CL ingresso intradayPossibile short su Cl se rompe con volumi importanti creek e ritest dello stesso. Ha diversi minimi da superare, se si vede intenzionalita' sellers a ritest della resistenza possibile tgt tra 72 e 71$. Fare molta attenzione inquanto controtrend !!!Shortdi FranpescaPubblicazioni 114
oiled ecco che come un bravo scolaretto oil torna nel suo trading range. la finta al ribasso nella speranza di toccare area 60 è stata vanadi LUCA.PPubblicazioni 0
Petrolio livello superinteressante per fase longCL sembra abbia fatto un bel pieno di liquidita' per poter dar via ad una fase rialzista. Secondo la schematica Wyckoff ci troviamo in un possibile SPRING che, se con l'aiuto di volumi si riesce a rompere con forza la resistenza, una volta ritestata la stessa che diventerebbe supporto, si puo' cercare un long in tf inferiori. Longdi FranpescaPubblicazioni 5
Candela hammer sul petrolio da manualeBellissima hammer sul petrolio. Purtroppo il minimo in spike l'ha fatto in notturna due notti fa per arrivare in poche ore in rimbalzo del 5%. Nel riquadro ho inserito il movimento con time frame 15 min. Alla fine nella giornata di ieri si è mosso in un range da minimo a massimo del 9,55%. La hammer si è formata esterna alle Bande di Bollinger, il che rafforza le probabilità di inversione, cosa che deve confermare in questi giorni. Una prima area di arrivo è verso i 71$ mentre il livello successivo passa a 73,50$. Longdi Alex975Pubblicazioni 6
PETROLIO (CL) - Possibile ripartenzaIl petrolio (CL) il 20 Marzo 2023 ha effettuato un minimo importante per poi riprendere forza ed avviare un trend rialzista. Il gap up che c'è stato in apertura dei mercati durante il cambio di mese tra Marzo ed Aprile conferma la forza del trend. Questo trend si è fermato proprio in corrispondenza della media istituzionale a 200 periodi con un recente ritracciamento quasi a raggiungere una nuova area di domanda/supporto in corrispondenza del rettangolo verde in figura ed a chiudere il gap up, area dalla quale può ripatire una nuova "gamba" rialzista che, se dovesse rompere la media grigia a 200 periodi dunque il massimo precedente, può raggiungere livelli più elevati (circa 90$) La stagionalità è rialzista per tutto il mese di Maggio Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS. Buon trading!Longdi pctsPubblicazioni 111
I rumor sui tagli alla produzione di petrolio sono chiacchiere? I rumor sui tagli alla produzione di petrolio sono solo chiacchiere? I prezzi del petrolio stanno “sfrecciando” oltre i HKEX:80 al barile, sia per il Brent che per i future WTI. Il 12 aprile, il petrolio ha raggiunto i massimi dall'inizio dell'anno nelle contrattazioni mattutine, mentre gli operatori osservavano la domanda e un rapporto di una compagnia statunitense che ha indicato una riduzione ulteriore delle scorte di greggio presso l'hub di stoccaggio chiave del paese. Dopo la sorprendente decisione dell'OPEC di ridurre la produzione, i livelli del petrolio sono bassi negli Stati Uniti e tutti gli occhi sono puntati sugli andamenti dei prezzi. Tuttavia, l'apertura della Cina dovrebbe mantenere una domanda sostenuta e sostenere le quotazioni dato il ristretto offerto. Tuttavia, con la crisi economica in corso e l'inflazione che mostra segnali di forza nelle principali economie del mondo, le banche centrali dovranno probabilmente aumentare ancora i tassi di interesse. Questo avrà inevitabili ripercussioni sulla domanda di petrolio. La Fed può influenzare le quotazioni del petrolio aumentando i tassi di interesse, frenando così la corsa dell'oro nero. Una tendenza al rialzo dei tassi potrebbe portare alla stabilità o addirittura a un calo del prezzo. Quando la Fed aumenta i tassi di interesse, la crescita economica tende a rallentare. Questo può anche portare all’indebolimento della domanda globale di petrolio, poiché prestiti e investimenti diventano più costosi. Di conseguenza, anche il Fondo monetario internazionale ha ridotto le sue previsioni di crescita globale per il 2023 e l'Energy Information Administration degli Stati Uniti ha tagliato le sue stime per l'aumento del 2023 di 40.000 barili al giorno. Anche se c'è un'offerta limitata, il prezzo del petrolio può facilmente scendere dinanzi a queste condizioni scese, inflitte da una Fed più aggressiva. Mi interrogo anche sul fatto che vengano rispettati i tagli alla produzione. L'Opec ha pochi regolamenti, e abbiamo già visto in precedenza annunci riguardo ai tagli alla produzione che non sono stati messi in pratica. La questione è semplice: con il prezzo attuale, più petrolio produci, più incassi generi. Quindi è ragionevole aspettarsi che alla fine i tagli non saranno rispettati. Gli ultimi rapporti indicano che Saudi Aramco manterrà le proprie forniture di petrolio alle raffinerie asiatiche, nonostante il piano OPEC+ di tagliare la produzione di 1,16 milioni di bbl/giorno a partire da maggio e fino alla fine dell'anno. Anche La compagnia petrolifera statale Abu Dhabi National Oil Company degli Emirati Arabi Uniti ha comunicato agli acquirenti asiatici che fornirà loro i volumi contrattuali completi a giugno. Dall'analisi tecnica, i prezzi del petrolio sono fortemente in rialzo al di sopra delle medie mobili veloci ma con un calo dei volumi, il che mi fa sospettare che questa rapida salita dei prezzi potrebbe essere destinata a terminare presto. Secondo il mio modello, il petrolio dovrebbe essere scambiato a 75 $ nel prossimo trimestre. Parole dell'autore: I contenuti e le informazioni presentate su questo sito non devono essere considerati come una sollecitazione a investire sui mercati finanziari. Shortdi Antonio_FerlitoPubblicazioni 2
WTI / OIL SHORT 📊WTI / OIL $74.44 📉 $70.00 Il WTI è tornato sopra i $ 70 lunedì, dopo aver guadagnato oltre il 2% dall'inizio della giornata. L'impulso a breve termine di oggi è un arresto delle esportazioni dal Kurdistan iracheno attraverso la Turchia. Quest'ultima mossa potrebbe essere parte di una più ampia ripresa del petrolio dopo essere stata ampiamente ipervenduta. Il petrolio ha iniziato la scorsa settimana con un crollo finale sotto i 65 dollari, il minimo da novembre 2021. Il sell-off del petrolio si è fermato a livelli tecnicamente critici, da dove è tornato l'interesse degli acquirenti per il petrolio. Questa disposizione pone le basi per almeno un rimbalzo a medio termine. Uno scenario più ottimistico suggerisce un successivo rally plurimensile delle quotazioni. I tori del petrolio sono riusciti a riportare i prezzi nell'area al di sopra della media di 200 settimane. Questo livello è stato un indicatore vitale del ciclo negli anni precedenti. Nel 2019, questo livello ha agito come supporto significativo. Nel 2020, un calo sotto questa linea è stato un primo indicatore di un successivo crollo. Un forte superamento di questa linea all'inizio del 2021 è stato foriero di aumenti dei prezzi più che a due cifre nell'anno successivo. Finora, ci sono più indicazioni che il petrolio è riuscito a rimanere al di sopra di quel livello senza precipitare in caduta libera come ha fatto nel 2020 e nel 2014 quando andando sotto la media di 200 settimane ha intensificato le vendite piuttosto che attirare acquirenti come ha fatto questa volta. Zoomando sugli intervalli temporali giornalieri ci mostra il recupero dell'indice di forza relativa dal territorio di ipervenduto, che sostiene anche un rimbalzo a breve termine. È anche interessante notare che il petrolio è riuscito a salire la scorsa settimana nonostante le notizie dagli Stati Uniti. Mercoledì, l'EIA ha riferito che la produzione è tornata a 12,3 milioni di BPD, la regione dei massimi di febbraio. Grezzo Inventari è aumentato per la seconda settimana, il 16,4% al di sopra dei livelli della stessa settimana dell'anno precedente. Venerdì sera, Baker Hughes ha notato un aumento delle piattaforme di lavoro, ma ciò non ha impedito al petrolio di chiudersi saldamente. Il rally che inizierà questa settimana sostiene un'inversione rialzista del petrolio. Allo stesso tempo, il contesto macroeconomico molto teso (rischi di recessione, tassi di interesse elevati) sta forzando una rottura al rialzo. Un importante test della sostenibilità del trend rialzista del petrolio è visto in area $73. Questa è l'area dei minimi locali del trading range dicembre-febbraio, da cui il prezzo si è ritirato durante il sell-off di marzo. Un recupero superiore a $ 73 segnalerebbe che non vediamo un rimbalzo correttivo a breve termine, ma una nuova tendenza al rialzo plurimensile.Shortdi PammFactoryPubblicazioni 2
Dove é diretto il pretrolio?Tenendo fede alla previsione annunciata mesi fa in una delle tante live che tengo ormai da anni su tradingview, il petrolio sembrerebbe esser diretto verso il target dei 60 $ Quando feci questa previsione non potevo esser molto preciso perché si parlava di aree di prezzo approssimative! Oggi invece possiamo esser piú precisi proprio perché siamo in grado di analizzare gli ultimi movimenti registrati e sulla base del principio armonico delle oscillazioni di prezzo, tenendo conto anche delle tempistiche, possiamo individuare dei target dove questo movimento potrebbe fermarsi temporaneamente oppure invertire la sua corsa! A livello di tempistiche, ci troviamo nella parte finale di un Ciclo Intermedio il cui minimo dovrebbe trovarlo entro il 20 di Aprile, quindi abbiamo circa un mese dove le forze ribassiste la fanno da padrone! Analizzando i precedenti movimenti di prezzo, possiamo individuare 2 target: 1 Proiettando l'ampiezza del precedente range, che porta all'area poco sopra 62.5 $ 2 Proiettando il precedente movimento impulsivo, che porta all'area poco sopra 57.2 $ Peró poiché abbiamo circa 1 mese ancora per scendere possiamo identificare un terzo target molto molto piú ambizioso, target che verrá raggiunto solo a determinate condizioni derivanti da particolari situazioni macro. Il target individuato é 48/52 $ in base a come evolverá il prezzo in questa nuova ondata impulsiva al ribasso! 🔥🔥🔥 Se ti piacciono le mie analisi o apprezzi quello che faccio, lascia un Like!! 💪 💪 Un Like é: un grazie Un Like é: continua cosí Un Like é: mi sono utili queste informazioni Un Like é: un piccolo contributo che a voi non costa nulla Un Like é: un modo per ripagare i miei sforzi ed il tempo che vi dedico Shortdi luigigarone1983Pubblicazioni 3311
WTI: altra conferma del trend ribassistaLa bella performance (per i consumatori) arrivata in settimana ha vincolato al ribasso l'oro nero. Scomponendo i cicli in partenza dalla notte tragica di Aprile2020 quando il future del petrolio chiuse a -30$/barile un lungo ciclo di circa 10 anni, e supponendo che salvo altri cataclismi mondiali ne farà un altro, la partenza di quest'ultimo ha come primo sotto ciclo un semestrale di 137 giorni che si ripete con grande precisione fino a concludere un ciclo superiore di 3 tempi con 400 giorni circa. Questo ciclo a 3 tempi si sta ripetendo e dovrebbe concludersi tra giugno e luglio quando nel pieno della drive season i prezzi riprenderanno a salire e partirà il terzo tempo del ciclo superiore che dovrebbe finire all'incirca nella primavera 2025. La buona notizia (sempre per i consumatori) è che in settimana è stato violato il minimo di un ciclo annuale di 258 giorni (evidenziato in nero) mettendo così al ribasso la parte restante del 2^ tempo del ciclo superiore fino alla sua conclusione. Nel frattempo però, si è anche probabilmente chiuso un ciclo trimestrale ieri, o si chiuderà a breve, e un ritorno sopra 80.83 è preventivabile per la chiusura del ciclo annuale inverso (sui massimi). Dopo questo rialzo comunque mi aspetto ancora discesa come scritto sopra. Qui sarà determinante la violazione di 62.43 senza la quale non avremo ancora la sicurezza di altri minimi nel corso del 3^ tempo del ciclo superiore di 5 anni circa. Come consumatori, non resta che incrociare le dita. Questa è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare sui mercati.di FlyflokPubblicazioni 3311
Settimana pesante per il WTI, raggiunti i prezzi di fine 2021Le turbolenze sul settore bancario ed i forti timori legati ad una possibile recessione e al collasso delle economie non hanno risparmiato nemmeno il mercato petrolifero, messo già all’angolo da qualche mese dalla stretta monetaria della Fed. La Federal Reserve con i suoi aumenti dei tassi di interesse ha compiuto progressi nella lotta all'inflazione, ma a scapito dell'attività economica e con risvolti negativi quindi anche sulla domanda di petrolio. Considerando che anche il più grande importatore di petrolio al mondo, la Cina, ha rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita per il 2023, è facile comprendere come le mire rialziste su questo mercato fossero già minime e che sarebbe bastato poco per assistere ad un’espansione di volatilità al ribasso. Al momento il petrolio WTI sta facendo registrare la più importante perdita settimanale del 2023, con un saldo negativo di circa il 10% e i prezzi tornati sui livelli di fine 2021. A livello grafico possiamo vedere che la rottura al ribasso dell’estremo inferiore del triangolo ascendente fissato a quota 74 punti e che aveva contenuto i movimenti di prezzo da fine 2022, ha prodotto un pesante sell off com’era ampiamente prevedibile. Il mercato ha per ora trovato supporto a quota 66 dollari, livello più volte battuto nel 2021, e ora sta tentando un rimbalzo. Visto il forte ipervenduto di breve è probabile che il rimbalzo si protragga ora fino a 70 dollari, ma attenzione poiché in area 70.5-71 dollari troviamo ora una resistenza dove impostare un’operatività short, con stop a 73.50 e primo target a 68 dollari. In caso di ulteriori affondi sotto ai minimi di mercoledì scorso il prossimo importante supporto da monitorare è a quota 62 dollari, dove troviamo due importantissimi minimi di swing ad agosto e dicembre 2021; nel breve termine ritengo quindi difficile ipotizzare una discesa sotto tale soglia. Per riportare ottimismo su questo mercato il livello da monitorare è a quota 74 dollari, confermato in chiusura giornaliera. Fino a quel punto resto invece dell’idea che le salite nel contesto attuale costituiscano occasione per riposizionarsi short. Selezione editorialeShortdi FilippoGiannini_TradingFacilePubblicazioni 1
Crude Oil - Long da 76,69Su Crude Oil mi ritrovo long dal livello 76,69. Si tratta di una strategia algoritmica, pertanto sono "obbligato" a prendere il segnale. La strategia in questione è intraday, con approccio trend following al verificarsi di determinate condizioni durante la sessione attuale e le precedenti. Exit alle ore 16:45 dei mercati USA. Dopo una partenza promettente, il movimento si è "rigirato". Staremo a vedere. di DomenicoIvanPontilloAggiornato 2
Antonio Ferlito Petrolio, crollo in arrivo?Clicca su “SEGUI” in alto per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo Non è un buon periodo per il Petrolio che è passato in pochi giorni da 80 a 74 $. Pesa la minaccia di un rialzo massiccio dei tassi d'interesse che aumentando la forza del dollaro rende le materie prime più costose. Le indicazioni arrivano da due funzionari della Federal Reserve che hanno avvertito che ulteriori aumenti sarebbero stati essenziali per frenare l'inflazione. L'Energy Information Administration ha riferito questa settimana che le scorte di greggio commerciale degli Stati Uniti sono aumentate di 16,3 milioni di barili per la settimana terminata il 10 febbraio, con forniture in aumento per l'ottava settimana consecutiva. Un dato molto negativo, in quanto le scorte sono aumentate di oltre il 1500% rispetto alle previsioni. L'amministrazione Biden ha affermato che continuerà a ridurre la US Strategic Petroleum Reserve, immettendo sul mercato altri 26 milioni di barili. Questo significa che a breve potrebbe verificarsi un eccesso di offerta molto negativo per i prezzi. Il FMI prevede che quest'anno una recessione interesserà un terzo dell'economia globale, e secondo gli ultimi sondaggi degli economisti, le probabilità di una recessione in Usa sono passate dal 65 al 70%. Con un recessione la domanda di Petrolio segnerà un netto calo, e la Riapertura della Cina non basterà a sostenerla. Analizzando la produzione di petrolio notiamo che Nigeria e Venezuela stanno spingendo forte con la produzione insieme alla Russia, nonostante quest’ultima abbiamo recentemente annunciato un taglio della produzione. Questo ha guidato interamente l'aumento della produzione dell'OPEC di oltre 150.000 barili al giorno a dicembre. Netto peggioramento anche della situazione tecnica. Dopo una giornata negativa, il titolo ha aperto a 76.11, in calo di 0.05 punti rispetto alla chiusura precedente. Le vendite successive lo hanno poi spinto a chiudere più in basso a 73.95,sotto il minimo precedente, dopo un massimo relativo a 76.55. Negativa dunque la performance, con un -2.9%. Incremento significativo degli scambi del 835.84%. La discesa dei prezzi viene accompagnata da grande convinzione da parte degli investitori. Notevole quindi la forza del movimento in atto. Continua la fase ribassista per entrambi i trend nel breve e nel medio periodo. Ulteriore conferma alla negatività di breve periodo viene data dalla posizione della chiusura sotto la media mobile veloce. Il prezzo si colloca sotto anche la media mobile lenta. Finché il prezzo rimarrà sotto le due medie e queste procederanno distaccate il trend sarà ben definito. Nel breve periodo vedremo presto i 70 $. Per informazioni sui miei servizi e strategie d’investimento puoi scrivermi su TW. Shortdi Antonio_FerlitoPubblicazioni 3
WTI = Prossimi Target dell' "Inflazione Transitoria"....Evoluzione dell'attuale ciclo economico ! Se non si sbrigano ad aumentare i tassi ...sarà un bel "tuffo" nel passato ! Buon Trading GuysLongdi NikTopScalperPubblicazioni 4
Petrolio: è in arrivo un’espansione di volatilità?Il future sul petrolio WTI con scadenza marzo 2023 ha chiuso la seduta di ieri in rialzo dello 0.78% a 81.15 dollari al barile. La spinta è arrivata dai dati macroeconomici statunitensi, che hanno mostrato un PIL migliore del previsto, fornendo quindi un ulteriore prova che l’economia americana possa ancora evitare la recessione, il che sarebbe di supporto per le prospettive della domanda di petrolio a breve termine. Tra ottobre e dicembre dello scorso anno l’economia americana è cresciuta al tasso annualizzato del 2.9%, mentre le stime degli analisti si attestavano a 2.6%. Nonostante i molti dati macroeconomici incoraggianti delle ultime settimane, la domanda di combustibili raffinati (legata all'attività industriale e alla spesa dei consumatori), resta debole secondo i dati della US Energy Information Administration. Per questo motivo il prezzo del petrolio stenta a decollare. Nell’ultima analisi del 10 gennaio scorso sul mio blog avevo evidenziato come in caso di breakout al rialzo dei 77 dollari sarebbe stato molto probabile che il mercato si fosse poi spinto fino al test di area 82 dollari. Di fatto se guardiamo il grafico con time frame giornaliero si può facilmente osservare come a seguito della rottura dei 77 dollari, nella seduta dell’11 gennaio, il mercato si sia poi spinto in area 82 dollari. Quest’ultimo livello sta ora facendo da tappo al mercato, con una volatilità in continua diminuzione; l’ultima candela ad ampio range è proprio quella del breakout dei 77 dollari. Il trend di breve rimane positivo, ma i falliti attacchi alla resistenza a 82 dollari, uniti ad una volatilità sempre più contratta, alimentano le possibilità di assistere presto ad un’espansione di volatilità al ribasso, soprattutto se nella chiusura di quest’ultima seduta della settimana dovessimo registrare un altro rifiuto di area 82 dollari e un conseguente break di volatilità al ribasso con chiusura del 4 ore sotto i 79 dollari. Infatti l’area di 82 dollari è particolarmente delicata poiché un breakout al rialzo di tale livello sancirebbe il completamento di un modello a doppio minimo decrescente piuttosto ampio e fornirebbe slancio rialzista con probabile test almeno di quota 89 dollari; in tale scenario saresarò pronto a rientrare long sui pullback associati innanzitutto la retest dei livelli di rottura. In caso contrario di break al ribasso e chiusura sotto i 79 dollari aspettiamoci invece un retest dei 77 dollari. Longdi FilippoGiannini_TradingFacilePubblicazioni 3
WTI: in marcia per chiusura annuale inversoCome ipotizzato nelle idee precedenti, il petrolio sembra proprio aver chiuso il ciclo annuale indice a Dicembre. La strada è quindi quella della chiusura del ciclo opposto e attesa per il periodo e prezzo indicati nel cerchietti artigianali rossi. Ritengo più probabile l'ultima ipotesi in quanto la violazione di 93.74 sancirebbe la chiusura con un trimestrale positivo. Seguirebbe tra l'altro il periodo tradizionalmente sfavorevole della primavera dove si spengono gradualmente i riscaldamenti in attesa della successica drive season. La presente è la mia idea e non rappresenta un incentivo ad operare.di FlyflokPubblicazioni 2211
WTI: nuovi minimi rimandatiIl Trimestrale inverso ha chiuso ed è ripartito il 7/11. Il Trimestrale indice ha chiuso il 9/12 e ne segue la partenza del nuovo in corso. Il 3/01 su inverso si è chiuso il primo sotto ciclo del trimestrale 2 tempi in corso in poco meno di 40 giorni. Questo swing è stato violato con la chiusura del primo bisettimanale inverso il 18/01 mettendo così al rialzo il ciclo trimestrale inverso fino alla sua chiusura che dovrebbe arrivare non prima di 3 settimane (circa, si vedranno meglio i tempi man mano che la struttura si sviluppa). La partenza del del bis inverso ha procurato la probabile chiusura/ripartenza del settimanale indice ieri notte alle 4, se il prezzo, respinto poco fa dalla resistenza rossa, si manterrà ancora per un altro giorno (meglio 2) sopra lo swing formato, avremo conferma della sua partenza e della continuazione rialzista di medio periodo che, come anticipato nel titolo, rimanda nuovi minimi sotto i 70$ probabilmente alla chiusura del trimestrale indice in corso.di FlyflokPubblicazioni 6
Tesla, errore strategico Clicca su “SEGUI” in alto per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo Future Ue e Usa stabili dopo i rialzi della prima meta del mese. La Cina e la speranza di un recessione lieve in Europa e USA, continua a reggere i mercati. Nel quarto trimestre il PIL della Cina ha registrato un rialzo del +2,9% anno su anno, in frenata dal +3,9% del terzo trimestre, ma parecchio sopra le attese (+1,6%). Il dato destagionalizzato è crescita zero, dal +3,9% precedente: il consensus era -1,1%. Il 2022 si chiude con una crescita del +3%, tra le più basse degli ultimi cinquant’anni. In dicembre la produzione industriale è salita del +3,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di pochissimo sopra la stime del consensus. Le vendite al dettaglio sono scese dell’1,8% nell’ultimo mese dell’anno, molto meglio del -9% atteso dagli economisti. Future Nasdaq 100, Future S&P 500, DAX, FTSE MIB, Ibex 35: La Cina fa da supporto Come scritto nei precedenti articoli gli indici sono supportati dal rialzo delle borse cinesi dovuto alla riapertura dopo tanti mesi di contenimento a causa del virus. Inoltre anche gli ultimi dai macro economici cinesi sono ottimi, ampiamente sopra il consenso degli analisi. In ogni caso la recessione che porterà a un calo degli utili aziendali arriverà e questo non è ancora scontato dai mercati. La recessione in Usa è prevista da molti, ci sono dei dubbi invece su una possibile recessione in Europa. La recessione arriverà anche in Europa, precisamente quando la BCE, che si è dimostrata molto cauta rispetto alle FED, alzerà i tassi varcando la soglia clou del 3%. A breve vedremo quindi il vero crollo del mercato. Lo strumento ideale in questi casi è il VIX, noto anche come l’indice della paura, che utilizza come sottostante le opzioni sull’indice S&P 500, con il quale presenta una correlazione negativa: se lo S&P 500 sale il VIX scende e viceversa. Molto interessante anche il VSTOXX il gemello del VIX che ha come sottostante le opzioni sull’indice EURO STOXX 50. Gas naturale: c’è un eccesso di offerta Rimbalzo tecnico del gas dopo i nuovi minimi annuali. C’è una netta differenza tra breve periodo e lungo periodo in questo momento. Nel lungo periodo la situazione è interessante. L’Europa avrà bisogno di ancora più Gnl per sostituire i volumi russi la prossima estate, quando il continente ricaricherà lo stoccaggio, mentre la domanda cinese si riprenderà dai blocchi e compenserà le minori importazioni da altri acquirenti asiatici. Nel breve periodo la situazione è negativa. Il pericolo europeo è svanito, con gli stoccaggi in UE pieni grazie a un domanda molto bassa di gas, dovuta al caldo anomalo, al risparmio sia a livello industriale che retail, e alla transazione energetica in atto. In estate la situazione però potrebbe essere diversa, con una possibile difficoltà di riempimento degli stoccaggi. In USA la domanda è bassa a causa del meteo, questo sta creando un eccesso di offerta interno molto negativo per i prezzi che si somma ai dubbi in merito alla riapertura di alcuni impianti di esportazione, da tempo ormai off line e che contribuiscono a l’eccesso di offerta. Sarà decisivo il fattore Freeport, uno degli impianti di esportazioni più importanti che dovrebbe riaprire la prossima settimana e il meteo con il freddo che al momento sembra non arrivare. Petrolio: La Cina spingerà la domanda Come previsto il petrolio continua a dimostrarsi solide principalmente per due motivi: 1: Il price cap sebbene poco penalizzante per la Russia potrebbe portare a un incremento della domanda per il petrolio americano molto positivo per i prezzi e a un crollo della produzione di petrolio russo. 2: La domanda cinese di petrolio frenata dal Covid ripartirà nel 2023 e a supporto abbiamo l’allentamento delle restrizioni avvenute a fine 2022 Tutto questo si unisce al fatto che le scorte di petrolio sono sui minimi degli ultimi 20 anni, con paesi come la Russia che segnano una produzione in netto calo, un fattore che fa bene ai prezzi in quanto c’è scarsità di Petrolio. Rimango positivo nel lungo termine con un target di 85 $. Telecom: Non accadrà nulla alla fine Con l'uscita di Vivendi dal CdA di TIM viene meno uno dei fattori di complessità che hanno caratterizzato le trattative sulla rete negli ultimi mesi, ma al deal NETCO che dovrebbe avere protagonista CDP (Cassa Depositi e Prestiti) questo evento non darà nessuna accelerata. L'azione sale su una speranza di una soluzione entro fine mese, ma rimango molto scettico sull'esito, in quanto sicuramente ci saranno contrasti sulla valutazione della rete fissa che dovrebbe convergere in Netco. L'offerta non vincolante da parte di Cdp quindi non arriverà adesso e il mercato ci metterà un attimo a cambiare umore. La valutazione del titolo secondo il mio modello continua a essere 0.16, con un debito enorme che grava sulla valutazione e che complica la valutazione di NETCO. Tesla: Errore strategico Brutto periodo per il titolo destinato a continuare. Le vendite hanno deluso, con i dati sotto le attese sulle consegne del quarto trimestre: 405.278 auto, meno delle 420.760 unità su cui scommettevano gli analisti. Ci sono problemi in Cina e in Europa, con Il managament che disperatamente sta abbassando i prezzi per stimolare la domanda, che a causa dell’inflazione e della concorrenza continua a deludere. E’ una mossa sbagliata, in quanto andrà a danneggiare la redditività dell’azienda e dietro sembrano esserci le continue distrazioni del fondatore Musk sempre più coinvolto in altri progetti. Come scritto a inizio anno con i prezzi in area 300, Il titolo secondo il mio modello valeva 170 $ e quindi era molto caro a inizio 2022. Alla luce degli ultimi dati aggiorno il mio fair value di tesla a 85 dollari, un livello dove inizierò a pensare a un acquisto del titolo se la strategia della management dovesse cambiare. Nota informativa sulle mie posizioni: Detengo una posizione Acquista sul Natural gas, sul VIX, sul VSTOXX e su un’azione Americana con un grosso potenziale di rialzo. I miei target sono molto ambiziosi. Per informazioni sui miei servizi e sulle mie strategie d'investimento, puoi scrivermi su TW. di Antonio_FerlitoPubblicazioni 0
Laboratorio strategie....Breakout su Crude Oil Nell'ambito dello studio di strategie da applicare ai futures, volevo lavorare ad un semplice approccio di breakout sviluppato sul Crude Oil. Il Crude Oil è una commodity che si presta bene sia a sviluppi trend following che contrarian, tuttavia la natura dei suoi movimenti tende a far preferire il primo approccio. Attenzione: la strategia sviluppata non è completa, ma è solo un motore per capire se le idee messe in pratica meritano ulteriori studi. Le regole sono molto semplici e basiche: - Timeframe: 30 minuti; - Trigger: massimi e minimi della sessione precedente; - Segnale: rottura in breakout del massimo o del minimo della sessione precedente con ingresso in direzione della rottura; - Uscita: Su reverse della posizione o sull'attivazione dello stoploss o del profit target; - Simmetria tra long e short. Vediamo come funzionerebbe quest'approccio in breakout: Sarebbe un piccolo disastro, che tuttavia non distruggerebbe il capitale, ma che comunque non sarebbe sostenibile nel tempo. Nell'ipotesi di cui sopra abbiamo ipotizzato di poter inserire ordini durante tutta la giornata, anche in momenti in cui i volumi sono particolarmente scarsi. Andando ad ottimizzare gli orari in cui la strategia ha il permesso di operare, inserendo una fascia che va dalle ore 13:00 alle 17:00 di New York otterremo la seguente equity line dei profitti: La distribuzione dei profitti appare buona, notiamo una fase di sofferenza nella parte finale della curva con un drawdown molto importante, ma sicuramente la strada intrapresa è quella giusta. Se andiamo ad applicare anche stoploss (3000 dollari) e take profit ( 6000) otterremo l'equity indicata sotto: Adesso la distribuzione dei profitti è davvero bella, inclinazione sostenibile a 45 gradi, valore del drawdown decisamente più accettabile. A seguire le principali metriche: Ottima la distribuzione annuale dei profitti, con un 2015 particolarmente difficile. Come possiamo integrare la strategia? Magari andando ad individuare delle regole di uscita "intermedie" che non basino tutto sullo stop and reverse della posizione. Il lavoro è stato svolto sul Crude Oil, contratto abbastanza pesante in termini di big point value. E' possibile scalare al ribasso per capitali retail utilizzando il micro future (si dividono le metriche per 10). di DomenicoIvanPontilloPubblicazioni 5
Crude Oil - Attendo un riavvicinamento alla mediaIl crude oil, dopo aver regalato buone opportunità la scorsa settimana grazie al pattern ribassista del doppio massimo, sembra voler recuperare forza. Sarà mia intenzione cercare di sfruttare questa forza, compatibilmente con i movimenti di mercato, per cercare dei setup long. In particolare sappiamo che su questa materia prima, strategie trend following, tendono a performare abbastanza bene. Cercherò un setup long se: - il prezzo andrà ad avvicinarsi alla sua media; - il supertrend resterà ancora positiva, - l'indicatore Roc continuerà a restare in territorio positivo, - ADX line e DMI in impostazione rialzista. Preferibilmente preferirei che il segnale si verificasse tra le ore 15 e 22 di NEW YORK, orari che potrebbero essere caratterizzati da un bias rialzista della commodity. Da ricordare che il trend primario del crude oil al momento è ribassista, tuttavia possiamo cercare di sfruttare sui time frame minori questi movimenti correttivi. Longdi DomenicoIvanPontilloPubblicazioni 5
Crude Oil - Operazione notturnaNel corso delle ultime 24 ore il Crude Oil ha offerto interessanti spunti short. Dopo l'operazione sul doppio massimo di ieri, nel corso della serata il future ha mostrato un interessante ritracciamento verso la EMA20. Confidando in una continuazione del trend, sono entrato Short sul test della media. Nel corso della nottata e della mattinata europea, il movimento ha raggiunto il profit target situato in corrispondenza di un precedente minimo e comunque qualche punto sopra il livello 77. Porto a casa circa 178 punti d'indice. Oggi alle 14:30 è previsto il rilascio di dati importanti, pertanto resterò sul crude oil in osservazione. Shortdi DomenicoIvanPontilloPubblicazioni 4
WTI: Possibile ripresaCome evidenziato dalle TL in grafico e dai volumi, nella settimana del 5 Dicembre si è probabilmente chiuso un ciclo trimestrale che ha messo al ribasso il 4^ sotto ciclo del ciclo partito sui minimi storici del 2020. La candela W successiva appena terminata ha infatti formato lo swing richiesto che dovrà comunque essere confermato col superamento di 77.77. Per ora quindi abbiamo solo mezza conferma. Se nella settimana entrante questo livello sarà superato si dovrebbe procedere verso la chiusura del ciclo annuale inverso prima di riscendere a chiudere il 4^ sotto ciclo. Attenzione quindi a 82.72 che dovrebbe fungere da calamita nelle prossime 1-2 settimaneSelezione editorialedi FlyflokAggiornato 5513
Operazione su doppio Massimo Crude Oil In corsoBuongiorno Traders, ecco operazione aperta da pochi minuti su Crude Oil (Contratto Micro). Il grafico orario ha mostrato un doppio massimo, con violazione in area 79. Seguo il pattern e sono short sul contratto. Target di breve sulla proiezione della distanza verticale della figura (differenza tra il livello dei due massimi e la resistenza del minimo di reazione). Stop dell'operazione nel caso di chiusura oraria superiore a 79,50Shortdi DomenicoIvanPontilloAggiornato 6
Petrolio 90 dollari con l'apertura della Cina?Clicca su “SEGUI” in alto per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo Future Ue e Usa in ripresa dopo che la Cina ha dichiarato che abbandonerà i suoi requisiti di quarantena richiesti per i visitatori in entrata, allentando ulteriormente i controlli alle frontiere per frenare il COVID-19, che durano da tre anni. La Cina smetterà di richiedere ai viaggiatori in ingresso di rispettare la quarantena a partire dall'8 gennaio, ha dichiarato lunedì la National Health Commission. Ridurrà anche il livello di gravità del COVID-19 poiché è diventato meno virulento e si evolverà gradualmente in una comune infezione respiratoria. Il Treasury Note a dieci anni (ZN) riparte da 3,74%. Il tasso d'interesse ufficiale della Fed potrebbe raggiungere dal 5,25% al 5,50% entro la fine del 2023, sulla base delle aspettative che il mercato del lavoro continuerà ad aggiungere nuovi occupati nei primi mesi del 2023, esercitando un'ulteriore pressione al rialzo sui salari. Il commento di Antonio Ferlito sui titoli e strumenti caldi: Future Nasdaq 100, Future S&P 500, DAX, FTSE MIB, Ibex 35: Come scritto nei precedenti articoli gli indici hanno esaurito la loro forza e stanno iniziando a scendere. La recessione che porterà a un grasso calo degli utili, non è ancora scontata dei mercati. Questo significa che c’è spazio per scendere anche se nel breve la mossa cinese di allentamento delle regole di contenimento potrebbe sostenere gli indici. Mi aspetto comunque una recessione in Usa e Ue, in questi casi mercati anticipano sempre una recessione con 3 mesi di anticipo. A gennaio vedremo quindi il vero crollo del mercato. Lo strumento ideale in questi casi è il Vix, l’indice della volatilità che fa segnare ottimi rendimenti con una recessione mondiale alle porte. A breve su questo strumento farò una operazione acquista con Target 35-36 $ Gas naturale: Come previsto nei precedenti articoli è arrivato il crollo del gas. C’è una netta differenza tra breve periodo e lungo periodo in questo momento. Nel lungo periodo la situazione è interessante. L’Europa avrà bisogno di ancora più Gnl per sostituire i volumi russi la prossima estate, quando il continente ricaricherà lo stoccaggio, mentre la domanda cinese si riprenderà dai blocchi e compenserà le minori importazioni da altri acquirenti asiatici. Nel breve periodo bisogna stare attenti a evitare frettolosi acquisti. Ci sono grossi dubbi in merito alla riapertura degli impianti di esportazione, da tempo ormai off line e che stanno creando un eccesso di offerta interno molto negativo per i prezzi e la stagionalità di periodo è negativa per il gas. Inoltre il price Cap sul TTF, fissato a 180 anche se abbastanza alto considerando che 4 anni fa il TTF quotava 20, sicuramente metterà una freno alla speculazione facendo scendere i prezzi, proprio quello che stiamo vedendo adesso. Questo sta colpendo indirettamente anche il natural gas americano in quanto è molto probabile che il prossimo anno il gas americano sarà sempre più protagonista in Europa con l’uscita della Russia. Valuterò un ingresso sul gas solo in area 4.50-5, prezzi che mi aspetto già a fine dicembre inizio gennaio. Petrolio: Il petrolio si dimostra solidissimo nonostante il crollo degli indici. 2 motivi principali dietro l’ottima tenuta del petrolio. 1: Il price cap sebbene poco penalizzante per la Russia potrebbe portare a un incremento della domanda per il petrolio americano molto positivo per i prezzi e ad un crollo della produzione di petrolio russo. 2: La domanda cinese di petrolio frenata dal Covid ripartirà nel 2023 e a supporto abbiamo l’allentamento delle restrizioni arriva proprio oggi. Tutto questo si unisce al fatto che le scorte di petrolio sono sui minimi degli ultimi 20 anni, con paesi come la Russia che segnano una produzione in netto calo, un fattore che fa bene ai prezzi in quanto c’è scarsità di Petrolio. Rimango positivo nel lungo termine con un target di 85-90 $. Amazon: Come scritto nei precedenti articoli dove già a inizio 2022 dicevo che il prezzo delle azioni troppo alto avrebbe portato a un crollo dei prezzi. Sono ancora pessimista, la redditività del gruppo è praticamente sparita e le prospettive per il 2023 sono negative. Il titolo secondo il mio modello vale 70 $, può quindi scendere ancora. Tesla: Brutto periodo per il titolo, destinato a continuare. Ci sono problemi in Cina, con l’abbassamento dei prezzi, a causa di un indebolimento della domanda che significa meno margini, e la concorrenza in Europa con Stellantis (BIT:BIT:STLA) sempre più minacciosa. Inoltre aumentano le distrazioni del fondatore Musk sempre più distratto da Twitter. A nulla sono servite le dichiarazioni del CEO Musk, che dice che lascerà l’incarico di CEO Twitter una volta trovato un sostituto. Come scritto a inizio anno Il titolo secondo il mio modello valeva 170 $ ed era molto caro a inizio anno. Telecom: Torna di moda l’ipotesi scissione con la creazione di due entità, una per le rete e uno per i servizi. Come scritto nei precedenti articoli, è un operazione complessa che non andrebbe a risolvere il problema del debito e mettendo e rischio gli azionisti che rischierebbero ulteriori perdite. In pratica nel processo di scissione si riceverebbero azioni di nuove società createsi dalla scissione che potrebbero alla fine far perdere ulteriormente gli azionisti sommando i valori. Solo una Opa Totalitaria da parte di CDP, VIV e fondi potrà salvare gli azionisti. Quando potrà avvenire ? L’OPA consiste nel convincere attraverso un premio commerciale gli azionisti a essere liquidati. E’ importante quindi per il funzionamento il lancio nel peggior momento possibile per la quotazione di un titolo per mettere alle strette gli azionisti, un momento che in questo caso potrebbe corrispondere ai minimi di mercato che mi aspetto nel 2023. La valutazione del titolo secondo il mio modello è confermata a 0.16, con il debito elevatissimo che pesa tanto sul calcolo. Le mie posizioni aperte: Ho chiuso in profitto la mia operazione Acquista sul Dax, adesso ho una posizione acquista su un azione americana molto promettente con un grosso potenziale di rialzo. Per informazioni puoi contattarmi qui su TW.Longdi Antonio_FerlitoPubblicazioni 0