Petrolio 90 dollari con l'apertura della Cina?Clicca su “SEGUI” in alto per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo
Future Ue e Usa in ripresa dopo che la Cina ha dichiarato che abbandonerà i suoi requisiti di quarantena richiesti per i visitatori in entrata, allentando ulteriormente i controlli alle frontiere per frenare il COVID-19, che durano da tre anni.
La Cina smetterà di richiedere ai viaggiatori in ingresso di rispettare la quarantena a partire dall'8 gennaio, ha dichiarato lunedì la National Health Commission.
Ridurrà anche il livello di gravità del COVID-19 poiché è diventato meno virulento e si evolverà gradualmente in una comune infezione respiratoria.
Il Treasury Note a dieci anni (ZN) riparte da 3,74%.
Il tasso d'interesse ufficiale della Fed potrebbe raggiungere dal 5,25% al 5,50% entro la fine del 2023, sulla base delle aspettative che il mercato del lavoro continuerà ad aggiungere nuovi occupati nei primi mesi del 2023, esercitando un'ulteriore pressione al rialzo sui salari.
Il commento di Antonio Ferlito sui titoli e strumenti caldi:
Future Nasdaq 100, Future S&P 500, DAX, FTSE MIB, Ibex 35:
Come scritto nei precedenti articoli gli indici hanno esaurito la loro forza e stanno iniziando a scendere.
La recessione che porterà a un grasso calo degli utili, non è ancora scontata dei mercati.
Questo significa che c’è spazio per scendere anche se nel breve la mossa cinese di allentamento delle regole di contenimento potrebbe sostenere gli indici.
Mi aspetto comunque una recessione in Usa e Ue, in questi casi mercati anticipano sempre una recessione con 3 mesi di anticipo.
A gennaio vedremo quindi il vero crollo del mercato.
Lo strumento ideale in questi casi è il Vix, l’indice della volatilità che fa segnare ottimi rendimenti con una recessione mondiale alle porte.
A breve su questo strumento farò una operazione acquista con Target 35-36 $
Gas naturale:
Come previsto nei precedenti articoli è arrivato il crollo del gas.
C’è una netta differenza tra breve periodo e lungo periodo in questo momento.
Nel lungo periodo la situazione è interessante.
L’Europa avrà bisogno di ancora più Gnl per sostituire i volumi russi la prossima estate, quando il continente ricaricherà lo stoccaggio, mentre la domanda cinese si riprenderà dai blocchi e compenserà le minori importazioni da altri acquirenti asiatici.
Nel breve periodo bisogna stare attenti a evitare frettolosi acquisti.
Ci sono grossi dubbi in merito alla riapertura degli impianti di esportazione, da tempo ormai off line e che stanno creando un eccesso di offerta interno molto negativo per i prezzi e la stagionalità di periodo è negativa per il gas.
Inoltre il price Cap sul TTF, fissato a 180 anche se abbastanza alto considerando che 4 anni fa il TTF quotava 20, sicuramente metterà una freno alla speculazione facendo scendere i prezzi, proprio quello che stiamo vedendo adesso.
Questo sta colpendo indirettamente anche il natural gas americano in quanto è molto probabile che il prossimo anno il gas americano sarà sempre più protagonista in Europa con l’uscita della Russia.
Valuterò un ingresso sul gas solo in area 4.50-5, prezzi che mi aspetto già a fine dicembre inizio gennaio.
Petrolio:
Il petrolio si dimostra solidissimo nonostante il crollo degli indici.
2 motivi principali dietro l’ottima tenuta del petrolio.
1: Il price cap sebbene poco penalizzante per la Russia potrebbe portare a un incremento della domanda per il petrolio americano molto positivo per i prezzi e ad un crollo della produzione di petrolio russo.
2: La domanda cinese di petrolio frenata dal Covid ripartirà nel 2023 e a supporto abbiamo l’allentamento delle restrizioni arriva proprio oggi.
Tutto questo si unisce al fatto che le scorte di petrolio sono sui minimi degli ultimi 20 anni, con paesi come la Russia che segnano una produzione in netto calo, un fattore che fa bene ai prezzi in quanto c’è scarsità di Petrolio.
Rimango positivo nel lungo termine con un target di 85-90 $.
Amazon:
Come scritto nei precedenti articoli dove già a inizio 2022 dicevo che il prezzo delle azioni troppo alto avrebbe portato a un crollo dei prezzi.
Sono ancora pessimista, la redditività del gruppo è praticamente sparita e le prospettive per il 2023 sono negative.
Il titolo secondo il mio modello vale 70 $, può quindi scendere ancora.
Tesla:
Brutto periodo per il titolo, destinato a continuare.
Ci sono problemi in Cina, con l’abbassamento dei prezzi, a causa di un indebolimento della domanda che significa meno margini, e la concorrenza in Europa con Stellantis (BIT:BIT:STLA) sempre più minacciosa.
Inoltre aumentano le distrazioni del fondatore Musk sempre più distratto da Twitter.
A nulla sono servite le dichiarazioni del CEO Musk, che dice che lascerà l’incarico di CEO Twitter una volta trovato un sostituto.
Come scritto a inizio anno Il titolo secondo il mio modello valeva 170 $ ed era molto caro a inizio anno.
Telecom:
Torna di moda l’ipotesi scissione con la creazione di due entità, una per le rete e uno per i servizi.
Come scritto nei precedenti articoli, è un operazione complessa che non andrebbe a risolvere il problema del debito e mettendo e rischio gli azionisti che rischierebbero ulteriori perdite.
In pratica nel processo di scissione si riceverebbero azioni di nuove società createsi dalla scissione che potrebbero alla fine far perdere ulteriormente gli azionisti sommando i valori.
Solo una Opa Totalitaria da parte di CDP, VIV e fondi potrà salvare gli azionisti.
Quando potrà avvenire ? L’OPA consiste nel convincere attraverso un premio commerciale gli azionisti a essere liquidati.
E’ importante quindi per il funzionamento il lancio nel peggior momento possibile per la quotazione di un titolo per mettere alle strette gli azionisti, un momento che in questo caso potrebbe corrispondere ai minimi di mercato che mi aspetto nel 2023.
La valutazione del titolo secondo il mio modello è confermata a
0.16, con il debito elevatissimo che pesa tanto sul calcolo.
Le mie posizioni aperte:
Ho chiuso in profitto la mia operazione Acquista sul Dax, adesso ho una posizione acquista su un azione americana molto promettente con un grosso potenziale di rialzo.
Per informazioni puoi contattarmi qui su TW.
Idee operative CRUDEOIL1!
PETROLIO (CL) - Ancora ribassistaIl PETROLIO (CL) dopo aver effettuato un doppio massimo rispettivamente l'11 Ottobre ed il 7 Novembre ha avviato un trend ribassista sino a rompere al ribasso la media semplice istituzionale (SMA) a 200 periodi (linea grigia in figura).
Il trend ribassista recentemente ha effettuato il break out al ribasso di una ex area di supporto ora diventata di resistenza (rettangolo rosso in figura)
Ci sono i presupposti per veder svilupparsi una nuova gamba ribassista sino all'area di supporto/domanda verde più bassa
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Analisi completa sul nostro canale Youtube
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Buon trading!
Petrolio WTI: atteso un nuovo test dei 75 dollari?Nel giorno dell’inizio dell’embargo europeo e del price cap al petrolio russo il mercato petrolifero è stato caratterizzato da una seduta particolarmente volatile.
Il future sul greggio WTI era arrivato a guadagnare quasi il 3% ieri prima del crollo avvenuto nel pomeriggio, che ha invertito la rotta e spinto le quotazioni al di sotto dei 77 dollari al barile; la seduta si è poi chiusa a 77.4, mostrando un calo di oltre il 4%.
il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov ha affermato che Mosca sta già preparando la contro mossa, perché non accetterà il tetto dei 60 dollari al barile.
Ad alimentare l’inversione ribassista di ieri hanno inoltre contribuito i timori diffusi a Wall Street per un inasprimento della politica monetaria della Fed, visto l’ottimo stato di forma dell’economia Usa (gli ordini alle imprese di ottobre sono saliti dell’1%).
Nella precedente analisi sul petrolio (se non la trovate qui potete leggerla sul sito di tradingfacile.eu) avevo sottolineato come la dinamica tecnica non fosse cambiata rispetto alla precedente ottava e che quindi il retest degli 82 dollari avrebbe fornito occasione per riposizionarsi nuovamente in short limit, con stop a 85 dollari, primo target a 79 ed in estensione 77.50 dollari.
Dal grafico si può facilmente osservare come proprio in area 82 dollari il mercato abbia trovato difficoltà sul termine della scorsa ottava e che proprio da tale livello è partita la correzione che ha centrato in pieno i target proposti.
È probabile ora che la debolezza attuale si protragga fino a 75 dollari, dove è presente un supporto chiave che nel recente passato ha fornito sempre occasione di rimbalzo; a 74.50 è inoltre presente anche un supporto dinamico fornito dalla trendline ribassista che congiunge diversi swing di minimo fatti dal mercato negli ultimi 2 mesi.
In caso di eventuale breakout al ribasso di quota 74 dollari (confermato in chiusura di sessione) attendiamoci un’estensione delle vendite in prima battuta fino a 72.5 e successivamente a 68 dollari.
A meno che di assistere ad un recupero degli 82.50 dollari al barile, che supporterebbe poi un ulteriore allungo fino a 87 dollari, la dinamica operativa resta immutata e le eventuali salite costituiscono occasione per vendere il mercato; segnalo a tal proposito l’area compresa tra 79.20 e 80 dollari come livelli dove operare in short limit, con sto a 82.50 e primo target il retest dei 77.50 dollari.
Crude Oil - Violazione doppio minimoDurante questi giorni di chiusura della borsa americana, l'unico setup che ho trovato è sul Crude Oil.
In particolare su time frame 30 minuti mercoledi 23 e giovedi 24 si è venuta a creare una figura di doppio minimo, anche se un po' forzata.
Ingresso long a 78,20.
Vediamo come evolve il trade.
Sul grafico di lungo il Crude Oil ha un persistente downtrend che ha creato in area 75 un importante punto pivot (se si guarda il grafico giornaliero noteremo un altro doppio minimo).
E' uno strumento adatto all'operatività trend following, pertanto resto in posizione aiutandomi con indicatori che tendono a seguire i movimenti dei prezzi.
IL MIGLIORE INDICATORE DELL'INFLAZIONE...oppure no?
sappiamo tutti che l'indice delle Comm sta crollando da mesi
eppure i giornali dicono ci sia inflazione
i prezzi delle case sono fermi
e si fa una fatica folle a vendere una casa
poi guardiamo il grafico del Crude Oil e vediamo che anche lui, ovviamente, scende da mesi
ora potrebbe anche rimbalzare sul grafico daily
ma su quello weekly sembra che la correzione non sia finita
e il prezzo alla pompa, per quando drogato, vediamo ogni giorno che è basso
quindi, molta cautela
Crude Oil - Opportunità in trend followingDurante questa fase di volatilità sui mercati azionari, può essere interessante trovare operazioni su prodotti alternativi alle azioni o agli index futures, virando l'attenzione sulle materie prime, alcune delle quali, grazie alla loro ciclicità, possono essere particolarmente adatte per operatività in trend following.
Molto interessanti, durante questa fase, sono i segnali provenienti dal crude oil.
I timori di una riduzione della domanda, infatti, stanno determinando uno storno per questa commodity, che non poco tempo fa tendeva a quotare oltre i 100 dollari.
Come si osserva dai grafici, il prezzo tende a muoversi, seppur con volatilità, secondo una tendenza di fondo che può persistere diverso tempo.
Mercati del genere, con un'importante liquidità, ma comunque con minor "spessore" rispetto agli index futures, possono rispondere meglio ad un approccio breakout e di trend following.
Ottimi sono stati i segnali forniti su time frame da 1 ora utilizzando come strumenti di conferma indicatori adatti ad un'operatività di trend following come:
- Canale di Donchian (5 periodi);
- Supertrend;
- Directional Movement Index + Adx Line.
Questi indicatori, ovviamente, tendono a soffrire durante una fase laterale o trendless, considerando che andrebbero a generare falsi segnali.
Importante, quando parte un trend, gestire il trade allungando il più possibile i profitti. Strategie di questa natura tendono ad avere una profittabilità spesso inferiore al 50/40% , ma con un rapporto rischio rendimento favorevole.
Chi mi segue sa che in intraday al momento opero solo su index futures. Nelle prossime settimane cercherò di improntare in intraday ed intra week strategie su commodities al fine di allargare il ventaglio di prodotti tradati.
Petrolio WTI: Ancora ribassi in vista?Il West Texas Intermediate Oil questa settimana ha confermato la F.T.W. mostrando continuazione di tendenza e chiudendo nei pressi dei minimi precedenti in area 78,50.
Nei giorni scorsi ho fatto un'operazione short su alcuni miei conti di trading andando a prendere un movimento di breve da circa 84,50 fino a 78,60 dove ho preferito incassare il profitto e chiudere la settimana ma la tendenza e la struttura è ancora totalmente short.
La chiusura del mio trade è stata fatta in ottica amministrativa ( sapete che reputo molto importante questo punto ) ma nel mercato non è cambiato nulla anzi possiamo dire che è stato confermato lo scenario.
Per questo, infatti, anche nei prossimi giorni il WTI sarà uno dei miei mercati in focus: i ritracciamenti verso area 82,00/86,00 se accompagnati da uno dei miei segnali di trading preferiti su time frame daily sono da considerarsi ottimi spunti per ulteriori short.
L'obiettivo, se verrà violato al ribasso il pavimento a 78,50, è area 66,00.
La struttura di medio termine verrebbe fallita solo con rialzi al di sopra dei 95,00 con una stabile chiusura settimanale.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!
PETROLIO (CL) - Laterale ma....Il PETROLIO (CL) ha mostrato un bottom il 26 Settembre 2022 per poi intraprendere una spinta rialzista comportando:
- il break out al rialzo di una trend line dinamica che è stata resistenza nei periodi precedenti ed accompagnava un trend ribassista
- la formazione di una figura testa e spalle di inversione.
- il superamento e successivo consolidamento al di sopra di un'area di domanda/supporto (rettangolo verde in figura)
Il rialzo del mercato ha raggiunto un'area di offerta/resistenza (rettangolo rosso in figura) per poi ritracciare sino a ritestare l'area verde di supporto ed infine recentemente risalire; il movimento di breve periodo può risultare dunque maggiormente laterale.
Il nuovo raggiungimento dell'area rossa di offerta/resistenza potrebbe riportare il mercato nuovamente al ribasso e far ripartire il trend di fondo ribassista.
Analisi completa sul nostro canale youtube!
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
Petrolio, cosa attendersi dopo l’exploit di ieri?Nella giornata di mercoledì i prezzi del greggio WTI hanno fatto registrare una brusca impennata, chiudendo con un rialzo di oltre il 3%.
il rally di ieri può essere almeno in parte riconducibile all’indebolimento del dollaro e ai timori per un’insufficienza dell’offerta globale, nonostante l'EIA abbia comunicato che gli stocks di greggio USA, negli ultimi sette giorni al 21 ottobre 2022, sono saliti di 2,6 milioni di barili.
Dall’America sono arrivate dichiarazioni secondo cui le esportazioni statunitensi hanno raggiunto il massimo storico e che inoltre le raffinerie stanno operando a livelli più alti della media di periodo.
Tale scenario ha messo in allerta gli investitori, intimoriti dal fatto che l’economica globale potrebbe non riuscire facilmente a sopperire alla mancanza del petrolio russo; inoltre se la domanda di greggio dovesse aumentare a breve il problema potrebbe diventare ancora più serio.
Le quotazioni ieri si sono arrestate a quota 88 dollari al barile, resistenza già più volte segnalata nelle precedenti analisi.
Per impostare una strategia operativa valuterò con attenzione i movimenti odierni del mercato sul tale livello.
Lo scenario di breve resta per ora debole, ma l’equilibrio è piuttosto sottile; a quota 88.50 troviamo ora importante resistenza di breve, anche se sono cauto circa l’idea di vendere il mercato dai livelli attuali, perlomeno con size importanti.
Infatti il mercato sta mostrando la volontà di completare una fase di accumulazione partita da quota 83 dollari ed in caso di breakout al rialzo di quota 88.50, confermata in chiusura, il mercato offrirebbe un segnale di forza; possibile a quel punto impostare un’operatività long comprando le discese, magari sul retest dei livelli di rottura.
I target andrebbero ricercati in primis a quota 90 dollari ed in estensione a 92.50 dollari.
Se oggi di contro il mercato dovesse mancare il breakout di quota 88.50, mostrando candele intraday resistive su tali livelli, andremo con ogni probabilità incontro ad una correzione nelle prossime sedute, con primo target a 86 ed in estensione a 84.50 dollari, dove comunque mi aspetto poi una reazione.
Recessione in arrivo Petrolio in caloIl WTI è il petrolio prodotto in Texas e utilizzato come benchmark del prezzo del petrolio sul mercato dei futures del NYMEX. Il WTI da inizio anno viaggia in territorio positivo con un +14.06% mentre dai massimi di Marzo 2022 è in calo del -34.29%. Da queste osservazioni possiamo notare come il trend di lungo termine, nato con lo swing di Novembre 2020, sia positivo mentre nel breve termine osserviamo un trend ribassista partito con la rottura del doppio massimo annuo (Marzo-Giugno) avvenuto tra Luglio e Agosto 2022. Il calo del prezzo del petrolio osservato da Marzo 2022 è stato influenzato dai timori, per molti Paesi, di entrare in recessione nel 2023. Man mano che le probabilità di uno scenario recessionìstico aumenteranno diminuirà la domanda di petrolio spingendo al ribasso i prezzi del petrolio. Inoltre, il 19 Ottobre Biden ha affermato che gli Stati Uniti venderanno 15 milioni di barili di greggio delle riserve strategiche con l'obiettivo di abbassare il valore dell'inflazione facendo leva sul prezzo della benzina. In ottica di Price Action il prezzo del petrolio nelle ultime settimane ha formato un swing su grafico settimanale a favore del trend ribassista di breve periodo. Un eventuale rottura dei minimi della scorsa settimana potrebbe spingere il prezzo prima verso l'intorno di 75.28$ e poi verso l'area successiva posta con intorno di 63.98$. Solo un eventuale rottura dei massimi di swing delle scorse settimane (93.59$) indebolirebbe il trend ribassista.
PETROLIO (CL) - Si rafforzaIl grafico del PETROLIO (CL) sul time frame giornaliero dopo una recente discesa che ha portato al raggiungimento di un picco minimo a fine Settembre 2022 ha iniziato a recuperare terreno:
- andando a rompere al rialzo una trend line dinamica che fungeva da diverso tempo da resistenza
- effettuando una falsa rottura rispetto ad un'are di supporto/domanda importante che fungeva da ex resistenza a Novembre 2021 (rettangolo verde in figura)
- formando una configurazione testa e spalle di inversione con la spalla destra in corso di formazione
I punti sopra elencati fanno presumere la possibilità di una continuazione del rafforzamento del mercato sino al raggiungimento della media (SMA) istituzionale a 200 periodi (linea grigia nel grafico).
PETROLIO (CL) - Trend ribassistaIl grafico del PETROLIO (CL) sul time frame giornaliero ha avviato da metà Giugno 2022 un trend ribassista che si è rafforzato dopo:
- il break out al ribasso della media (SMA) istituzionale a 200 periodi (linea grigia in figura) avvenuto il 3 Agosto 2022
- una falsa rottura della media al punto precedente con un trigger della nostra strategia PCTS avvenuto il 30 Agosto 2022
Attualmente il mercato si sta muovendo all'interno di un canale ribassista; recentemente ha ritestato un'area di offerta/resistenza precedentemente rotta al ribasso (rettangolo rosso in figura).
Nel suo movimento ribassista vi sono due aree di domanda/supporto su cui fare attenzione in quanto vi possono essere delle reazioni "tecniche" con possibili ritracciamenti.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
Il prezzo del petrolio torna a salire, quali ora gli obiettivi?Dopo le perdite della scorsa ottava (-7.47%), le quotazioni del petrolio WTI sono tornate a salire, complice il nuovo price cap dell’Ue al petrolio Russo e il calo inatteso delle scorte statunitensi.
Ieri il mercato ha chiuso la seconda seduta consecutiva in positivo, facendo registrare guadagni di oltre il 4%; le contrattazioni del future con scadenza Novembre 2022 sono terminate a 81.73 dollari al barile.
In risposta ai referendum organizzati dalla Russia nel Dombass, l’Ue ha deciso di accelerare sul nuovo pacchetto di sanzioni contro il Cremlino, fra cui è incluso il 'price cap' al petrolio russo per i paesi terzi, ovvero per quei paesi in via di sviluppo che non erano stati già inglobati nelle precedenti sanzioni.
Secondo la presidente della commissione europea Von der Leyen questo nuovo pacchetto di sanzioni, che coinvolge anche altri prodotti oltre al petrolio, costerà 7 miliardi di euro alla Russia e contribuirà a mantenere stabili i prezzi del greggio.
Nel frattempo ieri l'EIA ha comunicato che le scorte di greggio negli ultimi sette giorni sono diminuite di circa 0,2 milioni di barili, contro le attese per un incremento di appena 0,4 milioni.
Dopo un calo di circa il 22% nel terzo trimestre, il prezzo del petrolio potrebbe aver già raggiunto il livello più basso per quest’anno; a sostenerlo sono ora molti analisti, poiché la domanda cinese è in deciso aumento e le scorte statunitensi in diminuzione.
A livello grafico possiamo osservare come il mercato abbia reagito al test del supporto dinamico dettato dal canale ribassista all’interno del quale il Crude oil scambia ormai da inizio luglio scorso; su tali livelli, ovvero in area 77.50 dollari, il mercato ha formato una base di accumulo identificato dal modello a doppio minimo decrescente, completato con il breakout di 79.60 dollari.
Ora però per proseguire con il recupero il mercato è chiamato ad affrontare la resistenza a quota 83 dollari, ex supporto di breve; riteniamo che il test costituisca occasione per vendere il mercato con un rischio contenuto, tenuto conto che eventuali chiusure del 4 ore sopra quota 83 dollari decreterebbero la ricopertura di tali short.
Gli obiettivi di breve sono rappresentati dal pullback in primis a 81 e di seguito a quota 80 dollari.
In caso di chiusura sopra quota 82 dollari, probabile una estensione degli acquisti fino a quota 88 dollari, dove però troviamo nuova area di resistenza.
il quadro di medio periodo resta quindi ancora debole, perlomeno fino a che il mercato non uscirà dal canale discendete rompendo nuovamente al rialzo quota 90 dollari; fino a quel momento le salite costituiscono occasioni per riposizionarsi short.
Solo in caso di breakout al rialzo dei 90 dollari sarà possibile considerare acquisti sulla forza con primo target fissato a 95.
WTI: probabile ultimo rimbalzoGiovedì il prezzo ha segnato il minimo di chiusura di un ciclo bisettimanale, 16 giorni da manuale rimbalzati con precisione sulla ema 100W. Ora dovrebbe appunto provare il rimbalzo che vede la prima resistenza in area 91.45 dove si trova il POC evidenziato sul grafico W.
Potrebbe anche esagerare e spingersi a violare l'ultimo picco a 97.66 per chiudere un mensille inverso che al momento sembra un po' cortino.
Ad ogni modo, come evidenziato col pallino verde sull grafico D, ieri le mm 50 e 200 si sono toccate annunciando la famigerata
death cross che non lascia scampo ad una successiva discesa la quale andrà a chiudere un ciclo annuale iniziato nel Novembre scorso.
Se quest'ultima parte continuerà con la stessa regolarità con la quale il ciclo si è sviluppato, fine discesa dovremmo vederla intorno a metà Novembre in area 75/70$ dove incontrerà anche la ema 200W.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.