a rialzo il dollaro, riportandolo a livelli dei massimi annuali. Questo venerdì verranno rilasciati i dati riguardanti il Non Farm Payroll, dati importantissimi per la FED. Il mercato del lavoro dagli ultimi dati è ancora troppo caldo, nuovi lavori JOLTs che superano le aspettative a rialzo e jobless claims che nelle ultime settimana stanno segnando un rallentamento. La forza del dollaro sta mettendo sotto pressione diversi asset. USOIL perde oltre l'8% da inizio settimana, complice la volatilità dei prezzi con la presenza di molteplici forze contrapposte che spingono i prezzi. Da una parte sono elevati i rischi legati all’offerta, anche in vista di un taglio della produzione da parte dell’Opec+; dall'altra sono in aumento i rischi di una guerra in Libia e proseguono gli scontri in Iran. Il calo del petrolio sta influenzando l'andamento del dollaro canadese. L'indice del dollaro canadese sta perdendo oltre lo 0,8% questa settimana, spingendo USDCAD a rialzo. Il calo dell'oro nero non sta influenzando in maniera negativa solo il dollaro canadese, ma come vediamo nel grafico precedente anche il dollaro neozelandese e il dollaro australiano sono in territorio negativo. di mattiabonetti_14
Settimana di svolta SPX NDX si lanciano al ribasso 26.08.2022Jerome Powell con le sue dichiarazioni offre il trigger al movimento di rottura dei supporti per tutti gli indici, che partono per una probabile nuova fase ribassista. Come avevamo visto nell'analisi di venerdì scorso gli indici stavano già dando segnali di debolezza, quindi il movimento non è una sorpresa. Per SPX manca la rottura di area 4050 per aprire la strada al test di 3900. In Europa la situazione è esacerbata dallo stress provocato dai prezzi del TTF, ancora in crescita parabolica. Interessante il comportamento dei bond, molto più riflessivo rispetto all'azionario. Attenzione a oro e argento. 19:45di GiuseppeMessina2226
USOIL, CAD, BTC e VOLATILITA'Piccolo aggiornamento delle condizioni attuali dei mercati. Nelle ultime settimane abbiamo visto BTC toccare quotazioni attorno ai 18.000, liquidando milioni di operatori che vedevano la criptovaluta to the moon. La correlazione inversa con le volatilità dell'SP500 continua. Nelle ultime settimane abbiamo visto le volatilità tornare in territorio sopra i 30, area di estrema incertezza e irrazionalità dei mercati. Spread tra i rendimenti a 10 anni e 2 anni praticamente a 0. Questo spread è ampiamente seguito in tutto il mondo in quanto qualsiasi numero inferiore o vicino a 0 tende a indicare un imminente rallentamento dell'economia statunitense. Nell'ultimo periodo abbiamo notato anche un piccolo rallentamento del DJP, utilizzato come indice delle materie prime. Nonostante questo rallentamento il GOLD si aggira ancora attorno i 1820 dollari all'oncia. Mercati azionari ancora in sofferenza, dopo l'annuncio delle scorse settimane di un rialzo della FED di 75 punti base dei tassi e l'aumento dell'inflazione in America, abbiamo visto un movimento a ribasso di oltre il 4% dell'SP500. Nell'ultima settimana USOIL sta perdendo leggermente terreno, spingendo a ribasso il Dollaro Canadese, economia che si basa molto sull'esportazioni della materia prima in questione. Con questa correlazione fortemente diretta, si prospettano dei setup ribassisti per questa settimana. Buon trading a tutti M&A_Forex di mattiabonetti_4
Bitcoin e SP500 calma apparente, ma il VIX manda un warningAttenzione, un warning sta venendo dal Vix, dopo gli scrolloni su indici azionari e crypto ora sembra arrivata un po' di calma con la ricerca di una base. Però il fatto che il Vix sta continuando a restare alto ed anzi a risalire, vuol dire che qualcuno sta comprando opzioni per coprirsi e che ha ancora paura di una gamba ribassista.di Alex97510
L'ultimo dei grandi titoli rompe i supporti 12.05.2022Mercati azionari sempre in cerca di rally correttivi ma per il momento continuano a prevalere le vendite, per quanto "ordinate". I rendimenti ritracciano dai massimi e potrebbero favorire un recupero di breve termine dei titoli tecnologici. Continua la pressione al rialzo sul dollaro, l'euro va verso la parità. Analizziamo Brembo Stoneco Snowflake, IPRP. 18:43di GiuseppeMessina1115
SALE LA PAURA, AUMENTA LA VOLATILITà E CI CERCANO COPERTURE.ANALISI COT REPORT del 31.04.2022 Bentornati alla consueta rubrica settimanale dedicata all’analisi del posizionamento dei big players sui futures , questa settimana una lettura più ampia assume un valore ancora più importante considerato l’avvicinarsi dell’intervento della FED previsto per mercoledi 4 maggio. L’analisi del COT report , che ricordiamo non essere infallibile, offre tuttavia un’idea più chiara di quello che può essere il posizionamento degli attori che compongono i mercati e quali possono essere le aspettative e le posizioni strategiche da assumere, tanto più alla vigilia di un appuntamento cosi importante e atteso come quello di mercoledi prossimo. La nostra rubrica si sta via via ampliando e gli asset che monitoriamo aumentano di settimana in settimana, scoprendo con un’attenta lettura, quanto le correlazioni intra-market si evidenzino in maniera chiara nel posizionamento dei non commercial che questa settimana, sembrano essersi focalizzati sulla copertura di portafogli da possibili risk off. I primi segnali che ricerchiamo sono nel valutario, con un crollo nelle posizioni nette lunghe delle valute come Euro e Sterlina , per dare spazio al Dollaro americano e allo Yen giapponese. I big players comprano anche indici, ma al contempo sembrano cercate copertura anche in posizionamenti sul VIX e sul mondo commodities special modo i metalli, seppur il comparto energy segue la strada degli acquisti, ma procediamo con il consueto ordine. Calano le posizione nette lunghe sull’euro, dove i large speculators, passano dai 31301 contratti netti lunghi a 22201 non dando segnali di ritrovata fiducia nella moneta unica e nelle politiche della BCE, che continuano a rimanere attendiste pur considerando le ultime rilevazioni dell’inflazione in eurozona, al nuovo record del +7.5%. l’orizzonte temporale di un possibile trimestre di attesa, prima di possibili rialzi tassi, sembra forse troppo lungo per gli investitori, che liquidano posizioni, portando eurusd ai minimi di 1.0490, per poi chiudere la settimana in leggerissimo recupero a 1.0580. le possibilità di vedere storni sul futures euro, sono legate a nostro parere solo ad una plausibile dinamica di buy on rumors and sell on news, che porterebbe a prese di profitto sul biglietto verde e conseguenti recuperi delle altre majors. Crollo della sterlina, che da oramai 8 settimane consecutive trova nei big players esclusivo sentiment ribassista con incrementi costanti del posizionamento netto corto, che questa settimana passa a -69621 contratti rispetto ai -58914 della scorsa settimana in un rally partito ad inizio marzo 2022. Anche in questo caso è notevole la performance negativa del futures sul british pound, che dalle aree di 1.3142 , open di aprile, ha toccato i minimi di 1.2412, per chiudere con un respiro solo nelle ultime ore di contrattazione di venerdi a 1.26 figura. L’aspettativa nella congiuntura macro resta tra le peggiori, ma anche in questo caso si spera nei possibili storni di breve del biglietto verde, che darebbero fiato alle altre majors di recuperare qualche punto percentuale, almeno nel breve periodo, non invalidando l’idea di un mega trend per il dollaro americano. Recupera qualche posizione lo yen giapponese, che sui ribassi del comparto equity, e a nostro parere, sui timori di ciò che potrebbe fare la FED il 4 maggio, ha trovato acquisti da parte dei big players che si sono portati a -95535 contratti corti, con una ricopertura in una sola settimana di ben 11652 contratti. Il futures yen mette a segno ancora un mese di aprile devastante in termini di performance che si assesta a -7.00% dall’open mensile, e ad un -12.20% da inizio marzo. Performance pesantissime per un valutario in due mesi, che trovano giustificazione solo nella politica ancora iper-espansiva della BOJ, che seppur contenta di una valuta debole, inizia a preoccuparsi della velocità con la quale lo yen perde terreno. Anche in questo caso crediamo che l’intervento della FED di mercoledi , che darà ampie indicazioni per il QT, potrebbe generare uscite dal mondo equity, e dare agli operatori motivazioni più valide per riacquistare uno yen tutto sommato a buon prezzo. Restano sostenute le posizioni long dollari, dove i big players restano con 33879 contratti long, rispetto ai 32580 della scorsa settimana, mantenendosi pertanto in media rispetto ai valori di questo 2022. Dollar index che trova nelle aspettative della FED una forza imponente, si è portato sui massimi di periodo area 103.25 , dopo aver testa 103.80 massimi del 2016. Tutto ora nelle mani di Powell che dovrebbe confermare un rialzo tassi di 50BP e l’inizio del QT, che potrebbe dare vita a vendite corpose di asset obbligazionari con una conseguente risalita dei rendimenti, che hanno già testato le aree di 3% per il decennale, area che potrebbe a questo punto violata con agilità. I big players comprano anche equity, con forti posizionamenti su S&P e Nasdaq, dove sono netti long con 15833 contratti e ben 122750 contratti netti lunghi sullìS&P, ma ad attrarre la nostra attenzione sono tuttavia i posizionamenti sul vix. Dopo un forte scarico di posizioni nette lnghe sul vix, i large speculators sono 3 settimane, che incrementano il posizionamento long, passando da -81353 contratti a a-72225 attuali. Se consideriamo che il posizionamento su questo asset non è mai netto positivo, possiamo meglio renderci conto di come i large speculators siano di fatto non lontano dalle minimi esposizioni nette corte, viste solo ad inzio 2022 e nel marzo 2020 periodo che noi tutti ricordiamo per l’esplosione della pandemia. Riflettiamo dunque sulla volontà dei big players di comprare asset equity, ma anche di cercare rifugio nel VIX e in asset come yen giapponese e dollari. Andiamo verso la conclusione dando uno sguardo al comparto energy, dove troviamo forti acquisti sia di crude oil che di nGas, il che confermerebbe la paura degli investitori che preferiscono essere coperti con importanti percentuali di commodities nel loro portafoglio, special modo energy, per le vicende che noi tutti oramai conosciamo. Approfondimento lo concediamo al Ngas, dove il posizionamento dei large speculators si riposiziona questa settimana sopra la sua media a 21 periodi, e considerando un incremento di ben 12626 contratti netti lunghi, si lasciano aperte le porte a possibili ulteriori allunghi verso i massimi di 8$ Si conclude la nostra rubrica con l’inserimento del posizionamento sui metalli preziosi come silver e gold e per ora il palladio, dove si evidenzia una netta decorrelazione tra il posizionamento netto lungo sul gold ,c he questa settimana ha trovato ulteriori 8366 contratti long, e il silver con pur sempre posizione netta lunga e 35406 contratti, ma uno scarico di ben 11023 contratti in questa sola settimana. Rimaniamo pertanto vigili e cerchiamo posizioni di prudenza fino al 4 maggio, data in cui la FED ci darà indicazioni più chiare e potrà dettare ritmo ai mercati per i prossimi mesi. Buon Week End e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta1
WisdomTree - Tactical Daily Update - 06.04.2022Inflazione e rallentamento della crescita europea frenano le Borse. I prezzi alla produzione PPI europei salgono oltre il +30% annuale. Le indagini Pmi cinesi svelano marcato rallentamento di manufattura e servizi. Nuovo sensibile rialzo dei rendimenti obbligazionari. Ieri, 5 aprile, le Borse europee, fatta eccezione per Londra, sono tornate a scendere, spegnendo l’ottimismo della vigilia, quando Wall Street aveva chiuso sui massimi galvanizzata dalla notizia che Elon Musk era diventato il maggior azionista di Twitter (azione +27%). A fine seduta, le perdite oscillavano dal -1,3% di Parigi al -0,6% di Francoforte: Milano -0,9%, mentre Londra ha spuntato +0,7%. Seduta pesante anche per Wall Street: Dow Jones -0,8%, S&P500 -1,3%, Nasdaq -2,3%. Sul comparto azionario europeo ed americano pesavano le dichiarazioni di Lael Brainard, membro del Direttivo della FED (Banca Centrale Usa). Secondo la Signora Brainard l'inflazione è troppo alta e l’azione della Fed deve essere più forte sia nel ritmo di rialzo dei tassi che nel decumulo di assets acquistati negli ultimi 2 anni dalla banca centrale col “quantitative easing” e che sfiorano i 9 triliardi di Dollari. La politica monetaria Usa deve virare verso una "posizione più neutrale" nel giro di pochi mesi, ad un ritmo "notevolmente più rapido” di quello tenuto nel “quantitative tightening” del periodo 2017-2019. L’attenzione degli investitori resta focalizzata sull’evoluzione della situazione militare ed umanitaria in Ucraina. I bombardamenti russi si concentrano nella regione del Donbass e nella fascia costiera sul mare di Azov e Nero, dove prosegue il tragico assedio di Mariupol e cresce il rischio di un attacco via mare e terra di Odessa. L’Unione Europea, intanto, prepara il quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia, basato su sei aree di intervento, ed anticipato ieri dalla Presidente Von der Leyen: e’ finalmente interessato anche il comparto energetico, con lo stop totale all'import di carbone (valore Euro 4 miliardi) e quello all'export verso la Russia, soprattutto di tecnologia, per 10 miliardi. Ampliata anche la lista di persone ed imprese sanzionate. Secondo il Ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire, Presidenza di turno dell'Unione Europea, le sanzioni sull’import di energia sono destinate a crescere secondo modalita’ e calendario che dipenderanno dall’evoluzione del conflitto e, come confermato anche da Von der Leyen, potranno riguardare il petrolio. L’elettorato europeo sembra svoltare svoltare a destra, e dopo la trionfale rielezione del Presidente ungherese Orban e di quello serbo Vucic, i sondaggi francesi sulle imminenti elezioni presidenziali danno crescente probabilita’ al ballottaggio tra il Presidente uscente Macron e la sfidante Marine Le Pen (Front National): il vantaggio del primo, nelle intenzioni di voto, si assottiglia al 53%. Il drammatico conflitto in Ucraina incide in maniera ancora ridotta sulle indagini congiunturali europee: quella PMI (Purchasing Managers Index) indica cali ridotti in Spagna (53,4 dal 56,6 di febbario) ed in Italia (52,1 da 52,8). Addirittura al rialzo, rispetto alla prima lettura, la revisione di quella tedesca, 56,1 da 55,0. Inflazione galoppante: nel perimetro OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) a febbraio e’ cresciuta al +7,7% su base annua (da + 7,2%), massimo degli ultimi 30 anni. A marzo peggiorera’ ulteriormente. Il comparto energetico ha reagito composto allo scenario di nuove sanzioni all’export russo: ieri il prezzo del WTI (greggio di riferimento Usa) e’ rimasto stabile ed oggi, 6 aprile, risale +1,3% a 103,4 Dollari/barile. Maggior tensione per quello del gas naturale, +3,6% a 110,5 Euro/megawattora e quello del carbone Coke europeo, oltre +3% vicino 270 Dollari/tonnellata. Sul mercato valutario si rafforza il Dollaro Usa, e con l’1,09 del cross Dollaro/Euro, non siamo lontani dal massimo di 1,0804 del 7 marzo: risente del peggiorato quadro di inflazione e crescita economica europea. Di nuovo in rialzo i rendimenti dei Governativi Usa ed Europei. Quello del Treasury Usa 10 anni sfiora stamani +2,64% e quello dell’omologo BTP italiano +2,33%, per uno spread col Bund decennale benchmarch che allarga a 166 bps (ore 13.00 CET). I mercati sembrano “fiutare” una nuova accelerata dell’inflazione e ed una svolta piu’ restrittiva dell’ECB (Banca Centrale Europea): attenzione dunque alle minute di giovedì 7. Stamane, 6 aprile, le Borse asiatiche sono scese: Nikkei giaponese -1,8%, CSI300 dei di Shanghai&Shenzhen -0,5%. I nuovi lockdown in Cina “filtrano” nei dati macro: il Pmi Caixin China Services di marzo é sceso a 42,0 (!!) da 50,2, segnando il crollo piu’ ampio da febbraio 2020. Il PMI Composite di IHS Markit è sceso a 43,9, al minimi degli ultimi due anni. Hang Seng di Hong Kong -1,4%, Hang Seng Tech -3,3%, Kospi coreano -0,5%, Sensex indiano -0,7% completano il quadro (ore 10.00 CET). La mattinata europea segna pesanti cali in media -1,9% (ore 13.00 CET), impattata dalla prospettiva di un rallentamento marcato della crescita dell’area Euro: i future di Wall Street sono in ulteriore calo, specie per il Nasdaq, -1,2%. Il prezzo dell’oro non reagisce al contesto perturbato, ed e’ stabile a 1920 Dollari/oncia (ore 13.00 CET). Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito. Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta. Solo per clienti professionali. 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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri. di Peter_Braganti2
Rendimenti USA a target 2%: nuovo colpo al Nasdaq 10.02.2022I dati record sull'inflazione USA mandano il decennale a target 2% e infliggono un nuovo colpo all'equity ed in primis al Nasdaq. Il rimbalzo in corso fino a ieri potrebbe essere finito qui. Comportamento anomalo del dollaro che non segue al rialzo i rendimenti. I bond europei continuano anch'essi per "simpatia" con i Treasury la corsa al ribasso.10:34di GiuseppeMessina2224
vix vs vxn ho voluto postare la mia idea sui principali indici di volatilità(comumente detto indici della paura) di paura sia del S&P500(vix) e nasdaq(nvx) solitamente questo indicatore viene calcolato in percentiali e maggiore e il trend rialzista che si crea maggiore e la forza con cui i mercati solitamente scendono.... Ho preso in considerazione il periodo che va dal 1 luglio 2021 ad oggi, da come possiamo vedere dal VIX(Primo Grafico) attualmente sta tornarno in quella che io chiamo comfort zone Intorno ai 20, mentre il vxn(Secondo Grafico) mostra che attualmente si trova ad una volatilità al pari ad 30,32% in questo perido il nasqad e molto influenzato da una maggiore reazione di paura in rapporto al S&P500di Vincent_damico0
2022! Anno difficile. Partiamo confrontando il VIX ed S&P 500.Pensare nuove strategie per affrontare il 2022 non è cosa facile, soprattutto dopo i forti guadagni negl'ultimi due anni, per questo ho deciso di iniziare questo nuovo anno ripartendo da strategie tematiche ben definite. Se un buon Trader di Posizione ha fatto in modo corretto i suoi compitini nel 2020 e nel 2021, oggi si troverà con un portafoglio molto liquido, per il fatto che ha già raggiunto l’80% dei target di posizione ed oggi avrà sicuramente da ragionare su nuove strategie da implementare. E’ sempre stata mia buona abitudine prendermi una “pausa di riflessione” che vada dal terzo venerdì del mese di dicembre a tutto gennaio per poi iniziare ad operare con le idee ben chiare dal mese di febbraio, per questo penso che è bene non avere fretta sul posizionarsi nel mercato, soprattutto durante un’emergenza sanitaria che non ha ancora trovato la sua conclusione e problemi geopolitici dietro l’angolo. Come sarà il 2022? Penso che il 2022 sarà un anno molto difficile da interpretare, dove la crescita rallenterà ma non si fermerà; un anno che aprirà la strada nei mercati azionari ad un lungo trading range per i prossimi anni; un anno dove mi aspetto ancora utili buoni per le società statunitensi, preferendo però le società value alle growth; un anno dove assisteremo ad un controllo dell’inflazione da parte delle banche centrali, che vedremo scendere nel quarto trimestre del 2022 ma che si attesterà su livelli superiori a quelli pre-covid; un anno dove i rialzi dei tassi faranno viaggiare i mercati azionari su regimi di volatilità alti con forti implicazioni negative su quelli obbligazionari; un anno dove il mercato azionario più favorito in Europa sarà quello italiano avvantaggiato dalla buona impostazione del settore finanziario; un anno dove l’impatto della pandemia sull’economia globale è destinato a diminuire grazie allo sviluppo di vaccini specifici per le varianti vecchie e nuove e di terapie efficaci per tutti. Il mio modus operandi comprenderà due diversi approcci per affrontare i mercati in modo tattico, approcci costituiti dalle Macro Strategie e dalle Micro Strategie. Mi è sempre piaciuto affrontare i mercati a carte scoperte per questo oggi riparto dalla definizione di 6 Macro Strategie che mi porteranno ad implementare le 30 nuove Micro Strategie che accompagneranno la mia operatività da Trader di Posizione nei prossimi 24 mesi. Ecco intanto le Macro Strategie definite per guidare la mia operatività nel 2022 e nel 2023: - Strategia Equity Index - Strategia P/E - Strategia FX - Strategia Energy - Strategia Metals - Strategia transizione Green (ESG in primo piano) Tutte le Macro Strategia insieme alle 30 Micro Strategie verranno spiegate e descritte nel dettaglio qui su TradingView, quindi non posso fare altro che invitarvi a seguire i miei post. Il grafico che allego in questa pubblicazione mette a confronto il VIX (l'indice che misura la volatilità implicita delle opzioni sull’indice S&P 500) e l’indice S&P 500 (indice composto dalle 500 società a maggiore capitalizzazione quotate negli Stati Uniti) per avere una visione iniziale di questo 2022, anno nel quale è probabile che assisteremo ad un deterioramento dei fondamentali e dove inizieranno a venire meno le spinte delle politiche fiscali e monetarie che hanno accompagnato la forte crescita dei mercati azionari negl’ultimi due anni. Dal grafico possiamo vedere che a gennaio di quest’anno l’ultimo massimo del VIX corrisponde ad un forte minimo dell’S&P500, di conseguenza diventa facile intuire che i picchi di volatilità porteranno panico sul mercato azionario, inoltre sembra anche chiaro che da metà gennaio si sta viaggiando a regimi di volatilità più alti, come ci confermano i valori superiori alla media mobile a 500 giorni (linea rossa) dell’indice della paura. Facendo mente locale, attualmente ci troviamo in una situazione dove la FED si sta preparando ad alzare i tassi, e le curve dei rendimenti obbligazionari stanno reagendo crescendo. Nel momento in cui scrivo lo spread tra il rendimento di un decennale americano e un biennale è pari a 0,609bp mentre tra un trentennale e un decennale la differenza di rendimento è di 0,322bp. Una politica monetaria restrittiva in un contesto di curva dei rendimenti piatta porta ad una recessione economica e ad una massiccia correzione dei mercati azionari, per tale motivo in questo 2022 sarà importante monitorare la volatilità implicita, facendo molto attenzione ai picchi del VIX, che acquistano un valore predittivo maggiore proprio perché veniamo da in una crescita del mercato azionario mai verificata prima. Concludo questo mia prima pubblicazione del 2022 nel descrivervi chi è per me il Trader di Posizione: “Il Trader di Posizione è un Investitore Evoluto che ha un’ottima conoscenza dei mercati finanziari e di tutti gli strumenti finanziari necessari per “cavalcare la loro evoluzione”. L’operatività del Trader di Posizione è molto discrezionale e si basa su dati di fine giornata, è un investitore di breve termine capace di utilizzare nelle proprie strategie il mercato dei futures accompagnando la propria operatività con l’utilizzo delle opzioni. La durata delle strategie implementate dal mio “Trader di Posizione” può andare da un mese fino a 24 mesi e mediamente costruisce 30 strategie operative nell’arco dell’anno finanziario.” Gianmarco Agosta AVVERTENZE: la presente pubblicazione ha solo uno scopo scientifico/didattico, tutte le informazioni sono indirizzate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti posti in essere, dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo personalmente alcuna responsabilità al riguardo. Tutte le informazioni pubblicate non costituiscono attività di consulenza e non devono essere considerate un’offerta o una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di valori mobiliari, e quindi non costituiscono e non intendono costituire sollecitazione al pubblico risparmio, ma vogliono svolgere una funzione di supporto per il lettore che rimane pienamente responsabile delle proprie operazioni. Ricorda sempre che il trading su azioni, futures , opzioni, valute, certificates, criptovalute o altri strumenti finanziari implica rischi sostanziali di perdite, tali da non renderlo adatto a tutti i tipi di investitore. di Gianmarco_Agosta116
Volatilità in aumento! Il 2022 sarà un anno altamente volatile?Negli ultimi mesi l'indice di volatilità CBOE:VIX ha avuto alti e bassi, oscillando costantemente e con movimenti veloci sopra e sotto al valore di 20. Si nota facilmente che queste "montagne russe" sono aumentate nel corso del tempo, e da inizio anno sono ben visibili le forti oscillazioni. Nel primo giorno di negoziazione del 2022, il valore del VIX segnava un valore minimo leggermente superiore a 16, per poi passare a valori "molto alti" in prossimità del valore di 40. La volatilità è un fenomeno mean-reverting, in cui gli spike sono frequenti e violenti, ma statisticamente ritornano al valore medio. Seguiranno nelle prossime settimane ulteriori analisi in merito al tema della volatilità, in quanto il 2022, date le prime settimane di negoziazione, non sarà di certo un anno "tranquillo" ! Dott. Cunti Mattia, CFTe®, EFA , CSTA ** AVVERTENZA ** Il contenuto dell'analisi appena effettuata è frutto di opinioni personali e non costituisce sollecitazione al pubblico risparmio ovvero a comprare o vendere qualsiasi strumento finanziario. Tali opinioni non costituiscono pertanto un consiglio oppure una raccomandazione ad investire o disinvestire. Le analisi sono a puro scopo informativo, e non costituiscono consulenza personalizzata, poichè chi scrive non conosce le caratteristiche personali di nessuno dei lettori, in specie flussi reddituali, capacità a sostenere perdite, consistenza patrimoniale.di Tia_Cnt3
Livelli chiave l'indice S&P500Per vedere una settimana così negativa dobbiamo ritornare a fine febbraio del 2020 ovvero all'inizio della forte correzione che ha subito il mercato americano a causa dell'emergenza sanitaria (-11,63%). Con la candela di venerdì, lo S&P500, ha rotto al ribasso la media a 200 periodi con volumi importanti. Questa volta chi ha provato l'ennesimo "buy on dip" è stato spazzato via dalle forti vendite che sono arrivate sul mercato. Che si fa quindi? Si vende tutto e si aspetta momenti migliori oppure si tiene botta? Questa risposta nessuno può saperla se non te stesso. Andiamo ad identificare i livelli i chiave per la prossima settimana. Il primo livello importante è sicuramente il supporto dei 4300 punti il quale se rotto, il mercato potrebbe continuare la sua prosecuzione verso il basso portando in questo caso a scenari peggiori. Il secondo livello importante è il supporto attuale a 4400 punti. La tenuta di quest'area, potrebbe far tentare un rimbalzo verso i 4530 punti circa ormai diventata resistenza. Da questo rimbalzo sarà importante capire se i prezzi avranno la forza di riprendersi e quindi rompere la resistenza oppure tornare nuovamente indietro. Con una correzione così accentuata anche il VIX è partito al rialzo. Già dal 3 gennaio si poteva però notare un segnale di allerta così come il 13 gennaio. Segnali che hanno creato quella che è l'attuale tendenza rialzista di breve. Per un trading multiday e con una strategia trend following rialzista forse non è il momento migliore per aprire nuove operazioni ed anche se fosse la cosa che potrebbe salvarci da eventuali ulteriori correzioni è sicuramente un buon money management. Se la mia analisi ti è piaciuta lasciami un commento positivo con una donazione o un like come segno di ringraziamento. ** DISCLAIMER ** L'analisi è frutto di mie considerazioni personali e non è nessuna sollecitazione all'investimento! Operatività segnalate non posso sostituire il libero ed informato giudizio dell'investitore che agisce per libera scelta e a proprio rischio. di Danilo_Ruttino112
Piazza Affari? Sell Off segue la Volatilità di Wall StreetPiazza Affari in preda alla volatilità, subito apertura negativa e corsa sui supporti! Per Piazza Affari i livelli di 27.000 punti indice futures Ftse Mib erano un importantissimo supporto, adesso una resistenza da agganciare a tutti i costi per evitare un'accelerazione negativa sino al supporto successivo di 26.735 punti. Piazza Affari a differenza degli altre Piazze Finanziarie mondiali è ancora tutto sommato neutra ma se dovessimo accelerare sotto i 26.500 punti gli indicatori si porteranno immediatamente in ipervenduto e non ci sarà più storia. A Piazza Affari l'unico motivo per trovare serenità e rialzo risiede nel superamento degli swing di mercato di area 27.700 punti, fino a quando non superiamo quel livello rimarremo purtroppo nel limbo. Anche il Dax di Francoforte alla pari di Piazza Affari apre con un gap down sotto il livello di supporto dei 15.750 punti purtroppo il superamento di questo supporto ha fatto accelerare al ribasso il future Dax che potrebbe ancora accelerare al ribasso fino all'ulteriore supporto dei 15.250 punti area di swing. Quest'ultimo supporto se violato trascinerà nella tendenza negativa anche il futures Dax, c'è da aggiungere che l'indice tedesco è in movimento laterale da oramai più di 7 mesi ragion per cui se si conferma il ribasso si esprimerà tutta la volatilità accumulata e sarà dura recuperare i massimi di breve periodo. Ftse Mib Piazza Affari Thomas Berra Souvenir di Milano 2015, performance artistica di Thomas Berra. Wall Street invece negativa con tutti gli indici. Non si arresta la corsa al ribasso il Nasdaq perde l'1,50% e supera la soglia psicologica di supporto di 14.750 punti nonché swing di mercato anzi doppio swing siamo, il Nasdaq si muove in ipervenduto e quindi se dovessimo rimbalzare sino ai 15.500 punti si tratterà solo di un ritracciamento poichè storicamente ogni volta che il Nasdaq supera il 10% di perdita si apre uno scenario ribassista di conseguenza l'ingresso nel Bear market. S&P500 negativo si appoggia sul supporto di 4430 punti, zona di prezzi non facile da gestire ma sicuramente possiamo recuperare le resistenze dei 4500 punti. Un recupero positivo per l'indice S&P500 solo ai livelli di 4700 punti . Non arrivano segnali entusiasmanti dall' indice Vix, l'indice della volatilità implicita delle azioni quotate sull' S&P500dopo anni passati a quotare in laterale pare stia proprio ripartendo di slancio, è quasi scontato che se la volatilità continuasse a salire, una colta superati i 35$ per punto battuti a novembre del 2021 lo scenario di Bear Market con gli indici al capolinea sarà confermato. Shortdi santeptrader1
Dark cloud su FTMIB 16.12.2021La BCE emette un comunicato zeppo di contraddizioni e delinea un piano di rientro dal QE molto confuso mandando in auto oscillazione l'euro. I mercati azionari confermano lo stato di confusione, e continuano a marcare risultati molto diversi fra i vari indici Oggi a sorpresa i FAAMG guidano ribassi molto marcati per gli indici tecnologici. Configurazioni interessanti da seguire per oro e argento.12:31di GiuseppeMessina2219
VIX: Definizione, utilizzo ed interpretazioneIl VIX è un indice sulla volatilità, creato dal Chicago Board Options Exchange (CBOE) nel 1993 ed utilizzato per quantificare le aspettative sulla volatilità del mercato. Esso misura la volatilità implicita nelle opzioni, sia call che put, sull'indice S&P 500 ed è l’espressione della variabilità attesa dagli operatori circa questo ultimo indice. Tanto più alto è il VIX, maggiore sarà la percezione del rischio presente sul mercato. E' per questo motivo che il benchmark si è guadagnato il l'appellativo di "indice della paura". Gli operatori dei mercati finanziari monitorano il valore dell'indice facendo attenzione in particolare alla soglia dei 20-30 punti, poiché rappresenta tradizionalmente la soglia critica che demarca la condizione di bassa volatilità (ottimismo sui mercati) da quella di alta volatilità (tensione sui mercati), la quale è generalmente associata ad un ribasso dei mercati azionari. Durante i periodi di grande incertezza, la paura di un forte calo nel livello dei prezzi stimola la domanda di opzioni put, utili al fine di coprirsi da eventuali ribassi bloccando il prezzo di vendita. Da qui consegue un aumento della loro volatilità implicita e dunque del valore dell’indice VIX. Al contrario, durante i periodi di mercato rialzista c'è più fiducia tra gli operatori, i quali hanno meno necessità di coprirsi da un eventuale crollo delle Borse. In queste fasi il VIX generalmente tende a stazionare su livelli inferiori a 20. Nell'ultima settimana si è assistito ad un progressivo aumento dell'indice che ha contribuito a destabilizzare i mercati finanziari e ad aumentarne la volatilità. Dal 3 dicembre la volatilità si è sgonfiata e si è assistito ad un recupero del mercato del 4%. Il VIX è un indice che monitori? Dicci la tua con un commento.Formazionedi valoreinborsa9924