Idee operative SRD
WEEKLY RECAP N23Chiusura positiva ma lontana dai massima causa NPF sopra le attese per la settimana n 23 che comunque rimane positiva. Nonostante tutto però, abbiamo visibilmente avuto un peggioramento del Breadth market e dell' Advance/Decline, che indica una partecipazione al rialzo di pochi titoli a grande capitalizzazione in questo caso sopratutto NVDA (Che lunedì avrà il suo split azionario). Male il Russel 2000 , crollato nelle ultime 2 sessioni e le Crypto che hanno avuto un sell-off notevole nella giornata di venerdì, segno che in questo momento il mercato non è del tutto in modalità Risk-On. Una vera direzione la si vedrà dopo il FOMC della prossima settimana. Occhi aperti e non abbiate fretta di comprare, anzi in questo momento si potrebbe valutare qualche posizione short.
SP500Chiusura piatta per gli indici americani, tranne che per il Russel 2000 che perde uno 0.75%. Sarà determinante il numero di buste paga NFP che verrà annunciato domani alle 14:30 e il FOMC della prossima settimana. Oggi i semiconduttori hanno preso fiato con NVDA che si trova in una zona di ipercomprato davvero pericolosa in attesa dello split, (ma non per questo non potrebbe continuare a salire). C'è stato un B_OUT del settore minerario con oro e argento in pole position con titoli come PAAS , MAG e GOLD. Ma si tratta di industrie e titoli che non meritano i miei soldi.
ANALISI SETTIMANALE SP500 WEEK 22
L’indice Standard & Poor’s 500 identificato nel grafico attraverso l’etf SPY, nelle ultime settimane ha raggiunto dei nuovi massimi storici per poi dare inizio ad una fase di ritracciamento daily.
L’aspetto che vorrei identificare è la divergenza che c’è tra il prezzo e l'indicatore MACD, individuabile tra il massimo di marzo ed i massimi storici segnati a maggio.
Questa divergenza è ben visibile sul grafico settimanale (identificata dalle linee viola), aspetto che gli conferisce una validità ancora più alta.
A questo punto, se questa divergenza dovesse spingere il prezzo verso un pullback più profondo, il livello chiave da monitorare sono i 495$ (minimi di aprile).
Rotto questo livello avremmo un rallentamento del trend rialzista iniziato ad ottobre 2023 che potrebbe portare ad un ritracciamento fino ai massimi del 2021 (rettangolo viola).
Massimi che coincidono con i livelli di 38.2 e 61.8 di fibonacci tracciati da due minimi di reazioni differenti, che danno una validità ancora più alta all’area come possibile supporto futuro.
Week 22 Market recapSettimana "choppy" quella appena passata in cui gli indici sostenuti esclusivamente da NVDA che sta facendo il bello ed il cattivo tempo, hanno ritracciato dai massimi di inizio settimana per poi alternare giornate di forte indecisione. Da segnalare un netto peggioramento del Breath market che indica chiaramente una non partecipazione colletiva (visibile anche dagli indici Equal Wheigthed". Nota positiva un recupero del ratio up/down volume sul grafico giornaliero e del rapporto RUT/SPY che indica una leggera sovraperformance delle small cap sulle big. Da notare la sessione di venerdì in cui l'SP500 è passato da un -0.70% a causa di una presa di profitto generalizzata sul settore Tech un +0.90% negli ultimi 30 minuti di sessione. Un fortissimo segnale di forza e di confidenza da parte dei player del mercato.
SPY ancora forte longPerchè studiare SP500? anche se non siete interessati ad investire sugli indici azionari, dovreste studiare l'andamento di #SP500 al fine di conoscere meglio il momentum e il sentiment generale dei mercati. Sarà più semplice capire quando comprare / vendere un titolo azionario / #bond
In questo momento stiamo assistendo ad una pausa dal trend ma siamo sempre ad un passo da altri nuovi massimi. La correzione ribassista ci sarà? si... quando? non lo so... saranno i grafici a suggerirci il momento migliore... ecco che studiare è l'unica chiave di lettura per dominare il mercato.
#azioni #investing #trading
S&P500 - Price discovery oltre i massimiCi siamo lasciati divese settimane fa con l'S&P500 che sembrava mostrare i primi segni di debolezza o incertezza, di fronte a delle divergenze di natura tecnica e dopo una salita notevole iniziata ad ottobre 2023.
Per un mia regola operativa, con l'indice che tende a trovare nuovi massimi, gestisco le posizioni già aperte controllando la continuità del trend, senza fare, in assenza di chiare indicazioni ed a seconda della posizione già consolidata, nuovi ingressi, a meno di non sfruttare i movimenti di questo periodo con strategie intraday o di breve su futures, la cui gestione è demandata all'ambito sistematico.
Col senno di poi, in quell'ottobre 2023 avrei aumentato clamorosamente l'esposizione azionaria, ma sappiamo che non funziona cosi ed oggi è inutile costruire, a mio avviso, una posizione entrando sui massimi in preda ad un qualche tipo di Fomo.
A mio avviso i temi importanti sono:
- Quanto i mercati hanno scontato la riduzione dei tassi e per quanto ancora ci sarà benzina per farli salire?
- Quanta parte di questa salita è dovuta ad aziende dell'ambito AI e quando si può cominciare a parlare di fenomeno di bolla?
- Quanta liquidità è ancora disponibile?
Dagli interventi post covid abbiamo visto una presenza notevole in termini di liquidità che ha portato alcuni mercati a cambiare la propria natura e cosi la nascita di tendenze di Breakout su index (che sostanzialmente sono mean reverting) nonchè la possibilità di tradare le commodity in mean reversione (le quali sono storicamente trend following).
Ritengo sia importante osservare con attenzione queste dinamiche che permettono di darci una macro visione per poi cominciare a prendere delle decisioni più consapevoli.
Weekly recapSettimana positiva sul principale indice statunitense, che ha visto il suo più grande sell off proprio nella giornata di Giovedì dopo le trimestrali NVDA che stà a tutti gli effetti sorreggendo il mercato. La chiusura di venerdì ha riassorbito parte del sell-off con un miglioramento degli indicatori Total buy-sell che sta per varcare il territorio positivo, Breath Market e volumi di acquisti e vendite totali passano la settimana indenni anche se in discesa. Siamo sempre ai massimi, da martedì si riprende e per shorters e perma-bolla incalliti si preannunciano altri stop loss.
SPY debole? subito ribassisti?SPY crea una candela rossa dopo un massimo importante.... e senza volumi... dobbiamo subito metterci short?
E' corretto pensare ai supporti come 515?
Essere frettolosi in queste occasioni può portare a errori di valutazione. Analizziamo le prossime 2-3 candele per poter avere qualche conferma.
Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Risk Disclaimer: this is not a financial advise;
Prese di profitto sugli indici. SPYGiornata all'insegna del sell the news quella di oggi che ha visto gli indici salire al suono della campana, grazie agli utili di NVDA ma poi venir soprafati da delle prese di profitto a metà mattinata che si stanno protraendo fino alla fine. Tecnicamente si è formata una candela Engulfing che indica chiaramente una pausa del trend di breve periodo. Gli indicatori da giorni dicevano chiaramente che qualcosa si stava deteriorando, volumi, breath market e numeri di nuovi massimi vs minimi tutti in discesa. Personalmente ho chiuso un bel pò di posizioni in profitto e qualche posizioni in lieve perdita (sotto il -3%). Area da tener d'cchio sono: i precedenti massimi, e il primo livello di Fibo a 520.
SPY in caduta fin dove?SPY: stasera non potevo evitare di vedere il grafico dello SPY che mostra una debolezza rara. I futures hanno visto un incremento dei volumi mentre qui sullo spy non sembrano esserci incrementi sostanziali. Per ora si guarda la zona 5120 come primo supporto.
I seller hanno ripreso il controllo e ora devono riuscire a confermare la loro posizione dominante. Si aspetta una conferma, la così detta acceptance.
Risk Disclaimer
Ogni idea presentata è da intendersi ai soli fini didattici e strettamente personali.
Seguimi per conoscere la mia watchlist completa.
#intel #stocks #sp500 #nasdaq #investing #trading
Primo trimestre andato - Analisi settorialeCi siamo lasciati il primo trimestre di contrattazione alle spalle, e oramai, proprio come accade dallo scorso ottobre, il mercato ci ha mostrato una forza a tratti inaspettata, alimentata probabilmente da dati economici robusti, nonché dalla prospettiva di riduzione dei tassi che comincia a sembrare sempre più vicina.
Da inizio anno possiamo vedere come quasi tutti i settori siano in territorio positivo, con performance superiori alla media per i titoli di natura finanziaria, comunicazioni ed energetici.
Il settore energetico, come sappiamo, dal 2020 ha visto i componenti dell'indice correre come non mai, complici le sirene inflazionistiche e quindi i maggiori margini di utili per gli appartenenti al settore. Dopo un 2023 sottotono, sembra aver rialzato la testa.
Personalmente non sono un grande "fan" di questo settore, dove soprattutto le aziende basate sul vecchio modello di estrazione e sfruttamento delle risorse naturali, è già fortemente sviluppato e tende a vivere maggiormente per rendite di posizione.
Il settore delle comunicazioni è da diverso tempo tra i best performers, ma i motivi possono essere sostanzialmente 2:
1) Tra il 2021 ed il 2023 ha subito un bear market particolarmente marcato, portando le quotazioni di alcuni titoli a livelli davvero interessanti ed attirando acquisti;
2) In previsione di periodi di guerra, inflazione e maggiori costi, una delle prime voci di spesa che si tende a ridurre è proprio quella pubblicitaria. L'essersi messi questi timori alle spalle, unitamente alle condizioni di un mercato "a sconto" ha risvegliato l'interesse verso questo settore.
Il settore dei finanziari è un altro che, con il passare dei cicli economici o delle varie fasi di mercato, tende a prendere benefici proprio per la capacità di posizionarsi guardando al medio periodo.
Abbiamo visto XLF salire sia durante il rialzo dei tassi, nonché con un certo grado di sorpresa, durante la fase di una prospettiva di riduzione degli stessi. E' evidente che la manipolazione dei tassi tende a giovare ai finanziari i quali:
- In una prima fase hanno beneficiato dell'incremento del costo del denaro. Passare da un modello di tassi radenti lo zero ad uno dove si viene a creare un "cuscinetto" positivo, tende a dare maggior margine di manovra alle banche;
- Il risveglio del fixed income e dell'interesse verso l'investimento obbligazionario ha permesso alle banche una raccolta record;
- Per la prima volta dopo un decennio, la liquidità dei clienti presente sul conto contribuisce ai ricavi anche senza meccanismi d'investimento;
- Le prospettive di un'imminente riduzione dei tassi, assieme ad un'economia che ha tenuto egregiamente, può incidere positivamente sulla qualità del credito concesso e sul deterioramento dello stesso.
In questo primo trimestre del 2024, continua a sembrare tutto "troppo bello", si è passati dal mercato del 2022/2023 dove bisognava fare attenzione per le difficoltà ambientali e di contesto economico incerto, ad una situazione dove i "cassettisti" hanno beneficiato per la maggiore.
Personalmente, continuo sulla strada della prudenza, con il mercato ai massimi cerco di guardare "altrove", non per inventarmi qualcosa, ma semplicemente per cercare aziende con valutazioni più favorevoli.
Una Buy Call cominciata male ma finita molto bene!!!Entrata eseguita venerdì 15 marzo su SPY con l'acquisto di una Call. Il mercato ha avuto un forte ribasso a seguito della giornata "delle 3 streghe" causando un drowdown sulla posizione. C'era da aspettarselo.. La scadenza dell'opzione era per venerdì 22 marzo e il mercato ha impulsato in rialzo realizzando profitto.
SPY .... cosa pensare ?????Doji candelstick
La candela Doji si forma quando il mercato e' indeciso.
Immaginate una Doji su un grafico settimanale . Ad inizio il grafico va su oppure giu durante la settimana ma alla fine chiude praticamewnte allo stesso prezzo.
Significa che il mercato non e” stato in grado di prendere nessuna decisione.
Ovviamente questa candela e importante quando il mercato ha una precisa direzione di trend .
Pertanto il Mercato ci sta dicendo che non sa da che parte andare.
Deve continuare nella stessa direzione oppure deve cambiare direzione ?
La risposta ci viene data dalla/dalle candele successive.
Perche avviene questo fenonmeno ?
I mercati si muovono ed i prezzi vanno su oppure giu a causa di due cose : acquisto oppure vendita . In funzione di chi prevale abbiamo la direzione che prende il mercato.
Quando la maggior parte delle persona decide di acquistare i prezzi salgono , al contrario se la maggioranza delle persone vende, i prezzi scendono.
Sembra un concetto puerile ma spesso questo concetto si perde durante le fasi di confusione che normalmente si ha durante una giornata di trading.
Ad esempio se siamo in un mercato Toro , la presenza di una Doji significa che gli acquirenti non hanno piu voglia di acquistare ed il formarsi della Doji mette in allarme gli acquirenti e pertano al primo segnale di vittoria dei venditori anche i precedenti acquirenti sono spaventati e tendono ad acquisire i guadagni oppure a ridurre le perdite vendendo .
Pertanto e questo un momento molto delicato per il Trend.
Naturalmente puo avvenire che non si hanno venditori ed il prezzo puo continuare a salire.
Quello che la Doji ci dice e : Attenzione.
Molto spesso il segnale non si vede con facilita e pertanto ci sono di aiuto le Bande di Bollinger..
Il segreto sta nel Breakout delle Bande di Bollinger.
Se la candela Doji si forma al di fuori della banda superiore che significa pressione , la Doji ci sta dicendo che in un momento di pressione stanno venendo a mancare gli acquirenti e quindi bisogna stare attenti.
Il fenomeno della Doji e avvenuto in un momento di pressione.
Ovviamente, non solo la candela Doji ha valore in quantro lo stesso discorso puo dare un Inverted Hammer , una Hanging man , una Star
Un segnale preoccupante per i mercatiBuongiorno a tutti. L’analisi di oggi ha l’obiettivo di presentare una divergenza in corso da alcune settimane tra un importante indice di forza obbligazionario e l’S&P500, un segnale che potrebbe suscitare preoccupazioni. Successivamente, farò uso di un mio progetto personale per determinare se ci sono motivi di preoccupazione al momento. Vi auguro una piacevole lettura.
L’INDICE DI FORZA LQD/IEF
L’indice di forza obbligazionario che ora andremo ad analizzare è mostrato nella figura successiva: LQD/IEF.
L’indice di forza LQD/IEF, dal 2003 ad oggi. Grafico settimanale
• LQD è il simbolo dell’iShares iBoxx $ Investment Grade Corporate Bond ETF, che mira a replicare le performance di un insieme di obbligazioni societarie statunitensi di grado IG. Queste sono obbligazioni a basso rischio emesse da società come JP Morgan, Bank of America, Microsoft e Apple. Il paniere specifico comprende obbligazioni con rating BBB (circa il 45% del totale), A (circa il 46% del totale) e AA (circa il 6.5%). La scadenza ponderata delle obbligazioni è di 13 anni, con una duration di 8.35 anni.
• IEF è il simbolo dell’iShares 7-10 Year Treasury Bond ETF, che mira a replicare le performance di un insieme di obbligazioni governative statunitensi con rating AA. In questo caso, la scadenza media ponderata è di 8.46 anni e la duration è di 7.32 anni.
La cosa fondamentale da comprendere è che entrambi, LQD e IEF, sono ETF obbligazionari a basso rischio. Tuttavia, è importante notare che LQD presenta un livello di rischio leggermente superiore rispetto a IEF.
Questo indice di forza è stato incluso nel mio libro perché lo considero estremamente utile per vari motivi che stiamo per analizzare. Iniziamo correlandolo su base mensile con alcuni indicatori fondamentali dell’economia statunitense: il PMI manifatturiero, il PMI dei servizi e l’indice di fiducia dei consumatori.
La correlazione positiva tra LQD/IEF e PMI manifatturiero (rilasciato dall’ISM). Grafico mensile
La correlazione positiva tra LQD/IEF e PMI sui servizi (rilasciato dall’ISM). Grafico mensile
La correlazione positiva tra LQD/IEF e fiducia dei consumatori. Grafico mensile
L’indice è positivamente correlato con tutti e tre gli indicatori. Considerando l’importanza della fiducia dei consumatori in un’economia fortemente orientata al consumo come quella statunitense, e il ruolo fondamentale dei settori manifatturiero e dei servizi (in particolare quest’ultimo), possiamo concludere che LQD/IEF è un eccellente indice del sentiment sul ciclo economico statunitense. Esprime, in particolare, le aspettative degli investitori sulla futura intensità economica.
• Se gli investitori prevedono un’espansione economica nel prossimo semestre (con i PMI e la fiducia dei consumatori in aumento), tenderanno ad acquistare asset a rischio più elevato, come LQD
• Al contrario, se prevedono un rallentamento dell’economia, si concentreranno sugli asset più sicuri, come IEF.
Tutto questo significa che l’indice di forza è influenzato dalla propensione al rischio o dall’avversione al rischio degli investitori, catalizzata dalle aspettative economiche? La risposta è sì, poiché l’indice è anche inversamente correlato al VIX.
La correlazione negativa tra LQD/IEF e VIX. Quando l’avversione al rischio degli investitori aumenta, il VIX sale e IEF, essendo meno rischioso, supera LQD. Al contrario, quando la propensione al rischio aumenta, il VIX scende e LQD, essendo più rischioso, supera IEF.
In generale, possiamo affermare che un indice obbligazionario di questo tipo tende a prevedere l’andamento futuro dell’economia. Non a caso, la correlazione tra esso e il PIL americano è positiva!
La correlazione positiva tra LQD/IEF e PIL statunitense su base annua. Grafico a tre mesi
LQD/IEF ED S&P500: UNA DIVERGENZA DA OSSERVARE
Dopo aver adeguatamente introdotto l’indice di forza e compreso il suo potenziale, quale correlazione potrebbe avere con l’S&P500? Come illustrato nella figura successiva, la correlazione è positiva.
La correlazione positiva tra LQD/IEF e SPY (ETF dell’S&P500). Grafico settimanale
La spiegazione della correlazione osservata dovrebbe essere intuitiva:
• Se gli investitori sono propensi al rischio, opteranno per asset ad alto rischio, come lo SPY, e le obbligazioni più rischiose come LQD sovraperformeranno quelle meno rischiose come IEF.
• Al contrario, in caso di avversione al rischio, gli investitori si sbarazzeranno delle azioni e si orienteranno verso asset “sicuri”, facendo sì che IEF sovraperformi LQD.
Tuttavia, c’è un aspetto importante da notare, in particolare nelle prossime tre figure.
Il ribasso di LQD/IEF ha anticipato il crollo dell’S&P500 nella bolla immobiliare del 2008. Grafico settimanale
Il ribasso di LQD/IEF ha anticipato la correzione dell’S&P500 (-15%) tra il 2015 e il 2016. Grafico settimanale
Il ribasso di LQD/IEF ha anticipato l’ultimo mercato ribassista del 2022. Grafico settimanale
Le grafiche precedenti sono chiare: è fondamentale monitorare la tendenza dell’indice di sentiment, dato che in passato ha anticipato situazioni sgradite per gli investitori. Personalmente, ritengo che sia un indice da osservare attentamente, poiché non è soggetto a speculazioni come il mercato azionario o l’obbligazionario high yield. Infatti, i rischi associati a queste obbligazioni, come i tassi di interesse e l’inflazione, non le rendono altrettanto speculative quanto il mercato equity.
Questo indice è uno strumento che utilizzo per monitorare la salute dell’indice azionario. Spesso, osservo l’S&P500 e cerco una conferma o convergenza sull’indicatore. Più precisamente, se l’S&P500 e LQD/IEF salgono, ritengo che il trend al rialzo dell’indice azionario sia solido (dato che anche LQD/IEF, che, come ho detto, non è soggetto a speculazione, sta salendo). Tuttavia, oggi, non sta succedendo questo; osservate la figura successiva.
La divergenza tra LQD/IEF e SPY. Grafico giornaliero
L’ultimo rialzo dell’S&P500 ha avuto inizio, per essere precisi, il 30 ottobre dell’anno scorso. Per circa la prima metà di questo rialzo, è stato accompagnato anche da LQD/IEF. Tuttavia, nella seconda metà, la situazione è cambiata: mentre SPY ha continuato il suo forte trend rialzista, LQD/IEF ha iniziato una fase di lateralizzazione, quasi a indicare che “al momento non ci sono le condizioni per continuare a registrare nuovi massimi di periodo”. È interessante notare anche il coefficiente di correlazione: nei mesi precedenti era positivo, ma dall’inizio del 2024 non mostra più una correlazione tra i due indici.
Questo non implica che i mercati stiano per subire un crollo, né che sia necessario riempire immediatamente i propri portafogli con azioni di società difensive, value, o che offrono alti dividendi, scaricando tutte le società ad alta volatilità. È semplicemente un monito alla prudenza.
A tal proposito, ho elaborato il mio primo progetto, che ora vi mostrerò, dal nome "Progetto Gestione Attiva ©", che ha l'obiettivo quotidiano di indicarmi qual'è lo stato dell’economia, dei tassi e dell’inflazione nel breve e nel medio termine. Nel corso degli ultimi anni ho dedicato molto tempo all’analisi intermarket e macroeconomica e ho capito che, sebbene i cicli economici possano durare anni, i mercati sono composti da microcicli di breve e medio termine che si sovrappongono.
Comprendere questi microcicli è fondamentale per adattare le mie strategie alle mutevoli condizioni di mercato. Per questo motivo, ho deciso di utilizzare le mie conoscenze per creare il progetto che, tendendo conto della macroeconomia, analizza il sentiment economico del mercato. Quest’ultimo ha l’obiettivo di fornire in output, sul grafico, queste possibili condizioni:
• Massima espansione economica (massimo risk on)
• Espansione economica (risk on)
• Moderata espansione economica (moderato risk on)
• Neutro
• Rallentamento (risk off)
• Forte rallentamento (forte risk off)
Allo stato attuale, le due figure seguenti illustrano che nel breve termine ci troviamo in una condizione “Neutra”, mentre nel medio termine si evidenzia una “Moderata espansione economica”.
Il progetto gestione attiva a breve termine indica uno stato neutro.
Il progetto gestione attiva a medio termine indica uno stato di moderata espansione.
Entrambi i progetti hanno dimostrato (nel passato) una buona capacità di identificare potenziali condizioni di forte avversione al rischio, che mi avrebbero permesso di ritirarmi dal mercato con un tempismo appropriato. Un esempio di ciò è rappresentato dalla gestione attiva a breve termine, come illustrato nelle figure seguenti.
Il crollo dell’S&P500 nel 2020. Grafico giornaliero
La correzione dell’S&P500 a fine 2018. Grafico giornaliero
Le correzioni dell’S&P500 negli anni 2015 e 2016. Grafico giornaliero
I segnali di acquisto e vendita che potete notare sono configurati in modo tale che il sistema acquisti e mantenga la posizione in condizioni economiche favorevoli (massima espansione, espansione, moderata espansione o stato neutro), e venda in condizioni economiche sfavorevoli. Questa è chiaramente una tecnica multiday di trend following, con l’obiettivo di massimizzare il rendimento quando si formano tendenze rialziste, cercando al contempo di minimizzare il rischio. La strategia, implementata dal 2011 ad oggi, è illustrata nel grafico successivo relativo a CSSPX (l’ETF sull’S&P500 UCITS), tenendo in considerazione un conto di 20mila euro, commissioni di 5€ e un volume d’ordine pari al 30% del capitale totale.
Backtest strategia trend following
In conclusione, considerando il breve e il medio termine, sembra che il sentiment sia orientato verso un moderato risk on. Tuttavia, vi invito a prestare attenzione a LQD/IEF. Se dovesse infrangere al ribasso il supporto della lateralizzazione, ci sarebbero un paio di questioni da porsi. A presto!
MAGNIFICENT SEVEN INDICATOR: nubi minacciose all'orizzonte?Buongiorno a tutti. L’analisi di oggi si concentrerà sul Magnificent Seven Indicator. Questo indicatore, come suggerisce il nome, monitora la forza del prezzo delle sette aziende più “influenti” dell’S&P500 che, insieme, rappresentano circa il 30% del peso totale: Apple, Microsoft, Nvidia, Tesla, Meta, Alphabet e Amazon. L’indicatore, che si aggiorna quotidianamente, tende a oscillare attorno allo zero. Un trend al rialzo indica una forza generalizzata di queste sette aziende, mentre un trend al ribasso ne indica una debolezza generalizzata.
Il Magnificent Seven Indicator. Grafico giornaliero
La ragione per la quale ho sviluppato questo indicatore è piuttosto semplice: considerando che l’andamento del più noto benchmark azionario globale è fortemente influenzato dalle sole sette società (su un totale di 500), è fondamentale monitorare quotidianamente la loro performance nel breve termine. L’impatto di queste sull’S&P500 è evidente a tutti, come dimostrato dalla correlazione tra l’indicatore e il benchmark azionario stesso, illustrata nella figura successiva.
Il coefficiente di correlazione tra il Magnificent Seven Indicator e l’S&P500 calcolato su 20 periodi. Grafico giornaliero
Credo che sia evidente a tutti un altro aspetto: la mia profonda passione per la finanza e la macroeconomia. Questa passione mi porta spesso a creare nuovi indicatori da analizzare. Molte volte mi dico: “Creo questo strumento, vediamo se ne scaturisce qualcosa di interessante”. E in questo caso, è proprio quello che è successo: osservate la figura seguente.
L’interessante figura che spiega il rapporto tra indicatore e benchmark. Grafico giornaliero
L’indicatore, spesso ma non sempre, tende ad anticipare i movimenti dell’S&P500, segnalando massimi o minimi significativi o divergenze note. Per esempio:
• Tra marzo e maggio 2022, l’indicatore ha mostrato una divergenza (massimi progressivamente decrescenti) rispetto allo SPY, che seguiva un trend rialzista. Poco dopo, il benchmark ha registrato un calo.
• Poco prima di luglio 2022, un minimo dell’indicatore ha anticipato un minimo successivo del benchmark.
• Poco prima di settembre 2022, si è verificata una condizione simile al primo punto (divergenza), e dopo alcune sessioni, si è verificato un secondo calo, l’ultimo del mercato ribassista del 2022.
• L’inizio del nuovo mercato toro, a ottobre 2022, è stato anticipato da minimi crescenti dell’indicatore. Questi sono solo alcuni esempi, come potete osservare nella figura precedente.
…e così via, come voi stessi potete osservare nella figura precedente.
Ora, focalizziamoci sul contesto attuale, come illustrato nella figura successiva.
Il contesto attuale. Grafico giornaliero
L’S&P500 è in una fase di forte rialzo da fine ottobre 2023. Tuttavia, l’indicatore, a partire dalla stessa data, sta mostrando una divergenza: i massimi raggiunti sono via via decrescenti e inoltre, poco prima di febbraio, ha formato quello che viene definito un “canale ribassista”, caratterizzato da una linea di supporto e una di resistenza dinamici.
Ci aspetta uno storno del mercato azionario? Questo non si può sapere. Tuttavia, monitorerò attentamente l’indicatore vista la sua natura di leading indicator discussa precedentemente.
Analisi settoriale Febbraio Cala il sipario sul mese di febbraio che vede l'S&P500 proseguire nella sua corsa al rialzo, con una performance del 5,80%, decisamente positiva.
I rialzi del mese sono stati determinati maggiormente da questi settori che hanno avuto una performance migliore dell'indice di appartenenza.
- Industriali
- Beni Ciclici
- Materie Prime
- Tecnologici
Se una persona si svegliasse oggi da un "coma" iniziato nel 2020, potrebbe pensare addirittura di ritrovarsi in una fase di espansione economica, vedendo l'entità dei movimenti e la tipologia di settori coinvolti nel rialzo.
Resterebbe di sicuro sorpresa nell'appendere che nel frattempo abbiamo vissuto:
- Pandemia, con annesso lockdown;
- Petrolio con costo negativo;
- Prima crisi inflazionistica;
- Recrudescenza della pandemia;
- Conflitto Russia - Ucraina;
- Seconda grande Crisi Inflazionistica;
- Crisi del Grano ed energetica;
- Incremento dei tassi d'interesse con costo del denaro ai livelli più alti degli ultimi 20 anni.
Il mercato riserva sempre grandi sorprese, non è facile oggi prendere delle scelte che col senno di poi sembrano decisamente ovvie.
Possiamo provare ad interpretare i movimenti, studiare tutti i grafici che vogliamo, ma per l'ennesima volta l'S&P500 ha dimostrato il motivo per il quale viene impiegato come principale Benchmark: è una bestia nera quasi impossibile per il 90% degli operatori da battere nel lungo periodo.
S&P500: Una corsa che potrebbe mettere in difficoltà i banchieriCome ben sappiamo, dallo scorso novembre per l'S&P500 è iniziata una fase bullish che considerando l'escursione MinMax, ha portato ad un rialzo del 25%.
Tale movimento è stato inizialmente propiziato da un'aspettativa di riduzione dei tassi d'interesse, avallato poi da dati di mercato sostanzialmente in tenuta.
Il problema è che nonostante la comunicazione prudente da parte dei banchieri centrali, il mercato sembra proseguire "a occhi chiusi e orecchie tappate".
La performance notevole, come si può notare sotto, è stata guidata da alcuni settori quali:
- Tecnologici;
- Industriali;
- Comunicazioni
- Finanziari.
Purtroppo per la mia programmazione sull'S&P che è prevalentemente di tipo contrarian, sonno riuscito a godere di una piccola parte del movimento rialzista e per programmare altri ingressi, mi tocca attendere un ritracciamento. Entrare sui massimi o farsi prendere dalla FOMO è un errore che non ci si può permettere nel trading.
SP500 vicini ad un reverse ribassistaSP500 in formato SPY: dopo la discesa degli azionari di ieri a seguito dei dati sull'inflazione, mi sembra doveroso guardare l'indice più che ricercare qualche titolo azionario (ne ho citati tanti in queste ultime settimane e con una certa soddisfazione)...
In questo momento ciò che mi colpisce è la forte presenza di volumi sviluppata ieri e la mancanza di volumi di oggi per questo rimbalzo...
Manca poco per una conferma di un reverse ribassista... ovvero mi aspetto una candela ribassista che rompe i minimi di ieri e che sviluppa un'altra zona di forti volumi...
Lo so che questo è uno scenario difficile, visto il forte momentum rialzista e, infatti, prima di sbandierare ad un sell-off sarà meglio attendere la conferma.
Seguimi per altri aggiornamenti grafici!
SPY record a 5000 con clamorose divergenze ribassisteContinua la corsa degli indici pesati in primis S&P500 che raggiungono nuovi massimi con divergenze clamorose sugli indicatori di breadth. In questo grafico mostriamo la debolezza del DMI e dell'ADX e addirittura un McClellan oscillator in zona negativa! Massima attenzione.
Standard and Poor's 500 ..... piano pianoPiano piano sta andando a maturazione l'Indice ( pera ) che sta per cadere. Dove si fermerà ??? Chissà chi lo sà. E' un semplice rintracciamento ? Oppure ? Chissa chi lo sà. Intanto ieri ha chiuso sotto il minimo del 15 Dicembre e qualcosa dice. Poi oggi è prevista l'apertura in discesa e.... eeee..... Aspettiamo con calma. Ed in Israele abbiamo calma ? Mahhhh .... chissà chi lo sà. Meditate gente , meditate. Always from Thailand
Apertura di un vertical spread bear call su ETF SPY
Nella giornata di ieri, 2 gennaio 2024, ho aperto un vertical spread bear call su SPY, l'ETF che replica l'indice S&P 500.
Ho acquistato una call con strike price di 496$ e venduto una call con strike price di 501$, entrambe con scadenza il 16 febbraio 2023.
La mia previsione è che il mercato azionario posso muoversi:
1. al ribasso
2. in laterale
3. con leggero rialzo tale che superi i 496 dopo il 16febbraio 2024
Se queste mie previsioni si avvereranno, la mia posizione guadagnerà valore e potro' trattenere il premio incassato.
Conclusione
L'apertura di un vertical spread bear call è una strategia che può essere utilizzata per speculare su un movimento laterale-ribassista-poco rialzista del mercato azionario.
Nel prossimi giorni a seconda dell'andamento della posizione valuteremo quando inserire lo stop loss pari a tre volte il premio incassato