LA FED RESTA HAWKISH E IL DOLLARO RIPARTEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 03.11.2022
-CONTESTO
Tutto come da attese per la riunione di ieri della FED che ha portato il costo del denaro al 4% con un rialzo di 75Bp. Un dato già scontato che ha poco sorpreso i mercati e gli operatori che guardavano con maggiore interesse alle dichiarazioni di Powell per le future decisioni della FED nella speranza che a Dicembre e poi per il 2023 si potessero aprire spiragli da colomba nelle politiche economiche, confermando cosi il rally di speranze rialziste che aveva guidato il mercato negli ultimi giorni, ma nostro malgrado cosi non è stato!
Powell fermo nella sua linea ha dichiarato che non è ancora giunto il momento di parlare di tagli dei tassi, che l’obbiettivo resta contenere l’inflazione , senza se e senza ma, e al momento non ci sono evidenze che l’inflazione stia regredendo, come mostrano i dati del PCE e IPC core.
Sebbene abbia accennato che alla prossima riunione di Dicembre saranno rivalutati i dati della congiuntura macroeconomica al fine di prendere le migliori decisioni, non si è mostrata nessuna vera porta di speranza rialzista per l’economia che trona ad essere sotto pressione dalla banca centrale americana.
Torna cosi la forza del dollaro americano già ieri sera al termine della conferenza stampa e come da copione le borse sono crollate, in un gelo di speranze distrutte che avevano giudato l’anomalo rally delle ultime sedute, portando cosi ancora una volta gli indici americani non lontano dai minimi di questo 2022.
La palla ora passa alla BOE che oggi è chiamata alla decisione dei tassi di interesse, e il copione sembra essere il medesimo, ovvero la necessaria lotta all’inflazione, il bisogno di portare i tassi sui massimi degli ultimi 30 anni, con un rialzo da 75BP, tuttavia la differente congiuntura economica del paese, molto più fragile e preda delle prossime politiche fiscali di Hunt e Sunak, potrebbe indurre la BOE a decisioni più morbide, con rialzi di soli 50Bp, ma anche in questo caso le speranze restano tali e solo dopo aver letto i dati e ascoltato Baily potremmo davvero definire il futuro della Sterlina
-FOREX
Il comparto valutario non poteva che trovare nuova forza da aprte del dollaro usa, che torna ad aggredire le resistenze a 112.50, guardando ancora con simpatia a 113.50 prima e 114.50 poi, trascinando inesorabilmente il mondo retail in posizioni di mean reverting short al 61%, segnale di potenziali allunghi rialzisti.
La risposta delle majors non è tardata ad arrivare, giu euro, sterlina ed oceaniche senza freni.
Eurusd torna ad aggredire i supporti a 0.98, per puntare ai minimi di 0.9750 prima e 0.96 poi, con i retail che si portano al 60% long, a caccia dei minimi come da copione.
Medesimo scenario per la sterlina, che in termini percentuali perde anche di più, portando il cable a 1.1350 in un chiaro trend ribassista composto da massimi e minimi decrescenti netti, con i retail che incalzano gli acquisti con un 54% long
Torna la forza dello yen giapponese che a sorpresa reagisce dai minimi e tiene il passo con il dollaro USA mantenendo grande stabilità per usdjpy a 147.75, e mostrando forti prese di profitto per il mondo retail sul basket yen che passa al 57% long dopo lunghe esposizioni oltre il 60%, segnale che il sentiment potrebbe ben presto invertire su possibili rialzi dello yen, quindi massima attenzione per questo asset.
Cadono anche le oceaniche, con il dollaro australiano che arriva a 0.6325 pronto per nuovi allunghi ribassisti fino alle aree di 0.6250-0.62 figura e con i retail che spingono contrariana al 74% long a caccia dei minimi su questo basket.
Sebbene nzd sia più tonico di australia , ben poco può fare contro il biglietto verde e inizia cosi a cedere terreno testando le aree di 0.58 figura prima e aprendosi ad affondi verso 0.5750 con i retail ancora esposti short al 74% sul basket , mentre per il cambio contro dollaro non resistono alla tentazione di posizioni mean reverting e si portano al 53% long.
-EQUITY
Ben poco da fare per il comparto equity, deluso ampiamente da Powell, che distrugge le speranze rialziste e porta il Nasdaq nuovamente sotto quota 11000 pnt a 10900 pronto per nuovi allunghi ribassisti verso i minimi di questo 2022
Medesimo quadro per l’s&P che rompe di forza i minimi di 3780 pnt e parte ora per un nuovo rally ribassista a caccia dei minimi di 3640 pnt
Borse europee più toniche , con il dax on lontano dai massimi di 13400 a 13150 pnt, mostrando chiaramente gli effetti benefici di una politica ancora meno aggressiva della BCE, che resta molto dietro la curva e dietro il faro mondiale che è la FED
-COMMODITIES
Nulla da fare per i metalli, a partire dal gold che soffre la duplice forza del dollaro e del comparto obbligazionario ancora in grande spolvero, pertanto si attaccano i supporti a 1630$ pronti ad approfondire i 1620 prima e 1610 poi
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Attesi per oggi i dati UK, pmi in primis e poi indiscussa attenzione alla BOE e alle decisioni sui tassi di interre per le 13.00 di oggi.
buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta Trader
-----------------------------------------------------------------