Sp500 al 08.03.2023 ore11.53 panoramicaNon sono un consulente finanziario, non è sollecitazione all'investimento o disinvestimento, non è un consiglio finanziario.
Grafico lineare 1D.
L'Sp500 si è riportato sulla trend line dei minimi crescenti iniziata ad ott22 e si è riportato sotto la resistenza della mm200.
Appare in formazione un possibile testa spalle dal 05 gen23, di cui la testa iniziata il 19 gen 23 e terminata il 01 marzo 2023 appare a sua volta aver formato più in piccolo un altro testa spalle, ormai già realizzatosi.
La neckline del testa spalle dal 05 gen 23 appare essere nelle vicinanze della TL dei minimi crescenti dal ott22. Entrambe possono funzionare da supporti, con la mm200 che però farà da resistenza.
La rottura della neckline, al netto dei falsi movimenti, ovvero false rotture, dovrebbe portare ad un target di 3.700 punti circa.
Il movimento partito ad ott22 sembra essere un abc minuscolo di Elliott ovvero le tre sequenze con trend di breve contro trend principale che vanno a formare il movimento B della correzione ABC di Elliott. Una bull trap. Se l'osservazione fosse corretta (al momento non ho la sicurezza, ma la possibilità), mancherebbe il movimento C di Elliott che appunto prosegue il trend principale ribassista con nuovi minimi rispetto a quelli di ott22.
Tralasciando pattern e teorie, possiamo però anche notare che da circa mag22 il grafico sembrerebbe muoversi in una direzione laterale, al netto dei picchi, come a rimanere all'interno di un trading range, caratterizzato da volatilità. Ed anche seguendo la volatilità e la ciclicità del trading range apparirebbe che il movimento possa avere più probabilità di proseguire (come movimento principale, al netto della volatilità) verso la parte bassa del trading range piuttosto che dirigersi verso l'alto.
L'RSI si trova in trend discendente ed attualmente si trova a 45.49 punti, leggermente sotto la parità che è a 50 punti.
Il movimento sembra portarsi verso la banda bassa di Bollinger.
L'Sp500 ha nel suo paniere titoli anticiclici, denominati per questo anche difensivi, per ciò resiste meglio alle negatività del mercato rispetto al Nasdaq.
Il periodo è dominato dalla politica monetaria che reagisce all'inflazione fuori parametri ed ai dati positivi dell'economia (dati sul lavoro, PMI migliori, ecc.) inasprendo la politica monetaria (rialzo tassi e QT). La sintesi: più in alto e più a lungo, ripetuta da alcuni mesi dalla Fed in riferimento al rialzo dei tassi ed all'inasprimento della politica monetaria in genere, è pensata per impattare negativamente sulla domanda e quindi sull'economia, in pratica è pensata per fare male. Questo è un fattore che se il mercato prova ad ignorare, il trader o l'investitore attento non può ignorare, perchè prima o poi tale politica monetaria andrà a spiegare i suoi effetti negativi oltre che sull'economia, anche sui mercati.
Il mondo è seduto su un debito enorme, di molto cresciuto rispetto agli anni 1970-1980 quando ci fu un altro periodo di grande inflazione. Le banche centrali, in questo caso la FED sono chiamate a dominare l'inflazione, senza creare una crisi del debito dagli esiti terribili (altro pericolo per gli investitori). Attualmente comunque la Fed appare essere ferma sui suoi propositi mantenendo fede allo slogan: più in alto e più a lungo.
Idee operative SPX
SP500, analisi ad ampio spettroIn questa video-Analisi cerchiamo di capire cosa aspettarci sui mercati tradizionali, grazie alla solita Analisi Ciclica, Volumetrica, Intermarket e di Sentiment, contestualizzando tutto con le dichiarazioni fatte da Powell!
🔥🔥🔥 Se ti piacciono le mie analisi o apprezzi quello che faccio, lascia un Like!! 💪 💪
Un Like é: un grazie
Un Like é: continua cosí
Un Like é: mi sono utili queste informazioni
Un Like é: un piccolo contributo che a voi non costa nulla
Un Like é: un modo per ripagare i miei sforzi ed il tempo che vi dedico
Il rallentamento economico chiama i 2800 per lo S&PAd agosto saranno 12 mesi che l'inversione della curva 2-10 avrà invertito, il che potrebbe essere il timing giusto per far entrare l'economia americana in recessione. Un primo target ambizioso per autunno potrebbero essere i 2800 pt, dove tra l'altro abbiamo un bel POC di volumi per il triennio 2018-2020
Analisi SPX: supporti e resistenzeLe quotazioni dell’S&P 500 stazionano in area 3.990 punti dopo le vendite viste martedì. Nel caso di un proseguimento del movimento ribassista, la flessione al di sotto dei 3.900 punti potrebbe trasportare i corsi del principale indice azionario statunitense verso il supporto a 3.800 punti, prossima area di concentrazione di domanda significativa. Se le quotazioni dovessero recuperare terreno invece, i compratori potrebbero mirare dapprima al test dei 4.100 punti e successivamente alla resistenza a 4.200 punti, livello orizzontale che in più occasioni ha respinto le quotazioni e che se superato aprirebbe le porte al test dei 4.370 punti.
SPX. Supporti & Resistenze di breveLa chiusura del gap-down lasciato aperto dall'indice il 17 febbraio '23 in area 4100 rappresenta il target rialzista di breve per l'SPX. Superato oggi il livello di vWap ancoratro ai massimi relativi di periodo, il movimento odirno sembra orientato a coprire il vuotro volumetrico rappresentato dall'area superiore evidenziata sul Volume profile. In caso di ritracciamento da questi livelli, i ribassisti potrebbero spingere le quotazioni fino in area 4050, con la chiusura del gap-up lasciato aperto con l'apertura di oggi. Sul livello di supporto si andrebbe anche a coprire un vuoto volumetrico evidenziato sul volume profile.
Edoardo Liuni
S&P 500 - Segnali dalla chiusura di settimanaL'S&P500 durante le due ultime sessioni di contrattazione, ci lascia, a mio avviso, importanti informazioni.
Le giornate del 2 e del 3 marzo, in particolare, completano uno swing particolarmente interessante, perchè costruito con barre di momentum.
Andando ad analizzare la forza relativa dell'indice rispetto alle sue ultime 14 chiusure, notiamo come i minimi dell'RSI si siano fermati sullo stesso livello, tuttavia i minimi dell'indice evidenziati sul grafico, hanno andamento ascendente.
Questo segnale fa pensare ad una riduzione della pressione ribassista, almeno di brevissimo.
Altro elemento importante, è la dimensione delle barre ribassiste antecedenti allo swing. Sono più piccole ed indecise rispetto a quelle alle quali eravamo abituati.
Vedremo se si riuscirà ad uscire dalla "trappola" del livello 3800 /4200.
Appena possibile affiancherò a quest'analisi, altri indicatori di sentiment e quantitativi , per vedere se ci sono cambiamenti sui flussi di danaro.
S&P 500 - SituazioneBuongiorno a tutti,
segnale interessante per S&P 500 (ma anche per altri indici americani) in questi ultimi 2 giorni, ieri giornata aperta sotto la chiusura del giorno precedente e chiusa sopra l'apertura del giorno precedente hanno formato un engulfing in zona 61.8% del ritracciamento di Fibonacci dell'ultimo movimenti rializista, oggi candela che va chiudendosi decisamente verde.
Sembra un segnale che potrebbe dar vita a un altro movimento a rialzo in marzo.
Staremo a vedere.
Buon trading a tutti.
SPX: strada segnataAumenta ancora la debolezza l'indice americano ormai in procinto di chiudere il secondo sotto ciclo del semestrale partito il 13 Ottobre.
L'approdo non dovrebbe essere oltre i 3850-3800 da raggiungere tra l' 8 e il 13 Marzo. Non dovrebbe protrarsi oltre, ma visto l'appuntamento del 17, un allungo ulteriore non deve lasciare a bocca aperta. Nel breve, stasera o da Lunedì è previsto un modesto rimbalzo di un paio di giorni per poi continuare la strada già segnata.
Seguirà la ripartenza del terzo sotto ciclo del semestrale in corso con 2-3 settimane rialziste.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
SP500 Panico o discesa controllata?In questa video analisi analizzeremo dal punto di vista ciclico l'SP500 inoltre cercheremo di capire, grazie all'analisi di sentiment dei grandi operatori, se dobbiamo preoccuparci oppure no!
🔥🔥🔥 Se ti piacciono le mie analisi o apprezzi quello che faccio, lascia un Like!! 💪 💪
Un Like é: un grazie
Un Like é: continua cosí
Un Like é: mi sono utili queste informazioni
Un Like é: un piccolo contributo che a voi non costa nulla
Un Like é: un modo per ripagare i miei sforzi ed il tempo che vi dedico
US500 - Short/Medium Term IdeaSp che si trova ora in fase di ritracciamento dell' impulso iniziato a gennaio, mercati azionari che ancora scontano un no landing da parte della fed e quindi un espansione economica invece di una recessione (come i dati macro ci suggeriscono avverrà prima o poi)
Quindi in base alla price action odierna, mi aspetto un nuovo uptrend fino alla supply zone della distribuzione, vediamo se reggerà la zona dei 3000
MERCATI FINANZIARI: I SUOI CATALIZZATORI E ALCUNI GRAFICI UTILI • Dal 3 gennaio 2022 al 16 giugno 2022 al ribasso a causa di un’aspettativa e successivo inasprimento della politica monetaria
• Dal 16 giugno 2022 al 16 agosto 2022 al rialzo a causa di un’aspettativa di una politica monetaria meno aggressiva del previsto
• Dal 16 agosto 2022 al 16 ottobre 2022 al ribasso a causa dei toni aggressivi utilizzati da Powell al simposio del Jackson Hole
• Dal 16 ottobre al 2 dicembre al rialzo a causa di un’aspettativa di una Federal Reserve più “dovish”
• Dal 2 dicembre a fine 2022 al ribasso a causa di un’aspettativa di “recessione”
• Per tutto gennaio 2023 al rialzo a causa di aspettative di un “soft landing” e taglio dei tassi di interesse
Ma, cosa ancora più importante:
• In trend ribassista dall’inizio del 2022 a causa di un rallentamento economico
Di chi stiamo parlando? Ovviamente dell’altalena “mercato azionario americano”: quello che un mese sale per un motivo e quello successivo scende per un altro ma che, se osservato in un timeframe più ampio, si comporta come da letteratura; dopotutto, nella fase 6 del ciclo economico esso dovrebbe mantenersi in trend ribassista, no?
Dal massimo relativo del 2 febbraio all’ultima chiusura di contrattazioni di venerdì abbiamo assistito nuovamente a un “mini bear market”; quali saranno stati stavolta i catalizzatori? I dati sul mercato del lavoro di venerdì 3 febbraio, che vedevano:
• Buste paga del settore non agricolo: 517K unità contro le aspettative di 185K
• Tasso di disoccupazione: 3.4% contro le previsioni di 3.6%
Perché essi hanno impattato in maniera negativa sui mercati? Ad una maggior forza dei due dati macroeconomici, la Federal Reserve avrà maggiori incentivi ad inasprire la sua politica di rialzo dei tassi. Infatti:
L’obiettivo numero uno della FED è quello di combattere l’alto tasso di inflazione. Nonostante il processo di disinflazione sia iniziato ad agosto 2022 (dove per “disinflazione” si intende quel processo di “rallentamento” dell’inflazione), il dato si attesta tuttora a valori del +6.4% a/a (ultima lettura superiore alle aspettative del +6.2%).
L’inflazione è legata, tra le altre cose, alla domanda di beni e servizi: ad un aumentare di essa, dovrebbe verificarsi un aumento del CPI stesso.
Se i dati sul mercato del lavoro dovessero continuare a mantenersi forti, sarebbe lecito aspettarsi che la domanda di beni e servizi continuerà a mantenersi robusta; perché? La risposta è intuitiva:
• Al rafforzarsi del mercato del lavoro corrisponderà un sentiment positivo da parte dei consumatori
Se i consumatori si presenteranno “sereni”, continueranno a spendere, incentivati oltretutto dal fatto che il loro potere di acquisto, visto il processo di disinflazione, non sarà tanto colpito in negativo quanto lo era stato l’anno precedente.
Ecco, dunque, qual è il problema “mercato del lavoro” per i mercati finanziari:
• Un suo rafforzamento accompagnato da un tasso di inflazione ad alti livelli
LA REAZIONE DEI MERCATI FINANZIARI
La prima immagine mostra l’S&P500 e il future Federal Fund scadenza luglio 2023:
Il benchmark ha tracciato una traiettoria rialzista dal minimo del 12 ottobre 2022 in concomitanza di un’aspettativa di politica monetaria via via meno aggressiva. All’uscita dei dati sul mercato del lavoro del 3 febbraio, le aspettative degli investitori si sono capovolte:
• Al rialzo delle aspettative del tasso di tasso di interesse, l’S&P500 ha invertito la rotta
Da notare come ora il tasso di interesse scontato per il primo mese di Q3 ‘23 sia del 5.3%.
Questa rinnovata prospettiva ha rafforzato il dollaro, strettamente correlato a quest’ultima:
Continuando a basarsi sull’analisi intermarket, la prospettiva di un inasprimento monetario ha contribuito al rialzo dei rendimenti obbligazionari dei titoli di stato a 10 e 2 anni (questi ultimi maggiormente rialzisti dei primi in quanto maggiormente impattati dalla FED):
Le conseguenze di un rafforzamento del dollaro sono state:
• Oro al ribasso
• Azionario e obbligazionario dei mercati emergenti al ribasso
Le correlazioni intermarket da tenere bene a mente:
• Ad un’aspettativa di politica monetaria aggressiva, aumenta il rendimento dei titoli di stato, in particolare di quelli a breve scadenza, maggiormente impattati. Aumenterà dunque la loro domanda da parte degli investitori a caccia di un maggior rendimento che, per acquistarli, venderanno la loro valuta per acquistare dollari americani (da qui, il rafforzamento del dollaro per la dinamica della domanda). Un dollaro rialzista rende più onerosi i debiti dei mercati emergenti che, per questo motivo, inizieranno a soffrire, traducendo il tutto con un ribasso. E l’oro? Esso è correlato inversamente ai tassi reali: all’aumentare dei rendimenti, gli investitori saranno più incentivati ad acquistare bond (dal momento in cui il metallo prezioso, dallo stesso punto di vista, non paga); inoltre, da non dimenticare la correlazione inversa oro-dollaro
Lo scenario appena descritto è ovviamente di risk off, all’interno del quale il mercato azionario registra dei ribassi.
Vi fornisco un indice di forza importante da osservare per capire il clima di mercato: quello tra obbligazioni governative (ETF “IEI”) e obbligazioni spazzatura high yield (ETF “HYG”); essi sono due ETF replicanti il movimento di obbligazioni a basso rischio (IEI, con duration pari a 4.38 anni) e ad alto rischio (HYG, 3.87 anni).
• Se l’indice di forza si trova in territorio rialzista, con IEI a sovraperformare HYG, gli investitori saranno più avversi al rischio
• Al contrario, con l’indice di forza in territorio ribassista, con HYG a sovraperformare IEI, gli stessi saranno più propensi al rischio
L’indice di forza conferma la sua natura di indice di sentiment vista e considerata la correlazione positiva con il VIX, l’indice di paura dell’S&P500:
• Al salire della paura, salirà il VIX (con l’S&P500 al ribasso) e, in contemporanea, le obbligazioni governative sovraperformeranno le high yield
• Al contrario, al salire dell’euforia, il VIX registrerà dei ribassi (con l’S&P500 al rialzo) e, conseguentemente, le obbligazioni ad alto rischio sovraperformeranno quelle a basso rischio
Tutto ciò è osservabile nell’immagine seguente.
Qualora qualche concetto vi fosse sconosciuto o incomprensibile commentate pure, sono disponibile ad eventuali chiarimenti.
Buona giornata.
Aggiornamento su piano ingressi long term - Azionario americanoDopo un mese di gennaio particolarmente solido, il mese di febbraio ci ha mostrato tutte candele weekly di debolezza, con le quotazioni che sembrerebbero sentire la necessità di "respirare".
Come già anticipato in altre idee, almeno fino a marzo/giugno, considerati i dati macro e gli atteggiamenti delle banche centrali, la mia visione resta di grande attenzione e neutralità.
Esiste tuttavia, una parte d'investimento, quella di lungo termine dove il mio orizzonte è di almeno 20 anni, che ha un piano d'ingressi periodico, a seconda del capitale messo da parte e/o accumulato, che risponde a logiche di mediazione e che non si fa "condizionare" da fattori di breve termine, bensì solo dal fattore tempo e dalla propensione al rischio.
L'orizzonte temporale lungo, nonché l'utilizzo di strumenti finanziari diversificati, come ETF su equity index, mi permettono di pianificare ingressi a seconda di fattori temporali (divido il capitale disponibile per trimestri) o a seconda di target al ribasso raggiunti a seconda del livello del mercato (qualora tali livelli venissero raggiunti prima dell'orizzonte temporale).
Per quanto sia difficile sopportare un ribasso, non bisogna ignorare le opportunità d'ingresso sulle asset class che hanno stornato su livelli interessanti.
US500 --- DISCESA CONFERMATACome avevo scritto nella precedente analisi di porre attenzione dal 20 Febbraio per una discesa e cosi è stato in funzione della partenza dei cicli inversi a 40 e 20 giorni. In questo momento essendoci stata la rottura della FLD a 20 giorni e in prossimità di un minimo del ciclo a 6 mesi inverso più la chiusura del ciclo a 10 giorni, potrebbero portare con ogni probabilità a una continuazione ribassista nel breve termine.
Approfondimento SP500 Dopo la pubblicazione dell'idea del 19 Febbraio e dopo aver approfondito la cosa nella Sunday Night Live si é reso necessario un ulteriore approfondimento dal momento che siete andati un pó in panico visto lo storno a cui abbiamo assistito!
Niente paura, troverai un'analisi super approfondita che ti fará stare tranquillo e che ti aiuterá a prendere le decisioni necessarie con la massima tranquillitá!
P.S.
Anche il VIX ed il VVIX danno segnali coerenti con l'analisi quindi niente pausa e sangue freddo
🔥🔥🔥 Se ti piacciono le mie analisi o apprezzi quello che faccio, lascia un Like!! 💪 💪
Un Like é: un grazie
Un Like é: continua cosí
Un Like é: mi sono utili queste informazioni
Un Like é: un piccolo contributo che a voi non costa nulla
Un Like é: un modo per ripagare i miei sforzi ed il tempo che vi dedico
BANCHE CENTRALI ALL’ATTACCOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 23.02.2023
-CONTESTO
“ Don't fight the fed “ questo uno dei principali mantra per gli operatori dei mercati finanziari, proprio ad intendere che posizionarsi contro quelle che sono le decisioni di una banca centrale non può portare a risultati positivi. Questa volta il posizionare i propri portafogli su modalità risk on, sperando in fortissime ripartenze del comparto equity, vuol dire andare contro alla maggioranza delle banche mondiali!
Escludendo il quadro asiatico, dove la Cina è intenta ad attuare una grande ripartenza, e pertanto immette liquidità, così come il Giappone che con il nuovo governatore della banca centrale Ueda, mantiene politiche economiche espansive, il resto del mondo procede alla lotta contro l’inflazione spingendo sulle politiche monetarie aggressive atte raffreddare l’economia.
Non più tardi di ieri la RBNZ , la banca centrale neo zelandese ha effettuato l’ennesimo rialzo dei tassi di interesse, seguendo ancora la scia australiana, entramenti i paesi ancora vivono un’inflazione sui livelli massimi, e un tasso di disoccupazione sui minimi. Inutile negare che fino a quando la disoccupazione on darà chiari segni di incremento la domanda rimarrà sostenuta e l’inflazione resterà resiliente.
Quadro similare per l’America, dove l’inflazione ha si dato i primi segnali di rientro, ma troppo pochi e troppo lenti per la FED , per poter dare il via ad un cambio di rotta delle politiche monetarie.
Ancora ieri sera il FOMC nei suoi verbali, ribadisce l’idea che l’inflazione rimane resiliente, e che c’è bisogno di maggiori prove che la strada intrapresa dai prezzi possa condurre rapidamente ai target del 2%, per ora, l’alta inflazione e la bassa disoccupazione, restano condite da una domanda aggregata forte, che da spazio di manovra alla banca centrale tenuta per suo statuto ad intervenire.
Priorità è ridurre l’inflazione, ed i margini per alzare i tassi ci sono tutti, non ci sono al momento scusanti.
Anche in Europa la situazione rimane simile, con l’inflazione che rallenta ma non in maniera sufficiente a giustificare cambi di rotta, non meno di due giorni orsono sono stati pubblicati i PMI, sia per l’Europa che per per il Regno Unito, e sebbene i dati positivi, ben fuori dall’area di contrazione economica ( tutti i dati sono risultati sopra il livello del 50%) , e la prospettiva di una mancata recessione economica, la domanda è: la BOE come prenderà questi dati?
Se rimaniamo concentrati sulla volontà di frenare l’inflazione e di rallentare l’economia, possiamo dire che una mancata recessione on è forse un buon dato, se questa viene affiancata ad un’inflazione sui massimi degli ultimi 40 anni.
Tutto trona nelle mani delle banche centrali che daranno le loro linee guida in questo marzo 2023.
-FOREX
Il mercato valutario rimane nel medio periodo improntata ad un forte dollaro centrismo, sebbene gli ultimi dati PMI abbiano fornito occasione alle sterline di rispondere con una buona forza al dollaro USA.
Il biglietto verde rimane tonico, spingendo il sentiment retail come sempre contrarian short al 59%, dando quindi per ora poca spinta direzionale.
Si riflette la grande indecisione anche sulle majors, con eurusd che mostra un 58% di retail long, mentre la sterlina al 52% short.
Piu evidente la forza del dollaro contro il Canada, con usdcad che rompe a rialzo la trendline resistiva che manteneva i prezzi in range, e porta cosi il mondo retail ad in interessante 77% short, cosi come le oceaniche che seguono il mood di risk o ff e perdono terreno contro il dollaro, trascinando con se i retail a caccia dei minimi attualmente al 66% e al 62% long su Australia e nuova Zelanda.
-EQUITY
Anche il comparto equity rimane diviso, da un lato l’America che vive maggiore debolezza , con gli indici che non riescono a rompere le resistenze, dall’altro l’Europa che invece mostra maggiore tonicità non riuscendo per ora ad abbandonare le aree di massimo.
Sp500 sotto le aree di 4020 dopo lo spike ribassista di ieri sera, sembra voler puntare nuovamente ai minimi di 3954 pnt , mentre il dax non trova spunti per chiudere oltre i supporti a 15249.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Attesi per oggi i dati sull’inflazione europea alle 11.00 dato chieve della mattina, per poi andare al pomeriggio a visionare il mercato del lavoro Usa con gli initial jobless claims
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Investitori in attesa dei verbali della Federal ReserveLe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno dato vita ad una seduta caratterizzata dalle vendite. Diverse le tematiche sotto i riflettori degli investitori, in primis sul fronte macroeconomico con gli indici S&P Global manifatturiero, dei servizi e composito di Eurozona e USA. Il dato composito europeo si è attestato a 52,3 punti, con l’attività delle imprese che ha mostrato l’accelerazione più rapida degli ultimi nove mesi. Ad aver stupito è anche il dato americano, con il composito a 50,2 punti contro le previsioni a 47,5 punti. Lato geopolitico sono da segnalare le indiscrezioni riportate dal Financial Times secondo cui Bruxelles starebbe valutando di utilizzare il budget europeo per prefinanziare l’acquisto di armi e munizioni in modo da accelerare la fornitura di armamenti all’Ucraina. Sempre stando ai rumors, la proposta della Commissione Europea sarà diffusa tra i vari Paesi del blocco prima del 7 marzo, quando è previsto un incontro tra i Ministri della Difesa. Intanto, il Ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, ha detto che le Nazioni dovrebbero “smettere di alimentare il fuoco” del conflitto, che secondo Pechino potrebbe andare fuori controllo. Qin Gang ha inoltre detto che la Cina continuerà a spingere per colloqui al fine di trovare una soluzione politica e ha presentato un piano contenente delle linee guida per prevenire conflitti armati. Oggi il focus sarà rivolto principalmente ai verbali dell’ultimo meeting del FOMC, che potrebbero fornire ulteriori indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria della Fed.
House of Trading: Trader contro Analisti, voi per chi tifate?Martedì è il giorno di “ House of Trading – Le carte del mercato ”, il format video in cui le due squadre in campo, quella dei Trader e quella degli Analisti, si sfidano a suon di strategie di investimento. In particolare, ogni squadra mette in campo quattro trade, che saranno realizzati tramite l’utilizzo dei Turbo Certificate di BNP Paribas.
La squadra dei Trader sarà composta da Nicola Para e da Nicola Duranti mentre sull’altro lato della barricata, gli Analisti schierano Riccardo Designori ed Enrico Lanati. C’è poi il pubblico, che si servirà della chat per fornire preziosi spunti di analisi.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, la squadra dei Trader ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al ribasso sul Petrolio WTI, sulle azioni Tesla e sul Bund tedesco: le prime due strategie non sono divenute operative mentre quella sul decennale tedesco ha raggiunto il target registrando un +5,26%. La quarta strategia, al rialzo sul nostro FTSE Mib, è operativa ed al momento segna un rosso di un punto percentuale.
Oggi gli Analisti vorranno recuperare dopo la performance negativa dell’ultima puntata, quando tre operazioni hanno raggiunto lo stop loss (quelle “short” sulle azioni Microsoft e Tesla e “long” sul cambio Euro/Dollaro) ed una non è divenuta operativa (“short” su Eni).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 21 febbraio 2023, Para e Duranti investiranno sugli indici Dax e S&P500, sull’oro e sulle azioni Poste Italiane. Il titolo Poste e l’indice S&P500 sono stati scelti anche dall’accoppiata formata da Designori e Lanati che punteranno anche su due big di Piazza Affari del calibro di UniCredit e Stellantis.
C’è poi il sondaggio, che questa settimana riguarderà proprio l’indice azionario per eccellenza, lo S&P500: dove si attesterà alla fine del primo trimestre?
📈 S&P, pin long molto interessante!Seppure all'interno di una mini lateralità bisettimanale, lo Standard & Poor's ci mostra ancora uno scenario prevalentemente rialzista, evidente anche nel time frame weekly. Nello specifico l' S&P, dopo i minimi relativi in area 3.800 di fine 2022, ha intrapreso un movimento di rialzo molto lineare fino a toccare i massimi della scorsa estate in zona 4.200; dopo l'ultima spinta rialzista di fine gennaio abbiamo visto graficamente la mini lateralità di cui sopra con un prezzo che, ritornando verso la media mobile, ha disegnato nell'ultima seduta della scorsa settimana un' interessante PIN rialzista la cui rottura verso l'alto potrebbe favorire perlomeno un ritorno verso zona 4.200 (in un'ottica di trading range) ma, potenzialmente, anche una accelerazione fino alla successiva zona di resistenza dei 4.300 punti, in linea con il canale rialzista del time frame daily.
Dopo la festività statunitense di ieri vedremo, nella seduta odierna, se la momentanea debolezza di inizio sessione lascerà spqazio ad un ritorno dei compratori e quindi ad un break out della Pin di venerdi scorso; chiaramente se ciò non avvenisse, qualsiasi "discorso long" sarebbe rinviato a dopo la possibile correzione "weekly".
Buon trading
Maurizio