SMA200 osservata specialeIl prezzo si muove da qualche settimana in un canale discendente
Sulla discesa è presente un GAP in zona 58,3-59,1€ in prossimità dell'importante supporto dei 58€
La SMA200 daily (linea blu) transita sul margine inferiore del canale verde e penso che con molta probabilità sarà il punto di inversione di questa correzione
Consiglio si seguire l'andamento perchè a Novembre potrebbe presentarsi una ottima occasione di ingresso o accumulo in zona 58,50€ circa
Idee di trading
Long su Unicredit (UCG)📊 Analisi Fondamentale
Risultati trimestrali: sopra le attese, con un utile netto in crescita del 9% su base annua, segnale di solida redditività.
Rischiosità del credito: bassa, a conferma della buona qualità del portafoglio prestiti.
Struttura patrimoniale: solida, con CET1 ratio elevato e ampia capacità di distribuzione di capitale.
Politica di remunerazione: yield complessivo vicino al 10% (tra dividendi e buyback), molto competitivo rispetto al settore.
Target fondamentale: potenziale rialzo stimato tra +20% e +25%, con area obiettivo 70–71,5 € per azione.
🧭 Analisi Tecnica (grafico giornaliero)
Contesto generale:
Dopo un forte trend rialzista nel primo semestre 2025, il titolo si trova attualmente in un canale discendente di consolidamento. I volumi mostrano una fase di scarico, ma la struttura resta rialzista di fondo.
Volume Profile:
POC (Point of Control): 56,13 € — livello di maggior scambio, possibile area di accumulo strategica.
Supporti principali: 57 € (accumulo), 51,8 € (supporto chiave / stop tecnico).
Resistenze: 65 € (intermedia), 69,55 € (massimo precedente).
Pattern attuale: canale discendente, con possibili prese di profitto fino all’area 57 € prima di una nuova gamba rialzista.
⚙️ Operatività (Setup Trading)
Tipo operazione Livello prezzo (€) Descrizione
Entry (Buy zone) 57,00 € ± 0,5 Area di accumulo vicino al POC, ottimo rapporto rischio/rendimento
Stop Loss 51,82 € Sotto supporto chiave e minimo relativo
Target 1 69,55 € Ritorno ai massimi precedenti
Target 2 (esteso) 71,50 € Target fondamentale e zona di potenziale eccesso rialzista
Yield atteso ~20–25% In linea con il target fondamentale
💡 Sintesi Operativa
UniCredit mostra una combinazione rara di solidità fondamentale e struttura tecnica potenzialmente rialzista.
Un ritorno verso l’area 57 € può rappresentare un ottimo punto d’ingresso per posizioni long di medio periodo, con stop stretto e un target verso i 69–71,5 €.
Finché i prezzi rimangono sopra 51,8 €, la struttura resta positiva.
UNICREDIT: il ribasso è occasione d'acquisto?Unicredit ha pubblicato risultati del 3° trimestre 2025 sopra le attese: utile netto +9% YoY, Cost/Income al 37%, rischio di credito minimo (CoR 10 bps) e CET1 pro-forma al 14,6%, a conferma di una struttura patrimoniale solida anche dopo gli investimenti in Alpha Bank e Commerzbank.
💸 Sul fronte ritorni, la banca distribuirà nel 2025 € 9,5 mld totali tra dividendi e buyback, pari a un yield complessivo intorno al 10% .
📈 Strategicamente, Orcel prosegue con crescita organica e focus su efficienza, lasciando aperta la porta a M&A selettivo. Il nuovo piano triennale (febbraio 2026) dovrebbe rivedere al rialzo le stime di utile e ricavi.
🎯 Valutazioni
Equita e Goldman Sachs confermano Buy, con target tra € 70–71,5 (potenziale +20+25% dai livelli attuali).
📊 Analisi tecnica
Il titolo si muove in un canale discendente in cui troviamo il POC volumetrico in area €57, che coincide con la zona di massimo scambio e possibile base di accumulo.
Qui troviamo anche l'EMA 200 daily e poco sotto l'EMA 50 weekly.
Una chiusura di settimana sotto l'EMA 50 weekly determinerebbe il cambio di trend di medio periodo.
€58 e €54 corrispondono rispettivamente ai livelli di ritracciamento Fibonacci del 38,2% e 50% del movimento rialzista partito da marzo, rendendo la fascia una zona tecnica di interesse.
🧭 Conclusione
Il ribasso attuale appare più legato a prese di profitto che a un deterioramento dei fondamentali.
L’area 55–57 € rappresenta una zona di accumulo interessante, da valutare però in base al proprio orizzonte temporale e profilo di rischio:
-- Rendimento complessivo (dividendi + buyback) intorno al 10% annuo
-- Potenziale di rivalutazione stimato dagli analisti tra +20% e +25%
Se trovi utili le mie analisi, lascia un LIKE/BOOST all’articolo e segui il profilo. Il tuo supporto mi aiuterà a continuare a condividere contenuti! 🚀
UniCredit S.p.AUniCredit S.p.A.
🔹 Titolo in fase di consolidamento positivo dentro trend primario rialzista.
🔹 Pullback controllato con compressione di volatilità e volumi coerenti.
🔹 Setup ad alta probabilità di breakout sopra 63,8–64,1 €.
Strategia:
▶️ Buy 62,5–63,0 €
▶️ Stop 61,8 €
▶️ Target 65,2 € / 67,0 €
▶️ Confidence Score 83/100 (Classe A+)
Orizzonte temporale: 8–10 sedute operative
Modalità di esecuzione: 40–30–30 con ordini condizionati
Gestione post-ingresso: Stop a pareggio su T1, trailing +1 ATR dopo breakout
UNICREDIT, oggi potrebbe essere ancora deboleDopo aver provato diverse piattaforme, ho scelto le charts di Capital.com per le mie analisi: affidabilità, precisione e un’interfaccia davvero intuitiva.
Dal top di agosto, mentre l'indice generale lateralizza il titolo mantiene un trend discendente
Tuttavia, i deboli volumi che stanno accompagnando il movimento dovrebbero smorzare le preoccupazioni dei rialzisti
Il primo supporto che conta è ancora un tantino lontano per cui non ci si dovrebbe preoccupare
Tuttavia, in questo momento le scaramucce sono con supporto a 61,5 che per adesso ha respinto il precedente impulso ribassista
Confidando in Dow che ci ricorda che un trend dura finché non finisce, questo trend di brevissimo potrebbe anche continuare visto la shooting Star con cui il mercato hanno chiuso ieri
Unicredit, analisi a 360°Dal punto di vista finanziario, UniCredit ha dimostrato una salute eccezionale, registrando un utile netto record nel secondo trimestre del 2025 pari a 3,3 miliardi di euro e un utile semestrale di 6,1 miliardi, il più alto mai registrato. Questa performance ha permesso di migliorare la guidance per l'intero anno a circa 10,5 miliardi di euro di utile netto, con un Return on Tangible Equity (RoTE) ai vertici del settore, al 24,1%. Tale solidità si traduce in un generoso ritorno per gli azionisti, con una previsione di distribuzione di almeno 9,5 miliardi di euro per il 2025. Tuttavia, emerge un vento contrario nel margine di interesse netto (NII), diminuito del 2,8% su base annua a causa della compressione dei margini legata ai tagli dei tassi di interesse, una tendenza che interessa l'intero settore bancario europeo. La banca sta però mitigando efficacemente questa pressione attraverso una rigorosa disciplina dei costi, con un rapporto cost/income del 37,8% , e la crescita delle commissioni, in particolare nei settori degli investimenti e delle assicurazioni. La solidità patrimoniale è confermata da un CET1 ratio del 16,0% e da una qualità degli attivi stabile, con un basso rapporto di crediti deteriorati (NPE) al 2,6%.
Strategicamante, il piano "UniCredit Unlocked" è la risposta proattiva della banca alle sfide del mercato. Questa strategia mira a trasformare le debolezze storiche, come la percepita concentrazione geografica sull'economia italiana , in punti di forza. Attraverso investimenti massicci nella digitalizzazione (2,8 miliardi di euro) e partnership strategiche, UniCredit sta modernizzando la sua infrastruttura tecnologica per competere con le fintech. Inoltre, la banca sta riallocando il capitale verso economie a più alta crescita nell'Europa Centro-Orientale e partecipando attivamente al consolidamento del settore bancario europeo con partecipazioni strategiche in Commerzbank e Alpha Bank, mosse che mirano a diversificare geograficamente il profilo di rischio e a sostenere gli utili futuri. Le principali minacce esterne rimangono un potenziale deterioramento del quadro macroeconomico globale, guidato da tensioni commerciali, e l'intensa competizione nel settore.
L'analisi tecnica del grafico giornaliero rivela che, nonostante il recente calo, il trend primario del titolo rimane inequivocabilmente rialzista, come delineato dal canale di regressione lineare ascendente. L'attuale movimento dei prezzi può essere interpretato come un salutare ritracciamento correttivo dalla banda superiore del canale verso quella inferiore. Questo movimento sta portando il prezzo verso una "zona di confluenza" di supporti tecnici di alta rilevanza, situata tra 60,81 € e 62,00 €. Quest'area è significativa perché combina il supporto orizzontale statico del pivot di Fibonacci S1, il supporto dinamico del limite inferiore del canale di regressione e la condizione di ipervenduto indicata dall'oscillatore Stocastico, che si trova attualmente a 18,79. La mancanza di volumi di vendita eccezionali e una volatilità contenuta, misurata dall'ATR a 1,3346, rafforzano l'ipotesi che si tratti di una correzione ordinata piuttosto che di un'inversione di tendenza.
Integrando queste diverse prospettive, si delineano due scenari operativi. Lo scenario rialzista, basato sulla solidità fondamentale e strategica, vede la zona di confluenza tra 60,81 € e 62,00 € come un'area ottimale per considerare posizioni lunghe. Un segnale di conferma sarebbe un pattern di candele rialziste in questa zona, accompagnato da un incrocio rialzista dello Stocastico e da un'inversione dell'indicatore di Momentum. Gli obiettivi di prezzo sarebbero inizialmente la resistenza a 65,81 € e successivamente i massimi recenti intorno a 70,00 €. Al contrario, uno scenario ribassista verrebbe attivato da una chiusura giornaliera decisa al di sotto del supporto di 60,81 €, specialmente se accompagnata da un aumento dei volumi. Tale rottura invaliderebbe la tesi rialzista e aprirebbe la strada a una discesa verso il pivot centrale a 51,36 €. In conclusione, UniCredit presenta un profilo di investimento in cui fondamentali robusti e una chiara visione strategica incontrano un livello di supporto tecnico chiave, offrendo un potenziale setup rischio/rendimento favorevole per gli investitori allineati con il trend di lungo periodo, ma fornendo al contempo chiari segnali tecnici per una gestione prudente del rischio.
UNICREDIT (UCG) Strategia rialzista di lungo periodoUNICREDIT (UCG) Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
UniCredit S.p.A. è stata fondata nel 1870 e ha sede a Milano, Italia. UniCredit S.p.A. opera come banca commerciale che fornisce servizi bancari al dettaglio e alle imprese. Offre inoltre servizi di pagamento e liquidità, capitale circolante e commercio internazionale. L'azienda fornisce servizi di finanza sostenibile, capitale paziente, finanza aziendale, rating, consulenza sulla struttura del capitale e soluzioni per gli sponsor finanziari. Inoltre, offre servizi di project finance, finanza strutturata, finanziamento del debito e del capitale, commercio di materie prime e finanziamento delle esportazioni. Inoltre, l'azienda fornisce transazioni e pagamenti, gestione del rischio, prestiti specializzati, consulenza e soluzioni per il mercato dei capitali. Inoltre, offre servizi di gestione del portafoglio, fondi, assicurazioni sulla vita, brokeraggio e servizi legati alle attività. L'azienda serve aziende, istituzioni finanziarie, investitori istituzionali, clienti retail, privati e di gestione patrimoniale. Opera in Africa, Asia, Australia, Nord America, Messico e Paesi europei.
DATI: 03/06/2023
Prezzo = 18.858 Euro
Capitalizzazione = 34,687B
Beta (5 anni mensile) = 1,68
Rapporto PE ( ttm ) = 4,73
EPS ( ttm ) = 3,99
Target Price UNICREDIT di lungo periodo:
1° Target Price: 65 Euro
2° Target Price: 101.54 Euro
3° Target Price: 131 Euro
4° Target Price: 160.54 Euro
5° Target Price: 202.55 Euro
6° Target Price: 256.25 Euro
Certificato Multi Express Rendimento 12% Annuo su Banche EuropeeIl settore bancario europeo sta attraversando una fase di consolidamento interessante, con istituti che beneficiano di margini di interesse più elevati e fondamentali in miglioramento. In questo contesto, il certificato CH1400331802 si posiziona come una soluzione strutturata che combina un rendimento annualizzato del 12% con una protezione condizionata del capitale, puntando su due protagonisti del panorama finanziario continentale: Société Générale e UniCredit.
Il certificato è alla riga 8 del Radar delle Opportunità: isinconnect.co.uk
Analisi completa sul nostro blog: isinconnect.co.uk
Buone opportunità a tutti!
Disclaimer: questo contenuto non rappresenta sollecitazione al pubblico risparmio, promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazione finanziaria. Le informazioni sono fornite a scopo educativo e informativo.
Unicredit: attenzione ai possibili segnali di inversioneIeri Unicredit ha toccato un nuovo massimo storico a 58,38€, mentre oggi ha chiuso in lieve ritracciamento a 57,27€, con un calo dell’1%. Da inizio maggio, il titolo registra comunque una performance positiva del +12%.
Sul grafico weekly è chiaramente visibile la fase rialzista in corso da sette settimane, avviata dopo il crollo provocato dal lancio della guerra dei dazi, che aveva portato il prezzo a un minimo in area 39€ a inizio aprile.
Osservando il grafico daily, si nota come ieri, in corrispondenza del nuovo massimo storico, si sia formata una candela doji. Questo pattern, quando si verifica in prossimità di un possibile top di un trend rialzista, può assumere valenza di inversione.
La seduta odierna ha confermato un primo segnale di debolezza. Il rischio ora è una prosecuzione della correzione, con possibile discesa a chiusura del gap up situato tra area 55€ e 54€.
Sarà importante monitorare anche la chiusura della candela weekly. Se dovesse configurarsi come una shooting star, confermerebbe l’ipotesi di una possibile inversione più significativa nel breve termine.
Unicredit possibile rottura?Al momento la candela del 30 aprile sembra voler far da guida per i prossimi giorni, possibile ingresso long alla rottura dei €53 per un possibile ritorno in area €54,02.
Altri possibili livelli target €54,90 ed eventualmente €55,60.
Attendiamo sviluppi, non ci sono pnc da segnalare sul titolo al momento.
Unicredit: il ribasso potrebbe non essere finito Il ribasso di Unicredit MIL:UCG sembra aver trovato una temporanea battuta d’arresto sfiorando la media mobile esponenziale a 50 settimane, lo stesso supporto dinamico che aveva contenuto la discesa sia ad agosto che a dicembre 2024.
Da questi livelli, un tentativo di rimbalzo è plausibile ipotizzando l’avvenuta conclusione di onda A ribassista. I prezzi potrebbero quindi avviare un recupero fino in area 50 euro.
Tuttavia il quadro di lungo periodo resta debole così come le incertezze Macro del mercato, e consente di confermare l’avvio di una fase correttiva dal massimo di marzo a 55,60 euro.
Dal top di marzo, i corsi non hanno ancora raggiunto il 38,6% di rintracciamento del movimento rialzista partito dai minimi del 2020, configurando cosi una correzione fisiologica che dovrebbe riportare i prezzi almeno verso il 38,6% - 50% di Fibonacci: un’area che coincide con i minimi di agosto a 30,95 euro.
Pertanto, anche in caso di rimbalzo, la tendenza primaria resta ribassista con un primo target potenziale proprio in area 31 euro. Non consideriamo al momento l’Ema 200 weekly (Rossa) e il livello del 61,8% in quanto un affondo dei prezzi di questa portata significherebbe perdere la metà del valore del titolo dal top di 55,60 euro.
Il massimo di marzo appare quindi come la conclusione della sequenza impulsiva in 5 onde iniziata nel 2022: un elemento che rafforza l’ipotesi dell’inizio di una correzione strutturale più ampia e duratura.
Se trovi utili le mie analisi, lascia un LIKE/BOOST all’articolo e segui il profilo. Il tuo supporto mi aiuterà a continuare a condividere contenuti gratuitamente! 🚀
UNICREDIT - ORDINE DI ACQUISTO MA CON ATTENZIONE ! Gli analisti danno il titolo ancora in forte buy.
Tuttavia, gli insider dell'azienda cioè chi ci lavora a posizione di management hanno venduto molte azioni nel mese di febbraio 2025.
Secondo me, è rimasto un ultimo trade possibile a rialzo per la prossima settimana; poi in base agli sviluppi si potrebbe aspettare e considerare un cambio di tendenza.
Ordine di acquisto intorno al prezzo di 52 o direttamente sul poc intermedio (linea blu).C'è il rischio di rimanere fuori dal trade se il prezzo non arriva qui però non consiglio un ordine diretto buy, in questo caso, se il prezzo parte subito a rialzo.
Volumi di trading in diminuzione quindi porre attenzione. Comunque delta molto positivo dell'ultima candela.
1 take profit a 54
2 take profit e chiusura trade a 55
Stop loss sotto il poc magari intorno a 51.
Unicredit a 75 euro con l'acquisizione di BANCA BPM?Unicredit a 75 euro con l'acquisizione di BANCA BPM?
Continua l'ottimo momento di UNICREDIT, che ha registrato un aumento del 73% su base annua del suo rendimento.
Recentemente, il CEO Andrea Orcel ha incontrato le autorità che dovranno decidere se approvare o meno l'OPS da 10,1 miliardi di Unicredit su Banco BPM. Questi incontri hanno creato agitazione intorno al titolo della banca e hanno fatto emergere alcune indiscrezioni nei media.
Il caso della Borsa ha subito incontrato resistenze a causa dell'opposizione del governo Meloni e della preda in questione. Quest'ultima ha richiesto più volte un'offerta maggiore rispetto a quella presentata da UCG, che riteneva non solo poco allettante ma addirittura scontata.
Il CEO astuto ha deciso di fare una prima offerta bassa, come saggia tattica per testare la reazione dell'altra parte. Questo è un passo comune nelle OPA/OPS, poiché aiuta a stabilire un punto di partenza e negoziazione per entrambe le parti.
Dopo aver presentato i risultati del 2024 e del quarto trimestre con utili record, miglioramenti nei target e una promessa di dividendi generosi per gli azionisti, Banco BPM si trova in ottima forma. Ora la domanda è: quando Andrea Orcel alzerà finalmente il prezzo dell'OPS che Piazza Affari ha considerato troppo basso dal principio?
La rivalità tra le due banche continua a farsi sentire, e sembra che Banco BPM sia in posizione di vantaggio. La banca italiana guidata da Giuseppe Castagna ha deciso di sfruttare la sua doppia carta - dividendi e Anima - e si sta impegnando per sottolineare il valore aggiunto che rappresenta: l'opportunità di incorporare completamente la società di gestione del risparmio, della quale detiene già una parte importante come maggior azionista.
L'investimento in Anima è un vantaggio significativo per BANCO BPM, considerando le adesioni all'OPA da parte di Poste Italiane e FSI SGR. Questo dimostra l'interesse e la fiducia nel progetto Anima da parte di importanti società come queste.
Dopo l'analisi del report trimestrale di BPM, posso affermare che i conti sono eccellenti. Non solo i profitti, ma anche il margine netto degli interessi è aumentato durante l'anno per questa banca nota per essere sensibile alle variazioni dei tassi d'interesse stabiliti dalla Banca centrale europea. Ora che i tassi sono più bassi e destinati a ulteriori tagli da parte della BCE, non forniscono più lo stesso supporto che aveva contribuito ad aumentare i ricavi delle banche italiane durante le strette monetarie nel 2022 e nel 2023. Questo è ancora più evidente nel caso di Banco BPM.
Non è facile per le banche rimanere competitive quando la Banca Centrale Europea continua a ridurre i tassi di interesse. Tuttavia, Banco BPM ha brillantemente superato questa sfida e ha anche migliorato la sua previsione di guadagni per il futuro. Con bilanci più forti che mai, l'azienda è in grado di offrire dividendi ancora più gratificanti ai suoi azionisti.
Se Unicredit riuscirà ad acquistare Banco BPM, ci potrebbe essere un aumento del 50% del titolo entro il 2025 con prezzi intorno ai 75/80 euro. Ciò significherebbe la nascita di una super banca europea.
Unicredit Analisi WeeklyUnicredit analisi weekly,
target di 53€ quasi raggiunto.
Analisi grafica elaborata con software proprietario
D I S C L A I M E R
Gli investimenti in strumenti finanziari comportano elevati rischi economici, chiunque svolga questa attività si assume la totale responsabilità, le analisi qui pubblicate hanno esclusivamente uno scopo didattico e non costituiscono in alcun modo un invito all'investimento, pertanto l'autore di questa pagina non sarà perseguibile per eventuali danni diretti o indiretti.
L'attività svolta non costituisce consulenza personalizzata così come indicato dall'art. 1 comma 5 septiel del D.Lgs. 58/98 e così come modificato dal D. Lgs. 167/2007.
L'autore non conosce le caratteristiche e l'esperienza finanziaria di alcun lettore, unitamente al patrimonio, flussi di reddito / risparmio e grado di rischio.
UnicreditIl prezzo del titolo Unicredit chiude la settimana con una candlestick del tipo Shooting Star che potrebbe anticipare una inversione ribassista.
A ribasso ci sono vari gap lasciati aperti durante la salita di gennaio in area 41,76 Euro e 40,315 Euro.
Oscillatore CCI a 20 periodi in divergenza ribassista.
Il valore dell'oscillatore RSI a 14 periodi è 73,52 nell'area di ipercomprato.
Lunedì nel caso il prezzo non aprisse sopra i 44,855 Euro si potrebbe aprire una posizione Short con stop loss in area 45 Euro.
DISCLAIMER:
Tali informazioni/strumenti non costituiscono in alcun modo sollecitazione al pubblico risparmio o consulenza operativa su strumenti finanziari, devono essere considerate semplice elemento di studio, di approfondimento e di informazione.
Si declina ogni responsabilità per le eventuali conseguenze negative che dovessero scaturire da un'operatività fondata sull'osservanza delle suddette indicazioni.
Compressione in triangolo simmetrico Il prezzo si muove da alcune settimane all’interno di un triangolo simmetrico avvicinandosi al momento della rottura
Il triangolo è una figura neutra quindi non c’è certezza della direzione del breakout (che comunque io mi aspetto al rialzo )
Nella direzione della rottura è possibile un movimento di oltre il 10% confermato dalla chiusura al di sotto o al di sopra delle due linee rossa e verde
Unicredit dailyIl prezzo va da un livello superiore del mio script a quello inferiore delimitano gli swing. Che vengono rispettati. In trend long il livello primo viene brekkato short per fare breakin sul livello sotto e poi tornare a salire in trend short il livello superiore viene usato per prendere posizioni short
Unicredit: cosa potrebbe frenare il recente ribasso. Da tempo il mercato italiano si sta dimostrando il più vivace per quello che viene definito il Risiko bancario.
Vale a dire tutte quelle attività di integrazione soprattutto con lo scopo di rafforzare capitale ed efficienza.
Il fine ultimo è quello di avere gruppi bancari di dimensioni adeguate per competere meglio nel mercato europeo.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
È in questa ottica che va inquadrata la recente attività di Unicredit, sia sul mercato interno con Banco BPM che con l'investimento in Commerzbank.
Il 25 novembre è stata diffusa la notizia del lancio di un'offerta pubblica di scambio da parte di Unicredit sull'intero capitale di Banco BPM. Per azione di quest'ultima sarà offerto 0,175 azioni Unicredit di nuova emissione.
La spesa totale stimata è di circa 10 miliardi di euro, cioè un prezzo implicito offerto pari a 6,657 euro per azione.
Si tratta di un prezzo che offriva un premio al momento dell'annuncio dell'operazione pari a circa il 15%, ma che ai prezzi di oggi si è praticamente annullato dopo i fisiologici movimenti sui due titoli.
Le ragioni di Unicredit:
Dal punto di vista di Unicredit l'operazione dovrebbe comportare sia una redditività aggiuntiva che un miglioramento del posizionamento competitivo in Italia ed in Europa.
A margine va anche rilevato come la banca tornerebbe ad essere presente anche nell'asset
management grazie alla operazione di Banco BPM su Anima SGR.
Unicredit, con una nota del presidente Orcel, fa anche sapere che sarà preservato il patrimonio di sicurezza visto che il CET1 (capitale regolamentare) non scenderà sotto al 13%. Così come non si avranno conseguenze sulla capacità di distribuzione degli utili rispetto a quanto già comunicato.
Potrebbe solo subire uno stop momentaneo l'annunciato buy back sulle azioni.
Le ragioni di banco BPM:
Il CDA del Banco BPM, a voce dell'amministratore delegato Castagna, senza giri di parole bolla come ostile l'operazione annunciata da Unicredit.
In particolare viene ritenuta inusuale nei numeri e non concordata.
Inoltre comunica ai dipendenti che i risparmi di costo cui fa riferimento Unicredit saranno resi
possibili al prezzo di circa 6.000 esuberi individuati in Banco BPM.
La banca, sempre a voce del suo amministratore delegato, dopo aver sottolineato lo
straordinario recente passato fatto di rafforzamento della presenza sul territorio e della robusta redditività, vede una minaccia nell'integrazione.
Si evidenza che l'operazione comporterebbe una diluizione della presenza della banca sul
territorio, particolarmente nelle zone più ricche del nord Italia.
In definitiva la banca preferisce crescere da sola.
E commerzbank?
A detta di Orcel, la “campagna di Germania” non ha valenza strategica, almeno in questo
momento, poiché la sua rilevanza va cercata esclusivamente sul piano della opportunità di
Investimento.
Quindi le ragioni vanno ricercate in campo finanziario. Prova potrebbe esserne l'evoluzione del titolo tedesco che dopo un balzo in avanti è tornato sui suoi passi ai livelli pre annuncio.
L'operazione in Germania, fatta dell'acquisto del 9% di Commerzbank e dell'annuncio di voler salire al 29,9% del suo capitale, ha perso di consistenza con la caduta del governo tedesco.
Neanche a dirlo anche in Germania l'operazione è stata bollata dal come ostile e inopportuna.
Con le elezioni alle porte era facile immaginare una chiusura sostanzialmente ad ogni livello
politico.
Insieme all'operazione su banco BPM, Unicredit corre il “rischio” di dover gestire entro i prossimi 24 mesi due integrazioni. Anche per questo l'operazione Commerzbank potrebbe andare in stand by.
E ora? E ora, l'attualità in borsa è quello che più interessa.
Come valutare in questo contesto l'operatività sul titolo Unicredit?
Ovviamente, la situazione è magmatica potendo gli attori coinvolti rilasciare nuove
comunicazioni capaci di influenzare lo scenario e quindi i prezzi.
Quello che possiamo già osservare è che Unicredit ha già sostenuto un costo dopo l'annuncio dell'ops, avendo accusato in borsa un calo delle proprie azioni di circa il 7%.
Sostanzialmente pari al premio che mostrava il giorno dell'annuncio della offerta pubblica di
Scambio.
In questi casi ovviamente le quotazioni vanno valutate a doppio filo con quelle di banco BPM.
Quello che possiamo immaginare è che eventuali aggiustamenti all'offerta da parte di Unicredit,cioè offrire un premio aggiuntivo agli azionisti di banco BPM per rendere più digeribile l'operazione, comporterebbe un ulteriore sacrificio per le quotazioni di Unicredit.
Consideriamo che alle quotazioni attuali attorno ai 36 un ulteriore calo di 5 punti percentuali porterebbe il titolo a contatto con un'area di supporto statica di lungo periodo di un certo rilievo.
Parliamo del livello di 34.6 massimo relativo risalente al 2014 che il titolo ha abbandonato e mai più rivisto fino al marzo di quest'anno.
Inoltre il rally che ha coinvolto il settore bancario a partire dall'autunno del 2022, in occasione dell'avvio del ciclo di rialzo dei tassi da parte della BCE per contrastare la galoppante inflazione, ha prodotto un canale rialzista sul titolo per cui la parte bassa dello stesso che sorregge il trend incrocia esattamente al menzionato livello di 34.6.
Per quanto descritto l'area di prezzo attuale di Unicredit può essere considerata sensibile in
quanto da un lato abbiamo una forza supportiva di natura tecnica come prima evidenziata,
dall'altra un eventuale rilancio di Unicredit o comunque in generale modifiche ai contenuti della Ops potrebbe comunque provocare un ulteriore indebolimento dei corsi per il fisiologico
aggiustamento del concambio con le azioni banco BPM.
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67%% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.






















